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E’ passato quasi un anno dalle elezioni comunali e dal successivo insediamento dell’Amministrazione Brancaccio, e, nostro malgrado, siamo costretti a registrare che finora ben poco si è visto della “Trecase Futura” promessa nella campagna elettorale, e che la Trecase presente è ancora pesantemente condizionata dal suo passato. Le questioni che prima delle elezioni sottoponemmo ai candidati alla carica di sindaco e alle liste che li appoggiavano, sia attraverso questo notiziario che con iniziative quali La politica in controluce” (per inciso, primo dibattito pubblico tra i candidati a Sindaco nella storia del nostro Comune) sono ancora irrisolte, tranne, forse, il Cinema Corelli per cui c’è ora la speranza di rivederlo aperto, e la Cantina Sociale, da anni terminata ed inutilizzata, per la quale è stato finalmente avviato il procedimento per l’affido (torneremo su questo tema prossimamente). Non si hanno viceversa, notizie di interventi riguardanti la Tensostruttura di Via C. Cattaneo, il cui mancato utilizzo è uno schiaffo ai nostri figli costretti a spostarsi in altri comuni per praticare sport, o le Aree attrezzate di Via Casa Cirillo e Traversa Filippone, che non solo non ottemperano alla loro funzione di parcheggio ma costituiscono un pericolo per l’incolumità e la salute dei cittadini. Nulla ci risulta altresì fatto per la viabilità, con Piazza San Gennaro trasformata in parcheggio (il parroco è costretto a proteggere il sagrato con le sedie) e le strade che alle prime piogge si trasformano in torrenti. Il bando per l’affidamento in gestione della Villetta Comunale di via N. Cirillo non ha avuto successo e i lavori di sistemazione del campetto sportivo di via C. Cattaneo sono fermi da mesi e non si sa se e quando riprenderanno. Purtroppo, nel frattempo, la lista delle problematiche da affrontare si è allungata e altre questioni sono venute alla luce, di uguale se non di maggiore impatto sulla vivibilità, lo sviluppo e l’economia del paese. Ci riferiamo in particolare alla scuola pubblica, finora fiore all’occhiello di Trecase, invidiataci da tutti i paese del circondario, sulla quale si stanno addensando minacciose nubi, foriere di un futuro depauperamento e decadimento. Pensiamo alle “aree di sosta a pagamento”, le famigerate strisce blu, che stanno creando numerosi disagi ai cittadini, incidendo negativamente sull’economia locale. Ancora, pensiamo al progetto di ampliamento del cimitero, su cui abbiamo già organizzato un incontro pubblico manifestando i nostri dubbi e perplessità, all’immissione nella rete fognaria, alle isole ecologiche, solo per fermarci alle questioni maggiori. Non vogliamo, però, annoiare i lettori con un semplice “cahier de doleances”, e meno che mai siamo alla ricerca di un colpevole. Quello che vogliamo è ciò che è scritto nel nostro statuto: aumentare la vivibilità del paese sensibilizzando l’opinione pubblica, favorendo il dibattito e l’aggregazione. Il nostro obiettivo è stimolare tutto il Consiglio Comunale - maggioranza ed opposizione - a lavorare ancora di più per risolvere i problemi del paese, evidenziando i dubbi e le questioni che più stanno a cuore ai cittadini, e, perchè no, proponendo soluzioni. Perciò, a partire da questo numero, esamineremo di volta in volta le tematiche sopra esposte, cercando di capire come si pone o si porrà la Amministrazione Comunale rispetto ad esse e cosa ne pensano i cittadini ed illustrare la posizione di ViviAmo Trecase. Per questo numero abbiamo scelto di occuparci del Cinema Corelli e delle “Strisce blu”. Il primo perchè la sua riapertura e fruizione è stata ed è per noi una priorità assoluta, le seconde perchè siamo dell’opinione che una revisione del regolamento attuativo le possa trasformare in uno strumento positivo di regolamentazione della viabilità. ViviAmo Trecase InformiAmo InformiAmo InformiAmo InformiAmo InformiAmo InformiAmo InformiAmo InformiAmo NOTIZIARIO PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE VIVIAMO TRECASE ANNO III NUMERO DUE FEBBRAIO 2013 Piazza San Gennaro 1 80040 Trecase (NA) [email protected] www.viviamotrecase.it

