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Università degli Studi di Padova General Course DIRITTI UMANI E INCLUSIONE IN VIAGGIO CONTRO OGNI BARRIERA: UN FUTURO PER LE PERSONE CON DISABILITA’ Viviana Giorgi 16 giugno 2017

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Università degli Studi di Padova

General Course DIRITTI UMANI E INCLUSIONE

IN VIAGGIO CONTRO OGNI BARRIERA:

UN FUTURO PER LE PERSONE CON DISABILITA’

Viviana Giorgi 16 giugno 2017

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Invalido, disabile, diversamente abile, portatore di handicap, ecc.

Perché non proviamo a non usarli più!

Le parole sono importanti. Queste parole mostrano la nostra la cultura, che grado di civiltà abbiamo,

il modo in cui pensiamo, il livello di attenzione che abbiamo verso i più fragili, come li

consideriamo.

Esistono parole da usare che vanno usate, ed esistono parole da non usare che non vanno usate!

La parola giusta da usare è PERSONA con disabilità, e disabilità non è, né un’offesa né una

parolaccia.

Questa è una delle indicazioni fondamentali che vengono dalla “Convenzione Internazionale sui

diritti delle persone con disabilità” (New York, 25 agosto 2006, ratificata, e quindi legge, dallo

Stato Italiano).

(vignetta di Staino)

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La disabilità non è una diversità o una malattia, ma è una condizione di svantaggio, quale risultato

di una menomazione fisica o mentale che preclude il normale completamento in una particolare area

(fisica, psichica o sensoriale). Ne deriva uno svantaggio che rende difficoltosa la normale vita

quotidiana e l’acquisizione di un ruolo sociale all'interno della comunità di appartenenza.

Se è vero che i disabili hanno, a causa della menomazione, notevoli difficoltà a sviluppare degli

armoniosi ed integrati rapporti con gli altri esseri umani, è pur vero che anche molta gente ha

considerevoli difficoltà a stabilire degli armoniosi ed idonei rapporti con gli individui disabili e che

questo ultimo fattore è, in parte, certamente un fattore che accresce in modo decisivo le stesse

difficoltà psichiche ed interpersonali della persona disabile.

Si deve tener conto che, anche in assenza di malattie fisiche, le influenze ambientali e culturali

possono, in determinate condizioni, provocare alterazioni della crescita fisica e dello sviluppo

psichico.

“Sfido chiunque a negare di sentirsi a disagio di fronte a un handicappato”, così scrive un papà di

un bambino molto malato. Egli pensava che, il non soffermare lo sguardo, fosse la cosa più

rispettosa da fare, secondo lui, chi si voltava di scatto non era poi così diverso da chi fissava suo

figlio: le due reazioni esprimevano lo stesso malessere. Quello che si deve evitare è ridurre

l’identità di un individuo alla sua disabilità perché ognuno di noi è diverso dall’altro senza perdere

per questo, il valore unico della persona stessa.

Un esempio meraviglioso lo sono state le paralimpiadi del 2016, quanto ci hanno fatto gioire e

quante emozioni. Verrebbe quasi da dire: “… e che erano persone con disabilità quelle che hanno

vinto!”.

Dire quindi a una persona cieca “ci vediamo dopo? Hai visto? Guarda!” o a una persona in

carrozzina (magari elettrica) “cammina più piano” “non correre così forte” è assolutamente corretto,

e deve diventare normale dirlo, fa sentire le persone appartenenti a un unico grande girotondo di

vita.

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IL VIAGGIO.

Il viaggio è futuro, ma è anche memoria, traccia indelebile, emozione. Non si spiega altrimenti

perché non ci limitiamo a sfogliare un catalogo patinato, o un sito internet, o un libro di fotografie,

o un racconto di grandi viaggiatori. Tutti, indistintamente, sentiamo il bisogno dell’incognito,

dell’esperienza imprevista, dell’impatto con la bellezza di un luogo con le sensazioni di una mostra,

con la vertigine del capolavoro artistico, con il brivido di un evento sportivo, con il calore di uno

spettacolo a lungo atteso. Le persone con disabilità forse sentono ancor di più questo bisogno

interiore. C’è un’idea di sfida, c’è il desiderio profondo di “di-vertere”, ossia di cambiare strada,

uscendo dalla routine di un’esistenza spesso scandita dal

limite, dal deficit, dal già sperimentato.

