Ingresso Carballo al S. Sepolcro – 2

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Ingresso Carballo al S. Sepolcro – 2 Gerusalemme, 2 maggio 2012 Reverendissimo Padre e Fratello carissimo, Cristo nostra Pace e nostra Riconciliazione ti doni la sua Pace! E' per me gioia grande accoglierti a nome della Chiesa e dell'Ordine dei Frati Minori nella più sacra delle Chiese e la più preziosa per tutti, ma sopratutto la più cara al nostro Ordine, che da secoli, insieme ai fratelli ortodossi, la cura e la custodisce. In questo Luogo la Chiesa fin dalle sue origini canta la grandezza dell’amore di Dio, attraverso la devozione ininterrotta dei fedeli, che ancora oggi giungono numerosi, spesso portando alla tomba vuota di Cristo Risorto il loro carico di sofferenze e di speranza Questo Luogo testimonia ancora oggi la storia e la vita di questa Chiesa e di questa Terra. Una vita piena di ferite, di divisioni, di lacerazioni e di dominazioni, che hanno segnato in maniera indelebile le nostre relazioni, nel passato e ancora oggi. E tuttavia questo Luogo è segno anche dello splendore che questa Terra ancora oggi testimonia: lo splendore di un Dio che ha voluto farsi presente nella storia concreta, che ha voluto rendersi visibile, consegnarsi a questo nostro uomo, assumendosi le nostre ferite, glorificandole qui con la Sua resurrezione. La nostra presenza qui, come Frati Minori, vuole testimoniare con la vita a tutti i fedeli che qui giungono da tutto il mondo ciò che proprio qui venne proclamato: “Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mt 28, 6). Le ferite, le divisioni, le dominazioni… la morte non prevale più. Nemmeno oggi, nemmeno in questa nostra terra lacerata. Dentro le ferite di questa terra e dentro le relazioni che la storia ci ha consegnato, vogliamo testimoniare la resurrezione e la vita. Questo luogo è parte integrante della nostra storia, della storia dei Frati Minori, che fin dalla loro fondazione sono legati in maniera unica e indissolubile alla Terra Santa e ai Luoghi santi della Redenzione, come parte integrante del carisma francescano, che ha nell’incarnazione il suo cuore. E come si può annunciare la gioia dell’incarnazione, senza annunciare il luogo dell’incarnazione? In un certo senso, carissimo Padre, posso dire che questa è casa Tua, e che questo luogo è affidato in primo luogo a Te, che sei il Custode di tutto l'Ordine e al quale la Chiesa ha affidato i luoghi santi. Benvenuto in mezzo a noi. Benvenuto a casa. Il Cristo risorto ti sproni a testimoniare la forza irrompente della vita, in Lui rinnovata, a tutti i fratelli della grande fraternità che ti è affidata.

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Ingresso Carballo al S. Sepolcro – 2 Gerusalemme, 2 maggio 2012 Reverendissimo Padre e Fratello carissimo, Cristo nostra Pace e nostra Riconciliazione ti doni la sua Pace! E' per me gioia grande accoglierti a nome della Chiesa e dell'Ordine

dei Frati Minori nella più sacra delle Chiese e la più preziosa per tutti, ma sopratutto la più cara al nostro Ordine, che da secoli, insieme ai fratelli ortodossi, la cura e la custodisce.

In questo Luogo la Chiesa fin dalle sue origini canta la grandezza dell’amore di Dio, attraverso la devozione ininterrotta dei fedeli, che ancora oggi giungono numerosi, spesso portando alla tomba vuota di Cristo Risorto il loro carico di sofferenze e di speranza

Questo Luogo testimonia ancora oggi la storia e la vita di questa Chiesa e di questa Terra. Una vita piena di ferite, di divisioni, di lacerazioni e di dominazioni, che hanno segnato in maniera indelebile le nostre relazioni, nel passato e ancora oggi. E tuttavia questo Luogo è segno anche dello splendore che questa Terra ancora oggi testimonia: lo splendore di un Dio che ha voluto farsi presente nella storia concreta, che ha voluto rendersi visibile, consegnarsi a questo nostro uomo, assumendosi le nostre ferite, glorificandole qui con la Sua resurrezione.

La nostra presenza qui, come Frati Minori, vuole testimoniare con la vita a tutti i fedeli che qui giungono da tutto il mondo ciò che proprio qui venne proclamato: “Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mt 28, 6). Le ferite, le divisioni, le dominazioni… la morte non prevale più. Nemmeno oggi, nemmeno in questa nostra terra lacerata. Dentro le ferite di questa terra e dentro le relazioni che la storia ci ha consegnato, vogliamo testimoniare la resurrezione e la vita.

Questo luogo è parte integrante della nostra storia, della storia dei Frati Minori, che fin dalla loro fondazione sono legati in maniera unica e indissolubile alla Terra Santa e ai Luoghi santi della Redenzione, come parte integrante del carisma francescano, che ha nell’incarnazione il suo cuore. E come si può annunciare la gioia dell’incarnazione, senza annunciare il luogo dell’incarnazione? In un certo senso, carissimo Padre, posso dire che questa è casa Tua, e che questo luogo è affidato in primo luogo a Te, che sei il Custode di tutto l'Ordine e al quale la Chiesa ha affidato i luoghi santi.

Benvenuto in mezzo a noi. Benvenuto a casa. Il Cristo risorto ti sproni a testimoniare la forza irrompente della vita,

in Lui rinnovata, a tutti i fratelli della grande fraternità che ti è affidata.