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16/09/2018 1 Incontrare la sordità a scuola: Incontrare la sordità a scuola: opportunità e difficoltà opportunità e difficoltà per i ragazzi ipoacusici e sordi per i ragazzi ipoacusici e sordi Pordenone, 18/09/2018 1 S.C. OTORINOLARINGOIATRIA - PN Direttore: Dott. V. Giacomarra Centro di Audiologia e Fonetica Ref.: P.O. Paola Bolzonello Padiglione B – 6° piano Centro di Audiologia e Fonetica Ref.: P.O. Paola Bolzonello Padiglione B – 6° piano COLLABORAZIONI: - Rete pediatrica - I.R.C.C.S. «Burlo Garofolo» (TS) - Dip. Neuropsichiatria infantile - Ditte IC e Protesiche - UNIPD (attività tirocinio e docenze) - Associazioni (FIADDA, Prematuri si nasce, Associazione Laringectomizzati) - Istituzioni scolastiche Patologie dell’orecchio Problematiche uditive e vestibolari Disturbi comunicativi e della voce Patologie dell’orecchio Problematiche uditive e vestibolari Disturbi comunicativi e della voce DIMENSIONI: - Geografica - Istituzionale - Agenzie pubbliche - Associazioni private DOVE OPERIAMO: Reparto ORL Ambulatorio ORL U.O. Pediatria Reparti vari (consul. Logoped. a pazienti con esiti chirurgici) U.O. ORL –sede di S. Vito al Tagliamento Punti nascita: AOSMA, S. Vito, Policlinico San Giorgio Mandato: programma salute Mandato: programma salute 2 Prevenzione: Diagnosi e trattamento: Riabilitazione, counselling e presa in carico: Sociale: Formazione, ricerca, sviluppo: - Screening uditivo neonatale - Diagnostica precoce bambino/adulto - Percorsi di protesizzazione in prova - Centro di 2° livello per diagnosi infantili - Centro di 3° liv. per impianti cocleari nell’adulto –F.V.G. - Patologie audiologiche - Patologie vestibolari - Otochirurgia - Protesizzazione acustica - Impianti cocleari - Disturbi del linguaggio e della comunicazione - Paziente Oncologico - Progetto CCM 2013 Min. Salute - Progettazione e sviluppo modelli formativi audiologici - Ambiente acustico scolastico - Ricerca clinica (progetto “Minù”: trial clinico controllato multicentrico) - Percorsi di protesizzazione acustica - Rapporto con associazioni (“Fiadda Umbria”, “Prematuri si nasce” e “Ass. Laringectomizzati”) - Scuola 3 Percorsi, intervento e ricerca in audiologia pediatrica Il deficit uditivo permanente è il piu comune difetto sensoriale dell’infanzia ed è una condizione ad altissimo rischio comunicativo. La deprivazione sensoriale nei periodi di massima recettività compromette sia la funzionalità del sistema uditivo sia lo sviluppo corticale e cognitivo Per un bambino con un deficit uditivo significativo è difficile se non impossibile acquisire abilità linguistiche sociali e cognitive che possano permettergli di cogliere appieno le successive opportunità scolastiche e sociali. Dott.ssa Eva Orzan 2016 4 Screening e re- screening Valutazione audiologica PASS senza FATT di RISCHIO PASS con FATT di RISCHIO REFER Sorveglia nza 1. mese di vita Punto nascita entro i 3 mesi di vita se screening, entro 1 mese dalla richiesta se sorveglianza Servizio locale val.audiologica ai bilanci di salute 1-36 mesi Pediatra di famiglia COORDINAMENTO REGIONALE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DELLA SORDITA’: organizazione, formazione, epidemiologia, divulgazione Presa in carico diagnostica e terapeutica Centro di diagnosi e cura della sordità Vigilanza 5 6

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16/09/2018

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Incontrare la sordità a scuola:Incontrare la sordità a scuola:

opportunità e difficoltà opportunità e difficoltà

per i ragazzi ipoacusici e sordiper i ragazzi ipoacusici e sordi

Pordenone, 18/09/2018 1

S.C. OTORINOLARINGOIATRIA -

PNDirettore:

