INAIL - Riduzione Del Rischio Nelle Attività Di Scavo

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Riduzione del rischio nelle attività di scavo Le attività di scavo e le relative strutture di sostegno, spesso considerate “minori” nel complesso di un’opera edilizia, sono purtroppo caratterizzate da un’elevata incidenza di eventi infortunistici. Con il presente opuscolo, pertanto, si intende offrire agli operatori del settore uno strumento utile per comprendere l’importanza dei sistemi di prevenzione da adottare prima dell’inizio delle operazioni di scavo. Per questo motivo le diverse situazioni di lavoro sono state analizzate attraverso lo sguardo di occhi esperti, mettendo in evidenza l’esigenza di rispettare le norme di prevenzione per mitigare e, ove possibile, eliminare i particolari rischi connessi a tali attività. Al fine poi di consentire la conoscenza delle norme specifiche che regolano la sicurezza nei suddetti lavori, l’opuscolo contiene anche il riepilogo delle disposizioni legislative e normative attualmente in vigore. Questa pubblicazione è stata realizzata da: Sergio Sinopoli (responsabile) - Con.T.A.R.P. Campania Claudio De Filippis - Direzione Regionale Campania Dario Andretta - Con.T.A.R.P. Piemonte Bianca Rimoldi - Con.T.A.R.P. Lombardia Pasquale Finelli - C.T.E. Centrale Francesco Nappi - Con.T.A.R.P. Centrale Con la collaborazione di: Orazio Bongi - Direzione Centrale Comunicazione Barbara Manfredi - Direzione Centrale Prevenzione Le fotografie sono state realizzate, salvo diversa indicazione, da Sergio Sinopoli. Le illustrazioni riportate nel capitolo VII sono state gentilmente concesse dalla OPPBTP (Organisme Professionnel de Prévention du Bâtiment et des Travaux Publics); le altre sono state realizzate, salvo diversa indicazione, da Francesco Nappi. Per informazioni: INAIL - Direzione Centrale Prevenzione 00144 Roma - Piazzale Giulio Pastore, 6 Tel. 06/54872055 - Fax 06/54872075 e-mail: [email protected] L’edizione è aggiornata al dicembre 2002

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INAIL - Riduzione Del Rischio Nelle Attività Di Scavo

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  • Riduzione del rischio nelle attivit di scavo

    Le attivit di scavo e le relative strutture di sostegno, spesso considerate minori nel complesso di unopera edilizia, sono purtroppo caratterizzate da unelevata incidenza di eventi infortunistici. Con il presente opuscolo, pertanto, si intende offrire agli operatori del settore uno strumento utile per comprendere limportanza dei sistemi di prevenzione da adottare prima dellinizio delle operazioni di scavo. Per questo motivo le diverse situazioni di lavoro sono state analizzate attraverso lo sguardo di occhi esperti, mettendo in evidenza lesigenza di rispettare le norme di prevenzione per mitigare e, ove possibile, eliminare i particolari rischi connessi a tali attivit. Al fine poi di consentire la conoscenza delle norme specifiche che regolano la sicurezza nei suddetti lavori, lopuscolo contiene anche il riepilogo delle disposizioni legislative e normative attualmente in vigore. Questa pubblicazione stata realizzata da: Sergio Sinopoli (responsabile) - Con.T.A.R.P. Campania Claudio De Filippis - Direzione Regionale Campania Dario Andretta - Con.T.A.R.P. Piemonte Bianca Rimoldi - Con.T.A.R.P. Lombardia Pasquale Finelli - C.T.E. Centrale Francesco Nappi - Con.T.A.R.P. Centrale Con la collaborazione di: Orazio Bongi - Direzione Centrale Comunicazione Barbara Manfredi - Direzione Centrale Prevenzione Le fotografie sono state realizzate, salvo diversa indicazione, da Sergio Sinopoli. Le illustrazioni riportate nel capitolo VII sono state gentilmente concesse dalla OPPBTP (Organisme Professionnel de Prvention du Btiment et des Travaux Publics); le altre sono state realizzate, salvo diversa indicazione, da Francesco Nappi. Per informazioni: INAIL - Direzione Centrale Prevenzione 00144 Roma - Piazzale Giulio Pastore, 6 Tel. 06/54872055 - Fax 06/54872075 e-mail: [email protected] Ledizione aggiornata al dicembre 2002

  • Capitolo I

    Dati statistici sullandamentodegli infortuni

  • Il settore delle costruzioni tra quelli che ha da sempre versato un pesantee triste tributo in termini di infortuni mortali al bilancio annuale dellINAIL.In Italia i casi mortali in complesso (Industria e Servizi) si aggirano sulle 1200unit.Nel rapporto annuale 2001 dellINAIL (pubblicato nel luglio 2002) venivanoindicati per il settore Costruzioni ben 264 infortuni mortali: il valore comunque elevato, ma il trend che si registra quello di una riduzionerispetto al passato, nonostante il settore abbia conosciuto nel corso dellan-no una forte crescita occupazionale.Nellambito degli infortuni mortali, il 12% risulta verificatosi in attivit dimovimento terra, con uno specifico 3% avvenuto in scavi.

    Se si ricercano gli infor-tuni avvenuti a seguitodi cadute (in buche,scavi, fosse, ecc. - graficoseguente) si nota che lamaggior parte di questi avvenuto nelle attivitdi costruzione di edificiovvero nelledilizia insenso stretto, con punteelevate anche nei setto-ri movimento terra elavori stradali, dovemaggiori sono le cuba-ture in gioco; in settoricome le fognature e lacostruzione di acque-dotti, lincidenza si ridu-ce notevolmente.

    Gli infortuni nelle attivit di scavo

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    scavimov.terra

    costruzioni

    infortuni mortali

  • Nellambito dei lavori di movimento terra (scavi, sterri, riporti o rinterri,preparazione aree prefabbricabili, scavi di fondazione, ecc.), come forma diaccadimento pi frequente risulta colpito da..., seguito da cadute dallaltoe da urtato contro; gli agenti materiali sono rappresentati da materiali soli-di e mezzi di trasporto; nel caso degli infortuni mortali gli agenti materialisono rappresentati principalmente da mezzi di trasporto e da macchineoperatrici.

    Le lesioni pi comuni sono le contusioni e le ferite, mentre le sedi picolpite sono mani, caviglie, piede e ginocchio. Ancora una volta la diffe-renza nei casi mortali, dove prevalenti sono le fratture e la sede rap-presentata principalmente dal cranio.Le macchine operatrici ed i mezzi di trasporto, come causa principale diinfortunio mortale, danno unindicazione di una realt lavorativa dove anco-

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    OPERE I

    N C.A., E

    CC

    PREFABBR

    ICATI

    FINITURE

    ACQUEDO

    TTI

    FOGNATU

    REGASD

    OTTI

    MOVIMEN

    TO TERRA

    LAVORI S

    TRADALI

    LINEE EL

    ETTRICHE

    CONDOT

    TE GAS-A

    CQUA

    PRODUZI

    ONE E T

    RASPORTO

    CLS

    IMPIANTI

    CIVILI

    IMPIANTI

    INDUSTR

    IALI0

    10

    20

    30

    40

    50

    60

    n. e

    vent

    i

    1086420

    0246810

    1996

    1997

    1998

    1999

    2000

    MACCHINE

    MEZZI DI S

    OLLEV. E T

    RASPORTO

    ATTREZZI,

    UTENSILI

    MATERIALI

    , SOSTANZE

    AMBIENTE

    DI LAVORO

    PERSONE, A

    NIMALI

    SERBATOI, C

    ONTENITO

    RI

    PARTI MEC

    CANICHE

    NON DETE

    RMINATO

    Infortuni a seguito di cadute in profondit per settore specifico di attivit

    Infortuni mortali per agente materiale - Scavi e movimento terra

  • ra una volta non attuata la necessaria opera di formazione ed informazio-ne dei lavoratori e dove forse anche leccesso di confidenza nelle potenzia-lit del mezzo (ma non della sua pericolosit per s e nei confronti di terzi)determinano una sottovalutazione tutta personale dei rischi presenti e adesso connessi; unulteriore indicazione potrebbe essere quella relativa allacarenza o inadeguatezza della segnaletica nel cantiere, nonch della non cor-retta organizzazione degli spazi a disposizione.

    Le sedi delle lesioni - contusioni e ferite - rappresentate da mani, piedi, cavi-glie e ovviamente cranio fanno pensare ad un cattivo o ridotto uso dei picomuni DPI (guanti, scarpe, elmetto).Per quanto riguarda la distribuzione, gli infortuni risultano concentrati prin-cipalmente nel Nord Italia (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, subito segui-te dalla Toscana).Al triste primato per gli infortuni mortali si aggiungono alle precedentiCampania e Sicilia.

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    FERITA

    CONTUSI

    ONE

    LUSSAZIO

    NEFRAT

    TURA

    PERDITA

    ANATOMIC

    A

    DA AGEN

    TI INFETT

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    SS.

    DA ALTRI

    AGENTI

    (CALORE

    ECC.)

    CORPI ES

    TRANEI

    DA SFORZ

    O

    NON DET

    ERMINAT

    A

    0

    200

    400

    600

    800

    1000

    CRANIO OCC

    HIFAC

    CIACOL

    LO

    CINGOLO

    TORACICO

    PARETE

    TORAC

    ICA

    ORGAN

    I INTER

    NI

    COLONNA

    VERTEB

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    BRACCIO,A

    VAMBRA

    CCIO

    GOMIT

    OPOLSO MA

    NO

    CINGOLO

    PELVICO

    COSCIA

    GINOCC

    HIOGAM

    BA

    CAVIGLIA

    PIEDE

    ALLUCE

    ALTRE

    DITA

    INDETE

    RMINA

    TA

    0

    200

    400

    600

    800

    1000

    Infortuni per tipo di lesione - Scavi e movimento terra

    Infortuni per sede della lesione - Scavi e movimento terra

  • Capitolo II

    Il quadro normativo

  • In Italia non esistono norme specifiche per la prevenzione infortuni nellese-cuzione di scavi (come ad esempio nella Confederazione Elvetica).Lattivit di scavo per oggetto di alcuni capi specifici della vigente nor-

    mativa italiana sulla sicurezza nei cantieri, e precisamente:

    D.P.R n. 164 del 07/01/1956 norme per la prevenzione degli infortunisul lavoro nelle costruzioni;

    D.Lgs. n. 494 del 14 Agosto 1996, cos come modificato dal D.Lgs.n. 528 del 19 Novembre 1999 Attuazione della direttiva 92/57/CEEconcernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute daattuare nei cantieri temporanei o mobili e la sua modifica

    DECRETO PRESIDENTE CONSIGLIO MINISTRI 14 ottobre1997, n. 412 - Regolamento recante lindividuazione delle attivit lavorativecomportanti rischi particolarmente elevati, per le quali lattivit di vigilanza puessere esercitata dagli Ispettorati del Lavoro delle Direzioni Provinciali delLavoro.

