infoICIM - no. 35

16
N. 35 Periodico trimestrale - Anno IX Foglio nato nel 1993 ICIM ha sviluppato il primo schema di certicazione “Edicio Sostenibile”. La sostenibilità è di casa 3-4-5 I MERCATI Nuovi servizi Nuovi accordi Eventi Comunicazione 6-7-8-9 I CLIENTI Case history Nuove certi cazioni 10-11-12-13 APPROFONDIMENTI TECNICI Nuovi schemi Nuove normative 14-15 ATTUALITÀ Notizie dal mercato Notizie da ICIM Calendario corsi www.icim.it LUGLIO 2010

description

numero 35 - luglio 2010

Transcript of infoICIM - no. 35

Page 1: infoICIM - no. 35

N. 35Periodico trimestrale - Anno IXFoglio nato nel 1993

ICIM ha sviluppato il primo schema di certifi cazione “Edifi cio Sostenibile”.

La sostenibilità è di casa

3-4-5I MERCATINuovi serviziNuovi accordiEventiComunicazione

6-7-8-9 I CLIENTICase historyNuove certifi cazioni

10-11-12-13 APPROFONDIMENTI TECNICI Nuovi schemi Nuove normative

14-15 ATTUALITÀNotizie dal mercatoNotizie da ICIMCalendario corsi

www.icim.it

LUGL

IO 2

010

Page 2: infoICIM - no. 35

L’EDITORIALE

Il nuovo INFOICIM: una nuova visione nell’ottica delle aziende.

Il nostro giornale, InfoICIM, ad oltre 15 anni

dalla nascita cambia veste editoriale per

adeguarsi alla nuova linea grafi ca di ICIM e

per enfatizzare ancora di più quello che è stato da

sempre il suo obiettivo: aprire una linea di dialogo

con i nostri clienti per uno scambio di conoscenze

che possa generare opportunità di mercato.

E per perseguire l’obiettivo e rendere più fruibile e

interessante la pubblicazione, InfoICIM si propone da

questo numero secondo un nuovo progetto editoriale

suddividendo gli argomenti in sessioni e rubriche

segnalate in ogni pagina.

Ogni sessione diviene così una sorta di contenitore,

non necessariamente rigido, di articoli, rubriche e

argomenti con un fi lo conduttore comune. Con questa

nuova struttura editoriale di InfoICIM ci auguriamo

che il lettore sia facilitato nel reperire gli articoli di

suo interesse.

La linea grafi ca del nostro giornale riprende la nuova

linea di comunicazione lanciata nel 2009 con l’uso

del “Blu ICIM” e delle “Ellissi” che, parti caratterizzanti

l’immagine coordinata ICIM, adesso si ripropongono in

InfoICIM per segnalare le sessioni in cui si suddivide

la struttura del giornale.

Il nuovo progetto editoriale di InfoICIM è stato studiato

per trasmettere la percezione di tanti argomenti,

tante notizie, elementi che si muovono, eventi che

succedono con articoli inframmezzati da simboli

tipografi ci e grafi ci, per evidenziare alcuni passaggi,

favorire la lettura e conferire maggiore personalità al

nostro giornale, con una scelta accurata delle foto in

modo da prediligere immagini dal linguaggio fresco

che sottolineino la personalità del contesto editoriale.

Perché sappiamo che le foto, insieme ai titoli, sono

gli elementi che raggiungono per primi il lettore e

contribuiscono in modo decisivo alla loro percezione

e giudizio.

Il progetto editoriale prevede che InfoICIM comunichi,

attraverso la raccolta degli articoli da pubblicare, le

esperienze di ICIM sia da un punto di vista di lettura

del mercato, sia di racconto delle esperienze più

signifi cative dei propri clienti, sia di approfondimenti

di tematiche tecniche. Una panoramica ampia di tutti

gli aspetti che compongono il vasto scenario su cui

ICIM si muove e opera.

In altre parole, un nuovo InfoICIM che sottolinei e

trasmetta la personalità di ICIM, un organismo di

certifi cazione in continuo movimento, con tante

cose da dire, un organismo di certifi cazione che

basa il suo modo di essere sulla competenza che

gli deriva dall’esperienza e dalla tradizione ma

che ha sempre uno sguardo al futuro per cogliere i

nuovi trend di mercato in modo da sostenere i nostri

clienti attraverso servizi a supporto di innovazione e

sostenibilità.

A voi il giudizio se siamo riusciti nel nostro intento!

Buona lettura!

Tullio Badino

Per commenti sul nuovo progetto editoriale di InfoICIM: [email protected]

Ing. Tullio BadinoPresidente ICIM

02

Page 3: infoICIM - no. 35

I MERCATI

NUOVI SERVIZI

03

Al via la certifi cazione per valutare la sostenibilità degli edifi ci

ICIM propone la prima certifi cazione “Edifi cio Sostenibile”: un nuovo servizio che rende concreta

e attuabile la visione olistica della sostenibilità degli Edifi ci coniugando tecnologie, rispetto del territorio,

comfort e benessere dell’uomo.

I CIM ha sviluppato, per primo sul merca-to, lo schema di certifi cazione “Edifi cio

Sostenibile” che propone la valutazione della situazione energetica e ambientale dell’edifi cio attraverso l’esame degli ele-menti che rendono possibile la sostenibi-lità lungo tutto il ciclo di vita dell’edifi cio, la caratterizzazione di questi secondo l’uso a cui l’edifi cio è adibito e la valuta-zione dei molteplici aspetti legati al be-nessere degli utilizzatori.

Questa è in assoluto la novità proposta dal nuovo servizio ICIM: la misurazione di quei parametri come illuminazione, climatizzazione, accessibilità e fruibilità degli ambienti, rumore indoor e outdoor, che garantiscono un corretto bilan-ciamento tra le esigenze dell’am-biente, la sostenibi-lità economica e la qualità di vita di chi utilizza l’edifi cio.

Il benessere dell’in-dividuo e della col-lettività, parte inte-grante della soste-nibilità degli edifi ci, è l’obiettivo che ilservizio messo a punto da ICIM, nella sua qualità di organismo di certifi ca-zione di terza parte e accreditato, si pro-pone di misurare per consentire la va-lutazione oggettiva della sostenibilità degli edifi ci.

A partire dal 1° gennaio 2019 la direttiva 2002/91/CE prevede che sia consen-tita la costruzione dei soli edifi ci ad

emissioni zero, ovvero edifi ci in grado di produrre energia solo da fonti rinno-vabili. Gli interventi legislativi hanno puntato sul miglioramento della qualità dell’edilizia residenziale con l’utilizzo di tecniche e materiali che consentono un risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili.

Lo schema di certifi cazione “Edifi cio Sostenibile” di ICIM anticipa il recepi-mento della modifi ca alla direttiva ma si propone di integrare gli aspetti energetici in una visione più ampia basata su valori e criteri di sostenibilità che pongono al centro il benessere dell’uomo.

Lo schema ICIM con-sente infatti la valu-tazione dell’integra-zione tra risparmio energetico, riduzio-ne di impatto am-bientale e valutazio-ne delle prestazioni di comfort e benes-sere dell’uomo.

Sono queste le condizioni alla base

dei criteri di verifi ca e valutazione dello schema ICIM, criteri che rendono lo sche-ma assolutamente innovativo rispetto ad altri schemi applicati sul mercato.

Un edifi cio è un “contenitore” in cui agiscono risorse fi siche/energetiche di vario genere - energia termica ed elettri-ca, vibrazioni e rumore, acqua e aria - che hanno un impatto sull’edifi cio stesso e possono avere conseguenze sull’ambiente circostante.

Ognuna di queste risorse, interagendo con l’edifi cio, subisce trasformazioni che impattano sull’ambiente e sulle persone in termini di calore non utilizzato e spesso disperso, di inquinamento ambientale - polveri sottili, CO

2, altri gas - di rumori, di

spreco di risorse critiche come ad esempio l’acqua.

Una corretta costruzione ed un corretto uso dell’edifi cio portano ad una riduzione degli sprechi e dei costi e ad un benessere individuale e della collettività.

La sfi da che si pone è nella ricerca di ele-menti progettuali e soluzioni tecnologiche integrate che vadano ad incidere su diversi aspetti, simultaneamente, sfruttando fonti energetiche rinnovabili che diventeranno elementi progettuali per la costruzione e riqualifi cazione degli edifi ci del prossimo futuro. Tutto questo senza rinunciare all’estetica, al comfort, al lusso.

L’innovativo schema di certifi cazione “Edifi cio Sostenibile”, le cui specifi che sono riportate nella sezione dedicata agli approfondimenti tecnici a pag. 11, è stato presentato in un convegno organizzato a Milano in occasione della 1a certifi cazione Edifi cio Sostenibile rilasciata all’Hotel San Rocco di Orta, di proprietà della fami-glia Giacomini, antico monastero riquali-fi cato con il connubio di innovazione, tra-dizione e rispetto per l’ambiente a tutela del valore storico dell’edifi cio.

Lo schema ICIM applicato all’Hotel San Rocco dimostra l’effi cacia di una riqualifi -cazione della struttura di valore storico in

ottica di sviluppo sostenibile che, con un bilanciamento tra interessi economici-fi nanziari e interessi ambientali, pone al centro il benessere dell’uomo.

Si riportano, nella sezione dedicata ai Clienti a pag. 8-9, gli interventi di ICIM e GIACOMINI, azienda leader nel settore idro-termosanitario, al convegno “LA QUALITÀ ECOSOSTENIBILE DELLE STRUTTURE TURI-STICHE RICETTIVE: UN CORRETTO EQUILI-BRIO TRA ESIGENZE DEGLI UTENTI, TECNO-LOGIE E SOSTENIBILITÀ DEL TERRITORIO” che si è tenuto il 25 Marzo a Fiera Milano Rho in occasione della manifestazione fi e-ristica Expocomfort.

Page 4: infoICIM - no. 35

I MERCATI

NUOVI ACCORDI

04

I CIM e Gruppo CARIPARMA FriulAdria – che fa parte del gruppo francese

Crédit Agricole, leader europeo nel set-tore bancario e assicurativo – hanno sti-pulato una Convenzione per rendere più sicure e snelle le procedure di fi nanzia-mento ad aziende e privati che intendono installare un impianto per produrre ener-gia rinnovabile allo scopo di contribuire alla riduzione dell’inquinamento e, allo stesso tempo, usufruire degli incentivi e delle detrazioni fi scali previsti dallo Stato e dagli enti locali per gli investimenti in energia verde.

L’accordo, che testimonia l’impegno di ICIM e Gruppo CARIPARMA nei confronti delle aziende che vogliono innovare e dell’ambiente, riguarda l’installazione di impianti di energia di tipo fotovoltaico o a biomasse. In base ai termini della Conven-zione si prevede che, in caso di richiesta di fi nanziamenti per l’installazione di un impianto di questo tipo a uno degli Isti-tuti bancari del Gruppo CARIPARMA, ICIM conduca una preliminare verifi ca tecnica del progetto, che sostituisce le verifi che tecniche che sono parte integrante della procedura di fi nanziamento. Questa attestazione di qualità del progetto

da parte di un ente terzo e specializzato come ICIM garantisce tutte le parti coin-volte nell’operazione: istituto di credito, clienti ma anche progettisti e installatori degli impianti che potranno far valere sul mercato l’attestazione di qualità dei loro progetti. Attraverso la verifi ca tecnica del progetto, ICIM valuta se sussistono le condizioni di base idonee alla produzione d’energia rinnovabile e se l’impianto ipotiz-zato ha caratteristiche idonee alle fi nalità per cui è stato progettato. Dunque, ICIM, nella sua qualità di ente ter-zo attesta la conformità di quanto dichiara-to nel progetto a parametri standard fi ssati a livello internazionale, per valutare e preve-dere le prestazioni e la capacità produttiva dell’impianto.

Fino ad oggi, tutti gli Istituti di Credito si sono basati, nell’erogazione di fi nanzia-menti, su parametri e procedure diverse in base alla tipologia di impianto e all’am-montare del fi nanziamento stesso. Oggi, l’accordo tra ICIM e Gruppo CARIPAR-MA, snellisce la procedura di accesso al credito, riducendo i rischi connessi all’ero-gazione del fi nanziamento perché si basa su parametri condivisi e criteri omogenei.

La Convenzione tra ICIM e Gruppo CARIPAR-MA prevede che l’attività di verifi ca tecnica di progetto per impianti fotovoltaici e ali-mentati a biomasse, sia a supporto della attività di verifi ca preliminare dell’Istituto di Credito e sia obbligatoria per la conces-sione di “Cariparma Energia”, la soluzione fi nanziaria per le aziende che vogliono in-vestire nella produzione di energia da fonti rinnovabili, soluzione pensata dal Gruppo CARIPARMA per il rinnovamento energetico delle PMI italiane. “Cariparma Energia”, infatti, prevede l’ero-gazione di un fi nanziamento che può corri-spondere anche al 100% dell’investimento fi no a 5 milioni di euro.

ICIM e CARIPARMA: una convenzione che muove l’energia verdePiù sicure e snelle le procedure di fi nanziamento

per impianti fotovoltaici o biomasse.

La competenza dei costruttori, instal-latori e manutentori degli impianti del

sistema freddo è oggi riconosciuta grazie all’accordo fortemente voluto da ASSOFRI-GORISTI, primaria Associazione di catego-ria specifi ca del settore dell’impiantistica su sistema freddo, e ICIM, Ente di Certifi -cazione nazionale indipendente leader di mercato.

L’accordo, siglato il 25 Marzo a Milano in occasione di Mostra Convegno Expocom-fort, si pone l’obiettivo di qualifi care e pro-muovere l’effi cienza del servizio delle im-prese associate attraverso uno schema di certifi cazione appositamente creato per il settore del freddo e attraverso il rilascio di un marchio che, attestando l’avvenuta certifi cazione, promuova sul mercato il fattore competitivo della qualità certifi -cata da un Ente di 3a parte indipendente.