Dott. V. Giacomarra

Centro di Audiologia e

FoneticaRef.: P.O. Paola Bolzonello

Padiglione B – 6° piano

Centro di Audiologia e

FoneticaRef.: P.O. Paola Bolzonello

Padiglione B – 6° piano

COLLABORAZIONI:

- Rete pediatrica

- I.R.C.C.S. «Burlo Garofolo» (TS)

- Dip. Neuropsichiatria infantile

- Ditte IC e Protesiche

- UNIPD (attività tirocinio e

docenze)

- Associazioni (FIADDA, Prematuri si

nasce, Associazione Laringectomizzati)

- Istituzioni scolastiche

• Patologie dell’orecchio

• Problematiche uditive e

vestibolari

• Disturbi comunicativi e della voce

• Patologie dell’orecchio

• Problematiche uditive e

vestibolari

• Disturbi comunicativi e della voce

DIMENSIONI:

- Geografica

- Istituzionale

- Agenzie

pubbliche

- Associazioni

private

DOVE OPERIAMO:

• Reparto ORL

• Ambulatorio ORL

• U.O. Pediatria

• Reparti vari (consul. Logoped. a

pazienti con esiti chirurgici)

• U.O. ORL – sede di S. Vito al

Tagliamento

• Punti nascita: AOSMA, S. Vito,

Policlinico San Giorgio

Mandato:

programma salute

Mandato:

programma salute2

Prevenzione:

Diagnosi e trattamento:

Riabilitazione, counselling

e presa in carico:

Sociale:

Formazione, ricerca, sviluppo:

- Screening uditivo neonatale

- Diagnostica precoce bambino/adulto

- Percorsi di protesizzazione in prova

- Centro di 2°°°° livello per diagnosi infantili

- Centro di 3°°°° liv. per impianti cocleari

nell’adulto – F.V.G.

- Patologie audiologiche

- Patologie vestibolari

- Otochirurgia

- Protesizzazione acustica

- Impianti cocleari

- Disturbi del linguaggio e della

comunicazione

- Paziente Oncologico

- Progetto CCM 2013 Min. Salute

- Progettazione e sviluppo modelli formativi

audiologici

- Ambiente acustico scolastico

- Ricerca clinica (progetto “Minù”: trial clinico

controllato multicentrico)

- Percorsi di protesizzazione acustica

- Rapporto con associazioni (“Fiadda Umbria”,

“Prematuri si nasce” e “Ass. Laringectomizzati”)

- Scuola

3

Percorsi, intervento e ricerca in audiologia pediatrica

Il deficit uditivo permanente è il piu comune difetto sensoriale

dell’infanzia ed è una condizione ad altissimo rischio

comunicativo.

La deprivazione sensoriale nei periodi di massima recettività

compromette sia la funzionalità del sistema uditivo sia lo

sviluppo corticale e cognitivo

Per un bambino con un deficit uditivo significativo è difficile se

non impossibile acquisire abilità linguistiche sociali e cognitive

che possano permettergli di cogliere appieno le successive

opportunità scolastiche e sociali.

Dott.ssa Eva Orzan 2016

4

Screening

e re-

screening

Valutazione

audiologica

PASS

senza

FATT di

RISCHIO

PASS con

FATT di

RISCHIO

REFER

Sorveglia

nza

1. mese di vita

Punto nascita

entro i 3 mesi di vita

se screening, entro

1 mese dalla

richiesta se

sorveglianza

Servizio locale

val.audiologica

ai bilanci

di salute

1-36 mesi

Pediatra

di

famiglia

COORDINAMENTO REGIONALE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DELLA SORDITA’:

organizazione, formazione, epidemiologia, divulgazione

Presa in carico

diagnostica e

terapeutica

Centro di

diagnosi e cura

della sordità

Vigilanza

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Cosa sentirete/ascolterete…

la sordità questa sconosciuta Udito: cenni anatomo-fisiologiciIpoacusia e sordità: aspetti diagnosticiTerapia e trattamento

I Ragazzi questi sconosciuti:eterogeneitàinvisibilità

Incontrare a scuola la sorditàL’ambiente scolasticoAmbiente e relazioniSpunti per lavorare meglio

7

Cosa mi direte voi..

