INDICAZIONI UTILI PER LA STESURA DI UNA TESINA tesina 2014.pdf · particolare sulla prima parte...

53
1 INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PER LA STESURA DELLA TESINA PER L’ESAME DI STATO Prof. Giuseppe Argano

Transcript of INDICAZIONI UTILI PER LA STESURA DI UNA TESINA tesina 2014.pdf · particolare sulla prima parte...

1

INDICAZIONI E

SUGGERIMENTI PER LA

STESURA DELLA TESINA

PER L’ESAME DI STATO

Prof. Giuseppe Argano

1

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI Dalla normativa discende l'organizzazione dell'Esame secondo la seguente tripartizione ormai tradizionale:

1. lo studente illustra un argomento di approfondimento pluridisciplinare e lo discute con i commissari competenti;

2. a commissione, terminata questa prima fase, interviene con domande su altri argomenti anche mediante la proposta di un testo, un documento, un progetto, su cui sia possibile un accertamento obiettivo delle conoscenze e delle competenze del candidato;

3. alla fine, o durante il colloquio, i commissari presentano e discutono con lo studente i risultati delle tre prove scritte.

1

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI Prendiamo ora in considerazione la parte del Regolamento che dà le indicazioni più specifiche sul colloquio e in particolare sulla prima parte cioè quella che viene comunemente chiamata la “tesina”:

Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato.”

(dall'art.5, co.7, DPR 323/98)

1

La legge, come prima opzione, propone “un argomento”: il candidato quindi è invitato a scegliere un aspetto che lo ha particolarmente interessato e a parlarne nella forma di quello che indicheremo come un “approfondimento” In alternativa lo stesso Regolamento indica la “presentazione di esperienze di ricerca e di progetto”: il legislatore, come si vede, rimane sul generico, ma non usa né il termine tesina né quello di percorso. Si può comunque interpretare questa seconda parte come una più complessa attività rispetto all'”argomento” di cui sopra, che implica una pluralità di discipline, di fonti e una capacità di organizzazione e ricerca ben maggiori; è quella che qui definiremo “tesina”. Il Regolamento non fa alcun riferimento al fatto che l'argomento o la ricerca e il progetto siano inerenti al programma delle discipline dell'ultimo anno (cosa che invece viene puntualizzata per quanto riguarda la seconda parte del colloquio).

1

ARGOMENTI EXTRACURRICOLARI

PRO CONTRO

Creatività Libertà critica Originalità

Consuetudine Mancanza di supporto Difficoltà di comprensione

1

VALUTAZIONE

CREDITI

PROVE SCRITTE

COLLOQUIO

25

45

5 APPROFONDIMENTO O TESINA

25

1

COSA FARE? APPROFONDIMENTO

sviluppa “un argomento” che, può riguardare anche una sola disciplina secondo criteri di complessità e ricerca più ridotti rispetto alla tesina;

TESINA

presuppone una "tesi" originale e personale che giustifica il lavoro svolto (“ricerca”), una pluralità di discipline e fonti una struttura complessa (“progetto”); nella prassi scolastica la tesina deve riguardare almeno 3 discipline legate da un filo conduttore.

1

Prova di metodo tesa a valutare le capacità di organizzare un percorso di ricerca, di individuare percorsi di studio e di produrre materiali originali.

Non un semplice riassunto degli argomenti studiati nel corso dell’ultimo anno. Si presenta

come un accurato approfondimento di un argomento articolato in diversi campi disciplinari

che si avvale non solo dei tradizionali supporti espositivi come la scrittura, ma anche di più

aggiornati metodi come la proiezione di filmati, la presentazione di un percorso multimediale,

l’ascolto di documenti audio, etc.

TESINA = PICCOLA TESI

1

Tale presentazione dovrebbe permettere l’accertamento “delle conoscenze e delle competenze acquisite nell’ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo e delle basi culturali

generali, nonché delle capacità critiche del candidato”.

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

1

QUANDO INIZIARE

DA MARZO

1

QUANTO DURA? 10/15 minuti

1

TEMATICHE

• IL RAPPORTO UOMO-NATURA • IL RAPPORTO ARTE-VITA • LA FIGURA DELLA DONNA • L’INCONSCIO • LA GUERRA • MUTAMENTI SOCIALI • MUTAMENTI ECONOMICI • DISAGIO GIOVANILE • IL VIAGGIO (FISICO O INTERIORE) • RAPPORTO TRA LETTERATURA E CINEMA • GLOBAL VS LOCAL • LE NUOVE TECNOLOGIE • REALTÀ E APPARENZA • INDIVIDUALISMO VS MASSA • …………………………………

1

MULTIDISCIPLINARE O

PLURIDISCIPLINARE?

