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vicenza 2 febbraio 2006 incontro tecnico sulla valutazione del rischio chimico e del rischio cancerogeno Che cosa sono gli agenti cancerogeni e mutageni?

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incontro tecnico sulla valutazione del rischio chimico

e del rischio cancerogeno

Che cosa sono gli agenti cancerogeni e mutageni?

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e del rischio cancerogeno

agente cancerogeno/mutageno

1. una sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione quali

categorie cancerogene 1 o 2, stabiliti ai sensi del D.Lgs. 52/97, e

successive modifiche ed integrazioni, in attuazione di corrispondenti

Direttive Comunitarie

2. un preparato contenente una o più sostanze di cui al punto 1,

quando la concentrazione di una o più delle singole sostanze

risponde ai requisiti relativi ai limiti di concentrazione per la

classificazione di un preparato nelle categorie cancerogene 1 o 2,

stabiliti ai sensi dei D.Lgs. 52/97, e D.Lgs. 285/98

3. una sostanza, un preparato o un processo di cui all’allegato VIII,

nonché una sostanza od un preparato emessi durante un processo

previsto dall’allegato VIII

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Categorie di sostanze cancerogene

Categoria 1

Sostanze note per gli effetti cancerogeni sull’uomo.

Esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra l’esposizione dell’uomo

ad una sostanza e lo sviluppo di tumori.

Categoria 2

Sostanze che dovrebbero considerarsi cancerogene per l’uomo.

Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che l’esposizione dell’uomo ad

una sostanza possa provocare lo sviluppo di tumori, in generale sulla base di:

- adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali,

- altre informazioni specifiche.

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frasi di rischio delle sostanze e preparati cancerogeni

Per le categorie 1 e 2 è utilizzata la seguente specifica frase di rischio:

Tossico R 45 Può provocare il cancro.

Per le sostanze e i preparati che presentano un rischio cancerogeno soltanto per

inalazione (ad esempio sottoforma di polveri, vapori o fumi) deve essere

utilizzata la specifica frase di rischio:

Tossico R 49 Può provocare il cancro per inalazione

Un preparato è cancerogeno quando contiene una o più sostanze cancerogene appartenenti alle categorie 1 o 2 in concentrazione maggiore o uguale a 0.1%

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Categorie di sostanze mutagene e relative frasi di rischio

I mutageni sono agenti che aumentano la frequenza delle mutazioni

Categoria 1Sostanze note per gli effetti mutageni sugli esseri umani.Esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra l’esposizione

degli esseri umani ad una sostanza e alterazioni genetiche ereditarie

Categoria 2Sostanze che dovrebbero considerarsi mutagene per gli esseri umani. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che l’esposizione

dell’uomo ad una sostanza possa provocare lo sviluppo di alterazioni genetiche ereditarie, in generale sulla base di:

- adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali,- altre informazioni specifiche.

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Sostanze/preparati mutageni e relative frasi di rischio

Per le categorie 1 e 2 è utilizzata la seguente specifica frase di rischio:

Tossico R 46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie

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Cellule germinaliCellule somatiche

Proliferazioneincontrollata

Effettoteratogeno

Gravi alterazionifetali

Alterazionigenetiche

tumoreMalformazione

abortoaborto

Anomaliecromosomiche

Mutazione del DNA

CANCEROGENI MUTAGENI

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Sostanze classificate dalla Commissione CE (fino al 28° adeguamento) nelle categorie di cancerogenicità/mutagenicità

n. sostanze

Categoria 1 55

Categoria 2 787

Categoria 3 126

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ALLEGATO VIIIcon modifiche ed integrazioni del Decreto Legislativo 25 febbraio 2000 n. 66

Elenco di sostanze, preparati e processi

1. Produzione di auramina col metodo Michler.

2. I lavori che espongono agli idrocarburi policiclici aromatici presenti nella fuliggine, nel catrame o nelle pece di carbone.

