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Inaugurata a Medicina Nucleare la nuova PET/RM

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PERIODICO D’INFORMAZIONE

DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

Marzo 2015

DIRETTORE GENERALE

Claudio Dario

Leg. Rappr. A.O. Padova

DIRETTORE RESPONSABILE

Luisella Pierobon

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO

Angelo Avogaro, Giovannella Baggio, Silvia Baggio,

Franco Bassetto, Barbara Battistella, Marco Boscaro,

Franco Bui, Marco Zaccaria, Eliana Camporese

Servizi fotografici: Pietro Bernardi

Consulenza Legale: Luisa Longhini

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE

Via Giustiniani 1— Padova

tel. redazione 049.8213923

fax redazione 049.8218283

[email protected]

Registrazione del Tribunale di Padova

n. 1553 del 21.01.97 Registro Stampa

in copertina:

Il team di Medicina Nucleare

informainformasanitàsanità

SOMMARIO

Inaugurata a Medicina Nucleare la nuova PET/RM pag. 3

Malattie del Metabolismo pag. 6

Endocrinologia pag. 11

Eccezionale intervento di chirurgia plastica pag. 14

Medicina Generale pag. 15

Medicina dello Sport pag. 18

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Una breve cerimonia, alla presenza del Presidente della Regione Luca Zaia, lo scorso 26 gennaio ha fatto da cornice al taglio del nastro dell'apparecchiatura to-mografica di ultima generazione ad emis-sione di positroni combinata con la riso-nanza magnetica per l’esecuzione di in-dagini di medicina nucleare.

Caratteristiche

La caratteristica innovativa della PET/RM è che permette l’esecuzione simultanea di indagini PET (Positron Emission To-mography) e di Risonanza Magnetica (RM). L’industria ha sviluppato un’apparecchiatura così complessa per offrire a medici e pazienti un mezzo in grado di sfruttare, con un’unica indagine diagnostica, le informazioni fornite da queste due metodiche: funzionalità e vi-talità cellulare con la PET e morfologia e caratterizzazione tissutale con la RM. Ta-le nuova modalità ibrida di diagnostica d’immagini rappresenta la frontiera più avanzata del molecular imaging.

A livello mondiale attualmente risultano installate poche decine di esemplari. Questo non solo per il costo, ma anche perché l'istallazione e la manutenzione richiedono un elevato grado di specializ-

zazione da parte parte dei professionisti che la utilizzano: i medici nucleari, in stret-ta collaborazione con i radiologi e neurora-diologi, nonché con i clinici, al fine di ga-rantire l’appropriatezza delle prescrizioni.

Costi L’operazione, aggiudicata con gara pubbli-

ca europea per l’importo di € 7.785.000

(IVA inclusa), comprendeva: apparecchia-tura, assistenza, lavori di installazione. I-

noltre € 400.000 per adeguamento anti-

sismico. L’Azienda Ospedaliera ha partecipato con

€ 1.425.000. La Fondazione Cassa di Ri-

sparmio di Padova e Rovigo ha contribuito

con € 5.460.000 e € 1.300.000 destinati al

consolidamento e all'adeguamento struttu-rale dell’apparecchiatura nell’Ospedale Giustinianeo.

La PET/RM risulta utile per la diagnosi e la stadiazione delle neoplasie, in particolare quelle cerebrali, del collo, della mammella, del fegato e dell’apparato uro-genitale, nonché per lo studio delle patologie del

Inaugurata a Medicina Nucleare la nuova PET/RM

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muscolo cardiaco ed in campo neurologi-

co, specie per lo studio delle demenze e

delle epilessie. Altro importante vantag-

gio rispetto alla tradizionale PET/CT, è

dato dalla forte riduzione dell’esposizione

dei pazienti alle radiazioni ionizzanti, poi-

ché la risonanza utilizza campi magnetici

al posto dei raggi X.

Per questo è specificatamente indicata

per lo studio delle patologie oncologiche

dei bambini.

Utilizzo della PET/RM a Padova

L’apparecchiatura, proprio per le sue pe-

culiari caratteristiche, è destinata a svol-

gere prevalentemente un ruolo di ricerca

clinica con il coinvolgimento diretto di

specialisti in Medicina Nucleare, Radiolo-

gie e Neuroradiologia, in stretta collabo-

razione con i clinici. I principali campi di

interesse, che includono le patologie

dell’adulto e del bambino sono,

nell’ordine, oncologia, neurologia e car-

diologia.

