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Indagine sulle caratteristiche della Filiera foresta-legno in Trentino
Ottobre-dicembre 2008
Osservatorio delle produzioni Trentine
Palazzo Roccabruna
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Trento
Trento, 3 agosto 2009
NUOVI TREND DI CONSUMO
MERCATO POLARIZZATO
POLARI
ZZAZ
IONE
FASCIA ALTA
LUSSO ALTA GAMMA
LUSSO DEMOCRATICO
FASCIA BASSA AD ALTO
VALORE AGGIUNTO
LOW COST DI QUALITA’
PRODOTTI DI LUSSO
ESPRESSIONE DI STATUS E
GRATIFICAZIONE PERSONALE
PRODOTTI A PREZZO
COMPETITIVO, MA AD ALTO
VALORE PER IL CLIENTE
TERRA DI MEZZO DOPPIA TRAPPOLA
È possibile individuare alcuni grandi trend che stanno investendo il mondodei consumi:
I trend di consumo
ESPERIENZA LEGATA AL CONSUMO
SALUTE E BENESSERE
COSCIENZA SOCIALE
COMODITA RECUPERO DI TEMPO
Il trend dell’eco-sostenibilità
1Fonte: Nemo Future Exploratin Lab2Fonte: D. Little “Alla ricerca di nuovi giacimenti di consumatori retail: Dal Green Stakeholder al Green Consumer”, ottobre 2008
Refuture: the greenomic revolution (1), 4 parole chiave:
ReDuceridurre i costi superflui
(imballaggi, spostamenti inutili della merce, sprechi di energia)
ReCyclecioè riciclare quello che si produce, si vende o che portano
clienti e rivenderli
ReUseil riuso è meglio del riciclo
ReNewrinnovarsi in una logica ecologica
FORESTE e LEGNO: IL MERCATO
Foreste & LegnoEUROPAPolitiche di
valorizzazione delle risorse boschive
per rafforzare il rapporto
territorio/aziende =
punto critico dell’intera filiera
L’uso del legno non deve essere erroneamente
interpretato come distruzione
forestale, luogo comune piuttosto
diffuso
1 Fonte: CEI-Bois (European Confederation of woodworking industries) “Affronta il cambiamento climatico usa il legno”, 20062 Fonte: Laura Secco, Davide Pettenella, Mauro Masiero “Indagine sulle dinamiche del settore legno – arredamento nel Veneto”3 Fonte: Dati forniti dalla CCIAA di Trento
ITALIALe regioni del Nord
sono le aree maggiormente
coinvolte nei prelievi (80%):
Lombardia, Trentino Alto Adige e Calabriasono le tre regioni che
apportano i quantitativi maggiori di legname industriale destinato ai processi di trasformazione
TRENTINO3
• Il 56% del territorio provinciale è costituito da foreste (345.293 ha)
• Il 74,1% dei boschi è di proprietà pubblica
• Il settore del legno produce il 6% del Pil provinciale
• Sono presenti 1.103 aziende nel settore del legno al quale vanno aggiunte altre 340 aziende che esercitano l’attività in modo secondario
Import-Export Italia
Fonte: Nomisma, “Il recupero del legno in Europa – costi e benefici ambientali ed economici”, 30 aprile 2003
è il terzo produttore di pannelli a
base di legno, subito dopo Germania
e Francia
è nelle prime posizioni perimportazioni di legname
tondo1°posto come importatrice
di legno segato
e in chips,
utilizzato per l’industria
del mobile
L’Italia è uno dei principali paesi
europei consumatori, produttori e
commercializzatoridi legno e di
prodotti derivati dal legno
L’industria del legno in Europa vale complessivamente
€ 226.000 milioni
Fonte: CEI-Bois (European Confederation of woodworking industries) “Affronta il cambiamento climatico usa il legno”, 2006
LEGNO: UN MATERIALE VERSATILE
Il legno è un materiale contemporaneo?
• Si viste
– l’affermazione del movimento ecologista e di una maggiore sensibilità ai temi ambientali da parte del consumatore
– la produzione su larga scala di legno lamellare, di pannelli precompressi, ecc.
• Materiale moderno e di tendenza, versatile e utilizzabile per impieghi molto diversi
Fonte: D.Gauzin-Muller, “Case in legno. La storia, le tecniche, gli esempi” Edizioni Ambiente, 2003R. Slavid, “Materilai in architettura Legno”, Logos Editore, 2005
Case in legnoTetti in legno
Porte e finestre in legnoPavimenti in legno
Scale in legno
Mobili in legno
Oggettistica
Cantina Bodegas Ysios, San Sebastian/Laguardia, Alava (Spagna)
Architetto: Santiago Calatrava, 2001
Centro espositivo Rimini Fiera, Rimini (Italia)
Architetti: von Gerkan, Marg e Partner, 2001
Legno, design e architettura
Parco della Musica, Roma (Italia)
Architetto: Renzo Piano, 2002
Stazione, Aix-en-Provence (Francia)
Architetti: AREP, 2001
Expo, Hannover (Germania)
Architetti: Herzog e Partners, 2000
Arredamento e design: alcuni esempi
Coffe Table dell’azienda inglese Lazerian realizzata in legno di betulla rinforzati da coni retinici d’acciaio
inossidabile, che gli conferiscono un design articolato
Mobili ecologici TOTEM, in legno massello (a destra) e multistrato
(sotto)
“Fork chair”, del messicano IgnacioRuiz Gutierrez H.
