Inquinamento dell’aria ed effetti sulla salute · Art. 5 - Educazione alla salute e rapporti con...

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Inquinamento dell’aria ed effetti sulla salute Dott. Celestino Panizza Bedizzole 19 Gennaio 2012 oCPo domenica 22 gennaio 2012

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Inquinamento dell’aria ed effetti sulla salute

Dott. Celestino Panizza

Bedizzole 19 Gennaio 2012

oCPodomenica 22 gennaio 2012

Codice deontologia medica

Art. 5 - Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente -Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini.A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile.Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva.

Art. 4 - Libertà e indipendenza della professioneL'esercizio della medicina è fondato sulla libertà e sull'indipendenza della professione che costituiscono diritto inalienabile del medico.Il medico nell’esercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici della professione, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.Il medico deve operare al fine di salvaguardare l’autonomia professionale e segnalare all’Ordine ogni iniziativa tendente a imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale

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I Temi

domenica 22 gennaio 2012

I Temi

• Qualità dell’aria a Brescia inquadramento• Caratteristiche degli inquinati dell’aria• Considerazioni sul rapporto salute e ambiente• Gli effetti a breve ed a lungo termine

dell’inquinamento atmosferico.• Le stime della dimensione degli effetti sanitari

sulla popolazione.• Alcuni casi.

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Qualità dell’aria a Brescia

inquadramento

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Lle macchie rosse che indicano concentrazioni elevate di NO2 (generato dalla combustione), coincidono con le zone più industrializzate: le principali città del Nord America e dell'Europa. In particolare in Italia, tutta la zona della

Pianura Padana presenta valori altissimi.

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Le stime di PM 2,5 del rapporto IIASA al CAFE

Identified anthropogenic contribution to rural concentrations of PM2.5 (annual mean concentrations, µg/m3), for the emissions of the year 2003

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Particolato (Pm 10) primario e secondarioCommissione Nazionale Emergenza Inquinamento Atmosferico

(Marzo 2006)

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OZONO rapporto IIASA al CAFE

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PM10 - Brescia

0

50

100

150

200

PM10Numerodisuperi(50ug/mc)2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

139 136149

172 170

135 129108

158

BsBrole?o BsSereno Rezzato Sarezzo

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PM10 - Brescia

0

15

30

45

60

PM10medieannuali2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

BsBrole?o BsSereno Rezzato Sarezzo Limite

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Caratteristiche degli inquinati dell’aria

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Figura 1. Zone delle reazioni nella camera di combustione. Zona 1, pre-fiamma, zona di innescamento; zona 2, alta temperatura, zona della fiamma; zona 3, post-fiamma, zona termica; zona 4, raffreddamento dei gas, zona fredda; zona 5, catalisi di superficie, zona fredda. Polibrominati-dibenzo-furani (PBDD/F), polibrominati dibenzo-p-diossine e dibenzofurani. I composti che prendono parte alle reazioni che si verificano durante il passaggio nelle varie zone, da quella più a monte verso quella più a valle, subiscono modifiche della struttura chimica con conseguente formazione di nuovi agenti inquinanti. Nella zona 2 si verifica la formazione di molte sostanze inquinanti "tradizionali" (per esempio, monossido di carbonio, ossidi di zolfo ed ossidi di azoto). Nelle zone 3 e 4 si formano gli inquinanti organici in fase gassosa. La zona 5 è una fonte importante di PCDD/F ed è sempre più riconosciuta come origine di altre sostanze inquinanti che in precedenza si pensava provenissero dalle zone 1-4.

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Figura 2. Formazione/crescita delle nanoparticelle e mediazione delle reazioni che formano gli inquinanti nei sistemi di combustione. Nelle reazioni che si verificano nelle zone della camera di combustione descritte nella figura 1 si ha la formazione del particolato così come la formazione degli inquinanti in fase gassosa. I metalli ed altri composti refrattari sono vaporizzati nella zona della fiamma. Questi posso condensare agglomerandosi o dare origine a nuclei nella zona della post-fiamma, dove catalizzano l'ulteriore sviluppo delle particelle e formano gli inquinanti nelle zone fredde.

