GUIDA ALL’INSTALLAZIONE DI CHIUSINI E GRIGLIE · 3 4.10 Testa del pozzetto Parte superiore del...

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1 GUIDA ALL’INSTALLAZIONE DI CHIUSINI E GRIGLIE INDICE 1. INTRODUZIONE 2. SCOPO 3. RIFERIMENTI NORMATIVI 4. TERMINI E DEFINIZIONI 5. CONDIZIONI GENERALI 6. MATERIALI PER LA POSA 7. MATERIALI DI SPESSORAMENTO - RAGGIUNGI QUOTA 8. NUOVE INSTALLAZIONI 9. LAVORI DI RIPRISTINO 10. CONCLUSIONI 1. INTRODUZIONE La presente guida definisce le procedure per l’installazione e posa in opera di dispositivi di chiusura e coronamento (chiusini e caditoie), destinati ad essere utilizzati all’esterno dei fabbricati. Non rientra in questa guida il caso in cui il dispositivo sia inglobato in una soletta in calcestruzzo, di adeguate dimensioni e caratteristiche di resistenza, posizionata direttamente sulla testa del pozzetto con funzione di riduzione del vano sottostante e di supporto al dispositivo di chiusura/coronamento. Essa include raccomandazioni per l’analisi da farsi prima dell’inizio dei lavori e durante l’esecuzione degli stessi, i procedimenti di rinterro e per l’area circostante i dispositivi, ma non i dettagli sui basamenti e sottobasamenti della strada. E’ destinata ad essere utilizzata dagli enti locali, dagli studi di progettazione, dalla direzione lavori, da imprese stradali e da appaltatori per l’installazione di chiusini e caditoie. E’ fortemente raccomandato che le indicazioni ed i suggerimenti che seguono siano seguiti scrupolosamente ogniqualvolta sia possibile e tenuti sempre in debita considerazione; infatti una corretta installazione previene i cedimenti prematuri del letto di posa (con la conseguente separazione del chiusino/caditoia dalla testa del pozzetto), il basculamento e l’usura prematura del chiusino/caditoia, oltre ad una situazione di potenziale pericolo per i pedoni ed i veicoli stradali di ogni tipo. 2. SCOPO Lo scopo della presente guida è quello di fornire opportune indicazioni per l’installazione e la posa in opera di chiusini e caditoie, in zone di circolazione pedonale o/e veicolare, in modo da garantire un’efficacia ed una durata accettabile del prodotto, oltre ad un’adeguata sicurezza stradale.

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GUIDA ALL’INSTALLAZIONE DI CHIUSINI E GRIGLIE

INDICE 1. INTRODUZIONE 2. SCOPO 3. RIFERIMENTI NORMATIVI 4. TERMINI E DEFINIZIONI 5. CONDIZIONI GENERALI 6. MATERIALI PER LA POSA 7. MATERIALI DI SPESSORAMENTO - RAGGIUNGI QUOTA 8. NUOVE INSTALLAZIONI 9. LAVORI DI RIPRISTINO 10. CONCLUSIONI 1. INTRODUZIONE La presente guida definisce le procedure per l’installazione e posa in opera di dispositivi di chiusura e coronamento (chiusini e caditoie), destinati ad essere utilizzati all’esterno dei fabbricati. Non rientra in questa guida il caso in cui il dispositivo sia inglobato in una soletta in calcestruzzo, di adeguate dimensioni e caratteristiche di resistenza, posizionata direttamente sulla testa del pozzetto con funzione di riduzione del vano sottostante e di supporto al dispositivo di chiusura/coronamento. Essa include raccomandazioni per l’analisi da farsi prima dell’inizio dei lavori e durante l’esecuzione degli stessi, i procedimenti di rinterro e per l’area circostante i dispositivi, ma non i dettagli sui basamenti e sottobasamenti della strada. E’ destinata ad essere utilizzata dagli enti locali, dagli studi di progettazione, dalla direzione lavori, da imprese stradali e da appaltatori per l’installazione di chiusini e caditoie. E’ fortemente raccomandato che le indicazioni ed i suggerimenti che seguono siano seguiti scrupolosamente ogniqualvolta sia possibile e tenuti sempre in debita considerazione; infatti una corretta installazione previene i cedimenti prematuri del letto di posa (con la conseguente separazione del chiusino/caditoia dalla testa del pozzetto), il basculamento e l’usura prematura del chiusino/caditoia, oltre ad una situazione di potenziale pericolo per i pedoni ed i veicoli stradali di ogni tipo. 2. SCOPO Lo scopo della presente guida è quello di fornire opportune indicazioni per l’installazione e la posa in opera di chiusini e caditoie, in zone di circolazione pedonale o/e veicolare, in modo da garantire un’efficacia ed una durata accettabile del prodotto, oltre ad un’adeguata sicurezza stradale.