Oggettistica in legno
La scimmietta interamente in legno e fatta a mano da Kay Bojesen nel 1951.
Divenuta mascotte della televisione danese è ormai un classico del design
per bambini e per adulti
www.rosendahl.com
la collezione tutta in legno firmata Mujiwww.muji.eu
Usi trasversali del legno
Interni di un auto realizzati in rovere affumicato scuro
Casse stereo
Il progetto di una bici in legnoPenne usb create dal gruppo
giapponese Hacoa
Sculture in legno
MARCA ITALIA E MARCA TRENTINO: POSSONO SUPPORTARSI A VICENDA IN AZIONI DI CO-BRANDING/ PROMOZIONALI?
Brand Italia
Filosofia dell’Italian Life Style:
consente di distinguersi nell’immaginario collettivo come il Paese
dell’eccellenza nella moda,nell’auto, nel design/ nell’arredo/ nell’arte di abitare, nel vino e nel cibo mediterraneo, ma anche nei paesaggi unici, nel clima mite, nella popolazione gioviale e
accogliente, nei ritmi giornalieri tranquilli e nei rituali rassicuranti.
strategia delle tre F – fashion, food e furniture
• Riconosciuta salubrità ambientale
• Affidabilità e integrità nelle relazioni
• Spiccato senso di appartenenza al territorio e alla comunità locale
• Elevata qualità della vita
• Forte senso di solidarismo nel vivere sociale
• Capacità di adattare selettivamente gli stimoli della modernità alle proprie tradizioni.
Dati anno 2005
Brand TrentinoBrand mantra
della marca Trentino
Dalla più recente ricerca effettuata nel 2008 emergono:•Cultura alpina•Salubrità ambientale •Affidabilità
TRADIZIONE –INNOVAZIONE
AMBIENTE
TECNOLOGIA
CURA
SICUREZZA
LUXURY TIME
RICCHEZZA E DESIGN
Must condivisi rappresentativi della trentinità
Confronto valori Italia-TrentinoGLI ASSET VALORIALI DELLE 2 MARCHE
A CONFRONTO NON PRESENTANO PUNTI IN COMUNE
MADE IN ITALYFASHION FOOD FORNITURE
E
MARCA TRENTINONON POSSONO AVVANTAGGIARSI
RECIPROCAMENTEIN QUANTO ASSET DISSONANTI TRA LORO
DISTRETTI E SISTEMI LOCALIDEL LEGNO
Distretti e sistemi locali di sviluppo
I Sistemi Locali di Sviluppo e i Distretti industriali sono ambiti geografici delimitati in cui viene valorizzata una tradizione artigianale antica caratterizzata dalla compresenza, entro un
agglomerato produttivo, di una moltitudine di imprese legate fraloro da un complesso sistema di competizione e cooperazione
specializzate in un certo tipo di produzione (…) insieme ai relativi macchinari per produrli (Conti, 1996, p. 417)
In Italia lo sviluppo ed il successo sono caratterizzati da una precisa logica territoriale che vede le imprese aggregarsi
geograficamente in gruppi omogenei in relazione al tipo di produzione realizzata.
Due le tipologie di sistemi locali nel settore
Fonte: Bernetti Jacopo, Romano Severino, “Economia delle risorse forestali”, Editore Liguori 2007
SISTEMA LOCALE FORESTALE o SLF
• SLF fa riferimento ad un indice territoriale legato
–alla specializzazione delle imprese di utilizzazione boschiva
–un indice di boscosità superiore alla media nazionale:
Trentino e Alto Adige appartengono a pieno titolo a questo sistema
SISTEMA LOCALE FORESTALE o SLFSLF è caratterizzato da:
• Quota marginale del settore foresta legno sia per numero di addetti che di imprese
• Tendenzialmente non sono presenti reti di relazioni forti o reti di collaborazione fra imprese; questo rende maggiormente complessa la definizione di un distretto o filiera produttiva nel settore legno
• Non vengono attivate politiche di promozione e marketing del Sistema tranne che per i SLF di Trento e Bolzano.