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Udito: come funziona

Hearing Health Foundation10

Udito: come funziona

Med-El11

Udito: come si misura

• audiogramma

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L’INDAGINE AUDIOLOGICA MIRA A L’INDAGINE AUDIOLOGICA MIRA A

FORMULARE UNA DIAGNOSI FORMULARE UNA DIAGNOSI DIDI SEDE SEDE DIDI

LESIONE e VALUTARE LO STATO EFFETTIVO LESIONE e VALUTARE LO STATO EFFETTIVO

DELLE STRUTTURE UDITIVE.DELLE STRUTTURE UDITIVE. 14

• Audiometria Tonale

• Audiometria Vocale

• Impedenzometria

• Otoemissioni Acustiche

• Potenziali evocati uditivi (ABR)

• Controllo protesico

95.41.1

95.41.2

95.42

20.39.1

89.15.1

95.48.1 e 95.48.215 16

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Simulazioni 1

1

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Simulazioni 2

2

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Simulazioni 3

3

20

Simulazioni 4

4

21

• Terapia medica

• Terapia chirurgica

• Terapia protesica (Apparecchio Acustico, Impianto Cocleare

o Apparecchio Acustico osteo-integrata)

22

Differenza tra AA e impianto cocleare

Apparecchio AcusticoElaboratore di segnali

che fornisce una amplificazione controllata

Impianto cocleareOrecchio artificiale elettronico che

ripristina la percezione uditiva

Ha la funzione di filtro acustico e di trasduttore del messaggio sonoro

Modalità di processamento diverse da cui si

hanno approcci-interventi –risultati diversi23

Differenza quantitativa e qualitativa

• Con l’impianto i tempi di acquisizione del linguaggio sono molto più brevi

• La modalità di acquisizione del linguaggio nel caso di IC è “normale”(sostituisce organo di senso deficitario con organo funzionante)

• nel caso dell’apparecchio l’organo rimane deficitario (cerco solo di correggere lo stimolo)

• Il ragazzo impiantato è in grado di seguire la conversazione anche di chi sta alle spalle, nell’altro caso non è mai possibile

• Il ragazzo impiantato può parlare al telefono , l’altro in pochi casi

• Nel ragazzo protesizzato esiste sempre il problema del lessico ridotto, delle preposizioni dei verbi, che sono legati al feed-back mancante

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L’Impianto Cocleare

L’impianto Cocleare è

l’unico

dispositivo

medico attualmente in

grado di

sostituire

completamente un organo di

senso 25

Conosciamo l’impianto cocleare (AB)

26

Che cos’è l’impianto cocleare (M)

27

SORDITA’ A 360°

Aspetti cliniciRelazionaliSocialiEmotiviTecnologici amministrativi

Ogni perdità uditiva deve essere pensata e lavorata tenendo conto d i tutti questi aspetti

28

ABCi sentiamo a scuola

29

Le domande dei docenti di fronte ad un alunno

(bambino/ragazzo) sordo

• Quanto e come sente il bambino? • Cosa implica questa perdita uditiva? Cosa capisce? Come bisogna parlargli?• A chi posso rivolgermi per ricevere informazioni complete?• Quali sono le cause della sua perdita uditiva? • Di che tipo è questa perdita?• Quando è subentrata la perdita? • Che tipo di rieducazione e scolarizzazione ha già ricevuto il bambino?• Quali informazioni ho ricevuto? Sono sufficienti?• Come affronto gli scambi verbali? • Quale pedagogia devo usare?• Come posso accettare la sordità e farla accettare ai compagni senza pietismo?• Cosa devo pretendere da lui e fino a dove devo accettare le conseguenze della sua

diversità? • Quali sono i criteri importanti per decidere l’opportunità di un inserimento

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ETEROGENEITA’

• Gli studenti sordi che potreste incontrare saranno tanto diversi uno dall’altro da rendere quasi inutile la stessa definizione del termine sordità.

• Handicap invisibile

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• ….

