Internazionalizzazione economica dei territori Mario Volpe Università Cà Foscari di Venezia.
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Internazionalizzazione economica dei territori
Mario VolpeUniversità “Cà Foscari” di Venezia
Sintesi della presentazione
1) internazionalizzazione come driver di cambiamento dei sistemi produttivi
2) Le modalità del processo: i sistemi territoriali italiani come esempio
3) il processo di internazionalizzazione come elemento base di un processo di crescita competitiva
4) misure ed evidenze empiriche
5) il nuovo assetto (possibile) delle reti economiche internazionali
6) policy
1. Internazionalizzazione come driver di cambiamento dei sistemi produttivi
• Soggetto è il sistema della produzione: l’impresa e gli agenti economici
• Focus sulla internazionalizzazione come ricerca di vantaggi competitivi
• Processi sottostanti:1. Frammentazione2. Liberalizzazione degli scambi
Frammentazione
• Localizzazione della fase di produzione laddove il fattore intensivo è abbondante (poco costoso)
• VA rimane laddove il lavoro qualificato è abbondante
• Blocchi di produzione: stabilimenti, magazzini, centrio di ricerca
• La frammentazione trova ragione:a) nelle economie di scala che caratterizzano I service
link costs (communicazioni, trasporti, etc.) che connettono I blocchi
b) Nelle diseconomie di scala delle grandi imprese
Frammentazione e commercio internazionale
• Flussi di beni intermedi, finali, info e risorse finanziarie tra I blocchi nei divesri Paesi
• Non più sostituzione ma complementarietà tra esportazioni e FDI
• Non più sostituzione ma complementarietà tra importazioni ed esportazioni
Che tipo di commercio ?
• Commercio inter-industriale
• Commercio intra-industriale– Verticale– Orizzontale
Frammentazione e agglomerazione
“Production blocks”
Tendenza alla localizzazione contigua (le economie esterne)
Ridefinizione dei confini dell’impresa
La frammentazione può essere articolata• All’interno della stessa impresa• in diverse imprese
Conseguenze economiche della frammentazione
• Internalizzazione vs outsourcing– Vedi caso italiano
• Frammentazione nazionale vs transnazionale– Vedi caso italiano
Dalla frammentazione alla articolazione globale della
produzione:GPN e GVC
La catene del valore (value chains) sfruttano la frammentazione per una organizzazione della produzione più vantaggiosa
Storicamente la frammentazione e il concetto di GVC vengono studiati per le imprese multi-nazionali.
In realtà è uno schema fertile per capire i processi di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali
Global value chains do not care only about MNEs, as they widely refer to “a sequence of related and interdependent value added activities that can be performed by numerous enterprises located in various locations worldwide” (Memedovic, 2008, p. 5).
3. Le modalità del processo, in specie quelle dei sistemi territoriali
italiani
Qui il soggetto è il sistema produttivo locale e l’attenzione sulle PMI e loro modalità di relazione. Anche il policy maker a livello regionale.
