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Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno IX - N. 1 - GENNAIO 2016 LATTERIA DI BRANZI www.latteriadibranzi.it PRODOTTI TIPICI - MENU TRADIZIONALI BAITA DEI SAPERI E DEI SAPORI BREMBANI ZOGNO (BG) - Via Grotte delle Meraviglie,14a -Tel.0345.92061 Orario continuato CALZATURE • ABBIGLIAMENTO PELLETTERIA Via C. Battisti, 17 - ZOGNO (Bg) - Tel. 0345.92353 ed altri prestigiosi marchi... Fare rete? No, fare Valle Serve un big bang. Tu- risticamente parlando, ovviamente. E cosa può innescarlo? Il ripristino del Grand Hotel, la ria- pertura del Casinò? Chi più ne ha più ne metta ma occorre tirare una li- nea, seriamente. Tutti. Azzeriamoci, ripartiamo: quale miglior occasione se non l’anno nuovo, il 2016. Da dove inizia- re? Occorre fare ordine, scindere chi è località turistica da chi non lo è. Separare chi è Comune montano da chi, invece, non lo è. O la vocazione, seppur forte e motivata di qualcuno - rafforzata da dati di fatto oggi sotto gli occhi di tutti - va a farsi benedire, con lei il nost- ro futuro. Non possiamo continuare a ciondolarci in attesa che qualcuno lo sblocchi per noi questo futuro, lamentandoci di risorse che non ci sono o continuando a nascon- derci dietro frasi fatte. Quella della bacchetta magica è una scusa vec- chia quanto banale, ge- neralmente brandita da chi non ha voglia di fare nulla. Le risorse se non ci sono le si va a prendere. E pensare di vivere o sop- ravvivere collateralmen- te tutti grazie all’indotto creato da una sola attrat- tività territoriale è folle, come lo è disunirsi per promuoverci al mondo. Il tempo è denaro dice qualcuno, non sprechia- molo. Ma quanto vale questa azienda? Chi è il suo manager? Siamo il valore che date ai For- maggi principi delle Or- obie, alla Mela della Val Brembana e ai secoli di cultura ed arte custoditi da questa terra. Ed è ora di dirlo al mondo che queste vallate sono in grado di offrire esperien- ze memorabili, a contatto con la natura, le monta- gne e all’insegna della qualità della vita. Forse, è arrivato il momento che ognuno metta un poco del suo, anche per gli altri. Fare rete? No, fare Valle. Ma una volta per tutte. Percorsi di tutoring e formazione per giovani agricoltori e allevatori Progetto Valle dei Campi: il rilancio dell’agricoltura in Valle Imagna Per far fronte ad una crisi occupazionale che non sem- bra arrestarsi, in Valle Imagna sono diversi i ragazzi (ma non solo) che stanno tornando alla terra. Il trend è stato colto dalle amministrazioni locali che, in occa- sione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Psr) di Regione Lombardia, hanno deciso di aprire un percorso di tutoring e formazione per agricoltori e al- levatori denominato «La Valle dei Campi». a pagina 14 Dal Pirellone 8 milioni per rilanciare il turismo Ecco i fondi per Funicolare e Grand Hotel. Si formalizza a febbraio, in Giunta regionale a San Pellegrino Dal centro della cittadi- na termale di San Pelle- grino Terme si tornerà a salire in località Vetta, grazie alla funicolare. Pronto il bando per il ri- pristino dell’impianto di risalita, lunedì 11 genna- io la Regione Lombardia ha fatto visita in Comu- ne per la presentazione dei contenuti dell’atto integrativo dell’Accordo di programma, che pre- vede uno stanziamento di risorse pari a 8 milioni di euro. a pagina 7

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Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno IX - N. 1 - GENNAIO 2016

LATTERIA DI BRANZIwww.latteriadibranzi.it

PRODOTTI TIPICI -MENU TRADIZIONALI

BAITA DEI SAPERI E DEI SAPORI BREMBANIZOGNO (BG) - Via Grotte delle Meraviglie, 14a - Tel. 0345.92061

Orario continuato

CALZATURE • ABBIGLIAMENTOPELLETTERIA

Via C. Battisti, 17 - ZOGNO (Bg) - Tel. 0345.92353 ed altri prestigiosi marchi...

Fare rete? No, fare ValleServe un big bang. Tu-risticamente parlando, ovviamente. E cosa può innescarlo? Il ripristino del Grand Hotel, la ria-pertura del Casinò? Chi più ne ha più ne metta ma occorre tirare una li-nea, seriamente. Tutti. Azzeriamoci, ripartiamo: quale miglior occasione se non l’anno nuovo, il 2016. Da dove inizia-re? Occorre fare ordine, scindere chi è località turistica da chi non lo è. Separare chi è Comune montano da chi, invece, non lo è. O la vocazione, seppur forte e motivata di qualcuno - rafforzata da dati di fatto oggi sotto gli occhi di tutti - va a farsi benedire, con lei il nost-

ro futuro. Non possiamo continuare a ciondolarci in attesa che qualcuno lo sblocchi per noi questo futuro, lamentandoci di risorse che non ci sono o continuando a nascon-derci dietro frasi fatte. Quella della bacchetta magica è una scusa vec-

chia quanto banale, ge-neralmente brandita da chi non ha voglia di fare nulla. Le risorse se non ci sono le si va a prendere. E pensare di vivere o sop-ravvivere collateralmen-te tutti grazie all’indotto creato da una sola attrat-

tività territoriale è folle, come lo è disunirsi per promuoverci al mondo. Il tempo è denaro dice qualcuno, non sprechia-molo. Ma quanto vale questa azienda? Chi è il suo manager? Siamo il valore che date ai For-maggi principi delle Or-obie, alla Mela della Val Brembana e ai secoli di cultura ed arte custoditi da questa terra. Ed è ora di dirlo al mondo che queste vallate sono in grado di offrire esperien-ze memorabili, a contatto con la natura, le monta-gne e all’insegna della qualità della vita. Forse, è arrivato il momento che ognuno metta un poco del suo, anche per gli altri. Fare rete? No, fare Valle. Ma una volta per tutte.

Percorsi di tutoring e formazione per giovani agricoltori e allevatori

Progetto Valle dei Campi: il rilancio dell’agricoltura in

Valle ImagnaPer far fronte ad una crisi occupazionale che non sem-bra arrestarsi, in Valle Imagna sono diversi i ragazzi (ma non solo) che stanno tornando alla terra. Il trend è stato colto dalle amministrazioni locali che, in occa-sione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Psr) di Regione Lombardia, hanno deciso di aprire un percorso di tutoring e formazione per agricoltori e al-levatori denominato «La Valle dei Campi».

a pagina 14

Dal Pirellone 8 milioni per rilanciare il turismoEcco i fondi per Funicolare e Grand Hotel.

Si formalizza a febbraio, in Giunta regionale a San Pellegrino

Dal centro della cittadi-na termale di San Pelle-grino Terme si tornerà a salire in località Vetta, grazie alla funicolare. Pronto il bando per il ri-pristino dell’impianto di risalita, lunedì 11 genna-io la Regione Lombardia ha fatto visita in Comu-ne per la presentazione dei contenuti dell’atto integrativo dell’Accordo di programma, che pre-vede uno stanziamento di risorse pari a 8 milioni di euro.

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LA STALETTARistorante Tipico in Zogno

La Staletta - cucina tipica ristorante pizzeria - Via Campalmè, 20 - ZOGNO (BG)

La Regione vara il «Salva Province» 200 mln per personale e funzioni delegate. Nava: «Garantiti servizi essenziali»

Regione Lombardia garantirà alle Province per il 2016, il 2017 e il 2018 un finanziamen-to complessivo di 200 milioni di euro - che comprendono anche 20 milioni aggiuntivi per il trasporto pubblico locale - per esercitare le funzioni delegate e pagare il personale a queste dedicato. In più, insieme ai Comuni e all’intero sistema degli Enti locali, lo stesso Pi-rellone si impegnerà a riassorbire per intero il personale in sovrannu-mero delle Province. E’ quanto prevede l’intesa raggiunta e firmata il 15 dicembre nel corso della riunione dell’Os-servatorio regionale, da Regione Lombardia, Province, Upl e Anci. Presenti il sottosegreta-rio alle Riforme istitu-zionali, Enti locali, Sedi territoriali e Program-mazione negoziata Da-niele Nava, l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione Mas-simo Garavaglia e l’as-sessore al Post Expo e Citta metropolitana Francesca Brianza.Garantiti servizi es-senziali«Già nel 2015 - ha spie-gato Nava - la Regione ha garantito un’eroga-zione straordinaria di 30 milioni di euro per permettere la chiusura dei bilanci delle Provin-ce. Con questa intesa, assicuriamo alle stesse la capacità di svolge-re le funzioni delegate e pagare il personale,

con una particolare at-tenzione al tpl. Quindi, servizi essenziali per i cittadini come il tra-sporto pubblico, l’as-sistenza ai disabili e la manutenzione delle strade potranno conti-nuare a essere erogati nei prossimi anni». 2016 anno di transi-zione «Si è chiuso un accor-do importante - sotto-linea l’assessore Fran-

cesca Brianza -. Tutti abbiamo operato per arrivare al migliore ri-sultato per preserva-re sia i lavoratori sia i servizi ai cittadini. La Regione ha fatto la sua parte, ma non può so-stituirsi al Governo nel riparare i danni della riforma Delrio». Sia l’assessore Garavaglia sia il sottosegretario Nava hanno sottolinea-to come il 2016 sia un

anno di transizione con l’approvazione della Riforma costituzionale che porterà all’aboli-zione delle Province e alla nascita di qual-cosa di nuovo. Anche su questo, la Regione farà la propria parte, aprendo da gennaio un confronto con il siste-ma della autonomie per elaborare una proposta di legge da sottoporre al Consiglio regionale

Dalla Regione 20 milioni di euro per il Tpl. Agevolazioni per Over 65, basso reddito e disabili. I militari viaggeranno gratis

«Evitato il collasso nel 2016»I pendolari lombardi possono tirare un sospi-ro di sollievo. Il sistema di trasporto pubblico su gomma è salvo, almeno per tutto il 2016. Grazie alle ri-sorse stanziate da Re-gione Lombardia – si tratta di 20 milioni di euro -, le provincie ri-usciranno a garantire comunque il servizio, evitando così il collas-so di un sistema troppo importante per i tanti pendolari. «Con i tagli folli e dissennati cui ci ha abituato il Governo in questi anni - ha affer-mato l’assessore dele-gato alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Alessandro Sorte -, il trasporto pub-blico su gomma è stato veramente messo in gi-nocchio. Solo grazie al lavoro dell’assessore

Garavaglia e della sua squadra, anche sui tavo-li romani, siamo riusciti a scongiurare danni an-cora peggiori. In questo modo pensiamo di po-ter risolvere quasi tutti i problemi e le criticità che per tutto il 2016 avrebbero minacciato ancor più gravemente il sistema e non certo per colpa della Regione». Oltre alla manovra di salvataggio in extremis, il Pirellone ha messo a disposizione risorse per 14,5 milioni destinati a

garantire agevolazioni sul Tpl, nell’ambito di una serie di interventi mirati «per il sostegno

economico alle fasce deboli della popolazio-ne». 1 milione in più rispetto lo scorso anno, quindi anche maggiore il numero dei beneficia-ri: 66.641 nel 2015 con-tro i 64.539 nel 2014 e una maggiore valoriz-zazione procapite, da 223 a 232 euro. I de-stinatari dell’intervento sono cittadini over 65, a basso reddito e disabili, e i militari (che viag-geranno gratis). «Oltre alle Forze dell’Ordine che già lo fanno, vo-gliamo che sui nostri

treni viaggino gratis an-che i militari dell’eser-cito, al fine aumentare la sicurezza di tutti – ha spiegato il governato lombardo, Roberto Ma-roni-. Per farlo, occorre mo-dificare una legge re-gionale. Oggi abbiamo deliberato questa rifor-ma, che adesso dovrà andare in Consiglio re-gionale, perché voglia-mo che nel 2016 le age-volazioni siano estese anche agli uomini e alle donne delle Forze ar-mate».

