Infoanziani_marzo_aprile

16
STARBENE news Inserto al bimestrale Infoanziani.it Marzo/Aprile 2013 Numero 58 LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Aprile: il “mese delle ossa” PAG.5 Il bilancio sociale 2011-2012 dell’ASS n° 5 PAG.7 INSERTO STARBENE NEWS: L’olio di Argan PAG.1 Il cellulare peggiora il sonno PAG.2 LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: I nonni raccontano... PAG.9 L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

description

Infoanziani marzo aprile

Transcript of Infoanziani_marzo_aprile

Page 1: Infoanziani_marzo_aprile

STA

RB

EN

E

new

s

Inse

rto

al b

imes

tral

e In

foan

zian

i.it

Marzo/Aprile 2013 Numero 58

LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Aprile: il “mese delle ossa” PAG.5Il bilancio sociale 2011-2012 dell’ASS n° 5 PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS: L’olio di Argan PAG.1 Il cellulare peggiora il sonno PAG.2

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:I nonni raccontano... PAG.9L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

Page 2: Infoanziani_marzo_aprile
Page 3: Infoanziani_marzo_aprile

Sommario:LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Aprile: il “mese delle ossa” PAG.5

Il bilancio sociale 2011-2012 dell’ASS n° 5 PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS:

L’olio di Argan

Il cellulare peggiora il sonno

Le 5 regole della colazione

Celiaci si diventa

STARBENE news

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: Comitato Parenti Ospiti I.G.A. PAG.9

A.V.U.L.S.S. PAG.10

NEWS IN BREVEAnziani e tablet: la possibilità di leggere meglio PAG.11

PAG.1

PAG.2

PAG.3

PAG.4

Page 4: Infoanziani_marzo_aprile

www.infoanziani.it MARZO/APRILE 2013N° 58

Informazioni per i lettori:

Registrazione Aut.Trib. di UD n.24 del 10.05.2005 Bimestrale gratuito Direttore editoriale Sandro Di Filippo Direttore responsabile Sandro Di Filippo Editore Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Layout Elisa Gorsa - Newprojects.it S.r.l. Collaboratori Azienda per i Servizi Sanitari n°3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n°5 “Bassa Friulana” Comitato Parenti Ospiti I.G.A. (Magda Minotti) A.V.U.L.S.S. Pubblicità commerciale Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Stampa Tipografia Menini - Spilimbergo (PN) Abbonamenti Inviare i propri dati a: Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected]

Page 5: Infoanziani_marzo_aprile

A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

Secondo recenti proiezioni il numero di cittadini eu-ropei in età over 65 raddoppierà nei prossimi 50 anni arrivando nel 2060 a 148 milioni. L’invecchia-mento attivo e sano è diventato di conseguenza un tema prioritario della politica sanitaria europea: promuovere programmi per la prevenzione delle cadute e delle fratture nell’anziano costituisce dun-que una delle strategie da mettere in campo in ogni Paese membro.Francesca Merzagora, Presidente O.N.Da, Osser-vatorio Nazionale sulla salute della Donna, pre-senta l’iniziativa OPEN DAY - la salute delle ossa.“Nel mese di aprile, che O.N.Da dedicherà alla sa-lute delle ossa, il Vostro Ospedale, da noi accreditato con 2 Bollini Rosa, parteciperà con incontri aperti alla popolazione e distribuzione di materiale informativo. Questa iniziativa è di ampio respiro in quanto consen-tirà un avvicinamento della popolazione al SSN non limitato ad una giornata specifica e avrà una promo-zione speciale non solo attraverso il sito bollinirosa.it, il portale ondaosservatorio.it e l’attivazione dell’uf-ficio stampa dell’Osservatorio, ma anche attraverso una campagna di comunicazione multicanale a livello nazionale.Al fine di consolidare l’attività di networking tra gli ospedali che parteciperanno a questa iniziativa, of-friamo la possibilità di partecipare ad un incontro di aggiornamento online sul tema della prevenzione e cura delle fratture ossee tenuto da un esperto di O.N.Da.”