Il viaggiatore con disabilità non ha paura. Magari è’

sospettoso, minuzioso, ma accetta il rischio. E’ pronto a

qualche accomodamento ragionevole rispetto alle

abitudini preziose che lo tranquillizzano nel proprio

habitat. E’ quasi il turista ideale, perché desidera

fortemente il viaggio, per poterlo centellinare, riempire di

esperienze, raccontare e disseminare al ritorno.

Realizzare un viaggio però con e per persone disabili non è sempre facile.

Non ultimo i problemi che i familiari devono affrontare per il normale per il quotidiano (e non)

vivere. Rischi e pericoli per chi assiste e se poi ci sono bambini, la situazione diventa ancor più

difficile sempre che non scegliamo come meta la nostra casa al mare o in montagna, il problema

allora non sussiste, insorge quando si decide di viaggiare oltre i propri spazi.

Troppo spesso, infatti, ci si accorge che non tutti i paesi del mondo e non tutti i settori (proprio

quelli che contano di più) sono all'altezza per ospitare e assistere viaggiatori invalidi e, il più delle

volte, lo scenario che un disabile si ritrova davanti, e alquanto desolante:

Strutture inadeguate;

Scarsa informazione;

Mancanza di servizi, addetti inesperti.

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Tutte queste situazioni contribuiscono a rendere un viaggio da sogno, in un vero e proprio incubo.

Per fortuna, la normativa europea, Decreto Ministeriale 236/1989 (per una nuova costruzione e

ristrutturazione); e la Legge 104/ 1992 – art. 24 “eliminazione o il superamento delle barriere

architettoniche” prevedono nelle strutture alberghiere camere e bagni attrezzati, per utenti con

disabilità, quindi la persona disabile può viaggiare e soggiornare in albergo. E poi? È tutto il resto

della vacanza? L’idea del viaggio non si deve fermare in albergo, soprattutto per una persona che

vive il quotidiano con piccole grandi difficoltà di mobilità. Offrire opportunità di turismo in piena

accessibilità non è solo un’azione corretta dal punto di vista dei principi universali sanciti dalla

Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. E’ soprattutto un’operazione

imprenditoriale intelligente, lungimirante carica di vantaggi anche economici. Perché il turismo non

è solo una variegata e valida offerta di prodotti, ma è innanzitutto “accoglienza”.

L’inclusione costituisce un principio di

partenza e non di arrivo.

Da qui il mio progetto:

un piccolo vademecum a portata

di mano per le persone con

disabilità e i loro

accompagnatori, per poter

viaggiare in sicurezza

conoscendo le linee guida e,

seguendo suggerimenti,

informazioni e qualche curiosità

per poter viaggiare con mezzi

pubblici.

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Parlando quindi di disabilità e trasporti si tocca spesso un tasto delicato, perché, nonostante le

oggettive difficoltà, le persone con ridotta mobilità hanno il diritto a muoversi liberamente come

tutti e, pertanto, le aziende pubbliche di trasporto, e non solo, si devono adeguare alla normativa che

regola quanto sopra scritto.

La legge che regola tutto ciò è la n. 104 del febbraio 1992, modificata poi nel 2000 (L. n.53) e nel

2001 (D.lg. n 151).

Dalle righe di suddetta normativa, ora ancora in

vigore, si evince che lo Stato individua tra le

varie agevolazioni riservate alle persone con

disabilità anche quella per i trasporti e la

mobilità in generale. Regioni e comuni devono

quindi, cercare tutte le soluzioni possibili al fine

di permettere alle persone con deficit e handicap

di muoversi e spostarsi al pari di tutti gli altri

cittadini e, a tal fine, si devono prevedere degli

accorgimenti o dei servizi alternativi. La

persona con disabilità deve potersi muovere

liberamente anche con un mezzo proprio.

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E allora iniziamo il nostro viaggio

Mezzi di trasporto:

Bus Treno

Aereo Nave

Consigli per Vacanze per persone con disabilità

Nel web troviamo una quantità di notizie impressionante che spesso disorientano ed esistono anche

molti motori di ricerca e/o comparatori per l'acquisto on-line di viaggi, ma nessuno di essi è

dedicato in maniera specifica al Turismo Accessibile e tiene conto delle esigenze speciali di ogni

utente. La ragione è di facile intuizione, infatti, le variabili che si devono considerare per gestire

correttamente il turismo (diverse disabilità/bisogni specifici, esigenze particolari, per

individuali/famiglie/gruppi con disabilità...) sono tali da far impazzire qualsiasi algoritmo. È

insostituibile l'intervento umano e soprattutto un rapporto di fiducia con chi è professionalmente

competente e vuole comprendere veramente le reali esigenze altrui.

