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SISTEMA BIBLIOTECARIO INTERCOMUNALE LAGORAI BIBLIOTECA ALBANO TOMASELLI DI STRIGNO BIBLIOTECA DI CASTELLO TESINO BIBLIOTECA DI PIEVE TESINO IN BIBLIOTECA PROPOSTE DI LETTURA 12 LUGLIO 2012 SUPPLEMENTO A “IL FOGLIO DI STRIGNO“ 2/2011 REG. STAMPA TRIBUNALE TRENTO 1016 DD 25/11/98 RIVOLTA E RASSEGNAZIONE Jean Améry (Bollati Boringhieri) La persona che invecchia, dice Améry, sperimenta il futuro come negazione della spazialità, perché ciò a cui va incontro è la morte che lo toglierà dallo spazio. Se il giovane è una creatura del tempo, ad esso e non al mondo definitivamente legata, perché ha alle spalle la vita, cioè tempo raccolto, vissuto, trascorso. Tanto minore è il tempo davanti a lui e tanto maggiore è il tempo in lui; egli quindi in quanto individuo che invecchia è solo tempo, ne sperimenta l’irreversibilità e tanto più lotta contro di esso, tanto più gli ap- partiene e riconosce che la sua attesa è rivolta alla morte. Un secondo aspetto dell’invecchiamento è l’estraneità a sé stessi. Il corpo trasmette a chi invecchia una nuova consapevolezza di sé, egli diviene sempre più partecipe di un io privo di mondo, perché in parte diviene tempo, accumulo di ricordi, e in parte diviene sempre più corpo. NelI’invecchiare, dice Améry, io sono attraverso il mio corpo e contro di lui, mentre in gioventù ero senza il mio corpo e con lui. Da questa perdita d’identità nasce un’ulteriore conseguenza: il vecchio è ormai solo ciò che è e non ciò che potrebbe essere, il mondo non gli fa più credito di un fu- turo, non gli chiede cosa farai, ma cosa hai fatto; il suo è quindi un esistere fuori della realtà storica. I GIOVANI NON ESISTONO Viaggio allucinante nel mondo dei vecchi Stefano Benzoni (Isbn Edizioni) La popolazione del mondo occidentale invec- chia, l’anziano torna a dominare la cultura pop e il mercato. In questa provocatoria raccolta di interventi sul rapporto tra vecchi, potere e cultura popolare, uno sguardo im- pietoso sull’Italia di oggi nella mani dei giovani di ieri. All’insegui- mento di vip settantenni trasfigurati da bisturi e capelli sintetici che affollano spiagge esotiche sciogliendosi al sole, resistono nel fortino della loro pensione contornati da nuovi oggetti per il piacere. Pro- gettano il loro futuro a scapito di quelli che restano e parlano molto dei giovani. Lo sguardo di Pietro Adamo, Carlo Antonelli, Massimo Coppola, Enzo D’Antonio, Marco Giusti, Giacomo Papi e Alberto Piccinini sul fenomeno che trasforma la società, modifica mode e costumi, sceglie i palinsesti tv, manda in crisi le maggioranze. LA VALUTAZIONE PSICOLOGICA DELL’ANZIANO M. Rosa Baroni; Anna Getrevi (Carocci) Come distinguere i piccoli deficit cognitivi che si accompagnano ai normali processi di invec- chiamento dai primi sintomi delle demenze e in generale dell’invecchiamento patologico? Come distinguere un reale deterioramento cognitivo da uno stato temporaneo dovuto a problemi della sfera affettiva? Come valutare l’influenza dell’ambiente di vita sul benessere psicologico dell’anzia- no? Per rispondere a questi interrogativi la valutazione psicologica dell’anziano deve essere necessariamente multidimensionale e deve considerare gli aspetti biologici, psicologici e ambientali. Il libro presenta vari metodi di ricerca sui processi psicologici dell’invecchia- mento e una rassegna critica dei principali strumenti e test oggi a disposizione degli psicologi. 