Medicina Nucleare nell'Azienda Ospe-daliera di Padova

Il team di Medicina Nucleare è composto

da 5 medici di staff e 15 specializzandi di

Medicina Nucleare, 6 tecnici di Radiolo-

gia, 3 esperti informatici, 4 infermieri, 3

personale amministrativo (vedi foto di

copertina). Circa 10.000 all’anno sono i

pazienti che qui si rivolgono per le inda-

gini scintigrafiche, SPET e PET ed ora

anche PET/RM. Il Centro soddisfa sia lo

scopo clinico assistenziale che quello di

ricerca. La Medicina Nucleare padovana

è nota inoltre a livello nazionale e inter-

nazionale per gli studi in campo pediatri-

co. Vengono esaminati circa 1.000 bam-

bini ogni anno, numero di gran lunga su-

periore a quello normalmente riscontrato

nelle strutture di medicina nucleare an-

che di grandi ospedali a livello nazionale

ed internazionale. Per questo da un de-

cennio la struttura è stata identificata

dall’Associazione Italiana di Medicina

Nucleare ed Imaging Molecolare (AIMN)

come “Centro di Eccellenza in Medicina

nucleare Pediatrica”, nonché sede stabi-

le dell’annuale “Corso Residenziale di

Formazione in Medicina Nucleare Pedia-

trica”. Infine, è sede dell’unica Scuola di

Specializzazione in Medicina Nucleare

del Triveneto.

Progetti di ricerca

I progetti di ricerca clinica approvati dal

Ministero della Salute riguardano

l’utilizzo della PET/RM nella neoplasia

Inaugurata a Medicina Nucleare

la nuova PET/RM

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cerebrale, nel linfoma di Hodgkin e nei

tumori solidi extra-cranici in età pediatri-

ca.

Sono in avanzata fase di elaborazione

altri progetti di ricerca che riguardano

l’impiego della PET/RM per lo studio di:

sclerosi multipla, demenze, mieloma

multiplo e epatocarcinoma.

Il personale medico della Medicina Nu-

cleare e della Radiologia, coinvolto nei

progetti di ricerca PET/RM, prossima-

mente, si recherà presso la Medicina Nu-

cleare dell’Università di Monaco (TUM)

ove è, da tempo, installato un analogo

sistema PET/RM. Obiettivo della visita è

di approfondire le relative conoscenze.

La nuova PET/RM e la sala di presentazione gremita

Il Dott. Antonio Finotti, Pres. Fondazione Ca.Ri.Pa.Ro Il team di Medicina Nucleare

Inaugurata a Medicina Nucleare

la nuova PET/RM

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Malattie del Metabolismo

ORGANIGRAMMA UOC MALATTIE DEL METABOLISMO Direttore prof. Angelo Avogaro

Medici:

Dr. Bruttocao Andrea Dirigente Medico. Responsabile Amb. Piede Diabetico

Dr.ssa Bruttomesso Daniela Dirigente Medico. Responsabile Centro Riferimento

Regionale Microinfusori e sviluppo Pancreas Artificiale Dr.ssa Crepaldi Cristina Dirigente Medico. Responsabile Amb. trapiantati rene-pancreas

Dr. Fadini Gianpaolo Ricercatore Universitario. Coordinatore ricerca cellule staminali

Dr.ssa Guarnieri Gabriella Dirigente Medico. Responsabile Organizzazione Servizio di

Diabetologia

Dr. Maran Alberto Ricercatore Universitario. Coordinatore diagnostica diabetologica non invasiva

Dr.ssa Mariano Valentina Contrattista Aziendale. Componente ambulatorio di transizione

età pediatrica-età adulta

Prof. Paolo Tessari Professore Ordinario. Coordinatore Ricerca metabolismo Intermedio Dr.ssa Vedovato Monica Dirigente Medico. Coordinatrice Amb. nefropatia diabetica

Dr.ssa Vigili de Kreutzenberg Saula Dirigente Medico. Coordinatrice ricerca malattia vascolare nel

diabete

Dr. Vitturi Nicola Dirigente Medico. Responsabile servizio di ecografia

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PERSONALE INFERMIERISTICO AREA DEGENZA - 8° PIANO M ONOBLOCCO Coordinatrice

