INSEGNARE NELLA SCUOLA INCLUSIVA - CTSIPSIA San Benedetto del … autismo martina.pdf ·...
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INSEGNARE NELLA SCUOLA INCLUSIVA
Esperienza di didattica con un bambino autistico.
PROGETTO DI VITA INCLUSIVO
l’offerta formativa realmente inclusiva è data dalla speciale normalità
che si può definire come
“le aspettative, gli obiettivi, le prassi, le attività rivolte a tutti gli alunni,
nessuno escluso, nell’ordinaria offerta formativa, che però si
arricchiscono di una specificità tecnica non comune, fondata sui dati
scientifici e richiesta dalle nuove complessità dei Bisogni Educativi
Speciali” Ianes D. (2001)
L'AUTISMO (o meglio, le varie forme presenti in quello che é stato definito: spettro autistico, disturbi pervasivi dello sviluppo ed ora disturbo
evolutivo globale)
é una realtà estremamente complessa e differenziata,
caratterizzata da una compromissione qualitativa ad origine precoce (prima dei tre anni)
dell'interazione sociale, della comunicazione e del repertorio comportamentale.
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DI UN ALUNNO AUTISTICO
RIGUARDANO:
tutto lo sviluppo
psicologico
percettivo e discriminativo
dell'attenzione
della motricità
dell'intelligenza
della memoria
del linguaggio
dell'imitazione
dell'adattamento all'ambiente.
Lo sviluppo del Progetto di vita inclusivo di un alunno con
disturbo dello spettro autistico.
◦ Il Progetto e processo che tali alunni e non meno
l’ambiente che li circonda devono percorrere per far si che essi
possano uscire in qualche modo dalla loro solitudine.
◦ Ciò è possibile solo se il complesso mondo intorno a loro si
rende disponibile a compiere un processo di semplificazione,
adattamento e disponibilità alla conoscenza dell’altro.
…
E’ fondamentale la preparazione di una competenza specialistica dei docenti e degli educatori, oltre che dei genitori, che devono assumere un ruolo di grande rilevanza, diventando educatori speciali
di un bambino con esigenze veramente speciali.
…
Non si può usare l'integrazione come mezzo di educazione ma piuttosto ci si deve prefiggere per lui
l’inclusione come fine dell’educazione speciale.
Non si può pensare di usare il metodo di buttare in acqua il bambino perché impari a nuotare: i compagni e il bambino autistico vanno preparati all'incontro e l'inclusione vera si conquista con l'impegno quotidiano di tutti i componenti della classe, in forma cooperativa.
Solo in questo modo si potrà realizzare una reale inclusione, anche grazie a strategie di tutoring da parte dei compagni normodotati, per i quali tale attività può diventare un'importante opportunità formativa, se guidata da docenti competenti.
Nel mio caso
Ho potuto collaborare con il Centro Autismo Regione Marche che mi ha supportato dal punto di vista della formazione e della prassi didattica.
Ad una prima fase di insegnamento teorico, ha fatto seguito una consulenza continuativa da parte di esperti, un affiancamento nel lavoro educativo quotidiano.
La figura del coordinatore pedagogico (Dott.ssa Scialdone) è
intervenuta sul caso concreto per almeno un giorno al mese, concertando l'azione dei familiari e degli operatori della scuola nella realizzazione del Piano Educativo Individualizzato.
Per gli allievi colpiti da sindromi autistiche non esiste
da un lato l'educazione e dall'altro la riabilitazione o
la terapia, ma la terapia é l'educazione.
DEVONO ESSERE MESSI NELLE CONDIZIONI DI
IMPARARE AD APPRENDERE
E’ importante agire per e con questi bambini, le loro famiglie e il territorio
tutto, per portare avanti un dignitoso Progetto di vita.
Al contrario se la qualità della vita diminuisce e le risorse necessarie per
l'assistenza salgono a livelli elevatissimi.
Ai bambini autistici bisogna insegnare tenendo sempre conto delle loro difficoltà di apprendimento e del loro modo
diverso di pensare e percepire.
E’ necessario dare loro compiti il cui significato sia comprensibile, aiutandoli anche a rendersi conto del
significato che si attribuisce a tali compiti, in un ambiente strutturato che permetta ai bambini di sentirsi
rassicurati.
Per favorire lo sviluppo della comunicazione è determinante creare situazioni di routine che il bambino sperimenta nella vita quotidiana e nel
rapporto con le figure di riferimento.