2008: ODISSEA NELL’OSPIZIO Fabio Bianchi, Mario Bianco (Mondadori) C’è il nonno che dall’oculista ha chiesto delle “lenti fotoromantiche”, quello che lamentan- dosi dell’ospedale con il figlio ha sentenziato: “Qui è come essere nel Bronxon” e quell’al- tro che al ristorante ha chiesto “un piatto di baccalà mentecatto”. Strafalcioni, barzellette, piccole storielle e tanto altro ancora compongono “Mio nipote c’ha il televisore al plasmon”, divertente e tenera raccolta di umorismo che ha per oggetto e per protagonisti i nonni italiani. È dalle loro bocche, digiune di latino, inglese e di nuove tecnologie, che arrivano le espressioni più buffe e i neologismi più incredibili. LA FORZA DEL CARATTERE. LA VITA CHE DURA James Hillman (Adelphi) Non sempre è giusto cedere al fascinoso luogo comune secondo il quale chi muore giovane è caro agli dei, perché “così come il carattere guida l’in- vecchiamento, l’invecchiamento guida il carattere”. La senilità, quindi, non è un caso, né una dannazione, né l’abominio di una medicina moderna devota alla longevità, ma la condizione naturale e necessaria affinché si verifichino l’intensificazione e la messa a punto del nostro carattere, ossia della forma del nostro durare. Ma anche se il carattere sopravvive per immagini, invec- chiare è una forma d’arte che ogni essere umano deve affrontare perché la vecchiaia si configuri come una “struttura estetica” che permetta di svolgere il ruolo archetipico di avo cui ogni anziano è chiamato. LA TERZA ETÀ Simone de Beauvoir (Einaudi) “I vecchi sono degli esseri umani? A giudicare dal modo con cui sono trattati nella nostra società, è lecito dubitarne. Per questa società, essi non hanno le stesse esigenze e gli stessi diritti degli altri membri della collettività: a loro si rifiuta anche il minimo necessario. Per tranquillizzare la coscienza della collettività, gli ideologi hanno forgiato miti, del resto contraddittori, che incitano l’adulto a vedere nell’anziano non un suo simile, ma un “altro”: il saggio venerabile che domina dall’alto il mondo terrestre, o il vecchio folle stravagante e vanesio.” Riproposta a distanza di tempo, l’indagine di Simone de Beauvoir sulla condizione degli anziani nella vita contemporanea. STORIA DELLA VECCHIAIA DALL’ANTICHITÀ AL RINASCIMENTO Georges Minois (Laterza) Georges Minois, autore del saggio La storia della vecchiaia: dall’ antichità al rinascimento, sostiene che con l’età ci possiamo elevare al di sopra delle convenzioni a cui l’adul- to deve sottomettersi. Il vecchio libero da queste costrizioni può esprimere e sviluppare pienamente la sua creatività. Un po’ come accade durante l’infanzia. Succede a chi riesce a conservare in sé il bambino della sua infanzia e a chi non si piega ai pregiudizi di una società che vede gli anziani fragili e dipendenti. Se non ci sono gravi patologie, l’anziano può continuare a essere intellet- tualmente molto vivace. AVRÒ CURA DI TE Sophie Fontanel (Mondadori) Anche i genitori invecchiano e per un figlio è sempre difficile accettarlo. Come affrontare le loro nuove debolezze, fragilità, le conti- nue richieste di attenzioni, e l’ineluttabilità della loro disperazione. È inevitabile sentirsi impreparati a diventare genitori dei propri genitori ma è una situa- zione che prima o poi ogni figlio si trova davanti. Ed è di questo delicato momento che ci parla Sophie Fontanel. Ci racconta di una madre di ottantasei anni, con la memoria che va e viene, che ogni tanto cade e si fa male, che improvvisamente ha bisogno di cure continue e che non sa più stare da sola. Ci descrive come la sua vita di donna in carriera, indipendente, libera si trasformi radicalmente. I sensi di colpa, le preoccupazioni, le corse in ospe- dale, le vacanze cancellate all’ultimo momento. Ma Sophie Fontanel ci parla anche del grande amore che le unisce, della loro complicità, dei segreti, le confidenze, di quel rapporto unico e speciale che solo una