Bortolotto Sabrina

Infermieri:

Ballotta Pamela

Biasolo Tiziana

Bissacco Federico

Capponi Antonella

Corea Cristiane

Crivellari Rossella

Donati Flavia

Fanin Carmela

Ferrara Pierluigi

Foralosso Cinzia

Gallinaro Renata

Giombi Sara

Gioia Federica

Gottardo Debora

Greggio Silvia

PERSONALE INFERMIERISTICO SERVIZIO DI DIABETOLOGIA Coordinatrice

Bettiol Natalina

Infermieri:

Baldo Patrizia

Coletto Angela

Gasparin Daniela

Scarabello Nadia

Tessari Stefania

Veronese Chiara

Zaggia Valentina

PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO Segreteria di Direzione

Venneri Angela

Operatori socio-sanitari:

Brazzo Agnese

Capuzzo Claudia

Ghisu Maria Paola

Marcato Sonia

Griggio Gianna

Veronese Michela

Segreteria amministrativa:

Castellani Patrizia

Schuzz Bettina

Malattie del Metabolismo

Operatore tecnico addetto all’assistenza

Frison Manola

Dietista

Capparotto Carmela

Segreteria amministrativa

Jannucci Carla

BIOLOGI Responsabile dosaggi biologici

Dr.ssa Iori Elisabetta

Responsabile laboratorio Pancreas Artificiale

Dr.ssa Marescotti Maria Cristina

Responsabile Spettrometria di Massa

Dr.ssa Vettore Monica

Lagomarsina Veronica

Leaghu Magdalena

Pierobon Daniela

Sabbadin Catia

Volpe Giuseppina

Zanon Edy

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L’Unità Operativa Complessa di Ma-

lattie del Metabolismo assicura in regime

di degenza ordinaria il trattamento delle

complicanze acute della malattia diabeti-

ca (comi chetosici, iperosmolari, lattaci-

demici ed ipoglicemici), delle complican-

ze croniche in fase di acuzie

(insufficienza renale in corso di nefropati-

a diabetica, piede ischemico e con gan-

grena in corso di arteriopatia periferica o

di neuropatia - in collaborazione con la

Chirurgia Vascolare per interventi di riva-

scolarizzazione - piede di Charcot -, mio-

cardiopatia e coronaropatia diabetica in

fase di scompenso, vasculopatia cere-

brale in fase ischemica) e delle compli-

canze infettive. Inoltre sono valutati i pa-

zienti diabetici in fase pre e post-

trapianto di rene, pancreas o rene-

pancreas.

Vengono anche trattate le complican-

ze acute dell’obesità grave e delle dislipi-

demie e le neoplasie del pancreas endo-

crino.

L’UOC di Malattie del Metabolismo,

dispone di un ambulatorio divisionale e

per le Malattie Metaboliche attivo quattro

giorni la settimana, prevalentemente de-

dicato alle dislipidemie e di un Servizio di

Diabetologia (entrambi presso

l’Ospedale Giustinianeo) dedicato alla

diagnosi e al follow-up del paziente dia-

betico.

Presso il Servizio di Diabetologia si

trova il Centro di Riferimento Regionale

per la terapia con Microinfusori, dedicato

alla valutazione dei pazienti eligibili a te-

rapia con microinfusore, all’istruzione

all’uso e all’applicazione del microinfuso-

re, oltre che al follow-up di questi pazien-

ti.

Gli ambulatori diabetologici sono spe-

cifici per i diabetici tipo 1 e tipo 2.

L’attività del Servizio di Diabetologia è

rivolta ad assicurare la normalizzazione

del controllo metabolico mediante le tera-

pie più adeguate e innovative e conse-

guentemente a prevenire o rallentare le

complicanze croniche del diabete e a mi-

gliorare la qualità e l'aspettativa di vita

del paziente.

