Informazioni e consigli per la salute cardiovascolare

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Ci sta  a cuore cuore. il tuo Società Italiana di Medicina Generale IN COLLABORAZIONE CON INFORMAZIONI E CONSIGLI PER LA SALUTE CARDIOVASCOLARE

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Ci sta 

a cuorecuore.

il tuo

Società Italiana

di Medicina Generale

IN COLLABORAZIONE CON

InformazIonI e consIglIper la salute cardIovascolare

7/27/2019 Informazioni e consigli per la salute cardiovascolare

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Le inormazioni ornite in questo opuscolo sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo,

 pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del proprio Medico curante.

Fotografe: Photos.com - Archivio interno aziendale

Società Italiana

di Medicina Generale

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“ci i ”: i biii pag. 4

u i i pag. 5

 a cura di SIMG

Q è i bb i ii i i pag. 6

 a cura di SIMG

I ihi i :i ii pag. 7

 a cura di SIMG e AMD

f pag. 8

dib pag. 8

ci pag. 11

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s bià pag. 14

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c i i ihii b ? pag. 19

 a cura di ISS

d i ihi i pag. 20 a cura di SIMG

cii uii pag. 21

ri i pag. 22 Scheda Ufciale ISS

Iqi b i ii pag. 24

 a cura di ISDE 

l ii ii b i pag. 26

 a cura di Apoteca Natura

 Apoteca Naturaè una rete di oltre 500 Farmacie che hanno scelto dispecializzarsi sulla salute naturale, di ascoltare e guidare le personenel loro percorso di automedicazione per il mantenimento, il supportoe l’ottimizzazione dell’equilibrio siologico, grazie anche al consigliointegrato. In collaborazione con SIMG (Società Italiana di MedicinaGenerale) ed altri enti scientici, Apoteca Natura attua campagne disensibilizzazione e ore Servizi Permanenti di Prevenzione relativi avari aspetti della salute.

www.apotecanatura.it

Opuscolo realizzato da:

La Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) è un’associazioneautonoma e indipendente nata per promuovere, valorizzare esostenere il ruolo proessionale dei Medici di medicina generale,sia nella sanità italiana che nelle organizzazioni sanitarie europee ed

extraeuropee. L’associazione, che si propone alle istituzioni pubblichee private quale reerente scientico-proessionale della medicinagenerale, presta particolare attenzione alle attività di ormazione, diricerca e di sviluppo proessionale continuo.

www.simg.it

L’ Associazione Medici Diabetologi (AMD) è stata costituta nel1974. Con oltre 2000 iscritti è la più grande associazione scienticadella diabetologia italiana. L’AMD promuove la ricerca in campodiabetologico, clinico e terapeutico e collabora con le altre istituzioniche hanno nalità e interessi comuni. È aliata all’InternationalDiabetes Federation (IDF).

www.aemmedi.it

Con il contributo di:

Istituto Superiore di Sanità (ISS), principale organo tecnico-scientico del ServizioSanitario Nazionale, è un ente pubblico che coniuga l’attività di ricerca a quella diconsulenza, ormazione e controllo applicate alla tutela della salute pubblica.

www.iss.it - www.cuore.iss.it

International Society of Doctors for the Environment (ISDE) , è una associazionenata per la promozione e la diusione delle conoscenze scientiche relative al rapportoambiente-salute, volta all’organizzazione di iniziative nalizzate alla protezione della salutedai rischi ambientali.www.isde.it

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Il servizio “Ci sta a cuore il tuo cuore” realizzato da Apoteca Natura in collaborazionecon SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) e AMD (Associazione MediciDiabetologi) e con il contributo di ISS (Istituto Superiore di Sanità), è nalizzatoa promuovere la prevenzione cardiovascolare ed a sensibilizzare le persone aarsi carico del loro benessere cardiovascolare controllando i attori di rischioprincipalmente mediante un’alimentazione sana ed un corretto stile di vita.

perhé è imortante interessarsi della salute del uore?

Le malattie cardiovascolari sono ancora la principale causa di morte del nostroPaese e sono una onte importante di disabilità che pesano in misura consistentesulla qualità di vita delle persone, oltre che sulla spesa sanitaria.

L’enorme diusione di tali patologie si spiega con la sempre maggiore diusionedi stili di vita sbagliati, il che richiede interventi educativi adeguati e l’impegnopersonale nalizzato a ridurre il rischio di malattie ed eventi cardiovascolari“maggiori” (ictus ed inarto cardiaco in modo particolare).

È importante intervenire per tempo: prevenire signica correggere il proprio stiledi vita quando si è ancora sani o comunque non si hanno disturbi evidenti. Lemalattie cardiovascolari si sviluppano nel corso di anni in maniera silenziosa, perpoi maniestare i sintomi quando sono già in uno stadio avanzato.

Prevenire l’insorgenza delle Malattie Cardiovascolari è possibile

solo riducendo il “rischio cardiovascolare globale individuale”.

Ciascuna persona in ogni momento della sua vita ha inatti un “suo” livello dirischio, e conoscerlo è il primo passo per denire le modalità e l’intensità del“proprio” percorso di prevenzione.

“ci i ”: i biii

L’obiettivo di questo servizio oerto dalle Farmacie Apoteca Natura è proporreun programma di inormazione e di educazione attraverso una strategia integrata

che renda consapevoli le persone delle “loro” condizioni di rischio da arontarecon interventi sugli stili di vita e con eventuali terapie.

Nell’esercizio della sua attività, il Farmacista ha modo di incontrare quotidianamentemolte persone per le quali egli può rappresentare la sola opportunità di esaminarein senso inormativo ed educativo le abitudini e gli stili di vita dannosi per lasalute e di i ndividuare le situazioni che richiedono invece una più o meno rapidaconsulenza medica perché potenzialmente collegate a patologie maggiori.

 Adottare e mantenere nel corso della vita stili di vita sani è la migliore prevenzioneper tutte le malattie cronico-degenerative (malattie cardiovascolari, tumori, diabete,bronco pneumopatia cronica, malattia renale cronica, osteoporosi).

u i i  A cura di SIMG

La salute del cuore e dell’intero apparato circolatorio è ondamentale per tuttol’organismo perché il cuore è il motore della vita. Il cuore è il muscolo più importantedel nostro corpo: lavora 24 ore al giorno e si contrae incessantemente pompandoil sangue attraverso i vasi sanguigni ed assicurando così a tutte le nostre celluleil loro elemento vitale: l’ossigeno.

