Get it back

Integrazione degli RDX® QuikStorTM con NetJapan ActiveImageTM Protector

Il backup rappresenta l’assicurazione sulla vita di un’azienda in quanto, oltre a proteggerne dati e sistemi, assicura che questi siano disponibili a seguito di un guasto per consentire

all’azienda stessa di riprendere le proprie attività.

Le perdite causate dalla mancata disponibilità di dati o infrastrutture a causa di una lenta ripresa dell’operatività possono essere davvero elevate e possono arrivare a costringere

un’azienda a cessare la propria attività in modo definitivo.

Il backup è fondamentale! Deve essere affidabile, facile e veloce da ripristinare per farvi sentire tranquilli in caso di qualsiasi problema, guasto o situazione.

Get it back 2

La strategia di backup 3-2-1 per una protezione totale!

Per fornire una protezione completa contro qualsiasi disastro IT, è importante implementare una strategia di backup 3-2-1 che preveda una soluzione di archiviazione principale per il backup primario e una come target di backup secondario. Inoltre, una terza copia delle catene di backup dovrebbe essere salvata off-site, ad esempio nel cloud o su un dispositivo di archiviazione rimovibile tenuto in una cassaforte al sicuro fuori dall’ufficio.

Eliminazione di un file per errore da parte di un dipendente

Corruzione dei dati dovuta a problemi software

Perdita totale dei dati dovuta ad un problema hardware

Dati inaccessibili a causa di virus o ransomware

Danneggiamenti delle infrastrutture causati da incendio o altri disastri naturali

Sabotaggio o furtoCreazione di 3 copie

dei datiSalvataggio delle

copie su almeno 2 tipi di destinazione

differente

Salvataggio su almeno 1 destinazione

remota

×3 ×2 ×1

Get it back 3

Rimovibile, semplice e robustoQuikStor, di Overland-Tandberg, è una soluzione rimovibile di archiviazione a cartuccia RDX che può essere collegata tramite USB. Il sistema è costituito da un’unità permanentemente connessa al server in cui viene inserito il supporto di archiviazione rimovibile (cartuccia RDX). Si raccomanda di utilizzare diverse cartucce per alternarle e portare almeno una di esse in un luogo sicuro fuori dall’azienda. Gli RDX sono facili da usare, affidabili, resistenti e abbastanza robusti da resistere ad una caduta o essere utilizzati in condizioni climatiche difficili.

Rotazione delle periferiche di storageLa rotazione dei supporti di archiviazione (cartucce) è un modo efficiente ed economico per le piccole infrastrutture (in particolare con un singolo server) per proteggersi al meglio dal rischio di perdita dei dati. Sono possibili due scenari per l’archiviazione di backup su supporti rimovibili, come di seguito illustrato.

RDX Quikstor unisce i vantaggi del disco e del nastro Per maggiori informazioni consultate la Brochure QuikStor.

Get it back

Get it back 4

La guida riportata di seguito mostra

come implementare passo dopo passo

la rotazione dei supporti di archiviazione

e integrarli in una strategia di backup “3-

2-1”, con una soluzione di backup come

ActiveImage Protector che offre anche un

rapido failover e un ripristino bare metal.

Scaricare il software RDX Utility dal sito Tandberg Data (www.tandbergdata.com). Avviare RDX Utility e fare clic su “Diagnostic.” Se nell’unità è presente un supporto di memorizzazione, estrarla.

È possibile cliccare su “Change Firmware” per aggiornare il firmware. Cliccare su “Change Device Mode.”

Configurazione degli RDX QuikStor in modalità disco fissoPer l’avvio da una cartuccia RDX, quest’ultima deve essere in modalità disco fisso. Occorre utilizzare il software di utilità RDX (versione 1.54 o successiva), disponibile nella sezione “Download” del sito Tandberg Data. Inoltre, è necessario scaricare e installare la versione firmware più recente (2.27 o successive).

Cliccare sulla scheda “Utility”.

321

Get it back 5

654

Selezionare “Fixed Disk” e cliccare su “OK.” Controllare lo stato dell’unità RDX nella parte inferiore della finestra. Cliccare su “Exit” e chiudere la finestra di utilità RDX.

RDX è ora in modalità disco fisso.

Get it back 6

Creazione di una cartuccia RDX avviabileIn caso di guasto totale del sistema, oltre alle applicazioni ed ai dati, è necessario recuperare il sistema operativo. Tale operazione può essere eseguita utilizzando il DVD di installazione di Windows.

Una soluzione più pratica è quella di creare una cartuccia RDX contenente l’ambiente di ripristino di avvio di Windows (o l’ambiente di avvio) avviabile per il Bare Metal Restore, nonché i file di backup.

