Interni Mercoledì1febbraio2006 VERSO ... · to canoro carico di napoletanità con il buon...

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Mimmo Di Marzio Nella guerriglia, si sa, ogni ar- ma è lecita e allora a sinistra c’è anche chi si affida alla magia nera pur di eliminare l’odiato Berlusco- ni. E siccome viviamo in piena era internet (quella delle «tre i») ecco apparire su Ebay, il più gettonato sito di aste online, una bambolina voodoo con la faccia del premier. Presentazione sbrigativa: «Fatto (male) a mano, ve lo cedo in esclusi- va con questa offerta unica e irripe- tibile. Pensate a tutte le cose che po- trete farci!!!». Agli scarsi di fanta- sia, il venditore (autobattezzatosi «I-digitall») dispensa consigli: «Po- trete usarlo come portafortuna gra- zie alla classica manina che fa le corna scaramantiche. Su richiesta, posso procurare una scorta di ferri di cavallo provenienti dalle scude- rie Mangano». Il messaggio conclu- de con l’augurio di... buona «ha- sta». Base dell’asta che chiude il 9 febbraio: 0,01 euro. «I-digitall» si chiama Paolo, ha 31 anni, napoletano trapiantato e non legge Il Giornale. Oltre alla bambolina, la sua bacheca web contiene diverse chicche: il pamph- let «Mondo fottuto» di Jacovitti, il «Manuale pratico di tatuaggio e piercing in cd-rom» e un modellino di Tex Willer. Ci dica, come le è venuta questa bizzarra idea? «Premetto che il progetto origina- rio era un altro ma mi fu cestinato da Ebay, che è una società seria. Vendevo Berlusconi in persona, con tanto di certificato di proprietà. Mi hanno detto che non si pote- va...». Incredibile. Che mestiere fa? «Il pubblicitario». Ah, ecco svelato l’arcano. Vuol fa- re l’Oliviero Toscani dei no glo- bal? «Ma no, diciamo che i miei sono scherzi sovversivi on-line. Berlu- sconi è un’immagine radicata nel- l’immaginario collettivo, molti lo odiano e diciamo che io vendo so- gni...». Il suo «lotto» ha già avuto sei of- ferte e le quotazioni sono arrivate a tre euro. Spera di diventare ric- co? «Ho già detto che non lo faccio per i soldi, mi interessa il fenomeno Ber- lusconi. Pensi che ho anche il disco di Apicella e quasi quasi lo metto in asta. Se mi offrissero più spunti, potrei costruire anche la bamboli- na di Fassino o di Bertinotti...». Un utente le chiede se include an- che gli spilli e la cordicella col cap- pio e lei risponde che eventual- mente può allegare un ciuffetto di capelli di provenienza ignota. Ha già fatto qualcosa alla bambo- lina? «Assolutamente no, ci gioco e la rappezzo ogni tanto. Sa, è fatta di carta di giornale, il manifesto...». Mica spera che il suo «voodoo» porti voti alla sinistra... «No, anzi sul piano scaramantico temo l’effetto contrario perché Berlusconi è protetto dal Fato. Quasi quasi metto la ciocca di qual- cun altro...». Daniele Colombo da Milano «Esce una nuova storia della letteratura con giudizi controcorrente e molte esclu- sioni clamorose», aveva scrit- to Antonio Debenedetti sul Corriere della Sera del 9 gen- naio recensendo il volume con- clusivo della serie Storia e te- sti della letteratura italiana di Giulio Ferroni (XI. Verso una civiltà planetaria, 1968-2005, pag 653, 17.20 euro), titolare della cattedra di Letteratura italiana II all'università «La Sapienza» di Roma. Che il citato volume sia per certi versi sorprendente non c'è dubbio. A detta del critico nel nuovo volume cala il silen- zio su Alessandro Piperno, ca- so letterario dell'anno, viene invece promosso lo spigoloso Antonio Scurati; pollice verso invece per Alessandro Baric- co e Susanna Tamaro, mentre spunterebbero rose e fiori per i romanzi di Elsa Morante. Su questo non c'è molto da obiet- tare: il curatore è come il ct, la squadra la fa lui. Quello che Debenedetti non spiega sono alcuni giudizi, ispirati a una «onestà fazio- sa» di un'opera che «chiama in causa la politica, il nuovo disordine mondiale» e che esulano dal contesto lettera- rio. Vi raccontiamo alcune chic- che della nuova edizione (il «marzo 2005» stampato sul volume che siamo riusciti a procurarci - ci assicurano dal- la casa editrice - è un refuso). Scorrendo l'indice, compare a sorpresa il nome di Silvio Ber- lusconi. Diavolo di un «Berlu- sca». Forse che qualche duet- to canoro carico di napoletanità con il buon Api- cella abbia lasciato il segno, vi- sto che una citazione l'ha me- ritata anche il buon Claudio Baglioni (!)