3. Lavori che espongono alle polveri, fumi e nebbie prodotti durante il raffinamento del nichel a temperature elevate

4. Processo agli acidi forti nella fabbricazione di alcoolisopropilico

5. Il lavoro comportante l'esposizione a polvere di legno duro

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ESISTONO SOSTANZE CANCEROGENE O MUTAGENE NON CLASSIFICATE R45 R46 R49?

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), giudica cancerogeni o possibili cancerogeni

alcuni agenti o esposizioni non previsti come tali nel

D.Lgs 626/94 o in altre leggi nazionali, tra cui ad esempio la silice libera cristallina e la formaldeide.

Nella “Tabella delle malattie professionali”, cui fa

riferimento l’INAIL per l’eventuale indennizzo, sono citate alcune neoplasie per le quali è ammessa

l’origine professionale: per esempio, la polvere di

cuoio.

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Come deve procedere il datore di lavoro per applicare il D.Lgs626/94 relativamente ai cancerogeni e ai mutageni?

Il primo passo richiesto è quello di ricercare all’interno delle proprie lavorazioni l’eventuale presenza di “agenti cancerogeni”

Si devono individuare le frasi di rischio R45 R49 R46 nelle schede di sicurezza delle sostanze e dei preparati o direttamente sulle etichettature

Si possono altresì consultare le liste degli agenti R45 R49 R46 per identificare:- eventuali errori/omissioni di etichettatura- sostanze che si producono durante i processi lavorativi

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Cosa si deve fare quando si scopre che nelle lavorazioni dell’azienda esistono possibili esposizioni a cancerogeni e/o mutageni?

Il datore di lavoro deve verificare se la sostanza può essere eliminata, eventualmente sostituendola con un’altra non cancerogena

Se non è eliminabile, deve verificare la possibilità di utilizzare un sistema chiuso, in modo da ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori

Il livello di esposizione dei lavoratori all’agente cancerogeno deve comunque essere condotto al più basso valore tecnicamente possibile (impiantistica, DPI, procedure ordinarie e di emergenza)

Dopo aver fatto ciò, il datore di lavoro dovrà valutare quali sono i livelli dell’agente cui i lavoratori sono esposti (misurazioni)

Deve informare e formare i lavoratori relativamente ai rischi e alle misure di protezione

Fa sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria

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Come si deve comportare il datore di lavoro nei riguardi di agenti ritenuti cancerogeni o mutageni ma che non riportano le frasi R45 R49 o R46 ?

Queste esposizioni vanno prese in considerazione nella valutazione e nella gestione

dei rischi presenti in azienda ai fini della eliminazione o riduzione al minimo dei

rischi, della programmazione della prevenzione, della “sostituzione di ciò che è

pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso”, limitazione al minimo del

numero dei lavoratori esposti, informazione e formazione, sorveglianza sanitaria

Le procedure di intervento sono le stesse richieste per qualsiasi altra situazione di

pericolo, per la quale il datore di lavoro deve valutare i possibili rischi e decidere

la necessità di misure di prevenzione e protezione: tra i possibili effetti

dell’agente si terrà conto, in questo caso, della possibile azione cancerogena e

si adotteranno le particolari misure preventive ritenute necessarie e indicate

dalla tecnica

In ogni caso, l’approccio agli agenti cancerogeni descritto D.Lgs 626/94 appare

utilmente applicabile a tutte le situazioni di rischio cancerogeno.

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• le attività lavorative che comportano la presenza di agenti cancerogeni e/o mutageni

• i motivi per i quali sono impiegati

• i quantitativi utilizzati, prodotti o presenti come impurità o sottoprodotti

• il numero dei lavoratori esposti o potenzialmente esposti

• l'esposizione dei lavoratori e il grado della stessa

• le misure preventive e protettive applicate

• tipo dei dispositivi di protezione individuale adottati

• quanto fatto per la possibile sostituzione degli agenti cancerogeni e/o mutageni

Il documento di valutazione previsto dal D.Lgs 626/94 (DDL RSPP MC) deve contenere le seguenti informazioni:

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Quali lavoratori devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte del medico competente?