Come si concretizzerà questa iniziativa nell’ ASS3 Alto Friuli?1. Si terranno 2 incontri, aperti alla popolazione, sul tema dell’osteoporosi; saranno presenti interni-sti, ginecologi, ortopedici, reumatologi dell’ Azienda Sanitaria n. 3 Alto Friuli, che esporranno le novità in tema di prevenzione, cura e assistenza alle patolo-gie ossee di più frequente riscontro. Gli incontri si terranno in data 5 aprile, dalle ore 18 alle ore 20, presso l’ aula Magna dell’ Ospe-dale di Gemona e in data 12 aprile, dalle ore 18 alle ore 20, presso l’aula Magna dell’Ospedale di Tolmezzo.

2. Sarà ufficialmente aperto l’Ambulatorio per l’O-steoporosi.3. Inizierà la campagna informativa e di preven-zione “Per non cadere in casa”, focalizzata su di un opuscolo, redatto in 4 lingue, contenente sia il “Decalogo” per prevenire le cadute in ambito do-mestico, sia un questionario di autovalutazione che consentirà ai cittadini di verificare se nelle proprie abitazioni e nei loro stili di vita si riscontrano rischi di caduta da poter correggere.

A cura di: Olga Passera

L’osteoporosi rappresenta un problema sanitario emergente sia per quanto riguarda la prevenzione che le politiche di intervento in campo di diagnosi e terapia. Si stima infatti che in Italia oltre 5 milioni di persone siano affette da osteoporosi e che nel prossimo futuro la prevalenza di questa patologia tenderà ad aumentare sia nel sesso maschile che femminile. L’osteoporosi, congiuntamente all’invecchiamento, provoca un continuo incremento del numero assoluto di fratture, in particolare femorali e vertebrali con un impatto negativo in termini di qualità della vita (per la comparsa di disabilità e dolore), di durata della vita (si stimano circa 15 mila decessi/anno do-vuti all’osteoporosi e alle sue complicanze) e di costi sociali (100 mila ricoveri/anno). Alla luce dei dati sopra esposti l’Azienda per i Ser-vizi Sanitari n. 3 Alto Friuli ha deciso di istituire di un Ambulatorio dedicato alla diagnosi e al trattamento dell’osteoporosi e delle sue complicanze, consenten-do così ai pazienti un rapido accesso a un tratta-mento mirato, sia esso medico o chirurgico.Ulteriore rilevante aspetto di cui l’Ambulatorio si farà carico, è quello della diffusione di una cultura della prevenzione dell’osteoporosi e delle sue com-plicanze sia tra i cittadini che tra professionisti che a vario titolo si occupano di salute.

APRILE, IL “MESE DELLE OSSA”Iniziative di prevenzione e un ambulatorio dedicato all’osteoporosi in ASS3 Alto Friuli

5A cura del Dottor Paolo Venturini

Page 6: Infoanziani_marzo_aprile
Page 7: Infoanziani_marzo_aprile

STA

RB

EN

E

new

s

Inse

rto

al b

imes

tral

e In

foan

zian

i.it Olio di Argan

L’olio di Argan, questo prezioso estratto dei semi della pianta di Argania spinosa, è da sempre particolarmente apprezzato per le sue proprietà nutritive, cosmetiche e medicamentose. La pianta dell’Argan fornisce solo pochi chilogrammi di frutta all’anno, il cui impiego è essenzialmente nella produzione di olio ad uso alimentare e cosmetico. L’albero di Argan si estende dalla regione di Agadir fino ai monti dell’Atlante, a sud del Marocco. Questa foresta unica è l’ultimo argine contro l’avanzata del deserto, protetta dall’Unesco come riserva naturale. Questa “piñata” ha moltissime proprietà cosmetiche, quella che più ci interessa, in particolar modo in questo periodo dell’anno in cui studio e lavoro sono a pieno regime e noi ci ritroviamo a fare su e giù tra le macchine, smog, e mezzi pubblici, è la barriera che crea tra la nostra pelle e l’inquinamento, proteggendola. Ormai facile da trovare in qualunque erboristeria, massaggiato su viso e corpo contribuisce alla rigenerazione delle cellule epidermiche rallentando l’invecchiamento, promuovendo la produzione di collagene (una proteina che sostiene tutti i tessuti, anche la pelle) e quindi aiuta a prevenire la formazione delle rughe.Inoltre, si può sostituire perfettamente all’olio d’oliva per il condimento dei nostri alimenti, oltre ad essere buono, facilita la digestione e tiene sotto controllo il colesterolo cattivo.