I viaggi per persone con disabilità devono essere organizzati nel minimo dettaglio, per evitare rischi

e pericoli e per permettere a coloro i quali hanno un handicap di godersi a pieno la vacanza.

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Di cosa abbiamo o potremmo avere bisogno.

Non dimenticarsi mai di portare con sé la fotocopia del “decreto d’invalidità, legge 104/92 e

varia” che certifichi la propria invalidità e se si decide di visitare un paese straniero, meglio

sarebbe avere con sé anche una copia tradotta del Paese che ci ospita.

Portare in viaggio un piccolo vocabolario della lingua del paese che s’intende visitare, o

imparare qualche vocabolo “ci” potrà essere d’aiuto in caso di necessità.

Nella valigia bisogna ricordarsi sempre di mettere le medicine o i prodotti che ci sono utili

per la propria patologia, e il libretto sanitario, la tessera d’identità e/o il passaporto.

Quando abbiamo deciso il mezzo con cui intendiamo muoverci (nave, aereo, treno ecc.…)

dobbiamo provvedere alla prenotazione, segnalando all’operatore che si viaggia da o con un

invalido.

Fare un piccolo itinerario dei luoghi che s’intende visitare ci permetterà di capire in anticipo

e quindi pianificare gli eventuali collegamenti necessari, dovessero essercene, con i mezzi

per raggiungerlo.

Nella scelta dell'albergo o della pensione, bisognerebbe preferire quelli dislocati verso il

centro della città o che siano almeno ben collegati, in modo da poter accedere facilmente a

tutti i luoghi di maggiore interesse turistico e così limitare anche il costo degli spostamenti.

Naturalmente gli alberghi devono essere forniti di servizio ascensore e camere per disabili.

Nei luoghi d’arte, esibendo il decreto d’invalidità alla biglietteria, chiedere sempre se sono

previsti sconti o agevolazioni sul costo del biglietto (talvolta l’ingresso è gratuito o ridotto

sia per il disabile sia per l’accompagnatore) e nel caso la persona non sia fornita, ma gli

serva, sarebbe il caso di chiedere se c’è la possibilità di utilizzare una sedia a rotelle in

comodato d’uso.

Se si viaggia in auto, bisogna sempre informarsi se, nella città dove si va in vacanza, esiste

una "ZTL" da rispettare e i numeri cui chiamare per segnalare la targa del proprio mezzo.

Se si ha la possibilità, meglio sarebbe viaggiare con una sedia a rotelle in modo da riposarsi

quando i tratti sono troppo lunghi.

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Riassumendo

Quando ci si appresta a viaggiare con una persona con disabilità, si deve sempre tenere presente:

Ausili

Alloggi

Tempi

Mete

Barriere architettoniche

Costi

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Bisogna comunque accettare che non è possibile avere garanzia di successo su ogni cosa pensata e

programmata.

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L’AUTOBUS/PULMAN – Com’è l’accessibilità

Le persone con disabilità devono poter usufruire dei servizi di trasporto pubblico. Tram,

metro, filovie e autobus.

Gli autobus che esibiscono i simboli dell’accessibilità devono garantire l’accesso alle

persone con disabilità e a mobilità ridotta, devono possedere caratteristiche tecniche precise:

pedane elevatrici, sedili e spazi speciali, blocchi per le carrozzine.

Negli ultimi anni l'offerta di pullman gran turismo accessibili è indubbiamente aumentata e,

in alcune regioni, anche in maniera significativa.

Rimane marcata la disomogeneità tra il nord e il sud dell'Italia: la disponibilità di questi

veicoli nel meridione rimane, infatti, ancora molto limitata.

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È altrettanto evidente che esiste un problema di comunicazione: troppo spesso la

disponibilità di questo tipo di veicoli non è sufficientemente pubblicizzata presso i potenziali

utenti (scuole, centri anziani, gruppi ricreativi).

Se viaggi in Italia consulta il sito bus.it, alla voce Trasporto disabili, trovi la banca dati di

aziende dotate di mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili e per il trasporto

scolastico, suddivise per regione. C’è anche un elenco completo degli Allestitori

specializzati che si occupano di rendere accessibili i veicoli e che vendono componenti ed

elementi come rampe di salita, sedili per persone disabili, gradini, ecc

Quando si organizza una gita o un viaggio che coinvolga un gruppo di persone, bisogna

prenotare con il maggior anticipo possibile il mezzo di trasporto, soprattutto se si ha

necessità che il pullman sia adattato.