? L'arcano è presto svelato. La presenza del pre- mier è «limitata» alla tratta- zione storica. Lo spunto è la condanna al neoliberalismo inteso come «esaltazione indi- scriminata dell'iniziativa pri- vata», e apportatore di «una cancellazione delle conquiste dello Stato sociale e assisten- ziale»: «In Italia esso ha as- sunto caratteri particolarmen- te aggressivi ed estremi, che hanno avuto rilevanti esiti po- litici con l'ascesa al potere del- la destra di Silvio Berlusco- ni». Dallo «scatenato liberismo intollerante di tutte le regole e i controlli statali» responsabi- le dell'alterazione dell'am- biente e che «pur di favorire presunte iniziative di svilup- po, tollera e favorisce nuovi scempi, e lascia intatti quelli già perpetrati grazie ai condo- ni», si passa alla tv: «La fine del monopolio televisivo stata- le ha poi prodotto una moltipli- cazione delle trasmissioni e una espansione massiccia e ossessiva dei messaggi pubbli- citari: il tutto si è complicato con l'espansione delle reti Me- diaset e con l'ascesa al potere del loro proprietario Berlusco- ni (che ha così modo di control- lare anche la Rai)». E avanti con i colpi indiretti: «La possibilità da parte dei privati di creare reti televisive autonome, sganciate dal diret- to controllo statale, è stata sbandierata, nella fase inizia- le, come una grande conqui- sta democratica, un nuovo sti- molo per la libertà di pensiero e di opinione: ma molto presto le leggi del mercato hanno moltiplicato forme culturali degradate, capaci di attirare in maniera indiscriminata un pubblico più ampio, rivolte a seguire e a sviluppare i gusti più subalterni, a negare ogni possibile espressione di co- scienza critica, e hanno poi portato all'attuale concentra- zione di poteri». La convergenza di poteri di- venta il «caso italiano», quasi una «anticipazione esempla- re della crisi radicale della de- mocrazia»: «La presidenza di Berlusconi rappresenta una sorprendente e anomala novi- tà rispetto alla tradizione poli- tica italiana ed europea, dato che in lui il potere politico vie- ne a convergere direttamente con il potere economico e con il potere della cultura e della comunicazione (pubblicità, te- levisione, editoria)». Il campionario è lunghissi- mo. Da non perdere il giudizio sul Pci, «capace di muoversi in modo autonomo rispetto al comunismo dell'Europa orien- tale, come forza riformista, moderna e avanzata» e la «nuova coscienza ecologica di cui si sono fatti espressione, nei grandi Paesi industriali, i movimenti politici definiti ver- di e in parte i cosiddetti no glo- bal». A questo punto si impone una riflessione: ma che c'az- zecca Berlusconi con la storia della letteratura italiana? Nul- la. E immaginiamo l'imbaraz- zo degli studenti che prima di leggere le ardite disquisizioni sulla poesia di Alda Merini o Dario Bellezza si trovano di fronte tutto questo armamen- tario ideologico. Sveliamo un particolare, che abbiamo volutamente sot- taciuto. La casa editrice di questo provocatorio manuale è la Mondadori Università e dovrebbe prossimamente uscire anche una versione per le superiori con Einaudi Scuo- la: due case editrici che fanno capo al gruppo Fininvest. Dun- que? Altro che controllo me- diatico: qui c'è un eccesso di liberalismo del premier, che si spinge a comportamenti vol- tairiani. Quelli ispirati al cele- bre motto del filosofo: «Io com- batto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu possa espri- mere la tua idea liberamen- te». Lasciamo però che le parole del professor Ferroni spieghi- no il senso dell'opera: «In un momento in cui la letteratura, nella scuola, nell'università, nella comunicazione pubblica sembra attraversare una crisi pericolosa, che può dar luogo ad esiti assai gravi nella co- scienza "civile" delle nuove ge- nerazioni, questo manuale vuole essere un invito ad ama- re la nostra letteratura e il no- stro Paese, a sentire il valore irrinunciabile di una tradizio- ne che vorremmo sempre più aperta in un orizzonte euro- peo e mondiale». Asta in rete tra i nemici del premier per il pupazzo voodoo scaccia incubi Gabriele Villa Volete laurearvi in economia? Ci te- nete, un domani, a far bella figura sulla piazze internazionali, navigando