madre e una figlia hanno. E di come in un momento come questo, in cui le parti sembra- no invertite, in realtà un figlio ha ancora tanto da imparare dal proprio genitore. IO MI RICORDO Giacomo Papi (Einaudi) Il DVD è il racconto di una storia emotiva del secolo scorso. I giochi dei bambini di una volta, la paura dei bombardamenti, l’emo- zione di un viaggio di nozze in 500. La storia sono i cadaveri per le strade di Caltanissetta visti da un bambino una mattina di guerra, è il canto Lili Marlene dei tedeschi accampati una notte in Lucania. Sono i ricordi di Andrea Camilleri: l’arrivo dei pescherecci a Porto Empedocle, le luci di Sfax in Tunisia, i fatti di sangue narrati dai cantastorie e una lettera che inviò a Mus- solini e la risposta che ottenne. E ancora, Franca Valeri rievoca il varietà nel primo dopoguerra. E poi Mario Monicelli, Enzo Bear- zot, Oscar Luigi Scalfaro. Ma è nelle parole della gente comune che il passato si fa più vivido. E il Novecento sfila davanti: case di ringhiera nella Torino operaia, case d’appuntamento in Emilia, la vita a Trastevere negli anni Cinquanta, piccole storie di bombar- damenti, fame, amore e liberazione. Il libro riflette sulla trasfor- mazione della storia al tempo di Internet e sull’impatto del digitale sulla memoria personale e collettiva. DE SENECTUTE DE AMICITIA M. Tullio Cicerone (Mondadori) La vecchiaia intesa non come decadimento fisico ma come “fine attiva” della vita, e l’amicizia come “cardine della moralità”, un bene acquisito a beneficio dell’intera comunità. Due fondamentali trattati filosofici composti da Cicerone un anno prima della morte. Opera importante ieri come oggi. La virtù, sommo bene, nascerà in parte anche grazie a questo scritto oggi più che mai attuale. I SEGNI DEL TEMPO. METAMORFOSI DELLA VECCHIAIA NELL’ARTE DELL’OCCIDENTE Mark G. D’Apuzzo (Compositori) Il volume ripercorre attraverso i secoli il tema iconografico della vecchiaia. Dall’arte greca al Medioevo, dall’Umanesimo all’età moderna, dall’età dei lumi all’Ottocento. Vasi, sculture, miniature, cofanetti e dittici in avorio, disegni, dipinti illustrano come le diver- se società dell’epoca vedevano e rappresentavano l’anziano. APPRENDERE PER ASSISTERE Qualificazione delle assistenti familiari straniere: bisogni e orientamen- ti delle famiglie trentine Nora Lonardi (Provincia autonoma di Trento) Negli ultimi anni il dibattito pubblico ha portato alla luce nel nostro paese un aspetto tanto crescente e diffuso quanto sovente trascu- rato dalle istituzioni pubbliche e dalle rappresentazioni sociali: il ricorso a manodopera straniera per soddisfare l’ampia e complessa domanda di servizi in ambito sociosanitario e della cura. Sco- po del lavoro qui presentato è stato quello di dar voce a diversi soggetti interessati dall’intreccio tra assistenza familiare e fenome- no migratorio. Con loro si è inteso approfondire i diversi aspetti che riguardano la dimensione del rapporto di lavoro, mettendo a confronto poi i vissuti dell’assistente e dell’assistito (o dei familiari). Ma non si è trattato di scandagliare soltanto le dinamiche di questo atipico sistema di risposta ad uno dei maggiori problemi sociali del nostro tempo, ovvero quello dell’assistenza. L’obiettivo della ricerca è anche quello di fornire indicazioni a coloro che si interrogano non solo sull’adeguatezza delle principali risposte adottate a livello locale ai problemi che si creano in questo settore, ma anche su quali siano le migliori opzioni di gestione delle principali proble- matiche che si presentano attualmente, con particolare attenzione alle prospettive di crescita professionale di chi è inserito nel settore dell’assistenza alla persona.

