Indice - podopiuservice.com · ACQUA MEL ANINA OSSIEMOGLOBINA DEOSSIEMOGLOBINA IDROSSIAPATITE...

24

Transcript of Indice - podopiuservice.com · ACQUA MEL ANINA OSSIEMOGLOBINA DEOSSIEMOGLOBINA IDROSSIAPATITE...

Indice

INTRODUZIONELA TECNOLOGIA LASERAL SERVIZIO DEL PODOLOGO03

SINERGIAUN’INCOMPARABILETRAIT D’UNION04

STORIACHE COS’È LA METODICA LASER?06

FISICALA LUNGHEZZA D’ONDA:COME ORIENTARSI07

FINESTRA TERAPEUTICAFINESTRA TERAPEUTICA:PROFONDITÀ E ASSORBIMENTO09

BIOLOGIAEFFETTI BIOLOGICIDEL LASER SUI TESSUTI10

EFFETTI BIOLOGICIAPPLICAZIONI CLINICHEDEL LASER IN PODOLOGIA12

INFORMAZIONEI NUMERI DELSETTORE PODOLOGICO13

FISICALA FISICA DEL LASERLASER A LAMPADA / LASER A DIODO /LASER A DIODO AD ALTA POTENZA

15

FISICAI LASER DAP IN PODOIATRIA18

FISICALASER DIODICIA BASSO POTENZIALE (DSE)20

FISICAMODALITÀ DI EMISSIONEDEI LASER DIODICI:FACCIAMO IL PUNTO

21

TECNOLOGIAPODIALASER 98022

TECNOLOGIAPODIALASER BIO26

TECNOLOGIAMODALITÀ TERAPEUTICHE30

CASE REPORT32

La soddisfazione dei pazienti trattatisarà solo uno dei motivi del vostro entusiasmo.Efficacia, prestigio e redditività sono le tre premessedi questo investimento per la vostra carriera.

Questo quaderno vuole essere un approfondimento delle attività di raccolta di informazioni che Podopiù Service ha sintetizzato e semplificatoper favorire l’assorbimento dei concetti basilari della terapia laser ai propri clienti, con particolare riferimento agli aspetti clinici e alle appli-cazioni podologiche.

Da quando nel 1917 Albert Einstein formulò le basi teoriche dellaser, le intuizioni sui suoi effetti hanno avuto applicazioni stra-ordinarie: i laser hanno acquistato una importanza fondamentalenella nostra vita. Solo successivamente alla sua invenzione, nel1960, il laser è stato usato diffusamente per scopi medici. Il fu-turo ci riserva ancora nuove scoperte scientifiche e nuove appli-cazioni: anche il podologo ha iniziato a fornire il suo specificocontributo. Il Laser in Podologia è già diventato per molti uno strumento in-sostituibile della pratica quotidiana. Una reale fonte di preziosivantaggi clinici che sta influendo positivamente sul prestigio esulla redditività del podologo moderno.

La presente pubblicazione oltre a promuovere gli ultimilaser della serie Podialaser, è stata realizzata per poter for-nire ai Podologi una più ampia consulenza tecnica, clinica ecommerciale sulla laserterapia, con argomentazioni chiaree coincise atte a semplificare l’approccio terapeutico.

Avviarsi alla terapia Laser seguendo i nostri suggerimenti,significa entrare a far parte di una squadra fresca, affiatata,pronta ad accompagnarti e supportarti nella tua crescitaprofessionale.

La tecnologia laseral servizio del Podologo

PODOLOGIA LASER / INTRODUZIONE

05La sperimentazione del Laser in Podologia negli ultimi anniè in continua crescita, merito dei successi clinici ottenuti edell’alta soddisfazione manifestata dai pazienti.Confortati dagli ottimi risultati dei trattamentieseguiti ambulatorialmente,forti del nostro background aziendaleoperativo in Podologia da oltre 25 anni,abbiamo voluto sintetizzare i concetti dellalaser terapia podologica.

Un’incomparabile trait d’union per offrire al Podologo in car-riera nuove efficienti opportunità di affermazione. Per la progettazione e la produzione Podopiù Service hascelto DMT, un’azienda dinamica, in forte espansione sulterritorio italiano ed europeo. Le rispettive conoscenze tec-niche e professionali, la competenza manageriale, l’espe-rienza clinica medicale e la capacità produttiva, sono statele basi per lo sviluppo tecnologico della serie Podialaser,nel pieno rispetto del know-how scientifico e del benesseredel paziente.

L’intuizione diventa realtà solo quando le risorse umane siintegrano tra loro e stabiliscono rigorosamente gli obbiettivida raggiungere. Questi elementi hanno portato alla progettazione e allaproduzione della nuova gamma Podialaser - completa-mente dedicata al settore podologico - dove la ricerca e losviluppo di specifiche indicazioni terapeutiche, sono statil’obiettivo costante da raggiungere per poter redigere conautorevole sicurezza specifici protocolli operativi, essenzialiper la gestione a 360° della clinica podologica quotidiana.

06PODOLOGIA LASER / SINERGIA

CONSULENZA E INFORMAZIONEPartendo dall’assistenza telefonica, attraverso quella informatica, fino a quella clinica, ci assicuriamoche l’utilizzo del laser diventi una priorità all’interno dello studio Podologico.Quando la scelta diventa clinica, applicativa e commerciale, nulla può essere lasciato al caso. PodopiùService mette a disposizione medici e professionisti dotati di tangibile esperienza, sia clinica che pra-tica, in grado di orientare adeguatamente il Podologo nelle scelte, superando insieme le prime difficoltào perplessità, soprattutto nelle prime fasi di applicazione. Attraverso il confronto diretto in corsi riser-vati, meeting, conferenze e piattaforme informative, l’Azienda, nel solco della ormai storica tradizione,assicurerà assistenza continua al podologo laser terapista, sfruttando al massimo le potenzialità del-l’apparecchiatura prescelta. Le nostre macchine altamente evolute vi guideranno attraverso semplicisoftware e video interattivi nelle applicazioni quotidiane.

ASSISTENZA E SERVIZIL’assistenza al cliente e alle apparecchiature è garantita su tutto il territorio nazionale. Dal referenteclinico, passando attraverso gli specialisti di prodotto ed arrivando fino all’assistenza tecnica, tutti siimpegnano per rendere possibile l’uso a 360° dell’apparecchio acquistato.Gli apparecchi Podialaser vengono sottoposti a severe analisi tecniche e cliniche con il fine di valutarnel’adeguatezza clinica e pratica. Ogni laser è progettato e prodotto nel più assoluto rispetto delle normative ed è conforme ai requisitiprevisti per i dispositivi medici in materia di progettazione, produzione e commercializzazione.

Nessun progetto è affrontato per inseguire, ma sviluppato per affermarsi.Abbiamo scelto di aderire ai sistemi di produzione che si ispirano alle re-gole base dei processi fisici di trasformazione della materia neiquali viene liberata energia, utilizzando componenti emateriali di assoluta qualità e funzionalità.Questo ci ha permesso di progettare emettere a punto Podialaser 980e Podialaser Bio, i primi due laser adiodo completamente dedicati alle necessitàdi settore, entrambi dotati di software ultra dinamici,semplici e di facile intuizione, per consentire al Podologo di in-teragire facilmente con lo strumento Laser attraverso la completa pro-grammazione di tutti i trattamenti. I Podialaser appartengono alla categoriaDAP (Diodo Alta Potenza), in quanto usano esclusivamente diodi ad alto potenziale.Sono costruiti per soddisfare le esigenze terapeutiche attuali e future del Podologo, ponendosiper qualità ed efficacia ai più alti livelli qualitativi e funzionali con un rapporto qualità/investimentoestremamente vantaggioso. Una produzione interamente Italiana con standard qualitativi di alto livello e nelpieno rispetto delle norme medicali certificate.

07

Un’incomparabiletrait d’union

PODOLOGIA LASER / FISICA

09

La lunghezza d’onda:come orientarsi

La parola laser è un acronimo della frase“light amplification by the stimulated emis-sion of radiation”.Il laser, grazie alle sue peculiarità, è dive-nuto strumento insostituibile in molte ap-plicazioni medico-sanitarie. Semplicitàd’impiego, comprovata efficacia di risultato,estrema precisione, assenza di controindi-cazioni, sono alcune delle caratteristicheche lo contraddistinguono e che ne hannoconsentito la diffusione nelle diverse disci-pline sanitarie. Tra queste la Podologia cli-nica che se ne sta avvalendo comestrumento terapeutico innovativo e integra-tivo rispetto ai tradizionali trattamenti po-dologici.La laser terapia è un trattamento efficaceper la sua capacità di migliorare o ripristi-nare nei tessuti le attività biologiche (chi-mico-fisiche) di sistema riportando acondizioni adeguate di funzionalità i mec-canismi omeostatici di scambio cellulare,dal cui buon funzionamento dipendono ifattori di difesa, protezione e rigenerazionepropri dei tessuti.

