Ileana Chinnici

INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo

L’Istituto di Fisica dell’Università di Palermo oggi ….

… e la sua collezione di strumenti storici (XIX secolo e prima metà XX secolo)

Domenico Scinà, 1811

• Introduzione alla Fisica Sperimentale (1803)

• Elementi di Fisica Generale (4 vol.)

1837 – Epidemia di colera

Scinà muore … e con lui, per un’intera generazione, la fisica sperimentale a Palermo !

G. Fattori, Garibaldi a Palermo, 1860

Michele Amari (1806-1889)

Gaetano Giorgio Gemmellaro(1832-1904)

1860

Geologia e Mineralogia

Stanislao Cannizzaro(1826-1910)

1861

Chimica inorganica e organica

Pietro Doderlein(1809-1895)

1862

Zoologia e anatomia comparata

Pietro Blaserna (1836-1918)

1863

Fisica sperimentale

1862

Astronomo aggiunto

Pietro Tacchini (1838-1905)

Pietro Blaserna(1836-1918)

• E’ un fisico sperimentale molto apprezzato

• Crea, praticamente dal nulla, un nuovo laboratorio acquisendo nuovi strumenti

• Acquisisce strumenti ANCHE per gli studenti

• Si preoccupa che gli studenti del biennio adoperino in prima persona gli strumenti

• Correnti indotte

• Acido carbonico

• Magnetismo terrestre

• Polarizzazione della corona solare

• Legge di Avogadro

• Teoria dinamica del calore

• Indice di rifrazione dell’alcool metilsalicilico

• Studi di acustica

Rinnova la dotazione originaria dell’Istituto, con l’acquisto di nuovi strumenti …

Molti strumenti di OTTICA e di ELETTRICITA’ E MAGNETISMO …

.. alcuni di ACUSTICA e di CALORIMETRIA …

• Nel 1866 dà avvio, con Cannizzaro, Doderlein, Gemmellaro, Tacchini ed altri, ad un ricco ciclo di conferenze pubbliche;

• Apre il ciclo, l’11 aprile, proprio Blasernacon “La formazione del suono”;

• Il ciclo fu poi interrotto, nel maggio 1867, per una nuova epidemia di colera a Palermo.

C. Ademollo, La breccia di Porta Pia, 1870

Pietro Blaserna(1836-1918)

Istituto di Fisica di via Panisperna, Roma (ca. 1900)

Pietro Blaserna(1836-1918)

QUALCHE CURIOSITA’ …

• Appassionato di musica (suonava il violino con maestria), Blaserna condusse studi sulla scala naturale e realizzò l'armonium con 48 note per ogni ottava, presente nel Museo di Fisica di Roma.

• Si occupò della standardizzazione del La3 (usato per l'accordatura degli strumenti e delle voci), la cui frequenza venne fissata a 435 Hz (poi a 440 Hz nel 1939).

• Nel 1885 a Vienna, insieme ad Arrigo Boito, rappresentò l'Italia alla Conferenza Internazionale per l'adozione del Corista Uniforme (frequenza musicale campione)

• Nel 1887 riuscì ad ottenere, presso l'Istituto di Fisica di Roma, la creazione dell'Ufficio del Corista Internazionale, di cui fu direttore.

La musica, tra scienza e arte …

… e l’importanza della cultura musicale

(continua il prof. Aurelio Agliolo Gallitto)

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!