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Proposte di lettura del Sistema bibliotecario Lagorai - 12 luglio 2012

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SISTEMA BIBLIOTECARIO INTERCOMUNALE LAGORAI

BIBLIOTECA ALBANO TOMASELLI DI STRIGNOBIBLIOTECA DI CASTELLO TESINOBIBLIOTECA DI PIEVE TESINO

IN BIBLIOTECAPROPOSTE DI LETTURA

12 LUGLIO 2012SUPPLEMENTO A “IL FOGLIO DI STRIGNO“ 2/2011

REG. STAMPA TRIBUNALE TRENTO 1016 DD 25/11/98

RIVOLTA E RASSEGNAZIONEJean Améry (Bollati Boringhieri)La persona che invecchia, dice Améry, sperimenta il futuro come negazione della spazialità, perché ciò a cui va incontro è la morte che lo toglierà dallo spazio. Se il giovane è una creatura del tempo, ad esso

e non al mondo definitivamente legata, perché ha alle spalle la vita, cioè tempo raccolto, vissuto, trascorso. Tanto minore è il tempo davanti a lui e tanto maggiore è il tempo in lui; egli quindi in quanto individuo che invecchia è solo tempo, ne sperimenta l’irreversibilità e tanto più lotta contro di esso, tanto più gli ap-partiene e riconosce che la sua attesa è rivolta alla morte. Un secondo aspetto dell’invecchiamento è l’estraneità a sé stessi. Il corpo trasmette a chi invecchia una nuova consapevolezza di sé, egli diviene sempre più partecipe di un io privo di mondo, perché in parte diviene tempo, accumulo di ricordi, e in parte diviene sempre più corpo. NelI’invecchiare, dice Améry, io sono attraverso il mio corpo e contro di lui, mentre in gioventù ero senza il mio corpo e con lui. Da questa perdita d’identità nasce un’ulteriore conseguenza: il vecchio è ormai solo ciò che è e non ciò che potrebbe essere, il mondo non gli fa più credito di un fu-turo, non gli chiede cosa farai, ma cosa hai fatto; il suo è quindi un esistere fuori della realtà storica.

I GIOVANI NON ESISTONOViaggio allucinante nel mondo dei vecchiStefano Benzoni (Isbn Edizioni)La popolazione del mondo occidentale invec-chia, l’anziano torna a dominare la cultura

pop e il mercato. In questa provocatoria raccolta di interventi sul rapporto tra vecchi, potere e cultura popolare, uno sguardo im-pietoso sull’Italia di oggi nella mani dei giovani di ieri. All’insegui-mento di vip settantenni trasfigurati da bisturi e capelli sintetici che affollano spiagge esotiche sciogliendosi al sole, resistono nel fortino della loro pensione contornati da nuovi oggetti per il piacere. Pro-gettano il loro futuro a scapito di quelli che restano e parlano molto dei giovani. Lo sguardo di Pietro Adamo, Carlo Antonelli, Massimo Coppola, Enzo D’Antonio, Marco Giusti, Giacomo Papi e Alberto Piccinini sul fenomeno che trasforma la società, modifica mode e costumi, sceglie i palinsesti tv, manda in crisi le maggioranze.

LA VALUTAZIONEPSICOLOGICA DELL’ANZIANOM. Rosa Baroni; Anna Getrevi (Carocci)Come distinguere i piccoli deficit cognitivi che si accompagnano ai normali processi di invec-chiamento dai primi sintomi delle demenze e in generale dell’invecchiamento patologico?

Come distinguere un reale deterioramento cognitivo da uno stato temporaneo dovuto a problemi della sfera affettiva? Come valutare l’influenza dell’ambiente di vita sul benessere psicologico dell’anzia-no? Per rispondere a questi interrogativi la valutazione psicologica dell’anziano deve essere necessariamente multidimensionale e deve considerare gli aspetti biologici, psicologici e ambientali. Il libro presenta vari metodi di ricerca sui processi psicologici dell’invecchia-mento e una rassegna critica dei principali strumenti e test oggi a disposizione degli psicologi.