Che cos’èla metodica laser? 1865 › MAXWELL

FORMULA IN MODO DEFINITIVO LE EQUAZIONIALLA BASE DELLA TEORIA ELETTROMAGNE-TICA DELLA LUCE.

08

1899 › PLANCKINTRODUCE IL CONCETTO DI “QUANTI DIENERGIA” E LA TEORIA “DEL CORPO NERO”.

1917 › EINSTEININTRODUCE E SPIEGA IL CONCETTO DI FO-TONE IPOTIZZANDO CHE LA RADIAZIONEVIAGGIASSE NELLO SPAZIO LOCALIZZATA INGRANULI CHIAMATI APPUNTO FOTONI.

1960 › MAIMANREALIZZA PRESSO I LABORATORI AMERICANIDELLA HUGHES ELECTRONICS IL PRIMOLASER AL MONDO. È UN LASER AL RUBINIO.

La lunghezza d’onda è la caratteristica principale che de-termina la peculiarità di un laser.Il moto nello spazio dei corpuscoli luminosi (fotoni), è dettalunghezza d’onda, in particolare il tempo che il fotone in og-getto impiega a fare un periodo.La lunghezza d’onda stabilisce il tipo di laser e l’intera-zione dello stesso sulle molecole biologiche. Ogni laserha le proprie applicazioni d’elezione.Ogni laser emette il proprio raggio ad una ben definita lun-ghezza d’onda raggiungendo la profondità ottimale nei tes-suti bersaglio. Dal punto di vista della fisica il raggio laserattraversando le strutture biologiche interagisce attraversodue meccanismi: l’assorbimento e la dispersione, ma solol’assorbimento produce l’effetto desiderato.La cellula dei tessuti viventi è un sistema semitrasparenteche trattiene, attraverso l’assorbimento una certa quantità dienergia, e che disperde l’eccedenza attraverso la riflessione.

L’effetto terapeutico del fascio laser dipende dall’intera-zione con il tessuto biologico interessato. Ogni tipo di laseremette luce ad una determinata lunghezza d’onda che in-teragisce a suo modo con i cromofori presenti nel tessuto.I cromofori possono essere di tipo endogeno, come l’acqua,l’emoglobina, le proteine, la melanina; o di tipo esogenocome disinfettanti o sostanze iniettabili (vedi immagine se-guente “finestra terapeutica” / pag. 08).Di conseguenza determinate lunghezze d’onda, pene-trano maggiormente nei tessuti umani, poiché sono pocoassorbite dall’acqua (penetrazione più profonda), moltoassorbite all’emoglobina (effetto di emostasi maggiore)e poco assorbita dalla melanina.La finestra terapeutica è stata definita tra lo spazio dellelunghezze d’onda che vanno dai 600nm ai 1200nm, ognunacon un proprio assorbimento e specifica profondità (pag. 08).

LUNGHEZZA D’ONDA

UNA OSCILLAZIONE(LA FREQUENZA È IL NUMERO DI

OSCILLAZIONE AL SECONDO)

AMPIEZZA(POTENZA)

TEMPO

PODOLOGIA LASER / STORIA

0

10

10-1

10-2

100 200 300 400 500 700 1000 2000 3000 5000 10000 nm

102

103

104

105

106

COEF

FICI

ENTE

DI A

SSOR

BIME

NTO

LUNGHEZZA D’ONDA

INFRAROSSOVISIBILE

FINESTRA TERAPEUTICA

ULTRAVIOLETTO

ACQUA MELANINA OSSIEMOGLOBINA DEOSSIEMOGLOBINA IDROSSIAPATITE

Eccimeri ArF193 nm

KTP532 nm

Diodi635 nm

Diodi980 nm

Ho:YAG1120 nm

Er:YAG2940 nm

HeNe632 nm

Diodi810 nm

Nd:YAP1340 nm

Nd:YAG1064 nm

ErCr:YSGG2780 nm

CO2

10600 nm

ULTRAVIOLETTO

150n

m -

380n

m

390n

m -

470n

m

475n

m -

545n

m

545n

m -

600n

m

600n

m -

650n

m

780n

m -

940n

m

980n

m

1064

nm

2940

nm

1020

0nm

2080

INFRAROSSOVISIBILE QUASI INFRAROSSO

DWE

PODOLOGIA LASER / FINESTRA TERAPEUTICA

11

La lunghezza d’onda che determina l’equilibrio ottimale perle applicazioni in Podologia è la 980nm - Lo dimostrano lenumerose ricerche scientifiche avviate in Italia e i risultaticlinici ottenuti.

LUNGHEZZA D’ONDA 980 NMè la lunghezza d’onda che assorbe principalmente acquaed emoglobina. Ha un azione ottimale sui termocettori e suimeccanocettori. Interagisce con il sistema nervoso perife-rico per un rapido effetto antalgico. La maggior parte del-l’energia assorbita da questa lunghezza d’onda vieneconvertita in calore negli strati profondi del tessuto ven-gono cos a crearsi dei veri e propri centri di calore che sti-molano il microcircolo locale incrementando così lapresenza dell’ossigeno a livello cellulare.è la lunghezza d’onda ideale per il trattamento podologicodel piede e di tutti i disturbi osteo-articolari e muscolari ivicontemplabili, nonché dell’ onicomicosi e delle verruche.

LUNGHEZZA D’ONDA 645 NMQuesta lunghezza d’onda va in profondità a stimolare il me-tabolismo cellulare e ad attivare i processi di biostimolazione.La melanina assorbe gran parte dell’energia garantendo unaconcentrazione nelle regioni superficiali del tessuto. Il raggiolaser inibisce la proliferazione batterica e incrementa lo svi-luppo cellulare. Questo tipo di terapia laser permette di ot-tenere ottimi risultati nella riparazione delle lesioni.

COMBINAZIONE DELLE DUE LUNGHEZZE D’ONDA La miscelazione contemporanea delle due lunghezzed’onda permette una terapia più completa, stimolando inmaniera ottimale sia gli strati profondi del tessuto chequelli superficiali, implementando le terapie eseguibili e ve-locizzando i risultati desiderati. La combinazione delle duelunghezze d’onda rappresenta l’eccellenza terapeutica perefficacia ed efficienza in molte patologie di interesse podo-logico (vedi schema seguente).

10PODOLOGIA LASER / FINESTRA TERAPEUTICA

ATTENZIONE!La lunghezza d'onda 1064, qualora ci fosse la necessità di agire nella massima profondità nei tessuti, sarebbe quella che penetra maggiormente, ma leuniche fonti di emissione che avvalorano i risultati terapeutici sono quelle prodotte da sorgenti ND: YAG e non di certo i Laser diodo, in quanto non di-spongono della potenza di picco necessaria per farlo (vedi di seguito “come comprendere meglio la fisica dei laser”). A parità di potenza emessa (calcolatain Watt CW) un 1064nm ed un 800 nm potrebbero avere le stesse performance.

Finestra terapeutica:profondità e assorbimento

COMBINAZIONE 645/980 Nm980 Nm645 NmEFFETTO

ANTALGICO

ANTIEDEMIGENO

ANTINFIAMMATORIO

FOTOMECCANICO

BIOSTIMOLANTE

ANTIMICROBICO

La radiazione laser, penetrando nei tessuti, provoca dellereazioni biochimiche sulla membrana cellulare e all’internodei mitocondri, provocando diversi effetti:→ Stimolazione metabolica: aumento della velocità di ri-

cambio elettrolitico tra gli ambienti intra ed extra cellu-lari e la produzione di ATP.

→ Vasodilatazione con conseguente aumento del calorelocale: aumento delle richieste metaboliche cellulari.

→ Aumento del drenaggio linfatico: aumento dell’effi-cacia sodio potassio, maggior assorbimento dei liquidi in-terstiziali, attivazione del microcircolo.

