INFORMAZIONE PUBBLICITARIA 1 FORMAZIONE · sarà full time per sette me-si (gennaio - luglio 2012)...

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I l master quale trampolino di lancio per il futuro, per acquisire abilità specifiche e riservarsi la chance di entra- re a pieno titolo nel mondo del lavoro. Ma con le com- petenze giuste. Presso l’Uni- versità di Roma La Sapienza le opportunità di formazione manageriale puntano dritte all’obiettivo. Così, nella Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e na- turali e nella Facoltà di Far- macia e medicina per gli stu- denti c’è il master di II livello: Sostanze Organiche Naturali. La didattica è annuale, arti- colata in due semestri, con scadenza per la presentazio- ne delle domande di ammis- sione fissata al 15 dicembre 2011. Per il diploma di ma- ster, lo studente deve avere acquisito 60 crediti, oltre a quelli ottenuti per conseguire la laurea, superando le prove di esame dei corsi indicati nei piani di studio, eventuale stage compreso, e discutendo l’elaborato scritto previsto al termine del corso di studi. Il master ha una finalità ben precisa, naturalmente, come spiega il direttore Armando- doriano Bianco: “Il corso in- tende favorire la qualificazio- ne professionale in discipline scientifiche di quei laureati che vogliono apprendere gli sviluppi più recenti, tecniche e metodologie innovative, nell’ambito delle sostanze or- ganiche naturali, attraverso esperienze svolte in strutture di ricerca pubbliche e pri- vate”. Lo scopo è di fornire competenze sulle sostanze naturali di interesse applica- tivo, sulle tecniche speciali di sintesi e di analisi strutturale, sulle metodologie innovative a basso impatto ambientale, sulle normative nazionali ed europee. Il master è articolato in mo- duli didattici: Isolamento e sintesi di sostanze naturali (modulo 1); Analisi di so- stanze naturali, alimenti e nutraceutica (modulo 2); Fi- tochimica e fitofarmaci (mo- dulo 3); Sostanze naturali in farmaceutica (modulo 4); Sostanze naturali e beni cul- turali (modulo 5); Sostanze naturali e cosmetica, cosme- ceutica (modulo 6). Il percor- so formativo si conclude con uno stage in una struttura pubblica o privata. La sede del master è presso il dipartimento di Chimica e, come si diceva, della durata di un anno. Previste anche borse di studio in relazione al numero degli iscritti. Fra le aziende ed enti coinvolti per gli stage vi sono Ange- lini, Merck-Serono, Aboca, Oti, Omega-Pharm, Medo- san Ibr Farmaceutici, Enea, Sarandrea, FratelliCarli, Par- co nazionale delle Cinque Terre, Parco nazionale della Majella, Parco nazionale della Sila. FORMAZIONE INFORMAZIONE PUBBLICITARIA ■■ MASTER / Presso La Sapienza di Roma nuovo percorso formativo di II livello in Sostanze Organiche Naturali Competenze professionali mirate La didattica è articolata in due semestri e in sei moduli. Previste anche borse di studio La sede del master in Sostanze Organiche Naturali è presso il dipartimento di Chimica dell’Università di Roma La Sapienza

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Il master quale trampolino di lancio per il futuro, per

acquisire abilità specifiche e riservarsi la chance di entra-re a pieno titolo nel mondo del lavoro. Ma con le com-petenze giuste. Presso l’Uni-versità di Roma La Sapienza le opportunità di formazione manageriale puntano dritte all’obiettivo. Così, nella Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e na-turali e nella Facoltà di Far-macia e medicina per gli stu-denti c’è il master di II livello: Sostanze Organiche Naturali. La didattica è annuale, arti-colata in due semestri, con scadenza per la presentazio-ne delle domande di ammis-sione fissata al 15 dicembre 2011. Per il diploma di ma-ster, lo studente deve avere acquisito 60 crediti, oltre a quelli ottenuti per conseguire la laurea, superando le prove di esame dei corsi indicati nei piani di studio, eventuale stage compreso, e discutendo l’elaborato scritto previsto al termine del corso di studi.Il master ha una finalità ben

precisa, naturalmente, come spiega il direttore Armando-doriano Bianco: “Il corso in-tende favorire la qualificazio-ne professionale in discipline scientifiche di quei laureati che vogliono apprendere gli sviluppi più recenti, tecniche e metodologie innovative, nell’ambito delle sostanze or-ganiche naturali, attraverso esperienze svolte in strutture di ricerca pubbliche e pri-vate”. Lo scopo è di fornire competenze sulle sostanze naturali di interesse applica-tivo, sulle tecniche speciali di sintesi e di analisi strutturale,