Malattie del Metabolismo

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Fornisce inoltre la completa valutazione

delle complicanze croniche in un percor-

so diagnostico-terapeutico dedicato, me-

diante diagnostica strumentale: esame

del fondo oculare, ecocolordoppler dei

tronchi sopraortici, elettrocardiogramma,

ecocardiografiacolordoppler, tests di

neuropatia autonomica, screening del

piede diabetico. L’inquadramento dia-

gnostico rappresenta la base per even-

tuali ulteriori approfondimenti diagnostici

e per i suggerimenti terapeutici al pazien-

te, che verrà valutato dallo specialista

cardiologo e diabetologo nell’epicrisi del

percorso.

E’ presente inoltre un ambulatorio

multidisciplinare per il piede diabetico,

nel quale collaborano in team, oltre al

diabetologo, il chirurgo del piede, il chi-

rurgo vascolare, l’ortopedico. Si eseguo-

no visite di prevenzione per la compli-

canza del piede, il trattamento delle le-

sione pre-ulcerative, medicazioni delle

lesioni in atto e interventi di chirurgia.

A tale ambulatorio è associata infatti

un’attività di day-surgery, in grado di ese-

guire piccoli interventi di chirurgia

d’urgenza o programmata.

Al Servizio di Diabetologia sono anche

attivi: un ambulatorio dedicato al diabete

in gravidanza; un ambulatorio per la ne-

fropatia diabetica; un ambulatorio per i

pazienti che devono affrontare o sono

stati sottoposti a trapianto d’organo; un

ambulatorio per l’applicazione del senso-

re del glucosio, che permette il monito-

raggio glicemico continuativo per 5-

7giorni; un ambulatorio di ecografia ad-

dominale e del collo, oltre a quello di e-

cografia cardiovascolare; un ambulatorio

di dietetica. E’ attivo inoltre un ambulato-

rio infermieristico per l’educazione tera-

peutica del paziente, che comprende

l’istruzione all’autocontrollo glicemico e

alla somministrazione della terapia insuli-

nica.

Altra mission dell’UOC Malattie del Meta-

bolismo è l’attività di ricerca, finalizzata

allo studio del diabete mellito tipo 1 tipo

2, delle sue complicanze croniche e della

sindrome metabolica, con particolare in-

teresse nel campo della fisiopatologia e

delle opzioni terapeutiche. L’attività di

ricerca è svolta a più livelli, comprenden-

do sia studi di biologia molecolare, sia

studi nell’animale, che in vivo, nell’uomo.

Malattie del Metabolismo

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la propria attività nell’ambito dell’Azienda

Ospedaliera/Università di Padova, Ospe-

dale di rilievo nazionale e di alta specia-

lizzazione, esplicano la ricerca scientifica

di base ed applicata, l’insegnamento nei

corsi di laurea magistrali e triennali e

post-laurea (Scuola di Specializzazione

in Endocrinologia e Malattie del Ricam-

bio, Scuola di Dottorato in Scienze Medi-

che e Sperimentali), l’attività formativa-

educativa e di informazione degli utilizza-

tori.

Tali servizi sono assicurati ai pazienti re-

sidenti nel territorio padovano, regionale,

nazionale ed estero che si rivolgono di-

rettamente all’Azienda Ospedaliera, in

funzione delle patologie da cui sono af-

fetti.

Attualmente i principali filoni riguarda-

no l’identificazione di nuove molecole e

vie di attivazione intracellulare, coinvolte

nella genesi delle complicanze croniche

e la possibile realizzazione di un'ansa

chiusa (minipancreas artificiale) per il

trattamento del diabete tipo 1, ovvero la

predizione, in base all’andamento glice-

mico del fabbisogno insulinico, mediante

l’utilizzo di sensori sottocutanei e di pom-

pe di infusione di insulina.

Per realizzare l’attività di ricerca,

l’UOC Malattie del Metabolismo si avva-

le, tra l’altro, di un laboratorio dedicato,

dotato di attrezzature sofisticate, tra le

quali la spettrometria di massa, qui è

possibile l’applicazione di tecnologie

all’avanguardia per gli studi che si avval-

gono di colture cellulari.

Il Laboratorio Metabolico collabora

con le strutture per l’assistenza

dell’Azienda per i dosaggi di ormoni pan-

creatici, di metaboliti e per la valutazione

dell’insulino-resistenza.