Poco più grande del pugno di una mano, pompa circa 8-9000 litri di sangue algiorno. Il suo lavoro è continuo ma variabile, ossia pompa di più quando acciamouno sorzo, rallenta quando ci ril assiamo, ma è sempre pronto a supportarci al

meglio in ogni istante della nostra vita.È un alleato unico che vale davvero la pena salvaguardare. E anche se stiamobene dobbiamo sempre assicurarne un’adeguata “protezione”.

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Quando è imortante non abbassarei ii i i A cura di SIMG

La ricerca dei attori di rischio cardiovascolare e del diabete, attraverso valutazionicliniche e laboratoristiche, consente di scoprire persone ad alto rischio di malattiacardiovascolare, e di attuare rimedi, armacologici e non, che sono in gradodi prevenire, ridurre e minimizzare tale rischio. Tuttavia è importante sapereche mentre i soggetti ad alto rischio per ortuna non sono così tanti, il maggiornumero di inarti e di ictus si verica nelle persone a rischio moderato o basso(che magari consultano anche poco il Medico) che numericamente sono moltedi più. L’esempio più evidente è quello delle donne, che proprio per il atto di

essere donne hanno un rischio minore di sviluppare una malattia cardiovascolare,ma – essendo più numerose dei maschi – anno registrare un numero elevatodi malattie cardiovascolari, soprattutto dopo la menopausa. Rilevare quindi ilproprio indice di rischio cardiovascolare è un elemento molto utile ed è il primoatto di una corretta prevenzione. Inatti conoscere adeguatamente la propriasituazione consente di indirizzare al meglio le scelte di vita che più garantisconoprotezione contro le malattie cardiovascolar i, e se magari si scopre di avere unrischio elevato si ha un buon motivo per consultare il proprio Medico!

Esaminiamo ora quali sono i attori di rischio più importanti da tenere sottocontrollo per salvaguardare la salute del nostro cuore ed individuiamo, anchecon l’aiuto del Farmacista, qual è il nostro livello di rischio, per denire poi lescelte preventive più adatte a noi.

I ihi i :i ii a cura di SIMG e AMD

I attori di rischio cardiovascolare sono quelle condizioni che aumentano la probabilitàdi sviluppare una malattia del sistema cardiocircolatorio e di andare incontro a unevento grave, come un inarto o un ictus. Alcuni attori (età, sesso, e amiliarità)non sono modicabili perché indipendenti dalla nostra volontà. Devono esserecomunque tenuti in considerazione quando si denisce il proprio livello di guardia.

Perciò dovremo essere consapevoli che:  con l’età il nostro rischio cardiovascolare aumenta progressivamente;  gliuomini sono in generale più a rischio ad ogni età, mentre le donne devono prestare

particolare attenzione dopo la menopausa;  se abbiamo amiliari di primo grado (genitore, sorella, ratello) che hanno

avuto eventi cardiovascolari in età giovane (meno di 55 anni se uomini e di 65 sedonne) abbiamo una probabilità maggiore di insorgenza della malattia.

Vi sono poi attori “modifcabili” che possono cioè essere reversibili: rivedendo inostri comportamenti possiamo ridurli o rimuoverli, contribuendo così a prevenirele malattie cardiovascolari.

Possiamo decidere di smettere di umare, possiamo controllare il nostro peso, lanostra pressione arteriosa, la colesterolemia, l’eventuale condizione di diabete etc.

Ciascuno di questi attori contribuisce ad aumentare il rischio cardiovascolare.Pertanto una persona che presenta contemporaneamente più di un attore di rischioha una probabilità maggiore di malattia cardiocircolatoria che è più elevata dellasemplice somma dei singoli attori di rischio.

Nella valutazione del proprio rischio cardiovascolare si dovrà tenere presente, quindi,non solo il livello di un singolo attore di rischio (colesterolo o pressione arteriosa)ma anche la concomitanza di più attori. Per are un esempio, un soggetto con unvalore non particolarmente alto di colesterolo e quindi di per sé non preoccupantepotrebbe invece avere un rischio cardiovascolare se osse un umatore ed avesseanche un valore di pressione un po’ più alto della norma.

I attori di rischio purtroppo sono requentemente compresenti anche perchésono spesso correlati tra di loro: gli errori alimentari, ad esempio, contribuisconoal sovrappeso, all’aumento del colesterolo e dei trigliceridi, all’ipertensione, aldiabete e così via.

Correggendo le proprie abitudini alimentari e migliorando

il proprio stile di vita, è possibile intervenire contemporaneamente

su più di un attore di rischio.

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Il umo, dopo l’età, è il attore di rischio più importante per le malattie cardiovascolari.Oltre a numerosissimi agenti nocivi e cancerogeni, il umo apporta anche duesostanze molto pericolose a livello cardiocircolatorio: la nicotina e il monossidodi carbonio.

La nicotina, stimolando la produzione di adrenalina, aumenta la velocità del battitocardiaco e quindi sottopone il cuore a uno sorzo eccessivo. Inoltre, avorendola ormazione di “coaguli” di sangue, la nicotina aumenta il rischio di trombosi.

Il monossido di carbonio, invece, riduce la quantità di ossigeno trasportata dalsangue ai vari organi e tessuti del corpo.

Il umo è una pessima abitudine alla quale si deve necessariamente rinunciare

per la buona salute del sistema cardiocircolatorio e di tutto l’organismo. Non

è mai troppo tardi per smettere. Inatti in chi smette di umare la quota dirischio di malattia cardiovascolare dovuto al umo si dimezza dopo 1 anno

e scompare completamente entro qualche anno. Ciò non si verifca per i

tumori, il cui rischio purtroppo permane per tutta la vita.

I umatori devono sapere che il rischio cresce con il numero

di sigarette umate: ogni sigaretta in più

è un passo in avanti verso livelli di rischio più alti.

È bene inne considerare che, rispetto agli uomini, il rischio per le donne è ancorapiù elevato: a parità di sigarette umate le donne ne subiscono maggiormente

gli eetti nocivi.

E ricordate: molte persone pensano che umare accia dimagrire, ma questo none assolutamente vero! Chi smette di umare tende ad aumentare di peso perchégusta meglio i sapori e quindi mangia di più.

dibIl diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livellidi glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o unzionedell’insulina. Se non viene tempestivamente e correttamente curato, il

diabete avorisce l’indurimento delle arterie (aterosclerosi), l’ipertensione

e l’ipercolesterolemia e riduce il livello del colesterolo-HDL, incrementando

il rischio cardiovascolare.