La valutazione dell’esposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in:

LAVORATORI ESPOSTI: soggetti la cui mansione ed attività prevede l’esposizione a sostanze cancerogene/mutagene

POTENZIALMENTE ESPOSTI: soggetti che lavorano con sorgenti di rischio confinate e che possono essere esposti solo accidentalmente

NON ESPOSTI: soggetti per i quali la mansione non prevede esposizione a cancerogeni/mutageni né saltuaria né indiretta

EX ESPOSTI: soggetti precedentemente classificati come esposti o soggetti classificati come potenzialmente esposti laddove si siaverificata un’esposizione accidentale

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Cos’e’ il registro degli esposti?

I lavoratori esposti sono iscritti in un registro nel quale è riportata, per

ciascuno di essi, l'attività svolta, l'agente cancerogeno utilizzato, il

valore dell'esposizione a tale agente.

Detto registro è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la

tenuta per il tramite del medico competente.

Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e il

rappresentante per la sicurezza hanno accesso a detto registro.

Il datore di lavoro consegna copia del registro all'ISPESL ed all'organo di

vigilanza competente per territorio, e comunica loro ogni tre anni, e

comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta, le variazioni

intervenute

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il registro degli esposti

Pur in assenza del decreto attuativo per l’istituzione del registro

degli esposti, si ritiene debba essere utilizzato il modello a suo

tempo concordato tra l’ISPESL, il Coordinamento delle Regioni

ed il Ministero del Lavoro, reperibile nel sito dell’ISPESL

www.ispesl.it/ispesl/sitomdl/pdf%5Cc.pdf

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COMPARTI AGENTI CE IARC ESPOSTI Formaldeide R40 1 Composti del Cromo (VI) R49 1

Produzione tessili Composti del Cd R45, R46,

R49 1

+

Produzione di abbigliamento, tranne le calzature

Formaldeide R40 1 +

Produzione calzature Tricloroetilene R45 2A + Composti del Cromo (VI) R49 1 Formaldeide R40 1

Produzione di legno, di prodotti in legno

Polveri di legno - 1

+++

Composti del Cromo (VI) R49 1 Formaldeide R40 1 Silice cristallina R49* 1

Produzione preparati chimici

Altre sostanze -

+

Composti del Cd R45, R46, R49

1

Composti del Cromo (VI) R49 1 N-nitrosodietilammina R45 2A N-nitrosodimetilammina R45 2A Composti del Ni R49 1

Produzione manufatti in gomma

IPA R45 2A, 2B

+

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COMPARTI AGENTI CE IARC ESPOSTI Silice cristallina R49* 1

Produzione di ceramiche Composti del Cr (VI) e Cd R45, R46, R49

1 +

Silice cristallina R49* 1 Composti del Cromo (VI) R49 1 Composti del Ni R49 1 Formaldeide R40 1 IPA R45 2A, 2B

Industrie di base del ferro e dell’acciaio

Fibre ceramiche refrattarie R49 2B

++

Silice cristallina R49* 1 IPA R45 2A, 2B

Fonderie di metalli non ferrosi e recupero metalli preziosi

Fibre ceramiche refrattarie R49 2B

++

Composti del Cromo (VI) R49 1 Composti del Ni R49 1 IPA R45 2A, 2B Tricloroetilene R45 2A Fibre ceramiche refrattarie R49 2B 1-3 butadiene R45, R46 2A

Metalmeccanica

Altre sostanze -

+++

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COMPARTI AGENTI CE IARC ESPOSTI Composti del Cromo (VI) R49 1 Composti del Ni R49 1 Composti del Cd R45, R46,