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Rinnovato l’impegno per il territorio e la cultura delle «Terre Alte»

L’Accademia Montagna del Trentino firma la Carta di Bergamo

Promuovere il valore dell’ambiente montano come riserva preziosa di biodiversità; salva-guardare i patrimoni culturali tradizionali, i saperi locali, le auto-nomie e le identità so-ciali, gli stili di vita e la capacità nei secoli di rapportarsi all’ambiente ed all’uso delle risorse: sono alcuni degli impe-gni a cui sono chiamati governi, istituzioni e or-ganizzazioni internazio-nali dalla Carta di Mi-lano per la Montagna, il documento firmato martedì 15 dicembre da Accademia della Mon-tagna del Trentino, Ac-compagnatori di media montagna, Guide alpine e Gestori dei rifugi del Trentino. «Per noi è un orgoglio firmare questo documento – ha detto Egidio Bonapace, pre-

sidente di Accademia della Montagna -, con-tiene indicazioni chia-re che rappresentano l’inizio di un cammino che riconosce il valore della montagna, realtà che deve assicurare be-nessere anche ai giovani e alle generazioni futu-re». Soddisfazione, con-sapevolezza dei valori e delle potenzialità della montagna, responsabi-lità nel diffondere gli elementi culturali che

le terre alte esprimono, sono stati manifestati anche da Martino Peter-longo, presidente della Guide alpine, da Nicola Cozzio, presidente degli Accompagnatori di me-dia montagna e da Elio Gonzo, vice presidente dei Gestori dei rifugi trentini. Il presidente della Con-ferenza delle Comunità Montane della Lombar-dia, Alberto Mazzoleni, promotore del docu-

mento, ha sottolineato come la Carta sia «una bella intuizione, un’op-portunità per affermare alcuni principi come quello della pari dignità della montagna rispet-to ad altri territori». Paolo Valoti, consiglie-re nazionale e presiden-te dell’Unione berga-masca del Cai, ha ag-giunto che il valore del-la montagna è quello di unire le genti. «Da Expo - ha detto- non è uscito

un richiamo esplicito al ruolo della montagna, ecco perché si è pensa-to a questa appendice della Carta di Milano». Il professor Annibale Salsa, presidente del comitato scientifico di Accademia, che ha contribuito alla stesura del documento, ha par-lato di atto dal grande valore simbolico. «La montagna – ha afferma-to Salsa - non può esse-re declinata solo come uno spazio ricreativo e ludico ma va valoriz-zata sotto ogni aspetto perché ha un ruolo ine-ludibile». Le politiche agricole europee degli

anni ‹70 hanno pena-lizzato la montagna fa-cendo prevalere model-li di sviluppo intensivi e a forte connotazione industriale. «Il crite-rio quantitativo – ha spiegato il professore - ha prevalso mentre la montagna rappresenta un’eccellenza dal punto di vista qualitativo». La via da prendere è quella del riposizionamento della montagna e del ritorno alle attività tra-dizionali. «Questa carta - ha detto Salsa - è un vero e proprio docu-mento etico per una in-versione di tendenza».

Federico Marzullo

La legge di stabili-tà 2016 porterà novità importanti per le aree montane, segnando in termini politici un ri-sultato storico: il rifi-nanziamento del Fondo Nazionale della Monta-gna, previsto dalla legge 97 del 31 gennaio 1994, un «ritorno» che molti davano ormai per im-possibile, visto che era dal dicembre 2009 che il Parlamento azzerava sistematicamente ogni anno nella legge di sta-bilità il capitolo dedica-to alla montagna. 15 mi-

lioni di dotazione in tre anni, certo non una som-ma stratosferica, ma di indubbio significato po-litico e che può segnare la nascita di una nuova stagione per le politiche della montagna dopo

anni di ingiusti e ingiu-stificabili attacchi. So-prattutto se abbinato al secondo provvedimen-to varato sempre dalla commissione bilancio, ovvero l’incremento di 10 milioni per il fondo a

sostegno della Strategia Nazionale delle Aree Interne (che al 90% in-teressa la montagna), portato complessiva-mente a 190 milioni. In più - novità importante per gli appassionati del turismo montano-, la legge di stabilità stabi-lizza il sostegno finan-ziario al Cai, rendendo permanente il contribu-to di 1 milione di euro. Inoltre, una misura del-la legge mette al riparo i comuni montani e i consorzi Bim dalle con-seguenze delle sentenze

della Corte Costituzio-nale, che abrogando la proroga delle grandi concessioni idroelettri-che stabilite nel 2010 dal governo Berlusconi apriva la porta al rischio di importanti rimbor-si fiscali, che avrebbe causato pesanti riper-cussioni in molti enti montani, con rimborsi che ora vengono po-sti in capo allo Stato. Spazio, infine, anche per una misura impor-tante per l’economia montana di numerose zone, ovvero l’esenzio-ne dall’imposta eraria-le delle cooperative di produzione e distribu-zione di energia idroe-lettrica. Per completare il quadro del «pacchet-

to montagna» va infine ricordato un ulteriore provvedimento, di na-tura amministrativa, varato nei giorni scorsi dal Ministero delle In-frastrutture che, dando attuazione ai contenuti di alcuni provvedimenti già varati dal Parlamen-to, ha disposto la fine del concetto di «vita tecnica» degli impianti a fune e di arroccamento, stabilendo che i mede-simi non avranno più vita tecnica di soli 15 anni ma dovranno essere sottoposti a procedure di verifica e di sicurezza periodiche senza che ciò comporti lo smantellamento e il rifacimento degli impianti ogni tre lustri.

Legge di Stabilità, le novità per comuni montani e aree interne

Torna il «fondo montagna». Risorse per Cai e Aree interne. Comuni montani salvi dal «taglia canoni» e le coop elettriche montane

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Siglata la convenzione tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e Infrastrutture Lombarde Spa

Variante di Zogno,si entra nella fase conclusiva

La variante di Zogno entra a tutti gli effetti nella sua fase conclu-siva. È stata siglata in Regione Lombardia la convenzione con Pro-vincia di Bergamo e In-frastrutture Lombarde per il completamento dell’infrastruttura via-ria alle porte della Val Brembana. «Una arte-ria fondamentale per il traffico – ha spiegato l’assessore regiona-le alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte-, in particolare

per quello commer-ciale e - va ricordato-, indispensabile anche per i collegamenti tra Dalmine, la A4 e Vil-la D’Almè». Secondo quanto approvato dal-la Giunta lombarda, la convenzione prevede che i lavori siano cu-rati - dal bando di gara all’esecuzione - da In-frastrutture lombarde. Sarà proprio la società partecipata interamente dal Pirellone a curare la verifica dei progetti definitivi e ad impe-

gnarsi nell’ottenimento di tutto quanto occor-ra per l’esecuzione e l’agibilità delle opere. IL Spa svolgerà anche il ruolo di responsa-bile unico del proce-dimento, della attività di direzione dei lavori, preoccupandosi di dare seguito ai protocolli di sicurezza e legalità. Il prossimo passo, quin-di, spetta a Via Tasso che dovrà completare e trasmettere al Pirellone i progetti definitivi, le indagini geologiche e

geotecniche necessa-rie, per poi convocare la conferenza di servizi per la loro approvazio-ne. Se tutto andrà come tracciato nel crono pro-gramma, «l’avvio della gara d’appalto integra-

to si prevede entro la fine del mese di giugno, mentre la fine lavori è stimata per la metà del 2018», ha ribadito l’as-sessore regionale Sor-te. «Chiamare in causa Regione Lombardia,

sia per il finanziamen-to che per l’esecuzio-ne dei lavori mancan-ti, è stato l’obiettivo per il quale con la mia Amministrazione ho lavorato nei mesi scor-si, ritenendola l’unica strada percorribile per dare certezze all’ope-ra – ha commentato il sindaco di Zogno, Giu-liano Ghisalberti-. Ora non c’è più tempo da perdere: tutti i soggetti coinvolti devono ri-spettare le tempistiche fissate e adempiere ai propri compiti, al fine di riprendere i lavori il prima possibile e dare la più celere risposta ad una intera Valle».

Federico Marzullo

Zogno, si attiva lo sportellounico digitale per l’edilizia

Realizzato da Starch per il Comune.Consentirà una gestione dati e pratiche più efficiente

Martedì 15 dicembre il Comune di Zogno ha presentato CPortal, il nuovo sportello unico digitale per l’edilizia (Sue). La nuova piatta-forma permetterà una gestione più efficiente dei dati e delle pratiche edilizie da parte dell’en-te pubblico e di tutti i professionisti di settore. Nel corso della presen-tazione del nuovo spor-tello digitale, sono state illustrate alcune delle funzionalità principali della nuova piattafor-ma, tra queste: l’acces-so alle informazioni di

come presentare la va-rie tipologie di pratiche edilizie; la presentazio-ne delle pratiche in for-mato digitale; la consul-tazione dei regolamenti comunali collegati a tut-to il sistema normativo regionale e nazionale; la consultazione dello stato delle pratiche edi-lizie presentate. «Con l’istituzione dello spor-

tello unico per l’edilizia desideriamo agevolare professionisti e tecni-

ci e offrire un servizio migliore ai cittadini. CPortal rappresenta un

passo importante verso la semplificazione, la trasparenza e l’efficien-za dei servizi comunali. Si tratta di strumento in-novativo pensato anche per tutela dell’ambien-te, poiché consente una notevole riduzione del materiale cartaceo», ha affermato il vicesindaco delegato all’Urbanistica ed Edilizia del Comune di Zogno, Giampaolo Pesenti. CPortal è stato progettato e realizzato per il Comune bergama-sco da Starch, azienda specializzata nella pro-duzione di software e

soluzioni per l’automa-zione degli uffici tecnici della Pubblica ammini-strazione. «La sburocratizzazio-ne dei procedimenti e l’abbattimento dei costi, l’uniformità di presenta-zione delle pratiche ol-tre alla raccolta e archi-viazione dei dati, sono solo alcuni dei punti di forza dello sportel-lo unico digitale per il quale ci auguriamo ven-ga adottato anche da al-tri comuni limitrofi», ha aggiunto l’amministra-tore di Starch, Ruggero Beretta.