    Inoltre, lattivit di scavo oggetto di alcuni punti del:

    Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 11 marzo 1988 e Circolaredel Ministero dei lavori Pubblici 24/09/88 n. 30483 Norme tecnicheriguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilit dei pendii naturali edelle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, lesecuzio-ne ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

    I testi integrali della normativa sopracitata, assieme ad altra specifica per lasicurezza dei lavoratori, sono riportati in appendice, con i relativi indirizziInternet per la ricerca sul Web.Ricordiamo, inoltre, che il D. Lgs. 494/96 oggetto di una apposita pubblica-zione INAIL di questa stessa collana, alla quale si rimanda per gli approfon-dimenti sul Decreto in questione, nel cui merito non si entrer in questa

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    I principali riferimenti di legge

  • sede, se non per le parti di specifico interesse.Il DPR 164/56 costituisce a tuttoggi lunico riferimento di legge che contie-ne indicazioni di tipo tecnico a cui attenersi per la corretta applicazione dellanuova disciplina di derivazione comunitaria rappresentata dal D.Lgs. 494 econtinuer, pertanto, a trovare applicazione per tutto quanto concerne leprescrizioni squisitamente tecniche e le misure preventive.Il D.Lgs. 494/96 contiene infatti indicazioni di tipo gestionale/organizzativo,senza entrare nel merito tecnico della questione.Il DPCM 14/10/1997 n. 412 inoltre riporta lindividuazione di attivit lavora-tive comportanti rischi particolarmente elevati, e tra cui compaiono: atti-vit nel settore delle costruzioni edili o di genio civile e pi in particolare lavori dicostruzione, [] scavi, [].In particolare, nel D.Lgs. 494 viene prevista la stesura del piano di sicurezzae di coordinamento che deve contenere: ...lindividuazione, lanalisi e la valu-tazione dei rischi, e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzatureatti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la pre-venzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, []. Il piano e costi-tuito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessit delloperada realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione. In partico-lare il piano contiene []:

    h) misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottarenegli scavi .

    Inoltre, nellallegato II - elenco dei lavori comportanti rischi particolari per lasicurezza e la salute dei lavoratori di cui allarticolo 11, comma 1, vengonoindicati:1. Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamen-

    to a profondit superiore a m 1,5 o di caduta dallalto da altezza superiore am 2, se particolarmente aggravati dalla natura dellattivit o dei procedimentiattuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dellopera.

    []6. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie..

    Le indicazioni tecniche per la protezione contro il rischio di seppellimentoda adottare negli scavi vengono invece fornite nellambito del D.P.R. n. 164del 07/01/1956, che si applica [] alle attivit che, da chiunque esercitate e allequali siano addetti lavoratori subordinati, concernono la esecuzione dei lavori dicostruzione, manutenzione, riparazione e demolizione di opere fisse, permanenti otemporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno e in altri mate-riali, comprese le linee e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche,marittime, idroelettriche, di bonifica, sistemazione forestale e di sterro..

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  • In questo decreto, al capo II vengono date disposizioni di carattere genera-le per viabilit nei cantieri (art. 4), scale a mano (art. 8), cinture di sicurezza(art. 10), mentre al capo III vengono fornite indicazioni specifiche per scavi efondazioni.La normativa sugli scavi si esaurisce totalmente in 4 articoli:

    Art. 12. SPLATEAMENTO E SBANCAMENTO Art. 13. POZZI, SCAVI E CUNICOLI Art. 14. DEPOSITO DI MATERIALI IN PROSSIMIT DEGLI SCAVI Art. 15. PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI

    In questi quattro articoli si ritrovano alcune prescrizioni, quale ad esempiola necessit di provvedere allapplicazione di armature di sostegno in scavodi pozzi e trincee pi profondi di 1,5 m, ma non vengono specificate le carat-teristiche di queste armature.Inoltre, non vengono fornite indicazioni pi dettagliate sulle dimensioni disicurezza di uno scavo, in funzione delle caratteristiche del terreno.Maggiore attenzione a tali problematiche viene invece dedicata dallaConfederazione Elvetica, che ha prodotto unOrdinanza ad hoc per lasicurezza nelle attivit di scavo con numerosi articoli relativi alle armature ealle geometrie degli scavi: ordinanza concernente la prevenzione degliinfortuni nellesecuzione di scavi, pozzi e lavori del genere, del 13 settembre1963 (832.311.11), che si applica ai lavori per scavi, pozzi e simili, quando essisiano eseguiti da imprese sottoposte allassicurazione obbligatoria in virtdella legge federale del 13 giugno 1911 sullassicurazione contro le malattiee gli infortuni.Nei 32 articoli dellOrdinanza vengono presi in considerazione, quindi, i variaspetti dellattivit, e vengono date indicazioni molto precise e dettagliate suscale, DPI, condotte, caratteristiche geometriche degli scavi, tipi di armature,lavori di drenaggio e disarmo.Allinizio di questo capitolo stato citato il D.M. 11 marzo 1988 con rela-tiva Circolare del Ministero dei lavori Pubblici 24/09/88 n. 30483 (Norme tec-niche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilit dei pendii naturali edelle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, lesecuzione edil collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione), in quan-to stato ritenuto di notevole importanza per la corretta esecuzione diopere che prevedano lapertura di scavi in condizioni di sicurezza.Dalla lettura di questo decreto emerge limportanza dello studio geologico etecnico per tutte le opere; infatti la relazione geologica e la relazione geotec-nica sono prescritte dal decreto in parola per la realizzazione di buona partedelle opere indicate nello stesso (lett. F, G, E, H, I, L, M, O). Per la realizzazio-ne degli interventi di cui alle lettere C (opere di fondazione), D (opere di

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  • sostegno) ed N (drenaggi e filtri) richiesta la relazione geotecnica.La relazione geologica prende in esame ed interpreta tutte le operazioniconoscitive riguardanti i caratteri naturali e fisici dei terreni e delle rocceriferite ad una fase che precede la definizione dei parametri tecnici di pro-getto; definizione, questultima, che compete alla relazione geotecnica.Riguardo alle finalit ed ai contenuti della relazione geotecnica, questa ha loscopo di definire il comportamento meccanico del volume di terreno che influenzato, direttamente od indirettamente, dalla costruzione del manufattoe che, a sua volta, condizioner la staticit del manufatto stesso.Ai fini della sottoscrizione dei relativi atti, il geologo ha la competenza perredigere la relazione geologica con le relative caratterizzazioni, oltre che aprogrammare ed interpretare le indagini geologico-tecniche necessarie.Il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 11 marzo 1988 prettamentetecnico, e non specificamente riferito alla sicurezza dei lavoratori: il rispetto,per, delle semplici norme di buona tecnica qui indicate sarebbe sufficientead evitare buona parte delle situazioni di pericolo nei lavori di scavo.Nel punto A.2 viene sottolineata limportanza della conoscenza delle carat-teristiche del terreno su cui si va ad intervenire:

    Le scelte di progetto, i calcoli e le verifiche devono essere sempre basati sullacaratterizzazione geotecnica del sottosuolo ottenuta per mezzo di rilievi, indaginie prove.

    Particolare attenzione sar dedicata alle opere provvisionali, quali scavi cono senza armatura, opere di sostegno, procedimenti per abbassamenti dellafalda, ancoraggi, consolidamenti, ecc.. Le opere provvisionali vanno progetta-te con criteri analoghi a quelli delle opere a carattere permanente.Per le opere di sostegno (punto D) altrettanto importante la conoscenzadel contesto in cui si colloca lopera.

    Il comportamento dellopera di sostegno (D.2 Criteri di progetto), inteso comecomplesso struttura-terreno, deve essere esaminato tenendo conto della successio-ne e delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni di fondazione e di eventua-li materiali di riporto interessati dallopera, delle falde idriche, del profilo dellasuperficie topografica del terreno prima e dopo linserimento dellopera [].

    []Deve essere verificata la stabilit dellopera di sostegno e del complesso opera-terreno.

    La conoscenza mitiga il rischio e permette di prevenirlo con azioni corretti-ve opportune.

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  • In particolare, al punto D.8:

    Armature per il sostegno degli scavi: La verifica deve essere eseguita perscavi in trincea di profondit superiore ai 2 metri, nei quali sia prevista la perma-nenza di operai e per scavi che ricadano in prossimit di manufatti esistenti. [].Le ipotesi per il calcolo delle azioni del terreno sullarmatura devono essere giusti-ficate con considerazioni sulla deformabilit relativa del terreno e dellarmatura,sulla modalit esecutiva dellarmatura e dello scavo e sulle caratteristiche mecca-niche del terreno e sul tempo di permanenza dello scavo.

    importante che queste valutazioni vengano inserite nellambito del pianodi sicurezza.Il punto G (Stabilit dei pendii naturali e dei fronti di scavo) prende in con-siderazione scavi di fondazioni, trincee stradali, canali, sbancamenti, ecc.:

    I fronti di scavo indicati nella norma cui si riferiscono le presenti istruzioni, atten-gono ad esempio a scavi di fondazioni, trincee stradali, canali, ecc. Per i fronti discavo in miniere e cave, si rimanda invece alla normativa specifica.

    Per i Fronti di scavo (G.3) vengono prescritte indagini specifiche (indicateal punto G.2.2), che prevedono:

    ... - un rilievo plano-altimetrico in scala adeguata ed esteso ad una zona suf-ficientemente ampia a monte e a valle del pendio stesso;

    - lo studio geologico [];- lo studio geotecnico [].

    In merito alle indagini specifiche da svolgere si precisa che:a) i rilievi topografici e lo studio geologico saranno estesi ad unarea pi ampia diquella direttamente interessata ai lavori;b) le indagini geotecniche in sito saranno volte a riconoscere la costituzione del sot-tosuolo ed a determinare i valori della pressione dellacqua interstiziale e nellediscontinuit. La profondit delle esplorazioni sar stabilita in relazione a quelladello scavo, avendo cura di estendere lindagine a monte del previsto ciglio ed al disotto della quota di fondo scavo.

    In conclusione, dalla lettura di questo Decreto emerge limportanza dellac-quisizione dati sulle peculiarit del terreno su cui si andr ad intervenire conla realizzazione dellopera (anche il semplice scavo): la risposta del terreno aseguito dellinterazione pu essere conosciuta e quindi prevista; ci di fon-damentale importanza ai fini della sicurezza di chi verr ad operarvi.