• Tipologia di ragazzi

• Età

• Causa

• Grado di sordità

• Progressività

• Comorbidità

• ……

• I diversi fattori da tener presente tolgono alla parola sordo qualsiasi significato respingendo qualunque generalizzazione

SORDITA’ è un termine generalmente usato per indicare una popolazione non omogenea

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Tipologia di ragazzi

• Studenti sordi che sembrano udenti• Studenti segnanti• Segnanti e oralisti assieme bene –o entrambi male• Non comunicatori• Portatori di apparecchi acustici• Senza ausilii• Solo in un orecchio• Uno o due impianti cocleari• Genitori sordi/o genitori udenti• Deficit associati• Studenti immigrati/stranieri

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Distinzione fra ragazzi sordi figli di genitori sordi o figli

di genitori udenti

Genitori udenti

• educati principalmente all’oralismo;

• Spesso sottoposti all’impianto cocleare.

• esposti alla lingua dei segni raramente.

Da un punto di vista psicologico Rischi:

• Dover sopperire a un suo deficit o a una sua mancanza.

• Non frequenterà altri ragazzi sordi come lui per rincorrere una normalità che gli è stata negata.

• Farsi accettare dai coetanei udenti

• L’identificazione nei confronti del genitore dello stesso sesso, tipica dell’evoluzione dell’adolescenza, sarà più difficile perchè il figlio percepisce il genitore udente come diverso da lui e inarrivabile con conseguenze negative sulla costruzione dell’identità.

Genitori sordi

• Crescono in un ambiente dove la sordità è una condizione naturale e vengono esposti a una lingua (la lingua dei segni) che viene appresa spontaneamente dal bambino sordo fin dalla nascita;

• La sordità non viene percepita come un deficit ma come una caratteristica che li distingue dalla maggioranza.

Da un punto di vista psicologico

• Il rapporto con i genitori sarà più disteso

• Permangono difficoltà di integrazione con il mondo degli udenti

• L’adolescente sordo avrà sviluppato amicizie e relazioni con i pari che non lo faranno sentire isolato. Nella comunità, avrà sempre una sua collocazione che gli permetterà di sentirsi gratificato con ripercussioni positive sull’immagine di sé.

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Distinzione fra ragazzi sordi figli di genitori sordi o figli

di genitori udenti

Sia i ragazzi sordi figli di genitori sordi, che figli di genitori udenti avranno comunque difficoltà nella relazione con i pari udenti sia per le difficoltà di comunicazione, sia per la difficoltà di accettazione della diversità e sia per il senso di estraneità che il sordo vive nei confronti della realtà degli udenti che, non essendo da lui mai sperimentata, fatica a comprendere.

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ETEROGENEITA’

• Sordità diverse a cui corrispondono:

• bisogni diversi

• Ascolti diversi

• Soluzioni diverse

• Risultati ???

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Vita sociale

Apprendimento

Comprensione

Ascolto

Udito

Immagine

Immagine

Valutazione della sordità oltre l’impairment

Impairment

Disfunzione neurosensorialerisultante in una perdita uditiva

espressa in deciBel

Disabilità

Qualunque limitazione nellacapacità di svolgere un’attivitànelle modalità consideratenormali per un essere umano

Handicap

Svantaggio che limiti o impediscaad un individuo lo svolgimento diun ruolo considerato normalerispetto ad età, sesso, fattoriculturali e sociali.

37

D

Iffi

CoLt

à

Di

aSc

O

lt

o

38

Udito: senso attraverso il quale una persona o unanimale recepisce un suono

Ascolto: udire con attenzione e intenzione (Kiessling,2003).

Sforzo: allocazione deliberata di risorse allo scopo disuperare gli ostacoli nel perseguimento di unobiettivo (Kahnemann, 1973, Pichora Fuller et al, 2016)

Sforzo Uditivo (listening effort - sforzo d’ascolto)allocazione deliberata di risorse cognitive alloscopo di superare ostacoli nel perseguimento diun obiettivo di ascolto. (Pichora Fuller et al, 2016)

Fatica Uditiva (listening fatigue): esaurimento dienergia mentale che risulta dall’applicazionecontinua di uno sforzo durante un compito diacolto.