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3. RIFERIMENTI NORMATIVI La presente guida si riferisce all’installazione ed alla posa di prodotti conformi alla norma UNI EN 124 “Dispositivi di coronamento e di chiusura per zone di circolazione utilizzate da pedoni e da veicoli. Principi di costruzione, prove di tipo, marcatura e controllo di qualità.” nell’edizione vigente. Per quanto riguarda i requisiti di camerette d’ispezione e pozzetti in calcestruzzo armato e non armato, rinforzato con fibre e prefabbricati, si rimanda alla norma UNI EN 1917. 4. TERMINI E DEFINIZIONI 4.1 Chiusino Elemento costituito da una parte fissa (telaio) ed una (o più) mobile (coperchio) destinato ad essere posizionato su pozzetti di raccolta ed ispezione per la loro chiusura ed accesso; comprende eventuali guarnizioni, sistemi di vincolo, di bloccaggio e chiusura. 4.2 Caditoia Elemento costituito da una parte fissa (telaio) ed una (o più) mobile (griglia) destinato ad essere posizionato su pozzetti di raccolta ed ispezione permettendo il deflusso dell’acqua di scorrimento; comprende eventuali guarnizioni, sistemi di vincolo, di bloccaggio e chiusura. 4.3 Telaio Elemento fisso che alloggia e sostiene un coperchio o una griglia. 4.4 Coperchio Elemento/i mobile/i che copre l’apertura del pozzetto di raccolta o d’ispezione. 4.5 Griglia Elemento/i mobile/i che copre l'apertura del pozzetto di raccolta o d'ispezione che consente il deflusso dell'acqua di scorrimento. 4.6 Dimensione di passaggio Diametro del massimo cerchio inscrivibile all’interno della sezione netta del telaio. 4.7 Sezione netta Area libera della minor figura geometrica ottenuta con una proiezione verticale della parte interna del telaio o della parte superiore interna del pozzetto. 4.8 Pozzetto di raccolta Opera destinata a ricevere l’acqua di scorrimento superficiale ed a permetterne l’evacuazione in un sistema di drenaggio. (Deve essere in grado di supportare la caditoia ed ogni altro carico addizionale, dinamico o statico, che si possa scaricare su di esso per cause esterne). 4.9 Pozzetto d’ispezione Camera o vano d’accesso a sistemi sotterranei. (Deve essere in grado di supportare il chiusino o la caditoia ed ogni altro carico addizionale, dinamico o statico, che si possa scaricare su di esso per cause esterne).

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4.10 Testa del pozzetto Parte superiore del pozzetto su cui viene a poggiarsi, con l’interposizione del materiale di posa, la zona d’appoggio (base) del telaio del dispositivo di chiusura/coronamento 4.11 Sede Superficie interna al telaio su cui poggiano il coperchio o la griglia. 4.12 Zona d’appoggio (base) del telaio La superficie della parte inferiore del telaio che poggia sulla parte superiore del pozzetto. 4.13 Pressione d’appoggio Pressione, misurata in N/mm2, che la zona d’appoggio (base) del telaio esercita sulla testa del pozzetto quando il dispositivo di chiusura/coronamento è soggetto al carico di prova previsto per la classe corrispondente secondo la norma EN124 4.14 Materiale del letto di posa Malta cementizia, o altro materiale sintetico equivalente, destinato a realizzare il fissaggio del telaio alla testa del pozzetto. 4.15 Materiali di spessoramento Materiale che viene usato per raggiungere il livello voluto e che viene inserito sotto il telaio; deve essere compatibile con i materiali che vengono usati nel letto di posa. 4.16 Livello della superficie di finitura Il livello al quale deve trovarsi la parte superiore del coperchio/griglia e del telaio una volta terminato il lavoro. 5. CONDIZIONI GENERALI Prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro occorre valutare bene il tipo d’intervento, e in particolare considerare quanto segue:

1. Il tempo a disposizione per l’intervento in caso di nuova installazione o ripristino. 2. Verificare che il chiusino/caditoia sia conforme alla norma UNI EN124 ed in

particolare riporti sia sul telaio sia sul coperchio/griglia le marcature: • EN124 • la classe appropriata all’uso a cui è destinato (es. D400) • il nome o l'identificazione del produttore e il luogo di fabbricazione anche in

codice • il marchio dell’ente di certificazione.

3. Il chiusino o la caditoia devono sempre essere della classe appropriata in funzione del luogo d’impiego e, di conseguenza, delle sollecitazioni a cui sarà soggetto (secondo quanto prescritto dalla norma UNI EN124); in caso di dubbio si dovrà sempre utilizzare un dispositivo della classe superiore a quella strettamente prevista.

4. Il telaio del dispositivo dovrà avere forma simile a quella del pozzetto su cui andrà posato e la dimensione di passaggio potrà essere più o meno uguale a quella del pozzetto purché sia garantito il completo appoggio della sua base sulla testa del

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pozzetto e/o che sia rispettato il valore massimo della pressione d’appoggio pari a 7,5 N/mm2.

5. L’altezza del telaio, compatibilmente ai requisiti della norma, dovrà essere uguale o minore della profondità dell’alloggiamento (quota superiore del pozzetto, rispetto alla superficie stradale), in modo da ottenere, a lavoro ultimato, pari livello fra telaio, coperchio/griglia e pavimentazione; in caso contrario ricorrere allo spessoramento. Sarebbe preferibile che la profondità del vano d’alloggiamento sia sempre maggiore di 2-4 cm dell'altezza del telaio per consentire di realizzare un letto di posa in calcestruzzo a garanzia di una corretta distribuzione dei carichi sul piano di appoggio.

6. La scelta del materiale di fissaggio deve assicurare la compatibilità tra chiusino/caditoia e pozzetto ed il rispetto dei tempi di maturazione indicati dal fabbricante in compatibilità con il tempo a disposizione per l’intervento (vedi punto 1). E’ indispensabile che gli addetti ai lavori siano istruiti sulle tecniche necessarie per raggiungere lo standard d’installazione richiesto.

6. MATERIALI PER LA POSA Qualora si possa predisporre la chiusura della strada è ammesso l’utilizzo di malta cementizia con resistenza caratteristica a compressione (Rck) maggiore o uguale a 50 N/mm2 rispettando i tempi di maturazione prescritti dal produttore. Nel caso sia necessario operare velocemente, i chiusini/caditoie devono essere collocati su materiali di posa ad indurimento rapido aventi le seguenti caratteristiche minime:

• Granulometria massima 4 mm • Massa volumica della malta fresca >2100 Kg/m3 • Aumento volumetrico in 1gg +0,5 % • Tempo di lavorabilità ∼15 min • Resistenza alla compressione dopo 30 min >1,5 N/mm2

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dopo 1h > 8,0 N/mm2 dopo 24h >35,0 N/mm2 dopo 28gg >50,0 N/mm2

• Resistenza caratteristica a compressione del materiale a fine indurimento 50 N/mm2 • Durata e costanza nel tempo delle prestazioni

