Installazione di tubazioni interrate - cartaimpresa.it avanzato Como 7129... · se posti...

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pag. 51 docente Paolo Stura UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Installazione di tubazioni interrate Nuova 7129-1:2015 Installazione di tubazioni interrate Tutti i tratti interrati di tubazioni metalliche con lunghezza maggiore di 3 metri devono essere dotati di un giunto dielettrico, conforme alle UNI 10284 e UNI 10285, posato in prossimità della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze, ad unaltezza compresa tra 30 cm e 50 cm dal piano di calpestio o campagna; i tratti interrati di tubi per sistema PLT-CSST devono sempre essere isolati mediante giunti isolanti, indipendentemente dalla loro lunghezza. Vecchia 7129-1:2008 Tutti i tratti interrati, con lunghezza maggiore di 3.000 mm, di tubazioni metalliche devono essere dotati di un giunto isolante monoblocco (giunto dielettrico), conforme alle UNI 10284 e UNI 10285, posato in prossimità della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze, ad un’altezza compresa tra 300 mm e 500 mm dal piano di calpestio/campagna.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Installazione di tubazioni interrate

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Installazione di tubazioni interrate Tutti i tratti interrati di tubazioni metalliche con lunghezza maggiore di 3 metri devono essere dotati di un giunto dielettrico, conforme alle UNI 10284 e UNI 10285, posato in prossimità della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze, ad unaltezza compresa tra 30 cm e 50 cm dal piano di calpestio o campagna; i tratti interrati di tubi per sistema PLT-CSST devono sempre essere isolati mediante giunti isolanti, indipendentemente dalla loro lunghezza.

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Tutti i tratti interrati, con lunghezza maggiore di 3.000 mm, di tubazioni metalliche devono essere dotati di un giunto isolante monoblocco (giunto dielettrico), conforme alle UNI 10284 e UNI 10285, posato in prossimità della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze, ad un’altezza compresa tra 300 mm e 500 mm dal piano di calpestio/campagna.

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Installazione di tubazioni interrate Tutte le giunzioni meccaniche o filettate, se interrate, possono essere poste in un pozzetto ispezionabile oppure direttamente nel terreno secondo i criteri previsti per la tubazione. Per le tubazioni metalliche interrate che entrano direttamente nel corpo dell’edificio, il pozzetto è necessario per lo sfiato verso l’esterno della guaina aerata di attraversamento della parete perimetrale. Il pozzetto non è necessario nel caso di tubazioni con guaina che sfiata direttamente all’esterno.

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Tutte le giunzioni meccaniche o filettate, se interrate, devono essere poste in un pozzetto ispezionabile. Per le tubazioni metalliche interrate che entrano direttamente nel corpo dell’edificio, il pozzetto è altresì necessario, per lo sfiato verso l’esterno della guaina di attraversamento della parete perimetrale. Il pozzetto non è necessario nel caso di tubazioni con guaina che sfiata direttamente all’esterno.

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Installazione di tubazioni interrate I raccordi per sistemi multistrato interrati, se posti all'interno di un pozzetto ispezionabile devono essere opportunamente protetti contro le corrosioni. Inoltre, il tratto di tubazione nel pozzetto deve essere protetta dai raggi UV. Per esempio, il coperchio del pozzetto chiuso (non grigliato) e non a tenuta di gas.

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Installazione di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto I manufatti orizzontali esterni a cielo aperto possono essere: - marciapiedi; - cortili pavimentati soggetti al transito di persone e/o autoveicoli. Sono equiparati ai manufatti orizzontali esterni a cielo aperto quei manufatti orizzontali esterni la cui proiezione verticale sia aperta almeno da un lato per un’altezza almeno pari a 2,2 m

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Installazione di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto Anche i giardini, se non si riesce a rispettare la profondità prevista di posa, sono equiparati ai manufatti orizzontali esterni a cielo aperto. Le tubazioni inserite o annegate in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto possono essere posizionate: - in guaina; - in cunicolo tecnico sotterraneo; - in canaletta incassata.