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Considerazioni sul rapporto salute e ambiente

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APPELLO DI PARIGI• 1 la condizione sanitaria peggiora ovunque nel mondo; riguarda tanto i

paesi poveri che i paesi ricchi;

• 2 malattie croniche (cancro) aumentano nel mondo; nei paesi industrializzati è in crescita dal 1950; colpisce tutte le età;

– l'inquinamento chimico, la cui esatta portata è ancora sconosciuta, potrebbe contribuirvi per una parte importante;

• 3 l’esposizione ad alcune sostanze o prodotti chimici provocano un aumento del numero di alcune malformazioni congenite;

• 4 la sterilità, in particolare maschile, è in aumento, specialmente nelle regioni fortemente industrializzate;

– oggi in alcuni paesi dell'Europa, il 15% delle coppie sono sterili; l'inquinamento chimico può essere una delle cause di sterilità;

• 5 l'uomo è esposto oggi ad un inquinamento chimico diffuso causato da disparate sostanze/prodotti chimici; ha degli effetti sulla salute umana molto spesso la conseguenza di una insufficiente regolazione dell'immissione dei prodotti chimici sul mercato e di una gestione insufficientemente controllata delle attività economiche di produzione, consumo ed eliminazione di questi prodotti;

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6 sostanze o prodotti sempre più numerosi: HAP, alogeno derivati, diossine ed i PCB, amianto, metalli tossici (Pb, Hg), pesticidi, additivi alimentari ed altri ecc.;

– alcuni non sono affatto biodegradabili e perdurano nell’ambiente; un gran numero di questi prodotti contamina l’ambiente e la catena alimentare;

– l’uomo è permanentemente esposto a sostanze o prodotti tossici persistenti, incluse le sostanze inquinanti organiche persistenti (POPs); che alcune di queste sostanze o prodotti si accumulano negli organismi viventi, ivi compreso il corpo umano;

7 la maggior parte è messa sul mercato senza una sufficiente valutazione preventiva di tossicologici e di valutazione dei rischi per l'uomo;

8 contaminano in modo diffuso l'ambiente possono interagire le une con le altre e produrre effetti tossici aggiuntivi e/o sinergici negli organismi viventi;

– è di conseguenza diventato estremamente difficile stabilire al piano epidemiologico la prova assoluta di un legame diretto tra l'esposizione all'una e/o l'altra di queste sostanze o prodotti e lo sviluppo delle malattie;

9 alcune sono perturbatori ormonali, che possono essere cancerogeni, mutageni o reprotossici (CMR) nell'uomo;

– alcune possono causare allergie, malattie respiratorie, come l'asma; alcune sono neurotossici, provocando malattie degeneranti del sistema nervoso nell'adulto ed un abassamento di quoziente intellettuale nel bambino;

– alcuni sono immunotossici, comportando deficit immunitari, in particolare nel bambino, e che questi deficit immunitari sono generatori di infezioni, in particolare virali;

– i pesticidi sono disseminati volontariamente in grande quantità nell'ambiente laddove in gran parte sono sostanze chimiche inquinanti tossiche per gli animali e/o per l'uomo e per l'ambiente;

APPELLO DI PARIGI

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10 i bambini sono più vulnerabili ed più esposti; queste sostanze attraversa la barriera placentare e contamina l'embrione; si concentrano nel tessuto grasso e sé trovano nel latte delle madri che allattano; di conseguenza il corpo del bambino presenta il rischio di essere contaminato fin dalla nascita; il bambino può ingerire queste sostanze o prodotti e/o inalare l’aria da questi inquinata, in particolare nel proprio habitat;

11 possono indurre nel bambino malattie: un bambino su sette in Europa è asmatico, l'asma è acuita dall'inquinamento delle città e delle abitazioni; l'incidenza del cancro nei fanciulli è in crescita a partire da questi ultimi 20 anni in alcuni paesi industrializzati; da queste considerazioni risulta che il bambino è oggi in pericolo;

12 l'Uomo è un mammifero inseparabile dalla flora e dalla fauna circostante; è all'origine della scomparsa di molte migliaia di specie ogni anno; qualsiasi distruzione o inquinamento irreversibile della flora e della fauna mette nel pericolo la sua stessa esistenza;

13 Vi è un legame tra la scomparsa di specie animali, selvaggi o domestici, e la contaminazione dell'ambiente operata da alcuni di questi prodotti chimicie l'Uomo è esposto agli stessi prodotti che hanno causato a queste specie animali alcune malattie (malformazioni congenite, sterilità) che hanno comportato la loro scomparsa e che queste malattie sono comparabili a quelle osservate oggi nell'Uomo (dichiarazione di Wingspread 1991 firmata da 22 scienziati nordamericani);

14 l'inquinamento chimico è diventato una delle cause delle attuali malattie umane, quali il cancro, la sterilità, le malattie congenite, ecc.;