Costruttori, installatori e manutentori degli impianti del sistema freddo opera-no oggi in un mercato molto competitivo dove la concorrenza si gioca quasi esclu-sivamente sul prezzo. E una concorrenza basata sul prezzo genera rischi elevati per quelle imprese che fondano il proprio servizio sulla qualità e sull’effi cienza.

I rischi a cui le imprese possono andare incontro sono tanti e, fra questi, quelli più rilevanti possono riassumersi in: • Rischi causati dall’abbassamento del livello qualitativo del servizio.• Rischi causati dall’ingresso sul mercato di imprese la cui competenza non è provata. • Rischi causati dal mancato rispetto delle norme di buona tecnica e delle norme di sicurezza e di rispetto ambientale.

Inoltre, poiché il settore del freddo è un settore molto normato (PED, Gas Fluo-rurati, Saldatura, ecc.), le imprese che operano nel rispetto delle regole avver-tono l’esigenza di essere qualifi cate per differenziarsi, per offrire al mercato validi elementi su cui basare la scelta e trarne concreti vantaggi competitivi.

Sono queste le premesse e le esigenze, che hanno spinto ASSOFRIGORISTI e ICIM a stipulare l’accordo siglato il 25 Marzo, accordo che traduce la volontà di ASSO-FRIGORISTI di offrire alle proprie imprese associate una certifi cazione che attesti l’effi cienza dei loro servizi.

Grazie all’innovativo schema certifi cativo messo a punto per il settore del freddo, ICIM rilascia alle imprese che progetta-no, costruiscono, installano, manutengo-no e riparano impianti di refrigerazione commerciale e di condizionamento dell’aria

non domestici, una certifi cazione che ri-conosce l’effi cienza dei loro servizi.

Lo schema prevede tre livelli di qualifi ca “Silver, Gold e Platinum”, a seconda dei re-quisiti per i quali richiedere la conformità e a seconda delle modalità di effettuazio-ne delle verifi che - documentale e/o in campo.

Attraverso lo schema di certifi cazione, ICIM verifi ca le competenze, le attrezza-ture e le procedure per la corretta instal-lazione e manutenzione, per la gestione dei gas refrigeranti, per la salvaguardia della sicurezza sul lavoro e per il rispetto delle normative attinenti. Lo schema di certifi cazione ICIM è appli-cabile, in maniera volontaria, a tutti gli associati ASSOFRIGORISTI nonché alle aziende non associate ma operanti nel settore.

La certifi cazione rilasciata da ICIM è la scelta più effi cace per le imprese che intendono dimostrare la qualità dei loro servizi per farne fattore competitivo nei confronti della concorrenza e per tra-smettere al mercato un’immagine di grande affi dabilità.

La competenza di chi opera nel freddo diventa certifi cataGrazie all’accordo tra ICIM e Assofrigoristi i servizi di

installazione e manutenzione sono fi nalmente riconosciuti.

Valentino Verzotto - Presidente AssofrigoristiGaetano Trizio- Amministratore Delegato ICIM

Page 5: infoICIM - no. 35

I MERCATI

EVENTI

05

La 37ª Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione leader mondiale

nell’impiantistica civile e industriale e della climatizzazione con denominatore comune per il 2010 l’innovazione in tema di effi cienza e risparmio energetico, dal 23 al 27 Marzo a Fiera Milano Rho, e l’11ª edizione di Solarexpo, mostra e convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita, dal 5 al 7 Mag-gio a Fiera di Verona, hanno visto la par-tecipazione di ICIM nella doppia veste di espositore e relatore a convegni.

La Mostra Convegno Expocomfort, dopo quasi 50 anni di storia, si conferma uno degli eventi più importanti al mondo per i settori idrotermosanitario e sistemi di climatizzazione, oltre che uno dei punti di riferimento delle nuove tecnologie per l’effi cienza energetica e del mondo del ba-gno. Anticipa nuovi scenari di mercato per far incontrare domanda e offerta.

Obiettivi della manifestazione sono crea-re valore e relazione, promuovere l’in-novazione, lo sviluppo delle tecnologie legate al concetto di comfort, l’effi cienza energetica mentre il target si concentra su 10 settori merceologici raggruppati sulle tematiche principali di Caldo, Fred-do, Acqua, Energia. Quindi, riscaldamento, trattamento acqua, energie rinnovabili, condizionamento aria, ventilazione, re-frigerazione, tecnica sanitaria, ambien-te bagno, componentistica per impianti (pompe, valvolame, raccorderia, acces-sori termici), attrezzeria, servizi per il settore termoidrosanitario.

Solarexpo, mostra e convegno internazio-nale su energie rinnovabili e generazione distribuita, è la fi era leader dedicata alla sostenibilità energetica e alla green eco-nomy il cui obiettivo principale è quello di offrire agli operatori del settore il meglio

dell’aggiornamento sui temi della nuova economia: dal solare, eolico, geotermia e bioenergie, alla cogenerazione e trigenera-zione, dai progetti di trasferimento tecnolo-gico in Paesi in via di sviluppo ai green jobs.Anche questa edizione ha confermato, con presenza da record di visitatori nei tre giorni di manifestazione, il grande in-teresse che circonda il mondo delle ener-gie rinnovabili: più di 1.200 espositori hanno potuto confrontarsi con i diversi attori delle fi liere delle rinnovabili, illu-strando la loro offerta di prodotti e servizi

e discutendo sulle novità e sui trend di settore.

Le due manifestazioni fi eristiche sono state un palcoscenico importante per presentare quanto ICIM sta facendo sul mercato in termini di sostenibilità sia dal punto di vista di soluzioni rivolte al risparmio e all’effi cienza energetica, sia di interventi che possano salvaguardare il rispetto ambientale del territorio.ICIM ha presentato l’ampia offerta di ser-vizi - dal termico solare al fotovoltaico, dall’eolico al geotermico, dagli impianti a biomasse a quelli ad idrogeno - rivolti alle aziende che adottano modelli di sviluppo sostenibile del business e che, perse-guendo politiche di risparmio energetico, intendono trasformare in opportunità di crescita l’esigenza di ridurre il riscalda-mento globale del pianeta e le emissioni di agenti inquinanti.

L’energia quindi diventa un’opportunità di crescita e la certifi cazione, dalla EN 16001 alla certifi cazione di impianti ali-mentati da fonti energetiche rinnovabili alla certifi cazione Edifi cio Sostenibile, diventa uno strumento di marketing vin-cente per le aziende che intendono affer-marsi sul mercato puntando su innova-zione e sostenibilità.

ICIM a MCE e SOLAREXPO:una presenza da leader

Le due manifestazioni di maggior rilievo legate all’effi cienza

energetica e alle energie rinnovabili sono state un’occasione

per presentare l’impegno di Icim.

L’industria manifatturiera e le energie rinnovabili

AssoICIM, socio unico di ICIM S.p.A., rende noti i risultati

dell’indagine di mercato DOXA: l’88% delle aziende

manifatturiere italiane sta riducendo i consumi energetici.

COMUNICAZIONE

La crisi economica e la più alta bolletta energetica europea spingono le azien-

de italiane a tagliare costi e consumi, cercando nuovi fornitori, rendendo più ef-fi caci i processi e meno energivore le in-frastrutture, ma soprattutto installando impianti per produrre in proprio energia da fonti rinnovabili. Il boom del fotovoltai-co continuerà anche l’anno prossimo. Ma bisogna semplifi care la burocrazia, ren-dere più facili i fi nanziamenti, informare meglio e, soprattutto, garantire le impre-se sul ROI di questi nuovi impianti.

L’11% delle aziende manifatturiere italia-ne con più di 50 addetti ha già installato impianti per produrre energia da fonti rinnovabili mentre il 6% ha pianifi cato di installarli e il 61% ha valutato o almeno considerato la loro adozione. Tra le imprese che hanno installato gli impianti, il livello di soddisfazione è ve-ramente elevato (72%). Tra le varie tipo-logie di energia rinnovabile emerge il fo-tovoltaico installato, pianifi cato, valutato o almeno considerato dal 60% dell’intero comparto esplorato.Il risparmio economico, gli incentivi go-vernativi e la responsabilità sociale sono i principali driver per ridurre i consumi energetici; i principali freni sono di ordine economico-fi nanziario e burocratico. Dall’analisi emerge che le aziende che hanno già installato gli impianti per pro-durre energia rinnovabile sono:• Più attente ai costi energetici • Più grandi • Con spese energetiche minori• Più innovative• Più socialmente responsabili• Più attente alla comunicazione• Hanno un responsabile della gestione energetica che proviene dall’area tecnica.

Questi i principali risultati di una ricerca sulle energie rinnovabili e su quanto la loro applicazione sia in atto nell’indu-stria manifatturiera italiana, voluta da ASSOICIM socio unico di ICIM S.p.A., con gli obiettivi di esplorare le misure adotta-te dalle aziende per ridurre i consumi e i costi dell’energia, e di analizzare i driver e i freni che hanno determinato le scelte aziendali. La ricerca commissionata da AssoICIM a 6DVision Italia e realizzata con la colla-borazione di InSintesi e DOXA, ha preso in esame un campione rappresentativo dell’industria manifatturiera italiana con più di 50 dipendenti e quindi relativa a un universo composto da oltre 12.000 aziende (secondo i dati ISTAT). Dalla ricerca emerge che l’88% delle aziende del campione ha effettivamen-te fatto qualcosa: il 65% ha cambiato fornitore di elettricità o gas, il 49% ha

migliorato l’effi cienza dei processi pro-duttivi, il 34% ha migliorato l’effi cienza de-gli edifi ci e l’11% ha installato un impianto per produrre energia da fonti rinnovabili. I principali driver che spingono a ridurre i consumi energetici sono il risparmio eco-nomico (94%), gli incentivi fi scali (81%); motivazioni etiche (75%). I freni sono soprattutto di ordine fi nanzia-rio con il 70% del campione che dichiara di avere altre priorità fi nanziarie; il 57% che è frenato dal diffi cile accesso a fi nanzia-menti esterni e il 48% che dichiara diffi coltà a valutare i ritorni sugli investimenti. Inol-tre, vengono evidenziati problemi di ordi-ne burocratico (55%) e grosse incertezze

relative alla qualità delle installazioni de-gli impianti (42%). Dall’analisi emerge che la diffi coltà a va-lutare i ritorni degli investimenti, segna-lata dalla metà del campione, è in realtà il problema-chiave su cui lavorare per ridur-re i freni principali quelli, cioè, di ordine economico-fi nanziario. I risultati completi della ricerca sono su www.assoicim.it

95% 5%

79% 21%

75% 25%

71% 29%

64% 36%

62% 38%

risparmio

incentivi

etica

adeguamento a norme

innovazione

immagine

molto + abbastanza poco + per niente

70% 30%

57% 43%

55% 45%

48% 52%

42% 58%

39% 61%

finanziamenti esterni

burocrazia

valutazione roi

problemi installazioni

problemi prodotti

molto + abbastanza poco + per niente

inutile ambiente

34% 66%

Fotovoltaico

Biomasse

Solare termico

Geotermico

installato pianificato

Eolico

valutato considerato

0 10 20 30 40 50 60 70

altre priorità finanz.

Page 6: infoICIM - no. 35

Intervista a Martin Benoliel amministratore delegato di Endress+Hauser SicesthermLa parola all’AD dell’azienda leader mondiale nella fornitura di strumentazioni di misure,

servizi e soluzioni per l’ingegneria dei processi industriali.Intervista a cura di Angela Cucciniello*.

L’incontro tra ICIM e ENDRESS+HAUSER SICESTHERM è stato generato dalla

volontà dell’azienda di far certifi care l’im-pianto fotovoltaico installato.

La certifi cazione costituisce l’occasione per un punto di incontro tra una azienda che ha fatto di innovazione e sostenibilità la propria ragion d’essere e ICIM che, in li-nea con le proprie strategie, offre servizi a supporto di innovazione e sostenibilità.

La certificazione ICIM secondo lo schema proprietario “Certificazione Impianti alimentati da fonti energeti-che rinnovabili” è l’occasione per con-durre un’intervista all’Amministratore Delegato di ENDRESS+HAUSER SICE-STHERM, l’ing. Martin Benoliel, con l’obiettivo di conoscere le motivazioni che hanno sotteso la scelta di instal-lare un impianto per l’efficientamento energetico dell’azienda.

ENDRESS+HAUSER SICESTHERM è parte del Gruppo ENDRESS+HAUSER, leader mon-diale nella fornitura di strumentazione di misura, servizi e soluzioni per l’ingegneria dei processi industriali, ed è centro di pro-duzione e ricerca di strumenti di misura per la Temperatura.

La storia che raccontiamo attraverso l’in-tervista è un caso di successo e pone l’ac-cento su valori consolidati che nel rispetto della tradizione e attraverso politiche di creazione di valore per i clienti, hanno por-tato l’azienda, il Gruppo ENDRESS + HAU-SER, ad essere leader di mercato in oltre 40 paesi nel mondo.

“L’ambiente dove viviamo deve essere preservato. Una cultura ambientale è fon-damentale: ogni cittadino e ogni lavorato-re contribuisce in modo determinante alla salvaguardia di ciò che lo circonda”.Questo è quanto si legge nel rapporto di ENDRESS+HAUSER SICESTHERM Srl, azien-da che ha installato un impianto fotovol-taico semintegrato sul tetto dello stabili-mento.Ing. Benoliel, vuole illustrarci le motivazio-ni che hanno portato ad una tale scelta?

ENDRESS+HAUSER SICESTHERM Srl è par-te del gruppo ENDRESS+HAUSER, azienda leader mondiale nella fornitura di strumen-tazione di misura, servizi e soluzioni per l’ingegneria dei processi industriali.

La nostra società, in linea con le logiche organizzative del Gruppo che vogliono la suddivisione delle società in centri di com-petenza, ricerca e produzione è impegnata nella produzione di strumenti di misura per la Temperatura.