Solo all'interno di queste esperienze assumono significato i segnali comunicativi che il bambino
produce e divengono tali da poter essere trasferiti ad altri contesti, con il raggiungimento
di un'adeguata capacità di simbolizzazione e generalizzazione.
INSEGNAMENTO IN AMBIENTE NATURALE
Gli elementi importanti dell’INSEGNAMENTO IN AMBIENTE NATURALE sono:
tenere presente quello che si vuole insegnare,
identificare le variabili motivazionali che creeranno rinforzi efficaci,
essere creativi nel capire come insegnare utilizzando le variabili motivazionali,
Divertirsi insieme.
Quando gli obiettivi curricolari sono funzionali e costruiti per essere motivanti attraverso un buon
insegnamento, nell'ambiente naturale si può ottenere veramente tanto
Organizzazione dell’ambiente fisico
Schemi visivi di supporto
sono oggetti o immagini o scritte che:
illustrano al bambino, con una modalità visiva, le attività programmate che dovrà effettuare (data la poca capacità di
memorizzare informazioni trasmesse verbalmente);
preannunciano le attività da effettuare e la sequenza delle stesse;
aiutano a strutturare la nozione di tempo.
La cosa più importante é organizzare gli obiettivi, i mezzi per favorire l'apprendimento, lo spazio e i tempi delle attività, il monitoraggio dei risultati
raggiunti o dei problemi incontrati.
E’ fondamentale ricordare di conciliare questa impostazione "tecnica" del lavoro con la sensibilità, l'empatia, la consapevolezza
dell’adulto delle proprie emozioni e di quelle del bambino, il senso di protezione e di affetto verso
quest’ultimo, l'attenzione che gli riserva, il rispetto dei suoi desideri e del suo modo di
funzionare.
PROGRAMMI
LE PRIME ATTIVITA’
L’ACCOGLIENZA
Strutturazione dell’ambiente per rassicurare l’alunno in una situazione nuova
PAIRING FIGURA DI RIFERIMENTO
Docente di sostegno
Docenti curriculari
Compagni
LA FIGURA OMBRA
Consiste nel date "prompt" fisici al bambino per partecipare a tutte le attività scolastiche. Ad es. Pretendete attenzione e partecipazione a semplici attività di gruppo.
Gradualmente l'aiuto diminuisce finchè l’alunno diviene il più possibile autonomo.
IL CONTATTO OCULARE
IMPARARE AD INTERAGIRE CON I COMPAGNI
A partire dalla scuola dell’infanzia Fabio ed i suoi compagni hanno partecipato ad attività strutturate in ambiente naturale volte a insegnare loro il modo migliore per interagire.
OGGI
PROGRAMMI DI MATEMATICA concreto – iconico – astratto -
generalizzazione
I NUMERI
LA DIVISIONE SEMPLICE
LE MAPPE
Mappe per comprendere
Mappe per studiare
Mappe per produrre testi descrittivi
Super mappe
Le mappe sono state realizzate con il supporto del software SuperMappe dell’Anastasis.
E’ stato scelto per la semplicità d’uso soprattutto nella costruzione di Mappe Multimediali, cioè mappe che contengono elementi multimediali (immagini, video, collegamenti ipertestuali...) che arricchiscono le opportunità di apprendimento.
PRODUZIONE DI TESTI NARRATIVI
PRIMISSIMI LAVORI
Primi testi
MODALITA’ 2
Modalità attuale
SYMWRITER Nel nostro caso specifico si è optato per l’utilizzo della CAA
mediante il software SYMWRITER ( marchio Widgit ).
Vista la notevole predilezione di Fabio verso la tecnologia e la particolare funzionalità del software.
Esso è un programma innovativo che permette di scrivere testi e tradurli automaticamente in forma simbolica.
Il programma associa alle parole i simboli tenendo dei plurali dei nomi e degli aggettivi, di persone e i tempi verbali, di articoli e preposizioni.
Il software utilizza i simboli WLS (Widgit Literacy Symbols) caratterizzati da una grafica molto chiara e colorata, coerente con i significati supportando così l’alunno nella conoscenza del codice scritto.
Il software è stato utilizzato per l’apprendimento scolastico trasversalmente per mediare i significati in tutte le materie e per supportalo nell’ampliamento della competenza comunicativa sociale.
Consigli per l’approfondimento
Linee guida per l’autismo - raccomandazioni tecniche -operative per i servizi di
neuropsichiatria dell’età evolutiva elaborate dalla SIMPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza) disponibili sul sito www.sinpia.eu.
Altre informazioni possono essere trovate sul sito www.iocresco.it.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE