INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e...

84

Transcript of INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e...

Page 1: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 2: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 3: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 4: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 5: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

3/4 SOMMARIOL’EDITORIALEVerso la digitalizzazione delle imprese ........................................................................ 7

IN PRIMO PIANOConfapi al tavolo per progetto “Casa Italia” .................................................................... 8

ISTITUZIONI E PMIInvestitori istituzionali italiani ...................................................................................... 10Delio Dalola al timone di Fasdapi .................................................................................. 18

ECONOMIA E MERCATOLa svolta alternativa al credito bancario ........................................................................ 18Cosa dire ai clienti quando state cedendo l’azienda ...................................................... 22L’economia circolare ...................................................................................................... 24

INNOVARE CON LA FORMAZIONE6° Master di II livello in Industrial Automation .............................................................. 26

INNOVAZIONI & TECNOLOgIEIndustry 4.0 .................................................................................................................. 28La fresatura integrale guarda al futuro .......................................................................... 34

AMBIENTETeknowood .................................................................................................................... 36L’interoperabilità tra veicoli elettrici e reti intelligenti .................................................. 38

SPECIALE BIMU30.BI-MU / Sfortec Industry ............................................................................ 42Industria 4.0 il futuro, ma con l’esperienza .................................................................. 4670 anni di attività .......................................................................................................... 48Rettificatrici Ghiringhelli 95 anni sull’onda dei mercati ................................................ 50Centro di lavoro a 5 assi ................................................................................................ 52ProCAM Group presenta Edgecam 2016 R2 .................................................................. 54

FIERE ED EVENTINasce la partnership tra Automatica e A&T-Robotic World ............................................ 56La subfornitura si dà appuntamento a MIDEST ............................................................ 58Il primo business-event dedicato a motion e mechatronics .......................................... 61Subfornitura, impresa digitale e robotica ...................................................................... 62Circular economy e climate change .................................................................. 64I vantaggi di essere green ............................................................................................ 68

LE PMI SANNO INNOVARELa soluzione alle conseguenze dei controlli del GSE .................................................... 70Terre Ducali alla conquista degli Usa grazie alla tecnologia delle alte pressioni .......................... 72SolarCloud servizi per il settore dell’energia solare ...................................................... 74

NEWS DALLE AZIENDEUn green building per smart worker ............................................................................ 76I robot collaborativi arrivano in Italia ............................................................................ 78Nuovi progetti in fresatura ............................................................................................ 79

SERVIZIO AI LETTORI 80

2016

Page 6: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 7: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

Verso la digitalizzazione delle imprese

L’EDITORIALE

Il mondo industriale sta facendo pas-si da gigante verso la digitalizzazio-ne della produzione quale elementofondamentale della trasformazioneipotizzata da Industria 4.0. La quartarivoluzione industriale, come essaviene definita, senza cadere nellamoda del momento, deve esserepercepita come motore per ridare vi-talità a un comparto manifatturieroschiacciato da una parte da una for-te concorrenza globale e, dall’altra,dalla stagnazione dei consumi senzai quali non ci può essere ripresa alcu-na. Per paradosso, le esigenze deiconsumatori stessi vanno verso pro-dotti sempre più personalizzati, rea-lizzati su misura, che impongono al-le imprese di essere sempre più fles-sibili. E come raggiungere questaflessibilità? Con linee di produzioneindustriali altamente automatizzate,con un elevato grado di riconfigura-zione semplice e veloce e su macchi-ne di produzione sempre più perfor-manti. Al contempo occorrono com-petenze tecniche e manageriali ingrado di saper gestire questo nuovo

modello di business necessariamen-te imperniato sulla digitalizzazionedelle imprese.Ovviamente il contesto strutturaledelle industrie manifatturiere italia-ne è ben diverso da quello tedescoin cui si è sviluppato il concetto diFabbrica Digitale, purtuttavia esisteuna base solida dalla quale partirecostituita dalla professionalità inmolte discipline tecniche di moltenostre imprese, quelle che costitui-scono l’eccellenza italiana. Il successo della prossima BIMU diMilano, fiera dedicata a macchine u-tensili, sistemi di produzione e robot,dipenderà molto dai messaggi cheessa saprà lanciare per incentivare ilmiglioramento necessario del parcotecnologico e l’incremento del livel-lo di automazione dei processi pro-duttivi ma facili da usare e aperti al-l’integrazione, la cosiddetta "OpenInnovation".

Fabio Chiavieri

Page 8: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

8 INNOVARE – IN PRIMO PIANO

Il 6 Settembre scorso Confapi, rappre-sentata dal presidente Maurizio Casa-sco, ha partecipato a Palazzo Chigi al-l’incontro preliminare sul Progetto CasaItalia, presieduto direttamente dal Pre-mier Matteo Renzi.Al tavolo della Sala Verde sedevano an-che i Segretari generali di CgIL – CISL–UIL e UgL, il Presidente di Confindu-stria, ANCE, Confartigianato, Confcoo-perative e Rete Imprese Italia.

Il progetto che nasce dalla necessità didare risposte concrete e coordinate al-le popolazioni duramente colpite dal re-cente terremoto nell’Italia centrale haambizioni più vaste e più lungimiranti.Come ha dichiarato il presidente, oltrealla ricostruzione, serve un cambio dimentalità poiché è sempre mancato fi-nora un progetto Paese, basato sullaprevenzione. Si tratta quindi di un’inver-sione di tendenza, di una sfida che de-

ve coinvolgere tutte le migliori forze. Èper questa ragione che Renzi ha tenutoa presentarlo personalmente alle Asso-ciazioni datoriali più importanti e alleOrganizzazioni sindacali.Anche il famoso architetto Renzo Piano,con cui il Primo Ministro nei giorni se-guenti al sisma si era incontrato e consi-gliato, ha sottolineato come si dovreb-be trattare di un progetto di lungo re-spiro che potrà arrivare a compimentosolo tra un paio di generazioni. Un lassodi tempo in cui, grazie a prevenzione, e-ducazione e investimenti, e guidati dauna visione strategica, si potrebbe ridi-segnare la nuova Italia dei prossimi de-cenni. Nel corso del suo intervento, il presi-dente Confapi Casasco ha espresso vi-vo apprezzamento per un progetto che,superando i tradizionali tempi della po-litica, richiama ad una comune respon-sabilità sociale sia la politica, sia i sinda-cati, sia gli imprenditori. Ha tenuto a sot-tolineare come i piccoli e medi indu-striali siano da sempre legati al territo-rio e che, seppur troppo spesso dimen-ticati dal sistema, non si sottrarranno,come non si sono mai sottratti, ad un im-

Confapi al tavolo per progetto “Casa Italia”

Page 9: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

pegno civile purché serio, concreto eben coordinato. Ha anche avanzato al-cune proposte che potrebbero facilita-re, nell’ottica delle PMI, l’attuazione delPiano, da dettagliare poi nei successivitavoli tecnici.In Casa Italia si immagina di inserirenon solo i provvedimenti per l’ade-guamento antisismico, ma anche gliinvestimenti sulle scuole, sulle perife-rie, sul dissesto idrogeologico, sullebonifiche e sui depuratori, sulle stra-de e sulle ferrovie, sulle dighe, sullecase popolari, sugli impianti sportivi ela banda larga, sull’efficientamento e-nergetico, sulle manutenzioni nonchésui beni culturali e sui simboli di cittàe paesi italiani.La strada che si vorrebbe seguire èquella degli incentivi e defiscalizzazio-ni a lungo termine per incoraggiare,per esempio, l’intervento su abitazio-ni e immobili per l’impresa. Renzo Pia-no propone di facilitare tali lavori nelcorso dei passaggi generazionali del-la proprietà dell’immobile.Altro versante di interventi è quello sul

patrimonio pubblico. I crolli, più o me-no recenti, di edifici di uso pubblicostanno a dimostrare che purtropponon vengono rispettate le norme e chebisogna intensificare il monitoraggio,il controllo e gli interventi su tutto ilpatrimonio pubblico esistente.Il 16 settembre, nel corso del Forum

Ambrosetti a Cernobbio, il Primo Mi-nistro ha anche annunciato che gio-vanni Azzone, rettore del Politecnicodi Milano, sarà alla guida di Casa Ita-lia, per far sì che si trasformi in un pro-getto organico volto ad una manuten-zione del nostro Paese all’altezza del-le aspettative.

IN PRIMO PIANO – INNOVARE 9

Page 10: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

TERZO REPORT ANNUALE Nel suggestivo complesso monumenta-le-archeologico di Piazza Sallustio in Ro-ma, già Horti Sallustiani dell’imperatoregiulio Cesare e oggi sede dell’Unionca-mere, si è tenuta Il 7 settembre 2016 ilconvegno sul Terzo Report Investitori I-stituzionali italiani.Il congresso, al quale il Fondo PREVINDA-PI, Fondo pensione complementare per idirigenti della PMI del sistema CONFAPI,ha partecipato con una sua delegazione,ha avuto l’obiettivo di fornire un quadroquantitativo sul mondo degli investitori i-stituzionali principali.Il Convegno è stato coordinato dal Dott.Alberto Brambilla, Presidente del centrostudi e ricerche Itinerari Previdenziali, ilquale ha sottolineato che nel nostro Pae-se gli Investitori Istituzionali principali, aparte le banche, le assicurazioni e le Sgr,che tuttavia operano con schemi differentisono soprattutto i Fondi Pensione Preesi-stenti (FPP), tra cui PREVINDAPI, i FondiPensione Negoziali (FPN), le Casse di Pre-videnza Professionali di primo pilastro e leFondazioni di origine bancaria, a cui si ag-giungono le Casse e i Fondi di assistenzasanitaria integrativa che ad oggi hanno su-perato gli 8 milioni di iscritti.Questo terzo Report Investitori Istituzio-nali si è posto l’obiettivo principale di for-nire un quadro quantitativo sul mondo de-gli investitori istituzionali italiani, fotogra-fando la situazione anagrafica e patrimo-niale di questi operatori dal punto di vistadel numero dei soggetti operanti, degli a-

derenti attivi e dei pensionati per i fondipensione e le casse previdenziali, della di-mensione delle risorse gestite da questi in-vestitori, della composizione e diversifica-zione dei patrimoni e dei soggetti gestorie fabbriche prodotto ai quali questi patri-moni sono affidati in gestione. Dalla rilevazione, inoltre, si è ricavato unaserie di classifiche dimensionali (per iscrittie patrimoni dei singoli investitori istituzio-nali e per risorse affidate ai singoli gestori)che consentono a tutti di disporre in mo-do semplice ed immediato di informazionialtrimenti non disponibili in modo aggre-gato.

“gli investitori istituzionali che o-perano in Italia sono risultati 448con una gestione patrimoniale di216,35 miliardi di euro”

In sintesi gli investitori istituzionali che o-perano in Italia sono risultati 448 (36 fondiNegoziali, 88 Fondazioni di origine Banca-ria, 20 Casse Professionali Privatizzate, 304Fondi Preesistenti) con una gestione patri-moniale di 216,35 miliardi di euro (+88%rispetto al 2004), di cui circa 125 miliardi(oltre il 57%) è affidato direttamente o in-direttamente a gestori professionali conun incremento costante della “fabbrica delrisparmio gestito”.Sommando anche le risorse gestite daifondi pensione aperti e dai PIP (42,7 mi-liardi) e dalle Casse e Fondi di assistenzasanitaria integrativa (3,45 miliardi) il patri-monio complessivo ha raggiunto quota

10 INNOVARE – ISTITUZIONI E PMI

a cura della Redazione

Investitori istituzionali

italianiIscritti, risorse e gestori

dei patrimoni previdenziali per l'anno 2015

Page 11: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

ISTITUZIONI E PMI – INNOVARE 11

262,07 miliardi di euro, cioè il 16% del Pil. Pur in calo rispetto al 2014, i rendimentidei Fondi pensione e delle Fondazioni Ban-carie, si sono mantenuti per il 2015, su buo-ni livelli, superiori ai rendimenti obiettivocostituiti da inflazione, media quinquen-nale del Pil e Tfr. Anche nel primo semestre 2016 proseguela discesa dei rendimenti e dopo molti an-ni alcuni fondi performano meno dei para-metri obiettivo.L’ulteriore appiattimento dei tassi, spessonegativi sul breve periodo, che proseguiràanche nei prossimi mesi e la grande volati-lità dei mercati finanziari, spingono i re-sponsabili istituzionali alla ricerca di nuoveasset class. Ciò è emerso con chiarezza an-che da altre indagini in materia, sui livellidi soddisfazione e prospettive su perfor-mance, investimenti, diversificazione deipatrimoni e rapporti con gestori e advisorin cui il 90,5% degli intervistati prevede dirivedere l’asset allocation con il probabileinserimento di investimenti alternativi (Fia)e con una modifica nei mandati sempremeno generici e sempre più a ritorno to-tale e multi-asset.

“I Fondi Pensione Negoziali sonorisultati 36 con 2.419.103 iscritti(+24,4% rispetto allo scorso anno)e un patrimonio complessivo dicirca 42,5 miliardi di euro (+7,3%rispetto al 2014)”.

L’incremento degli iscritti è dovuto princi-palmente all’obbligatorietà in alcuni fondiche ha beneficiato dell’introduzione delcontributo “contrattuale” a carico dei da-tori di lavoro per tutti i lavoratori edili-in-dustria ed edili-artigianato che ha supera-to per numero di iscritti gli altri fondi deisettori metalmeccanico, chimico e quellopubblico, quest’ultimo dimostrando cheanche i dipendenti pubblici stanno pre-stando attenzione al mondo della previ-denza complementare.I Fondi Pensione Preesistenti sono stati304 fondi (19 in meno rispetto allo scorsoanno) con 644.797 iscritti (in lieve calo ri-spetto al 2014) e un patrimonio di 55,3 mi-liardi (+2,4% rispetto all’anno preceden-te). In particolare il Fondo Previndapi haattualmente un patrimonio accantonato diriserve matematiche di circa 310mila € conuna rendita annuale per i dirigenti iscrittidel 3,44%.Le 88 Fondazioni di origine bancaria han-no avuto un patrimonio netto contabile di40,7 miliardi di euro mentre il totale degliattivi di bilancio ammonta a 48,55 miliardi.

Occorre tuttavia considerare il rilevanteimporto delle erogazioni (oltre 20 miliardiin 10 anni) che sommate al patrimonio fa-rebbero superare i 70 miliardi, effettuatetra l’altro, in un periodo in cui le bancheconferitarie hanno drasticamente ridottole quotazioni e, quando non azzerati, an-che i dividendi imponendo alle Fondazio-ni stesse uno sforzo di sostegno al siste-ma.Nonostante le difficoltà dei mercati finan-ziari che si sono riverberate pesantemen-te soprattutto sulle banche, il rendimentomedio del patrimonio nel 2015 è stato del3,4% (contro il 5,5% del 2014). Le 20 Casse dei Liberi Professionisti con-tano su 1.614.839 iscritti e un patrimoniodi 69,9 miliardi di euro, di cui 55,2 investitidirettamente e 14,8 affidati in gestione tra-mite mandatoInfine le Casse di assistenza sanitaria inte-grativa, nel 2015 hanno superato le 300 u-nità e il numero totale degli assistiti (iscrit-ti e familiari a carico) ha raggiunto circa 8milioni, con prestazioni erogate che po-trebbero superare i 2,3 miliardi di euro. Ilpatrimonio in continua crescita, costituitodalle riserve tecniche e da altri accantona-menti prudenziali, ammonta a circa 3,45miliardi di euro. Per i manager del mondodella piccola e media impresa Confapi eFedermanager hanno costituito il Sanint.Dall’indagine presentata è emerso inoltreche vi sono alcune misure allo studio delgoverno in vista della prossima Legge diStabilità che trovano conferma nell’APE(Anticipazione Pensionistica) e nella RITA(Rendita Integrativa Temporanea Antici-pata), con le quali la previdenza comple-mentare viene a consolidare il suo ruolo

Lo stand del sistema manageriale della PMI Previndapi e Fasdapi nel corso di un evento programmatico

Page 12: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

12 INNOVARE – ISTITUZIONI E PMI

nella fase precedente il pensionamento,divenendo non più e non solo una renditaintegrativa della previdenza obbligatoriama anche come soggetto erogatore di u-na rendita per finanziare un’uscita antici-pata dal mercato del lavoro o per far fron-te a periodi di disoccupazione.Ovviamente tale misura assimilerebbe ilmeccanismo di agevolazione fiscale giàprevisto per la rendita vitalizia erogata daifondi pensione, che prevede dopo 15 an-ni di adesione alla previdenza complemen-tare una tassazione ad aliquota del 15%,ridotta di uno 0,3% annuo per ogni annodi adesione alla previdenza complemen-tare successivo al quindicesimo.In ambito g20 sul tema dei mercati finan-ziari vi è allo studio un basket di propostee misure per sviluppare ancora di più gliinvestimenti nell’economia reale da partedegli investitori istituzionali, attraversostrumenti di incentivazione fiscale e mec-canismi di garanzia pubblica.A tale proposito gli investitori istituzionalipotrebbero rivestire un ruolo cruciale peril sistema economico, mettendo a disposi-zione liquidità per far ripartire gli investi-menti delle imprese, la domanda internae la produttività. In questa fase, però, i bilanci pubblici nonhanno risorse da mettere a disposizione eil sistema bancario è alle prese con gli im-patti prodotti dai processi di ristrutturazio-ne che li stanno investendo. Pertanto gli investimenti nell’economia deicollocamenti istituzionali sono tuttoratroppo limitati a fronte del potenziale di260 miliardi di patrimonio investito; pro-babilmente perchè questi soggetti non so-no convinti delle garanzie offerte dallo Sta-to in quanto tale.

Si rende necessaria l’apertura di un ta-volo di discussione tra governo, parla-mento ed enti di previdenza ed il mon-do delle Casse privatizzate, per affron-tare alcune questioni cruciali, come il li-vello di tassazione e il sistema dei con-trolli, che tuttora rappresentano dellecriticità per un mondo formalmente pri-vatizzato, ma di fatto sottoposto a re-gole pubblicistiche.

Nonostante il calo dei rendimenti, quel-lo della previdenza complementare sem-bra essere tuttora un sistema che ha ret-to bene alla crisi: il tema della tassazio-ne del risparmio previdenziale e della suaeccessiva sproporzione rispetto agli at-tori degli altri Paesi Ue; quello degli ap-palti, per quanto riguarda le Casse pri-vatizzate; oltre ad alcuni dettagli da per-fezionare nel decreto sul credito d’impo-sta per gli investimenti nell’economiareale, che ha comunque sortito effetti fi-nora soddisfacenti.

IL QUADRO gENERALE DEI TEMI TRATTATI NEL REPORT: ■ gli investitori istituzionali che operano inItalia sono 448 (36 fondi Negoziali, 88 Fon-dazioni di origine Bancaria, 20 Casse Pro-fessionali Privatizzate, 304 Fondi Preesi-stenti) e gestiscono un patrimonio di216,35 miliardi di euro (+88% rispetto al2004), di cui circa 125 miliardi (oltre il 57%)è affidato direttamente o indirettamentea gestori professionali con un incrementocostante della “fabbrica del risparmio ge-stito”. Sommando anche le risorse gestitedai fondi pensione aperti e dai PIP (42,7miliardi) e dalle 300 Casse e Fondi di assi-stenza sanitaria integrativa (3,45 miliardi)il patrimonio complessivo raggiunge quo-ta 262,07 miliardi di euro, cioè il 16% delPil; ■ Pur in calo rispetto al 2014, i rendimentidei Fondi pensione e delle FondazioniBancarie, si mantengono per il 2015, subuoni livelli, superiori ai rendimenti obiet-tivo costituiti da inflazione, media quin-quennale del Pil e Tfr. Anche nel primo se-mestre 2016 prosegue la discesa dei ren-dimenti e dopo molti anni alcuni fondiperformano meno dei parametri obietti-vo. L’ulteriore appiattimento dei tassi,spesso negativi sul breve periodo, che pro-seguirà anche nei prossimi mesi e la gran-de volatilità dei mercati finanziari, spingo-no i responsabili istituzionali alla ricerca dinuove asset class. Ciò emerge con chiarez-za anche dalla quinta indagine annuale diItinerari Previdenziali sui “Livelli di soddi-

Page 13: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 14: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

14 INNOVARE – ISTITUZIONI E PMI

sfazione e prospettive su performance, in-vestimenti, diversificazione dei patrimonie rapporti con gestori e advisor” in cui il90,5% degli intervistati prevede di rivede-re l’asset allocation con il probabile inseri-mento di investimenti alternativi (Fia) e conuna modifica nei mandati sempre menogenerici e sempre più a ritorno totale emulti-asset. ■ I Fondi Pensione Negoziali: alla fine del2015 i 36 fondi negoziali contavano2.419.103 iscritti (+24,4% rispetto alloscorso anno) e un patrimonio complessivodi circa 42,5 miliardi di euro (+7,3% rispet-to al 2014). Dal punto di vista degli iscritti,l’incremento è dovuto principalmente al-l’introduzione del contributo “contrattua-le” a carico dei datori di lavoro per tutti ilavoratori edili-industria ed edili-artigiana-to e versato al fondo di riferimento PREVE-DI. Un esempio da seguire nell’ottica di au-mentare la tutela dei lavoratori e rafforza-re il welfare dello Stato. Nella classifica deifondi per numero di iscritti, dopo Prevedi,Cometa, Fonte, Fonchim e Laborfonds, insesta posizione si posiziona Espero con99.819 iscritti, a dimostrazione del fattoche anche i dipendenti pubblici stanno pre-stando attenzione al mondo della previ-denza complementare. guidano invece laclassifica dei fondi per patrimonio Cometa(9,65 mld), Fonchim (5,13 mld), Fonte (3,03mld) e Laborfonds (2,18 mld).■ La gestione è quasi completamente e-sternalizzata a gestori professionali (nel2015 solo tre i fondi hanno gestito diret-tamente parte del loro patrimonio: Euro-fer, Solidarietà Veneto e Laborfonds). Si e-videnzia un’elevata concentrazione suimandati bilanciati obbligazionari; dal pun-to di vista della composizione del patrimo-nio, infatti, il 67,4% delle risorse è investi-to in titoli di Stato e obbligazioni, il 18,5%in azioni, il 6,35 % in OICR e la restantequota in depositi e altre attività e passività. ■ I Fondi Pensione Preesistenti: i 304 fon-di preesistenti in attività alla fine del 2015(19 in meno rispetto allo scorso anno, conprevisione di ulteriore riduzione) registra-vano 644.797 iscritti (in lieve calo rispettoal 2014) a fronte di un patrimonio di circa55,3 miliardi (+2,4% rispetto all’anno pre-cedente). Ai primi posti delle classifichePrevindai (77.741 iscritti e 9,24 mld di pa-trimonio), Fondi gruppo Unicredit (47.162iscritti e 2,95 mld di patrimonio), Fondigruppo Sanpaolo IMI (34.964 iscritti e 2,45mld di patrimonio). ■ Circa il 24% del patrimonio dei fondipreesistenti è gestito in via diretta mentre

il restante 76% è affidato a gestori profes-sionali. Si conferma anche quest’anno co-me la gestione sia fortemente orientataverso investimenti tradizionali: obbligazio-ni, immobili, monetari e OICR di tipo ob-bligazionario o bilanciati, anche se per laprima volta sono significativi i fondi “alter-native” (3,8%). Nella classifica dei gestoriper quota di mercato spiccano ai primi po-sti tre compagnie di assicurazione che de-tengono consistenti quote in polizze: ge-nerali Spa con il 21,52% seguita da Allianz,14,10% e UnipolSai 5,01%. ■ Le Fondazioni di origine bancaria ope-ranti nel nostro Paese sono 88; il Report a-nalizza le prime 22 Fondazioni, che per pa-trimonio netto contabile rappresentanocirca l’80% del totale complessivo gestitodi tali enti. Nel 2015 il patrimonio nettocontabile delle 88 Fondazioni che ammon-ta a 40,7 miliardi di euro mentre il totaledegli attivi di bilancio ammonta a 48,55 mi-liardi. Occorre tuttavia considerare il rile-vante importo delle erogazioni che som-mate al patrimonio farebbero superare i70 miliardi. Nonostante le difficoltà deimercati finanziari che si sono riverberatepesantemente soprattutto sulle banche, ilrendimento medio del patrimonio nel2015 è stato del 3,4% (contro il 5,5% del2014). ■ Il 34% del patrimonio delle Fondazionianalizzate è investito direttamente nellabanca conferitaria. Il recente Protocollosottoscritto tra le Fondazioni bancarie e ilMEF porterà, nel triennio, ad una riduzio-ne del patrimonio investito nella propriaconferitaria in misura non superiore al 33%del totale delle risorse investite. gli inve-stimenti diretti considerati nel report am-montano a 18,12 miliardi (esclusi gli inve-stimenti in CDP, conferitaria e Fondazionecon il Sud che sono stati considerati a par-te come istituzionali): si tratta principal-mente di investimenti in OICR, con un’at-tenzione particolare negli ultimi anni agliOICR alternativi che ammontano a 2,9 mi-liardi di euro (Multi-asset, Multistrategy,Private Equity, Venture Capital, Commo-dities, etc.), e partecipazioni in società diinfrastrutture, sviluppo locale, del settoredell’energia e delle utilities di distribuzio-ne a conferma del grande impegno delleFondazioni a sostegno dell’economia rea-le. ■ Le Casse dei Liberi Professionisti. Alla fi-ne del 2015 le 20 Casse di previdenza con-tavano 1.614.839 iscritti e un patrimoniodi 69,9 miliardi di euro, di cui 55,2 investitidirettamente e 14,8 affidati in gestione tra-

Page 15: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

mite mandato. Le Casse con il maggiornumero di iscritti sono Enpam (360.845),Enasarco (240.141), Cassa Forense(235.055) mentre dal punto di vista patri-moniale guidano la classifica per totale at-tivo Enpam (17,57 mld), Cassa Forense(9,78 mld) e Inarcassa (8,97 mld). ■ La gestione diretta mobiliare è la princi-pale modalità di investimento adottatadalle Casse di previdenza, gli investimentisi concentrano nell’acquisto di titoli obbli-gazionari (19% delle risorse gestite diret-tamente), quote di OICR (25%) oltre a in-vestimenti immobiliari (26% considerandosia gli immobili sia le quote di società im-mobiliari e i fondi immobiliari).■ Le Casse di assistenza sanitaria integra-tiva: A fine 2015 il numero delle Casse o-perative nel Paese, secondo le nostre sti-me, supera le 300 unità (erano 300 nel2014 e 290 nel 2013). Nel 2014 (ultimo an-no per cui sono disponibili i dati dell’Ana-grafe del Ministero della Salute) il numerodegli iscritti è pari a oltre 5,7 milioni di u-nità, mentre il numero degli assistiti, cheinclude anche il numero dei familiari, sfio-ra i 7,5 milioni con un incremento del 8,3%.Per l’anno 2015 si stima un totale degli as-sistiti pari a circa 8 milioni. ■ Le prestazioni erogate nel 2014 sono sta-

te pari a 2,16 miliardi di euro e nel 2015potrebbero superare i 2,3 miliardi. Il patri-monio in continua crescita, costituito dalleriserve tecniche e da altri accantonamentiprudenziali, ammonta a circa 3,45 miliardidi euro ed è investito prevalentemente inpolizze, mandati di gestione e strumentidi breve periodo (rispettivamente 19,3%,37,6% e 11,7% del patrimonio totale delleCasse e dei Fondi sanitari analizzati). I gestori dei patrimoni previdenziali: Il ge-store con la maggiore quota di mercato(9,09%) è generali, mantenendo rispettoallo scorso anno la posizione di primatonella classifica, seguito da State Street cheguadagna il secondo posto con oltre 5 mi-liardi di euro di risorse in gestione e quasiil 6% di quota di mercato. Salgono al ter-zo e quarto posto Pioneer e Allianz che ri-ducono il numero di mandati ma incre-mentano il patrimonio in gestione. Al quin-to sesto posto troviamo Eurizon con il 5,8%di quota di mercato, seguita da QuaestioCapital che grazie all’elevato mandato digestione ottenuto dalla Fondazione Cari-plo si mantiene ai vertici della classifica.

ISTITUZIONI E PMI – INNOVARE 15

CONCLUSIONI A CURA DEL PRESIDENTE DEL PREVINDAPI FRANCO COLOMBO«Questo importante appuntamento ha dato prospettive più positive per l'immediato fu-turo e ancora di più per quello più lontano a tutto il sistema di Welfare ed in particolareal Previndapi, fondo di previdenza che presiedo.Il sistema della previdenza coplementare ha passato anni difficili dettati dalla congiuntu-ra economica che hanno determinato da una parte la difficoltà di iscritti e potenziali i-scritti di continuare nel percorso della previdenza complementare, dall'altra, per moltifondi, l'incapacità di proporre rendimenti in grado di superare le rivalutazione del Tfr,del tasso di inflazione o quello della crescita del Pil.Fortunatamente per Previndapi la natura della gestione assicurativa delle posizioni ha permesso rendimenti benpiù alti di quei parametri garantendo il capitale accumulato al 100%.Il permanere di una situazione generale di bassi tassi di interessi metterà sicuramente il sistema della previdenzadi fronte alla scelta di approcci dell'investimento diversi e alla necessità di adeguarsi a scenari che mutano velo-cemente.Però non bisogna dimenticare che la programmazione del proprio welfare di base o integrativo necessità di tem-pi lunghi e di progetti strutturati per essere adeguati a questi tempi, considerando fondamentale il welfare "Pri-vato" indispensabile in un Paese come l'Italia dove il perenne deficit demografico, la scarsità delle risorse pubbli-che ed un lavoro spesso a singhiozzo sono divenute caratteristiche ordinarie.Oggi il termine "Buone pratiche" riferite alla previdenza non può essere più una dichiarazione di intenti ma devefar seguire un impegno dello Stato, attraverso agevolazioni fisicali concrete e più robuste, dagli operatori a forni-re performance dei fondi adeguate, dalle Istituzioni e dalla politica tutta a considerare tutto ciò un investimentodi lungo periodo attraverso il quale si può garantire prospettive di vita migliori ed una reale coesione sociale.Tutto ciò crea un circolo virtuoso di benefici per le famiglie, per il singolo e per la Società nel suo complessosenza dimenticare le finanze e le politiche dello Stato. Ecco perché il welfare complementare è un valore ag-giunto di formidabile importanza ed ogni forma di incentivazione di questo sistema è un investimento di gran-de importanza e valore che non può essere lasciato solo sulle spalle, sempre più appesantito, delle Piccole eMedie Imprese che rappresentano il vero motore del Nostro sistema Economico e Sociale».

Franco Colombo

Redazione

Page 16: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

16 INNOVARE – ISTITUZIONI E PMI

Eletto a luglio scorso,per guidare per i pros-simi tre anni il Fondobilaterale del sistemaConfapi e Federmana-ger, il Dr. Delio Dalolaè pronto a mettere incampo i nuovi progettida realizzare per Fa-sdapi, Fondo di Assi-stenza e Solidarietàper i dirigenti e quadrisuperiori della Piccolae Media Industria. Da-lola, già Vicepresiden-te del Fasdapi nellaprecedente Consiliatura, è compo-nente della giunta di Presidenza diConfapi e ricopre la carica di Presi-dente della Categoria dei Chimici diConfapi.

Presidente Dalola a chi non conosceil Fasdapi, come descriverebbe que-sto fondo della bilateralità manage-riale nella PMI?Il Fasdapi è un Fondo di Assistenza eSolidarietà che offre una serie di co-perture assicurative, garantite dal con-tratto collettivo nazionale di lavoro, afavore di Dirigenti e Quadri Superioriche lavorano nelle PMI. Nato dalla vo-lontà delle Parti Sociali, Confapi e Fe-dermanager, ha l’obiettivo di fornirequeste coperture a costi competitivirispetto a quelli che potrebbero esse-re reperiti sul mercato assicurativo dal-le singole aziende.

A suo avviso, quali sono i punti di for-za del Fasdapi?Senza alcun dubbio elementi caratte-rizzanti di Fasdapi sono i pacchetti as-sicurativi assai completi e a costi con-tenuti, gestiti da una struttura snella ecapace di leggere i cambiamenti intempo reale.Il Fasdapi deve la sua competitività al-la possibilità che esso ha di contratta-

re con le CompagnieAssicurative coperturea favore di un numerosignificativo di “teste”.Fasdapi offre più lineedi business. Parliamoin particolare di pac-chetti assicurativi con-tro morte - InvaliditàPermanente da Malat-tia (IPM) - e infortuni,responsabilità civile,welfare, attraverso ilFondo Sostegno Red-dito (FSR), e assistenzasanitaria integrativa,

per cui l’utente interessato può avererisposte su più eventi e su problema-tiche diverse con un unico interlocu-tore.Queste proposte sono state aggiun-te, di volta in volta, nel corso dei ventianni di vita del Fondo (nato proprionel 1996) dimostrando come il Fasda-pi (e le Parti Sociali istituite del FondoConfapi e Federmanager) non sia ri-masto fermo, ma abbia anzi saputo“leggere il cambiamento”.Nel tempo il Fasdapi ha realizzatonuove iniziative per stare al passo coni tempi; da qui l’avvio di diversi pac-chetti, ad esempio quello riguardantela Tutela Responsabilità Civile degliAmministratori, tema delicato e di dif-ficile gestione, oppure quello della sa-lute tramite l’Assistenza Sanitaria In-tegrativa.Ultima attività inserita dal 2011 comecopertura assicurativa è il welfare. Lapossibilità di perdere il posto di lavo-ro, purtroppo, è diventata una even-tualità non più così remota e spessocapita ad un’età lontana dalla pensio-ne; si rende, quindi, maggiormente u-tile ed importante avere la garanzia dipoter ricevere, per un certo periodo,un livello minimo di reddito.Altri punto di forza, come dicevo, so-no la snellezza della struttura gestio-

nale ed amministrativa, anche grazieal coordinamento unico con Previnda-pi, l’altro ente di previdenza comple-mentare del sistema condotto dalnuovo Direttore, il dr. Occhipinti cheè tra noi da poco più di un anno.Questa agilità organizzativa comuneci consente di avere minori costi e allostesso tempo garantire una assistenzaquasi personalizzata: un’unica struttu-ra che gestisce, nell’ambito della Bila-teralità Manageriale nelle PMI, con-temporaneamente sia il Fasdapi che ilPrevindapi - Fondo di PrevidenzaComplementare di dirigenti e quadrisuperiori della PMI -, è un vantaggioincolmabile in quanto l’utente interes-sato può trovare risposte su più fron-ti, dato che i professionisti che vi lavo-rano conoscono gli aspetti di ogni sin-golo Fondo.

Ringraziandola per averci dedicato ilsuo tempo, vorrebbe aggiungerequalcos’altro?Ringrazio, anche a nome del Vice Pre-sidente del Fondo, ing. giuseppe Ca-lifano, le Parti Sociali, Confapi e Fe-dermanager, per la fiducia accordata-ci, indicando come priorità della miaazione programmatica di sviluppo nelFondo “il cambiamento”, gesto obbli-gatorio a causa delle contrazioni cheil mercato italiano sta vivendo.È di fronte ad una situazione del ge-nere che si deve tentare il rilancio, in-vestendo le risorse necessarie proprioper una questione fondamentale nondi sopravvivenza ma di crescita e svi-luppo del Fondo.Pur in un contesto economico non fa-vorevole, sono convinto che il Fasda-pi abbia tutte le capacità per vincerela crisi grazie ai suoi elementi qualifi-canti che sono i pacchetti assicurativiassai completi e a costi contenuti, ge-stiti da una struttura snella e capace dileggere i cambiamenti in anticipo suitempi.

a cura della Redazione

Delio Dalola al timone di FasdapiIntervista al neo presidente del Fondo

Page 17: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 18: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

Quando si discute di cambiamentinel contesto del sistema imprendi-toriale, e in Italia in particolare, nonè possibile prescindere dalle tema-tiche attuali che riguardano i finan-ziamenti alle attività dell’impresa,sia essa giovane start-up oppurerealtà di business più consolidatae pienamente avviata. A questoproposito, idee e spirito imprendi-toriale sicuramente costituisconole radici sulle quali strutturare ini-ziative innovative e socialmente u-tili, ma quale è realmente la linfa vi-tale che consente all’intero mecca-nismo di funzionare correttamen-te, fiorire e crescere rigoglioso? Leidee da sole senza adeguati capi-tali che le sostengano sono comeun campo seminato da cui non èpossibile trarre alcun raccolto, e nelquale il seme, per quanto sia buo-no, viene soffocato dalla mancan-za di acqua, di luce e di tutte le cu-re necessarie per farlo germoglia-re. Analogamente, per le imprese,un punto fondamentale è costitui-to dalla raccolta di fondi e di capi-tali per lo sviluppo e per la soprav-vivenza della propria essenza e del-la propria ragione di vita.Ancora oggi, il nostro sistema eco-nomico si caratterizza per esserefortemente banco-centrico, inquanto in larga misura dipendentedalle fonti di finanziamento tradi-zionali, tra cui, primo fra tutti, il cre-dito bancario, cui le PMI in partico-lare si affidano per reperire le risor-se necessarie al proprio sostenta-mento. L’impossibilità da parte di

queste ultime di emettere stru-menti di debito obbligazionario sulmercato, ovviata in parte dall’arti-colo 32 del recente Decreto Svilup-po, relativo all’emissione dei cosid-detti minibond, rappresenta infattiun notevole limite alla loro cresci-ta. Tuttavia, già da anni è stato in-trapreso un cammino alternativoche, di pari passo con le normativea favore delle start-up e delle im-prese innovative, coinvolge stru-menti finanziari più consoni alle e-sigenze dei nuovi imprenditori, inquanto permettono di alleggerireil carico e i costi di costituzione, enello stesso tempo consentono diottenere in maniera molto più snel-la i finanziamenti necessari per losviluppo aziendale. Tra di essi, ri-coprono una grande importanza,sulla base della tipologia e delle ca-ratteristiche dell’impresa, il privateequity, il venture capital, i mini-bond e i fondi di private debt, ilproject financing, la quotazione inBorsa e il crowdfunding.

“Il crowdfunding o finanzia-mento collettivo è tra le for-me più efficaci per finanzia-re start-up e imprese inno-vative”.

Il crowdfunding, più di tutti gli al-tri, si configura come una forma difinanziamento interessante per im-prese di nuova costituzione e con-veniente anche per società più ma-ture: nato come una particolaremodalità di micro-finanziamento

dal basso che mobilita persone erisorse, il crowdfunding è tra le for-me più diffuse ed efficaci di fun-ding di progetti imprenditoriali ecreativi. L’etimologia del terminecontribuisce a restituirci un’ideapiù specifica sulle funzionalità diqueste piattaforme digitali: ‘finan-ziamento collettivo’, parole con cuiviene comunemente indicato unprocesso collaborativo da parte diun gruppo di persone che utilizzale proprie disponibilità finanziarieal fine di sostenere attività e inizia-tive promosse da altri individui, i-stituzioni e organizzazioni, tramiteun contributo più o meno mode-sto. Sotto questo aspetto, il crowd-funding assume il ruolo di veicolorivolto all'innovazione e al cambia-mento sociale, e si prefigura comeforma evoluta di finanziamento perstart-up e imprese di nuova costi-tuzione dotate di un profilo estre-mamente interessante, che lasciaadito a possibili margini di crescitafuturi.Il canale di trasmissione di capitaliattraverso il quale si attiva questoprocesso, è il web, il quale consen-te l'incontro e la collaborazione disoggetti direttamente coinvolti nelprogetto di crowdfunding. Tutta-via, la peculiarità del progetto stes-so non risiede tanto nel fatto che sireperiscano fondi e ci sia un chiaroscambio di informazioni attraversola rete, ma nell’efficacia con cui isocial media vengono utilizzati,coinvolgendo e stimolando l’inte-resse di un considerevole numero

18 INNOVARE – ECONOMIA

La svolta alternativa al credito bancarioInnovativa forma di finanziamento di imprese e start-up che sanno osare nel web per arrivare al successo

a cura di Andrea Mazza e Marco Bossi*

Page 19: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

di persone e raggiungendo innu-merevoli comunità, a supporto so-prattutto, ma non solo, di impren-ditori desiderosi di ottenere uncontributo per la creazione diun’impresa piuttosto che per il fi-nanziamento di un determinatoprogetto innovativo. Per questomotivo, il crowdfunding oggi si staimponendo sempre di più nell’at-tuale sistema economico naziona-le, abbattendo le barriere tradizio-nali dell'investimento finanziario eintroducendo un nuovo modello dibusiness più efficace e dinamico.Un esempio tra tutti è quello delgruppo Azimut, la più granderealtà finanziaria indipendente nelmercato del nostro Paese, che si èattivata per agevolare la nascita elo sviluppo di valide start-up me-diante l’investimento nella piat-taforma digitale SiamoSoci, sceltamotivata dalla crescente difficoltàdi accesso al credito da parte dellePMI. Il suo contributo allo sviluppoin Italia dell’equity crowdfunding,che prevede l’acquisizione di quo-te di partecipazione societarie at-traverso un finanziamento sottoforma di capitale di rischio, è statodecisivo, tanto più che l’Italia è sta-ta tra i primi Stati in Europa a intro-durre una serie di norme che rego-lamentano questo settore. Il conseguente successo del crowd-

funding, non solo come modalitàdi finanziamento, ma anche in qua-lità di mezzo per stabilire solidepartnership e stringere una fitta re-te di network e di relazioni impren-ditoriali, ha inoltre condotto allacreazione di nuovi siti che si occu-pano propriamente di reperire fi-nanziamenti e di altri ancora che sidifferenziano occupandosi anchedi fornire alle imprese di nuova co-stituzione le linee guida essenzialie indispensabili per meglio presen-tarsi ai potenziali finanziatori, for-nendo delle indicazioni chiare,complete e particolareggiate chepossano contribuire a renderle ap-petibili sul mercato e quindi a o-rientare il finanziatore verso unascelta corretta. Questo servizio è stato attuato inmolti casi da professionisti chemettono a disposizione la propriaconsolidata esperienza in ambitoimprenditoriale, ponendosi comedei mentori per coloro che si affac-ciano per la prima volta sul merca-to. Per esempio, tra le start-up lan-ciate da SiamoSoci, si annoveranoimprese di successo dalle più diver-se estradizioni: Viamente, sito chesi occupa della gestione delle flot-te aziendali sul piano logistico; Cor-tilia, che si occupa della commer-cializzazione di prodotti dell’agri-coltura a chilometro zero; StyLoo-

la, un’app continuamente aggior-nata su offerte e sconti nel campodella moda, per citarne alcune.Il crowdfunding, così implementa-to, costituisce un punto di contat-to e di giuntura tra imprese che ne-cessitano di finanziamenti e sog-getti che desiderano investire i pro-pri capitali in eccedenza al fine diottenere in futuro un ritorno posi-tivo, fornendo a questi ultimi glistrumenti necessari per valutare eselezionare le realtà imprenditoria-li con le quali si interfacciano. Inquesto contesto, vige ancora unavolta la nota relazione risk-reward,tale per cui ad un maggiore rischiodi investimento, corrisponde un a-deguato rendimento dell’attività fi-nanziata, in grado di remunerare e‘premiare’ il rischio che l’investito-re ha assorbito. Questo fattore cipone di fronte a un’importanteconsiderazione: sicuramente taleinnovativa modalità di finanzia-mento presenta notevoli benefici,dalla velocità nell’ottenere i finan-ziamenti necessari alla minore e-sposizione nei confronti di un uni-co creditore e a una conseguentemaggiore diversificazione e condi-visione del rischio d’impresa daparte degli investitori. Tuttavia, èbene tenere a mente anche i nuovirischi, intriseci alle caratteristichedi tale attività, che devono essere

19ECONOMIA – INNOVARE

Page 20: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

adeguatamente gestiti per evitareuna raccolta infruttuosa e inutile. Ol-tre al già citato rischio d’impresa, cuisono sottoposte in particolare im-prese giovani e innovative, se l’o-biettivo del funding non viene rag-giunto, essendo esso vincolato al ca-pitale ricevuto, allora l’intero am-montare del finanziamento dovrà es-sere restituito agli investitori: que-sto fatto, affiancato da una scorret-ta campagna di comunicazione e diapproccio al pubblico degli investi-tori, può decidere le sorti di una a-zienda e danneggiarne pesante-mente sia l’immagine sia la credibi-lità, qualora il progetto risulti essereun fallimento. Un altro rischio cui oc-corre prestare molta attenzione è latrasparenza con la quale le impresesi interfacciano con i propri interlo-cutori: sicuramente indispensabileper convincerli della bontà del pro-prio progetto, ma altrettanto diffici-le da gestire da parte dell’impresache desidera, a buon ragione, man-tenere riservata la propria idea perevitare che le possa essere sottrat-ta. Di conseguenza, se i progetti vin-centi non sono opportunamenteprotetti da marchi e brevetti, il peri-colo di appropriazioni e di imitazio-ni sarà molto elevato.Coloro che si occupano di fundrai-sing societario non possono quindiprescindere da tali fattori, soprattut-to in un contesto come il nostro, nelquale l’attività di crowdfunding staassumendo sempre maggiore rilie-vo: questo successo è certamentepositivo, permettendo così alle a-ziende di diversificare l’approvvigio-namento finanziario diventandosempre meno banco-centriche, inparticolare all’interno del sistema I-talia, ancora molto dipendente daitradizionali canali di accesso al cre-dito. Per questa ragione, molte isti-tuzioni pongono sempre più atten-zione a tale tematica: a tale propo-sito, oggi anche l’Unione Europeasta incoraggiando lo strumento delcrowdfunding offrendo delle veree proprie brochure online dove èpossibile consultare nella propria lin-gua diversi approfondimenti relativialle modalità di erogazione di capi-tali mediante il ricorso alle piattafor-me riconosciute e ai siti abilitati, eattraverso una normativa molto piùflessibile in materia, al fine di contri-

buire realmente allo sviluppo di im-prese innovative.Le modalità di erogazione del credi-to dipendono a loro volta dalle di-verse tipologie di funzionamentodello strumento: i prestiti peer-to-peer (al contrario dell’istituto ban-cario, consentono di ottenere deter-minate somme di capitali da unamoltitudine di persone che, segna-lando il tasso d’interesse al quale so-no disposte a effettuare il prestito,offriranno all’azienda la liquidità ne-cessaria); reward based (raccoltafondi che, in cambio di donazioni indenaro, prevede una ricompensa,come il prodotto per il quale si staeffettuando il finanziamento, oppu-re un riconoscimento, come il ringra-ziamento pubblico sul sito della nuo-va impresa), donation based (model-lo utilizzato soprattutto dalle orga-nizzazioni no-profit per finanziare i-niziative senza scopo di lucro), len-ding based (microprestiti a personeo imprese), equity based (modelloregolamentato e in base al quale, incambio del finanziamento versato, èprevista la partecipazione attiva delfinanziatore al capitale sociale del-l’impresa, diventandone così socioa tutti gli effetti, mediante quote diazioni).I siti web, tra cui a livello internazio-nale Kickstarter e Indiegogo, per ci-tarne un paio, permettono quindi aifundraiser di incontrare un ampiopubblico di potenziali finanziatori.Ma come muoversi, dove andare eche cosa cercare in rete? Estrapolan-do i dati di una ricerca aggiornata aluglio 2016, EconomyUp.it ha stila-to la lista delle principali piattafor-me di crowdfunding in Italia: sono76. Tra di esse, 32 piattaformereward based dedicate a diversi tipidi iniziative, 17 piattaforme equitybased, 12 piattaforme donation ba-sed, 3 lending based, e 11 ibride.

”Ora anche in Italia le start-up e le PMI non quotate pos-sono dunque raccoglierefondi dal pubblico a frontedella cessione di quote dellasocietà, ‘quotandosi’ su piat-taforme internet autorizza-te”.

La scelta, da parte di imprese e di i-

stituzioni, di investire in uno stru-mento così valido e promettente perla ripresa economica, rappresenta ilprimo passo di un progetto dallaportata ancora più ampia: da unaparte, aiutando giovani imprendito-ri a emergere, valorizzando i talentie favorendo il rilancio e lo sviluppodel nostro Paese; dall’altra, fornen-do agli investitori possibilità di diver-sificare i propri investimenti, anchecon importi ridotti, a fronte di un’ac-curata selezione, garantendo visibi-lità, trasparenza e offrendo l’oppor-tunità di confrontarsi anche con altrisoggetti ed eventualmente investi-re insieme.Fino ad oggi, i numeri hanno datoragione a chi ha avuto il coraggio diprendere scelte difficili: a maggio2016, il crowdfunding italiano ha in-fatti raggiunto cifre importanti, at-testandosi a circa 70 milioni di euro;questo ragguardevole traguardo,seppure inferiore a quello di moltialtri Paesi Europei, è stato possibilein larga parte grazie ai giovani im-prenditori e ai nuovi incubatori distart-up. È dunque opportuno pren-dere velocemente coscienza di que-sto strumento: oggi sempre più a-ziende cooperano per rinnovarsi eper riuscire a competere in un mon-do sempre più interconnesso e dina-mico, nel quale l’innovazione e laconcretezza sono elementi impre-scindibili per il successo. Un’idea vin-cente può, attraverso le nuove tec-nologie, avere il supporto di perso-ne che difficilmente tramite i canalitradizionali ne verrebbero a cono-scenza.Un’azienda che vorrebbe affacciarsia questo tipo di finanziamento inno-vativo deve quindi avere le carte inregola sotto il profilo di prodotto oservizio offerto e di struttura orga-nizzativa: non basta avere un’idea, ènecessario che sia fattibile e che ab-bia un mercato potenziale, ma an-che una rete organizzativa a soste-gno della stessa affinché sia vincen-te. Una volta appurato questo fatto-re, allora non resta che osare.

Andrea Mazza e Marco Bossi*JELiuc

20 INNOVARE – ECONOMIA

Page 21: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

21ECONOMIA – INNOVARE

Page 22: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

Passare un’attività a un successore o a un nuovoproprietario è un processo complesso che implica il coordinamento di numerosi elementi. Non potete peròtrascurare i vostri clienti, coloro che continueranno a frequentare l’azienda dopo che l’avrete lasciata.

Le cessioni aziendali sono uno dei mo-menti più difficili nella vita di una so-cietà. La complessità e il processo so-no differenti a seconda che stiate fa-cendo subentrare un vostro parente,realizzando un passaggio generazio-nale, o un terzo, cedendo un ramo d’a-zienda o l’intera società: in entrambele situazioni è comunque importanteche guidiate i vostri clienti nel corsodella transizione alla nuova gestione,dando loro dei motivi per rimanere conl’azienda. Questa considerazione è ov-via quando tenete una quota di mino-ranza nell’impresa o quando finanziateparte del prezzo di vendita con un ven-dor’s loan, ma è corretta anche quan-do non avete una motivazione finan-ziaria diretta: sarà la cosa giusta da fa-re per i clienti, per il nuovo proprieta-rio e per la vostra reputazione.Come nei riguardi dei vostri dipenden-ti, una comunicazione chiara e profes-sionale è la chiave per accompagnarei clienti nel processo di transizione del-

la gestione. Un’accurata e mirata co-municazione della vendita ai clienti, so-prattutto a quelli di maggior valore,delineando loro ciò che li attende, liaiuterà nelle loro scelte, aumenterà leprobabilità di successo del nuovo pro-prietario e, in tal modo, contribuirà arafforzare la vostra reputazione.