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IL TRENO - Com’è l’accessibilità

A gennaio 2015 sono entrati in vigore i nuovi requisiti tecnici richiesti dall’Unione Europea per

uniformare tutto il sistema ferroviario del territorio ai criteri di accessibilità, sicurezza e

circolazione. Particolare attenzione è stata data al tema dell’accessibilità, riconoscendo l’importanza

di garantire un servizio equo e soprattutto praticabile ai passeggeri disabili o con ridotta mobilità. I

provvedimenti hanno per ora riguardato le nuove stazioni e i nuovi mezzi messi in circolazione, ma

spetta ad ogni stato membro redigere un piano nazionale di attuazione del regolamento e indicare le

modalità di abbattimento progressivo delle barriere ancora presenti lungo le proprie linee

ferroviarie. Tra i nuovi requisiti:

per i non vedenti, la presenza di percorsi pedotattili a terra e informazioni in rilievo o in

Braille;

per gli ipovedenti, la maggiore illuminazione sui treni;

per i passeggeri in carrozzina, le maggiori ampiezze di corridoi e posti a sedere;

per i passeggeri con ridotta mobilità, la presenza di rampe o ascensori quando il tragitto per

raggiungere il treno o la Sala blu richiede un cambio di livello.

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Le agevolazioni previste da Trenitalia per le persone con disabilità.

Il punto di riferimento per tutte le esigenze di viaggio dei clienti con disabilità è costituito

dalle 14 Sale Blu che sono presenti nelle stazioni principali (270 abilitate) e che dispongono

di servizi , rivolti a disabili in sedia a rotelle, persone con problemi agli arti o di

deambulazione (anche temporanei), non vedenti o persone con disabilità visive, anziani,

donne in gravidanza, non udenti o persone con deficit di udito.

I servizi offerti sono i seguenti: informazioni e materiale illustrativo sul servizio di

assistenza; prenotazione del servizio; guida in stazione e l’accompagnamento al treno;

accoglienza in treno all’arrivo in stazione e guida fino all’uscita di stazione o ad altro treno

corrispondente; messa a disposizione, su richiesta, della sedia a rotelle; salita e la discesa

con carrelli elevatori per i viaggiatori su sedia a rotelle; servizio gratuito, su richiesta di

portabagagli a mano (1 bagaglio).

Occorre presentarsi in stazione 30 minuti prima della partenza del treno. In caso di rinuncia

al servizio si raccomanda la disdetta alla Sala Blu almeno 4 ore prima della prevista

partenza.

Le richieste di assistenza per viaggi internazionali devono essere inoltrate, almeno 24 ore

prima della partenza, alla Sala Blu di riferimento della stazione con fermata dei treni

internazionali prescelti.

I titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione possono richiedere la Carta

Blu a TreniItalia. Questo documento, che ha validità 5 anni e può essere usata solo per

viaggi nazionali, consente all’accompagnatore – che deve essere maggiorenne - di fruire

della gratuità del viaggio nel caso di treni Espressi, Intercity e Intercity Notte, e di un prezzo

ridotto nel caso degli Eurostar, dei treni Alta Velocità e dei servizi vettura letto e cuccetta.

Per i viaggi sui treni nazionali, il titolare della Carta Blu di età inferiore ai 15 anni ha diritto

al 50% di sconto sul prezzo del biglietto, ferme restando le agevolazioni previste per

l’accompagnatore. Per i ciechi e i mutilati e invalidi di guerra e per servizio sono previste

altre agevolazioni. Come si può notare, con dei piccoli accorgimenti che devono essere

necessariamente presi, i disabili i non vedenti o con disabilità visive.

La Rete Ferroviaria Italia (R.F.I) sta eseguendo molti lavori al fine di rendere accessibili le stazioni

ai viaggiatori con disabilità, adeguamenti degli: sportelli biglietterie – toilette – ascensori –

piattaforme elevatrici – rampe fisse – scale mobili – tappeti mobili – l’innalzamento dei marciapiedi

a 55 centimetri per rendere i treni accessibili a tutti.

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Curiosità………

Frecciarossa

Frecciabianca

Frecciaargento

Su questi treni, che coprono

determinate tratte, sono previsti

sempre e solo nella carrozza 3 due

posti per persone disabili con sedia

a rotelle e due posti per i relativi

accompagnatori. Sulla stessa

carrozza è presente anche un bagno

accessibile.