1

MULTIDISCIPLINARE

IL MITO DEL SUPERUOMO ITALIANO: Il pensiero nietzschiano di D’Annunzio STORIA: Il primo dopoguerra in Italia ARTE: La Pop-Art PSICOLOGIA: Il Comportamentismo DIRITTO: Il contratto di lavoro

ECONOMIA AZIENDALE: La busta paga

1

PLURIDISCIPLINARE

Macht frei

1

TESINA: Sì O NO?

Lo studente non è obbligato a presentare un lavoro scritto ma può limitarsi a stendere UNA MAPPA CONCETTUALE del percorso presentato

1

TESINA: Sì O NO?

Si può anche scegliere di mostrare una presentazione power-point ma anche in questo caso occorre fornire

alla commissione una mappa concettuale o

scaletta

1

TESINA: Sì O NO? Sia che si presenti la tesina o

si scelga il power-point, dovete fornire alla

commissione (nei giorni degli scritti) una scaletta sintetica

con indicazioni relative all’argomento scelto e alle

materie coinvolte.

1

TESINA O PERFORMANCE?

1

LA TESINA SERVE PRINCIPALMENTE A VOI STESSI: LA COMMISSIONE

VALUTERÀ LA VOSTRA CAPACITÀ DI ESPOSIZIONE E NON LA “BELLEZZA”

DEL LAVORO SCRITTO!!

1

L’argomento della tesina deve essere

qualcosa che ci appassiona e che

incoraggia la nostra propensione culturale.

Una volta scelto l’argomento è necessario

darsi gli obiettivi che intendiamo

raggiungere, ossia se intendiamo dimostrare o confutare una o più tesi

scientifiche oggetto della nostra documentazione o semplicemente

illustrare un argomento.

SCELTA DELL’ARGOMENTO

1

Una Tesina è COMPILATIVA quando prevede la stesura di una rassegna storico-critica relativa ad un argomento, una corrente di pensiero, un periodo storico, ecc. [si lavora su del materiale già esistente] Una Tesina è DI RICERCA (ovvero sperimentale) quando prende le mosse da studi o da letteratura esistente per analizzare autonomamente un proprio campo d'indagine

SCELTA DELL’ARGOMENTO

1

TESINA COMPILATIVA: ILLUSTRO LE VARIE FASI DEL FASCISMO TESINA DI RICERCA: VOGLIO DIMOSTRARE CHE IL FASCISMO HA AVUTO L’APPOGGIO PIENO DELLE AUTORITÀ ECCLESIASTICHE DEL PAESE

ESEMPIO: IL FASCISMO

1

TESINA COMPILATIVA: ILLUSTRO I CONTRATTI DEL LAVORO E LA SUA COLLOCAZIONE ALL’INTERNO DEI FATTORI DELL’IMPRESA TESINA DI RICERCA: VOGLIO DIMOSTRARE CHE IL LAVORO È L’ELEMENTO PIÙ IMPORTANTE TRA I FATTORI DELL’IMPRESA

ESEMPIO: IL LAVORO

1

TESINA COMPILATIVA: ILLUSTRO I CARATTERI DELLA POETICA PASCOLIANA TESINA DI RICERCA: COLLEGO LA POETICA DEL FANCIULLINO ALLA TEORIA FREUDIANA DEL SUBCONSCIO

ESEMPIO: IL FANCIULLINO

1

La “tesina” deve essere chiara ed efficace: non è un trattato scientifico, né ha la

pretesa di essere una ricerca completa! È meglio evitare di trattare problematiche

troppo vaste, che potrebbero risultare

generiche e rimanere superficiali, ma limitarsi piuttosto ad uno o a pochi aspetti di un

argomento. Evita quindi TITOLI del

tipo: L’AMORE, I DIRITTI DELL’UOMO, LA DONNA NELLA SOCIETÀ

AMPIEZZA DELL’ARGOMENTO

1

SCHEMA DELLA TESINA

Titolo Introduzione Indice Capitoli paragrafi Conclusioni (FACOLTRATIVE)

Appendice (FACOLTRATIVA)

Bibliografia o Sitografia

1

TITOLO È OPPORTUNO CHE IL

TITOLO SIA ESPLICATIVO DELL’ARGOMENTO

TRATTATO. SI CONSIGLIA DI CORREDARE IL TITOLO DI

UN SOTTOTITOLO PER

SPECIFICARE MEGLIO IL CAMPO D’INDAGINE

1

TITOLO: esempio LO SPIRITO DELL’ARTE:

L’USO DELL’ALCOL DAI POETI MALEDETTI AI TEENAGERS DEL

2000.

LA FIGURA DELLA DONNA NEGLI ANNI ‘30: IL PENSIERO ANTIFEMMINISTA

DEL FASCISMO

1

INTRODUZIONE L’INTRODUZIONE DESCRIVE NEL MODO PIÙ CHIARO POSSIBILE IL LAVORO COMPIUTO.