SIATE SILENZIOSI, RAPIDI E DIRETTIAll’inizio del processo, siate attenti al-l’esigenza di tenere riservata la proget-tata cessione e coordinate l’emissioned’informazioni con il nuovo acquiren-te, ma non attendete troppo. I vostriclienti devono essere ben informati ebasare le loro decisioni su fatti e nonsu voci e pettegolezzi: prima potetecomunicare con i clienti più importan-ti, meglio sarà.La comunicazione con i vostri clientideve essere tempestiva. Se non vimuoverete al momento giusto, i clien-ti sentiranno notizie sull’operazionedalla stampa, dagli agenti, da rivendi-

22 INNOVARE – ECONOMIA

a cura di Guidalberto Gagliardi*

Cosa dire ai clientiquando state cedendol’azienda

Page 23: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

tori, dai concorrenti o da altre fonti. Sa-ranno “rumor” incontrollati che ripor-teranno probabilmente informazionipoco accurate che potrebbero indurrei vostri clienti a decisioni improvvideche potrebbero portare a un calo delprezzo che otterrete con la cessionedell’azienda o a maggiori difficoltà peril nuovo gestore. Divulgate la notiziadell’operazione al momento giusto, infretta e parlando direttamente con gliinterlocutori: se siete in dubbio su co-me gestire tempi e confidenzialità,chiedete al vostro consulente M&A eagli altri professionisti che hanno avutoesperienze positive nella cessione disocietà del vostro settore.

PARTITE DAI MAggIORI CLIENTILe informazioni sul subentro nella ge-stione devono essere comunicate prio-ritariamente ai vostri clienti più impor-tanti: non solo quelli con i quali realiz-zate il fatturato maggiore, ma anchequelli con cui lavorate da più tempo econ i quali avete una relazione più soli-da. Non lasciateli nell’incertezza, dateloro riconoscimento, tranquillità e ispi-rate fiducia sulla robustezza finanziariadella vostra attività. Preoccupatevi pu-re di confermare loro che la nuova ge-stione continuerà a fornire loro il me-desimo alto livello di servizio che si at-tendono e potenzialmente dar loro ul-teriori benefici.

CONSIDERATE LE PECULIARITàCiascun cliente avrà delle apprensionispecifiche durante il passaggio allanuova gestione. Il nuovo proprietarioha un alto livello etico? Che competen-ze ha? Come eventualmente cambieràla relazione della societé con il cliente?Discutete della transizione opportuna-mente, in modo individuale con i mi-gliori partner, partendo dal vostro fu-turo coinvolgimento nell’azienda. Sia-te diretti e fornite più dettagli possibiliai vari stadi del processo di subentro.Siate confortare i clienti su ogni loro ti-more relativo, per esempio, agli accor-di in essere su prezzi, garanzie o termi-ni di pagamento. E fatelo insieme alnuovo gestore.

SIATE POSITIVIQuando comunicate ai clienti la ces-sione dell’azienda o il vostro ritiro a fa-vore di un successore siate entusiasti,positivi e mostrate stima verso l’abilitàdel nuovo gestore. Presentate que-st’ultimo con una breve comunicazio-ne che espliciti la vostra fiducia neiconfronti della sua possibilità di con-seguire i piani che dichiara. Potresteanche spiegare come mai state ven-dendo o passando il controllo dell’a-zienda, cosa farete quando usciretedall’azienda e che ruolo intenderetegiocare nella fase di transizione. Lachiave per il successo consiste nel con-solidare il credito dei clienti verso l’at-tività e instillare in loro fiducia verso lanuova proprietà.

FATE PULIZIAÈ importante trasferire al nuovo pro-prietario solo i clienti validi, cessandoprima della transizione tutti i rapporticommerciali che venivano realizzati acondizioni fuori mercato, come taloraavviene con le cosiddette parti corre-late, e quelli difficoltosi, magari per-ché in passato avevate tollerato trop-po spesso dei ritardi di pagamento. Ri-solvete i problemi commerciali primadelle cessione, riallineando i contrattiallo standard interno e alle miglioriprassi di mercato, rispondendo per i-scritto a tutte le lamentele ricevute ecercate di risolvere le valutazioni ne-gative che la vostra attività ha magariricevuto sul web.In questo modo mostrerete interessea cedere del valore all’acquirente, nondelle passività latenti.Negli anni durante i quali avete gesti-to l’azienda la comunicazione vi ha cer-tamente aiutato a mantenere delle re-lazioni positive con i vostri clienti: orache la state vendendo, la comunicazio-ne influenzerà la scelta dei clienti dicontinuare a lavorare con l’impresa,nonché la vostra nomea nel settore. Una comunicazione fiduciosa, chiara estrategica con i clienti renderà i clientistorici più disponibili ad accogliere ilnuovo gestore e a proseguire una re-lazione commerciale costruttiva.

23ECONOMIA – INNOVARE

Vendor’s loan: dilazione di pagamento concessa dal venditore all’acquirente di una partecipazione societaria o diun ramo di azienda su una porzione del prezzo complessivo. Talvolta la dilazione frutta interessi, abitualmente è ga-rantita e raramente è condizionata alla mancata emersione di passività inattese dai bilanci dell’acquisita.

*Equity Factory S.A.www.equifactory.ch

Page 24: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

24 INNOVARE – ECONOMIA

L’economia circolareSharing economy, green economy edeconomia circolare sono da conside-rarsi i tre punti d’appoggio per ottene-re un equilibrio stabile in grado di ga-rantire una crescita sostenibile chepossa arrestare la deriva distruttivadell’economia di mercato finanziariz-zata e trarre il massimo dalle risorse (fi-nite!) del Pianeta.La Ellen McArtur Foundation nata conl’obiettivo di promuovere l’economiacircolare, la definisce come il metodogestionale che è pensato ed attuatoper potersi rigenerare autonomamen-te, reinserendo, con continuità nel ci-clo produttivo, tutte le risorse neces-sarie, senza produrre scarti da colloca-re in discariche come rifiuti. In questo modello economico i flussidei materiali sono di due tipi: quellibiologici che debbono essere reinseri-ti nella biosfera e quelli tecnici che do-vranno essere rivalorizzati senza entra-

re nella biosfera.È pertanto un vero sistema in cui tuttele fasi e le attività ad iniziare da estra-zione e produzione sono gestite in mo-do da far si che i rifiuti di qualcuno, di-vengano risorse per qualcun altro.Quindi è un metodo che pone al cen-tro la sostenibilità del sistema e che fadelle tecnologie “green” lo strumentoper evitare la creazione di scarti, le mo-vimentazioni superflue e la continua e-strazione delle materie prime.Questo in contrapposizione all’econo-mia lineare dove, terminato il consu-mo, si esaurisce anche il ciclo di vita delprodotto e questo si trasforma in rifiu-to, perpetuando con continuità la spi-rale perversa: estrazione, produzione,consumo e smaltimento.Di conseguenza la catena economica,così come l’abbiamo conosciuta fin daitempi della rivoluzione industriale, allafine, non fa altro che produrre con sem-

a cura di Luigi Pastore

Page 25: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

pre maggior velocità più rifiuti inutiliz-zabili e problematici. Tutto questo av-viene indipendentemente dai sistemiproduttivi lean e alla faccia delle tre Mdi Muda (sprechi), Muri (sovraccarico)e Mura (sbilanciamenti), che sebbeneevitati aziendalmente sono “scaricati”alla collettività.L’economia circolare, invece di punta-re solo allo sviluppo senza freni e foca-lizzato unicamente al profitto econo-mico, è “una filosofia e una nuova cul-tura che punta al progresso, alla pro-sperità e alla produttività, allargata nonsolo all’ambito aziendale, ma anche so-ciale” disaccorpando la crescita daisuoi effetti più deleteri, quali la scar-sità delle risorse, il degrado ambienta-le, l’inquinamento e la perpetuazionedelle disuguaglianze.È un vero cambio di paradigma che po-ne in discussione il paranoico rapportotra materie prime e mercati, produzio-ne e consumo, ma non è da confonder-si con i modelli tipo “decrescita feli-ce”afferma Peter Lacy nel suo saggio“Circular economy. Dallo spreco al va-lore”perché il riferimento è quello del-l’upcycling che si fonda sulla trasfor-mazione dei rifiuti e dei materiali di ri-sulta, in prodotti di più elevato valoreeconomico e di design.Le ricadute potranno essere enormi evanno dal ripensamento progettuale,alla realizzazione, alla consegna, allafruizione, alla riallocazione, al riutilizzo.Il ciclo dovrà essere più etico e virtuo-so rispetto a quello che caratterizza l’e-conomia lineare; prevedendo, in primoluogo, l’impiego di energie rinnovabili(green economy) e la diffusione condi-visa di informazioni tra i differenti sog-getti economici.L’innovazione fondata sulla sostenibi-lità e la progettazione che dovrà tenerconto del riuso, saranno il focus dellarealizzazione, così come la durata neltempo imporrà scelte obbligate e nonconvenzionali sui materiali.Ad esempio un’autovettura dovrà esse-re progettata e prodotta in modo darendere semplice ed economico il suofuturo riciclo, con componenti modula-ri e facilmente smontabili e riutilizzabili.Dovrà cambiare anche uno dei princi-pali meccanismi a fondamento dell’e-conomia lineare, quello che si fondasull’obsolescenza programmata deiprodotti che li rende inutilizzabili do-po un definito e limitato periodo di im-piego.

Infatti se un qualsiasi prodotto vienerealizzato per funzionare, ad esempioper ventimila cicli invece di cinquemilae a questo affianco un “service specifi-co”, può essere riusato da altri consu-matori anche con l’impiego di specificimeccanismi economici a filiera corta,quali: condivisione, noleggio,reimpie-go o rivendita.Agendo in questo modo si attivanocomportamenti sociali ed economicifondati su fiducia, collaborazione econdivisione che possono disegnaremodelli comportamentali meno con-flittuali e diseguali, come, ad esempio,il possesso senza proprietà. Per potersi diffondere e divenire il mo-dello economico prevelente, dovran-no realizzarsi due condizioni, la prima :una cambiamento culturale da costrui-re con “narrazioni” (racconti!) coinvol-genti ed educativi, rivolti al futuro delPianeta e una seconda, più concreta edimmediata, basata su una redditività e-conomica del modello, almeno pari aquello dell’economia lineare.L’economia circolare non deve esseresolo giusta, ma anche conveniente perproduttori, fruitori e territorio.Nella fase di avvio generalizzato gliStati dovranno pensare anche a siste-mi di incentivazione basati sia su con-tributi per far ottenere risparmi fiscalisui costi produttivi che penalizzazionisugli smaltimenti per chi non adotta lasoluzione circolare.Prolungare poi il ciclo di vita dei manu-fatti, riutilizzarli e aumentarne l’effica-cia, comporta estensione di garanzie equindi vantaggi competitivi duraturinel tempo, per chi produce ed utilizza,ma, riducendo l’impatto ambientale,anche benefici per la collettività nel suocomplesso, con creazione di nuovi me-stieri ed ambiti di più qualificata occu-pazione.Quindi: uso efficiente degli input, pro-gettazione allargata alle esternalizza-zioni, sostituzione ragionata e sosteni-bile dei materiali, movimentazioni effi-cienti e minimizzazione delle attivitàsuperflue, sono a fondamento del per-corso circolare delle otto R della nuo-va economia: Ridistribuzione, Raccon-to, Risparmio, Riduzione, Riallocazio-ne, Riciclo, Riuso, Riposizionamento.

25ECONOMIA – INNOVARE

Luigi Pastore

LE 8 R DELL’ECONOMIACIRCOLARE:

RidistribuzioneRacconto Risparmio RiduzioneRiallocazione Riciclo RiusoRiposizionamento

Page 26: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

26 INNOVARE – INNOVARE CON LA FORMAZIONE

6°Master di II livello inIndustrial Automation

Dopo il successo ottenuto dal 2012ad oggi, con le prime cinque edizio-ni, si avvicina il nuovo biennio del Ma-ster di II livello in Industrial Automa-tion, che avrà inizio a gennaio 2017.Le selezioni per la sesta edizione delMaster, finanziato dalla Regione Pie-monte e organizzato dal Politecnicodi Torino in collaborazione con Co-mau, sono aperte infatti dal primosettembre fino all’11 novembre2016. Oltre 90 giovani ingegneri che han-no finora frequentato il Master sonoentrati a far parte di Comau, aziendaleader del settore a livello globale, chemette al centro di ogni sua strategiale persone e le loro competenze.Il Master in Industrial Automation èun percorso di formazione e, al con-

tempo, una concreta esperienza di la-voro, che punta ad attrarre e selezio-nare i migliori laureati in Ingegneria,provenienti da Università italiane edestere. I partecipanti hanno così l’oc-casione di studiare e specializzarsi nelcampo dell’Automazione Industriale,venendo contemporaneamente as-sunti da Comau fin dal primo giorno,attraverso un contratto di Alto ap-prendistato. Il percorso formativo, completamen-te in lingua inglese, prevede nel pri-mo anno 540 ore di lezione e, nel se-condo anno, 660 ore dedicate a unproject work in azienda. I corsi ven-gono tenuti dai migliori manager Co-mau e docenti del Politecnico di Tori-no. Il Master non prevede costi a ca-rico degli studenti selezionati.Lo stretto legame tra didattica di ec-cellenza e realtà industriale è la scel-ta vincente. Sia per le aziende, chia-mate ad affrontare le sfide sempre piùimpegnative che i mercati globali pro-pongono; sia per gli studenti, che de-vono costruire un bagaglio di solidecompetenze per muoversi da prota-gonisti nel mondo d’impresa, alta-mente competitivo e in costante evo-luzione. Lo dimostrano l’esperienza positivaMaster in Industrial Automation e ilsuccesso di Comau, un’azienda chesente di avere una speciale responsa-bilità sociale nei confronti dei giovanitalenti e che, per questo, non smettedi credere e di investire nella loro for-mazione e crescita professionale.Maggiori informazioni sono disponi-bili sul sito del Politecnico di Torino edi Comau:https://didattica.polito.it/master/in-dustrialautomation/2017/introduction http://www.comau.com/en/comau-academy/young-talents/master-in-dustrial-automation

a cura della Redazione

INFORMAZIONI IN BREVE

Iscrizioni aperte dal 1° settembreall’11 novemebre 2016Durata 2 anniI anno 540 ore di lezioneII 660 ore project work in aziendaLingua inglesegratuito90 ingegneri entrati in Comau

Politecnico di Torino, Regione Piemontee Comau investono sul futuro

Studenti delle passate edizioni del master

Page 27: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 28: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

L’Europa deve puntare ad un incre-mento di produttività stabile, che miti-ghi il basso tasso di crescita economi-ca collegato alla crisi finanziaria, anco-ra oggi una minaccia per la prospettivadi sviluppo delle imprese. In questocontesto, l’Information and Communi-cation Technology (ICT) è un fattorechiave per il futuro del manifatturiero,dove, in particolare, la capacità di otti-mizzare e prevedere le dinamiche diprodotto-processo, risulteranno ele-menti vincenti per lo sviluppo di un ma-nifatturiero sempre più competitivo eflessibile. Esiste un collegamento pulsante fra gliinvestimenti in ICT e la produttività in-dustriale: diversi studi, come quelli del-l’Oxford Economics1 e del LisbonCouncil2, testimoniano come l’impattodi un investimento nel settore ICT ab-bia un ritorno sull’investimento mag-giore rispetto a qualsiasi altra forma dicapitalizzazione: l’uso diffuso dell’ICTnell’industria è allora pietra d’angoloper una produttività solida e per la con-seguente crescita economica.

INDUSTRy 4.0: CyBER-PHySICAL SySTEM E LA QUARTA RIVOLUZIONEINDUSTRIALE L’industria e l’accademia stanno orastudiando e sperimentando questo mu-tamento, definito come “la quarta rivo-luzione industriale” o più comunemen-te “Industry 4.0”, che è basato suldiffondersi dei cosiddetti Cyber Physi-cal System (CPS). I CPS sono sistemi in-ter-connessi, dotati d’intelligenza inte-grata resa possibile grazie alla diffusio-ne di microcomputer ad elevata poten-za computazionale e autonomia, in gra-do di interagire tra loro utilizzando pro-tocolli Internet standard ed analizzare idati provenienti dallo shop-floor (l’am-biente dove la produzione viene ese-guita) dell’impianto manifatturiero, per

reagire in tempo reale a cambiamentinella domanda e auto-configurarsi diconseguenza.Cosa sono, in pratica, i CPS? Ogni sin-gola macchina utensile, gli elementidell’automazione, i robot industriali(kuka, ABB, ecc.), i prodotti… tutti icomponenti, insomma, presenti nellafabbrica dotati di intelligenza (grazie asensori e microcontrollori integrati) econnessione. Tutti questi elementi so-no collegati, al di là della singola im-presa, lungo la catena del valore: è co-sì che la raccolta e l'analisi intelligentedei dati rende i processi più veloci e re-silienti, più flessibili ed efficienti perprodurre beni di qualità superiore a co-sti ridotti ed in tempi minori. Industry4.03 identifica dei trend chiari nell’at-tuale panorama manifatturiero che ca-ratterizzeranno la fabbrica del futuro:• L’adozione di Internet a livello per-

vasivo anche nello shop-floor; • La prevalenza di CPS in grado di in-

teragire in tempo reale con l’am-biente circostante;

• La gestione ed analisi dei big-data(la presenza di CPS intrinsecamenteporta all’aumento dei dati generati);

• La complessità crescente (derivatasia dai prodotti da produrre, in lottisempre più piccoli e personalizzati,sia dalle forme di collaborazioni di-namiche che si instaurano fra azien-de con sistemi informativi e proces-si eterogenei);

• Le tecnologie in rapida evoluzione(da quelle specificatamente manifat-turiere a quelle presenti nei prodot-ti).

L’automazione industriale deve affron-tare questi trend e le notevoli sfide con-nesse, per poter soddisfare i continuicambiamenti negli obiettivi imprendi-toriali. Una forma di “intelligenza” tec-nica che vada al di là della semplice rac-colta di informazioni e segnali dal cam-

Industry 4.0Il futuro del manifatturiero e il centro di competenza IEC-61499 in Lombardia

a cura di Franco Cavadini* e Paolo Pedrazzoli**

28 INNOVARE – INNOVAZIONI & TECNOLOgIE

1 Capturing the ICT Dividend: Using technology to drive productivity and growth in the EU. Oxford economics2 http://www.lisboncouncil.net/ - report “The Lisbon Council Think Tank”, 20143 http://www.acatech.de/fileadmin/user_upload/Baumstruktur_nach_Website/Acatech/root/de/Material_fuer_Sonderseiten/Industrie_4.0/Fi-

nal_report__Industrie_4.0_accessible.pdf

Page 29: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

po, ma che allo stesso tempo possa di-rettamente incapsulata all’interno deicomponenti dei sistemi produttivi cosìcome nei prodotti stessi, sono alla ba-se di un cambiamento generazionalepromosso da Industry 4.0, che vede losviluppo nella direzione di impiantisempre più riconfigurabili ed “agili”.La prossima generazione di sistemimanifatturieri dovrà quindi essere ba-sata su un’estrema distribuzione di“intelligenza digitale” attraverso l’in-tero shop floor così come a cavallodelle sue mura a coinvolgere la filieraproduttiva, al fine di abilitare l’opera-tività di sistemi intelligenti e distribui-ti che trasformino flussi di informazio-ni in flussi produttivi.

L'INIZIATIVA DAEDALUS: SFRUTTAREUN’OPPORTUNITà DI INNOVAZIONEPER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALELanciando uno sguardo a come la com-petizione globale nel settore manifat-turiero stia diventando sempre più in-tensa, anche da paesi prima considera-ti “a basso contenuto tecnologico”, cisi rende conto di come le aziende pro-duttive italiane ed europee, che hannofatto della loro storica padronanza del-l’automazione industriale per domina-re il mercato, debbano ora rivolgersi asoluzioni innovative che permettano diabilitare, a costi accettabili, la flessibi-lità e riconfigurabilità di impianti e si-stemi produttivi necessarie per ottimiz-zarne le prestazioni, ben al di là di quan-to possibile oggi.L’iniziativa europea Daedalus è stataconcepita e costruita a partire dallaconsapevolezza che miglioramenti pu-ramente tecnologiche non sono suffi-cienti per soddisfare le esigenze di in-novazione del mercato dell’automazio-ne industriale. È infatti necessario che iprincipali attori di questo settore sianodotati anche di nuovi strumenti meto-dologici che permettano loro di entra-re a far parte ed alimentare un ecosi-stema economico ad elevato valore ag-giunto.Così Daedalus sposa Industry 4.0, peril quale la prossima rivoluzione indu-striale sarà innescata dalla capacità didistribuire all’interno dei sistemi pro-duttivi una capacità computazionale(oggi a basso costo) che ne incrementil’intelligenza. Infatti, i rapidissimi mi-glioramenti che si sono avuti negli ulti-mi anni nel distribuire diffusamente po-tere computazionale, accoppiati con

l’opportunità che il Cloud offre di de-localizzare parte dell’infrastruttura ICTdi un’azienda manifatturiera, offrono ilpotenziale per dare origine ad una nuo-va generazione di sistemi d’automazio-ne industriale basati su servizi (“servi-ce-based manufacturing systems”), do-ve l’intelligenza locale (concepita pergarantire il controllo e l’orchestrazionein real-time di task d’automazione, cosìcome per instaurare i concetti di auto-consapevolezza) può essere dinamica-mente collegata e guidata da funziona-lità runtime che risiedono nel Cloud,dove anche più aziende possono entra-re in collegamento funzionale fra loro. Questi CPS basati su intelligenza real-time distribuita, incrementati nelle lorofunzionalità dall’estensione virtuale nelCloud, possono condurre ad una nuo-va infrastruttura d’automazione basataanche sui flussi di informazione e nonsolo su quelli produttivi; la tradizionalevista gerarchica dell’architettura fun-zionale ICT di una fabbrica (la famosa“piramide dell’automazione”) puòquindi essere migliorata attraverso l’ac-cesso diretto alle funzionalità (servizi)che i vari CPS espongono.D’altra parte, questa visione è stata fi-no ad oggi enormemente limitata per-ché:• Le attuali tecnologie PLC, che domi-

nano lo sviluppo di applicazioni diautomazioni industriale, sono inrealtà un’eredità degli anni ’80, deltutto inadeguata per sostenere unanuova architettura funzionale basa-ta su “sistemi di sistemi”;

• Al contempo, i linguaggi di pro-grammazione d’automazione dellostandard IEC-61131, base operativadei suddetti PLC, sono antiquati daun punto di vista di ingegneria delsoftware, oltre che implementati daidifferenti fornitori attraverso speci-fici dialetti che ne impediscono l’in-teroperabilità.

Daedalus cerca concretamente di an-dare oltre questi limiti, proponendo disfruttare le caratteristiche innovativedello standard IEC-61499 che, inizial-mente pubblicato nel 2005, si pone co-me obiettivo proprio quello di portarenell’automazione industriale i concettidi distribuzione ed orientazione ad og-getti tipici invece del mondo delsoftware (che su quei concetti ha co-struito la rivoluzione di internet). In par-ticolare, sfruttando le funzionalità giàesistenti dello standard IEC-61499 per

INNOVAZIONI & TECNOLOgIE – INNOVARE 29

Page 30: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

il controllo distribuito, il progetto pro-pone un modello funzionale di CPS chefonda coerentemente sia il coordina-mento real-time dei suoi task di auto-mazione che la fornitura “runtime” diservizi funzionali agli altri livelli della pi-ramide (MES e ERP in particolare).

Arrivare alla creazione di CPS basati sul-lo standard IEC-61499 è solo l’elemen-to abilitante per l’approccio chiave delprogetto. Infatti, la vera complessitàdegli scenari produttivi proposti (e,quindi, l’opportunità di proporre nuoviparadigmi produttivi) risiede nella pos-sibilità di sviluppare facilmente l’intelli-genza multi-livello orchestrante neces-saria per coordinare il comportamentodi tutti i CPS che, aggregati funzional-mente, governeranno i nuovi ambitiproduttivi. L’adozione da parte del progetto dellostandard IEC-61499 presenta automa-ticamente la soluzione a questo proble-ma, attraverso un approccio già pron-to per l’applicazione industriale (e vali-

dato in molteplici scenari produttivi)che soddisfa le principali necessità perl’ingegnerizzazione di soluzioni d’auto-mazione complesse, ovvero: l’interope-rabilità fra sistemi di produttori diffe-renti (opportunamente “inscatolati” at-traverso gli strumenti di aggiornamen-to che Daedalus offrirà), la comunica-zione real-time fra sistemi distribuiti,l’astrazione hardware, un linguaggio disviluppo (ed il corrispondente ambien-te di programmazione) moderno e o-rientato a oggetti, etc. grazie poi all’aggiunta di una specifi-ca interfaccia orientata a servizi, l’in-tegrazione orizzontale e verticale im-maginata da “Industrie 4.0” potrà fi-nalmente essere realizzata. Infatti, gliattuali sistemi MES e ERP, che l’inizia-tiva porterà ad ulteriore step di mi-glioramento attraverso la tecnologiaCloud, potranno estendere il loro o-rizzonte di accesso alle informazioni,dinamicamente, fino al livello delloshop-floor, interagendo direttamentecon i singoli CPS.