La nostra azienda, attenta alla salvaguar-dia dell’ambiente di lavoro e all’ambiente esterno, ha installato un impianto fotovol-taico sul tetto dello stabilimento. L’impian-to, costituito da 832 pannelli solari, ha una potenza di picco di 191,3 kw.

L’impianto consentirà a ENDRESS+HAUSER SICESTHERM di coprire circa 1/4 del suo fabbisogno energetico attraverso la produzione autonoma di energia pulita, con un enorme vantaggio ambientale per quanto riguarda le emissioni di CO

2.

La motivazione della scelta di investire in un impianto fotovoltaico sta nella continua attenzione alle condizioni di lavoro del pro-prio personale, attenzione che è uno dei va-lori forti del Gruppo ENDRESS+HAUSER (non solo, anche ra-gioni di tipo impian-tistico e fi nanziario).

Nella vita quotidiana lavorativa l’attenzio-ne si traduce nel sti-molare la lealtà nei rapporti, rafforzare i legami tra le per-sone, favorire l’en-tusiasmo e il senso di appartenenza, garantire prospetti-ve di carriera che ri-specchino le aspira-zioni delle persone. Il Gruppo è seria-mente impegnato a mantenere un bas-so turnover e a dedicare ore di formazione, al di sopra della media dell’industria metal-meccanica, per la crescita delle persone.

La responsabilità nei confronti dell’azien-da è strettamente legata a garantire condizioni di lavoro ideali e rispetto per l’ambiente: soprattutto in produzione il Gruppo ENDRESS+HAUSER è all’avan-guardia per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale.

È in questo contesto che si inserisce la volontà di installare un impianto fotovoltaico nella sede produttiva di ENDRESS+HAUSER SICESTHERM di Pes-sano con Bornago; impianto che, oltre a garantire l’effi cientamento energetico, garantisce un netto miglioramento dello stato dell’ambiente lavorativo e una dimi-nuzione dei consumi in particolar modo quelli legati alla climatizzazione estiva.

Passo successivo all’installazione è stata la richiesta di certifi cazione dell’impianto avan-zata a ICIM. La va-lutazione dell’ido-neità secondo le specifi che, l’esame dell’impianto secon-do tutti i parametri che ne identifi cano la qualità, compresa l’accessibilità per la corretta manuten-zione, allo scopo di garantire l’affi dabi-lità nel tempo, in-somma, la certifi ca-zione dell’impianto nel suo complesso rilasciata da un or-

ganismo di terza parte ci è sembrata la migliore garanzia dell’effi cacia del proget-to, dell’installazione e dei risultati.

La tecnologia per la misura industriale è un fattore decisivo per ottenere una qua-lità del prodotto costante nel tempo, l’otti-mizzazione del processo, la sicurezza e la protezione ambientale. Ing. Benoliel vuole raccontarci la storia dell’azienda?

Il Gruppo ENDRESS + HAUSER, interamente di proprietà della famiglia Endress, è costi-tuito da una rete di società indipendenti, gestite e coordinate da una Holding, con sede a Reinach, in Svizzera. Il gruppo comprende 86 società in 40 pae-si diversi, impiega 8.434 dipendenti con un turnover di 1.211 milioni di € (dati 2008).Le attività gestite dal Gruppo coprono mol-te aree della misura industriale: livello, portata, pressione e temperatura, l’analisi dei liquidi e la registrazione dei dati di pro-cesso, compresi i collegamenti con la stru-mentazione da campo a sistemi di control-lo di processo, passando da soluzioni di automazione e logistica. E tutto questo è stato creato in meno di 60 anni.L’azienda ENDRESS + HAUSER nasce nel 1953 fondata da Georg H. Endress e Lu-dwig Hauser. I due soci, a Loerrach, un piccolo paese nel sud della Germania, tra-sformano un vecchio capannone in una offi cina di produzione. I primi strumenti di misura progettati e prodotti furono misuratori di capacità ai quali si aggiunsero, in seguito, strumenti per la misura della pressione e della pres-sione differenziale, della portata di fl uidi, dei parametri di analisi industriale, della temperatura, e delle apparecchiature per la registrazione e la stampa dei dati di pro-cesso e per la comunicazione digitale. Subito dopo la fondazione la società intra-prende un programma di rapida espansione

I CLIENTI

06

CASE HISTORY

ing. Martin Benoliel Amministratore Delegato Endress+Hauser Sicestherm.

Page 7: infoICIM - no. 35

07

SUPERFICIE TOTALE: 5600 m2

PANNELLI PV: 1324 m2

N. PANNELLI: 832

ENERGIA INSTALLATA: 185,6 KWP

ENERGIA PRODOTTA: 223.324 KWH/Y

USO INTERNO: 159.453 KWH/Y

VENDUTO AL NETTO: 63.871 KWH/Y

RISPARMIO EMISSIONI CO2: 159 TON/Y

CAMPO FOTOVOLTAICO

che porta allo sviluppo di una rete compat-ta e globale di centri di produzione, società commerciali e agenti locali, con l’obiettivo di fornire il miglior sostegno possibile ai clienti in tutto il mondo. L’ultimo decennio ha visto l’evoluzione di ENDRESS+HAUSER da fornitore di stru-mentazione a fornitore di soluzioni com-plete per l’automazione di processo.

Dalla storia della famiglia che ci ha rac-contato e da quanto si legge nel sito cor-porate, percepiamo una forte impronta di cultura mitteleuropea, cultura improntata a valori forti e condivisi e disciplina.Ing. Benoliel, vuole spiegarci il signifi cato di quello che leggiamo essere “LO SPIRITO DI ENDRESS + HAUSER”?

“Servire prima di guadagnare”, questo è il principio che ha guidato l’azienda fi n dalla sua fonda-zione. Il Gruppo ENDRESS+HAUSER si basa su valori strutturali duraturi e chiare strategie condivise.La strategia del Gruppo è sor-retta da Visione e Missione, Credo e Carta Costituziona-le, forti fondamenta orien-tate al continuo successo della società; principi che impongono precisi standard di comportamento e garan-tiscono un elevato grado di trasparenza; valori comuni che danno vita a “Lo Spirito di ENDRESS+HAUSER”, valo-ri che sono strutturati in un Credo. E, a sostegno di questo, la Carta Costituzionale adottata dall’esecutivo nel 2003, spiega come tradurre il Credo nel business di tutti i giorni, attraverso una linea di comprensione comune e uno stan-dard di comportamento.

Durante la nostra visita allo stabilimento abbiamo notato alcuni pannelli esplicativi del modello di produzione adottato in EN-DRESS + HAUSER.Ing. Benoliel, vuole illustrarci il modello produttivo adottato nella sua azienda?

La produzione degli strumenti di misura segue il modello produttivo “Lean” che punta sulla semplifi cazione e velocizza-zione gestionali dei processi operativi per raddoppiare la produttività del lavoro in tutto il sistema, tagliare i tempi di produ-zione e le scorte del 90%, dimezzare il time to market dei nuovi prodotti, offrire a costi aggiuntivi modesti una più ampia varietà di prodotti, ridurre a metà gli errori e gli scarti del processo. Filo conduttore della “lean production” di ENDRESS+HAUSER è la caccia agli sprechi

mentre l’identifi cazione del fl usso del valo-re è concetto fondamentale perché tutto deve ruotare intorno al valore del prodot-to per raggiungere l’obiettivo fi nale di “ciò che serve, quando serve, nella quantità che serve”. La tecnologia per la misura industriale è un fattore decisivo per l’inge-gneria dei processi. Si parla di ingegneria dei processi laddove le sostanze vengono modifi cate, combina-te o convertite attraverso processi mecca-nici o attraverso l’effetto del calore o delle reazioni chimiche. Gli strumenti innovativi prodotti da ENDRESS+HAUSER misurano e controllano i livelli, la pressione, la tem-peratura utilizzando diversi principi di mi-surazione per operare in modo affi dabile e accurato in ogni situazione.ENDRESS+HAUSER copre tutti i settori del-la misura industriale, dal sensore alle so-

luzioni di sistema complete, tanto che su “Portrait”, uno dei corporate magazine, si legge: “ovunque voi siate, persino nei posti più im-pensati, troverete qualcosa prodotta da noi: bevendo dell’acqua, mangiando un panino, aprendo il giorna-le, prendendo un antido-lorifi co, passando sotto un ponte o viaggiando in aereo – l’ingegneria dei processi è sempre sullo sfondo. ENDRESS+HAUSER è partner dell’industria dei processi” operando in di-versi settori: industria delle acque, industria chimica, industria alimentare, oil

& gas, industria farmaceutica, power & energy, materie prime, industria cartaria, energie rinnovabili.

L’innovazione è uno dei fattori chiave per il successo di una azienda e la continua ricerca sostiene l’innovazione e crea un futuro per il business sostenibile.Ing. Benoliel, quanto ENDRESS + HAUSER è sensibile all’innovazione e in che modo è sollecitata per creare risultati concreti?

La ricerca è uno dei fattori di successo del Gruppo. Pur producendo centinaia di migliaia di strumenti di misura all’anno, ENDRESS+HAUSER non fa produzione di massa ma si considera azienda manifattu-riera. Ciascuno strumento è unico selezio-nato tra un range di 2500 prodotti con mi-gliaia di possibilità di personalizzazione.ENDRESS+HAUSER adotta la cultura dell’in-novazione, il 30% dei prodotti ha meno di 5 anni di vita. Prodotti innovativi che con-sentono ulteriori benefi ci per il cliente. Nel 2004, il Gruppo ha ottenuto ben 168 nuovi brevetti, investendo l’8.9% del

suo fatturato nella ricerca e sviluppo. ENDRESS+HAUSER al momento detiene 3.000 “brevetti vivi” a suo nome. L’azienda persegue un’attiva politica dei diritti di brevetto. Endress+Hauser PatSer-ve, una divisione di ingegneri con sede a Weil am Rhein, in Germania, si prende cura di tutto ciò che riguarda i diritti industriali. Grazie al “Meeting annuale dell’Innovazio-ne”, ENDRESS+HAUSER dà rilievo e riso-nanza all’operato dei propri “Inventori” as-segnando il Patent Rights Incentive Award ad inventori provenienti da tutto il mondo.

L’innovazione è legata alla sostenibilità, altro concetto chiave per una azienda di successo.Ing. Benoliel, in che modo il Gruppo EN-DRESS + HAUSER intende il concetto di Sostenibilità?

Sostenibilità è attenzione ai clienti, al per-sonale, all’ambiente esterno e all’ambiente di lavoro ed è anche attenzione ai costi.L’impegno teso alla sostenibilità è caratte-rizzato dallo stretto contatto con il cliente, dalla rapida reattività grazie ad una rete di assistenza estesa, dalla grande compe-tenza di esperti qualifi cati.L’attenzione al personale è caratterizzato dall’assicurare l’occupazione e dalla co-stante valorizzazione della creatività con l’obiettivo di creare un ambiente idoneo ad incoraggiare lo sviluppo di idee innovative. E Sostenibilità è anche attenzione ai costi. Citando le parole di Mr. Klaus Endress CEO del Gruppo “Nel 2009 abbiamo esaminato a fondo le nostre “spese” ed abbiamo rivi-sto molte vecchie abitudini”, viaggi e riu-nioni sono state limitati, i salari non sono stati aumentati, i dividendi degli azionisti sono stati diminuiti. In linea con le politiche corporate di at-tenzione ad un ambiente di lavoro pulito, effi ciente e sicuro, ENDRESS+HAUSER SICESTHERM, nel 2009 installa l’impianto fotovoltaico e un nuovo impianto di raffre-scamento/riscaldamento nel capannone produttivo. L’impianto, composto da 16 unità ventilanti ed un gruppo frigorifero, funziona anche in modalità pompa di ca-lore e con logica di free-cooling, ovvero sfruttando il raffreddamento notturno. Tutto questo consente di condizionare l’intera area produttiva di quasi 5.000 m2 per un volume di oltre 30.000m3, garan-tendo un corretto ricambio d’aria ed un enorme vantaggio in termini di benessere e di umidità all’interno dello stabilimento.Sempre nel 2009 è installato un nuovo

sistema di aspirazione per polveri e fumi composto da un estrattore dotato di inver-ter e sono portate a termine le rilevazioni ambientali, sia per quanto riguarda le emis-sioni in atmosfera che per quelle eventual-mente presenti all’interno dei vari reparti.La gestione ottimale delle risorse ambien-tali è diventata prioritaria. È stato quindi creato un gruppo di lavoro per analizzare tutti i consumi, gli sprechi e i rifi uti prodotti in azienda. Le numerose iniziative intraprese per il contenimento dei consumi hanno permes-so una riduzione di oltre il 10% del consu-mo di metano, e un sostanziale pareggio, rispetto al 2008, del consumo di energia elettrica nonostante un netto incremento delle utenze collegate, tra cui il nuovo im-pianto di condizionamento.

Ing. Benoliel, a conclusione di questa inte-ressante intervista che ha raccontato un caso di sicuro successo, vuole indicarci quali sono le strategie future del Gruppo ENDRESS + HAUSER?

Rispondo facendo mio il pensiero di Mr. Klaus Endress, CEO del Gruppo, pensiero riportato nel corporate magazine “Portrait”.“Le aziende a conduzione familiare sono particolari e la ENDRESS+HAUSER è una tipica azienda a conduzione familiare. Il nostro obiettivo più alto è quello di creare valore per i nostri clienti. Sono loro al cen-tro del nostro business. Le attività che poniamo in essere sono det-tate dai loro obiettivi e necessità. Noi crediamo fermamente che il successo a medio e lungo termine sia determinato da rapporti leali con clienti associati e partner. ENDRESS+HAUSER nel tempo si è affer-mata come azienda leader nel settore conquistando clienti e mercati in tutto il mondo. Abbiamo completato il nostro ran-ge di prodotti, aumentato la capacità di produzione nel mondo, affi nato la nostra propensione tecnologica e realizzato una organizzazione effi ciente.