In collaborazione con Italiasalute - Direttore responsabile Riccardo Antinori

Page 8: Infoanziani_marzo_aprile

L’uso del telefono cellulare prima di andare a letto fa sì che la persona impieghi di più a raggiungere le fasi più profonde del sonno e vi resti meno del normale. Le radiazioni prodot-te dai telefoni cellulari ritardano e riducono il sonno, secondo una ricerca compiuta in pa-rallelo in Svezia e negli Stati Uniti, sponsoriz-zata da alcune compagnie di telefonini. Altri effetti collaterali possono essere mal di testa e confusione mentale.Questo crea delle difficoltà nel recuperare le energie spese durante la giornata.La scoperta diventa maggiormente allarman-te per quanto riguarda gli adolescenti, i qua-li utilizzano più spesso il telefonino prima di

andare a dormire e per periodi più lunghi. Le conseguenze di que-sto comportamento pos-sono essere mancanza di concentrazione, minore resa scolastica, cambia-mento di personalità e addirittura depressione.Lo studio ha esaminato 35 uomini e 36 donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni. Un gruppo di

loro è stato sottoposto a radiazioni con le stes-se caratteristiche di quelle emesse dai cellu-lari, mentre l’altro gruppo è stato esposto a “false radiazioni”, cioè non c’è stata una reale esposizione. Il Mobile Manufacturers Forum, l’ente che rappresenta le maggiori compagnie telefoni-che mondiali e che ha finanziato la ricerca, ha comunicato che i risultati sarebbero “non conclusivi” e che “le ricerche non hanno di-mostrato che l’esposizione causa i disturbi del sonno”.Al contrario il professor Bengt Arnetz, che ha guidato le ricerche, sostiene che i dati ot-tenuti sono “realistici e suggeriscono che ci possano essere anche degli effetti misurabili sul cervello” e che le radiazioni dei telefoni-ni possono causare “stress nel sistema ce-rebrale, rendendo le persone più nervose e sveglie e diminuendo la capacità di prendere sonno”.

2

specialisti nell’arte dell’ortopedia

CURIOSI TÀ

IL CELLULARE PEGGIORA IL SONNOLE RADIAZIONI PRODOT T E DAI T ELEFONI CELLULARI RIDUCONO IL SONNO

Page 9: Infoanziani_marzo_aprile

Abituare i propri figli a fare colazione spesso è una gran fatica. La mattina non si alzereb-bero mai, il tempo sembra non bastare e la fretta fa da padrone. Sembra proprio difficile trovare il tempo da dedicare al primo pasto della giornata, che è il più importante per partire al meglio, come ci ricorda-no sempre i nutrizionisti.Nell’ottica di sensibilizzare e rafforza-re la famiglia verso un gesto mattuti-no di almeno 10 minuti, prosegue e si intensifica il progetto “Prima la co-lazione! 10 minuti mangiando sano”.

Ecco le 5 regole del “buon senso” per fare colazione insieme al tuo bambino suggerite dagli esperti:

1. Il tempo da dedicare alla colazio-ne va guadagnato assieme fin dalla sera prima: fai capire a tuo figlio che è meglio non rimandare alla mattina tutte quelle operazioni che lo prepa-rano ad affrontare la giornata. Fate assieme l’elenco delle cose da preparare prima di andare a dormire, ad esempio lo zaino con i libri e i qua-derni, i vestiti che indosserà, la borsa della palestra.

2. La colazione è il momento in cui scrivere assieme l”agenda della giornata”:al mattino si può ripercorrere insieme il pro-gramma della giornata e mettere a punto tutti gli appuntamenti che li aspettano durante la giornata.

3. Approfitta della colazione per confrontarti e risolvere le questioni della sera prima:la notte porta consiglio e la mattina, una volta riposati, i problemi si possono affrontare più serenamente. Rimandare una discussione aiuta a prende-re distanza dal problema e ad affrontarlo co-struttivamente con i proprio figli.

4. Fai riscoprire il gusto di mangiare lenta-mente: il cibo ha un sapore e una consisten-za tutta da imparare a riconoscere. Insegna al tuo bambino il piacere di assapo-rare e sgranocchiare bene quello che si sta mangiando. Questo migliorerà la masticazio-ne del cibo e quindi la digestione e l’assorbi-mento dei nutrienti.

5. Divertitevi a comporre la colazione “su mi-sura”: marmellata, yogurt, latte, frutta e cere-ali pronti sono alimenti sani, nutrienti e sem-pre vari. Provate composizioni diverse della colazione e giocate con il cibo: farete diventa-re la colazione un momento di divertimento.

