Incontri -...

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8 l LEZIONE 1 1 Parliamo - Incontri a. Collega i disegni con i titoli. T CD 1 Incontri Incontri Incontri Si incontrano ballando e dopo 50 Principe azzurro cercasi via web anni ballano ancora Sempre più numerose le agenzie Lo sport aiuta i timidi matrimoniali, luogo ideale per trovare l’anima gemella Colpo di fulmine in treno b. Ti vengono in mente altri modi per conoscere nuove persone? Parlane con un compagno. 1 Ascolto - Lasciamo stare che è meglio! a. Chiudi il libro, ascolta il dialogo e poi confrontati con un compagno. b. Riascolta la conversazione e rispondi alle domande. Di che cosa si lamenta Veronica? Secondo te come si è comportato il ragazzo? 2 b. c. d. e. a. 8

Transcript of Incontri -...

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Parliamo - Incontri a. Collega i disegni con i titoli.

TCD 1

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IncontriIncontri

Si incontrano ballando e dopo 50 Principe azzurro cercasi via webanni ballano ancora

Sempre più numerose le agenzie Lo sport aiuta i timidimatrimoniali, luogo ideale per trovare l’anima gemella Colpo di fulmine in treno

b. Ti vengono in mente altri modi per conoscere nuove persone? Parlane con un compagno.

1

Ascolto - Lasciamo stare che è meglio!

a. Chiudi il libro, ascolta il dialogo e poi confrontati con un compagno.

b. Riascolta la conversazione e rispondi alle domande.

●Di che cosa si lamenta Veronica? ● Secondo te come si è comportato il ragazzo?

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b.

c.

d. e.

a.

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Riflettiamo - Passato prossimo dei verbi servili a. Ascolta ancora il dialogo e completa le frasi con i verbi mancanti coniugati al passato prossimo.

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b. Completa lo schema inserendo le frasi con i verbi volere e dovere che trovi nel testo della conversazione.

c. Quando il passato prossimo di un verbo è costruito con un verbo servile, da che cosa dipende la scelta dell’ausiliare? Parlane con un compagno.

■ Allora, Veronica, com’ ____________________

l’incontro? Racconta!● Lasciamo stare va, che è meglio!

______________________________ un disastro!■ Perché? Che _______________________ ?● Dunque, l’appuntamento era alle sette.

Io _______________________ che forse voleva prendere un aperitivo, o fare una passeggiata, e invece niente, _______________________

andare subito a mangiare.

● [...] Comunque, appena ___________________

si è messo a telefonare.■ Lì? In pizzeria?● Sì. E così ______________________ al telefono

per mezz’ora e io lì ad aspettare ...

● [...] Ha parlato tutto il tempo di lavoro, _____________________ e bevuto per tre e alla fine non mi ha neanche invitato.

■ No! _______________________ pagare tu?

AVERE ESSERE

VOLERE Maria ha voluto mangiare il gelatodopo cena.

DOVERE Ieri sono dovuto restare a casa per studiare.

POTERE Non hanno potuto pagare il conto perché non avevano abbastanza soldi.

Perche non siete potuti venire allafesta?

Esercizio Orale - Ho dovuto pagare io! - STUDENTE ALavora con un compagno. A turno, prima fai una domanda dalla tua lista, B deve scegliere unarisposta nella sua lista e rispondere usando il passato prossimo con un verbo servile. Poi scambiatevi i ruoli: ascolta la domanda di B, scegli la risposta nella tua lista e rispondi usandoil passato prossimo con un verbo servile.

Es: Domanda dello studente BChi ha pagato la cena?

Perché Leo non è venuto alla festa? Perché sei rimasto/a a casa? Dove sono andati in vacanza i tuoi figli? Cosa ha organizzato Pia per la sua festa? Ma Carla ha troppi libri!

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Risposta dello studente ADovere pagare io, perché nessuno aveva i soldi.Ho dovuto pagare io, perché nessuno aveva i soldi.

Sì, ma ieri dovere chiamare il tecnico.Dovere pagare io, perché nessuno aveva i soldi.Dovere partire in ritardo perché Tina è arrivata tardi.Perché era così ubriaco che non potere guidare.Perché avevo una forte emicrania e non potere uscire.

