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Vuoi leggere gli altri numeri de il granulo? Vai sul sito www.fiamo.it, clicca su “il granulo” e potrai leggerli tutti, scaricarli e inviarli ad amici PRIMO PIANO – ATTUALITÀ 2 Accordo Stato-Regioni: passo avanti o scivolone? 3 Omeopatia vera slow medicine 8 Esercito: morti e malati per vaccini? OMEOPATIA E RICERCA 9 Granuli sotto esame – XIV parte OMEOPATIA VETERINARIA 12 Carcinoma mammario in cane anziano 12 Minnie e la gravidanza isterica OMEOPATIA MATERNO-INFANTILE 14 Gravidanza: occasione per prendersi cura di sè OMEOPATIA NEL MONDO 16 La LHMI a Kothen CHE COS’È… 18 Phosphorus RIFLESSIONI, DIVAGAZIONI, CONSIGLI 20 A chi il farmaco? EVENTI 22 Wagner, genio e destrezza in questo numero RIVISTA OFFERTA DALLA FIAMO TRAMITE: anno VIII numero 21 primavera 2013 Granulus ©Giuseppe Velocci Napoli, Fontana del Gigante o dell’Immacolatella Foto Luca Scotto di Vettimo ISSN 2281-3071

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PRIMO PIANO – ATTUALITÀ

2 Accordo Stato-Regioni: passo avantio scivolone?

3 Omeopatia vera slow medicine

8 Esercito: morti e malati per vaccini?

OMEOPATIA E RICERCA

9 Granuli sotto esame – XIV parte

OMEOPATIA VETERINARIA

12 Carcinoma mammario in cane anziano

12 Minnie e la gravidanza isterica

OMEOPATIA MATERNO-INFANTILE

14 Gravidanza: occasione per prendersicura di sè

OMEOPATIA NEL MONDO

16 La LHMI a Kothen

CHE COS’È…

18 Phosphorus

RIFLESSIONI, DIVAGAZIONI, CONSIGLI

20 A chi il farmaco?

EVENTI

22 Wagner, genio e destrezza

in questo numero RIVISTA OFFERTA DALLA FIAMO TRAMITE:

a n n o V I I I n u m e r o 2 1 p r i m a v e r a 2 0 1 3

Granulus ©

Giuseppe V

elocci

Napoli, Fontana del Gigante o dell’ImmacolatellaFoto Luca Scotto di Vettimo

ISSN 2281-3071

2 il granulo

Il7 febbraio 2013 è certamente unadata storica per le Medicine NonConvenzionali in Italia. Un

accordo Stato-Regioni ha definito i cri-teri di qualità per la formazione deimedici omeopati, fitoterapeuti e ago-puntori, aprendo la strada a un ricono-scimento formale di queste competenze.Si costituiranno dei registri consultabilidai pazienti presso gli Ordini Provincialidei Medici. E potranno attivarsi struttu-re pubbliche dove trovare questi “specia-listi”. Tutto bene quindi? Purtroppo no,perché nel documento è definita “omeo-patia” qualunque terapia che utilizzi gene-ricamente medicinali in diluizione. I let-tori di questa rivista sanno come i cardi-ni dell’omeopatia sono la legge di simili-tudine e l’individualizzazione della cura,

to a fare una professionalità: direste chechi tiene in mano un cacciavite è per que-sto un elettricista? Il paziente che si reche-rà da un omeopata certificato, se non siriuscirà a modificare l’impostazioneattuale dell’accordo, potrà trovarsi davan-ti delle opzioni terapeutiche totalmentedifferenti e questo contraddice il diritto auna scelta consapevole, proprio quandocontinuamente si parla di consensoinformato. In questa situazione il ruolodelle Società medico scientifiche, come laFIAMO, sarà ancora più importante, siacome referente per le Istituzioni chedovranno dare attuazione all’accordo, inparticolare le Regioni, sia per i pazienti,per dare loro quei riferimenti e quelleinformazioni che la legge avrà colpevol-mente impedito di rendere accessibili.

non il semplice ricorso allo strumento delmedicinale diluito, prodotto che è utiliz-zato anche da medici antroposofi e omo-tossicologi all’interno di discipline medi-che specifiche e differenti. Nell’accordo non si è parlato di contenu-ti della formazione, ma solo di ore di stu-dio e modalità organizzative dei corsi;nessun riferimento a standard internazio-nali di formazione che già esistono e chedefiniscono con precisione le competenzespecifiche degli omeopati.Succederà così che medici esperti in omo-tossicologia e antroposofia saranno defini-ti “omeopati” perché utilizzano medicina-li diluiti, anche se la logica con cui lofanno e gli studi che hanno seguito sonodel tutto differenti da quelli degli omeo-pati. Non basta l’utilizzo di uno strumen-

PRIMO PIANO

Accordo Stato-RegioniPasso avanti o pericoloso scivolone?

