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GLI INFORTUNI NELLO SPORT

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GLI INFORTUNI NELLO SPORT

Definizioni

• Infortunio– Evento improvviso che si verifica per causa violenta,

indipendentemente dalla volontà dell’interessato, e che provoca un danno fisico, traducibile in incapacitàtemporanea, permanente o morte

• Infortunio sportivo– È un infortunio che si verifica quando l’atleta è

esposto ad una determinata attività sportiva e si verifica in condizioni, in tempi e luoghi noti

– Si possono presentare durante gli allenamenti o le competizioni

Definizioni

• Infortunio sportivo

Nel modello di studio epidemiologico della “UEFA”, sviluppato in un progetto di ricerca per la sicurezza del calcio (Hagglund et al. 2005b) l’infortunio viene considerato come

“un danno che si verifica in allenamento o in partita

che impedisce al giocatore di partecipare al

successivo allenamento o partita”.

Come prevenire gli infortuni?

Come misurare la frequenza di infortuni nelle attività sportive

• Descrizioni di casi singoli non permettono di valutare la frequenza di infortuni

• È difficile confrontare sport diversi

– Numero di giocatori, durata del gioco, definizione di infortunio

• Prendiamo in prestito dall’epidemiologia alcuni strumenti di misura

Proporzioni e tassi

• In epidemiologia, proporzioni e tassi sono le fondamentali misure di frequenza dei fenomeni salute-malattia

• Tali misure sono delle frazioni

– hanno un numeratore ed un denominatore

• Al numeratore vi è il numero di infortuni

• Al denominatore vi è una misura della pratica sportiva

Scelta del denominatore

• Il denominatore può essere

– Il numero di atleti

– Il numero di partite

– Il numero di minuti giocati

– Il numero di presenze in campo

• La scelta del denominatore influenza l’interpretazione della misura di frequenza

Alcune misure di frequenza

• Ad esempio, è possibile calcolare

– il numero medio di infortuni per partita

– ogni quanti minuti si verifica un infortunio

– il numero di infortuni ogni 100 presenze

Tassi di infortunio

• Sono spesso calcolati come tassi di incidenza ogni 1000 ore

• Per calcolare il tasso di incidenza di infortunio, il numero di infortuni è rapportato al tempo-persona totale

• Il risultato viene poi moltiplicato per 1000, per ottenere così il tasso di incidenza ogni 1000 ore

Esempio di calcolo

• Immaginiamo che, durante le partite di campionato di una squadra di calcio di serie A, si siano verificati 8 infortuni in totale

• Qual è il tasso di infortuni ogni 1000 ore-giocatore?

Esempio di calcolo

• Il numeratore del tasso è il numero di infortuni, che è 8

• Per il denominatore, calcoliamo quante ore in totale i giocatori della squadra di calcio sono stati esposti al rischio di infortunio durante le gare ufficiali

• Ottenuto il denominatore, dividiamo il numeratore per il denominatore e poi moltiplichiamo per 1000

Calcolo del denominatore

• Nel calcio, vi sono 11 giocatori per squadra in un dato momento di gioco

• La durata del gioco è di 90 minuti (1.5 ore)

• Vi sono quindi (11*1.5)=16.5 ore-giocatore per partita

• Nell’intera stagione vi sono (38*16.5)=627 ore-giocatore

• Il denominatore è quindi 627 ore

Esempio di calcolo

• Il tasso è 8/627 ore=0.0127/ora

• Moltiplicando per 1000, il risultato finale è12.7 infortuni ogni 1000 ore-giocatore

Tipologia di infortuni

Gli infortuni nello sport

• La maggior parte degli infortuni sportivi riguarda muscoli, tendini, legamenti e articolazioni, mentre in un numero limitato di casi si riportano rotture di ossa o danni agli organi interni

• Alcuni tipi di infortunio ricorrono con particolare frequenza in determinati sport– tra i corridori sono piuttosto comuni disturbi al

ginocchio e alla tibia (fratture dovute a torsioni o a stress), mentre tra i ginnasti si verificano soprattutto rotture dei legamenti