LA NECESSITà DI UN CENTRO DI COMPETENZA PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOgICODELLA PIATTAFORMA DAEDALUSLa forza della piattaforma tecnologicadi Daedalus, basata sullo standard IEC-61499, è che il cuore operativo dellesue soluzioni è già disponibile oggi, inun formato pronto per l’industria e perapplicazioni complesse come quelledell’ambito manifatturiero. Quelli delprogetto non sono infatti sviluppi dazero i cui risultati si vedranno solo framolti anni; al contrario, sono un pro-gressivo miglioramento di strumentiper l’automazione la cui applicabilità edisponibilità esiste già oggi. La domanda che sorge quindi sponta-nea è come mai, alla luce di questaprontezza, non sia già partita da tem-po la forte diffusione di questa tecno-logia, a maggior ragione sapendo chelo standard IEC-61499 esiste dall’ormailontano 2005. Questo quesito porta agiustificare il secondo elemento chiavedell’iniziativa Daedalus, ovvero la crea-zione di un Centro di Competenza di li-vello europeo concepito per agire datramite verso il mercato della piattafor-ma IEC-61499 per l’automazione distri-buita.La necessità di un’entità di questo tipoaffonda le sue radici nelle peculiaritàche il mercato dell’automazione indu-

30 INNOVARE – INNOVAZIONI & TECNOLOgIE

Page 31: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 32: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

striale ha assunto nel corso degli ultimitrent’anni, con una struttura fondamen-talmente dominata da una parte dagrossi gruppi internazionali, che produ-cono soluzioni integrate hardware esoftware (Siemens, ABB, Schneider E-lectric, etc.) ed i relativi servizi di per-sonalizzazione, e dall’altra da fornitoridi device di varia natura. Il settore è quindi dominato da due ten-denze principali: le società di grosse di-mensioni, con soluzioni verticali ed in-tegrate, mantengono ormai da anni leloro quote di mercato grazie ad un mo-dello industriale che fa della tecnologiaproprietaria la principale leva con cui“bloccare” i clienti; dall’altro lato, unavalue chain fondamentalmente disag-gregata, dove una miriade di PMI oc-cupa della cosiddetta “Integrazione diSistemi” (avendo però un limitatissimoimpatto sulle dinamiche di mercato), haindotto una cultura del software d’au-tomazione decisamente di basso livel-lo. Questi due fattori, uniti alla riluttan-za degli operatori e proprietari di im-pianti produttivi verso l’innovazione inquanto tale, hanno causata una reticen-za d’insieme del mondo dell’automa-zione industriale ad accettare prima dioggi tecnologie come la IEC-61499.Studiando ed accettando queste con-dizioni al contorno, il Centro di Com-petenza per la IEC-61499 cerca di dareuna risposta concreta a questo immo-bilismo nell’unico modo possibile: mo-strare concretamente al mercato, conapplicazioni complesse ed avveniristi-

che ma già di livello industriale, le po-tenzialità offerte dalla piattaforma tec-nologica.In Daedalus, ed in particolare per il mer-cato italiano, questo ruolo viene assun-to da Synesis, coordinatore del proget-to e società no-profit che ha fatto pro-prio del trasferimento tecnologico lapropria missione. In particolare questovorrà direi fare quattro cose:• Orchestrare e spingere lo sviluppo

continuativo ed incrementale dellapiattaforma tecnologica IEC-61499;

• Favorirne l’accettazione a livello in-ternazionale, anche dai “big player”del settore, incubando un’iniziativadi supporto alla prossima releasedello standard;

• Incubare lo sviluppo di applicazioni-vetrina da parte di utenti avanzatidella tecnologia, in modo da pre-sentare sempre più esempi concretiad altre aziende interessate;

• Proporre a mercato dei servizi di sup-porto all’ingegnerizzazione di solu-zioni basate sulla IEC-61499.

RINgRAZIAMENTI E CONTATTIL’iniziativa Daedalus e la creazione delCentro di Competenza per lo standardIEC-61499 sono il risultato di un lungopercorso di ricerca ed innovazione, co-sì come di progressiva creazione di le-gami a mercato, che Synesis, SUPSI edi loro partner strategici hanno fatto nelcorso degli ultimi anni, supportati an-che dalla Commissione Europea all’in-terno della Partnership Pubblico-Priva-ta (PPP) “Factory of the Future” (FoF).In particolare, l’iniziativa ha ricevuto fi-nanziamenti nel contesto del settimo eottavo programma quadro per la ricer-ca (Horizon 2020), attraverso i seguen-ti progetti:• Factory-Ecomation (gA N° 314805)• EFFECTIVE (gA N° 637245)• DAEDALUS (gA N° 723248)

Per ulteriori informazioni:• [email protected][email protected]

* SYNESIS**SUPSI

32 INNOVARE – INNOVAZIONI & TECNOLOgIE

Page 33: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 34: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

La fresatura integraleguarda al futuro

CDSE, responsabile a livello mondia-le per la ricerca e dello sviluppo dinuovi prodotti, nel settore frese inte-grali, è il primo centro di ricerca e svi-luppo Coromant a Rovereto in Italia. La sede si trova in Trentino, una re-gione che ha fatto del supporto allaricerca e sviluppo, sul suo territorio,uno dei fattori trainanti per la sua e-conomia.Il dipartimento è stato oggetto, nelcorso del 2012, di grossi investimen-

ti. Circa un milione di euro è stato in-vestito, in meno di un anno, per ri-strutturare interamente un’area,messa a disposizione dallo stabili-mento produttivo, per accogliere ilteam ed i laboratori. La Sandvik ha anche avuto accesso,per una parte, ai fondi messi a dispo-sizione dalla Provincia Autonoma diTrento, in base alla legge provinciale13 dicembre 1999, n. 6.Oggi l’area occupa uno spazio di 760m2 ed ospita gli uffici, due ampie sa-le riunioni, una sala prove ed una sa-la metrologica.La sala prove è stata rinnovata, conun ampliamento del parco macchine,che oggi comprende tre modernicentri di lavoro, di cui uno a cinqueassi.Anche il laboratorio metrologico èstato ampliato, con l’acquisizione diuno scanner 3D di ultima generazio-ne.Il team, che nell’ultimo anno è passa-to da sei a dieci persone, compren-de ingegneri e tecnici di laboratorio,giovani e motivati. Un terzo è com-posto da donne, inclusa la respon-sabile del dipartimento, l’ing. Gio-vanna Malagnino, che ne ha guida-to con entusiasmo il rinnovamento,supportata dai vertici Coromant. La Sandvik ha da sempre favorito la“diversity”, avviando di recente di-

Dipartimento CDSE di Sandvik Coromant

34 INNOVARE – INNOVAZIONI & TECNOLOgIE

Page 35: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVAZIONI & TECNOLOgIE – INNOVARE 35

versi progetti a livello mondiale. Il si-to di Rovereto, con la sua consisten-te presenza femminile, è di certo unbuon esempio da seguire, soprattut-to in Italia.Le attività di cui si occupa il repartosono: progettazione di frese integra-li in metallo duro, sperimentazione esviluppo di nuovi prodotti, ricercatecnologica nell’ambito della fresa-tura con utensili integrali, studio distrategie di lavorazione e di nuovimateriali, supporto tecnico alla ven-dita.Le figure professionali, di cui si avva-le il reparto, sono: project manager,ingegnere di sviluppo, ingegnere diprogettazione, tecnico di laboratorioe tecnico operatore CN. Il reparto si avvale delle più modernetecnologie di progettazione, dallamodellazione 3D alla simulazioneFEM, nonché dei più avanzati stru-menti di misurazione, per acquisizio-ne di dati dimensionali e dei parame-tri di taglio. I centri di lavoro, usati perle attività di sperimentazione, sonoequipaggiati con le più recenti at-trezzature, per rispondere alle esi-genze del mercato, in continua evo-luzione.Il sito ospita inoltre due rappresen-tanti di Coromant Product Manage-ment, CPRM, che lavorano in siner-gia con il gruppo R&D.Il reparto R&D ha inoltre avviato direcente un progetto di intensa colla-

borazione, con l’unità commercialeCoromant Italia, con sede a Milano,che prevede scambi di competenze,attività di formazione per la forza ven-dita ed i clienti, volte a rafforzare ilmercato del prodotto frese in Italia.Tra gli elementi chiave, per la riusci-ta del progetto Coromant R&D a Ro-vereto, ci sono quindi la collaborazio-ne con la Coromant Italia e la strettasinergia, per le attività di ingegneriz-zazione, con lo stabilimento produt-tivo che lo ospita.Lo stabilimento produttivo Sandvik,infatti, è anch’esso all’avanguardia,con macchine a NC di ultima genera-zione e personale altamente qualifi-cato. Produce frese integrali in ac-ciaio super-rapido ed in metallo du-ro, che sono commercializzate daSandvik in tutto il mondo.Si estende su una superficie di 25.000m2, di cui 10.000 m2 coperti, ed ospi-ta circa 90 persone. La storia dello stabilimento parte dallontano 1925, quando, con il marchioCofler, si producevano punte in ac-ciaio, nell’antica sede nel centro diRovereto. Dopo l’acquisizione daparte di Sandvik, nel 1993, la sedeproduttiva fu spostata nel 2007 nellostabilimento attuale, dopo ingenti la-vori di ammodernamento e riqualifi-cazione.La Sandvik fa della sicurezza sul lavo-ro e del rispetto dell’ambiente duetra i suoi valori cardine. Lo stabili-mento ha infatti ottenuto la Certifi-cazione Qualità ISO 9001 nel lonta-no 1995, la certificazione ambientaleISO 14001 nel 2000 e quella per la si-curezza OHSAS 18001 nel 2008.La Coromant da sempre investe in in-novazione ed è motivo di grande sod-disfazione che le competenze e la po-tenzialità dei giovani ricercatori ita-liani siano state riconosciute e valo-rizzate.

Page 36: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

36 INNOVARE – AMBIENTE

Presentato in occasione del Fuori Salone algrattacielo Pirelli, Teknowood è un proget-to che ha visto la collaborazione dell’azien-da pluri settantenne Busnelli International,del presidente di ADI Luciano galimberti edella direttrice di ENAIP di Cantù, IleniaBrenna. L’iniziativa è nata anche per mostra-re come le aziende possano collaborare conenti di formazione investendo in R&S e an-dando a formare, come in questo caso, nuo-ve generazioni di creativi.

Ma in cosa consiste esattamente questoprogetto? Lo abbiamo chiesto all’architetto AlessiaGalimberti progettista di Teknowood e di-rettore artistico di Busnelli International.«Si tratta di un pannello multimediale in trin-ciato destinato al mercato contract. Rappre-senta un’alternativa alle solite boiserie de-gli hotel. Inoltre grazie ad una serie di ap-plicazioni tecnologiche garantisce la possi-bilità di vedere programmi televisivi, di con-nettersi ad internet e comunicare diretta-mente con la reception attraverso comandivocali».«Busnelli International», come raccontaAlessandro Busnelli, titolare dell’aziendainsieme al fratello Alberto, «si avvale di col-laborazioni con progettisti e designer per-ché di fondamentale importanza per unmercato globale che, sempre più si rivolgeal mercato del contract. La nostra aziendaè in grado di proporre prodotti e soluzionianche su specifiche richieste: se un archi-tetto chiede un’essenza con una particola-re texture e colore, noi la produciamo.Questo senza dimenticare che abbiamo u-

na collezione di tranciati precomposti checomprende più di 500 essenze a catalogo.Un vero e proprio archivio pronto ad esau-dire ogni richiesta e che viene utilizzato an-che come fonte di ispirazione nella realiz-zazione di essenze su misura, personalizza-bili per tonalità, cromie e texture. I nostriarticoli riproducono fedelmente i tranciatidi legno naturali. Per poter realizzare pro-dotti di questo tipo dobbiamo lavorarefianco a fianco con le aziende mobiliere. Leaffianchiamo dalla progettazione alla scel-ta degli articoli, offrendo anche indicazionie suggerimenti sulle tipologie materichepiù adatte ad ogni progetto. Le nostre col-lezioni di tranciati multilaminari rappresen-tano d’altronde una vastissima selezionefra le essenze migliori, suddivise in catego-rie per poter offrire uno strumento di rapi-da consultazione ed individuazione dellascelta più consona. Da sempre proponia-mo per il settore contract progetti custo-mizzati in esclusiva per hotel; per l’arreda-mento, con una varietà di collezioni di le-gno ricomposto, abbinata alla sostenibilitàcertificata di ogni essenza, che permetto-no di vestire con classe e qualità esclusivaqualsiasi ambiente di interni; inoltre pro-poniamo pannelli per pavimenti, porte edoggettistica. Siamo presenti nel settore na-vale (con legno dall’alta qualità, dagli ele-vati standard di resistenza alla luce e daicolori durevoli nel tempo) e in quello del-l’automotive. È importante evidenziare cheoperiamo con successo nel mondo dell’ar-chitettura, del design ed anche del fashion,lavorando nella progettazione di show-room per le migliori case di moda».

a cura della Redazione

Busnelli International èun'azienda che può vantareuna pluriennale esperienzanella fornitura e nella com-mercializzazione di tranciatiprecomposti multilaminaridi vero legno ed un ruolo diprimo piano nei maggiorimercati internazionali, an-noverando tra i propri clien-ti importanti realtà di riferi-mento dell'industria delmobile, dell'architettura edel design d'interni.

L’architetto Alessia Galimberti, progettista del pannello Teknowood e direttore artistico di Busnelli International

Alessandro Busnelli, titolare di Busnelli International

Teknowood

Dal tranciato ricomposto ad un pannello multimediale

Page 37: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 37

Page 38: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

38 INNOVARE – AMBIENTE

Il settore dei trasporti in Europa è re-sponsabile di circa un terzo del consu-mo di energia, di oltre un quinto dellaproduzione di gas a effetto serra e con-tribuisce in maniera sostanziale all'in-quinamento urbano. Si tratta di un'at-tività che ha un impatto rilevante su tut-ta una serie di ambiti socio-economicoe ambientali, non ultimo quello dellasalute. Come rendere più sostenibile la mobi-lità delle persone e dei beni? gli obiet-tivi dell'Unione Europea nel settorepuntano sull'innovazione tecnologicache promuove l'introduzione di carbu-ranti puliti ed efficienti come le tecno-logie a basse emissioni di carbonio, iveicoli elettrici, i sistemi di trasporto in-

telligente, le Smart Grids e i carburantialternativi come i biocarburanti o l'idro-geno.Al Centro Comune di Ricerca (JRC) del-la Commissione Europea sono circa 50le persone che lavorano nel settore deltrasporto sostenibile e gestiscono l'at-tività dei sette laboratori europei sulleemissioni dei veicoli (VELA, Vehicle E-mission Laboratories). Questi laborato-ri si trovano nel sito del JRC di Ispra, inprovincia di Varese, non lontano dallariva lombarda del Lago Maggiore. Il lo-ro ruolo è quello di fornire elementi diconoscenza, basati su un'approfonditaanalisi scientifica, ai responsabili dellepolitiche europee a favore di una mag-giore sostenibilità dei trasporti. I rile-

a cura di JRC*

L'interoperabilità tra veicoli elettrici e reti intelligenti

Page 39: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

AMBIENTE – INNOVARE 39

vamenti tecnici e scientifici effettuati alJRC si basano sia su test in laboratorio,sia su analisi dei modelli tecnologici di-sponibili. Da tempo il JRC ha intrapreso un pro-gramma di prove e di ricerca pre-nor-mativa su veicoli elettrici e ibridi plug-in. I nuovi laboratori VeLA (Vehicle E-lectric Laboratories) sono in grado divalutare sperimentalmente il funziona-mento di veicoli elettrici, la loro effi-cienza, la compatibilità elettromagne-tica e, per i veicoli ibridi, le emissioni digas di scarico. Il lavoro, svolto in stret-ta collaborazione con una struttura ge-mella operante negli Stati Uniti, il La-boratorio Nazionale di Argonne (ANL),rappresenta un contributo importanteall'armonizzazione delle procedure diprova per l'elettromobilità.Un altro aspetto di grande attenzioneda parte del JRC nel settore del tra-sporto sostenibile è quello dell'intero-perabilità, cioè della compatibilità e loscambio di dati tra l'elettromobilità ele Smart Grids, ovvero i sistemi di reteelettrica intelligente. gli obiettivi diquest'attività sono legati allo sviluppodel settore dell'auto elettrica, non sol-tanto per aumentare la sostenibilitàambientale, ma anche per contribuireal completo sfruttamento del potenzia-le competitivo del settore da parte del-l'industria europea.L'interoperabilità non solo aumental'affidabilità della comunicazione tra idispositivi di ricarica e ogni veicoloplug-in, ma contribuirà anche in modoessenziale all'integrazione perfetta del-la mobilità elettrica nella futura infra-struttura di reti intelligenti per la tra-smissione di energia elettrica. Inoltre,essa renderà possibile una sorta di roa-ming dei veicoli elettrici, ovvero la fat-turazione automatica e i pagamentisenza difficoltà nei Paesi nei quali siviaggia e la gestione della domanda dienergia elettrica da parte dell'elettro-mobilità nell'architettura delle SmartGrids, che riuscirà a gestire l'utilizzo disempre più energia verde.Questo sforzo congiunto tra la ricercaeuropea e americana coinvolge anchel'industria e fornisce una piattaformaper una cooperazione transatlantica fo-calizzata ad armonizzare gli standard,alla validazione di nuove tecnologie ealla verifica di metodi per facilitare l'e-lettromobilità attraverso l'interopera-bilità.

In questo ambito lo strumento più im-portante a disposizione del JRC è ilCentro Europeo per l'Interoperabilitàfra Veicoli Elettrici e Reti Intelligenti, i-naugurato a Ispra alla fine del 2015. IlCentro combina quattro nuovi labora-tori che riuniscono conoscenza e atti-vità di prove sperimentali in ambito diefficienza, emissioni di gas di scaricoper i veicoli ibridi, compatibilità elet-tromagnetica, reti intelligenti di ener-gia elettrica e prove su batterie. È que-sta la struttura di ricerca che costitui-sce un vero e proprio ponte con il pro-prio partner d'Oltreoceano, il Labora-torio di Argonne del Dipartimento sta-tunitense per l'Energia.Specificamente, il VeLA 8 di Ispra è illaboratorio di prova dinamica e termi-ca per veicoli elettrici e ibridi. Esso con-siste in un banco a rulli a due assi all'in-terno di una camera climatica, ed è ingrado di testare sia i veicoli elettrici equelli ibridi, sia i loro rispettivi disposi-tivi di ricarica in un intervallo di tempe-ratura compreso tra i -30°C e i +50°Ced a umidità controllata. Per queste ra-gioni, VeLA 8 possiede diversi strumen-ti di misura. Tra gli ibridi sono possibiliprove su veicoli che utilizzano differen-ti combustibili quali benzina, gasolio,LPg, gas naturale e addirittura idroge-no. Il sistema di misura, allo stato attua-le, fornisce un'analisi completa delle e-missioni di gas di scarico da parte di vei-coli di queste tipologie.La possibilità di eseguire queste provea diverse temperature fornisce prezio-se informazioni sulle prestazioni dei vei-coli elettrici e ibridi in diverse condizio-ni atmosferiche (estate e inverno), te-nendo conto anche del calore genera-

Page 40: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

40 INNOVARE – AMBIENTE

to dal veicolo stesso, dai suoi sistemi diriscaldamento e di condizionamentodell'aria.Tanto per fornire alcuni dati, VeLA 8 èpredisposto per veicoli con una massainerziale simulabile sotto test compre-sa da un minimo di 500 kg per veicoli a2 ruote motrici (800 kg per 4 ruote mo-trici) a un massimo di 4500 kg. La po-tenza nominale va fino a 300 kW per as-se e la velocità massima consentita daitest è di 260 km/h. L'interasse dei vei-coli sotto test può variare da un mini-mo di 1800 mm a un massimo di 4600mm, ed il diametro dei rulli è di 122 cm.gemello del VeLA 8 è il VeLA 9, il labo-ratorio di compatibilità elettromagne-tica per l'elettromobilità. Il VeLA 9 è u-na camera anecoica progettata perprove di compatibilità elettromagneti-ca su auto e piccoli camion. La cameraè rivestita di materiale assorbente chesopprime qualsiasi eco di campo elet-tromagnetico al suo interno. Antennee ricevitori analizzano le emissioni elet-tromagnetiche generate dal veicolo e-lettrico o ibrido in esame, in fase di ac-celerazione, di guida e di frenata rige-nerativa e anche durante la fase di rica-rica della batteria e in caso di comuni-cazione wireless con le Smart Grids.Il VeLA 9, con i suoi potenti amplifica-tori insieme alle antenne situabili all'in-terno della camera, è anche in grado ditestare l'immunità dei veicoli elettricirispetto a campi elettrici o magnetici e-sterni, con frequenze dalle onde radioagli impulsi radar. Poiché i veicoli elet-trici ma anche i dispositivi di alimenta-zione della futura elettromobilità saran-no tutti connessi in termini di comuni-cazione, evitare le interferenze è fon-

damentale.In dettaglio, il VeLA 9 può ospitare vei-coli elettrificati di massa inerziale com-presa tra 400 e 4000 kg, con una po-tenza fino a 138kW per asse in conti-nuo, fino a 165kW per asse di picco e10m/s² di accelerazione e decelerazio-ne recuperativa. guidabili sui rulli sonovelocità fino ad una massima di 210km/h. Quanto ad antenne, ricevitori,generatori di segnale, ed amplificatoriper test di emissione ed immunità elet-tromagnetica dei veicoli in ogni situa-zione di prestazione, l'intervallo dellefrequenze operative validate va da9kHz a 20MHz e da 26MHz a 18gHz.L'ultima componente scientifica dellestrutture della Commissione Europeanel settore è rappresentata dai labora-tori sull'Interoperabilità delle Reti intel-ligenti che, come l'abbiamo capito, so-no note come Smart grids. Essi sono si-tuati non soltanto presso il sito di Ispra,ma anche in quello di Petten in Olan-da, dove opera l'altra parte della Dire-zione Energia, Trasporto e Clima delJRC. Questi laboratori supportano ladefinizione e lo sviluppo delle politichecomunitarie testando l'interoperabilitàdi dispositivi e sistemi secondo i vigen-ti standard e con riferimento alle archi-tetture più rilevanti e ai diversi casi diutilizzo.I laboratori sono attrezzati con sistemiavanzati di simulazione di potenza intempo reale. gli impianti sperimentaliservono per studi di interoperabilità eintegrazione dei dispositivi di unaSmart Grid connessi a sistemi di tra-smissione complessi e griglie di distri-buzione di potenza. Le prove integra-no energie rinnovabili, veicoli elettrici,case intelligenti e sistemi di accumulodi energia. Il laboratorio Smart Grid comprende di-verse funzionalità, come lo sviluppo dimodelli di simulazione statica e dinami-ca rappresentativi delle reti di potenzapresenti in Europa, l'emulazione e la ri-produzione di sistemi di rete, di comu-nicazione e ICT applicati alle griglie dipotenza, la simulazione in tempo realedella rete di potenza e prove su dispo-sitivi elettrici (software/hardware) e in-fine la visualizzazione di dati e scenari(inclusi i gIS, ovvero i sistemi d'infor-mazione geografica).