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Esercizio Orale - Ho dovuto pagare io! - STUDENTE BLavora con un compagno. A turno, prima ascolta la domanda di A, scegli la risposta nella tua listae rispondi usando il passato prossimo con un verbo servile. Poi scambiatevi i ruoli: fai una domanda dalla tua lista, A deve scegliere una risposta nella sua lista e rispondere usando ilpassato prossimo di un verbo servile.

Es: Domanda dello studente APerché Leo non è venuto alla festa?

Chi ha pagato la cena?Perché non sei andato/a alla festa?Quando siete partiti?Funziona il computer oggi?Perché Paolo è tornato a casa in taxi?

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Lettura - Un panino, una coca e…a. Il testo seguente è tratto dal romanzo “Amore mio infinito” dello scrittore Aldo Nove, uno degliscrittori della nuova scena letteraria italiana. Aldo Nove usa un linguaggio particolare, quasi senzapunteggiatura.

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Risposta dello studente BPerché era così stanco che non potere uscire.Perché era così stanco che non è potuto uscire.

Volere andare a Parigi perché studiano francese.Volere invitare i suoi amici a cena.Perché stavo così male che non potere andare al lavoro.Si, infatti dovere comprare un’altra libreria.Perché era così stanco che non potere uscire.

Così stavo andando in metropolitana mi è venuta fame sono andato da McDonald’s a mangiare unMcBacon sono sceso in piazza Cordusio.Ero in coda e leggevo.Quando sono arrivato alla cassa, c’era una ragazza.Non riuscivo più a capire che panino volevo ero in Piazza Cordusio in uno dei due McDonald’snevicava la sera del giorno della mia laurea con l’intenzione di mangiare un McBacon è arrivato ilmio turno alla cassa numero 3.Lei mi ha guardato mi ha detto ciao io le ho detto un Kingbacon una Coca lei ha sorriso mi hacorretto ha detto McBacon io non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi.E mi sono fatto coraggio ho continuato le ho detto che volevo anche le patatine fritte piccole tantoper guadagnare qualche secondo rimanere lì lei diventando più professionale, mi ha detto cheallora in effetti mi conveniva prendere il menu perché così potevo risparmiare quasi duemila lireMcBacon patatine bibita e mi piaceva molto come diceva duemila lire e anche come diceva menupatatine bibita le ho detto sì va bene il menu da ottomilanovecento.(...) la ragazza è ritornata con le patatine la Coca me li ha messi sul vassoio ho letto la targhettasulla camicia si chiamava Gianna le ho dato i soldi mi ha chiesto se volevo la salsa mi ha dato ilresto lo scontrino le ho detto di sì anche se non avevo mai preso né la ketchup né la maionesespecialmente da McDonald’s dove al posto della maionese ti danno la salsa per le patate che è unamaionese grassa modificata con dei pezzettini verdi, una specie di verdure.

Così, abbiamo iniziato a parlare.Io avevo il vassoio in mano.Lei stava chiudendo il coperchio della Coca.

Le ho detto che la maionese di Burghy era molto più buona che aveva gli occhi rotondi lei ancoraha sorriso ha detto che tra cinque minuti avrebbe finito di lavorare, se volevo potevo aspettarla misembrava tutto strano, la mia vita ho sorriso, le avrei voluto dire che l’aspettavo da tutta la vita.

(da Amore mio infinito, di A. Nove)

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Riflettiamo - Passato prossimo e imperfettoNel brano precedente sono presenti dei verbi al passato prossimo e all’imperfetto.

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b. Cerca nel testo le parole che corrispondono alle definizioni elencate qui sotto.Le definizioni sono in ordine.

Bisogno, voglia di mangiare …………………....................…….

Fila di persone …………………....................…….

Macchina che nei negozi contiene e registra i soldi …………………....................…….

Non ero capace, non potevo …………………....................…….

Titolo di studio che ottieni quando finisci l’università …………………....................…….

Ha riso in silenzio e leggermente …………………....................…….

Era utile e vantaggioso per me …………………....................…….

Spendere pochi soldi …………………....................…….

Oggetto che un impiegato porta sulla camicia dove è scritto il suo nome …………………....................…….