R49 1

Cobalto Cloruro e Solfato R49 2B

Galvanica

Altre sostanze -

++

Silice cristallina R49* 1 Composti del Cd R45, R46,

R49 1

Orafi

Composti del Ni R49 1

++

Amianto R45 1 Produzione e distribuzione elettricità, vapore, acqua, gas IPA R45 2A, 2B

+

Silice cristallina R49* 1 Polveri di legno - 1 IPA (Bitume e asfalti) R45 2A, 2B

Edilizia, manutenzione strade

Amianto R45 1

++

Antiblastici Formaldeide R40 1 Ossido di etilene R45, R46 1

Ospedali

Altre sostanze -

+++

Benzene R45 1 IPA R45 2A, 2B Benzinai e Casellanti Emissione diesel 2A

++

Amianto R45 1 Smaltimento rifiuti

Altre sostanze - +

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STOP

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Which classes of chemicals tend to be carcinogens?

_ Epoxides:Ethylene oxideEthylene oxidePropylene oxidePropylene oxide

_ Organohalogen comp.:Vinyl chlorideVinyl chloride

Carbon tetrachlorideCarbon tetrachlorideChloroformChloroformHexachlorobenzeneHexachlorobenzeneTrichloroethyleneTrichloroethylene

_ Hydrazines:__ Hydrazine (and salts)Hydrazine (and salts)

__ 1,21,2--DimethylhydrazineDimethylhydrazine

_

__ NN--Nitroso compounds:Nitroso compounds:NN--NitrosodimethylamineNitrosodimethylamine

__ Aromatic Amines:Aromatic Amines:BenzidineBenzidine

AnilineAniline

oo--AnisidineAnisidine

oo--ToluidineToluidine

__ Aromatic hydrocarbons:Aromatic hydrocarbons:

BenzeneBenzene

Benz[a]anthraceneBenz[a]anthracene

Benzo[a]pyreneBenzo[a]pyrene

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Classes of carcinogens (cont.)

_ Misc. organic compounds:

FormaldehydeFormaldehyde

AcetaldehydeAcetaldehyde

1,41,4--DioxaneDioxane

Ethyl carbamateEthyl carbamate

22--NitropropaneNitropropane

StyreneStyrene

ThioureaThiourea

ThioacetamideThioacetamide

__ Misc. inorganic comp.:Misc. inorganic comp.:

Arsenic and compoundsArsenic and compounds

Chromium and comp.Chromium and comp.

Thorium dioxideThorium dioxide

Beryllium and compoundsBeryllium and compounds

Cadmium and compoundsCadmium and compounds

Lead and compoundsLead and compounds

Nickel and compoundsNickel and compounds

Selenium sulfideSelenium sulfide

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Quando si devono applicare le norme per la protezione da agenti cancerogeni e mutageni nei luoghi di lavoro?

Le disposizioni specifiche del D.Lgs 626/94 (quelle del titolo VII) si applicano in tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni e/o mutageni a causa della loro attività lavorativa.

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La valutazione dell’esposizione deve essere fatta sempre?

Sì, il datore di lavoro deve sempre stabilire, attraverso misurazioni, qual èlivello di esposizione dei lavoratori all’agente cancerogeno.

La misurazione permette di valutare l’efficacia delle misure di prevenzione adottate, per dimostrare l’esiguità del rischio o per accertare l’assenza di un agente.

La valutazione tiene conto comunque delle caratteristiche delle lavorazioni, della loro durata e frequenza, dei quantitativi di agenti cancerogeni prodotti o utilizzati, della loro concentrazione e della capacità di penetrare nell'organismo per le diverse vie di assorbimento.