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  • Capitolo III

    Tipologie di opere

  • Quasi tutte le opere di ingegneria civile ed industriale prevedono lavori discavo e movimentazione di terre e rocce, come attivit preliminari o comeparti integranti della realizzazione delle opere stesse.Per questo motivo importante affrontare correttamente la pianificazionedella sicurezza in questo sottoinsieme delle attivit di ingegneria.Nella maggior parte dei casi gli eventi infortunistici sono, infatti, causati dacomportamenti improntati alla scarsa o superficiale attenzione, che porta aconsiderare ininfluenti le dinamiche della meccanica delle terre e delle roccein operazioni che, spesso ritenute semplici, vengono effettuate senza lado-zione delle misure necessarie per la sicurezza degli operatori, sia passiva cheattiva.Abbiamo visto infatti dallanalisi dei dati statistici quanto grave sia il bilanciodi tali comportamenti. Molto spesso incide negativamente anche latteggia-mento superficiale dei progettisti e dei responsabili delle attivit nelle fasipreliminari (comprese quelle economico-finanziarie, quando il ribasso dastaprovoca tagli a discapito della sicurezza), realizzative, nonch in quelle di veri-fica e di controllo.In questottica, di seguito si indicano le principali tipologie di tali opere.

    Scavi per opere di fondazione

    Ci si riferisce in particolare agli scavi a cielo aperto ed a sezione obbligatacon pareti verticali o subverticali, eventualmente effettuati in luoghi gi abi-tati (aree urbane, centri storici).Tali ambiti operativi sono generalmente caratterizzati da ampie superfici diimpronta, dislivelli notevoli, assenza di vie di fuga, problemi di drenaggio del-lacqua e notevole sviluppo delle pareti di taglio.Tra i principali fattori di rischio, quindi, oltre alla pericolosit conseguenteallalterazione dellequilibrio statico del sito (cedimenti e rigonfiamenti, scar-sa tenuta delle pareti di taglio, ecc.), sono da citare accumuli di materiali sul

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    Introduzione

  • ciglio, vibrazioni, presenza sul fondo dello scavo di armature, casseforme,nonch problematiche relative alla presenza di falde acquifere e circolazionedi fluidi.

    Costruzioni idrauliche e posa sottoservizi

    Si tratta di scavi a sezio-ne obbligata, con note-vole sviluppo longitudi-nale, di profondit ingenere non elevata econ possibile disomo-geneit litologica estrutturale dei terreniattraversati.Tali situazioni sonocaratterizzate da spazispesso ristretti e per-tanto si configuranocome ambiti operativiangusti.Tra i principali fattori di

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    Foto delling. Renzo Chirulli (www.chirulli.it)Presidente dellAssociazione Italiana No-Dig (www.nodig.it)

  • rischio, oltre a quanto indicato nel paragrafo precedente, sono da menzionare: posizionamento disordinato di utensili sui bordi; vibrazioni dovute a utensili e macchine operatrici, quali martelli pneuma-

    tici, gru, paranchi e scavatrici; presenza di mezzi dopera nei dintorni.

    Costruzioni stradali e ferroviarie

    In tali situazioni esiste notevole variabilit nella tipologia dei lavori di taglio,scavo e sagomatura dei versanti, anche in funzione dellassetto plano-altime-trico (gallerie, ponti ecc.), dellantropizzazione del territorio e delle operepreviste lungo il tracciato (ad es. passanti stradali e ferroviari sotterranei,incassati o sopraelevati).

    Questi lavori sono caratterizzati, oltre che dai parametri di rischio citati neicasi precedenti, anche dalla pericolosit connessa a dislivelli elevati.Lungo i tracciati e trasversalmente ad essi si possono presentare problemidi stabilit dei versanti a causa della variabilit composizionale e strutturaledei terreni, in termini di comportamenti fisico-meccanici, anche in relazioneallidrogeologia degli spazi interessati dallintervento.

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  • Capitolo IV

    Caratteristiche dei terrenie problemi di instabilit

  • Ai fini della sicurezza di fondamentale importanza conoscere le caratteri-stiche fisico-meccaniche dei terreni interessati dalle opere descritte nelcapitolo precedente.Per questo motivo andremo a rivedere, per sommi capi, le peculiarit geo-tecniche dei materiali, da cui dipendono in massima parte le condizioni ditenuta delle pareti di scavo e che costituiscono il principale fattore pre-disponente a possibili fenomeni di instabilit.Per definire le caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni attraverso para-metri geotecnici esistono varie classificazioni tecnico-scientifiche ricono-sciute a livello internazionale, quali ad esempio: Bureau of Reclamation andEngineers Corps degli Stati Uniti DAmerica (Soil Mechanics, SI version,Lambe and Whitman MIT 1979), HRB-AASHO o anche la CNR UNI 10006del 1963.Il comportamento meccanico dinsieme di ciascun terreno si pu valutaredal livello o tipo di coesione (c) che caratterizza le sue componenti. Infatti,la coesione di un terreno (normalmente espressa in kPa) la capacit diresistere a sforzi di trazione.Dal punto di vista pratico-descrittivo ed in accordo con la letteratura spe-cialistica, possibile operare una prima distinzione tra rocce propriamentedette e terre; il secondo gruppo rappresenta quello di maggiore interesseai fini del presente lavoro, in quanto gran parte delle opere cui ci si riferi-sce interferiscono con materiali incoerenti e/o con la porzione superficialepi degradata di ammassi rocciosi (pertanto spesso allo stato detritico-sciolto).

    Rocce

    Sono insiemi di minerali generati in ambienti primari termodinamicamentedefiniti o aggregati di minerali secondariamente associati in ambienti a pre-valente azione fisico-chimica e meccanica.

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    Introduzione

  • Rocce coerentiTrattasi di materiali tenaci ed a comportamento lapideo, massicci o in strati,che hanno elevata coesione (compresa tra 5 e 10 MPa) e pertanto notevo-le resistenza meccanica.In genere si tratta di aggregati minerali naturali pi o meno cementati i quali,se isolati in campioni, conservano le medesime caratteristiche chimiche, fisi-che e geometriche, anche dopo prolungata immersione in acqua.

    Gli ammassi rocciosi presentano una notevole resistenza allabbattimento,buone caratteristiche di tenuta e risposta con stile rigido alle sollecitazioni.Le caratteristiche meccaniche possono essere inficiate dalla presenza didiscontinuit strutturali (giunti di strato, fratture, diaclasi, ecc.). Non sonoapplicabili alle rocce cos definite le prove per la determinazione dei limiti diAtterberg, di cui si dir in seguito.

    Rocce semicoerentiComprendono litologie ad elevata scistosit e preponderante presenza diminerali del gruppo dei fillosilicati, quali le marne, oppure caratterizzate da unelevato grado di suddivisione dovuto ad intensa fratturazione per domini dielementi strutturali sovrapposti ed intersecanti, originatisi a seguito di com-plesse vicissitudini geologiche subite nel tempo dai materiali stessi; terreni cla-

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  • stici debolmente cementati con bassa resistenza meccanica (c compresa tra0,1 e 5 MPa), che per rimane costante anche dopo immersione in acqua perlungo tempo.

    Rocce pseudocoerentiSono composte in prevalenza da argilla, detriti in matrice argillosa o sottilistrati lapidei alternati con argilla; se asciutti, si comportano da semicoerenti,ma arrivano fino allo stato liquido, man mano che aumenta il loro contenu-to in acqua.Questi materiali, dunque, impongono approfondite verifiche preliminari, perpoterne valutare il comportamento futuro, in quanto sono suscettibili divariazioni significative al variare delle pressioni neutre (acqua di ritenzione)al loro interno.

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  • Terre

    Sotto tale denominazione si raggruppano usualmente le rocce incoerenti edi terreni di riporto.Nel caso di materiali sciolti costituenti un terreno, agevole ottenere indi-cazioni sulle propriet geotecniche dello stesso mediante analisi speditivequali i limiti di Atterberg (limite di liquidit LL, di plasticit LP, di ritiro LW).Dalla determinazione di questi parametri sono derivabili, con semplici calco-li, gli indici di consistenza IC, di liquidit IL, di plasticit IP ed il coefficiente diattivit A.Tutti questi indici sono molto utili per la definizione aritmetica egrafica dello stato di un terreno, ed anche per poterlo classificare dal puntodi vista comportamentale.

    Terre a comportamento granulareNellambito di questa ulteriore categoria sono classificabili le sabbie ed imateriali clastici fino alle ghiaie, contraddistinti da reazioni agli sforzi di taglioimputabili essenzialmente alla resistenza per attrito interno, ossia alle forzedi attrito che si generano in corrispondenza delle superfici di contatto tra igranuli.

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  • Terre a comportamento coesivoLe terre a forte componente argillosa sono invece dette a comportamentocoesivo, analogamente alle rocce pseudocoerenti, poich le loro caratteristi-che meccaniche sono essenzialmente condizionate dalla coesione esistentefra le particelle di natura argillosa. In questo caso, il valore della coesione puvariare da 10 KPa a 0,5 Mpa.Le forze in gioco sono dovute allattrazione elettrostatica tra gli elementilamellari costituenti il materiale argilloso; allaumentare del contenutodacqua e, quindi, della pressione interstiziale o neutrale, la struttura floc-culare diviene instabile e pertanto si riduce sensibilmente la compattezzadella massa pelitica, che assume un comportamento plastico, fino a fluido-viscoso.

    Meccanica dei terreni

    Tenuta dei fronti di scavoLa capacit della parete di scavo di autosostenersi in assenza di opere di sta-bilizzazione deve essere valutata in sede progettuale in modo rigoroso; necessario quindi effettuare tutte le indagini preliminari di natura geologicae geotecnica e le relative elaborazioni, cui si gi accennato nei capitoli pre-cedenti.Infatti, possibile dare allo scavo uninclinazione (definita Inclinazione di sicu-rezza, scarpa, angolo di scarpa) tale per cui essa risulti stabile nel breveperiodo e non vi sia pericolo di crollo.

    Detta inclinazione di sicurezza determinata dalle caratteristiche della pare-te di scavo; tra quelle di maggiore interesse vanno ricordate: le condizioni geologiche (presenza di discontinuit quali, ad esempio, frat-

    ture e/o intercalazioni di livelli litologicamente differenti) e idrogeologiche(eventuale presenza e condizioni di circolazione delle acque sotterranee);

    le caratteristiche geometriche (altezza); le caratteristiche geotecniche del terreno (angolo di attrito interno, coe-

    sione); le condizioni al contorno dello scavo (presenza di sovraccarichi in prossi-

    mit della parete di scavo, quali costruzioni, edifici, ecc.).

