LA FILIERA FORESTA-LEGNO-ENERGIA IN PROVINCIA … · TAVOLO DI LAVORO •C.C.I.A.A. di ... scopi...

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LA FILIERA LA FILIERA FORESTA FORESTA - - LEGNO LEGNO - - ENERGIA ENERGIA IN PROVINCIA DI TRENTO IN PROVINCIA DI TRENTO Convegno 26.05.2011 Convegno 26.05.2011 Camera di Commercio I.A.A. di Trento Camera di Commercio I.A.A. di Trento Dottori Forestali Dottori Forestali ed Ambientali ed Ambientali Federico Giuliani Federico Giuliani Mirco Baldo Mirco Baldo Bruno Grisenti Bruno Grisenti

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LA FILIERALA FILIERA

FORESTAFORESTA--LEGNOLEGNO--ENERGIAENERGIA

IN PROVINCIA DI TRENTOIN PROVINCIA DI TRENTO

Convegno 26.05.2011Convegno 26.05.2011Camera di Commercio I.A.A. di Trento Camera di Commercio I.A.A. di Trento

Dottori Forestali Dottori Forestali

ed Ambientalied Ambientali

Federico GiulianiFederico Giuliani

Mirco BaldoMirco Baldo

Bruno GrisentiBruno Grisenti

ASPETTI GENERALIASPETTI GENERALI

Scopo: descrivere la filiera foresta – legno – energia;

quantificare la biomassa legnosa.

Modalità di reperimento dati e elaborazioni:

• ricerca bibliografica su lavori analoghi;

• cataloghi cartacei o informatici;

• ricerca di informazioni a livello dei Servizi provinciali o Enti vari;

• raccolta diretta su campione significativo mediante formulazione di questionari.

Distinzione dell’indagine in due fasi:

I. analisi dell’offerta;

II. analisi della domanda;

III. analisi del mercato locale (in progettazione).

METODOLOGIA DMETODOLOGIA D’’ INDAGINEINDAGINE

ANALISI DELLANALISI DELL’’OFFERTA:OFFERTA:

• scarti di lavorazione delle utilizzazioni boschive;

• biomassa raccolta dai titolari per uso civico;

• biomassa derivante dagli scarti agronomici;

• scarti dell’industria di 1° lavorazione;

• scarti dell’industria di 2° lavorazione;

• biomassa raccolta nei C.R.M. e C.R.Z.;

• produttori di legna da ardere;

• commercianti di legna, cippato, pellets e briquettes.

METODOLOGIA DMETODOLOGIA D’’ INDAGINEINDAGINE

ANALISI DELLA DOMANDA:ANALISI DELLA DOMANDA:

• uso di legna da ardere in ambito domestico;

• uso di legna da ardere negli esercizi commerciali (pizzerie);

• impiego di cippato nelle centrali di teleriscaldamento;

• impiego di cippato/pellets negli impianti di piccola taglia;

• reimpiego dei sottoprodotti nelle aziende della filiera.

TAVOLO DI LAVOROTAVOLO DI LAVORO•C.C.I.A.A. di Trento:

� Dott. Mauro Leveghi� Dott. Adriano Zanotelli� Dott.ssa Maria Cristina Tomasi� Dott.ssa Michela Rizzi

•Servizio Foreste e Fauna – P.A.T.� Dott. Francesco Dellagiacoma� Dott. Giovanni Giovannini

•Studio Associato 3e:� Dott. For. Federico Giuliani� Dott. For. Mirco Baldo� Dott. For. Bruno Grisenti

CON LA COLLABORAZIONE DI:

•Agenzia Provinciale Energia – P.A.T.� Ing. Renzo Conotter

•C.N.R. – IVALSA� Dott. Gianni Picchi

•FEM - area sperimentazione agraria ambientale e forestale

� Dott.ssa Silvia Silvestri

GRUPPO OPERATIVO DI GRUPPO OPERATIVO DI LAVOROLAVORO

EsecutivitEsecutivitàà::

Studio Associato 3e:Studio Associato 3e:

•• Coordinatori:Coordinatori:

�� Dott. Federico GiulianiDott. Federico Giuliani�� Dott. Mirco BaldoDott. Mirco Baldo�� Dott. Bruno GrisentiDott. Bruno Grisenti