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Via i ponteggi, riaffiorano decori e graffiti: è il trionfo del liberty

A Zogno inaugurate le scuole elementari di via Roma.Per il restauro investimento di mezzo milione di euro

A meno di un anno e mezzo dall’inizio dei la-vori, le scuole elemen-tari di Zogno si ‹‹sve-stono’’ dei ponteggi. Le facciate dell’edificio liberty tornano così vi-sibili ai tanti studenti che ogni giorno affol-lano le aule dell’istituto scolastico di via Roma. Il taglio del nastro del 19 dicembre ha ricon-segnato – togliendolo dall’anonimato- l’edi-ficio che da oltre cento anni ospita uno dei più significativi luoghi di vita sociale zognese. I lavori di restauro, parti-ti nel giugno 2014 e ter-minati con ben cinque mesi di anticipo rispet-to la tabella di marcia, sono stati eseguiti dalle ditte Marmiroli S.r.l. e Italica S.r.l., con la di-rezione dei lavori affi-data, invece, all’arch. Marianna Vanoni, dello Studio Acv Architetti di Parma. ‹‹I due cor-pi dell’edificio liberty sono stati oggetto di un intervento di restau-ro e pulizia degli into-naci, che ha permesso un adeguato quanto fondamentale recu-pero dei caratteri del complesso,degradato nel tempo da agenti at-mosferici ed inquinan-ti’’, ha spiegato l’asses-sore delegato ai Lavori Pubblici, arch. Enrico Giuseppe Mazzoleni. Tra gli altri interventi figurano opere di ma-nutenzione straordina-ria che hanno coinvolto il portico e le pavimen-tazioni, l’impermeabi-lizzazione dei balconi come anche le coper-ture del tetto, per scon-giurare eventuali e spia-cevoli danneggiamenti

futuri dovuti ad infil-trazioni. Il tutto è stato seguito costantemente dal soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici, arch. Gaetano Puglielli, che più volte ha espresso ‹‹un profondo apprez-zamento per la quali-tà architettonica e per l’importanza di questo monumento’’. I lavo-ri sono stati finanziati complessivamente con 490 mila euro, di cui 399mila attraverso un

contributo statale otte-nuto grazie all’interes-samento dell’On. Gia-como Stucchi e 91mila euro di risorse proprie del Comune. ‹‹È sta-ta riportata alla luce la bellezza architettonica di una parte del nostro patrimonio immobi-liare – ha affermato il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti-. Un ringraziamento non può che andare all’On. Giacomo Stucchi, per l’attenzione da sempre

mostrata nei confronti di Zogno, al proget-tista e ai restauratori, che con grande pro-fessionalità e capacità hanno portato al suo originario splendore questo nostro Gioiel-

lo. Un particolare rin-graziamento è rivolto anche - a nome di tutta l’Amministrazione Co-munale-, al personale scolastico e ai genito-ri, che con grande re-sponsabilità, spirito co-

struttivo e senso civico hanno affrontato alcuni ostacoli inevitabilmen-te generati dal cantiere, permettendo il corretto svolgimento dei lavo-ri’’.

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Al Palazzetto di Camanghè il galà dello Sport con i migliori atleti del 2015

Gritti anche sul podio zogneseÈ lui lo Sportivo dell’anno

È il podista Dani-lo Gritti lo «Sportivo dell’anno». Il premio è stato con-ferito dall’Amministra-zione comunale zogne-se, domenica 27 dicem-bre, in occasione della tradizionale «Serata dello Sport» promossa dal Comune, presentata e coordinata dal consi-gliere delegato Diego Donadoni. Anche quest’anno, sono stati molti gli at-leti e le personalità di spicco che hanno omaggiato con la loro presenza l’evento or-

ganizzato per ringra-ziare tutti coloro che con fatica, sacrificio ed ambizione hanno lavo-rato per fare grande lo sport zognese. Tra que-sti Marcello Ginami, che proprio nel 2015 ha festeggiato le 500 pan-chine in carriera nello staff tecnico dell’Ata-lanta calcio; l’ ex cam-pionessa di sci ed ora consigliere regionale della Lombardia, Lara Magoni; la pallavolista de Le Cannet, Marina Zambelli; il bocciatore, Massimo Bergamelli; il fuoriclasse di mountain

bike Bruno Zanchi. Ad essere premiati non sono stati solo gli atleti zognesi ma anche tutte quelle società sportive impegnate quotidiana-mente nella promozio-ne dell’attività motoria, come l’U.S. Poscante e lo Sci Club Zogno Brembo Ski, omaggiati rispettivamente per il 40° e 20° anno di fon-dazione.«L’Amministrazione comunale è da sempre vicina alle associazioni sportive, soprattutto per l’importante ruo-lo educativo che esse svolgono nei confronti dei nostri ragazzi – ha affermato il sindaco di Zogno, Giuliano Ghi-salberti-. Serate come questa sono l’occasione per rivolgere un sincero ringraziamento a tutti i dirigenti delle società e ai numerosi volontari che collaborano con le stesse», ha sottolineato il primo cittadino. «Ab-

biamo voluto accende-re un riflettore sulle so-cietà e su tutti gli atleti che con entusiasmo, passione ed impegno praticano, anche con ottimi risultati, le innu-merevoli attività spor-tive presenti sul nostro territorio», ha poi ag-giunto il delegato allo Sport, Diego Donado-ni. E tra questi, anche lo Sportivo dell’anno,

Danilo Gritti dell’At-letica Valle Bremba-na, campione italiano categoria juniores nei 1500 metri, secondo sul podio del Golden Gala di Roma, tra le maglie azzurre agli europei di atletica leggera in Svezia e tra i 12 atleti vincitori del «Progetto talento 2015» del Co-mitato regionale Fidal Lombardia.

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Italian Liberty, di Sergio Ramari lo scatto che «salverà il mondo»

Oltre mille iscritti al premio internazionale di Aitm Art. E il «sogno europeo della grande bellezza» continua, con il catalogo fotografico del concorso

San Pellegrino Terme dà il benvenuto al 2016

Musica, brindisi e countdownIl Capodanno in piazza Europa

Si è svolta domenica 13 dicembre nella splendida cornice del Grand Hotel Corallo di Riccione alla presenza di autorità, au-torevoli ospiti del mondo della cultura e dell’arte e di oltre 300 presenti la premiazione del concorso fotografico Italian Liber-ty. Vincitore della terza edizione del concorso il milanese Sergio Ramari, con uno scatto che rap-presenta in maniera af-fascinante l’interno del Grand Hotel di San Pelle-grino Terme nel quale ini-zieranno, a breve, i lavori di ristrutturazione. Gli edifici milanesi, splendi-damente rappresentati dal video di Diego Bonacina, si aggiudicano la palma di video più affascinante pur se in un parterre di ottime realizzazioni qua-

li quelle di Stefano Van-nucchi e Matteo Grande. Non manca tra le fotogra-fie più apprezzate, nello specifico il terzo premio della categoria foto di Da-vide Faccio, la splendida Villa Zanelli di Savo-na, considerata non solo dall’autore del premio Andrea Speziali, un vero gioiello Liberty italiano. I numerosi riconoscimenti di livello internazionale amiamo pensare siano merito anche dell’atten-zione che il premio Ita-lian Liberty, organizzato da Aitm Art, ha riversato sulla Villa Zanelli: anche in questa terza edizione lo splendido gioiello ar-chitettonico savonese è risultato infatti tra i sog-getti vincitori, attraverso il terzo premio assegna-to alla foto realizzata da Davide Faccio. «La bel-lezza salverà il mondo», questo lo slogan della terza edizione del premio internazionale foto e vi-deo Italia Liberty, che ha visto la partecipazione di oltre mille iscritti. La giuria, presieduta da Vit-torio Sgarbi e composta da Cecilia Casadei, Pao-lo Manazza, Vera Agosti e Manuela Valentini, ha premiato per la categoria «Liberty in Italia» oltre

alla foto di Sergio Rama-ri, Diego Bonacina per la categoria video con un filmato sugli edifici Liberty milanesi mentre per la categoria «The world Art Nouveau» al primo posto è stata scel-ta l’immagine dell’Hôtel Hannon a Bruxelles del parigino Mathieu Duge-

lay. L’Associazione Slow City ha ritirato il premio speciale per il miglior cortometraggio sul Liber-ty italiano con un filmato didattico registrato nelle vie milanesi. A Marzo 2016 per i tipi di CartaCanta Editore vedrà la luce lo straordinario catalogo nel quale verran-

no presentate non solo le foto vincitrici ma anche un’amplissima carrellata di oltre 60 partecipanti. Esemplificativo e impor-

tante il titolo del volume, già ordinabile in libreria: «Italian Liberty. Il sogno europeo della grande bel-lezza».

E’ stato un successo. I pareri sono univoci. Ope-ratori turistici, Comune e soprattutto clienti. Par-liamo del «Capodanno in Piazza» a San Pellegrino Terme. La festa promos-sa da operatori turistici e

Comune di San Pellegrino ha coinvolto migliaia di persone. Le presenze, cir-ca 3000, hanno affollato il centro della cittadina ter-male. Per la notte di San Silvestro è stato allestito un grande palco su cui si

sono esibiti artisti con mu-sica e animazione. A pro-muovere la serata l’Asso-ciazione Operatori turi-stici coordinata da Luigi Milesi, con lui numerose attività commerciali del paese brembano e la col-

laborazione del Comune di San Pellegrino Terme. Si tratta ormai di un must della proposta turistica in-vernale della Valle Brem-bana, il primo comune in Valle Brembana ad ideare il format della festa di ca-podanno, a cui aderisco-no ogni anno moltissimi ragazzi e famiglie. «Ogni anno cerchiamo di appor-tare migliorie e potenziare la proposta turistica - spie-gano dall’Associazione turistica-, la proposta di capodanno quest’anno ha previsto eventi musicali rivolti sia a famiglie che ragazzi». Nel corso della serata sono stati distribuiti più di 60 premi. Soddi-sfazione è stata la parola d’ordine per le tante per-sone che hanno affollato il centro della cittadina, a confermare il successo della manifestazione an-che le notevoli presenze nelle strutture ricettive del paese.

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Dal Pirellone 8 milioni per rilanciare il turismo

Ecco i fondi per Funicolare e Grand Hotel. Si formalizza a febbraio, in Giunta regionale a San Pellegrino

Dal centro della cit-tadina termale di San Pellegrino Terme si tornerà a salire in lo-calità Vetta, grazie alla funicolare. Pronto il bando per il ripristino dell’impianto di risali-ta, lunedì 11 gennaio la Regione Lombardia ha fatto visita in Comune per la presentazione dei contenuti dell’atto inte-grativo dell’Accordo di programma, che preve-de uno stanziamento di risorse pari a 8 milioni di euro. «5 milioni per la funivia con annes-so parco turistico, già stanziati e pronti per essere utilizzati, e 3 milioni per il recupero del Grand Hotel, che si aggiungeranno ai 18 milioni concessi dal Governo», ha affer-mato il Sottosegretario

delegato alle Politiche per la Montagna, Ugo Parolo. Soddisfazio-ne per il governatore Roberto Maroni, che dopo aver annuncia-to la formalizzazione dell’Adp in Giunta pro-prio a San Pellegrino Terme nei primi giorni di febbraio, ha voluto soffermarsi sui concet-ti che guidano l’azione della Giunta regionale: attenzione e concretez-za. «Concretezza vuol dire che se c’è un bel progetto di rilancio tu-ristico e occupazionale della Val Brembana, allora bisogna trovare le risorse. Attenzione significa ascoltare e soddisfare le esigenze del territorio, ma anche capacità di adeguare gli strumenti rispetto allo schema iniziale

del 2007; la modifica dell’Adp approvata il 10 dicembre in Giunta ha consentito di desti-nare risorse che hanno ‘obiettivo di sostenere il rilancio turistico e oc-cupazionale della Valle Brembana, con l’utiliz-zo sinergico di Casinò, Grand Hotel e del nuo-vo Centro termale», ha spiegato il presidente Maroni. «Questo pro-getto, insieme al’impe-gno per la realizzazione della Variante di Zo-gno, è da interpretare come intervento di cui beneficia l’intero terri-torio bergamasco - ha aggiunto l’assessore delegato all’Ambien-te, Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Terzi-. La volontà di Regione Lombardia è di aiutare i territori che

sono in maggiore diffi-coltà, soprattutto quelli di montagna, la cui at-tività turistica è spesso legata alla presenza di neve. La nostra atten-zione è concentrata a favorire una inversione di tendenza ed evitare che lo spopolamento dei territori prosegua e, anzi, siamo impegnati a fare in modo che questi territori diventino più attrattivi». Il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, ha in-vitato anche altri opera-tori privati a sostenere

l’azione di rilancio e di valorizzazione del terri-torio, apprezzando l’an-nuncio fatto da Gian-luca Spinelli, Project Manager del Gruppo Percassi, che ha anti-cipato la presentazione del progetto dell’area commerciale e del nuo-vo albergo entro il mese di febbraio e la sua suc-cessiva realizzazione in lotti. Nel suo interven-to, il sindaco Milesi ha rivolto un particolare ringraziamento al pre-sidente Maroni, all’as-sessore Terzi e all’on.