    Le metodiche di valutazione della stabilit di un versante (sia esso naturaleo artificiale) tengono conto di questi fattori. In via del tutto preliminare sipu comunque evidenziare che: la presenza di discontinuit (fratture, diaclasi, giunti, ecc.) agisce a sfavore

    della stabilit;

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  • le condizioni di saturazione del terreno diminuiscono il valore della resi-stenza interna del materiale;

    la presenza di falde idriche sospese nellambito del versante, analogamen-te alla presenza di costruzioni o ingombri di qualsivoglia natura in prossi-mit del limite della parete di scavo, costituiscono sovraccarichi che agi-scono a sfavore della stabilit;

    laumentare dellaltezza agisce a sfavore della stabilit, per inclinazionisuperiori al valore dellangolo di attrito interno, come precisato nel para-grafo successivo.In ogni caso allaumentare dellangolo di attrito interno del materiale edella sua coesione aumenta langolo di scarpa e, conseguentemente, la sta-bilit del versante.

    Valutazione delle condizioni di stabilit dei terreni

    Si riportano alcuni esempi applicativi, con riferimento alla diversit intrinse-ca del tipo di terreno dove dovr essere effettuato lo scavo.

    Terreni granulari (non coesivi)La stabilit in questi terreni dipende direttamente dalle caratteristiche geo-tecniche e pu essere ricondotta, indipendentemente dallaltezza delloscavo, al valore dellangolo di attrito interno del materiale non coesivo.Definito il Fattore di Sicurezza (FS) di una parete di scavo come:

    FS = tg / tg dove: = angolo di attrito interno del materiale = inclinazione della parete di scavo

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  • per valori di FS maggiori o uguali a 1 lo scavo pu essere considerato stabile,in assenza di significative variazioni delle condizioni al contorno.

    Terreni coesiviNei terreni coesivi si pu superare linclinazione dellangolo dattrito, in virtdella maggiore resistenza interna del materiale, per la presenza di forze dicoesione tra le particelle. Anzi, queste condizioni vengono convenzional-

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  • mente definite mediante le notazioni = u = 0; c = cu > 0, per indicareche il terreno reagisce alle tensioni indotte essenzialmente grazie alla coe-sione interna, poich le forze di attrito risultano inibite dalle sovrappressio-ni neutre.Ci risulta particolarmente evidente nei terreni argillosi, dove possibi-le, per un tempo limitato, realizzare pareti verticali in grado di autoso-stenersi. In tal caso il fattore di controllo della stabilit costituito dal-laltezza della parete verticale.Tale valore pu essere velocemente calcolato con la seguente relazione:

    Hc = 4 c / n

    dove:Hc = altezza criticac = coesionen = densit naturale del terreno

    Terreni dotati di attrito e coesioneNel caso pi generale, in cui la reazione dei terreni funzione sia dellattri-to interno che della coesione, possibile ricorrere ad uno strumento defi-nito Curve di Taylor.Il valore della scarpa e della relativa altezza critica dello scavo possono esse-re ricavati con lausilio del grafico di seguito illustrato, che pone in relazionelangolo di scarpa con un coefficiente adimensionale Ns (Fattore di Stabilit)in dipendenza dei valori dellangolo di attrito interno () del materiale.Il Fattore di StabilitNs, in tal caso correlatoal valore approssimati-vo dellangolo di attritointerno del terreno,permette di risalireallaltezza critica delloscavo, ossia alla massi-ma altezza consentitacon un determinatoangolo di scarpa (),secondo la relazione:

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    Grafico tratto dal libroGeotecnica - Terzaghi - Peck -

    Edizione UTET

  • Hc = Ns c / n

    dove:c = coesione del materiale;n = densit naturale del materiale;Hc = altezza critica dello scavo.

    In altri termini, con tale grafico possibile verificare speditivamente la stabi-lit a breve termine di una parete di taglio, note le principali caratteristi-che geotecniche dei materiali.

    Si rileva come il caso particolare, relativo ai terreni solo coesivi ( = 0),di una parete verticale ( = 90) porta a determinare sul grafico un valo-re di Ns pari a 3,85 ossia prossimo a 4, di cui allesempio del paragrafo pre-cedente.

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  • Capitolo V

    Fattori organizzativi

  • Prima di avviare le operazioni di scavo, limpresa deve procedere ad una seriedi attivit preliminari, come evidenziato in precedenza, per le quali innanzi-tutto occorrer:

    effettuare un sopralluogo per individuare:- lesatta collocazione di tutte le utenze sotterranee del luogo di scavo;- le condizioni al contorno (edifici, strade, alberi ecc.) che possono deter-

    minare situazioni di rischio; valutare leffettivo rischio specifico riferito a:

    - possibili situazioni legate a fattori ambientali ed umani;- presenza di atmosfere pericolose o presunta mancanza di ossigeno

    nello scavo;- presenza di canalizzazioni di servizio;- condizioni difficoltose di accesso ed uscita dallo scavo;

    redigere un piano operativo di sicurezza specifico (D. Lgs. 494/96); stilare, ove previsto, un apposito progetto per le armature di sostegno; programmare un piano di formazione ed informazione per i lavoratori

    (D. Lgs. 626/94 e segg.).

    Gestione della sicurezza e delle emergenze

    Il datore di lavoro, inoltre, prima dellinizio dellattivit di scavo, deve predi-sporre un piano per la gestione di eventuali situazioni di emergenza connes-se alle peculiarit del cantiere.E importante che le indicazioni da seguire in caso di emergenza siano imme-diatamente visibili e di facile comprensione.Per la gestione di eventuali emergenze devono anche essere individuati sia ilresponsabile che la relativa squadra (D. Lgs. 494/96).

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    Introduzione

  • Dispositivi di protezione individuale

    Il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei lavoratori i DPI idonei econtrollare che gli stessi li utilizzino, cos come previsto dalla normativa invigore (titolo 4, artt. dal 40 al 43 e allegato 5 del D.L.vo 626/94; capo 3,artt. dal 381 al 387 del DPR 547/55).

    I dispositivi di protezione individuali da fornire ai lavoratori sono: elmetto; scarpe con suola imperforabile e punte in acciaio; guanti; indumenti di protezione contro le intemperie; indumenti catarifrangenti o fosforescenti in caso di scarsa visibilit; occhiali di protezione in caso di proiezioni di schegge o frammenti.Eventualmente si provveder a fornire anche: mascherine antipolvere di modello adeguato al rischio (di carta per le pol-

    veri grossolane e/o non specificamente classificate, tipo P3 per silice o fibre); autorespiratori demergenza in caso di lavori in pozzetti, canali e vani sot-

    terranei nellambito della rete fognaria; protettore auricolare in caso di utilizzo di utensili pneumatici;

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  • cinture di salvataggio da prevedersi nel caso di attivit in pozzi o canaliz-zazioni profonde.

    Formazione ed informazione del personale

    Il personale addetto allo scavo, prima dellinizio dei lavori, deve ricevereunappropriata formazione e informazione sulle tecniche di lavorazione adot-tate, sui sistemi di protezione individuali e collettivi e sulle procedure di sicu-rezza e di soccorso da seguire in caso di emergenza.Lattivit formativa ed informativa va ripetuta ogni qualvolta un controllointerno, da parte del responsabile dei lavori o da parte delle autorit di vigi-lanza, evidenzi una carenza di conoscenza delle procedure.Lavvenuta formazione deve essere annotata in un apposito registro con la

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  • specificazione del programma svolto, della data degli interventi, dei nomina-tivi dei formatori e dei lavoratori partecipanti.

    Lintervento formativo per gli addetti ai lavori di scavo deve almeno prevedere: le tecniche di lavorazione da seguire durante lo scavo; luso dei dispositivi di protezione individuale; le procedure da seguire in presenza di atmosfere pericolose; le procedure di emergenza e le tecniche di primo soccorso.Il responsabile tecnico preposto allattivit degli scavi dovr assicurare, gior-nalmente, che le condizioni del luogo di lavoro garantiscano la sicurezza deilavoratori.

    Controlli ed ispezioni interne

    Domande di controlloPer garantire la sicurezza dei lavoratori, il responsabile tecnico dei lavori discavo deve verificare, durante la prima e le successive visite al cantiere, la-deguatezza delle misure di sicurezza approntate con riferimento alle seguen-ti domande.1. Il lavoro riguarda una trincea o uno scavo a cielo aperto?2. Lo scavo profondo pi di 1,5 metri?3. Nello scavo vi presenza di acqua?4. Sono presenti nello scavo adeguati mezzi per lingresso e luscita?5. Sono presenti passerelle della giusta larghezza e dotate di parapetti per

    attraversare lo scavo ?6. E presente traffico veicolare nelle immediate vicinanze dello scavo?7. Sono presenti edifici in prossimit dello scavo?8. I mezzi di scavo sono dotati di segnali acustici di avviso?9. E presente un tecnico competente durante i lavori?10. Sono previste procedure per lindividuazione di sostanze pericolose

    dentro lo scavo?11. E stato determinato il tipo di terreno di scavo da parte di un tecnico

    competente?12. Il terreno di scavo posto ad una distanza di almeno 1 metro dal bordo

    dello stesso? 13. Nel caso in cui lo scavo rientri nella direttiva cantieri stato predispo-

    sto il piano di sicurezza?14. Nel caso in cui si usino scale a mano quale mezzo per uscire dallo scavo,

    sono esse raggiungibili entro un raggio di 10 metri?15. E presente la documentazione di precedenti visite di controllo fatte allo

    scavo in oggetto?

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  • Raccomandazioni importanti

    Per la particolare pericolosit dei lavori di scavo, il responsabile tecnico,durante i controlli, deve avere cura di rinnovare le seguenti importanti rac-comandazioni che costituiscono una buona base conoscitiva per prevenire ilverificarsi di eventi dannosi.

    1. Nessuno pu stabilire con assoluta certezza che uno scavo sia sicuro eche non occorra predisporre nessun tipo di armatura.

    2. Infortuni mortali o estremamente gravi si possono verificare anche se illavoratore non completamente sommerso dal terreno. Lavoratoriseppelliti solo fino alla cinta sono purtroppo deceduti in conseguenzadella forte pressione esercitata sul corpo dal terreno.

    3. Gli scavi eseguiti vicino a precedenti scavi sono particolarmente peri-colosi in quanto il terreno possiede scarsa compattezza.

    4. La presenza di acqua aumenta la possibilit che lo scavo possa franare.Lincremento della pressione dellacqua nel terreno pu essere il fatto-re determinante per eventuali smottamenti delle pareti di scavo.

