Inquadramento storico e cronologia ragionata. …...Al posto delle maschere tradizionali italiane...

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Francesco G. Manetti https://www.ereticamente.net/2014/08/la-tradotta-il-giornale-di-trincea-della-3a-armata-19181919-seconda-e-ultima-parte.html Inquadramento storico e cronologia ragionata. Seconda parte: nn. 11/25 e supplementi Con questo secondo e ultimo intervento concludiamo l’analisi del settimanale della Terza Armata, “La Tradotta”. La prima parte di questa nostra cronologia ragionata del più celebre, del più apprezzato, del più letto e del più curato “giornale di trincea” della Prima Guerra Mondiale è apparsa su EreticaMente con il sottotitolo Le nuvole parlanti nelle tempeste d acciaio . La medaglia commemorativa per i combattenti della Terza Armata Sarà comunque utile al lettore un fulmineo “ripasso” di quanto già affrontato. Avevamo parlato del fumetto nel periodo bellico, sottolineando come – almeno fino alla Guerra del Vietnam – venisse “arruolato” con i suoi personaggi e autori a sostegno della Patria… un fumetto talvolta protagonista di periodici appositamente riservati agli ambienti militari e combattentistici. Ci eravamo poi soffermati sulla genesi editoriale della “Tradotta” (evidenziando anche il lato “fumettistico” della sua impostazione, che la rese una sorta di “Corriere dei Piccoli” per fanti adulti!), stilando brevi schede bio-bibliografiche dei maggiori artisti che ne firmarono i testi e i disegni. Presentavamo dunque Renato Simoni, Enrico Sacchetti, Umberto Brunelleschi, Riccardo Gigante, Giuseppe Mazzoni, Arnaldo Fraccaroli, Gino Calza Bini e soprattutto Antonio Rubino – la vera “anima grafica” della pubblicazione. Seguiva la cronologia – pagina per pagina e con i dovuti riferimenti storici – dei primi dieci numeri dell’ebdomadario, introdotta da una rapida nota riguardante la periodicità e le tecniche di stampa e colorazione. In ultima pagina appariva in calce la seguente scritta (che poteva variare se il giornale veniva stampato nello stabilimento ausiliario di Reggio Emilia): “Istituto Veneto di Arti Grafiche Venezia – in conduzione dalla Casa Editrice d’Arte Bestetti & Tumminelli – Milano” (la ditta era stata fondata nel 1915). Adesso non resta che occuparci dei numeri che vanno dall’undicesimo al venticinquesimo e dei tre smilzi supplementi al n. 18 (usciti nei giorni della Vittoria), abbracciando così un periodo – storicamente affascinante e per certi versi esaltante – che va dal 22 giugno 1918 al 1° luglio 1919. Numero 11 – 22 giugno 1918 Copertina (pag. 1) – Illustrazione del Sacchetti, con lunghissimo titolo esplicativo: Le donne friulane sono orgogliose, superbe, invincibili. Sprezzano i soldati tedeschi . E fra parentesi la precisazione “Da una corrispondenza del giornale ungherese Magyaroszag di Budapest”. La grafia corretta doveva essere “Magyarország”, che significa semplicemente “Ungheria”: si trattava di un giornale indipendente fondato nel 1893 con una tiratura allora più che importante di 60.000 copie.