2008: ODISSEA NELL’OSPIZIO Fabio Bianchi, Mario Bianco(Mondadori)C’è il nonno che dall’oculista ha chiesto delle “lenti fotoromantiche”, quello che lamentan-dosi dell’ospedale con il figlio ha sentenziato: “Qui è come essere nel Bronxon” e quell’al-tro che al ristorante ha chiesto “un piatto

di baccalà mentecatto”. Strafalcioni, barzellette, piccole storielle e tanto altro ancora compongono “Mio nipote c’ha il televisore al plasmon”, divertente e tenera raccolta di umorismo che ha per oggetto e per protagonisti i nonni italiani. È dalle loro bocche, digiune di latino, inglese e di nuove tecnologie, che arrivano le espressioni più buffe e i neologismi più incredibili.

LA FORZA DEL CARATTERE. LA VITA CHE DURAJames Hillman (Adelphi)Non sempre è giusto cedere al fascinoso luogo comune secondo il quale chi muore

giovane è caro agli dei, perché “così come il carattere guida l’in-vecchiamento, l’invecchiamento guida il carattere”. La senilità, quindi, non è un caso, né una dannazione, né l’abominio di una medicina moderna devota alla longevità, ma la condizione naturale e necessaria affinché si verifichino l’intensificazione e la messa a punto del nostro carattere, ossia della forma del nostro durare. Ma anche se il carattere sopravvive per immagini, invec-chiare è una forma d’arte che ogni essere umano deve affrontare perché la vecchiaia si configuri come una “struttura estetica” che permetta di svolgere il ruolo archetipico di avo cui ogni anziano è chiamato.

LA TERZA ETÀSimone de Beauvoir (Einaudi)“I vecchi sono degli esseri umani? A giudicare dal modo con cui sono trattati nella nostra società, è lecito dubitarne. Per questa società, essi non hanno le stesse esigenze e gli stessi diritti degli altri membri

della collettività: a loro si rifiuta anche il minimo necessario. Per tranquillizzare la coscienza della collettività, gli ideologi hanno forgiato miti, del resto contraddittori, che incitano l’adulto a vedere nell’anziano non un suo simile, ma un “altro”: il saggio venerabile che domina dall’alto il mondo terrestre, o il vecchio folle stravagante e vanesio.” Riproposta a distanza di tempo, l’indagine di Simone de Beauvoir sulla condizione degli anziani nella vita contemporanea.

STORIA DELLA VECCHIAIA DALL’ANTICHITÀ AL RINASCIMENTOGeorges Minois(Laterza)Georges Minois, autore del saggio La storia

della vecchiaia: dall’ antichità al rinascimento, sostiene che con l’età ci possiamo elevare al di sopra delle convenzioni a cui l’adul-to deve sottomettersi. Il vecchio libero da queste costrizioni può esprimere e sviluppare pienamente la sua creatività. Un po’ come accade durante l’infanzia. Succede a chi riesce a conservare in sé il bambino della sua infanzia e a chi non si piega ai pregiudizi di una società che vede gli anziani fragili e dipendenti. Se non ci sono gravi patologie, l’anziano può continuare a essere intellet-tualmente molto vivace.

AVRÒ CURA DI TESophie Fontanel(Mondadori)Anche i genitori invecchiano e per un figlio è sempre difficile accettarlo. Come affrontare le loro nuove debolezze, fragilità, le conti-nue richieste di attenzioni, e l’ineluttabilità della loro disperazione. È inevitabile sentirsi

impreparati a diventare genitori dei propri genitori ma è una situa-zione che prima o poi ogni figlio si trova davanti. Ed è di questo delicato momento che ci parla Sophie Fontanel. Ci racconta di una madre di ottantasei anni, con la memoria che va e viene, che ogni tanto cade e si fa male, che improvvisamente ha bisogno di cure continue e che non sa più stare da sola. Ci descrive come la sua vita di donna in carriera, indipendente, libera si trasformi radicalmente. I sensi di colpa, le preoccupazioni, le corse in ospe-dale, le vacanze cancellate all’ultimo momento. Ma Sophie Fontanel ci parla anche del grande amore che le unisce, della loro complicità, dei segreti, le confidenze, di quel rapporto unico e speciale che solo una madre e una figlia hanno. E di come in un momento come questo, in cui le parti sembra-no invertite, in realtà un figlio ha ancora tanto da imparare dal proprio genitore.