I materiali di posa adatti all’uso in condizioni particolari di temperatura, devono essere selezionati come appropriati alle condizioni d’utilizzo, di miscelatura ed applicazione. I materiali di posa devono sempre essere applicati in stretto accordo con le raccomandazioni del produttore. Eventuali spessori raggiungi quota (vedi paragrafo 7) possono essere inglobati all’interno del letto di posa previa verifica della stabilità definitiva del sistema. 7. MATERIALI DI SPESSORAMENTO – RAGGIUNGI QUOTA Questo materiale viene utilizzato quando è necessario innalzare il livello dell’alloggiamento sulla testa dei pozzetti, portando e sostenendo il telaio alla quota voluta, per esempio nel caso di rifacimento di manti stradali o per lavori di rinforzo. Devono essere realizzati e prodotti con materiali idonei all’utilizzo a cui sono destinati, con resistenza alla compressione minima di 20 N/mm2, duraturi nel tempo e compatibili con i materiali per la posa che s’intendono utilizzare. Generalmente sono realizzati in ghisa, acciaio oppure calcestruzzo; non è ammesso l’uso di mattoni forati, mattonelle e/o piastrelle frantumate, pezzi di legno o di materiale plastico e, comunque, di qualsiasi materiale che non dia le necessarie garanzie di resistenza e durata. Devono essere inseriti fra la testa del pozzetto e la zona d'appoggio del telaio, opportunamente conglobati nel materiale del letto di posa formandone un tutt’uno. 8. NUOVE INSTALLAZIONI La profondità del vano di alloggiamento deve essere realizzata tenendo conto dell’altezza dei dispositivi da installare, in modo da evitare il più possibile l’uso di spessori raggiungi quota. L’estensione del vano di alloggiamento deve essere almeno 1,6 volte la dimensione massima esterna del telaio del dispositivo da installare, al fine di avere un consistente ed uniforme cordolo in calcestruzzo attorno allo stesso. 8.1 Mescolatura e stesura della superficie di posa Si consiglia di mescolare meccanicamente il materiale di posa, è comunque tollerato farlo manualmente: in entrambi i casi si sconsiglia di mescolare più del materiale necessario per la singola posa su un pozzetto.

• L’operazione deve essere portata a termine in tempi molto brevi e comunque prima del rapido indurimento.

• I prodotti di posa formano un legame molto forte con i materiali con cui vengono a contatto, ma il legame può essere gravemente compromesso se le superfici non hanno le caratteristiche idonee: occorre pertanto prendere tutte le precauzioni per mantenere le superfici nelle condizioni più adatte per l’utilizzo del materiale scelto, pulite e possibilmente asciutte.

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• I materiali di posa sono disponibili in differenti tipi e concentrazioni per adattarsi alle diverse condizioni di temperatura, utilizzare pertanto quelli idonei alle condizioni climatiche al momento dell’intervento.

• Le proporzioni da impiegarsi devono sempre essere quelle raccomandate dai produttori, ed il risultato finale deve garantire una resistenza caratteristica (Rck) alla compressione pari a 50 N/mm2 o superiore.

• Assicurarsi che il telaio e la sede di posa sul pozzetto siano puliti eliminando eventuali tracce di fango, grasso e detriti.

• Irruvidire la testa del pozzetto/camera in modo da migliorare la presa del materiale di posa.

• Il letto di posa deve avere uno spessore omogeneo di 2÷4 cm e la superficie di posa va levigata fino ad ottenere una finitura liscia ed uniforme in modo da ottenere una migliore distribuzione su tutta la superficie d’appoggio del pozzetto.

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Quando si lavora con materiali del tipo resine a polimeri termoregolati, occorre tenere in particolare considerazione un certo numero di fattori aggiuntivi, quali:

• Prestare una certa attenzione nel maneggiarli, poiché vapori dannosi possono venire prodotti durante il mescolamento: l’uso di guanti, maschere e creme protettive è fortemente raccomandato (se disponibili seguire le schede di sicurezza del prodotto); dopo la posa il materiale diventa inerte, e non rilascerà più sostanze tossiche.