PARTENDO DALLE MOTIVAZIONI CHE

HANNO SPINTO ALLA SCELTA

DELL’ARGOMENTO, IL CANDIDATO DEVE

ILLUSTRARE CON CHIAREZZA LA TESI O LE

IPOTESI CHE INTENDE DIMOSTRARE E

INDICARE GLI OBIETTIVI CHE SI PREFIGGE

DI RAGGIUNGERE, PRESENTARE GLI

STRUMENTI UTILIZZATI E MOSTRARE

L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO IN PARTI E CAPITOLI.

1

INTRODUZIONE LA STESURA DELL’INTRODUZIONE,

CONTRARIAMENTE A QUANTO POTREBBE

PENSARSI, VA FATTA ALLA FINE DEL LAVORO DELLA TESINA, IN

CONSIDERAZIONE DEL FATTO CHE LE IPOTESI E GLI OBIETTIVI CHE CI SIAMO PREFISSATI MUTANO NEL CORSO DEL NOSTRO LAVORO.

SOLO QUANDO SAREMO ARRIVATI IN FONDO E LA TESINA AVRÀ ASSUNTO I CONNOTATI CHE

LE SPETTANO, SARÀ BEN CHIARA LA STRUTTURA DEL LAVORO ED È IN QUEL MOMENTO CHE POTREMO SCRIVERE LA

NOSTRA INTRODUZIONE.

1

INDICE

L’INDICE È SOLITAMENTE UNA

DELLE PRIME COSE DA FARE,

DOPO AVER DELINEATO L’ARGOMENTO ED IL TITOLO

(ANCHE PROVVISORIO) DELLA TESINA.

NEL CORSO DELLA RICERCA, L’INDICE SUBIRÀ MOLTE

MODIFICHE.

1

INDICE: ESEMPIO o Introduzione………………………………………………p. 3 o Il pensiero nicciano di D’Annunzio…………………..p. 5 o Il mito del superuomo nel nazismo………………….p. 8 o Gli elementi ebraici del pensiero di Freud……..….p. 11 o Cenni sulla II Guerra Mondiale……………………....p. 14 o Dalla sterminio alla Convenzione del ONU………. .p. 17

o Conclusioni…………………………………………………p. 19

o Bibliografia/Sitografia………………………………… p. 20

1

CAPITOLI

Il corpo centrale della tesina deve essere suddiviso in parti,

capitoli e paragrafi dotati di numeri progressivi per

facilitare i rinvii interni ed esterni al testo e corredato di

titoli in grassetto di tipo descrittivo/informativo.

1

PLAGIO

Evitate il copia-incolla di

materiali presi da testi o, soprattutto, da internet. È necessario utilizzare il proprio stile, adattando

eventualmente le varie fonti con un’operazione di sintesi.

1

CONCLUSIONI Con le Conclusioni il lavoro ha termine e tutte le ipotesi e gli obiettivi che ci si era prefissi nell’Introduzione, devono qui

trovare compimento.

E’ il momento della verifica in cui tutte le argomentazioni e le informazioni riportate nel corso

dei vari capitoli trovano il giusto posto in un discorso

organico, chiaro e scientifico. scientifico

1

BIBLIOGRAFIA Nella bibliografia – che può seguire un ordine cronologico o alfabetico – le indicazioni delle opere consultate devono seguire questo criterio: INIZIALE NOME E COGNOME (G. Argano) TITOLO IN CORSIVO (Il nuovo esame di Stato) CASA EDITRICE (Remondini Editori) CITTÀ (Vicenza) DATA DI PUBBLICAZIONE (2013)

Ad es.:

G. Argano Il nuovo esame di Stato, Remondini Editore, Vicenza 2013

C. Molinari, Storia di Antigone da Sofocle al Living Theatre, De Donato Editore, Bari 1977.

1

BIBLIOGRAFIA Se il testo è, per esempio, un’antologia o un testo scolastico, è

consigliabile ricordare il nome del curatore, con la dicitura "a cura di": es. O. Bianco (a cura di), Terenzio, L'Andria, Loescher Editore, Torino 1970.

I siti Internet possono essere citati riportando il titolo della pagina e il suo indirizzo. (Es.: Storia del muro di Berlino, in: http://www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino.html)

Ricordiamo, infine, che si può optare per la

dicitura Cenni bibliografici al posto di Bibliografia,

in quanto le opere consultate per la "tesina" sono di solito poche (ma essenziali).