Top-Down

Bottom - Up

Lavoro sulla consapevolezza uditiva

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Sforzo uditivo = Carico cognitivo

Fattori correlati al segnale sonoro

Degradazione del segnaleAccento di chi parla

Timbro vocale

Fattori correlati all’ascoltatore

LinguaRitardo cognitivo

Difetto di elaborazione uditiva

Ipoacusia

Fattori correlati all’ambiente

RumoreRiverberi

Messaggi multipli(effetto cocktail party)

Lavoro sulla consapevolezza uditiva

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Aumento eccessivodel carico cognitivo durante l’ascolto

Perdita di interesse verso l’ascolto

Minore utilizzo della comunicazione uditivo-

verbale

Ricorso a strategie comunicative non

verbali

Lavoro sulla consapevolezza uditiva

41

La memoria

è uno strumento molto

strano,

uno strumento

che può restituire,

come il mare,

dei brandelli,

dei rottami,

magari a distanza di

anni..."

Primo Levi

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La memoria uditiva, dopo la memoria visiva, nella maggior

parte delle persone, è il senso più utilizzato nella vita di tutti i

giorni.

Se vogliamo ricordare un brano, una poesia, un discorso di un

parente, l'abbaiare di un cane, il suono di un vetro che si

rompe, il rumore di un petardo che scoppia, basta pensarlo e

in qualche modo dentro la nostra testa una memoria si attiva,

producendo un "suono" nella nostra mente o meglio, quello

che abbiamo cercato e quello che la nostra memoria ci sta

fornendo

43

Memoria uditiva

L' udito non serve solo per sentire suoni ma anche e sopratutto, a rendereimmortali emozioni e accadimenti della nostra vita, legate ai suoni.L'orecchio ascolta, il cervello li trasforma in ricordi.Lo sciabordio delle onde del mare ci riporta alle vacanze durante l'adolescenza, all' emozione dei primi baci.Le note di certe canzoni ascoltate in momenti per noi speciali, diventano lacolonna sonora dei nostri ricordi, delle nostre storie.

Anche mentre mangiamo, gli stimoli uditivi contribuiscono ad arricchire leinformazioni sensoriali che il cervello riceve riguardo al cibo. Quandointroduciamo in bocca del cibo, gli stimoli uditivi interni, unendosi a quellitattili, creano già delle aspettative circa quello che stiamo per mangiaregrazie appunto ai due sistemi di memoria, quella uditiva e quella tattile. Adesempio, se il cioccolato non fa “ciock” o una patatina non fa “croc”, eccoquesto dovrebbero farci subito pensare e insospettire che forse non stiamomangiando qualcosa che ci darà piacere.

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Cosa comporta inserire a scuola una bambino/ragazzo sordo?

• Sentire e ascoltare NON sono la stessa cosa

• L’ambiente scolastico è quello che «agevola meno l’apprendimento» perché in presenza di rumore le difficoltà percettive dello studente ipoacusico aumentano

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• Ascoltare per il ragazzo ipoacusico è un processo difficile che comporta un importante sforzo cognitivo, quindi non può farlo se non presta la massima attenzione.

• Le difficoltà maggiori sono legate alla decodificazione e comprensione del linguaggio orale.

• I tempi di attenzione sono ridotti perché deve utilizzare anche la lettura labiale

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L’ASCOLTO

• Il rumore è un elemento importante di cui tenere conto soprattutto in classe

• La capacità di capire le parole non dipende tanto dal livello di intensità del parlato quanto dal rapporto segnale/rumore

• Il grado in cui un sottofondo rumoroso influenza uno studente dipende da:

• - tipo e grado di deficit uditivo• - tipo di protesizzazione (IC o AA)• Sensibilità individuale al rumore

47

Non tutti i rumori interferiscono allo

stesso modo

• Poco interferenti: rumori regolari di situazioni dell’ambiente(ventilatore..proiettore..)

• Moderatamente interferenti: rumori meno prevedibili(stridore di una sedia, caduta di oggetti,..)