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Installazione di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto Le tubazioni, se posate in alloggiamenti tecnici o cunicoli devono avere almeno 3 cm di distanza dalle pareti, escluso il punto di contatto. Se posate in guaina, essa deve essere in acciaio con spessore minimo di 2 mm. In prossimità dell’entrata o dell’uscita dal terreno, deve essere previsto un sistema di sfiato dell’alloggiamento o della guaina, al fine di evitare accumuli di gas, come per esempio un pozzetto di ispezione (ad eccezione della canaletta grigliata in superficie).

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Installazione interne sotto traccia

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Installazione interne sottotraccia I rubinetti di tubazioni multistrato metallo-plastiche possono essere inseriti solo all’interno di scatole ispezionabili. Le giunzioni, ad eccezione delle

saldature/brasature, possono essere poste a vista (ad eccezione dei raccordi delle tubazioni multistrato metallo-plastiche), sotto traccia (annegate nella malta secondo quanto previsto per la tubazione sotto traccia), o inserite in apposite scatole ispezionabili a tenuta nella parte murata e con coperchio non a tenuta verso l’ambiente. Inoltre, sia per i locali non aerati, sia per quelli non aerabili, non possono esserci giunzioni filettate.

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I rubinetti e tutte le giunzioni, ad eccezione delle saldature/brasature, devono essere a vista od inserite in apposite scatole ispezionabili a tenuta nella parte murata e con coperchio non a tenuta verso l’ambiente. Sia per i locali non aerati, sia per quelli non aerabili, devono essere rispettate le condizioni di cui al punto 4.4.2.9.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Istruzioni di posa. Ancoraggio, staffatura e compensazione delle dilatazioni

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Ancoraggio, staffatura e compensazione delle dilatazioni I sistemi di supporto e/o fissaggio non devono arrecare alcun danno (per esempio: incisioni, schiacciamenti) alle tubazioni stesse, devono essere resistenti agli urti e all’azione aggressiva degli agenti atmosferici. Al fine di prevenire la corrosione da contatto, si deve evitare l’utilizzo di materiali incompatibili a contatto con il metallo del tubo stesso. Ad esempio, devono essere evitate staffature con collari zincati senza apposito inserto isolante a diretto contatto con i tubi di rame e di acciaio inossidabile.

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Ancoraggio, staffatura e compensazione delle dilatazioni Per i tubi PLT-CSST, i supporti devono essere forniti o dichiarati idonei dal fabbricante del sistema. Le distanze tra i supporti di ancoraggio dei tubi PLT-CSST devono essere indicate dal fabbricante del sistema sul "libretto di istruzioni ed avvertenze"; in mancanza, ci si deve riferire alle distanze riportate nel prospetto 8.

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Ancoraggio, staffatura e compensazione delle dilatazioni Per le dilatazioni si debbono prevedere i “punti fissi” ed ove necessario i punti di scorrimento per evitare sollecitazioni sui raccordi. I punti fissi non possono essere posizionati sui raccordi. Su un tratto diritto senza compensazione della dilatazione si posiziona un solo punto fisso. Per tratti molto lunghi, il punto fisso si deve collocare verso il centro.

PUNTO FISSO

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Curvatura dei tubi Per i tubi di acciaio a parete sottile è ammessa la curvatura solo se espressamente autorizzata dal fabbricante ed in conformità alle istruzioni relative. Nel caso di tubazioni multistrato metallo-plastico, la curvatura dei tubi deve essere effettuata nel rispetto delle indicazioni e prescrizioni tecniche fornite dal produttore del sistema di tubazioni e con le attrezzature specifiche previste. Nel caso di tubazioni PLT-CSST, sono ammessi cambiamenti di direzione (sfruttando le caratteristiche fisiche di semi-rigidità dello stesso) purché il raggio di curvatura sia non minore di quanto indicato dal fabbricante del sistema. In mancanza di tale indicazione, ci si deve riferire a quanto riportato nel prospetto 9.