Le Malattie del Metabolismo svolgendo

Malattie del Metabolismo

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ORGANIGRAMMA U.O.C. ENDOCRINOLOGIA

diretto dal prof. Marco Boscaro

Staff medico:

Prof. Decio Armanini: patologie delle ghiandole surrenali, Endocrinologia ginecologica, della riproduzione e generale.

Prof. Corrado Betterle: Autoimmunità endocrina ed Endocrinologia generale.

Prof. Guglielmo Bonanni: Andrologia, Endocrinologia della riproduzione e generale.

Dott.ssa Caterina Mian: genetica e follow up delle tireopatie e dei tumori tiroidei ed endocrini Diagnostica

ecografica tiroidea e paratiroidea ed Endocrinologia generale. Dott. Davide Nacamulli: patologia tiroidea e paratiroidea. Diagnostica ecografica tiroidea e paratiroidea e

relative procedure interventistiche. Endocrinologia generale.

Prof.ssa Carla Scaroni: malattie dell’ipofisi e genetica dei tumori collegati. Tumori neuroendocrini. Patologie

genetiche surrenaliche. Disionie ed Endocrinologia generale. Dott. ssa Valentina Camozzi; patologie delle paratiroidi, dell’osso ed osteoporosi ed Endocrinologia generale.

L’UOC di Endocrinologia si avvale anche di personale tecnico-laureato universitario, ospedaliero o a contrat-

to altamente qualificato (Dott.ssa Paola De Lazzari, Dott.ssa Rosalba Gatti, Sig. Sergio Ferasin, Sig.ra Laura

Zambonin, Sig. Stefano Masiero, Sig.ra Dina Pozza).

Personale amministrativo Universitario: Sigg. Luca Francescon e Roberto Michelon. Personale infermieristico: Caposala: Ornella Crema, Stella Morato, Antonella Siviero, Antonella Lion, Lorenza

Saccuman, Maria Serena Tiengo, Sabina Gabbatore, Ornella Toniato, Mauro Zavan, Monica Facchinato.

Endocrinologia

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Creata nel 1982, è stata, al pensiona-

mento del prof. Austoni, l’UOC Endocri-

nologia annovera alcuni dei suoi allievi

più noti in ambito nazionale e internazio-

nale.

Nell’UOC di Endocrinologia lavorano do-

centi, medici, tecnici e biologi con com-

petenza riconosciuta. La UOC è anche

centro di riferimento per la Iodoprofilassi

della Regione del Veneto.

Fornisce una mole di prestazioni quantifi-

cabile in: 15.000 visite annue, 300 agoa-

spirati tiroidei, 2.000 ecografie tiroidee

circa, 6500 densitometrie ossee, 2.000

esami dello sperma, 2.000 esami di auto-

immunità, vari esami di biologia moleco-

lare per la diagnosi di tumori endocrini ed

esami genetici, alcuni dei quali esclusivi

per l’Italia.

L’ambulatorio integrato oltre all’attività

quotidiana di routine è in grado di offrire

complessi esami che, talora, vengono

espletati esclusivamente in tale sede.

L’Endocrinologia ha anche un reparto di

degenza, attualmente con 2 posti letto,

che ricovera circa 100 pazienti all’anno. Il

numero di ricoveri è destinato ad aumen-

tare dal momento che presto il numero

dei letti pari a 10 andrà a regime. I pa-

zienti ricoverati provengono in maggio-

ranza dal Veneto ed in parte da tutte le

regioni. Si tratta di persone affette da ne-

oplasie endocrine o sindromi o patologie

endocrine complesse.

Le competenze di cui ci occupiamo, spa-

ziano in tutti campi dell’endocrinologia

(patologie ipofisarie, tiroidee, paratiroide-

e, surrenaliche, riproduttive, autoimmuni,

andrologiche, di endocrinologia ginecolo-

gica, di ipertensione, dell’osso e della

transizione dall’età pediatrica all’adulta).

Consulenze specialistiche vengono effet-

tuate giornalmente in tutte le strutture as-

sistenziali dell’azienda ed in particolare in

Neurochirurgia, Chirurgie, Cardiologia,

Neurologia, Ginecologia, Pediatria, Oto-

chirurgia, Rianimazione e Malattie Infetti-

ve.

La UOC di Endocrinologia di Padova è

centro regionale di riferimento per la io-

doprofilassi nel Veneto.