I medici anno diagnosi di diabete:a. quando la glicemia misurata a digiuno almeno due volte a distanza di una

settimana è uguale o superiore a 126 mg/dl;

b. oppure quando si riscontra un valore di glicemia “casuale”, cioè misurata inqualunque momento della giornata, maggiore o uguale a 200 mg/dl e siassociano sintomi di diabete quali la necessità di urinare spesso (poliuria),un’eccessiva sensazione di sete (polidipsia) ed una perdita di peso inspiegabile;

c. oppure quando viene eettuato un esame di laboratorio (curva da carico oOGTT), e la glicemia risulta maggiore di 200 mg/dl 2 ore dopo lasomministrazione per bocca di 75 grammi di glucosio;

d. Emoglobina glicata (HbA1c) pari o superiore a 6,5%.

Vi sono anche delle condizioni che indicano un elevato rischio di sviluppare ildiabete che spesso si associano a sovrappeso, alterazione dei grassi del sangue(dislipidemia) o ipertensione e si accompagnano a un maggior rischio di eventicardiovascolari:

1.  Alterata Glicemia a Digiuno (IFG) quando i valori di glicemia a digiuno sono

compresi tra 100 e 125 mg/dl;

2. Alterata Tolleranza al Glucosio (IGT) quando la glicemia due ore dopo ilcarico orale di 75 grammi di glucosio è compresa tra 140 e 200 mg/dl;

3. Emoglobina glicata (HbA1c) compresa tra 5.7 e 6.4%.

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Il colesterolo è una sostanza ondamentale per l’organismo ed è presente in tutte lecellule di organi e tessuti. Viene prodotto in gran parte dal egato ma può anche essereintrodotto con l’alimentazione. Viene trasportato dal egato alle varie cellule attraversoil sangue, grazie all’aiuto di alcune sostanze dette LDL che però, qualora in eccessotendono a depositarsi nelle pareti dei vasi sanguigni dove possono ormare delle veree proprie placche che ostruiscono il fusso sanguigno. Se, a seguito di questi ostacolialla circolazione (per enomeni di trombosi se la placca chiude il lume di un’arteria odi embolia se un pezzetto di placca si stacca e va a creare un’ostruzione a distanza),il cuore, il cervello e gli altri organi non ricevano un adeguato apporto di ossigeno sivericano danni molto gravi tra cui l’inarto e l’ictus.

È importante quindi vericare che il colesterolo non raggiunga mai livelli troppoelevati (ipercolesterolemia). I valori desiderabili di colesterolo sono:

  colesterolo totale no a 200 mg/dl;  colesterolo “cattivo” (LDL) no a 100 mg/dl;  colesterolo “buono” (HDL) non ineriore a 50 mg/dl.

I livelli di HDL non devono essere al di sotto del valore indicato perché queste sostanzesvolgono un’importante azione protettiva: rimuovono il colesterolo in eccesso dai tessuti.

I livelli ematici di colesterolo possono essere misurati acilmente con l’esame delsangue. Per calcolare la quantità di colesterolo “cattivo” bisogna sottrarre al valoredel colesterolo totale il valore del colesterolo-HDL ed ancora un quinto del valore deitrigliceridi.

 Esempio:

Colesterolo totale= 250 mg/dl

Colesterolo HDL = 50 mg/dl

Trigliceridi = 100 mg/dl

Colesterolo LDL (250-50-20)=180 mg/dl

Per controllare i livelli di colesterolo èimportante prestare attenzione alla dieta,

evitando in particolare i cibi ricchi di grassi

saturi (quelli di origine animale) e svolgendo

attività fsica. 

Un’alimentazione sana può ridurre

il colesterolo nel sangue del 10%.

Ridurre del 10% la colesterolemia

vuol dire ridurre la probabilità

di morire di una malattia

cardiovascolare del 20%.

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Si considera “desiderabile” una pressione che non supera i 120 mmHg per

la massima e gli 80 mmHg per la minima.

Si parla di ipertensione quando i valori superano rispettivamente i 140 mmHgdi massima ed i 90 mmHg di minima.

La pressione alta dà anche altri problemi di salute, meno eclatanti di un ictusma altrettanto importanti quali il deterioramento della unzionalità renale e delleacoltà mentali.

La pressione alta va sempre controllata con regolarità

e curata con costanza seguendo i consigli del Farmacista e del Medico.

Per tenere sotto controllo la pressione arteriosa è importante:

limitare il consumo del sale. Ridurre il consumo quotidiano di sale di circa 5 g al

giorno può abbassare la pressione massima no a 8 mmHg e la minima noa 4 mmHg. Per le esigenze del nostro organismo, è suciente la quantità disale già contenuta naturalmente negli alimenti;

  mangiare molta frutta e verdura, ricche di sostanze molto importantiper l’organismo e che aiutano tra l’altro a mantenere bassa la pressione;

  mangiare meno e comunque ridurre il sovrappeso;  non umare;

moderare il consumo di caè;

  praticare regolarmente attività fsica.Un’attività sica di moderata intensità(bastano 30 minuti di cammino a passo svelto al giorno) aiuta a mantenere lapressione arteriosa a livello avorevole;

  rilassarsi. Quando si è arrabbiati, eccitati, impauriti, sotto stress o mentre si uma lapressione aumenta.

Se si abbassa la pressione, si riduce il rischio

di avere un inarto ed un ictus.

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 All’interno del sistema cardiocircolatorio (cuore e vasi sanguigni) il sanguecircola con un determinato valore di pressione arteriosa che varia normalmentein unzione di diversi attori (sorzi sici, emozioni, temperatura, riposo, ecc.) o acausa di alcune malattie.

La pressione del sangue può essere acilmente misurata con uno strumentochiamato sgmomanometro che consente di rilevare due valori di rierimento: lapressione “massima” (sistolica) che si ha quando il cuore si contrae e “pompa”il sangue nelle arterie e la pressione “minima” (diastolica), che si ha quando ilcuore è rilassato tra una contrazione e l’altra.

È noto che la pressione “massima” (sistolica) tende ad aumentare con l’età acausa di stili di vita non corretti: ciò provoca l’irrigidimento delle pareti dei vasiarteriosi e non è quindi una buona cosa avere la pressione alta, anche in età

avanzata. Per questo i Medici vogliono curarla anche se qualcuno pensa chesia “normale”.

Non dimentichiamo però che errati stili di vita possono causare aumento dellapressione arteriosa anche tra le persone giovani.