È ammessa la curvatura a freddo dei tubi di acciaio con o senza saldatura e dei tubi di rame, purché venga effettuata mediante idonei utensili curvatubi. Nel caso di tubazioni di polietilene sono ammessi cambiamenti di direzione utilizzando le caratteristiche di flessibilità del tubo, purché il raggio di curvatura non sia minore di 20 volte il diametro del tubo stesso.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Istruzioni di posa. Attraversamento di vani o ambienti con pericolo d’incendio

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Attraversamento di vani o ambienti con pericolo d’incendio Tubi in acciaio o rame La guaina può essere saldata o filettata e comunque deve essere aperta verso l’esterno o verso un locale areato o aerabile. Si può posare la tubazione gas all’interno di apposito alloggiamento con caratteristiche di resistenza al fuoco non minori di REI 60 e con almeno una estremità aperta verso lesterno oppure verso un locale aerato o aerabile.

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Attraversamento di vani o ambienti con pericolo d’incendio Tubi multistrato metallo plastico Il tubo multistrato sia inserito in apposito alloggiamento. Le caratteristiche di resistenza al fuoco devono essere non minori di REI 120. L’alloggiamento deve rispettare le seguenti condizioni minime: - le tubazioni non devono presentare giunti all’interno degli alloggiamenti non ispezionabili; - le pareti degli alloggiamenti devono essere impermeabili ai gas; - gli alloggiamenti siano ad esclusivo servizio dell’impianto interno gas; - gli alloggiamenti devono essere permanentemente aerati verso lesterno con apertura alle due estremità ubicate a distanza di sicurezza da altre aperture e/o possibili fonti di incendio; l’apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma; - le aperture di aerazione devono essere realizzate e posizionate in modo da evitare l’irradiazione di raggi UV sulla tubazione gas; - deve avere una distanza minima di almeno 3 cm dal diametro esterno del tubo gas e deve essere dotato all’interno di idonei distanziatori; in questo caso gli ancoraggi delle tubazioni devono essere realizzati con materiali di classe A1 ed installati in modo da ridurre la trasmissione del calore alla tubazione gas. In alternativa, è ammesso che il tubo, dotato di guaina in acciaio, sia posto sotto traccia, secondo le prescrizioni di cui al punto4.5.2.9, e punti successivi, ed annegato in malta di cemento realizzando attorno al tubo un massello di cemento di spessore almeno pari a 40 mm. Il tubo multistrato metallo-plastico non deve presentare giunzioni lungo tale tracciato.

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Attraversamento di vani o ambienti con pericolo d’incendio Tubi PLT-CSST La tubazione sia dentro un apposito alloggiamento se costituito con materiali aventi classe A1 di reazione al fuoco. La protezione di cui sopra può essere anche una guaina metallica passante di spessore pari ad almeno 2 mm e con un diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno della tubazione PLT-CSST. Inoltre la guaina deve essere dotata di distanziatori per il sostegno ed il centraggio del tubo all’interno della guaina. La guaina deve avere almeno una estremità sfociante all’esterno o in locale aerato o aerabile. In alternativa la tubazione può essere posata direttamente sotto traccia, ma la tubazione non deve presentare giunzioni (raccordi).

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Istruzioni di posa. Attraversamento muri perimetrali esterni

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Attraversamento di muri perimetrali esterni Tubi multistrato metallo plastici Per tubazioni multistrato metallo-plastico, la guaina aerata deve essere in materiale metallico o altro materiale avente classe A1 di reazione al fuoco. La parte a monte ed a valle dell’attraversamento in tubo guaina, nel caso in cui ci si trovi all’esterno dell’unità immobiliare, deve essere inserita all’interno delle canalette, previste per questo tipo di installazione. La parte a monte ed a valle dell’attraversamento, nel caso in cui ci si trovi all’interno dell’unità immobiliare, deve essere installata sotto traccia. Nel caso in cui tali attraversamenti vengano utilizzati per realizzare lingresso all’interno dell’unità immobiliare, questi devono proseguire sotto traccia, oppure nel caso siano necessari raccordi di giunzione, questi potranno essere posti all’interno di apposite scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Istruzioni di posa. Attraversamento muri perimetrali esterni

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Istruzioni di posa. Attraversamento di solai