disinvol- tamente tra bond e chips, più o meno blue? Allora accettate un consiglio, lascia- te perdere le basi, dimenticate le dinami- che della macroeconomia o le variabili dei mercati finanziari, passate subito al sodo. Passate alla fondamentale distinzione che c'è tra Romano e Silvio. Per scoprirla e met- tersi subito sulla carreggiata giusta che vi condurrà, con tutta probabilità ad un 110 e lode, serve solo ac- quistare un testo-chiave che sta circolando in più di un'aula universitaria. Vi diamo i riferi- menti affinché non fatichiate a scovarlo: «Principi di econo- mia» autore N. Gregory Mankiw, Zanichelli editore, pa- gine 644, prezzo: 56 euro. Trat- tandosi, come dire, di un volu- minoso volume, non è il caso di leggerlo tutto. Il nocciolo della dottrina, l'idea illuminante che vi darà una marcia in più rispet- to agli altri ignari studenti sta a pagina 454, dove l'autore si sof- ferma sul rapporto tra salario e qualità del lavoro. Leggete con noi il seguente capoverso... «Per vedere come funziona questo princi- pio facciamo un esempio. La Acquafresca Spa è proprietaria di un pozzo e deve sele- zionare un lavoratore per pompare l'ac- qua del pozzo. I lavoratori interessati al po- sto sono due: Romano e Silvio. Romano, lavoratore indefesso è disposto a lavorare per 10 euro all'ora. Se gli venisse proposta una cifra inferiore avvierebbe un'attività in proprio di manutenzione di giardini. Sil- vio è un perfetto incompetente, disposto a lavorare per qualsiasi cifra superiore ai 2 euro orari; se gli venisse proposta una ci- fra inferiore ai 2 euro preferirebbe starse- ne in spiaggia a prendere il sole...». Più avanti la conclusione: «...Se l'impresa of- frisse meno di dieci euro sarebbe sicura si assumere l'incompetente... e se venisse as- sunto il lavoratore incompetente il sistema di pompaggio potrebbe venir danneggiato provocando perdite ingenti...». A questo punto crediamo ci siano alcune precisazio- ni da fare. L'autore del libro, Gregory Mankiw, è uno stimato professore di Eco- nomia all'università di Harvard nel Massa- chusetts, ateneo che non ha bisogno di pre- sentazioni, dove insegna dal 1985. È an- che un apprezzato editorialista, chiamato ad intervenire spesso sulle pagine del New York Times, del Washington Post, del Wal l Street Journal e di Fortune. Non è impro- babile che il professor Mankiw conosca, al- meno per sentito dire, sia Romano Prodi sia Silvio Berlusconi ma è molto, molto im- probabile, che nell'edizione originale del libro abbia voluto usare per l'esempio di cui sopra due nomi così poco comuni negli Stati Uniti come Romano e Silvio. Dunque? Dunque deve essere solo e semplicemente una gustosa e frizzante trovata del tradut- tore italiano del volume. Che, se non sba- gliamo, è Paolo Canton, laureato in econo- mia alla Bocconi con una tesi sull'editoria periodica. A conoscere i libri ha imparato anche frequentando alcuni corsi estivi del- la Columbia University, e poi fin da piccolo, frequentando le tipografie dove lavorava suo padre. Ci risulta che sia anche un otti- mo ideatore e traduttore di fiabe. E allora, fantasia per fantasia, avrebbe potuto sce- gliere anche un paio di altri nomi a caso. Pinocchio e Geppetto, per esempio. CAMPAGNE Manifesti elettorali. La guerra della sinistra a Berlusconi spazia dall’Università a internet VERSO MAGIA NERA Ecco la bambolina «voodoo» con il volto di Berlusconi messa all’asta sul sito internet Ebay. Finora il lotto ha ricevuto tre offerte e le quotazioni hanno raggiunto la cifra di tre euro Iniziativa di un pubblicitario: «Volevo vendere il Cavaliere in persona, ma me l’hanno vietato». Il fantoccio fatto con la carta del «manifesto» SU EBAY Se Romano è operoso e Silvio il fannullone METAFORE Il passaggio del testo su Berlusconi e Prodi Un esempio che spiega il rapporto lavoro/salario finisce in politica. Con lo zampino del traduttore IN UN LIBRO DI ECONOMIA Persino un manuale di letteratura diventa un’arma contro Berlusconi Nel testo universitario di Giulio Ferroni attacchi al neoliberismo del governo e all’espansione delle reti Mediaset. E la presidenza del Cavaliere diventa «un’anticipazione della crisi della democrazia» Dall’autore elogi al Pci, descritto come «una forza riformista avanzata» LE ELEZIONI 6 Interni il Giornale Mercoledì 1 febbraio 2006