Gli ambulatori accolgono pazienti con pa-

Endocrinologia

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tologie endocrine da tutta Italia e ciò è

dovuto all'alta specializzazione della no-

stra unità operativa, capace di fornire un

servizio di qualità in tutti i settori della

Endocrinologia. In tal senso è l’unica nel-

la nostra Azienda e l’unica nel Triveneto.

Per tali meriti si colloca, in recenti gra-

duatorie nazionali, tra le prime d’Italia.

Il personale universitario dell’UOC di

Endocrinologia ha compiti didattici nel

corso di laurea di Medicina e Chirurgia,

nelle scuole di Specialità di Endocrinolo-

gia e Malattie del Metabolismo, di Immu-

nologia Clinica ed Allergologia, di Malat-

tie Infettive, di Scienze motorie, dei Corsi

di laurea in scienze infermieristiche, sia

in sede che fuori Padova, ecc.

L’UOC di Endocrinologia, oltre

all’attività di assistenza e di didattica,

svolge anche attività di ricerca documen-

tata dalle migliaia di pubblicazioni appar-

se sulla letteratura internazionale e fir-

mate dal suo personale e accessibili dai

comuni motori di ricerca (PUBMED ecc.).

L’attività scientifica è anche documentata

dai numerosi congressi nazionali ed in-

ternazionali organizzati.

Endocrinologia

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Eccezionale intervento di chirurgia Eccezionale intervento di chirurgia Eccezionale intervento di chirurgia plastica: un ventunenne riacquista plastica: un ventunenne riacquista plastica: un ventunenne riacquista l’uso della mano l’uso della mano l’uso della mano

Un eccezionale intervento d'urgenza

dell'equipe di Chirurgia Plastica guidata

dal prof. Franco Bassetto ha permesso

ad un ventunenne, coinvolto in un grave

infortunio sul lavoro che gli aveva provo-

cato l'amputazione di una mano, di riac-

quistare l'uso dell’arto.

L'intervento risale ai primi giorni di feb-

braio. Il giovane lavoratore è stato rico-

verato in urgenza presso la Chirurgia

Plastica in seguito all'infortunio nel quale

aveva riportato l’amputazione netta e

completa della mano sinistra a livello del

polso. Elitrasportato dal SUEM a Pado-

va, è giunto in stato di choc nella sala

operatoria della Chirurgia Plastica.

L’équipe chirurgica (composta da 6 chi-

rurghi plastici, tre chirurghi ortopedici, tre

anestesisti e 12 infermieri) ha verificato

l'amputazione della mano.

Una prima équipe chirurgica ha procedu-

to, al tavolino servitore, a valutare le con-

dizioni del segmento amputato, che era

stato correttamente trasportato, avvolto

da un nylon, in ghiaccio. Una seconda

équipe ortopedica ha provveduto

all’intervento detto di “Osteosintesi con 5

fili di Kirshner” che dai metacarpi stabiliz-

zano la mano.

Al termine dell'intervento, durato 10 ore,

la mano si presentava ben perfusa e vi-

tale. La rivascolarizzazione si è mante-

nuta stabile per l'intera durata

dell’intervento. Il paziente è stato quindi

risvegliato e, considerata la stabilità dei

parametri vitali, inviato al reparto di de-

genza con decorso postoperatorio rego-

lare. Dopo qualche giorno in prognosi

riservata, il paziente ha potuto iniziare

regolarmente il percorso postoperatorio

ed è stato dimesso.

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Medicina GeneraleMedicina Generale

Direttore della Medicina Generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova è la prof.ssa

Giovannella Baggio, prof. ordinario dell’Università di Padova, che ha una cattedra di Medi-

cina di Genere - la prima cattedra in Italia di tale dimensione della Medicina; in sua assen-

za il dirigente medico f.f. è il dr. Silvio Donà - il coordinatore infermieristico è il dr. Matteo

Bernardi. Il comparto è costituito da 27 Infermieri e 9 operatori sociosanitari.

Vi è inoltre un gruppo di 10 Volontarie dell’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri)

che prestano servizio nei vari giorni della settimana.