Differenza tra il prezzo di qualcosa e i soldi pagati per comprarla …………………....................…….

Biglietto che ricevi quando compri una cosa, per provare l’acquisto …………………....................…….

Oggetto che si usa per coprire scatole, etc. …………………....................…….

fame

PASSATO PROSSIMO IMPERFETTO

mi è venuta fame sono andato da McDonald’s

sono arrivato alla cassa

è arrivato il mio turno alla cassa numero 3.

Lei mi ha guardato, mi ha detto ciao io le ho detto un Kingbacon una Coca, lei ha sorriso

stavo andando in metropolitana

ero in coda e leggevo

c’era una ragazza

ero in Piazza Cordusio

nevicava

io non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi

Leggi la colonna dei verbi al passato prossimo e poi quella dei verbi all’imperfetto. Secondo teperché l’autore ha scelto di usare questi tempi del passato? Prova a spiegare che cosa vuole esprimerecon il passato prossimo e con l’imperfetto.

Passato prossimo

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Imperfetto

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Scriviamo - Messaggeria di Cupido Leggi questo messaggio, tratto dal blog di Libero WebLove. Immagina di essere uno dei due protagonisti e scrivi una mail ad un amico dove racconti come è continuata la storia.

Nel 2002 mi sono iscritta alla Messaggeria di Cupido e così un giorno... mi è arrivatoun messaggio... ho risposto e da lì.... fiumi di parole, mail interminabili e interminabili telefo-nate. Dopo sei mesi l’incontro... io non riuscivo a guardarlo negli occhi, ... eravamo innamora-ti... ma.... lui era sposato...... Da lì promesse di un futuro insieme, incontri clandestini, fino aquando non decide di lasciare la moglie... e da lì l’inizio e la fine della nostra storia…….

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Esercizio scritto - Riscrittura al passato prossimo e imperfettoRiscrivi il seguente brano cambiando i verbi dal presente al passato prossimo e all’imperfetto.

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Parliamo - Un panino, una coca e...Come continua la storia tra Matteo (così si chiama il protagonista del racconto) e Gianna?Parlane con un compagno.

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Una sera esco da casa della mia ragazza. Sono

stanco. La strada verso casa è lunga, da Capo

Posillipo a Salvator Rosa, quasi un viaggio da

una parte all’altra di Napoli. Vado verso la

fermata dell’autobus. C’è vento, foglie e

cartacce vengono sospinte sull’asfalto. Una

bella luna risplende sul mare. Vicino alla

fermata, c’è un ragazzo seduto. Quando mi

vede si alza e mi chiede con un esitante

italiano: “Ma gli autobus passano qui, ora?”

Cominciamo a parlare: è dello Sri Lanka, nel

suo paese studia matematica ma in Italia

lavora nelle case dei ricchi, fa il domestico.

Poi arriva un altro ragazzo. Chiede una

sigaretta e notizie sui bus; ci scambiamo

informazioni sulle nostre destinazioni e

finalmente arriva l’autobus.

(adattato da www.anm.it)

Una sera sono uscito da casa della mia

ragazza. Ero stanco.………………......…............……

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Lettura - Webmania: un concorso letterarioa. Il testo seguente ha partecipato a Webmania, un concorso letterario che ha l’obiettivo di esplorare

il rapporto tra i giovani e i linguaggi delle nuove tecnologie e di valorizzare il ruolo del Web, come stimolo per la comunicazione.

Mi chiamo Matteo, ho 18 anni e studio al Liceo. Ho un motorino, un cane dinome Gianduia e una collezione di bottiglie di birra vuote.Mio babbo ha i baffi e una collezione di vinili degli anni ’60; io scarico la musicada Internet e non sono mai riuscito a condividere la sua passione.Anche mia mamma ha i baffi, ma cerca di tenere nascosta la cosa, le piace pensaredi “tenersi informata” guardando la tivù. Io leggo le notizie sul sito dell’ANSA e poivado a vedere cosa ne scrivono negli altri paesi, consultando gratis i siti dei maggio-ri quotidiani esteri. Lei mi sgrida perché devo studiare e smettere di sprecare il miotempo davanti al computer.Mio fratello ha 30 anni, una laurea otte-

nuta lo scorso mese e va alle sfilate contro il G8. Fa tanto l’alterna-tivo ma poi si compra le maglie firmate e gli infradito a 80 euronei Centri Commerciali. Io ho ordinato su un sito le BlackSpotSneaKers, scarpe no logo e no profit realizzate per contrastare ilmonopolio della Nike. Sono più belle delle sue e costano anche dimeno.