Parolo per la grande vi-cinanza della Regione a San Pellegrino e alla Val Brembana. «Sono segni concreti di at-tenzione a un territorio in difficoltà - ha affer-mato Milesi -, ma che, grazie al sostegno della Regione, può pensare a un rilancio turistico con positive ricadute occu-pazionali. Adesso toc-ca a noi fare in modo che le risorse pubbliche messe a disposizione diano i risultati spera-ti».

Federico Marzullo

Tangenziale Treviolo-Sedrina«Vergogna inaccettabile»

150mila euro finanziati nel 2006 ma non c’è neanche il progetto. Via Tasso: fondi non sufficienti

«Una vergogna inaccet-tabile». Il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, va al’at-tacco della Provincia di Bergamo per la nuo-va tangenziale sud: la Treviolo - Paladina e la Paladina - Villa d’Almè - Sedrina. «I soldi ci sono, li mette Anas - dice - ma si va a rilen-to». La Stezzano - Za-nica è stata inaugurata recentemente e costitu-iva uno dei tre lotti per il completamento della tangenziale sud, finan-ziati nel 2006 per un importo complessivo di

150 milioni di euro. Ma per la Treviolo –Paladi-na, 35 milioni di euro, e la Paladina – Sedrina, 90 milioni di euro, an-

cora nulla. «A distanza di nove anni la Treviolo - Paladina è ferma per un contenzioso tra la Provincia di Bergamo e

‘impresa che si è aggiu-dicata la progettazione esecutiva del’opera e la realizzazione dei la-vori. Per la Paladina - Sedrina, nonostante i nove anni trascorsi, la stessa Provincia non ha neanche concluso la progettazione definiti-va - attacca Milesi-. La realizzazione delle due opere avrebbe consen-tito di dare soluzione ad un problema che con-diziona pesantemente lo sviluppo delle Valli Brembana e Imagna, offrendo un’importan-te possibilità di lavoro per le aziende del ter-ritorio». La Provincia risponde: «Insufficienti i fondi previsti 9 anni fa e ‘ultimo tratto in tun-nel sarà più critico di quello di Zogno».

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Val Brembilla, è febbre da zafferano«Una scommessa per il futuro della valle»

Coltivazioni per il recupero delle zone marginali: «Così sfidiamo lo spopolamento»

Dal pane fresco alla «Bisola» zognese, alle reginette e persino ai tipici toscanucci: tutto a base di zafferano. Lo zafferano di Gerosa – per l’esattezza-, puris-simo in pistilli, che con il suo caratteristico aro-ma ed intenso profumo consente di sfornare i prodotti d’eccellenza che l’azienda agricola «Tre Faggi», ormai al suo quarto anno di pro-duzione, è in grado di offrire ai suoi clienti. «Una scommessa per il futuro delle nostre val-

li – spiegano il fornaio Daniele Pesenti e l’avv. Alessandro Cremaschi, ora coltivatore e titola-

re dell’azienda agricola Tre Faggi. Coltiviamo il nostro zafferano na-turalmente a 1200 metri

di altitudine con metodi rigorosamente biolo-gici, lo raccogliamo a mano, lo essicchiamo con il metodo classico, sopra le braci ardenti e, infine, mani attente lo confezionano in poche mosse per i nostri clien-ti – spiegano-. I nostri sono fiori di prima scel-ta, bulbi – sottolineano Pesenti e Cremaschi- che provengono dagli altopiani di Navelli, in Abruzzo, dove si pro-duce lo zafferano più pregiato d’Italia, dove ogni anno subiscono un controllo continuo per garantire una pro-duzione efficiente e di qualità». Il cambiamen-to climatico in atto ha permesso di introdurre anche in Valle Brem-

bana la coltivazione di questa preziosa spezia molto apprezzata non solo in campo culina-rio ma anche dal mon-do medico e scientifico per le sue innumerevoli proprietà curative an-tiossidanti e perfino an-titumorali. «Ma la vera sfida – con-cludono Pesenti e Cre-maschi-, è il recupero delle zone marginali montane attraverso col-tivazioni ad alto valore aggiunto, che ha come

primo obbiettivo la va-lorizzazione del territo-rio e delle sue tradizio-ni. Il fine più profondo di questa impresa è sugge-rire un modello di bu-siness alternativo, che promuova una soluzio-ne armonica ai proble-mi moderni della disoc-cupazione, dell’allon-tanamento progressivo dei giovani dai territori coltivati, dello spopola-mento dei nostri territo-ri montani».

Val Taleggio, corteo al grido di «l’è fò génèr l’è scià fébrèr»

Appuntamento a Olda con la Cacciata di gennaio:addio gelo, torna la primavera

Proveniente da Sotto-chiesa, Vedeseta e Pe-ghera si riunirà a Olda il sonoro e rumoroso corteo della tradiziona-le «Cacciata di Genna-io» al grido di «l’è fò génèr l’è scià fébrèr». La cacciata di genna-io, questa specie di rito quasi pagano, si rinno-va ogni anno la sera del 31 gennaio da tempo antico in Val Taleggio. Sono immagini, suoni e impressioni, apparen-temente fuori da ogni logica ma registrate nella mente e nel cuo-re fin dall’infanzia, che puntualmente riemer-gono con tutto il loro fascino riproponendo di volta in volta nuo-ve emozioni. Anni fa ogni paese della Valle Brembana aveva la sua piccola «cacciata». Da una decina d’anni l’ap-puntamento è diventato più importante perché richiama i bambini - e

non soltanto quelli ma anche genitori, ragaz-zi e giovani - da tutti i paesi della valle. Tutti convergono a Olda. Ognuno ha tra le mani ciòche (campanacci), piatti da cucina, corni, campanelli, tole (scato-le di metallo), con i qua-li in una sorta di corteo fanno un’ assordante «caciara», un frastuono volutamente disordina-to e caotico gridando di tanto in tanto «l’è fò génèr – l’è scià fébrèr». Un tempo quel grido, quell’urlo, quel bacca-no non miravano sol-tanto a cacciare il gelo, a invocare con qualche anticipo la primavera, ma esprimevano anche una sana rivendicazio-ne di libertà e di tra-sgressione. Al parcheggio situato sotto il sagrato della chiesa, è preparato un enorme fantoccio bian-co imbottito di legna e

paglia che viene poi in-cendiato con un grande rumoroso girotondo di tutti i partecipanti. Il fantoccio bruciando pare voglia interrompe-re la monotonia dell’in-verno, carico di giorni brevi e di notti troppo lunghe e buie e ci fa vedere meno lontana la primavera. È un mo-mento molto simpatico, non privo di una certa magia. Tutto si conclu-de in sala parrocchiale dove ognuno si può ri-scaldare con una buo-na cioccolata e gustare quei dolci che richiama-no sapori antichi come il buonissimo croccan-te, le fritole (frittelle) e le miche (pok korn – grano soffiato). Quest’anno saremo al-lietati anche da qual-che canzoncina, sempre molto apprezzata, del Coro «Girotondo» dei ragazzi guidati da Elia Locatelli.

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«La Val Serina riapre il 19 marzo»La sp27 dopo oltre due anni tornerà transitabile.

L’annuncio dei sindaci in conferenza di servizi, poi sopralluogo

Salvo ulteriori nuovi e controversi colpi di scena, la sp27 a Rosolo di Algua in Val Serina sarà riaperta al traffi-co a metà marzo. «19 marzo», assicurano gli Amministratori locali. Questa la nuova data uscita nel corso dalla

conferenza di servi-zi per l’approvazione della perizia suppletiva di variante dei lavori di messa in sicurezza del versante franato, indetta l’11 dicembre dai sindaci della Valle e alla quale hanno preso parte – con successivo

sopralluogo al cantie-re – anche i tecnici di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e il dirigente dello Ster, Claudio Merati. Per la riapertura della strada provinciale franata nel dicembre del 2013 sa-ranno, quindi, necessari

altri due mesi e mezzo di lavori. «La consegna è prevista per il 9 feb-braio – ha affermato il sindaco del Comune di Serina, Giovanni Fat-tori -, di lì in poi sarà valutata l’opportunità di una apertura del sen-so unico alternato, che prevediamo per il 19 marzo». Ad allungare notevolmente i tempi di riapertura – fino a qualche settimana fa si ipotizzava ad un senso alternato entro Natale – la burocrazia, ma an-che e sopratutto la Pro-

vincia, che ha di fatto «impedito» l’avvio dei lavori fino all’appro-vazione a ottobre del bilancio di previsione 2015. Da quel momen-to la corsa contro il tempo per riaprire entro Natale, conclusa con un nulla di fatto. L’u-nica certezza ad oggi – come ribadito nel cor-so dell’incontro anche dalla stessa Provincia, rappresentata dall’ing. Centurelli – è quella che vede proseguire i lavori sui due cantieri, uno impegnato nella

rimozione massi, posa delle reti e lavorazioni sulla roccia dal quale sarà ricavata una por-zione di strada (circa una ottantina di metri) e un secondo che, inve-ce, porterà alla realiz-zazione del nuovo pon-te. Il tutto – si presume – entro il 9 febbraio. «Collaudi e sistemazio-ne della strada saran-no gli ultimi step, per questo ci vorrà ancora un mese», ha aggiunto Centurelli. «L’apertura al traffico, quindi, sarà a marzo».

Sara Alborghetti

L’inferno di Dante nelle antiche miniere

Per Antiche Contrade sbarca a Paglio. Musica e tradizione in miniera, in occasione della festività di Santa Barbara

Tra i meandri della Ter-ra, a volte, si scoprono tesori immensi.Ed è proprio il caso di dirlo, quello ritrovato di Dossena, delle sue miniere, è senz’altro – e non potrebbe non esser-lo – un motivo di gran-de orgoglio per tutta la comunità. L’Amminis t razione comunale, proprio in

occasione delle festi-vità di Santa Barbara, ha voluto organizzare - in linea con quelli che sono i progetti promos-si dal Polo culturale Mercatorum e Priula-,

un ponte dell’immaco-lata con tre giorni di appuntamenti all’inter-no proprio delle minie-re di Paglio, che ha vi-sto domenica 7 andare in scena l’interpretazio-ne musicale del XXVI Canto dell’inferno dan-tesco, a cura di «Per Antiche Contrade». Il ponte dell’Immacola-ta in miniera è stata an-che l’occasione giusta per la consegna «fisica» della bandiera verde di Legambiente Onlus al Polo culturale dei tre comuni Dossena, San Giovanni Bianco e Ca-

merata Cornello. «Un riconoscimento importante - ha sotto-

lineato il sindaco di Dossena, Fabio Bonzi-, soprattutto, dopo la ri-scoperta delle miniere grazie ad un attento e lungo lavoro di siste-mazione da parte dei volontari, giovani e meno giovani. L’impegno è arrivato

anche all’attenzione del Parco delle Orobie ber-gamasche, di Legam-biente e della Regione Lombardia, che ha ga-rantito risorse per un ulteriore progetto volto alla tutela e valorizza-zione del sito minera-rio».

