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Infermieristica Preventiva e di Comunità – CdL Infermieristica UnivPM A.A. 2015/2016 Andrea Fazi – www.andreafazi.it/infermieristica-preventiva/ Infermieristica Preventiva e di Comunità Che cos'è l'infermieristica preventiva e di comunità e che cosa fa l'infermiere che lavora in quest'ambito? Promozione della salute e prevenzione Educazione alla salute Infermieristica Preventiva e di Comunità – CdL Infermieristica UnivPM A.A. 2015/2016 Andrea Fazi – www.andreafazi.it/infermieristica-preventiva/ Infermieristica Preventiva e di Comunità Frutto di un percorso, costituito da: Cultura Carte internazionali Normativa italiana Letteratura Infermieristica Preventiva e di Comunità – CdL Infermieristica UnivPM A.A. 2015/2016 Andrea Fazi – www.andreafazi.it/infermieristica-preventiva/ Infermieristica infermieristica in·fer·mie·rì·sti·ca/ sostantivo femminile Il complesso delle cognizioni professionalmente necessarie all'infermiere. Infermieristica Preventiva e di Comunità – CdL Infermieristica UnivPM A.A. 2015/2016 Andrea Fazi – www.andreafazi.it/infermieristica-preventiva/ Preventiva Preventivo pre·ven·tì·vo/ Aggettivo 1)Diretto a impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati; spec. nel linguaggio giuridico e medico. “carcerazione p." 2)Nel linguaggio amministrativo e contabile, di documentazioni e calcoli forniti in previsione di determinate attività od operazioni. "bilancio p."

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Infermieristica Preventivae di Comunità● Che cos'è l'infermieristica preventiva e di

comunità e che cosa fa l'infermiere che lavora in quest'ambito?

– Promozione della salute e prevenzione

– Educazione alla salute

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Infermieristica Preventivae di Comunità● Frutto di un percorso, costituito da:

– Cultura

– Carte internazionali

– Normativa italiana

– Letteratura

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Infermieristica

● infermieristica

– in·fer·mie·rì·sti·ca/

– sostantivo femminile

– Il complesso delle cognizioni professionalmente necessarie all'infermiere.

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Preventiva

● Preventivo– pre·ven·tì·vo/

– Aggettivo

1)Diretto a impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati; spec. nel linguaggio giuridico e medico.

“carcerazione p."

2)Nel linguaggio amministrativo e contabile, di documentazioni e calcoli forniti in previsione di determinate attività od operazioni.

"bilancio p."

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Comunità

● comunità

– co·mu·ni·tà/

– sostantivo femminile

1.Insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici e morali, vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni: la c. nazionale, cittadina; agire nell'interesse della c.; c. umana, la società degli uomini, il consorzio umano; c. di affetti, la famiglia.

2.Comunità linguistica, insieme di persone che usano lo stesso sistema di segni linguistici.

3.Il complesso degli organi sovranazionali istituiti tra i paesi europei per il conseguimento di vantaggi economici e politici, nonché per la realizzazione di un mercato unico di merci, servizi, capitali e lavoratori.

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...la prevenzione...

● Il Dizionario di Epidemiologia, IV edizione a cura di John M Last, definisce il termine “Prevenzione” come:– “Atti finalizzati ad eradicare o a eliminare le malattie e le

disabilità o a minimizzare il loro impatto”.

– In altre parole la prevenzione è un'attività articolata in tre tempi e finalizzata a:

1) impedire l'insorgenza delle malattie

2) promuovere la salute3) favorire il benessere.

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Comunità

● comunità

– co·mu·ni·tà/

– sostantivo femminile

1.Insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici e morali, vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni: la c. nazionale, cittadina; agire nell'interesse della c.; c. umana, la società degli uomini, il consorzio umano; c. di affetti, la famiglia.

2.Comunità linguistica, insieme di persone che usano lo stesso sistema di segni linguistici.

3.Il complesso degli organi sovranazionali istituiti tra i paesi europei per il conseguimento di vantaggi economici e politici, nonché per la realizzazione di un mercato unico di merci, servizi, capitali e lavoratori.

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Promozione

● promuovere

● pro·muò·ve·re/

● verbo transitivo

– 1. Far progredire dando impulso, favorire.● "p. le arti"● Far aumentare, incentivare.● "p. le vendite"

– 2. Dare avvio a qualcosa, indire.● "p. una raccolta di fondi"

– 3. Lanciare sul mercato con una campagna promozionale, pubblicizzare.● "p. un detersivo"

● [...]

● Origine

● Dal lat. promovēre, der. di movēre ‘muovere’, col pref. pro- 1; propr. “muovere innanzi” •sec. XIII.

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La Salute – Definizione OMS 1948● La salute è uno stato di completo

benessere fisico, psichico e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità.

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Salute – definizione vocabolario● salute

– sa·lù·te/

– sostantivo femminile

– Condizione di benessere fisico e psichico dovuta a uno stato di perfetta funzionalità dell'organismo.

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La Salute – Definizione OMS 1948● La salute è uno stato di completo

benessere fisico, psichico e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità.

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La Salute – Definizione OMS● La salute è uno stato di completo

benessere fisico, psichico e sociale e

non la semplice assenza dello stato di

malattia o infermità.

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Utopia

● utopia

– u·to·pì·a/

– sostantivo femminile

– Quanto costituisce l'oggetto di un'aspirazione ideale non suscettibile di realizzazione pratica.