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Attraversamento di solai Tubi multistrato metallo plastici I tubi guaina devono essere metallici o di altri materiali aventi classe A1 di reazione al fuoco. All’interno di tali guaine non devono essere presenti giunzioni di alcun tipo. In ogni caso, nella posa delle tubazioni non è consentito l’uso di leganti, malte o materiali similari che possono risultare corrosivi per la tubazione. La parte a monte ed a valle dell’attraversamento in tubo guaina, nel caso in cui ci si trovi all’esterno dell’unità immobiliare, deve essere in canaletta. La parte a monte ed a valle dell’attraversamento, nel caso in cui ci si trovi all’interno dell’unità immobiliare, deve essere installata sotto traccia. Nel caso in cui tali attraversamenti vengano utilizzati per realizzare l’ingresso all’interno dell’unità immobiliare, questi devono proseguire sotto traccia, oppure nel caso siano necessari raccordi di giunzione, questi ultimi potranno essere posti all’interno di apposite scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta. All’interno delle stesse può essere alloggiata la parte iniziale e/o terminale della guaina di attraversamento, in questo caso non è necessaria la sporgenza di 2 cm .

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Istruzioni di posa. Dispositivi di intercettazione

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Dispositivi di intercettazione A monte di ogni apparecchio di utilizzazione deve sempre essere inserito un rubinetto di utenza, posto in posizione accessibile; il rubinetto di utenza può essere sostituito da una elettrovalvola d’utenza conforme alla norma EN 161. Tale rubinetto può essere parte integrante o fornito con l’apparecchio; in tal caso il rubinetto soddisfa i requisiti di accessibilità e può essere posizionato anche a valle del collegamento (flessibile o rigido) in ottemperanza alle istruzioni del fabbricante dell’apparecchio. Nel caso di tubazione multistrato metallo-plastico tali installazioni devono essere realizzate con raccordi ed accessori in grado di non trasferire sollecitazioni meccaniche agli altri componenti dell’impianto interno.

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A monte di ogni apparecchio di utilizzazione, e cioè a monte di ogni collegamento flessibile o rigido, fra l'apparecchio e l'impianto interno, deve sempre essere inserito un rubinetto di utenza, posto in posizione accessibile. Tale rubinetto può essere parte integrante o fornito con l’apparecchio

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Criteri di posa nelle singole unità immobiliari

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Modalità di posa di posa all’esterno delle singole unità immobiliari - a vista; - in canaletta; - in asola di servizio; - in cunicolo tecnico sotterraneo; - in guaina; - interrate; - in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto.

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All’esterno all’unità immobiliare le tubazioni possono essere installate: - a vista; - in canaletta; - interrate.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Criteri di posa nelle singole unità immobiliari

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Modalità di posa di posa all’interno delle singole unità immobiliari - a vista; - in canaletta; - in asola di servizio; - in guaina; - sotto traccia.

Vecchia 7129-1:2008

Le tubazioni all’interno dei locali di proprietà e nelle eventuali pertinenze possono essere installate: - a vista; - in canaletta; - sotto traccia.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Installazione in cunicolo tecnico sotterraneo ad uso collettivo

Nuova 7129-1:2015 Installazione in cunicolo tecnico sotterraneo ad uso collettivo

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Installazione collettiva in manufatto a cielo aperto

Nuova 7129-1:2015 Installazione collettiva in manufatto a cielo aperto

pag. 75 docente Paolo Stura

UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Posa interrata di più tubazioni in cunicolo con profondità di posa inferiore a 60 cm.

Nuova 7129-1:2015 Posa interrata di più tubazioni in cunicolo con profondità di posa inferiore a 60 cm.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Posa interrata di più tubazioni in guaina con profondità di posa inferiore a 60 cm.

Nuova 7129-1:2015 Posa interrata di più tubazioni in guaina con profondità di posa inferiore a 60 cm.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Disposizioni generali posa tubazioni all’interno di parti comuni dell’edificio