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4

4a-4b

Sostanze non valutabili per la cancerogenicità

(2 sottocategorie)

Non classificabile per la cancerogenicità per l’uomo

3

5Sostanze probabilmente non cancerogene

Probabile non cancerogeno per l’uomo

4

3

3a-3b

Sostanze da considerare con attenzione per i

possibili effetti cancerogeni sull’uomo

(2 sottocategorie)

Cancerogeno possibile

(limitata evidenza sull’uomo in assenza di sufficiente evidenza

nell’animale ed inadeguata evidenza o assenza nell’uomo)

2B

2Sostanze da considerare cancerogene per l’uomo

Cancerogeno probabile

(limitata evidenza nell’uomo e sufficiente evidenza

nell’animale)

2A

1Sostanze note per gli effetti cancerogeni

sull’uomo

Cancerogeno per l’uomo1

CECE DescrizioneIARC DescrizioneIARC

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N la valutazione del rischio da cancerogenila valutazione del rischio da cancerogenila valutazione del rischio da cancerogenila valutazione del rischio da cancerogeni SI NO

1. A seguito della valutazione del rischio chimico, è emerso che in azienda sono presenti agenti cancerogeni e/o mutageni (classificati cioè, R 45 o 49 o 46), sia come materie prime, sia come sostanze emesse durante i processi lavorativi, sia come sostanze, preparati e processi di cui all’allegato VIII del D.Lgs. 626/94?

SI NO

2. Se sì, è stata eseguita la valutazione del rischio di esposizione dei lavoratori ad agenti cancerogeni? SI NO

3. E’ stato coinvolto il Medico Competente nella valutazione del rischio? SI NO

4. E’ stato stilato un elenco delle sostanze e dei preparati con le relative schede di sicurezza? SI NO

5. E’ stata verificata la possibilità di sostituire le sostanze e/o i preparati classificati come cancerogeni? SI NO

6. E’ stata verificata la possibilità di effettuare la lavorazione in ciclo chiuso? SI NO

7. Sono state attuate misure di prevenzione e protezione per ridurre al minimo l’esposizione? SI NO

7.01 Quantitativi minimi - procedure SI NO

7.02 Numero minimo degli esposti SI NO

7.03 Contenimento ed aspirazione delle emissioni SI NO

7.04 Misurazioni per la verifica dell’efficacia e dell’efficienza degli impianti SI NO

LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA ““““CANCEROGENICANCEROGENICANCEROGENICANCEROGENI””””

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8 Le procedure di valutazione dei rischi, la relazione tecnica ed i risultati delle indagini sono stati registrati nel Documento di valutazione riportando le seguenti informazioni?

SI NO

8.01 il nome e l’indirizzo dell’azienda: SI NO

8.02 il tipo e le quantità delle sostanze cancerogene utilizzate; SI NO

8.03 la descrizione delle caratteristiche delle lavorazioni, durata, frequenza, quantitativi utilizzati;

SI NO

8.04 l’individuazione dei lavoratori potenzialmente esposti; SI NO

8.05 la procedura di misurazione (la strategia e la metodologia di campionamento, la procedura analitica, i punti di campionamento, ecc,):

SI NO

8.06 i tempi di misura (data, inizio e fine campionamento); SI NO

8.07 le concentrazioni di esposizione professionale; SI NO

8.08 tutti gli eventi o fattori che possono influenzare sensibilmente i risultati; SI NO

8.09 le indagini svolte per sostituire la sostanza cancerogena; SI NO

8.10 i provvedimenti di prevenzione e protezione adottati e da adottare. SI NO

9 E’ stato compilato il registro degli esposti? SI NO

10 E’ stata consegnata copia del registro allo SPISAL e all’ISPESL? SI NO

11 Sono stati messi a disposizione dei lavoratori, tramite i loro rappresentanti, i risultati delle valutazioni, comprese le misurazioni dell’esposizione ed i risultati collettivi ed anonimi dei controlli sanitari?

SI NO

12 I lavoratori sono stati informati e formati in merito all’esito della valutazione e sui provvedimenti di prevenzione e protezione realizzati e sui comportamenti da attuare, con frequenza almeno quinquennale?

SI NO

LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA LISTA DI CONTROLLO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA ““““CANCEROGENICANCEROGENICANCEROGENICANCEROGENI””””