Amo Internet e Google è il mio oracolo.Frequento molte comunità virtuali, ho diversi nomi, tante perso-nalità e mi diverto un sacco. Quando chatto uso lo pseudonimo di Stardust. Mia mamma è terrorizzatadalla “Minaccia Mussulmana” (con due S, che servono da rafforzativo). Io parlo spesso con Ibrahim, chevive in Medio Oriente e prega cinque volte al giorno, ma non mi sembra proprio un tipo capace di spaven-

tare qualcuno. Passa il tempo a pensare alle ragazze e a cercare di indovinareche faccia hanno sotto il velo. Mi ha dato la ricetta dei Kubbeh, e io gli ho in-segnato a preparare la pizza. Non mi ha ancora detto come gli è venuta. Sono il moderatore di un Forum sui fumetti e i cartoni animati giapponesi. Io e gli altri utenti della comunità scarichiamo i cartoni dai programmi peerto peer e poi li traduciamo nella nostra lingua. Molti hanno già i sottotitoli ininglese. Sul forum ci scambiamo i cartoni tradotti, i link più interessanti.Spesso arrivano degli utenti esterni, che ci fanno i complimenti per il nostrolavoro.Scusate, ora devo andare: mio babbo non ha piacere che io stia troppo tempodavanti allo schermo, e sta urlando - come al solito - che questa casa non è uninternet point. Adesso vado a parlare un po’ con loro altrimenti si sentonoesclusi e mi dicono che sto diventando autistico perché sono sempre chiusoin me stesso e non imparo mai ad interagire con gli altri. ;-)

(da Federica Zamagna - www.grinzane.it)

b. Secondo te che cosa pensano di Matteo suo fratello e i suoi genitori?Definiresti Matteo un ragazzo socievole?

c. In che senso secondo te questo testo rappresenta il rapporto tra i giovani e i linguaggi delle nuove tecnologie? E in che senso valorizza il ruolo del web?

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11 Riflettiamo - Pronomi diretti, indiretti e riflessivi a. Cerca nel testo tutti i pronomi diretti, indiretti e riflessivi.

Quanti sono? _________

b. Inserisci nello schema le frasi che contengono i pronomi che hai trovato, e scrivi a cosa fanno riferimento i pronomi, come nell’esempio.

Pronomi diretti Pronomi indiretti Pronomi riflessivi

le ( = a lei, alla mamma) piacepensare di “tenersi informata”.

Esercizio orale - Mi chiamo Matteo... - STUDENTE ALavora con un compagno. A turno, prima fai una domanda dalla tua lista, B deve scegliere larisposta nella sua lista e formulare una frase usando un pronome. Poi scambiatevi i ruoli: ascolta ladomanda di B, scegli la risposta nella tua lista e rispondi usando un pronome.

Es: Domanda dello studente BDa dove scarica la musica Matteo?

Il fratello di Matteo compra gli infradito. Dove?Alla mamma di Matteo piace qualcosa. Cosa? Perché la mamma sgrida Matteo? Dove ha comprato Matteo le sue scarpe?Matteo ha insegnato a Ibrahim a fare qualcosa. Cosa?

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Risposta dello studente AInternetLa scarica da Internet.

pensare alle ragazzeprogrammi peer to peerInternetsito dell’Ansanon interagisce con gli altri

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Esercizio orale - Mi chiamo Matteo... - STUDENTE BLavora con un compagno. A turno, prima ascolta la domanda di A, scegli la risposta nella tua listae formula una frase usando un pronome. Poi scambiatevi i ruoli: fai una domanda dalla tua lista,A deve scegliere una risposta nella sua lista e rispondere usando un pronome.

Es: Domanda dello studente AIl fratello di Matteo compra gli infradito. Dove?

