INDICE RASSEGNA STAMPAprotezionecivile.provincia.venezia.it › system › files › ...I dipendenti...

8

Transcript of INDICE RASSEGNA STAMPAprotezionecivile.provincia.venezia.it › system › files › ...I dipendenti...

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa Pagina I

FRANCESCA ZACCARIOTTO

I dipendenti «occupano» la Provincia Zaccariotto: siamo in un caos drammaticoCorriere Veneto Ve 20/12/14 P. 12 Gloria Bertasi, AliceD`Este

1

A rischio 160 lavoratoriNuova Venezia 20/12/14 P. 21 Giacomo Costa 3

SI PARLA DI NOI

I naufraghi delle Province "Occupiamo con le brande qui saltano posti e servizi"Repubblica 20/12/14 P. 10 Laura Montanari 4

PROTEZIONE CIVILE

Negli ultimi due anni scomparse 87 personeGazzettino Venezia 20/12/14 P. 17 6

I dipendenti «occupano» la ProvinciaZaccarïolto: siano i

40n un caos dranimatico

Ancora tagli, buio sulle deleghe e 158 posti a rischio. Con la Città metropolitana ancora sulla cartaVENEZIA «Ordinano la bara perseppellirci e al contempo ci pre-levano sangue per vedere se siamo ancora in vita», dice France-sca Zaccariotto all'ultimo pianodi Ca' Corner, nel suo ultimobrindisi di Natale (ma anchel'anno scorso lo aveva definitocosì) da presidente della Provin-cia. «La Città metropolitana nasce morta, la Regione non legife-ra ancora sui poteri e noi ciaspettiamo le lettere di mobilitàda un momento all'altro», gridauno dei 5oo dipendenti in as-semblea, nella sede di Mestre«occupata» dai lavoratori.

E' un fine anno pieno di pre-occupazioni quello di Ca' Cor-ner. Dal primo gennaio dovevapassare il testimone alla Cittàmetropolitana e invece è il caosdi poteri, deleghe, dipendenti eprospettive e per cinque mesi(fino al voto) reggerà tutto uncommissario prefettizio. Il pun-to dolente è quello dei dipen-denti che ieri hanno prima fattoassemblea e poi occupato gli uffici, annunciando una settimanadi mobilitazione: ci sono 158persone in esubero che doveva-no passare ad altri enti o tribunali che però non ne voglionosapere fino a quando non si stabilisce anche il passaggio di risorse, senza contare chi ha con-tratti a termine ed è praticamen-te senza lavoro e poi i 64 lavoratori dell'Apt.

«Ai dipendenti va la mia più

grande solidarietà e stima - hadetto Zaccariotto - abbiamo ra-zionalizzato le spese, chiuso ilbilancio in pareggio, siamo unadelle poche Province che nonsfora il patto di stabilità eppureda gennaio perdiamo altri 28milioni e non si sa chi arriverà agestire il passaggio alla Città me-tropolitana. Il taglio dei dipen-denti equivale a 7 milioni, ma ilgoverno ci chiede di recuperarne altri 8. Uno scenario dramma-tico».

Di là del ponte, a Mestre, nellostesso momento anche i dipen-denti parlavano di situazionedrammatica, riuniti in audito-rium. Un gruppo si è fermato lino a sera inoltrata, mentre altri

hanno distribuito volantini inviaForte Marghera, rallentando iltraffica«Non sappiamo nulla diquello che ci aspetta nei prossimi mesi - dice Luca Paludo del-l'rsu - ai lavoratori di Belluno so-no già arrivate le prime lettere dimobilità. Nessuno finora ha pre-so decisioni quindi a giorni po-trebbero arrivare anche a noi».«La Regione Veneto, che dovreb-be legiferare sulle funzioni dele-gate entro il 31 dicembre non haancora attivato il confronto pre-visto dalla norma - dice TaniaGiacomel, dell'rsu - così le ri-collocazioni dei lavoratori sonochimera». La legge Delrio preve-deva a settembre un tavolo traProvince Comuni e Regione a

stabilire competenze e personale. In Veneto non si è mai riunito.

La giunta di Ca' Corner è stataprorogata giuridicamente comeProvincia ma insieme Venezianel 2015 diventerà Città metro-politana. «Quali norme prevarranno delle due? - si è chiesta ieriZaccariotto - Ci sono differenzeanche sui tagli al personale, nes-suno lo sa e con il Comune conimissariato Venezia non parteci-pa al tavolo delle città metropolitane». Siamo gli unici senza rap-presentanza a Roma. «Chi si èinventato il sistema, ha il doveredi chiarire - dice la presidente -questi sei mesi, senza consiglio,sono stati durissimi». Zaccariot-to ha sciorinato dati con orgo-glio: Atvo chiude con utili a bilancio ed è l'unica società di trasporto pubblico d'Italia a pro-durre dividenti; le scuole sonostate quasi tutte messe a normae il debito di Ca' Corner è scesodel 56 per cento, i fornitori vengono pagati entro 30 giorni e ilPatto sarà rispettato anche nel2015. «Ne siamo orgogliosi hacontinuato - qui vicino, nono-stante le alienazioni di palazzi dipregio, non si riesce a rispettare

il patto e il bilancio Actv è in ros-so». Peccato che essere i primidella classe non serva. «Nessunosi aspettava per Venezia una sce-nario del genere con Comune eProvincia commissariati», haconcluso amara Zaccariotto.

Ancora più amari i sindacati. Itagli economici imposti alle Pro-vince nella Legge di stabilità incideranno per 16, 2g e 42 milionisulla Provincia da qui al 2017.«Porteranno al dissesto finan-ziario le Province - dice Paludo -determinando lo smantella-mento dei servizi pubblici inmateria di scuole, viabilità, tute-la del territorio, protezione civi-le. La Città metropolitana nascegià morta».

I lavoratori sono pronti a unasettimana di mobilitazioni: oggidalle 1o alle 12 saranno in piazzaMercato a Marghera domani alle9 parteciperanno alla corsa deibabbo Natale a Noale, lunedì alle14 saranno a Ca' Corner e marte-dì alle il assemblea e presidionella sede del Centro Servizi aMestre.

Gloria ertasiice Este

@ RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Zaccariotto Pagina 1

La vicenda

Dal l' 1gennaio laProvincia vienecommissariatafino al voto e laCittàmetropolitanaè rinviata. Ilgovernoimpone tagli ela scure cadesui dipendenti.Sono a rischioin 158, chedovevanopassare ad altrienti

MobilitatiI dipendentidella Provinciahannooccupato finoalle 20 la sede,rallentando iltraffico.Zaccariottosolidale (fotoErrebi)

Francesca Zaccariotto Pagina 2

A rischio 160 lavoratoriEccole proteste: oggi volantinaggio a Marghera

I131 dicembre si avvicina e, conl'approssimarsi della dismissio-ne delle Province, monta il mal-contento tra i dipendenti pub-blici che ancora non sanno qua-le sarà il loro destino e che alcontempo denunciano il conse-guente taglio dei servizi essen-ziali di cui, fino a pochi mesi fa,si occupava proprio l'ente aboli -to.

In via Forte Marghera 191, trai palazzi gialli del Centro Servizidella Provincia di Venezia, si ètenuta ieri un'assemblea sinda-cale per decidere le forme diprotesta da portare avanti an-che a ridosso delle festività nata-

lizie: centinaia di lavoratori sisono riuniti sotto le bandieredella Cgil e della Cisl, scenden-do poi in strada e stendendo so-pra i cancelli del complesso stri-scioni che invocavano una sede"dis-occupata". «La Regione Ve-neto», tuonano i sindacati, «do-vrebbe legiferare sulle funzionidelegate entro fine dicembre,ma non ha ancora attivato ilconfronto previsto, nonostantele tante sollecitazioni».

A parere delle sigle i tagli pre-visti dalla legge di stabilità, cheammontano ad un miliardo peril 2015, due nel 2016 e tre nel2017, porteranno al dissesto fi-nanziario del territorio , «deter-minando lo smantellamentodei servizi pubblici erogati ai cit-tadini in materia di scuole, via-bilità, tutela del territorio , prote-zione civile , centri per l'impie-go, sistema bibliotecario, am-

biente, servizi sociali, formazio-ne professionale, turismo, pariopportunità». Ovviamente an-che il problema occupazionaleè sentito: secondo quanto emer-so ieri i ventilati tagli degli orga-nici (fra il 30 e il 50 per cento)condurranno ad una mobilitàgeneralizzata «che potrebbeportare al licenziamento di cir-ca 20 mila persone in Italia, dicui 160 nel Veneziano».

È giunto quindi il momentodell'offensiva finale, le ultimebarricate per chiedere a Regio-ne e Stato risposte su temi tantoscottanti: dopo oltre un'ora diassemblea i dipendenti dellaProvincia hanno stilato un ca-lendario di proteste continue epartecipate, con tanto di adesio-ni scritte e turni organizzati,"per evitare che poi ci si ritrovicome sempre in quattro gatti aprotestare sotto alle finestre di

Ca' Corner>, come è stato pa-ventato in toni accalorati tantodal pulpito quanto dalle pol-troncine della sala.

Si parte oggi, con il volanti-naggio in piazza Mercato, aMarghera, e in piazza Ferretto, aMestre, dalle 10 alle 12; si prose-gue domenica, con la partecipa-zione alla "corsa dei Babbi Nata-le" di Noale, che sarà l'occasio-ne per "sensibilizzazione i citta-dini sulle ricadute della legge distabilità sui servizi pubblici".Lunedì mattina presidio regio-nale presso la sede dell'Upi, aTreviso, mentre nel pomeriggioil picchetto sarà allestito davan-ti alla sede lagunare della Pro-vincia. Martedì, infine, propriodurante i saluti della presidenteFrancesca Zaccariotto, i lavora-tori pubblici torneranno a bloc-care il centro servizi mestrino.

Giacomo Costa

L'assemblea dei dipendenti della Provincia

Francesca Zaccariotto Pagina 3

I naufraghi delle Province"Occupiamo con le brandequi saltano posti e servizi"Firenze guida la protesta degli esuberi, che ormai e estesa a tutt' ItaliaDelrio: sarete assorbiti da altri enti. Martedì incontro sindacatí-governo

FIRENZE , Le brandine blu perpassare la notte le hanno messenella sala concili are. Fra gli araz-zi delle stagioni e le mura quat-trocentesche. «Reni stava quiprima che facesse il salto nellapolitica nazionale» raccontaGiuseppeAloi , Rsu dellaProvin-cia di Firenze, quota Cgil . Palaz-zo Medici Riccardi , vicino alDuomo. «Renzi stava qui doveadesso c'è il cartone del mioRunner pizza» indica il sindaca-lista. Notte di occupazione, dibandiere rosse , rabbia e cartelliappesi nelle stanze della Pro-vincia : «Invece degli sprechi ta-gliano i servizi ai cittadini», «Ilgoverno degli annunc i ridu ce l a-voro e occupazione». «Ci hannoisolato, ci trattano come esube-ri - si sfoga un'impiegata - chi sioccuperà della manutenzionedelle strade , della sicurezza de-gli edifici scolastici , dei centriper l'impiego , della tutela am-bientale?». I "ribelli" hanno i ca-pelli bianchi , qualche stanchez-za, famiglie e figli a casa chechiamano dai cellulari: «Babbo,come va?», «Come vuoi che va-da...». Qui caffè caldo ai distri-butori automatici e sacchi a pe-lo in prestito . Dentro la stanzacoi soffitti a cassettone restanoin tre, un presidio , gli altri arri-vano con le paste calde e i pen-narelli per convocare l'assem-blea quando il palazzo riapre,ore 7 , 30. «L'ultimaoccupazionel'ho fatta al liceo, chi avrebbemai pensato ...» mormora Mar-co Zatini, operatore alla prote-zione civile , 30 anni di servizioin Provinciale , più o meno 1.300euro al mese . «Chi avrebbe maipensato di ritrovarci in 250 su850 arischiareil posto di lavoro,a scivolare nella mobilità, senzacontare tutti i precari». Eppure

il sottosegretario Graziano DelRio assicura che «nessuno ri-marrà per strada ma verrà as-sorbito tramite blocco di tutte leassunzioni nelle altre le ammi-nistrazioni dello Stato». I "ribel-li" non ci credono: «Ci fidiamosolo di quello che viene scritto,le parole passano». Le parole in-vecchiano, lo sa Antonio Morel-li: «Sono stato per 10 anni pre-cario, mihaassuntoRenziquan-do era presidente della Provin-cia di Firenze e adesso è il go-verno di Renzi che mi vuole li-cenzi are. Perché?». Vaacercareuna vecchia mail, stampata suun foglio ingiallito: «Guardi co-sa ci scriveva...». Prime righe:«gentili amiche e amici, siamoalla fine del mandato...oggi laProvincia grazie soprattutto alvostro lavoro è più forte e più ef-ficiente...chi ha avuto a che farecon noi, con le professionalitàche possiamo esprimere, saper-fettamente che è impossibiledefinirci "enti inutili"...». Altritempi, le parole passano. «Ci vo-gliono rottamare» mastica unaltro.

I lavoratori della pubblicaamministrazione si sentono so-li in questa battaglia, guardatispesso come un esercito di pri-vilegiati con posto fisso. «C'èstata fin dai tempi di Berlusconiuna campagna per screditarci»spiega Federico Merli, 12 annidi servizio nel settore ambien-

tale. Il segretario della Cgil Su-sanna Camusso ha fatto sapere«siamo con voi in questa lottaper rinnovare l'amministrazio-ne pubblica e dare un migliorservizio ai cittadini. Questariforma poteva rendere più effi-cace l'azione delle Province, masi è trasformata in un pasticciodi proporzioni colossali e rischiaora di diventare un'insopporta-bile ingiustizia che colpisce la-voratori e cittadini».

«La gente deve sapere - ri-prende Merli - qui tagliano i ser-vizi, non ci sono più soldi nem-meno per riparare i mezzi spaz-zaneve. Vedremo col primo ge-lo...». Un altro: «Sei o 7 anni fa ilbilancio della Provincia fiorenti-na era 300milioni di euro, oggimeno di 90, con gli ultimi taglinon potremo pagare nemmenole spese per questa sede». Occhisui cellulari, collegamenti ai si-ti: «Allora, l'emendamento alla

legge di stabilità?». È pronto, noslitta: il tira e molla va avanti.Nella sala si danno il turno cen-tinaia di lavoratori con una cer-tezza: «Da qui non ci muoviamose non avremo garanzie» è la li-nea dura di Firenze. «Se ho pau-ra di perdere il posto? Si ce l'ho,i tagli sono lineari, ugu ali per chihasprecatoeperchino. Enoi sia-mo al buio, non conosciamo i cri-teri con cui verranno seleziona-ti i lavoratori...» racconta una.Scrolla il capo Monica Ciullini,51 anni, al front office dell'uffi-cio per l'impiego: tutti i giorniascolta i naufraghi della crisi incerca di un posto, giovani, menogiovani, facce da mezza età:«Vengono anche i pensionati adirci: mi trova un lavoretto chenon arrivo a fine mese? Quellestorie me le porto a casa la serae adesso penso: domani in codaci potrei essere io?».

C RIPRODUZIONE RISERVATA

Si parla di noi Pagina 4

Questa riformasiè trasformata in unpasticcio e rischiadi generare ingiustizie

SUSANNACAMUSSOSEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL

SECONDOGRADOLa riforma Del rioha trasformatole Province in entidi secondogrado:stop alle elezioni dapartedei cittadini,amministratoriscelti dai sindacidel territoriointeressato

VENTIMILAESUBERI,roche il personale

è destinato adessere trasferitoad altreammini-=strazioni.Gli"e-suberi"sonostimati in 20 milasu circa 60 mila.Altro rebus: la sortedi duemila precari

COMPETENZEna parte dei

compiti delleProvince sonodestinati ad esseretrasleriti a Comunie. Iegioni.AlleProvince restanotra l'altro lestrade e l'ediliziascolastica

TAGLIO DEI FONDINel 2015 al leProvince saràtagliato 1 miliardo.(Tolti enti sonogia alle prese condifficoltà finanziarienel garantire tuttii servizi. E stannosaltando i contrattidei precari

Si parla di noi Pagina 5

Negli ultimi due anni scomparse 87 personeVentuno non sono ancora state ritrovate . La Prefettura ha aggiornato il Piano provinciale per ottimizzare lo scambio informativoUn fenomeno del quale il territorio venezianonon è affatto immune. Quello delle personescomparse . Nell'ultimo biennio in tutta laprovincia sono state 87 le denunce per il 75%sono andate a buon fine con il ritrovamentodell'allontanato : per il 68% hanno riguardatoitaliani e per il rimanente 32% cittadinistranieri , di cui 17% minori, che costituisconoil 70% delle persone non ritrovate ( 15 su 21).Sono i dati diramati dalla Prefettura che inuna nota ha comunicati che il Piano provincia-le per le persone scomparse è stato aggiornato

al fine di uniformare le procedure anche discambio informativo , recependo le nuovedisposizioni in materia . Tale risultato , si legge«costituisce un esempio concreto di coopera-zione interistituzionale , nel rispetto delleresponsabilità , delle prerogative , delle specia-lità e della autonomia operativa delle singolecomponenti istituzionali e volontarie coinvol-te, allo scopo di fronteggiare l'annoso fenome-no, attraverso la predisposizione di adeguatestrutture e metodi operativi volti ad automatiz-zare l'inizio delle ricerche , nonché a ridurre

al massimo i tempi che ne potrebbero compro-mettere l'esito ». Si ricorda inoltre che spettaal Prefetto , quale organo di raccordo a livelloprovinciale , il coordinamento generale ditutte le iniziative connesse alle ricerche, conriguardo agli scenari e alle responsabilitàoperative delle diverse componenti interessa-te, Enti Locali, Comando Provinciale deiVigili del Fuoco e sistema protezione civile,associazioni volontariato sociale e altri enti,anche privati, attivi sul territorio.

© riproduzione riservata

Protezione Civile Pagina 6