E le relazioni, anche locali, tra imprese? I “distretti industriali”, ad esempio
Networks Economics• Specializzazione flessibile per rispondere a mercati globali, variabili e
differenziati (Sabel, Rullani)• Frammentazione internazionale e modularità della produzione (Arndt, Feenstra,
Lazonick)• Aggregazioni di imprese in tecnologia per condividere conoscenza e rischi
dell’innovazione (Baumol)
Entrepreneurial Economy• Divisione del lavoro socialmente efficiente grazie a costi di transazione più bassi
(Becattini)
• Ruolo degli imprenditori cone risultato di autonomia e incentivi individuali (imprese leaders) nel creare e diffondere innovazione
Geografia come risorsa culturale• Conoscenza tacita e contestuale anche sulla frontiera tecnologioca (Antonelli,
Feldman)• Accumulazione di capitale umano creativo che crea esternalità (Lucas, Florida)• Istituzioni economiche, sociali e scientifiche locali (Porter)
E come cambiano i sistemi locali ?1) Sistemi locali di innovazione
Vengono introdotte innovazioni complesse (materiali, ICT, automazione, conessione con I mercati lontani)
Nuovi servizi nei sistemi locali (ricerca, design, marketing, comunicazioni, …)
Connessioni a monte con le reti e i beni di tecnologici
Aggregazione di imprese
Ruolo dell’impresa leader
La catena del valore distrettuale viene articolata anche all’esterno
A monte delocalizzazione A valle reti distributive
La frammentazione internazionale fa articolare la produzione in fasi diverse, diversamente localizzate
I beni intermedi diventano la connessione per sistemi produttivi globali integrati
Le Importazioni, non solo le esportazioni, rivelano I nuovi vantaggi comparati
(2): da Local a Global Value Chains
3. Il processo di internazionalizzazione come elemento base di un processo di crescita
competitiva
• Qui il soggetto è ancora l’impresa, come agente nell’ambiente competitivo
• Ma diventa rilevante il tema delle relazioni con le altre imprese
Upgrading produttivo
• Upgrading del prodotto – prodotti nuovi, migliori
• Upgrading di processo – più efficiente, meno costoso
• Upgrading funzionale – nuovo ruolo nella GVC
• Upgrading Inter-settoriale – nuovi settori
4. Misure ed evidenze empiriche
Soggetto è il policy maker. Perché qualche sistema locale (Regione) è più avanti di altre nel processo e come recuperare. Strutture, infrastrutture, attrazione
1. Interscambio commerciale
2. Diffusione degli esportatori
3. Proiezione multinazionale
4. Commercio di servizi
5. Bilancia tecnologica
6. Turismo estero
7. Studenti stranieri
8. Immigrazione
Indicatori misurati a livello regionale
Propensione all'esportazione
Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb
Propensione all'importazione
Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb
Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb
Grado di apertura internazionale (X+M)/Y
1991 1996 2001 2006Piemonte 0,42 0,51 0,51 0,52Valle d'Aosta 0,1 0,17 0,22 0,24Lombardia 0,49 0,6 0,68 0,72Liguria 0,29 0,32 0,41 0,43Trentino Alto Adige 0,17 0,21 0,25 0,27Veneto 0,37 0,52 0,59 0,57Friuli Venezia Giulia 0,32 0,4 0,49 0,48Emilia Romagna 0,3 0,4 0,45 0,52Toscana 0,3 0,42 0,47 0,43Umbria 0,13 0,21 0,23 0,29Marche 0,22 0,31 0,38 0,47Lazio 0,21 0,19 0,26 0,25Abruzzo 0,18 0,32 0,39 0,41Molise 0,06 0,14 0,19 0,17Campania 0,13 0,16 0,2 0,19Puglia 0,14 0,16 0,2 0,21Basilicata 0,05 0,09 0,18 0,26Calabria 0,03 0,03 0,03 0,03Sicilia 0,14 0,17 0,26 0,35Sardegna 0,18 0,2 0,22 0,36Italia 0,3 0,37 0,43 0,46
Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb
Quote dell’interscambio per area
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
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UE 15 UE 12+ NordAmerica
India e Cina Giappone Resto delMondo
1991
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UE 15 UE 12+ NordAmerica
India e Cina Giappone Resto delMondo
1991
1996
2001
2006
V eneto
A nno U E 15 U E 12+ N ord A merica India e C ina G iappone R es to de l M ondo
1991 62,96% 1,89% 7,45% 1,05% 2,13% 24,53%
1996 57,84% 7,03% 7,11% 1,64% 1,85% 24,53%
2001 52,50% 10,30% 9,03% 2,64% 1,41% 24,12%
2006 48,62% 11,33% 6,86% 5,28% 1,32% 26,59%
V eneto
A nno U E 15 U E 12+ N ord A merica India e C ina G iappone R es to de l M ondo
1991 62,96% 1,89% 7,45% 1,05% 2,13% 24,53%
1996 57,84% 7,03% 7,11% 1,64% 1,85% 24,53%
2001 52,50% 10,30% 9,03% 2,64% 1,41% 24,12%
2006 48,62% 11,33% 6,86% 5,28% 1,32% 26,59%
Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb
Quote importazioni per area
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Ue 15 Ue 12 + NordAm erica
Cina India Giappone Resto delm ondo
1991
1996
2001
2006
Importazioni VenetoAnno Nord America Cina India Giappone Resto del mondo
1991 60,54% 2,09% 4,45% 1,54% 1,65% 29,72%1996 60,26% 7,10% 4,03% 2,72% 1,44% 24,45%2001 53,15% 11,53% 4,54% 4,35% 1,21% 25,21%2006 49,30% 11,63% 3,33% 8,92% 1,45% 25,36%
Ue 15 Ue 12 +
Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb
Saldo Normalizzato manifatturiero(Xman-Mman)/(Xman+Mman)
Fonte: ISTAT Coeweb
1997 2001 2006Piemonte 14.756 15.058 13.618Valle 305 328 260Lombardia 50.879 51.783 46.439Liguria 4.524 4.732 3.617Trentino 3.749 4.081 3.322Veneto 24.061 24.432 21.695Friuli 6.443 6.211 5.089Emilia 17.537 18.338 16.499Toscana 18.557 19.946 16.443Umbria 1.839 2.080 1.882Marche 6.732 6.952 6.342Lazio 7.384 7.909 6.661Abruzzo 2.300 2.403 2.101Molise 228 288 249Campania 7.461 8.090 6.804Puglia 5.089 5.699 4.764Basilicata 319 397 388Calabria 689 946 855Sicilia 3.365 3.841 3.067Sardegna 822 960 789Non Ripartibili 3.313 6.508 39.218Italia 180.352 190.982 200.102
Imprese esportatrici (valori assoluti)
1999 2005Piemonte 32,14% 33,50%Valle 34,33% 29,23%Lombardia 43,09% 46,13%Liguria 43,45% 34,44%Trentino Alto Adige 47,89% 40,77%Veneto 39,75% 39,86%Friuli Venezia Giulia 54,33% 49,89%Emilia Romagna 34,30% 34,17%Toscana 35,07% 35,94%Umbria 19,93% 21,93%Marche 29,84% 30,15%Lazio 23,80% 23,52%Abruzzo 19,37% 17,57%Molise 11,74% 11,43%Campania 20,74% 19,73%Puglia 18,14% 17,48%Basilicata 7,86% 9,19%Calabria 7,09% 7,35%Sicilia 12,69% 10,88%Sardegna 8,51% 6,81%Italia 32,76% 38,74%
Grado di diffusione degli esportatori% di imprese esportatrici sul totale delle imprese industriali in
senso stretto
Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb
Partecipazioni italiane all’estero:Addetti, Fatturato e Numero di imprese
Fonte: Banca Dati ReprintPolitecnico di Milano - ICE
Addetti Fatturato (milioni di euro) Numero2001 2005 2001 2005 2001 2005
Piemonte 208.283 234.749 66.161 72.926 1.905 2.084Valle d'Aosta 228 229 25 25 7 6Lombardia 410.099 386.236 86.113 82.675 5.813 6.197Liguria 4.061 5.201 1.064 1.368 276 284Trentino Alto Adige 7.802 9.993 1.453 1.799 236 280Veneto 78.956 94.415 15.498 16.739 1.773 1.999Friuli 11.608 13.395 2.435 2.710 393 443Emilia Romagna 108.259 137.622 17.510 20.948 1.910 2.083Toscana 33.941 34.530 5.449 5.840 817 916Umbria 1.919 2.699 243 345 58 68Marche 22.782 26.503 3.308 4.156 373 436Lazio 13.139 11.471 55.896 61.696 1.189 1.468Abruzzo 1.295 2.986 300 371 88 104Molise 495 861 87 106 21 22Campania 6.024 6.089 1.422 1.470 154 166Puglia 3.956 6.458 569 743 85 101Basilicata 84 221 13 21 9 10Calabria 245 483 27 55 3 6Sicilia 1.369 4.181 132 163 45 55Sardegna 2.063 2.856 548 930 80 104Italia 1.034.859 1.084.417 258.257 275.086 15.235 16.832
Fonte: Banca DatiReprint Politecnico di Milano - ICE
Partecipazioni Italiane all’estero per area: numero di addetti
VenetoAnno Unione Europea Europa centro-orientale Asia centrale Asia orientale Altro Totale2001 23.862 26.473 5.155 3.880 5.472 14.114 78.956
30,22% 33,53% 6,53% 4,91% 6,93% 17,88% 100%2005 27.898 32.402 5.379 5.279 7.977 15.480 94.415
29,55% 34,32% 5,70% 5,59% 8,45% 16,40% 100%Variazione 4.036 5.929 224 1.399 2.505 1.366 15.459
America settentr.
0,00%
10,00%
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30,00%
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2001
2005
Fonte: Banca DatiReprint Politecnico di Milano - ICE
Partecipazioni estere in Italia per area: numero di addetti
VenetoAnno Unione Europea Europa centro-orientale Asia centrale Asia orientale Altro Totale
2001 28.700 60 9.543 158 2.489 3.836 44.78664,08% 0,13% 21,31% 0,35% 5,56% 8,57% 100%
2005 30.078 104 6.326 162 2.368 4.679 43.71768,80% 0,24% 14,47% 0,37% 5,42% 10,70% 100%
variazione 1.378 44 -3.217 4 -121 843 -1.069
America settentr.
0,00%
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30,00%
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UnioneEuropea
Europacentro-
orientale
Am ericasettentr.
Asiacentrale
Asiaorientale
A ltro
2001
2005
Fonte: Banca d’Italia UIC
1997 2001 2006Piemonte 0,06 0,06 0,07Valle d'Aosta 0,06 0,05 0,08Lombardia 0,11 0,13 0,14Liguria 0,09 0,09 0,07Trentino Alto Adige 0,13 0,09 0,12Veneto 0,07 0,07 0,07Friuli Venezia Giulia 0,12 0,1 0,07Emilia Romagna 0,05 0,06 0,06Toscana 0,07 0,08 0,07Umbria 0,04 0,05 0,04Marche 0,04 0,03 0,03Lazio 0,14 0,17 0,15Abruzzo 0,04 0,03 0,03Molise 0,02 0,02 0,02Campania 0,03 0,03 0,03Puglia 0,02 0,02 0,02Basilicata 0,01 0,01 0,01Calabria 0,01 0,02 0,01Sicilia 0,02 0,02 0,03Sardegna 0,02 0,03 0,03Italia 0,1 0,1 0,11
Grado di apertura dei servizi(Xs+Ms)/Y
Fonte: Elaborazioni Tedissu dati Banca d’Italia UIC
Saldo Normalizzato Servizi(senza i viaggi)
Fonte: Banca d’Italia UIC
1997 2001 2006Piemonte 509,36 395,43 249,72Valle d'Aosta 0,75 1,55 0,15Lombardia 1.414,94 2.007,52 1.435,66Liguria 151,62 98,33 62,09Trentino Alto Adige 16,61 21,67 27,59Veneto 140,94 177,66 184,12Friuli Venezia Giulia 55,51 51,40 36,66Emilia Romagna 150,62 216,27 152,89Toscana 132,88 94,33 110,06Umbria 12,05 23,99 7,90Marche 29,66 194,72 31,64Lazio 599,16 838,23 782,78Abruzzo 30,16 42,08 44,33Molise 1,94 2,40 13,41Campania 23,73 33,99 9,47Puglia 5,37 27,39 11,07Basilicata 0,75 1,44 0,92Calabria 1,06 4,39 1,32Sicilia 15,17 10,32 8,59Sardegna 2,44 21,97 9,10Non Ripartibili 581,61 2,88 1,08Italia 3.876,26 4.267,97 3.180,54
Acquisizione di tecnologoie(valori reali milioni di euro 2006)
Fonte: Banca d’Italia UIC
1997 2001 2006Piemonte 644,81 603,92 520,49Valle d'Aosta 0,00 0,04 0,75Lombardia 1.033,84 1.404,41 1.888,05Liguria 88,67 100,63 257,43Trentino Alto Adige 4,31 6,48 55,04Veneto 135,88 157,37 132,95Friuli Venezia Giulia 29,29 44,40 61,68Emilia Romagna 125,89 134,33 116,98Toscana 625,95 92,83 137,97Umbria 10,99 8,76 7,36Marche 8,87 22,72 23,82Lazio 392,72 691,50 702,55Abruzzo 2,19 4,06 9,04Molise 0,94 0,52 0,82Campania 13,30 16,66 21,91Puglia 7,31 7,38 8,11Basilicata 0,00 10,72 0,82Calabria 0,37 2,16 0,41Sicilia 6,24 7,98 4,93Sardegna 2,69 12,89 9,06Non Ripartibili 493,13 0,05 0,00Italia 3.627,29 3.329,81 3.960,17