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Dalla Regione 5 milioni per i comprensori sciistici

Piste e impianti di risalita più sicuri. Partecipazioni al bando dall’11 gennaio

Oltre cinque milioni di euro per i comprenso-ri sciistici lombardi. A tanto ammonta lo stan-ziamento messo a di-sposizione dalla Regio-ne Lombardia. Il bando è stato pubblicato il 15 dicembre sul Burl, il Bollettino ufficiale regionale. «Il nostro obiettivo è il migliora-mento, l’adeguamento e la messa in sicurezza degli impianti di risalita e delle piste da sci, con lo scopo finale di mi-gliorare l’attrattività tu-ristica dei comprensori sciistici, permettendone l’uso anche in periodi non invernali», spiega l’assessore allo Sport e alle Politiche per i giovani Antonio Rossi. Le domande dovranno pervenire dall’11 gen-naio e sono previste possibilità di finanzia-mento per interventi sugli impianti di risalita e piste da sci volti alla realizzazione, ammo-dernamento, riqualifi-cazione e incremento della sicurezza degli impianti e piste esi-stenti nonché alle in-frastrutture connesse. Ma i progetti potranno essere anche finalizzati

alla destagionalizzazio-ne e all’utilizzo degli impianti e piste per di-scipline sportive diver-se dallo sci, all’amplia-mento e miglioramento della qualità dei servizi offerti agli utenti non-ché all’integrazione tra i diversi comprensori. Le misure, inoltre, fa-

voriscono l’aggregazio-ne tra operatori del set-tore. Sono ammissibili a contributo le spese relative a lavori, opere civili ed impiantistiche; acquisto e installazione di attrezzature e im-pianti tecnologici e spe-se accessorie; acquisto di macchinari battipi-

sta; altre spese inerenti gli interventi finalizzati alla realizzazione del progetto di aggregazio-ne. Il contributo regio-nale sarà concesso da un minimo di 40 mila

euro fino ad un massi-mo di 400 mila, in base alla tipologia e al nume-ro di impianti del com-prensorio. Il contributo potrà essere aumentato sino a 500 mila euro per le richieste presentate da accordi di partena-riato tra comprensori sciistici. «Questa iniziativa – conclude Rossi – rap-presenta un ulterio-re tassello voluto dalla Regione per rendere più competitive le no-

stre montagne dopo lo stanziamento di due milioni e 200 mila euro per i sentieri e 450 mila euro per le falesie e il nostro sostegno ai cor-si di formazione per le guide alpine, gli ac-compagnatori di media montagna e i maestri di sci. Con queste misure rilanciamo un compar-to fondamentale per l’economia non solo della montagna ma di tutta la Lombardia».

Andrea Genini

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Il Trofeo Nikolajewka fa tappa a CusioA marzo si gareggia ai Piani dell’Avaro.

Dal 1969 il Trofeo è ospitato a rotazione nei 18 comuni dell’Alta Valle Brembana

ciando il monito a che non si ripetesse più un simile scempio dell’u-manità- della Campa-gna di Russia nel corso del secondo conflitto mondiale.Ecco dunque l’idea di un ricordo che sarebbe dovuto essere imperitu-ro di quei tragici eventi con una manifestazio-ne patriottica abbinata una gara di sci nordico, una staffetta con parte-cipazione riservata alle penne nere che da qual-che tempo è stata tra-sformata in prova indi-viduale aperta a tutti gli iscritti alla Federazione italiana sport invernali. La serata di presenta-zione si è svolta sabato

scorso 19 dicembre a Cusio presso il risto-rante Pierino, presenti rappresentanze di tutti i gruppi altobrembani nonché i consiglieri se-zionali.A fare gli onori di casa il presidente ed i componenti del Co-

mitato organizzatore della manifestazione. E’ stato poi compito del segretario Roberto Boffelli l’illustrazione della manifestazione e dell’opuscolo di cui è coordinatore che ogni anno viene editato per la presentazione del pa-ese ospitante il trofeo. A ciascun gruppo poi è stato consegnato il materiale promozionale dell’evento.

Domenica 6 marzo 2016 si gareggerà sui Piani dell’Avaro a Cu-sio per il Trofeo Niko-lajewka. Si tratta della decima edizione del terzo ciclo di questa tradizionale appuntamento scarpone dell’Alta Valle Brem-bana, un momento che

accomuna le penne nere e con loro le ven-ti comunità che vivono l’Alta Valle del Brembo nel ricordo degli alpini che furono protagonisti – i tanti che non fecero più ritorno, quelli che tornarono ricordando ai giovani la tragedia che avevano vissuto e lan-

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Selvino, manca la neve:slitta il Parallelo di Natale

Doveva tenersi il 3 gennaio. E’ stato spostato al 16 febbraio.Bertocchi: sarà una festa degli innamorati diversa

Questo inverno «malan-drino» non ha regalato precipitazioni su tutto l’arco alpino, ma c’è chi dice che come nel 1985 arriverà una grande ne-vicata. Sperando che la neve prima o poi ar-rivi, l’organizzazione del Parallelo di Natale Amarcord si trova co-stretta a posticipare l’e-

vento. La grande festa con gli atleti che sono saliti sul gradino più alto del podio del Pa-rallelo di Natale o che ne hanno fatto la storia con il proprio supporto è quindi spostata dal 3 gennaio, come da pro-gramma, a domenica 14 febbraio 2016. Per An-gelo Bertocchi, patron

del Parallelo di Natale e presidente dello Sci Club Selvino Toni Mo-randi, questa «è un’oc-casione per celebrare insieme anche la festa degli innamorati. Per-ché noi innamorati lo siamo: della neve, del-lo sport, delle imprese dei nostri campioni, dei ricordi che abbia-

mo costruito insieme». L’appuntamento è quin-di a Selvino, sulla pi-sta del Monte Purito, con la nuova seggiovia, nel centro del paese, nel cuore della locali-

tà definita Perla delle Prealpi Orobiche a soli venti chilometri da Ber-gamo e cinquanta da Milano. Proprio questa pista è stata sin dagli anni Cinquanta palestra

per grandi campioni come ad esempio Paola e Lara Magoni e Rober-to Grigis. Il ritorno del Parallelo di Natale, in veste Amarcord, a Sel-vino è una scelta dettata anche dalla volontà di tornare alle origini pro-prio perché a Selvino si sono disputate le prime due edizioni del Paral-lelo di Natale, nel 1988, vinto da Paola Mago-ni e Giovanni Moro, e nel 1989, con Roberto Spampatti e Veronica Sarec vincitori.

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Le motoslitte nazionalitornano a Foppolo

Il 27 e 28 febbraio la terza tappa del Campionato Italiano Motoslitte nel comprensorio Brembo Ski

Un solo anno di pausa ed ecco che Foppolo torna a costituire una delle tappe del campionato italiano di motoslitte. Nel calendario del tricolore 2016, da poco diffuso dalla Federmoto, la prova nella nota località turistica dell’Alta Valle Brembana costituisce la terza tappa del campionato italiano, di due giorni, e che si disputerà nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 febbraio. L’organizzazione è affidata al Moto Club Bergamo, sodalizio che da diversi anni sta proponendo un appuntamento ormai divenuto imperdibile, questo sarà esattamente il quindicesimo negli ultimi 18 anni. Inoltre, l’edizione 2016 vedrà la collaborazione della sezione Tz Trial. Tutte e quattro le prove previste, si svilupperanno nell’arco della due giorni. Si inizierà il 16 e 17 gennaio a Sappada, nel Bellunese, per poi proseguire il 6 e 7 febbraio a Forni di Sopra (Udine) e infine, dopo la sfida in terra orobica, il campionato pro-porrà la competizione decisiva il 12 e 13 marzo a Livigno (Sondrio). Il tor-neo 2015 - caratterizzato da rinvii e annullamenti causa scarsità di neve - ha laureato, per l’ennesima volta, il campionissimo altoatesino di San Cassiano Alex Ploner (Polaris) che ha preceduto Federico Amadei e Andrea Bettiga.

Andrea Genini

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Cambiamento climaticoe insicurezza alimentare

Popolazioni montane in pericoloIl report Fao: dal 2000 fame e malnutrizione aumentate del 30%. Nei Pvs coinvolte 329 milioni di persone, uno su tre è a rischio

Il numero delle persone che soffrono d’insicurez-za alimentare nelle zone montane è aumentato tra il 2000 e il 2012 del 30%. Il report pubblicato dalla Fao e da Mountain Part-nership in occasione della Giornata internazionale della Montagna è allar-mante. Cifre da capogiro, che evidenziano come in pochi anni il numero delle

persone che ogni giorno devono fare i conti con fame e malnutrizione sia passato dai 253 milioni del 2000 ai 329 milio-ni del 2012. Un abitante di montagna su tre, per quanto concerne le zone sia urbane che rurali dei paesi in via di sviluppo, è a rischio d’insicurezza alimentare rispetto alla percentuale di una per-

sona su nove a livello mondiale. «Climi rigidi e difficili, spesso territo-ri inaccessibili, insieme alla marginalità politica e sociale, contribuiscono a rendere le popolazioni montane particolarmente vulnerabili alla scarsità di cibo», ha affermato il dg Fao, José Graziano da Silva. Questa però non è l’unica sfida da affrontare per le popolazioni monta-ne. Il 90% di loro, infatti, dipende da un’agricoltura di sussistenza, lavorando in ecosistemi fragili che ri-sentono del cambiamento climatico. «La maggiore incidenza di disastri natu-rali sta causando vittime, distruggendo le infrastrut-ture e bloccando l’accesso delle comunità montane a servizi essenziali», ha ag-giunto Thomas Hofer, co-ordinatore del segretariato di Mountain Partnership. Un forte impegno politico ed interventi efficaci sono la ricetta avanzata da Fao per invertire questa ten-denza. Alla base di que-sta, un contesto istituzio-nale e politico favorevole dove la gente possa avere accesso a servizi essen-ziali come la formazione, l›informazione, il credi-to e la sanità, oltre che a infrastrutture adeguate ed investimenti e supporto

tecnico per diversifica-re e potenziare i sistemi di produzione montani. «Questi dati sono un mo-nito affinché le Terre Alte siano oggetto di specifici provvedimenti normativi che consentano condi-zioni dignitose di vita e opportunità di impresa, riconoscendo la specifici-tà dei territori dove queste operano e si insediano»,

ha spiegato l›on. Enrico Borghi, presidente nazio-nale Uncem e presidente dell’Intergruppo parla-mentare per lo Sviluppo della Montagna. «Faremo la nostra parte, a partire dal disegno di legge sui piccoli comuni e dal col-legato ambientale: il pri-mo italiano sulla green economy. La creazione di smart e green commu-

nities è la chiave di volta per le politiche regionali e nazionali sulla monta-gna – ha sottolineato l’on. Borghi-. Al di là di ogni retorica – conclude-, que-sta giornata ci spinge a la-vorare di più anche nell’a-scolto delle comunità, per rispondere a necessità e sfide immediate e non più derogabili».

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Si torna alle urne. In primavera potere e parola ai cittadini

Amministrative 2016Le Valli verso l’election day

In primavera si torna al voto: potere e parola torneranno ai cittadini, chiamati ancora una volta all’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Le ammini-strative 2016 si terran-no in una data compre-sa tra il 15 aprile e il 15 giugno in tutti quei comuni con scadenza naturale del mandato degli organi eletti nel 2011 ed in quelli alle elezioni anticipate per-ché commissariati. Sa-ranno ben 37 i comuni al voto nella provin-cia di Bergamo. In Val Brembana si voterà a

Valnegra, Cornalba, San Pellegrino e San Giovanni Bianco. In Valle Imagna, invece, saranno chiamati ad esprimere la loro prefe-renza i cittadini dei co-muni di Palazzago, Co-sta Valle Imagna, Be-dulita, Strozza e Loca-tello. Tuttavia, l’elenco è ancora provvisorio, a questi si potrebbero aggiungere eventual-mente altri comuni i cui consigli comunali saranno sciolti per Dpr entro il 24 febbraio 2016. L’unica sicurez-za, invece, è dettata dal fatto che con il rinnovo

della Giunta e dei con-sigli comunali si appli-cheranno le norme in materia di contenimen-to delle spese degli enti locali, che prevedono la riduzione del nume-ro di consiglieri e degli assessori comunali. Dai 3000 ai 5000 abitanti il consiglio comunale sarà composto da 12 consiglieri (escluso il sindaco) e massimo 4 assessori, per i comuni al di sotto dei 3000 abi-tanti i consiglieri eletti saranno 10 (escluso il sindaco) e massimo 2 assessori.