    5. Largilla pu essere estremamente pericolosa se asciugata dal sole.Grandi blocchi di terreno possono franare dalle pareti della trinceadopo essere stati stabili per lunghi periodi di tempo.

    6. Le pareti gelate di uno scavo non devono essere considerate comealternative alle strutture di sostegno.

    7. Quando necessita, lo scavo dovrebbe essere considerato alla stregua diuno spazio chiuso in cui controllare e verificare che i lavoratori nonsiano sottoposti a sostanze atmosferiche pericolose.

    8. Le strutture di sostegno degli scavi devono sempre tener conto deicarichi addizionali determinati dal peso del terreno accumulato ai bordidella trincea, del traffico veicolare, di altre strutture adiacenti, ecc.

    9. Quando un lavoratore o una parte di una macchina o attrezzatura edilesi trova ad una distanza inferiore a 5 metri da una linea elettrica inter-rata o aerea occorre contattare lazienda erogatrice al fine di poter pro-seguire i lavori.

    10. Le opere di sostegno vanno sempre realizzate secondo gli schemi pre-disposti dal responsabile tecnico competente.

    11. I montanti, pannelli, puntoni utilizzati per le opere di sostegno devonosempre essere dimensionati in funzione delle condizioni del suolo, dellaprofondit e della larghezza della trincea, nonch delle condizioni speci-fiche di carico presenti.

    12. Nessun lavoratore deve operare in trincea al di fuori dellarmatura disostegno.

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  • Capitolo VI

    Fattori ambientali

  • In base a quanto esposto nel precedente capitolo, prima di iniziare i lavori, ilresponsabile tecnico dellattivit dovr effettuare unattenta analisi della zonadi scavo al fine di individuare tutte le misure di sicurezza da porre in essere.Il tecnico utilizzer in questa fase il piano di sicurezza predisposto, ove pre-visto, e comunque dovr tenere conto dei diversi fattori ambientali (natura-li e/o antropici) di seguito elencati.

    Condizionimeteorologiche

    Le caratteristiche ditenuta del terreno pos-sono variare in rappor-to alle condizioni atmo-sferiche, che modificanoil contenuto di acqua edi aria presenti nel ter-reno stesso.Le prescrizioni indivi-duate nel piano di sicu-rezza devono essereverificate alla luce del-leffettiva situazionemeteorologica: pioggepersistenti, gelo, prolun-gata siccit, presenza diacqua nello scavo, ecc..Ad esempio, in presenzadi terreno gelato, nonpotendo verificare preli-minarmente leffettiva

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    Introduzione

  • compattezza del terre-no, si devono predispor-re comunque le relativemisure di protezione.Stesse precauzionivanno prese in presen-za di alternanza di ciclidi gelo e disgelo, cheinfluiscono negativa-mente sulle forze dicoesione.Occorre inoltre tenereben presente che con-dizioni climatiche seve-re (forte umidit, caldotorrido, siccit) incido-no negativamente sututte le attivit svoltedai lavoratori nellambi-to dello scavo, causando

    stress psicofisico e peri-colosi cali di attenzione.

    Scavi in presenza diacque

    Qualora negli scavi ci siao possa verificarsi unaccumulo di acqua, leprecauzioni da prende-re variano in funzionedella situazione specificae possono prevedere: armature particolari

    per evitare franamen-ti delle pareti delloscavo;

    sistemi adeguati perleliminazione delle

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  • acque o per il controllo del livello; uso di opportuni dispositivi di protezione individuali.Se lo scavo interrompe il naturale drenaggio del terreno, ove possibile,occorre predisporre canalizzazioni e/o barriere o altri adeguati mezzi perimpedire lallagamento dello scavo.Per la captazione preventiva delle acque di falda, che potrebbero invadere lasuperficie di splateamento o il fondo di trincee, si possono utilizzare i wellpoints, particolari tipi di pompe autoadescanti che aspirano acqua dal suolomediante punte filtranti infisse a percussione.In ogni caso, ogni qual volta si ravvisi il rischio di presenza dacqua, unita-mente a difficolt di drenaggio a gravit, sar indispensabile prevedere lim-piego di sistemi di pompaggio carrellati di adeguata portata, possibilmenteazionati da motori diesel.Nelleventualit di allagamento dellarea di scavo occorre attivare la proce-dura di emergenza, con la sospensione dei lavori, limmediato allontanamen-to dei lavoratori e lattivazione dei sistemi di smaltimento delle acque daparte degli addetti allemergenza.Dopo lintervento della squadra di emergenza, i lavori potranno riprenderesolo successivamente alla verifica effettuata da un tecnico competente.

    Presenza di canaliz-zazioni di servizio

    La presenza di reti di ser-vizio pu provocare graviincidenti, quando si fauso di utensili o macchi-ne di scavo, ossia nellaquasi totalit dei contestioperativi presi in consi-derazione.Nel caso specifico in cui ilavori di scavo devonoessere effettuati in pros-simit di gasdotti o lineeelettriche sotterranee,occorre comunicarloallazienda erogatrice eottenere le necessarieautorizzazioni.Pertanto, lo scavo deve

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  • essere avviato soloquando le aziende diservizio hanno comuni-cato leffettiva colloca-zione delle canalizzazio-ni (energia elettrica, gas,acqua, telecomunicazio-ni, ecc.).Quando non possibilestabilire lesatta posi-zione delle canalizzazio-ni, neanche mediantesistemi elettronici dirilevamento, il lavorodeve essere fatto concautela e, quando possi-bile, con scavo manuale.Per garantire la salu-brit dellaria nella trin-cea e la sicurezza deilavoratori dal rischioincendio o esplosione, si dovr disporre alloccorrenza di strumenti di rile-vazione di gas nocivi od esplodenti.Se in fase di lavorazione si danneggiano cavi, tubazioni, ecc., i lavoratoridevono allontanarsi rapidamente dalla zona di scavo ed il responsabile tec-nico tenuto ad avvertire immediatamente le aziende di servizio e sospen-dere il lavoro fino al sopralluogo di controllo effettuato dalle stesse azien-de fornitrici.Successivamente, onde proseguire i lavori di scavo in sicurezza, tutte le cana-lizzazioni sotterranee individuate dovranno essere protette da barriere,schermi e quantaltro occorra per non danneggiarle.

    Scavi in prossimit di strutture edilizie esistenti

    Quando la stabilit di edifici adiacenti, muri o altre strutture pu esserecompromessa dalle operazioni di scavo, occorre predisporre opportunisistemi di protezione quali armature, puntelli, ecc., che garantiscano sia la sicu-rezza dei lavoratori addetti che la stabilit delle strutture stesse.In via generale non deve essere consentito lo scavo sotto il livello di fonda-zione delle strutture edilizie o di muri di sostegno, quando ci possa com-portare situazioni di rischio.

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  • Tali lavori si possono effettuare quando: viene realizzato un sistema di supporto o di puntellamento in grado di

    garantire la sicurezza dei lavoratori e la stabilit della struttura adiacente; lo scavo interessa una roccia stabile; un tecnico competente certifichi, sulla base di uno studio geotecnico, che

    lo scavo ad una distanza tale da non comportare rischi alla stabilit dellestrutture adiacenti.

    Stesse considerazioni vanno fatte quando si realizzano scavi sotto marcia-piedi, pavimenti, ecc..

    Rischi per la caduta di detriti

    I lavoratori che operano allinterno dello scavo devono essere sempre pro-tetti dalla possibile caduta di terreno, detriti o frammenti di roccia che sipossono staccare dalle pareti dello scavo stesso.Una adeguata protezione pu essere realizzata con la rimozione di tutte leparti rischiose delle superfici di scavo e con la predisposizione di barriereprotettive sufficienti a fermare e contenere il materiale (reti di trattenuta,

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  • spritz beton o altri sistemi di protezione equivalente).Per prevenire la caduta di arnesi e di detriti, occorre che il materiale di scavoe le relative attrezzature siano collocate almeno ad 1 metro di distanza dalciglio dello scavo stesso. Qualora questo non sia possibile, si devono instal-lare barriere e parapetti adeguati.Per quanto riguarda il materiale accumulato, la distanza di 1 metro dal bordodello scavo va misurata dalla base del deposito di terreno e non dalla cima dellostesso. Ove possibile, il terreno di risulta dovrebbe essere disposto in modotale da rappresentare una barriera allingresso dellacqua piovana nello scavo.In presenza di materiale di stoccaggio necessario per i lavori, occorre verifi-care che lo stesso non determini instabilit dello scavo o renda insufficientii sistemi di protezione predisposti.I bordi superiori dello scavo devono essere, per quanto possibile, tenuti puli-ti e sgombri e, in caso di pioggia, protetti con teli impermeabili atti a evitaregli effetti erosivi dellacqua piovana.

    Rischi da polveri ed altre sostanze aerodisperse

    La presenza di polveri, di sostanze e di fibre pericolose deve essere rilevatain fase di indagine geologica preliminare allattivit di scavo.

    Polveri e fibre pericoloseIn generale, durante i lavori sempre opportuno limitare il pi possibile ladiffusione della polvere bagnando, ove necessario, le superfici di scavo ed ipercorsi dei mezzi meccanici.Inoltre si deve provvedere a raccogliere ed eliminare, con procedure eattrezzature appropriate, le polveri o fibre dannose che si sono depositatenello scavo.Quando non possibile contenere completamente la polverosit durante ilavori di scavo, si dovr limitare lesposizione dei lavoratori riducendo le oredi attivit nelle mansioni a rischio con rotazione del personale.In presenza di una quantit di polvere che superi i limiti tollerati, i lavoratoridevono essere forniti di appositi DPI e sottoposti a sorveglianza medica. (limi-ti fissati dalle norme americane ACGIH: 10 mg/mc per le polveri inalabili; 3mg/mc per le polveri respirabili; 0,05 mg/mc in presenza di polvere di silice).In presenza di fibre pericolose, al fine di evitare contaminazioni dellambien-te di vita, il lavoratore deve prestare particolare attenzione alla cura delli-giene personale alla fine del turno prima di lasciare il cantiere.

    Presenza di fumiQualora siano previsti nello scavo lavori di saldatura elettrica oppure di

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  • catramatura, i lavoratori addetti dovranno essere sottoposti a visita medicadi idoneit ed a sorveglianza sanitaria.In caso di eccessiva presenza di fumi occorrer verificare le condizioni diventilazione allinterno dello scavo, per provvedere, ove necessario, a sistemidi aspirazione forzata dei fumi stessi.