– "è un'utopia la perfetta uguaglianza tra gli uomini"

– Ideale etico-politico destinato a non realizzarsi sul piano istituzionale, ma avente ugualmente funzione stimolatrice nei riguardi dell'azione politica, nel suo porsi come ipotesi di lavoro o, per via di contrasto, come efficace critica alle istituzioni vigenti.

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Art. 32 Costituzione

● La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

● Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

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Normativa Italiana

● D.M. 739/94, art.1 punto 2– L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa

è di natura tecnica, relazionale, educativa.

– Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria.

● D.M. 739/94, art.1 punto 3, lettera g– L'infermiere svolge la sua attività professionale in strutture

sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare.

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Normativa Italiana

● Il codice Deontologico– Articolo 2 - L'assistenza infermieristica è servizio alla

persona, alla famiglia e alla collettività. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa.

– Articolo 6 -L'infermiere riconosce la salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività e si impegna a tutelarla con attività di prevenzione, cura, riabilitazione e palliazione.

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Normativa Italiana

– Articolo 7 - L’infermiere orienta la sua azione al bene dell'assistito di cui attiva le risorse sostenendolo nel raggiungimento della maggiore autonomia possibile, in particolare, quando vi sia disabilità, svantaggio, fragilità.

– Articolo 14 - L’infermiere riconosce che l’interazione fra professionisti e l'integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell’assistito.

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Normativa Italiana

– Articolo 19 - L'infermiere promuove stili di vita sani, la diffusione del valore della cultura della salute e della tutela ambientale, anche attraverso l’informazione e l'educazione. A tal fine attiva e sostiene la rete di rapporti tra servizi e operatori.

– Articolo 21 - L'infermiere, rispettando le indicazioni espresse dall'assistito, ne favorisce i rapporti con la comunità e le persone per lui significative, coinvolgendole nel piano di assistenza. Tiene conto della dimensione interculturale e dei bisogni assistenziali ad essa correlati.

– Articolo 23 - L’infermiere riconosce il valore dell’informazione integrata multiprofessionale e si adopera affinché l’assistito disponga di tutte le informazioni necessarie ai suoi bisogni di vita.

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Normativa Italiana

– Articolo 27 - L'infermiere garantisce la continuità assistenziale anche contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali e di una efficace gestione degli strumenti informativi.

– Articolo 29 - L'infermiere concorre a promuovere le migliori condizioni di sicurezza dell'assistito e dei familiari e lo sviluppo della cultura dell’imparare dall’errore. Partecipa alle iniziative per la gestione del rischio clinico.

– Articolo 32 - L'infermiere si impegna a promuovere la tutela degli assistiti che si trovano in condizioni che ne limitano lo sviluppo o l'espressione, quando la famiglia e il contesto non siano adeguati ai loro bisogni.

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Normativa Italiana

● Legge 833 del 1978 – Istutuzione del SSN

– Art. 10 prevede la possibilità di configurare l'unità territoriale locale in distretti

● Dlgs 502/92 – prime indicazioni sul Distretto

● PSN 1994-1996 – prevede l'istituzione del Distretto tra le priorità del triennio.

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Normativa Italiana

● Piano Sanitario 1998-2000 – indica gli aspetti fondamentali del distretto.

– E' il centro organizzativo e di gestione dell'assistenza sanitaria di base e di tutti i servizi del territorio di competenza

● Legge 419 del 1998

– Il distretto assume un ruolo chiave per la realizzazione di una efficace integrazione tra le attività del MMG e l'Azienda USL

● Dls 229 del 1999

– Dispone che l'articolazione della AUSL in distretti sia effettuata dal direttore generale con atto aziendale

– Il Distretto viene considerato centrale per ricollocare al centro del nuovo SSN le necessità dei cittadini e coinvolgere gli operatori a spostare l'attenzione dall'assistenza ospedaliera all'assistenza territoriale

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Normativa Italiana

● Legge 338 del 2000– Distretto viene individuato come centro di

responsabilità e dotato di un proprio budget

● PSN 2006-2008

– Il cambiamento passa attraverso deviazione delle risorse.

● Riorganizzazione cure primarie● Rete per la cronicità

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Normativa Regione Marche● Delibera di Giunta Regionale (DGR) 606/2001

– Linee Guida Regionali per le Cure Domiciliari● Livelli di prestazioni vengono definiti

– Bassa intensità– Alta intensità (OD e ADI)

● La delibera inoltre definisce l'ADI e ne descrive gli elementi caratteristici

● Legge 13/2013

– Costituzione ASUR e ZT. I distretti passano da 36 a 24

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Piano Sanitario Nazionale 2006 - 2008● Pagina 33, punto 3.5. La riorganizzazione delle

cure primarie

– Un importante ambito di rinnovamento del S.S.N. si riferisce alla riorganizzazione delle cure primarie delle quali va accelerato il processo di riassetto organizzativo e funzionale che comporti un maggiore coinvolgimento dei MMG e dei PLS nel governo della domanda e dei percorsi sanitari, sperimentando nuove modalità erogative favorenti l’integrazione con le altre professionalità sanitarie del territorio.

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Piano Nazionale della Prevenzione 2014-20181) Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità

delle malattie non trasmissibili

2) Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali

3) Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e giovani

4) Prevenire le dipendenze da sostanze e comportamenti

5) Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti

6) Prevenire gli incidenti domestici e i loro esiti

7) Prevenire gli infortuni e le malattie professionali

8)Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute

9) Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie

10) Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria

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Piano Socio Sanitario Regione Marche● Pag. 87 – Azioni di Sviluppo

– Il governo della formazione con lo sviluppo di piani formativi regionale e la capacità di coordinare quelli di settore (MMG, professionisti specifici, etc) dovrà superare le tradizionali ottiche competitive tra professionisti in un ottica di collaborazione facendo sistema integrato che avrà il compito di:

● raccogliere e sistematizzare i bisogni formativi che giungono dai territorio sia dal versante sanitario che sociale;

● programmare azioni formative e sviluppare in raccordo con i professionisti piani● formativi di settore verificando di volta in volta le priorità formative specifiche;● programmare la formazione delle professioni sanitarie e dei profili sociali in raccordo con gli

organismi universitari di settore;● favorire percorsi per la sistematizzazione degli organismi operanti nel settore della● formazione continua sempre nell’ottica di uno sviluppo formativo integrato (Consulta

regionale ECM, Commissione Tecnica Regionale ECM, Centro regionale di Riferimento per la medicina generale e le cure primarie) realizzando momenti di confronto periodici per le scelte strategiche.

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Carte Internazionali

● WHO – OMS Health 21

● Conferenza di Alma Ata

● Carta di Ottawa

● Carta di Bangok

● Dichiarazione di Jakarta

● Dichiarazione di Monaco

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Conferenza di Alma Ata

● La Dichiarazione di Alma Ata sull'assistenza sanitaria primaria - 6-12 settembre 1978 Alma Ata, URSS

● Articolo I

– La Conferenza ribadisce con forza che la salute, stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità, è un diritto umano fondamentale e riafferma che il raggiungimento del maggior livello di salute possibile è un risultato sociale estremamente importante in tutto il mondo, la cui realizzazione richiede il contributo di molti altri settori economici e sociali in aggiunta a quello sanitario.

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Conferenza di Alma Ata

● Articolo II– L’enorme disparità esistente nello stato di salute delle persone, in modo

particolare tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo ma anche all’interno delle nazioni, è inaccettabile dal punto di vista politico, economico, sociale e rappresenta una preoccupazione comune a tutti i paesi.

● Articolo III– Lo sviluppo economico e sociale, basato su un Nuovo Ordine Economico

Internazionale, è di importanza fondamentale per raggiungere appieno la salute per tutti e per ridurre il divario tra lo stato di salute dei paesi in via di sviluppo e quello dei paesi sviluppati. La promozione e la tutela della salute delle persone è indispensabile per un intenso sviluppo economico e sociale e contribuisce a una miglior qualità della vita e alla pace mondiale.

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Conferenza di Alma Ata

● Articolo VI

– L’assistenza sanitaria primaria è costituita da quelle forme essenziali di assistenza sanitaria che sono basate su tecnologie e metodi pratici, scientificamente validi e socialmente accettabili, che sono rese accessibili a tutti gli individui e alle famiglie nella comunità grazie alla loro piena partecipazione, che sono realizzate a un costo che la comunità e la nazione possono sostenere in ogni fase del proprio sviluppo in uno spirito di autonomia e di autodeterminazione. L’assistenza sanitaria primaria è una parte integrante sia del sistema sanitario di un paese, del quale rappresenta la funzione centrale e il punto principale, sia del completo sviluppo sociale ed economico della comunità. Essa rappresenta la prima occasione di contatto degli individui, della famiglia e della comunità con il sistema sanitario nazionale, portando l’assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria.

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Conferenza di Alma Ata

● Articolo IV – Le persone hanno il diritto e il dovere di partecipare individualmente e

collettivamente alla progettazione e alla realizzazione dell’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.

● Articolo V– I Governi sono responsabili della salute dei propri cittadini: essa può essere

raggiunta solo mettendo a disposizione adeguate misure sanitarie e sociali. Nei prossimi decenni un obiettivo sociale essenziale dei governi, delle organizzazioni internazionali e dell’intera comunità mondiale dovrebbe essere il raggiungimento, entro l’anno 2000, di un livello di salute che permetta a tutti i popoli del mondo di condurre una vita socialmente ed economicamente produttiva. L’assistenza sanitaria primaria è la chiave per conseguire questo risultato dentro la cornice dello sviluppo in uno spirito di giustizia sociale.

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Conferenza di Alma Ata

● Articolo VI

– L’assistenza sanitaria primaria è costituita da quelle forme essenziali di assistenza sanitaria che sono basate su tecnologie e metodi pratici, scientificamente validi e socialmente accettabili, che sono rese accessibili a tutti gli individui e alle famiglie nella comunità grazie alla loro piena partecipazione, che sono realizzate a un costo che la comunità e la nazione possono sostenere in ogni fase del proprio sviluppo in uno spirito di autonomia e di autodeterminazione. L’assistenza sanitaria primaria è una parte integrante sia del sistema sanitario di un paese, del quale rappresenta la funzione centrale e il punto principale, sia del completo sviluppo sociale ed economico della comunità. Essa rappresenta la prima occasione di contatto degli individui, della famiglia e della comunità con il sistema sanitario nazionale, portando l’assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria.

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Conferenza di Alma Ata● Articolo VII● L’assistenza sanitaria primaria :● 1. riflette e si sviluppa dalle condizioni economiche e dalle caratteristiche

socioculturali e politiche di un paese e delle sue comunità; essa si fonda sull’applicazione dei risultati significativi ottenuti dalla ricerca sociale, biomedica e nei servizi sanitari e sull’esperienza maturata in sanità pubblica;

● 2. affronta i principali problemi di salute nella comunità, fornendo i necessari servizi di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione;

● 3. comprende almeno: l’educazione sui principali problemi di salute e sui metodi per prevenirli e controllarli;

● 4. la promozione di un sistema di approvvigionamento alimentare e di una corretta alimentazione; un’adeguata disponibilità di acqua sicura e il miglioramento delle condizioni igieniche fondamentali; l’assistenza sanitaria materna e infantile, compresa la pianificazione familiare; l’immunizzazione contro le principali malattie infettive; la prevenzione e il controllo delle malattie endemiche locali; un appropriato trattamento delle malattie e delle lesioni più comuni; la fornitura dei farmaci essenziali;

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Conferenza di Alma Ata

● 5. coinvolge, oltre al settore sanitario, tutti gli altri settori e aspetti dello sviluppo nazionale e della comunità che sono collegati, in particolare l’agricoltura, la zootecnia,

● 6. la produzione alimentare, l’industria, l’istruzione, l’edilizia, i lavori pubblici, le comunicazioni e altri settori; inoltre necessita del coordinamento delle attività tra tutti questi settori;

● 7. richiede e promuove al massimo l’autonomia dell’individuo e della comunità e la partecipazione alla progettazione, organizzazione, funzionamento e controllo dell’assistenza sanitaria primaria stessa, usando appieno le risorse locali, nazionali e le altre disponibili; per questo fine sviluppa, attraverso un’adeguata educazione,la capacità delle comunità a partecipare;

● 8. dovrebbe essere sostenuta da sistemi di riferimento integrati, funzionali e di supporto reciproco che portano a un progressivo miglioramento dell’assistenza sanitaria globale per tutti e danno priorità a coloro che sono maggiormente nel bisogno;

● 9. a livello locale e ai livelli di riferimento l’assistenza sanitaria primaria dipende dagli operatori sanitari, comprendendo di volta in volta i medici, gli infermieri, le ostetriche, il personale ausiliario e gli operatori di comunità, come pure dalle figure professionali tradizionali quando necessario: essi devono essere adeguatamente preparati, dal punto di vista sociale e tecnico, a lavorare come una squadra per la salute e a rispondere ai bisogni di salute espressi della comunità.

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Conferenza di Alma Ata

● Articolo VIII

● Tutti i governi dovrebbero formulare a livello nazionale politiche, strategie e piani d’azione per diffondere e sostenere l’assistenza sanitaria primaria come parte dell’intero sistema sanitario nazionale e in modo coordinato con gli altri settori. A questo scopo, sarà necessario esercitareuna volontà politica, mobilitare le risorse del paese e usare razionalmente le risorse esterne disponibili.

● Articolo IX

● Tutte le nazioni dovrebbero agire in uno spirito di stretta cooperazione e di servizio per garantire a ciascuno l’assistenza sanitaria primaria, dal momento che il raggiungimento della salute da parte delle persone di un qualsiasi paese interessa direttamente e rappresenta un beneficio per tutti le altre nazioni. In questo contesto il rapporto congiunto sull’assistenza sanitaria primaria curato dall’OMS e dall’UNICEF costituisce una solida base per lo sviluppo e le attività ulteriori dell’assistenza sanitaria primaria in ogni parte del mondo.

● Articolo X

● Un accettabile livello di salute per tutte le persone del mondo può essere raggiunto entro l’anno 2000 grazie a un migliore e più completo uso delle risorse mondiali, una parte considerevole delle quali è oggi destinata agli armamenti e ai conflitti militari. Un’autentica politica di indipendenza, di pace, di distensione e di disarmo potrebbe e dovrebbe liberare risorse aggiuntive che potrebbero essere ben destinate a scopi pacifici e in particolare all’accelerazione dello sviluppo sociale ed economico: all’assistenza sanitaria primaria, come parte essenziale di tale sviluppo, dovrebbe essere assegnata una quota adeguata delle risorse rese disponibili.

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Conferenza di Alma Ata

● Articolo VIII

● Tutti i governi dovrebbero formulare a livello nazionale politiche, strategie e piani d’azione per diffondere e sostenere l’assistenza sanitaria primaria come parte dell’intero sistema sanitario nazionale e in modo coordinato con gli altri settori. A questo scopo, sarà necessario esercitare una volontà politica, mobilitare le risorse del paese e usare razionalmente le risorse esterne disponibili.

● Articolo IX

● Tutte le nazioni dovrebbero agire in uno spirito di stretta cooperazione e di servizio per garantire a ciascuno l’assistenza sanitaria primaria, dal momento che il raggiungimento della salute da parte delle persone di un qualsiasi paese interessa direttamente e rappresenta un beneficio per tutti le altre nazioni. In questo contesto il rapporto congiunto sull’assistenza sanitaria primaria curato dall’OMS e dall’UNICEF costituisce una solida base per lo sviluppo e le attività ulteriori dell’assistenza sanitaria primaria in ogni parte del mondo.

● Articolo X

● Un accettabile livello di salute per tutte le persone del mondo può essere raggiunto entro l’anno 2000 grazie a un migliore e più completo uso delle risorse mondiali, una parte considerevole delle quali è oggi destinata agli armamenti e ai conflitti militari. Un’autentica politica di indipendenza, di pace, di distensione e di disarmo potrebbe e dovrebbe liberare risorse aggiuntive che potrebbero essere ben destinate a scopi pacifici e in particolare all’accelerazione dello sviluppo sociale ed economico: all’assistenza sanitaria primaria, come parte essenziale di tale sviluppo, dovrebbe essere assegnata una quota adeguata delle risorse rese disponibili.

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Carta di Ottawa

● La Carta di Ottawa per la Promozione della Salute (The Ottawa Charter for Health Promotion)

● 1^ Conferenza Internazionale sulla promozione della salute

– 17-21 novembre 1986

– Ottawa, Ontario, Canada

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Carta di Ottawa

● La promozione della salute

● La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte.

● La salute è quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana, non è l’obiettivo del vivere. La salute è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, come pure le capacità fisiche. Quindi la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere.

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Carta di Ottawa

● I prerequisiti per la salute

● Le condizioni e le risorse fondamentali per la salute sono la pace, l’abitazione, l’istruzione, il cibo, un reddito, un ecosistema stabile, le risorse sostenibili, la giustizia sociale e l'equità. Il miglioramento dei livelli di salute deve essere saldamente basato su questi prerequisiti fondamentali.

● Sostenere la causa della salute

● Una buona salute è una risorsa significativa per lo sviluppo sociale, economico e personale ed è una dimensione importante della qualità della vita. Fattori politici, economici, sociali, culturali, ambientali, comportamentali e biologici possono favorire la salute, ma possono anche danneggiarla. L’azione della promozione della salute punta a rendere favorevoli queste condizioni tramite il sostegno alla causa della salute.

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Carta di Ottawa

● Mettere in grado

● La promozione della salute focalizza l'attenzione sul raggiungimento dell’equità in tema di salute. Per mettere in grado tutte le persone di raggiungere appieno il loro potenziale di salute, l’azione della promozione della salute punta a ridurre le differenze nello stato di salute attuale e ad assicurare pari opportunità e risorse. Tutto ciò comprende solide basi su un ambiente favorevole, sulla disponibilità di informazioni, su abilità personali e su opportunità che consentano di fare scelte sane. Le persone non possono raggiungere il loro pieno potenziale di salute se non sono capaci di controllare quei fattori che determinanola loro salute. Ciò va applicato in egual misura agli uomini e alle donne.

● Mediare

● I prerequisiti e le aspettative per la salute non possono essere garantiti solo dal settore sanitario. Quel che più conta è che la promozione della salute richiede un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti: i governi, il settore sanitario e gli altri settori sociali ed economici, le organizzazioni non governative e di volontariato, le autorità locali, l’industria ed i mezzi di comunicazione di massa. Le persone di ogni ceto sociale sono coinvolte come individui, famiglie e comunità. Per la ricerca della salute, i gruppi professionali e sociali ed il personale sanitario hanno l'importante responsabilità di mediare tra i diversi interessi presenti nella società. Le strategie e i programmi di promozione della salute dovrebbero essere adattati ai bisogni locali e alle possibilità dei singoli paesi e regioni, in modo da tenere conto dei diversi sistemi sociali, culturali ed economici.

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Carta di Ottawa

● Dare forza all’azione della comunità

● La promozione della salute agisce attraverso una concreta ed efficace azione della comunità nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie che consentano di raggiungere un migliore livello di salute. Al cuore di tutto ciò vi è il processo che attribuisce un maggior potere alle comunità, vi è il possesso e il controllo da parte delle comunità stesse dei loro sforzi e dei loro destini. Lo sviluppo della comunità attinge alle risorse umane e materiali esistenti nella comunità stessa per aumentare l’auto-aiuto e il supporto sociale e per sviluppare sistemi flessibili che rafforzino la partecipazione e la direzione pubblica sui temi della salute. Ciò richiede un pieno e continuo accesso alle informazioni, la possibilità di conoscere le opportunità di salute e un adeguato supporto finanziario.

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Carta di Ottawa

● Sviluppare le abilità personali

● La promozione della salute sostiene lo sviluppo individuale e sociale fornendo l’informazione e l’educazione

● alla salute, e migliorando le abilità per la vita quotidiana. In questo modo, si aumentano le possibilità delle

● persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti, e di fare scelte

● favorevoli alla salute. E’ essenziale mettere in grado le persone di imparare durante tutta la vita, di

● prepararsi ad affrontare le sue diverse tappe e di saper fronteggiare le lesioni e le malattie croniche. Ciò

● deve essere reso possibile a scuola, in famiglia, nei luoghi di lavoro e in tutti gli ambienti organizzativi della

● comunità. E’ necessaria un’azione che coinvolga gli organismi educativi, professionali, commerciali e del

● volontariato, ma anche le stesse istituzioni.

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Carta di Ottawa

● Riorientare i servizi sanitari

● La responsabilità per la promozione della salute nei servizi sanitari è condivisa tra i singoli, i gruppi della comunità, gli operatori sanitari, le istituzioni che garantiscono il servizio sanitario e i governi. Essi devono lavorare insieme per un sistema di assistenza sanitaria che contribuisca alla ricerca della salute. Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari hanno bisogno di adottare un mandato più ampio che sia sensibile e rispettoso dei bisogni culturali. Questo mandato dovrebbe sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Il riorientamento dei servizi sanitari richiede anche una maggior attenzione alla ricerca sanitaria come pure ai cambiamenti nell'insegnamento e nella formazione professionale. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.

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Carta di Ottawa - 1986

● L’impegno per la promozione della salute

● I partecipanti a questa Conferenza si impegnano:

● 1. a intervenire nel campo della politica pubblica per la salute e a sostenere un chiaro impegno politico a favore della salute e dell’equità in ogni settore;

● 2. a contrastare le pressioni a favore dei prodotti dannosi, dell’impoverimento delle risorse, degli ambienti e delle condizioni di vita malsane, di una nutrizione inadeguata; al contrario, si impegnano a focalizzare attenzione su questioni di salute pubblica quali l’inquinamento, i rischi occupazionali, la questione dell’abitazione e degli insediamenti;

● 3. a riconoscere che le persone costituiscono la maggior risorsa per la salute; si impegnano inoltre a supportarle e a metterle in grado di mantenere sane se stesse, i familiari e gli amici (con mezzi finanziari o con altri mezzi) e ad accettare che la comunità sia una voce fondamentale sui temi della salute, delle condizioni di vita e del benessere;

● 4. a riorientare i servizi sanitari e le relative risorse verso la promozione della salute e a condividere il potere con altri settori, altre discipline e cosa più importante, con le persone stesse;

● 5. a riconoscere che la salute e il suo mantenimento sono un importante investimento sociale e una sfida; a occuparsi del problema ecologico globale rappresentato dai nostri modi di vita.

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Carta di Ottawa - 1986

● L’impegno per la promozione della salute

● I partecipanti a questa Conferenza si impegnano:

● 1. a intervenire nel campo della politica pubblica per la salute e a sostenere un chiaro impegno politico a favore della salute e dell’equità in ogni settore;

● 2. a contrastare le pressioni a favore dei prodotti dannosi, dell’impoverimento delle risorse, degli ambienti e delle condizioni di vita malsane, di una nutrizione inadeguata; al contrario, si impegnano a focalizzare attenzione su questioni di salute pubblica quali l’inquinamento, i rischi occupazionali, la questione dell’abitazione e degli insediamenti;

● 3. a riconoscere che le persone costituiscono la maggior risorsa per la salute; si impegnano inoltre a supportarle e a metterle in grado di mantenere sane se stesse, i familiari e gli amici (con mezzi finanziari o con altri mezzi) e ad accettare che la comunità sia una voce fondamentale sui temi della salute, delle condizioni di vita e del benessere;

● 4. a riorientare i servizi sanitari e le relative risorse verso la promozione della salute e a condividere il potere con altri settori, altre discipline e cosa più importante, con le persone stesse;

● 5. a riconoscere che la salute e il suo mantenimento sono un importante investimento sociale e una sfida; a occuparsi del problema ecologico globale rappresentato dai nostri modi di vita.

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La dichiarazione di Jakarta● Le cinque strategie descritte nella Carta di

Ottawa sono essenziali per il successo:

– costruire una politica pubblica per la salute;

– creare ambienti favorevoli;

– dare forza all’azione della comunità;

– sviluppare le abilità personali;

– riorientare i servizi sanitari

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La dichiarazione di Jakarta● Le priorità per la promozione della salute nel 21°

secolo:– Promuovere una responsabilità sociale per la salute

– Aumentare gli investimenti per il miglioramento della salute

– Ampliare le partnership per la promozione della salute

– Accrescere le capacità della comunità ed attribuire maggiore potere agli individui

– Garantire un’infrastruttura per la promozione della salute

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La Carta di Bangkok

● I partecipanti alla Conferenza di Bangkok chiedono fermamente agli Stati Membri dell’Organizzazione Mondiale della Salute di ridurre questa differenza di attuazione e di impegnarsi verso politiche e alleanze che le mettano in pratica.

● Quattro sono le consegne per promuovere la salute:

– 1. farne il centro dell’agenda dello sviluppo globale

– 2. farne una responsabilità chiave generalizzata dell’azione di governo

– 3. farne un tema chiave delle comunità e della società civile

– 4.farne un requisito per una buona economia

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Health 21

DICHIARAZIONE DELLA SANITÀ MONDIALE

adottata dalla comunità della sanità mondiale alla cinquantunesima Assemblea Mondiale della Sanità maggio 1998

Noi Stati Membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), riaffermiamo il nostro impegno nei confronti del

principio enunciato nella sua Costituzione secondo il quale uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano è quello di godere

del massimo livello ottenibile di salute; nel dichiarare ciò, sosteniamo la dignità e il valore di ogni persona, nonché uguali

diritti, doveri e responsabilità condivise da parte di tutti nei confronti della salute.

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Health 21

● FINALITÀ è il raggiungimento per tutti del massimo potenziale di salute.

● Ci sono DUE OBIETTIVI PRINCIPALI :

– la promozione e la protezione della salute delle persone lungo l'arco della loro vita

– la riduzione dell'incidenza delle malattie e delle lesioni principali, e il sollievo alle sofferenze che esse causano.

● TRE VALORI costituiscono il fondamento etico di HEALTH21:

– la salute come diritto umano fondamentale;

– l'equità nella salute e la solidarietà nell'azione all'interno delle nazioni e fra di esse e i loro abitanti;

– la partecipazione e la responsabilità da parte dindividui, gruppi, istituzioni e comunità per lo sviluppo permanente della salute.

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Health 21

● Sono state scelte QUATTRO STRATEGIE PER L ' AZIONE per garantire che la realizzazione di HEALTH21 si basi sulla sostenibilità scientifica, economica, sociale e politica:

1)strategie multisettoriali per affrontare i determinanti della salute, tenendo in considerazione le prospettive fisiche, economiche, sociali, culturali e relative alle differenze di sesso, e assicurando l'uso della valutazione di impatto sulla salute;

2)sviluppo di programmi e di investimenti in salute e assistenza clinica orientati ai risultati in termini di salute;

3)assistenza sanitaria primaria integrata e orientata alla famiglia e alla comunità, sostenuta da una rete ospedaliera flessibile ed efficiente;

4)processo di partecipazione nello sviluppo della sanità che coinvolga partner specifici per la salute nelle abitazioni, negli ambienti scolastici e di lavoro, a livello di comunità e nazionale, in grado di promuovere decisioni congiunte, implementazione e responsabilità.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 1 Solidarietà per la salute fra gli Stati Membri della Regione Europea

– Colmare il divario nella salute fra gli Stati.

– Colmare il divario nella salute all'interno degli Stati.● La povertà è il più grande fattore di rischio per la

salute, e le differenze in salute legate al reddito costituiscono una grave ingiustizia sociale e riflettono alcuni dei più potenti determinanti della salute

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 2 Equità nella salute fra i gruppi all'interno degli Stati

– Ridurre il gap di aspettativa di vita e di qualità

– di vita fra aree di residenza e gruppi di popolazione del 30% dell’attuale fra il terzo più avvantaggiato e il terzo più svantaggiato.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 3 - Un sano inizio di vita

– migliorare la salute delle madri e dei bambini in età prescolare, riducendo la mortalità infantile al di sotto di 10 casi per 1000, riducendo la prevalenza di disabilità da cause congenite o perinatali, dimezzare la mortalità e l’invalidità per violenze o incidenti, ridurre di almeno il 20% la proporzione di neonati con peso inferiore a 2500 g.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 4: salute dei giovani

– migliorare la salute dei giovani e renderli più capaci di svolgere il proprio ruolo nella società, acquisendo una maggior capacità di fare scelte sane, riducendo l’uso di droghe, alcool e tabacco, riducendo di almeno il 50% la mortalità e l’ invalidità per violenza e/o incidenti e di almeno il 30% le gravidanze delle minorenni.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 5: Invecchiare in modo sano

– ottenere un aumento del 20% dell’aspettativa di vita e della vita senza invalidità per la fascia di ultrasessantacinquenni attualmente con aspettativa e qualità di vita peggiori e del 50% delle persone ultra ottantenni in grado di restare al proprio domicilio godendo di autonomia, autostima e riconoscimento sociale.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 6: Migliorare la salute mentale

– migliorare il benessere psicosociale della popolazione, ridurre il numero dei suicidi in particolare nelle due fasce di età a maggior rischio, diciottenni e ultraottantacinquantenni, e rendere disponibili e facilmente accessibili servizi onnicomprensivi per le persone con problemi mentali.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 7: Ridurre le malattie contagiose

– ridurre il misura rilevante gli effetti dannosi delle malattie contagiose sulla salute pubblica.

● Strategie: rigorosa applicazione dei programmi mirati alla eradicazione, eliminazione o controllo delle malattie contagiose.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Azioni:

● 1) Intensificazione dei programmi di vaccinazione per le malattie individuate come eradicabili attraverso:

– a) una vaccinazione supplementare per le poliomielite nei soggetti ad alto rischio,

– b) vaccinazione per il morbillo nel 95% della popolazione,

– c) potenziamento del controllo delle gestanti e delle pratiche ostetriche nelle zone in cui persistono casi di tetano neonatale,

● 2) Estensione dell’immunizzazione per il controllo delle malattie contagiose non eradicabili:

– a) vaccinazione generalizzata dei bambini al di sotto di 12 anni e mirata degli adolescenti a rischio, in particolare di sesso femminile, per difterite, tetano, rosolia, pertosse, Haemophilus influenzae,

– b) vaccinazione di almeno il 75% degli ultrasessantacinquenni per l’influenza,

● Indicatori: Nuovi casi di malattie contagiose ( Morbillo, Malaria, Difterite, Tetano, Pertosse, Sifilide congenita, Rosolia congenita, Tetano neonatale, Rosolia, Parotite, Tubercolosi, Epatite (A,B, altre) Sifilide, Gonorrea,

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 8: Ridurre le malattie non contagiose

– Ridurre al massimo la morbilità, l’invalidità e la mortalità prematura a causa delle principali malattie croniche.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 9: Ridurre le lesioni per violenza o incidenti

– ridurre in modo significativo e costante il numero di lesioni, invalidità o morti per incidenti o violenza.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 10: Un ambiente fisico sicuro e salubre

– creare un ambiente fisico più sicuro con riduzione dell’esposizione a contaminanti pericolosi per la salute a livelli che non superino quelli concordati su scala internazionale.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 11: Modalità di vita più sane

– Favorire l’adozione di comportamenti di vita più sani e renderli possibili per tutta la gente.

● Strategie: Migliorare la disponibilità, la distribuzione e l’accessibilità economica da parte di tutti di alimenti sani e sicuri. Creare condizioni che portino ad aumentare l’esercizio fisico. Fornire una migliore conoscenza dei problemi del sesso che consenta scelte più sane e sicure.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 12: Ridurre la dipendenza da alcool, droghe e tabacco

– Ridurre i danni prodotti da sostanze che inducono dipendenza o agiscono sulla psiche e dimezzare nel prossimo decennio il numero di morti legate all’uso di tali sostanze.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 13: Ambiente per la salute

– Fornire a tutta la popolazione la possibilità di vivere in un ambiente fisico e sociale sano sia a casa che nella scuola, nei luoghi di lavoro e nelle comunità locali.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 14: Responsabilità multisettoriale per la salute

– Creare la consapevolezza della corresponsabilità di tutti nel garantire una vita sana alla Comunità

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 15: Un sistema sanitario integrato

– Fornire a tutti i cittadini un sistema di cure primarie facilmente accessibile, orientato alla famiglie, inserito nella comunità locale e sostenuto da un sistema ospedaliero flessibile e capace di rispondere a tutti i bisogni.

● Strategie: Superare la visione della sanità come sistema autocentrato che fornisce un servizio agli utenti, a favore di una visione della salute come diritto ed interesse primario di tutti i cittadini alla cui tutela sono interessati i cittadini stessi e gli operatori sanitari e sociali che devono cogliere i bisogni e rispondervi nell’ambito delle loro specifiche competenze coordinate in un sistema flessibile centrato sul malato e le famiglie.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 15: Un sistema sanitario integrato

– In molti Stati Membri è necessaria una maggiore integrazione del settore sanitario, con un’attenzione particolare all’assistenza sanitaria di primo livello. Al centro dovrebbe collocarsi un’infermiera di famiglia adeguatamente formata, in grado di offrire consigli sugli stili di vita, sostegno alla famiglia e servizi di assistenza domiciliare per un numero limitato di famiglie. Servizi più specializzati dovrebbero essere offerti da un medico di famiglia che, insieme all’infermiera, dovrebbe interagire con le strutture della comunità locale sui problemi di salute. Dovrebbe essere prerogativa di ciascun cittadino la libertà di scelta di queste due figure, che dovrebbero occuparsi anche del sostegno attivo all’autocura.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 16: Gestire la qualità delle cure

– Garantire che la gestione della sanità, dalla programmazione territoriale alle cure cliniche individuali, sia orientata ai risultati in termini di salute.

– Strategie: esplicitare nei programmi di gestione i risultati attesi in termini di salute e affidarne la valutazione di qualità a esperti sanitari tenuti ad utilizzare indicatori di risultato prefissati, a confrontare i risultati ottenuti con quelli riportati nella letteratura internazionale e a valutare il grado di soddisfazione degli utenti.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 17: Finanziamento dei servizi sanitari e allocazione delle risorse

– Attivare un sistema di finanziamento e di allocazione delle risorse per i sistemi sanitari basato sui principi dell’accessibilità per tutti, efficienza in rapporto ai costi, solidarietà e qualità ottimale.

– Strategie: Superare i sistemi di finanziamento su base assicurativa che è contrario alla solidarietà in quanto impone il carico finanziario maggiore alle persone a maggior rischio che sono le più deboli, a favore di un finanziamento basato sulla tassazione che consente l’accesso a tutti e favorisce la fasce più deboli, ma con una rigorosa sorveglianza sulla sostenibilità della spesa

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 18: Sviluppare le risorse umane per la salute– Assicurare che gli operatori sanitari e i professionisti di altri settori coinvolti

abbiano conoscenze, attitudini e capacità per tutelare e promuovere la salute.

– Strategia: Introdurre gli obiettivi e i criteri della salute per tutti nell’agenda politica perché gli ordinamenti scolastici e la normativa sulla formazione professionale continua e l’abilitazione professionale e l’accreditamento allo svolgimento di specifiche funzioni rispondano alle esigenze della promozione e tutela della salute per tutti

– Azioni● 7) Partecipazione obbligatoria dei medici e degli infermieri delle strutture pubbliche a

due incontri settimanali di formazione nell’ambito della struttura in cui operano, rispettivamente per la discussione di casi clinici ( al bisogno con presenza di esperti) e per l’aggiornamento sulla letteratura pertinente il loro campo di lavoro

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 19: Ricerca e conoscenze per la salute– Promuovere sistemi di ricerca sanitaria, informazione

e comunicazione che promuovano maggiormente l'acquisizione, l'effettivo utilizzo e la diffusione di conoscenze in sostegno alla salute per tutti.

– Strategie: Sviluppare una politica orientata alla ricerca sanitaria capace di prevedere e provvedere ai bisogni a gli sviluppi futuri

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 20: Reclutare partners per la salute.

– Coinvolgere individui, gruppi e associazioni pubbliche e private e in generale tutta la società civile in una alleanza per promuovere la salute.

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Health 21 – Gli obiettivi

● Obiettivo 21: Politiche e strategie per la salute per tutti.

– Avviare ad ogni livello politiche mirate a realizzare la salute per tutti sostenuta da adeguate infrastrutture, processi gestionali e direzione innovativi.

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Health 2020

● Salute 2020.

– Gli obiettivi condivisi sono di “migliorare in modo significativo la salute e il benessere delle popolazioni, ridurre le diseguaglianze di salute, rafforzare la sanità pubblica e garantire sistemi sanitari con al centro la persona, universali, equi, sostenibili e di alta qualità”.

● Una curiosità:

– Il termine medico ed il termine infermiere non compaiono MAI.

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Le cure primarie...

Sarete voi!