Cessione di tecnologie(valori reali milioni di euro 2006)
Fonte: Elaborazioni Tedissu dati Banca d’Italia UIC
1997 2001 2006Piemonte 135.443 208.494 270.774Valle d'Aosta -749 -1.512 599Lombardia -381.101 -603.115 452.388Liguria -62.944 2.299 195.345Trentino Alto Adige -12.302 -15.190 27.445Veneto -5.058 -20.285 -51.172Friuli Venezia Giulia -26.227 -7.000 25.017Emilia Romagna -24.728 -81.945 -35.908Toscana 493.064 -1.503 27.903Umbria -1.062 -15.227 -533Marche -20.794 -172.002 -7.819Lazio -206.443 -146.733 -80.234Abruzzo -27.975 -38.019 -35.285Molise -999 -1.878 -12.590Campania -10.428 -17.323 12.438Puglia 1.936 -20.013 -2.958Basilicata -749 9.273 -96Calabria -687 -2.226 -911Sicilia -8.930 -2.337 -3.653Sardegna 250 -9.084 -37Non Ripartibili -88.484 -2.832 -1.082Italia -248.967 -938.158 779.631
Saldo della bilancia tecnologoica(valori reali milioni di euro 2006)
Fonte: Elaborazioni Tedissu dati Banca d’Italia UIC
Grado di apertura della tecnologia(Xtech+Mtech)/Y
1997 2001 2006Piemonte 10,69 8,81 6,49Valle 0,22 0,43 0,22Lombardia 9,60 11,85 10,88Liguria 6,35 5,04 7,79Trentino 0,80 0,98 2,68Veneto 2,43 2,59 2,28Friuli 2,92 2,98 2,87Emilia 2,55 2,86 2,10Toscana 9,12 2,00 2,50Umbria 1,33 1,68 0,74Marche 1,21 6,06 1,44Lazio 8,02 10,64 9,25Abruzzo 1,38 1,75 1,99Molise 0,50 0,51 2,39Campania 0,46 0,57 0,33Puglia 0,13 0,54 0,29Basilicata 0,08 1,21 0,16Calabria 0,05 0,21 0,05Sicilia 0,30 0,23 0,16Sardegna 0,19 1,14 0,56Italia 6,05 5,48 4,84
Fonte: Elaborazioni Tedissu dati Banca d’Italia UIC
Cessione Tecnologie 2006 per aree
Acquisizione Tecnologie 2006 per aree
R egione U E 15E uropa de ll'E s t
N o rd A m erica C ina G iappone A ltro
A bruzzo 44,13% 39,78% 8,01% 0,14% 1,23% 6,71%
P iemonte 58,69% 1,81% 14,30% 13,40% 4,10% 7,70%
V eneto 65,02% 4,05% 13,96% 3,91% 2,99% 10,08%
Ita lia 58,13% 2,77% 16,36% 3,34% 1,52% 17,88%
R egione U E 15E uropa de ll'E s t
N o rd A m erica C ina G iappone A ltro
A bruzzo 44,13% 39,78% 8,01% 0,14% 1,23% 6,71%
P iemonte 58,69% 1,81% 14,30% 13,40% 4,10% 7,70%
V eneto 65,02% 4,05% 13,96% 3,91% 2,99% 10,08%
Ita lia 58,13% 2,77% 16,36% 3,34% 1,52% 17,88%
R egione U E 15E uro pa de ll'E s t
N o rd A m erica C ina G iappone A ltro
A bruzzo 21,34% 25,36% 32,59% 0,35% 13,79% 6,56%