La strategia per il 2015 e oltre continua su questa strada: vogliamo rafforzare la nostra presenza sui mercati globali, vo-gliamo soddisfare le esigenze dei clienti in modo ancora più specifi co, vogliamo lavorare più a contatto sia con il Gruppo che con i partner esterni. E desideriamo raggiungere questi obietti-vi come un’azienda indipendente”.

*Managing partner 6DVision Italia

Page 8: infoICIM - no. 35

I CLIENTI

NUOVE CERTIFICAZIONI

08

L’Hotel San Rocco di Orta San Giulioottiene la certifi cazione ICIM “Edifi cio Sostenibile”

L’Hotel San Rocco sul lago D’Orta è il primo albergo italiano che ha conseguito la certifi cazione “Edifi cio Sostenibile”

rilasciata da ICIM. Di proprietà della famiglia Giacomini, titolare dell’omonima azienda Giacomini S.p.A.,

leader nel settore idrosanitario, è un’esempio di riqualifi cazione che coniuga felicemente comfort e sostenibilità.

Si riporta qui una sintesi degli interventi di Alberto Franzi, coordinatore della con-sulenza tecnica GIACOMINI, e di Paolo Gia-noglio, Direttore ICIM, tenuti durante il con-vegno realizzato il 25 Marzo a fi era Milano Rho dal titolo: “La qualità ecosostenibile delle strutture turistiche ricettive: un cor-retto equilibrio tra esigenze degli utenti, tecnologie e sostenibilità del territorio”Il testo integrale degli interventi è pubbli-cato sul numero di Luglio di Hotel Domani e sul sito www.icim.it .

ALBERTO FRANZI, GIACOMINI:

Sono stato incaricato di seguire i lavori di riqualifi cazione energetica effettuati nel 2009 all’Hotel San Rocco sul lago d’Orta. La struttura risale al 1600. Successivamente, l’edifi cio è stato per quasi 150 anni convento di clausura, fi no agli anni ’60 del Novecento, quando le suo-re Giuseppine lo cedettero per trasformar-lo nell’attuale albergo.

Il nucleo centrale conserva ancora le ca-ratteristiche delle precedenti destinazioni d’uso, oggi però come albergo deve garan-tire anche tutto ciò che i clienti si aspetta-no coniugando ambiente naturale, tradi-zione e modernità. Da questo è derivata la necessità dell’in-tervento di riqualifi cazione effettuato nel 2009, i cui obiettivi erano: • Comfort come primaria necessità • Comfort termico superiore agli standard• Impianti non visibili per garantire la puli-

zia estetica degli ambienti• L’impatto acustico altro aspetto fonda-

mentale in un luogo come Orta San Giu-lio dove, mancando il traffi co veicolare, il silenzio è pressoché assoluto.

• Risparmio energetico e innovazione tec-nologica

• Controllo centralizzato di camere e am-bienti

Gli edifi ci sottoposti a ristrutturazione sono stati due: Villa Gippini che risale al 1400, ed è sottoposta a vincoli della So-vrintendenza dei Beni Culturali, e il corpo centrale del San Rocco.

La ricerca del comfortIl comfort è un concetto risolvibile sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo. Dal punto di vista qualitativo, il nostro corpo è in equilibrio termico ottimale quando scambia calore con l’ambiente che lo circonda in modo proporzionato: il 45%, la parte preponderante, dipende dall’irraggiamento cioè dalla sensazione che il nostro corpo ha delle temperature

delle superfi ci che lo circondano; il 30% deriva dalla convezione, cioè il calore che il nostro corpo scambia con l’aria che lo circonda; il 25% dall’evaporazione, cioè la parte di sudorazione.Queste sono le condizioni ottimali ma quando condizioniamo un ambiente pos-siamo modifi care questa proporzione. Dal punto di vista quantitativo, il comfort è misurabile e quindi non è più una sen-sazione personale ma qualcosa di molto oggettivo. C’è una norma europea che ha recepito alcune ricerche che hanno defi -nito quale sia il comfort per una persona media che viene misurato con due unità di misura:• PMV (Predicted Mean Vote): il voto medio

che ciascuno potrebbe dare alla propria percezione del comfort all’interno di un ambiente. Zero è il voto perfetto, perché signifi ca che la persona sta bene perché percepisce le condizioni ottimali

• PPD (Predicted Percentage of Dissa-tisfi ed): il valore statistico che indica quante persone in certe condizioni sta-tisticamente daranno quel voto. Il voto perfetto non soddisfa comunque tutti. L’ottimale è arrivare ad avere solo il 5 per cento di insoddisfatti.

Per quanto riguarda il comfort termico, con la certifi cazione ICIM si è potuto in-tervenire grazie a una normativa che sta-bilisce quali sono i parametri da misurare e quali sono i risultati che si ottengono in base a quel risultato. Importantissimo è anche il comfort acustico sia all’inter-no dell’ambiente, sia il rumore emesso dall’impiantistica all’esterno dell’edifi cio.

Oltre al comfort, tra gli aspetti fondamen-tali per la defi nizione di “edifi cio soste-nibile” c’è anche il risparmio energetico. Per rispondere a questa esigenza si è provveduto a installare impianti a bassa temperatura, che utilizzano acqua a bas-sa temperatura.

Abbinando caldaie a condensazione e gruppi frigoriferi condensati ad acqua con impianti a bassa temperatura (pavimenti e soffi tti radianti), ciò ha permesso un au-mento dei rendimenti delle caldaie del 20% e un aumento dei rendimenti dei gruppi frigo del 60%.Questo ha consentito di migliorare:• Effi cienza energetica e uso risorse• Scarichi ed emissioni • Ciclo energia• Strutture e attrezzature

Il combustore catalitico a idrogenoLa tecnologia dell’albergo è caratterizzata dalla presenza del combustore catalitico a idrogeno H2ydroGEM impiegato per il riscaldamento dell’acqua dei pavimenti radianti di 10 camere, 1 suite, il loggiato e gli ambienti comuni di Villa Gippini. Il com-bustore catalitico ha lo scopo di raggiunge-re l’obbiettivo di zero emissioni, cioè non produrre CO

2, né localmente né a distanza.

Il vettore energetico utilizzato è l’idrogeno che viene prodotto localmente da un elet-trolizzatore che è una macchina che, utiliz-zando energia elettrica, scinde l’idrogeno dall’ossigeno nell’acqua. L’idrogeno viene quindi reso disponibile al combustore. Non volendo creare CO

2, l’energia elettrica che

utilizziamo la produciamo con un impianto fotovoltaico. Non essendo stato possibile realizzare un campo fotovoltaico adegua-to a Orta, si è pensato di realizzarlo sulla copertura dello stabilimento Giacomini che si trova sulla sponda opposta del lago rispetto all’albergo. L’energia viene poi tra-sportata attraverso gli impianti dell’Enel e utilizzata per estrarre l’idrogeno. L’energia elettrica va all’elettrolizzatore dove l’ac-qua viene scissa in idrogeno e ossigeno. Questi vengono impiegati nell’elettrolizza-tore dove con dei catalizzatori (che per-mettono di avere temperature contenute) l’idrogeno e l’ossigeno che deriva dall’aria (il comburente) si ricombinano producen-do dell’acqua calda attorno ai 40 gradi ot-timale per i sistemi radianti utilizzati per il riscaldamento. In questo modo si evita la produzione di NOx che è un inquinante che si produce alle alte temperature. A basse temperature si ha la sola produzione di aria e acqua allo stato di vapore.Tutto questo ci ha permesso di agire in perfetta assonanza con le linee guida di ICIM e quindi l’ottenimento del certifi cato è stato una formalizzazione di quanto si era già pensato di creare.

Page 9: infoICIM - no. 35

PAOLO GIANOGLIO, ICIM:

L’edifi cio è oggi un punto di interesse pro-prio per quello che rappresenta in termini di impatto ambientale. Negli ultimi anni la legislazione ha posto l’attenzione su questo settore, e questa attenzione si intensifi ca di anno in anno per il raggiun-gimento degli obiettivi di riduzione dei consumi e delle emissioni.

Tutto questo è possibile anche grazie alla tecnologia e all’innovazione che oggi permettono soluzioni in grado di salva-guardare aspetti ambientali ed economi-ci senza limitare il benessere e il comfort per gli utilizzatori.Risparmiare non è più sinonimo di rinun-cia o di riduzione delle aspettative di sod-disfazione del cliente/utente.Stiamo parlando di un settore, quello della ricettività turistica che è anche correlabile al concetto di lusso da un lato e al concetto di risparmio dall’altro perché un minore im-patto energetico signifi ca anche riduzione dei costi e minore impatto ambientale.

A parità di location e di decisione di dove si vuole andare e a parità di condizioni economiche, la scelta del consumatore è sempre più spostata verso soluzioni che garantiscano anche minore impatto am-bientale. Sempre più spesso la soddisfazione del cliente dipende anche dalla percezione di contribuire con le proprie scelte di consu-mo alla salvaguardia dell’ambiente, al ri-sparmio energetico e alla riduzione delle emissioni in atmosfera.

La scelta dell’imprenditore di investire in sostenibilità è quindi un’occasione di risparmio diretto su consumi e costi di gestione; una scelta etica di riduzione dell’impatto ambientale e sociale gene-rato dalle infrastrutture aziendali; uno strumento di marketing verso la clientela potenziale, sensibile a nuove proposizio-ni di servizio.

09

Monferrato: ICIM rilascia la certifi cazione ISO 14001/convalida EMAS I primi cinque comuni aderenti alla convenzione

EMASMONFERRATO ottengono la certifi cazione ICIM.

I l 2 Maggio 2010, presso l’infopoint del Comune di Occimiano, i Comuni di MI-

RABELLO, OCCIMIANO, SALA MONFERRATO, SAN GIORGIO MONFERRATO, TERRUGGIA aderenti alla Convenzione EMASMONFER-RATO hanno ricevuto la certifi cazione ISO 14001 e la Convalida della Dichiarazio-ne ambientale ai sensi del regolamento EMAS (Environmental Management and Audit Scheme) da ICIM.

La certifi cazione ISO 14001/convalida EMAS rilasciata ai primi 5 comuni aderen-ti alla Convenzione EMASMONFERRATO rende concreto il percorso di qualifi cazio-ne e valorizzazione del territorio e mette in atto, come dichiara il Presidente della Convenzione EMASMONFERRATO, prof.

Ernesto Berra, “un ciclo virtuoso dello sviluppo del territorio ma soprattutto un metodo di lavoro e strumenti di program-mazione e conoscenza che possano faci-litare la promozione di una cultura diffusa dello sviluppo sostenibile e che siano di stimolo a fare sistema”. La certifi cazione dei primi 5 Comuni, sui 25 che aderiscono alla Convenzione EMA-SMONFERRATO, è un grande risultato oggi che l’ambiente costituisce un elemento centrale delle politiche europee e oggi che la normativa nazionale ha introdotto per gli Enti Locali i concetti di effi cacia ed effi cienza e richiede la capacità di gover-

nare il territorio in maniera partecipata realizzando azioni di promozione e signi-fi cativo coinvolgimento di tutte le parti interessate. Essere un Comune certifi cato rappre-senta per EMASMONFERRATO un risultato fondamentale nel percorso di valorizza-zione e sviluppo sostenibile basato sulla competitività delle proprie eccellenze nel pieno rispetto dell’Ambiente e della Quali-tà della vita.

Ciascuno dei 25 Comuni, dotato di propria identità rappresenta un tassello impor-tante per dare valore a un territorio che sta per essere riconosciuto dall’UNESCO e ha centri di eccellenza come l’artigiana-to orafo (per la vicinanza di Valenza), la

produzione agroalimentare ed enogastro-nomica (vini, riso, salumi).

ICIM ha considerato l’iniziativa in linea con i propri obiettivi di sviluppo in termi-ni di sostenibilità, innovazione, sviluppo sociale, tutela e qualifi ca del territorio e il suo ruolo come Ente di 3a parte indipen-dente che verifi ca la corretta applicazione dei metodi di gestione ambientale è cru-ciale per l’instaurarsi del clima di fi ducia necessario per il coinvolgimento, la col-laborazione e l’integrazione delle parti pubbliche e private che vivono e lavorano sul territorio.

La certifi cazione è uno strumento per dare evidenza concreta della conformità a requisiti defi niti.Un focus particolare è stato indirizzato verso le esigenze di coloro che utilizza-no l’edifi cio e per le persone che pur non utilizzandolo ne potrebbero subire l’im-patto. Signifi ca analizzare come l’edifi cio si inserisce nel territorio in cui è stato edifi cato. Sono stati quindi presi in esame una se-rie di parametri che hanno impatto sulla percezione e sulle condizioni di vita delle persone, e per questo motivo lo schema è stato differenziato in funzione della de-stinazione d’uso a cui l’edifi cio è adibito perché i problemi sono completamente diversi da un caso all’altro. Edifi cio sostenibile: alcuni esempi di parametri per gli alberghi• Misura del rumore all’interno delle ca-

mere per gli ospiti e delle strutture co-muni.

• Misure illuminotecniche degli ambien-ti interni, in funzione dell’uso cui sono destinati, per garantire sempre il mi-glior comfort visivo. Esistono norme specifi che (come succede per il com-fort termico) anche per il comfort illu-minotecnico, che defi niscono parame-tri standard che sono il nostro punto di riferimento.

• Impatto di colori, ambienti, illumina-zione e specchi sulla percezione di persone con alterata percezione dello spazio. Parlare di accessibilità non si-gnifi ca solo parlare di gradini ma anche dei casi di persone che possono avere diffi coltà a muoversi a causa di luci, il-luminazione e superfi ci rifl ettenti.

• Sistemi di sicurezza antintrusione e sistemi di sorveglianza per garantire la massima sicurezza della struttura e dei clienti.

• Igiene dell’aria e dell’acqua. Abbatti-mento pollini e altri allergeni, sistemi di abbattimento del rischio microbiolo-gico

• Misura del comfort climatico (tempera-tura, umidità, fl ussi di aria).