• Forte la contrazione del numero complessivo di addetti e imprese di questo sistema
• Lo sviluppo degli SLF è legato prevalentemente all’impiego di specie locali e per tipologia di prodotto tipica
• Le specifiche politiche di sviluppo sono legate agli aspetti economici, sociali e di integrazione territoriale tipiche della gestione delle risorse naturali, con forte impatto sull’ambiente tanto da dover essere gestiti in modo doverosamente sostenibile
Il suo sviluppo può essere legato quasi esclusivamente alla innovazione
SISTEMA LOCALE DEL LEGNO o SLL
• Prevalente produzione di mobili, semilavorati e imballaggi
• Forte specializzazione rispetto ad una tipologia di prodotto
• Tendenzialmente fortemente competitivo anche a livello internazionale
• Spesso ha al suo interno alcune fasi anche della prima lavorazione mixando produzioni locali con l’altro legno indistintamente
• Lo sviluppo ed il declino sono condivisi da tutti gli attori
• Le politiche forestali territoriali orientate a soddisfare le esigenze di materie non possono avere successo:
gli SLL dipendono dalle importazioni del legno.Fonte: Bernetti Jacopo, Romano Severino, “Economia delle risorse forestali”, Editore Liguori 2007
Tipologie distretti in Trentino
SLF SISTEMA LOCALE FORESTALE
• Il Sistema Locale Forestale lega in modo indissolubile le imprese boschive, ne sono un esempio i Comuni proprietari e la Magnifica Comunità della Val di Fiemme
• Il posizionamento di mercato: tendenzialmente fascia alta del mercato -luxury
Anomalia
SLL SISTEMA LOCALE LEGNO
• Tutte le attività di seconda lavorazione fanno parte di questo sistema essendo importatori di legno dall’esterno e trasformatori
• Il sistema locale non produce i semilavorati necessari che vengono per forza da fuori provincia, ma ciò non è una eccezione è la regola degli SLL
• Il posizionamento di mercato si modifica e non è riconducibile a nessuna prevalenza
Anomalia
IN TRENTINO COESISTONO LE DUE TIPOLOGIE CON QUALCHE ANOMALIA
per il Trentino rientrano in questo sistema anche la produzioni di imballaggi/mercato della logistica
la materia prima proviene in prevalenza dalla produzione di legno locale
Molti imballaggisti posseggono la segheria propria legando 1°e 2°lavorazione
le logiche di interconnessione e di rete caratteristiche dei sistemi o distretti non fanno parte del vissuto delle imprese trentinenon si riconoscono in un prodotto finale specifico, non una mono-produzione tranne alcuni casi come ad es gli infissi.
Sono presenti scuole tecniche e istituti di ricerca oltre all’Università, le istituzioni investono in comunicazione sul sistema, ma le imprese tendenzialmente fanno fatica a partecipare
Ibridazione del sistema legno in Trentino
Sono fortemente ancorate all’approccio professionale derivante dalla cultura
imprenditoriale legata alle risorse boschive forestali, nonostante abbiano evoluto in modo di lavorare industrializzandosi anche fortemente e si comportano sul mercato come industrie del legno
a tutti gli effetti
Fanno ancora molta fatica ad accettare l’evoluzione necessaria a stare sul mercato glocal, relazionarsi, sviluppare imprenditorialità, managerialità, competenze progettuali di alto profilo, capacità di fare rete e di sfruttare i
vantaggi di essere/diventare un Sistema Locale del Legno
Mappatura costellazione sistema legno trentino
CCIAA gestione gare e portale legno
PAT strategie, scelte di sviluppo,
gestione delle politiche boschive,normative
AZIENDE
BOSCHIVE LOCALI
AZIENDE BOSCHIVE,
SEGHERIE E COMMERCIANTI ESTERNI
PRIMA LAVORAZIONE TRENTINO
COMMERCIANTI E PRODUTTORI DALL’ESTERNO
LOGISTICA EDILIZIA
PROGETTISTI
ARREDO - DESIGN
PRODUZIONE ENERGIA
COMUNIgestione e taglio del bosco, vendita
PAT: il cocchiere unico1. Definire il livello di priorità del settore legno rispetto al futuro del Trentino
2. Mettere a punto un solo progetto strategico con un unico attore di riferimento
3. Indicare quale posizionamento è opportuno che il Trentino adotti come sua politica corporate/istituzionale
4. Rendere coerenti le norme nei diversi campi riguardanti il legno, alleggerire la burocrazia, la richiesta di inutili certificazioni che aumentano i costi, rendere il pubblico un supporter/consulente, non solo un controllore
5. Mettere a punto meccanismi tali da agevolare l’utilizzo del legno nella costruzione e ristrutturazione degli immobili soprattutto quelli pubblici e legati all’accoglienza
6. Potenziare ed investire in formazione e sviluppo di una cultura del legno
COME POTREBBE INTERVENIRE LA PAT? ECCO 2 ESEMPI ESTERI
Vorarlberg-AustriaCase in legno moderne
Festspielhaus, Bregenz (Austria)Architetti: Dietrich/Untertrifaller
Interni, Ausbau A.
