Interrogazione Provinciale Marangoni Pneumatici
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CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO _________
Gruppo Consiliare Lega Nord Trentino
38100 Trento - Via delle Orne, 32
ILL. MO
BRUNO DORIGATTI
PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO PROVINCIALE
PALAZZO TRENTINI
Trento,10 OTTOBRE 2012
INTERROGAZIONE n.
MARANGONI PNEUMATICI, QUALE FUTURO A ROVERETO
PER LA PRODUZIONE?
QUALE LA RICONVERSIONE INDUSTRIALE E QUALI I
FRUTTI DELLA RICERCA E INNOVAZIONE?
La presenza del Gruppo Marangoni in Trentino, fino a quando l’attività
imprenditoriale era caratterizzata dalla capacità di intuire i business di settore da
cogliere, è stata una presenza straordinariamente importante per le economie
delle famiglie roveretane e, proprio per questo, il rispetto è un sentimento che ci
ha sempre accompagnato, nella valutazione dell’attuale assetto della gestione
dell’azienda.
Nessuna battaglia contro, dunque, ma la trasformazione dettata da un sistema
provinciale anomalo, che nel suo iter di falsa assistenza ha determinato, NELLA
SITUAZIONE INDUSTRIALE TRENTINA, una sorta di riconversione
dell’approccio ai problemi industriali in generale, ingenerando, forse, una
trasformazione altrettanto anomala della figura imprenditoriale delle grandi industrie,
dando così più spazio,forse, alla scienza dei legittimi “prenditori” per lo sfruttamento
delle Leggi provinciali di settore, che con la politica dell’attuale assessore,
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sembrerebbero cresciuti a dismisura, a danno delle piccole imprese, degli artigiani,
dei piccoli commercianti e, soprattutto, delle famiglie.
Sana è un’impresa se sane sono le finanze di chi ci lavora, mentre qualche volta,
il grado di salute, sembrerebbe misurato dai dividendi dei soci in affari o dalla
salute della “famiglia” o società che gestisce il business.
Tutto ciò detto, ricordando le innumerevoli interrogazioni al riguardo, relative alla
necessità di chiarezza e trasparenza degli atti, relativi agli investimenti dei lease back,
di oggi la notizia che,dopo la Gallox,anche alla Marangoni spa,sembrerebbe
serpeggiare aria di crisi, tanto che quanto riportato dalla stampa locale, se
confermato, non può essere, nel caso, che un grave allarme per l’economia delle
famiglie dei dipendenti di tale azienda.
La risposta all’interrogazione 1956, primo firmatario Civettini presentata in data
04.08.2010, avuta con un indicativo ritardo ben 16 mesi, ossia il 02.12.2011 (alla
faccia dei regolamenti del Consiglio provinciale!!!), ci da un quadro dei vantaggi e
risorse messe a disposizione dell’azienda e della “gestione” dei dipendenti e, con
puntualità svizzera, sembrerebbero trovare conferma, proprio quelle riduzioni di
personale pattuite con sindacati e Giunta provinciale, mentre altrettanto, non
sembrerebbero essere noti, i risultati e sbocchi, per la concretezza di quell’azione che
starebbe alla base dell’operazione di lease back, ossia quella “ricerca e sviluppo”, i
cui effetti, avrebbero dovuto nei fatti, evitare la “rottamazione” dei lavoratori.
Interessante, per inquadrare la situazione, anche la risposta all’interrogazione
n.°436 del novembre 2009, sempre presentata dalla Lega Nord Trentino, dove,
tra l’altro s’illustra testualmente:
Circa il terzo punto, concernente la situazione della procedura in Cassa
Integrazione Guadagni Straordinaria, si rammenta che in data 20 maggio
2009 le Organizzazioni sindacali, le R.S.U. aziendali, la Provincia, la
Marangoni Pneumatici s.p.a., in base alla situazione di crisi di mercato e
la sofferenza finanziaria in cui versa l’intero gruppo, è stato firmato tra le
parti un accordo per l’istanza di concessione della CIGS per crisi
aziendale ai sensi della Legge 223/1991, art. 1 comma 5, relativamente
allo stabilimento di Rovereto, per un numero massimo di 317 dipendenti,
dal 25 maggio 2009 al 24 maggio 2010.
Il problema degli eventuali esuberi di personale, che verranno a
configurarsi sia in vigenza che al termine del periodo di CIGS, sarà
affrontato dalle parti successivamente ed in funzione alle risultanze
dell’avvio del piano di risanamento.
Per quanto riguarda il quarto punto, relativo ai contributi erogati al
gruppo Marangoni negli ultimi 10 anni, si riportano di seguito i relativi
dati:
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PERIODO 1999/2009
Interventi in base alla L.P. 6/1999
Marangoni Meccanica spa
Domanda Ricerca industriale
Data domanda: 30 settembre 2005
Spesa prevista: Euro 1.014.000,00
Spesa ammessa: Euro 884.200,00
Contributo complessivo concesso: Euro 521.350,00 non erogato
Marangoni Pneumatici spa
1) Domanda ricerca industriale
Data domanda: 30 marzo 2004
Spesa prevista: Euro 16.260.000,00
Spesa ammessa: Euro 16.210.000,00
Contributo complessivo concesso: Euro 12.035.000,00
Liquidazione contributo in data 06 maggio 2005
2) Domanda «aiuti per investimenti fissi» art.3 L.P. 6/1999
Data domanda 20 dicembre 2001 (contributo per acquisto di macchinari
produzione)
Spesa prevista: Euro 353.772,98
Spesa ammessa: Euro 250.000,00
Contributo complessivo concesso: Euro 37.500,00
Liquidazione contributo in data 8 febbraio 2002
Per quanto concerne il punto 5, relativo ai siti produttivi del Gruppo e la
loro localizzazione, le strutture produttive e commerciali sono le seguenti:
ITALIA
Marangoni Pneumatici spa 2 stab Rovereto (TN) e Feltre (BL)
Marangoni Tyre spa 1 stab Anagni ( FR)
Marangoni Meccanica spa 1 stab Rovereto (TN)
Eurorubber spa 1 stab Pontetaro (PR)
Fedi Gomme srl 1 stab Val Pesa (FI)
T.R.M. Sistem srl 1 stab Ala (TN)
Pneusmarket spa 1 centro Verona
Marangoni Tread 2 stab Frosinone(FR) e Fermentino (FR)
ESTERO
Ellerbrock RT Gmbh 1 stab. Germania
Marangoni Industrial Tyres Lanka 1 stab. Sri Lanka
Marangoni Tread 1 stab. Brasile
Marangoni Tread North America 1 stab. USA
Distribuir SA 1 stab. Argentina
Il Gruppo Marangoni occupa complessivamente 1.850 dipendenti dei
quali, come detto, 323 addetti in Trentino.
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Per ciò che attiene il punto 6, riguardante la possibilità di apertura di
stabilimenti del Gruppo Marangoni nei Paesi dell’Est e in Oriente, lo
stesso segnala che la disponibilità di siti produttivi ubicati in diversi paesi
rappresenta in base ai principi industriali un vantaggio competitivo e
quindi un valore che va a beneficio complessivo di tutta l’azienda nel suo
complesso; ad ogni buon conto allo stato attuale ed in funzione della
situazione di crisi che ha colpito anche vari paesi a livello mondiale, le
attività di sviluppo industriale del Gruppo all’estero rimangono
congelate.
Il Gruppo intende mantenere gli stabilimenti gia operanti a livello europeo.
Va tuttavia evidenziato che la partecipazione ad alcuni importanti mercati
mondiali, quali la Cina e l’India, necessaria per la crescita e lo sviluppo
dell’intero Gruppo, presuppone inevitabilmente una presenza industriale in
loco,stante gli enormi differenziali competitivi di costo che caratterizzano
le diverse aree geografiche del mondo.
Per quanto riguarda i paesi dell’Est europeo, la possibilità di non
delocalizzare produzioni oggi presenti nei paesi dell’Europa
Occidentale,dipenderà dalla capacità di questi ultimi di mantenere
un'adeguata competitività e quindi dalle condizioni che si verranno a
determinare localmente.