La valutazione dei diversi parametri è basata su esami documentali, misure in sito, valutazioni basate su check list di rispondenza a requisiti. Lo schema di certifi cazione è applicabile sia a strutture esistenti che a strutture in fase di costruzione e ristrutturazione. Dopo il rilascio della certifi cazione è pre-vista una sorveglianza annuale che ha lo scopo di verifi care il mantenimento delle condizioni e monitorare gli eventuali mi-glioramenti che potrebbero portare ad una nuova classifi cazione.

Page 10: infoICIM - no. 35

10

APPROFONDIMENTI TECNICI

NUOVI SCHEMI

Certifi cazione delle prestazioni e leasing in costruendo, nuovi strumenti per il fotovoltaico

ICIM porta la propria esperienza al convegno organizzato da ASSISTAL in occasione di SOLAREXPO.

Il convegno ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti del mondo fi nanziario, legale,

della progettazione e della Pubblica Amministrazione.

I l raggiungimento degli obiettivi posti dalla UE in materia di riduzione del-

le emissioni atmosferiche climalteranti passa attraverso l’adozione di politiche di incentivazione e fi nanziamento tese alla sostituzione delle materie prime di origine fossile a favore delle fonti rinnovabili (so-lare, eolico, biomasse e biofuels, idroelet-trico, idrogeno, geotermia E) sia negli usi civili sia in quelli industriali.

Il boom italiano degli ultimi anni è stato legato in gran parte all’incentivazione col-legata al “Conto Energia” e al sistema dei “Certifi cati Verdi”. Il legislatore è intervenuto per regolamen-tare e semplifi care (almeno negli intenti E) le procedure amministrative di autoriz-zazione per la costruzione e l’esercizio de-gli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili.

Tale regolamentazione ha purtroppo an-che favorito la nascita di un mercato paral-lelo delle autorizzazioni e un ingolfamento degli uffi ci tecnici delle amministrazioni locali, non sempre in grado di procedere con la richiesta speditezza e competenza alla valutazione dei progetti.Per riportare la centralità dell’azione e dell’iniziativa sul settore imprenditoriale e industriale e favorire una crescita virtuosa del settore è fondamentale approfondire il tema della bancabilità delle iniziative.Questo argomento è stato al centro del Con-vegno organizzato da ASSISTAL durante la Fiera SolarExpo, al quale sono intervenuti rappresentati del mondo fi nanziario, lega-

le, progettisti, P.A. e ICIM, portando ognuno la propria qualifi cata esperienza sul tema della “Certifi cazione delle prestazioni e le-asing in costruendo, nuovi strumenti per il fotovoltaico”.I più comuni metodi di fi nanziamento bancario (prestiti) – calcolati con i metodi classici del T.I.R. e del V.A.N. – prevedono un tempo medio di rientro dell’investimento tra gli 8 ed i 12 anni, in funzione della dimensio-

ne, della tipologia, delle condizioni tecniche e della localizzazione dell’impianto.Normalmente questa modalità di fi nan-ziamento è destinata a operatori privati e non può essere utilizzato dalle ammini-strazioni pubbliche, che – nell’attuale con-giuntura economica negativa - hanno dei vincoli di bilancio molto stringenti (Patto di Stabilità).Un secondo strumento di fi nanziamento è il leasing, grazie al quale è possibile otte-nere un pareggio fi nanziario nel breve pe-riodo, e rientrare dell’investimento in circa 10 anni. Il legislatore ha però individuato alcune criticità nell’inquadramento della fi gura del leasing per il fi nanziamento dei proget-ti legati alla produzione di energia, tra le quali spiccano l’assoggettamento o meno dell’impianto alla disciplina fi scale degli opifi ci e il periodo minimo di calcolo del leasing.A prescindere da questi aspetti giurispru-denziali, il leasing per la P.A. porta vantaggi rilevanti, visto che solo la quota del canone annuale deve essere iscritta a bilancio e il cespite verrà iscritto nel conto patrimonia-

le solo a seguito dell’esercizio del diritto di riscatto.All’interno delle possibili soluzioni di lea-sing, il leasing in costruendo viene consi-derato come uno degli strumenti di fi nan-ziamento più adeguati per la realizzazione di infrastrutture energetiche che offrono adeguate garanzie di funzionamento, so-prattutto sotto questi tre profi li fondamentali:• Semplifi cazione delle procedure con-

trattuali;• Agevolazione del procedimento ammini-

strativo di gara a carico della P.A.;• Maggiore facilità di fi nanziabilità

dell’opera.Il leasing in costruendo, regolato da ulti-mo mediante l’art. 160 bis del D. Lgs. n. 163/2006, si qualifi ca come una forma di partenariato pubblico privato, ricadente nell’ampia disciplina dei contratti di lavori pubblici, essendo quindi assoggettato al disposto della Direttiva 2004/18 dettan-te le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, di lavori, di forniture e di servizi.Il legislatore prevede la presenza di tre soggetti: la stazione appaltante, e gli ap-paltatori (il soggetto fi nanziatore ed il soggetto incaricato della realizzazione) che a loro volta possono costituirsi in as-sociazione temporanea, ognuno responsa-bile in relazione alla specifi ca obbligazione assunta.L’atipicità della regolamentazione del lea-sing in costruendo pone alcuni quesiti in merito all’individuazione dell’allocazione delle responsabilità e dei rischi tra i sog-getti appaltanti relativamente alla verifi ca della bontà della progettazione e dell’in-stallazione e alla presa in carico della ma-nutenzione, tutti elementi indispensabili a garantire la qualità realizzativa, condizio-ne essenziale per la società di leasing per poter ricevere i canoni di locazione dalla stazione appaltante.

In una situazione di incertezza, l’interventodi un ente terzo qualifi cato a garanzia della qualità di tutte le fasi del processo può appor-tare benefi ci agli attori coinvolti, che possono trovare nello strumento della certifi cazione la soluzione idonea per mitigare i rischi.Infatti, la certifi cazione dell’impianto, nuo-vo schema proposto da ICIM, integra nella valutazione dell’impianto anche la valuta-zione della prestazione contro i rischi iden-tifi cati consentendo la verifi ca nel tempo:• Della qualità della progettazione;• Della qualità e della sicurezza dei sin-

goli componenti e delle materie prime utilizzate;

• La qualità e la sicurezza dell’installazio-ne e della manutenzione;

• L’ effi cienza e la resa energetica.Nello specifi co, i vantaggi per i singoli at-tori sono:• La stazione appaltante minimizza i rischi

sui costi dell’operazione e sulla gestio-ne dell’impianto, essendo garantita sull’effettiva corrispondenza che quan-to realizzato sia conforme alle proprie necessità defi nite in fase di bando, che i tempi di realizzazione siano rispettati e la manutenzione correttamente esegui-ta, anche in vista dell’acquisizione a fi ne leasing della proprietà dell’impianto;

• Gli intermediari fi nanziari possono mi-nimizzare il rischio di progettazione ed il rischio sul capitale investito, avendo certezza sui tempi di erogazione dei canoni di locazione (qualità e realiz-zazione del progetto) e potendo anche garantirsi sul valore del bene grazie alla corretta manutenzione;

• I progettisti si vedono anch’essi tutela-ti nella realizzazione e manutenzione dell’impianto, minimizzando i rischi di penali o di costi accessori. Inoltre, pos-sono trovare nella certifi cazione uno strumento di marketing per differen-ziarsi dai competitor.

Page 11: infoICIM - no. 35

11

APPROFONDIMENTI TECNICI

NUOVI SCHEMI

SCENARIOEnergia termica e elettrica, vibrazioni, rumore, acqua e aria sono elementi che interagendo, con l’Edificio, producono tra-sformazioni che impattano sull’ambiente e sulle persone in termini di calore non utilizzato e a volte “sprecato”, di inquina-mento ambientale di varia natura (polveri sottili, CO

2, altri gas), di rumori, di spreco

di risorse critiche (es. acqua). Una corretta costruzione e un corretto “uso” dell’Edificio portano a una riduzio-ne degli sprechi e dei costi, a un maggior benessere per la collettività e alla sal-vaguardia del nostro futuro, rispettando quelle esigenze di sostenibilità che sono sempre più sentite da tutti.

Le moderne tecnologie permettono di ridurre gli impatti sull’ambiente, sulla salute e sulle risorse energetiche garan-tendo il benessere dei fruitori dell’edificio, sia che si tratti di un’abitazione sia di un edificio destinato ad altri scopi (uffici, scuole, superfici commerciali, stabili-menti di produzione, magazzini indu-striali).

In quest’ottica ICIM ha sviluppato e propo-ne la prima certificazione che fa un’analisi della situazione energetica e ambientale dell’edificio valutandone contestualmen-te gli elementi di sostenibilità lungo tut-to il suo ciclo di vita e tenendo presente le caratteristiche peculiari in rapporto all’uso per cui è adibito (privato, turistico/alberghiero, grande distribuzione, scola-stico, ospedaliero, industriale, ecc.).

LE CARATTERISTICHE DELLO SCHEMALa certificazione “Edificio sostenibile” prevede attività di valutazione suddivise in due moduli obbligatori: il Modulo Base, comune a tutti, e il Modulo Specifico lega-to all’uso a cui l’edificio è destinato.

Ogni Modulo prevede gli elementi su cui basare la valutazione, i criteri di valuta-zione e i requisiti specifici ai quali vengo-no attribuiti punteggi. Le attività di certificazione, quindi, pun-tano l’attenzione sui singoli elementi del Modulo Base e del Modulo Specifico e ne esaminano i criteri di valutazione definiti a monte al fine di verificare la risponden-za ai requisiti specifici.

Il grado di soddisfacimento dei requisiti avviene attraverso la misurazione dei singoli criteri basata su punteggio. La somma ponderata dei punteggi ottenuti consente di attribuire la “Classificazione”

dell’edificio secondo quattro livelli di certificazione: 1.Basic 2.Progressive 3.Advance 4.Extensive

Elementi, criteri e requisiti sono tali da garantire che i requisiti di sostenibilità siano integrati nelle diverse fasi del pro-getto e prendano in considerazione tutto il ciclo di vita della struttura.

Lo schema permette di valutare sia strut-ture esistenti che strutture in fase di co-struzione o ristrutturazione.Dopo il rilascio della certificazione è inol-tre prevista la sorveglianza annuale, nel corso della quale è possibile che il livel-lo della classificazione si modifichi se l’azienda ha adottato soluzioni tali da in-nalzare il punteggio relativo a uno o più requisiti.

QUALI VANTAGGILa struttura che si sottopone alle verifi che e raggiunge la certificazione di Edificio Sostenibile ottiene l’identificazione cer-ta del valore dell’edificio in base a criteri definiti, verificati e validati da un organi-smo di terza parte indipendente.

Questo permette di valorizzare la comu-nicazione all’esterno dei requisiti di so-stenibilità dell’edificio. Nel settore turistico-alberghiero e per la GDO l’edificio acquista quindi valore per i clienti maggiormente attenti agli aspetti di sostenibilità e che desiderano conci-liare il miglior comfort e i migliori servizi con il rispetto dell’ambiente, delle risorse energetiche, paesaggistiche e del territorio. Per il settore industriale l’edificio certificato testimonia verso lavoratori e territorio (stakeholders) l’attenzione dell’impresa ai temi della sostenibilità, in coerenza con politiche aziendali orien-tate a conciliare l’impatto delle attività e della redditività d’impresa con il rispetto dell’ambiente e l’attenzione alle persone.

Per il settore pubblico (ospedali, scuole, uffici della Pubblica Amministrazione) l’edificio certificato può diventare un’oc-casione per comunicare al territorio di riferimento l’adozione di una politica con-creta di sostenibilità, rivolta al risparmio di risorse pubbliche, al benessere degli utilizzatori dell’edificio e alla salvaguar-dia ambientale. È inoltre uno stimolo per il privato nell’adeguare le proprie strutture, inne-scando un processo virtuoso a beneficio della comunità locale.

La certifi cazioneEdifi cio Sostenibile

L’Edificio è un sistema dedicato a diversi utilizzi

in cui agiscono risorse fi siche/energetiche che hanno

un impatto sull’edifi cio stesso e sull’ambiente.

ELEMENTOPRODOTTI

DA COSTRUZIONE

EFFICIENZA ENERGETICA

IMPIANTI BASE

CICLO ENERGIA

CICLO DELL’ACQUA

SCARICHI ED EMISSIONI

INTEGRAZIONECON IL SITO

CRITERI DI VALUTAZIONEProdotti utilizzati visibili e verifi cabili, verifi ca della conformità alle norme europee. Elementi del progetto e delle procedure di costruzione. Biocompatibilità e sostenibilità dei prodotti.

Consumi termici, elettrici e di acqua. Utilizzo di componenti e accorgimenti tecnici per la riduzione dei consumi (soluzioni passive per contenere le perdite o migliorare l’insolazione, riduzione della pressione dell’acqua, componentistica sanitaria a basso consumo idrico, lampade a basso consumo energetico, ecc.).

Analisi documentale e verifi ca del rispetto delle leggi riguardanti gli impianti (elettrico, sollevamento, antincendio, termico, idrici e sanitari, ecc.).

Percentuali di produzione e di utilizzo di altre fonti energetiche per tipologia e totale (solare termico, fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermico, idrogeno).

Ciclo dell’acqua dall’ingresso nell’edifi cio (qualità dell’acqua), all’utilizzo (trattamento), allo scarico (acque bianche e acque nere). Percentuali di utilizzo di acqua da fonti differenti dell’acquedotto pubblico (acqua pluviale, pozzi, ecc.).

Analisi dei fumi, dei vapori in ambiente, delle acque. Trattamento dei rifi uti.

Analisi del sito.