sulle metodologie innovative a basso impatto ambientale, sulle normative nazionali ed europee. Il master è articolato in mo-duli didattici: Isolamento e sintesi di sostanze naturali (modulo 1); Analisi di so-stanze naturali, alimenti e nutraceutica (modulo 2); Fi-tochimica e fitofarmaci (mo-dulo 3); Sostanze naturali in farmaceutica (modulo 4); Sostanze naturali e beni cul-turali (modulo 5); Sostanze naturali e cosmetica, cosme-ceutica (modulo 6). Il percor-so formativo si conclude con

uno stage in una struttura pubblica o privata.La sede del master è presso il dipartimento di Chimica e, come si diceva, della durata di un anno. Previste anche borse di studio in relazione al numero degli iscritti. Fra le aziende ed enti coinvolti per gli stage vi sono Ange-lini, Merck-Serono, Aboca, Oti, Omega-Pharm, Medo-san Ibr Farmaceutici, Enea, Sarandrea, FratelliCarli, Par-co nazionale delle Cinque Terre, Parco nazionale della Majella, Parco nazionaledella Sila.

FORMAZIONEINFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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■■■ MASTER / Presso La Sapienza di Roma nuovo percorso formativo di II livello in Sostanze Organiche Naturali

Competenze professionali mirate La didattica è articolata in due semestri e in sei moduli. Previste anche borse di studio

La sede del master in Sostanze Organiche Naturali è presso il dipartimento di Chimica dell’Università di Roma La Sapienza

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

2FORMAZIONE

Le Ferrovie dello Stato Italiane guardano alle

nuove generazioni per pre-pararsi alle sfide del futuro: innovazione, mercato euro-peo, liberalizzazione. Con questo obiettivo prende il via a gennaio un master univer-sitario in “Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi Ferroviari” ideato e realizza-to in partnership con “La Sa-pienza” di Roma, con la col-laborazione di AnsaldoBreda e Ansaldo STS, società del Gruppo Finmeccanica.Il master, che prevede bor-se di studio per complessivi 63mila euro, è rivolto a lau-reati di secondo livello in ingegneria (con titolo prefe-renziale per le competenze nell’ingegneria elettrica, elet-tronica, meccanica e traspor-ti) e offrirà un percorso di formazione professionale ai giovani neolaureati interessa-ti al settore ferroviario.L’impegno dei partecipanti sarà full time per sette me-si (gennaio - luglio 2012) e prevederà lezioni in aula con docenza di manager delle

Ferrovie dello Stato Italiane, visite a cantieri e impianti, esperienze sul campo, stage in una delle aziende partner. L’iniziativa intende rafforzare il rapporto tra istituzioni sco-lastiche e mondo del lavoro e creare competenze più ri-spondenti alle reali esigenze del mercato e del contesto produttivo in cui opera l’im-presa ferroviaria. Oggi, infatti, Ferrovie Italia-ne è un’azienda impegnata in uno scenario non più sol-tanto nazionale, ma europeo

e internazionale: scenari tut-ti fortemente competitivi e in continua evoluzione nei quali, per operare con suc-cesso, è diventato prioritario investire sul capitale umano inteso come driver fonda-mentale per fornire soluzioni innovative, creare valore, sfi-dare la concorrenza. La col-laborazione di Ferrovie dello Stato Italiane con il mondo accademico e con l’eccellenza dell’industria ferroviaria ita-liana in questo ciclo di studi rimarca una volta di più il

cambio di marcia impresso all’azienda dall’attuale gestio-ne e la sua conquistata capa-cità di misurarsi con tutti gli altri operatori, non solo euro-pei, in ambiti internazionali che impongono efficienza, professionalità, capacità diinnovarsi. Dare ai giovani talenti l’op-portunità di vivere diretta-mente le dinamiche aziendali è visto oggi da FS Italiane come un passaggio chiave per garantirsi anche in futuro quell’eccellenza che le è oggi riconosciuta a livello interna-zionale, sul fronte della tec-nologia per la sicurezza e nel settore dell’alta velocità. Prosegue anche con questi strumenti il percorso avviato da Ferrovie dello Stato Italia-ne: un’imponente opera di ri-sanamento dei bilanci e rin-novo totale del Gruppo FS e delle sue politiche aziendali.Il successo ottenuto dall’alta velocità ferroviaria, che ha modificato radicalmente le abitudini di vita e di viaggio di migliaia di italiani e ridot-to le distanze tra i principali