Da dove scarica la musica Matteo?Dove legge le notizie Matteo?Che cosa dicono i genitori a Matteo?A Ibrahim piace pensare a qualcosa. A cosa?Da dove scarica i cartoni Matteo?

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Esercizio scritto - Riscrittura: passato prossimo, imperfetto e pronomiRiscrivi il testo cambiandolo dalla prima alla terza persona singolare.

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Risposta dello studente Bcentri commercialiLi compra nei centri commerciali.

la pizzasito Internet centri commercialitenersi informata con la TVnon studia abbastanza

Così stavo andando in metropolitana mi è

venuta fame sono andato da McDonald’s a

mangiare un McBacon sono sceso in piazza

Cordusio. Ero in coda e leggevo.

Quando sono arrivato alla cassa, c’era una

ragazza. (...)

Lei mi ha guardato mi ha detto ciao io le ho

detto un Kingbacon una Coca lei ha sorriso mi

ha corretto ha detto McBacon io non riuscivo a

staccare gli occhi dai suoi. (...)

E mi sono fatto coraggio ho continuato le ho

detto che volevo anche le patatine fritte piccole

tanto per guadagnare qualche secondo

rimanere lì lei diventando più professionale,

mi ha detto che allora in effetti mi conveniva

prendere il menu perché così potevo

risparmiare quasi duemila lire McBacon

patatine bibita e mi piaceva molto come diceva

duemila lire.

Così stava andando in metropolitana…...............

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14 Esercizio orale - Una storia d’amore?Lavora con un compagno, metti in ordine i disegni e inventa una storia.

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Ascolto - Eri piccola così di Fred Buscaglionea. Adesso ascolta la canzone “Eri piccola così” di Fred Buscaglione e inserisci i participi passati

mancanti.

T’ho veduta. T’ho seguita. T’ho fermata. T’ho ________________________.Eri piccola, piccola, piccola. Così.M’hai ________________________. Hai taciuto. Ho pensato “Beh, son _____________________”.Eri piccola, piccola, piccola. Così.Poi, è _____________________ il nostro folle amore che ripenso ancora con terrore.M’hai stregato. T’ho creduta. L’hai _____________________, t’ho_____________________.Eri piccola, piccola, piccola. Sì, così.T’ho viziata. Coccolata: latte, burro, marmellata.Eri piccola, piccola, piccola. Così.Che cretino sono _____________________, anche il gatto m’hai_____________________.Ma eri piccola. Eh, già. Piccola, piccola. Così.Tu fumavi mille sigarette, io facevo il grano col tresette.Poi un giorno m’hai piantato per un tipo svaporato.T’ho _____________________. T’ho scovato.L’ho guardato. S’è squagliato.Quattro schiaffi t’ho servito.Tu m’ hai _____________________ “Disgraziato”. La pistola m’hai puntato. Eh...Ed un colpo m’hai sparato. Ah, sì. Eh.Spara! Spara! E spara!E pensare che eri piccola, ma piccola, tanto piccola. Così.

b. A quali espressioni della canzone corrispondono le frasi seguenti?

Non hai detto niente. ___________________________________________

Guadagnavo i soldi giocando a carte. ___________________________________________

M’hai lasciato per un uomo poco interessante. ___________________________________________

T’ho trovato ___________________________________________

Se ne è andato immediatamente ___________________________________________

c. La canzone di Fred Buscaglione è diversa dalla storia che hai raccontato? Se sì, quale preferisci e perché? Parlane con un compagno.

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CAROL D.si divide tra Minneapolis e Roma. Ha pubblicato due romanzi e insegna scrittura creativa. Il suo ultimo romanzo,“The Queen’s Soprano”, narra le vicende diuna giovane cantante nella Roma barocca.