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Mimmo Di Marzio

�Nellaguerriglia,sisa,ogniar-ma è lecita e allora a sinistra c’èanche chi si affida alla magia nerapur di eliminare l’odiato Berlusco-ni. E siccome viviamo in piena erainternet (quella delle «tre i») eccoapparire su Ebay, il più gettonatosito di aste online, una bambolinavoodoo con la faccia del premier.Presentazione sbrigativa: «Fatto(male)amano,velocedoinesclusi-vaconquestaoffertaunicaeirripe-tibile.Pensateatuttelecosechepo-trete farci!!!». Agli scarsi di fanta-sia, il venditore (autobattezzatosi«I-digitall») dispensaconsigli: «Po-treteusarlocomeportafortunagra-zie alla classica manina che fa lecornascaramantiche.Surichiesta,possoprocurareuna scortadi ferridi cavallo provenienti dalle scude-

rieMangano».Ilmessaggioconclu-de con l’augurio di... buona «ha-sta». Base dell’asta che chiude il 9febbraio: 0,01euro.«I-digitall» si chiama Paolo, ha

31 anni, napoletano trapiantato enon legge Il Giornale. Oltre allabambolina, la sua bacheca webcontienediversechicche: ilpamph-let «Mondo fottuto» di Jacovitti, il«Manuale pratico di tatuaggio epiercing incd-rom»eunmodellinodiTexWiller.Ci dica, come le è venuta questabizzarra idea?«Premetto che il progetto origina-rio era un altromami fu cestinato

da Ebay, che è una società seria.Vendevo Berlusconi in persona,contantodicertificatodiproprietà.Mi hanno detto che non si pote-va...».Incredibile.Chemestiere fa?«Il pubblicitario».