•• Collaboratori:Collaboratori:

�� Dott. Damiano FedelDott. Damiano Fedel�� Dott. Federico SalvagniDott. Federico Salvagni�� Dott.ssa Samantha CasagrandaDott.ssa Samantha Casagranda�� P.a. Nicola AngeliP.a. Nicola Angeli

TABELLE DI CONVERSIONETABELLE DI CONVERSIONE

UNITAUNITA’’ DI MISURADI MISURA

“Tonnellata equivalente”:

trasformazione del volume/quantitativo di biomassa espressa in mc, mst o quintali, in tonnellate al 40% di contenuto idrico, secondo le differenti essenze legnose e le tipologie commercializzate

RISULTATI DELLA RICERCARISULTATI DELLA RICERCA

BILANCIO SINTETICOBILANCIO SINTETICO

Quantitativi rilevati di biomassa legnosa utilizzata a scopi energetici in Trentino nel periodo 2008 - 2009

PRIMA CASA IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

431.888 32.284

SECONDA CASA FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

12.500 116.677

P IZZERIE AZIENDE AGRICOLE*

4.812 35.665

TELERISCALDAMENTO PRIMA LAVORAZIONE

28.873 189.165

PRIMA LAVORAZIONE SECONDA LAVORAZIONE

6.724 3.552

SECONDA LAVORAZIONE CRM - CRZ

4.586 0

LEGNA DA ARDERE

9.730

P ICCOLI COMMERCIANTI

5.898

AZIENDE VARIE° CATENA DI DISTRIBUZIONE**

17.500 35.000

Valo ri e sp re ss i in to nne llate "

DOMANDA RILEVATA OFFERTA RILEVATA

427 .971506 .883

DISTRIBUZIONE DEL CONSUMODISTRIBUZIONE DEL CONSUMO

Il consumo principale è dato dal riscaldamento domestico della prima casa (431.888 t).

Consumo rilevato per nucleo familiare pari a 32,5 q.

85%

3%

1%

6% 1%1% 3%

I° CASA

II° CASA

PIZZERIE

TELERISCALDAMENTO

I° LAVORAZIONE

II° LAVORAZIONE

AZIENDE VARIE

85%

3%

1%

6% 1%1% 3%

I° CASA

II° CASA

PIZZERIE

TELERISCALDAMENTO

I° LAVORAZIONE

II° LAVORAZIONE

AZIENDE VARIE

Energia prodotta dai differenti vettori energetici.

La legna è il combustibile maggiormente utilizzato assieme al gas naturale.

Tipologia di generatore

RUOLE DELLA BIOMASSA LEGNOSA NEL RUOLE DELLA BIOMASSA LEGNOSA NEL RISCALDAMENTO DELLA I CASARISCALDAMENTO DELLA I CASA

La legna è un prodotto trasversale.

67%

33%

AUTOPRODUZIONE

FORNITORE67%

33%

AUTOPRODUZIONE

FORNITORE

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

71%81%

9%

74%

100% 100%

29%19%

74%

12%3%

14%

6%

86%

14%9%

1%VERDE AGRICOLO

ALTRO

SEGHERIA

IMP. FORESTALE

FORNITORE

AUTOPRODUZIONE

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

71%81%

9%

74%

100% 100%

29%19%

74%

12%3%

14%

6%

86%

14%9%

1%VERDE AGRICOLO

ALTRO

SEGHERIA

IMP. FORESTALE

FORNITORE

AUTOPRODUZIONE

REPERIMENTO E FORNITORIREPERIMENTO E FORNITORI

I 2/3 della biomassa legnosa vengono autoprodotti.

Recupero scarti di lavorazione

TIPOLOGIA DI PRODOTTOTIPOLOGIA DI PRODOTTO

La legna in ciocchi è il prodotto maggiormente consumato, rappresentando quasi l’84% del prodotto richiesto in Trentino.

