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visita il nostro sito: www.karmadent.com | 1 KARMADENT MAGAZINE ODONTOIATRIA MARZO 2014 //Nr.1 WWW.KARMADENT.COM RIGENERAZIONE OSSEA : ORA SI PUO'! LA NUOVA TECNICA PRF FILLER E ACIDO IALURONICO PER IL RIEMPIMENTO DELLE RUGHE E IL RIMODELLAMENTO VOLUMETRICO DEL VOLTO PROTOCOLLO DI IGIENE DOMICILIARE DEGLI IMPLANT BRIDGE IN QUESTO NUMERO

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ODO

NTO

IATRIAMARZO 2014 //Nr.1

WWW.KARMADENT.COM

RIGENERAZIONE OSSEA : ORA SI PUO'! LA NUOVA TECNICA PRF

FILLER E ACIDO IALURONICO PER IL RIEMPIMENTO DELLE RUGHE E IL RIMODELLAMENTO VOLUMETRICO DEL VOLTO

PROTOCOLLO DI IGIENE DOMICILIARE DEGLI IMPLANT BRIDGE

IN QUESTO NUMERO

2 | KARMADENT MAGAZINEDI

R. S

ANIT

ARIA

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Karmadent investe in ricerca e sviluppo

La clinica odontoiatrica Karmadent è una struttura sempre aggiornata e al passo coi tempi, sia in fatto di rapporti qualità prezzo, sia in tema di continui aggiornamenti, nel costante progredire

della scienza odontoiatrica.In particolare, l’implantologia, sempre più votata a sostituire i denti naturali, si orienta ormai anche ad abbattere i costi, un tempo proibitivi e i disagi post operatori, sia in termini pratici che funzionali ed estetici, permettendo ai pazienti appena trattati, di lasciare l’ambulatorio della nostra struttura, perfettamente in grado di riprendere l’attività quotidiana.Anche le modalità operatorie, superato ormai il problema dell’accettazione e del successo degli impianti, sono volte al completo soddisfacimento delle esigenze estetiche di ogni paziente.

"Un servizio low cost, ma la priorità è un lavoro a regola d'arte: per questo continuiamo ad investire nella ricerca di nuove tecniche da offrire ai nostri pazienti."

Dr. Caciari MarcoDirettore sanitario Karmadent Gemona

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NTO

IATRIA

Le nuove frontiere della medicina rigenerativa sono a vostra

Rigenerazione ossea : ora si può! PRF: nuova sigla per la salute della vostra

PRF, cioè Fibrina ricca di piastrine, è il nuovo acronimo da memorizzare. Anche - e soprattutto - per chi ha

problemi con i denti! Sta infatti alla base di un’innovativa metodica di medicina rigenerativa che utilizza le proprietà di alcuni fattori di crescita presenti nel nostro sangue, capaci di stimolare lo sviluppo dell’osso e dei tessuti molli (cute sottocute) favorendo la guarigione delle ferite. Fino a ora, la mancanza di osso era sempre stata un limite alla possibilità di utilizzo della terapia implantare: un problema che riguarda persone che hanno perso i denti da molti anni o persone che per traumi, infezioni o predisposizione genetica hanno una quantità di osso insufficiente per applicare gli impianti tradizionali. La tecnica PRF permette i di far ricrescere il tessuto osseo dove manca in modo da poter inserire uno o più impianti! Si possono eseguire questi interventi prima dell' intervento implantare aspettando quindi di avere a disposizione dell'osso nuovo dove poter inserire l' impianto, sia nel corso dell’intervento ricostruendo l'osso intorno all'impianto stesso. Per applicare questo procedimento basta estrarre una piccola quantità di sangue dal paziente: con l' utilizzo di una particolare apparecchiatura si

ottiene un Plasma Ricco di Fattori di Crescita, che contiene un aggregato naturale di fattori di cicatrizzazione. Questo plasma verrà collocato nel punto esatto dell’intervento al fine di migliorare e accelerare la guarigione. Si tratta, di fatto, di un "auto-innesto", poiché vengono utilizzate le proteine e le piastrine estratte dal proprio sangue per realizzare e accelerare il processo di riparazione dei tessuti.