– che la medicina contemporanea non riesce a porvi un freno; nonostante il progresso delle ricerche mediche, la medicina rischia non di poterle sradicare;

APPELLO DI PARIGI

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oCPodomenica 22 gennaio 2012

Non può essere ridotto a fenomeno para-fisologico (accumulo di lesioni ossidative a carico del Dna)

oCPodomenica 22 gennaio 2012

http://ec.europa.eu/health/indicators/echi/list/echi_10.htmldomenica 22 gennaio 2012

•Un uomo di 20 anni nel 1998 aveva 55 anni di speranza di vita 10 dei quali con malattie serie e 3.8 con limitazioni nella mobilità. Nel 2006 uno 20enne vivrà 56.1ma 12.3 anni con malattie e 5.8 anni con limitazione della mobilità.

•Crimmins and Beltrán-Sánchez osservano che i miglioramenti recenti nella durata della vita negli US sono dovuti più alle cure che alla prevenzione delle malattie.

•Crimmins e coll. Analizno l’impatto dell’espizone a inquinanti nell’aria: Crimmins afferma che è un chiaro rischio di malattie cardiache e perdita delle abilità cognitive.

•In accordo con la World Health Organization (WHO), l’espozione a polveri al di sopra dei 20 µg/m3 annual determina 40,600 morti negli U.S.

volume 119 | number 3 | March 2011 • Environmental Health Perspectives

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12,7

ICD-XICD-X

Brescia 1999-200

1

Varese 1998-200

0

Milano 1999-2

002

Sondrio

1998-2002

POOL 1998-200

2rango MaX

All sites (ALL) 472,0472,0 433,9 392,8 461,1 400,5 14 472,0

All sites but skin (ALLbC44)All sites but skin (ALLbC44) 399,5 375,2 345,4 399,8 342 13 399,8

Other skin (C44)Other skin (C44) 72,5 58,7 47,4 61,2 58,5 13 82,7

Prostate (C61)Prostate (C61) 65,4 63 56,2 67,6 51,9 12 69,3

Lung ( (C33-34)Lung ( (C33-34) 62,7 61,2 57,8 67,1 55,4 8 67,1

Bladder (C67)Bladder (C67) 32,9 31,6 30,6 38,8 32,8 7 40,4

Colon (C18)Colon (C18) 26,4 30,2 29,2 24,6 28,6 2 36,0

Liver (C22)Liver (C22) 29,5 14,9 15,2 26 14,6 14 29,5

Stomach (C16)Stomach (C16) 26,3 22,3 13,7 25,7 18,5 13 27,0

Non-Hodgkin lymphoma (C82-85,C96)Non-Hodgkin lymphoma (C82-85,C96) 15,7 18,1 14,6 12 13,7 11 18,1

Kidney (C64)Kidney (C64) 15,2 13 12,6 14,1 11,5 14 15,2

leucemieleucemie 11,7 10,4 11,3 14,1 10,5 10 15,2

Rectum (C19-20)Rectum (C19-20) 12,7 12,8 12,1 12,5 13,3 6 14,7

Larynx (C32)Larynx (C32) 13,7 8,2 9,2 13,3 9,4 14 13,7

Pancreas (C25)Pancreas (C25) 11,9 8,7 8,9 12,2 8,6 13 12,2

Melanoma of skin (C43)Melanoma of skin (C43) 8,4 7,8 10,4 5,4 8,1 8 10,7

Other and unspecified (O&U)Other and unspecified (O&U) 2,3 7,1 7,1 8,7 7 0 10,3

Brain, nervous system (C70-72)Brain, nervous system (C70-72) 7,6 8,3 6,7 4,9 7 12 9,4

Confronto tra registri tumori: maschi Veneto, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Brescia, Parma, Varese, Biella, Genova, Milano, FVG-TN-BZ, Romagna, Sondrio, Torino, POOL

