Inno ad Hermes Svuota il guscio della tartaruga, vi pratica dei fori e vi applica delle corde e poi...
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Transcript of Inno ad Hermes Svuota il guscio della tartaruga, vi pratica dei fori e vi applica delle corde e poi...
Inno ad Hermes“Svuota il guscio della tartaruga, vi pratica
dei fori e vi applica delle corde e poi si mette a cantare accompagnandosi con le
note che ottiene percuotendo quelle corde. E canta gli amori del sommo Zeus e di sua
madre, celebrando gli dei, la terra e le origini di tutto e il destino. Così risuonò per
la prima volta nell’universo la poesia”.
Poesia
• Il termine poesia, dal greco pòiesis è etimologicamente connesso al verbo pôiein (“fare, creare”). La nozione racchiude quindi, in origine, il concetto di creazione, strettamente congiunto all'idea di ispirazione divina.
• La poesia è un dono delle Muse e i poeti ne sono intermediari.
Poeta• Il poeta è colui che
crea solo dopo essere stato ispirato dalle Muse.
• Nello Jone, dialogo giovanile che Platone dedica al fenomeno della poesia, i poeti sono detti "messaggeri degli dei" dal fatto che Hermes, inventore della poesia, fosse il messaggero degli dei.
Lo scopo della poesia nel mondo arcaico
• Nell’età arcaica la poesia rappresentò lo strumento privilegiato usato per conservare il patrimonio culturale e tramandare alla memoria collettiva il sistema di valori dell'intera civiltà.
• Risulta fondamentale, dunque, la funzione educativa ricoperta dalla poesia nel mondo arcaico.
Aedi, cantori, menestrelli e rapsodi
• Rapsodi (rapto = cucire + ode = canto), insieme agli aedi e ai cantori, nell’età splendente greca tramandavano oralmente alla società i canti e le opere più significative e famose dell’epoca (Iliade e Odissea, per esempio).
• In Grecia, intorno all'VIII sec. a.C. (con l'introduzione della scrittura alfabetica) si cominciò a mettere per iscritto i versi cantati dagli aedi.
• Durante il periodo medievale, invece, erano i menestrelli a rallegrare e intrattenere i nobili signori delle corti con coinvolgenti rappresentazioni accompagnati da sinfonie di cetra e ghironda.
E oggi… i cantautori• Con il
termine cantautore (cantante + autore) si indica colui che interpreta canzoni da lui stesso composte.
• Generalmente il "cantautore” utilizza melodie semplici che acquistano particolare valore in virtù del significato del testo eseguito, spesso erroneamente associato alle poesie, quando invece è differente in quanto creato insieme alla musica alla quale deve essere complementare.
Quando poesia e musica si dividono
• La poesia ha cominciato ad essere autosufficiente rispetto alla musica con la diffusione del libro a stampa (inventata da Gutenberg intorno alla metà del XV sec.).
• Attraverso la cultura tipografica si passa da un pubblico di ascoltatori ad un pubblico di lettori.
Secondo Montale…“La poesia è nata dalla necessità di aggiungere un suono vocale al ritmo
martellante delle musiche primitive”.
• Ecco come Montale spiega, durante il discorso della consegna del premio Nobel, la sopravvivenza di elementi fonici nei testi poetici: le figure retoriche di suono.