Il procedimento del PRF è utile non solo per rigenerare osso nell'alveolo dopo un'estrazione dentale o rigenerare osso attorno agli impianti ma anche per migliorare l'osteointegrazione degli impianti e cicatrizzare le ferite in minor tempo. Su che cosa si basa il procedimento: quando ci procuriamo una ferita, l'organismo

umano libera un insieme di proteine per stimolare il processo di guarigione. La tecnica del PRF consiste nell'estrarre dal plasma proprio queste proteine attive nella cicatrizzazione delle ferite e di rigenerazione dei tessuti. Una volta applicate nella zona da trattare, il processo di riparazione si ottimizza e si accelera in forma naturale. A 48 ore di distanza la ferita sarà completamente chiusa e potranno essere tolti i fili di sutura.

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IRU

RGIA

L’innovativa metodica di medicina rigenerativa che si basa sulle proprietà di alcuni fattori di crescita presenti nel nostro sangue è la nuova frontiera della medicina estetica. La tecnica è collaudata e prevede la centrifugazione

dello stesso sangue del paziente con la separazione di tre strati di cellule. Innestato nella zona

da trattare, accelera la proliferazione cellulare favorendo la rivascolarizzazione, senza alcun effetto collaterale, proprio perché è una sostanza naturale derivata dall’organismo del paziente. La fibrina ricca di piastrine (PRP) appartiene a una nuova generazione di concentrati di piastrine, la tecnica non richiede né anticoagulanti né trombina di origine bovina (o qualunque altro agente gelificante). I risultati sono straordinari nel

campo dell’estetica: innestato nella zona da trattare, il PRP accelera i processi riparativi, la rivascolarizzazione di pelle e cuoio capelluto, favorisce la sintesi del collagene. Il tutto senza effetti collaterali, trattandosi di una sostanza naturale, derivata dall’organismo del paziente. PRP può essere utilizzato per rigenerare e ringiovanire la pelle di viso, collo, décolleté e mani, ma anche di addome e gambe. Una volta ottenuta la soluzione, lo specialista la inietta sottocute con microiniezioni a distanza di circa 1-2 cm l’una dall’altra. Si ottiene subito un leggero “effetto filler” nelle zone interessate e grazie alla stimolazione delle cellule di collagene ed elastina, la pelle appare più turgida, luminosa e compatta. In caso di acne, i segni e le cicatrici si riducono visibilmente.

I nuovi trattamenti antietà si basano sul PRP: plasma arricchito da piastrine

KARMADENT ORGANIZZA DEGLI OPEN DAY DI PROMOZIONE PER ILLUSTRARE AI PAZIENTI LE NUOVE TECNICHE E I NUOVI TRATTAMENTI. CONSIDERATO L'ENORME SUCCESSO, KARMADENT PROPONE TRE OPENDAY AD APRILE!

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TOIATRIA

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Implant BridgeTecnologia e igiene del ponte fisso su impianti. Dr. Galloa cura del

In Odontoiatria, l’implanto-protesi rappresenta il complemento del ventaglio di possibili soluzioni cliniche per il paziente al quale mancano degli elementi dentari o persino totalmente edentulo.

Il ripristino di una dentizione fissa o removibile su impianti ha donato nuovamente al paziente la comodità di tornare a condurre una vita dignitosa, in quanto la sensazione più comune è quella di “tornare ad avere i propri denti”! Il massimo risultato che oggi possiamo perseguire viene chiamato “IMPLANT BRIDGE”, ovvero ponte fisso su impianti; questo tipo di riabilitazione è indicato sia per pazienti che non hanno più denti, e magari sono portatori di dentiera da anni, sia per tutti coloro che sono affetti da mancanza di alcuni elementi dentari e vogliono ripristinare 1 o entrambe le arcate. Vengono tranquillamente trattati anche tutti quei pazienti affetti da parodontite, dato che, una volta estratti i denti incriminati, la gestione clinica diventa notevolmente più semplice.

Carico immediatoUna delle caratteristiche che spinge oggi il clinico ad optare per una riabilitazione full-arch (arcata intera) è la possibilità di effettuare il protocollo a “carico immediato”, ovvero tutte le fasi chirurgiche e protesiche, si svolgono nell’arco di massimo 72 ore! Questa scelta è dettata non certo dalla fretta di finire al più presto le procedure cliniche ma bensì dalla necessità di solidarizzare tutti gli impianti tra loro grazie ad una struttura protesica (“barra”) rigida, che permetta una migliore integrazione tra impianti ed osso sottostante.Inoltre grazie all’Implant Bridge a carico immediato, il paziente non solo non avrà il disagio di attendere dai 3 ai 9 mesi prima di poter avere un lavoro definitivo, ma non dovrà portare nessuna protesi mobile provvisoria! L’intera struttura puo essere rivestita con

resine acriliche, compositi e ceramiche. Il pregio di questa struttura sta nella versatilità, combinata alla biocompatibilità del titanio e l’ alta tecnologia del processo produttivo, ciò consente risultati estetici e funzionali ottimali che possono soddisfare totalmente il paziente.