Così come il colesterolo alto, l’ipertensione non dà sintomi ma è importantetenerla sotto controllo ad ogni età perché elevati livelli pressori aaticano il cuoreno a causarne anche un aumento delle dimensioni a cui però corrisponde unariduzione dell’ecienza. La pressione elevata avorisce inoltre la ormazione diplacche aterosclerotiche ed aumenta il rischio di inarto e di ictus.

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s obià

L’eccesso di grasso è nemico accertato della salute in generale e di quellacardiovascolare in particolare. L’incremento di peso aumenta inatti il lavoro che ilcuore deve are per pompare il sangue a tutto il corpo e infuenza negativamente,in modi diversi, tutti gli altri attori di rischio: diabete, ipertensione, aumento deigrassi del sangue, ecc.

Per valutare l’eventuale eccesso di peso comunemente si usa l’Indice di Massa

corporea (IMC) noto anche con il termine inglese di BMI (Body Mass Index).

IMC =Peso (kg)

 Altezza x Altezza (m2 )

Una persona si denisce:Sottopeso, se il suo IMC è minore di 18,5 Kg/m²

Normopeso, se il suo IMC è compreso tra 18,5 Kg/m² e 24,9 Kg/m²

Sovrappeso, se il suo IMC è compreso tra 25 Kg/m² e 29,9 Kg/m²

Obeso, se il suo IMC è uguale o superiore a 30-40 Kg/m².

Grande obeso, se il suo IMC è superiore a 40 Kg/m².

L’obesità è denita come la presenza di un eccesso di grasso corporeo in relazionealla massa magra (ossia ai muscoli), sia in termini di quantità assoluta (come risultadal calcolo dell’IMC) sia di distribuzione del grasso in punti precisi del corpo, comerisulta dalla misurazione dellacirconerenza addominale. È noto inatti che valorielevati di questo parametro sono associati all’aumento del rischio di alterazioni delmetabolismo e di malattie cardiache e, in ultima analisi, ad una maggiore mortalità.L’aumento della circonerenza addominale è strettamente correlata alla quantità deltessuto grasso che si accumula nell’addome e che rappresenta un attore di rischioanche più importante del semplice aumento del peso corporeo. Per questo motivoè importante misurarla e cercare di combatterla. La circonerenza addominale sicalcola stando in piedi, con i muscoli addominali rilassati, posizionando un comunemetro a nastro attorno all’addome, indicativamente all’altezza dell’ombelico.

Nei maschi il suo valore dovrebbe essere ineriore a 94 cm (meno di 80 nelle

donne); è a rischio il soggetto maschio con circonerenza addominale tra 94

e 101 cm (80-87 per le donne) ed esprime un rischio molto elevato un valore

superiore a 102 cm nel maschio e 88 cm nella donna. 

È stato stimato che una perdita di peso di 10 kg è associata a un miglioramento deglialtri attori di rischio. Può portare inatti a una riduzione di 10 mmHg di pressionesanguigna, del 10% del colesterolo totale e del 30% della glicemia a digiuno.

Ricordate: alimentazione sana ed attività fsica sono

le chiavi non solo per perdere peso ma principalmente

per ridurre il proprio rischio cardiovascolare.

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La sedentarietà aumenta il rischio di sviluppare non solo una malattia cardiovascolare,ma anche il diabete ed alcuni tipi di tumori. Svolgere attività sica anche a livellomoderato, ma in modo continuato nel tempo, comporta un importante miglioramentonel benessere generale della persona, con molti beneci per la salute. L’esercizionon deve essere però né troppo blando né eccessivo, altrimenti potrebbe rivelarsi

inutile, se non addirittura dannoso. Per questo, è stato introdotto di recente il concettodi prescrizione dell’attività sica, come un vero e proprio armaco. La FederazioneMedico Sportiva Italiana (FMSI), tra gli altri obiettivi che si pone, ha atto proprioquesto concetto e si sta impegnando per dionderlo e sensibilizzare clinici e cittadini.

L’attività sica inatti, unita ad una dieta sana, rappresenta lo strumento migliore permantenersi in salute e anticipare le malattie croniche legate a stili di vita scorretti,come: diabete, tumori e patologie cardiovascolari. È dimostrato che l’attività sicariduce in modo notevole, ad esempio, le possibilità di sviluppare un cancro: i sedentarihanno una probabilità del 20-40% superiore di ammalarsi. Ma non solo, secondole ultime ricerche è suciente mezz’ora di movimento, preeribilmente di tipo

aerobico - ogni giorno, per almeno cinque volte a settimana, per ottenere unaserie di conseguenze positive per il corpo, sia sul breve che sul medio-lungo periodo:

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 Attività fsica in età adulta

Gli sportivi sanno bene che il riscaldamento è una ase ondamentale dell’attività sica,non solo per dare il 100% in allenamento (o durante la gara), ma anche per prevenireinortuni a muscoli e articolazioni. Si chiama così perché ‘scalda’ letteralmente il nostrocorpo, provocando un aumento della temperatura di due gradi. Sembra poco, maquesto porta al top l’ecienza di tutti i processi siologici. I vasi sono più dilatati, quindiil trasporto di sangue e ossigeno è massimo, le onti di energia (glucosio) diventanoacilmente disponibili e migliora l’elasticità di muscoli e tendini. Inne, il liquido sinovialepresente nelle articolazioni è meno viscoso, acilitando così il loro scorrimento. Per unallenamento amatoriale bastano 15 minuti: si inizia un riscaldamento generale (la corsa

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•  calo di peso, con la conseguente diminuzione del rischio di obesità. In questocaso i beneci possono essere del 50% in più rispetto a chi segue uno stile divita sedentario;

•  diminuzione del rischio di morte prematura, a causa di inarto o malattie cardiache,così come la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumori. Conl’esercizio sico si riducono anche ipertensione, osteoporosi e il rischio di ratturadell’anca nelle donne, che godono anche di un altro importante benecio. È statainatti stimata una riduzione del rischio di ammalarsi di carcinoma mammario dicirca il 15 – 20%. È inoltre possibile quanticare la riduzione del rischio relativodel 6% per ogni ora alla settimana di attività sica svolta;

•  irrobustimento di scheletro, apparato muscolare e parte bassa della schiena;•  riduzione dei sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine;•  aumento della resistenza verso alcuni comportamenti a rischio, soprattutto

tra i giovani, derivanti dall’uso di tabacco e alcol, da diete poco salutari e daatteggiamenti negativi in generale.

lenta andrà benissimo), per poi proseguire con uno più specico, che dipende dalladisciplina in questione. Un attento lavoro di stretching e allungamento completa l’opera:è quell’insieme di esercizi che aiutano i muscoli a restare in orma e le articolazionia mantenersi fessibili. In genere vengono eseguiti dopo una seduta di allenamento,ma in realtà un programma di attività sica completo dovrebbe prevedere un po’ diallungamento anche come parte iniziale del riscaldamento. Cosa importante: atepartire l’allungamento quando il muscolo è già un po’ caldo, altrimenti si rischia diincorrere in spiacevoli incidenti come strappi o dolori!