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

90,00%

100,00%

91,70% 94,30% 100,00%

59,00%

1,80% 1,00%

0,15%

0,30%

88,83%

10,00%

30,70%

3,60%

3,77%

3,00%

18,70%

38,40%

3,75%

4,60%

18,00%

0,92%

6,00%3,85%

45,90%58,00%

4,30% 3,70% ALTRO

SEGATURA

VERDE AGRICOLO

CASCAMI FORESTALI

CORTECCIA

TRUCIOLI

REFILI

CIPPATO

PELLET

BRIQUETTE

LEGNA0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

90,00%

100,00%

91,70% 94,30% 100,00%

59,00%

1,80% 1,00%

0,15%

0,30%

88,83%

10,00%

30,70%

3,60%

3,77%

3,00%

18,70%

38,40%

3,75%

4,60%

18,00%

0,92%

6,00%3,85%

45,90%58,00%

4,30% 3,70% ALTRO

SEGATURA

VERDE AGRICOLO

CASCAMI FORESTALI

CORTECCIA

TRUCIOLI

REFILI

CIPPATO

PELLET

BRIQUETTE

LEGNA

Tipologia di prodotto richiesto distinto nelle differenti componenti della domanda

Tipologia di prodotto legnoso utilizzatoTipologia di prodotto legnoso utilizzato

LA FILIERALA FILIERA

FORESTAFORESTA--LEGNOLEGNO--ENERGIAENERGIA

� per la biomassa provinciale: filiera “corta”

Impresa utilizzazione/rivenditore acquirente

� per la biomassa extra provinciale: filiera “lunga” e solo in parte locale

Imp. utiliz. estera/I°rivenditore fornitore italiano acquirente

OFFERTA DI BIOMASSA LEGNOSAOFFERTA DI BIOMASSA LEGNOSAINPUT OFFERTA

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE FORESTE PUBBLICHE PAT

32.284 27.441

AGRICOLTURA PAT

2.260

RIPULITURA ALVEI PAT

2.583

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE PAT^

116.677 116.677

AZIENDE AGRICOLE* AGRICOLTURA PAT

35.665 81.954

PRIMA LAVORAZIONE TONDAME PAT

189.165 333.337

TONDAME NAZIONALE

6.173

TONDAME EUROPEO

277.781

SECONDA LAVORAZIONE LEGNAME PAT

3.552 3.853

LEGNAME NAZIONALE

471

LEGNAME EUROPEO

15.331

LEGNAME EXTRAEUROPEO

309

CRM - CRZ LEGNO TRATTATO / NON TRATTATO PAT

0 8.343

VERDE PAT

12.820

LEGNA DA ARDERE LEGNAME PAT

9.730 6.033

LEGNAME NAZIONALE

2.919

LEGNAME EUROPEO

778

PICCOLI COMMERCIANTI LEGNAME PAT

5.898 177

LEGNAME NAZIONALE

413

LEGNAME EUROPEO

5.308

CATENA DI DISTRIBUZIONE** LEGNAME PAT

35.000 1.050

LEGNAME NAZIONALE

2.450

LEGNAME EUROPEO

31.500

427.971 939.961

LEGNAME PAT

LEGNAME EUROPEO

330.698

LEGNAME EXTRA-EUROPEO

499.494

AGRICOLTURA / VERDE PAT

97.034

LEGNAME NAZIONALE

12.426

OFFERTA DI B

IOMASSA LEGNOSA

Valori espressi in tonnellate***

OFFERTA

309

L’OFFERTA POTENZIALE RILEVATA E’ MAGGIORE

8%

27%

8%44%

1%0%

2%2%

8%

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

AZIENDE AGRICOLE*

PRIMA LAVORAZIONE

SECONDA LAVORAZIONE

CRM - CRZ

LEGNA DA ARDERE

PICCOLI COMMERCIANTI

CATENA DI DISTRIBUZIONE**

I PRIMI ATTORI DELLA FILIERA SI ATTIVANO SU LOTTI AD HOC O PER FORME VINCOLISTICHE PIUTTOSTO CHE PER UNA FATTIVITA’ ECONOMICA

PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALLPRODUTTIVI ALL’’OFFERTA DI BIOMASSAOFFERTA DI BIOMASSA

8%

27%

8%44%

1%0%

2%2%

8%

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

AZIENDE AGRICOLE*

PRIMA LAVORAZIONE

SECONDA LAVORAZIONE

CRM - CRZ

LEGNA DA ARDERE

PICCOLI COMMERCIANTI

CATENA DI DISTRIBUZIONE**

^ SOTTOSTIMA (privati, prescrizioni di massima e polizia forestale, procedura IOAS)

PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALLPRODUTTIVI ALL’’OFFERTA DI BIOMASSAOFFERTA DI BIOMASSA

QUANTITATIVO MEDIO RILEVATO DELLE SORT 35 q COINCIDE CON QUELLO RILEVATO IN ANALISI DELLA DOMANDA 32 q (CONGRUITA’ DEL DATO)

8%

27%

8%44%

1%0%

2%2%

8%

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

AZIENDE AGRICOLE*

PRIMA LAVORAZIONE

SECONDA LAVORAZIONE

CRM - CRZ

LEGNA DA ARDERE

PICCOLI COMMERCIANTI

CATENA DI DISTRIBUZIONE**

STIMATO: LA BIOMASSA DERIVANTE DAL REIMPIANTO VIENE VALORIZZATA

PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALLPRODUTTIVI ALL’’OFFERTA DI BIOMASSAOFFERTA DI BIOMASSA

0

50

100

150

200

250

300

350

2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009

0

100

200

300

400

500

600

700

800

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

SUPERFICIE ESTIRPATA VITE SUPERFICIE ESTIRPATA MELO

Scopazzi?

8%

27%

8%44%

1%0%

2%2%

8%

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

AZIENDE AGRICOLE*

PRIMA LAVORAZIONE

SECONDA LAVORAZIONE

CRM - CRZ

LEGNA DA ARDERE

PICCOLI COMMERCIANTI

CATENA DI DISTRIBUZIONE**

STIMATO: LE POTATURE HANNO VALENZA AGRONOMICA E NON SONO RECUPERATE

PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALLPRODUTTIVI ALL’’OFFERTA DI BIOMASSAOFFERTA DI BIOMASSA

AUTOPRODUZIONE

LA DIMENSIONE AZIENDALE MEDIA SODDISFA IL FABBISOGNO DEL NUCLEO FAMILIARE

FILIERA E PROCESSO

ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI RACCOLTA DELLA

BIOMASSA IN FORMA AGGREGATA – F.E.M.

8%

27%

8%44%

1%0%

2%2%

8%

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

AZIENDE AGRICOLE*

PRIMA LAVORAZIONE

SECONDA LAVORAZIONE

CRM - CRZ

LEGNA DA ARDERE

PICCOLI COMMERCIANTI

CATENA DI DISTRIBUZIONE**

INTERLOCUTORE PRINCIPALE NELL’ ATTIVAZIONE DELLA FILIERA

PIU’ DEL 95% DEGLI SCARTI SONO IMMESSI SUL MERCATO

IL 70% DEGLI SCARTI PRODOTTI VENGONO ESPORTATI FUORI PROVINCIA

PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALLPRODUTTIVI ALL’’OFFERTA DI BIOMASSAOFFERTA DI BIOMASSA

SOLO IL 5% DEL PRODOTTO FORNISCE ENERGIA PER L’AZIENDA (AUTOPRODUZIONE)

MATERIALE AD ALTO VALORE INTRINSECO IMMESSO SU UN MERCATO CON UN PREZZO NON STRETTAMENTE RELAZIONATO ALLA QUALITA’

Definizione del prezzo del cippato

8%

27%

8%44%

1%0%

2%2%

8%

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

AZIENDE AGRICOLE*

PRIMA LAVORAZIONE

SECONDA LAVORAZIONE

CRM - CRZ

LEGNA DA ARDERE

PICCOLI COMMERCIANTI

CATENA DI DISTRIBUZIONE**

OFFERTA SOLO POTENZIALE – PRODOTTO NON RILEVATO IN DOMANDA

PROBLEMI DI SELEZIONATURA E DI RECUPERO A MATERIALE ENERGETICO

PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALLPRODUTTIVI ALL’’OFFERTA DI BIOMASSAOFFERTA DI BIOMASSA

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

9000

20042005

20062007

20082009

4354 4850 5299

6416 6951

8343

Tonnellate

Anni

totale

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

20042005

20062007

20082009

69098480

1053211520

1307212820

Tonnellate

Anni

totale

LEGNO TRATTATO/RAMAGLIA VERDE

8%

27%

8%44%

1%0%

2%2%

8%

IMPRESE D'UTILIZZAZIONE

FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^

AZIENDE AGRICOLE*

PRIMA LAVORAZIONE

SECONDA LAVORAZIONE

CRM - CRZ

LEGNA DA ARDERE

PICCOLI COMMERCIANTI

CATENA DI DISTRIBUZIONE**

STIMA PRUDENZIALE (35.000 t)