MODULO BASE - Comune per tutti gli edifi ci

MODULO SPECIFICO - Defi nito per destinazione d’uso dell’edifi cio(Es. Settore Turistico Alberghiero)

ELEMENTOMANUTENZIONE

IMPIANTI E STRUTTURE

STRUTTUREE ATTREZZATURE

STRUTTURE E ATTREZZATURE

EFFICIENZA ENERGETICA

PERCEZIONE OUTDOOR

PERCEZIONE INDOOR

ACCESSIBILITÀ

FRUIBILITÀ

SAFETY E SECURITY

IGIENE E SALUTE

CICLO DELL’ARIA

CRITERI DI VALUTAZIONEManutenzione (tipologia, frequenza, procedure, ecc.). Facilità e accessibilità agli impianti da manutenere (elettrico, termico, aria e acqua, ascensori, antincendio, messa a terra, ecc.). Attività di manutenzione e controllo specifi co rivolto agli impianti che contribuiscono all’effi cienza energetica.

Biocompatibilità, rilascio di fumi, di sostanze chimiche, di radiazioni elettromagnetiche, ecc. (mobili, cucine, impianti video, ecc.).

Effi cienza energetica degli impianti specifi ci di una struttura turistico alberghiera.

Rumore emesso dalla struttura, impatto luminoso verso l’esterno, qualità dell’aria, impatto visivo sull’ambiente. Analisi del sito.

Insonorizzazione interna e delle varie aree (cucine, ristorante, locali tecnici, alloggi, sale conferenza, ecc.), impatto visivo dell’illuminazione e dei colori, presenza di odori (anche tramite analisi di tipo sensoriale). Comfort a livello stagionale (temperatura, umidità, ventilazione, ecc.).

Soluzioni adottate per i soggetti con disabilità fi siche (persone con mobilità ridotta, persone su sedie a rotelle, persone con accompagnatore); disabilità sensoriali.

Soluzioni in tema di fl essibilità e di integrabilità adottate per soddisfare le esigenze degli utenti nelle varie fasce di età e in funzione dei bisogni.

Sistemi di sicurezza (vie di fuga, sistemi antincendio, ecc.), sicurezza interna (spigoli, materiali taglienti o ruvidi). Sicurezza antintrusione (sistemi attivi e sistemi passivi).

Materiali utilizzati per determinare gli effetti sulla salute. Sicurezza dell’aria e dell’acqua (pollini, legionellosi, ecc.). Emissioni nell’aria dei locali. Analisi microbiologiche per la determinazione del livello di igiene e di pulizia dei locali.

Ciclo dell’aria (condizionamento e raffrescamento, umidità, trattamento, qualità dell’aria, ecc.).

Page 12: infoICIM - no. 35

APPROFONDIMENTI TECNICI

NUOVI SCHEMI

12

La certifi cazione EN16001- Sistema di gestione dell’energia (EMS - Energy Management System)

Nel 2008 l’Unione Europea ha adottato una strategia integrata in materia di energia e cambiamenti climatici, fi ssando

obiettivi ambiziosi per il 2020. Lo scopo è indirizzare l’Europa sulla giusta strada verso un futuro sostenibile sviluppando

un’economia a basse emissioni di CO2 improntata all’effi cienza energetica.

SCENARIOLe misure previste dall’Unione Europea sono le seguenti:• ridurre i gas ad effetto serra del 20%;• ridurre i consumi energetici del 20%

attraverso un aumento dell’effi cienza energetica;

• soddisfare il 20% del fabbisogno ener-getico mediante l’utilizzo di fonti ener-getiche rinnovabili (FER).

Con il crescere del fabbisogno energetico aumenta anche la dipendenza dai com-bustibili fossili (petrolio, gas naturale e carbone), che producono ingenti volumi di CO

2 e rappresentano attualmente circa

l’80% del consumo di energia dell’EU.

È necessario quindi affrontare una serie di temi chiave quali l’effi cienza del mer-cato dell’energia elettrica e del gas, la diversifi cazione delle fonti energetiche, la riduzione degli sprechi sia negli usi domestici che in quelli industriali e una maggiore cooperazione internazionale, sviluppando anche nuove opportunità sul fronte delle imprese e della ricerca per uno sviluppo sostenibile.L’Italia è il 12° Paese al mondo per consu-mo di energia e si stima che nel comparto industriale il settore delle PMI consumi circa il 60% dell’intero consumo energeti-co del nostro paese. Le ricadute ambientali, le implicazioni economiche e le questioni legate ai temi della sicurezza rendono necessaria e ur-gente una rifl essione sull’uso razionale dell’energia. La norma EN 16001 (Energy Management System) è uno strumento

adeguato che consente alle organizza-zioni di sviluppare e implementare politi-che e obiettivi che prendano sistematica-mente in considerazione la problematica relativa al consumo energetico.

EN 16001 - SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA (EMS – ENERGY MA-NAGEMENT SYSTEM) È la norma che permette di creare, avvia-re, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell’energia rispettando le di-sposizioni cogenti in materia energetica.Lo standard sollecita infatti lo sviluppo di una politica energetica che, partendo dall’identifi cazione dei consumi energeti-

ci passati e presenti, defi nisce gli obietti-vi di miglioramento futuri che saranno te-nuti sotto controllo attraverso appropriati piani di monitoraggio. Dalla comparazione e analisi dei consu-mi si possono ottenere informazioni utili per mettere in atto piani di miglioramen-to dell’effi cienza energetica, con conse-guente riduzione dei costi per l’energia.Il Sistema di Gestione dell’Energia si pro-pone di aiutare l’impresa non solo a defi -nire le strategie che dovranno guidare l’or-ganizzazione verso le sue responsabilità energetiche, ma anche a stabilire obiettivi di performance energetica a breve, medio e lungo termine e le risorse necessarie per conseguire questi obiettivi.La EN 16001 non descrive nel dettaglio la modalità con cui le attività aziendali devono essere condotte, ma identifi ca il quadro di riferimento che consente di

avere un sistema di gestione dell’ener-gia effi cace. Suggerisce diverse soluzioni tecniche da adottare nelle aree di maggiore con-sumo, sollecita un vero e proprio cam-biamento delle abitudini individuali e collettive, motiva tutte le persone coin-volte verso risultati sempre migliori.La norma si basa su una metodologia consolidata, nota come PDCA (Plan, Do, Check, Act), comune ai più diffusi sistemi di gestione. Ciò consente, quindi, una per-fetta integrazione del Sistema di Gestione dell’Energia con gli altri Sistemi di Gestione per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza.I requisiti necessari per implementare lo

standard includono:• Plan: identifi care aspetti energetici e

obblighi legali, stabilire obiettivi ener-getici e i relativi target.

• Do: assegnare risorse e responsabilità; accrescere la consapevolezza dell’or-ganizzazione e fornire training adegua-to; promuovere la comunicazione inter-na ed esterna; implementare controlli operativi.

• Check: stabilire un programma di moni-toraggio della gestione energetica; va-lutare la conformità con obblighi legali; identifi care e gestire non conformità; controllare le rilevazioni; effettuare verifi che interne sul sistema di gestio-ne energetico.

• Act: revisionare il sistema di gestione dell’energia da parte del top mana-gement, per attuare miglioramenti e cambiamenti.

QUALI VANTAGGIUn efficace Sistema di Gestione dell’Ener-gia certificato da un ente di terza parte consente di:• avere un accesso privilegiato al

mercato;• ridurre i costi energetici attraverso

una sistematica gestione dell’ener-gia. La diminuzione dei consumi, soprattutto durante le ore di picco, consente, inoltre, di ottenere vantaggi contrattuali nei confronti dei fornitori di energia garantendo così anche un approvvigionamento sicuro;

• integrare facilmente il nuovo modello con altri sistemi di gestione quali ISO 9001; ISO 14001; OHSAS 18001, es-sendo lo standard basato sul Modello PDCA (Plan-Do-Check-Act);

• migliorare l’immagine aziendale e il rapporto con gli stakeholder;

• avere un approccio sistematico al mi-glioramento continuo e permanente dell’efficienza energetica delle orga-nizzazioni di ogni tipo o dimensione;

• ridurre le emissioni di gas ad effetto serra ottimizzando la performance ambientale nel rispetto dei limiti di legge.

Page 13: infoICIM - no. 35

13

APPROFONDIMENTI TECNICI

NUOVE NORMATIVE

Le reazioni del mercato all’entrata in vigore della Nuova Direttiva Macchine

Sintesi dell’intervista all’Ing. Andrea Orlando, direttore generale ANIMA e all’Ing. Alessandro

Maggioni, direttore area tecnica ANIMA. Il testo integrale dell’intervista è pubblicato

sulla testata SAFETY di maggio e sul sito www.assoicim.it

Quale impatto ha avuto la Direttiva Mac-chine sull’industria. Fornitori e utilizzatori sono pronti ad allinearsi con le novità in-trodotte dalla Nuova Direttiva?

A. Orlando: la novità più rilevante è che la Nuova Direttiva ha esteso il concetto di macchina ampliando il campo di applica-zione per chi prima realizzava prodotti che classifi cava come componenti e quindi non era tenuto a fare l’analisi dei rischi. Le diffi coltà sono dovute soprattutto ad un mercato molto variegato. Ci sono costrut-tori che operano nel rispetto delle regole e altri che non lo fanno. Sul mercato si tro-vano anche molti prodotti d’importazione che non offrono le stesse garanzie di quelli fabbricati in Europa. Nelle nostre aziende la cultura della sicurezza è generalmente carente. Molto spesso l’utilizzatore tende a bypassare le sicurezze sostenendo che in questo modo la produttività diventa più alta. La sicurezza non è considerata un va-lore costitutivo dell’azienda.

I prodotti d’importazione dovrebbero es-sere sottoposti a specifi ci controlli al mo-mento dell’ingresso in area UE o a seguito di un incidente causato dalla loro inade-guatezza in fatto di sicurezza.

A. Orlando: quella dei controlli di mercato è questione annosa. L’ANIMA è impegna-ta da anni su questo fronte. Purtroppo, il controllo alla dogana non è così automati-co per diversi motivi. Primo fra tutti, l’ine-sperienza di chi effettua il controllo e per individuare le non conformità occorre una competenza specifi ca. Per quanto riguarda il caso degli incidenti, va detto che quando la macchina non è stata prodotta in uno dei Paesi comunitari, il Ministero ha enormi diffi coltà a raggiun-gere con una sanzione penale il costrutto-re perché spesso, una volta fatta l’importa-zione, l’importatore sparisce. Ci troviamo di fronte a società che vengo-no costituite appositamente per una spe-cifi ca importazione e poi scompaiono. È emblematico il caso dei ventilatori non conformi che si ripropone ogni estate. Nel momento in cui arriva il decreto di ritiro dal mercato sono già scomparsi dal mercato. I tempi necessari alla messa a punto del decreto sono, infatti, piuttosto lunghi. Per bloccare la vendita di un prodotto occorre provare che non è conforme sottoponen-dolo alle prove di conformità. E se questa è la situazione per i beni di largo consumo quando si va sui prodotti industriali le diffi coltà aumentano ulterior-mente.In ambito UE il nostro Paese è forse quello che ha il più alto livello di produzione locale e, quindi, è maggiormente attento al tema dei controlli sui prodotti importati. In altri

Pesi della comunità la sensibilità al tema non è così elevata.

La diffi coltà ad escludere dal mercato eventuali prodotti non sicuri potrebbe andare contro lo spirito che ha portato all’emanazione di direttive importanti come la Direttiva Macchine o quella relati-va alla tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.

A. Orlando: le direttive cosiddette del Nuo-vo Approccio sono di due tipi: le direttive di prodotto, come la Direttiva Macchine o la Direttiva Bassa Tensione, e le Direttive di carattere sociale come quella sulla sicu-rezza sul lavoro. Le diffi coltà nascono dalla mancanza di un’adeguata cultura in chi utilizza il pro-dotto e deve applicare le direttive sociali, vanifi cando di fatto il sistema introdotto dalla Comunità e danneggiando le aziende che attuano la sicurezza. Va anche detto che ci sono costruttori che non danno piena attuazione alle prescri-zioni relative alla sicurezza perché inter-pretano in modo errato la norma. Per evitare che questo accada, ANIMA ha investito molto in formazione anche con l’apertura di un sito www.direttiva macchi-ne.org .

In che modo ANIMA risponde all’istanza dei costruttori di sostenere il prodotto fat-to in Italia?

A. Orlando: da diversi anni siamo forte-mente impegnati su questo fronte con l’obiettivo che chi produce macchine sicu-re venga tutelato. Siamo impegnati a formare i costruttori, ma anche a fare lobby per ottenere dalle autorità controlli sempre più adeguati e approfonditi. ANIMA punta da sempre an-che sull’incentivazione di chi opera in si-curezza e non ha incidenti.

E per quanto riguarda l’esportazione?

A. Maggioni: la legislazione europea pre-vede procedure comunitarie per il ritiro dei prodotti non sicuri, una misura molto for-te che deve essere giustifi cata da prove ed è frutto di un iter che può essere attuato solo in alcuni mesi. Ci si sta anche ponendo il problema di rafforzare la sorveglianza preventiva sul mercato. Una delle ipotesi attualmente in discussio-ne è quella di introdurre il Sistema di Allar-me Rapido, lo strumento del controllo oggi usato per i beni di consumo il cui obiettivo è il ritiro veloce dal mercato.

Sul piano dei contenuti quali sono gli aspetti più diffi cili da attuare?

A. Orlando: l’estensione della direttiva a prodotti che prima erano classifi cati come componenti è un fatto rilevante. Il concetto di integrazione della sicurezza su cui si basa la Direttiva Macchine parte dalla realizzazione della macchina in sicu-rezza. Pensare che la maggior parte delle macchine doveva essere messa in sicu-rezza da chi andava ad installarle voleva dire disattendere in parte al principio della sicurezza integrata. Il concetto di quasi macchina risponde alla necessità di mettere un argine a questa situazione e creare le condizioni per una maggiore sicurezza.

Uno degli elementi più critici è che il co-struttore di una quasi macchina deve fare un’analisi dei rischi andando a defi nire gli ambiti di applicazione.