In orma anche da anziani

Col passare degli anni, il sico pian piano si indebolisce. Per questo alcune persone chehanno superato i 65 anni pensano che, giunti alla loro età, sia meglio muoversi poco. Sitratta invece di un grave errore: l’uomo è atto per essere in movimento e quindi l’attivitàsica deve rimanere un’abitudine per tutto l’arco della propria vita. L’esercizio inatti

aiuta a prevenire le malattie, a stare bene in generale e a rallentare l’invecchiamento. Nelconcreto, praticare attività sica (siano anche 5.000 passi al giorno a ritmo sostenuto)rallenta la perdita della massa muscolare e rinorza lo scheletro. Senza contare cheavorisce la perdita di peso, anche grazie all’aiuto che ornisce alle unzionalità intestinali. Èpoi un valido alleato contro malattie molto pericolose come ipertensione, ictus cerebrale,inarto, diabete di tipo 2 e alcuni tumori. E poi? E poi a bene all’umore! È provato chel’attività sica aumenta l’autostima e il rilascio di endorne permette a tutto il corpo disentirsi meglio. Dopo un rigoroso controllo medico, se non si è abituati molto a muoversi,si deve partire dalle piccole cose per provare poi ad aumentare ogni settimana il livello.Ecco come cominciare:

•  are le scale invece di prendere l’ascensore;

•  camminare di più: attorno alla casa, in giardino, per svolgere le commissioniÈ importante quindi cercare di diventare più costante giorno dopo giorno, iniziandoa dedicarsi anche ad altre attività piacevoli, come il giardinaggio, una partita abocce con gli amici o un ballo serale.

Si possono classicare le attività in:

•  esercizi di durata, ad es. passeggiata, movimento in acqua, cyclette per circa 150minuti la settimana;

•  esercizi di resistenza, con un progressivo carico di pesi, oppure di ginnastica diraorzamento muscolare con carico (8–10 esercizi che coinvolgano igruppi muscolari maggiori, da 8–12 ripetizioni ciascuno), salita dellescale e altre attività di raorzamento in cui vengano sollecitati iprincipali gruppi muscolari, almeno due giorni la settimana;

•  esercizi di fessibilità, qualsiasi attività di mantenimentoo incremento della fessibilità con l’ausilio distretching (meglio se assistito) per ciascuna delleprincipali asce muscolari, almeno due giorni lasettimana.

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Come utilizzare la carta

• Scegliere una delle 4 carte in base a sessoe presenza o meno di diabete

• Posizionarsi nella zona umatore/nonumatore

• Identicare decennio di età• Collocarsi sul livello corrispondente a

pressione arteriosa sistolica e colesterolemia• Identicato il colore, leggere nella legenda

a anco il livello di rischio

Livello di rischio a 10 anni

rischio MCV VI oltre 30%

rischio MCV V 20%- 30%

rischio MCV IV 15%- 20%

rischio MCV III 10%- 15%

rischio MCV II 5%- 10%

rischio MCV I meno 5%

colesterolemia

 non fumatrici fumatrici 

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 non fumatrici fumatrici 

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Donne Diabetiche

 rischio cardiovascolare a 10 anni 

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colesterolemia

 non fumatori fumatori 

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Uomini Diabetici

 rischio cardiovascolare a 10 anni 

Uomini non Diabetici

 rischio cardiovasc olare a 10 anni 

Rischio cardiovascolare a 10 anni in donne e uomini diabetici e non (Fonte www.cuore.iss.it)

Carta del rischio cardiovascolare

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come si alola il rishioardiovasolare globale assoluto? A cura di ISS

Si è già visto che il modo migliore per calcolare la probabilità di avere unaccidente cardiovascolare “maggiore” (ossia un inarto o un ictus) è riuscirea valutare l’eetto combinato di più attori di rischio assieme. È quello che sichiama rischio cardiovascolare globale assoluto e che è il risultato dellaconcomitanza di più attori di rischio. Per are questo l’Istituto Superiore diSanità (ISS) ha realizzato e messo a disposizione le Carte del Rischio.Queste si avvalgono di unzioni matematiche basate su dati derivanti dastudi condotti su grandi gruppi di popolazione seguiti nel tempo.Le carte possono essere utilizzate in soggetti di età compresa tra 40-69 anni,

che non abbiano avuto precedenti eventi cardiovascolari, che non siano ingravidanza e che non abbiano valori estremi di pressione e colesterolemia.

Conoscendo sesso, presenza o non del diabete e dell’abitudine al umo, età,pressione arteriosa sistolica e colesterolemia di un individuo, rilevati rispettando icriteri indicati dall’ISS, attraverso questo semplice strumento è possibile stimare laprobabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (inartodel miocardio o ictus) nei 10 anni successivi. Il calcolo del rischio cardiovascolareglobale è molto utile per identicare il proprio livello di rischio e adottare opportuniinterventi preventivi.

7/27/2019 Informazioni e consigli per la salute cardiovascolare

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Rappresentazione schematica di una mappa della salute cardiovascolarecon rierimento al Questionario sul Benessere Cardiovascolare Apoteca Natura.

da ove vengono

i rischi per il cuore A cura di SIMG

È importante ricordare che il miglior modo di prevenire le malattie cardiovascolariè di occuparsi costantemente della “protezione” del proprio cuore, prestandoattenzione ai attori da cui possono derivare danni per il cuore (ereditarietà, diabete,abitudine al umo, età, pressione arteriosa sistolica, colesterolemia, ecc.) e checonsentono di denire le caratteristiche e l’intensità del rischio cardiovascolare. Alcuni di questi (peso, circonerenza addominale, livello di attività sica) sonoutili rierimenti da tenere sotto controllo perché possono condizionare le sceltequotidiane a tavola e nel tempo libero.

Per avere un’indicazione sul proprio stato di salute cardiovascolare si puòcompilare il “Questionario sul Benessere Cardiovascolare” che le Farmacie Apoteca Natura, nell’ambito del servizio di prevenzione “Ci sta a cuore il tuocuore”, mettono a disposizione dei loro clienti.

