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ing. Domenico Mannelli www.mannelli.info. Il 26 Aprile 2010 è entrato pienamente in vigore, e quindi sanzionabile, il Capo V del Titolo VIII del DLgs. 81/2008 sulla prevenzione del "Rischio da esposizione alle radiazioni ottiche artificiali". COSA SONO LE ROA?. - PowerPoint PPT Presentation

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ing. Domenico Mannelliwww.mannelli.info

2010Il 26 Aprile 2010 entrato pienamente in vigore, e quindi sanzionabile, il Capo V del Titolo VIII del DLgs. 81/2008 sulla prevenzione del "Rischio da esposizione alle radiazioni ottiche artificiali".2/59COSA SONO LE ROA?Con il termine radiazioni ottiche si intende la porzione di spettro elettromagnetico fra 100 nm e 1 mm; 2010 a lunghezze donda inferiori a 100 nm abbiamo le radiazioni ionizzantioltre la lunghezza donda di 1 mm (corrispondente alla frequenza di 300 GHz) si parla di campi elettromagnetici

3/59RADIOMETRIALa radiometria studia il trasferimento di energia radiante tramite un insieme di grandezze fisiche

20104/59Grandezze e unit in otticaRADIOMETRIA Grandezze legate alla energiaFOTOMETRIAGrandezze legate alla vista20105/59Grandezze radiometriche

Grandezze fotometriche

Intensit radianteW/sr

Intensit luminosaCandela (cd)

Potenza radiante(Flusso radiante)W

Potenza luminosalumen (lm)[cd sr]

Energia radianteJ

Energia luminosalumen s

RadianzaW sr -1 m-2

LuminanzaNit [cd m-2]

EmettenzaW m-2

Emettenza luminosa(illuminanza) lux (lx)[cd sr m-2]

Candela (S.I.): intensit luminosa in una data direzione di una sorgente monocromatica con frequenza 5401012 Hz e con intensit radiante in quella direzione di 1/683 W sr 1 (ovvero emette un totale di 4lumen)IrradiamentoW m-2

Illuminamentolux (lx)[cd sr m-2]

Misurano lintera potenza radiantee le grandezze derivateMisurano la parte della potenza radiantepercepita come luceRADIOMETRIA E FOTOMETRIA20106/59Angoli20107/59Angolo piano: il rapporto tra la lunghezza dellarco sotteso da due raggi ed il raggio della circonferenzaIl cerchio ha 2p radianti

Langolo solido una regione conica di spazio ed definito dal rapporto tra larea della superficie A racchiusa sulla sfera ed il quadrato del raggio r2 della stessaSi misura in steradianti [sr]La sfera ha 4p radianti

Grandezze radiometrichePossiamo distinguere in grandezze radiometriche totali e grandezze radiometriche spettrali.

Nei valori totali si considera la quantit di energia a prescindere dalla lunghezza donda.

Le grandezze spettrali invece sono funzioni della lunghezza donda.

Le grandezze totali perdono una dimensione m-1

Es.: Radianza spettraleLe(l) [Wattsr-1m-3] Radianza [Wattsr-1m-2]

20108/59Grandezze radiometrichePossono essere divise in due classi1. Quelle che descrivono la sorgente emettitrice (, L)2. Quelle che descrivono la superficie irradiata (E, H)20109/59

Energia radianteFlusso radianteIntensit radianteRadianza201010/15 l'energia totale emessa da una sorgente, Qe.

Si misura in Joule (J).

Energia radiante spettrale: Qe() [Joulem-1]

Tutte le grandezze spettrali hanno in pi una dimensione m-1ENERGIA RADIANTE201011/59RADIANZA L [Wattsr-1m-3]

E' la quantit di energia emessa da una superficie nellunit di tempo (= Flusso Radiante) per unit di angolo solido (= Intensit radiante) e per unit di superficie:

dA area della sorgente emittente cos dipende dallangolo che la sorgente ha rispetto al ricettore d dipende dalla dimensione del ricettore (pupilla, sensore) e dalla distanza

2010La radianza una grandezza utilizzata per descrivere quanto un fascio di radiazione ottica concentrato. Pu essere calcolata dividendo lirradianza (in W/m2) ad una data posizione dalla sorgente per langolo solido con cui la si osserva da quella posizione.15/5915