Casa passiva a Fraxern (Austria) Architetti: Cukrowicz-Nachbaur, 1999
Finlandia: case di legno secondo O.Koponen
Villa Längbo - isola di Kimito (Finlandia)
Architetto: Olavi Koponen, 1994-2000
Casa Kotilo -Espoo kauklahti, (Finlandia)
Architetto: Olavi Koponen, 2004
Villa Lena – Espoo (Finlandia) Architetto: Olavi Koponen
Sistema Locale Forestale e contesto economico trentino
“Noi e il turismo insieme potremmo fare molto se ci fossero le idee chiare in Provincia”
Turismo
“In futuro la categoria dei boscaioli è destinata
a sparire”
Contesto Socio economico
“Il settore legno
non è considerato fondamentale per la qualità
dell’ambiente”
Ambiente
Sistema Locale Legno e contesto economico trentino
“Il turismo non è cosìattento alla qualità e
coerenza del paesaggio e dell’urbanizzato, delle strutture e del risparmio energetico e con loro i referenti istituzionali”
Turismo
“Non si ha fiducia nella capacità di innovare
dei nostri imprenditori, tecnici e progettisti: se il progetto casa
Sofie decolla questo farà da traino per tutti gli attori del
sistema”
Contesto Socio economico
“Il settore legno è considerato un intralcio
all’ambiente, mentre se gestito insieme, potrebbe
essere salutare”
Ambiente
Sistema Locale Forestale e il mercato
Le aspettative sono protezionistico/conflittuali
verso il sistema di gestione delle risorse boschive,
delle regole imposte dalla PAT,degli altri enti in senso lato.
Rimane quasi inimmaginabile ipotizzare interventi autonomi
per guidare la propria impresa: la progettualità è un obiettivo
ancora molto lontano!
Sistema Locale Legno e il mercato
La trentinità del progetto viene espressa
dai saperi e dalle competenze high skillsposte in campo,
non solo dalle materie prime
che non è detto siano e non sono locali!
Le aspettative protezionistiche da parte della PAT e delle istituzioni sono in genere molto alte, mentre è già più chiaro che esiste una
soglia significativa di co-investimento personale/aziendale sul futuro:
la progettualità è un possibile strumento riconosciuto e praticato!
Sistema Locale Legno e i progetti futuri
• Sviluppo delle relazioni politico/istituzionali • In attesa di un “cocchiere” pubblico
• Formazione tecnico manageriale • Gruppo di imprenditori pronti a partire • Risorse finanziarie legate ad un progetto pubblico
Riscaldamento, biomassa, produzione
energia
• In attesa di un cocchiere pubblico • Manca la motivazione politica per l’avvio dei progetti
• Definire un timing• Mettere a punto un business plan• Lavorare sul project management
Risparmio energetico sulle ristrutturazioni
edili
In fase di costituzione della società al momento del Focus group,
attualmente costituita
• Sviluppare una organizzazione imprenditoriale• Investire nell’attività d’impresa • Formazione tecnico manageriale dell’indotto
Case in legno e progetto Casa Sofie in
particolare
STATO ATTUALEATTIVITÀ PER AVVIARLOPROGETTOin ordine decrescente di priorità
Il livello di progettualità e consapevolezza nel focus groupemergono in maniera decisa,
a livello individuale i progetti e le priorità non sono così chiare e specifiche: lavorare in gruppo, squadra e rete, è dimostrato,
sviluppa apprendimento e migliora la produzione di idee
Status dichiarato a Novembre 2008
Competitori sistema legno Trentino
1. Scarso utilizzo del legno trentino2. Scarsità di materia prima3. Poco ricambio generazionale4. Sistema scuola inadeguato5. Design6. Leadership istituzionale carente 7. Difficoltà a fare rete/dialogare8. Comunicazione
1. Serietà professionale2. Qualità del legno 3. Marca territoriale riconosciuta4. Capacità finanziaria PAT5. Flessibilità6. Conoscenza del bosco e del territorio7. Buona attrezzatura
TRENTINO
1. Design e gusto particolare, non per tutti 1. Qualità del legno lavorato insieme anche ad altri materiali 2. Qualità del design3. Buona dimensionalità aziendale4. Proprietà boschiva privata 5. Capacità di fare rete6. Massa critica di produzione
SVEZIA FINLANDIA DANIMARCA
1. Rigidità2. Difficoltà relazionale3. Standardizzazione eccessiva4. Estetica/design