IO MI RICORDOGiacomo Papi(Einaudi)Il DVD è il racconto di una storia emotiva del secolo scorso. I giochi dei bambini di una volta, la paura dei bombardamenti, l’emo-zione di un viaggio di nozze in 500. La storia sono i cadaveri per le strade di Caltanissetta visti da un bambino una mattina di guerra, è il canto Lili Marlene dei tedeschi accampati

una notte in Lucania. Sono i ricordi di Andrea Camilleri: l’arrivo dei pescherecci a Porto Empedocle, le luci di Sfax in Tunisia, i fatti di sangue narrati dai cantastorie e una lettera che inviò a Mus-solini e la risposta che ottenne. E ancora, Franca Valeri rievoca il varietà nel primo dopoguerra. E poi Mario Monicelli, Enzo Bear-zot, Oscar Luigi Scalfaro. Ma è nelle parole della gente comune che il passato si fa più vivido. E il Novecento sfila davanti: case di ringhiera nella Torino operaia, case d’appuntamento in Emilia, la vita a Trastevere negli anni Cinquanta, piccole storie di bombar-damenti, fame, amore e liberazione. Il libro riflette sulla trasfor-mazione della storia al tempo di Internet e sull’impatto del digitale sulla memoria personale e collettiva.

DE SENECTUTE DE AMICITIAM. Tullio Cicerone(Mondadori)La vecchiaia intesa non come decadimento fisico ma come “fine attiva” della vita, e l’amicizia come “cardine della moralità”, un bene acquisito a beneficio dell’intera comunità. Due fondamentali trattati filosofici composti da Cicerone un anno prima della

morte. Opera importante ieri come oggi. La virtù, sommo bene, nascerà in parte anche grazie a questo scritto oggi più che mai attuale.

I SEGNI DEL TEMPO. METAMORFOSI DELLA VECCHIAIA NELL’ARTE DELL’OCCIDENTEMark G. D’Apuzzo (Compositori)Il volume ripercorre attraverso i secoli il tema iconografico della vecchiaia. Dall’arte greca al Medioevo, dall’Umanesimo all’età moderna, dall’età dei lumi all’Ottocento. Vasi, sculture, miniature, cofanetti e dittici in avorio, disegni, dipinti illustrano come le diver-se società dell’epoca vedevano e rappresentavano l’anziano.

APPRENDERE PER ASSISTEREQualificazione delle assistenti familiari straniere: bisogni e orientamen-

ti delle famiglie trentineNora Lonardi (Provincia autonoma di Trento)Negli ultimi anni il dibattito pubblico ha portato alla luce nel nostro paese un aspetto tanto crescente e diffuso quanto sovente trascu-rato dalle istituzioni pubbliche e dalle rappresentazioni sociali: il ricorso a manodopera straniera per soddisfare l’ampia e complessa domanda di servizi in ambito sociosanitario e della cura. Sco-po del lavoro qui presentato è stato quello di dar voce a diversi soggetti interessati dall’intreccio tra assistenza familiare e fenome-no migratorio. Con loro si è inteso approfondire i diversi aspetti che riguardano la dimensione del rapporto di lavoro, mettendo a confronto poi i vissuti dell’assistente e dell’assistito (o dei familiari). Ma non si è trattato di scandagliare soltanto le dinamiche di questo atipico sistema di risposta ad uno dei maggiori problemi sociali del nostro tempo, ovvero quello dell’assistenza. L’obiettivo della ricerca è anche quello di fornire indicazioni a coloro che si interrogano non solo sull’adeguatezza delle principali risposte adottate a livello locale ai problemi che si creano in questo settore, ma anche su quali siano le migliori opzioni di gestione delle principali proble-matiche che si presentano attualmente, con particolare attenzione alle prospettive di crescita professionale di chi è inserito nel settore dell’assistenza alla persona.

