Insegnamento di Psicologia sociale dei gruppi - unikore.it · di agire riprovevole che richiede un...

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Università degli Studi di Enna “Kore” Insegnamento di Psicologia sociale dei gruppi Prof.ssa Irene Petruccelli [email protected] Enna, 20 aprile 2016 A.A. 2015-2016

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UniversitàdegliStudidiEnna“Kore”

InsegnamentodiPsicologiasocialedeigruppi

[email protected]

Enna,20aprile2016

A.A.2015-2016

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! I problemi (individuali, relazionali, sociali…) derivano dalla comunicazione interpersonale nel presente e non da eventi passati.

“La pragmatica della comunicazione umana”!

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! Anche il più piccolo cambiamento all’interno di un sistema rigido produce una reazione a catena che finisce con modificare l’intero sistema.

! Funzionalità del comportamento umano di fronte ai problemi dell’esistenza.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana!

Bisogna passare dalla causalità lineare a quella circolare. Il centro di interesse si sposta dalla monade isolata alla

relazione tra le parti di un sistema più vasto, fino ad includere gli effetti di tali relazioni sugli altri elementi e viceversa, e il contesto di riferimento.

Chi studia il comportamento umano passa dall’analisi

deduttiva della mente all’analisi delle manifestazioni osservabili nella relazione: Il veicolo di tali manifestazioni è la comunicazione.

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La comunicazione umana!“[..] in effetti esistono molte versioni diverse della realtà, alcune contraddittorie, ma tutte risultanti dalla comunicazione e non riflessi di

verità oggettive” (Watzlawick, 1976).

La realtà che percepiamo e con la quale ci rapportiamo è il frutto dell’interazione tra il punto di osservazione assunto, gli strumenti utilizzati e il linguaggio usato per comunicare con tale realtà. Non esiste - pertanto - una realtà vera, in sé, ma tante realtà quante sono le diverse interazioni tra soggetto e realtà.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana!

Nella prospettiva della scuola di Palo Alto, la comunicazione umana si può dividere in tre settori:

Sintassi: di competenza esclusiva del teorico dell’informazione, il

quale si interessa ai problemi della codificazione, dei canali, delle capacità, del rumore, della ridondanza e di altre proprietà statistiche del linguaggio, mentre non si interessa del significato dei simboli del messaggio.

Semantica: si interessa del significato, cioè dei simboli che vengono trasmessi da un individuo all’altro.

Pragmatica: si interessa di come la comunicazione influenza il comportamento.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: primo assioma!

In base ai principi della pragmatica della comunicazione umana possiamo affermare che:

1) Non si può non comunicare

qualsiasi comportamento, in situazione di interazione tra

persone, rappresenta una forma di comunicazione.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: primo assioma!

Lui non vuole comunicare

“A”

Lei vuole comunicare

“B”

Quali sono le cose che il passeggero “A” non può fare?

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: primo assioma!

Lui non vuole comunicare

“A”

Lei vuole comunicare

“B”

Il passeggero “A” 1) non può andarsene ;2) non può non comunicare…

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: primo assioma!

Lui non vuole comunicare

“A”

Lei vuole comunicare

“B”

Reazioni possibili del passeggero “A”: - rifiuto della comunicazione - accettazione della conversazione - squalificazione della comunicazione - il sintomo come comunicazione

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: primo assioma!

Lui non vuole comunicare

“A”

Lei vuole comunicare

“B”

Reazioni possibili del passeggero “A”: - rifiuto della comunicazione: con maniere più o meno brusche il passeggero “A” può far capire al passeggero “B” che non ha voglia di conversare. Ma per le regole della buona educazione questo è un modo di agire riprovevole che richiede un certo coraggio e che provocherà un silenzio imbarazzante e teso; inoltre in questo modo il passeggero “A” non è certo riuscito a evitare, come voleva, una relazione con “B”.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: primo assioma!