1. Progettazione e design del materiale2. Organizzazione3. Comunicazione/brand4. Leadership dimensionale sulla materia prima e i
semilavorati5. Legislazione
AUSTRIA
1. Non utilizza solo il proprio legno2. Rigidità3. Qualità del prodotto legno (analogo al
Trentino)
1. Qualità del design2. Sistema fiera3. Brand/comunicazione 4. Imprese vettori5. Buona regia pubblica6. Cultura tedesca7. Saper fare rete/gruppo
ALTO ADIGE
1. Qualità intrinseca2. Personalizzazione
1. Qualità del design2. Brand/comunicazione3. Distribuzione4. Prezzo5. certificazioni
IKEA
MINUSPLUSSISTEMA COMPETITORE
Competitori sistema legno Trentino
PlusI sistemi competitori
• Marketing: Qualità del design, Brand e comunicazione
• Massa critica: Leadership dimensionale di alcune imprese trainanti per le altre del sistema
• Sviluppo organizzativo networking: Capacità di fare gruppo/rete
Plus Il sistema Trentino
non distinguibile SLF o SLL
• Marketing: marca/brand territoriale, flessibilità intesa come capacità di adattarsi alle esigenze
del cliente
Minus• Marketing: Design, Comunicazione• Sviluppo organizzativo
networking: difficoltà a fare rete
I PUNTI DI FORZA RICONOSCIUTI DAGLI OPERATORI AI LORO COMPETITORI CORRISPONDONO
TENDENZIALMENTE AI PUNTI DI DEBOLEZZA DA LORO RICONOSCIUTI DEL SISTEMA TRENTINO
SECONDA LAVORAZIONE:I MERCATI DI RIFERIMENTO
Mappatura costellazione sistema legno trentino
CCIAA gestione gare e portale legno
PAT strategie, scelte di sviluppo,
gestione delle politiche boschive,normative
AZIENDE
BOSCHIVE LOCALI
AZIENDE BOSCHIVE,
SEGHERIE E COMMERCIANTI ESTERNI
PRIMA LAVORAZIONE TRENTINO
COMMERCIANTI E PRODUTTORI DALL’ESTERNO
LOGISTICA EDILIZIA
PROGETTISTI
ARREDO - DESIGN
PRODUZIONE ENERGIA
COMUNIgestione e taglio del bosco, vendita
IMBALLAGGI E LOGISTICA
Trentino, trait d’union logistico
L’orografia del territorio e la sua posizione strategica, rende il Trentino Alto Adige una piattaforma logistica territoriale naturale
I servizi logistici
• Nel contesto economico attuale la logistica svolge un ruolo fondamentalenell’ottimizzazione delle risorse aziendali
• L’outsourcing logistico internazionale cioè l’affidamento ad operatori specializzati di tutte o in parte delle attività logistiche, è ormai fondamentale per:– effettuare i trasporti– gestire la catena di rifornimento– fornire servizi sempre più articolati e complessi
• L’outsourcing logistico viene considerato come un vero e proprio settore industriale
• Si sono e si stanno sviluppando in Italia network specializzati nel trasporto di bancali, due sono gli hub presenti in Italia (con una rete di 60 concessionari specializzati)*
• Il distretto della logistica veneto con sede a Verona si è evoluto: nel 2009 si sono affiliate 261 imprese in una logica sia verticale che orizzontale nel settore afferenti all’intero territorio nazionale, 22.500 addetti circa
Fonte: Fabrizio Dallari e Gino Marchet, “L’outsourcing logistico nel settore del largo consumo – Processi e integrazioni nella gestione dei pallet tra gli attori della filiera”, novembre 2008*Fonte “Il Sole 24 Ore” di mercoledi 29 luglio 2009
Dinamiche logistiche attuali & futureL’attuale contesto competitivo globale è caratterizzato da:• Una crescente complessità delle reti logistiche• L’estensione geografica delle fonti di approvvigionamento e dei mercati di sbocco• La necessità delle aziende di ridurre al minimo costi e nel contempo incrementare la
reattività al mutare della domanda e alla veloce obsolescenza commerciale dei prodotti• L’esigenza di garantire affidabilità
I fattori chiave: prezzo, qualità del servizio, fornitura di servizi a valore aggiunto,
capacità tecnologico-informative.
Il fornitore logistico: unico gestore di tutte le esigenze logistiche in un’ottica di medio periodo la tecnologia RFID - Radio Frequency IDentification
rivoluzionerà tutta la supply chain/catena di fornitura
Imballaggi
«In questo mondo tutto va dappertutto, e lo fa grazie agli imballaggi in legno»Milano 28 marzo 2008 «Secondo convegno nazionale dell'imballaggio di legno.