RIDOTTA POPOLAZIONE INDAGATA

VARIABILITA’ ELEVATA

PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALLPRODUTTIVI ALL’’OFFERTA DI BIOMASSAOFFERTA DI BIOMASSA

ORIGINE DELLA BIOMASSA ORIGINE DELLA BIOMASSA IMMESSA SUL MERCATOIMMESSA SUL MERCATO

53%

11%

1%

35%

0%

LEGNAME PAT

AGRICOLTURA / VERDE PAT

LEGNAME NAZIONALE

LEGNAME EUROPEO

LEGNAME EXTRA-EUROPEO

La materia prima proviene per il 64% da suoli forestali e agricoli provinciali

Il 35% della materia prima immessa sul mercato è approvvigionata all’estero

PRODOTTO:LEGNA IN CIOCCHIPRODOTTO:LEGNA IN CIOCCHIRuolo nella filiera:

• PRODOTTO PRINCIPALE

• FORTE PROPENSIONE ALL’AUTOPRODUZIONE LOCALE

• PRODOTTO DIFFUSO SUL TERRITORIO SOSTENIBILE

Approvvigionamento:

• USO CIVICO E AUTOPRODUZIONE 70%

• RIVENDITORI / COMMERCIANTI 30%

Principali consumatori:

• PRIME CASE

• INDAGINE RILEVA SODDISFAZIONE NEL CONSUMATORE USO PERCEPITO COME ECONOMICO E PRATICO PRODOTTO TRASVERSALE

Trend:

• CONSUMO STAZIONARIO

PRODOTTO: CIPPATOPRODOTTO: CIPPATO

Ruolo nella filiera:

• IL SECONDO PRODOTTO PIU’ CONSUMATO

• IL CONSUMO E’ LEGATO AD UN SOLO INTERLOCUTORE

• LA PRODUZIONE COINCIDE CON LE SEDI DI PRODUZIONE DEGLI IMBALLAGGI

Approvvigionamento:

• IMPRESE DI PRIMA LAVORAZIONE

• SOLO 1/3 VIENE CONSUMATO IN TRENTINO –EXPORT RILEVANTE

Principali consumatori:

• CENTRALI

TELERISCALDAMENTOTrend:

• IN DECISA

ESPANSIONE

y = -1045,3x2 + 4E+06x - 4E+09

0

20000

40000

60000

80000

100000

1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010

MST

ANNI

CARATTERISTICHE DELLA FILIERACARATTERISTICHE DELLA FILIERA

FORTE PRESENZA PRODOTTI ESTERI nel settore della distribuzione commerciale di prodotti energetici (pellet) e legna grezza da ardere

LIMITA LA DISPONIBILITA’ DI MATERIA

DIFFICILMENTE MODIFICABILE

ESEMPIO CONCRETO DI SOSTENIBILITA’

GLI SCAMBI di biomassa sono caratterizzati da un MERCATO PIUTTOSTO AMPIO

MERCATO SOSTENIBILE solo in ALCUNI SEGMENTI

CONDIZIONA I PROCESSI INDUSTRIALI

AUTOPRODUZIONE:

• Hanno dotazione strutturale mediamente alta;

• Sono competitive e in grado di attivare lavorazioni di biomassa su ampia sup. anche fuori provincia.