La biostimolazione è l’effetto principe del laser. Si verificaa livello molecolare nelle cellule dei tessuti, modificando econdizionando lo stato intracellulare e le risposte extra cel-lulari che si verificano durante gli stati infiammatori, il tuttofinalizzato al ripristino morfofunzionale di un organo. Il ter-mine è stato introdotto in medicina con la scoperta delleproprietà dei laser di migliorare gli esiti delle patologie edelle guarigioni. Ottima la sua applicazione nel trattamentodelle ulcere cutanee. Tutti i laser producono un effetto bio-stimolante (tutte le lunghezze d’onda), ma cosa diversa èla fotobiomodulazione.La fotobiomodulazione è il processo che attiva il tra-sporto di ossigeno dei mitocondri della cellula (Doping Cel-lulare). Avviene nelle lunghezze d’onda dai 620 ai 749nanometri, zona infrarosso dello spettro elettromagnetico(vedi finestra terapeutica / pag. 08). L’effetto antalgico (terapia del dolore) è ottenuto grazieall'azione analgesica del Laser che viene indotta dall'au-mento della soglia della percezione delle terminazioni ner-

vose algotrope e dalla liberazione di endorfine. Fondamen-tale importanza rivestono la potenza del laser e l’intera-zione con la profondità dei tessuti. Questo effetto èindispensabile per il trattamento di tutti i dolori osteo-arti-colari e muscolari.L’effetto antinfiammatorio, antiflogistico , anti-edema èottenuto grazie ad una vasodilatazione provocata dal lasercon conseguente aumento del flusso ematico e assorbi-mento dei liquidi interstiziali.L’effetto antimicrobico/fungicida è ottenuto graziealla conversione dell’energia assorbita dai tessutiin calore. L’effetto fototermico derivato neutra-lizza definitivamente l’agente patogeno senzaprovocare danni collaterali ai tessuti. Qual-siasi Fungo, anche tra i più resistenti, vienefacilmente debellato con temperatureuguali o di poco superiori a quelle sop-portabili dal corpo umano ( la maggiorparte muoiono tra i 42° e i 45°).Tutti i laser riescono a raggiungere que-ste temperature, ma ciò che fondamen-talmente conta è quanto questi riesconoa penetrare per biostimolare efficace-mente i processi di crescita cellulare (rinno-vamento e protezione).Per la decontaminazione è anche possibile sfrut-tare l’effetto fotodinamico del Laser, ma solo conl’interposizione di fotoreagenti (specifiche sostanze co-lorate) che sottoposti a irradiazione produrranno sostanzecitotossiche in grado di decontaminare l’area. L’effetto “chirurgico” del Laser è una vera e propria ap-plicazione chirurgica, ottenuta dall’utilizzo specifico dellaFibra Ottica posta a diretto contatto con i tessuti. è un ef-fetto considerevole che esprime la reale valenza dell’ap-parecchiatura Laser per l’impiego nella piccola chirurgia.L’energia assorbita dal tessuto produce i seguenti effetti:→ scissione cellulare per vaporizzazione dei liquidi intersti-

ziali (taglio del tessuto);→ coagulazione ed emostasi derivate dalla denaturazione

cellulare;→ guarigione della lesione per prima intenzione.

12PODOLOGIA LASER / BIOLOGIA

Effetti biologicidel laser sui tessuti

2

3

4

8

1

5

6

7

8 GRANULI

9 RIBOSOMI

7 DNA

6 SPAZIO INTERMEMBRANA

5 MEMBRANA ESTERNA

4 MATRICE

3 MEMBRANA INTERNA

2 PILI

1 ATP SYNTHASE

9

PODOLOGIA LASER / BIOLOGIA

13

Il Mitocondrio

I mitocondri sono organelli cellularipresenti negli organismi eucarioti e sono

considerati la centrale energetica della cellula.Al loro interno avviene la respirazione cellulare,

con cui sono in grado di produrre grandi quantità dienergia sotto forma di molecole di Adenosina Trifosfato

(ATP).

H+

ATP SYNTHASE

ATPADP

+Pi

PODOLOGIA LASER / INFORMAZIONE

15

Sempre più persone scelgono di curarsi in modo non invasivo. Il settore cura della persona e benessere muove da solo 5,5miliardi di euro l’anno. Di questi 2,2 miliardi di euro per fitness e sport. Solo in farmacia gli italiani spendono 515 milioni dieuro l’anno per le cure rivolte all’apparato muscolo scheletrico.

DOLORE DI TIPO MUSCOLARE, CAPSULARE, TENDINEO→ Talloniti /sperone calcaneare:

ne soffrono soprattutto gli uomini sopra i 40 anni. Circal’80% delle persone soffre per anni prima di giungere allarisoluzione completa del caso.

→ Tendiniti e tendinopatie:ne sono maggiormente colpite le donne tra i 40 e i 50anni. Sono conseguenze frequenti negli sportivi (calcio,basket, tennis , pallavolo, scherma).

LESIONI MUSCOLARICasistica ricorrente negli sport agonistici. Negli ambienticalcistici ne soffrono costantemente 6 atleti su 10.

ONICOMICOSINe sono affetti 7, 5milioni di Italiani rappresentano il 16,1%della popolazione tra i 45 e i 60 anni (dati ONO). L’attivitàdel podologo oggi giorno si limita alla riduzione della su-perficie contaminata e alla raccomandazione dell’utilizzolocale di prodotti topici. La laser terapia diviene terapia ef-ficace ed innovativa per completare definitivamente il trat-tamento podologico.

VERRUCHE DEL PIEDESi verifica un’incidenza di verruche plantari nel 10-15% deibambini. Il trattamento laser sulle verruche rappresenta ilrimedio più rapido, più efficace ed efficiente rispetto alle ap-plicazioni di medicamenti o di altri trattamenti fisici ormaidivenuti obsoleti.

I numeri del settore podologico

Dalle risultanze della ricerca sull’ utilizzazione del Laser in campo podologico sono state poste in evidenza molteplici pos-sibilità di impiego terapeutico per diverse patologie di interesse Podologico.

Applicazioni cliniche del laser in Podologia

14PODOLOGIA LASER / EFFETTI BIOLOGICI

EFFETTI LASER

PATOLOGIE INFETTIVEAttività antimicrobica/fungicida ottenuta per effetto termico (PTT), foto-dinamico (PDT) con foto sensibilizzatori.

ONICOMICOSI

VERRUCHE

FASCITE PLANTARETALLONITI

TENDINOPATIE (TENDINITE DELL’ACHILLEO)META TARSALGIE

NEUROMA DI MORTONCAPSULITI

SINDROME DEL TUNNEL TARSALENEVRITE INTERDIGITALE

PATOLOGIE

L’energia trasmessa attraverso il contatto diretto della fibra ottica sultessuto produce una vera e propria disgregazione dei costituenti dellaverruca, che sulla superficie risulterà cauterizzata. Coadiuvata dal pro-cesso di biostimolazione innescatosi, la verruca verrà eliminata conesclusiva rapidità.

ALGIE MUSCOLO - TENDINEE E CAPSULARIAttività antalgica/analgesica/ antinfiammatoria ottenuta per Biostimo-lazione (LLLT - DWE).

GRANULOMIVERRUCHE

PICCOLA CHIRURGIAL’energia produce un’onda d’urto intensa utilizzabile per la distru-zione di strutture biologiche. La scissione cellulare è ottenuta per va-porizzazione dei liquidi interstiziali. La fibra ottica è posta a contattodiretto con il tessuto.

ULCERE VASCOLARIULCERE DIABETICHELESIONI DA PRESSIONE

LESIONI POST CHIRURGICHELESIONE TRAUMATICHE

LESIONIAttività di accelerazione dei processi di riparazione e decontaminazionedei tessuti lesionati e perilesionati per Fotobiomodulazione (LLLT –DWE).

EDEMI POST TRAUMATICI BORSITI

EDEMIAttività antiedemigena, antinfiammatoria e antiflogistica ottenuta perBiostimolazione (DWE).

1

2

6543

1 RIFLETTORE ELLITTICO

2 LAMPADA A SCARICA

3 USCITA RADIAZIONE LASER

4 SPECCHIO A RIFLESSIONE PARZIALE

5 BARRETTA DI Nd-YAG

6 SPECCHIO A RIFLESSIONE TOTALE

PODOLOGIA LASER / FISICA

17

Come comprendere meglio la laser terapia attraverso la fi-sica del laser.

La funzione e la risposta terapeutica del Laser dipendono in ma-niera complessa dalla scelta della lunghezza d'onda, dalla du-rata di irradiazione e dalla potenza del laser. Combinazionidiverse di questi parametri sono impiegate per trasformarel'energia luminosa in energia meccanica, termica o chimica.

Ecco quali sono le tipologie di laser messe a disposizione delmercato medicale.