Lui non vuole comunicare

“A”

Lei vuole comunicare

“B”

Reazioni possibili del passeggero “A”: - Accettazione della comunicazione: “A” si rassegna a conversare con “B”; è probabile che questo gli farà odiare se stesso e l’altra persona. L’aspetto importante della decisione di “A” è che presto si renderà conto della saggezza di una regola militare secondo la quale “in caso di cattura dare soltanto il nome, il grado e il numero di matricola”; è infatti possibile che il passeggero “B” non sia affatto disposto a fermarsi a metà strada e voglia scoprire tutto di “A”.

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Lui non vuole comunicare

“A”

Lei vuole comunicare

“B”

Reazioni possibili del passeggero “A”: - Squalificazione della comunicazione: è una tecnica importante a cui “A” può ricorrere per difendersi, egli può comunicare in modo da invalidare le proprie comunicazioni o quelle dell’altro, ad esempio contraddicendosi, cambiando argomento, dicendo frasi incoerenti o incomplete, fraintendendo, eccetera.

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Lui non vuole comunicare

“A”

Lei vuole comunicare

“B”

Reazioni possibili del passeggero “A”: - Il sintomo come comunicazione: il passeggero “A” può fare finta di avere sonno, di essere sordo, di non sentirsi bene, di non conoscere la lingua o può simulare qualunque altro stato di incapacità che giustifichi l’impossibilità di comunicare. In tutti questi casi, il messaggio è sempre lo stesso: “non mi dispiacerebbe parlare con lei, ma c’è qualcosa di più forte che me lo impedisce”.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: secondo assioma!

In base ai principi della pragmatica della comunicazione umana possiamo affermare che: 2) Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione Il primo trasmette i dati della comunicazione, il secondo definisce il modo in cui si deve assumere la comunicazione. Un individuo che proferisce un ordine esprime, oltre al contenuto-notizia (la volontà che l’altro compia una determinata azione), anche la relazione-comando che intercorre tra chi comunica e chi è oggetto della comunicazione, nel caso particolare quella di superiore-subordinato.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: secondo assioma!

Ogni comunicazione oltre a trasmettere informazione, implica un impegno tra i comunicanti e definisce la natura della loro relazione… Il ricevente accoglie un messaggio che possiamo considerare oggettivo per quanto riguarda l’informazione trasmessa, ma che contiene anche un aspetto meta-comunicativo che definisce un modello che rientra in un’ampia gamma di possibili relazioni differenti tra i due comunicanti. Gli scambi comunicativi “patologici” sono caratterizzati da una lotta costante per definire i rispettivi ruoli e la natura della relazione, mentre l’informazione trasmessa passa in secondo piano.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: secondo assioma!

L’aspetto di relazione di una comunicazione è definito dai termini in cui si presenta la comunicazione stessa, dal non verbale che ad essa si accompagna e dal contesto in cui questa si svolge. In un contesto comunicativo “patologico” si può avere spesso a che fare con episodi di confusione tra contenuto e relazione.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: secondo assioma!

Perché l’aspetto relazionale della comunicazione umana è così importante?

Perché, con la definizione della relazione tra i due comunicanti, questi definiscono implicitamente se stessi. Una delle funzioni della comunicazione consiste nel fornire ai comunicanti una conferma o un rifiuto del proprio Sé; attraverso la meta-comunicazione si sviluppa dunque la consapevolezza del Sé, la coscienza degli individui coinvolti nell’interazione. E’ essenziale che ognuno dei comunicanti sia consapevole del punto di vista dell’altro.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: secondo assioma!

L’accordo a livello di contenuto mette in luce il disaccordo a livello di relazione: immaginiamo che la persona “P” dà la definizione di sé alla persona “O”. La persona “P” può farlo in molti modi, ma qualunque cosa comunichi e comunque la comunichi a livello di contenuto, il prototipo della comunicazione sarà: “ecco come mi vedo”. La comunicazione umana consente tre possibili reazioni da parte di “O” alla definizione che “P” ha dato di sé; e tutte sono di grande importanza per la pragmatica della comunicazione umana.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: secondo assioma!