Ah,eccosvelato l’arcano.Vuol fa-re l’Oliviero Toscani dei no glo-bal?«Ma no, diciamo che i miei sonoscherzi sovversivi on-line. Berlu-sconi è un’immagine radicata nel-l’immaginario collettivo, molti lo

odiano e diciamo che io vendo so-gni...».Il suo «lotto» ha già avuto sei of-fertee lequotazioni sonoarrivatea tre euro. Spera di diventare ric-co?«Hogiàdettochenonlo faccioper i

soldi,mi interessail fenomenoBer-lusconi.Pensichehoanche ildiscodi Apicella e quasi quasi lo mettoinasta. Semi offrisseropiù spunti,potrei costruire anche la bamboli-nadi Fassino odiBertinotti...».Unutentelechiedese includean-cheglispillie lacordicellacolcap-pio e lei risponde che eventual-mente può allegare un ciuffettodi capelli di provenienza ignota.Hagiàfattoqualcosaallabambo-lina?«Assolutamente no, ci gioco e larappezzo ogni tanto. Sa, è fatta dicarta di giornale, ilmanifesto...».Mica spera che il suo «voodoo»porti voti alla sinistra...«No, anzi sul piano scaramanticotemo l’effetto contrario perchéBerlusconi è protetto dal Fato.Quasiquasimetto lacioccadiqual-cunaltro...».

Daniele ColombodaMilano

�«Esce una nuova storiadella letteratura con giudizicontrocorrente e molte esclu-sioni clamorose», aveva scrit-to Antonio Debenedetti sulCorriere della Sera del 9 gen-naio recensendo il volumecon-clusivo della serie Storia e te-sti della letteratura italiana diGiulio Ferroni (XI. Verso unaciviltà planetaria, 1968-2005,pag 653, 17.20 euro), titolaredella cattedra di Letteraturaitaliana II all'università «LaSapienza» di Roma.Che il citato volume sia per

certi versi sorprendente nonc'è dubbio. A detta del criticonel nuovo volume cala il silen-zio suAlessandro Piperno, ca-so letterario dell'anno, vieneinvece promosso lo spigolosoAntonio Scurati; pollice versoinvece per Alessandro Baric-co e SusannaTamaro,mentrespunterebbero rose e fiori per

i romanzi di Elsa Morante. Suquesto non c'èmolto da obiet-tare: il curatore è come il ct, lasquadra la fa lui.Quello che Debenedetti non

spiega sono alcuni giudizi,ispirati a una «onestà fazio-sa» di un'opera che «chiamain causa la politica, il nuovodisordine mondiale» e cheesulano dal contesto lettera-rio.Vi raccontiamo alcune chic-

che della nuova edizione (il«marzo 2005» stampato sulvolume che siamo riusciti aprocurarci - ci assicurano dal-la casa editrice - è un refuso).Scorrendo l'indice, compare asorpresa il nome di Silvio Ber-lusconi. Diavolo di un «Berlu-sca». Forse che qualche duet-to canoro carico dinapoletanità con il buon Api-cella abbia lasciato il segno, vi-sto che una citazione l'ha me-ritata anche il buon ClaudioBaglioni (!)? L'arcano è prestosvelato. La presenza del pre-mier è «limitata» alla tratta-zione storica. Lo spunto è lacondanna al neoliberalismointeso come«esaltazione indi-scriminata dell'iniziativa pri-vata», e apportatore di «unacancellazione delle conquistedello Stato sociale e assisten-ziale»: «In Italia esso ha as-sunto caratteri particolarmen-te aggressivi ed estremi, chehanno avuto rilevanti esiti po-litici con l'ascesaal poteredel-la destra di Silvio Berlusco-ni».Dallo «scatenato liberismo

intollerante di tutte le regole ei controlli statali» responsabi-le dell'alterazione dell'am-biente e che «pur di favorirepresunte iniziative di svilup-po, tollera e favorisce nuoviscempi, e lascia intatti quelligiàperpetrati grazie ai condo-ni», si passa alla tv: «La finedelmonopolio televisivo stata-lehapoi prodottounamoltipli-

cazione delle trasmissioni euna espansione massiccia eossessivadeimessaggi pubbli-citari: il tutto si è complicatocon l'espansionedelle retiMe-diaset e con l'ascesa al poteredel loroproprietarioBerlusco-ni (chehacosìmododi control-lare anche la Rai)».E avanti con i colpi indiretti:

«La possibilità da parte deiprivati di creare reti televisiveautonome, sganciatedal diret-to controllo statale, è statasbandierata, nella fase inizia-le, come una grande conqui-sta democratica, un nuovo sti-molo per la libertà di pensieroe di opinione:mamolto prestole leggi del mercato hannomoltiplicato forme culturalidegradate, capaci di attirare

in maniera indiscriminata unpubblico più ampio, rivolte aseguire e a sviluppare i gustipiù subalterni, a negare ognipossibile espressione di co-scienza critica, e hanno poiportato all'attuale concentra-zione di poteri».La convergenza di poteri di-

venta il «caso italiano», quasiuna «anticipazione esempla-re della crisi radicale della de-

mocrazia»: «La presidenza diBerlusconi rappresenta unasorprendente e anomalanovi-tà rispetto alla tradizione poli-tica italiana ed europea, datoche in lui il potere politico vie-ne a convergere direttamentecon il potere economico e conil potere della cultura e dellacomunicazione (pubblicità, te-levisione, editoria)».Il campionario è lunghissi-

mo. Da non perdere il giudiziosul Pci, «capace di muoversiin modo autonomo rispetto alcomunismodell'Europaorien-tale, come forza riformista,moderna e avanzata» e la«nuova coscienza ecologica dicui si sono fatti espressione,nei grandi Paesi industriali, imovimenti politici definiti ver-di e inparte i cosiddetti no glo-bal».

A questo punto si imponeuna riflessione: ma che c'az-zecca Berlusconi con la storiadella letteratura italiana?Nul-la. E immaginiamo l'imbaraz-zo degli studenti che prima dileggere le ardite disquisizionisulla poesia di Alda Merini oDario Bellezza si trovano difronte tutto questo armamen-tario ideologico.Sveliamo un particolare,

cheabbiamovolutamente sot-taciuto. La casa editrice diquesto provocatorio manualeè la Mondadori Università edovrebbe prossimamenteuscire anche una versione perle superiori con Einaudi Scuo-la: due case editrici che fannocapoal gruppoFininvest.Dun-que? Altro che controllo me-

diatico: qui c'è un eccesso diliberalismo del premier, chesi spingeacomportamenti vol-tairiani. Quelli ispirati al cele-bremottodel filosofo: «Io com-batto la tua idea, che è diversadalla mia, ma sono pronto abattermi fino al prezzo dellamiavitaperché tupossa espri-mere la tua idea liberamen-te».Lasciamoperò che le parole

del professor Ferroni spieghi-no il senso dell'opera: «In unmomento in cui la letteratura,nella scuola, nell'università,nella comunicazione pubblicasembra attraversare una crisipericolosa, che può dar luogoad esiti assai gravi nella co-scienza"civile"dellenuovege-nerazioni, questo manualevuole essereun invitoad ama-re la nostra letteratura e il no-stro Paese, a sentire il valoreirrinunciabile di una tradizio-ne che vorremmo sempre piùaperta in un orizzonte euro-peo emondiale».