7/27/2019 Informazioni e consigli per la salute cardiovascolare

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Il sale da cucina contiene sodio che favorisce l’aumentodella pressione arteriosa, principale causa di infarto e ic-tus. In condizioni normali il nostro organismo ha bisognodi piccole quantità di sodio, che corrispondono a circa 1grammo di sale al giorno.

Attraverso l’alimentazione, però, un italiano introduce inmedia 10 grammi di sale ogni giorno, in totale fra quellonormalmente contenuto negli alimenti e quello aggiunto.Diminuire questa quantità può aiutare a mantenere lapressione arteriosa a livelli ottimali, e quindi a ridurre ilrischio di infarto o ictus.

Come si riduce la pressione e il rischio di infartoo ictus? Diminuendo il consumo di sodio a meno di 2 grammi, sipuò ridurre la pressione sistolica (massima) fino a 8 milli-metri di mercurio (mm Hg) e la diastolica (minima) fino a4. Questa riduzione della pressione è simile a quella che sipuò ottenere dimagrendo 10 kg o facendo 30 minuti al

giorno di cammino a passo sostenuto (vedi tabella a lato).Limitare il consumo di sodio è importante non solo per lepersone che soffrono di ipertensione, comprese quelle cheseguono una terapia con farmaci anti-ipertensivi, ma an-che per chi ha la pressione arteriosa normale. Diversi stu-di hanno infatti evidenziato che se tutti riducessimo dellametà la quantità assunta di sale, si eviterebbero ogni an-

no molte migliaia di morti per infarto o ictus, sia tra gliipertesi che tra i non ipertesi. In Italia si potrebbero evita-

re ad esempio fino a 26.000 morti, cioè più di 5 volte quel-le dovute ogni anno a incidenti stradali (che sono circa5.000). 

Quanto è “troppo”?Come raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità,ogni giorno non bisognerebbe consumare più di 5 grammidi sale da cucina, che corrispondono a circa 2 grammi disodio. Per dare una idea più chiara, 5 grammi di sale sono il

corrispettivo di un cucchiaino da te’.

Ridurre il sodio?Prova con i suggerimentidella pagina successiva

Dove è contenuto il sodio?

Soprattutto nel sale e in alimenti salati ...

più della metà (54%) è contenuto nei cibi consumati fuoricasa, conservati e precotti (è quello utilizzato nella prepa-

razione industriale)

quello presente nei cibi freschi è molto meno (circa il 10%)

quello aggiunto con il sale quando si cucina o in tavola ècirca il 36%

Controlla l’etichetta dei prodotti

confezionati, spesso viene indicato ilcontenuto di sodio.Preferisci quelli in cui la quantità disodio non supera 0,4 grammi (400mg) per porzione.

Vuoi saperne di più?clicca su: www.cuore.iss.it

Che cosa succede se ...

Si riduce il sodio, cioè non si consuma più di 2gr di sodio al giorno?

la pressione*cala di 

6 -8 mm Hg

Si dimagrisce e si rag-giunge il peso ideale?

la pressione*cala di 5-10

mm Hgogni 10 Kg persi

Si segue una alimen-tazione ricca di frutta,verdura (riducendograssi saturi e sodio)?

la pressione*cala di 

8-14 mm Hg

Si svolge una attivitàfisica regolare (almeno30 minuti al giorno dicammino a passo soste-nuto) ?

la pressione*cala di 

4-9 mm Hg

* I dati si riferiscono alla riduzione della pressionesistolica (massima). La diastolica (minima) cala di circa la metà.

Prevenzione delle malattie cardiovascolari 

Ridurre sale e sodio:tutti possono riuscirci … ma perché, e come?

Ridurre sale e sodio: come?

Acqua: sono davvero utili quelle a bassocontenuto di sodio?

Ci sono sul mercato acque minerali poveresodio. Tuttavia nella maggior parte delleacque minerali il contenuto di sodio è infe-

riore a 0,05 grammi per litro, il che significache per arrivare a 2 grammi di sodio biso-gnerebbe berne più di 40 litri al giorno!Con due litri di acqua, ogni giorno si intro-ducono in media da 0,02 a 0,1 grammi disodio, cioè solo dall’1 al 5% della quantitàgiornaliera massima consigliata.

basta una pizza per raggiungere la quanti-tà limite giornaliera (2 grammi)

se per la pasta e legumi  si usano i legumifreschi o secchi invece di quelli in barattolo

si evita mezzo grammo di sodio.  

se invece di un panino con salume crudo sene sceglie uno con mozzarella e pomodorosi può evitare circa 1 grammo di sodio

Attenzione…pane, crackers, grissini: non sono fra glialimenti più ricchi di sodio, ma ne possonoapportare molto perché nell’arco della gior-

nata se ne consumano più porzioni. Man-giando invece pane sciapo praticamentenon si assume sodio

Ad esempio ...

 In figura:quantità di sodio che un italiano consuma in media ogni giorno e quantità di sodio massima consigliata. E’ riportato anche il contenuto di sodio in alcuni alimenti di uso comune.Fonti: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione -www.inran.it; etichette di alcuni prodotti. 

circa 4 gr  quantità che ognuno consumain media ogni giorno 

circa 2 gr  quantità MASSIMA giornalieraconsigliata 

circa 2 gr  in 300 gr di pizza rossa o bianca 

circa 1,3 gr  in 50 gr. di prosciutto crudo dolce 

circa 1 gr  in un piatto di pasta pronta surgelata 

circa 0,5 gr  in 3 gr. di dado da brodo

circa 0,5 gr  in 100 gr. di fagioli in scatola

circa 0,35 gr  in 50 gr. di prosciutto cotto

circa 0,3 gr  in 50 gr. di parmigiano

circa 0,3 gr  in un pacchetto di crakers

circa 0,15 gr  in una fetta di pane

quasi nulla in una fetta di pane “toscano”sciapo

quasi nulla in frutta e verdura fresca

Meno sodio:tutti possono riuscirci

Cambiare dall’oggi al domani le proprieabitudini alimentari non è facile. Abi-tuarsi gradualmente al consumo di cibi

meno “salati” è invece più semplice.Si può partire da obiettivi minimi ( da re-alizzare con poco sforzo) per raggiungerecol tempo traguardi che richiedono im-pegno via via maggiore. 

Preferisci i cibi freschi a quelli in scatola e ai “piatti pronti” surgelati

Diminuisci il consumo di salumi crudi

Limita gli snack salati

Evita il dado da brodo

Leggi l’etichetta dei cibi per controllare la quantità di sodio

CON  POCO SFORZO 

Diminuisci l’aggiunta di sale in cucina,anche utilizzando le spezie

Preferisci pane poco salato

UN PO’ DI PIÙ  

Evita del tutto i cibi pronti,i salumi, le aggiunte di sa-le, gli snack salati e consu-

ma pane sciapo

PER  I PIÙ DECISI 

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Acqua: sono davvero utili quelle a bassocontenuto di sodio?