oCPodomenica 22 gennaio 2012

Brescia

1999-2001Varese

1998-2000

Milano 1999-20

02

Sondrio 1998-20

02

POOL 1998-200

2rango

All sites (ALL) 325,8 288,6 289,8 308,5 290 13 329,9

All sites but skin (ALLbC44) 280,6 253,6 258,2 262,6 252,8 12 288,0

Breast (C50) 97,4 91,9 94,4 89,3 85,7 12 100,7

Other skin (C44) 45,2 35 31,6 46 37,2 11 46,3

Colon (C18) 18,9 19 20,1 18,4 19,3 2 23,2

Thyroid (C73) 17,0 7,1 8,3 8,7 11 13 20,4

Lung (incl. trachea and bronchus) (C33-34) 11,3 10,9 16,7 11,4 12 2 16,7

Corpus uteri (C54) 12,1 12,4 11 14,5 12,1 6 15,9

Stomach (C16) 12,9 10,8 7,9 9,6 9,1 13 14,7

Non-Hodgkin lymphoma (C82-85,C96) 10,6 11,8 9,2 10,3 9,7 10 12,9

Ovary (C56) 9,3 10,5 9,1 11 9,2 7 11,9

Melanoma of skin (C43) 8,2 7,6 9,7 9,5 8,4 7 11,4

Bladder (C67) 5,6 5 6,1 10,1 6 2 10,1

leucemie 6,6 9,3 6,9 6,3 6,8 6 9,3

Liver (C22) 7,4 3,4 4 4,1 4,3 13 9,0

Confronto tra registri tumori: femmine Veneto, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Brescia, Parma, Varese, Biella, Genova, Milano, FVG-TN-BZ, Romagna, Sondrio, Torino, POOL

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Gli effetti a breve ed a lungo termine dell’inquinamento

domenica 22 gennaio 2012

Piramide degli effetti sulla salute associati all’inquinamento atmosferico

domenica 22 gennaio 2012

Problemi di salute per i quali esiste almeno un’evidenza di associazione con l’inquinamento atmosferico

domenica 22 gennaio 2012

Profondità di penetrazione degli inquinanti nel tratto respiratorio

domenica 22 gennaio 2012

Effetti patofisiologici generali degli inquinanti inalati

domenica 22 gennaio 2012

Studi epidemiologici che analizzano gli effetti acutidell’inquinamento atmosferico

• Le analisi delle serie temporali• Gli studi incrociati• Gli studi di coorte (gruppi altamente selezionati)

domenica 22 gennaio 2012

Studi epidemiologici che prendono in esamegli effetti a lungo termine

• L’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico varia da persona a persona a causa delle differenze spaziali piuttosto che temporali della qualità dell’aria.

• Children’s Health Study – California 12 comunità, SAPALDIA (CH), 8 città.

domenica 22 gennaio 2012

Moltissimi studi indicano aumento di 10 µg·m-3 del valore giornaliero di PM2.5 è aumento dello 0,5–1,0% mortalità n (RR 1,005–1,01, molto piccolo ma altamente significativo e rilevante.

Nei fumatori di 20 sigarette al giorno per 25 anni = decesso cardiopolmonare di 3,4 (studio coorte Paesi Bassi)

Persone che abitano in prossimità di strade trafficate, rischio inferiore a 2,0 volte rispetto ad aeree meno inquinate.

Studi epidemiologiciGi effetti acuti dell’inquinamento atmosferico sono relativamente “bassi” ma interessano molte persone

CHI SONO I NON ESPOSTI ALL’INQINAMENTO ATMOSFERICO?

domenica 22 gennaio 2012

Lo studio di mortalità APHEA-2

popolazione di oltre 43 milioni di persone in 29 città per un aumento di PM10 pari a 10 ug/m3, (Atkinson et al. 2001) • mortalità totale + 0,6% (95% CI 0,4-0,8), • mortalità m. cardiovasc. + 0,76% (95% CI 0,47-1,05) • mortalità cause respiratorie + 0,58% (95% CI 0,21-0,95) (Analitis et al.

2006).

ricoveri ospedaliere • per asma +1.1% adulti (+1,2 nei bambini)• a e m.polm. croniche + 1% (95% CI 0,4-1,5)• m. cardiovascolari + 0,5% (95% CI 0,2-0,8).

domenica 22 gennaio 2012

Curva dose-risposta tra la concentrazionedi PM 10 e la mortalità giornaliera in 10 città

degli Stati Uniti

Schvartz e Zambonetti

domenica 22 gennaio 2012

Stime del rischio relativo esposizione a lungo termine a PM2.5 (per 10 µg·m-3) e mortalità .

Principali studi di coorte Nord America.

domenica 22 gennaio 2012

Rischi relativi con intervalli di confidenza del 95% estratti da studi di coorte europei sull’inquinamento atmosferico e la mortalità, espressi in presenza di 10 µg·m-3 di NO2 o NOx

domenica 22 gennaio 2012

Stima degli effetti a lungo termine causati dal particolato atmosferico per un aumento di 10 µg/m³ di PM2.5

domenica 22 gennaio 2012

• Wertheimer & Leeper, Usa 1979 Traffico>5000 veicoli RR = 1.6 (1.1 – 2.3 95% C.I.)