Convenzioni sociali e buone maniereSebbene gli italiani siano molto tolleranti verso gli stranie-ri, un visitatore che non si preoccupi di capire le differenzeculturali e comportamentali rischia di commettere dellegaffe, forse anche di offendere i suoi nuovi amici italiani.Prima di tutto si rischia di offendere gli italiani se si trattal’Italia come casa propria. Ricordo il mio primo giorno inuna scuola di lingua italiana. Due studenti americanisono arrivati con i cappellini rovesciati 1 e la coca-cola inmano, e appena 2 si sono seduti si sono tolti le scarpe. Glialtri studenti erano evidentemente offesi da questo mododi trattare la classe come il proprio soggiorno.Ci sono anche differenze nel modo di stringere amicizie.Noi americani tendiamo a fare amicizia velocemente, eamiamo rivelare particolari intimi della nostra vita, men-tre gli italiani sono poco inclini 3 a rivelare fatti personalie sono più cauti nel creare nuovi rapporti d’amicizia. Pernoi la profondità di un’amicizia si misura sulla profon-dità dei segreti, che ci “confessiamo”. Da molti italiani ilveloce approccio confessionale americano è spesso perce-pito come falso, nevrotico o peggio curiosamente inge-nuo e presuntuoso. Anche la diversa concezione deltempo può causare malintesi 4. Per noi americani “il

tempo è denaro”, ci preoccupiamo di non perderetempo o di “fare buon uso del tempo”. Non capiamoquanto il tempo sia per noi una merce 5 finché non ci im-battiamo 6 in una cultura, come quella italiana, in cuinon ha la stessa funzione.Se sei invitato a cena per le 8, per esempio, è perfettamen-te accettabile arrivare alle 8:30. Anzi, un amico italiano miha detto che se si arriva a casa di qualcuno esattamente al-l’ora fissata, si è percepiti come pignoli 7. Mi ha consigliatodi arrivare sempre con almeno 15 minuti di ritardo.Un’altra fonte di malintesi è la diversa percezione dellospazio fisico. Per esempio, in un cinema un americanoquasi sempre lascerà dei posti vuoti tra sé e un estraneo 8,mentre un italiano gli si siederà accanto senza pensarcidue volte. La differenza riguarda anche il modo di guar-dare. In America c’è un vecchio detto: “It’s not polite tostare”. In Italia lo sguardo è una forma di comunicazio-ne. La gente guarda in modi che a un americano sem-brano aggressivi o sensuali, e che invece esprimono soloun’abitudine culturale. Infine il modo forse più ovvio in cui americani e italianirischiano di non comprendersi è l’uso del “tu” e del“Lei”. Mi ha sorpreso scoprire che una mia amica italia-na desse ancora del “Lei” alla suocera con cui abitava damolti anni. Quando le ho chiesto perché lo facesse miha detto che era una forma di rispetto. Rispetto e buonemaniere sono ancora valori importanti nella società ita-liana, e se si è in dubbio, meglio sbagliare rivolgendosi 9

alle persone formalmente, così almeno si mostrerà con-siderazione per un paese di cui si è ospiti.

Caffè culturaleCaffè culturale

1backwards; 2as soon as; 3inclined; 4misunderstandings; 5commodity; 6we bump into; 7fussy; 8stranger; 9to address, speak to.

Leggendo l’articolo di Carol, quali usi e abitudini degli italiani pensi che ti affascinerebbero e a qualiinvece faresti fatica ad adattarti?

CON OCCHI DI STRANIERO

PER FARCI UN’IDEA

a. Le immagini rappresentano comportamenti normali per un italiano che a uno straniero potrebbero sembrare inappropriati. Quali? Discutine con i compagni e con l’insegnante.

b. Quali tra questi comportamenti sarebbero inappropriati per te?

Gli italiani si voltanoGli italiani si voltano Saluti e baciSaluti e baci

Lavorare con lentezzaLavorare con lentezza

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Digita “Italians” nel motore di ricerca di Google Italia e esplora il forum diBeppe Severgnini o altri siti di italianinel mondo. Cerca altre testimonianze di italiani all’estero per farti un’ideamigliore di come questi “espatriati”guardano all’Italia e del modo in cui si confrontano con la cultura del paeseche li ospita.