In foto: una rappresentanza dell’équipe, da sinistra Bruno Girolami, Matteo Bernardi, Sil-vio Donà, Elisabetta Marzio, Mario Romano, Graziella Greggio, Emanuela Miola, Cristina Baldan, Giovannella Baggio, Francesca Pasin, Valentina Zappacosta, Mauro Bussolotto, Maria Teresa Aldinio, Erika Zola, Eddy Gallocchio, Vittorio Gabriele, Simonetta Bernardi, Gianmaria Barbato, Roberta Ravenna

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L’UOC di Medicina Generale si trova nel

Monoblocco dell’Azienda Ospedaliera

“Gianpaolo Braga”. E’ un reparto di Medi-

cina Interna che accoglie persone am-

malate di tutte le età e le assiste con se-

ria attenzione alla globalità dei bisogni

medici e con l’obbiettivo fondamentale

del “cure and care”, vale a dire curare le

malattie e prendersi cura della persona

ammalata nella sua globalità.

La Medicina Generale opera su:

45 letti di degenza ordinaria più 2 letti di

Day Hospital al settimo piano (tale piano

è stato ristrutturato nel 2010 e ha camere

a 4, 2 e 1 letto, molte delle quali dotate di

bagno); un ambulatorio, studio e stanza

operativa al decimo piano dove si ese-

guono manovre interventistiche (biopsie

epatiche, paracentesi, toracentesi) oltre

a ecografie diagnostiche e visite; un am-

bulatorio al Centro Clinico di Via Gustavo

Modena per l’attività ambulatoriale quoti-

diana.

Nell’UOC di Medicina Generale operano

3 Unità Operative Semplici (UOS):

1. UOS di Alcologia: specializzata in pro-

blematiche relative all’alcol, che ha un

ambulatorio e numerosi ricoveri

(Responsabile: dr.ssa Ilia Zanella);

2. UOS di Ecografia diagnostica ed inter-

ventistica: specializzata prevalentemente

in patologie epatiche (Responsabile:

dr.ssa Emanuela Miola);

3. UOS di Terapia delle Epatiti Virali:

specializzata nelle terapie più innovative

in tema di epatiti e centro hub per il Ve-

neto (Responsabile: prof. Alfredo Alber-

ti).

L’UOC di Medicina Generale è anche

sede del Centro Regionale di Medicina di

Genere e del Centro Studi Nazionale su

Salute e Medicina di Genere.

L’equipe medica che lavora in corsia è

composta di 11 Dirigenti Medici che se-

guono i letti della corsia, le UOS,

l’ambulatorio divisionale, le consulenze

internistiche per 4 Reparti chirurgici

(UOC di Chirurgia Generale, Vascolare,

Plastica, Urologia), e svolgono guardie e

reperibilità.

Il numero di ricoveri dal 2012 al 2014

sono stati di circa 1.400 l'anno con una

degenza media del 9,2 giorni. L’età me-

dia dei pazienti è andata aumentando

dal 2000 ad oggi di quasi 9 anni. Sono,

infatti, aumentati in modo consistente i

soggetti con età superiore a 75 anni, ed

in modo particolare le persone con età

superiore a 85/90 anni. Tali persone an-

ziane sono spesso portatrici di polipato-

Medicina GeneraleMedicina Generale

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logie, abbisognano di attenzioni mediche

e assistenziali, fanno uso di molti farma-

ci, a volte sono in condizioni sociali pre-

carie soprattutto per la solitudine e han-

no bisogno di sostegno medico ma an-

che affettivo e sociale. Per tale motivo è

essenziale un approccio multidimensio-

nale e multidisciplinare e una migliore

organizzazione del rapporto tra Ospeda-

le e territorio. Facciamo una particolare

attenzione alla fase di dimissione, che

spesso condiziona la lunghezza del rico-

vero.

Le principali patologie che costituiscono

motivo di ricovero dell’UOC di Medicina

Generale sono: malattie dell’apparato

cardiovascolare (scompenso cardiaco,

infarto del miocardio, aritmie cardiache,

vascolopatia cerebrale), epatopatie cro-

niche (epatiti croniche, cirrosi epatica,

neoplasie maligne dell’apparato epatobi-

liare e del pancreas), riabilitazione e di-

sintossicazione dall’alcol, broncopneu-

mopatie croniche e patologie gastrointe-

stinali.