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E’ passato quasi un anno dalle elezioni comunali e dal successivo insediamento dell’Amministrazione Brancaccio, e, nostro malgrado, siamo costretti a registrare che finora ben poco si è visto della “Trecase Futura” promessa nella campagna elettorale, e che la Trecase presente è ancora pesantemente condizionata dal suo passato. Le questioni che prima delle elezioni sottoponemmo ai candidati alla carica di sindaco e alle liste che li appoggiavano, sia attraverso questo notiziario che con iniziative quali “La politica in

controluce” (per inciso, primo dibattito pubblico tra i candidati a Sindaco nella storia del nostro Comune) sono ancora irrisolte, tranne, forse, il Cinema Corelli per cui c’è ora la speranza di rivederlo aperto, e la Cantina Sociale, da anni terminata ed inutilizzata, per la quale è stato finalmente avviato il procedimento per l’affido (torneremo su questo tema prossimamente). Non si hanno viceversa, notizie di interventi riguardanti la Tensostruttura di Via C. Cattaneo, il cui mancato utilizzo è uno schiaffo ai nostri figli costretti a spostarsi in altri comuni per praticare sport, o le Aree attrezzate

di Via Casa Cirillo e Traversa Filippone, che non solo non ottemperano alla loro funzione di parcheggio ma costituiscono un pericolo per l’incolumità e la salute dei cittadini. Nulla ci risulta altresì fatto per la viabilità, con Piazza San Gennaro trasformata in parcheggio (il parroco è costretto a proteggere il sagrato con le sedie) e le strade che alle prime piogge si trasformano in torrenti. Il bando per l’affidamento in gestione della Villetta

Comunale di via N. Cirillo non ha avuto successo e i lavori di sistemazione del campetto sportivo di via C. Cattaneo sono fermi da mesi e non si sa se e quando riprenderanno. Purtroppo, nel frattempo, la lista delle problematiche da affrontare si è allungata e altre questioni sono venute alla luce, di uguale se non di maggiore impatto sulla vivibilità, lo

sviluppo e l’economia del paese. Ci riferiamo in particolare alla scuola

pubblica, finora fiore all’occhiello di Trecase, invidiataci da tutti i paese del circondario, sulla quale si stanno addensando minacciose nubi, foriere di un futuro depauperamento e decadimento. Pensiamo alle “aree di

sosta a pagamento”, le famigerate strisce blu, che stanno creando numerosi disagi ai cittadini, incidendo negativamente sull’economia locale. Ancora, pensiamo al progetto di ampliamento del cimitero, su cui abbiamo già organizzato un incontro pubblico manifestando i nostri dubbi e perplessità, all’immissione nella

rete fognaria, alle isole ecologiche, solo per fermarci alle questioni maggiori. Non vogliamo, però, annoiare i lettori con un semplice “cahier de doleances”, e meno che mai siamo alla ricerca di un colpevole. Quello che vogliamo è ciò che è scritto nel nostro statuto: aumentare la vivibilità del paese sensibilizzando l’opinione pubblica, favorendo il dibattito e l’aggregazione. Il nostro obiettivo è stimolare tutto il Consiglio Comunale - maggioranza ed opposizione - a lavorare ancora di più per risolvere i problemi del paese, evidenziando i dubbi e le questioni che più stanno a cuore ai cittadini, e, perchè no, proponendo soluzioni. Perciò, a partire da questo numero, esamineremo di volta in volta le tematiche sopra esposte, cercando di capire come si pone o si porrà la Amministrazione Comunale rispetto ad esse e cosa ne pensano i cittadini ed illustrare la posizione di ViviAmo Trecase. Per questo numero abbiamo scelto di occuparci del Cinema Corelli e delle “Strisce blu”. Il primo perchè la sua riapertura e fruizione è stata ed è per noi una priorità assoluta, le seconde perchè siamo dell’opinione che una revisione del regolamento attuativo le possa trasformare in uno strumento positivo di regolamentazione della viabilità.