• Savitz & Feingold, Usa 1989 Densità di traffico RR = 1 – 1.2 – 2.7 (1.3 – 5.9 95% C.I.)

• Feychting, Svensson, Ahlbom, Svezia 1998 NO2 RR = 1 – 1.7 – 2.7 (0.3 – 20.6 95% C.I.)

• Knox, UK 2005 Vicinanza a hot spots RR = 2.52

• Raaschou-Nielsen et al., Copenaghen 2000 Benzene Nessun rischio riscontrato• Crosignani 2006 Strade a grande traffico RR = 3.91 – 1.51

Leucemie infantili e traffico veicolare

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

Conferma che i casi di tumori infantili sono associati con siti industriali di combustione, che impiegano VOCs e a emissioni di motori. I rischi individuati includono 1,3 butadiene, diossine e benzo(a)pirene. La probabilmente inala questi composti o ad essi associati e li trasemtte al feto attraverso la placenta

domenica 22 gennaio 2012

Tumori della mammella

• Nessuna relazione con esposizione al momento della diagnosi

• Esposizione a traffico al menarca: 2.05 (0.92-4.54) per npl in pre-menopausa

• Esp. al primo figlio 2.57 (1.16-5.69) in post-menopausa: NON FUMATRICI

• (Nie et al, 2007)• TSP alla nascita > 140 vs 84: 2.42 (0.97-6.09)

(Bonner et al. 2005)

domenica 22 gennaio 2012

Effetti cardiovascolari

domenica 22 gennaio 2012

L’esposizione a PM 2.5 per pochi gg-settimane può scatenare decessi e eventi non fatali di malattie cc

Esposizioni a lungo termine aumentano il rischio di morte per m, cardiovascolari anche più che le esposizioni a breve termine e fra il segmento più esposto della popolazione riduzione dell’aspettativa di vita per alcuni mesi-anniL riduzione delle PM riduce la mortalità nell’arco di pochi anni.

Le evidenze sono aumentate dalla prima risoluzione. Le PM 2.5 sono una causa modificabile di morbilità e malattia cardiovascolare.

. (Circulation. 2010;121:2331-2378.)

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

Rischio di calcificazione coronaricae distanza del luogo di residenza dalla più vicina

strada a traffico intenso

Ackermann-Liebrich e all. Study on Air Pollution and Lung Diseases in Adults (SAPALDIA) Team. Am J Respir Crit Care Med 1997

domenica 22 gennaio 2012

Inquinamento atmosferico associato a … ?

• Diabete tipo 2 + 15-42% donne età avanzata (range PM interquartile) (Kramer 2010)

• Artrite reumatoide RR 1.31 (0.98-1.74) donne a 50 m da strade trafficate rispetto quelle residenti a 200 m. (Hart 2009)

domenica 22 gennaio 2012

Effetti neurodegenerativi dell’inquinamento atmosferico

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

Polveri sottili ed inquinati dell’aria: infiammazione del tratto respiratorio, alterazione della mucosa nasale mediatori di infiammazione nel cervello e nel circolo sanguigno

Mexico City inalazione di PM ed ozono in cani: cervello con segni di infiammazione ed alterazioni tipiche della malattia di Alzheimer’s.

I bambini di Città del Messico hanno indicatori di infiammazione cerebrale della corteccia frontale (cyclooxygenase-2 (COX2), interleukin-1β (IL-1β)) alterazioni del tessuto nervoso (astrocytic accumulation, 42 amino acid form of β-amyloid peptide (Aβ42), diffuse amyloid plaques in frontal cortex).

Effetti cardiovascolari (bambini): aumento endotelina-1(vasocostrittore regolatore circolo polmonare) e aritmie

Studi sulle condizioni della barriera nasale indicano che la elevata esposizione a inquinati come le PM può rappresentare un fattore di rischio per Alzheimer’s ed altre malattie neurodegenerative.

domenica 22 gennaio 2012

Gli autori partono dalla constatazione

• che l’aria di Mexico City (MC) e una miscela complessa di gas, PM e composti organici,

• che i ragazzi residenti in MC presentano infiammazioni croniche delle alte e delle basse vie respiratorie, accumulo di particolato nell’epitelio nasale, rottura della barriera respiratoria, infiammazione sistemica, infiammazione cerebrale, deficit cognitivi e anomalie. Alterazioni simili sono state riscontrate nei cani.