Ci sono sul mercato acque minerali poveresodio. Tuttavia nella maggior parte delleacque minerali il contenuto di sodio è infe-riore a 0,05 grammi per litro, il che significache per arrivare a 2 grammi di sodio biso-gnerebbe berne più di 40 litri al giorno!Con due litri di acqua, ogni giorno si intro-ducono in media da 0,02 a 0,1 grammi disodio, cioè solo dall1 al 5% della quantitàgiornaliera massima consigliata.

basta una pizza per raggiungere la quanti-tà limite giornaliera (2 grammi)

se per la pasta e legumi  si usano i legumifreschi o secchi invece di quelli in barattolosi evita mezzo grammo di sodio. 

se invece di un panino con salume crudo  sene sceglie uno con mozzarella e pomodorosi può evitare circa 1 grammo di sodio

Attenzionepane, crakers, grissini: non sono fra glialimenti più ricchi di sodio, ma ne possonoapportare molto perché nellarco della gior-

nata se ne consumano più porzioni. Man-giando invece pane sciapo praticamentenon si assume sodio

Ad esempio ...

 In figura:quantità di sodio che un italiano consuma in media ogni giorno e quantità di sodio massima consigliata. E’ riportato anche il contenuto di sodio in alcuni alimenti di uso comune.Fonti: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione -www.inran.it; etichette di alcuni prodotti. 

circa 4 gr  quantità che ognuno consumain media ogni giorno 

circa 2 gr  quantità MASSIMA giornalieraconsigliata 

circa 2 gr  in 300 gr di pizza rossa o bianca 

circa 1,3 gr  in 50 gr. di prosciutto crudo dolce 

circa 1 gr  in un piatto di pasta pronta surgelata 

circa 0,5 gr  in 3 gr. di dado da brodo

circa 0,5 gr  in 100 gr. di fagioli in scatola

circa 0,35 gr  in 50 gr. di prosciutto cotto

circa 0,3 gr  in 50 gr. di parmigiano

circa 0,3 gr  in un pacchetto di crakers

circa 0,15 gr  in una fetta di pane

quasi nulla in una fetta di pane “toscano”sciapo

quasi nulla in frutta e verdura fresca

Meno sodio:tutti possono riuscirci

Cambiare dalloggi al domani le proprieabitudini alimentari non è facile. Abi-tuarsi gradualmente al consumo di cibi

meno salati è invece più semplice.Si può partire da obiettivi minimi ( darealizzare con poco sforzo) per raggiunge-re col tempo traguardi che richiedonoimpegno via via maggiore. 

Preferisci i cibi freschi a quelli in scatola e ai piatti pronti surgelati Diminuisci il consumo di salumi crudi Limita gli snack salati Evita il dado da brodo Leggi letichetta dei cibi per controllare la quantità di sodio

CON  POCO SFORZO 

Diminuisci laggiunta di sale in cucina,anche utilizzando le spezie

Preferisci pane poco salato

UN PO’ DI PIÙ  

Evita del tutto i cibi pronti,i salumi, le aggiunte di sa-le, gli snack salati e consu-ma pane sciapo

PER  I PIÙ DECISI 

     

   

 

 

     

   

 

 

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Inquinamento urbano

e patologie cariovascolari a cura di Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia)

Gli ambienti urbani, così come si sono sviluppati, caratterizzati dal sovraccaricoedilizio, dalla mancanza di spazi verdi ruibili, dal rumore, dall’inquinamentoatmoserico e visivo, dall’aollamento, e nel periodo estivo, dall’eccessivoriscaldamento, rappresentano situazioni avorevoli all’insorgenza di numerosidisturbi e patologie tra cui si evidenziano quelli psichici ed in particolare la reazionedi stress. Lo stress è una condizione siologica di adattamento dell’organismoagli stimoli posti dall’ambiente sico e sociale, che può assumere connotazionipatologiche se prolungato nel tempo.

Un’ampia letteratura scientica prodotta negli ultimi due decenni mostra ilnesso tra inquinamento atmoserico e danni alla salute con eetti acuti e cronicia carico del sistema cardiovascolare e respiratorio. In particolare è dimostratauna correlazione tra esposizione a inquinamento atmoserico ed eetti acuti,come mortalità giornaliera, ricoveri e accertamenti al pronto soccorso, visiteambulatoriali e consumo di armaci per problemi cardiovascolari e respiratori.Esistono oggi sucienti evidenze dell’associazione causale tra inquinamentoatmoserico ed incremento della mortalità cardiovascolare, in particolare perinarto miocardico acuto.

Le stesse cause di inquinamento, come ad esempio il traco, sono spessoanche onti di emissioni acustiche che a loro volta possono causare inarto delmiocardio ed ipertensione.

Questi eetti sono particolarmente evidenti nei gruppi di popolazione piùvulnerabili, come gli anziani, i bambini, i soggetti già aetti da patologie cardio-vascolari e respiratorie, che possono maniestare disturbi e malattie anche peresposizioni a concentrazioni di inquinanti ineriori a quelli deniti come limiti dilegge e nelle persone che vivono in vicinanza ad aree ad alto traco dove i livellidi inquinanti sono più elevati dei valori medi dell’area.

Coerentemente con le evidenze emerse dalla letteratura scientica, l’inquinamentourbano deve essere individuato quale una delle cause importanti di disagio e dimalattia e di conseguenza deve essere assunto ad alta priorità nelle politiche diprevenzione primaria e di promozione della salute e dunque nella programmazionesanitaria e nel disegno urbanistico e territoriale delle città.

In particolare risulta urgente modicare gli ambienti di vita nel senso di unamaggiore rispondenza ai bisogni dell’uomo, con un’attenzione particolare aibambini e alle generazioni uture.

Testo tratto dalla Position Paper

“INQUINAMENTO URBANO E PATOLOGIE CARDIO-VASCOLARI”

stilata il 7 ebbraio 2012 a Firenze da: Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), Società Italiana di Cardiologia(SIC), Società Italiana di Igiene (SItI), Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), Istituto per loStudio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), Azienda USL 11 Empoli, Azienda Sanitaria di F irenze.