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Questi strumenti vengono utilizzati dal paziente secondo le tecniche classiche e con una frequenza bigiornaliera (mattina-sera) per evitare la colonizzazione batterica del solco periimplantare (mucosa gengivale che circonda l’impianto). Lo spazzolino è indispensabile per rimuovere la placca e i residui alimentari, ma non consente una completa igiene per la quale sono necessari strumenti specifici.Lo spazzolamento eseguito dal paziente dovrebbe essere di tipo vibratorio e rotatorio (tecnica di Bass modificata). Lo spazzolino consigliato è del tipo a testina corta con setole in TYNEX® di media durezza. Comunque, in linea generale, la grandezza e la durezza dello spazzolino dovrebbero essere in relazione allo stato gengivale e alla grandezza della bocca del paziente.Il dentifricio dovrebbe essere a base di pirofosfati per rendere difficile la calcificazione della placca batterica, e non essere abrasivo per mantenere al massimo la levigatezza dell’ inserto in titanio dell’impianto. Lo spazzolino interdentale è lo strumento migliore per la pulizia degli spazi interdentali, e dovrebbe essere sempre usato dai pazienti portatori di protesi

su impianti in associazione al normale spazzolamento e all’uso del Super- floss®. La pulizia con lo spazzolino interdentale deve essere compiuta con un movimento in direzione vestibolo linguale ; esso può essere conico o cilindrico a seconda che si agisca sui settori anteriori o posteriori della bocca e comunque a seconda della pervietà degli spazi interprossimali. Il Super-floss® è un particolare filo interdentale che può essere utilizzato in alternativa o in associazione allo spazzolino interdentale, per la rimozione della placca sia nella protesi fissa sia nelle overdenture. È costituito da una parte rigida, che serve per l’inserimento del filo sotto la protesi, da una parte spugnosa per pulire sotto gli elementi intermedi del ponte e da una parte di normale filo interdentale da usarsi nel modo tradizionale.Durante le visite di controllo il livello di igiene orale mantenuto dal paziente tramite le tecniche e gli strumenti consigliati, deve essere sempre valutato con grande attenzione in modo da intervenire, se necessario, con nuove istruzioni o rinforzi della motivazione.

Protocollo di Igiene orale domiciliare per pazienti portatori di protesi su impianti (Implant Bridge - Toronto – Overdenture)Gli strumenti consigliati al paziente per mantenere alto il livello di igiene domiciliare degli implant bridge (Toronto) sono:- spazzolino.- spazzolino interdentale (scovolino/proxa-brush).- Super-floss ®(filo interdentale spugnoso).

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ESTETICA

Le rughe ed il processo di invecchiamento cutaneo

Filler e Acido Ialuronico per il riempimento delle rughe e il rimodellamento volumetrico del volto

Perché si creano le rugheIl normale processo di invecchiamento, associato all’azione di agenti esterni, porta alla comparsa delle rughe.Con il passare degli anni, la nostra pelle subisce un cambiamento strutturale e cellulare. In profondità si verifica il progressivo rilassamento del derma con degenerazione della matrice di sostegno del tessuto connettivo e perdita di elasticità, l’indurimento dell'epidermide (strato corneo) dovuto a un ricambio cellulare dell'epidermide sempre più difficoltoso, una lenta e graduale ipotonia dei muscoli mimici del volto e una diversa distribuzione del tessuto sottocutaneo. D’altra parte, la cute più di altri organi, risente dell'effetto di agenti esterni: l'eccessiva esposizione al sole e agli agenti chimici, l'inquinamento, gli sbalzi di temperatura, lo stress, l’alimentazione e le variazioni ormonali, ecc. sono tutti fattori che acceleran o il processo di invecchiamento, da un lato riducendo il film idro-lipidico che funge da barriera protettiva della pelle, dall’altro liberando radicali liberi che, attraverso un’azione enzimatica, contribuiscono alla distruzione dei componenti principali del derma (elastina, collagene, acido ialuronico)La combinazione di questi fattori endogeni ed esogeni portano al progressivo manifestarsi in superficie di inestetismi, dapprima rappresentati da pelle opaca e spenta dovuta a secchezza e disidratazione, quindi dalla comparsa di rughe via via più profonde, fino ad un vero e proprio rilassamento tissutale con alterazione dell'architettura del volto.