Domanda pallet in Italia:trend in lieve crescita
• Il pallet in legno è l’imballo più diffuso e conosciuto
• Notevoli le prestazioni di resistenza• Può essere fatto con diverse essenze legnose • Viene utilizzato in modo trasversale:
industria, commercio, agricoltura• Due categorie: standard o fuori standard• Diverse le tipologie di gestione dei parchi
pallet: cauzionale, fatturazione, noleggio o pooling, interscambio
SETTORE EDILIZIA E LEGNO
Edilizia e legno
• L’edilizia è ancora uno dei motori trainanti dell’economia italiana nonostante la recessione
• I trend indicano comunque che l’edilizia residenziale si ridurrà nei prossimi anni a favore di interventi per aumentare l’efficienza e il risparmio energetico degli edifici esistenti, in questo ambito il legno gioca un ruolo fondamentale1
• Nel macro settore legno la componente legata all’edilizia è stata quella piùdinamiche perché stanno emergendo nuovi prodotti legati
– al risparmio energetico – alla valutazione dell’impatto complessivo dei prodotti
che rispondono alle nuove esigenze dei prodotti eco compatibili2
1 Fonte: Andrea Zanfini: “Sviluppo di una metodologia per la diagnosi ed il miglioramento dei consumi energetici degli edifici” Tesi di laurea, Università di Bologna 20062 Fonte: Dati Centro Studi COSMIT, Federlegno Arredo 2007
Trend di mercato abitazioni in legno
Lo sviluppo delle abitazioni in legno ha avuto un forte impulso dopo il Summit della Terra del 1992 a Rio de Janeiro:
presa di coscienza ecologica e innovazione tecnologicaha ampliato le possibilità delle costruzioni in legno:
• informatizzazione del progetto• progressi nella tecnica e negli elementi di assemblaggio • la diffusione delle macchine a controllo numerico2
HANNO PORTATO A UNA RIDUZIONE DEI COSTI
DI FABBRICAZIONE DELLE CASE IN LEGNO
Le nuove tendenze riguardano:
• derivati industriali del legno, pannelli strutturali a base di legno, ottenuti da sfogliatura e triturazione
• combinazione del legno e dei suoi derivati con il calcestruzzo o l’acciaio: associando materiali diversi se ne ottimizzano le capacità.
• ritorno dell’uso di legno massiccio: è cresciuto l’utilizzo di tronchi appena scortecciati, travi incastrate o fissate, pannelli, ecc.
Nuove tendenze costruttive
Fonte: D.Gauzin-Muller, “Case in legno. La storia, le tecniche, gli esempi” Edizioni Ambiente, 2003
Clima House Bolzano
• Agenzia Casa Clima di Bolzano: Casa Clima è ormai sinonimo di edilizia ad alto risparmio energetico e di un modo di abitare sano
• CasaClima coniuga il benessere con il risparmio economico. Non è lo stile architettonico, bensì la categoria energetica. Ciò che permette di definire una "CasaClima" é il fabbisogno energetico dell'edificio che si può calcolare con un pratico sistema di calcolo.
• Non solo le nuove costruzioni, ma anche la ristrutturazione sostenibile di vecchi immobili, con l’obiettivo di garantire comfort abitativo e qualità della vita senza danneggiare l’ambiente e le risorse
Progetto casa SOFIE
• SOFIE - Sistema Costruttivo Fiemme - è un progetto di ricerca sull'edilizia sostenibile condotto dall'Istituto IVALSA del Consiglio Nazionale delle Ricerche con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento. SOFIE ha lo scopo di definire le prestazioni e le potenzialità di un sistema per la costruzione di edifici a più piani, realizzato con struttura portante di legno trentino di qualità certificata e caratterizzato da elevate prestazioni meccaniche e basso consumo energetico, ottimi livelli di sicurezza al fuoco e al sisma, comfort acustico e durabilità nel tempo
• Nata in Germania meno di dieci anni fa, questa tecnica costruttiva si basa sull'utilizzo di pannelli lamellari di legno massiccio di spessore variabile dai 5 ai 30 cm realizzati incollando strati incrociati di tavole di spessore medio di 2 cm. I pannelli vengono tagliati a seconda delle esigenze architettoniche completi di aperture per porte, finestre e vani scala e in seguito issati e collegati tra loro in opera con angolari metallici, chiodi a rilievi tronco-conici e viti autoforanti
Edilizia in legno frutto di SLL
• Il settore edilizia – legno rientra a pieno titolo in quello che viene definito Sistema Locale del Legno (SLL) in quanto fa riferimento al mercato globale e non a quello locale.