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NOTIZIARIO PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE VIVIAMO TRECASE

ANNO III NUMERO DUE FEBBRAIO 2013

Piazza San Gennaro 1

80040 Trecase (NA)

[email protected]

www.viviamotrecase.it

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Quella del Cine-teatro Corelli sembra una storia infinita. Tutto cominciò alla fine degli anni settanta, quando i canali televisivi ebbero la preferenza determinando il crollo di spettatori ed incassi e la crisi del cinema, con la conseguente chiusura di tantissime sale. Il Corelli di Trecase, che non faceva parte del grande circuito e che fino ad allora aveva assicurato dignitosamente una ricchissima programmazione di film, anche se non di prima visione, non potè sottrarsi al medesimo destino. Sullo schermo del cinema Corelli erano state proiettate le immagini dei film di Totò, Maciste, Tarzan, dei grandi colossal come “I Dieci Comandamenti”, “Ben-Hur”, dei grandi western, dei film della cosiddetta commedia italiana. Tante le persone (giovani e adulti) che hanno varcato, almeno una volta nella loro vita, la soglia di quella storica sala cinematografica. Tantissimi sono coloro che, ancora oggi, ricordano don Arturo Corelli e il suo monito “si semp tu!”. Quell’espressione, pronunciata nel buio della sala e rivolta ad un anonimo spettatore, a tutti e a nessuno, perché la smettesse di fare chiasso, mentre la pellicola scorreva, con moto intermittente, con i suoi fotogrammi, davanti al fascio di luce

denso di fumo di sigarette, è entrata nella storia del nostro paese. La riapertura del Corelli di Trecase è stato il ritornello preferito, lo specchietto per le allodole, insieme al campetto di Via Cattaneo, nelle propagande elettorali delle varie coalizioni di partito che, nei lunghi anni in cui quella sala è rimasta chiusa, hanno fatto solo proclami senza mai approdare a nulla di concreto. L’Associazione ViviAmo

Trecase nell’aprile del 2011 organizzò una singolare iniziativa, originalissima anche nei manifesti dove, sullo sfondo di titoli e immagini di straordinarie pellicole che ne avevano caratterizzato la storia e che più su abbiamo ricordato, provocatoriamente si annunciava la riapertura del Corelli. “ViviAmo

Trecase” promosse contestualmente anche una petizione popolare con la raccolta di quasi 800 firme di cittadini che aderendo all’appello, vollero riaffermare due semplici concetti: il Corelli è l’unica struttura comunale idonea ad ospitare eventi artistici e culturali atti ad incrementare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e culturale del paese; la sua chiusura si ripercuote negativamente e pesantemente sulla crescita e sullo sviluppo sociale del nostro territorio.

Oggi, a più di tre anni dalla chiusura per problemi igienico-strutturali mai ben capiti, e dopo le numerose sollecitazioni e inviti, fatti anche in incontri pubblici dall’Associazione

Viviamo Trecase, sembra aprirsi uno spiraglio: è stata infatti finalmente indetta la gara per la sistemazione dell’immobile di proprietà comunale per il risanamento di murature e soffitti, la manutenzione di serramenti, la revisione dell’impianto elettrico, il rifacimento del manto di asfalto ai lastrici solari e per i lavori di pitturazione. Per la sistemazione del locale sono stati stanziati poco più di 8 mila euro. Ora si spera che non si frappongano ostacoli burocratici o ritardi vari e che la struttura possa essere al più presto restituita ad uso pubblico ai cittadini trecasesi che aspettano da anni di avere a disposizione un luogo per organizzare eventi culturali, manifestazioni e quant’altro. E’ necessario quindi espletare al più presto i lavori ed organizzare una efficiente struttura comunale per la gestione del locale, evitando l’affidamento ad altri soggetti. Staremo a vedere e vigileremo attentamente, come sempre, affinchè la prestigiosa storia del cine-teatro Corelli possa continuare anche nell’era del digitale.