Conferma: La persona “O” può accettare (confermare) la definizione che “P” ha dato di sé. Da molte ricerche è emerso che proprio la conferma del giudizio rappresenta un fattore che garantisce lo sviluppo e la stabilità mentali. Rifiuto: Il rifiuto, per quanto doloroso, presuppone il riconoscimento, sia pure limitato, di quanto si rifiuta e quindi esso non nega necessariamente la realtà del giudizio di “P” su di sé. Disconferma: non si occupa più delle verità o delle falsità, della definizione che “P” ha dato di Sé, ma nega la realtà di “P” come emittente di tale definizione. In altre parole, mentre il rifiuto equivale al messaggio “tu hai torto”, la disconferma in realtà dice “tu non esisti”.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: terzo assioma!

! 3) La natura di una comunicazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i soggetti, cioè dall’ordine (causa-effetto) che i soggetti danno alle loro azioni e contro-reazioni. In un caso in cui il marito trascura la moglie e questa non ha cura di sé, avremo:

Marito

Moglie

Lui la trascura

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: terzo assioma!

!

Marito

Moglie

Lui la trascura

Il marito percepisce soltanto le triadi 2-3-4, 4-5-6, 6-7-8 in cui il suo comportamento (freccia rossa) è semplicemente una risposta a

quello della moglie (freccia verde).

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: terzo assioma!

Marito

Moglie

Lui la trascura

La moglie invece, punteggia le sequenze di eventi secondo le triadi 1-2-3, 3-4-5, 5-6-7, 7-8-9 e vede se stessa solo nell’atto di reagire al

comportamento di suo marito, non di determinarlo.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: terzo assioma!

Marito

Moglie

Lui la trascura

In questo caso può sorgere un conflitto su ciò che si ritiene la causa e ciò che si considera l’effetto dei reciproci comportamenti, quando invece l’interazione è di tipo circolare e, quindi, nessuna delle versioni dei coniugi può essere considerata corretta; il marito trascura la moglie perché lei non ha cura di sé e la moglie non ha cura di sé perché il marito la trascura.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: terzo assioma!

“La profezia che si autodetermina” Nella comunicazione, il dare la cosa per scontata si può considerare

l’equivalente della profezia che si autodetermina. Il comportamento provoca negli altri una reazione alla quale quel

dato comportamento sarebbe la risposta adeguata. Per esempio, una persona che agisce in base alla premessa “non

piaccio a nessuno”, si comporterà in modo sospettoso, difensivo, schivo, eccetera, ed è probabile che gli altri reagiscano con antipatia al suo comportamento, confermando la premessa da cui il soggetto stesso era partito.!

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: quarto assioma!

!4) Gli esseri umani comunicano sia mediante le parole, cioè i nomi convenzionalmente dati agli oggetti (comunicazione numerica o digitale), sia per mezzo di immagini, che sono di per sé simili alla cosa, legate ad essa da un nesso non convenzionale (come nel caso precedente), ma specifico (comunicazione analogica). Dire “mi sono tagliato un dito” rappresenta una comunicazione numerica o digitale. Esprimere questa stessa situazione con mezzi non verbali (gesticolando, urlando…) rappresenta una comunicazione analogica.

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La comunicazione non verbale

! La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo non concernenti il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso. !

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La comunicazione non verbale viene suddivisa in quattro componenti: ! Sistema paralinguistico !! Sistema cinestesico !! Prossemica !! Aptica !

Influenza di fattori individuali, relazionali e del contesto socio-culturale…!

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Sistema paralinguistico Indica l'insieme dei suoni emessi nella comunicazione verbale,

indipendentemente dal significato delle parole, ed è caratterizzato da diversi aspetti:

! Tono: influenzato da fattori fisiologici (età, costituzione fisica) e dal contesto.