Inquinamento dell’aria urbana: influenza delle funzione olfattiva e patologie in bambini e giovani adulti 2009

domenica 22 gennaio 2012

• L’inquinamento dell’aria è associato con disfunzioni olfattive e patologia del bulbo olfattivo. APOE ε4 può essere fattore di susettibilità e UF-PM giocano un ruolo nella patologia.

• Rimane da chiairire il signficato a lugo termine dei dei defici olfattivi in giovani individui di un’area altamente inquinata.

• Gli autori sono dell’opinone che questi soggetti sono ad alto rischio di sviluppare defici olfattivi e difetti cogeniti comprese malattia di Alazheimer (AD) e Parkinson (PD).

conclusione

domenica 22 gennaio 2012

Brescia - Mexico CityPM 2.5

• Mexico City 23.6 – 24,3• Brescia 31,1

0

17,5

35,0

52,5

70,0

Jan-08 Feb-08 Mar-08 Apr-08 May-08 Jun-08 Jul-08 Aug-08 Sept-08 Oct-08 Nov-08 Dec-08

48,5

65,2

31,9

22,118,9 20,2

16,9 15,518,8

41,9

31,6

43,4

PM 25 Brescia 2008

PM 25media 2008

domenica 22 gennaio 2012

Effetti a livello riproduttivo dell’inquinamento atmosferico

domenica 22 gennaio 2012

Environmental Health Perspectives • VOLUME 116 | NUMBER 6 | June 2008domenica 22 gennaio 2012

• 41 studi rispondonono ai criteri di selezione

• Esposizione a biossido di zolfo associato a basso peso alla nascita,

• (PM) ≤2.5 µM associato a basso peso alla nascita, nascita pretermine (PTB) ridotta ètà gestazionale (SGA),

• PM of ≤10 µM associato a ridotta ètà gestazionale.

• NO2, NOx, ozono e CO dubbio.

Environ Int (2010),

domenica 22 gennaio 2012

Plausibilità biologica• Studi di epidemiologia molecolare• Addotti del DNA associati are rischio di ritardo della crescita

intrauterina (Dejmek 2000; Srám 1999), peso alla nascita altessa alal nascita e circonferenza cranica (Perera 1998, 1999),

• Frequnza di mutazione hypoxanthine-guanine phosphoribosyltransferase (HPRT) nei bambini (Perera et al. 2002).

• PAHs /metaboliti si legano al recettore (AhR) ->aumento attività antiestrogenica. Alterazione sistema endocrino (Carpenter et al. 2002)

• benzo[a]pyrene interferenza con crescita intrauterina (efftto antiestrogenico) (Bui et al. 1986)

• danno DNA damage attivazione apoptosi (Nicol 1995) o legandosi a recettori di crescita placentare (riduzione scambio di ossigeno) (Dejmek 2000).

• Livello addotti del DNA più elevati nei neonato che nelle madri – suscettibilità maggiore (Perera et al. 1999).

• PAH carcinogeni modulatori della crescita intrauterina (Guyda 1991; MacKenzie Angevine 1981; Rigdon Rennels 1964; Zhang et al. 1995).

domenica 22 gennaio 2012

Argomento Risultati Titolo Riferimento Biblecemia bambini e traffico veicolare

All (età <15 aa; OR = 2.2; 95% CI, 1.1–4.2), residenza <500 m. strade ad alto traffico vs. basso

Road Traffic and Childhood Leukemia: The ESCALE Study (SFCE)

Amigou et al. 2011

Effetti gestazionali

Riduzione durata gestazione (1.1% (95% CI: -1.7, -0.5) per presenza di 10 strade importanti nel raggio di 500 m. dalla residenza della madre

Increased traffic exposure and negative birth outcomes: a prospective cohort in Australia Barnet et al, 2011

effetti gestazionali

PM10 e NO2 (stimati alla residenza con dati di monitoraggio e modelli di dipersione) associati a ridotta circonferenza della testa, crescita fetale (2°-3° tim.) e peso alla nascita.PM10 associate con basso peso alla nascita (OR 3° e4° quartile= 1.38; 95% CI: 1.00, 1.90).