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Ancora sul Cinema Corelli ...

INFORMIAMO

Mentre andiamo in stampa, apprendiamo di una delibera della Giunta Comunale di Trecase con la quale si

propone l’accorpamento della Scuola Elementare di via Vesuvio all’Istituto Comprensivo “Sancia D’Angiò”,

dando vita ad un’unica autonomia scolastica. Le motivazioni rispetto alla soluzione adottata sono fumose ed

approssimative, malcelando le vere intenzioni dell’Amministrazione Comunale che sono quelle di giungere

alla ristrutturazione e alla conseguente dismissione della scuola di Via Vesuvio per “sistemarvi” gli uffici

comunali (idea fissa del primo cittadino). L’Associazione ViviAmo Trecase non è aprioristicamente

contraria alla istituzione degli Istituti Comprensivi, che da un punto di vista organizzativo e didattico,

rappresentano, a livello nazionale, una felice intuizione e un valore aggiunto, ma non consentirà maldestre

manovre volte a far chiudere le scuole, depauperando l’offerta formativa sul territorio e privando Trecase di

una delle poche istituzioni che ancora funzionano. Sulla vicenda vigileremo attentamente.

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ANNO I II - NUMERO DUE

Da qualche mese, su alcune strade comunali, sono attive le

“Aree di Sosta a Pagamento”, le famigerate “Strisce Blu”

che tanto fanno discutere sulla loro utilità, legalità e sulle

modalità della loro applicazione che generano malcontento e

proteste varie. L’Associazione Viviamo Trecase ritiene che

le “strisce blu” siano uno strumento di buona utilità, purché

non abbiano soltanto lo scopo di fare cassa, siano realmente

un modo per ridurre l’inquinamento nell’aria e per

disciplinare il cittadino sull’uso corretto e limitato

dell’autoveicolo, ma innanzitutto non offendano il diritto e la

dignità delle persone più svantaggiate come i disabili, perché

l’amiministrazione comunale, ha l’obbligo di tutelare le

categorie più deboli e svantaggiate e non di penalizzarle. La

storia delle strisce blu a Trecase ha inizio con la D. di G. C.

40 del 5/5/11, con l’ex Amministrazione Cirillo, con cui

sono state approvate le aree di sosta per un totale di n°138

posti e che poi l’attuale Giunta Brancaccio ha modificato e

reso esecutivo con la D. n° …. in cui, invece, sono state

individuate le seguenti aree di sosta:

• Via Monsignor Tortora (prolungamento di Via Vesuvio),

con n. 87 posti a pagamento, 5 a sosta libera situati al

termine del prolungamento ed un solo posto riservato ai

disabili, situato di fronte all’Ufficio Postale, 3 posti

delimitati da strisce gialle senza indicazione della

destinazione

• Svincolo Casa Izzo n. 19 posti

• Via Regina Margherita, n. 7 senza posti riservati ai

disabili;

• Piazza San Gennaro, anche qui senza posto riservato ai

disabili.

• via Cap. G. Rea 4 posti a pagamento senza posti riservati

ai disabili;

La tariffa oraria dei parcometri è di 1,00 euro/ora con un

importo minimo di 0,50 euro per frazione di ora. Sono stati

impiegati al controllo della sosta: n. 4 ausiliari del traffico,

assunti a tempo determinato i quali sono al servizio della

Società privata appaltatrice della gestione delle strisce. A

Trecase sono presenti due aree adibite “a verde attrezzato”, a

parcheggio libero: una situata a monte dell’ex semaforo in

Via C.no G. Rea; l’altra, posta in Via Casa Cirillo, nei pressi

di Piazza San Gennaro, la quale, tra l’altro, versa in pessime

condizioni, per l’irregolarità del fondo stradale, per la

presenza di vegetazione spontanea mai rimossa, ma

soprattutto per l’accumulo di rifiuti che rendono l’ambiente

adatto alla proliferazione di animali, soprattutto ratti,

pericolosi per l’uomo.