SALU T E

LA COLAZIONELE 5 REGOLE INDISPENSABILI

3

Page 10: Infoanziani_marzo_aprile

Da malattia dell’infanzia a vera e pro-pria epidemia fra gli adulti.La celiachia sta diventando sempre più una patologia a carico di persone già adulte che, all’improvviso, si ritro-vano intolleranti al glutine. La confer-ma viene da uno studio epidemiologi-co appena pubblicato.Il gruppo di ricercatori punta il dito contro il consumo di farine fatte con grani ad alta resa per la produzione nei campi, che provocherebbe una sorta di “avvelenamento” da glutine tossico, fenome-no alla base della perdita di tolleranza al glu-tine che si verifica poi in età adulta.I risultati della ricerca ribaltano il concetto dif-fuso secondo cui la malattia colpisca per lo più nell’infanzia. Adesso è chiaro che la celia-chia può manifestarsi a qualsiasi età.La ricerca è frutto della collaborazione con diversi istituti e si è basata sui campioni di circa 3500 americani, a cui è stato analizzato il sangue a 15 anni di distanza, nel 1974 e nel 1989. Il numero di persone diventate ce-liache è raddoppiato in questi quindici anni, passando da un caso su 501 nel 1974 a uno ogni 219 nel 1989. Com’è noto, la celiachia è una malattia autoimmune provocata dall’in-

tolleranza al glutine, che costringe chi ne è affetto all’eliminazione dal proprio regime ali-mentare di tutti quei prodotti che ne conten-gono, in primo luogo pasta e pane.La celiachia si manifesta attraverso una rea-zione allergica nell’intestino tenue, e i sintomi principali sono gonfiore addominale, astenia e stipsi. Nel caso in cui non venga curata, la celiachia può provocare anemia, atrofia os-sea e stanchezza cronica. I ricercatori hanno scoperto un legame fra i geni associati alla celiachia e altre patologie autoimmuni come il diabete di tipo 1 e l’artrite reumatoide.La ricerca andrà avanti per capire meglio i meccanismi che regolano la patologia e crea-re così i presupposti per una terapia farmaco-logica che possa innalzare la qualità della vita delle persone che ne soffrono.

4

ALIMEN TAZIONE

CELIACI SI DIVEN TAL’IN TOLLERANZA AL GLU T INE SPESSO PRODOT TA DA ERRORI ALIMEN TARI

Page 11: Infoanziani_marzo_aprile

Grazie alla sensibilità di due Società, la SE-CAB di Paluzza e la Banca di Credito Coo-perativo di Carnia e Gemonese, che hanno disposto una donazione in tempi non facili dal punto di vista economico, la Gastroen-terologia ed Endoscopia digestiva della Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli ha potuto dotarsi di una strumen-tazione di eccellenza, che va a completare apparecchiature già a disposizione. “Si tratta” riferisce il dottor Piero Brosolo, Direttore dell’Endoscopia digestiva degli Ospedali di Tolmezzo-Gemona “di due eco endoscopi, radiale (A) e lineare (B) che con-sistono in video endoscopi integrati da sonde ecografiche miniaturizzate. La metodica permette di eseguire ecografie endocavitarie, condotte cioè con l’esplorazio-ne dei visceri a partire dall’interno del tratto digestivo e quindi in una posizione particolar-mente favorevole ad una loro visualizzazio-

ne, sia per la loro vicinanza sia per l’assenza di interposizione di aria, grasso o altri organi. La diagnosi di numerose patologie del tratto digestivo o di organi adiacenti ad esso diviene molto più precisa, consentendo anche, sotto guida ecografica, il prelie-vo di piccoli campioni di tessuto o l’iniezione di sostanze a scopo terapeutico.” L’invasività è ridotta e la pro-cedura viene condotta general-mente in regime ambulatoriale. Il campo di applicazione è quel-

lo oncologico ma non solo e riguarda anche la patologia benigna. Questa acquisizione permette all’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli di for-nire una risposta continuativa a richieste che provengono anche da altre sedi, sia ospe-daliere che territoriali, attraverso l’offerta sia di strumentazioni che di figure professio-nali dedicate.