La fisica del laser

Laser ND:YAG → 1064nmLaser ER:YAG → 2940nm

Laser CO2 → 10600nm Laser KTP → 532nm

LASER A LAMPADAI laser a lampada sono i cosiddetti laser nobili, sono i laser adalta tecnologia dove il sistema di pompaggio garantisce elevateenergie anche in spazi brevi. Nella categoria riconosciamo:

PODOLOGIA LASER / FISICA

19

Per poter meglio afferrare i concetti fisici di costruzione edi rendimento dei laser diodici, sarà bene soffermarsi perfissare bene la distinzione tra Continuo interrotto e Pulsato.La differenza tra questi tipi di laser è fondamentale.L’utilizzo di sistemi Pulsati di alta intensità (ND:YAG) ha dasempre rappresentato il massimo dell’efficienza terapeu-tica. Tali impulsi superiori ai 2000 watt, generano l’effettoenergetico indispensabile per raggiungere in profondità glistrati del tessuto garantendo la massima sicurezza. Graziealla specifica caratteristica di questi “impulsi” estrema-mente elevati e brevi,nell’ordine dei microsecondi, è possi-bile controllare il limite della temperatura oltre il quale siandrebbe incontro ad un possibile danno termico. I laser diodici (DAP) Continui/interrotti, raggiungono inten-sità massime di qualche decina di watt per cm2 e grazie alcontrollo dei tempi di emissione/pausa (T ON/T OFF) rie-scono a garantire comunque un buon livello termico di si-curezza quando si opera chiaramente alla massimapotenza. Agiscono sicuramente meno in profondità rispettoai Laser ND:YAG accumulando conseguentemente nei tes-suti più superficiali un effetto termico per cui è indispensa-bile l’utilizzo di diodi con potenze medie non superiori ai7/10 watt. Questo effetto termico, verosimilmente conside-rato controindicato per il tessuto cutaneo, diventa inveceuna caratteristica qualitativa propria dei laser diodi (DAP),e questo in diversi campi della medicina (vedi Laser DAP inPodoiatria). Diverso è se utilizziamo un laser diodico 1064.Con questo tipo di tecnologia analoga ai Diodi DAP, non siriescono a realizzare picchi di potenza elevati che garanti-scono l’effetto terapeutico. Questi laser con lunghezzad’onda 1064, risultano maggiormente indicati solo per al-cuni settori specifici come ad esempio la fisioterapia, il cherappresenta una evidente limitazione per l’utilizzo in Podo-

logia, dove il profilo professionale consente un maggioreimpiego terapeutico (vedi pag.12 / Applicazioni Cliniche inPodologia).Senza dubbio, l’enorme flessibilità generata dalla combi-nazione di emissione continua/interrotta con le sue varielunghezze d’onda, in relazione alle profondità da raggiun-gere (vedi nota di pag.9), fa del laser diodo ad alto poten-ziale (DAP) uno strumento straordinario per moltiprofessionisti che avranno a disposizione tecniche più effi-caci e avanguardistiche a dispetto di quelle tradizionali.La precisione terapeutica è resa più efficace grazie ai para-metri del software gestionale interno a cui sono delegati icontrolli dell’unità laser.I laser a diodi sono catalogabili per lunghezze d’onda chesolitamente operano nell’ambito dello spettro della finestraterapeutica in un range di potenze che variano dai 2 ai 10watt. In podologia, prendendo in considerazione i tessutidistrettualmente interessati, la loro consistenza e la loroprofondità relativamente accentuata, sono consigliati:Laser a diodi 980 nmLaser a diodi 808 nmLaser a diodi 645 nm

Si distinguono dagli ND:YAG laser terapeutici, oltre cheper le specifiche tipologie costruttive, anche per le di-verse modalità di emissione: continua e “pulsata”.Nello specifico, tutti i diodi nelle varie lunghezze d’ondariconosciute possono lavorare in modalità continua ocontinua-interrotta (frequenzata).L’uso improprio della definizione “modalità pulsata” neiLaser diodi, è divenuta una consuetudine commercialeper descrivere in modo semplificato la modalità conti-nua-interrotta.

Pulsato – Continuo/Frequenzato: specifica sulla termi-nologia. Il laser diodo ad emissione continua non può emet-tere in pulsato ma, sospendendo in modo ripetitivol’emissione continua, può generare una emissione interrotta(frequenzata). L’unica modalità pulsata è quella emessadalle sorgenti a Nd:YAG in cui, è bene ricordare, l’energianon viene emessa in modo continuo, ma mediante impulsicaratterizzati da breve durata e un’altissima intensità.Una distinzione basilare se si considera che per natura il si-stema continuo non può emettere in modalità pulsata (PW)e il sistema pulsato non può lavorare in continuo (CW).

18

LASER A DIODOLa fisica del laser, per quanto possa essa sembrare complessa, si semplifica nel processo di applicazione terapeutica suitessuti. Ne sono prova tangibile i successi terapeutici fin qui ottenuti dalla medicina anche attraverso i Laser Diodo, cheper ovvie e convenienti opportunità hanno largamente contribuito alla diffusione di questo strumento

LASER A DIODO AD ALTA POTENZA (DAP)Il Laser a Diodo è invece una sorgente laser a semiconduttore il cui mezzo attivo è un mix di materiali semiconduttori,come ad esempio l’InGaAsP (Indio-Gallio-Arsenico-Fosforo).

+

-

6

1

52

3

41 SEMICONDUTTORE DI TIPO P

2 SEMICONDUTTORE DI TIPO P

3 SEMICONDUTTORE DI TIPO N

4 FACCE OTTICAMENTE LAVORATE

5 FASCIO LASER

6 REGIONE ATTIVA

2

4

31

1 SPECCHIO RIFLETTENTE

2 SORGENTE LASER

3 SPECCHIO PARZIALMENTE RIFLETTENTE

4 FONTE DI ENERGIA

CAVITÀ DI RISONANZA

PODOLOGIA LASER / FISICA

PODOLOGIA LASER / FISICA

21

Ai laser diodici di potenza continui (DAP) oltre all'attivitàterapeutica, viene riconosciuta un’azione decisamente piùadatta a soddisfare esigenze terapeutiche di tipo “chirur-gico”, in quanto sfruttando sulla cute gli effetti propri deri-vati dall’accumulo termico generato, offrono una validaalternativa agli interventi classici “a lama fredda”, senzaprodurre shock e traumi ai tessuti. Tale peculiarità non può essere ricercata in sistemi diodicio multidiodici a Basso Potenziale, che, a parità, o meglio,superiorità di costi, non possono lavorare in modalità con-tinua e soprattutto non riescono a concentrare l’energia inun'unica fibra ottica, escludendo di conseguenza ogni pos-sibilità di uso nella piccola chirurgia (vedi capitolo succes-sivo a pag. 20).

La resezione di tessuti anche altamente vascolarizzati o piùsemplicemente la riduzione di massa, è uno specifico van-taggio attribuibile ai laser diodici di potenza (DAP). Questoparticolare utilizzo con specifica lunghezza d’onda, in fun-zione del basso assorbimento, si avvale dell’energia tra-smessa dalla Fibra Ottica, che, senza alcuna dispersione,posta a contatto diretto sul tessuto, produce un effetto no-tevole dal punto di vista fisico, penetrando di oltre 5 milli-metri nel tessuto. Un modo di operare paragonabile albisturi ma con ulteriori e notevoli vantaggi. La fibra ottica“nuda” a contatto diretto, garantisce un trattamento privodi sanguinamento, lasciando un sempre una discreta visi-bilità del campo operatorio. In alcuni casi gli interventi nonrichiedono né anestesia né punti di sutura. Inoltre grazieall’azione antisettica e biostimolante l’utilizzo del laser ri-

duce i tempi di guarigione rispetto alla chirurgia a lamafredda. Il dolore post-operatorio risulta comunque inferiorerispetto alle metodiche tradizionali.L’alta qualità della sorgente laser DAP (a cui corrispondela reale potenza media in watt del diodo), le sue specifichemodalità di emissione, insieme al fattore sicurezza, diven-tano requisiti fondamentali per molti professionisti sanitariche dovendo affrontare un investimento, richiedono al di-spositivo laser un’ampia capacità terapeutica e una propor-zionata convenienza economica. L'energia assorbita dal tessuto produce i seguenti effetti:- evaporazione del liquido interstiziale del tessuto (il tagliorisulterà essere il tipico effetto della vaporizzazione)- denaturazione cellulare e quindi conseguentemente, coa-gulazione ed emostasi (effetto delle temperature locali at-torno ai 50°C derivante dall’energia laser prodotta sultessuto).- guarigione della lesione per prima intenzione senza la-sciare alcun segno o cicatrice.- Immediato recupero per il paziente che potrà riprendereda subito le sue abitudini sociali non avendo subito partico-lari traumi o dis-comfort.

Riassumendo:possiamo affermare che la piccola “chirurgia” trattata conil laser, oltre a risultare meno invasiva, grazie all’alto poterebattericida che la caratterizza, consente un'ampia riduzionedegli effetti collaterali solitamente consequenziali ad ogniintervento di chirurgia classica (sanguinamento, infezione,gonfiore, infiammazione, recidive).