*JRC Joint Research Centre

Page 41: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 41

Page 42: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

42 INNOVARE – SPECIALE

30.BI-MUSFORTEC INDUSTRY

Si è tenuta il 28 settembre, al Circolodella Stampa di Milano, la conferenzastampa di presentazione di 30.BI-MU/SFORTEC INDUSTRy, biennaleinternazionale della macchina utensi-le in scena dal 4 all’8 ottobre a fiera-milano Rho.Organizzata da EFIM-ENTE FIERE I-TALIANE MACCHINE, la manifesta-zione è promossa da UCIMU-SISTEMIPER PRODURRE, l’associazione cherappresenta l’industria italiana co-struttrice di macchine utensili, robot,automazione e tecnologie ausiliarie,il cui contributo al PIL del paese risul-ta pari a quasi 8 miliardi di euro. Dopo un ottimo 2015, anno caratteriz-zato da incrementi anche a doppia ci-

fra per buona parte degli indicatori e-conomici, anche il 2016 si chiuderà po-sitivamente per i costruttori italiani.Secondo le previsioni elaborate dalCentro Studi & Cultura di Impresa diUCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, laproduzione crescerà, del 5,3%, a 5,5miliardi di euro. Positivo l’incremento delle consegnedei costruttori italiani sul mercato do-mestico che saliranno, del 3,6%, a1,9 miliardi. Sul fronte estero, gli ultimi dati ultimidisponibili, relativi al periodo gen-naio-giugno 2016, evidenziano uncerto rallentamento delle vendite dimade in Italy oltreconfine. Per questosi stima che, a fine anno, le esporta-zioni si manterranno sul livello del2015 (circa 3,5 miliardi).A fronte di un positivo andamentodelle consegne in Europa - germania(+9,6%) e Francia (+37,4%) in primisma anche Polonia (+5,8%) e Spagna(+6,7%) - si evidenzia una frenata del-l’export negli Stati Uniti (-7,9%), ovegli investimenti risentono del genera-le clima di incertezza determinato dal-l’incognita elezioni. Si stima però unaripresa del business già partire dai pri-mi mesi del 2017.Sul consuntivo di questi primi sei me-si ha di fatto pesato l’arretramentodelle vendite nei BRIC: Cina (-16,8%),Russia (-59,6%), India (-4,6%) e Brasi-

In scena a Fieramilanodal 4 all’8 ottobre 20161.049 imprese e 90.000 metri quadratidi superficie espositivatotale

Massimo Carboniero e Alfredo Mariotti

Page 43: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 44: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

le (-37,1%).«D’altra parte - ha affermato Massi-mo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - il rallen-tamento dei BRIC è un fenomeno acui assistiamo già da tempo. Cia-scuno di questi paesi si trova a fron-teggiare situazioni particolari: la Ci-na ha ridotto il suo ritmo di cresci-ta. La Russia è un mercato forte-mente penalizzato dalle restrizioniimposte dall’Unione Europea. IlBrasile e l’India sono economie in-stabili e, ancora una volta, lo stan-no dimostrando».«A conferma di ciò - ha aggiuntoMassimo Carboniero - è l’analisidell’andamento della quota di im-port di macchine utensili assorbitadai BRIC rispetto al totale: nel pe-riodo 2011-2015, si è ridotta di 10punti percentuali, passando dal35,3% al 25,4%. L’andamento del-le vendite di made in Italy settoria-le nei BRIC ricalca esattamente que-sto trend: le consegne da parte deicostruttori nei 4 paesi sono scesedi circa 10 punti percentuali (da28,6% a 17%). Nonostante la ne-gativa performance messa a segnoin questi mercati, le esportazioni i-taliane di settore sono comunquecresciute, a dimostrazione della ca-pacità delle nostre aziende di orien-tare l’offerta verso i mercati più vi-vaci e ricettivi».Sul fronte interno, la ripresa delladomanda di sistemi di produzione,registrata a partire dal 2014 e pro-seguita per tutto il 2015, troveràconferma anche nel 2016, a testi-monianza della rinnovata volontàdel sistema manifatturiero del pae-se a investire in beni a alta tecnolo-gia. Anche le previsioni di medio-lungotermine, elaborate dall’istituto eco-nometrico Oxford Economics evi-denziano un andamento positivodel consumo italiano di macchine u-tensili anche se in rallentamento: +8,2% nel 2017, +1,4% nel 2018,+1,1% nel 2019.«A sostenere e stimolare gli investi-menti in sistemi di produzione - haaffermato il presidente di UCIMU -sono intervenute importanti misuredi politica industriale quali la Nuo-va Legge Sabatini e il Superam-mortamento al 140%. L’efficacia diquesti provvedimenti, dimostrata

anche dai dati elaborati dall’asso-ciazione, ha convinto le autorità digoverno a inserire queste misure,insieme all’inedito Iperammorta-mento al 250%, nel Piano Naziona-le Industria 4.0 previsto nella Leg-ge di Stabilità in corso di approva-zione».«Siamo certi che l’annuncio dell’o-peratività di questi strumenti ancheper tutto il 2017 - ha aggiunto Al-fredo Mariotti, direttore generaledi UCIMU-SISTEMI PER PRODUR-RE - favorirà i contatti che si attive-ranno in BI-MU, i cui numeri dimo-strano la vitalità del settore».Protagoniste di 30.BI-MU/SFOR-TEC INDUSTRY sono circa 1.049imprese, i cui stand sono allestiti neipadiglioni 9, 11, 13, 15, di fierami-lano, per una superficie espositivatotale di 90.000 metri quadrati. Il41% delle imprese espositrici pro-viene dall’estero, a testimonianzadel carattere internazionale dell’e-vento, unico in Italia a attrarre visi-tatori da ogni parte del mondo.Sono 33 i paesi rappresentati: Au-stralia, Austria, Belgio, Brasile, Bul-garia, Canada, Cina, Corea del Sud,Danimarca, Finlandia, Francia, ger-mania, giappone, gran Bretagna,India, Irlanda, Israele, Italia, Lussem-burgo, Paesi Bassi, Polonia, Princi-pato di Monaco, Repubblica Ceca,Repubblica di San Marino, Roma-nia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Sviz-zera, Taiwan, Tailandia, Turchia, U-craina.Il valore degli oltre 3.000 macchi-nari esposti è stimato 450 milionidi euro. Accanto alla tradizionale offerta in-ternazionale di macchine utensili,

robot, automazione, tecnologie au-siliarie, BI-MU propone un viaggioinedito tra tecnologie additive, In-dustria 4.0, sistemi di potenza flui-da, meccatronica e molto altro,tecnologie presentate nelle aree diinnovazione Additive in Manufac-turing, Potenza Fluida, Focus Mec-catronica, Il Mondo della Finituradelle superfici che fanno da corol-lario all’esposizione tradizionale.Accanto a BI-MU, quest’anno èSFORTEC INDUSTRY, nuova inter-pretazione del salone della subfor-nitura tecnica e dei servizi per l’in-dustria, in scena per tre giorni dagiovedì a sabato. Tra gli eventi pensati per valorizza-re ancora di più la permanenza de-gli operatori presenti in mostra so-no: Quality Bridge, tradizionale ras-segna convegnistica dedicata ai te-mi di maggior interesse, quest’an-no incentrata anche sui temi legatia INDUSTRIA 4.0, e Pianeta Giova-ni che offre ai giovani l’opportunitàdi verificare direttamente l’altissi-mo contenuto professionale di chiopera nel settore. La mostra si apre, martedì 4 otto-bre, ore 10.30, Sala Martini, Cen-tro Servizi Fiera Milano Rho con lacerimonia inaugurale a cui interven-gono: Corrado Peraboni, ammini-stratore delegato Fiera Milano, Lui-gi Galdabini, presidente CECIMO,l’associazione europea di settore,Mauro Parolini, Assessore allo Svi-luppo Economico, Regione Lom-bardia, Massimo Carboniero, pre-sidente UCIMU-SISTEMI PER PRO-DURRE, e Vincenzo Boccia, presi-dente Confindustria.

44 INNOVARE – SPECIALE

Page 45: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 46: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

46 INNOVARE – SPECIALE

a cura di Cristina GualdoniL’indice di ordini di macchine utensili(elaborato dal Centro Studi & Culturadi Impresa di UCIMU-SISTEMI PERPRODURRE) nel secondo trimestre harisentito di un lieve calo rispetto allostesso periodo dell’anno precedente,dovuto soprattutto al calo della do-manda estera, mentre continua la ri-presa del mercato interno. Secondo ilvostro osservatorio condividete que-sto andamento?È evidente che negli ultimi mesi siamostati investiti da variabili macropoliti-che che hanno smosso in modo signifi-cativo il quadro generale della crescitaeconomica sul mercato internazionale. Solo l’iniziativa degli Stati potrà inver-tire la dinamica generale che altrimen-ti rimarrà sostanzialmente ferma. Per quanto riguarda il mercato internoda solo non potrà mutare gli andamen-ti di fondo del mercato di cui si parla.

Quale ruolo hanno avuto secondo Leila Nuova Sabatini e Superammorta-mento in questo incremento? Su qua-le delle due punterebbe per il futuro?Dalle ultime rilevazioni (il riassunto deirisultati Sabatini del Ministero delloSviluppo Economico ha certificato unmiliardo e mezzo di erogazioni dei con-tributi dall’aprile 2014 – punto zero - almarzo 2015) possiamo affermare chehanno modificato in modo positivo lasituazione degli investimenti. In parti-colare la Nuova Sabatini sembra esse-

re, per le sue caratteristiche intrinse-che, lo strumento più utile e più ma-neggevole per le imprese del sistemadelle PMI in prima persona, assumen-dosi tutti i vantaggi e i rischi della pro-cedura.

Ne chiederebbe il prolungamento?Anche la possibilità della proroga al2017 del superammortamento al 140%non può che condurre a nuovi investi-menti e contribuire a creare un climadi fiducia intorno alle possibilità di cre-scita. Rimane chiaro che non dobbia-mo ritenere alcun provvedimento co-me salvifico, è l’insieme delle politiche(banda larga, jobs act) che può scuote-re la stagnante situazione economicopost-crisi.

Quali sono le sue previsioni per i pros-simi 5 anni?Nel caso delle previsioni a cinque annisi deve considerare che i più importan-ti gruppi aziendali nazionali ed interna-zionali da tempo si predispongono deibudget previsionali con un raggio tem-porale di cinque anni, ma che rivedo-no e correggono tutti gli anni in funzio-ne di serie di indici che consentono disbagliare il meno possibile.È evidente che le previsioni attendibilisi riferiscono ai successivi dodici mesi,mentre il resto è solo un indice di ten-denza che può anche costantementedisatteso dalla realtà aziendale.

In occasione di BIMU 2016 abbiamo intervistatoGian Piero Cozzo, presidente UNIONMECCANICA

Industria 4.0 il futuro,ma con l’esperienza

Page 47: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

Ritengo,e spero, che il nostro Paeseabbia superato il periodo peggioredella crisi economica, la ripresa si ma-nifesta in modo non lineare ed è anco-ra contrastata da molti fattori “ester-ni”, prima fra tutti la finanza.Le banche non si sono ancora assesta-te, contengono molti crediti inesigibilie nonostante gli sforzi e gli aiuti euro-pei non si intravedono le condizioni ne-cessarie per supportare concretamen-te le imprese negli investimenti.In ogni caso la pressione fiscale è la ma-dre di tutte le nostre difficoltà e nelcontempo i mercati internazionali rap-presentano per molte imprese la solu-zione che consente di realizzare qual-che utile di bilancio.A fronte di queste considerazioni leprevisioni più probabili che possiamoavanzare per i prossimi 12 mese sonoche il mercato interno continuerà sugliattuali livelli con modesti miglioramen-ti, il periodo dei prossimi cinque annisarà influenzato dalle decisioni politi-che che il nostro governo adotterà ol-tre che dall’andamento dei mercati in-ternazionali.

Qual è il sotto-settore che in questomomento sta soffrendo di più?Il settore della meccanica e della car-penteria che afferisce al mondo dell’e-dilizia pubblica e privata è sicuramen-te l’area produttiva metalmeccanicache più ha subito l‘impatto della crisigenerale ed in particolare della primavera debacle del settore immobiliaredella storia d’Italia. Un altro settore che ha sofferto leprofonde modifiche del sistema pro-duttivo e della sua filiera è quello dellasubfornitura industriale alle grande im-prese. Tali grandi imprese hanno mes-so in opera un processo radicale di ver-ticalizzazioni delle produzioni alla ricer-ca spasmodica dell’efficienza e la ricer-ca dell’innovazione, l subfornitura è intal modo stata spinta ai margini dellavita economica e costretta a subire,senza alcuna partecipazione, le succes-sive trasformazioni.

Cosa ne pensa di Industria 4.0?L’industria 4.0 potrà essere una via diuscita e la soluzione per il nostro futu-ro solo se potrà attingere al grande pa-trimonio della cultura industriale italia-na ed europea.Tra le difficoltà che potrà incontrarenon possiamo sottovalutare il fattore

umano. Attualmente nelle imprese ita-liane lavora di personale anziano ( dalpunto di vista lavorativo ) intorno ai50/60 anni. La situazione della demo-grafia storica nelle aziende potrà esse-re di grande ostacolo per le impreseche hanno la necessità le loro produ-zioni di macchinari , impianti e attrez-zature che incorporano significative a-liquote di innovazione. Il personale chedeve affrontare continue mutazioni ge-stite da sofisticati software che scon-volgano i tradizionali processi produt-tivi. È noto che è sempre molto diffici-le cambiare i sistemi/metodi di lavoro.gli imprenditori alle prese con tali dif-ficoltà nella prestazione e di fronte al-le difficoltà evidenti della formazionecontinua. Ritengo infatti che corsi diformazione e aggiornamento possonorisolvere tali situazioni solo in modomarginale e con modesti risultati pra-tici. Un lavoratore di 55-60 anni che hainiziato la sua vita lavorativa a 15-18 an-ni non ha più stimoli per riqualificarsied è molto più probabile che la sua a-spirazione sia rappresentata dalla pos-sibilità di godersi la pensione.Quali mansioni affidare a tale persona-le? Le imprese hanno la possibilità disostenere i costi aggiuntivi di un bloc-co della innovazione e, nel contempo,integrare giovani desiderosi di misu-rarsi su questo terreno?Normalmente nelle PMI che hanno15/30 dipendenti si creano rapportipersonali reciproci che non possonoessere risolti con gli attuali ammortiz-zatori sociali e tanto meno con i licen-ziamenti. È necessario che le associa-zioni imprenditoriali, le OO-SS, e laclasse politica affrontino questi nodiprima che diventino una emergenzasociale e un freno allo sviluppo non so-lo del settore metalmeccanico.

Quale impatto potrà avere sulle PMI?ìL’impatto delle industrie 4.0 contri-buirà a ridurre numero delle imprese edi aumentare le loro dimensioni; me-no aziende, di dimensioni maggiori cir-condate da PMI iperspecializzate.Un altro risultato sarà quello di aumen-tare il gap tra il sistema produttivo ita-liano e quello delle aree europee checi sembrano più pronte a raccoglierela sfide dell’industria 4.0.

Cristina Gualdoni

SPECIALE – INNOVARE 47

Page 48: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

SNC 600X2000 frutto della sinergia tra OMG e PRB

70 anni di attivitàOMG Zanoletti e PBR Perico Baroni Raimondi festeggiano in BIMU

OMg Zanoletti ha acquisito nel 2010la ditta PBR - Perico Baroni Raimondi,storica azienda costruttrice di torni sindal 1946 che quest’anno festeggia i 70anni di attività.grazie a questa acquisizione OMg-PBR si presenta come il partner idealeper la risoluzione di qualunque proble-ma di tornitura, con una gamma com-pleta che spazia dai Torni Paralleli, CNAutoapprendimento e CN pesanti a 2guide con banco piano fino alle mac-chine a 4 guide per la lavorazione dipezzi di grandi dimensioni fino a 50 Tontra le punte e 30m distanza punte. In occasione dell’anniversario verrà e-sposto per la prima volta in BIMU untornio a CN pesante a 2 guide mod.SNC 600X2000, frutto delle sinergiedei 2 storici marchi. L’ultimo prodotto sviluppato è un tor-nio pesante dotato di asse y per ope-razioni di fresatura fuori asse. graziead un mandrino asse C comandato damotore autonomo, saranno possibili la-vorazioni pesanti in contornatura confrese di grande diametro. Per enfatiz-zare la grande robustezza che da sem-pre caratterizza i torni PBR, OMg Za-noletti ha sviluppato un nuovo banca-le monolitico in ghisa 100% italiana,con caratteristiche di modularità uni-che. Il bancale consente il posiziona-mento dell’evacuatore trucioli sia po-

steriormente che anteriormente senzala necessità di eseguire scavi nel suo-lo. Una terza guida anteriore supportail carro durante la lavorazione dei dia-metri maggiori. Il tornio è dotato deipiù moderni sistemi tecnologici quali ilcambio gamma esterno per ridurre larumorosità ed il surriscaldamento del-la testa nonché il sistema master & sla-ve per la traslazione del carro. La con-tropunta può ricevere la cella di caricocon sistema di recupero elasticità. Latraslazione del cannotto avverrà trami-te motore e vite al fine di fornire la mas-sima sicurezza. Sui torni OMg e PBR è possibile posi-zionare specifiche unità per eseguireoperazioni di rettifica. Un altro aspet-to che OMg Zanoletti non ha mai tra-scurato è il servizio post vendita. Chi compera un tornio OMg e PBR puòcontare su un’assistenza curata diret-tamente da personale interno, con ladisponibilità di ricambi originali tali daassicurare continuità nel tempo. Non acaso è facile trovare sul mercato torniOMg e PBR con oltre 50 anni di vita etuttora perfettamente funzionanti. Pro-prio questa è la tradizione che l’azien-da si è impegnata a mantenere: conti-nuare ad assicurare ai propri clientiprodotti con quelle caratteristiche diqualità, robustezza, precisione ed affi-dabilità che li hanno resi famosi.

a cura di Cristina Gualdoni

48 INNOVARE – SPECIALEPad. 13 – Stand B11

Page 49: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

L’indice di ordini di macchine utensili nelsecondo trimestre ha risentito di un lie-ve calo rispetto allo stesso periodo del-l’anno precedente, dovuto soprattuttoal calo della domanda estera, mentrecontinua la ripresa del mercato interno.Secondo il vostro osservatorio e relati-vamente al vostra settore condividetequesto andamento?Confermiamo calo di vendite per il secon-do trimestre anche se abbiamo avuto u-na ottima raccolta ordini nel mese di lu-glio, per lo più rivolta al mercato italiano,che ci fa ben sperare per la chiusura del-l'anno.

Quale ruolo hanno avuto secondo Lei laNuova Sabatini e Superammortamentoin questo incremento?Sicuramente il superammortamento haspinto la raccolta ordine prima della pau-sa estiva in modo da garanitrsi la conse-gna entro la fine anno. Anche la NuovaSabatini ha ricevuto un buon livello di in-teresse grazie alla possibilità di essere cu-mulata con il bonus fiscale del 140%. So-no entrambi provvedimenti utili che an-drebbero potenziati per dare un veroslancio agli investimenti interni.

Su quale delle due punterebbe per il fu-turo?Punterei su una forma di defiscalizzazio-ne in percentuali molto più consistenti edin tempi più brevi. Con gli incentivi attua-li si agevolano le aziende che comunque

avrebbero investito, ma non si riesce aspingere ad investire chi ancora è indeci-so e che potrebbe essere convinto a ri-schiare solo da un sostanzioso vantaggiofiscale.

In base alle esigenze dei vostri clienti sa-pete dirci quali sono le tendenze tecno-logiche in atto?Per quanto ci riguarda stiamo riscontran-do un rinnovato interesse per torni a con-trollo numerico anche di piccole dimen-sioni, che vanno a sostituire le produzioniuna volta eseguite sui torni tradizionali.Per quanto riguarda le macchine a con-trollo numerico di grandi dimensioni, latendenza è quella di avere un prodottosempre più flessibile e tecnologicamenteavanzato in modo da ottenere un gradodi finitura elevato senza dover eseguireulteriori lavorazioni su altre macchine ri-ducendo così la movimentazione dei pez-zi.

Presentate delle novità in BIMU?In BIMU, oltre al tornio ad autoapprendi-mento CNA 400x2000 che da anni ci ca-ratterizza per qualità e robustezza, espor-remo per la prima volta in Italia un torniomedio pesante mod. SNC 650x2000 na-to dallo sviluppo dei prodotti della PBRPerico Baroni Raimondi da noi acquisitanel 2009 che ci ha consentito di entrare apieno titolo nel mondo dell'heavy dutymachines con portate fino a 50 ton e lun-ghezze fino a 30m tra le punte.

INTERVISTA A MARCO FONTANA DI ZANOLETTI

SPECIALE – INNOVARE 49Pad. 13 – Stand B11

Page 50: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

50 INNOVARE – SPECIALE

Rettificatrici Ghiringhelli95 anni sull’onda dei mercati

Si dice che gli specchi d'acqua hannoda sempre sviluppato la fantasia e l'ar-te degli uomini, e certamente quelloche almeno nel nome risulta il "Mag-giore" ha attratto, ispirato e dato i na-tali a illustri poeti, letterati, comici e al-tresì ingegnosi capitani d'industria.Ed è proprio a Luino, sulla riva Lom-barda del lago Mag-giore che nel 1921 èiniziata l'avventuraimprenditoriale dellaR E T T I F I C A T R I C IgHIRINgHELLI ad o-pera di due giovaniintraprendenti: giu-seppe ghiringhelli(nella foto a fianco) eMario Pisoni. Nata come officinameccanica per lavora-zioni macchine di tor-nitura, nel 1935 venneprogettata la prima rettificatrice senzacentri, da installare in officina. Da allo-ra la costruzione di queste macchineebbe una grande evoluzione al puntoche nel 1965 la ghiringhelli decise diabbandonare definitivamente le lavo-razioni conto terzi maturando le capa-cità tecniche e commerciali per diven-tare un costruttore indipendente. Ma la storia della ghiringhelli ha un’al-

tra caratteristica particolare nel suo d-na che è quella di essere stata pionieradell’export. L’Azienda infatti iniziò adesportare nel 1949 e già nel 1967 si par-lava di 120 rettificatrici vendute all’e-stero su una produzione complessivadi 170. Per ghiringhelli, quindi, l’exportrappresenta “una modalità storica” na-

ta forse anche da unafelice posizione geo-grafica, la vicinanza alconfine Svizzero, cheha garantito sin dallametà degli anni ’50 l’a-pertura ai mercati stra-nieri, primo fra tutti

quello tedesco.Quando la maggioranza delle aziendeitaliane ha iniziato a valutare l’opportu-nità (e ad un certo punto il bisogno) diguardare oltre confine, la ghiringhelliaveva già decenni di esperienza nell’E-sportazione con tutto il bagaglio di co-noscenze necessarie per affrontarlosenza alcun problema. Ma qual è il segreto che ha consentitoad una piccola officina meccanica natanei primi anni del secolo scorso di rag-giungere il ragguardevole traguardodei 95 anni e per di più come leadermondiale nel suo settore? Difficilmenteinfatti le imprese, familiari e non, supe-rano i 75 anni di vita e allora cosa serveper garantire longevità alle imprese?Sulle imprese familiari aleggia il foscopresagio della loro morte con l'arrivodella terza generazione (si parla media-mente di un 3% di aziende familiari gui-date dai nipoti del fondatore). Una fon-te autorevole come Schumpeter*, giànel 1929 sosteneva che «la funzione im-prenditoriale è qualcosa di personale enon qualcosa che è collegato al posses-so di una cosa». Nel caso in cui questadistinzione non dovesse avvenire la ca-tastrofe sarebbe alle porte. Possiamo quindi ritenere che la vera sfi-

Una storia di lago

a cura di Cristina Gualdoni

Da sinistra: Marco Barzaghi, Silvia, Paolo e Patrizia Ghiringhelli, Domenico Arvonio

Pad. 15 – Stand E06

Page 51: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

1921 anno di fondazione1935 viene progettata la prima rettificatrice senza centri1949 la prima macchina esportata1967 recordo storico di macchine spedite: 170 di cui 120 all0’estero 2000 certificazione UNI EN ISO 9001 2003 primio per l’internazionalizzazione2008 la nuova serie APg viene lanciata sul mercato 2016 Rettificatrici ghirrighelle spa celebra 95 anni di attività

STORIA IN BREVE

SPECIALE – INNOVARE 51

da, oggi, delle aziende familiari è riu-scire a identificare, proteggere e tra-smettere alle generazioni future le ca-pacità imprenditoriali di chi ne è statoalla guida fino a quel momento, trasfe-rendo competenze e responsabilitànon soltanto ai propri discendenti maanche a manager estranei al nucleo fa-miliare, e questo è sicuramente il casodi Rettificatrici ghiringhelli spa. graziealla lungimiranza di Paolo ghiringhellie in assoluto accordo con la sorella An-tonietta, si decise di anticipare questopassaggio sotto la loro guida, in mododa poter trasmettere tutte le loro co-noscenze ed esperienze, salvaguardan-do il futuro dell’azienda.Oggi il team è composto dalle due so-relle Patrizia e Silvia ghiringhelli e daaltri due manager, tutti sotto i 50 annidi età, ma sia il sig. Paolo ghiringhelliche la sig.na Antonietta ghiringhelli so-no ancora presenti e disponibili a for-nire tutto l’aiuto necessario.Scelte di questo tipo generano impre-se più resistenti nel tempo perché ani-mate dallo spirito imprenditoriale dellafamiglia, ma affiancate da competen-za, qualità e valori che arrivano per me-riti.La produzione di Rettificatrici ghirin-

ghelli spa oggi è altamente customiz-zata, progettata con l’utente finale. Lemacchine ghiringhelli sono rettificatri-ci senza centri high tech, per lavorazio-ni di materiali differenti. Una continuaattività di ricerca ha permesso di rag-giungere elevati standard qualitativi,ma anche di poter proporre soluzioni“chiavi in mano”. L’azienda luinese è riuscita a diventareun leader nel suo settore e a compete-re con veri e propri giganti mondiali,sempre restando sul proprio territorioe mantenendo comunque una certa“familiarità”.

Cristina Gualdoni

*Joseph Alois Schumpeter (Třešť, 8 febbraio1883 – Taconic, 8 gennaio 1950) è stato un economista austriaco,tra i maggiori del XX secolo

Pad. 15 – Stand E06

Page 52: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

52 INNOVARE – SPECIALE

Il centro di lavorazione a 5 assi ad alte prestazioniC62U dynamic vanta corse di lavoro X-y-Z di 1200-1300-900 mm e permette di lavorare pezzi fino a2500kg. Costruito secondo la collaudata strutturagantry termo-simmetrica in monoblocco, modifica-ta secondo il brevetto Hermle, con la traversa sup-portata da tre guide sull’asse y, garantisce massimarigidità ed elevata precisione. Tutte le viti a ricircolo di sfere sono a trazione diret-ta, e inoltre gli assi y e Z sono azionati in tandem co-me anche l’asse di basculamento A, il che conferi-sce alla macchina un’elevata dinamica nonostante ledimensioni imponenti. La tavola roto-basculante ha infatti un diametro di1350 mm e può basculare di ±130°, soluzione idea-le per la lavorazione di componenti del settoreOil&gas, come giranti di turbine o grandi corpi val-vola, oppure anche per stampi, meccanica generalee lavorazione di ruote dentate. Per quanto riguarda la gamma mandrino il clienteha un’ampia scelta tra 9.000/10.000/12.000/ 18.000min-1 con notevoli prestazioni fino a 476 Nm e 56kW e disponibili con cono mandrino HSK-A-63/SK40o HSK-A-100/ SK50. Il magazzino utensili offre 70posti espandibili con ampliamenti modulari da 135posti HSK-A63 o 108 HSK-A100 fino a 325 posti H-SK-A63 o 265 HSK-A100, sempre da sommare ai po-sti nel magazzino principale a bordo macchina.Per quanto riguarda la palletizzazione è previsto ildispositivo di cambio pallet PW3000. Si tratta di unsistema modulare che permette di gestire fino a 9pallet 1000x1250 con portata 3000kg è può essereallestito secondo le esigenze di layout del cliente. Imoduli rack e la baia di carico-scarico possono infat-ti essere collocati a piacimento sui lati liberi del mo-

dulo base.Il modulo base è costituito dagli

assi di movimentazione a montante mobile a forcel-la singola oltre che da una carenatura di sicurezzacon porte di accesso. Il modulo della baia di carico-scarico con porta scorrevole consente una prepara-zione dei pallet in tempo mascherato. E infine il mo-dulo magazzino con rack a uno o due piani può al-loggiare fino a 8 pallet. Altra peculiarità del sistemaè che può essere abbinato a una seconda macchinasu di un lato libero del modulo base, permettendodi asservire due macchine col medesimo manipola-tore. L’accesso dell’operatore alla zona di lavorazio-ne è sempre garantito, come su tutte le soluzioni diautomazione Hermle, grazie a una porta di accessolaterale che permette di operare in ergonomia ruo-tando il pannello di controllo all’interno della care-natura di sicurezza.Il sistema di cambio pallet PW3000 è inoltre dotatodel software di gestione pallet HACS (Hermle Auto-mation Control System), che permette di utilizzare ecomandare i sistemi di gestione pallet automatizzatiin tutta sicurezza ed efficienza. Questo sistema ren-de più semplice la pianificazione della produzione,compreso il calcolo dell’impiego degli utensili. Un quadro di comando aggiuntivo orientabile è a-dattato al posto di attrezzaggio del sistema di cam-bio pallet. L’interfaccia semplice e intuitiva, coman-dabile mediante “drag&drop”, facilita l’impiegoquotidiano nella produzione. Come già successo peraltri sviluppi Hermle, questi vengono prima testatinei reparti produttivi fino a quando non sono prontiper entrare nella produzione di serie. Il sistema HACSè disponibile per tutti i sistemi di cambio palletHermle e può essere utilizzato su tutti i CNC. I vantaggi del sistema HACS sono molteplici. Innan-zitutto l’operatore ha in ogni momento una panora-mica dei compiti ancora da svolgere. Ciò garantisceuna produzione, se possibile, priva di inconvenienti.Inoltre la struttura chiara e semplice del sistema aiu-ta a evitare di commettere errori. Da sottolineareche il sistema HACS non richiede PC in ambienteWindows né interfacce di comando a pagamento.HACS è pienamente integrato nel suo ambiente dilavoro. Il software intuitivo fornisce in un solo colpod’occhio tutti i dati rilevanti, sia nel posto di attrez-zaggio che sul controllo numerico della macchina:panoramica del sistema, piani di lavoro, pallet, dia-gramma di flusso, compiti e tabella utensili. Tutti i nuovi pezzi di lavorazione preparati vengonoinseriti automaticamente nel diagramma di flusso(playlist). Attraverso la definizione di ordini è possi-bile modificare in qualsiasi momento la priorità e lasequenza di lavorazione. Inoltre, mediante “drag&drop”, è possibile riordinare il diagramma di flusso.Da sottolineare, infine, la possibilità di utilizzare il si-stema HACS insieme al nuovo software di monito-raggio HIMS.