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L’AEREO - Com’è l’accessibilità

Come riportato sul sito dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), il regolamento CE n.

1107 del 5 luglio 2006 si fonda sul principio che, come negli altri aspetti della vita, anche nel

trasporto aereo le persone disabili o con mobilità ridotta hanno gli stessi diritti alla libera

circolazione, alla libera scelta e alla non discriminazione di tutti gli altri cittadini. Il Regolamento

rispetta i diritti e osserva i principi riconosciuti in particolare dalla Carta dei diritti fondamentali

dell’Unione europea. Si tratta insomma di un documento preziosissimo che bisogna avere nella

propria tasca ogni qual volta si viaggi all'interno degli aeroporti dell'Unione europea o su tratte che

queste compagnie toccano in tutto il mondo.

Con l’entrata in vigore della nuova Direttiva Europea, tutte le Compagnie Aeree devono erogare i

servizi di assistenza aeroportuali senza oneri aggiuntivi per il passeggero; pertanto la carrozzina di

proprietà del passeggero è trasportata gratuitamente, come bagaglio registrato, oltre ad essere in

presenza di diritti fondamentali, esiste una opportunità economica per tutto il comparto”, ha

aggiunto, Vardakastanis. (Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF European Disability Forum).

Il nuovo Regolamento adottato nel 2006 dai Ministri Europei dei Trasporti proibirà di negare

l’imbarco o la prenotazione di un volo perché persone con disabilità.

Gli operatori della compagnia avranno il diritto di rifiutare la prenotazione o di negare l’imbarco di

un passeggero disabile esclusivamente per motivi di sicurezza stabiliti per legge. I passeggeri

disabili dovranno ricevere assistenza in ogni momento del viaggio senza costi addizionali e la

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responsabilità del servizio sarà nelle mani dei gestori degli aeroporti. Altra importante azione

prevista dal Regolamento sarà la formazione di tutti gli staff che vengono a contatto con i

passeggeri.

Sebbene le disposizioni varino leggermente di compagnia in compagnia, esistono delle indicazioni

generali comuni alla maggior parte di esse.

Disposizioni

Quando prenotiamo, è necessario fornire informazioni specifiche sulle esigenze del

passeggero che viaggia in aereo in sedia a rotelle Qualora la prenotazione sia stata già

effettuata, ma senza le opportune specifiche riguardo alla carrozzina, è possibile chiamare il

numero di assistenza clienti della compagnia di riferimento.

Le compagnie aree non fanno pagare nessun extra per l’imbarco della sedia a rotelle. Infatti,

fino a due attrezzature per la mobilità possono essere imbarcate in stiva in modo totalmente

gratuito. Anche Ryanair lascia imbarcare una sedia a rotelle e un’altra attrezzatura utile per

deambulare. Unica condizione è che nel velivolo non ci possono essere più di quattro sedie a

rotelle non soggette alle rigide regole di peso della compagnia irlandese.

Comunicare con almeno 48 ore di anticipo rispetto alla partenza del proprio volo che si

viaggia con una sedia a rotelle. In questo modo si fornirà alla compagnia il tempo utile di

comunicare le informazioni utili all’aeroporto e all’equipaggio.

Segnalare la propria disabilità (“ridotta mobilità” nel linguaggio delle compagnie aeree) o

esigenza specifica quando si prenota o acquista il biglietto.

Specificare la tipologia della propria sedia a ruote: di tipo manuale oppure elettrico,

pieghevole o meno. Fornire informazioni anche sulle dimensioni (lunghezza, larghezza e

altezza).

In caso di sedie a ruote elettriche occorre indicare anche il tipo di batterie impiegate, se

secche o con liquido. Questo perché quelle con liquido sono soggette a regole particolari

imposte da ragioni di sicurezza.

Verificare la necessità di un accompagnatore che è obbligatorio per i voli superiori alle tre

ore. Eccezion fatta per voli con scali intermedi o imprevisti dovuti a fattori esterni (meteo,

indisponibilità aeromobile eccetera) nessun volo interno in Italia super tale limite.

Informare la compagnia se vi sia la necessità di trasporto a bordo di altri ausili per uso

medico.

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Nel caso in cui il passeggero non sia in grado di spostarsi dalla sedia a rotelle al sedile in

modo autonomo ma necessiti di assistenza o di una sedia elevatrice, è necessario informare

la compagnia.