capoluoghi del Paese, è spie-gato dai dati di puntualità (95%) e gradimento (94%). E trova un felice riscontro nei 20 milioni di italiani che nel 2010 hanno scelto le Frecce AV delle Ferrovie italiane. Collaborare in questo pro-getto con la Facoltà di Inge-gneria dell’Università “La Sapienza” di Roma, ricono-sciuto centro di competenze tecnico-scientifiche, signi-fica quindi per FS Italiane contribuire a costruire una formazione di altissimo livel-lo, in grado di soddisfare le aspettative future del merca-to ferroviario per mettere in

condizione l’azienda di do-mani di continuare a creare ed esportare innovazione. Quello che FS Italiane chiede ai giovani neo laureati, è pas-sione ed entusiasmo. Qualità che necessitano di essere so-stenute da un’adeguata pre-parazione tecnico-scientifica, da un’ottima flessibilità in-tellettuale, dalla capacità di saper guardare sempre avanti e da uno spiccato spirito di squadra. Qualità indispensabili per imparare a mobilitare il bu-siness verso le sfide del cam-biamento. In Italia, in Europa e nel mondo.

FS Italiane alla ricerca di giovani talentiAccordo con La Sapienza di Roma per un master dedicato ai neolaureati in ingegneria

L’obiettivo del Master in Interoperabilità per la Pubblica Amministrazione e le Imprese è di fornire agli studenti una preparazione di alto livello sulle te-matiche dell’integrazione, della sicurezza e della cooperazione in sistemi informativi complessi fornendo metodologie di natura tecnologica, organizzativa e giuridica. Il Master è rivolto a Laureati Magistrali e a coloro che già operano nel settore dell’informazione che intendono ampliare la loro cultura sulla interoperabilità nei sistemi informativi complessi.L’interoperabilità è uno dei fattori principali di sviluppo e standardizzazione di sistemi distribuiti complessi e la cultura dell’interoperabilità può accrescere la qualità, la replicabilità e la messa a sistema di progetti di sistemi informativi eterogenei. Indirizzare in modo effi cace le problematiche di interoperabilità nei sistemi complessi necessita di una ampia visione che include, non solo gli aspetti tecnologici, ma anche quelli normativi, economici e organizzativi.Il Master si inquadra nell’ambito dell’integrazione ed interazione di sistemi informativi eterogenei come quelli indirizzati dal Piano EGOV 2012, rispetto al quale il Master è strettamente legato agli obiettivi di sistema previsti dal Piano stesso. Il Master si propone infatti di diventare un fattore abilitante per la valorizzazione di asset governativi esistenti e per la creazione di nuovi che includano le imprese in una visione omogenea. Tutto ciò allo scopo di creare servizi verso il cittadino e verso i decision-maker sempre più complessi e strutturati e con l’obiettivo di lungo termine di alimentare il contesto culturale per la realizzazione di sistemi informativi complessi a supporto di modelli di Collaborative Governance.Il Master, alla sua II Edizione, è rivolto a soggetti interessati a sviluppare una concreta professionalità nella modellazione, progettazione, analisi, gestione e conduzione di sistemi informativi interconnessi appartenenti a diverse entità indipendenti. La professionalità sarà mirata a gestire metodologie e strumenti che abilitano l’interoperabilità tra i sistemi informativi allo scopo di realizzare processi (tecnologici e non) di alto livello. L’interoperabilità indirizzata non solo a livello infrastrutturale e semantico ma anche a livello organizzativo e normativo fanno parte integrante di questa professionalità. In particolare l’inte-razione tra interoperabilità tecnologica (infrastrutturale, di sicurezza e semantica) e quella organizzativa saranno analizzate anche attraverso lo studio di casi e di “best practices”. Infi ne saranno approntati degli stages all’interno di progetti in una delle aziende partner del master.

Un Master con questi obiettivi è primo in Italia e non riscontriamo casi simili in Europa.

Le principali aziende partners sono: Telecom Italia, Almaviva, Microsoft, IBM, Oracle, Engineering, EMC2 e HP. Il Master è patrocinato da DigitPA e l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione.