Irradianza

201018ESPOSIZIONE RADIANTE HLa esposizione radiante descrive quanta energia, per unit di superficie, arrivata in un dato luogo rispetto alla posizione della sorgente.Pu essere calcolata moltiplicando lirradianza (in W/m2) per il tempo complessivo della esposizione in secondi.La esposizione radiante consente quindi di quantificare leffetto dellesposizione integrata nel tempo ed il conseguente rischio.Si misura in J/m2 . Il simbolo che la esprime H.201019/59LIMITI DI ESPOSIZIONEIl rispetto dei limiti di esposizione garantisce i lavoratori esposti a ROA dagli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute.I limiti sono definiti per:[E] = Irradianza (W/m2)[H] = Esposizione radiante (J/m2)[L] = Radianza (W/m2 sr)201020/592010

21/59I LIMITI DI ESPOSIZIONE

Alcuni di essi sono espressi in termini efficaci.Quindi: Irradianza efficace Eeff Esposizione radiante efficace Heff Radianza efficace LR201022/59I LIMITI DI ESPOSIZIONE

Il termine efficace si riferisce alle grandezze radiometriche pesate per gli effetti biologici che generano alle diverse lunghezze donda.Per fare ci sono definiti alcuni fattori adimensionali201023/59FATTORI ADIMENSIONALI

S() fattore di peso spettrale: tiene conto della dipendenza dalla lunghezza donda degli effetti sulla salute delle radiazioni UV sullocchio e sulla cuteR() fattore di peso spettrale: tiene conto della dipendenza dalla lunghezza donda delle lesioni termiche provocate sullocchio dalle radiazioni visibili e IRAB() ponderazione spettrale: tiene conto della dipendenza dalla lunghezza donda della lesione fotochimica provocata allocchio dalla radiazione di luce blu201024/59FATTORI GEOMETRICI

Se la sorgente emette nel visibile o nel IR, per potere calcolare correttamente le grandezze di interesse deve essere valutato se una sorgente omogenea o no o se composta da pi sorgenti singole messe insieme.Nel primo caso si deve sempre considerare la DIMENSIONE della parte di sorgente pi luminosa.Nel secondo caso ogni singola sorgente deve essere trattata come una sorgente singola che contribuisce con la sua quota parte alla grandezza misurata.Quindi la prima cosa che occorre laZ = dimensione media della sorgente

201025/59FATTORI GEOMETRICIPer calcolarla occorre misurare la lunghezza e la larghezza apparente della sorgente ovvero le sue dimensioni reali moltiplicate per il coseno dellangolo da cui la si sta osservando. Se si di fronte alla sorgente le dimensioni apparenti coincideranno con quelle reali.Z la media delle due dimensioni.Per sorgenti circolari larea apparente A della sorgente sar larea reale per il coseno dellangolo di osservazione rispetto alla normale alla superficie;Per quelle lineari larea apparente sar il prodotto delle due dimensioni lineari apparenti.201026/59FATTORI GEOMETRICIEsempio: lampada fluorescenteDimensioni reali: lunghezza 153 cm, larghezza 2 cmSe si osserva lungo lasse perpendicolare al tubo fluorescente il cos = 1, quindi le dimensioni reali coincidono con quelle apparenti che sono date da:Dimensione media: (153 + 2)/2 = 77,5 cm2010

27/59FATTORI GEOMETRICIUn altro fattore geometrico determinante ossia langolo sotteso dalla sorgente. Esso rappresenta la dimensione della sorgente che forma limmagine sulla retina. Se < di 11 mrad la sorgente pu essere considerata puntiforme.2010

28/59FATTORI GEOMETRICI2010Nel caso del tubo fluorescente. Se ci si pone a d = 100 cm di distanza per misurare lirradianza avr = Z/dossia = 77,5/ 100 = 0,775 radche la dimensione apparente della sorgente a quella distanza dallosservatore.

77,5 cm29/59FATTORI GEOMETRICI2010Si calcola adesso la superficie S della sorgente per trovare langolo solido che serve per calcolare dallirradianza la radianza tramite la relazione L = E/ .S = 153 cm x 2 cm = 306 cm2Poich mi trovo ad una distanza d = 100 cmdalla sorgente, langolo solido sar S/d2Ossia 306/10000 = 0,0306 sr (steradianti)30/59FATTORI GEOMETRICI2010Il tubo fluoresecente per illuminazione emette radiazione visibile e UV (in quanto lampada a scarica). Emette radiazioni IR non significative. Quindi dovremo cercare i limiti appropriati.Esaminando la tabella 1.1 dellallegato XXXVII troviamo che i limiti pertinenti sono:a) b) d)