E’ doveroso segnalare che degli ignari e malcapitati

cittadini, prima dell’attivazione ufficiale del servizio di sosta

a pagamento, avevano introdotto monete nei parcometri e pagato

inutilmente la sosta, poiché i gestori del servizio non avevano

provveduto ad avvisare o a renderli almeno inattivi.

Le aree di sosta a pagamento sono disciplinate dall’art. 7

“Regolamentazione della circolazione nei centri abitati”, del

Codice della Strada; il Sindaco può stabilire, previa

deliberazione della Giunta, le aree destinate al parcheggio sulle

quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una

somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata

della sosta (parchimetri). Inoltre lo stesso articolo recita che i

Comuni hanno l’obbligo di destinare i proventi dei parcheggi a

pagamento “alla installazione, costruzione e gestione di

parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, ed al loro

miglioramento e le somme eventualmente eccedenti ad interventi

per migliorare la mobilità urbana”.

Per la tutela dei soggetti con limitate capacità motorie (Disabili)

la lettera d) del comma 1 dell’art.7, recita che nei centri abitati, il

Sindaco può “riservare limitati spazi alla sosta dei veicoli ….. al

servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria,

munite del contrassegno speciale …”.

Ora vista ed esaminata la normativa, sorgono alcuni interrogativi

sulle strisce blu a Trecase:

Sono utili oppure non lo sono ? Quali sono gli influssi positivi

e negativi sul nostro territorio? Quali reazioni hanno indotto

nella cittadinanza ?

Sono regolari nell’applicazione, oppure no e se lo sono, è

giusto che siano state tracciate nei modi dovuti ? Sono al

servizio di tutti i cittadini e corrispondono alle loro esigenze, ivi

comprese le categorie protette e svantaggiate come i disabili ?

Per quanto riguarda l’utilità, l’Associazione ViviamoTrecase è

in generale, come detto, favorevole alle strisce blu, se hanno lo

scopo di: 1) indurre i cittadini al rispetto delle regole e della

buona condotta stradale ed indurli ad una maggiore cultura e

rispetto delle politiche di prevenzione dell’ inquinamento

dell’aria da traffico veicolare; 2) di ricavare somme di danaro da

destinare al miglioramento dell’assetto stradale urbano. D’altro

canto, per gli svantaggi, però bisogna considerare che: 1)

l’economia trecasese è basata sulle piccole attività commerciali e

produttive, pertanto, vincere le cattive abitudini, risulta difficile e

così si otterrà soltanto l’effetto di spingere il cittadino a fare

acquisti altrove nei paesi limitrofi, a danno dei commercianti

locali; 2) l’automobilista, contrariato per l’attuale pagamento

della sosta, andrà a parcheggiare lontano e fuori dalle strisce blu

con conseguente riduzione del ricavato; 3) in questo modo si

favorisce la sosta selvaggia dei veicoli specialmente negli orari

di ingresso ed uscita dalla scuola elementare; 4) si generano

malcontento e discussioni tra gli addetti al controllo ed i

cittadini, soprattutto per il posto riservato ai disabili.

... segue a pagina 4

Pagina 3

Trecase a stelle e strisce (blu)

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Mediante l'istituto del

"ravvedimento operoso" è possibile,

allora, ridurre tale sanzione a due

differenti misure:

1) se il ravvedimento avviene nei 30

giorni successivi alla scadenza, si

beneficia di una riduzione della

sanzione ad 1/10 della misura base;

2) se si provvede oltre i 30 giorni, ma

entro i termini della presentazione

della dichiarazione imu dell'anno in

cui si è commessa la violazione,

oppure entro il termine di un anno

dalla originaria scadenza, la

riduzione della sanzione è pari ad

1/8.