Vecchia e Nuova 7129-1

Al fine di rammentare concetti di sicurezza, rammentiamo che: Ove non sia possibile il collegamento diretto dall’esterno attraverso i muri perimetrali, è ammesso attraversare - con le tubazioni gas - i locali ad uso comune (o parti comuni) operando nel rispetto delle disposizioni antincendio ed applicando le cautele e raccomandazioni sotto riportate: - non è ammessa la posa della tubazione gas sottotraccia nelle pareti dei muri costituenti le parti comuni interne quando tali pareti sono rivolte verso i locali comuni dell’edificio; - deve essere sempre evitata la formazione di sacche dovute a trafilamenti o fughe accidentali di gas; - deve essere sempre garantita la possibilità di evacuare all’esterno eventuali trafilamenti di gas; - deve essere sempre evitata la possibilità che eventuali trafilamenti di gas si diffondano all’interno negli interstizi delle strutture murarie; - devono essere garantiti un corretto ancoraggio ed una adeguata protezione delle tubazioni da danneggiamenti ed urti accidentali e, ove necessario, da eventuali incendi; - le tubazioni del gas non devono interferire con altri servizi. La distanza minima tra tubazioni del gas ed altri servizi deve essere non minore di 200 mm. Negli incroci e nei parallelismi, se tale distanza non può essere rispettata, deve essere evitato il contatto diretto interponendo setti separatori.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Collaudo dell’impianto interno

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Collaudo dell’impianto interno Il collaudo dell’impianto interno si effettua in due fasi: 1) una verifica ad alta pressione, tesa a constatare la corretta esecuzione dell’impianto e la sua idoneità meccanica; questa verifica è obbligatoria solo nei casi previsti e come indicato dal fabbricante del sistema; La verifica ad alta pressione, se necessaria, deve precedere la verifica di tenuta.

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Prova di tenuta dell’impianto La prova di tenuta deve essere eseguita prima di mettere in servizio l’impianto interno, di averlo collegato al contatore e che siano stati allacciati gli apparecchi. Se qualche parte dell'impianto non è a vista, la prova di tenuta deve precedere la copertura delle tubazioni stesse. La prova deve essere effettuata, utilizzando l’apposita presa di pressione situata a valle del punto di inizio, con le seguenti modalità: -a valle di ogni rubinetto di utenza ed a monte del rubinetto costituente il punto di inizio, devono essere posti dei tappi a garanzia della tenuta; (segue)

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Prova di tenuta dell’impianto (continua) - si immette nell'impianto, attraverso la presa di pressione, aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione compresa tra 100 mbar e 150 mbar; - dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (non minore di 15 min), si effettua una prima lettura della pressione mediante un manometro ad acqua od apparecchio equivalente di sensibilità minima di 0,1 mbar (1 mm H2O); -trascorsi 15 min dalla prima lettura, si effettua una seconda lettura: il manometro non deve rilevare alcuna caduta di pressione tra i due valori; (segue)

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Collaudo dell’impianto interno 2) una verifica di tenuta, tesa a constatare l’assenza di dispersioni di gas. La verifica di tenuta deve essere effettuata in occasione di: - nuova realizzazione o rifacimenti totali di impianti interni; - rifacimenti parziali o manutenzione straordinaria di impianti interni; - sostituzione di apparecchi.

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Prova di tenuta dell’impianto (continua) - se si verificassero delle perdite, queste devono essere ricercate ed eliminate. Eliminate le perdite, occorre ripetere la prova di tenuta dell'impianto come sopra descritto. Nota: nel caso di materiali e/o sistemi disciplinati da altre norme, è necessario riferirsi alle stesse per le modalità di esecuzione della prova di tenuta.

Collaudo dell’impianto interno La verifica di tenuta può essere effettuata mediante un manometro a colonna d’acqua o apparecchio equivalente di sensibilità minima di 0,1 mbar (1 mm H2O). In ogni caso gli strumenti devono essere mantenuti in stato di efficienza e sottoposti alla manutenzione periodica come previsto dal fabbricante.

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Collaudo dell’impianto interno La prova di tenuta deve essere eseguita prima di mettere in servizio limpianto interno, di averlo collegato al contatore e che siano stati allacciati gli apparecchi. Se qualche parte dell'impianto non è a vista, la verifica di tenuta deve precedere la copertura delle tubazioni stesse. La prova deve essere effettuata, utilizzando l’apposita presa di pressione situata a valle del punto di inizio, con le seguenti modalità: - a valle di ogni rubinetto di utenza ed a monte del rubinetto costituente il punto di inizio, devono essere posti dei tappi a garanzia della tenuta; - si immette nell'impianto, attraverso la presa di pressione, aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione compresa tra 100 mbar e 150 mbar; - dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (non minore di 15 min), si effettua una prima lettura della pressione mediante un manometro a colonna dacqua od apparecchio equivalente di sensibilità minima di 0,1 mbar (1 mm H2O); - trascorsi 5 min dalla prima lettura, si effettua una seconda lettura: il manometro (o strumento equivalente) deve rilevare una caduta di pressione non maggiore dei valori riportati nel prospetto 11, in funzione del volume dell’impianto. - se si verificassero delle dispersioni, queste devono essere ricercate ed eliminate. Eliminate le dispersioni, si deve ripetere la verifica di tenuta dell'impianto come sopra descritto.