31/59FATTORI GEOMETRICI2010Supponiamo di avere misurato i seguenti dati radiometrici:Irradianza efficace Eeff = 600 W/m2Irradianza UVA EUVA =120 mW/ m2Irradianza efficace (luce blu) EB = 561 mW/m232/5932FATTORI GEOMETRICI2010Limite a) = Heff = 30 Jm2Irradianza efficace Eeff = 600 W/m2 misurata epesata S ().Nellipotesi di esposizione continua per 8 ore,ossia 28800 secondi, ad una irradianza efficace di0,0006 Wm2 da UVA-UVB-UVC (180-400 nm), risultaEsposizione radiante = 28800 s x 0,0006 W/m2 = 17,28 Jm2Siamo quindi a poco pi del 50% del limite pereffetti sullocchio e la cute.33/59FATTORI GEOMETRICI2010Limite b) = HUVA = 104 J/m2Irradianza UVA EUVA =120 mW/ m2misurata e non pesataNellipotesi di esposizione continuativa di 8ore, ossia 28800 s, si ha:Esposizione radiante = 28800 s x 0,12 W/m2 = 3,456 103 J/m2Ossia circa il 33% del limite per la generazione della cataratta.34/59FATTORI GEOMETRICI2010Limite d) = LB = 100 W/m2sr (cio RADIANZA)Irradianza efficace EB = 561 mW/m2 misurata e pesata B().Convertiamo lirradianza in radianza invocandolangolo solido = S/d2 = 306/10000 = 0,0306 sr .Da cui:(561 mW/m2 ) / 0,0306 sr = (0,561 W m2 ) / 0,0306 sr= 18,3 W/m2srCio meno del 20 % del limite per danno fotochimico retinico35/59FATTORI GEOMETRICI2010Verifichiamo anche il confronto con il limiteg) = LR = 280 kW /m2sr per la valutazione del danno termico retinico.Ipotizzando di avere misurato una radianza efficace ER = 7843 mW/m2 misurata e pesata R().Convertiamo lirradianza in radianza invocando langolo solido = S/d2 = 306/10000 = 0,0306 sr .Da cui:(7843 mW/m2 ) / 0,0306 sr = (7,483 W m2 ) / 0,0306 sr = 244,5 W/m2srCio meno del 0,1 % del limite per danno termico retinico36/59VALUTAZIONE DEI DIVERSI RISCHI GENERATI DALLA NORMALE ILLUMINAZIONE DA UFFICIO CON TUBI FLUORESCENTI, OSSERVATA DALLA DISTANZA DI 50 CMLa normale illuminazione degli uffici ottenuta conlampade fluorescenti non presenta pertanto rischi dal punto di vista dellesposizione a radiazioni ottiche. Fonte Frigerio Fondazione Salvatore Maugeri Pavia2010

37/59perch RADIAZIONI OTTICHE?La definizione ottiche deriva dal fatto che, in questo intervallo di lunghezza donda, si applicano le leggi dellottica classica, a prescindere dalla capacit del cervello umano di rivelare la radiazione come visibile.

201038/59SPECCHILa radiazione infrarossa a 800 nm viene riflessa e focalizzata con sistemi di lenti e specchi non molto diversi da quelli comunemente noti anche se non visibile allocchio umano. Tuttavia, i materiali che si comportano da lenti e specchi a frequenze molto lontane da quelle del visibile, possono essere molto diversi da quelli che ci si attende, il che comporta qualche problema a livello di prevenzione, in particolare nel campo dei laser.

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39/59TIPOLOGIA ROAROA NON COERENTI qualsiasi radiazione ottica diversa dalla radiazione laserINFRAROSSI, VISIBILI,ULTRAVIOLETTI

ROA COERENTILASER amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione2010

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41/59SORGENTIINCOERENTISORGENTILASERIR Riscaldatori radianti Forni di fusione metalli e vetro Cementerie Lampade per riscaldamento a incandescenza Dispositivi militari per la visione notturna Applicazioni mediche e mediche per uso estetico Applicazioni per solo uso estetico (depilazione) Telecomunicazioni, informatica Lavorazioni di materiali (taglio, saldatura, marcatura e incisione) Metrologia e misure Applicazioni nei laboratori di ricerca Beni di consumo (lettori CD e bar code) e intrattenimento (laser per discoteche e concerti)VISIBILE Sorgenti di illuminazione artificiale (lampade ad alogenuri metallici, al mercurio) Lampade per uso medico (fototerapia neonatale e dermatologica) / estetico Luce pulsata TPL (Intense Pulsed Light) SaldaturaUV Sterilizzazione Essiccazione inchiostri, vernici Fotoincisione Controlli difetti di fabbricazione Lampade per uso medico (es.: fototerapia dermatologica) e/o estetico (abbronzatura) e/o di laboratorio Luce pulsata TPL Saldatura ad arco / al laser2010