Di norma al momento dello sbarco la sedia a rotelle, soprattutto se elettrica, viene inviata al

nastro di arrivo dei bagagli ed al passeggero con disabilità. Per spostarsi dall’aeromobile al

nastro bagagli, viene fornita una carrozzina manuale.

Nel caso in cui la persona necessiti esclusivamente della propria sedia a rotelle, è opportuno

che la faccia presente al check-in e che in seguito lo ricordi agli assistenti di volo poco

prima di atterrare, così che l’equipaggio possa provvedere a fargliela trovare fuori

dall’aeromobile.

Durante ogni fase di prenotazione del viaggio è opportuno verificare che la procedura sia

andata a buon fine.

In genere la sedia a ruote personale è per ultima, così da consentire al passeggero di

raggiungere con la stessa l’entrata dell’aeromobile. Per i movimenti all’interno dell’aereo è

invece prevista una carrozzina speciale di dimensioni ridotte.

Per informazioni sulle dimensioni delle porte della stiva, sedili, ecc., è consigliabile

rivolgersi alla compagnia d’interesse, poiché queste sono soggette a variazioni.

Verificare il numero di eventuali altri passeggeri disabili presenti a bordo (aspetti di

sicurezza ne limitano il contemporaneo accesso).

Presentarsi al check in con largo anticipo e comunque sempre almeno 1,5 ore prima,

consapevoli del fatto che si verrà imbarcati per primi e sbarcati per ultimi.

Nel caso in cui venga richiesto, compilare un modulo informativo.

Nel caso in cui la sedia a rotelle o l’attrezzatura per la deambulazione si perda o sia

danneggiata, l’aeroporto è tenuto a risarcire il passeggero secondo le norme vigenti a livello

nazionale o europeo.

Un consiglio importante è quello di consultare anche con anticipo i siti internet delle singole

compagnie aeree che riportano i servizi previsti per le persone disabili, a mobilità ridotta, o

con esigenze speciali.

Prima di intraprendere il viaggio assicuratevi sempre, se non avete il mezzo di trasporto

proprio per arrivare all’aeroporto, di chiamare la compagnia dei taxi la sera prima: per

prenotare una macchina, con pedana automatica per far salire la carrozzina se la persona ha

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problemi a deambulare. Non sempre hanno abbastanza auto attrezzate quindi garantitevi la

prenotazione.

Curiosità…Durante l’imbarco potrebbe capitare di udire termini quali “Charlie, Papa, Sierra

ecc…”: sono codici internazionali utilizzati per precisare il diverso livello dell’handicap del

passeggero da imbarcare (chi non può camminare da solo, chi cammina da solo ma non può fare le

scale, chi ha bisogno della sedia a rotelle, chi è costretto in barella…)

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LA NAVE - Com’è l’accessibilità

Nel miglior momento del turismo crocieristico, le varie compagnie si sono mobilitate per non

lasciare a terra i disabili.

Navi progettate senza barriere architettoniche, per far viaggiare in completa libertà il disabile,

assistenza 24 ore su 24 e anche menu per non vedenti scritto in Braille. E queste non sono tutte le

novità che la compagnia MSC Crociere ha messo a disposizione per permettere alle persone disabili

di viaggiare in crociera in modo autonomo. La progettazione segue le indicazioni del Disabilities

Act degli Stati Uniti d’America: tutte le aree pubbliche sono costruite senza barriere architettoniche

garantendo un facile accesso anche alle persone con mobilità ridotta. Il pavimento è stato realizzato

in maniera lineare e uniforme, vi è stato l’obbligo di installare delle rampe per chi ha bisogno della

carrozzina, inoltre l’ampiezza delle porte e corridoi è stata progettata in modo tale che possano

passarvi senza problemi.

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Disposizioni

Comodità per i non vedenti: Braille

Con la collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, sono stati realizzati dei

sistemi per i non vedenti che da quest’anno dispongono di menu scritti in Braille, pannelli e avvisi

in ascensori, spazi pubblici, cabine e corridoi. Sono stati implementati anche altri sistemi di

comunicazione con i non vedenti, come LIS (la lingua dei segni Italiana) LIS tattile, sistemi

d’induzione magnetica amplificati per sordociechi con residuo uditivo e postazioni computer con

barre Braille e sistemi d’ingrandimento per persone con residuo visivo.