• Gli attrezzi devono essere puliti prima di venire a contatto con il materiale utilizzato. 8.2 Posizionamento di telai e coperchi/griglie Procedere nel seguente modo:

• Il posizionamento in quota del telaio deve essere eseguito prontamente, subito

dopo la stesura del materiale per la posa, centrando la sezione netta del telaio con quella del pozzetto ed esercitando una pressione adeguata sul letto di posa in modo da assicurare una salda presa. Non è ammesso il posizionamento del telaio direttamente sulla testa del pozzetto.

• Il telaio deve essere posizionato sul letto di posa in modo tale che la superficie d’appoggio dello stesso si trovi adeguatamente supportata dalla testa del pozzetto/camera (vedere paragrafo 5.4).

• Il telaio deve essere posizionato a livello della superficie stradale da realizzarsi utilizzando punti di riferimento appropriati ed in modo da risultare complanare alla superficie circostante.

• Assicurarsi che non vi siano spazi vuoti fra telaio e testa del pozzetto. • Evitare che la malta liquida possa penetrare nella rete sottostante usando opportuni

sistemi di contenimento, quali l’inserimento di una ciambella gonfiabile all’interno del telaio che verrà estratta dopo ∼10min dall’applicazione del materiale di posa.

• Prestare particolare attenzione nell’applicazione del materiale di posa in vicinanza della sede del coperchio/griglia, evitando residui di materiale.

• Assicurare che il materiale di posa copra le flange del telaio con uno spessore minimo di 1 cm e fuoriesca dai fori e dalle asole eventualmente presenti nel telaio

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stesso assicurando così un fissaggio perfetto. I letti di posa con spessore maggiore di 4 cm dovrebbero essere applicati in due tempi: il primo strato non dovrebbe superare i 2÷4 cm di spessore e deve essere utilizzato un materiale aggrappante, prima della seconda applicazione, lasciando una sufficiente profondità per la finitura del manto stradale.

• Ricorrere ad eventuali armature metalliche o tasselli di fissaggio secondo le indicazioni del produttore e/o della Direzione Lavori.

• Le superfici del letto di posa esposte, sia all’interno che all’esterno del telaio, devono essere lisciate e rese uniformi, mentre eventuali frammenti liberi vanno eliminati.

• Il coperchio/griglia dovrebbe essere inserito con cautela nel telaio (ad esempio per mezzo di un dispositivo di sollevamento meccanico o utilizzando chiavi di sollevamento a steli lunghi) solo dopo che il materiale abbia fatto una sufficiente presa e resistenza alla compressione, per non comprometterne il corretto posizionamento, e solo dopo accurata verifica e pulizia delle sedi di appoggio, di eventuali guarnizioni, articolazioni o sistemi di vincolo e di ogni particolare che sia soggetto ad interferire con i meccanismi di apertura e di chiusura.

8.3 Posizionamento dei materiali circostanti il chiusino/caditoia (es. asfalto) Il riempimento deve essere fatto dopo almeno 3 ore con lo stesso materiale di posa, oppure con materiali bituminosi o calcestruzzi espansi o con conglomerato a freddo che offra un valore di stabilità misurato con prova Marshall di almeno 650 kg bagnato prima della costipazione con piastra vibrante, lasciando uno strato di almeno 3÷4 cm per permettere la finitura a livello del manto stradale con la stesura dell’asfalto, o equivalente.

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Prima di rendere transitabile il chiusino/caditoia rispettare i tempi di maturazione forniti dal produttore del cemento o del prodotto equivalente utilizzato: in mancanza d’indicazioni diverse rispettare un tempo d’attesa di almeno 72 ore. 9. LAVORI DI RIPRISTINO Il ripristino d’installazioni con pozzetti danneggiati, o relativi interventi per innalzamenti in quota, a causa di un rifacimento del manto stradale, includono i requisiti contenuti nel paragrafo 8, ma sono soggetti alle seguenti considerazioni aggiuntive:

• è probabile che tutto il lavoro, dalla rimozione dell’unità alla relativa sostituzione, debba essere portato a termine con una certa rapidità dato che probabilmente tratti di strada saranno interdetti al traffico in attesa del completamento dell’opera: potrebbe essere pertanto necessario scegliere materiali di posa molto rapidi;

• la struttura di supporto del telaio può presentarsi deteriorata e tale da non soddisfare più i requisiti di sicurezza, oppure essere stata danneggiata durante la rimozione dell’unità e/o della pavimentazione circostante, necessitando quindi la sostituzione completa del dispositivo.