42/59ARTICOLO 181 - VALUTAZIONE DEI RISCHI FISICI

esecuzione secondo norme di buona tecnica e buone prassi.programmata ed effettuata, con cadenza almeno quadriennale, da personale qualificato nellambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche conoscenze in materiapu includere una giustificazione del datore di lavoro secondo cui la natura e l'entit dei rischi non rendono necessaria una valutazione dei rischi pi dettagliata.201043/59Quali sono le condizioni nelle quali la valutazione del rischio pu concludersi con la giustificazione secondo cui la natura e lentit dei rischi non rendono necessaria una valutazione pi dettagliata ?

Sono giustificabili tutte le apparecchiature che emettono radiazione ottica non coerente classificate nella categoria 0 secondo lo standard UNI EN 12198:2009, cos come le lampade e i sistemi di lampade, anche a LED, classificate nel gruppo Esente dalla norma CEI EN 62471:2009 .

Esempio di sorgenti di gruppo Esente sono lilluminazione standard per uso domestico e di ufficio, i monitor dei computer, i display, le fotocopiatrici, le lampade e i cartelli di segnalazione luminosa. Sorgenti analoghe, anche in assenza della suddetta classificazione, nelle corrette condizioni di impiego si possono giustificare.Tutte le sorgenti che emettono radiazione laser classificate nelle classi 1 e 2 secondo lo standard IEC 60825-1 sono giustificabili. Per le altre sorgenti occorrer effettuare una valutazione del rischio pi approfondita.

201044/59 Principali sorgenti ROA non coerenti delle quali si dovrebbe approfondire la valutazione del rischio Sorgente Possibilit di sovraesposizione Note Arco elettrico (saldatura elettrica) Molto elevata Le saldature ad arco elettrico (tranne quelle a gas) a prescindere dal metallo, possono superare i valori limite previsti per la radiazione UV per tempi di esposizione dellordine delle decine di secondi a distanza di un metro dallarco. I lavoratori, le persone presenti e di passaggio possono essere sovraesposti in assenza di adeguati precauzioni tecnico-organizzative Lampade germicide per sterilizzazione e disinfezione Elevata Gli UVC emessi dalle lampade sono utilizzati per sterilizzare aree di lavoro e locali in ospedali, industrie alimentari e laboratori Lampade per fotoindurimento di polimeri, fotoincisione, curing Media Le sorgenti UV sono usualmente posizionate allinterno di apparecchiature, ma leventuale radiazione che pu fuoriuscire attraverso aperture o fessure in grado di superare i limiti in poche decine di secondi 201045/59 Principali sorgenti ROA non coerenti delle quali si dovrebbe approfondire la valutazione del rischio Sorgente Possibilit di sovraesposizione Note Fari di veicoli Bassa (Elevata se visione diretta) Possibile sovraesposizione da luce blu per visione diretta protratta per pi di 5-10 minuti: potenzialmente esposti i lavoratori delle officine di riparazione auto Lampade scialitiche da sala operatoria Bassa (Elevata se visione diretta) Per talune lampade i valori limite di esposizione per luce blu possono essere superati in 30 minuti in condizioni di visione diretta della sorgente Lampade abbronzanti Media Elevata Le sorgenti utilizzate in ambito estetico per labbronzatura possono emettere sia UVA che UVB, i cui contributi relativi variano a seconda della loro tipologia Queste sorgenti superano i limiti per i lavoratori per esposizioni dellordine dei minuti. 201046/59DIRETTIVA MACCHINEIl DLgs. 27/01/2010 n.17 prevede che se una macchina emette radiazioni non ionizzanti (quindi comprese anche le ROA) che possono nuocere alloperatore o alle persone esposte, soprattutto se portatrici di dispositivi medici impiantati (per le ROA: il cristallino artificiale), il costruttore deve riportare nel manuale di istruzioni le relative informazioni.201047/59LE MACCHINEla norma UNI EN 12198:2009 consente al fabbricante di assegnare alla macchina una categoria in funzione del livello di emissione di radiazioni secondo i valori riportati nella appendice B della suddetta norma. Sono contemplate trecategorie di emissione2010

48/59LAMPADE E I SISTEMI DI LAMPADELe lampade e i sistemi di lampade sono classificati in 4 gruppi secondo lo standard CEI EN 62471:2009. 2010Gruppo Stima del Rischio Esente Nessun rischio fotobiologico Gruppo 1 Nessun rischio fotobiologico nelle normali condizioni di impiego Gruppo 2 Non presenta rischio in condizioni di riflesso naturale Gruppo 3 Pericoloso anche per esposizioni momentanee 49/59RADIAZIONI LASER