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Verifica di tenuta nei casi di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria a) si deve controllare l’assenza di eventuali dispersioni di gas nella sezione d’impianto esistente prima di effettuare qualsiasi intervento di rifacimento o la manutenzione straordinaria dello stesso impianto secondo la procedura prevista dalla UNI 11137 (metodo diretto o indiretto); b) si annota il valore di dispersione riscontrato durante la prova; c) si esegue l’intervento di rifacimento o di manutenzione straordinaria sull’impianto esistente; d) si ripete la verifica di tenuta di cui al punto a); e) si verifica il valore di dispersione dopo lintervento. Si rimette in funzione l’impianto soltanto se sono soddisfatte contemporaneamente le seguenti condizioni: - il valore di dispersione dopo l’intervento è non maggiore di quello annotato nel punto b); - il valore di dispersione risulta idoneo al funzionamento.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Collegamento degli apparecchi alla tubazione costituente la parte fissa dell’impianto interno

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Collegamento degli apparecchi alla tubazione costituente la parte fissa dell’impianto interno

Gli apparecchi fissi e quelli ad incasso possono essere collegati con: - tubo metallico rigido o tubo corrugato formabile PLT-CSST con raccordi filettati o con giunto a tre pezzi (bocchettone); - tubo flessibile di acciaio inossidabile a parete continua di cui alla UNI EN 14800 oppure conforme alla UNI 11353; - tubo flessibile non metallico conforme alla UNI 7140 (tubi classificati tipo B e C) e corredato di dichiarazione di durabilità del fabbricante. Nel caso di utilizzo di tubi flessibili, la lunghezza massima è pari a 2 metri.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Collegamento degli apparecchi alla tubazione costituente la parte fissa dell’impianto interno

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Collegamento degli apparecchi alla tubazione costituente la parte fissa dell’impianto interno Gli apparecchi di tipo mobile (stufe di tipo mobile fino a 4,2 kW e apparecchi di cottura non ad incasso) devono essere collegati con tubi flessibili non metallici per allacciamento, di cui alla UNI 7140 (di tipo A1, A2, B e C), con lunghezza massima pari a 2 metri, corredati di indicazione di durabilità fornita dal fabbricante.

Il tubo flessibile deve essere disposto in modo da non essere soggetto ad urti, strappi, tensioni, torsioni, piegature, schiacciamenti e non deve riscaldarsi oltre 50 °C. Inoltre, il tubo flessibile non metallico non deve venire in contatto con corpi taglienti, spigoli vivi e simili.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Controllo periodico dell’impianto interno

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Controllo periodico dell’impianto interno Il controllo periodico dell’impianto interno prevede: -verifica di tenuta dell’impianto interno (UNI 11137);

-verifica della manovrabilità dei rubinetti (se non manovrabili occorre sostituirli con la verifica di tenuta dell’impianto);

- verifica dello stato di conservazione dei tubi flessibili di collegamento agli apparecchi (controllo eventuale scadenze e/o danneggiamenti materiali).

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

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Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

Questa norma utilizza, per la bassa pressione, l’equazione di Renouard:

d0,82 ● L ● Q1,82

Δp = k ● _______________

Di4,82

Δp è la perdita di carico (mbar); k è la costante che tiene conto della rugosità delle pareti interne del tubo valida per semplificazione per tutti i materiali. Il suo valore varia in funzione del gas utilizzato ed è pari a 19.296 per il gas naturale, 18.090 per il gas di petrolio liquefatto (GPL) e 17.860 per il propano. d è la densità relativa del gas in rapporto all’aria e vale 0,6 per il gas naturale, 1,73 per il GPL e 1,55 per il propano; L è la lunghezza virtuale del tubo in metri; Q è la portata di gas in m3/h (15 °C e 1 013 mbar); Di è il diametro interno in millimetri.