1

LUNGHEZZA NON ESISTE UNA REGOLA

MA UNA TESINA CHE RISPONDA A TUTTI I

REQUISITI DEL GENERE DOVREBBE AVERE DA UN MINIMO DI 15 PAGINE AD UN MASSIMO DI 20

PAGINE

1

CARATTERE Times New Roman con corpo

12 e scegliere l’interlinea da 1,5 o 2. Le pagine

andrebbero numerate al centro in basso o a destra. Il

titolo dovrebbe avere lo stesso font scegliendo un

corpo tra 22 e 36 a seconda della lunghezza: evitate che

superi le tre righe.

1

1

DOPO IL FRONTESPIZIO

ANCHE INDICAZIONI DELLE

MATERIE COINVOLTE ANCHE SOTTOFORMA DI

MAPPA

1

DOPO IL FRONTESPIZIO

VITA ED ARTE: GLI ELEMENTI DECADENTI

DELL’ESTETISMO

ITALIANO:

“IL PIACERE” DI G. D’ANNUNZIO

INGLESE:

“IL RITRATTO DI

DORIAN GRAY” DI O. WILDE

STORIA:

LA I GUERRA MONDIALE

DIRITTO:

IL DIRITTO D’AUTORE

1

ESPOSIZIONE ORALE Durante il colloquio, la presentazione del lavoro

dovrà essere contenuta in limiti di tempo piuttosto

stretti, 10-15 minuti al massimo; non si tratterà di

un mero riassunto, quanto piuttosto di

un'esposizione che metterà in evidenza i punti

essenziali della ricerca.

Inoltre, per evitare di "sforare" in sede di esame,

potrebbe rivelarsi una buona idea esercitarsi a

esporre misurando il tempo impiegato, in modo da

utilizzare al meglio i minuti a propria disposizione.

1

ESPOSIZIONE ORALE In sede di esame, per procedere

all'esposizione, si può utilizzare la

scaletta, la mappa

concettuale oppure l'indice

della tesina. È consigliabile

fotocopiare tali materiali e distribuirli a

tutti i membri della commissione (e non

solo al presidente).

1

ESPOSIZIONE ORALE Quando si inizia ad esporre, in sede di

esame, è conveniente inquadrare subito l'argomento, in modo chiaro,

sintetico e preciso e solo in un secondo

tempo passare a illustrare i vari punti che costituiscono i nuclei della

tesina: non è il caso di esporli tutti nel dettaglio, ma conviene fornire poche idee, quelle centrali, della ricerca

1

ESPOSIZIONE ORALE

Occorre essere concisi, soprattutto se

l'esaminatore dispone già dell'elaborato scritto. In linea generale, è importante

sviluppare un discorso fluido e coerente, in cui i vari punti seguano un ordine non

casuale e uno sviluppo logico: meglio

evitare, quindi, di passare bruscamente da un argomento all'altro, in modo non

consequenziale

1

PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT

TITOLO Rappresenta una “micro-presentazione” del

lavoro: permette di far capire alla commissione qual è l’argomento e su quali

aspetti è stata focalizzata l’attenzione.

STRUTTURA È opportuno citare subito le materie

coinvolte e presentare quale ruolo è stato loro assegnato nella trattazione

dell’argomento.

1

PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT

CORPO → (“SLIDES”) - Le slides non devono essere troppo piene:

basta una parola chiave, un concetto o

un’indicazione riassuntiva dei punti più importanti del discorso. → Aumentare

eventualmente il numero delle slides. - Le slides devono contenere informazioni concise e chiare; evitare di scrivere intere frasi. Si possono riportare brevi citazioni,

che nell’esposizione è meglio parafrasare.

1

PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT

- Non leggere le slides, ma usarle come guida e per sottolineare

quello che viene detto. - Sincronizzare il proprio discorso sulle

slides preparate, utilizzandole come supporto per rendere più chiaro ed

efficace il discorso Si può prevedere di completare un po’ alla volta l’intera slide,

facendo comparire a tempo debito le scritte e/o le immagini.

1

PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT

- Programmare in anticipo il tempo necessario per l’intera esposizione:

10 minuti circa. Può tuttavia succedere che si ecceda nel tempo e

che si sia sollecitati a concludere. Prepararsi a questa eventualità programmando le slides che si

vogliono ASSOLUTAMENTE mostrare e quelle che si possono

saltare.

1

PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT

-La scelta delle immagini deve essere

coerente e funzionale all’esposizione!

- Le scritte devono essere ben

leggibili: attenzione alla scelta dei

colori dello sfondo e dei caratteri! I

caratteri devono avere una grandezza adeguata.

1

PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT

CONCLUSIONI Terminare con una slide di conclusione che può contenere: - la propria opinione sull’argomento; - l’indicazione per un ulteriore approfondimento; - l’indicazione per un problema correlato; - una citazione significativa; - un’immagine con o senza didascalia inerente al tema; - semplicemente un segno di conclusione.