I laser DAP in Podoiatria

20PODOLOGIA LASER / FISICA

PODOLOGIA LASER / FISICA

2322PODOLOGIA LASER / FISICA

Spesso terminologie errate vengono utilizzate in modo ingannevole non solo nella definizione della sorgente laser, ma

anche nella descrizione della modalità di emissione, contribuendo a generare confusione ai non esperti della materia laser.

Termini quali “Pulsato”, “Iper Pulsato”, “Super Pulsato” e “Ultra Pulsato” vengono spesso non correttamente impiegati in

cataloghi, brochure e siti web per indicare le possibili modalità di funzionamento dei Laser diodici (continui).

Tali modalità di emissione non sono altro che emissioni continue-interrotte modulate con frequenze più o meno elevate

(fino a decine di kHz) o differenti duty cycle, ma hanno caratteristiche di emissione completamente diverse e distinte da

quelle dei veri laser pulsati (YAG).

Ai laser diodici di potenza continui (DAP) oltre all’attività terapeutica, viene riconosciuta un’azione decisamente più

adatta a soddisfare esigenze terapeutiche di tipo “chirurgico”, in quanto sfruttando sulla cute gli effetti propri derivati

dall’accumulo termico generato, offrono una valida alternativa agli interventi classici “a lama fredda”, senza pro-

durre shock e traumi ai tessuti.

Modalità di emissione dei Laser diodi:facciamo il punto

Impariamo a distinguerli dai Diodi ad Alto Potenziale.A differenza dei DAP non possono lavorare in emissionecontinua e le potenze dichiarate sono sempre dipicco. Non si avvalgono dell’impiego di FibraOttica a contatto. I Laser a diodi tera-peutici si differiscono in varielunghezze d’onda, (630nm– 1064nm). Normal-mente operano nellospettro della finestraterapeutica con po-tenze dai 0,1 ai 0,5 Watt( Potenza media). Al-cuni di questi possonoessere multidio-dici, predispostia fornire più lun-ghezze d’onda. Ilfatto che venganopresentati come multi-

diodici non depone per un laser "di potenza". Sono solu-zioni tecniche caratteristiche di un tipo di laser, spesso

a puntamento fisso e con una potenza calcolatain continua (vera) nell'ordine dell'1-2 watt.

Infatti, il basso potenziale di ogni sin-golo diodo ne consente il sovraf-

follamento anche all’internodi spazi ridotti e poco in-gombranti, senzacreare surriscalda-

menti, che al contrariosarebbero riscontrabili

con sorgenti diodoad alto poten-ziale. Lavorano asingole emis-

sioni riescono aprodurre - solo per pochi

microsecondi - picchi di po-tenza sostenuti da 20/30/45WATT.

Laser diodicia basso potenziale (DSE)

ESERCIZIOQuesto esercizio vi aiuterà a calcolare la reale potenza di un laser diodico. Calcolare la potenza media di unlaser conoscendo la potenza di picco 45W e il tempo di durata dell’impulso 200ns PW Peek = Pw Media / TempoPW media = Pw Peek * TempoPw Media = 45 Watt * 0,02 Pw Media = 0,9 Watt

Nota Bene:Senza la potenza media necessaria per lavorare in emissione continua, questi laser terapeutici non potrannomai essere impiegati in attività di piccola chirurgia.

↑ Prospetto illustrativo di diodo a basso potenziale multidiodico

PODOLOGIA LASER / TECNOLOGIA

25

LUNGHEZZA D’ONDA 980 NMè la lunghezza d’onda che assorbe principalmente acquaed emoglobina. Ha un’azione ottimale sui termocettori e suimeccanocettori. Interagisce con il sistema nervoso perife-rico per un rapido effetto antalgico. La maggior parte del-l’energia assorbita da questa lunghezza d’onda vieneconvertita in calore negli strati profondi del tessuto ven-gono cos a crearsi dei veri e propri centri di calore che sti-molano il microcircolo locale incrementando così lapresenza dell’ossigeno a livello cellulare.è la lunghezza d’onda ideale per il trattamento podologicodel piede e di tutti i disturbi osteo-articolari e muscolari ivicontemplabili, nonché dell’ onicomicosi e delle verruche.

SEMPLICITÀ DI UTILIZZOPodialaser 980 è un dispositivo laser essenziale macompleto, pensato e progettato per facilitarne l’impiegonella clinica quotidiana del podologo.

ERGONOMIAL’ergonomia ed il design particolare del laser a diodi pon-gono l’utilizzatore anche inesperto a suo agio nell’approc-cio delle metodiche laser.

TOUCH SCREENIl display touch screen, con tecnologia TFT, comanda illaser in tutte le procedure operative eliminando la possibi-lità di errore da parte dell’operatore.

PROGRAMMI IMPOSTATIQuattro programmi preimpostati ed uno a valori liberi modu-labili semplificano e facilitano ben oltre tredici scelte opera-tive a seconda della patologia da trattare escludendo errori.BIOSTIMOLAZIONE [ 3 PROGRAMMI ]Ulcere | Lesioni | Punti Perilesionali | Edemi | EmatomiANALGESICO [ 5 PROGRAMMI ]Fascite Plantare | Alluce Valgo | Spina CalcaneareTalalgia | MetatarsalgiaONICOMICOSI [ 2 PROGRAMMI ]VERRUCA [ 2 PROGRAMMI ]VALORI LIBERI [ 1 PROGRAMMI ]

DOTAZIONIUna nutrita gamma di accessori, rendono Podialaser 980conformabile a qualsiasi esigenza operativa del podologo econsentono di personalizzare la configurazione del dispositivoin base alle singole necessità. (Pag. 25)

Basso investimento, alte performance, grande qualità.Laser completamente pensato e realizzato per l’utilizzo in Podologia. Costruito per soddisfare le esigenze attuali

e future del Podologo, ponendosi per qualità, convenienza ed efficacia ai più alti livelli qualitativi e funzionali del-

l’attuale mercato.

PODIALASER 980

24PODOLOGIA LASER /TECNOLOGIA

CARATTERISTICHE TECNICHE PODIALASER

TIPO DI LASER → DIODO

LUNGHEZZA D’ONDA → 980 NANOMETRI

POTENZA → 7 WATT

POTENZA DI PICCO → 14 WATT

FREQUENZA → 200 Hz

DURATA D’IMPULSO → DA 0,1 MSEC A CONTINUO

LUNGHEZZA FIBRA → 2,5 MT

ALIMENTAZIONE → 100-240 V, 50-60 HZ

DIMENSIONI → 28 x 33 x 14

PESO → 4 Kg

CLASSE DISPOSITIVO → II B

CLASSE LASER → IV

PANNELLO DI CONTROLLO → TOUCH SCREEN TFT

RAGGIO GUIDA → 11.000 mcd

SOFTWARE → 13 PROGRAMMI

0476

MADEIN ITALY

PODOLOGIA LASER / TECNOLOGIA

2726

MANIPOLO CON TERMINALE DISTANZIATORE

ACCESSORI PRESENTI IN OGNI FORNITURA (PODIALSER PACKS)VALIGIA TRASPORTO / CAVO DI ALIMENTAZIONE / INTERLOCK / PEDALE / CHIAVI / 3 PAIA DI OCCHIALI / PANNELLO “ALLERT”

MANIPOLO MULTIFUNZIONECON TERMINALE GIALLO DISTANZIATORE

MANIPOLO MULTIFUNZIONECON TERMINALE BLU A CONTATTO

MANIPOLO MULTIFUNZIONECON TERMINALE VERDEA IRRADIAZIONE SUPERFICIALE

MANIPOLO PER FIBRA OTTICA

FIBRA OTTICA DA 300 U 2,5 MT

PODOLOGIA DERMATOLOGICA→ Trattamento delle Onicomicosi → Trattamento delle Verruche→ Biostimolazione apparato ungueale

PODOLOGIA SPORTIVA E TRAUMATOLOGICA→ Trattamento antiedemigeno, antinfiammatorio,

antalgico e analgesico• Fascite plantare• Talloniti• Tendinopatie (Tendinite dell’achilleo)• Meta tarsalgie• Neuroma di Morton• Capsuliti• Sindrome del tunnel tarsale• Nevrite interdigitale• Edemi • Borsiti

VULNOLOGIA PODOLOGICA→ Miglioramento delle condizioni di vascolarizza-

zione e microcircolo→ Decontaminazione superficiale e profonda delle

lesioni

CHIRURGIA SEMI INVASIVA (PODOIATRIA)→ Trattamento di avulsione dei tessuti per scissione

cellulare con minima o totale assenza di secre-zione ematica.

