Insegnamento della matematica e scienze dell’educazione Intervento di Michele Pellerey
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Insegnamento della matematica e scienze dell’educazione
Intervento di Michele Pellerey
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La prospettiva adottata: segnalare alcuni
apporti delle varie scienze dell’educazione alla risoluzione dei problemi connessi con i processi di insegnamento-apprendimento della matematica
In particolare andrebbero considerate pedagogia e didattica, filosofia, psicologia, sociologia e antropologia dell’educazione, ma ….
In prospettiva storica.
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La riflessione pedagogico-didattica sull’insegnamento-apprendimento della matematica è stata sempre presente fin dal tempo dei filosofi greci, in due direzioni:
a) tener conto della natura stessa del pensiero matematico;
b) individuare le forme e i processi educativi con questa coerenti e produttivi.Non è il caso in questo contesto ricordare i momenti centrali di questa ricerca; cito un passaggio presente nella pratica educativa del XIX secolo e accenno solo alla figura di M. Montessori (poco studiata da noi).
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L’introduzione in Francia prima e in Italia (Regno sabaudo) poi del sistema metrico decimale e il problema dell’educazione popolare e degli adulti.
Sono state elaborate sulla base della pratica concrete metodologie che univano esperienza operativa e riflessione critica. A esempio il metro e le sue suddivisioni; il metro quadrato e il metro cubo; la realizzazione di opere teatrali; ecc..
In Francia dal 1930 al 1960: C. Freinet.
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La nascita della psicologia sperimentale e la pubblicazione dei primi studi di E. L. Thorndike sulla psicologia dell’aritmetica (1922) e dell’algebra (1923) sulla base dell’associazionismo.
Si valorizzavano due contributi fondamentali:
- la legge della frequenza
- la legge del rinforzo
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Sulla scia del pensiero di J. Watson nasce la psicologia comportamentista, in particolare si sviluppa la prospettiva del condizionamento operante di B. Skinner (1930-50) e l’istruzione programmata come modificazione del comportamento (1948).
I suoi esiti attuali: il mastery learning e la programmazione per unità didattiche e simili modalità organizzative dell’apprendimento; lo sviluppo e la modifica degli automatismi.
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Intanto, la psicologia cognitiva europea si muoveva in altre direzioni.
La Psicologia della Gestalt e quella del Pensiero (O. Selz) di origine tedesca.
M. Wertheimer, K.Dunker e le indagini sul problem solving (1920-45) e l’apprendimento significativo.
I loro sviluppi attuali: gli studi sui processi di soluzione dei problemi e il tentativo di individuare un metodo universale di insegnamento basato sulla presentazione di problemi (A. Schoenfeld)
Quale razionalità nella soluzione di problemi?
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J. Piaget: il costruttivismoLa questione epistemologica Gli sviluppi attuali del costruttivismo
radicale (la scuola di Palo Alto).Limiti dell’approccio, un esempio: Cieaem
1974 a Bordeaux sull’insegnamento della probabilità.
Si partiva dalle ricerche piagetiane ma un contributo seminascosto di B. de Finetti rimise in discussione le cose.
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L.S.Vygotskji (1920-30) e la psicologia russa. Sviluppi attuali e costruttivismo sociale.
La teoria dell’attività storico-culturale da Leont’ev a Luria a Engeström e le sue ricadute sugli studi relativi sia all’apprendimento, sia all’ insegnamento della matematica
L’azione e l’intenzione, la cultura e i mediatori simbolico-culturali (linguaggi, artefatti, procedure,...), …
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La presa di posizione di D.P. Ausubel sulla natura della psicologia educativa (1968).“I problemi da studiare sono quelli che nascono nel contesto dell’attività didattica, la prospettiva assunta e i metodi da usare sono quelli della psicologia”
La critica ai vari deduttivismi, l’autonomia delle psicologie applicate.
La critica al discovery learning, come primo passo a una più consapevole prospettiva didattica.
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Le associazioni per l’insegnamento della matematica: ICMI, CIEAEM (1950), PME (1976), etc., tra analisi epistemologiche, ricerche empiriche, riflessioni sulla pratica, elaborazione di proposte di programmi, strumenti, contenuti, ecc.
Elaborazioni teoriche e riscontri operativi: l’esperienza della “matematica moderna”, nel contesto del periodo strutturalista: 1957-1972 - 1979 - 1985.
Aspetti positivi e problematici.
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La didattica della matematica in Francia dopo il 1970 e l’apporto di G. Brousseau (L’inizio più evidente l’incontro di Bordeaux della CIEAEM sull’insegnamento della probabilità del 1974).
Il tentativo di sviluppare quadri concettuali e metodologie di indagine autonomi.
La rivendicazione della costituzione di cattedre di didattica della matematica.
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La svolta cognitiva (1957) e meta-cognitiva (anni settanta).
Il modello cognitivista: le tre memorie e le applicazioni all’apprendimento di J. R. Anderson.
La questione del controllo cognitivo dei processi cognitivi e affettivi.
La questione del cognitive load nella memoria di lavoro o memoria a breve termine e le sue conseguenze sul piano didattico.
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Studi sull’atteggiamento verso la matematicaLa dinamica emozionale durante la soluzione
di problemiLo sviluppo del rapporto personale con la
matematica e con gl insegnanti di matematicaLa gestione delle emozioniLa dimensione motivazionale ed emozionale
dell’insegnamento e dell’apprendimento della matematica.
Senso e significato personali nell’apprendimento della matematica
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La questione della minimal guidance (2006-2007).
La critiche alle metodologie della ricerca, della scoperta, basate sui problemi, al costruttivismo, ecc. e le risposte date.
Le fonti della critica:- psicologia cognitiva (architettura)
- ricerche empiriche sui risultati d’apprendimento- ricerche sull’insegnamento diretto- ricerche sulle differenze individuali
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L’irruzione del concetto di competenzaL’assunzione del concetto da parte del
progetto Ocse-PisaDue forme di competenza matematica
– interna a essa– esterna a essa
Quale matematica e quale insegnamento della matematica nella scuola di oggi e domani?
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Alcune riflessioni filosofiche sulla diversità dele vie della ragione:– La razionalità logico-analitica– La razionalità dialettico - argomentativa– La razionalità retorica– La razionalità pratica– Il ruolo dell’ermeneutica e della fenomenologia
Aspetti dell’azione didattica che si ispirano alle varie forme di razionalità