Interessante leggere di oltre 12 milioni di euro erogati dalla Provincia gia nel
2005,per quella “ricerca e sviluppo” che dovrebbe essere la via per la stabilità e
innovazione aziendale,proprio nel mentre l’assessore provinciale illustra (2009!) che
“le attività di sviluppo industriale del Gruppo all’estero rimangono congelate”.
Ora,siccome crediamo che sia indispensabile un “religioso” atteggiamento sulla
dispensa di denaro pubblico,pur nella comprensione che gli interventi di lease back,in
termini generali,hanno spostato avanti la soluzione dei veri problemi,ossia la
competitività produttiva delle nostre aziende,riteniamo indispensabile capire quale
sarà il reale futuro dell’occupazione in Trentino,anche attraverso la
comprensione delle situazioni alla Marangoni Group e soprattutto la prospettiva
della presenza delle unità produttive in Trentino e a Rovereto in particolare.
Infatti,mentre nel 2009 “le attività di sviluppo industriale del Gruppo all’estero
rimangono congelate”,non ci risulta che tali operazioni siano rimaste tali negli anni
successivi ed inoltre,utile,indispensabile e indicativo,la verifica dei risultati prodotti
nel settore della “ricerca e innovazione” su tale realtà industriale e,soprattutto,dove
queste eventuali nuove tecnologie produttive,sarebbero state applicate.
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Ad esempio,dal sito www.omnifurgone.it, apprendiamo testualmente
Marangoni a Kuwait City
Nella capitale dello Stato arabo è stato inaugurato un nuovo
impianto di ricostruzione gomme
La cerimonia è avvenuta lo scorso 23 marzo, nella sede di Al
Zahem Industries, partner del Gruppo Marangoni, a Kuwait
City, alla presenza dell’Ambasciatore italiano Enrico Granara e
l’Ambasciatore iracheno Mohammed Hussein Bahr Al-Ulum, di
fronte a una platea composta dalla stampa locale, i
rappresentanti di numerose flotte e lo staff dirigenziale e la
proprietà Marangoni.
Il nuovo impianto prevede la produzione di battistrada ricostruiti
con un sistema ad anello, denominato RINGTREAD, attraverso
l’utilizzo di appositi macchinari e attrezzature progettate e
sviluppate dalla Marangoni:
- Ispezionatrice shearographica ITT 2500, macchinario che
seleziona con precisione millimetrica le carcasse che possono
essere ricostruite da quelle che devono essere scartate,
assicurando all’impianto una ricostruzione di qualità;
- Ringtreader 2500, macchinario che garantisce una facile
centratura dell’anello sulla carcassa mediante un sensore laser
che fornisce i dati al computer utilizzato per guidare il braccio di
centraggio.
Inoltre, al fine di creare un gruppo di operatori altamente
specializzati nella riparazione e nella ricostruzione dei
pneumatici industriali, sono stati creati appositi corsi di
formazione.
Al Zahem Industries ritiene che la collaborazione con
Marangoni rappresenti un’importante fonte di crescita e di
profitto grazie alla possibilità di proporsi nei confronti
dell’utenza con un prodotto esclusivo e di alta qualità.
L’obiettivo è quello di fornire all’utente finale un prodotto
economico ma al tempo stesso affidabile, in grado di garantire
una maggiore efficienza e di evitare il rischio di fermo dei
veicoli.
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Mrs Haifa Abdulla Al-Zahem, General Manager di Al Zahem
Industries, afferma: “La collaborazione con Marangoni offrirà
ai nostri clienti il meglio che la ricostruzione ha da proporre:
RINGTREAD è, infatti, l’unico battistrada ricostruito a forma
circolare. Privo di giunture, aderisce perfettamente alla
carcassa, senza alcuna tensione o deformazione, con ridotti
tempi di lavorazione e scarti, assicurando performances uguali
e/o più elevate di quelle offerte da uno pneumatico nuovo -
Continua la signora Abdulla Al-Zahem - I test condotti hanno
dimostrato che RINGTREAD è in grado di garantire un
chilometraggio uguale o superiore a quello di un battistrada
originale, riduzione dei costi per chilometro, diminuzione delle
vibrazioni, maggiore equilibrio, migliore dispersione del calore,
aspetto identico a quello dello pneumatico originale; inoltre, con
l’ispezione shearografica è possibile rilevare e identificare le
anomalie della carcassa”.