I pazienti durante il ricovero hanno sem-

pre un punto di riferimento medico ed

infermieristico. Gli infermieri lavorano se-

condo il modello dei moduli assistenziali.

Valori fondanti sono la centralità del pa-

ziente nel percorso di cura, la continuità

assistenziale, l'attenzione all'eliminazio-

ne del dolore e il valore del lavoro di

gruppo. Altro punto cardine è la forma-

zione continua a cui ogni operatore si

dedica in modo da essere sempre ag-

giornato per fornire una assistenza di

qualità ai pazienti. C'è anche una forte

attenzione ai famigliari dei pazienti: i mo-

menti di visita sono tre nell'arco della

giornata ciascuno di 2 ore ed in caso di

bisogno un famigliare può rimanere per

tutta la giornata con apposito permesso.

L'UOC è all'avanguardia nella prevenzio-

ne degli errori sanitari secondo le diretti-

ve e protocolli aziendali, in particolare

per prima utilizza il controllo informatiz-

zato dei prelievi e delle trasfusioni. C'è,

inoltre, una forte specializzazione del

personale infermieristico per la cure delle

lesioni da pressione. L’UOC di Medicina

Generale non ha specializzandi di Medi-

cina Interna, ma partecipa alla formazio-

ne di medici di altre specialità che com-

piono i 6 mesi di esperienza in Medicina

Interna (cosiddetto “tronco comune”). E’

inoltre sede di tirocinio dei Medici in for-

mazione della Scuola di Medicina Gene-

rale, degli studenti di Medicina del quar-

to, quinto e sesto anno e del Corso di

Laurea in Infermieristica di primo, secon-

do e terzo anno.

Medicina GeneraleMedicina Generale

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Medicina dello SportMedicina dello Sport

“INFIAMMAZIONE, PATOLOGIE “INFIAMMAZIONE, PATOLOGIE CRONICHE ED ESERCIZIO”CRONICHE ED ESERCIZIO”

Il miglioramento della speranza di vita della

popolazione e con esso l’aumento della vita me-

dia, ha comportato una crescente prevalenza

delle patologie croniche.

Il fenomeno è da alcuni anni all’attenzione

dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che

ha avviato numerosi studi epidemiologici e dira-

mato linee guida per la prevenzione delle cronici-

tà.

Praticamente tutte le patologie croniche

hanno un elemento che le accomuna, rappre-

sentato dall’infiammazione . Contemporanea-

mente, praticamente tutte le patologie croniche,

oltre che dalla terapia farmacologica, traggono

beneficio dall’esercizio fisico, i cui effetti si espli-

cano anche sullo stato infiammatorio. Questo

effetto è tanto più importante in quanto

l’invecchiamento per sé determina una progres-

siva perdita di massa magra, perdita che rallenta

se si fa esercizio regolare.

Il Convegno “Patologie Croniche, Infiamma-

zione ed Esercizio” del 27-28 marzo 2015 mette

in rapporto questi elementi. La prescrizione di

esercizio nelle patologie croniche è un atto medi-

co già molto diffuso in altri paesi, ma che in Italia

stenta ad affermarsi soprattutto per la carenza di

professionisti competenti con solida preparazio-

ne clinica, di altrettanto competenti professionisti

dell’esercizio terapeutico e di ben definiti percor-

si assistenziali, con l’individuazione delle struttu-

re coinvolte.

La parte clinica del convegno si occupa invece

dei grandi obesi e dei trapiantati di cuore, non-

ché di casi clinici particolari.

Per tutti questi generi di paziente esiste un

percorso assistenziale che si svolge in ambito

ospedaliero (Medicina dello Sport e

dell’Esercizio) che parte dalla valutazione funzio-

nale con test da sforzo cardiopolmonare per arri-

vare alle indicazioni di esercizio e ad un primo

apprendimento degli esercizi da svolgere. Il test

cardiopolmonare, in particolare, viene eseguito

anche per molte altre patologie, come le cardio-

patie congenite, le vasculopatie, i tumori

dell’apparato emopoietico.

In definitiva, questo tipo di approccio clinico,

che l’UOC Medicina dello Sport e dell’Esercizio

fornisce, si aggiunge a quello già ampiamente

consolidato dei vari specialisti medici e chirurghi,

fornendo loro la possibilità di un completamento

diagnostico - terapeutico.

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