A. Maggioni: la vera novità della Nuova Di-rettiva è che la quasi macchina deve esse-re sottoposta alla valutazione dei rischi ed è soggetta ai controlli di mercato.Una novità introdotta dalla Nuova Direttiva è che è stata leggermente modifi cata la defi nizione stessa di macchina. Nella di-rettiva precedente era previsto che fosse equipaggiata con l’alimentazione elettrica. Nella nuova si è stabilito che è suffi ciente che sia destinata ad essere equipaggiata. Un piccolo cambiamento che ha avuto ri-percussioni importanti in termini di esten-sione del campo di applicazione a prodotti che prima erano esclusi.

Il Fascicolo Tecnico: un altro punto critico?

A. Maggioni: il Fascicolo Tecnico è l’insieme della documentazione che attesta l’adem-pimento della Direttiva. Il costruttore deve fare l’analisi dei rischi ed identifi care i requisiti essenziali di sicu-rezza applicabili. L’analisi dei rischi è il cuo-re della Direttiva Macchine. In quest’ottica il Fascicolo Tecnico è l’evidenza di quello che è stato fatto. È proprietà intellettuale

del costruttore e deve essere consegnato solo all’autorità di controllo quando ne fa richiesta.

In prossimità dell’entrata in vigore della Nuova Direttiva, cosa si è fatto per le mac-chine già prodotte?

A. Maggioni: non è stato previsto un pe-riodo transitorio e di doppia validità della vecchia e della nuova direttiva. Non dimentichiamo, però, che la Nuova Direttiva è stata approvata nel 2006. Le aziende hanno avuto un ampio lasso di tempo per analizzarne i contenuti e per applicarli.In Italia, il decreto di attuazione è arrivato anche con un po’ di ritardo.

Quali sono i quesiti che più di frequente vengono proposti ad ANIMA?

A. Orlando: sono tanti e più di natura legale che tecnica.

A. Maggioni: con la Nuova Direttiva sono state introdotte più novità a carattere legale che tecnico. La Direttiva contiene l’enunciazione di principi e la defi nizione di procedure. La discussione tecnica avviene, invece, nelle sedi in cui si discutono le norme tec-niche che variano in funzione della tipolo-gia di macchina. Il vero strumento tecnico sono le norme armonizzate.

A. Orlando: ANIMA è particolarmente im-pegnata sul fronte delle norme tecniche. L’evoluzione tecnologica è continua e questo porta ad una costante attività di revisione delle norme tecniche, sia quelle specifi che di prodotto che quelle orizzon-tali, relative ad esempio ai ripari o agli in-terblocchi.Tutto questo rientra nel sistema voluto dal-la Commissione Europea che affi anca alle Direttive le norme tecniche.

Page 14: infoICIM - no. 35

ATTUALITÀ

14

NOTIZIE DAL MERCATO

Pannelli fotovoltaici sugli edifi ci pubblici, aree e tetti saranno affi ttati dai comuni.

La Giunta regionale della Puglia ha appro-vato un disciplinare che permetterà alle imprese che si occupano di energia di es-sere inserite nell’albo regionale dei locatari di aree e di edifi ci pubblici da destinare alla realizzazione di impianti fotovoltaici.Possono essere inseriti nell’albo gli im-prenditori individuali (anche artigiani), le società commerciali, le società coope-rative, i consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro, i consorzi stabili, i raggruppamenti temporanei di concor-renti, i consorzi ordinari di concorrenti, i soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico, gli operatori economici stabiliti in altri Stati membri purché abilitati e iscritti al registro delle imprese delle Camere di Commercio o, se stranieri, nel registro professionale dello Stato di residenza.

Saranno i Comuni o le Province ad affi ttare aree e tetti di edifi ci pubblici agli imprendi-tori perché le dotino di pannelli solari.La Regione Puglia ha messo a disposizione 75milioni di euro (a valere sul Programma Operativo 2007-2013) per gli interventi di miglioramento della sostenibilità ambien-tale e delle prestazioni energetiche degli edifi ci. Fonte: www.sistema.puglia.it

Rapporto “Ambiente Italia 2010”: la Lombardia è prima in classifi ca per aziende certifi cate ISO 14001.

La Lombardia conquista la medaglia d’oro come numero di aziende con certifi ca-zione ambientale ISO 14001, pari a 1.906 imprese. Consegue, inoltre, altri tre primi posti nella classifi ca delle regioni più ecologiche stila-ta da Legambiente: si tratta dei primati ri-spettivamente nella produzione di energia da fonti rinnovabili, investimenti nel servi-zio ferroviario e raccolta differenziata.

Stando ai dati pubblicati nel rapporto “Am-biente Italia 2010” la Regione Lombardia è una delle amministrazioni italiane più impegnate nella lotta all’inquinamento, distinguendosi per le politiche basate su interventi strutturali e non su soluzioni tampone come il blocco del traffi co. Fonte: CertineWs

Grazie al PIQ l’economia si misura in qualità.

Il PIQ, Prodotto Interno Qualità, è l’indicato-re dell’impatto della qualità sul PIL. Lo strumento ideato da Symbola e Union-camere con la collaborazione di oltre 150 esperti di settore dalle principali associazioni di categoria - Confi ndustria, Coldiretti, CNA, Confartigianato, Confcom-mercio - serve ad analizzare la situazione attuale della fi liera produttiva italiana e le tendenze in atto da un punto di vista innovativo.Nel Rapporto nazionale 2009 PIQ - Prodotto Interno Qualità, l’indice è risultato il 46,3% del PIL, pari ad un valore non inferiore ai 430,5 miliardi di euro.

La qualità emerge come elemento distinti-vo, soprattutto di settori industriali come Chimica, Metalmeccanica, Elettronica e Trasporti, e di attività tradizionali come Commercio e Agricoltura. I parametri considerati mettono insieme innovazione, ricerca, creatività e saperi territoriali. Fonte: CertineWs

Rapporto illegalità ambientale: l’Italia traccia la map-pa della criticità.

Presentato a Roma, in Maggio, dal Ministro Prestigiacomo il primo rapporto contenen-te i dati relativi alla lotta all’illegalità am-bientale in Italia. Realizzato dal Ministero dell’Ambiente con la collaborazione del Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente, il Corpo Foresta-le dello Stato, la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, il rapporto offre una panoramica relativa al biennio 2008-2009 cercando di disegnare una mappa dettagliata delle criticità a livello nazionale e delineando i possibili scenari di contrasto. Traffi co e smaltimento illecito dei rifi uti tra le tematiche più trattate accanto alle pro-blematiche relative al ciclo di produzione del cemento, all’inquinamento delle falde e dei corsi d’acqua mediante rilascio di so-stanze radioattive, agli incendi, alla conser-vazione e valorizzazione delle aree naturali protette oltre che delle biodiversità. Fonte: Rinnovabili.it

L’ANCI promuove un fondo per gli investimenti verdi.

Un fondo di rotazione cui possano attin-gere tutti i Comuni italiani che intendono fare investimenti nella direzione della so-stenibilità: è questo l’obiettivo che l’ANCI (Associazione dei Comuni Italiani) vuole perseguire attraverso una serie di con-venzioni - alcune concluse, altre in via di defi nizione - con il sistema creditizio e bancario. Il progetto è stato annunciato da Flavio Mo-rini, delegato ANCI alle politiche ambientali e territoriale, nel corso del convegno ‘’Fare ambiente: la PA si tinge di verde”. «I Comuni e in particolare quelli virtuosi devono avere accesso al credito nel modo più semplice possibile ma per aiutare le amministrazioni comunali ad adeguarsi sul fronte delle rinnovabili servono anche altre misure. Per questo occorre escludere dal patto di stabilità gli investimenti necessari per la riqualifi cazione energetica degli edifi ci e più in generale quelli necessari alla ridu-zione delle emissioni degli inquinanti in atmosfera, mentre per i comuni più piccoli rimane aperto il problema del superamen-to del tetto di spesa». Sempre sul tema del rapporto tra Pubblica Amministrazione e sostenibilità ambien-tale è intervenuto il segretario generale del ministero dell’Ambiente, Marco De Giorgi. «Da un punto di vista interno la Pubblica Amministrazione deve fare acquisti ‘verdi’ di beni e servizi e in questa ottica abbia-mo in progetto un protocollo d’intesa con il ministero per la Pubblica amministrazione per promuovere la raccolta differenziata all’interno delle amministrazioni centrali e dei ministeri».

NOTIZIE DA ICIM

Esportazione di merci in Algeria,in aumento le richieste a ICIM

In base alla Nota N.16/DGC/2009 emessa dalla Direzione Generale dei Cambi della Banca d’Algeria il 16 Febbraio 2009, re-lativa al controllo delle importazioni dei beni regolati da credito documentale o da rimessa documentale, si richiede obbliga-toriamente che le merci destinate in Alge-ria e provenienti da paesi stranieri siano corredate da un dossier documentale che contenga un certifi cato di controllo qualità delle merci stesse ed un certifi cato di ori-gine dell’importazione. La conformità relativa a prodotti specifi ci fa riferimento in primo luogo alle Norme ed ai Regolamenti vigenti in Algeria, quindi alle Norme Internazionali di riferimento.ICIM S.p.A., in quanto Organismo Accredi-tato soddisfa i requisiti richiesti dalla Nota per l’emissione della certifi cazione ed ha sviluppato un servizio specifi co per tutte le aziende italiane impegnate nelle attività di esportazione in Algeria. Un servizio che incontra le attese del mer-cato per competenza, tempi di risposta e prezzi e sta quindi raccogliendo un sem-pre crescente numero di richieste.

TECHINT Argentina sceglie ICIMper le attività di ispezioneed expediting.

ICIM acquisisce un importante contratto internazionale con TECHINT Argentina relativo al servizio TPI Third Party Inspec-tion worldwide per le attività di ispezione ed expediting da sviluppare in 36 paesi distribuiti su tutti i 5 continenti.USA, Corea, Australia, Europa, Tailandia, Emirati Arabi UAE, Arabia Saudita, Maroc-co, Iran, Pakistan e Giappone sono solo alcuni dei paesi in cui ICIM opererà.

Le attività riguarderanno il controllo delle forniture TECHINT nell’ambito di diversi progetti internazionali tra cui uno dei più rilevanti è il progetto PETROBRAS Sábalo Gas Plant, progetto per il trattamento ed il trasporto, mediante pipeline, di gas natu-rale attraverso la Bolivia.

Il Gas naturale sarà trattato in appositi impianti mediante l’impiego di processi con ammine, acqua, idrocarburi e rego-lato, per quanto concerne il punto di ru-giada, mediante glicole e refrigerazione meccanica.

Gli interventi che ICIM sta iniziando a svol-gere per questo nuovo contratto TECHINT, sono ispezioni su forniture di scambiatori di calore (Shell & Tube Heat Exchangers), scambiatori raffreddati ad aria (Air Cooled Heat Exchangers), reattori, fi ltri di pro-cesso e raccorderia (fi ttings), acquistati da TECHINT presso fornitori presenti in Corea.

ICIM e CTI per lo sviluppo di certifi cazione del biodiesel.

Le attività di ICIM e CTI sono citate nel piano di azione nazionale per le energie rinnovabili pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Il documento programmatico - redatto secondo il format della Commissione Europea insieme ai Ministeri dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - e pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, illustra la strategia nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e considera l’introduzione di criteri di sostenibilità da applicare alla produzione di biocarburanti e bioliquidi, sulla base di sistemi di tracciabilità, sull’intera fi liera produttiva. A tal proposito, la sintesi pubblicata cita espressamente (pag.30) l’attività condotta da ICIM e CTI per lo sviluppo di certifi cazione del biodiesel prodotto in maniera sostenibile da rifi uti e residui non agricoli, in accordo con i criteri di sostenibilità della direttiva 2009/28/CE.

Nasce il portale ASSOICIM: un osservatorio per sostenere fi ducia e innovazione. AssoICIM socio unico di ICIM S.p.A., è una associazione che promuove lo sviluppo del Sistema Italia attraverso la cultura del-la qualità. AssoICIM, che annovera autorevoli rap-presentanti del mondo imprenditoriale in qualità di soci: CEI; ISPESL; CNR; ANIMA; UNIONMECCANICA; UCIMU; UNIONE NAZIO-NALE CONSUMATORI; ACIMIT; ANFIA; CTI; ANSALDO ENERGIA; ENEL; ASSOLOMBARDA; SNAM RETE GAS e ASA, è un’Associazione che ha aperto l’“Osservatorio” (www.assoi-cim.it) un portale che si pone la fi nalità di facilitare l’acquisizione di conoscenze su tematiche attuali e pertinenti al mondo delle organizzazioni pubbliche e private per sostenere la fi ducia nei confronti scel-te innovative.La prima delle tematiche che l’“Osservato-rio” propone in un’indagine a 360 gradi è l’“Energia da fonti rinnovabili”, tema intro-dotto dalla ricerca “L’industria manifattu-riera e le fonti rinnovabili”.

Page 15: infoICIM - no. 35

CALENDARIO

15

AREA TITOLO DATA LUOGO

Corsi - 2° SemestreICIM sponsor del 3° MASTER MANAGEMENT DELL’ENERGIA E DELL’AMBIENTE.

Il Master, aperto a giovani laureati in di-scipline tecnico-scientifi che, economi-che e giuridiche ha l’obiettivo di fornire le competenze tecniche e manageriali necessarie nel settore dellíEnergia e dell’Ambiente.

Il percorso formativo, della durata com-plessiva di 9 mesi, è costituito da 5 mesi di formazione d’aula, a tempo pie-no e frequenza obbligatoria, e 4 di stage presso le imprese del settore energeti-co e ambientale, società di consulenza, istituzioni pubbliche locali, nazionale e internazionali.

Il programma, che si sviluppa nell’arco di 100 giornate d’aula, vedrà ICIM coinvolta in diverse giornate di docenza dove ver-ranno affrontati e approfonditi temi come le energie da fonti rinnovabili e nucleare, gli aspetti normativi e certifi cativi riguar-danti le politiche ambientali e la gestione dei rifi uti.