Esempi:

- se per caso si versa l'imposta in

ritardo di 10 giorni rispetto alla

scadenza, la sanzione base, come

prima detto è del 2% per ogni giorno

di ritardo (2% x 10= 20%). Col

ravvedimento, invece, si riduce al

solo 2% (20% della sanzione base

Chi ha pagato in ritardo o non ha

pagato per niente, può sanare la sua

posizione in relazione all'IMU con il

meccanismo spontaneo del

"ravvedimento operoso" Il senso

della norma è quello di consentire al

contribuente, che si sia accorto di

aver commesso una irregolarità, di

poterla sanare in modo spontaneo,

prima dell'avvio di qualsiasi attività

di accertamento da parte del

comune, potendo così beneficiare

della riduzione delle sanzioni

normalmente applicabili. La

sanzione ordinaria in cui si può

incorrere è di due tipi:

a) se il versamento è stato effettuato

entro 14 giorni dalla scadenza, si

applica la sanzione del 2% per ogni

giorni di ritardo (al massimo, quindi,

del 28% su 14 giorni di ritardo;

b) se il versamento IMU è avvenuto

oltre tale momento, oppure non è

stato proprio effettuato, la sanzione

canonica sale al 30%.

diviso 10) per effetto della riduzione

di 1/10 citata al menzionato p.1;

- diversamente, se per caso si versa il

tributo con 40 giorni di ritardo, come

detto la sanzione base applicabile è

del 30% , ma utilizzando il

ravvedimento si riduce al 3,75%, per

effetto della norma di cui al p.2 (30%

diviso 1/8).

Si fa presente ai lettori, che oggi sia

in relazione all'acconto che al saldo

2012, l'unica forma di ravvedimento

possibile è legata alla sanzione

ridotta del 3,75% , poichè sono

trascorsi oltre 30 giorni dalle

rispettive scadenze di pagamento.

Concludendo: il versamento va

effettuato cumulando le somme sul

codice tributo 3912, segnalando che

si tratta di ravvedimento attraverso

la barratura dell'apposita casella

presente sia sul modello di

versamento IMU, sia nel bollettino

postale.

IMU: PAGAMENTI INSUFFICIENTI O ERRATI

... segue da pagina 3

L’Associazione ViviamoTrecase ritiene che l'attuale regolamento che disciplina la sosta a pagamento vada rivisto. In

particolare i punti sui quali si deve intervenire sono:

• tariffa oraria: ridurre di almeno 20-30 centesimi/ora;

• frazione di sosta: ridurre da 30 a 15 minuti

• posti riservati ai veicoli adibiti al trasporto di disabili: prevedere almeno un posto in via Regina Margherita, in Piazza

San Gennaro ed allo svincolo di Casa Izzo.

• orario mattutino di sosta con grattino: modificare dall’attuale fascia 08.00-14.00 a quella 09.00-13.00, in modo da

favorire la sosta delle auto dei genitori che accompagnano/prelevano i figli dalla scuola di Via Vesuvio.

• Via Vesuvio: creare aree di sosta a pagamento lungo Via Vesuvio e gratuiti, in parte, sul prolungamento di Via

Vesuvio in modo da decongestionare il traffico.

• Sosta sui marciapiedi: incrementare i controlli dei VV.UU facendo rispettare i divieti.

• destinare il ricavato del pagamento della sosta alla manutenzione delle strade, come recita il comma 7 dell’art. 7 del

Codice della Strada.

Ci sembra un buon modo, tutto sommato, di prestare attenzione ai bisogni e alle necessità dei cittadini trecasesi, senza

imposizioni che non tengono conto della realtà.

Trecase a stelle e strisce (blu)