• Molto interferenti: conversazioni multiple sovrapposte

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La normativa prevede 35-45 dB (A) livello

max. di rumore (DPCM 142 DEL 30/03/2004)

In realtà:

• 65-80 dB (A) asili (specie negli spazi comuni)

• 55-65 dB (A) elementari

• 50-55 dB (A) superiori

• Per una buona intelligibilità il rapporto S/R deve essere di almeno 15 dB

Seminario dr Bovo Ferrare 2009

49 50

• Gli studenti ipoacusici richiedono un rapporto S/R fino a 15 dB superiore agli altri studenti

• L’insegnante che spiega alla lavagna ed è girato di spalle, toglie intensità e chiarezza al segnale e impedisce di integrare con la modalità visiva

• Ad ogni raddoppio della distanza si perdono 6 dB di intensità

• In presenza di rumore gli studenti riconoscono dal 10 al 25 %di parole in meno rispetto ad un adulto giovane

• Molti studenti con otiti ricorrenti che provocano ipoacusia trasmissiva con un rapporto S/R di 12 dB perdono circa il 50% delle parole dell’insegnante (per studenti con apparecchio acustico)

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Quali strategie?

• Ambiente: scelta dell’aula più idonea

• Aula: dove posizionare lo studente

• Insegnante:

1. comportamenti atti a favorire l’accettazione e l’inserimento sociale dello studente

2. stile comunicativo e qualità delle consegne ai fini dell’apprendimenti

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53

Ambiente

• Scegliere un aula lontana da fonti di rumore (aula di musica/palestra/strada/traffico..)

• Ridurre il più possibile rumori di sottofondo

• Utilizzare materiali anti rumore(feltrini alle sedie, paracolpi alle porte, ..)

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Aula

Posizionare correttamente il ragazzo in funzione del dispositivo utilizzato (IC, AA o bimodale):

• IC: lato dell’impianto rivolto verso l’insegnante

• AA: studente di fronte all’insegnante, non parlare passeggiando o scrivendo alla lavagna, viso esposto alla luce, non coprire il viso con fogli o libri

• IC e AA (bimodale): studente di fronte all’insegnante, oppure se possibile parlato vicino al lato con AA, rumore dal lato con IC.

N.B. Trattare soggettivamente ogni

caso, consultando – ove possibile –

la clinica di riferimento.

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Integrazione sociale

I risultati ottenuti dallo studente sordo dipendono in buona parte anche dall’abilità dell’insegnante di sensibilizzare il resto della classe alle esigenze del loro compagno:

• Spiegare apertamente qual è il problema per poter facilitare l’accettazione e il normale inserimento del compagno

• Spiegare alcune regole semplici da rispettare all’interno dell’aula che possono aiutare lo studente sordo a sentire meglio

• Controllare sempre prima dell’inizio della lezione il livello del volume e verificare che le pile siano cariche (fare riferimento alla famiglia o alla clinica)

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APPRENDIMENTO:ATTENZIONE

• Viene spesso riportato che si distrae facilmente e presenta bassi livelli attentivi

• Lo studente ipoacusico è continuamente sottoposto allo SFORZO di mantenere viva l’attenzione sia uditiva che visiva durante la comunicazione verbale

• È quindi costretto a restare costantemente vigile per periodi prolungati ed è quindi facilmente intuibile che sarà facilmente affaticabile

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Sarà cura dell’insegnante:

• Individuare tempi e modalità per potergli permettere piccole pause (consegnare materiale ai compagni, uscire per qualche min dall’aula..

• Adottare alcune strategie /comportamenti comunicativi che possano favorire lo studente sordo

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Progettare l’attività didattica

• Tenere in considerazione le conoscenze culturali e lacompetenza linguistica dell’alunno rispetto all’argomento

• Evidenziare il glossario dei nuovi termini• Anticipare all’insegnante di sostegno gli argomenti che

verranno trattati in classe per consentirle di munirsipreventivamente del materiale che consenta di favorirel’attenzione e la partecipazione dell’alunno in classe

• Adattare il testo alle capacità dell’allievo: ricompattare,integrare con immagini o schemi, evidenziare concettichiave

• Ove necessario semplificare il testo evidenziando i concettinuovi o complessi

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STILE COMUNICATIVO come parlare?