P iemonte 52,27% 1,72% 26,36% 0,58% 0,05% 19,01%
V eneto 61,60% 2,64% 15,48% 1,92% 1,91% 16,45%
Ita lia 70,08% 2,60% 13,20% 0,70% 1,26% 12,16%
R egione U E 15E uro pa de ll'E s t
N o rd A m erica C ina G iappone A ltro
A bruzzo 21,34% 25,36% 32,59% 0,35% 13,79% 6,56%
P iemonte 52,27% 1,72% 26,36% 0,58% 0,05% 19,01%
V eneto 61,60% 2,64% 15,48% 1,92% 1,91% 16,45%
Ita lia 70,08% 2,60% 13,20% 0,70% 1,26% 12,16%
Apertura al Turismo Internazionale
Fonte: ISTAT Movimento dei clientinegli esercizi ricettivi
Arrivi Presenze Perm media Arrivi Presenze Perm media2002 2002 2002 2006 2006 2006
Piemonte 1.124.686 3.661.465 3,26 1.324.871 4.930.695 3,72Valle 234.928 912.283 3,88 284.575 1.055.043 3,71Lombardia 3.927.618 11.966.407 3,05 4.750.062 13.629.227 2,87Liguria 1.184.946 4.398.330 3,71 1.182.082 3.981.600 3,37Trentino 3.947.662 21.364.136 5,41 4.169.837 21.700.573 5,20Veneto 7.155.425 32.136.823 4,49 8.179.075 34.266.876 4,19Friuli 755.715 3.957.973 5,24 730.771 3.494.560 4,78Emilia 1.957.074 9.244.022 4,72 1.978.171 8.687.061 4,39Toscana 5.218.189 18.659.105 3,58 5.699.993 19.438.208 3,41Umbria 600.096 2.077.247 3,46 614.915 2.056.489 3,34Marche 362.468 2.065.185 5,70 334.069 2.046.526 6,13Lazio 5.299.592 14.459.066 2,73 6.870.015 20.266.128 2,95Abruzzo 189.254 1.065.481 5,63 185.551 994.862 5,36Molise 16.987 73.875 4,35 14.838 59.693 4,02Campania 1.775.399 8.641.845 4,87 1.850.062 8.155.823 4,41Puglia 313.860 1.500.955 4,78 376.868 1.497.387 3,97Basilicata 48.526 218.330 4,50 54.816 174.085 3,18Calabria 152.853 1.027.360 6,72 231.477 1.479.247 6,39Sicilia 1.533.618 5.201.981 3,39 1.716.609 5.705.489 3,32Sardegna 556.150 2.928.061 5,26 645.170 3.241.769 5,02Italia 36.355.046 145.559.930 4,00 41.193.827 156.861.341 2,63
Arrivi di turisti stranieri su popolazione residente
Fonte: ISTAT Movimento dei clientinegli esercizi ricettivi
2002 2003 2004 2005 2006Piemonte 0,27 0,27 0,28 0,31 0,3Valle 1,94 2,11 2,16 2,23 2,28Lombardia 0,43 0,44 0,46 0,47 0,5Liguria 0,75 0,7 0,7 0,69 0,74Trentino 4,15 4,03 4,08 4,14 4,19Veneto 1,56 1,49 1,54 1,6 1,71Friuli 0,63 0,6 0,59 0,57 0,6Emilia 0,49 0,45 0,45 0,44 0,47Toscana 1,48 1,35 1,33 1,44 1,57Umbria 0,72 0,65 0,63 0,65 0,7Marche 0,24 0,23 0,22 0,21 0,22Lazio 1,03 0,95 1,08 1,11 1,25Abruzzo 0,15 0,13 0,13 0,14 0,14Molise 0,05 0,05 0,05 0,05 0,05Campania 0,31 0,29 0,3 0,31 0,32Puglia 0,08 0,08 0,08 0,09 0,09Basilicata 0,08 0,09 0,08 0,1 0,09Calabria 0,08 0,08 0,09 0,09 0,12Sicilia 0,31 0,29 0,3 0,31 0,34Sardegna 0,34 0,33 0,35 0,35 0,39Italia 0,63 0,6 0,63 0,65 0,92
Studenti stranieri laureati