Il Kuwait riveste un ruolo particolarmente importante nel
settore del trasporto su strada nell’area mediorientale, sia per la
sua posizione altamente strategica che per l’importante porto. Il
Paese, infatti rappresenta da sempre il crocevia fra Arabia
Saudita e Iraq , dove operano flotte di grandi dimensioni, che
muovono da un minimo di 100 ad oltre 4.000 veicoli.
Attualmente il mercato degli pneumatici ricostruiti si aggira
intorno ad una quota del 16,5% detenuta unicamente da Al
Zahem. La partnership Marangoni-Al Zahem Industries si pone
come primo target il raggiungimento, entro i prossimi 36 mesi, di
una quota del 30% con evidenti benefici anche per l’ambiente.
Insomma,senza tanti giri di parole,se,a prescindere dalla storia sacrale del comparto
produttivo dei pneumatici a Rovereto,corrisponde un impegno sostenibile e reale alla
prosecuzione di tale attività ed insieme,capire quali siano (come dice l’assessore
provinciale nella risposta all’interrogazione 1956)le “ risultanze dell’avvio del
piano di risanamento”
Tutto ciò premesso
si interroga
il Presidente della Provincia
per sapere:
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a fronte delle notizie che circolano sulla situazione di crisi produttiva e
occupazionale che sembrerebbe investire il comparto produttivo della
Marangoni Group presente a Rovereto,quali sono le reali situazioni e
condizioni in merito?Quali le prospettive reali e di sostenibilità del sistema
produttivo del Gruppo in Vallagarina?
qualora fosse confermata,l’ipotesi della riduzione del personale dipendente
addetto,quali stabilimenti appartenenti alla Marangoni Group sarebbero
toccati?
qualora vi siano state le condizioni che prevedevano l’ impegno illustrato
dall’assessore provinciale, quali sono risultanze dell’avvio del piano di
risanamento,quale il piano industriale concordato,legato senza dubbio alla
disponibilità del lease back di oltre 40 milioni di euro?
dal 2009 ad oggi, “le attività di sviluppo industriale del Gruppo all’estero”
che l’assessore provinciale aveva definito “ congelate” sono rimaste tali o vi
sono stati investimenti,aperture di unità produttive,anche a livello societario,in
altri paesi e nel caso,in quelle realtà,quali tecnologie produttive sono state
utilizzate,con quali innovazioni e con l’assunzione di quanti addetti alla
gestione e la produzione
recentemente,è stata pubblicata notizia di uno stabilimento modernissimo
e tecnologicamente avanzato, Kuwait City, dove,come sopra testualmente
riportato da un sito affidabile,sembrerebbe che “Il nuovo impianto prevede la
produzione di battistrada ricostruiti con un sistema ad anello, denominato
RINGTREAD, attraverso l’utilizzo di appositi macchinari e attrezzature
progettate e sviluppate dalla Marangoni”.Ebbene,saggio e doveroso
sapere,dove e quando sarebbe stata sviluppata tale tecnologia applicativa,sopra
ben descritta,ma soprattutto capire,se Rovereto ospita l’innovazione
tecnologica nei processi di ricopertura dei pneumatici e se tali linee di
produzione,,sono ancora attive negli stabilimenti roveretani o se magari,è stata
ridotta la produzione
se,senza tanti giri di parole,a prescindere dalla storia sacrale del comparto
produttivo dei pneumatici a Rovereto,corrisponde un impegno sostenibile e
reale alla prosecuzione di tale attività e quali garanzie e futuro spettano alle
famiglie dei dipendenti tutti,soprattutto in questo momento di grande crisi che
attanaglia anche la nostra economia g-locale
quali siano gli obiettivi globali dell’azienda e del Gruppo,e riconoscendo alla
Famiglia Marangoni un attaccamento alla “roveretanita” storica
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dell’azienda,quali i reali destini della produzione in Vallagarina e,nel
caso,quali i piani di riconversione e occupazione ,alla luce delle scelte di
delocalizzazione/internazionalizzazione che,da una lettura politica del sistema,
sembrerebbero in fase di attuazione nel settore?
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Civettini
Lega Nord Trentino
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