Comodità per i non udenti

Data l’enorme richiesta, la flotta è stata messa a disposizione di kit di dispositivi di supporto che

avvisano i passeggeri non udenti con luci e vibrazioni quando suona la sveglia, il campanello o il

telefono e, in casi di emergenza nel caso si presentasse la necessità di prendere le scialuppe per

abbandonare la nave. Nei teatri e nelle sale sono disponibili amplificatori wireless, il Digital Theatre

System e pannelli d’induzione magnetica presso reception, punti informazioni e uffici escursioni a

bordo.

Cabine all’altezza

Ogni cabina è organizzata in modo da consentire l’utilizzo agevole da parte di passeggeri in

carrozzina: comandi dell’aria condizionata, lettori delle Keys cards, interruttori, appendini sono

posizionati accanto ai letti o ad altezza ridotta in modo da essere raggiunti facilmente

dall’utilizzatore. Anche i bagni sono organizzati per agevolare i passeggeri in carrozzina, con water

anche loro ad altezza ridotta e con lavelli dotati di spazio che consente l’accosto della sedia a

rotelle. Il balcone invece è dotato di una comoda rampa per l’accesso.

Vacanze su misura

Durante la prenotazione della crociera, il passeggero con disabilità ha la possibilità di informare la

compagnia sulle sue necessità. Una commissione medico-operativa interna all’azienda esaminerà

ogni singola richiesta, confrontandola con le caratteristiche della nave e dell’itinerario scelto dal

cliente. Msc Crociere informa l’equipaggio della nave, e l’ospite una volta a bordo, è supportato da

un team dedicato. A disposizione di tutti i passeggeri disabili ci sono molte altri servizi, come ad

esempio assistenza all’imbarco e allo sbarco, priorità nel check-in e check-out, carrozzine e sostegni

vari, oltre ad altri sistemi per rendere più facile e piacevole la crociera.

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ITACA

Se per Itaca volgi il tuo viaggio, fa voti che ti sia lunga la via, e colma di vicende e conoscenze. Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi o Poseidone incollerito: mai troverai tali mostri sulla via, se resta il tuo pensiero alto e squisita è l'emozione che ci tocca il cuore e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi né Poseidone asprigno incontrerai, se non li rechi dentro, nel tuo cuore, se non li drizza il cuore innanzi a te.

Fa voti che ti sia lunga la via. E siano tanti i mattini d'estate che ti vedano entrare (e con che gioia allegra) in porti sconosciuti prima. Fa scalo negli empori dei Fenici per acquistare bella mercanzia, madrepore e coralli, ebani e ambre, voluttuosi aromi d'ogni sorta, quanti più puoi voluttuosi aromi. Recati in molte città dell'Egitto, a imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente. La tua sorte ti segna a quell'approdo. Ma non precipitare il tuo viaggio. Meglio che duri molti anni, che vecchio tu finalmente attracchi all'isoletta, ricco di quanto guadagnasti in via, senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t'ha donato il bel viaggio. Senza di lei non ti mettevi in via. Nulla ha da darti più.

E se la ritrovi povera, Itaca non t'ha illuso. Reduce così saggio, così esperto, avrai capito che vuol dire un'Itaca.

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Ho scelto la foto di Fabrizio per concludere questo mio lavoro. Fabrizio una persona fantastica

conosciuta due anni fa in occasione di un viaggio e poi l’anno dopo la fortuna di un altro viaggio.

Lui, con la sua carrozzina motorizzata, con targa personalizzata, correva sempre davanti a tutti noi,

sempre propositivo, sempre in prima linea per i diritti dei più deboli.

A Fabrizio sarebbe piaciuto molto il tema dell’inclusione, avrei potuto avere molte e molte

informazioni vissute, sofferte ma soprattutto godute in prima persona e, quando nella rete mi sono

imbattuta in questa poesia ho pensato di dedicarla a Lui.

Scritta nel 1911 da Konstantinos Kavafis (Alessandria d’Egitto 29 aprile 1863 - Alessandria

d’Egitto il 29 aprile 1933) poeta e giornalista greco, parla del senso della vita, concepito come

viaggio verso una meta che si raggiungerà dopo lunghe peregrinazioni.

Il riferimento mitologico è al celeberrimo viaggio di Ulisse nell'Odissea.

Non importa il viaggio, la meta, ma come si affronta il viaggio per raggiungere la meta.

Itaca può anche deluderti, ma almeno rimane la soddisfazione di non aver vissuto invano.