Impieghi clinici Accessori

0476

PODOLOGIA LASER / TECNOLOGIA

29

2 LUNGHEZZE D’ONDAPODIALASER BIO grazie alla seconda lunghezza d’ondadi 645nm, è in grado di eseguire trattamenti combinati,miscelando le 2 lunghezze d’onda o erogandole singo-larmente.

BIOSTIMOLAZIONE AUTOASSISTITAFornendo il solo dato iniziale come l’area da trattare, il soft-ware calcola in automatico i tempi e la fluenza per la bio-stimolazione.

APPRENDIMENTOIl preferito dalle università italiane per semplicità e didat-tica, con procedure video guidate e manuale clinico consul-tabile a video.

PROTEZIONETramite un codice operatore è possibile limitare l’uso del laserad applicazioni cliniche dedicate al solo personale ausiliario.

TOUCH SCREENIl display touch screen, con tecnologia TFT, comanda il

laser in tutte le procedure operative eliminando la possibi-

lità di errore da parte dell’operatore.

PROGRAMMI IMPOSTATIOltre 50 programmi preimpostati, con la possibilità di rino-

minare e assegnare nuovi protocolli, con un software in am-

biente Window completano la versatilità del laser e guidano

l’operatore nelle applicazioni podologiche.

ERGONOMIAL’ergonomia ed il design particolare del laser a diodi pon-

gono l’utilizzatore anche inesperto a suo agio nell’approccio

delle metodiche laser.

Laser a diodo di potenza con doppia lunghezza d’ondaad emissione combinata con procedure video guidate.

MADEIN ITALYPODIALASERBIO

28PODOLOGIA LASER / TECNOLOGIA

CARATTERISTICHE TECNICHE PODIALASER BIO

TIPO DI LASER → DIODE

LUNGHEZZA D’ONDA PRIMARIA → 808 OR 980 NANOMETRI

LUNGHEZZA D’ONDA SECONDARIA → 645 NANOMETERS

POTENZA PRIMARIA → 7 WATT

POTENZA SECONDARIA → 400 MWATT

POTENZA DI PICCO → (14 WATT)

FREQUENZA → 1000 Hz

DURATA D’IMPULSO → DA 0,1 MSEC A CONTINUO

LUNGHEZZA FIBRA → 2,5 MT

ALIMENTAZIONE → 100-240 V, 50-60 HZ

DIMENSIONI → 33 x 27 x 15

PESO → 5 Kg

CLASSE DISPOSITIVO → II B

CLASSE LASER → IV

PANNELLO DI CONTROLLO → TOUCH SCREEN TFT

RAGGIO GUIDA → 11.000 mcd

SOFTWARE → PIÙ DI 50 PROGRAMMI

0476

PODOLOGIA LASER / TECNOLOGIA

3130

MANIPOLO CON TERMINALE DISTANZIATORE

ACCESSORI PRESENTI IN OGNI FORNITURA (PODIALSER PACKS)VALIGIA TRASPORTO / CAVO DI ALIMENTAZIONE / INTERLOCK / PEDALE / CHIAVI / 3 PAIA DI OCCHIALI / PANNELLO “ALLERT”

MANIPOLO MULTIFUNZIONECON TERMINALE GIALLO DISTANZIATORE

MANIPOLO MULTIFUNZIONECON TERMINALE BLU A CONTATTO

MANIPOLO MULTIFUNZIONECON TERMINALE VERDEA IRRADIAZIONE SUPERFICIALE

MANIPOLO PER FIBRA OTTICA

FIBRA OTTICA DA 300 U 2,5 MT

PODOLOGIA DERMATOLOGICA→ Trattamento delle Onicomicosi → Trattamento delle Verruche→ Trattamento micosi del piede→ Biostimolazione apparato ungueale

PODOLOGIA SPORTIVA E TRAUMATOLOGICA→ Trattamento antiedemigeno, antinfiammatorio,

antalgico e analgesico• Fascite plantare• Talloniti• Tendinopatie (Tendinite dell’achilleo)• Meta tarsalgie• Neuroma di Morton• Capsuliti• Sindrome del tunnel tarsale• Nevrite interdigitale• Edemi • Borsiti

VULNOLOGIA PODOLOGICA→ Trattamento di accelerazione dei processi di gua-

rigione delle lesioni semplici o ulcerate→ Miglioramento delle condizioni di vascolarizza-

zione e microcircolo→ Accelerazione processi di duplicazione cellulare→ Decontaminazione superficiale e profonda delle

lesioni→ Riduzione degli eccessi di umidità, ai fini di una più

rapida cicatrizzazione• Ulcere vascolari• Ulcere diabetiche• Lesioni da pressione• Lesioni post chirurgiche • Lesione traumatiche

CHIRURGIA SEMI INVASIVA (PODOIATRIA)→ Trattamento di avulsione dei tessuti per scissione

cellulare con minima o totale assenza di secre-zione ematica.

Impieghi clinici Accessori

0476

PODOLOGIA LASER / TECNOLOGIA

33

TERAPIA FOTODINAMICA (PDT)La Terapia Fotodinamica consiste nell’attivare con la luce laser dei foto sensibilizzatori che, una volta irradiati,produ-cono sostanze citotossiche quali ROS ed Ossigeno singoletto, consentendo una decontaminazione profonda ovunqueessa sia richiesta (Onicomicosi - Micosi Cutanee - Infezioni Cutanee).Tra i Foto sensibilizzatori più utilizzati abbiamo ad esempio il Blu di Metilene, che assorbe selettivamente la lunghezzad’onda corrispondente al rosso disponibile su Podialaser BIO. La terapia fotodinamica antimicrobica convenzionale siesegue diluendo il foto sensibilizzatore ed applicandolo sulla zona bersaglio. Con la tecnologia DWE, il cromoforo vieneattivato dalla lunghezza d’onda secondaria (645 nm), in modo da liberare i singoletti di ossigeno che distruggono lamembrana cellulare dei batteri. Inoltre la foto-attivazione del cromoforo viene amplificata con la lunghezza d’ondaprincipale (980 nm), sfruttandone la capacità decontaminante per effetto termico.

BIOSTIMOLAZIONE TISSUTALE (LLLT)Low Level Laser Therapy, LLLT, ossia TerapiaLaser a bassa densità di energia. La luce laser, nel-l’ambito della cosiddetta “Finestra ottica”, che com-prende i 600 nm ed arriva ai 1100 (campo delvisibile e invisibile) opportunamente gestita, pos-siede dimostrate capacità analgesiche, antinfiam-matorie, biostimolanti e decontaminanti. Inoltre talilunghezze d‘onda se accoppiate a particolari so-stanze dette “foto sensibilizzatori”, agiscono con la“centrale energetica” delle cellule (terapia fotodina-mica PDT) aumentando l’energia per i processi disintesi, e favorendo la guarigione dei tessuti. Il tuttosi traduce in un minor utilizzo di farmaci, dimi-nuendo l’invasività delle procedure ed accelerandoi tempi di riparazione tissutale.

TECNOLOGIA DWE: DOUBLE WAVELENGHT EMISSIONLe lunghezze d’onda incluse nella “Finestra Ottica”hanno la maggior capacità di penetrazione. La possi-bilità di utilizzarne due diverse, singolarmente o mi-scelate, (tecnologia DWE) consente di agire in modoselettivo su target più superficiali (645 nm) o più pro-

fondi (810-980 nm). I parametri in gioco sono laFluenza (densità di energia, misurata in J su cm2) el’Intensità (Power density, misurata in W su cm2). Ildosaggio, può essere calibrato secondo l’obiettivo chesi desidera raggiungere, pur con le variabili reperibiliin letteratura, rientra in un range che va general-mente da un livello minimo di 0,1J/cm2 a 10J/cm2per gli effetti biostimolanti.Una volta inquadrato il caso ed individuato il proto-collo terapeutico si potranno stabilire, esattamentecome con qualunque farmaco la lunghezza d’onda (ilprincipio attivo) le modalità di somministrazione(forma farmaceutica, posologia).Podialaser BIO, grazie alla tecnologia DWE e alsoftware guidato offre la possibilità di gestire inmodo semplice e ripetibile la clinica per la quale èindicata la Low Level Laser Therapy. Il PodialaserBIO propone già delle voci di utilizzo. In caso di le-sioni localizzate si potrà utilizzare la modalità“punto a punto” Per lesioni più ampie si potrà uti-lizzare la modalità “scanning”.