Ma non solo: la norma 16001 relati-va all’energy management; la recente norma UNI CEI 11352 sui requisiti del-le ESCO, il regolamento EMAS III, la so-stenibilità nell’edilizia, la certificazione energetica e altri sistemi di valutazione della sostenibilità, il ruolo della certifi-cazione nella bancabilità degli investi-menti in energie rinnovabili, gli impianti a biomasse e biocombustibili, il ruolo della certificazione nell’ambito della co-municazione d’impresa.

Certifi cazione dei prodotti metallici in accordoallo Standard EN 10204

Riscuote interesse il nuovo servizio, nell’ambito dell’Area Ispezioni, di cer-tificazione secondo i requisiti della Norma EN 10204 - Tipo 3.2 (Metallic Products – Types of Inspection do-cuments), per i materiali metallici e per i prodotti siderurgici, attestante la conformità all’ordine di acquisto, con esplicita indicazione dei risultati dell’ispezione specifica avvenuta.

Il campo di applicazione della Norma comprende tubi, lamiere, forgiati, fl ange, laminati, nastri, estrusi, raccorderia, bul-loneria, tiranteria, per cui è richiesta una certifi cazione di prodotto convalidata da Ente Terzo.

Lo scopo principale di questo tipo di cer-tifi cazione è di soddisfare i requisiti, per i materiali metallici, delle specifi che dei Clienti e/o dei codici di calcolo per la pro-gettazione e per la costruzione degli ap-parecchi in pressione e/o per la soddisfa-zione dei requisiti di resistenza espressi nei calcoli strutturali per la realizzazione di impianti su cui i prodotti metallici stes-si saranno installati.

Particolarmente interessato attualmen-te il mercato dei sistemi di fissaggio e staffaggio dei pannelli fotovoltaici e solari termici ed in generale in tutte le applicazioni impiantistiche delle fonti di Energia Rinnovabili, dove è richiesta la certificazione della bulloneria secondo EN 10204 tipo 3.2.

ENERGIA

ENERGIA

ENERGIA

PRODOTTO

PRODOTTO

PRODOTTO

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SISTEMI

SOCIALE

SOCIALE

SOCIALE

SOCIALE

SOCIALE

Corso di base sulla valutazione energetica e di sostenibilità di un edifi cio

Corso per installatori di impianti fotovoltaici

Corso avanzato sulla valutazione energetica e di sostenibilità di un edifi cio Centri commerciali, Iper Store e GDO

La nuova Direttiva Macchine: la Direttiva 2006/42/CE

La Certifi cazione dei Call Center

Esecuzione dei lavori elettrici - CEI EN 50110 - 1

I Sistemi di Gestione dell’Energia: la nuova norma UNI CEI EN 16001L’integrazione con gli altri sistemi di gestione

I Sistemi di Gestione Integrati: Qualità Ambiente e Sicurezza

Corso base per Auditor e Lead Auditor dei Sistemi di Gestione (UNI EN ISO 19011:2003)Modulo base per i Sistemi di Gestione per la Qualità, Ambiente e Sicurezza

Corso per Auditor e Lead Auditor dei Sistemi di Gestione per la QualitàModulo specifi co per Sistemi di Gestione per la Qualità (3 gg)

Corso per Auditor e Lead Auditor dei Sistemi di Gestione AmbientaleModulo specifi co per i Sistemi di Gestione Ambientale (3 gg)

Corso per auditor e Lead Auditor dei Sistemi di Gestione per la SicurezzaModulo specifi co per Sistemi di Gestione per la Sicurezza (3 gg)

LA NUOVA NORMA ISO TS 16949:2009Le aree di attenzione per migliorare il sistema di gestione aziendale

Come progettare ed attuare un Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma ISO 14001 e il Regolamento EMAS

La nuova norma UNI EN ISO 9004:2009

Competitività e crescita aziendale: Governare i processi attraverso. Il sistema degli indicatori

Il controllo del processo di produzione dei materiali da costruzione (FCP) Aggregati - calcestruzzo preconfezionato - conglomerato bituminoso

Gli Audit interni dei Sistemi di gestione per la QualitàMetodologia e pratica secondo processi

ll modello organizzativo gestionale del D.Lgs. 231/01

Ristorazione sostenibile: Cosa c’è dietro al costo di un pasto?

Nutrizione e Sostenibilità in cucina

Programmare e gestire il Turismo SostenibileTecniche di programmazione turistica partecipata

Accoglienza SostenibileIdee e soluzioni per Organizzazioni Turistiche Sostenibili e di Qualità

Governance Territoriale: Tecniche di programmazione e progettazione partecipata

Milano

Milano

Milano

Padova

Milano

Milano

Milano

PadovaMilano

MilanoPadova

MilanoPadova

MilanoPadova

MilanoPadova

Padova

Milano

Milano

Milano

Milano

Padova

Milano

PadovaTorinoMilano

PadovaTorinoMilano

Padova

Padova

Torino

29 settembre 2010

19/20 ottobre 2010

22 ottobre 2010

11 ottobre 2010

21 ottobre 2010

22/23 novembre 2010

3 settembre 20101 ottobre 2010

7 settembre 201028 ottobre 2010

4/5 ottobre 201018/19 ottobre 2010

6/7/8 ottobre 201020/21/22 ottobre 2010

6/7/8 ottobre 201020/21/22 ottobre 2010

6/7/8 ottobre 201020/21/22 ottobre 2010

10 settembre 2010

16/17 settembre 2010

30 settembre 2010

14 ottobre 2010

15 ottobre 2010

20/21/22 ottobre 2010

12 novembre 2010

29 settembre 201014 ottobre 20103 novembre 2010

6 ottobre 201015 ottobre 20104 novembre 2010

30 settembre 2010

1 ottobre 2010

24 novembre 2010

Page 16: infoICIM - no. 35

L’offerta ICIM, ampia e diversifi cata, è qui suddivisa in macro aree:

LA QUALITÀ PER AZIENDE E PRODOTTI

Certifi cazione secondo la conformità alle norme: › UNI EN ISO 9001 per i sistemi di gestione

› UNI CEI EN ISO 13485 per i dispositivi

medici

› UNI EN ISO 3834 per la saldatura

› EN 16001 per i sistemi di gestione

dell’energia

› TS 16949: 2009 per il settore automotive

› UNI EN 9100 e UNI EN 9100 per il settore

aerospaziale

› ISO/IEC 27001 per la sicurezza delle

informazioni

› SISTEMA RABC - RISK ANALYSIS

› BIOCONTAMINATION CONTROL SYSTEM

per la qualità microbiologica dei servizi

di lavanderia

Certifi cazione volontariadi prodotto su base di normetecniche nazionali, europeee internazionali nei settori:

› ANTINTRUSIONE

› ANTINCENDIO

› SICUREZZA

› IMPIANTI E COMPONENTI PER

IL TRASPORTO E IL CONTENIMENTO

DEI FLUIDI

› COMPONENTI PER L’EDILIZIA

› SEGNALETICA STRADALE

› SERVIZI (CONTACT CENTER)

Attività di verifi ca:

› VERIFICHE PERIODICHE E STRAORDINARIE

SU IMPIANTI ASCENSORI (DPR 162/99)

› VERIFICHE PERIODICHE E STRAORDINARIE

SU IMPIANTI DI MESSA A TERRA (DPR

462/01)

Certifi cazione Regolamentata:

› DIRETTIVA MACCHINE, RUMORE,

RECIPIENTI SEMPLICI A PRESSIONE,

ASCENSORI, ATEX, DISPOSITIVI MEDICI,

PRODOTTI DA COSTRUZIONE

Ispezioni:

› EXPEDITING, PRE-SHIPMENT, ISPEZIONI E

SORVEGLIANZE, TECNICHE DI SALDATURE

E PND, QUALIFICA DEI FORNITORI

LE ENERGIE RINNOVABILI ED IL RISPARMIO ENERGETICO › CERTIFICAZIONE DEI COLLETTORI

E DEI SISTEMI SOLARI TERMICI SECONDO

LE NORME UNI EN 12975, UNI EN 12976

– RILASCIO DEL MARCHIO SOLAR KEYMARK

› CERTIFICAZIONE COMPONENTISTICA

DEDICATA PER IMPIANTI COMPLETI PER

IL SETTORE SOLARE TERMICO SECONDO

LA SERIE DI NORME ENV 12977

› CERTIFICAZIONE DI EFFICIENZA,

SICUREZZA E PRESTAZIONI DEGLI

IMPIANTI SOLARI TERMICI

› CERTIFICAZIONE MODULI MONO E POLI

CRISTALLINI ED A FILM SOTTILE PER

IL SETTORE FOTOVOLTAICO SECONDO LE

NORME IEC 61215, IEC 61646 ED IEC 61730

– RILASCIO DEL MARCHIO IEC-CB SCHEME

› CERTIFICAZIONE DEI COMPONENTI DEGLI

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

› CERTIFICAZIONE DI EFFICIENZA, SICUREZZA

E PRESTAZIONI DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

› CERTIFICAZIONE DEGLI INSTALLATORI

› CERTIFICAZIONE IMPIANTI A BIOMASSE

› CERTIFICAZIONE BIODIESEL

› CERTIFICAZIONE COMPONENTI, SISTEMI

ED IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI

ENERGIA EOLICA

› CERTIFICAZIONE DI IMPIANTI DI

GENERAZIONE MISTI (AD ESEMPIO

SOLARE / EOLICO)

› CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI

EDIFICI SECONDO LE NORMATIVE COGENTI

E SECONDO STANDARD PROPRIETARI

TESI A CLASSIFICARE LE PRESTAZIONI

ENERGETICHE DEGLI EDIFICI IN FUNZIONE

DELLA DESTINAZIONE D’USO DEGLI STESSI

› VERIFICA ENERGETICA DELLE AZIENDE

L’AREA SOCIALE › PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE

SOSTENIBILE

› PRODUZIONE SOSTENIBILE

› RISTORAZIONE SOSTENIBILE

LA TUTELA DELL’AMBIENTE Certifi cazione secondo la conformità alle norme:

› UNI EN ISO 14001 per i sistemi di

gestione ambientale

› EMAS: Verifi ca e convalida delle

Dichiarazioni Ambientali

› ETS: Convalida comunicazioni emissioni

- Emission Trading

› EPD - Dichiarazione Ambientale di prodotto

LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Certifi cazione secondo la conformità alle norme:

› OHSAS 18001

LA TUTELA DELLA RESPONSABILITÀ ETICA

Certifi cazione secondo la conformità alle norme:

› SA 8000 per i sistemi di gestione della

responsabilità sociale come organismo

di ispezione aderente al NETWORK

LAVORO ETICO

LE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE

› VALUTAZIONE DEI PROGETTI DI

MIGLIORAMENTO

› VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE

DEI COSTI DELLA QUALITÀ

› VALIDAZIONE DELLA CARTA DEI SERVIZI

› VALUTAZIONE DEI PIANI DELLA QUALITÀ

› VALUTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

DI GARE E APPALTI

› CONFORMITÀ METROLOGICA

LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE

› ICIM EROGA FORMAZIONE IN TUTTE LE

DISCIPLINE RELATIVE AI PROPRI SERVIZI

DI AUDIT E CERTIFICAZIONE. PER DETTAGLI

SI VEDA IL CALENDARIO A PAG. 15

DIREZIONE

Piazza Don Enrico Mapelli, 75 20099 - Sesto San Giovanni (MI)Tel: +39 02.725.34.1Fax: +39 [email protected] - www.icim.it

Area Sistemi di Gestione: Giovanni [email protected]: Lorena MargiottaTel. 02 72534.202 [email protected] Energia: Vincenzo [email protected]: Francesco GorlaTel. 02 [email protected] Prodotto: Massimiliano FlorioTel. 02 72534.285massimiliano.fl [email protected] Ispezioni: Andrea MonetaTel. 02 [email protected]

Area Sociale: Enza LarettoTel. 02 [email protected]

SEDI LOCALI

LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA, SARDEGNA

Piazza Don Enrico Mapelli, 75 20099 - Sesto San Giovanni (MI)Tel: +39 02.725.34.1Fax: +39 [email protected] - www.icim.it

PIEMONTE, VAL D’AOSTA, LIGURIA

Corso Trapani, 16 - 10139 - TorinoTel: + 39 011.314.93.06Fax: + 39 [email protected] Responsabile di Area: Alfonso [email protected]

VENETO, TRENTINO ALTO ADIGE, FRIULI VENEZIA GIULIA

Via Germania, 16/4 - 35010 - Vigonza - PDTel: +39 049.893.29.14Fax: +39 049.410.20.33Responsabile di Area: Patrizio VergaMob: +39 [email protected]

LAZIO, TOSCANA, UMBRIA

Via Raf Vallone, 5 - 00173 RomaResponsabile di Area: Onofrio LamannaMob: +39 [email protected]

MARCHE, ABRUZZO, MOLISE

Responsabile di Area: Stefano TraversaMob: +39 [email protected]

CAMPANIA, BASILICATA, PUGLIA, SICILIA

Via G. Porzio, 4 - Centro Direzionale di Napoli - Isola G1 - 80143 NapoliTel: +39 081.194.844.31Fax: +39 081.007.20.01Responsabile di Area:Roberto PregoniMob: +39 [email protected]

CALABRIA

Via Sant’Anna II Tronco, 101/B 89128 - Reggio Calabria - RCTel: +39 096.523.126Fax: +39 096.589.187.4Responsabile di Area:Pasquale CasileMob: +39 [email protected]

I CONTATTI

L’OFFERTA ICIM

Certifi chiamo oggi per il domani.

INFOICIMPeriodico trimestrale - Anno IX - N° 35 Luglio 2010

Direttore responsabile: Paolo Gianoglio

Autorizzazione Tribunale di Milano n.266del 5/04/2000 - Spedizione in Abbonamentopostale - 70% Milano

Supervisione editoriale: 6DVision Italia S.r.l. Progetto grafi co e impaginazione: Imperiali Comunicazione Stampa: Tipolito Maggioni Srl Via G.Govone 56 - 20155 Milano

ICIM S.p.A. Via Don Enrico Mapelli, 75 20099 - Sesto San Giovanni - Milano Tel. 02/72534.1 Fax 02/72002098