• Le imprese si pongono sul mercato ed hanno relazioni con clienti e fornitori che vanno oltre il territorio Trentino in una logica glocal ed importano i materiali per la fabbricazione
• Nel Sistema Locale Legno assumono un ruolo fondamentale gli architetti e i progettisti sia nel proporre l’utilizzo del legno come materiale, sia nel produrre cultura del legno sul territorio
• L’edilizia in legno realizzata in provincia non fa tendenzialmente riferimento al brand Trentino (più legato al concetto salubrità - concretezza nordica), ma è piuttosto connesso all’Italian life style
• Tendenzialmente le imprese produttrici sono di medio-grandi dimensioni, operano in una logica almeno nazionale, prevale il marchio aziendale: Casa Clima, Rasom Holz, recentemente IKEA
L’edilizia in legno è afferente piùalla tipologia di lavorazione
che non al prodotto legno in sé
ARCHITETTI/PROGETTISTI
Progettisti e architetti PLUS
L’80% circa delle imprese ad ogni livello individua nel progettista
un ruolo chiave per il successo: influenzatore
delle scelte edili del cliente
MINUS
Gli operatori segnalano che
• I progettisti non sono preparati nella maggior parte dei casi a lavorare con il legno
• Le scuole/le università non preparano a tale materiale tranne un corso specifico presso l’Università di Trento
NOTA BENE • Le imprese trentine intervistate non hanno attivato alcuna attività di marketing specifica per acculturare, educare, informare promozionare il legno/i propri prodotti/lavorazioni presso i progettisti
• I progettisti intervistati specializzati nella progettazione in legno confermano questa disattenzione mentre i loro competitor sono molto agguerriti
Il legno come esperienza creativa
L’80% degli architetti del campione selezionato:
• vede la possibilità di realizzare un utilizzo più creativo del legno Trentino, ma vede un sistema non ancora pronto e molto frammentato per realizzare questo obiettivo
• ritiene che sarebbe produttivo il fatto di utilizzare legno certificato Trentino, questo qualificherebbe il materiale legno anche come materiale da costruzione
Archistar
• Gli Archistar, divenuti maître à penser, sono riusciti quasi a zittire gli stilisti e a dare la linea nella creatività contemporanea, grazie all'indiscutibile capacità simbolica degli edifici che disegnano e al sostegno di biennali, festival e mostre che vanno dal MoMa di New York al Museo Nazionale di Pechino.
• Una girandola di soliti noti: Renzo Piano, Santiago Calatrava, Domenique Perrault, Alvaro Siza, Massimiliano Fuksas, Norman Foster, David Chipperfield. Capaci di proiettare le città in quel circuito di infotainment che salda turismo e cultura. E fa entrare soldi nelle casse delle amministrazioni comunali.
• In Italia, dopo anni di oscurantismo architettonico, a farsi belle sono molte città. Come Roma, che cerca di replicare il successo dell'Auditorium di Renzo Piano con (quando vedranno la luce) il Maxxi di Zaha Hadid e il nuovo Macro di Odile Decq, la Città dei Giovani di Rem Koolhaase quella dello Sport di Calatrava, il nuovo Centro Congressi di Fuksas e la nuova Fiera di Tommaso Valle.
Archistar e legno• Il fenomeno degli “archistar” è esploso dando
il proprio contributo al fenomeno del 'turismo del nuovo' (riferimento, ancora Bilbao), per cui a Roma non si va solo per vedere il Colosseo, ma anche l'Auditorium.
• Le grandi opere architettoniche ben si adattano anche all’utilizzo di legno come ad esempio la Fiera di Hannover o le grandi coperture di opere pubbliche dove il legno la fa da padrone (basti pensare ai palasport o agli stadi del ghiaccio)
Il 100% degli architetti intervistati ritiene che
bioedilizia e risparmio energetico
rappresentino il futuro in edilizia,
dall’edilizia popolare alle grandi opere
SETTORE ARREDAMENTO E DESIGN
Il mercato dell’arredamento in Italia
• Il mercato dell’arredamento è un settore che cresce, in maniera costante, che tende a ridurre la sua frammentazione e che è rivolto sempre più verso i mercati esteri (circa il 49%).
• L'Italia del mobile produce sempre più per l'estero: cucine e sedie, mobili per la casa, i negozi e l'ufficio e gli imbottiti,come materassi e divani
• gli italiani sembrano apprezzare in maniera crescente le produzioni straniere: oggi è straniero il 12,9% – in termini di valore – del mobilio che viene acquistato in Italia.
Fonte: “Effetto domanda estera - Il mobile continua a crescere” 15 aprile 2008, in www.casa24.ilsole24ore.com
Il mercato del mobile in Europa
L’Italia ha perso la sfida dei grandi numeri:
nella produzione di mobili di arredo
di fascia medio-bassa principale competior
Est Europa o Cina .