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La Green economy è leggeCollegato ambientale, la Camera approva la legge.

Borghi: «Un risultato storico»

L’Italia ha la legge sul-la green economy. Una legge organica su am-biente, territorio, nuovo rapporto tra uomo ed ecosistema, riduzione delle risorse, riequili-brio del rapporto tra aree rurali e urbane. «Un risultato storico», lo ha definito l›on. En-rico Borghi, presidente dell›Intergruppo par-lamentare per lo Svi-luppo della montagna e presidente nazionale Uncem. Green eco-nomy, prevenzione del dissesto idrogeologico, mobilità elettrica e so-stenibile, sostegno alla raccolta differenzia-ta dei rifiuti, incentivi agli acquisti verdi, ma anche istituzione delle green communities e delle «oil free zone» per le comunità montane in cui nascono e crescono nuovi modelli econo-mici, investimenti che favoriscono le imprese verdi oltre al turismo sostenibile. Tra i pun-ti più qualificanti del provvedimento anche

l›introduzione della va-lutazione di impatto sa-nitario, il potenziamen-to del servizio idrico, le penalizzazioni per il conferimento in di-scarica e negli incene-ritori, l›istituzione del comitato per il capitale naturale. «Il Governo e il Parlamento dovranno trasformare molte in-dicazioni del collegato ambientale in leggi e individuare risorse – ha aggiunto Borghi-, ma anche gli enti locali de-vono da subito fare la loro parte. Sui temi car-dine dobbiamo costrui-re piani di sviluppo or-ganici dei territori rura-li, produttori di risorse che si interfacciano non da comprimari alle aree urbane. Si devono apri-re nuovi rapporti con le imprese dei settori energetici ad esempio, rendendo i territori co-produttori dei beni nati dal combinato di risorse e territorio. Dobbiamo lavorare per dare alle aree montane e rurali gli strumenti operativi

per rendere gli articoli del collegato ambien-tale motori di sviluppo economico e di tutela del territorio, non cer-to per una contempla-zione bensì per un uso conservativo e soste-nibile delle risorse, a partire dall›acqua». Il riequilibrio tra sviluppo di aree rurali e urbane passa anche dal ritorno nella stabilità del fondo nazionale per la mon-tagna, per le incentiva-zioni al recupero grazie a ecobonus ed incentivi per le ristrutturazioni, al sostegno alle unioni di comuni, come aggre-gazioni di enti che scel-gono progetti comuni e trovano nel lavoro in-sieme la chiave per ge-nerare nuovo sviluppo. «Il collegato ambienta-le corona trasformando in legge le esigenze che da dieci anni venivano espresse da lungimi-ranti amministratori di piccoli Comuni e aree montane delle Alpi e degli Appennini», ha concluso Borghi.

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Progetto Valle dei Campi: il rilancio dell’agricoltura in Valle ImagnaPercorsi di tutoring e formazione per giovani agricoltori e allevatori.

Invernizzi: «Pensiamo a futuro del territorio, vogliamo una valle diversa»Per far fronte ad una crisi occupazionale che non sembra arrestarsi, in Valle Imagna sono diversi i ragazzi (ma non solo) che stanno tornando alla terra. Il trend è stato colto dalle amministrazioni locali che, in occasione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Psr) di Regione Lombardia, hanno deciso di aprire un percorso di tutoring e formazione per agri-coltori e allevatori de-nominato «La Valle dei Campi». Il programma coinvolge i comuni di Corna Imagna, Lo-catello, Rota Imagna, Fuipiano, Brumano con la collaborazione di Comunità Montana Valle Imagna, Abf San Giovanni Bianco, Isti-tuto Agrario Bergamo, Agrimagna, Coldiretti, Provincia e Associazio-ne Gente di Montagna. «Di fronte a un territo-rio svalorizzato e semi abbandonato – spie-ga il sindaco di Cor-na Imagna, Giacomo Invernizzi – la nostra è una scelta strategica.

Come amministrazio-ne non abbiamo intra-preso questo cammino casualmente, ma una serie di dati ci stan-no dicendo che vale la pena andare in questa direzione. Anche la cittadinanza poco alla volta, come nel caso di Corna Imagna, mostra una maggior sensibilità al tema rurale. Questo progetto ci garantirà una valorizzazione del territorio negli anni a venire, anche dal pun-to di vista storico». Gli obiettivi del progetto «Valle dei Campi» per il prossimo anno ri-guardano la partecipa-

zione al bando Gal Val-le Brembana - Imagna e ai bandi sul Psr e un lavoro di promozione e accompagnamento di aziende giovani con il supporto del Dat e del Bando Giovani. Come sottolineato dal sin-daco di Rota Imagna, Giovanni Locatelli, gli stanziamenti non de-vono però essere il fine ma il mezzo: «L’aspet-to più importante per i giovani che vogliono fare un’impresa agrico-la è la formazione e non il finanziamento. Prima serve un’idea chiara, una previsione dei co-sti». «Invece di offrire

assistenza a livello di singolo paese – conclu-de Giacomo Inverniz-zi – una strategia più condivisa permetterà di costruire progettualità più importanti. Ognuno continuerà a procedere con la propria ammini-strazione ma è come se cominciassimo a pen-sare al futuro del nostro territorio in maniera più unita. Noi vogliamo che tra dieci anni ci sia una Valle Imagna com-pletamente diversa. Per stimolare i nostri citta-dini cercheremo di of-frire nuove rappresen-tazioni del futuro». Il progetto non si limiterà a sostegni economi-ci per nuove e vecchie imprese, ma offrirà un ampio ventaglio di possibilità come il re-cupero di boschi, sen-tieri, patrimonio rurale (stalle, fontane, mulini, santelle), recupero del-le vecchie contrade e la realizzazione di un albergo diffuso che in-cluda dimore storiche ed edifici degli anni ‘70 - ‘80.

Una vita altrove, rassegna

cinematograficain Valle Imagna

Il Centro Studi Valle Imagna ha organizza-to a Locatello una rassegna cinematografi-ca sulle tradizioni del nostro territorio, dal nome «Vita e lavoro in Valle Imagna». Sabato 23 gennaio verrà proiettato il film «Una vita altrove», prodotto dal Centro studi e realizzato dal regista d’autore Alberto Cima, che raccon-ta la vicenda dei boscaioli emigrati in Francia, dove la fatica di ogni giorno si mescola con la malinconia per la terra natale. L’emigrazio-ne è un tema che ha segnato profondamente la Valle nel passato e che continua a lascia-re un segno nel nostro presente: troppi giova-ni valdimagnini oggi sono costretti ad andare all’estero per trovare un lavoro. «Una vita al-trove» è un lungometraggio diretto da Alberto Cima, un regista con la “R” maiuscola, uno che rifiuta le logiche commerciali, per raccon-tare la realtà nei suoi problemi e sfumature, senza paura di mostrare la verità, bella o brutta che sia. Il film presenta la vicenda di Loren-zo, un boscaiolo di origine bergamasca, ma che, per trovare un lavoro, ha dovuto vivere gran parte della sua vita all’estero, dalla Fran-cia alla Svizzera. La vita non ha risparmiato Lorenzo che, alla veneranda età di settantatre anni è costretto ancora ad arrampicarsi sugli alberi per guadagnarsi una vita al limite della dignità. Nonostante queste difficoltà il sorriso non manca mai sulle labbra del vecchio bosca-iolo che, insieme ad altri emigrati, allestisce una carbonaia per trasformare i rami di faggio in carbone attraverso un antico rituale. Il film «Una vita altrove» sulla condizione degli emi-grati bergamaschi verrà proiettato sabato 23 gennaio 2016 alle 20.30 presso la sala teatro di Locatello, in piazza Libertà ed è ad ingresso gratuito.

Benedetta Carrara

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Comuni ricicloni, Almenno San Salvatore è «fuori classifica»

Raccolta differenziata ferma al 60%. Il Comune: Risultati poco soddisfacenti ma servizio valido

«Bocciata». Almen-no San Salvatore non compare nell’elenco dei Comuni virtuosi in tema di rifiuti. Dalla classifica dei «Comuni Ricicloni 2015» di Le-gambiente si scopre che la raccolta differenziata è ferma al 60% e sono stati prodotti più di 150 kg/ abitante/ anno. L’analisi dei dati dell’i-niziativa, che dal 1994 premia l’eccellenza di comunità locali, ammi-nistrazioni pubbliche

e cittadini, ha infatti evidenziato «risultati poco soddisfacenti pur con un valido servizio di raccolta porta a porta

attivo da anni e a cura della società Ecoisola», ha affermato l’assesso-re delegato all’Ecolo-gia e Ambiente del Co-

mune di Almenno San Salvatore, Stefano De Sanctis. L’eco calendarioSono numerosi i co-muni italiani - e anche bergamaschi- che supe-rano il 75% di raccolta differenziata dei rifiuti, nonostante gli obiet-tivi di legge indicano il 65% come obiettivo minimo.«Con queste motiva-zioni l’amministrazio-ne comunale ha deciso di realizzare per l’anno 2016 un eco calendario dedicato alla raccolta dei rifiuti con l’obiet-tivo di raggiungere il 70% di raccolta diffe-renziata e riprendere il titolo di Comune Ri-ciclone – ha spiegato l’assessore De Sanctis-. Ogni mese è dedica-

to ad un materiale. In modo simpatico e ac-cattivante si forniscono informazioni utili, cu-riosità e indicazioni di buone pratiche con l’o-biettivo di sensibilizza-re i cittadini alla corret-ta gestione dei rifiuti». Raccolta porta a porta quindicinale della pla-sticaNon solo le bottiglie, ma numerosi tipi di imballaggi alimentari si possono raccogliere in modo differenzia-to. «Dalle analisi dei dati si è verificato che

il prelievo del cassone da parte di Ecoisola è addirittura settimanale – ha aggiunto il titola-re della delega all’E-cologia e Ambiente del Comune di Almenno S. Salvatore-. In via spe-rimentale il prossimo anno la raccolta porta a porta della plastica pas-serà da mensile a quin-dicinale da maggio a settembre. Sarà uno sti-molo per migliorare la separazione e evitare il conferimento alla piaz-zola ecologica di questi materiali».

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Berbenno, consegnate sedici borse di studio

Premiato il merito, con un occhio allo status economico. Salvi: «Impegno mantenuto, nonostante tagli a scuola pubblica»

A Berbenno sono state consegnate sedici bor-se di studio ai ragazzi del paese più merite-voli. La borsa di studio comunale ha un valore complessivo di 4 mila euro e l’hanno ricevuta tre tipologie di studen-ti berbennesi: quelli che hanno terminato le scuole medie e sono iscritti alle superio-ri, chi ha terminato le superiori ed è iscritto all’università e agli stu-denti universitari.Ecco i nomi degli stu-denti premiati: Pellegri-ni Davide (scuola me-dia) Locatelli Arianna (scuola superiore), e gli universitari Castellazzi Maicol, Galeotti Mau-ra, Galeotti Milena, Bolis Luca, Carminati Davide, Ceresoli Chia-ra, Carminati Arianna, Filippi Roberto, Gelfi Arianna, Bolis Luca,

Bolis Valentina, Vanot-ti Michelangelo, Gelfi Elia e Vitali Alice.«Gratificare e premiare il merito degli studen-ti – spiega il sindaco Claudio Salvi – è una tradizione che si rinno-va e che abbiamo volu-to mantenere nonostan-te le difficoltà econo-miche ben note e i pe-rentori tagli alla scuola pubblica. Abbiamo conservato immutato l’impegno che la nostra amministrazione co-munale mantiene ogni anno, convinta che sia importante sostenere la formazione dei giovani e che sia uno stimolo a creare un valore ag-giunto per se stessi, la propria famiglia ed il territorio. Siamo giunti all’undicesimo anno di conferimento delle bor-se di studio assegnate per merito agli studenti eccellenti». Ogni ragazzo di Ber-

benno che ha termina-to le scuole medie ha ricevuto una somma massima di 180 euro, massimo 200 euro per gli studenti che hanno finito le scuole superio-ri e massimo 250 euro per gli studenti univer-sitari. Sono state asse-gnate inoltre le borse di studio a memoria del maestro Avogadro, che tengono conto non solo del merito ma anche dello status economico della famiglia, per un importo complessivo di 600 euro e che saran-no destinate agli alunni che hanno terminato le scuole medie. A questo l’amministrazione co-munale ha aggiunto un contributo una tantum di 70 euro per ogni stu-dente del paese che fre-quenterà il primo anno di scuola superiore, per un totale di 1.400 euro.