9.1 Rimozione delle installazioni esistenti Ispezionare il pozzetto per rendersi conto della situazione in cui ci si trova; sistemi di vincolo o di chiusura dei coperchi/griglie od altri accessori che ne determinano la stabilità non devono essere rimossi fino a quando non s’inizieranno i lavori di ripristino. Segnare la posizione dei tagli da effettuare nella pavimentazione in previsione della rimozione del chiusino: questi tagli dovrebbero creare un vano di alloggiamento che sia almeno 1,6 volte maggiore della dimensione massima esterna del telaio del dispositivo da rimuovere/installare, al fine di avere un consistente ed uniforme cordolo in calcestruzzo attorno allo stesso. Se compaiono spaccature o segni di rottura nel materiale della pavimentazione, i tagli devono essere eseguiti 50 mm all’esterno della spaccatura formatasi fino ad ottenerne l’eliminazione.

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Tagliare l’intera profondità degli strati che compongono la pavimentazione seguendo il perimetro intorno al telaio, con una sega circolare o attrezzatura simile. Rimuovere il materiale che si trova fra il taglio ed il telaio, in modo da rivelare il telaio stesso e tutta la larghezza delle pareti del pozzetto.

Estrarre il coperchio/griglia e sollevare quindi il telaio per evidenziare il materiale di posa sottostante, ed eliminare tutto il materiale che risulta smosso. Questa operazione dovrebbe coinvolgere almeno due persone. 9.2 Riutilizzo di materiale o utilizzo di nuovi coperchi e telai. Esaminare il coperchio ed il telaio per constatare se sono adeguati al riutilizzo e se sono in condizioni sufficientemente buone per essere reinstallati; il riutilizzo di telai e coperchi è subordinato all’approvazione della Direzione Lavori. In caso di variazione della destinazione d’uso della strada interessata alla posa del chiusino/griglia è indispensabile fare una valutazione dell’idoneità del prodotto ed eventualmente sostituirlo con un prodotto con caratteristiche idonee alle nuove condizioni (in accordo con la norma UNI EN 124). Se il coperchio/griglia o il telaio risultano non più idonei deve essere sostituita l’unità completa e non solo l’elemento deteriorato. L’uso di un coperchio/griglia nuovo in un vecchio telaio, e viceversa, deve essere assolutamente evitato I telai che sono stati posati su letti di resina potrebbero non essere più recuperabili: la rimozione del chiusino in tali situazioni potrà danneggiare anche la struttura di supporto. Nel caso di letti di posa a base di malta cementizia sarà sufficiente un colpo con la punta del martello per rimuovere qualsiasi pezzo rimasto ancorato alla parte inferiore del telaio. Qualsiasi pezzo di calcestruzzo o di altro materiale deve essere rimosso, e l’intero telaio ben ripulito per mezzo di una spazzola di ferro o carta abrasiva. 9.3 Struttura di supporto del telaio Analizzare bene le condizioni del pozzetto (prefabbricato o posato in opera) per constatarne l’assoluta integrità strutturale: nel caso d’evidente deterioramento o mancanza di mattoni o calcestruzzo, verificare se è possibile la riparazione garantendone le caratteristiche originarie; in caso contrario procedere alla sostituzione del pozzetto. Tutto il vecchio materiale utilizzato per il letto di posa deve essere rimosso con cura e non più utilizzato.