Modalità terapeutiche Bio

32PODOLOGIA LASER / TECNOLOGIA

ANGIOGENESI ENEOVASCOLARIZZAZIONE

RIGENERAZIONE TESSUTOMUSCOLARE E ATROFIAMUSCOLARE

INFIAMMAZIONE E EDEMA

RIGENERAZIONETESSUTO NERVOSO

PRODUZIONEDI CARTILAGINI

FORMAZIONETESSUTO OSSEO

1 5

6

7

PRODUZIONE DI COLLAGENE

2

3

4

DOUBLE WAVE EMISSION (DWE)Applicazioni a 645 nanometri e combinate 645 + 980Clinica DWEL.O. 645Lesioni cutanee / Ulcere / Micosi cutanee / Onicomicosi / Infezioni / DermatopatieL.O. COMBINATA 645/980Onicomicosi / Ulcere / Dolori muscolo-scheletrici / Flogosi / Edemi / Chirurgia di minima incisione / VerrucaTendinopatie

1

2

3

4

5

6

7

CASE REPORT› Onicomicosi superficiale bianca (SWO)(Leuconichia micotica) causata da trichophyton mentagrophites

Paziente donna di 55 anni, con onicomi-cosi monolaterale del 1 dito.

PRIMA VISITAEOP. Asportazione di un frammento ungueale e tampone per esame coltura-le.

INFORMAZIONI GENERALI

1 seduta a settimana per 4 settimane. Controllo ad 1 mese. Controllo a 7 mesi.

Emissione PulsataManipolo DefocalizzatoTempo 180’’Potenza media 7W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Dopo 7 mesi completa guarigione della lesione micotica.

OSSERVAZIONINessun trattamento coadiuvante.

RISULTATI

01

03

02

04

Il trattamento Laser 980nm ha permesso una regressione costante della lesione senza asportare la lamina dell’unghia e senza l’uso coadiuvante di farmaci.La micosi superficiale è stata completamente debellata.L’unghia è ricresciuta fisiologi-camente.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

CONCLUSIONE PODOLOGICA

↑ PRIMO TRATTAMENTO ↑ QUARTO TRATTAMENTO

↑ SESTO TRATTAMENTO ↑ CONTROLLO A 7 MESI

01

34 PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

01

03

02

04

↑ PRIMO TRATTAMENTO ↑ QUARTO TRATTAMENTO

↑ SESTO TRATTAMENTO ↑ CONTROLLO A 7 MESI

CASE REPORT› Onicomicosi subungueale distale laterale (DLSO)causata da Trichophyton Rubrum

Paziente donna di 55 anni, con discro-mia della lamina ungueale del 1 dito.

PRIMA VISITAEOP. Asportazione di un frammento ungueale e tampone per esame coltu-rale.

INFORMAZIONI GENERALI

1 seduta a settimana per 4 settimane. Controllo ad un mese e successivi 2 trattamenti laser. Controllo a 7 mesi.

Emissione PulsataManipolo DefocalizzatoTempo 210’’Potenza media 7W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

A 7 mesi dal primo trattamento non risultano esiti di pregressa micosi e/o lesioni della lamina ungueale.

OSSERVAZIONINessun trattamento coadiuvante.Nessun trattamento podologico con strumentazione rotante o tagliente.

RISULTATI

Il trattamento Laser 980nm sfruttando la sua caratteristica fototermica ha permesso una regressione costante della lesione senza l’uso di farmaci antimicotici e senza denaturare la lamina dell’unghia.L’unghia è ricresciuta fisiologi-camente e senza presenza di micosi.Il colorito della lesione è regre-dito progressivamente.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

CONCLUSIONE PODOLOGICA

02

35PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

01

03

02

04

↑ PRIMA VISITA ↑ 4 SETTIMANE DI TRATTAMENTO

↑ CONTROLLO A 6 MESI ↑ CONTROLLO A 18 MESI

CASE REPORT› Onicomicosicausata da Trichophyton Rubrum

Paziente donna di 42 anni , con discro-mia della lamina ungueale del 1 dito.

PRIMA VISITAEOP. Asportazione di un frammento ungueale e tampone per esame coltu-rale.

INFORMAZIONI GENERALI

2 sedute a settimana per 4 settimane. Controllo ad 1 mese.1 seduta al mese per 4 mesi.

Emissione PulsataManipolo DefocalizzatoTempo 450’’Potenza media 7W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

A 18 mesi dal primo trattamento non risultano esiti di pregressa micosi e/o lesioni della lamina ungueale.

OSSERVAZIONITrattamento con turbina per curettage di porzioni di lamina.Integratore alimentare.

RISULTATI

Attraverso la proprietà foto termica del trattamento Laser 980nm abbiamo ottenuto una costante regressione della lesione.L’effetto di biostimolazione sui tessuti ha permesso ed aiutato la ricrescita della lamina ungueale.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

CONCLUSIONE PODOLOGICA

03

36 PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

Il trattamento Laser 980nm grazie alle sue caratteristiche biostimolanti ha coadiuvato i processi infiammatori, permet-tendo una riduzione costante del dolore e del l’infiammazione.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

La fabbricazione di un’ortesi plantare dedicata e di un taping kinesiologico abbinati al tratta-mento laser hanno portato a completa risoluzione del caso.

Dr. Maurizio VolpiniFrascati (RM) Italy

CASE REPORT› Tendinite dell’achilleo

Paziente uomo di 49 anni, con infiam-mazione del tendine d’Achille .

PRIMA VISITAEOP con importanza alle manovre di escursione articolare. Esame della calzatura.

INFORMAZIONI GENERALI

3 sedute a settimana per 2 settimane.

Emissione PulsataManipolo DefocalizzatoTempo 240’’Potenza media 1,5W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Dopo la prima seduta il pz ha provato un notevole miglioramento del dolore.A distanza di 2 settimane il pz ha riferito una completa scomparsa del dolore.

OSSERVAZIONIA coadiuvare il trattamento laser è stato applicato un Tapeing kinesiologico ed è stata confezionata ortesi plantare.

RISULTATI

CONCLUSIONE PODOLOGICA

01

01

↑ PRIMO DI SEI TRATTAMENTI

37PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

I trattamenti laser antalgici si sono dimostrati efficaci già dalle prime applicazioni.La pz è stata inoltre trattata con altre metodologie podologiche che hanno permesso un tratta-mento completo che ha portato a completa risoluzione del caso.

Dr. Alice VolpiniDr. Maurizio VolpiniFrascati (RM) Italy

01

↑ PRIMO DI SEI TRATTAMENTI

CASE REPORT› Fascite plantare

Paziente donna di 38 anni , con infiam-mazione della fascia plantare.

PRIMA VISITAEOP

INFORMAZIONI GENERALI

2 sedute a settimana per 3 settimane.

Emissione PulsataManipolo DefocalizzatoTempo 240’’Potenza media 1,2W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Dopo i primi 2 trattamenti laser la pz non aveva più sintomi di dolore pungen-te. Dalla 4 applicazione il dolore era completamente cessato.

OSSERVAZIONIApplicazione di Kinesio Tape per deten-sionare la fascia plantare. Fabbricazio-ne di un ortesi plantare causale.

RISULTATI

CONCLUSIONE PODOLOGICA

02

38 PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

01 02

↑ TRATTAMENTO LASER ↑ RX SPINA CALCANEARE

I trattamenti laser antalgici si sono dimostrati efficaci già dalle prime applicazioni in abbina-mento ad una adeguata ortesi plantare.

Dr. Alice VolpiniProf. Maurizio VolpiniFrascati (RM) Italy

CASE REPORT› Tallonite

Paziente uomo di 38 anni , con tallonite ed evidente spina calacaneare.

PRIMA VISITAEOP

INFORMAZIONI GENERALI

3 sedute a settimana per 2 settimane.

Emissione PulsataManipolo DefocalizzatoTempo 360’’Potenza media 1,5W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Dopo i primi 2 trattamenti laser il pz non aveva più sintomi di dolore pungente.Dalla 4 applicazione il dolore era completamente cessato.

OSSERVAZIONIÈ stata realizzata un’ortesi plantare personalizzata causale.

RISULTATI

CONCLUSIONE PODOLOGICA

03

39PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

Il trattamento Laser 980nm attraverso grazie alle sue carat-teristiche biostimolanti ed analgesiche ha permesso una riduzione costante del dolore e del l’infiammazione.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

La fabbricazione di un’ortesi plantare e digitale con applica-zione del tapingkinesiologico abbinati al trattamento laser hanno portato a completa risoluzione del caso.

Prof. Maurizio VolpiniFrascati (RM) Italy

01

↑ PRIMO DI SEI TRATTAMENTI

CASE REPORT› Neuroma di Civinini Morton

Paziente uomo di 41 anni , neuroma di Civinini Morton.

PRIMA VISITAEOP

INFORMAZIONI GENERALI

2 sedute a settimana per 4 settimane.

Emissione PulsataManipolo DefocalizzatoTempo 300’’Potenza media 1,2W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Dopo la prima seduta il pz ha riferito una notevole riduzione del dolore.A distanza di 3 settimane il pz ha riferito la scomparsa del dolore.