Centro di lavoro a 5 assiPad. 9 – Stand B32

Centro di lavoro a 5 assi ad alte prestazioni Hermle C62U dynamic

Page 53: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 53

Page 54: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

54 INNOVARE – SPECIALE

ProCAM Group presentaEdgecam 2016 R2Sono molte le novità per gli ambienti dilavoro Edgecam introdotte con l’ultimarelease 2016 R2, frutto di sviluppi sulla ba-se dei Feedback ricevuti dagli utilizzatoriglobali. In particolare tra le novità più evi-denti ed apprezzate di Edgecam 2016 R2il fortissimo incremento di prestazioni nel-la gestione di file solidi di grandi dimen-sioni; i test hanno rilevato che l’ultima ver-sione è in grado di caricare i modelli soli-di mediamente 20 volte più rapidamenterispetto alle release Edgecam preceden-ti; questo grazie ad una nuova tecnologiadi “tassellazione”, che suddivide i modelliin triangoli, archiviandoli in un particolareordine che ne semplifica la ri-lettura. Inol-tre Edgecam ora è interamente a 64-bit,consentendo l’accesso a quantità di me-moria superiori.

EDgECAM ORA COMPLETAMENTE 64-BITLa nuova release Edgecam è completa-mente a 64-bit, migliorando l’accesso al-la memoria disponibile. Anche se il calcolo di alcuni percorsi ed ilsimulatore Edgecam erano già processia 64-bit, il pacchetto complessivo resta-va a 32-bit. Ora Edgecam è un’applicazione intera-mente a 64-bit e consente l’accesso a quan-tità di memoria superiori ai 2gb imposti daisistemi 32-bit. Questo si traduce nella pos-sibilità di archiviare particolari e percorsipiù grandi ed in quantità maggiore.

SUPPORTO COMPLETO PER TESTE ROTANTI DI TORNITURAEdgecam introduce il supporto per TesteRotanti di Tornitura su macchine da Fresa-tura. È quindi possibile realizzare Tornitu-re in ambiente di Fresatura grazie alla ro-tazione di appositi utensili. Questo meto-do di lavorazione è spesso impiegato perla realizzazione di componenti di grandi di-mensioni in cui la parte è ferma e l’utensi-le, montato sulle teste rotanti, si muove at-torno per realizzare il profilo di tornitura. Ildiametro rotazione viene controllato da unasse secondario collegato alla testa.

SgROSSATURA IN TORNITURA CON STRATEgIA RAMPAFacendo seguito alla recente introduzionedella strategia Waveform, il Ciclo di Sgros-satura in Tornitura in nella nuova releaseEdgecam offre una nuova strategia di ta-glio “a rampa”. Tipicamente utilizzata perla sgrossatura di zone profonde tramite l’u-tilizzo di utensili bi-direzionali, in grado diestendere la vita del tagliente in quanto ilpunto di contatto sul materiale varia co-stantemente.

IMPLEMENTATE LE CONFIgURAZIONIMACCHINA SUPPORTATEImplementato il supporto di nuove confi-gurazioni macchina, come la simulazionedi torni con torrette non collineari: in pas-sato la simulazione di questa tipologia ditorni mostrava le due torrette superiore/in-feriore come se fossero in linea, mentre Ed-gecam 2016 R2 è in grado di simulare lareale posizione disassata dei due elementiin riferimento agli assi macchina.Il supporto per Teste Universali impiegatenelle lavorazioni di tornitura in ambienteFresa (macchine MTM) è stato esteso aicontrolli Fanuc, Siemens ed Heidenhain,ed il sistema è ora in grado di gestire au-tomaticamente gli angoli della testa con-sentendo di rimanere sempre allineati al-l’asse di Tornitura XZ/yZ definito.I miglioramenti al ciclo di Sgrossatura go-le evitano di dover aggiungere manual-mente la compensazione raggio in quantoil ciclo ora include l’opzione di compensa-zione percorso. Le nuove potenzialità delciclo di Sgrossatura gole permettono inol-tre di ignorare eventuali raggi o spigoli ini-ziali delle gole, se la lunghezza di questi èinferiore all’incremento laterale del ciclo.Successivamente la possibilità di program-mare tuffi intermedi automatici dedicati al-le zone con materiale residuo, consente diottenere un risultato ottimale nella lavora-zione delle feature gola in tornitura.

MODELLAZIONE SOLIDA EDgECAM | EWSEdgecam continua ad evolversi anche in

Pad. 9 – Stand C30

Page 55: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

ambiente di modellazione solida integrata(EWS) e dalla release 2016R2 è possibileimportare direttamente file di superfici I-gES. Una volta caricati i files possono es-sere convertiti in modelli solidi grazie aglistrumenti di modellazione Edgecam EWS.

MIgLIORAMENTI AMBIENTEEROSIONE A FILOTre nuove funzionalità sono a disposizionedi chi utilizza Edgecam in ambiente di Ero-sione a Filo.Il primo luogo, gli utenti potranno ora ge-stire simultaneamente o in maniera sepa-rata anche gli assi rotativi oltre a quelli li-neari. L’interfaccia utente presenta un nuo-vo comando di traslazione, che funzionacome per gli ambienti di Fresatura e Torni-tura, consentendo di traslare lungo gli assidel piano di lavoro le istruzioni cam inclusetra label “da - a”. Infine nuove opzioni dioutput sono state aggiunte alle schede diSettaggio di ogni famiglia di CN, come adesempio il database tecnologico Makino,aggiornato per supportare macchine ag-giuntive e le nuove versioni di controllo.

CICLO 5 ASSI AVANZATOIl Ciclo 5 Assi Avanzato è stato miglioratocon sette nuove funzionalità, ogni una conlo scopo di offrire nuove soluzioni di per-corso utensile o migliorare l’attuale mododi lavoro. Per quanto riguarda il modulo diLavorazione Palette (Multi-Blade Machi-ning) sono ora disponibili nuove opzioniper il controllo collisione, in abbinamentoalla possibilità di lavorare automaticamen-te, grazie a parametri dedicati, la zona dicongiunzione delle palette con il mozzodelle turbine. La scheda di Sgrossatura orainclude il comando per specchiare i percor-si utensile a 5 Assi, riflettendoli in manierasimmetrica rispetto ad un asse o punti, e-vitando la programmazione di ulteriori i-struzioni CAM.Nelle lavorazioni swarf a 5 assi simultanei,gli utenti troveranno un nuovo parametro“Massimo Step Angolare per gli Assi Rota-tivi” potendo così limitare l’angolo di rota-zione della testa in macchina.Una nuova strategia, Flowline è stata ag-giunta tra quelle a disposizione nel Ciclo 5Assi Avanzato. Crea un percorso allineatoalle direzioni U oppure V della superficie inlavorazione. Il maggior beneficio del per-corso flowline è che può essere realizzatosenza selezionare bordi aggiuntivi. Il sovra-metallo e la finitura vengono mantenutecostanti anche in caso di superfici moltocomplesse ed il tempo di calcolo viene mol-to ridotto.

LAVORAZIONE CONDOTTILe potenzialità specifiche per lavorare icondotti sono state implementate gra-zie alla gestione automatica del gamboutensile. In precedenza non veniva crea-to nessun percorso utensile se, nell’arcodell’intero ciclo, qualsiasi parte del gam-bo risultava troppo vicino alla superficiein lavorazione. Ora il percorso utensile viene generatodove possibile, limitandolo solamentenella zona dove il gambo si avvicina trop-po alle superfici in lavorazione. Il controllo collisioni verifica il percorsofino al punto di contatto.È stata aggiunta anche l’opzione di ro-tolamento su spigolo, che crea un esten-sione del percorso durante l’entrata nelcondotto al fine di consentire all’utensi-le un approccio più graduale alla lavora-zione.

MIgLIORAMENTI ALL’INTERFACCIAAlcune implementazioni all’interfacciaoffrono agli utenti un miglior controlloin Edgecam 2016R2.Le opzioni di visualizzazione sono statemigliorate ed è ora possibile distingue-re i vari componenti della macchina (Ba-se, protezioni, Assi, Torrette e Tavola)tramite nuovi comandi a video. Il Cam-po “Commento” è stato aggiunto allascheda generale dei Cicli di Fresatura eTornitura.Utile per inserire una descrizione gene-rale del ciclo che sarà messa in uscita nelcodice NC come commento. Infine, se-guendo i feedback dei clienti, la nuovafinestra di Setup Componente introdot-ta con Edgecam Waveform è stata inte-grata nei browser laterali dell’interfac-cia video, consentendo di visualizzarlain varie zone dello schermo, oppure na-sconderla a seconda delle esigenze.

FINESTRE DI DIALOgO DEI CICLI“Un immagine è meglio di mille paro-le…” seguendo questo vecchio detto,Edgecam 2016 R2 migliora ulteriormen-te le finestre di dialogo dei cicli, tramitel’inserimento di immagini contestuali aivari comandi presenti all’interno. In particolare sono stati aggiornati i cicliSgrossatura a Tuffo, Proiezione Percor-so, Ciclo 5 Assi – Scheda Profondità, Ri-presa in Finitura e Proiezione Contorno. Questo tipo di miglioramenti aiuta gli u-tenti a comprendere precisamente e ra-pidamente il significato dei comandi cheutilizzano riducendo drasticamente lacurva di apprendimento.

SPECIALE – INNOVARE 55Pad. 9 – Stand C30

Page 56: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

56 INNOVARE – FIERE ED EVENTI

Premesse: il progetto nasce dall’ac-cordo tra A&T ROBOTIC WORLD, lafiera di riferimento che si svolge Ita-lia, e AUTOMATICA la fiera di riferi-mento che si svolge in germania. Ledue manifestazioni ritengono che losviluppo competitivo dell’industriasia strettamente correlato agli inve-stimenti in automazione e tecnologierobotiche.Tali tecnologie sono in costante evo-luzione ed un coinvolgimento impor-tante dei System Integrator porteràa significativi vantaggi competitiviper l’industria italiana. Si è quindi de-ciso di offrire ai system integrator u-na piattaforma privilegiata nella qua-le poter essere protagonisti a più li-velli. Una piattaforma che sfrutti le compe-tenze delle due manifestazioni percreare momenti di business e trasfe-rimento tecnologico, scambi di ideeed esperienze tra operatori industria-li, presentazioni di applicazioni in am-bito general industry e automotive. Le due manifestazioni collaborano aquesto importante progetto puntan-do su contenuti concreti e mettendoa disposizione soluzioni speciali de-dicate ai System Integrator.

Obiettivi: ■ offrire al mondo della robotica e al

mondo produttivo italiano unapiattaforma di marketing e conte-nutistica di concreta utilità ai finicompetitivi;

■ agevolare la partecipazione delmondo industriale ad AUTOMATI-CA e A&T ROBOTIC WORLD

System integrator visitatori: AUTO-MATICA e A&T ROBOTIC WORLD sa-ranno progettate per offrire ai systemintegrator un’esposizione specialisticaconcretamente utile per chi opera quo-tidianamente al servizio delle esigenzedi primarie aziende end user. Le duemanifestazioni coinvolgeranno le So-cietà espositrici nella valorizzazionecontenutistica rivolta ai S.I. La parola d’ordine sarà “System Inte-grator + Robot = Industrie più com-petitive”.

System integrator espositori: A&TROBOTIC WORLD e AUTOMATICAoffriranno condizioni speciali per i S.I.che vogliono esporre. Non si tratteràdi sconti sulle normali tariffe ma si vaben oltre, con “una postazione dedi-cata e con condizioni economiche

Nasce la partnership tra AUTOMATICA e A&T-ROBOTIC WORLDRobot e System Integrator: i grandi protagonistidello sviluppo industriale

Page 57: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

speciali” che possano favorire in ma-niera importante la presenza dei S.I.come espositori. Soluzioni speciali riservate ai SystemIntegrator: stand pre-allestiti carat-terizzati da grafica dedicata, vendutia corpo (quindi a tariffe speciali, conuna offerta a pacchetto con inclusitutti i servizi a loro dedicati);

Dichiarazione di Luciano Malgaroli(Fondatore e Direttore generaleA&T - Robotic Wolrd): «A&T vedenella collaborazione con AUTOMA-TICA una reale opportunità per co-struire un percorso di concreta utilitàper le aziende italiane. Un mercato,l’Italia, che è costituito al 98% da pic-cole e medie aziende, migliaia dellequali cresceranno e nei prossimi an-ni si prevede investiranno sempre piùin tecnologie robotiche. Questa part-nership testimonia ancora una voltacome sia possibile fare sistema, avantaggio di tutti, con un grande pro-getto nel quale i partner puntano adun unico obiettivo: far crescere lacompetitività delle aziende italiane».

Dichiarazione di Davide Galli (Ow-ner and CEO Monacofiere Rapp. uf-ficile in Italia di Messe München): «Ilprogetto condiviso con A&T rappre-senta per Monacofiere un primo e si-gnificativo passo di attiva collabora-zione con un partner fieristico italia-no nel settore dell'automazione in-dustriale e della robotica. Lo scopocomune è di offrire alle imprese ita-liane una piattaforma di marketingcoordinata sui due più importantimercati manifatturieri del continenteche per primi dovranno raccoglierela sfida della produzione industrialedel terzo millennio».

Accordo di partnership: AUTOMA-TICA e A&T ROBOTIC WORLD si im-pegnano a promuoversi reciproca-mente e a sviluppare iniziative tra lo-ro sinergiche e non in concorrenza inItalia e germania. Negli anni pari, che vedranno la con-comitanza delle due manifestazioni,AUTOMATICA e A&T, per favorire u-na maggior diffusione di contenuti eampliare l’offerta rivolta ai System In-tegrator, differenzieranno il program-ma contenutistico puntando a pro-muovere focus di forte interesse matra loro non in diretta concorrenza.

FIERE ED EVENTI – INNOVARE 57

Robotica, Metrologia e Tecnologie Innova-tive per produrre sono state le principali“cause” del successo registrato dalla 10ª e-dizione di A&T (svoltasi a Torino nello scor-so aprile), testimoniata in modo inconfuta-bile dai numeri del consuntivo finale: 9313visitatori (+22%) - 330 espositori (+6%) -grande area espositiva (+14%) - 1283 no-vità presentate (+10%) - 442 casi applicativiillustrati presso gli stand (+17%) - 38 even-ti: Convegni, seminari, sessioni specialisti-che.A&T si è quindi consolidata come manife-stazione di riferimento, oltre che per il mon-do delle “Prove e Misure”, anche per la Ro-botica industriale, comparto caratterizzatoda un cambiamento epocale che lo collocain sempre più stretta sinergia con le tecno-logie innovative di produzione. Il successodi questa decima edizione della manifesta-zione torinese, pertanto, ha confermato l’in-teresse dei decisori e responsabili tecnicidelle imprese manifatturiere verso un’op-portunità per illustrare le proprie esigenzee i propri problemi ad autorevoli esperti eottenere consigli, suggerimenti, stimoliconcreti per la loro soluzione competitiva. Una manifestazione in così forte crescita ne-cessita di uno spazio temporale ed esposi-tivo ben più ampio, in grado di aumentareulteriormente la propria offerta rivolta sia aipotenziali espositori (interessati a presen-tare le loro più recenti novità a un pubblicoqualificato di decisori e responsabili tecnicidelle aziende) sia ai potenziali visitatori,creando programmi mirati su tipologie pro-fessionali e segmenti di attività. Da questeesigenze nasce l’aumento delle giornatedella manifestazione, da due a tre (3-4-5maggio 2017) e il suo trasferimento di se-de, occupando l’OVAL Lingotto, un presti-gioso padiglione di 20.000 metri quadrati,futuristico impianto realizzato in occasionedei giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Il programma della manifestazione si svilup-perà intorno ai due focus principali: A&T –ROBOTIC WORLD (la Fiera italiana dellaRobotica, dedicata alle tecnologie di pro-duzione e di automazione) e A&T – Affida-bilità & Tecnologie (la Fiera italiana di rife-rimento per il settore Prove e Misure).Tre giornate ricche di eventi, contenuti e so-luzioni innovative. Un appuntamento imper-dibile per produttori, integratori e clienti,dove presentare o scoprire nuove tecnolo-gie finalizzate a rendere la fabbrica semprepiù efficiente e competitiva.

PRINCIPALI NOVITà DELL’EDIZIONE 2017

Page 58: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

58

a cura di Fabio Chiavieri

INNOVARE – FIERE ED EVENTI

Sig.ra Jason potete già fare un raf-fronto con il 2015 in termini di espo-sitori e spazi espositivi? Potete faredelle previsioni sui visitatori francesied esteri?La 46ª edizione di MIDEST si annunciafin da ora positiva: l’80% della superfi-cie espositiva è già prenotata. Certo ilcontesto economico è ancora difficilee siamo toccati, anche se in modo di-verso, da alcuni avvenimenti: la fusio-ne delle regioni francesi che comportaun ritardo delle stesse circa la loro par-tecipazione al salone e quindi un ritar-do della commercializzazione di alcunipadiglioni regionali, il rallentamentodella crescita dei BRICS e l’instabilitàeconomica in Asia. Ma i visitatori e gli espositori sono co-scienti che il salone Midest ha un ruolodecisivo per il sourcing ed i contatti tracommittenti e subfornitori. Essi si dan-no appuntamento all’interno di un sa-lone dalla dimensione umana e carat-terizzato da un atmosfera convivialeche consente loro di identificare i part-ner migliori, di stabilire contatti vincen-ti per la buona riuscita dei loro proget-ti, di informarsi, di confrontarsi sugli ar-gomenti prioritari dell’industria e discoprire e comprendere li trend tecno-logici e le innovazioni.

Quali sono le novità dell'edizione2016?Vogliamo continuare a lavorare sullosviluppo dei contenuti per aumentareil valore aggiunto della visita del salo-ne in quanto siamo coscienti che il tem-po dei committenti è prezioso. Diversieventi collaterali permetteranno ai vi-sitatori di aumentare le proprie cono-scenze sull’industria del futuro. MIDE-

ST accoglierà tra l’altro u-na postazione dedicata alprototipaggio rapido le cuitecniche, strumenti e ma-teriali evolvono costante-mente : queste evoluzionisaranno illustrate attraver-so alcuni video dei proce-dimenti e ad una vetrina diprodotti prototipati. Un altro evento collateraleda non perdere: un work-shop di prototipaggiohardware animerà uno spa-zio di confronto. Alcuni esperti vi acco-glieranno i visitatori che avranno inol-tre accesso ad una “materioteca” on li-ne e ad alcune macchine. Tra i vari e-venti proposti ai visitatori e agli esposi-tori, i Trofei della subfornitura industria-le saranno presenti ancora una volta pervalorizzare le realizzazioni eccellenti. I percorsi tematici permetteranno inol-tre di illustrare 7 tecnologie prioritarie:la digitalizzazione della catena di valo-re, il posto dell’uomo in fabbrica, lastampa 3D, il monitoraggio e control-lo, i compositi ed i nuovi materiali, l’au-tomazione e l’efficienza energetica.

Dal vostro osservatorio, in che climaeconomico europeo si svolgerà la ma-nifestazione?Nel tempo la tendenza si conferma increscita… moderata, ma comunque sitratta sempre di crescita. Tuttavia i se-gni di debolezza e di rallentamento ap-parsi in questi ultimi mesi (in particola-re da parte della Cina) fanno sorgere ildubbio. gli industriali sono prudenti,alcuni progetti vengono posticipati e apoco a poco il business ne risente. Unacrescita degli investimenti è attesa da

lungo tempo da parte de-gli economisti, anche per-ché l’industria ha beneficia-to negli ultimi due anni diun contesto favorevolegrazie alla debolezza del-l’euro e dei tassi d’interes-si, il credito d’imposta perla competitività e l’impie-go e il calo del prezzo delbarile. Non si può che costatare u-na dinamica stagnante. Sela produzione industriale è

cresciuta del 2% l’anno scorso, secon-do l’Insee (l’istituto francese di statisti-ca), è poi calata dello 0,8% in giugno,penalizzata dagli scioperi contro la leg-ge sul lavoro ed i blocchi delle raffine-rie. E questo dopo un calo dello 0,5%in maggio. L’attività resta inferiore dicirca il 10% rispetto ai valori preceden-ti alla crisi del 2008. Per contro i margini sono largamentemigliorati. La situazione è in fase di len-to miglioramento in Francia ma più cri-tica a livello internazionale a causa del-la Brexit, del rallentamento della Cina,delle politiche budgetarie europee edelle inquietudini sulla Turchia. Perquanto riguarda la subfornitura, la ten-denza di inizio 2016 registrava una pro-gressione di +3,3% rispetto all’iniziodel 2015. Con alcuni scarti importantisecondo i settori: +1,7 % per la lavora-zione dei metalli, +7,6% per la plastur-gia e +0,25 % per l’elettronica. Conqualche settore in calo: la fonderia, itrattamenti delle superfici e i tratta-menti termici, l’assemblaggio delleschede elettroniche…E queste cifredovrebbero migliorare se le curve dicrescita saranno confermate.

La subfornitura si dàappuntamento a MIDEST Dal 6 al 9 dicembre a Paris Nord Villepinte si svolgeràMIDEST, il Salone internazionale della Subfonitura.Per presentare l’edizione 2016 la nostra redazione ha incontrato Marie Jason, direttrice di Midest

Marie JasonDirettrice di Midest

Page 59: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

Tra i temi cogenti del momento c'è si-curamente industria 4.0. Qual è a vo-stro avviso la sensibilità dei subforni-tori verso questa tematica? Midest de-dicherà spazio a questo argomento?L’industria del futuro è già in movimen-to e i subfornitori ne hanno ben com-preso l’importanza. La sua applicazio-ne pratica può a volte sembrare com-plicata e la sua integrazione suscita nu-merose domande circa la formazionedelle persone, la modernizzazione del-le attrezzature e le nuove tecnologie. Ilnostro ruolo è quello di facilitare l’ac-cesso all’informazione attraverso le te-stimonianze di aziende che hanno giàintrapreso questo percorso, la presen-tazione di realizzazioni industriali dispicco, l’organizzazione di alcune ani-mazioni concrete che permetteranno,ad esempio, al visitatore di correggerei suoi movimenti in diretta sulla catenadi assemblaggio grazie ai sensori con-nessi. D’altronde quest’anno MIDESTavrà luogo nell’ambito di “Convergen-ce pour l’industrie du futur” (Conver-genza per l’industria del futuro), un e-

vento che si svolgerà sotto l’alto patro-cinio del Presidente Francese FrançoisHollande. Questo evento riunirà tre ma-nifestazioni che si svolgeranno in con-temporanea: MIDEST, Smart Industries– il salone dedicato alla fabbrica intelli-gente – e lo Spazio Creativo Industry,che tratterà unicamente dell’industriadel futuro grazie ad alcune conferenze,animazioni, realizzazioni esemplari, par-tecipazioni istituzionali e ad i Villaggidedicati alla ricerca e all’innovazione. I visitatori potranno quindi scoprire dal6 al 9 dicembre a Parigi una vetrina ec-cezionale dell’industria del futuro.

L'internazionalizzazione dei mercati,la specializzazione spinta, l'innovazio-ne tecnologica sono tre elementi chehanno modificato molto il modo di fa-re business sia delle imprese che deiloro fornitori. Di riflesso come è cam-biato Midest nel corso degli anni? Equale sarà lo sviluppo futuro della ma-nifestazione?Per l’edizione del 2016, MIDEST pro-pone una nuova identità grafica fonda-

ta sul concetto di network, nozionecentrale della subfornitura e quindi delsalone MIDEST, punto di riferimentoimportante per il mondo industriale.Il network simbolizza il legame degliuomini tra loro ma anche quello tra letecnologie, che è poi il principio del-l’industria 4.0. Noi continueremo infat-ti a facilitare il confronto, la relazione el’accesso all’informazione attraversodimostrazioni concrete, animazioni,conferenze ed in primo luogo grazie adun’offerta unica al mondo di 1600subfornitori provenienti da 40 paesi ingrado di rappresentare tutti i know-how della trasformazione dei materiali(metalli, plasturgia, compositi, cerami-ca, vetro, tessuti tecnici…). Continueremo a mettere in primo pia-no tutte le evoluzioni di questo settoree a fornire tutti gli strumenti per valu-tare e gestire efficacemente il proprioportafoglio di subfornitori.