AUTOPRODUZIONE COME ASPETTO CULTURALE E AUTOPRODUZIONE COME ASPETTO CULTURALE E ANTROPOLOGICO DELLA GENTE TRENTINAANTROPOLOGICO DELLA GENTE TRENTINA

IMPRESE DIMPRESE D’’UTILIZZAZIONE FORESTALEUTILIZZAZIONE FORESTALE

PUNTO DI FORZA DELLA FILIERA

PROSPETTIVE PER UN UTILIZZO COMUNE DELLE RISORSE BOSCHIVE

• Incentivi alla produzione di cippato forestale

• Riduzione dei costi di utilizzazione con politiche tese a rendere più competitive le lavorazioni

• Le proprietà adeguino la pianificazione e gestione

• Attivazione della proprietà privata non gestita

UTILIZZAZIONI FORESTALIUTILIZZAZIONI FORESTALI--USO CIVICOUSO CIVICO

SISTEMA IN CRESCITASISTEMA IN CRESCITA

DISPONIBILITADISPONIBILITA’’ DI BIOMASSA 3 VOLTE DI BIOMASSA 3 VOLTE SUPERIORE AL CONSUMO ATTUALESUPERIORE AL CONSUMO ATTUALE

• Ubicazione delle centrali senza un’attenta valutazione della presenza di una filiera produttiva integrata

• Nella filiera esistono delle fratture tra la prima e la seconda lavorazione e tra produzione e l’impiego di risorse rinnovabili

• Definizione delle regole di mercato, di listini prezzi di riferimento e di un sistema di certificazione della qualità della materia prima

• Mancanza di un Soggetto che si ponga a mediazione tra l’ O e la D, per l’aggregazione e gestione dei flussi tra le stesse

CRITICITACRITICITA’’

CENTRALI DI TELERISCALDAMENTOCENTRALI DI TELERISCALDAMENTO

IL MERCATO DELLE BIOMASSEIL MERCATO DELLE BIOMASSE

• Autoproduzione per uso civico non attiva il mercato.

• Frammentazione delle proprietà, scarsa attitudine alla valorizzazione legnosa dei proprietari pubblici, scarso interesse economico-culturale dei molti proprietari boschivi privati nella realizzazione di vendite del proprio legname

• Il cippato da segheria è dovuto per il 50% da legname proveniente dall’estero e confluisce su un mercato più ampio

• Mancano forme consortili o attori che operino sulla biomassa legnosa utilizzata a scopi energetici

• Manca un’adeguata formazione in campo manageriale

AMPIO E SOSTENIBILEAMPIO E SOSTENIBILE

CRITICITACRITICITA’’

MERCATO INFLUENZATO DAMERCATO INFLUENZATO DA

• PIANI ENERGETICI REGIONALI

• RICONOSCIMENTO CREDITI DI CARBONIO

• VERIFICA IPOTESI DI MONETIZZAZIONE DEGLI USI CIVICI IN QUOTE-ENERGIA nel caso di uno sfruttamento con criteri di natura industriale delle biomasse locali

PROSPETTIVE FUTUREPROSPETTIVE FUTURE

PRIMA CASA IMPRESE D'UTILIZZAZIONE (1)

432.000 38.000

SECONDA CASA FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE (2)

12.500 198.666

PIZZERIE AZIENDE AGRICOLE (3)

4.800 45.000

AZIENDE VARIE* PRIMA LAVORAZIONE (4)

20.000 190.000

TELERISCALDAMENTO'' SECONDA LAVORAZIONE (5)

50.000 3.500

PRIMA LAVORAZIONE CRM - CRZ (6)

7.000 6.500

SECONDA LAVORAZIONE LEGNA DA ARDERE (7)

4.600 10.700

PICCOLI COMMERCIANTI (8)

6.500

CATENA DI DISTRIBUZIONE* (9)

38.500

530.900 537.366

Valori espressi in tonnellate**

DOMANDA STIMATA OFFERTA STIMATA

BILANCIO ATTESO NEL MEDIO PERIODOBILANCIO ATTESO NEL MEDIO PERIODO

Fonti e bibliografia:Fonti e bibliografia:� Consorzio Vini del Trentino. 2005. “Superficie vitata ed Aziende viticole della provincia di Trento: risultati dell’indagine

2005”.