Quando una macchina emette radiazioni che possono nuocere alloperatore o alle persone esposte, soprattutto se portatrici di dispositivi medici impiantati (per le ROA: il cristallino artificiale), il costruttore deve riportare nel manuale di istruzioni le relative informazioni.Ogni qual volta si utilizzino apparecchiature che emettono radiazioni laser, i fabbricanti sono tenuti a fornire informazioni: classificazione, targhettatura e indicazione dei requisiti di sicurezza.Le norme armonizzate che trattano dei requisiti generali di sicurezza delle macchine laser e dei laser portatili sono le UNI EN ISO 11553-1 e UNI EN ISO 11553-2 del 2009 2010

50/59AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO, SEMPRE NECESSARIO MISURARE E/O CALCOLARE ?Secondo lart.216 del D.Lgs.81/2008, nellambito della valutazione dei rischi il datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura e/o calcola i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori.Essendo le misurazioni strumentali generalmente costose sia in termini economici che di tempo, da preferire, quando possibile, la valutazione dei rischi che non richieda misurazioni.2010

Spettroradiometro Ocean Optics HR-4000, utilizzatoper le misure spettrali nel campo dellUV-Visibile51/59SEGNALETICAi luoghi di lavoro in cui i lavoratori potrebbero essere esposti a livelli di radiazioni ottiche che superino i valori limite di esposizione devono essere indicati con un'apposita segnaletica. Dette aree sono inoltre identificate e l'accesso alle stesse limitato, laddove ci sia tecnicamente possibile201052/59ARTICOLO 218 - SORVEGLIANZA SANITARIA

1. La sorveglianza sanitaria viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicit inferiore decisa dal medico competente con particolare riguardo ai lavoratori particolarmente sensibili al rischio, tenuto conto dei risultati della valutazione dei rischi trasmessi dal datore di lavoro. La sorveglianza sanitaria effettuata con lobiettivo di prevenire e scoprire tempestivamente effetti negativi per la salute, nonch prevenire effetti a lungo termine negativi per la salute e rischi di malattie croniche derivanti dallesposizione a radiazioni ottiche.2 . Fermo restando il rispetto di quanto stabilito dall'articolo 182 Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi e di quanto previsto al comma 1, sono tempestivamente sottoposti a controllo medico i lavoratori per i quali stata rilevata un'esposizione superiore ai valori limite di cui all'articolo 215.201053/59LINEE GUIDA ISPESLappare logico attivare gli accertamenti sanitari preventivi e periodici certamente per quei lavoratori che, sulla base dei risultati della valutazione del rischio, debbano indossare DPI degli occhi o della pelle in quanto altrimenti potrebbero risultare esposti a livelli superiori ai valori limite di legge (nonostante siano state adottate tutte le necessarie misure tecniche di prevenzione, mezzi di protezione collettiva nonch misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro). 201054/59RADIAZIONE UV E LUCE BLUNel caso delle esposizioni alla radiazione ultravioletta, il rispetto dei VLE non previene totalmente il rischio di effetti a lungo termine indotti dallesposizione cronica, quali la fotocancerogenesi cutanea, il fotoinvecchiamento cutaneo e i danni oculari da esposizione cronica.Cos anche il danno retinico di natura fotochimica, detto anche rischio da luce blu in quanto indotto prevalentemente dalla radiazione visibile blu (lunghezza donda compresa tra circa 380 e 490 nm), con massima efficacia tra i 440 e i 442 nm. 201055/59LINEE GUIDA ISPESLCon specifico riferimento alla radiazione ultravioletta e alla luce blu, possono essere messi in atto interventi mirati di sorveglianza sanitaria finalizzata alla prevenzione dei danni a lungo termine quando le esposizioni, anche se inferiori ai valori limite, si possono protrarre nel tempo (mesi, anni)201056/59LINEE GUIDA ISPESLAi fini della sorveglianza sanitaria devono essere cautelativamente considerati particolarmentesensibili al danno retinico di natura fotochimica i lavoratori che hanno subito un impianto IOL(Intra Ocular Lens; cristallino artificiale), in particolare se esposti a radiazioni tra 300 nm e 550 nm,.201057/59DPIPer la protezione di occhi e viso si utilizzano occhiali (con oculare doppio o singolo), maschere (del tipo a scatola o a coppa) e ripari facciali (per saldatura o altro uso)

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