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«In Valle Imagna si pedala di più» Pronti i nuovi percorsi ciclopedonali realizzati con i fondi regionali sul Pisl. In programma

altri due tratti: si punta a un’unica grande ciclovia vallare

In Valle Imagna sono state completate due nuove piste ciclopedo-nali: una di alta valle che dal percorso vitae a Sant’Omobono Ter-me giunge sino a Pon-te Giurino di Berbenno passando per Bedulita, e una seconda che col-lega Palazzago ad Al-menno San Salvatore attraversando Almenno San Bartolomeo. Le opere, realizzate dal-la Comunità Monta-na Valle Imagna, sono state possibili grazie ai fondi regionali del Pisl pari a circa 1 milione di euro. 700 mila euro sono stati utilizzati per realizzare il tratto di alta valle Sant’Omo-bono - Pontegiurino, lungo 4,6 km, mentre i restanti 300 mila (più cofinanziamento Bim) sono stati sfruttati per la pista di bassa valle Palazzago - Almenno San Salvatore, lunga 2,8 km. Uno dei punti più critici in fase di pro-gettazione è risultato il tratto di Sant’Omobo-no, in piazza Nani Fro-sio a Selino Basso. «In zona Piazza Nani Fro-sio – spiega Facchinetti

– avevamo valutato la possibilità di realizzare un sottopassaggio. Pas-sare a fianco del fiume, sotto l’arcata del ponte, non è però consentito dalla norme di sicurez-za e creerebbe anche un vincolo al deflusso del fiume. Si sarebbe dun-que potuto realizzare un sottopasso a fianco della pila del ponte, ma avrebbe comporta-to una spesa maggiore e, soprattutto, dei tem-pi più lunghi. Inoltre non era scontato che la Provincia, titolare del ponte, avrebbe dato il suo placet ai lavori. Per ottimizzare i tempi abbiamo allora preferi-to un attraversamento

pedonale con scaletta, ma in prospettiva c’è la volontà di realizzare un sottopassaggio. Per quanto riguarda il tratto di Bedulita – prosegue

Facchinetti – è stata seguita la viabilità esi-stente con interventi perlopiù di segnaleti-ca. Il lavoro più signi-ficativo è avvenuto a

Sant’Omobono, dove il territorio pone alcuni limiti. Il fiume da Ponte Giurino a Ponte Pietra si incanala in una gola e passare da lì è impensa-bile: si sarebbero dovu-te costruire passerelle di 30/40 metri. Per que-sto motivo si è scelto di seguire l’andamento del terreno e le mulat-tiere esistenti. Il percor-so di bassa valle inizia invece a Palazzago, zona San Somino, sale fino a Salvano, scollina e scende in località Cà Rosso ad Almenno San Bartolomeo, dove ha seguito alcuni tratti di percorso esistenti, che sono stati recuperati, e giunge fino al confine con Almenno San Sal-vatore, vicino a San Tomè. Prossimamente

– conclude il presidente della Comunità mon-tana – vorremmo capi-re come sviluppare un nuovo tratto di ciclope-donale ad Almenno San Salvatore in collabora-zione con il Comune». La Comunità Montana ha inoltre in program-ma la realizzazione di altri due tratti in futuro: uno da Ponte Giurino a Capizzone, che si colle-gherà a quello di Ubiale Clanezzo realizzato nel 2011/12, e un secondo da Ubiale Clanezzo ad Almenno SS. In questo modo la Valle Imagna avrà un’unica, grande ciclovia che da Sant’O-mobono Terme arriva sino ad Almenno SS, costeggiando in buona parte, e dove possibile, il fiume Imagna.

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Ex sedime, protocollo a sorpresa«Impegni da ridefinire»

La Provincia delibera un Protocollo non condiviso. Comunità montana e Bim Bergamo frenano: «Non sapevamo nulla

Si pedalerà (forse) sul vecchio sedime fer-roviario tra Sedrina e Villa d’almè. Colpo di teatro della Provincia di Bergamo che dal cilin-dro, o meglio, dal fon-do di riserva, ha tirato fuori 7 mila euro per la progettazione esecutiva – definitiva della pista ciclopedonale (circa 6 chilometri) sul vecchio sedime ferroviario della Val Brembana. Un pro-getto fermo dal 2009 e sbloccato grazie anche all’avvenuto passaggio di proprietà dall’Agen-zia del Demanio alla Provincia di Bergamo dei tratti interessati, il cui iter era partito già qualche anno fa con la Giunta provinciale a guida Pirovano. La pro-gettazione sarà curata dall’Ing. Rizzi, a cui via Tasso aveva affidato illo tempore l’incarico. Spetterà poi, al comita-to di vigilanza, compo-sto dal presidente della Provincia e dai sindaci dei Comuni di Almè, Sedrina e Villa d’Almè, il compito di verificare la corretta applicazione del protocollo. Stando alle carte, sia alla Co-munità montana che al

Bim Bergamo spette-rà l’onere di finanziare prioritariamente gli in-terventi di prima prio-rità dei lotti funzionali (quest’ultimo con con-tributo massimo di 100 mila euro). Almeno sul-la carta, perché il proto-collo d’intesa allegato alla delibera a firma del vicepresidente Jonathan Lobati è piombato come un fulmine a ciel sereno sulle teste dei diretti in-teressati. «Più di qual-cuno è balzato giù dalla sedia – ha commentato il vicepresidente della Comunità montana Val-

le Brembana, Giovanni Fattori-. A parole ok, ma di ufficiale non c’è nulla. Il timore è che la si è fatta grossa, anche perché quando si è di fronte ad una delibera citando A, B e C, sen-za aver firmato nulla, il pericolo è che qualcuno poi possa risponderne». Anche dal Bim Berga-mo la voce è univoca: «Il fine ultimo è apprez-zabile – sottolinea Rai-mondo Balicco, com-ponente del Consiglio direttivo del Bim-, ma di impegni non ne ab-biamo presi. Dobbiamo ancora fare il bilancio del 2016, dovremmo verificare la pratica e il direttivo dovrà deci-dere cosa fare, per an-dare poi in assemblea a marzo: insomma, siamo in alto mare». A stem-perare gli animi è il presidente della Comu-nità montana, Alberto Mazzoleni: «Gran parte dei punti del Protocol-lo sono condivisi, però serve che venga affina-to soprattutto per quan-to riguarda gli impegni futuri. Ci sarà un tavo-lo di lavoro a breve, ne parleremo – ha tenuto a precisare Mazzoleni-. Per ora non abbiamo deliberato nulla ma ci rendiamo disponibili per un coordinamen-to, anche perché non possiamo investire ri-sorse». Nell’attesa di superare l’impasse po-litico – burocratico, ri-definendo gli accordi tra gli enti interessati, il

vero ostacolo da supe-rare sarà trovare i fondi (un milione di euro cir-ca) per la realizzazione dell’opera. Persa l’op-portunità di accedere ai fondi messi a disposi-zione dal Piano di Svi-luppo Locale di Regio-ne Lombardia (il bando è scaduto il 15 gennaio e non si prevedono altre tranche di finanziamen-to prima dei prossimi 2/3 anni), l’unica strada percorribile è, quindi, quella di reperire risor-se da privati o associa-zioni.

Federico Marzullo

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Poca neve, sole e temperature basse «usare ramponi e

piccozza»Nell’ambito del progetto «Sicuri in montagna» del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelelologico (Cnsas), anche quest’anno 2016 è stata organizzata la giornata nazionale «Sicuri sulla neve» dedicata alla prevenzione degli incidenti da valanga e tipici della stagione invernale, in collaborazione tra Cai, Cnsas e altri Enti ed Associazioni che operano in montagna. Sulle nostre montagne l’iniziativa era stata promossa dal Cai con l’Unione bergamasca sezioni e sottosezioni, il Coordinamento Scuole per la montagna e la VI Delegazione Orobica del Soccorso Alpino, ma l’assenza di adeguate nevicate ha permesso per ora l’effettuazione della sola giornata a cura della stazione Cnsas e Cai Clusone. Proprio a causa delle particolari condizioni meteorologiche di questa stagione invernale con scarso innevamento, giornate soleggiate e basse temperature nell’arco delle Alpi Orobie, e più in generale nelle Alpi, si segnala la presenza sui sentieri, pendii e canaloni di tratti particolarmente pericolosi ricoperti di ghiaccio o di neve molto dura. A tutti gli scialpinisti con sci o snowboard, agli escursionisti a piedi o con le ciaspole si raccomanda di essere adeguatamente equipaggiati con l’attrezzatura di sicurezza, fondamentali ramponi e piccozza oltre al kit di autosoccorso con l’Artva, pala e sonda, e di procedere sugli itinerari e sentieri con tutte le prudenze e precauzioni possibili, informandosi presso le sedi, Scuole e il Soccorso alpino e speleologico del Club Alpino Italiano oppure presso le Guide Alpine e i Maestri di sci sulle condizioni del terreno e del manto nevoso dei diversi tratti.

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10 anni di Orobie Film FestivalFestival Internazionale del documentario di montagna e del film a soggetto

Orobie Film Festival, promosso dall’Associa-zione culturale «Monta-gna Italia» è un Festival cinematografico dedicato alla montagna che si svol-gerà a Bergamo dal 18 al 23 Gennaio 2016. L’e-vento si terrà presso l’Au-ditorium di Piazza della Libertà nel cuore di Ber-gamo, diventato punto di riferimento per gli eventi cinematografici della cit-tà, nel quale si terranno le proiezioni di tutti i film

in concorso e i momenti collaterali del Festival. L’iniziativa desidera dif-fondere la cultura e la co-noscenza delle montagne

attraverso il cinemacon la promozione di un concor-so rivolto a registi e pro-duttori che abbiano pro-dotto e girato film, corto-

metraggi e documentari riguardanti le cosiddette «terre alte del mondo». Le tematiche toccate dal Festival saranno dunque l’alpinismo, l’arrampi-cata, la natura, la storia, i personaggi e gli usi e i costumi nelle montagne di tutto il mondo. Saran-no 16 i film in concor-so proiettati durante le va-rie serate e si spazierà da una emozionante scalata in Alaska ad un documen-tario girato tra le alture

della Valgrande, dai rac-conti di un freerider alla salita sul Cervino inizian-do un viaggio attraverso il tempo, da una spedizione in Groenlandia al raccon-to dello sviluppo del free climbing. Questo e molto altro ancora andrà in sce-na a Bergamo da lunedì 18 a sabato 23 gennaio 2016. In serata finale ver-ranno premiate le miglio-ri opere, alla presenza dei registi e delle case di pro-duzione. All’interno del Festival è stato promosso anche un concorso foto-grafico dedicato al tema della montagna al quale possono partecipare ogni anno fotografi professio-nisti e fotoamatori con la passione per lo scatto in alta quota. 5 fotografie per ogni sezione saranno proiettate tutte le sere e sabato 23 gennaio ver-ranno proclamate le tre vincitrici, alla presenza degli autori. Entrambi i concorsi sono strutturati in tre sezioni differenti in base al territorio in cui è stata girata/scattata l’o-pera in concorso e sono denominate Orobie e montagne di Lombardia, Paesaggi d’Italia e Ter-re Alte del Mondo. Oltre alla proiezione dei film in concorso, l’iniziativa prevede anche eventi col-laterali dedicati allamusi-ca, al cinema e allo sport in montagna. La decima edizione sarà dedicata al grande alpinista Walter Bonatti e, grazie al Cen-tro di Cinematografia e Cineteca del Cai, verran-no proiettati tre film fuo-