Tipologia degli infortuni

• Gli infortuni sono spesso da mettere in relazione con il tipo di sport praticato– Tennis -> epicondilite (gomito del tennista)– Saltatori -> infortuni al ginocchi (jumper’s knee)– Sport di contatto -> traumi cranici– Pallanuoto, pallavolo -> lesione cuffia dei muscoli rotatori

• Negli sport di squadra anche il ruolo può portare ad una differente frequenza di infortuni

– Nel calcio: 50% degli infortunati sono centrocampisti, 33% difensori, 17% attaccanti

Sedi più frequenti di infortuni nello sport

Tipologia degli infortuni

• Gli infortuni nello sport possono essere:

– Eventi acuti

– Eventi cronici

– Da contatto

– Da non contatto

Lesioni acute più frequenti

Contusione

• Si verifica quando un organo (o un tessuto) subisce una compressione che produce lo schiacciamento delle parti molli, con una modesta fuoriuscita di sangue dai capillari verso i tessuti

– Distinguere se la contusione è lieve o interessa direttamente i muscoli• Applicare del ghiaccio per attenuare la sensazione di dolore e l’eventuale gonfiore.

Il freddo ha un effetto anestetizzante e una funzione vasocostrittiva, riduce cioè la fuoriuscita di liquidi dai vasi

• Se la contusione coinvolge direttamente i muscoli, è importante verificare se subito dopo compare un ematoma. I versamenti di sangue all’interno del tessuto muscolare possono causare, se trascurati, calcificazioni in grado di limitare la funzionalità del muscolo contuso

– Prendersi tutto il tempo necessario per ristabilirsi• Accelerare la ripresa aumenta il rischio di rendere il muscolo più esposto e più

sensibile agli effetti di futuri “colpi”

Distorsione• Avviene in seguito a movimenti bruschi: per esempio, per avere

appoggiato in modo non corretto il piede sul terreno mentre si corre o ricadendo male dopo un salto

– A seconda della gravità del trauma, le distorsioni vengono classificate in 1°, 2° e 3° grado, a seconda se le capsule e i legamenti articolati abbiano subito danni lievi, parziali o vere e proprie lesioni

• Distorsione lieve– Applicazione del ghiaccio sulla parte traumatizzata– Sospensione dell’attività sportiva

• Se il trauma è stato più complesso vanno ricostruite le modalitàdell’infortunio per intervenire nel modo più corretto

Alcuni fattori di rischio per infortuni nel basket (Mc Kay e coll.)

• Il rischio di distorsione alla caviglia

– è aumentato di 5 volte se c’è stato un precedente infortunio alla stessa caviglia

– è aumentato di 4 volte se il giocatore calza scarpe con celle d’areazione nella suola rispetto a giocatori che calzano scarpe senza cella

– è aumentato di 2.5 volte negli atleti che non praticano la stretching prima della gara rispetto a chi lo pratica

– Un ruolo importante di fattore protettivo sembra essere giocato dal bendaggio funzionale della caviglia

Concussione

• È un trauma cranico che determina una temporanea perdita di coscienza. Può derivare da cadute nelle quali la testa urta contro un oggetto o quando un oggetto in movimento colpisce la testa

• Le concussioni sono classificate in 5 livelli in base al livello di incoscienza e spesso chi ne è colpito non ha memoria dell’evento– I: confusione– II: confusione e amnesia < 5 minuti– III: sintomi I-II e perdita di coscienza < 5 minuti– IV: sintomi I-II e perdita di coscienza 5-10 minuti– V: come IV, e perdita di coscienza > 10 minuti

• La migliore terapia è il riposo, e varia con la severità della concussione

Lesioni croniche più frequenti

Patologie da sovraccarico cronico

• Il sintomo accusato da atleti affetti da patologia da sovraccarico cronico èessenzialmente il dolore– Grado 1

• Dolore solo dopo attività• Durata sintomi inferiore a 2 settimane

– Grado 2• Dolore durante e dopo l’attività• Disabilità funzionale non significativa• Durata dei sintomi superiore a 2 settimane

– Grado 3• Dolore durante e dopo l’attività• Disabilità funzionale significativa• Durata dei sintomi superiore a 6 settimane