Fabio Chiavieri

FIERE ED EVENTI – INNOVARE 59

Page 60: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 61: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

FIERE ED EVENTI – INNOVARE 61

Da un’idea di HANNOVER FAIRS INTERNATIONAL, UCIMU-SI-STEMI PER PRODURRE e FIERA MILANO nasce M&MT, mani-festazione espositiva BtoB trasversale a tutti i settori manifattu-rieri progettata per essere luogo di incontro, scambio di cono-scenza, sviluppo di nuovi progetti di ricerca e creazione di colla-borazioni commerciali tra operatori del mondo della meccatro-nica, automazione, embedded, oleodinamica e pneumatica, mi-sura e controllo e tecnologie ICT per l’industria.In scena dal 4 al 6 ottobre 2017 a fieramilano Rho, M&MT èprogettata secondo un layout che si ispira alla tipica piazza ita-liana, con grandi spazi lasciati alla convivialità e all’incontro di e-spositori e visitatori, e una disposizione snella e uniforme deglistand espositivi tutti intorno ad essa.Dal motion system alla meccatronica, dall’automazione indu-striale all’embedded electronics, dalle soluzioni di oleodinami-ca e pneumatica alla robotica e ai sistemi di controllo, la com-petitività del prodotto manifatturiero è funzione delle svariateintelligenze che permettono di gestire in termini integrati e a-vanzati la catena di processo industriale. Di queste intelligenzeM&MT si fa espressione per garantire a offerta e domanda lapiù qualificata occasione di confronto.

Con M&MT nasce anche un nuovo modo di “fare fiera”. Infatti,M&MT è la prima mostra in cui l’espositore non deve pensare aldettaglio relativo al proprio stand, all’allestimento e alla movi-mentazione dei prodotti, non deve occuparsi dell’aggiornamen-to del Catalogo online e dell’accesso wi-fi, non si deve preoccu-pare del parcheggio auto e del servizio di ristorazione, né per ilsuo staff né per i clienti che deciderà di invitare. Perché tutto èincluso e curato dagli organizzatori.Ma c’è molto di più dietro l’innovativo format ideato dagli or-ganizzatori di M&MT: le metrature degli stand sono standarde a scelta tra 5 “taglie” (S, M, L, XL, XXL) secondo l’esigenzadell’espositore. Un’idea che permette una ragionata distribu-zione degli spazi semplificando la visita e il confronto degli o-peratori in fiera. Inoltre, tutte le formule di adesione sono all-inclusive e comprendono numerosi servizi per espositori e visi-tatori: dalla tessera ingresso al parcheggio riservato, dall’acces-so all’open bar e ristorante alla partecipazione libera ai conve-gni, all’utilizzo della piattaforma matchmaking per fissare i pro-pri incontri di business prima dell’inizio dell’evento. Informazioni sempre aggiornate su mmt-italia.it; twitter: @mo-tionmecha; facebook: motionmecha

Il primo business-event dedicato a motion e mechatronics

Page 62: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

62 INNOVARE – FIERE ED EVENTI

L’edizione 2017 di MECSPE, aFiere di Parma dal 23 al 25 mar-zo, vuole rafforzare il posiziona-mento di MECSPE come fierainternazionale delle tecnologieper l’innovazione, focalizzandol’attenzione su quegli ambiti ap-plicativi che rappresentano lesfide che il comparto manifattu-riero dovrà affrontare nel pros-simo futuro. Un settore che a livello euro-peo, come ha ricordato la Deut-sche Bank in un recente rappor-to, dovrà arrivare ad incidere sul20% del PIL entro il 2020. Perriuscire in questo obbiettivo, leeconomie nazionali devono ri-vedere l’intero modello produt-tivo, che deve sempre più ten-dere ad un approccio lean conprocessi ottimizzati e automa-tizzati, per arrivare ad una pro-duzione 4.0. Con il progettoFabbrica Digitale – Oltre l’auto-mazione©, che MECSPE ripro-porrà dopo il successo dellescorse edizioni, sarà possibilevedere concretamente la via i-taliana alla quarta rivoluzioneindustriale, attraverso la realiz-zazione di unità dimostrative in-

tegrate che daranno vita ad u-na filiera produttiva completa-mente digitalizzata. L’interconnessione tra realtà difabbrica e realtà virtuale avrà unruolo sempre più rilevante nelmanifatturiero: per questo, tut-te le iniziative speciali dellaprossima edizione di MECSPEavranno al centro gli elementidistintivi della quarta rivoluzio-ne industriale come l’additivemanufacturing, l’Internet ofThings, l’Industrial Internet e ilCloud Manufacturing, la robo-tica collaborativa e l’advancedHMI, per mostrare alle aziendeitaliane come sia la combinazio-ne di due o più di queste tecno-logie che possano razionalizza-re i processi, riducendo costi etempi di produzione. Sarà inparticolare ai robot collaborati-vi, ovvero a quelle macchine ingrado di operare a fianco all’uo-mo senza particolare accorgi-menti per la sicurezza, cheMECSPE dedicherà un focus,dato che la collaborazione trauomo e robot sarà il trend delprossimo futuro per la roboticaindustriale. Un mercato che, se-

condo le stime degli analisti diBarclays Equity Research, cre-scerà esponenzialmente, tantoda arrivare a valere nel 2020 cir-ca 3,1 miliardi di dollari e 12 mi-liardi nel 2025 con 700 mila pez-zi venduti ogni anno. Un boom che vedrà protagoni-ste anche le PMI italiane: agilied efficienti, facilmente instal-labili e flessibili nelle loro po-tenzialità applicative a più am-biti industriali, nonché in gradodi aiutare gli operatori umaninelle loro mansioni, sollevando-li da quelle più meccaniche e lo-goranti, i co-bot rappresenta-no, nei prossimi anni, anche perle piccole e medie imprese uninvestimento smart per approc-ciare il nuovo paradigma pro-duttivo 4.0. Ma il futuro del manifatturieronon può prescindere dall’anda-mento del settore della subfor-nitura che si conferma in fortecrescita: secondo l’Istat, la pro-duzione di beni strumentali nelprimo semestre 2016 segna un+3,5% rispetto allo stesso pe-riodo 2015, contribuendo signi-ficativamente nel mantenere ilsegno ‘più’ per l’intero compar-to industriale. Durante la manifestazione, co-me già fatto lo scorso anno,verrà data ampia visibilità all'in-tero della subfornitura indu-striale e in particolare a tre areedi specializzazione caratteriz-zanti il “made in Italy” – Mate-rie Plastiche e gomma; Mecca-nica ed Elettronica – in cui si po-trà avere una panoramica com-pleta dei fornitori specializzatie all’avanguardia in questi am-biti. Per maggiori informazioni: www.mecspe.com

Subfornitura,impresa digitale e roboticaMECSPE 2017 una fiera in crescita in cui trovare le innovazioni del mercato

Page 63: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 63

Page 64: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

64

a cura della Redazione

INNOVARE – FIERE

L’appuntamento leader per il mondodella sostenibilità si presenterà comela grande piattaforma in cui è evolutala fiera. Una piattaforma delle greentechnologies nella quale Ecomondo eKey Energy taglieranno il nastro delleventi edizioni, sviluppando la propriaofferta espositiva all’insegna di tantealtre novità, fra le quali spiccano le nuo-ve sezioni Material Handling, LiftingSolutions & Logistics e Monitoring &Control. E poi, focus sull’efficienza e-nergetica in termini industriali, conWhite Evolution, e soluzioni applicati-ve urbane all’interno dell’area Città So-stenibile, che diverrà una sorta di hubdove saranno toccabili con mano i per-corsi avviati sotto i vari profili dell’effi-cienza: da quella energetica a quella inedilizia. Ma andiamo con ordine.Fra i contenuti più attesi all’appunta-mento di novembre vi sono proprioquelli espressi dalla nuova sezione Glo-bal Water Expo, dove tecnologie in-novative, progetti e saperi riguardantil’industria idrica si armonizzeranno conl’ottica di economia circolare che lì ap-puntamento riminese. Particolarmen-te atteso, nella mattinata del 9 novem-bre, l’intervento di Willy Verstraete,

professore emerito, scienziato di famamondiale e presidente del Cluster sulrecupero di risorse nei depuratori mu-nicipali dell’International Water Asso-ciation. Il prof. Verstraete è anche ad-visor dell’azione di innovazione Hori-zon2020 “SMART-Plant”, coordinatadal prof. Francesco Fatone del comita-to scientifico di Ecomondo, che saràpresentata con i suoi 25 partner euro-pei sempre presso global Water Expo.global Water Expo nasce da una part-nership fra Ecomondo e Utilitalia, si ri-volge a imprese e professionisti che o-perano in tutte le fasi della filiera delciclo idrico integrato e connette in ununico evento le prime 100 utilities na-zionali, le ESCo, l’industria e i tecnolo-gi, che possono ritrovarsi e incontrarei produttori di tecnologie più all’avan-guardia e confrontarsi sui temi in ma-teria di innovazione e sostenibilità, re-golamentazione, nuovi mercati di svi-luppo e investimenti nazionali e inter-nazionali del settore.Proprio sul fronte internazionale, sem-pre di maggior spessore, sono da sot-tolineare i road-show organizzati inTurchia, Bulgaria, Croazia, Macedonia,Slovenia, Russia, Emirati Arabi, Messi-

Circular economy e climate change Ecco i due driver dell’edizione 2016 di Ecomondo e Key Energy, a Rimini Fiera dall’8 all’11 novembre prossimi

Page 65: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

co e Romania. Per non parlare di quel-lo in Oman, dove Rimini Fiera ha par-tecipato come partner strategico all'e-vento OWES (Oman Waste & Environ-mental Services) nell’ambito della O-man Utility Week. L’obiettivo dei roadshow è massimizzare la componenteinternazionale della manifestazione.grazie ad una rete di consulenti ulte-riormente ramificata, a Rimini sarannopresenti delegazioni di buyers esterialtamente profilate e qualificate. Azio-ni sono già in corso in Paesi chiave qua-li quelli di Africa, Medio Oriente, Bal-cani. E poi in Iran, Cina, Russia, Usa eBrasile.

CONVEgNI E SEMINARINon poteva mancare la consueta, ric-ca e altamente qualificata, sezione con-vegnistica. I temi trattati da Ecomon-do e Key Energy sono di grande attua-lità e non a caso le manifestazioni rimi-nesi sono punto di riferimento impre-scindibile di aggiornamento e forma-zione. I seminari punano la prua versouna decisa promozione culturale dellematerie seconde e dell’economia cir-colare. I Comitati Tecnico Scientificisono sempre guidati dal prof. Fabio Fa-va (Ecomondo) e dall’ing. gianni Silve-strini (Key Energy). Inoltre, è riconfer-mato, nelle prime due giornate di fie-ra, l’appuntamento con gli Stati gene-rali della green Economy, organizzatidal Consiglio Nazionale della green E-conomy, composto da 64 associazionidi imprese green, in collaborazionecon il Ministero dell’Ambiente e il Mi-nistero dello Sviluppo Economico econ il supporto tecnico della Fondazio-ne per lo Sviluppo Sostenibile presie-duta da Edo Ronchi.In contemporanea ad Ecomondo, KeyEnergy, il salone dedicato alle soluzio-ni industriali e applicazioni anche urba-ne di efficienza energetica, energie rin-

novabili, mobilità e città sostenibile,ossia a tutto lo sfaccettato mondo del-la sostenibilità.

10ª EDIZIONELa decima edizione della manifestazio-ne accoglie le migliori soluzioni prove-nienti da tutto il mondo e dedicate al-le energie rinnovabili, all’efficienza e-nergetica per l’industria e il settore re-sidenziale e alla mobilità sostenibile. White Evolution - Protagonista è l’ef-ficienza energetica, tema sul quale Ri-mini Fiera ha deciso di puntare, sotto-scrivendo di recente un accordo plu-riennale con ENEA. L’ente, che dal2008 è agenzia nazionale per l’efficien-za energetica, fornirà contenuti scien-tifici per incontri e dibattiti nell’obiet-tivo di far conoscere e alimentare unamaggiore consapevolezza tra gli im-prenditori sul tema della riduzione ef-ficiente dei consumi energetici nel ci-clo produttivo in chiave di competiti-vità. Per l’occasione sono stati orga-nizzati incontri e momenti di formazio-ne negli “Otto round per l’efficienza”.Si tratta di otto workshop gratuiti chedaranno diritto a crediti formativi, neiquali verranno affrontati temi quali i si-stemi cogenerativi per l’efficienza, i si-stemi di monitoraggio, sempre per l’ef-ficienza, le batterie e i sistemi di accu-mulo, le soluzioni per l’edilizia efficien-te. E ancora IoT & Smart Cities, pro-mozione e finanziamento dell’efficien-za energetica,: stato ed evoluzione del-la diagnosi energetica, i nuovi sistemiefficienti per la fabbrica 4.0. Come di consueto, l’area Key EnergyWhite Evolution del padiglione B5 saràmessa a disposizione delle aziende,che potranno così mostrare prodottie soluzioni. Saranno presenti tra gli al-tri: general Electric, AB Energy, ABB,Bosch, Cefla.Key Wind, l’evento italiano per l’eoli-

FIERE – INNOVARE 65

Page 66: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

66 INNOVARE – FIERE

co - Key Wind si conferma l’evento ita-liano di riferimento per le aziende delsettore eolico. L’area espositiva dedi-cata è stata ulteriormente ampliata, atestimonianza della buona riuscita del-l’evento di Rimini Fiera, giunto que-st’anno alla sua quarta edizione. gra-zie alla consolidata collaborazione conANEV, l’Associazione Nazionale Ener-gia del Vento, anche quest’anno i pa-diglioni della fiera di Rimini ospiteran-no i principali operatori e produttori ditecnologie per impianti eolici di gran-de, media e piccola taglia, onshore eoff-shore. In fiera, nel padiglione D7saranno presenti tra le altre, aziendecome Erg Renew, Senvion Italia, Edf E-nergie Nouvelles, I.V.P.C. Service, Toz-zi Nord, Northern Power System, Nor-dex, Enercon gmbh, Atb Riva Calzoni,BKW Italia. Durante le quattro giorna-te di manifestazione sono previsti con-vegni, incontri istituzionali, corsi di for-mazione e approfondimenti legati alsettore eolico. La novità dello Storage - Il futuro del-le energie rinnovabili, ma anche quel-lo della mobilità sostenibile, nell’impie-go domestico o in ambito industriale,è strettamente legato alle tecnologiee ai sistemi di accumulo: in altre paro-le, all’autoconsumo o alla creazione dibatterie per veicoli elettrici che abbia-no crescente capacità di autonomia edurata nel tempo. Per questo motivoRimini Fiera quest’anno ospiterà KeyEnergy Storage, una novità assoluta. Sitratta di una sezione dedicata ai siste-mi di accumulo che percorre in manie-ra trasversale il mondo delle rinnova-bili, dell’efficienza energetica, delleapplicazioni per la città e la mobilità e-lettrica, ovvero tutti i temi forti di KeyEnergy.Città sostenibile con le soluzionismart - L’efficienza e la sostenibilità so-no i tratti distintivi delle soluzioni ap-

plicative, a livello urbano, di Città So-stenibile, sia in edilizia sia nella fornitu-ra di servizi pubblici. Per questo, il pro-getto sviluppato in collaborazione congreen Building Council Italia si ponel’obiettivo di mostrare soluzioni, tec-nologie e progetti che consentono dimigliorare la qualità di vita nelle futurecittà smart e favorire lo sviluppo deiterritori in armonia con l’ambiente.Con questo obiettivo nasce la sezioneCONDOMINIO ECO, dedicata alle so-luzioni di efficientamento energeticoin ambito residenziale.L’offerta espositiva sarà poi arricchitae completata da H2R Mobility for Su-stainability, coi grandi marchi automo-bilistici e i loro modelli all´avanguardia:macchine alimentate a metano, gPL,elettriche, ibride o plug-in e Condomi-nio Eco, l’evento nazionale del mondocondominio. E poi, anche se in anticipo rispetto al-l’appuntamento riminese, non va di-menticata Ecomondo Brasil, che dal 4al 6 ottobre a San Paolo terrà la secon-da edizione. Combinando l'esperienzaitaliana di Rimini Fiera e quella di FI-MAI, la prima edizione di EcomondoBrasil nel 2015 ha rappresentato unaeccellente piattaforma di business nelsettore delle tecnologie ambientali alivello internazionale. Obiettivi dell’ap-puntamento brasiliano per l'edizione2016 sono quelli di presentare al mer-cato globale attrezzature e soluzionisempre più innovative per lo svilupposostenibile, con focus nei settori Ac-qua, Rifiuti ed Energie Rinnovabili, e difavorire i contatti tra gli investitori del-la green economy in Brasile e poten-ziali partner commerciali esteri.

Redazione

Page 67: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 67

Page 68: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

68

a cura di Mario Cesaroni

INNOVARE – FIERE ED EVENTI

Confapi Milano, la territoriale che rap-presenta le aziende di Milano città me-tropolitana e di Monza e Brianza, ade-rente alla Confederazione RegionaleConfapi Industria Lombardia e allaConfederazione Nazionale Confapi, haorganizzato per il prossimo 24 ottobrein collaborazione con Regione Lombar-dia un importantissimo evento di sicu-ro interesse per tutte le imprese lom-barde. Come indicato dall’Unione Eu-ropea ma anche dagli studi sull’am-biente e sul territorio, Confapi Milanoha voluto intraprendere questa inizia-tiva che si prefigge di informare tuttele aziende sul tema della salvaguardiadell’ambiente e quindi anche del citta-dino perché Confapi Milano e i suoi as-sociati credono che tutelare oggi il ter-ritorio dove le nostre aziende produ-cono ed erogano servizi permetterà dipromuovere un nuovo sviluppo eco-nomico per il medio e lungo termine. L’opportunità coincide con una serie difinanziamenti europei e regionali inambito green che intendono investiresia a livello pubblico che a livello priva-to in progetti innovativi che trasversal-mente riguardano tutti i settori.

I relatori del convegno sono stati sele-zionati per fornire la massima qualitàdelle informazioni necessarie far com-prendere concretamente quello che sipuò fare per innovare le nostre azien-de , i nostri prodotti, i nostri servizi ecreare sviluppo economico ed etico.A tal fine saranno presentate anche al-cune case history di progetti realizzatiin ambito green con vantaggi di effi-cienza e qualità.Il Convegno è diretto a imprese chepuntano ad innovarsi pensando all’am-biente e a tutte le imprese e i profes-sionisti che lavorano per creare pro-getti, processi e prodotti finalizzati amantenere un “ambiente green”.Il Convegno è aperto a tutte le azien-de interessate, salvo la disponibilità deiposti.Partecipazione gratuita previa registra-zione al seguente link: http://eventi.confapi-milano.it/

I vantaggi di essere green

Presidente Confapi Milano

Mario Cesaronipresidente Confapi Milano

La giunta di Confapi Milano Un momento dell’evento

Opportunità di sviluppo per le aziende

Page 69: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

FIERE ED EVENTI – INNOVARE 69

Page 70: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

70 INNOVARE – LE PMI SANNO INNOVARE

Il repentino sviluppo del fotovoltaiconel nostro paese ha generato una verae propria “corsa agli incentivi” che haavuto come effetto collaterale quellodi lasciarsi alle spalle tante irregolaritàe situazioni d’ombra a livello tecnico-burocratico, che stanno cominciandoad emergere con esiti spesso dramma-tici per i produttori di energia che ve-dono compromesso il proprio investi-mento. MC Energy, per tutelare i propri clientied individuare eventuali irregolarità osituazioni a rischio, ha messo a puntoun’attenta verifica della documentazio-ne dell’impianto predisposta per l’ot-tenimento dell’incentivo.Questa necessità è sorta per prevenirele conseguenze dei controlli del gSE(gestore dei Servizi Energetici gSESpA). Negli ultimi anni, infatti, l’attivitàdi controllo sugli impianti fotovoltaicida parte del gSE ha assunto sempremaggiore rilevanza. Le numerose ri-chieste di incentivazione per l’entratain esercizio di nuovi impianti hanno de-terminato un aumento considerevoledegli incentivi, raggiungendo il 06 giu-gno 2013 il tetto massimo di spesa pergli impianti fotovoltaici pari a 6,7 miliar-di di €1. Questa attività è stata intensifi-cata in maniera significativa e disciplina-ta con il Decreto Ministeriale del 31 gen-naio 2014, detto “Decreto Controlli”, inattuazione dell’Art. 42 del Decreto Legi-slativo n. 28 del 03 marzo 2011, che in-troduce una disciplina organica per ilcontrollo e le sanzioni in materia di in-centivi nel settore delle energie rinnova-bili in generale, individuando le moda-lità organizzative e operative dei control-li e la lista delle violazioni rilevanti.Per rendere la verifica la più accuratapossibile, MC Energy ha messo a pun-to una piattaforma software chiamataFotovoltaico Doc per l’esecuzione delprocesso di verifica dell’intera docu-mentazione fornita dal cliente e di quel-la reperita nei vari portali di competen-

za, che avviene in maniera incrociata eridondante. La fase di verifica ha comeobiettivo quello di verificare l’effettivodiritto all’incentivo, senza mettere in di-scussione l’efficienza o il funzionamen-to dell’impianto stesso. Le principali conseguenze in seguito aicontrolli del gSE, infatti, come dispo-sto dall’art. 11 del Decreto Controlli,sono la sospensione o la decadenza de-gli incentivi, l’integrale recupero dellesomme già erogate, la rideterminazio-ne dell’incentivo.In base agli accertamenti effettuati nel-l’anno 2014, sono stati rilevati importiindebitamente percepiti per un valorepari a 70,27 milioni di €, di cui 16,97milioni di € riferiti al solo fotovoltaico.I mancati esborsi per il periodo residuodi incentivazione o a vita intera, sonostati pari a 356,30 milioni di €, di cui196,96 milioni di € riferiti al solo seg-mento fotovoltaico2. Una verifica condotta tramite il softwa-re Fotovoltaico Doc permette di antici-pare il controllo ed individuare tutte lesituazioni a rischio, sia tra quelle elen-cate nell’Allegato 1 del Decreto Con-trolli, sia tra quelle più comunementerilevate dal gSE al di fuori delle dispo-sizioni previste dall’Allegato 1 (che con-ducono allo stesso modo alla decaden-za degli incentivi nonché l’integrale re-cupero delle somme già erogate). Inquesto modo, infatti, viene individuatoun quadro normativo univoco impat-tante sull’impianto oggetto di verifica,togliendo così qualsiasi dubbio in me-rito al contenuto della documentazio-ne da presentare durante il controllodel gSE. Molto importante, inoltre, l’in-dividuazione della documentazionepertinente il relativo quadro normativoprecedentemente identificato, per evi-tare di perdere l’incentivo a causa didocumentazione mancante. Uno dei punti chiave della procedura diverifica tramite il Fotovoltaico Doc è,infine, la verifica incrociata e ridondan-te. In questo modo si risolve il proble-ma dell’errore umano e il problema del-

La soluzione alle conseguenze dei controlli del GSE

1 gSE Marzo 2015 “Attività di verifica e ispezione nel 2014. Direzione verifiche e ispezioni”.2 gSE Marzo 2015 “Attività di verifica e ispezione nel 2014. Direzione verifiche e ispezioni”.

a cura di Confapi Ancona

Page 71: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

l’incongruenza tra la documentazionedetenuta dal cliente e quella presenta-ta ai vari enti al momento dell’entratain esercizio dell’impianto, una delle pri-ma cause di perdita dell’incentivo in se-guito al controllo del gSE.Il Fotovoltaico Doc rappresenta quindila “scatola nera” di tutta la documen-tazione inerente l’impianto fotovoltai-co oggetto di verifica.Svolgere una verifica di questo tipo,guidata da un software, permette di ab-battere l’errore umano, di tracciare tut-ta la documentazione analizzata, e digestire in maniera puntuale e precisa lediverse revisioni dei file caricati.In questo modo, attraverso la stesuradi una relazione finale corredata da tut-ta la documentazione verificata e siste-mata, si potrà avere la sicurezza di pre-sentare al gSE dei dati corretti e vede-re salvo l’incentivo e soprattutto l’inve-stimento fatto nel passato.

L’EVOLUZIONE DEI CONTROLLI DEL gSEIl gSE ha notevolmente intensificato leattività di verifica, andando ben oltrequanto pianificato dal MiSE e chiuden-do il 2014 con un numero di verifichemaggiore anche rispetto a quanto pre-visto negli obiettivi di Budget 2014. Il segmento fotovoltaico è stato quellopiù colpito dai controlli, sia in terminidi numero che di potenza. A fronte delle 3.792 verifiche comples-sive svolte dal gSE nel 2014, 3.188 so-no state i controlli effettuati sui soli im-pianti fotovoltaici (per una potenzacomplessiva di 568 MW), il 27% in piùrispetto ai controlli effettuati nel 2013,di cui 2.798 con sopralluogo (+15% ri-spetto al 2013) e 390 tramite verificadocumentale (+473% rispetto all’annoprecedente). I primi dati presentati dal gSE, tuttavianon ancora dettagliati, sui controlli ef-fettuati nel 2015, confermano la ten-denza in aumento: pur essendo dimi-nuiti in numero, hanno colpito gli im-pianti di dimensioni più grandi.Nel 2015, infatti, sono stati controllati2.919 impianti fotovoltaici, pari ad una

potenza di 675 MW, il 19% in più ri-spetto all’anno precedente.