7/27/2019 Informazioni e consigli per la salute cardiovascolare

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l ii ii b i A cura di Apoteca Natura

 Anche le sostanze naturali possono essere un valido aiuto, insieme ad un correttostile di vita, nell’ambito di un programma di prevenzione del rischio cardiovascolare.Il loro utilizzo razionale e corretto, preeribilmente su consiglio di un esperto, puòcontribuire all’ecacia di programmi salutistici nalizzati al controllo dei attoridi rischio per le patologie cardiovascolari con eetti duraturi nel tempo. Persemplicità possiamo classicare queste sostanze sulla base della loro azione dicontrasto del singolo attore di rischio.

pi i

Piante medicinali come Biancospino ed Olivo possono essere utili per avorire ilivelli siologici della pressione in tutti i casi in cui non sia necessario ricorrere alarmaco. Il Biancospino, di cui si utilizzano le sommità orite, svolge una benecaattività sulle siologiche unzioni dell’apparato cardio-circolatorio mentre l’olivodi cui si utili zzano le oglie svolge anche un’importante azione antiossidante.

gi

Per prevenire e tenere sotto controllo l’eccesso di grassi nel sangue, nei casi incui il Medico non ritenga ancora opportuno ricorrere a una terapia armacologica,un aiuto può venire dalla “sinergia unzionale” di sostanze naturali come l ’acidoala-linolenico (ALA) ricavato dall’olio di semi di Lino che contribuisce a mantenerei normali livelli di colesterolo nel sangue, l’estratto oleoso dell’Aglio che aiuta amantenere normali i livelli di trigliceridi e gli acidi grassi della serie Omega-3, utiliper mantenere una normale unzione cardiaca.

Inoltre le sostanze unzionali del Riso rosso ermentato (Monascus purpureus) edegli estratti ottenuti dagli spicchi (bulbilli) dell’Aglio, il gamma-orizanolo ottenutodall’olio di Riso e i policosanoli estratti dalla crusca di Riso o dalla Canna daZucchero possono essere utili per avorire il mantenimento dei livelli siologici

di colesterolo. Inne gli estratti di Carcioo e Tarassaco possono essere utilizzatiin associazione per le loro riconosciute proprietà depurative e beneche sullasiologica unzionalità del egato. Non va dimenticato comunque che in presenza

di alterazione dei grassi del sangue è sempre bene rivolgersi al proprio Medicoper ricevere un parere proessionale circa l’opportunità di intraprendere

eventuali trattamenti armacologici.

c

Si è già messo in evidenza che sovrappeso e obesitàaumentano il rischio cardiovascolare e che la prevenzione

delle malattie cardiocircolatorie si realizza anche tenendo sottocontrollo il peso corporeo e la circonerenza addominale. Innatura esistono molte piante ricche di componenti unzionali ad

azione specica che, in regimi di alimentazione controllatae in sinergia con una regolare attività sica, possonoessere utili per il controllo del peso grazie alla lorocapacità di controllare il senso di ame avorendol’adattamento a regimi dietetici ipocalorici, oppure diagire sull’innalzamento dei grassi e del glucosio dopoil pasto o direttamente sulle cellule del tessuto grasso.

È utile ricordare che il periodo del dopo pasto è importanteper l’accumulo di peso corporeo e in generale per il buonunzionamento dell’organismo. Inatti in presenza di un’alimentazione tropporicca di carboidrati prontamente assimilabili (zuccheri e dolci, pane e pasta nonintegrali, scarsa quantità di legumi, rutta e verdura) si ha un orte aumento dellozucchero nel sangue (glicemia) con immediato orte stimolo alla produzionedi insulina e conseguenze molto serie sullo stato di salute ed in particolaresull’accumulo di grasso.Questo enomeno può essere contrastato assumendo preeribilmente cibiricchi di bra e, all’occorrenza, prodotti contenenti complessi di macromolecolepolisaccaridiche, derivati da piante medicinali come glucomannano, psillio, lino,altea, tiglio e co d’india (Opuntia fcus indica).

L’ecacia di queste sostanze è da ricercare soprattutto nella loro capacità(se assunte prima dei pasti principali e con abbondante acqua) di ormarenell’intestino un gel che agisce sugli zuccheri, riducendone la quantità e la velocitàdi assorbimento normalizzando il picco glicemico postprandiale e diminuendoil senso di ame. Inoltre queste sostanze naturali agiscono anche limitandol’assorbimento dei grassi, riducendo la sonnolenza postprandiale, avorendo iltransito intestinale e regolarizzando la consistenza delle eci.

Nelle condizioni di sovrappeso e in particolare nei casi in cui, sebbene ci siimpegni con costanza, si a atica a tenere sotto controllo il peso può essereanche utile ri correre a piante medicinali (come il The verde ed i semi d’Uva) cheagiscono sia direttamente sulla mobilizzazione e sul consumo dei grassi siacontrastando l’azione dei radicali liberi (stress ossidativo).

In particolare, nuovi studi armacologici hanno evidenziato che i enoli del Theverde e le procianidine dei semi d’Uva possono agire in sinergia a livello deltessuto adiposo aiutandolo a recuperare il suo stato unzionale: i enoli svolgendoun’azione antiossidante e di stimolo al consumo dei grassi e le procianidineproteggendo i piccoli vasi sanguigni (microcircolo) e migliorando l’irrorazionesanguigna dei tessuti. Oltre al The verde anche l’Arancio amaro (Citrus aurantium )e l’Alga bruna (Fucus vesiculosus) agiscono avorevolmente sul tessuto grasso.

Inne, non si dimentichi che stare a dieta e raggiungere gli obiettivi pressati èpiuttosto dicile e molto spesso si traduce in insuccessi e abbandoni. In questicasi possono rivelarsi utili piante medicinali quali Grionia, Rhodiola e Curcuma,per la loro azione positiva sul senso di ame, sulla ricerca di graticazione nelcibo, sullo stress ed in generale sul tono dell’umore come anche sui processisiologici che presiedono al metabolismo dei grassi.

7/27/2019 Informazioni e consigli per la salute cardiovascolare

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Ci sta a cuoreil tuo 

cuore®

* Solo nelle Farmacie che effettuano questo servizio. In alternativa possono

essere utilizzate analisi di laboratorio effettuate nei 6 mesi precedenti.

• Misurazione in autodiagnosidella Colesterolemia totale*

• Misurazione Pressione arteriosa

• Questionario per la creazione della Mappadel Benessere Cardiovascolare e l’autodiagnosi dei Fattori di Rischio (Carta del Rischio Cardiovascolaredell’Istituto Superiore di Sanitàe Test FINDRISC OMS relativo al diabete)

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Società Italiana

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