ri concorso nei quali egli sarà protagonista. Tre mo-menti musicali apriranno e chiuderanno l’inizia-tiva: saranno presenti il Coro Angelo di Villongo, il Coro Antiche Armonie e il pianista e composito-re Corrado Rossi con la sua performance Il bosco degli aquiloni, composta da alcuni brani inediti e realizzati appositamente per OFF. La montagna è anche sport: sarà pre-sente Maurizio Agazzi, l’unico alpinista al mon-do ad aver scalato tutte le 520 vette delle Orobie tra i 2.000 e i 3.000 me-tri. Dal 25 al 29 gennaio a Sestriere (TO) si ter-ranno i Ca.S.T.A., Cam-pionati sciistici delle Truppe Alpine che, du-rante OFF, ci verranno presentati dal Maggio-re Stefano Bertinotti, attraverso un filmato. Per il tema cinema & guerra verrà presentato e proiettato il documenta-rio Guerra Bianca. Storia e memoria nei luoghi del-la Grande Guerra in Lom-bardia, di Roger Fratter, prodotto da Teamitalia con il contributo di Re-gione Lombardia attra-verso il Film Fund 2014. Durante la conferenza stampa prevista il 15 gennaio 2016 alle ore 11,30 presso lo Spazio Regione Lombardia a Bergamo verrà presentato interamente il program-ma della manifestazione. Tutte le serate saranno ad ingresso libero, per fa-vorire il principio di «cul-tura gratuita».

La Rubrica. Il parere del Notaio

«Consigli per un testamentosicuro ed economico»

Scrivere il proprio testa-mento rappresenta una decisione importante. E’ opportuno, però, ave-re ben chiare alcune re-gole, affinché la propria volontà testamentaria sia realizzata pienamen-te, in maniera sicura ed economica. Ne parlia-mo con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo ed ufficio secondario in Val Brembana a San Gio-vanni Bianco, il quale affronta quotidianamen-te il tema della scrittura e della conservazione di testamenti.Notaio, perché è impor-tante fare testamento? «Fare testamento è im-portante perché solo con il testamento si riesce ad imprimere veramente la destinazione voluta al proprio patrimonio. Spesso i criteri dettati dalla legge, ossia quelli che operano quando una persona muore senza la-sciare testamento, deter-minano effetti non gra-diti o, comunque, non conformi appieno alla propria volontà».Che cosa si intende per effetti non graditi? «Facciamo un esempio. Sono il più anziano della famiglia, senza moglie e senza figli. Ho tre fratel-li, ma solo uno di que-sti mi presta attenzione e cure. Gli altri due si sono trasferiti lontano e si disinteressano di me. Se io dovessi mo-rire senza testamento, la legge non opererebbe nessuna distinzione e la mia eredità verrebbe de-voluta a tutti e tre i miei fratelli in parti uguali».

E con il testamento in-vece? «Con il testamen-to posso invece sce-gliere di ricompensare il solo fratello che mi è stato vicino fino alla mia morte, devolven-do solo a lui tutti i miei averi. Mi pare un aspet-to molto importante».Spesso ci si preoccupa dei costi elevati del te-stamento redatto dal no-taio? «Chiariamo subito una cosa. Ci sono molti tipi di testamento, quel-li di maggior utilizzo sono il testamento olo-grafo ed il testamento pubblico. Quest’ultimo – per rispondere ad una domanda che spesso mi viene rivolta – si chia-ma pubblico, perché lo redige direttamente il Notaio con un atto pub-blico (cioè un atto nota-rile). Pubblico però non vuol dire conoscibile dal pubblico. Il grado di segretezza e riser-vatezza del testamento pubblico è massimo e la conservazione affidata al solo notaio. Questo è importante che sia chia-rito».Notaio, torniamo ai costi…è vero che il te-stamento olografo è più economico? «Il profilo dei costi è molto impor-tante. Come consiglio direi che il testamento pubblico va riservato ad ipotesi più delicate, come ad esempio situa-zioni familiari litigiose ovvero patrimoni ere-ditari ingenti. In queste ipotesi, vale la pena in-vestire qualche risorsa in più nella redazione del testamento. In tut-ti gli altri casi, invece,

la scheda testamentaria olografa va benissimo. Essa ha costi molto molto contenuti».Quali requisiti deve avere il testamento olo-grafo per essere valido? «Sono tre e molto sem-plici. In primo luogo, l’olografia della scrittu-ra. Ovvero il testamento deve essere scritto dalla mano del testatore, con qualsiasi mezzo e su qualsiasi materiale che sia idoneo a tener traccia della scrittura. La man-canza di tale requisito, ad esempio in caso di testamento scritto da un amico o parente ovvero ancora con macchina da scrivere, comporta la nullità del testamento. E’ bene sapere che scri-vere in stampatello non comporta problemi. In secondo luogo, il testa-mento deve riportare il giorno, il mese e l’an-no della sua redazione. Infine, esso deve essere firmato con nome e co-gnome dal testatore».Notaio, ha ancora qual-che consiglio da dare ai nostri lettori? «Allora, un aspetto importante è quello della conser-vazione del testamento in un luogo sicuro, per prevenire smarrimenti o, peggio ancora, furti e distruzione della sche-da testamentaria. Mai conservarlo a casa pro-pria. Il mio consiglio è quello di affidare il te-stamento al proprio no-taio, o più in generale, ad una persona di mas-sima fiducia. Sotto altro aspetto, in presenza di moglie e figli, le volon-tà testamentarie devono

seguire alcune impor-tanti regole, chiamate il rispetto della quota di legittima. In questi casi, se si vuole preferire un figlio piuttosto che un altro, oppure lasciare i beni immobili solo ad uno ed all’altro solo de-naro, è opportuno parla-re con il proprio notaio di fiducia. Il notaio è il professio-nista dei testamenti e sempre saprà consiglia-re il testatore nell’esau-dire i propri desideri».

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Per inserire un annuncio su Inter-Valli:- Inviare testo tramite servizio postale tradizionale a: M.T.S.M. Intervalli – Via Locatelli 49 – Almè (BG)- Inviare e.mail all’indirizzo: [email protected] Inserire direttamente l’annuncio all’indirizzo www.montagneepaesi.it- Inviare testo al fax 035.4346350Agli annunci deve essere allegato sempre il proprio Nome, Cognome e indirizzo che non verranno pubblicati ma conservati in ufficio per eventuali controlliIn ogni caso aderendo ad una qualsi-asi modalità di invio si intende letta e approvata la seguente NOTA LEGALE: Il trattamento dei vostri dati avviene nel rispetto di quanto stabilito dal decreto del 30 giugno 2003, n. 196

OFFERTE LAVOROGli annunci presenti in questa rubrica sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03

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patente C - e CQC - con espe-rienza di guida - con possibilità di contratto in apprendistato - ORE PASTI342.8306353SOCIETÀ di consulenza ricer-ca collaboratore da inserire nella mansione di QUALITY AS-SISTANT. Si richiede: - cono-scenza della norma UNI EN ISO 9001, - almeno 1 anno di espe-rienza nella gestione di sistemi qualità in azienda o in società di consulenza,- automunito - età Max 29 anni. Inviare CV con foto all’indirizzo mail: [email protected] manutentore mecca-nico con esperienza e capacità di lettura del disegno meccanico - astenersi carpentieri e salda-tori - Inviare curriculum al fax 035.4340344PERITO Meccanico e Operatore Macchine Utesili, INOCCUPA-TO per assemblaggi meccanici. Si offre contratto di apprendi-stato, collaborazione o tirocinio.

035.751344AZIENDA TESSILE ricerca addetto a telai crochet con com-petenze anche meccaniche (ma-nutenzione macchinari,cambio prodotto). turni diurni. fascia di eta’ richiesta 18/30. . preferen-ziale candidati con esperienze pregresse in aziende tessili oppu-re formazione in ambito di scuo-la media superiore ad indirizzo tessile. Automunito 0363.49017AZIENDA di selezione del personale ricerca Progettista Meccanico - Area Automazione Industriale - sede di lavoro pro-vincia di Bergamo. REQUISITI: laurea triennale o quinquennale in Ingegneria Meccanica o Mec-canotronica, eta’ compresa tra 23 e 38 anni, buona conoscenza del-la lingua inglese (gradita la co-noscenza del tedesco), buona co-noscenza del pacchetto Office in (particolare Excel), esperienza maturata nell’analoga posizione (preferibile in aziende manifat-turiere), utilizzo sistema ISO. Gli interessati possono inviare il CV all’indirizzo mail: [email protected] specifi-cando il riferimento PMBG.

CERCO LAVORO

PIZZAIOLO, 29 anni con 8 anni esperienza cerca lavoro 327.1545577 MimmoRAGAZZO 27anni, cerca lavo-ro come pizzaiolo, esperienza 5 anni, 320.0888517

20ENNE cerca lavoro come contabile o segretaria, diploma-ta in Amministrazione finanza e Marketing, con conoscenza di russo, ucraino, francese e ingle-se, automunita, disponibilità im-mediata 345.6870884DITTA di autotrasporti CERCA apprendista autista italiano con patente C - e CQC - con espe-rienza di guida - con possibilità di contratto in apprendistato - ORE PASTI 342.830635333ENNE CERCA lavoro per montaggi 320.3824544TUBISTA industriale con plu-riennale esperienza nel settore CERCA lavoro 377.268517729enne italiano, auto-munito CERCA lavoro, esperienze: me-talmeccanico generico, elettrici-sta, commesso/tecnico informa-tico, vigilanza non armata presso cantiere notturno. 346.399177841ENNE con esperienza in fat-turazione - amministrazione contabilità - commerciale ufficio personale CERCA lavoro come impiegata segretaria centralini-sta part time 349.4348193POSATORE in porfido ciottoli cubetti rivestimento scale con lastrame vario CERCA lavoro anche privati per grossi e piccoli lavoro 349.5241418MECCANICO manutentore, montatore di 50 anni, con espe-rienza pluriennale cerca lavoro anche in trasferta. Patente B, non automunito, patentino ceste e muletti, serio, disponibile da subito 345.6496578CUOCO italiano con esperienza cerca lavoro con vitto e alloggio libero subito 3487659786CERCO qualsiasi lavoro, dispo-nibilità immediata, sono idrau-lico, eseguo piccoli lavori di manutenzione idraulica, oltre ad essere operaio metalmeccanico. disponibile per qualsiasi lavo-ro domestico,ed accompagna-mento anziani, massima serietà. 3275708802ESPERIENZA gestione ufficio appalti contratti e preventivi. Di-sponibile anche alla mezza gior-nata. Tel. 3491419328SEGRETARIA con esperienza pluriennale cerca lavoro come addetta alla reception, gestione pratiche amministrative e gestio-ne pubblicità. Buona conoscenza pacchetto office. Contatti: Moni-ca 3396625802, [email protected] qualsiasi lavoro 39enne esperto in falegnameria, mon-taggio mobili, saldatore e car-pentiere in ferro, pulizia forni in-dustriali e tuttofare 3270949373ESPERIENZA decennale ge-stione ufficio appalti contratti e preventivi. Disponibile anche al part-time. Tel. 3491419328BADANTE, signora moldava, seria e responsabile, ottime refe-renze, offre assistenza ad anziani, fissa giorno e notte 349.1479441 oppure 328.8991792

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