321

Scaricare “Windows Assessment and Deployment” (Windows ADK).

Link consigliati: Windows 8.1 Windows 10 (utilizzate la versione 1607)

Selezionare “Deployment Tools” e “Windows Preinstallation Environment” per installare. Disabilitare le altre opzioni.

Avviare il software ActiveImage Protector (versione di prova disponibile qui). Fare clic su “Utilities” e selezionare “PE Builder (Windows PE)”.

Get it back 7

654

Viene avviata l’applicazione di creazione dell’ambiente di ripristino. Fare clic su “Next”.

L’applicazione riconosce l’ADK installato e la versione del sistema operativo. Se necessario, è possibile modificare la versione.

Fare clic su “Next”.

Il Builder di ambiente di ripristino consente di installare i driver necessari per il proprio ambiente. I driver di rete e di disco utilizzati vengono rilevati e elencati nel riquadro di sinistra. Selezionare i driver e fare clic su “==>” per includerli nell’ambiente di ripristino. Per aggiungere altri driver, cliccare su “Load INF file” e specificare la posizione del file INF.

Cliccare su “Next”.

Get it back 8

987

Impostare l’ambiente.

Suggerimenti: Per una maggiore compatibilità, non installare il driver video e mantenere la risoluzione dello schermo a 1024×768.

Cliccare su “Next”.

Selezionare “ISO Image” per creare un’immagine ISO nell’unità nella posizione prescelta.

Cliccare su “Next”.

Controllare le impostazioni in “Summary Screen”.

Cliccare su “Build Windows PE environment” se le impostazioni selezionate sono adatte, altrimenti cliccare su “< Prev” per modificarle.

Cliccare su “OK” per confermare e avviare il processo di creazione dell’ambiente di ripristino Windows PE.

Cliccare su “Close” quando il processo è completato.

Get it back 9

1110

Il supporto RDX è ora avviabile.

Quando si crea uno schema di partizione GPT per UEFI, Rufus aggiunge una piccola partizione di avvio FAT32.

Il file ISO è presente sul disco locale del server.

Per creare il supporto di avvio RDX, utilizzare uno strumento come “Rufus”, scaricabile qui.

Espandere le opzioni di formattazione e controllare il riquadro “List USB Hard Drives” se l’unità RDX non viene visualizzata.

A seconda del sistema, selezionare MBR o GPT:

• Drive RDX <2TB = schema di partizione MBR per BIOS

• Drive RDX> 2TB = schema di partizione GPT per UEFI

Controllare il riquadro “Create a bootable disk using” e selezionare “ISO image” dall’elenco. Indicare la posizione dell’immagine ISO.

Controllare le impostazioni del file system e delle partizioni prima di avviare il processo!

Cliccare su “Start”.

Get it back 10

Scenario I Eseguire il backup direttamente sul QuikStor, con rotazione della cartucciaCollegare l’unità RDX al computer. Si raccomanda di utilizzare almeno tre supporti di archiviazione RDX per l’implementazione nella strategia di backup. Un’unità di archiviazione viene utilizzata in locale, in modo che sia pronta per il job di backup, una seconda viene posizionata fuori sede in un luogo sicuro e la terza in transito tra le due.

321

La prima cartuccia viene utilizzata in locale, in modo che sia pronta per il job di backup, una seconda viene posizionata fuori sede in un luogo sicuro e la terza in transito tra le due.

Avviare ActiveImage Protector. Cliccare su “Backup”.

Selezionare “Create Backup Schedule”.

Selezionare il disco per eseguire il backup. (disco di origine). Si raccomanda di scegliere “Entire Disk” e selezionare tutti i volumi.

Cliccare su “Next”.

Get it back 11

654

Nella scheda “Destination”, scegliere un nome per il processo di backup.

Quindi selezionare la posizione di archiviazione del backup. Qui, l’unità RDX è l’unità “D:”.

Il nome del file di backup viene creato automaticamente dalla data. È possibile modificarlo.

Nel riquadro a destra, scegliere il livello di compressione / deduplica e proteggere il file di backup con la crittografia AES 256 bit per la password per una migliore protezione, in particolare fuori sede.

Selezionare “Advanced Options”.

Si raccomanda di eseguire uno script dopo il backup per espellere automaticamente i supporti di archiviazione, ricordando di ruotare il supporto.

Cliccare su “Done” e successivamente su “Next”.

Pianificare l’attività di backup. In questo caso, abbiamo scelto di effettuare un backup alle 19.00 ogni giorno della settimana lavorativa. Verrà effettuato un backup completo il lunedì, seguito da backup incrementali nei giorni successivi.