Non bisogna avere fretta di giungere a destinazione, alla propria "Itaca", ma bisogna approfittare del

viaggio (e quindi della vita) per esplorare il mondo, crescere intellettualmente e ampliare il proprio

patrimonio di conoscenze.

Anche se incontreremo ostacoli, la voglia di conoscere, di comunicare di acquisire esperienze ed

emozioni vissute sulla propria pelle, l’uomo c’è l’ha in sé.

È giusto apprendere il più possibile durante il viaggio, vivere esperienze, tenendo sempre presente il

sentimento forte e deciso che porterà a destinazione.

Itaca è stata la meta che ci ha fatto intraprendere il viaggio e la causa di tutte quelle belle

esperienze.

Finalmente, è giunto il grande momento. Dopo aver cercato, pianificato, preparato e fatto i bagagli,

finalmente siamo pronti per la nostra tanto attesa avventura.

E se poi, giungendo ad Itaca, rimarremo delusi poiché non avrà risposto alle nostre aspettative,

potremmo sempre riempire le nostre valige e ripartire per nuovi viaggi.

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RINGRAZIAMENTI

Ringrazio le mie amiche

Cristiana e Fiorenza che mi

hanno supportato e sopportato

in questo mio piccolo progetto e

Pierina Permuniam per il

materiale fotografico e le dolci

confidenze su Fabrizio.

Voyager “nessuno

escluso”

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Fonti:

o Decreto Ministeriale 236/1989 (per una nuova costruzione e ristrutturazione).

o La legge n. 104 del febbraio 1992, modificata poi nel 2000 (L. n.53) e nel 2001 (D.lg. n

151). La legge 5 febbraio 1992 n. 104, più nota come legge 104/92, è il riferimento

legislativo "per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"

Principali destinatari sono dunque i disabili, ma non mancano riferimenti anche a chi vive

con loro. Il presupposto è infatti che l'autonomia e l'integrazione sociale si raggiungono

garantendo alla persona con disabilità e alla famiglia adeguato sostegno. E questo supporto

può essere sotto forma di servizi di aiuto personale o familiare, ma si può anche intendere

come aiuto psicologico, psicopedagogico, tecnico. Dopo l'entrata in vigore, la legge è stata

aggiornata in alcune sue parti, per effetto di norme introdotte in seguito.

o Regolamento (CE) n. 1107/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006

indica tutti i diritti dei viaggiatori disabili, compreso il libero accesso ai trasporti e alla

mobilità, senza subire discriminazioni.

o Il documento dà indicazioni sia sull'assistenza a terra che su quella in volo, pur non entrando

sempre nel dettaglio.

o Regolamento (UE) n.1177/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 novembre

2010 relativo ai diritti dei passeggeri che viaggiano via mare e per vie navigabili interne e

che modifica il regolamento (CE) n.2006/2004.

o Mobilità per la disabilità. Enac.

o RFI - Ferrovie dello Stato.

o Port-Abile.

o Condizioni di trasporto - Snav.

o Condizioni di trasporto - Mobylines.

o Articolo scritto il 18 marzo 2015 da Carelli Simone.

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Sitografia:

www.paralympic.org/rio-2016

www.bbc.com/sport/paralympics/rio-2016/medals/countries

www.fondazioneserono.org

www.fsitaliane.it

www.alitalia.com

www.meridiana.it

www.easyjet.com

ww.ryanair.com

www.enac.gov.it

www.msccrociere.it

www.diversamenteagibile.it

www.sapetecomemitrattano.it

www.disabili.com

www.acos-nazionale.it

fivosvalachis.weebly.com

www.intrage.it

www.bus.it

www.eurail.com

it.wikipedia.org/wiki/Konstantinos_Kavafis

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Foto: Per gentile concessione di Pierina Permuniam, le foto ritraggono il

fratello Fabrizio Permuniam .

Vignette umoristiche: La Fish, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, nel

2012 indisse un concorso avente come tema “Sapete come mi

trattano?” . Idea geniale e semplice, quanto complessa da realizzare, in

un Paese che fatica a usare le armi dell’ironia e della leggerezza per

raccontare il mondo da un altro punto di vista, quello della disabilità.

Dopo una selezione durissima, oltre cinquecento infatti i partecipanti,

il concorso si concluse il 16 novembre 2012 . ed era già alla sua

seconda edizione, prevedeva un premio di 2.000 euro al primo

classificato di ogni categoria e di 1.250 euro al secondo classificato.

La premiazione avvenne al Senato, in un contesto di grande dignità

istituzionale.

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