Dr.ssa Lara LazzaroMedico ChirurgoSpecialista in Chirurgia PlasticaRicostruttiva ed Estetica

a cura della

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Che cos’è il ‘filler’Con il termine “filler” si identifica l’iniezione dermica e/o sottocutanea di materiali di diversa origine, con lo scopo di andare a riempire aree di depressione, ridurre la profondità delle rughe, migliorare gli inestetismi dovuti ad esiti cicatriziali e ridefinire la forma e i volumi del volto (ad es. zigomi e labbra). Questi prodotti possono essere distinti in base al tipo di materiale di cui son composti e alla sede di inserimento. Si definiscono superficiali, i filler che vengono iniettati nel derma per la correzione delle rughe più sottili, e profondi, quelli iniettati nel tessuto sottocutaneo, per correggere rughe più marcate e aree di depressione. I filler si distinguono, inoltre, in base alla loro composizione, in filler biologici e parzialmente o totalmente sintetici. I filler sintetici possono essere semi-permenenti o permanenti, in quanto hanno tempi di riassorbimento molto lenti o si mantengono inalterati nel tempo. Vengono iniettati a livello del derma profondo o più in profondità e sono maggiormente soggetti a reazioni granulomatose o allergiche, e presentano, negli anni, rischio di dislocazione.I filler biologici (come collagene, acido

ialuronico e l’acido polilattico) sono quelli usati preferenzialmente dalla maggior parte dei medici che si occupano di medicina estetica, per la naturalità del prodotto, la buona accettazione da parte dell’organismo e l’esiguità di avventi avversi e complicanze che li caratterizzano. Questi prodotti vengono riassorbiti da parte dell’organismo in tempi variabili a seconda dell’individuo stesso e del tipo di materiale utilizzato e necessitano quindi di essere periodicamente ripetuti. A seconda della loro durata, sono in commercio filler a rapido riassorbimento (2-3 mesi), filler a medio riassorbimento (5-6 mesi) filler a lento riassorbimento (12-18 mesi). Tra i filler biologici il più utilizzato è l’acido ialuronico.

Cos’è l’acido ialuronicoL'acido ialuronico è uno dei componenti naturali del tessuto connettivo ed è presente ubiquitariamente nel nostro organismo, compresa la cute. Questa molecola, componente essenziale dello spazio extracellulare, è essenziale per la formazione della matrice di collagene e delle fibre elastiche e gioca un ruolo centrale nel mantenimento dell'idratazione cutanea. E’ una molecola con struttura

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ESTETICA

chimica identica in qualsiasi essere vivente ed in qualsiasi tessuto e presenta, quindi, una totale biocompatibilità. Oltre alla medicina estetica, l’acido ialuronico trova diversi ambiti di applicazione: viene ad esempio utilizzato in oculistica per la produzione di lacrime artificiali, in ortopedia come lubrificante, in otorinolaringoiatria, ginecologia, reumatologia ed altre specialità. La struttura chimica dell’ acido ialuronico è un glicosaminoglicano dalla catena polisaccaridica non ramificata formato da residui di acido glicuronico, derivato dal glucosio e N-acetilglucosamina. Questa molecola possiede una forte polarità e di conseguenza un’elevata capacità di legame con le molecole di H2O e un’elevata solubilità in acqua. L’acido ialuronico contribuisce al grado di idratazione, turgidità e plasticità della pelle e si riduce progressivamente con l’età. L'acido ialuronico utilizzato in medicina estetica è ottenuto in laboratorio attraverso biotecnologie. Può essere di origine aviaria (tipo Hylaform) o di origine batterica (NASHA- Non-Animal Stabilized Hyaluronic Acid, tipo Restylane o Juvederm), si presenta in forma di gel viscoelastico trasparente, disponibile in diverse formulazioni commerciali in siringhe sterili preriempite. E’ un “filler” (riempiente) a completo riassorbimento, cioè ha la proprietà di essere degradato completamente dalle strutture enzimatiche presenti nella cute umana in un lasso di tempo variabile. Il tempo di riassorbimento dell'acido ialuronico dipende dalla quantità di molecole di ialuronato e dai legami crociati intramolecolari (“crosslink”) presenti in 1 ml di prodotto. In commercio si trovano pertanto prodotti diversi, che si distinguono in base ai tempi medi di riassorbimento (lento, circa 12 mesi, medio, da 5 a 6, rapido, da 2 a 3).