! Frequenza: un sottoposto che si trova a parlare con un superiore tenderà ad avere una frequenza di voce più bassa rispetto al normale.

! Ritmo (parlare ad un ritmo lento, inserendo delle pause tra una frase e l'altra, dà un tono di solennità a ciò che si dice; al contrario parlare ad un ritmo elevato attribuisce poca importanza alle parole pronunciate; nell'analisi del ritmo va considerata l'importanza delle pause, che vengono distinte in pause vuote (rappresentano il silenzio tra una frase e l'altra) e pause piene (tipiche interiezioni, come "mmm", "beh“… prive di significato verbale, inserite tra una frase e l'altra).

! Silenzio: anche in questo caso gli aspetti sociali e gerarchici hanno una parte fondamentale.

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Sistema cinestesico comprende tutti gli atti comunicativi espressi

dai movimenti del corpo:!! Movimenti oculari!! Mimica facciale!! Gesti !! Postura !

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Prossemica !Ognuno di noi tende a suddividere lo

spazio che ci circonda in quattro zone principali (“bolla d’aria”):

! Zona intima (da 0 a 50 centimetri) ! Zona personale (da 50 cm ad 1 metro) ! Zona sociale (da 1 m a 3 o 4 m) ! Zona pubblica (oltre i 4 m)

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Aptica ! Messaggi comunicativi espressi tramite contatto

fisico. !! Anche in questo caso si passa da forme comunicative

codificate (la stretta di mano, il bacio sulle guance come saluto ad amici e parenti), ad altre di natura più spontanea (un abbraccio, una pacca sulla spalla).!

! L’aptica è un campo nel quale le differenze culturali rivestono un ruolo cruciale: ad esempio la quantità di contatto fisico presente nei rapporti interpersonali fra le persone di cultura sud-europea verrebbe considerata come una violenta forma di invadenza dai popoli nord-europei.!

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: quinto assioma!

!5) Gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che si basino sull’uguaglianza o sulla differenza: •  nel primo caso i comportamenti dei soggetti tendono a rispecchiarsi, a trovare le motivazioni l’uno nell’altro (è il caso del rapporto tra eguali);

•  nel secondo il comportamento dell’uno completa quello dell’altro, differenziandosi notevolmente (per esempio madre-figlio)

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: quinto assioma!

!Rapporto simmetrico: ciascuno tende ad essere uguale all’altro, o meglio a non essere da meno dell’altro. Ognuno si comporta come se volesse dire a volte: “io conto quanto te” o, altre volte, “tu conti quanto me”. Tutto avviene in condizioni di reciprocità. Tuttavia, in alcuni casi questi comportamenti possono tendere alla competitività, si ha così una vera e propria escalation simmetrica in cui ciascuno cerca di essere “più uguale” all’altro, il che all’interno di una coppia può creare un vero e proprio scisma.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: quinto assioma!

!Rapporto complementare: è impostato sulla differenza reciproca; uno è “quello che sta al di sopra” one-up, l’altro “quello che sta al di sotto” one-down. Questo tipo di rapporto, così come il precedente non è intrinsecamente positivo o negativo, in quanto ci sono persone che sono soddisfatte in una relazione simmetrica, e altre che lo sono in una complementare, ma diventa pericoloso quando la complementarietà diventa rigida, cioè quando “quello che sta al di sopra” soffoca la personalità dell’altro, tenendolo in una condizione di dipendenza emotiva.

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I rapporti interpersonali e la comunicazione umana Pragmatica della comunicazione umana: quinto assioma

!In una relazione normalmente vi sono fasi ed ambiti di simmetria o di complementarietà. Non bisogna compiere l’errore di porre in relazione simmetria e complementarietà con i concetti di buono e cattivo: entrambe hanno funzioni importanti ed anzi è indispensabile saper comunicare in modo simmetrico in certe situazioni ed in modo complementare in altre. Si definisce questa situazione di mobilità del rapporto tra simmetrico e complementare come rapporto parallelo.