OSSERVAZIONIA coadiuvare il trattamento laser è stato applicato trattamento kinesiologi-co. È stata confezionata ortesi plantare e digitale.

RISULTATI

CONCLUSIONE PODOLOGICA

04

40 PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

CASE REPORT› Verruca Plantare sotto calcaneare

Paziente donna di 24 anni, con verruca plantare localizzata sotto al calcagno.

PRIMA VISITAEOP. Diagnosi differenziale.

INFORMAZIONI GENERALI

- 1ª seduta con controllo a 3 giorni;- 2ª seduta a distanza di una settimana;- Controlli ripetuti ogni 2 settimane

fino a completa guarigione della lesione.

Emissione PulsataManipolo Fibra otticaTempo 30’’Potenza media 7W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Dopo 4 settimane effettiva riparazione della lesione.

OSSERVAZIONIÉ stato effettuato un feltraggio di scari-co con feltro semicompresso da 6 mm.

RISULTATI

Il trattamento Laser 980nm ha creato uno scollamento della lesione verrucosa dall’epidermi-de.La sacca intraepidermica creata con trattamento fototermico ha permesso l’eliminazione della lesione.Una corretta medicazione abbinata ad un adeguato scarico della zona, ha determinato la completa guarigione.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

01

03

02

04

↑ PRIMA VISITA ↑ PRIMO TRATTAMENTO

↑ SECONDA SEDUTA ↑ CONTROLLO QUARTA SETTIMANA

CONCLUSIONE PODOLOGICA

01

41PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

CASE REPORT› Verruca plantare localizzata dietro la testa del 1° metatarso

Paziente uomo di 19 anni, con verruca plantare localizzata plantarmente dietro la testa del 1 metatarso

PRIMA VISITAEOP. Diagnosi differenziale.

INFORMAZIONI GENERALI

- 1ª seduta con controllo a 3 giorni;- 2ª seduta a distanza di una settimana

dalla prima applicazione, con controllo a 3 giorni;

- 3ª seduta a distanza di una settimana dalla seconda applicazione, con controllo a 3 giorni;

- 4ª seduta a distanza di due settimane dalla terza applicazione.

- Controlli ripetuti ogni settimana fino a completa guarigione della lesione.

Emissione PulsataManipolo Fibra otticaTempo 90’’Potenza media 5W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Dopo 2 mesi effettiva riparazione della lesione.

OSSERVAZIONIÉ stato effettuato un feltraggio di scari-co con feltro semicompresso da 4 mm.

RISULTATI

Il trattamento Laser 980nm ha creato una sacca intraepidermi-ca che ha permesso l’eliminazi-one della lesione.Un adeguato scarico della zona con una corretta medicazione ha determinato la completa guari-gione.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

01

03

02

04

↑ PRIMO TRATTAMENTO ↑ SECONDO TRATTAMENTO

↑ TERZA SEDUTA ↑ CONTROLLO QUARTA SETTIMANA

CONCLUSIONE PODOLOGICA

02

42 PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

01

03

02

04

↑ PRIMA VISITA ↑ TRATTAMENTO LASER CON FIBRA OTTICA

↑ ESITO DEL TRATTAMENTO ↑ ESITO DELLA TERAPIA

Attraverso il Laser 980nm è stata provocato lo scollamento della sacca verrucosa.L’effetto fototermico ha permes-so l’eliminazione della lesione.Il trattamento effettuato in un'unica sessione ha garantito alla bambina un trattamento completo ed efficace.

Dr. Alice VolpiniFrascati (RM) Italy

CONCLUSIONE PODOLOGICA

CASE REPORT› Verruca plantare interdigitale

Paziente bambina di 9 anni , con verru-ca interdigitale localizzata medialmen-te al I dito.

PRIMA VISITAEOP. Diagnosi differenziale.

INFORMAZIONI GENERALI

- 1ª seduta;- Controllo ogni 7 giorni fino a comple-

ta guarigione.

Emissione PulsataManipolo Fibra otticaTempo 90’’Potenza media 5W

TRATTAMENTO LASER 980 NM

Riparazione lesione dopo 3 settimane dal 1 trattamento

OSSERVAZIONIA seguito del trattamento laser è stato effettuato un feltraggio di scarico con feltro semicompresso da 2 mm.

RISULTATI

03

43PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

CASE REPORT› Ulcera Vascolare

Posta al terzo medio inferiore sovramalleolare della porzione mediale della gambaLa lesione al primo trattamento presenta esiti di infiammazione e formazione di fibrina

04 05

↑ TERZO TRATTAMENTO (6 GG DOPO) ↑ QUARTO TRATTAMENTO (8 GG DOPO)

06

↑ QUINTO TRATTAMENTO (10 GG DOPO)

07 08

↑ SESTO TRATTAMENTO (12 GG DOPO) ↑ SETTIMO TRATTAMENTO (14 GG DOPO)

09

↑ OTTAVO TRATTAMENTO (16 GG DOPO)

01 02

↑ PRIMA VISITA ↑ PRIMO TRATTAMENTO

03

↑ SECONDO TRATTAMENTO (48H DOPO)

01

44 PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

CASE REPORT› Ulcera Vascolare

13

↑ DODICESIMO TRATT. (24 GG DOPO)

10 11

↑ NONO TRATTAMENTO (18 GG DOPO) ↑ DECIMO TRATTAMENTO (20 GG DOPO)

14

↑ ULTIMO TRATTAMENTO (26 GG DOPO)

12

↑ UNDICESIMO TRATT. (22 GG DOPO)

01

1 watt, di lunghezza d’onda primaria per 50 secondi e 200 mw di secondaria.

TRATT. LASER 980 NM/645 NM

Riparazione lesione al quattordicesimo trattamento. Durata totale 178gg.

RISULTATI

Dr. Giorgio Carlo PasqualeBergamo (BG) Italy

CONCLUSIONE PODOLOGICA

45PODOLOGIA LASER / CASE REPORT

Da circa sei anni, Podopiù Service con il progetto “Achille”,ha iniziato ad investire parte delle proprie risorse nei Corsi di Laurea di Podologiaistituiti presso le Università Italiane, contribuendo a rendere il percorso formativo

dei docenti e degli studenti più completo, agevole e dinamico.

Ringraziamo ognuno di questi corsi di Laureaper la fiducia dimostrata e per aver contribuito, con le attività di ricerca,

al raggiungimento dei primi preziosissimi risultati.

Un ringraziamento particolareva a tutto lo staff, studenti compresi, del Corso di laurea in Podologia

dell'Università di Roma Tor Vergata, che assumendosi in prima persona, ognuno i propri compiti,le specifiche responsabilità di ruolo, hanno permesso di avvalorare ulteriormente e

certificare le peculiarità terapeutiche della tecnologia laser in podologia.

Corsi di aggiornamento professionale sviluppati con le modalità dell’informazione scientifica, rivolti ai podologi che desiderinoapprofondire e ampliare le proprie conoscenze sull’utilizzo del Laser come Nuovo Presidio multifunzione dell'ambulatorio po-dologico.

CORSO INFORMATIVO, DIMOSTRATIVO, INTERATTIVO.Verranno illustrate e dimostrate ai partecipanti le peculiarità del Laser e i suoi effetti biologici nei tessuti, in relazione alle spe-cifiche patologie podologiche. Verranno presentate e dimostrate tutte le applicazioni cliniche del Laser in podologia nel rispettoassoluto del profilo professionale (D.M. 666/94) e secondo specifici protocolli operativi, messi a punto attraverso le risultanzee le evidenze ricavate da un attento e oculato lavoro di ricerca eseguito in ambiente clinico multidisciplinare.

OBIETTIVILo scopo dell'incontro è di acquisire con sufficiente chiarezza le dinamiche tecnologiche di emissione di un laser terapeuticoe gli effetti che tali processi possono effettivamente produrre nel contesto della clinica podologica. Verranno fornite tutte leinformazioni necessarie a chiarire definitivamente oltre che i vantaggi terapeutici anche gli aspetti gestionali di questa nuovaproposta terapeutica, rispetto alle metodiche d’intervento tradizionali.

CICLICITÀIl corso a cadenza mensile si ripeterà ogni primo lunedì del mese.* OGNI PARTECIPANTE RICEVERÀ IN OMAGGIO L’ISCRIZIONE GRATUITA AL CORSO FAD "LASER IN PODOLOGIA" CON 5 CREDITI ECM

Corsi sistematici di formazioneper l’impiego del Laser in Podologia

LASER TERAPY TUTORIAL

www.podopiuservice.com/contatti | Infoline 06 78 22 386

CONTATTACI PER MAGGIORI INFORMAZIONI ↓