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ORARI DI APERTURABIBLIOTECA ALBANO TOMASELLI DI STRIGNOmartedì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30 mercoledì dalle 14.30 alle 18.30giovedì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30 venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30sabato dalle 9.30 alle 12

BIBLIOTECA ALBANO TOMASELLI DI STRIGNOPUNTO DI LETTURA DI SAMONElunedì dalle 10 alle 12.30mercoledì dalle 14 alle 17venerdì dalle 14 alle 17

BIBLIOTECA DI CASTELLO TESINOlunedì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30martedì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30 giovedì dalle 10 alle 12, dalle 14.30 alle 18.30 e dalle 20 alle 21.30venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30sabato dalle 10 alle 12

BIBLIOTECA DI PIEVE TESINOmartedì dalle 15 alle 19 mercoledì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19sabato dalle 15 alle 19

“Ma che film è la vita” è la mo-stra proposta dall’Assessorato alla cultura di Strigno in colla-borazione con le case di riposo di Borgo e Strigno. È visitabile fino a domenica 15 luglio nel sa-lone della scuola primaria (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18). In esposizione i pannelli di un progetto proposto dal Servizio animazione dell’APSP di Borgo che, grazie alla collaborazione con il fotografo Francesco Dan-drea, intende riproporre alcu-ne locandine cinematografiche reinterpretate dagli anziani ospiti in casa di riposo. “Lavorare con l’immagine degli anziani senza rifugiarsi in luoghi comuni non è facile né scontato”, spiegano i curatori Rodolfo Ropelato ed Elga Rizzon. “Quando abbiamo contattato Francesco gli abbia-mo detto che lo scopo del nostro lavoro era sì quello di utilizzare l’immagine degli anziani, ma in maniera alternativa... scardinan-do in poche parole gli stereotipi più diffusi. Volevamo un’idea che ci permettesse di presenta-re i volti senza trucco e creare un prodotto originale che fosse universalmente proponibile e apprezzabile da un punto di vi-sta artistico. Occorreva un’idea forte e relativamente facile da realizzare, avendo a che fare con persone comunque fragili. Ogni pannello racconta una sto-ria, ogni immagine è collegata a qualche cosa di molto profondo. I protagonisti sono stati coinvolti anche nella scelta dei sogget-ti, degli oggetti di scena e delle locations più adatte. Ognuno ha potuto dare libero sfogo alla propria creatività e intuizione, talvolta cimentandosi consape-volmente in imprese più com-plesse del previsto. Non serve dare particolari notizie circa le persone ritratte, alcune di loro hanno gravi problemi cognitivi e di salute, con deficit importanti anche a livello fisico. Abbiamo cercato di non mascherarli ma di renderli ininfluenti. Credia-mo che il segreto del successo di questa iniziativa sia proprio que-sto: creare contesti in cui il deficit sia ininfluente”.

MA CHE FILM È LA VITA

SISTEMA BIBLIOTECARIO INTERCOMUNALE LAGORAI

IL PRESTITOLa biblioteca sono centri di informazione. Si possono richiedere bibliografie e libri su qualsiasi argomento e ne verrà fornita l’indi-cazione e la disponibilità.Il periodo di prestito è di un mese ed è prorogabile di un altro mese purché il libro non sia stato nel frattempo prenotato da un altro lettore.Non ci sono limiti al numero di libri che si possono richiedere, a condizione che, se in numero superiore a due, siano restituiti entro il primo mese.È ammessa la proroga del prestito solo per due libri alla volta.Qualora il libro richiesto non fosse disponibile presso la propria biblioteca o le altre biblioteche del sistema, il bibliotecario cercherà di reperirlo in una delle biblioteche trentine e si potrà ottenerne il prestito gratuito per un mese, salvo particolari limitazioni poste dalla biblioteca prestante.Dizionari, vocabolari, enciclopedie, repertori e altre opere di consultazione sono disponibili solo per la lettura in sede.Per i CD musicali, i DVD e le riviste è previsto il prestito breve di tre giorni feriali.Per i corsi di lingue il prestito è di un mese ed è prorogabile.Eventuali richieste di informazioni sulla disponibilità dei libri e di proroga del prestito possono essere formulate anche telefonica-mente.