Il piacere di essere italianiCaro Beppe, cari Italians,abito a Londra da poco tempo. Sono arrivato a settembre 2003come matricola1 in un’università londinese. Ero entusiasta ditutto ciò che era inglese: uova, pancetta e fagioli a colazione,cena alle sei, birre di qualità, saldi di gennaio, maggiore riserva-tezza e “flemma” 2, cibi pronti, l’integrazione etnica, e tanto altroancora. Dopo un anno di esperimenti ho subito una leggeracrisi d’identità. Mi sono reso conto che alcuni aspetti dell’essereinglese non mi piacevano molto. Ha contribuito molto la con-vivenza con due studentesse (inglesi purissime), delle quali unami ha detto di essere stata in Italia. Delle molte sue impres-sioni una mi ha colpito: non le erano piaciuti gli italiani.Mi ha detto che lei e la sua amica erano state “harassed”,perché, testualmente 3: “Continuavano a guardarci, e ognitanto un ragazzo qualsiasi s’avvicinava facendo domande”.Non so se le mie risate l’abbiano offesa o meno, però que-sto mi ha fatto riflettere, e ho finalmente scoperto la bel-lezza del tipico, forse stereotipato carattere italiano: aperto,poco incline al sottinteso 4, coraggioso, azzardato 5 e profon-damente felice di vivere. Ho apprezzato anche tratti com-portamentali come farsi il sugo per la pasta da sé piuttostoche 6 comprarlo pronto. In qualunque situazione ci troviamo, specie all’estero, credo chedovremmo adattarci per quanto possibile agli usi e costumi loca-li, però conservare nel cuore e nei nostri comportamenti unatraccia distintiva, che ricordi a noi ed indichi ad altri che siamoorgogliosi della nostra identità. Domani farò colazione con uova e pancetta e berrò lager al pub,ma parlerò apertamente coi miei amici e magari chiederò a qual-che bella ragazza “Come ti chiami?” Senza riservatezza e “sub-tlety” inglesi.Luca

La sindrome dell’espatriatoSalve a tutti, leggo Italians da molto tempo, ma è la prima volta che mi sonoconvinto a scrivere. Vivo a Monaco di Baviera da 5 anni eanche io, come tanti altri Italians, vivo sentimenti molto con-trastanti nei confronti del nostro caro Belpaese. In particolarecredo di essere afflitto ormai cronicamente dal “male dell’espa-triato”, che consiste nello star male sia nel paese che ci ospita siain quello di origine. Indubbiamente Monaco offre una serie di vantaggi “pratici”che rendono la vita più gradevole 7: mezzi pubblici funzionanti

in modo impeccabile, piste ciclabili 8 ovunque, servizimolto sviluppati per i portatori di handicap, molti spaziverdi, criminalità praticamente assente e così via. Però l’umanità, il calore, i sorrisi della gente, io qui pro-prio non li ho trovati! Giro per le strade e mi sembra tuttocosì “terribilmente” pulito, quasi asettico, senza emozione.Non si sentono cani abbaiare 9, non si vedono per stradabambini giocare al pallone. E poi questi tedeschi io litrovo così burberi 10, attaccati inflessibilmente alla lorodisciplina, come quando il conducente dell’autobus tichiude la porta sul naso perché sei arrivato con un attimo

di ritardo o il panettiere si rifiuta di farti entrare 10 secondidopo l’orario di chiusura. Eppure11 quando torno a Napoli tutto finisce per darmi fastidio.Dalla sporcizia per le strade, al traffico disordinato, all’ineffi-cienza degli uffici amministrativi, alla scarsità di mezzi pubbli-ci, al rumore dei clacson. Non mi ci sento più a casa, sonocome un turista rompiscatole 12 che non fa altro che criticare! È senza dubbio vero che partendo ci si arricchisce 13 molto, maè altrettanto 14 vero che questo non sempre è fonte di felicità. Michele

1first-year student; 2phlegmatic character, as in English reserve; 3in her words; 4understatement; 5audacious; 6rather than; 7pleasant; 8bicycle paths; 9to bark, barking; 10grumpy; 11Just the same; 12bothersome; 14one becomes richer; 14equally.

In quali aspetti le esperienze e le opinioni di Luca e Michele ti sembrano simili e in quali invece ti sembrano differire?

NOTIZIE DALL’ITALIA

L’ITALIA IN RETE

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Italians

BEPPE SEVERGNINI scrive per il “Corriere della Sera” dal 1995,e dal 1998conduce “Italians” (www.corriere.it/severgnini), il più frequentato forum on-linedel giornalismo italiano. È stato corrispondente in Italia per “The Economist” dal1996 al 2003. Nel 2004 è stato votato “European Journalist of the Year”.

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