    Cosa fare in situazioni di rischioPer prevenire, dentro lo scavo, situazioni di rischio connesse al microclimainaccettabile o alla presenza in eccesso di sostanze pericolose, si riportanodi seguito alcune importanti norme da tenere sempre presenti: in mancanza di ossigeno (atmosfera con contenuto di ossigeno al di sotto

    del 19,5 %) o per la presenza di sostanze pericolose, necessario effet-tuare i dovuti controlli prima che i lavoratori entrino nello scavo;

    quando ritenuto opportuno, i lavoratori devono essere dotati di autore-spiratori o di equivalenti sistemi di ventilazione;

    in presenza di rischio gas infiammabili occorre attivare un sistema di ven-tilazione adeguato contro la pericolosit connessa alla concentrazione;

    per accertare i livelli di contaminanti di qualsiasi genere dentro lo scavo, irelativi test devono essere fatti e ripetuti con frequenza tale da assicura-re nel tempo le condizioni di sicurezza;

    lequipaggiamento di emergenza deve essere costantemente controllato,testato e rapidamente disponibile.

    Macchine operatrici

    I rischi associati alla presenza di macchine operatrici sono riconducibili allin-vestimento dei lavoratori, al ribaltamento o alluso improprio ed alla rumo-rosit.

    Pericolo di investimento dei lavoratoriLa circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi allinterno dellazona di scavo deve avvenire secondo percorsi predisposti in fase di organiz-zazione del cantiere. Quando possibile occorre prevedere percorsi sepa-rati per laccesso dei lavoratori, opportunamente segnalati e illuminati.I lavoratori che, necessariamente operano in prossimit delle macchine,devono indossare indumenti di colore ben visibile (preferibilmente aran-cione o rosso) e riflettenti alla luce in caso di lavori serali o notturni.Per evitare situazioni di rischio opportuno che: nessun lavoratore si trovi nel campo dazione delle macchine; i lavoratori non sostino in prossimit dei lavori; non ci sia la presenza contemporanea nello scavo di macchine ed operai;

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  • in fase di avvio della macchina non siano presenti lavoratori nelle vicinanze; i lavoratori non indossino indumenti che si possono impigliare negli orga-

    ni in movimento.

    Ribaltamento ed uso improprioQuando loperatore della macchina non ha una visione ottimale o diretta delfronte di scavo, oppure deve operare in retromarcia o con rotazione dellacabina, occorre utilizzare sistemi di protezione quali: barriere protettive; segnali di avviso acustici manuali o automatici. indispensabile individuare preventivamente lescavatore da utilizzare, sce-gliendo quello pi adatto per il tipo di lavoro da effettuare e, quindi, delimitarele aree di rispetto e di pericolo per il movimento della macchina operatrice.

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  • Comunque, in presenzadi mezzi meccanici, sempre opportunorispettare le seguentiindicazioni: non lasciare mai le

    macchine accesesenza loperatore;

    non transitare olasciare le macchinein sosta presso ilciglio dello scavo;

    verificare che lerampe naturali omeccaniche di acces-so allo scavo sianoadeguate al tipo dimacchina impiegata.

    non fare uso impro-prio della macchina(ad esempio usare labenna di un escavato-re come mezzo disollevamento, oppureutilizzare la bennaper accedere alfondo dello scavo).

    Rumorosit delle macchineIl rischio rumore deve essere opportunamente valutato in fase di piano disicurezza dei lavori, secondo le modalit previste dalla normativa vigente(D.Lgs. 277/1991).In caso di attivit con uso di macchine ad elevata rumorosit che superanoi valori limite di esposizione fissati dalle norme, laccesso alla zona di lavorodeve essere impedito con segnalazioni o recinzioni.Quando la presenza dei lavoratori indispensabile, gli stessi devono esseredotati di dispositivi di protezione individuale.Loperatore di escavatore deve sempre usare cuffie di protezione e averecura di chiudere la cabina di comando.

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    NO!

  • Capitolo VII

    Opere provvisionali di sostegnoe sistemi di protezione

    Tutte le immagini inserite nel presente capitolo sono state tratte dalle pubblicazioni diOPPBTP (Organisme Professionnel de Prvention du Btiment et des Travaux Publics).

  • In generale, quando si deve realizzare uno scavo, sulla scorta di tutte le indi-cazioni riportate nei capitoli precedenti, occorre prima verificare se necessi-tano opere di sostegno.Quando si effettua uno sbancamento (o scavo a cielo aperto) di larghezzasuperiore rispetto allaltezza, in materiali a comportamento granulare, ilsistema di protezione necessario solo se linclinazione della parete delloscavo maggiore dellangolo di attrito interno del terreno, o se si supera lal-tezza critica in materiali coesivi.Nel caso di scavi a sezione obbligata, in cui la profondit maggiore della lar-ghezza, occorre necessariamente armare lo scavo per evitare crolli e frana-menti delle pareti.Fanno eccezione i casi in cui lo scavo non raggiunge la profondit di 1 metro,o quando esso realizzato in roccia ed il tecnico competente ritiene nonverificabile un crollo delle pareti di scavo.

    Opere di contrasto e di sostegno

    Armature, contrafforti e puntelliQuando la collocazione dello scavo o la sua profondit non consentono direalizzare le pareti secondo langolo dattrito interno del terreno, o si supe-ra laltezza critica caratteristica del materiale, necessario armare lo scavo.Larmatura deve essere tale da resistere alle sollecitazioni indotte da: pressione del terreno; strutture adiacenti; carichi addizionali e vibrazioni (attrezzature, traffico veicolare, materiale di

    stoccaggio, ecc.).Le strutture di sostegno devono essere installate a diretto contatto con lafacciata dello scavo e, ove necessario, deve essere inserito del materiale dirincalzo tra la facciata dello scavo e larmatura, per garantire la continuit delcontrasto.

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    Introduzione

  • Le armature dello scavo possono essere realizzate con elementi in legno oin metallo. Se si utilizzano puntelli di acciaio disposti perpendicolarmente aimontanti o ai pannelli in legno, occorre sempre verificare la compatibilit delcarico trasmesso dallacciaio al legno stesso.Nella predisposizione degli elementi delle armature in legno occorre segui-re precisi metodi per la scelta delle loro caratteristiche geometriche, non-ch opportune procedure, al fine di rendere sicure le opere di contrasto.A questo proposito esistono apposite tabelle tecniche, riferite alle condizio-ni e al tipo di terreno nonch alla profondit e larghezza dello scavo, che for-niscono le dimensioni di traverse, montanti, puntoni, pannelli in legno.

    La scelta del tipo di armatura da disporre nello scavo e del materiale da uti-lizzare dipende sostanzialmente dalla natura del terreno, dal contestoambientale e dal tipo di scavo da eseguire.Larmatura deve comunque rispettare sempre le seguenti tre condizioni:1. essere realizzata in modo da evitare il rischio di seppellimento:

    in un terreno incoerente la procedura dovr consentire di disporrearmature parziali tali da permettere di raggiungere in sicurezza laprofondit richiesta nel terreno;

    in un terreno dotato di coesione, in cui lo scavo pu essere realizzatoin avanzamento continuo fino alla profondit desiderata, la proceduradovr prevedere la collocazione di una gabbia di protezione prima che ilavoratori addetti accedano allo scavo.

    2. essere sufficientemente resistente da opporsi, senza deformarsi o rom-persi, alla pressione esercitata dal terreno sulle pareti dello scavo;

    3. essere realizzata in modo da poter sopportare, senza deformarsi, anchecarichi asimmetrici del terreno.

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  • Il rispetto di queste condizioni finalizzato a rendere tutti gli elementi del-larmatura (pannelli, montanti, puntoni) un modulo unitario simile ad unagabbia di sicurezza.Si devono comunque evitare tutte quelle procedure non sicure, allorch lapressione del terreno che si sviluppa in direzione diversa rispetto ai punto-ni pu provocare pericolosi franamenti.Esaminiamo ora le diverse tipologie di armatura degli scavi che si possonorealizzare.

    Armatura di scavi in terreni coesiviIn presenza di un terreno di sufficiente coesione, in cui non possibile rea-lizzare lo scavo per tutta la profondit richiesta, si pu effettuare lo scavostesso fino a 80-120 cm e dopo aver disposto una prima armatura, si pu

    procedere ad unaltrafase di scavo e cos via.Quando il terreno hauna buona coesione, larealizzazione dellestrutture di sostegno abbastanza semplice enon richiede materialied attrezzature partico-lari. In questo casobasta posizionare i pan-

    nelli di legno, di altezzaleggermente superiorealla profondit delloscavo, contro le paretidello scavo e fissarli conpuntoni di legno provvi-sori per consentire aglioperai di scendere nellatrincea e disporre glielementi di contrastodefinitivi.Una evoluzione dellastessa procedura consi-ste nellutilizzare dasubito puntoni idraulicidi metallo che si posso-

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  • no collocare dallesterno con una pompa che agisce sugli stessi fino a met-tere in contrasto i pannelli con le pareti dello scavo.

    Un altro tipo di struttu-ra di contrasto utilizza-ta quella che fa uso diteli con barre di fibra divetro. Il peso trascura-bile del telo facilita iltrasporto e la messa inopera, con costi sicura-mente inferiori. Questotipo di armatura adat-to per scavi non moltoprofondi (2 m - 2,5 mmassimo) e per terrenidi buona coesione; nonpu essere utilizzataper scavi di larghezzainferiore a cm. 80 inquanto limita lo spaziolibero nella trincea.

    Quando larmatura di sostegno in fase di realizzazione, la benna dellesca-vatore deve essere collocata nello scavo in modo da costituire una prote-zione addizionale in caso di frana del terreno. Durante il montaggio dellar-matura deve essere disponibile una scala, per accedere e uscire dallo scavo,ad una distanza non superiore a 3 metri dalla zona di lavoro.Larmatura deve essere realizzata dallalto verso il basso: i primi puntonivanno collocati ad una profondit massima di cm. 20 dalla superficie del ter-reno e i successivi secondo lo schema predisposto in fase di progettazionedellarmatura.La corretta installazione del 1 e del 2 puntone a contrasto dei montantiverticali rappresenta un momento importante ai fini della stabilizzazionedelle pareti dello scavo.Quando tra armature e terreno si utilizza un pannello di legno o di acciaio,il puntone non deve essere direttamente installato sul pannello, ma colloca-to sullelemento verticale che lo sostiene.Dopo aver installato almeno due puntoni sulla coppia di montanti verticali,si pu procedere alla sistemazione del puntone posto in basso. E importan-te ricordare che questa armatura di contrasto necessita di almeno due pun-toni per ogni coppia di montanti verticali. Quanto descritto va seguito perogni set di armatura, per garantire la sicurezza di chi lavora nello scavo.