Cliccare su “OK”.

Get it back 12

987

Si consiglia vivamente di attivare l’opzione “Enable a retention policy” per salvare un certo numero di set di backup (backup completi e incrementali corrispondenti). Ciò eliminerà automaticamente vecchi backup per mantenere spazio libero sull’archiviazione RDX. Il numero di set da conservare dipende dalle esigenze individuali.

In questo esempio, manteniamo 8 settimane di backup (1 set per settimana nel nostro caso).

Cliccare su “Next”.

Viene visualizzato un riepilogo che consente di controllare le impostazioni di backup.

Se le impostazioni sono corrette per le proprie esigenze, cliccare su “Done”, altrimenti cliccare su “Back”.

Dopo aver cliccato su “Done” si può scegliere di effettuare immediatamente un backup.

Il job di backup creato viene visualizzato sul dashboard e verrà eseguito alla data prevista.

Get it back 13

Scenario II Backup su NAS e replica su QuikStor con rotazione delle cartucceL’archiviazione dei backup su un NAS non è sufficiente per una protezione completa. Come indicato in precedenza, è importante implementare una strategia di backup 3-2-1 per una sicurezza totale con un primo supporto disponibile in locale per il backup, un secondo supporto installato fuori sede in una location protetta e il terzo in transito tra i primi due.

Oltre ad ImageCenter LE (software fornito gratuitamente con ActiveImage Protector - versione trial o versione completa) ActiveImage Protector consente di eseguire un backup sul NAS e replicarlo su un RDX QuikStor per una copia remota dei dati.

21

Avviare ActiveImage Protector e selezionare il disco di origine per eseguire il backup, come spiegato nello Scenario I.

Cliccare su “Next”.

Assegnare un nome al processo di backup. Quindi cliccare su “Select Folder” e scegliere il sistema NAS. Se non è presente nel menu di selezione, immettere l’indirizzo IP. Se lo si desidera, selezionare una cartella del NAS come target di backup. Nel nostro caso abbiamo scelto la cartella “Data”.

Cliccare su “Select Folder”. Potrebbe essere necessario immettere un nome utente e una password per accedere alla destinazione di backup. Assicurarsi di conservare questa password in un luogo sicuro! Cliccare su “Next”.

Fase 1: Salvataggio su un NAS

Get it back 14

43

In questo esempio, eseguiamo un backup completo al giorno e ogni ora un backup incrementale.

È possibile regolare queste impostazioni in base alle proprie esigenze.

Cliccare su “OK”.

Fare riferimento allo scenario I per ulteriori parametri.

Il job di backup creato viene visualizzato sul cruscotto, pronto per essere eseguito alla data prevista.

Get it back 15

Fase 2: Replicare su RDX

La replica verso gli RDX può essere eseguita con il software ImageCenter LE, add-on gratuito di ActiveImage Protector.

321

Avviare ImageCenter LE.

Selezionare “Add image folder”.

Scegliere o inserire l’obiettivo di replica (il sistema NAS nel nostro caso).

Potrebbe essere necessario immettere un nome utente e una password.

Cliccare su “OK”.

Cliccare su “Replication” e selezionare il file immagine da replicare.

Attenzione! Solo il file di immagine del backup completo è selezionabile.

Get it back 16

654

È possibile modificare il nome del profilo del processo di backup.

Cliccare su “Next”.

Selezionare il target di replica. Qui scegliamo “LOCAL(DAS)” e la lettera di unità “E:” corrispondente all’unità RDX. Quindi creiamo una cartella per la replica.

È possibile scegliere diverse opzioni di replica, in questo esempio abbiamo scelto “Keep target items same with source” per replicare solo l’ultimo backup.

Cliccare su “Next”.

Impostare la pianificazione in base alle proprie esigenze.

In questo esempio, abbiamo scelto di replicare automaticamente dopo la creazione di un nuovo backup.

Cliccare su “Next”.

Get it back 17

987

Selezionare le impostazioni appropriate.

Cliccare su “Next”.

Viene visualizzato un riepilogo, che consente di controllare le impostazioni di backup.

Se le impostazioni corrispondono alle proprie esigenze, cliccare su “Finish”, altrimenti cliccare su “Back”.

Il processo di replica viene creato e verrà eseguito come previsto.

Get it back 18

Come RipristinareÈ possibile utilizzare ActiveImage Protector per ripristinare un singolo file, più cartelle o un sistema completo con recupero Bare Metal, su hardware simile o diverso, da/verso qualsiasi ambiente virtuale.