Il nostro paese sta perdendo quote
a favore di questi Paesi:
nel 2004 la Cina ha sostituito l’Italia come principale Paese esportatore di mobili nel mondo
Fonte: “Effetto domanda estera - Il mobile continua a crescere” 15 aprile 2008, in www.casa24.ilsole24ore.comFonte: Annuario SEAT, sintesi Scenari e tendenze –Arredamento, 2007
La polarizzazione nel settore arredamento
Fonte: F.Patti e R.Reggio, “Lusso e low cost schiacciano la fascia media”, Il Sole24Ore, 26 novembre 2007
Le quote di mercato del settore lusso e low cost sono uguali: valgono
entrambe un 20%
• il mercato dei mobili in kit in generale sta crescendo: il segmento low cost IKEA e non solo
• Dall’altro il segmento luxury con i mobili di design dalla forte presenza italiana
La polarizzazione nel settore arredamento
IKEA: DESIGN e PREZZI CONTENUTI
In Italia ha sviluppato nell’esercizio 2006-2007 un fatturato di 1,2 miliardi di euro, con un incremento del + 14,7% e con l’apertura di
nuovi punti vendita. Nel 2007 36,5 milioni di persone hanno visitato i negozi Ikea in Italia
(+24% rispetto al 2006)1-2
Secondo un recente studio di Bain&Company3, l'arredo di fascia alta vale 18,7 miliardi di euro e
rappresenta il 6% dell'arredamento in generale
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1Fonte: “Italia strategica per Ikea”, Largo consumo, n°7-8, 20072Fonte: “Ikea cresce ancora in Italia”, Largo consumo, n°12, 20073Fonte: Altagamma, Presentazione“Worldwide markets monitor”, ottobre 2008
4 QUESITI E 4 POSSIBILI RISPOSTE
Può il Trentino essere considerato alla stregua di un distretto del legno?
Parole chiave
SLF e SLLCONVIVENZA
DIFFERENZIAZIONE
IDENTITÀ SPECIFICA
OCCORRE MANTENERE ENTRAMBE I SISTEMI LAVORANDO
SU LEVE DIVERSE, MA COORDINATE RISPETTO AI VALORI
DELLA MARCA TRENTINO
Cosa merita di essere difeso e promosso a livello di immagine territoriale?
Entrambi sono un patrimonio e vanno difesi con un piano di marketing specifico, che agisca su diversi driver, coordinati fra loro rispetto alle politiche corporate
• SISTEMA LOCALE FORESTALE con cui sviluppare– percorsi di filiera con la Val di Fiemme e le sue eccellenze vedasi l’abete musicale– Collegare il suo sviluppo allo sfruttamento ottimale della risorsa boschiva, al
potenziamento della sinergia con il turismo, alla capacità di coinvolgere il territorio sociale, economico quali driver comunicazionali
• SISTEMA LOCALE DEL LEGNO cui sviluppare– Politiche mercatistiche, industriali, di comunicazione e brand basate su vivere
salutare, risparmio energetico, innovazione – Fare in modo che attorno ai progetti scelti si sviluppi un gruppo localizzato
riconducibile nel suo piccolo alle logiche sistemiche dei distretti
Creare un brand umbrella per il legno trentino?
• Un marchio umbrella esiste già ed è quello del Trentino o della sua possibile evoluzione verso Qualità Trentino
• reputiamo antieconomico per i sistemi locale e forestale del legno investire su di un nuovo progetto di marchio
• È altrettanto vero che la veicolazione del brand deve essere rafforzata e i messaggi sviluppati in una logica sistemica:– Agganciando ambiente e turismo per il Sistema Locale Forestale – Agganciando l’innovazione dei progetti e la capacità riconosciuta di lavorare il legno
derivante dalla tradizione
Il marchio deve certificare la qualità valoriale di marca,
- non tanto un capitolato, il legno, la lavorazione specifica -ma deve assurgere a significazioni e senso calibrato con il
percepito del cliente, turista o acquirente
Perché la prima e la seconda lavorazione tendenzialmente non dialogano?
• Il legno Trentino non ha speciali particolarità per essere interessante per la seconda lavorazione: tipologia, qualità, nodi, altezze, fibre …
• La massa critica di legno dal Sistema Locale Forestale è risibile per le esigenze del Sistema Locale Legno, come del resto per ogni altro sistema analogo, quindi le importazioni sono indispensabili: non è economicamente vantaggioso separare il legno trentino dal resto
• L’offerta di semilavorati trentini adeguati alla seconda lavorazione da parte del SLF è inesistente e non conviene presumibilmente impiantarla per gli effetti nefasti sul territorio e per le problematiche gestionali che essa comporterebbe
• Se venissero modificate le quantità di produzioni boschive locali, per il settore edile di alto livello (vedasi Casa Sofie, risparmio energetico e utilizzo del legno per costruzioni industriali) potrebbero svilupparsi sinergie supplettive
• Se l’ente pubblico definisse protocolli, regole, progetti informativi e formativi per l’utilizzo prevalente del legno negli edifici pubblici, ecco che la richiesta potrebbe generare una interfaccia più significativa per le prime lavorazioni
Indagine sulle caratteristiche della Filiera foresta-legno in Trentino
Ottobre-dicembre 2008
Osservatorio delle produzioni Trentine
Palazzo Roccabruna
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Trento
Trento, 3 agosto 2009