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Particolare attenzione va posta nell’evitare che detriti possano cadere all’interno del pozzetto, occludendo le condotte o danneggiando tubazioni o cavi sottostanti. Se il materiale utilizzato per la posa precedente è di tipo resinoso, sarà necessario rimuovere la struttura sottostante e ricostruirla accuratamente in modo che si adatti alla nuova installazione. La struttura di supporto deve avere adeguate misure e resistenza caratteristica (Rck) maggiore o uguale a 50 N/mm2 per sostenere completamente base del telaio, coperchio e sollecitazioni esterne previste. Se la struttura è realizzata in mattoni, tutte le giunzioni devono essere piene e ben rifinite: porzioni inadeguate e/o imperfette devono essere rimosse e le nuove superfici pulite e preparate per la successiva ricostruzione. La sede del letto di posa deve avere una superficie sufficiente per permettere un completo appoggio del telaio e la stesura di 2÷4 cm del materiale di posa. Se la ricostruzione comprende più di uno strato di mattoni, oppure anelli prefabbricati in calcestruzzo, un lavoro d’aggiustamento può essere necessario per correggere e livellare le superfici finite. La ricostruzione della struttura di supporto del telaio deve essere fatta con mattoni pieni con resistenza caratteristica alla compressione di almeno 20 N/mm2 , oppure con anelli prefabbricati in calcestruzzo con resistenza caratteristica (Rck) di almeno 50 N/mm2. 9.4 Letto di posa e riposizionamento di coperchi e griglie Il materiale per la posa deve essere in accordo con le specifiche del paragrafo 6, e compatibile con lo spessore richiesto dall’applicazione. La mescolatura e il posizionamento devono essere come descritto al paragrafo 8.1.

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Si rimanda al paragrafo 8.2 per il posizionamento del telaio e del coperchio.

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9.5 Reintegrazione della carreggiata circostante Fermo restando le indicazioni fornite al paragrafo 8.3, porre particolare attenzione ad evitare il contatto diretto fra i dispositivi di compattazione ed il chiusino/caditoia per evitare i possibili danni che possono verificarsi al telaio, al coperchio/griglia ed allo strato del letto di posa. Se il piede o la piastra della macchina per la compattazione non riesce a far combaciare in tutti i punti il materiale di riporto con i bordi del telaio ed i bordi dello scavo, dovrebbe essere utilizzato un materiale auto-espandente compatibile con i materiali della posa. Dopo l’installazione, il telaio ed il coperchio/griglia devono risultare a livello con il piano stradale.

La giunzione fra i materiali reintegrati e quelli esistenti deve essere sigillata con materiale bituminoso o equivalente. L’installazione non deve essere sottoposta ad alcuna sollecitazione fino a che il materiale del letto di posa non abbia raggiunto una sufficiente resistenza. Nel caso di finitura del manto stradale con calcestruzzo, prevedere rinforzi nelle posizioni più critiche e compattare al livello richiesto. Pulire accuratamente la parte interna del dispositivo, in particolare le sedi del telaio, le guarnizioni, le articolazioni, i sistemi di vincolo e di bloccaggio/chiusura prima di posizionare il coperchio/griglia.

Prima di rendere transitabile il chiusino attendere e rispettare i tempi di maturazione forniti dal produttore del cemento o del prodotto equivalente utilizzato; in mancanza d’indicazioni diverse, rispettare un tempo d’attesa di almeno 72 ore.

10._CONCLUSIONI La presente guida ha la funzione di coadiuvare e consigliare le imprese, incaricate della messa in opera dei dispositivi di coronamento e chiusura, nell’installazione degli stessi. L’installazione di chiusini e caditoie comporta, da parte delle imprese, diversi aspetti da considerare e rispettare, secondo quanto indicato nei paragrafi precedenti e nelle indicazioni fornite dal fabbricante. Resta comunque chiaro che dette imprese devono possedere la necessaria capacità ed esperienza per poter effettuare il lavoro a regola d’arte ed, eventualmente, apportare le modifiche o i miglioramenti, rispetto a quanto qui contenuto, che si rendessero necessari in casi specifici o particolari. Si ricorda infine che il contenuto della presente guida lascia sempre e comunque la totale libertà di esecuzione al giudizio della Direzione dei Lavori che pertanto ne assume l’intera responsabilità in caso di contestazioni o danni.