Astainretetrainemicidelpremierperilpupazzovoodooscaccia incubi

Gabriele Villa

�Volete laurearvi in economia? Ci te-nete, un domani, a far bella figura sullapiazze internazionali, navigando disinvol-tamente tra bond e chips, più o menoblue?Allora accettateun consiglio, lascia-te perdere le basi, dimenticate le dinami-chedellamacroeconomiao le variabili deimercati finanziari, passate subito al sodo.Passate alla fondamentale distinzione chec'ètraRomanoeSilvio.Perscoprirlaemet-tersi subito sulla carreggiata giusta che vicondurrà,contuttaprobabilitàadun110e lode, servesoloac-quistare un testo-chiave chestacircolando inpiùdi un'aulauniversitaria. Vi diamo i riferi-menti affinché non fatichiate ascovarlo: «Principi di econo-mia» autore N. GregoryMankiw,Zanichellieditore,pa-gine644,prezzo:56euro.Trat-tandosi, come dire, di un volu-minosovolume,nonè il casodileggerlo tutto. Il nocciolo delladottrina, l'idea illuminantechevidaràunamarciainpiùrispet-toagli altri ignari studenti staapagina454,dovel'autoresisof-ferma sul rapporto tra salarioe qualità del lavoro. Leggeteconnoi il seguentecapoverso...«Per vedere come funziona questo princi-pio facciamo un esempio. La AcquafrescaSpaèproprietariadiunpozzoedeve sele-zionare un lavoratore per pompare l'ac-quadelpozzo.I lavoratori interessatialpo-sto sono due: Romano e Silvio. Romano,lavoratore indefesso è disposto a lavorareper10euroall'ora.Segli venissepropostauna cifra inferiore avvierebbe un'attivitàinpropriodimanutenzionedigiardini.Sil-vio è un perfetto incompetente, disposto alavorare per qualsiasi cifra superiore ai 2euro orari; se gli venisse proposta una ci-fra inferiore ai 2 europreferirebbe starse-ne in spiaggia a prendere il sole...». Più

avanti la conclusione: «...Se l'impresa of-frissemenodi dieci euro sarebbe sicura siassumerel'incompetente...esevenisseas-sunto il lavoratore incompetente il sistemadi pompaggiopotrebbe venir danneggiatoprovocando perdite ingenti...». A questopuntocrediamocisianoalcuneprecisazio-ni da fare. L'autore del libro, GregoryMankiw, è uno stimato professore di Eco-nomiaall'universitàdiHarvardnelMassa-chusetts,ateneochenonhabisognodipre-sentazioni, dove insegna dal 1985. È an-che un apprezzato editorialista, chiamatoad intervenire spessosullepaginedelNewYorkTimes, delWashingtonPost, delWallStreet Journal e di Fortune. Non è impro-babilecheilprofessorMankiwconosca,al-meno per sentito dire, sia Romano ProdisiaSilvioBerlusconimaèmolto,molto im-probabile, che nell'edizione originale dellibro abbia voluto usare per l'esempio dicui sopraduenomicosì pococomuninegliStatiUniticomeRomanoeSilvio.Dunque?

Dunquedeveessere soloe semplicementeunagustosa e frizzante trovatadel tradut-tore italiano del volume. Che, se non sba-gliamo,èPaoloCanton, laureato inecono-mia alla Bocconi con una tesi sull'editoriaperiodica. A conoscere i libri ha imparatoanchefrequentandoalcunicorsiestividel-laColumbiaUniversity,epoi findapiccolo,frequentando le tipografie dove lavoravasuo padre. Ci risulta che sia anche un otti-mo ideatore e traduttore di fiabe. Eallora,fantasia per fantasia, avrebbe potuto sce-gliere anche un paio di altri nomi a caso.PinocchioeGeppetto, peresempio.CAMPAGNE Manifesti elettorali. La guerra della sinistra a Berlusconi spazia dall’Università a internet

V E R S O

MAGIA NERAEcco labambolina«voodoo»con il voltodi Berlusconimessa all’astasul sito internetEbay. Finorail lotto haricevuto treoffertee le quotazionihanno raggiuntola cifradi tre euro

Iniziativadiunpubblicitario:«VolevovendereilCavaliereinpersona,

mamel’hannovietato».Il fantocciofattoconlacartadel«manifesto»

SU EBAY

SeRomanoèoperosoeSilvio il fannullone

METAFORE Il passaggio del testo su Berlusconi e Prodi

Un esempio che spiega ilrapporto lavoro/salariofinisce in politica. Con lozampino del traduttore

IN UN LIBRO DI ECONOMIA

Persino un manuale di letteraturadiventa un’arma contro Berlusconi

Nel testouniversitariodiGiulio Ferroni attacchial neoliberismodel governoeall’espansionedelle reti

Mediaset. E lapresidenzadelCavalierediventa«un’anticipazionedella crisi dellademocrazia»

Dall’autoreelogi al Pci,

descritto come«una forzariformistaavanzata»

L E E L E Z I O N I

6 Interni il Giornale � Mercoledì1 febbraio2006