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  • Armatura di scavi interreni granulariQuando il terreno nonrende possibile nemme-no uno scavo di profon-dit minima, oppurequando si deve operarein siti urbani e occorreevitare qualsiasi depres-sione del terreno,

    necessario rispettarerigorosamente leseguenti modalit: dopoaver scavato per circa30 centimetri si infiggo-no nel terreno le duepareti verticali aventiuna leggera inclinazione.Quindi si dispongono ipuntoni di contrasto esi realizza un successivoscavo installando unsecondo blocco diarmatura, con pareti aventi la stessa inclinazione di quelle superiori e cosi via.

    La procedura descritta consente diraggiungere anche notevoli profon-dit in terreni senza alcuna coesione.Va ricordato che questo tipo diarmatura non facile da eseguire aregola darte: richiede, infatti, attrez-zature specifiche e mano doperamolto qualificata.

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  • Rimozione dellarmaturaPer la rimozione dellarmatura occorre procedere dal basso verso lalto,avendo particolare cura nel proteggere sempre il lavoratore che si trovadentro lo scavo.Se al momento del disarmo si avverte che larmatura (puntoni e montanti) sottoposta a pressione perch il terreno ha subito dei movimenti, occorreriempire la trincea con il terreno prima di rimuovere puntoni e montanti.Quando possibile, larmatura deve essere rimossa dagli stessi operai chelhanno installata, in quanto meglio di altri possono verificare la presenza dinuove condizioni di rischio nel terreno, successive alla posa in opera dellar-matura.

    Protezioni blindate

    Gli elementi dellarmatura sono solitamente realizzati con pannelli metallicie in legno o con telai multipli in acciaio.

    A) Pannelli metallici.I cassoni da realizzare comprendono due pannelli metallici laterali tenutiinsieme da due puntoni dacciaio.

    I pannelli, costituiti daprofilati metallici saldatiinsieme per tutta laloro lunghezza, sonorinforzati da un mon-tante verticale centralesu cui sono fissati i pun-toni. La base dei pannel-li appuntita per con-sentire una pi facilepenetrazione nel terre-no. I puntoni, in numerominimo di due, sonorealizzati a vite e con-sentono di regolare e di

    inclinare il cassone in modo da facilitare la sua messa in opera.Un altro tipo di cassone utilizzato quello dotato di quattro puntoni dispo-sti due alla volta alle estremit dei pannelli.Con lo stesso principio costruttivo, esistono diverse categorie di cassoniaventi una diversa robustezza, a secondo dei carichi e delle spinte che

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  • dovranno sopportare.In ciascuno di essi, elementi particolari consentono di adattare esattamentele dimensioni dei cassoni a quelle della trincea da armare.Nei terreni coesivi possibile realizzare lo scavo fino alla profondit defini-tiva e collocare quindi i cassoni sul fondo dello scavo. Il numero dei cassonida utilizzare contemporaneamente dipende dalla lunghezza degli elementi dicanalizzazione da mettere in opera.Per consentire agli operai di collocare in sicurezza la canalizzazione, neces-sario utilizzare simultaneamente tre elementi di tre metri di lunghezza.Per canalizzazioni corte (da 2 a 3 metri) bastano solo due elementi dicassoni.Conviene sempre utilizzare cassoni di unaltezza leggermente superiore allaprofondit dello scavo. Quando non si pu armare lo scavo per tutta la suaaltezza preferibile collocare i cassoni nella parte superiore dello scavo elasciare non armato il fondo, il cui franamento molto improbabile, a menoche non ci si trovi in presenza di argille molli o terreni similari.

    B) Pannelli in legnoI pannelli in legno si utilizzano solitamente per lavori di scavo di piccoledimensioni. Limpiego del legno consente di costruire direttamente i pannel-li a seconda dellaltezza dello scavo e di disporre i successivi puntoni a vitesecondo le dimensioni della stessa armatura.Larmatura cos realizzata subito disponibile per la messa in opera.

    C) Telai in acciaioSe lo scavo realizzato in un terreno in cui la decompressione pu procu-rare collassi ed improvvisi smottamenti, per effettuare lavori di piccola dura-ta si possono utilizzare telai mobili realizzabili direttamente dallimpresa cheeffettua i lavori.Queste strutture, con ossatura metallica e pareti realizzate con montanti,devono avere una sufficiente resistenza ai carichi dinamici e dissimmetriciche si presentano in caso di frana.Vanno evitati telai leggeri che non hanno adeguata resistenza, anche se pifacili da collocare nello scavo.

    Nei terreni poco coerenti o quando vanno assolutamente evitate compres-sioni nel materiale stesso, si rende necessaria la messa in opera delle prote-zioni durante lo scavo.Per i componenti ed il montaggio valgono le stesse indicazioni soprariportate.In questo caso per gli elementi sono assemblati in fase di avanzamento.

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  • Palancole metalliche

    In molti casi fonda-mentale rinforzare ilterreno con resistentipalancole metallicheprima di avviare leoperazioni di scavo.Per effettuare questotipo di armatura occor-re utilizzare un macchi-nario speciale che per-mette di infiggere con-testualmente nel terre-no le palancole chedevono supportare le due facciate dello scavo.Dopo questa operazione, durante lo scavo devono essere inseriti i puntonidi contrasto man mano che la profondit della trincea aumenta.Il numero degli elementi di contrasto dipende ovviamente dalla natura delterreno e dalle dimensioni dello scavo. Nella maggior parte dei casi suffi-ciente la sola armatura di contrasto superiore, che rende inoltre pi facile laposa in opera delle canalizzazioni.Un altro sistema di protezione con palancole quello che fa uso di una cin-tura, con il duplice scopo di armatura di contrasto e guida dentro cui far pas-sare le palancole stesse.

    Montanti e pannelli metalliciUn sistema alternativo a quello delle palancole, quello che fa uso di mon-tanti e pannelli metallici infissi nel terreno sempre prima di iniziare lo scavo.I montanti sono realizzati con due profilati metallici tenuti insieme da pun-telli aventi contrasto regolabile. Per profondit da 3 a 7 metri esistono mon-tanti metallici che consentono di mettere in opera per ogni lato della trin-cea due pannelli metallici.

    Sistemi di protezione e di accesso allo scavo

    ParapettiIn presenza di scavi profondi oltre 2 metri, per evitare rischi di caduta dal-lalto, si devono predisporre lungo i bordi dello scavo appositi parapetti, altialmeno 1 metro, dotati di tavola ferma piede di circa 20 cm. Lo spazio tra latavola ferma piede e il corrente superiore non deve superare i 60 cm.

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  • I parapetti dovranno poter sopportare un carico di almeno 50 kg/m.In presenza di persone o traffico veicolare, il parapetto deve essere sempresegnalato con nastro di colore rosso/bianco e con lampade elettriche o lan-terne ad olio durante la notte.

    Passerelle e rampe Le rampe di accesso e di uscita dallo scavo devono essere realizzate secon-do un progetto effettuato da un tecnico specializzato.Quando le rampe sono costruite con due o pi elementi strutturali, gli stes-si devono essere assemblati in modo da evitare movimenti o spostamentiche ne compromettano la stabilit.Per rendere possibile e sicuro lattraversamento dello scavo o della trinceada parte dei soli lavoratori, occorre predisporre delle passerelle larghe alme-no 60 cm.Quando le passerelle vengono utilizzate anche per il trasporto di materiale,devono essere larghe minimo 120 cm. In tutti i casi devono comunque esse-re sempre dotate di parapetti e barriere ferma piede su entrambi i lati.

    ScaleLe scale a mano utilizzate per accedere al fondo dello scavo devono essere: sporgenti di almeno 1 metro oltre il bordo dello scavo; raggiungibili entro 10 metri da un qualsiasi punto del fondo scavo; realizzate con materiale isolante quando si prevede nello scavo la presen-

    za di linee elettriche interrate; ispezionate prima delluso; quelle difettose devono essere rimosse e

    segnalate con un cartello non usare; utilizzate solo su superfici di appoggio stabili e a livello. In caso contrario

    esse vanno stabilizzate con opportuni vincoli; posizionate con uninclinazione tale che la distanza tra il piede della scala

    e la parete verticale sia pari a circa un quarto dellaltezza dello scavo.Quando si prevede sul fondo dello scavo la presenza di oltre 25 addetti equando la scala rappresenta lunica via di uscita, necessario prevederealmeno due scale.Ai lavoratori che fanno uso delle scale deve essere vietato il trasporto dimateriale o carichi che possano determinare il rischio di caduta.Un altro sistema che pu essere utilizzato per accedere alla base dello scavo quello di realizzare gradini ricavati nel terreno, che vanno opportunamen-te rinforzati e resi sicuri.

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  • Capitolo VIII

    Dinamica del verificarsidellevento

  • Le opere di scavo esprimono un livello molto elevato di rischio per gli ope-rai addetti, soprattutto quando non vengono rispettate le norme di sicurez-za in termini di mancanza o inadeguatezza delle armature di contenimento.Di seguito vengono presentati tre casi relativi ad incidenti sul lavoro real-mente accaduti, per sottolineare lesigenza della prevenzione, sia dal punto divista culturale che operativo.

    Analisi di tre casi

    Caso 1Tipo di attivit: posa tubazioni di fognaturaTipo di terreno: depositi fluvioglaciali e glaciali per lo pi ghiaioso-sabbiosi

    parzialmente alterati (ferrettizzati)

    Breve descrizione delleventoLoperaio era allinterno dello scavo a sezione ristretta per effettuare il rin-fianco in calcestruzzo del tubo di fognatura (diametro 230-300mm):Loperaio, che era in piedi sul tubo, veniva investito dal franamento dellaparete opposta che lo seppelliva fino alla vita schiacciandolo contro laltraparete.Loperaio stato liberato dai colleghi con luso dellescavatore.

    ConseguenzeLoperaio ha riportato un trauma toraco-addominale con fratture multiplecostali, con grado di invalidit valutato del 20%.

    Et delloperaio: 50 anniEsperienza nel settore: >10 anniQuando levento avvenuto: ore 11,00 di luned.

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    Introduzione

  • Risultati delle ispezioni Lo stesso giorno dellevento sono state contestate le seguenti violazioni per: non aver impedito la presenza dei lavoratori nel campo di azione delle-

    scavatore (art. 12 c.3 del DPR 164/56); non aver provveduto ad allestire le necessarie armature di sostegno

    (art. 13 c. 1 DPR 164/56); aver costituito un deposito di materiali lungo il ciglio dello scavo (art. 14

    DPR 164/56).Sanzione applicata: 4 milioni di lire.