– Grado 4• Dolore costante• Disabilità funzionale completa• Incapacità di allenarsi e svolgere gare

Patologie da sovraccarico dei tendini

• Se il sovraccarico interessa le strutture tendinee, possono verificarsi 3 tipi di lesione– Tendinopatie inserzionali

• Riguardano l’inserzione tendinea nell’osso – Tipiche tendine patellare e cuffia dei rotatori

– Peritendiniti (tenosinoviti)• Infiammazione delle strutture peritendinee

– Tendinosi• Condizioni degenerative in assenza di infiammazione

con metaplasia cartilaginea e calcificazioni

Tendinopatia dell’achilleo

• Il tendine è una struttura estremamente resistente, ma ha un consumo di ossigeno 7,5 volte inferiore a quello del muscolo, quindi una lenta capacità di rigenerazione

• È un tessuto difficilmente lesionabile in condizioni normali, ma ripetuti insulti da sovraccarico (come il correre con i muscoli affaticati) possono causare microlesioni che in breve tempo le cellule non riescono a riparare

• La tendinopatia al tendine d’Achille è un problema che coinvolge solitamente atleti che praticano sport in cui èpresente la corsa

• Spesso è causata da uno squilibrio muscolo-scheletrico (cavismo del piede, piede piatto, ginocchio varo o valgo)

Tendinopatia dell’achilleo

• Approccio terapeutico– Tempestività, è opportuno intervenire con il ghiaccio ed

antinfiammatori (ma per non più di 2-3 giorni); se la patologia non scompare entro l’allenamento successivo è opportuno ricorrere al riposo (attivo) e rivolgersi a personale medico competente

• Tra gli interventi più frequenti solitamente utilizzati sono da ricordare– Riposo– Uso di talloniera o di plantare– Intervento medico (ortopedico sportivo)– Intervento fisioterapico– Riabilitazione e ritorno alla normale attività sportiva– Riduzione di eventuali fattori predisponenti

Patologie da sovraccarico delle articolazioni

• Sovraccarico articolare– Ginocchio

• Lesioni intra-articolari, tipiche degli sciatori

• Lesioni patellari

– Sindrome dello sfregamento ileotibiale• Caratteristiche dei podisti

– Sindrome dello sfregamento della spalla• Nuotatori

– Sindrome dello sfregamento del gomito• Tennis, baseball, lancio del peso, ginnastica, sollevamento

pesi e squash

Patologie da sovraccarico dei muscoli

• Fibre muscolari

– Contratture

– Allungamento delle fibrocellule (stiramento)

– Sindrome miofasciale

– Rottura del muscolo (strappo) con evidente stravaso (ematoma)

Frattura da fatica

• La frattura da fatica può verificarsi quando la patologia da sovraccarico interessa il tessuto osseo in seguito ad esposizione a movimenti di alta frequenza di esecuzione e bassa intensità di forza che sbilanciano in senso sfavorevole l’attività degli osteoblasti con predominanza degli osteoclasti, relativo aumento del riassorbimento ed assottigliamento della porzione corticale dell’osso, e fenomeni di osteoporosi

Eziologia, prevenzione e terapia

Epidemiologia degli infortuni sportivi

Oggi prevale l’idea di una patogenesi degli infortuni multifattoriale (Lysens, de Weerdt and Nieuwboer, 1991; Williams, 2001).Questo filone di ricerca sostiene l’idea che ci siano 2 tipologie di fattori di rischio interconnesse, riferite a:

a) cause estrinseche, legate a: tipo di sport/attivitàfisica, modo in cui è praticato, fattori di contesto, equipaggiamento, etc., eb) cause intrinseche, riferite alle caratteristiche personali, tanto fisiche quanto psicologiche.