Il linguaggio non è fatto solo di parole e frasi, ma di frasiinserite in un contesto comunicativo.

Tenere conto di ciò può aiutare l’alunno, perché laconoscenza preventiva del contesto e dell’argomentone agevola la comprensione

(anche in riabilitazione ..).

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• Non gridare o parlare con intensità troppo elevata (può determinare delle distorsioni che rendono ancora più difficile la comprensione)

• Usare frasi brevi, semplici, con grammatica e sintassi corrette• Parlare con ritmo rallentato ma non scandito• Fornire istruzioni usando i gesti oltre alle parole (ad es. indicare il materiale di cui si sta parlando)

• Farlo partecipe di tutto ciò che avviene in classe e che a lui può sfuggire (es allertarlo se qlc entra in classe mentre lui è chino sul quaderno e nonse ne accorge)

• Evitare l’uso troppo frequente di frasi subordinate• Essere disponibili a riformulare i messaggi ambigui• Nel corso delle spiegazioni ricorrere all’uso di uno schema del discorso in modo da

preparare l’alunno all’argomento• Fare uso di materiale illustrativo inerente all’argomento (fotografie, lim, immagini, programmi

software, …)

• Aiutarlo ad ampliare il patrimonio lessicale (molti studenti ipoacusici presentano un deficit lessicale

anche quando gli altri livelli linguistici rientrano nella norma- lessico a macchia di leopardo)

• Nelle interrogazioni non essere incalzanti e lasciare allo studente il tempo di elaborare la richiesta (i nostri tempi non sono i loro)

• Parlare uno per volta aiutare lo studente al rispetto del turno comunicativo• Verificare la corretta comprensione delle consegne

STILE COMUNICATIVO: come parlare?

61

CONVERSAZIONI MULTIPLE

• Durante le attività che richiedono discussioni tra alunni,potrebbe essere utile disporre i banchi in semicerchio inmodo da consentire una facile visione dei compagni

• Identificare gli studenti chiamandoli per nome, in modo che lostudente possa individuare chi sta parlando

• Se si ha l’impressione che lo studente non abbia individuato ilparlante o non abbia avuto il tempo di stabilire un contattovisivo o non abbia compreso il contenuto dell’intervento,ripetere o riassumere le domande/risposte del compagno

• Rispettare il turno comunicativo

62

• FM

• Telecoil

GLI AUSILI TECNOLOGICI

Aumento della qualità d’ascolto

• LIM Integrazione comunicativa visiva

63

IL SISTEMA FM

La modulazione di frequenza (FM) è utile ogni qualvolta la comunicazione è posta al centro dell’attenzione.

Il sistema FM per i portatori di AA e IC è composto da un trasmettitore che capta la voce dell’oratore e la trasmette via onde radio (senza fili, direttamente a un piccolo ricevitore FM collegato all’apparecchio acustico o all’IC)

64

L’uso di un sistema FM facilita notevolmente la comunicazione nelle situazioni difficili:

• rumori di sottofondo, riunioni affollate,

• stanze con scarsa qualità acustica,

• all’università: oratore distante,

• convegni di lavoro,

• al ristorante,

• In automobile.

IL SISTEMA FM

65

Il sistema è costituito da un microfono per rilevare il suono (ad es. Parole pronunciate) e un amplificatore che elabora il segnale, che viene quindi inviato a un cavo ad anello. Un cavo ad anello è un filo fisso posizionato attorno al perimetro di un'area specifica. Quest'area può essere piuttosto grande, ad esempio un teatro o un aeroporto e aree di servizio pubblico, o piuttosto piccola, per esempio un’aula scolastica.

Il filo invia quindi il segnale direttamente agli apparecchi acustici di coloro che si trovano nella stanza quando i loro apparecchi acustici sono impostati in modalità T

Il telecoil in un apparecchio acustico (chiamato anche t-switch o t-coil) è una piccola bobina di filo attorno a un nucleo che indurrà una corrente elettrica nella bobina quando è in presenza di un sistema ad anello attivato. Con un telecoil, l'apparecchio acustico "sente" il segnale magnetico dal sistema ad anello e quindi amplifica quel segnale.