Il percorso formativo del Master si articola sui seguenti corsi:

Master Universitario di II LivelloDirettore del master: Prof. Roberto BaldoniNumero dei posti disponibili: max 30. In via sperimentale per questa Edizione èprevista la partecipazione alle lezionivia streaming per un ristrettogruppo di studenti.Durata: Annualepomeridiana (h. 17.15 – 19.30)Costo (iva inclusa): 5.000 euroScadenza iscrizione: 07/12/2011Borse di studio: siEdizione del Master: II Edizione

Contatti:[email protected]

http://interoperability.dis.uniroma1.it

Telefono della segreteria didatticadel master: 06/77274024

“Interoperabilità per la Pubblica Amministrazione e le Imprese”Università di Roma “La Sapienza” - Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti”

via Ariosto 25 – Roma 00185

L’obiettivo del Master in Interoperabilità per la Pubblica Amministrazione e le Imprese è di fornire agli studenti una preparazione di alto livello sulle te-matiche dell’integrazione, della sicurezza e della cooperazione in sistemi informativi complessi fornendo metodologie di natura tecnologica, organizzativa e giuridica. Il Master è rivolto a Laureati Magistrali e a coloro che già operano nel settore dell’informazione che intendono ampliare la loro cultura sulla interoperabilità nei sistemi informativi complessi.L’interoperabilità è uno dei fattori principali di sviluppo e standardizzazione di sistemi distribuiti complessi e la cultura dell’interoperabilità può accrescere la qualità, la replicabilità e la messa a sistema di progetti di sistemi informativi eterogenei. Indirizzare in modo effi cace le problematiche di interoperabilità nei sistemi complessi necessita di una ampia visione che include, non solo gli aspetti tecnologici, ma anche quelli normativi, economici e organizzativi.Il Master si inquadra nell’ambito dell’integrazione ed interazione di sistemi informativi eterogenei come quelli indirizzati dal Piano EGOV 2012, rispetto al quale il Master è strettamente legato agli obiettivi di sistema previsti dal Piano stesso. Il Master si propone infatti di diventare un fattore abilitante per la valorizzazione di asset governativi esistenti e per la creazione di nuovi che includano le imprese in una visione omogenea. Tutto ciò allo scopo di creare servizi verso il cittadino e verso i decision-maker sempre più complessi e strutturati e con l’obiettivo di lungo termine di alimentare il contesto culturale per la realizzazione di sistemi informativi complessi a supporto di modelli di Collaborative Governance.Il Master, alla sua II Edizione, è rivolto a soggetti interessati a sviluppare una concreta professionalità nella modellazione, progettazione, analisi, gestione e conduzione di sistemi informativi interconnessi appartenenti a diverse entità indipendenti. La professionalità sarà mirata a gestire metodologie e strumenti che abilitano l’interoperabilità tra i sistemi informativi allo scopo di realizzare processi (tecnologici e non) di alto livello. L’interoperabilità indirizzata non solo a livello infrastrutturale e semantico ma anche a livello organizzativo e normativo fanno parte integrante di questa professionalità. In particolare l’inte-razione tra interoperabilità tecnologica (infrastrutturale, di sicurezza e semantica) e quella organizzativa saranno analizzate anche attraverso lo studio di casi e di “best practices”. Infi ne saranno approntati degli stages all’interno di progetti in una delle aziende partner del master.

Un Master con questi obiettivi è primo in Italia e non riscontriamo casi simili in Europa.

Le principali aziende partners sono: Telecom Italia, Almaviva, Microsoft, IBM, Oracle, Engineering, EMC2 e HP. Il Master è patrocinato da DigitPA e l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione.

Il percorso formativo del Master si articola sui seguenti corsi:

Master Universitario di II LivelloDirettore del master: Prof. Roberto BaldoniNumero dei posti disponibili: max 30. In via sperimentale per questa Edizione èprevista la partecipazione alle lezionivia streaming per un ristrettogruppo di studenti.Durata: Annualepomeridiana (h. 17.15 – 19.30)Costo (iva inclusa): 5.000 euroScadenza iscrizione: 07/12/2011Borse di studio: siEdizione del Master: II Edizione

Contatti:[email protected]

http://interoperability.dis.uniroma1.it

Telefono della segreteria didatticadel master: 06/77274024

“Interoperabilità per la Pubblica Amministrazione e le Imprese”Università di Roma “La Sapienza” - Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti”

via Ariosto 25 – Roma 00185

• Interoperabilità organizzativa• Interoperabilità tecnologica • Strumenti a supporto dell’ interoperabilità e best practises • Modelli di business e di organizzazione dei mercati di beni

e servizi per l’e-government• Normativa sull’interoperabilità

• Interoperabilità semantica• Metodologie e tecniche di sicurezza in sistemi informativi complessi• Metodologie e tecniche di gestione del SLA• Interoperabilità dei sistemi di gestione dei contenuti• Casi di Studio