Fattori di rischio intrinseci

-Età (D’Elia 2005, Woods 2002, Hawkins 1999, McGregor 1995, Ekstrand 2013)

-Infortuni precedenti (Walden 2005,Volpi 2008)

-Caratteristiche biologiche, Allenamento (rigenerazione tessuti, recupero post-

partita ecc.) (Pe-losi 2013, D’Elia 2005, Volpi 2008)

-Aspetti posturali, squilibri a carico dell'apparato muscolo-scheletrico (Watson

1995, Volpi 2008)

-Dieta, Alimentazione (Pelosi 2013)

-Stress emotivi, Tensione pre-partita, aspettative (Vitali 2011, Volpi 2008)

-Stile di vita (fumo, alcool) (Vitali 2011)

Fattori di Rischio Estrinseci

-Condizioni meteo, differenze geografi-che e climatiche (temperatura, umidità, pioggia, neve ecc.) (Aoki 2012, Orchard 2002, Walden 2005, 2013, Hagglund 2005a)

-Superficie di gioco (terreno sintetico, terra battuta, erba naturale, suolo gommato) (Akkaya 2011, Fuller 2007, Ekstrand 2006, 2013, Hagglund 2008, Kordi 2011, Bjørneboe 2010)

-Tipo di calzature, scarpini chiodati, rapporto suola-superficie. (Orchard 2002, Villwock 2009)

-Tipo di competizione, regole di gioco, (calcio, pugilato, basket, rugby, automobilismo, motociclismo)

-Incontri disputati nell’arco di tempo breve, fitto calendario di impegni (Carling 2010, Ekstrand 2013, 2008, Volpi 2008)

Prevenzione degli infortuni• Scelta di uno sport non adatto alla struttura fisica e all’attitudine del praticante

• Sbilanciamento nella struttura dei competitori

• Mancanza di condizionamento fisico adeguato

• Trascurare riscaldamento e defaticamento

• Carichi di lavoro eccessivi

• Gesto tecnico non corretto

• Abbigliamento sportivo non adeguato

• Mancanza di screening medico preventivo

• Infortuni precedenti non adeguatamente trattati

• Mancato rispetto delle regole del gioco

• Poco tempo dedicato agli esercizi di prevenzione !!!

Prevenzione degli infortuni

• Deve essere multifattoriale ed interessare elementi quali:

– Preparazione atletica

• Adeguata potenza metabolca

• Evitare l’eccesso di allenamento

• Stretching

• Riscaldamento

– Equipaggiamento

• Dispositivi di sicurezza individuale

– Parastinchi �traumi diretti su tibie e peroni

– Bendaggio caviglie � re-infortunio distorsione caviglia

– Casco � riduzione rischio trauma cranico (motociclismo, ciclismo, pugilato dilettantistico, football americano, hockey su ghiaccio…ecc.)

– Regole di gioco

• Contatto con avversario

• Tecnica dello sport

• Fair-Play tra gli atleti

– Percorsi diagnostico-terapeutico-riabilitativi

• Routine di controllo, farmaci, chirurgia, fisioterapia, attenta ri-atletizzazione

Prevenzione degli infortuni

• Mezzi attivi– iniziative che il soggetto mette in atto per proteggersi

efficacemente dall’azione potenzialmente dannosa dell’esercizio fisico

• corretta esecuzione dei movimenti

• esatta posizione del corpo

• adeguato grado d’allenamento

• Mezzi passivi– precauzioni adottate direttamente sull’atleta e

sull’ambiente aventi lo scopo di eliminare o quanto meno ridurre il rischio nelle varie attività sportive

Prevenzione degli infortuni

Terapia degli infortuni

• In molti casi è utile seguire il metodo R.I.C.E.

– R – Rest (riposo): interrompere tutte le attivitàche causano dolore

– I – Ice (ghiaccio): crioterapia, grazie all'effetto analgesico del freddo impedisce /attenua la trasmissione degli impulsi dolorosi

– C – Compression (compressione): comprimere la parte interessata riduce il gonfiore

– E – Elevation (elevazione): sollevare la parte interessata previene l’afflusso di sangue

E’ possibile strutturare un protocollo di prevenzione

Che cosa è un Protocollo di prevenzione?

-E’ un programma specifico di esercizi sviluppato al fine di prevenire o quanto meno ridurre gli infortuni durante la pratica sportiva

-Ogni sport ha o dovrebbe avere uno specifico protocollo in quanto gli esercizi ripropongono dei movimenti ergonomici della tipologia dello sport praticato.

L’esempio dell ‘ 11+

http://f-marc.com/11plus/esercizi/