A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

ATTREZZATURE ALL’AVANGUARDIA NELL’ENDOSCOPIA DIGESTIVA DELL’ALTO FRIULI

6A cura di: Olga Passera

A

B

Page 12: Infoanziani_marzo_aprile

Nel corso della Conferenza dei Servizi dell’11 dicembre 2012, tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune di Latisana, è stato presentato il secondo Bilancio Sociale dell’Azienda Sanitaria di Palmanova.Fare un Bilancio Sociale vuol dire rapportar-si alla pluralità di soggetti che fanno parte di un sistema locale “partecipativo” ed ac-quisirne valutazioni ed indicazioni, soprat-tutto in un momento come quello attuale, se-gnato da una pesante crisi socio-economica, che sta richiedendo un nuovo e importante impegno non solo delle istituzioni, ma anche di tutta la società civile.È su questa considerazione che si basa la nuova rendicontazione sociale dell’ASS 5 Bassa Friulana, un’Azienda Sanitaria che, come le altre Aziende del panorama regio-

nale sta anche già affrontando dei cambia-menti organizzativi, in una prospettiva di “Area Vasta”, così come previsto dal Piano Sanitario e Socio Sanitario Regionale 2010-2012.Si vuole, tuttavia, dimostrare come, nono-stante le necessità di razionalizzazione de-terminate dalla crisi, non sia mutato l’impe-gno sul mantenimento del protagonismo che la sanità nella Bassa Friulana ha sempre di-mostrato, attraverso buone pratiche e buo-ne relazioni fra tutti i suoi attori, istituzionali e non.

- Apertura- Partecipazione- Responsabilità- Efficacia- Coerenzasono i principi guida che l’Unione Europea ha pubblicato nel Libro Bianco sulla Gover-nance e che sono alla base di un adegua-to sviluppo locale. Questi principi sono stati utilizzati dall’ASS 5 per acquisire la valuta-zione delle Associazioni di Volontariato, at-traverso un questionario formulato con do-mande specifiche per ciascuno dei principi descritti.La partecipazione ai nuovi Piani di Zona ri-propone più che mai non solo la necessità di rinforzare l’integrazione sociosanitaria, ma anche la necessità di sviluppare e valo-rizzare la sussidiarietà orizzontale e la re-sponsabilità diffusa della società civile nella costruzione dei percorsi di salute all’interno della Comunità locale.Lo sforzo del Bilancio Sociale 2011-2012 è proprio quello di soffermarsi con uno sguar-do particolare al territorio e alle sue carat-teristiche e componenti, nella convinzione che l’attenzione alle persone, alle loro re-

A.S.S.n°5 “Bassa Friulana”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

Il bilancio sociale 2011-2012

7

La cultura della valutazione è fondamentale: un sistema orientato all’appropriatezza e alla salvaguardia dei diritti ha bisogno di strumenti per favorire la partecipazione di tutti i portatori di interessi alla scelta delle priorità e per verificare, in modo continuativo e trasparente, se i risultati sono quelli desiderati.Un tale processo ha bisogno, inoltre, di dati statistici e di indicatori, ma richiede anche una riflessione sui valori che la comunità attribuisce ai problemi oggetto di intervento.

Page 13: Infoanziani_marzo_aprile

lazioni, alla dimensione socio-economica in cui vivono possa orientare verso adeguate scelte sanitarie e verso l’adozione di coeren-ti modelli di governance.

Alcuni dati socio-demograficiLa popolazione residente nella Bassa Friula-na, all’1.01.2011, è pari a 113.003 abitan-ti ed è in costante crescita: rispetto al 2000 si registra un aumento di 6.916 residenti, con un incremento di circa il 6,5%, valore più elevato di quello registrato a livello re-gionale ( + 4% circa).Tale crescita è determinata anche dai flussi immigratori di stranieri, che hanno raggiun-to il 6,8% della popolazione totale, pari a 7.734 unità. L’età media dei residenti è di 45 anni; il 22,5% della popolazione si colloca al di so-pra dei 65 anni, mentre solo il 12,5% è sotto i 14 anni.Le famiglie anagrafiche sono 48.535, con un aumento del 18,1% rispetto al 2001, con un numero medio di componenti che scende da 2,55 a 2,31 (2,19 a livello regionale). Per quanto riguarda l’economia, al 31.12.2011, si registrano 12.998 localizza-zioni attive (nel 2010 erano 13.039), così ripartite per settore di attività economica: 4.374 nel Commercio, Alberghi e Pubblici esercizi (33,65% dell’intera attività), 2.744 nei Servizi (21,11%), 2.609 nell’Agricoltura, Silvicoltura e Pesca (20,07%), 1.976 nelle Costruzioni (15,20%), 1.295 nell’Industria (9,96%).