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    Caso numero 1 - Posa tubazioni di fognatura

  • Come prevenire lincidente (analisi geologico-tecnica dellevento)Attraverso lanalisi dellevento emerge che: si doveva evitare di accumulare il materiale di risulta sui bordi dello scavo; lo scavo andava armato appena possibile, e non dopo la posa del tubo; lo scavo non doveva rimanere aperto per tutto il week-end (come si pre-

    suppone in relazione al fatto che lincidente avvenuto di luned).

    Caso 2Tipo di attivit: inumazione in cimiteroTipo di terreno: depositi fluvioglaciali ghiaioso-sabbiosi con superificie

    pedogenizzata (suolo)

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    Caso numero 2 - Inumazione in cimitero

  • Breve descrizione delleventoDurante lesecuzione dello scavo della fossa per inumazione, loperaio, men-tre era intento a posare un antone di sbarramento del terreno, veniva colpi-to dallantone stesso a causa del franamento della sponda.

    ConseguenzeLoperaio ha riportato contusioni multiple con lombalgia acuta; nessuna con-seguenza permanente, ma limitazione per alcune attivit lavorative (esclusio-ne di lavorazioni che comportino limpegno del rachide)Et delloperaio: 29 anniQuando levento accaduto: alle ore 11.30 di sabato, dopo 3 ore e mezza dal-linizio dellattivit.

    Come prevenire lincidente (analisi geologico-tecnica dellevento)Lo scavo andava armato appena possibile: ha ceduto infatti a meno di tre oredallapertura dello scavo stesso.Occorreva dunque seguire la procedura di cui al capitolo VII armatura discavi in terreni granulari.

    Caso 3Tipo di attivit: ripristino impermeabilizzazione di locali interrati in trinceaTipo di terreno: limi sabbiosi saturi in posizione a mezzacosta (collina)

    Breve descrizione delleventoPer ripristinare limpermeabilizzazione dei locali interrati di una villetta, venivaaperta, a monte, una trincea di 6 metri di lunghezza, 4 metri di profondit e 1metro di ampiezza. Le pareti verticali dello scavo non sono state armate, masolo puntellate con assi di legno nella parte pi superficiale.Il terreno era saturo e presentava una crosta superficiale compatta a causadel gelo.Dopo un giorno e mezzo dallapertura (con segni gi evidenti di fratturenella crosta gelata), la parete a monte dello scavo crollava, riempiendo la trin-cea con quasi 2 m3 di materiale.

    ConseguenzeIn questo caso fortunatamente non ci sono state conseguenze, in quantoloperaio riuscito a scappare allultimo momento. Un piccolo ritardo esarebbe rimasto seppellito completamente dalla frana, senza possibilit disalvezza.

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  • Come prevenire lincidente (analisi geologico-tecnica dellevento)Sarebbe stato necessario tenere presente che: i terreni saturi e con quelle caratteristiche hanno sempre bisogno di ade-

    guate armature di sostegno; le trincee di quelle dimensioni (6m di lunghezza x 1m di larghezza x 4m di

    profondit) devono essere sempre armate per tutta la profondit; la larghezza della trincea era insufficiente (occorreva prevedere una lar-

    ghezza di almeno 2 metri).

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    Caso numero 3 - Ripristino impermeabilizzazione di locali interrati in trincea

  • Capitolo IX

    Tecniche alternative di scavo

  • In questo paragrafo si accenner alle nuove tecniche di scavo, con particola-re riguardo alla posa dei cavi e sottoservizi, sia sotto il profilo conoscitivo siasotto quello della sicurezza.

    Le nuove tecniche migliorano la prevenzionePrevenzione vuol dire anche ricerca di nuove soluzioni e tecniche di lavoroalternative alle attivit tradizionali, in grado di coniugare la riduzione deirischi e il miglioramento della competitivit delle aziende.Lutilizzo di tecniche moderne di posa in opera delle reti di servizi (cosid-dette no dig) realizzano una notevole riduzione, se non leliminazione, delrischio pi grave: il seppellimento nello scavo.In Italia la tecnologia no dig, introdotta per la prima volta agli inizi degli anni80, ha subito, nella seconda met degli anni 90, un notevole impulso, soprat-tutto per le opere relative al cablaggio di importanti citt.Questa tecnica, utilizzata per la posa delle reti di distribuzione di gas, diacqua e di servizi telefonici, permette di evitare i problemi tipici dei cantierinei centri abitati e storici delle citt; consente infatti di limitare gran partedei disagi e di superare agevolmente le difficolt di tipo geologico, idrogeo-logico e quelle connesse alla presenza di infrastrutture viarie (ferrovie, stra-de, ponti, canalizzazioni).Queste nuove tecnologie permettono anche di prolungare la vita delle tuba-zioni gi in opera con operazioni di manutenzione in-situ, senza dover sman-tellare quanto si trova al di sopra di questi servizi interrati.

    Le tecnologie no digSi tratta di metodi diversi di microperforazione che permettono di realizza-re nel sottosuolo fori sub-orizzontali con diametri inferiori a 3500mm, uti-lizzando speciali talpe a calcestruzzo in progressione, dove il rivestimentoconsente lavanzamento della batteria di perforazione e larmatura metallicapermette di conferire allopera la sua forma ed il suo aspetto.Le tecnologie no dig si distinguono in: directional drilling, microtunneling, pipe

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    Tecniche alternative di scavo

  • ramming, pipe bursting e splitting.Il directional drilling utilizza speciali perforatrici dotate di un sistema di guidain grado di direzionare, nel sottosuolo, una batteria di perforazione secondotraiettorie di forma diversa. Con questa tecnologia si possono posare con-dotte con diametro sino a 1200 millimetri e lunghezza di tiro (distanza tra ipunti di entrata e di uscita) fino a 1000 metri.

    Questa tecnica risulta pi conveniente per profondit superiori ai due metri,anche con riferimento ai soli costi di costruzione.Il microtunnelling si basa sullimpiego di microfrese sotterranee, (microtun-neller) in grado di ruotare autonomamente, che ricevono la spinta neces-saria allavanzamento da un apposito gruppo idraulico che viene alloggiato

    nel pozzo di partenza.Il microtunnelling per-mette la posa di con-dotte aventi diametrioscillanti tra i 400 ed i3500 mm.Il pipe ramming unatecnologia che permet-te di posare condottein acciaio con impiegodi speciali percussoripneumatici in grado dispingere la tubazioneattraverso il terreno.

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    Immagine tratta dal sito www.addshdd.com

  • I metodi pipe bursting e splitting, che prevedono operazioni di demolizione eposa che avvengono nel sottosuolo senza scavi a cielo aperto, consentono laposa di nuove condotte in sostituzione di quelle esistenti.

    I vantaggi di queste nuove tecniche di lavorazione sono strettamente con-nessi alla maggiore economicit e rapidit nellesecuzione delle operazioni diinstallazione e/o manutenzione.

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    Immagine tratta dal sito www.sscboring.com della TT Technologies, Inc.

    Immagine tratta dal sito www.sscboring.com della TT Technologies, Inc.

  • Appendice

    La legislazione in materia di prevenzioneinfortuni nelle costruzioni

  • NORMATIVA NAZIONALE

    Principali norme generali di prevenzione

    D.P.R. n. 547 del 27/04/55Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.http://www.arsed.it/PrevenzioNet/leggi/igiene/455C0547.900.htm

    D.P.R. n. 303 del 19/03/56Norme generali per ligiene del lavoro.http://www.arsed.it/PrevenzioNet/leggi/igiene/456C0303.900.htm

    Decreto Legislativo 19/09/1994 n. 626 e successive modificazioni e integrazioniAttuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE,95/63/CE, 97/42, 98/24 e 99/38 riguardanti il miglioramento della sicurezza edella salute dei lavoratori durante il lavoro.http://www.inail.it/Normativa/normativa.htm

    Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 359Attuazione della direttiva 95/63/CEE che modifica la direttiva 89/655/CEE,relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per luso di attrezzature dilavoro da parte dei lavoratori.http://www.arsed.it/PrevenzioNet/leggi/igiene/399B0359.900.htm

    Decreto Interministeriale 12 novembre 1999Modificazione dellallegato XI del Decreto Legislativo 19 marzo 1996,n. 242, concernente:Modifiche ed integrazioni al Decreto Legislativo 19 set-tembre 1994, n. 626, recante attuazione di direttive comunitarie riguardantiil miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavo-ro (Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2000).http://www.ambiente.it/sicurezza/legislazione/leggi/1999/dm12-11-99.htm

    D.P.C.M. 14 ottobre 1997, n. 412 Regolamento recante lindividuazione delle attivit lavorative comportantirischi particolarmente elevati, per le quali lattivit di vigilanza pu essereesercitata dagli Ispettorati del Lavoro delle Direzioni Provinciali del Lavoro(Gazzetta Ufficiale n. 280 del 1 dicembre 1997).http://normativo.inail.it/bdninternet/docs/dpcm141097.htm

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  • Principali norme specifiche di prevenzione in edilizia

    D.P.R. n. 164 del 07/01/1956 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzionihttp://www.arsed.it/PrevenzioNet/leggi/igiene/456C0164.900.htm

    Decreto Legislativo n 494 del 14/08/1996Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime disicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.http://normativo.inail.it/bdninternet/docs/dlg49496.htm

    Decreto Legislativo n 528 del 19/11/1999Modifiche ed integrazioni al Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 494,recante attuazione della direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni mini-me di sicurezza e di salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili.(Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2000)http://normativo.inail.it/bdninternet/docs/dlg52899.htm

    Principale normativa tecnica specifica per scavi e lavoriin sotterraneo

    D.P.R. 20 marzo 1956, n. 320Norme per la prevenzione degli infortuni e ligiene del lavoro in sotterraneo(S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 5 maggio 1956).http://www.arsed.it/PrevenzioNet/leggi/igiene/456C0320.900.htm

    Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 11 marzo 1988 e Circolare del Ministero deiLavori Pubblici 24/09/88 n.30483 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilitdei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per laprogettazione, lesecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terree delle opere di fondazione.http://www.geologi.it/leggi/dm88-cir.htm

    Ministero dei Lavori Pubblici - Circolare 9 Gennaio 1996, n. 218/24/3 Legge 2 febbraio 1974, n. 64. Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 11marzo 1988. Istruzioni applicative per la redazione della relazione geologicae della relazione geotecnicahttp://www.geologi.it/leggi/clp9.htm

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  • NORMATIVA SVIZZERA

    832.311.11 Ordinanza concernente la prevenzione degli infortuni nellesecuzionedi scavi, pozzi e lavori del genere del 13 settembre 1963 http://www.admin.ch/ch/i/rs/832_311_11

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    Riduzione del rischio nelle attivit di scavo