Integrazione e personalizzazione degli interventi ... · che un gruppo professionale si dà e deve...
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AITSaM
Convegno: NON SOLO FARMACI...Ospedale dell’Angelo, Mestre, 22 ottobre 2014
Integrazione e personalizzazione
degli interventi farmacologici,
psicologici e psicosociali;
contrattualità del paziente e
compliance
Paolo MichielinDipartimento di Psicologia Generale – Università di Padova
Premessa
L’etica, la deontologia e il possesso delle
competenze necessarie a costruire (e a
mantenere) un rapporto di fiducia e di
sostegno sono elementi costitutivi e fondanti
delle professioni che operano nella salute
mentale.
Sono altrettanto complesse da apprendere e
da esercitare delle competenze “tecniche” e
non meno rilevanti ai fini dell’esito.
DEONTOLOGIA E CODICE
DEONTOLOGICO
La deontologia è l’insieme dei valori, dei principi, delle regole e delle consuetudini che un gruppo professionale si dà e deve osservare, e al quale deve ispirarsi nell’esercizio della professione.
Il Codice Deontologico è lo strumento, scritto, condiviso e reso pubblico, che stabilisce e definisce le concrete regole di condotta che devono necessariamente essere rispettate nell’esercizio di una specifica professione.
I QUATTRO PRINCIPI GENERALI DEL
CODICE DEONTOLOGICO DEGLI PSICOLOGI
1. Meritare la fiducia del cliente, fare solo ciò che va a suo vantaggio
2. Possedere una competenza adeguata a rispondere alla domanda del cliente, avere consapevolezza dei limiti di ruolo e di competenza e rispettarli, formarsi e aggiornarsi costantemente
3. Usare con giustizia il proprio potere, rispettare e promuovere le capacità decisionali del cliente
4. Difendere l’autonomia professionale, rifiutare ingerenze o controlli nello specifico dell’attività professionale
Strategie per promuovere l’inclusione sociale:
- creare una strada a doppio senso tra luoghi di cura e
comunità
- cooperative sociali
- creare sistema e sinergie con gli altri servizi sanitari e
sociali e con i cittadini
- “una persona alla volta”
Strategie per migliorare gli esiti
psico-sociali nel P.O. Salute Mentale
- Lotta allo stigma
- Centri diurni e piccole comunità in luoghi di alto
scambio sociale
- Centri di aggregazione sociale
- Protagonismo e rappresentanza dei pazienti
- Rappresentanza dei familiari
- Sinergie con gli altri servizi/ enti e lavoro di rete
- Collaborazione con l’associazionismo e con la
cooperazione sociale
- Inserimento lavorativo
Domini WHODAS 2
1. Attività cognitive – comprendere e comunicare
2. Mobilità – muoversi e spostarsi
3. Cura di sé – svolgere attività come provvedere
all’igiene personale, vestirsi, mangiare e
provvedere alla cura di sé nel caso in cui si
rimanga da soli
4. Relazionarsi con le persone – interagire con altre
persone
5. Attività della vita quotidiana – occuparsi delle
responsabilità domestiche, svagarsi, lavorare e
andare a scuola
6. Partecipazione – prendere parte ad iniziative
della comunità e partecipare alla vita sociale.
Gli interventi psicologici e psicosociali,
riabilitativi, di inserimento lavorativo e
di inclusione sociale rispetto al
trattamento psicofarmacologico:
- possono avere obiettivi, modalità e tempi
diversi
- coinvolgono professionalità diverse dello stesso
gruppo, con diversa rilevanza
- comportano sinergie con servizi/ enti diversi
- comportano una diversa protezione/
modulazione dello stress del paziente
- richiedono criteri di valutazione diversi
... ma devono avere la stessa considerazione
L’aderenza riguarda:
- il rispetto delle dosi e del numero di
somministrazioni degli psicofarmaci
- la presenza e la puntualità agli
incontri programmati
- la partecipazione e l’impegno nei
trattamenti psicologici e psicosociali
- il cambiamento di stili di vita non sani
Interventi per migliorare l'aderenza:- assessment dei rischi di non adesione comprese le
caratteristiche del paziente, i fattori correlati alla malattia e al
trattamento, il contesto sociale in cui la malattia si esprime e i
fattori legati al sistema sanitario e a chi eroga assistenza;
- assessment e trattamento dei disturbi psichiatrici in
comorbidità che rappresentano un ulteriore rischio di non
adesione;
- specifici interventi cognitivi, motivazionali e comportamentali per
favorire la capacità del paziente (e dei familiari) di gestire la sua
malattia o di ridurre il rischio di ammalarsi;
- interventi di prevenzione delle ricadute per garantire il
mantenimento delle terapie a lungo termine;
- interventi rivolti agli altri operatori dei servizi perché
acquisiscano competenze comunicative specifiche, nel motivare il
paziente e nel modificarne il comportamento; e
- interventi sui sistemi che servano a migliorare la disponibilità e
l’accessibilità dei trattamenti, oltre che la loro accettazione da
parte del paziente.
accessibilità
aspetti logistici, temporali e di risorse
atteggiamento proattivo che fornisce facilitatori e riduce le barriere
critica relativamente ai servizi socio-sanitari per gli adolescenti e i giovani
(sono carenti sia quelli “a bassa soglia” che quelli per il ricovero ospedaliero in caso di grave crisi
emozionale o di disturbo psichiatrico acuto, poco diffusi i programmi per gli esordi psicotici)
critica per gli stranieri
(barriere culturali, di informazione, di lingua, di trasporto e pratiche)
accessibilità
orientamento ai bisogni
multidimensionalità delle valutazioni
completezza delle fonti e dei metodi di indagine
uso di metodi e di strumenti validi
attenzione alle diverse persone in causa e alle relazioni tra queste
autonomia di scelta e
partecipazione dell’utente
fornire informazioni complete e “alla portata”
promuovere il decision making e negoziare
arginare il disagio e lo stress
raccogliere il punto di vista degli utenti
collaborare con l’associazionismo e con il volontariato, riconoscere le rappresentanze dei
pazienti e dei familiari
moderare i vincoli dell'organizzazione territoriale dei servizi relativi alla possibilità di scelta dei
professionisti e delle opportunità
continuità nel tempo/
coerenza
assicurare un sostegno flessibile e di lungo periodo, fondato anche sulla
continuità delle persone di riferimento
promuovere la sinergia tra i vari servizi/ enti nel perseguimento degli obiettivi e
nella realizzazione del progetto individuale
garantire coerenza e riproducibilità degli interventi
responsabilità e “rendere conto”
documentare e raccogliere sistematicamente dati sulle attività
elaborare dati complessivi sulle attività e rendere pubblici i report
valutare la soddisfazione degli utenti (aspetti interpersonali/ buona educazione, ambienti,
competenza, accessibilità, continuità ed efficacia)