Un rilievoL’ultimo capitolo è interamente dedicato alle Associazioni di volontariato che hanno aderito al percorso di valutazione promosso dall’Azienda.Su 18 Associazioni che hanno risposto all’in-vito dell’Azienda ad esperimere una valuta-zione, 6 hanno emesso un parere di massima positivo circa la collaborazione stabilita con l’Azienda stessa, l’efficacia dei risultati rea-lizzati insieme e degli aspetti relazionali in

genere.12 Associazioni hanno espresso una valuta-zione più dettagliata, dalla quale emerge principalmente come gli aspetti da migliora-re riguardino:• un linguaggio più accessibile, che non sia solo per “gli addetti ai lavori”• modalità partecipative più allargate• l’evidenza di un sistema di indicatori di ri-sultati più chiari, più comprensibili, più “pub-blici”.

Per una conoscenza esaustiva anche dei dati di attività, il Bilancio Sociale è dispo-nibile sul portale aziendale www.ass5.sa-nita.fvg.it.

A cura di: dott.ssa Luciana Scagnetto, Coordinamento Sociosanitario

8

Page 14: Infoanziani_marzo_aprile

Il 21 marzo era… il giorno di

San Benedetto con la rondine sotto il tetto...

Per seguire il criterio di festeggiare i santi nel giorno della loro morte, la riforma del calendario liturgico, nel1969, ha spostato la ricorrenza di San Benedetto da Norcia dal 21 marzo all’11 luglio giorno, appunto, della morte del santo, fondatore dell’Ordine dei Benedettini.Poiché dal VI al XVI secolo, i monasteri benedettini erano sparsi in tutta Europa e, attraverso la loro presenza, i popoli barbari furono convertiti al cristianesimo, papa Pio XII proclamò Benedetto Padre dell’Europa di cui divenne, nel 1964, anche il santo Patrono, per volontà di papa Paolo VI. Pare che Benedetto sia arrivato a Cassino fra l’anno 525 ed il 529 e lì, sulle rovine del tempio di Apollo e di Giove, costruì il famoso monastero. Qui morì nell’anno 547 e vi fu sepolto assieme alla sorella, Santa Scolastica.Nonostante le distruzioni del monastero, nell’883 per opera dei Saraceni e nel 1944, a causa dei bombardamenti degli alleati, Montecassino conserva ancora il sepolcro dei due fratelli, santi venerati sempre con grandissima devozione.

Mandâ a cirî AvrîlMandâ a cjapâ il scuâl

Prin di Avrîlpastanâ cocis cul badîl(proverbi della tradizione popolare)

Il prin di Avrîl, lis baronadis soprattutto quelle dei bambini, facevano la parte del leone. Scherzi innocenti, quali l’attaccare improbabili pesci alla schiena di qualcuno, cucire l’una con l’altra le gonne delle donne con gli spilli, gridare di aver visto il maçarûl che al veve dispeât lis vacjis che a jerin ladis fûr de stale o altre inverosimili bugie, davano un inizio allegro e scherzoso all’Aprile dei nostri nonni.

Tra le numerose credenze sull’origine di quest’usanza, c’è anche quella di cui non ci sono documentazioni, legata a Betrando di Saint- Geniès, Patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350. Si dice che egli, per una Pasqua, avesse invitato a pranzo il Papa che, in quegli anni, poteva essere Benedetto XII o Clemente VI. Il Papa, non ha importanza quale dei due fosse, a Pasqua doveva assolutamente essere in viaggio per Parigi dove doveva battezzare la figlia del re e, pertanto, Betrando fu informato che Sua Santità sarebbe arrivata ad Aquileia qualche giorno prima. Vi arrivò il Venerdì Santo che, per combinazione, coincideva con il …primo di aprile. Il pranzo, vista la ricorrenza della Passione e della Crocifissione di Gesù, doveva essere obbligatoriamente di magro.Durante il “magro” pasto, in cui fu mangiata una gran quantità di trote e di anguille che vivevano, come si sa, anche nel Natisone, una grossa lisca si conficcò nella gola del Santo Padre. Possiamo immaginare il crescere dell’apprensione dei presenti, vedendo che tutti i tentativi di togliergliela, fallivano. Esausto e sconvolto, il Papa dovette mettersi a letto dove, miracolosamente, si addormentò. Al suo risveglio, ancor più prodigiosamente, la lisca si trovava in bella mostra di sé, come un trofeo, su un vassoio d’argento: un vero miracolo! In seguito a quel fatto straordinario, il Pontefice decretò che in tutto il Patriarcato ed in tutta la diocesi di Aquileia, nessun fedele avrebbe dovuto mangiar pesce il primo di aprile, anche se questo giorno fosse coinciso con il Venerdì Santo. Secondo la leggenda, la lisca legata a quel miracolo fu donata alla chiesa di Venzone dove, come vuole la tradizione, in un reliquiario di gran valore, si conserverebbe una “spina” dall’origine sconosciuta.