A i r P o l l u t i o n E x p o s u r e D u r i n g Pregnancy, Ultrasound Measures of Fetal Growth, and Adverse Birth Outcomes: A Prospective Cohort Study van den Hooven 2011

cardiovascolari

Studio canadese (Vancouver). Esposizione a inquinanti (BC) a traffico stimata attraverso modello alla residenza associata e ricoveri per CHD (aumento 3% per intervallo interquartile) e aumento 6% mortalità

Long-Term Exposure to Traffic-Related Air Pollution and the Risk of Coronary Heart Disease Hospitalization and Mortality Gan, 2011

tumore polmone

Tumre pomonare IRR 1.30 [95% confidence interval (CI), 1.05–1.61] 1° 4° quartile per stima Nox alla residenza

Lung Cancer Incidence and Long-Term Exposure to Air Pollution from Traffic Raascou-Nielsen 2011

effetti gestazionali

Los Angeles. Basso peso alla nascita qumnto 5% range interqurtile per svariati inquinanti da traffico (Nox PM2.5)

Traffic-Related Air Toxics and Term Low Birth Weight in Los Angeles County, California Wilhelm, 2011

tumori altre sedi nuove ipotesi

Nox alla residenza associato con Ca cervice uterina (IRR, 2.45; 95% CI, 1.01;5.93) tumere cerebrale (IRR, 2.28; 95% CI, 1.25;4.19), per 100 µg/m3 NOx.

Air pollution from traffic and cancer incidence: a Danish cohort study Raascou-Nielsen 2011

domenica 22 gennaio 2012

Epidemiology • Volume 19, Number 6, November 2008

domenica 22 gennaio 2012

Background: Prior studies have linked the Utah Valley Steel Mill closure that took place between August 1986 and September 1987 to improvements in several health outcomes. So-called natural experiments ease concerns over confounding and exposure misclassification, concerns that are common in studies of air pollution and pregnancy outcome.Methods: We compare birth outcomes for Utah mothers within and outside the Utah Valley, before, during, and after the mill closure.

Risultati: le gravide in corrispondenza della chiusura dell’impianto sono state meno soggette a partro prematuro rispetto alle agravide in perioddi precdedenti e successivi la chiusura. L’effetto è più forte nel secondo trimestre. Nel periodo di chiusura Ie nascite pretermine sono rimaste cstante in Utah Valley. Non sono stati riscontrati pattern per il peso alla nascita.

Conclusions: These results support other studies that have found effects on preterm birth of air pollution exposure early in pregnancy.

Epidemiology • Volume 19, Number 6, November 2008

domenica 22 gennaio 2012

Prima e dopo:

benefici per la salute pubblica legatial miglioramento della qualità dell’aria

domenica 22 gennaio 2012

An open-hearth steel mill in Utah Valley was closed from August 1986 through September 1987. Pope1 has demonstrated that during this closure, air pollution was reduced, especially particulate pollution (PM10), with improvements in respiratory disease and related hospital admissions, mortality, and school absenteeism. Toxicologic studies suggest that reductions in morbidity and mortality were not completely explained by the decline in particulate matter alone, but were likely because of reduced exposures to metals on the particles and oxidative stress.

Epidemiology • Volume 19, Number 6, November 2008

domenica 22 gennaio 2012

Variazioni dell’inquinamento atmosferico e ricoveri ospedalieri, variazioni degli effetti cellulari e broncoalveolari durante e dopo il periodo di chiusura di 1 anno dell’acciaieria sita

nella Utah Valley. Effetti osservati da studi epidemiologici, tossicologici e sperimentali

Ghio AJ, Devlin RB. Inflammatory lung injury after bronchial instillation of air pollution particles. Am J Respir Crit Care Med 2001; 164: 704–708.Pope CA. Respiratory hospital admissions associated with PM10 pollution in Utah, Salt Lake, and Cache Valleys. Arch Environ Health 1991; 46: 90–97.

domenica 22 gennaio 2012

n engl j med 357;23 www.nejm.org december 6, 2007domenica 22 gennaio 2012

9651 adulti 10-60 aa

Controllo funzionalità respiratoria 1992 e ricontrollo nel 2002

La riduzione di 10 mcg/mc di PM attenua la riduzione del FEV1 del 9% e del FEV 25-5 del 16%

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

Riduzione delle PM2,5 do 10 µg/mc=aumento di 0,61 ±0,20 anni di vita

L’effetto sulla speranza di vita riguarda sia le are più inquinate che quelle che lo sono meno: l’effetto delle PM si manifesta anche a basse concentrazioni

domenica 22 gennaio 2012

Il paradosso dell’inquinamento atmosferico:

piccoli rischi, grande impatto sulla salute pubblica

domenica 22 gennaio 2012

Non siamo tutti uguali:l’importanza della suscettibilità• bambini sono maggiormente colpiti• patologie preesistenti possono

determinare una suscettibilità.• stress ossidativo e nelle infiammazioni

sistemiche.• Condizioni socio ecomiche

domenica 22 gennaio 2012

Piccole variazioni delle funzioni polmonari: grande impatto sulla salute pubblica

domenica 22 gennaio 2012

Survey nel 2002 in 12 centri in Italia; bambini di 6–7 and 13–14 (33.623 bambini).