Ripristinare File/Cartelle

321

Seleziona il proprio target di backup sul NAS o sul supporto RDX.

Scegli il file di backup appropriato e fare doppio clic su di esso.

Selezionare il volume che contiene i file o le cartelle da ripristinare.

Selezionare le cartelle/file da ripristinare. Cliccare con il tasto destro del mouse e selezionare “Copy”.

Get it back 19

Selezionare la posizione di ripristino, cliccare con il pulsante destro del mouse e selezionare “Paste” per ripristinarle.

4

Get it back 20

Ripristino di un sistema con MBR (bare metal recovery)

Attenzione! La cartuccia RDX deve essere in modalità disco fisso per questo processo! Ciò può essere modificato anche da un altro computer. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a “Configurazione di QuikStor RDX in modalità disco fisso”.

Nel caso in cui non si abbia accesso ad un altro sistema, attenersi alla seguente procedura per modificare la modalità Drive RDX:

1. Premere il pulsante di espulsione per cinque secondi.

2. Il LED del pulsante deve lampeggiare alternativamente in giallo e verde.

3. Premere una volta il pulsante di espulsione per passare l’unità al modo disco fisso.

4. Il LED lampeggia continuamente in giallo, verde e verde.

5. Premere brevemente il pulsante di espulsione due volte per confermare.

Collegare l’unità RDX e immettere la cartuccia contenente l’immagine di sistema e i file di backup precedentemente creati.

Avviare il sistema.

1

Avviare l’ambiente di ripristino. ActiveImage Protector si avvia automaticamente. Controllare i dischi localmente nell’anteprima. Se manca un disco, cliccare su “Utilities” e quindi su “Driver loader” per caricare il driver RAID mancante o il controller del controller di archiviazione.

Get it back 21

432

Nel menu, cliccare su “Recovery”.

Poi, cliccare su “Restore Source Image”.

Scegliere un file di backup completo o incrementale per ripristinare.

Selezionare e cliccare su “Open” quando viene visualizzata l’opzione.

L’immagine da ripristinare è ora selezionata.

Selezionare la casella nella Mappa del disco per selezionare il volume o il disco da ripristinare.

Cliccare su “Next”.

Get it back 22

65

Il disco selezionato è ora visualizzato sotto “Source Objects:”.

Cliccare con il tasto destro del mouse sulla fonte da ripristinare (disco o volume).

Opzioni proposte:

1. Per ripristinare un disco completo dal backup su un disco della stessa dimensione: cliccare con il tasto destro sul disco sotto “Source Objects:”, scegliere il disco di destinazione e cliccare su “ok”.

2. Per ripristinare un singolo volume su un disco: cliccare con il tasto destro del mouse sul disco sotto “Source Objects:”, scegliere il volume di destinazione e cliccare su “ok”.

3. Per ripristinare un backup di un sistema completo su un disco più piccolo: per poter selezionare un disco bare metal come obiettivo di ripristino, inizializzare il disco facendo clic con il tasto destro del mouse sulle informazioni sul disco per visualizzare il menu. Quindi selezionare il tipo di inizializzazione del disco (MBR per i sistemi BIOS o GPT per i sistemi UEFI).

Get it back 23

87

Cliccare con il tasto destro del mouse sul volume di sistema (C: per Windows) sotto “Source Objects:”, quindi scegliere il disco di destinazione e cliccare su “ok”.

Dopo aver selezionato la destinazione per il ripristino, viene visualizzato il seguente messaggio. Cliccare su “Yes”.

Se il disco di destinazione di recupero è più piccolo o non ha abbastanza spazio libero, ma le condizioni indicate sopra sono soddisfatte, il volume viene aggiunto a “Target Settings:”.

Se si desidera ridurre il volume da ripristinare, cliccare con il tasto destro del mouse sul volume e selezionare “Resize Volume” o posizionare il cursore a destra del volume e trascinare a sinistra.

È possibile ripetere questa operazione per altri volumi di dati da ripristinare.

Se si ripristina su hardware diverso, è possibile iniettare un nuovo driver RAID o un driver di controller di archiviazione. Selezionare “Post Restore Operation” e scegliere “Run A.I.R.” e selezionare il nuovo file del driver.

Quindi cliccare su “Next >”. Controllare le impostazioni e cliccare su “Done” per avviare il ripristino.

Dopo il riavvio, il sistema è operativo! Potranno essere necessarie operazioni aggiuntive per completare il ripristino (ad es. Recupero di un controller di dominio).

Get it back 24

Get it back

Unisciti a noi su getitback.euDocumenti / Webcast / Tutorials