LE CONSEgUENZE ECONOMICHEDEI CONTROLLI EFFETTUATI DAL gSEDai soli accertamenti eseguiti nell’an-no 2014, a fronte delle 243 violazioniaccertate relative ad impianti fotovol-taici riferite ai 183 procedimenti termi-nati entro il 2014, 70 sono risultate es-sere violazioni rilevanti, di cui 58 viola-zioni come indicato nell’Allegato 1 delDecreto Controlli, e 12 non indicatenello stesso, con conseguente deca-denza degli incentivi; 173 sono risulta-te invece essere violazioni minori, conconseguente rideterminazione dell’in-centivo3.Dal punto di vista economico, in baseagli accertamenti effettuati nell’anno2014, sono stati rilevati importi indebi-tamente percepiti per un valore pari a70,27 milioni di €, di cui 16,97 milionidi € riferiti al solo fotovoltaico. I man-cati esborsi per il periodo residuo di in-centivazione o a vita intera, sono statipari a 356,30 milioni di €, di cui 196,96milioni di € riferiti al solo segmento fo-tovoltaico4.Stesso trend per il 2015. L’anno scor-so, infatti, sono state accertate 412 vio-lazioni relative ad impianti fotovoltaiciin ragione delle quali sono stati conclu-si negativamente 284 procedimenti.Questo ha significato, a livello econo-mico, un importo pari a 40,9 milioni di€ di incentivi indebitamente percepitiper il solo segmento fotovoltaico, afronte di un totale pari a 106,6 milionidi €. Sempre nel 2015, il mancato e-sborso per l’intero periodo residuo diincentivazione è stato complessiva-mente pari a 241 milioni di €, di cui 153milioni di € per i soli impianti fotovol-taici5.

Confapi Ancona

LE PMI SANNO INNOVARE – INNOVARE 71

3 gSE 2015 “Violazioni accertate nelle attività di verifica su impianti fotovoltaici”.4 gSE Marzo 2015 “Attività di verifica e ispezione nel 2014. Direzione verifiche e ispezioni”.5 gSE “Rapporto attività 2015”.

Controlli complessivi svolti dal 2012 al 2014

Numero verifiche sugli impiantifotovoltaici dal 2012 al 2014

Page 72: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

72 INNOVARE – LE PMI SANNO INNOVARE

Terre Ducali alla conquista degli Usagrazie alla tecnologia delle alte pressioni

Nata nel 1964, Terre Ducali è oggi una dellerealtà più dinamiche nel panorama italianodel mondo dei salumi. L’azienda, che operanella Food Valley parmense e che ha chiuso il2015 con un fatturato di circa 22 milioni di eu-ro, offre alla propria clientela una gammacompleta di salumi, tutti di altissima qualità:dai salami di piccola pezzatura e a breve sta-gionatura (di cui detiene la leadership di mer-cato), come Salame Felino IgP e strolghino diculatello, ai prosciutti crudi, in particolare Pro-sciutto di Parma DOP, passando per stagio-nati tipici, come Coppa di Parma IgP, guan-ciale stagionato e fiocco di prosciutto, e perspecialità cotte e arrosto, come spalla cottadi San Secondo, culatello arrosto e porchetta.

già conosciuta e apprezzata in Italia, dove nel-l’ultimo anno è cresciuta a due cifre, Terre Du-cali si sta impegnando al massimo per rafforza-re la propria vocazione internazionale. Comespiega il CEO Giulio Gherri: «Siamo storica-mente forti in Europa, soprattutto in Francia ein Germania. E stiamo facendo registrare buo-ne performance nei Paesi dell’area scandinavae dell’Europa centrale. Ma il mercato più pro-mettente è rappresentato dagli USA: pochi me-si fa, a novembre 2015, il Nord America si è a-perto all’importazione dei salami a breve sta-gionatura. Noi di Terre Ducali siamo stati la pri-ma realtà italiana a portare Oltreoceano lostrolghino di culatello e il Salame Felino».Un traguardo, questo, di straordinaria impor-

a cura di Confapi Piacenza

Page 73: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

tanza, che è stato reso possibile anche gra-zie a un’importante innovazione tecnologi-ca: il processo HPP - High Pressure Proces-sing, curato da HPP Italia srl, spin-off azien-dale di Terre Ducali, che offre un servizio de-dicato di trattamento degli alimenti con latecnologia delle alte pressioni. È necessa-ria una premessa: negli USA la normativa sa-nitaria in materia di alimenti da importare èestremamente restrittiva. Per fare un esem-pio, i salumi che arrivano Oltreoceano devo-no essere Listeria free: la Listeria monocy-togenes è un batterio molto resistente allecondizioni ambientali, responsabile della li-steriosi, una patologia pericolosa per gli an-ziani, per le persone con sistema immunita-rio compromesso e anche per le donne in-cinte, in quanto può portare all’aborto, allanascita di bambini con setticemia o soggettiallo sviluppo di meningite.Terre Ducali si è quindi trovata ad affronta-re una duplice sfida: quella di garantire aiconsumatori americani il massimo della si-curezza alimentare e, al contempo, di of-frire prodotti dalle caratteristiche organo-lettiche e nutrizionali di eccellenza. «La pa-storizzazione non poteva essere la rispostaal problema, perché essendo un processotermico comporta una leggera alterazionedelle qualità del prodotto – spiega giuliogherri –. Abbiamo quindi iniziato a speri-mentare l’alternativa delle alte pressioni: unpercorso partito tre anni fa, per cui abbia-mo richiesto la consulenza di Avure Tech-nologies, azienda statunitense che è leadermondiale nel settore della produzione di im-pianti dedicati all’HPP applicata agli alimen-ti, di cui siamo partner esclusivo per l’Italia.Per Terre Ducali l’investimento, è stato im-portante: parliamo di quasi quattro milionidi euro complessivi per il lancio della start-up HPP Italia, tra acquisto della tecnologia,formazione degli addetti, creazione di unasede adeguata e test vari». Ma quali sono i benefici garantiti dalle altepressioni? «Sono essenzialmente tre – con-

tinua il CEO di Terre Ducali –. Per iniziare,sottoporre i nostri salumi a pressioni migliaiadi volte superiori a quella dell’ambiente si-gnifica neutralizzare forme microbiche pe-ricolose per la salute: ho già parlato dellaListeria, lo stesso discorso vale per il batte-rio della salmonella. Questo significa garan-tire, da un lato, ai consumatori dei prodottiassolutamente sicuri, dall’altro, alla GDO eai professionisti della ristorazione una mag-giore brand protection. In secondo luogo,essendo un processo a freddo, il trattamen-to HPP preserva alla perfezione colore,consistenza, profumo e gusto, oltre alleproprietà nutritive, dei nostri salumi. Infi-ne, i prodotti trattati con le alte pressionihanno una shelf life molto maggiore: que-sto perché la tecnologia HPP inattiva micro-bi e batteri responsabili del deperimentodelle carni. Ciò consente di raggiungeremercati più lontani e di sfruttare così al me-glio le opportunità legate all’export».È proprio grazie a HPP Italia e alla tecnolo-gia delle alte pressioni che Terre Ducali è riu-scita a esportare negli USA i suoi salami dipiccola pezzatura e a breve stagionatura. Co-sa importante, come sottolinea giulio gher-ri: «HPP Italia offre le proprie soluzioni a tut-ti i produttori non solo di salumi ma anchedi altri prodotti legati al mondo del food.Quella del nostro spin-off aziendale è unatecnologia al servizio di tutta l’industria ali-mentare italiana: la considero un prezioso al-leato nella battaglia per la tutela della qua-lità dei veri prodotti made-in-Italy all’esteroe nella sfida per rendere sempre più interna-zionale la nostra industria agroalimentare.Oltre al caso degli USA, le alte pressioni pos-sono essere utilissime per gli imprenditori in-teressati ad approcciare mercati come quelligiapponese e del Far East più in generale».

LE PMI SANNO INNOVARE – INNOVARE 73

Confapi Piacenza

HPP - High Pressure Processing per il trattamento degli alimenti con la tecnologia delle alte pressioni

Page 74: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

74 INNOVARE – LE PMI SANNO INNOVARE

Da 8 miliardi di anni il Sole riscalda e illu-mina la Terra e i raggi solari impiegano ap-pena 8 minuti per raggiungere la superfi-cie terrestre. L’energia solare dunque è lafonte primaria di energia sulla Terra e, puressendo alternativa ai combustibili fossili,rinnovabile, pulita e disponibile ancora perdiversi miliardi di anni, essendo il Sole ametà circa del suo ciclo di vita, non è an-cora sufficientemente sfruttata.Esistono tuttavia numerosi operatori pri-vati ed enti pubblici che operano nel set-tore dell’energia solare, che hanno biso-gno di avere maggiori informazioni sui va-ri aspetti di questa fonte energetica, mag-giori notizie che consentano loro di gesti-re al meglio gli impianti di produzione dienergia solare, di ridurre le emissioni diCO2, quindi di raggiungere elevate per-centuali di efficienza, altrimenti difficil-

mente raggiungibili.Il progetto SolarCloud, che

partirà fra poche settima-ne a opera di tre impre-

se lucane insieme alCNR IMAA, si

propone pro-

prio di soddisfare queste esigenze.Il progetto SolarCloud consiste nella co-struzione di una piattaforma Cloud inno-vativa, flessibile e personalizzabile, in gra-do di fornire una serie di servizi dedicati aoperatori ed enti che operano nel settoredell’energia solare, finalizzato a una piùaccurata conoscenza della risorsa solare,in particolare rispetto al monitoraggio intempo reale, alla previsione dei parametrifisico-ambientali e a una più efficiente ge-stione degli impianti fotovoltaici di produ-zione di energia solare.Uno dei servizi principali che saranno ero-gati è il forecast (previsione), per lo speci-fico impianto, della produzione di energiasu base oraria nelle successive 24/36 ore.Questa informazione permetterà ai gesto-ri degli impianti di assolvere agli obblighidi comunicare al gSE, l’Ente gestore deiservizi energetici, l’energia che si prevededi immettere nella rete di distribuzione.Ciò consentirà sia di evitare di incorrere insanzioni, sia di verificare la reale efficienzadel proprio impianto.In pratica, il progetto si propone di studia-re e prototipare servizi per conoscere me-glio la risorsa solare attraverso una seriedi dati e informazioni (raccolti e organiz-zati con monitoraggio in real time - minu-

to per minuto - e sulla base delle pre-visioni), oltre a una più efficien-

te gestione della pro-

SolarCloud servizi per il settore dell’energia solare

a cura di Pasquale Latorre

Il progetto SolarCloudconsiste nello studio, pro-totipazione e sperimenta-zione di un servizio cloudper la stima e la previsio-ne della fonte primaria peril management degli im-pianti di produzione di e-nergia solare.

Page 75: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

LE PMI SANNO INNOVARE – INNOVARE 75

duzione.Il servizio tecnologico cloud, cioè suserver virtuale, è senza limiti di spazioper poter archiviare ingenti mole di da-ti per la stima e la previsione della fon-te primaria, ovvero dell’energia solare.Ma la piattaforma cloud servirà ancheper consentire l’integrazione con altrisistemi che gestiscono informazionicomplementari che consentono di pro-gettare e fornire ulteriori servizi.Oltre al CNR IMAA, l’Istituto di Meto-dologie di Analisi Ambientale che hasede a Tito Scalo in provincia di Poten-za, i partner del progetto sono OpenetTechnologies Spa, Digimat Srl e Impre-sAmbiente Scarl di Matera.Per raggiungere gli obiettivi si utilizzeràla tecnologia satellitare, ovvero si spe-rimenterà e adatterà il modello di ana-lisi dei dati satellitari sviluppato dalCNR per il monitoraggio e la previsio-ne dell’irradiazione solare al suolo. Inparticolare, Openet si occuperà dellaparte di prototipazione, sperimentazio-ne e sviluppo della piattaforma con va-lidazione rispetto ai requisiti e alla pre-disposizione della sperimentazione. Iltutto darà luogo a modelli innovativi dianalisi dei dati.I dati, raccolti con le tecnologie messea disposizione dai diversi partner, sa-ranno poi resi disponibili al mercato daDigimat attraverso applicazioni cloud.ImpresAmbiente, capofila del proget-to, si occuperà sostanzialmente di indi-viduare gli stakeholders, definire le e-sigenze, specificare i servizi richiesti edelineare le strategie di business.SolarCloud è fondato sull’integrazionetra tecnologie smart e metodologiescientifiche di avanguardia, in grado dirispondere alle problematiche attualie, in una visione di più ampio orizzontetemporale, di adattarsi agilmente alleesigenze che il mercato offrirà in futu-ro. La piattaforma SolarCloud sarà pro-gettata secondo i paradigmi delleSmart Cities, avendo la capacità di con-dividere informazioni con altri sistemiche dispongono di informazioni com-plementari, in modo da permettere l’e-rogazione di nuovi servizi altrimenti ir-realizzabili. L’innovazione è nella pro-gettazione e strutturazione di un com-plesso servizio di supporto alla gestio-ne energetica della fonte solare per glioperatori coinvolti.

Openet Technologies Spa e Digimat Srlsono imprese aderenti a Confapi Matera,la prima specializzata nelle telecomunica-zioni satellitari, la seconda nello sviluppodi soluzioni software innovative e nell’areaICT, profondamente radicate nella città diMatera e impegnate in numerosi progettiche vanno dall’osservazione della Terra altrasferimento di cultura digitale.ImpresAmbiente Scarl è un organismo diricerca, capofila dei partner di progetto.CNR IMAA, Istituto di Metodologie di A-nalisi Ambientale, è un ente pubblico di ri-cerca.

Rappresentazione grafica dei vantaggi che un sistema di gestione e sfruttamento delle conoscenze sull’energia solare produce.

Raffigurazione grafica del processo di trasferimento dei dati, raccolti con le tecnologie messe a disposizione dai di-versi partner, al partner di progetto che poi li renderà disponibili al mercato.Confapi Matera

Page 76: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

Nicoletta Buora

76

a cura di Nicoletta Buora

INNOVARE – NEWS DALLE AZIENDE

«Sarà una città per tutti i dipendenti, enon solo». Così Federico Golla, ad diSiemens Italia, nel posare virtualmen-te la prima pietra, ha definito il proget-to del nuovo quartier generale italiano,che s’inserisce in un più ampio piano diriqualificazione urbanistica. L’head-quarter Siemens sorgerà a Milano in viaVipiteno in un’area complessiva di86mila mq e sarà pronto entro il 2018,ospiterà 1700 smart worker per un in-vestimento totale di circa 40 milioni dieuro. Presente alla cerimonia ancheMatteo Renzi, in città per firmare il“patto per Milano” per disegnare lacittà del 2020, il quale ha sottolineatoquanto l’Italia che cambia attragga in-vestimenti su innovazione.

UN VOLO NEL FUTURO…Al centro della vasta area del cantieredi via Vipiteno, oggi, svetta una dellequattro sculture “The Wings” di DanielLibeskind presenti a Expo Milano 2015,a simboleggiare un volo nel futuro. Lascultura, tre “ali” sinuose di alluminiospazzolato alte dieci metri, farà da cor-nice all’ingresso del nuovo quartier ge-nerale milanese, che prevede anche laristrutturazione degli edifici esistenti ela realizzazione di un’area verde di25mila mq, dove saranno piantati circa400 alberi, con zone relax per i colla-boratori. Il progetto prevede, inoltre, ilmiglioramento della viabilità della zo-na e la realizzazione di un nuovo im-pianto sportivo. Cuore pulsante del-l’head quarter sarà il nuovo edificio aforma di “E” che occuperà una super-ficie di 15mila mq. Progettato dallo stu-dio di architettura Barreca e La Varra, ilgreen building sarà realizzato dall’im-presa Percassi di Bergamo e avrà certi-ficazione LEED gOLD (Leadership in E-

nergy and Enviromental Design). Al suointerno ci saranno una palestra, un cen-tro di formazione, una sala conferenzee spazi pensati per la socializzazione ela creazione di idee.

… IN UN FUTURO gIà PRESENTE«Lo smart working - ha spiegato golla- è un modo di vivere». Una nuova filo-sofia di spazio lavorativo, che porta lepersone a socializzare ed interagire, in-coraggiando lo scambio e facilitandole relazioni. L’autonomia e la libertà deilavoratori sono elementi che SiemensItalia porta avanti dal 2011, anno in cuiha deciso di implementare un innovati-vo modello di lavoro più flessibile e au-

tonomo, dando la possibilità ai propridipendenti e collaboratori – 1700 in-quadrati come smart worker - di lavo-rare in totale indipendenza, ma congrande responsabilità individuale. Il fu-turo immaginato da golla è quello trat-teggiato nel programma Vision 2020 diSiemens che, tra i cui obiettivi figuranoil raggiungimento di zero emissioni en-tro il 2030 e investimenti nell’elettrifi-cazione, nell’automazione e nella digi-talizzazione. È una visione a lungo ter-mine che punta a rendere l’aziendaprotagonista della quarta rivoluzioneindustriale, attraverso politiche di so-stenibilità ed efficientamento energe-tico, digitalizzazione delle imprese esviluppo d’infrastrutture intelligenti.Uno studio realizzato con l’Istituto Pie-poli rivela che in Italia tre aziende sudieci sono pronte a investire in digita-lizzazione, con una propensione mag-giore tra le realtà manifatturiere, lequali ritengono - per oltre la metà delcampione - Industria 4.0 un traguardonecessario.

Un green buildingper smart workerSiemens posa la prima pietra del nuovo quartier generale italiano. Al centro un green building simbolo d’innovazione ed ecosostenibilità

Federico Golla (ad di Siemens Italia) e Matteo Renzi (presidente del Consiglio dei ministri)

Page 77: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 77

a cura di Armando Occhipinti

Page 78: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

I robot collaborativi arrivanoin ItaliaUniversal Robots, leader mondiale nellarobotica collaborativa, ha recentementeaperto la propria sede operativa a Tori-no, con l’obiettivo di seguire più da vici-no il mercato italiano ed i clienti sul terri-torio nazionale.I robot collaborativi UR3, UR5 e UR10 diUniversal Robots sono adatti a moltepli-ci applicazioni, offrono grande sempli-cità di utilizzo e velocità di installazio-ne, rendendo così la robotica sicuraed accessibile a tutti.Per queste caratteristiche, Uni-versal Robots può vantare ad og-gi oltre 10.000 cobot installati a fianco ea supporto degli operatori nei più svariati settori industriali, sianelle grandi multinazionali, sia nelle piccole e medie imprese.L’UR3, che garantisce elevata accuratezza e precisione in spazi ri-stretti, può modulare un carico utile fino a 3 kg e ha un raggio diportata fino a 500 mm. L’UR5, ha un raggio d’azione fino a 850mm e supporta carichi fino a 5 kg.L’UR10, offre una maggiore capacità di carico (10 kg) ed un’areaoperativa più ampia, con uno sbraccio fino a 1300 mm.«Le caratteristiche dei prodotti Universal Robots - dichiara Ales-sio Cocchi - sono davvero uniche e li rendono davvero perfettiper le esigenze di tutti i settori produttivi, rendendo la roboticaaccessibile anche alle piccole e medie imprese italiane».

78 INNOVARE – NEWS DALLE AZIENDE

Fondata nel 2005 dall’attuale CTO, Esben Østergaard,Universal Robots è il risultato di numerosi anni di inten-sa ricerca e sviluppo. Dal momento del lancio del pri-mo robot UR nel dicembre 2008, l’azienda è cresciutaconsiderevolmente grazie ai propri robot collaborativiuser-friendly, installandone ad oggi oltre 10.000 in piùdi 50 Paesi nel mondo. Universal Robots, che ha il suoheadquarter a Odense (Danimarca) e fa parte del grup-po americano Teradyne, ha aperto la propria sede o-perativa italiana a Torino a inizio giugno 2016 e contasu filiali anche in USA, Spagna, germania, Singapore,Repubblica Ceca, India e Cina, con circa 300 dipenden-ti nel mondo.

Alessio Cocchi è laureato in Ingegneria ge-stionale all'Università di Bologna e ha otte-nuto un Master Executive in Marketing &Sales alla SDA Bocconi ed alla ESADE Busi-ness School. A giugno 2016 è entrato in Universal Ro-bots, dopo una lunga esperienza in Comau,nel ruolo di Sales Development Manager I-taly, con il compito di sviluppare il mercatoitaliano.Durante la propria esperienza ha gestito ecoordinato team internazionali di lavoro edè stato responsabile delle stategie di marke-ting e comunicazione globale delle BusinessUnits per le quali ha lavorato.

ALESSIO COCCHI SALES DEVELOPMENT MANAgER ITALy

Page 79: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

Nuovi progetti in fresaturaBFT Burzoni è un’azienda in costante evolu-zione e ogni giorno introduce nuovi prodot-ti da offrire ai propri clienti. L’azienda ha ot-tenuto grandissimi risultati dai due innovati-vi gradi di metallo duro CCD40 e CCT35 che,concepiti per la lavorazione di materiali im-pegnativi come acciai inossidabili, titanio, le-ghe di titanio, Duplex e Superduplex (Hrsa),garantiscono un’elevata tenacità in condi-zioni di temperature estreme, consentendoalte velocità di taglio e durate superiori, non-ché un’assoluta affidabilità durante il pro-cesso di lavorazione sia in fresatura che intornitura.Ultima novità arrivata in casa BFT è una nuo-va linea di frese in metallo duro studiate ap-posta per il mercato della costruzione distampi (Linea BFT MOULD).Questa linea di utensili rappresenta un pri-mo step dell’azienda verso la realizzazionedi un progetto più completo dedicato a que-sto importante settore. A questo riguardol’azienda presenta anche una nuova linea dimandrini a calettamento a caldo che garan-

tiscono un fissaggio migliore dell’utensile equindi una maggior precisione nelle lavora-zioni meccaniche.Per completare l’offerta dedicata al settoredegli stampisti verrà a breve presentata unanuova linea di fresatura a copiare compren-dente inserti sia torici che sferici in grado dicoprire varie lavorazioni (applicazioni gene-riche, lavorazioni di tasche, lavorazioni di ac-ciai temprati e di leghe leggere etc). Questalinea verrà affiancata anche da una serie diprolunghe in metallo duro che garantisco mi-glior stabilità e che vengono spesso utilizza-te proprio per la lavorazione di stampi.Altra importante novità è la fresa in metalloduro integrale Runner: questa fresa consen-te a BFT di offrire un prodotto altamenteperformante ed innovativo. Permette infat-ti non solo di fresare a elevati parametri diavanzamento (sia in sgrossatura che in fini-tura), ma anche di effettuare lavorazioni diforatura dal pieno (a 90°) e in interpolazio-ne e lavorazioni di fresatura in rampa a 15°,30° e a 45°.

NEWS DALLE AZIENDE – INNOVARE 79

Page 80: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

n

Innovare è edita da

Mar.Te Edizioni srl

Via Magenta 9 - 21100 VareseTel. +39 0332 283009 (6 linee ra)

Fax +39 0332 [email protected]

n

Stampa Tipografia Galli - Varese

n

Pubblicazione autorizzata e registrata

presso il Tribunale di Varese

al n. 797 in data 11.07.2000

n

Spedizione in A. P. 70% - LO/MI

n

© Copyright Mar.Te Edizioni srl

La riproduzione anche parziale di quanto pubblicato nella rivista è consentita solo dietro autorizzazione dell’Editore. L’Editore non assume alcuna responsabilità per gli articoli firmati.

n

InnovarE è associato USPI Unione Stampa Periodica Italiana

n

Abb. annuo Italia € 25,00 - Estero € 40,00

Ufficio Pubblicità e Abbonamenti

Tel. 0332 283009

[email protected]

INNOVARE

80 INNOVARE – SERVIZIO AI LETTORI

A&T-ROBOTIC WORLD 56

AUTOMATICA 56

BFT BURZONI 43/79

BIMU 42

BUSNELLI INTERNATIONAL 36

COGEFIM 77

COMAU 26

CONFAPI ANCONA 70

CONFAPI MATERA 74

CONFAPI MILANO 68

CONFAPI PIACENZA 72

CONFAPI ROMA 8

DIGITAL FACILITY 27

ECOMONDO 64/67

ELBO II COP.

EQUITY FACTORY 22/49

EROWA 9

FASDAPI 16/17

GLS 81

GRUPPO FABBRO 31

HANNOVER EXPRESS 79

HERMLE 52

HERMLE IV COP.

HEXAGON METROLOGY 63

IFP 4

INTERCOM 6

JELIUC 18

JRC 38

M&MT 60/61

MECSPE 21/62

MIDEST 58

OMG ZANOLETTI 48

OML 59/61

PBR PERICO BARONI RAIMONDI 48

PREVINDAPI 3/10

PROCAM 54

REPAR2 53

RETTIFICATRICI GHIRINGHELLI 45/50

SANDVIK COROMANT 34

SIAMO CREATIVI 33

SIEMENS 76

SITEMA 41

SMARTCOM 37

SUPSI 28

SYNESIS 28

TIESSE ROBOT III COP

TONUCCI & PARTNERS 13

UNIONMECCANICA 46

UNIVERSAL ROBOTS 78

VITALI 82

IN QUESTO NUMERO SI PARLA DI...

Organo Scientifico Ufficiale di CONFAPIConfederazione Italiana

della Piccola e Media Industria Privata

n

Direttore Responsabile Marco Tenaglia

n

Direttore Tecnico Fabio Chiavieri

n

Redazione Cristina Gualdoni

n

Ufficio Pubblicità Gianluigi Carta

n

[email protected]

n

Hanno collaborato a questo numero:

Marco Bossi, Nicoletta Buora, Franco Cavadini, Mario Cesaroni, Fabio Chiavieri, Guidalberto Gagliardi, Cristina Gualdoni, Pasquale Latorre, Andrea Mazza, Luigi Pastore, Paolo Pedrazzoli

Page 81: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 81

Page 82: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento
Page 83: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento

INNOVARE 1/2012 - 83

Page 84: INNO 4 2006 - Innovare · Milano, fiera dedicata a macchine u - tensili, sistemi di produzione e robot, dipenderà molto dai messaggi che essa saprà lanciare per incentivare il miglioramento