� C.C.I.A.A. 2007. Indagine “Filiera Foresta – Legno in Provincia di Trento 2007”. Camera di Commercio Industria Artigianato e

Agricoltura di Trento, Ufficio Prodotti. Dati non pubblicati

� Enzo Mescalcin, Andrea Cristoforetti, Natascia Magagnotti, Silvia Silvestri, Raffaele Spinelli 2009. Utilizzo dei residui di

potatura della vite a fini energetici. Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario di San Michele all’Adige

� Giovannini G. 2004. Il comparto delle imprese boschive in Provincia Autonoma di Trento. Tesi in Scienze Forestali ed

Ambientali. Relatore Cavalli R. Correlatore Bonfioli R. Dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali, Facoltà di Agraria,

Università degli Studi di Padova, Legnaro

� Lombardo S. 2008. Comunicazione personale. Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento programmazione, ricerca e

innovazione, Servizio Statistica

� Merlo M., Codemo L., Cesaro L. 1989. Utilizzazioni forestali e prima trasformazione del legno. ANARF – MAF, Milano.

� Merlo M. 1992. Elementi di Economia ed Estimo forestale – ambientale. Patron editore. 545 pp. Cusl Nuova Vita - Padova

� Nati C., Spinelli R., Fabbri P., 2008. Classificazione merceologica del cippato. Effetti dell’usura delle lame. Sherwood (14) 9:

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� P.A.T. 2003. Piano energetico ambientale – provinciale. Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento Urbanistica e Fonti

Energetiche, Servizio Energia

� P.A.T. 2006 a. CATI. Dati non pubblicati – Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento programmazione, ricerca e

innovazione, Servizio Statistica

� P.A.T. 2006 b. Relazione annuale. Attività svolta nel corso dell’anno 2006. Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento

Risorse Forestali e Montane, Servizio Foreste e Fauna.

� P.A.T. 2008. http://www.statweb.provincia.tn.it/TrentinoInSchede/ visitato nel dicembre 2008

� Francescato V., Antonini E. e Zuccoli Bergomi L. 2009. Legna e cippato – manuale pratico. AIEL – Associazione Italiana

Energie Agroforestali.

� Pettenella D. M. e Giuliani F. 2002. La spesa pubblica nel settore forestale: un’analisi dell’esperienza della Provincia

Autonoma di Trento (1975 – 1999). Quaderni del Dipartimento TESAF. Numero 74. Facoltà di Agraria, Università degli Studi

di Padova, Legnaro

� Pettenella D. 2009. Le nuove sfide per il settore forestale – Mercato, energia, ambiente e politiche. Gruppo 2013, edizioni

Tellus.

� Pettenella D. 2010. Innovazioni, capitale sociale e networks nel settore forestale – presentazione in conferenza tenutasi a

Trento il 15/10/2010.

Riferimenti legislativi:Riferimenti legislativi:

�DPCM 8 marzo 2002: Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili aventi rilevanza ai fini

dell'inquinamento atmosferico, nonche' delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione.

Allegato III;

�D. Lgs Governo 387 del 29 Dicembre 2003: Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione

dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità;

�D. Lgs 152 del 3 Aprile 2006: Norme in materia ambientale;

�D. Lgs 22 del 5 Febbraio 1997 “Decreto Ronchi”: Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti,

91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Abrogato dall'art. 264,

c. 1, lett. i) del D. Lgs. 152 del 3 Aprile 2006

�Art. 30 delle “prescrizioni di massima e di polizia forestale della P.a.t. in applicazione degli art. 8, 9, 10 del

R.D. 3267/23;

�LP 11 del 23 maggio 2007: Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d'acqua e delle aree

protette;

�Istruzioni operative IOAS del Servizio Foreste e Fauna;

�Norme austriache ONORM M7132 e M7133;

Materiale relativoMateriale relativo

�Questionario per la definizione degli scarti provenienti dalle utilizzazioni forestali.

�Questionario: aziende di prima lavorazione, caratteristiche aziendali e stima dei cascami destinati a fini

energetici.

�Questionario telefonico: aziende di seconda lavorazione, caratteristiche aziendali e stima dei cascami

destinati a fini energetici.

�Questionario telefonico: offerta di biomassa legnosa da produttori di legna da ardere.

�Questionario telefonico: offerta di biomassa legnosa da commercianti.

�Questionario telefonico: impiego di biomassa legnosa negli esercizi commerciali (pizzerie).

�Questionario centrali termiche di teleriscaldamento alimentate a biomassa legnosa.

�Questionario telefonico: impiego di biomassa legnosa in impianti di piccola taglia a servizio di utenze

domestiche o plurifamiliari.