Procedura di iniezione dell’acido ialuronicoPrima di procedere con il trattamento, il paziente incontra il medico ed è sottoposto ad una visita accurata, in cui viene studiato il tipo di inestetismo, identificato l’obiettivo che si vuole raggiungere, scelto il tipo di prodotto e discusso sul tipo di procedura, sui possibili esiti

post-trattamento e complicanze e sui possibili trattamenti associabili, contemporaneamente o a distanza. Il trattamento viene eseguito in ambulatorio e richiede un tempo variabile dai 15 ai 30 minuti, a seconda dell’estensione delle aree da trattare. Non sono necessari test preventivi. Se richiesto dal paziente l’area da trattare può essere pre-medicata attraverso l’applicazione di una crema anestetica e/o del ghiaccio o previa iniezione di anestetico locale, in modo da ridurre il disagio percepito dal paziente nella fase iniettiva. L'acido ialuronico viene iniettato, a diverse profondità a seconda del tipo di inestetismo e del tipo di prodotto prescelto, nelle regioni interessate mediante una siringa dotata di un ago sottile.

Effetto dell’iniezione dell’acido ialuronicoL'effetto volumetrico o di attenuazione delle rughe è apprezzabile da subito dopo l’esecuzione dell’iniezione. L’effetto si stabilizza e diviene più gradevole solitamente in 24 ore. I risultati dipendono, in ogni caso, dalla situazione di partenza del/della paziente, dal tipo di programma di trattamento intrapreso e dalla reazione tissutale. Possono, in ogni caso, essere eseguiti dei ritocchi immediati o a distanza di tempo.Immediatamente dopo il trattamento sarà possibile riprendere la normale vita professionale e familiare, ma è consigliabile l’applicazione di ghiaccio, di evitare il surriscaldamento dell’area trattata e di non avere ‘impegni sociali’ importanti nei due tre giorni successivi, per la possibile insorgenza di arrossamento, ecchimosi e/o lieve gonfiore.

Controindicazioni ed effetti collateraliNelle prime 24-48 ore dopo il trattamento a base di acido ialuronico la zona trattata può apparire lievemente arrossata, dolorabile e/o pruriginosa, più gonfia rispetto al risultato definitivo.Meno frequentemente possono comparire alcuni piccoli stravasi ematici (ecchimosi o ematomi) che il più delle volte si riassorbono

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completamente in qualche giorno e sono facilmente copribili con i normali cosmetici. Più rare sono le reazioni acneiformi delle parti sottoposte a trattamento o l’insorgenza di nodularità nelle sedi di impianto risolvibili con semplici massaggi. Il medico indicherà, in ogni caso, alcune norme da osservare nelle prime ore successive alla seduta e consiglierà eventuali presidi coadiuvanti (come il non esporsi a polvere, vapore, calore, basse temperature, evitare il trucco per 48 ore). Il trattamento con acido ialuronico non si effettua in gravidanza ed allattamento e deve essere rimandato se è presenti lesioni cutanee in fase attiva (es. Herpes Simplex, infezioni batteriche). E’ inoltre controindicato in soggetti atopici e ipersensibilità a componenti presenti nei preparati, in caso di patologie autoimmuni, predisposizioni a reazioni cheolidee, endocarditi o angina cronica e patologie psichiatriche accertate.

Durata trattamento con acido ialuronicoL'acido ialuronico è un prodotto riassorbibile che può avere una durata che varia da 2-3 mesi a 1 anno. Dopo questo tempo e comunque in maniera progressiva le zone trattate riassumeranno l’aspetto precedentemente avuto, dopodiché è possibile ripetere il trattamento, con cadenza periodica.La durata varia a seconda del tipo di materiale iniettato e vi è una certa variabilità individuale.I trattamenti successivi ai primi solitamente sono caratterizzati da una durata maggiore.

Trattamenti complementariL’infiltrazione di acido ialuronico può essere il solo trattamento eseguito, rappresentare la rifinitura e il perfezionamento ideale di tecniche chirurgiche e para-chirurgiche di ringiovanimento del viso (lifting, blefaroplastica, lipofilling, trattamenti laser, tossina botulinica, peeling chimici).Il colloquio con il medico permette al paziente di delineare un programma terapeutico che vada, a seconda del tipo di pelle, delle problematiche collaterali esistenti e dei desideri del paziente, a delineare i trattamenti associabili nell’immediato, o in una fase precedente o successiva, a quella del filler.

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