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il 2011 segnerà una tappa fondamentale nella vita e

per il futuro dello IAL – Isti-tuto per l’Addestramento dei Lavoratori, lo storico ente di formazione professionale promosso dalla Cisl, dive-nuto oggi “Innovazione Ap-prendimento Lavoro”. A valle di una lunga fase di riflessione ed elaborazione, partecipata dal gruppo di-rigente del sindacato e ar-ricchita anche dagli autore-voli contributi culturali del Comitato Scientifico dello IAL nazionale, il progetto di rilancio della strategia dell’istituto è diventato real-tà, esplicitamente ancorato alle categorie di Innovazione, Apprendimento, Lavoro e strategicamente trasformato, nella struttura e negli assetti organizzativi del livello na-zionale e di tutte le strutture regionali, in società di ca-pitali. Una rete di imprese, quindi, ma con la qualifica di impresa sociale. Perché, se la formazione è quel bene

comune cui tutti oggi attri-buiscono funzioni generative di cittadinanza, di crescita e di coesione, allora la sua produzione esige un supple-mento di coinvolgimento e partecipazione che attori co-me le imprese sociali possono mettere in campo nei sistemi di welfare, a superamento di quella rigida dicotomia “pub-blico o privato” e per una effettiva riconciliazione dei principi regolatori dei sistemi economico-sociali: l’efficien-

za, l’equità, la coesione, la fi-ducia. Una scelta, quindi, che segna una discontinuità non con il senso dell’esperienza storica ed i valori di IAL o con la sua peculiare struttura a rete, diffusa su tutto il terri-torio nazionale che, anzi, dal-la trasformazione emerge più salda, quasi rigenerata, quan-to piuttosto con una visione e un approccio alla formazione professionale, che rischiano di apparire sempre più con-formisti nella elaborazione strategica e marcatamente routinari nelle metodolo-gie e nelle pratiche. Mentre per anni il sistema è rimasto bloccato in un dibattito tutto teorico su identità, dignità pedagogica, sostenibilità del finanziamento pubblico del-la formazione professionale, le imprese, specie le piccole e medie, hanno fatto fatica a trovare, costruire, abilitare le nuove competenze professio-nali che consentissero loro di misurarsi su mercati sempre più aperti, imprevedibili, in-

quinati dal dumping, perché l’offerta formativa pubblica, istituzionale, era standardiz-zata, rigida e non adeguata alla domanda. Cosa che, tra l’altro, ha inibito la diffusione dell’apprendistato e che l’at-tuale riforma vuole corregge-re valorizzando la formazio-ne “on the job” come anche il ruolo sussidiario, nella rile-vazione dei fabbisogni e nella costruzione dell’offerta, degli attori negoziali e degli stru-menti della bilateralità, quali i Fondi Interprofessionali. La formazione per e nel lavoro, dunque, da contesto natura-le di IAL diviene laboratorio d’elezione di Innovazione Apprendimento Lavoro srl impresa sociale che, in par-ticolare, conferma il proprio posizionamento strategico nella formazione continua, forte di una reputazione pro-fessionale che fa di questa im-presa l’interlocutore ideale ed il partner più qualificato delle aziende che credono nella formazione come fattore di

crescita. Un convincimento che l’attuale stagione di crisi ha reso più forte e consape-vole. La scommessa delle po-litiche attive del lavoro, che proprio intorno alla forma-zione tentano di riaggregare e rafforzare le misure di soste-gno al reddito e all’occupazio-ne, è stata responsabilmente condivisa tra Stato, Regioni e parti sociali e operativamente sostenuta con il contributo dei Fondi Interprofessionali.

Anche in questa fase, lo IAL ha saputo sostenere la do-manda delle imprese e dei la-voratori con attività e servizi, per l’occupabilità, la riquali-ficazione e il reimpiego, cali-brati sulle specificità territo-riali e settoriali e comunque progettati sempre intorno al-la persona e alla sua dignità, che ancora oggi si conferma-no l’asse portante della strate-gia del sistema IAL e del suosviluppo.

FORMAZIONE

La sede di IAL

Graziano Trerè, amministra-tore unico di IAL nazionale

■■■ IAL / L’ente di addestramento professionale si è trasformato in impresa sociale

Valorizzare la formazione “on the job”L’istituto oggi si propone come l’interlocutore ideale per soddisfare la domanda delle imprese

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