INTERNETLa biblioteca offre l’accesso a Internet.L’accesso a Internet è consentito esclusivamente agli utenti che risultino iscritti al servizio, per aver compilato l’apposito modulo di iscrizione e aver presentato un documento di identità valido.Di norma, gli iscritti potranno usufruire del servizio per un massimo di tre ore alla settimana e per non più di un ora al giorno. Le ore prenotate non usufruite non sono recuperabili.L’uso di Internet è gratuito.Sono disponibili la consultazione, lo scarico dei dati (downlo-ad) e l’accesso alla propria casella di posta elettronica.Lo scarico dei dati può avvenire solo su supporti forniti a pagamento dalla biblioteca.Chi usa Internet è direttamente responsabile, civilmente e penalmente, a norma delle vigenti leggi, per l’uso fatto del servizio.I minori di 18 anni dovranno ottenere l’autorizzazione dei ge-nitori, sottoscritta presso ogni singola biblioteca del sistema, previa presa visione del regolamento e delle raccomandazioni per la sicurezza dei minori in rete.Il personale della biblioteca non è tenuto a esercitare la supervisione sull’uso di Internet da parte dei minori, che è demandata ai genitori o a chi ne fa le veci.Il personale della biblioteca garantisce l’assistenza di base agli utenti, compatibilmente con le altre esigenze di servizio.Per saperne di più leggi in biblioteca il regolamento completo.

ISCRIVERSIPer ottenere la tessera di iscrizione sarà sufficiente recarsi presso la biblioteca più vicina con un documento di identità e richiede-re di essere iscritto al Servizio Bibliotecario Trentino (SBT).Per l’iscrizione i minori dovranno essere accompagnati da uno dei genitori.L’iscrizione richiede pochi minuti ed è gratuita.La tessera di iscrizione dà diritto al prestito gratuito di libri, CD musicali, DVD.Ha una durata illimitata e, oltre al prestito, dà accesso agli altri servizi della biblioteca come, ad esempio, Internet.Viene richiesto solo di comunicare tempestivamente ogni varia-zione anagrafica per l’aggiornamento dei dati.

IN BIBLIOTECACircolare informativa del Sistema Bibliotecario LagoraiBiblioteca Albano Tomaselli di Strigno, Biblioteca di Castello Tesino, Biblioteca di Pieve Tesino

SEDEBiblioteca Albano TomaselliPiazzetta Luigi Carbonari - 38059 StrignoTel. 0461 762620 - fax 0461 [email protected] - www.sistemalagorai.net

Ma che film è la vitaSTRIGNO, SALONE SCUOLE ELEMENTARI

SABATO 23 GIUGNO - DOMENICA 15 LUGLIO 2012

ORARI 10-12 15-18LUNEDì CHIUSO←

ALTRI EVENTI Giovedì 28 giugno, ore 20.30, Sala incontri canonica di StrignoPHOTOSHOP O FOTO SHOCK? Il progetto “Ma che film è la vita”con Francesco Dandrea, Massimo Giordani e Rodolfo Ropelato

Martedì 3 luglio, ore 20.30, Sala incontri canonica di StrignoIL TEMPO DEI GIOCHI E I GIOCHI DI UN TEMPO Un progetto dell’APSP di Strignocon Renata Allieri e gli operatori della casa di riposo

Venerdì 6 luglio, ore 20.30, Sala incontri canonica di StrignoVIVA LA REVOLUCION!Proiezione del film di Stefano Bellumat, Rodolfo Ropelato ed Elga Rizzon

Giovedì 12 luglio, ore 20.30, Sala incontri canonica di StrignoLEGGERE LA VECCHIAIA Proposte di letturacon Paolo Borgatta - Sistema Bibliotecario Lagorai

In mostra anche “Il tempo dei giochi, i giochi di un tempo”: un progetto dell’APSP Redenta Floriani di Strigno che ha permesso agli anziani di raccontare ai bambini di oggi i giochi di un tempo, farli uscire dal loro mondo fin troppo virtuale per farli entrare nella tradizione. Soprattutto un’occasione per far incontrare le genera-zioni oggi distanti, troppo distanti. Il progetto si inserisce in una iniziativa promossa dall’Upipa (l’ente associativo delle case di ri-poso trentine) e patrocinata dal Consiglio provinciale.