IL TELECOIL con sistema ad anello

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GLI ACCESSORI TECNOLOGICI

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Cosa richiedere al momento dell’iscrizione a scuola di

un ragazzo ipoacusico

• Lim

• Strumentazione idonea per la trascrizione in tempo reale delle lezioni (sottotitolazione)

• Miglioramento acustico dell’aula con: pannelli fonoassorbenti, cartelloni alle pareti per diminuire il riverbero, feltrini o gommini sotto le sedie, porta dell’aula chiusa

• Sistema di amplificazione per tutta la classe

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Strategie per favorire una buona

comunicazione in classe

• Controllare che il locale sia ben illuminato e che il viso del docente sia sempre in luce

• Evitare il tono della voce troppo alto perché deforma l’articolazione• Parlare con un ritmo rallentato ma non scandito, prolungando il suono delle

vocali• Esporre il pensiero in maniera chiara ed ordinata,scegliendo il lessico in

maniera appropriata• Evitare l’uso troppo frequente di subordinate• Essere disponibili a riformulare messaggi ambigui• Durante la spiegazione, ricorrere all’uso di uno schema del discorso, scritto

sulla lavagna, facendo riferimento ad esso ogni volta che si introduce un nuovo argomento

• Usare materiale illustrato• Spiegare al ragazzo ciò che avviene in classe anche in sua assenza

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Per i compagni di classe.

• Porsi di fronte e mai in controluce per permettergli di leggere le labbra.

• Muovere le labbra né troppo velocemente, né troppo lentamente, né tenendole chiuse, né tenendole esageratamente aperte.

• Evitare di avere sciarpe, foulard o altro che coprano la bocca.

• Se il ragazzo non riesce a comprendere ciò che viene detto, ripetere provando a cambiare vocaboli simili.

• Non impressionarsi per la voce strana. Si tratta solo di abituarsi alla comprensione

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La compensazione a scuola

Riabilitazione e compensazione sono interventi che possono considerarsi opposti dal momento che agiscono su piani diversi:

La riabilitazione è limitata nel tempoe mira al recupero di una disfunzionelavorando sulle difficoltà/funzionideficitarie. Questa attività vieneattuata in ambito clinico (es. lalogopedista)

La compensazione mira alraggiungimento di un risultatoprivilegiando le funzioni integre asupporto di quelle deficitarie. Taleattività viene attuata in ambitodidattico (es. l’insegnante che usa iltesto scritto per disambiguare ilmessaggio orale)

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Strumenti compensativi

• Strategie compensative

• Tecnologie compensative

• Competenze compensative

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STRATEGIE COMPENSATIVE

• Usare sempre il codice grafico-visivo (grafici, mappe, schemi..) e quello scritto

• Facilitare la memorizzazione /organizzazione delle informazioni utilizzando la memoria visiva

• Potenziare le capacità di lettura e concentrazione

• Rafforzare le relazioni sociali (lavoro di gruppo meglio se piccolo)

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Tecnologie compensative

• Trascrizione in tempo reale della lezione (software di riconoscimento vocale)

• Sistemi di sottotitolazione del materiale audio –visivo presentato in classe

• LIM per integrare l’informazione verbale con quella visiva

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COMPETENZE COMPENSATIVE

• Favorire l’acquisizione di abilità e atteggiamenti personali che consentano al ragazzo ipoacusico di comprendere l’importanza delle strategie compensative

• Sviluppare la consapevolezza che le informazioni visive sono molto utili per compensare gli effetti negativi dalla ridotta percezione uditiva

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..E l’insegnante di sostegno?

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Ottimo lavoro,

credo che basti solo

ottenere qualche piccolo dettaglio qui.

qui

avviene

Il miracolo

out

Start

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Per essere un professionista in crescita

hai bisogno di stare sempre

sul confine della tua incompetenza,

perciò qualche volta

dobbiamo proprio fare un salto nel vuoto

D. Luterman

Paola Bolzonello - Formatore, Audiometrista, Counsellor 78

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Per informazioni:

[email protected]

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Paola Bolzonello - Formatore, Audiometrista, Counsellor 79