Fonte: Ministero dell’Università e della Ricerca – Ufficio di Statistica.Indagine sull’istruzione
Popolazione straniera residente
Fonte: Elaborazioni Tedis sudati ISTAT Demo: Demografia in cifre
Veneto
Anno UE12 +Altri Europaorientale Africa
Cina e India Altro
2002 5,41% 34,65% 38,77% 3,60% 17,57%
2006 24,35% 26,75% 27,94% 12,54% 8,42%
Fonte: Elaborazioni Tedis sudati ISTAT Demo: Demografia in cifre
Immigrazione per aree di provenienza
Indicatore sinteticosommatoria non ponderata degli indicatori
Fonte: Elaborazioni Tedis sudati ISTAT
Regione indicatore totLombardia 1Piemonte 0,86Trentino 0,82Friuli 0,79Veneto 0,74Emilia 0,69Toscana 0,66Lazio 0,66Liguria 0,61Valle 0,58Marche 0,5Umbria 0,48Abruzzo 0,27Campania 0,14Basilicata 0,12Puglia 0,11Sardegna 0,08Molise 0,08Sicilia 0,07Calabria 0
Pil procapite = f(Indicatore finale)
Fonte: Elaborazioni Tedis sudati ISTAT
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2
15.00
17.00
19.00
21.00
23.00
25.00
27.00
29.00
31.00
33.00
35.00
Abr
Bas
Cal
Emi
FriLaz
Lig
Lom
Mar
Mol
Pie
Pug
Sar
Sic
Tos
Tre
Umb
Val
Ven
f(x) = 17.0117401759314 x + 16.3027414051655R² = 0.871473956648921
Indicatore sintetico
Pil
pro
cap
ite
Cam
ΔPilTA = f(ΔMcina, ΔMblac, ΔMmed, ΔMue15, ΔMue12+)
Fonte: Elaborazioni Tedis sudati ISTAT Coeweb
Signif. codes: 0 ‘***’ 0.001 ‘**’ 0.01 ‘*’ 0.05 ‘.’ 0.1 ‘ ’ 1
Total Sum of Squares: 0.0033954Residual Sum of Squares: 0.0009491Multiple R-Squared: 0.72048F-statistic: 9.66579 on 15 and 4 DF, p-value: 0.020446
Estimate Std. Error t-value Pr(>|t|)Intercetta -0,0129 0,0032 -3,9983 0,0001 ***Mediterraneo 0,0813 0,0346 2,3523 0,0187 *Balcani -0,1062 0,0407 -2,6118 0,0090 **Cina India 0,1802 0,0471 3,8295 0,0001 ***Cina India lag1 0,0236 0,0055 4,2776 0,0000 ***
5. Il nuovo assetto (possibile) delle reti economiche internazionali
Soggetto nuovo: global value chains con un ruolo esplicito dei sistemi locali. Ogni territorio gioca un ruolo preciso nella GVC. Modello italiano interessante.
I territori vedono nel processo di apertura un processo di upgrading produttivo e innovativo.
GVC e GPN vedono nei territori il modo di dare contenuto e significato a prodotti e servizi altrimenti de-contestualizzati
Complementarietà produttiva
Policy
Quali sono le politiche più efficaci per favorire l’internazionalizzazione (e quindi innovazione, competitività, coesione sociale) ?
E’ necessario un equilibrio tra protagonismo locale e politiche strutturali
Es. : Politiche per l’innovazione. Da sistemi nazionali dell’innovazione, a sistemi regionali per l’innovazione, a clusters