Risultati: La densità di traffico settimanale associata con asma; e forte associazione con tosse (OR = 1.24; 95% CI: 1.04, 1.49).

Conclusioni: alto rischio per bambini residenti zone ad alto traffico per effetti respiratori.

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

2006 Studia l’impatto sanitario delle PM10 e ozono sulla popolazione di 13 città italiane

Sulla Base di studi epidemiologici stima 25 outcome di salute

La media di PM10 per l’anno 2002–2004 varia da 26.3 µg/m3 to 61.1 µg/m3.

8220 morti anno rispetto alla concentrazione media di PM10 sopra 20 µg/m3. Corrisponde al 9% della mortalità per tutte le cause (esclusi gli incidenti) nella popolazione over 30;

La mortalità a breve termine ancora per PM10 sopra 20 µg/m3, è di 1372 decessi ,1.5% della mortalità

Ricoveri ospedalieri (PM10) dello stesso ordine di grandezza.

Ozono alla concentrazione maggiore di 70 µg/m3 contribuisce per lo 0.6% di tutte le cause di morte

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

Effetti dell'inquinamento a Milano in termini di eccesso di mortalità, morbilità e ricoveriEffetti dell'inquinamento a Milano in termini di eccesso di mortalità, morbilità e ricoveriEffetti dell'inquinamento a Milano in termini di eccesso di mortalità, morbilità e ricoveri Rispetto a 10 µg/m3

Mortalità per cause naturali per una permanenza di 10-20 anni

1.920

Mortalità per cause naturali Effetti immediati 306

Ricoveri/anno per cause respiratorie 744

Ricoveri/anno per cause cardiovascolari 1.199

Nuovi casi/anno di bronchite cronica 262

Episodi di bronchite acute nei bambini 10.307

Attacchi di asma nei bambini 9.357

Attacchi di asma negli adulti 4.706

Giorni persi di attività lavorativa 1.142.135

domenica 22 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA' EUROPEE, Sez. II,25/07/2008, Proc. C-237/07

ARIA - SALUTE - Valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente - Fissazione dei valori limite - Diritto di un terzo vittima di danni alla salute alla predisposizione di un piano d'azione - Direttiva 96/62/CE. In materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente, l'art. 7, n. 3, della direttiva del Consiglio 27 settembre 1996, 96/62/CE, come modificata dal regolamento (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio 29 settembre 2003, n. 1882, dev'essere interpretato nel senso che, in caso di rischio di superamento dei valori limite o delle soglie di allarme, i soggetti dell'ordinamento direttamente interessati devono poter ottenere dalle competenti autorità nazionali la predisposizione di un piano di azione, anche quando essi dispongano, in forza dell'ordinamento nazionale, di altre procedure per ottenere dalle medesime autorità che esse adottino misure di lotta contro l'inquinamento atmosferico. Gli Stati membri hanno come unico obbligo di adottare, sotto il controllo del giudice nazionale, nel contesto di un piano di azione e a breve termine, le misure idonee a ridurre al minimo il rischio di superamento dei valori limite o delle soglie di allarme ed a ritornare gradualmente ad un livello inferiore ai detti valori o alle dette soglie, tenendo conto delle circostanze di fatto e dell'insieme degli interessi in gioco.

CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA' EUROPEE, Sez. II, 25/07/2008, Proc.

C-237/07

domenica 22 gennaio 2012

"adottare il Principio di Precauzione e quello di Responsabilità significa anche accettare il dovere di

informare, impedire l' occultamento diinformazioni su possibili rischi , evitare che si consideri l'

intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali sperimentare tutto quanto è in grado di inventare il

progresso tecnologico... (omissis ) Invece di accettare una società che sta diventando sempre meno

democratica, in cui le scelte sfuggono ormai completamente agli individui e domina il Principio della

crescita economica ad ogni costo, si può pensare ad uno sviluppo che si attui sui principi di Precauzione e

responsabilità, dando priorità alla qualità della vita e all'equità sociale e ponendo il mantenimento della Salute

al di sopra dell' interesse economico".Lorenzo Tomatis

domenica 22 gennaio 2012