Comitato Parenti Ospiti I.G.A.

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:

9Iniziativa realizzata con il sostegno della

...e je rivade la Vierte: è primavera!

Buine Pasche a ducj cuancj!

Page 15: Infoanziani_marzo_aprile

10

Un’esperienza Capita per caso...Un giorno passo davanti ad una Chiesa, entro e vedo affissa all’albo una locandina in cui si parla di un corso base, necessario per entrare a far parte di un’Associazione di Volontariato presso le Unità Locali Socio Sanitarie.Mi interrogo e mi dico: - Forse veramente posso trovare del tempo da dedicare alle persone sofferenti... tento di avvicinarmi ad un ideale cristiano che mi dice che la vita va vissuta per gli altri... mi piacerebbe riuscire a vedere e ad alleviare le sofferenze degli altri... -E mi vengono alla mente tante riflessioni...Ma poi mi chiedo:- Quali sono le qualità che un volontario deve avere? - Ci penso un po’... E mi sento inadeguata...Ritengo che un volontario debba avere una qualificazione, una preparazione e una formazione continua, una grande discrezione, perché, nel mondo della sofferenza si deve entrare in punta di piedi, una comprensione che è la chiave che permette di metterti in contatto con i vissuti del sofferente, e poi pazienza, perseveranza, rispetto, umiltà, attenzione, interiorità, calore umano...una continua capacità di ascolto che vuol dire ascoltare l’altro fino in fondo e, per questo, bisogna concentrarsi sulla persona e sul contenuto, cogliere i temi ricorrenti e i sentimenti, non giudicare...Mi sembra difficile e arduo questo cammino, ma decido di aderire al corso e di provarci...Via via che partecipo agli incontri, trovo parecchie risposte, ma soprattutto realizzo che anche gli altri partecipanti si trovano nella mia stessa condizione e decido di andare avanti... Nei tre mesi di frequentazione stabilisco dei rapporti amicali, che diventano più intensi con l’andare del tempo... Arriva il momento del mio primo servizio: ansia, inadeguatezza, strane sensazioni... Poi l’incontro con la sofferenza: un giovane tetraplegico che ha bisogno delle mani degli altri per lavarsi, vestirsi, mangiare...È proprio a questo punto che ho realizzato l’importanza del corso che avevo frequentato e che mi ha dato veramente le basi utili per questa attività che continua tuttora dopo più di vent’anni, ma soprattutto mi ha offerto l’occasione di stare insieme a persone con cui condividere valori e momenti di collaborazione e di crescita.

Un socio AVULSS

L’A.V.U.L.S.S. informa:

Iniziativa realizzata con il sostegno della

CORSO BASE A.V.U.L.S.S.Dal 4/3/2013 al 15/5/2013 Per info: 320/6070582338/9647556 - 377/3126990 349/5191461

Associazione di UdineVia Sant’Agostino, 7 UdineTel. 320 6070582 338 9647556E-mail: [email protected]

Page 16: Infoanziani_marzo_aprile

Medico specialista in geriatria e gerontologia

Guglielmo Dott.Luccariceve su appuntamentoCell.339 2665997

SEQEX: Terapia personalizzata non invasiva i cui benefici terapeutici riguardano- Il sistema muscolo scheletrico (artrosi)- L’effetto antidolorifico- Il sistema circolatorio

Guglielmo Dott.Lucca - Via Ponte Romano, 10 Premariacco UDINE

Allenamenti mirati per diabetici

NEWS IN BREVE:

L’attività sportiva di chi sof-fre di diabete non è mai sta-ta ben vista dai medici. No-nostante i riconoscimenti che attribuiscono evidenti utilità alla pratica agonistica, viene dato ancora poco spazio a

un simile impegno e ciò per diverse ragioni. Le ripercussioni metaboliche possono essere gravi qualora i soggetti afflit-ti da patologia non interpretino con regolare metodicità i precetti dietetici e farmacologici consigliati durante il tem-po dedicato allo sport. Un diabetico ben compensato, infat-ti, rischia l’ipo-glicemia nel corso di un’attività fisica a causa della eccessiva quantità di insulina che ostacola il necessa-rio incremento della produzione di glucosio. La medicina dello sport, però, tende a contrastare queste paure propo-nendo una serie di esami diagnostici: consistono inizialmen-te in un elettrocardiogramma sotto sforzo, in un calcolo del massimo consumo di ossigeno e nella stima dell’acido lattico in ordine alle varie fasi dello sforzo. Tali parametri rendono sì possibile una personalizzazione del programma di alle-namento, ma servono - al contrario - anche per sconsigliare la pratica di una qualsiasi attività agonistica.

IL SEGRETO DELLA LONGEVITÀ

La terza età è una fase an-cora attiva della vita, ma la longevità richiede un’attenta “manutenzione” del nostro organismo. La sedentarietà è un vizio pericoloso quanto il fumo per il nostro appa-rato cardio-vascolare e fra l’altro l’immobilità fa aumen-tare di peso, ci rende meno lucidi e reattivi, riduce le no-stre riserve di fiato e rende più rigide le nostre articola-zioni, riducendo ulteriormen-te la nostra voglia e la no-stra capacità di movimento. Per questo, occorre spezzare questo circolo vizioso, grazie

ad uno stile di vita più sano. Per contrastare l’invecchia-mento articolare e favorire la mobilità delle articola-zioni oggi è possibile ricor-rere all’aiuto di integratori alimentari naturali a base di Glucosamina Solfato e Omega 3. In particolare la Glucosamina Solfato ha dato i migliori risultati nel trattamento delle patologie osteoarticolari e nella ridu-zione del dolore, mentre gli Omega3 sono ormai accer-tati come prodotti utili nel ri-durre lo stato infiammatorio.

Anziani e tablet, la possibilità di leggere meglioLeggere un libro in formato elet-tronico ha i suoi vantaggi. Oltre a quelli più ovvi legati alla praticità e anche a una maggiore economi-cità, ora una ricerca dell’Università, sostiene che gli anziani debbano sforzarsi di meno per leggere se utilizzano un tablet per farlo.Gli scienziati hanno utilizzato due parametri per capire il tipo di sforzo esercitato dai soggetti partecipanti alla ricerca, ovvero l’elettroencefalogramma per controllare l’attività cerebrale e il tempo impiegato a leggere. Sia giovani che anziani preferivano il supporto cartaceo rispetto al tablet, ma stando alle valutazioni oggettive fornite dai ricercatori e basate sul movimento degli occhi e sull’attività cerebrale, in realtà gli anziani si mostravano maggiormente a proprio agio con i lettori digitali. Il vantaggio essenziale dei tablet, secondo i ricercatori, sta nella tecnologia della retro-illuminazione, che consente di vedere meglio il testo in qualsiasi condizione di luminosità.

Meglio non aver fretta di lavarsi i denti

Se appena finito di mangiare fremete dal desiderio di la-varvi subito i denti, sappiate che fate più male che bene alla vostra bocca. Gli acidi presenti nel cibo e nelle be-vande cominciano ad aggredire lo smalto dei denti e il livello sottostante denominato denti-na, portando a una

demineralizzazione dei denti. Tuttavia, spazzolare troppo presto i denti non fa altro che age-volare questi acidi spingendoli ancora più in profondità e accelerando il pro-cesso di corrosione. Usare lo nel giro 20 minuti dall’as-sunzione di una bevanda gassata causa danni note-

voli ai denti. Secon-do gli esperti, quin-di, sarebbe meglio aspettare almeno mezz’ora – meglio ancora un’ora – prima di mettersi a strofinare i denti. Passata questa mezz’ora, infatti, l’usura dei denti non risulta significa-tivamente più alta.