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

Vecchia 7129-1:2008

Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

Questa norma utilizza, per la bassa pressione, l’equazione di Renouard:

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

Vecchia 7129-1:2008

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

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Esempio di abaco. Portate in volume

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

Vecchia 7129-1:2008

Esempio di abaco. Portate in volume

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice A. Calcolo dei diametri dei tubi di un impianto interno

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Appendice A4. Procedimento per la verifica della corretta funzionalità dimensionale della tubazione che costituisce l’impianto interno La norma stabilisce una guida per l’accertamento del corretto dimensionamento dell’impianto interno. Si compone di 16 punti. (la perdita di carico è invariata rispetto alla UNI 7129-1:2008)

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UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice B. Dilatazioni termiche per tubi metallici e multistrato metallo-plastici

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pag. 96 docente Paolo Stura

UNI 7129-1:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 1: impianto interno. Appendice F. Raccomandazioni pratiche per l’installazione dei sistemi PLT-CSST

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Appendice F. Raccomandazioni pratiche per l’installazione dei sistemi PLT-CSST Le tubazioni PLT-CSST, quando sono posate a vista ad altezze minori di 2 m dai piani di calpestio, devono essere protette da eventuali urti involontari che possano danneggiare il rivestimento. Il rivestimento del tubo CSST deve risultare perfettamente integro lungo tutta la sua lunghezza complessiva e dove sono presenti dei danneggiamenti sul rivestimento stesso è necessario provvedere al suo ripristino, mediante prodotti forniti o dichiarati idonei dal fabbricante, al fine di evitare contatti diretti tra ambiente esterno e tubo. Le canalette e gli appositi alloggiamenti devono essere realizzati in modo da permettere una facile manutenzione e pulizia. Se inserite in edifici soggetti alla prevenzione incendi devono essere dotate di una rete taglia fuoco ad ogni piano e devono comunque essere realizzate conformemente alle disposizioni antincendio vigenti. Le canalette metalliche devono essere messe a terra conformemente alla CEI 64-8.

pag. 97 docente Paolo Stura

UNI 7129-2:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 2: installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e areazione dei locali di installazione.

Nuova 7129-2:2015

Premessa Nella nuova norma sono stati aggiornati e chiariti i requisiti relativi all’installazione

degli apparecchi di utilizzazione (punto 4) ed è divenuta normativa l’appendice A "metodologia di calcolo per determinare la sezione totale netta delle aperture di ventilazione".

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UNI 7129-2:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 2: installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e areazione dei locali di installazione.

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Installazione di apparecchi all’esterno Nel caso di impianti alimentati con gas avente densità relativa superiore a 0,8, gli apparecchi devono distare non meno di 2 m da: - cavità, depressioni, canalizzazioni drenanti, pozzetti, tombini, caditoie e simili se non sifonati; - aperture comunicanti con locali aventi pavimento al disotto del piano di campagna; - bocche di lupo e scannafossi.

Installazione di apparecchi all’interno di locali non presidiati I locali non presidiati (Locale non utilizzato quotidianamente nelle usuali attività domestiche (per esempio: abbaino, sottotetto, soffitta, sottoscala, cantina), nei quali sono installati apparecchi di qualsiasi tipo, devono essere sempre aerati e, ove necessario, ventilati.

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UNI 7129-2:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 2: installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e areazione dei locali di installazione.

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Prescrizioni e divieti È vietata l'installazione di apparecchi di tipo B nei locali bagno e nei gabinetti. L’installazione nei gabinetti è consentita nel solo caso di sostituzione di apparecchi esistenti collegati a canne fumarie collettive ramificate, se non è possibile l’installazione di un apparecchio di tipo C collegato ad un nuovo sistema fumario (per esempio: camino, condotto intubato, terminale di scarico a parete). Nel caso di installazione di apparecchi di tipo B nei gabinetti è obbligatorio maggiorare l’apertura di ventilazione del 50% con un minimo di 200 cm2.

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UNI 7129-2:2015 Progettazione, installazione e messa in servizio. Parte 2: installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e areazione dei locali di installazione.

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Prescrizioni e divieti. Gas con densità superiore a 0,8