ANTONELLA RONCHIPRESIDENTE FIAMO

Joan Mirò, Painting 1827, Londra, Tate Gallery

3N. 21 PRIMAVERA 2013

Unarealtà: abusiamo difarmaci, esami e discreening, con

incremento continuo di ciò che tecnica-mente è definita medicalizzazione. Inun recente articolo pubblicatosu Annals of Internal Medicine si sostie-ne che un terzo delle indagini diagno-stiche (TAC, RMN, PET, Scintigrafia)non sia utile e che certe campagne diprevenzione portino inevitabilmente aindagini inutili, se non dannose. Ildanno è quantizzabile in denaro, comecosti sociali, e in fattori di rischio per ipazienti per effetti iatrogeni che tuttociò può provocare. Contemporaneamentesi è incrementata anche la medicinadifensiva: l’80% dei medici non vedepiù il paziente come un simile da aiuta-re, ma una potenziale controparte insede giudiziaria e, pertanto, lo trattacon una serie di attenzioni finalizzate aapplicare acriticamente il protocollo e lelinee guida (decise da terzi) così da esse-re inattaccabile di fronte a una contesta-zione giudiziaria. Non sempre il risulta-to rappresenta un miglioramento per lasalute del paziente. Così, per esempio,molti bambini sono trattati in modoapparentemente scrupoloso con anti-biotici, cortisonici e fluidificanti allaminima patologia orofaringea, coneffetti spesso peggiori rispetto alla solaattesa della guarigione con pochi accor-gimenti e restrizioni del regime alimen-tare e d’igiene di vita. I casi non si limi-tano a patologie così lievi. Anche ilpaziente è cambiato, ha perso fiducianella capacità di autoguarigione dell’or-ganismo e interpreta qualsiasi sintomocome allarme da medicalizzare subito,non come risposta curativa dell’organi-smo a un’aggressione e, pertanto, darispettare. S’è spezzato il patto, il lega-me, la complicità con il nostro corpo.Ci sentiamo alla mercé di batteri, virus,stress, aggressioni esterne non ben iden-

andare lo stesso a giocare a tennis ... Ècome tagliare i fili della spia della riser-va di benzina quando s’illumina, così danon essere infastidito dai lampeggi delcruscotto… L’inadeguatezza e la scor-rettezza delle pubblicità di farmaci stan-no nel fatto che gli spettatori nonhanno conoscenze adeguate per critica-re o filtrare le informazioni che passanonello spot e diventano facile preda per ilmandante della pubblicità. Il medicodovrebbe essere il filtro tra le case far-maceutiche e il pubblico: oggi è statoscavalcato perché ostacolo alla venditadi farmaci alle persone sane. Dapoco l’American Psychiatric Association(APA) ha pubblicato la nuova edizionedel Manuale Diagnostico Statistico,bibbia della psichiatria, che delinea le

tificate e abbiamo rinunciato a sentire ilnostro organismo che reagisce e si adat-ta combattendo la sua battaglia perl’equilibrio, l’omeostasi, la salute. Nonlo rispettiamo perché ci hanno insegna-to a non avere più fiducia in esso, in noistessi. Le campagne informative sanita-rie finiscono per avere gli stessi effettidelle pubblicità. Quotidianamentesiamo martellati da pubblicità di farma-ci molto subdole: si propongono comeun aiuto per la salute, per il nostro equi-librio, ma, in realtà, minano la certezzache il nostro corpo possa reagire nelmodo migliore, secondo le sue possibili-tà, di fronte al nemico. Peraltro anchequesta visione manichea del nemico cat-tivo e dell’io buono è ridicola dal puntodi vista scientifico. Funziona moltobene nelle pubblici-tà o nelle campagneelettorali, ma nonaiuta certamente ainterpretare corret-tamente le dinami-che biologiche innatura. Si fa levasulle nostre insicu-rezze per proporcila panacea di tutti imali, come se nonci fosse una contro-partita, uno scottoda pagare. Così tipropongono farma-ci per contrastare isintomi che il tuoorganismo producementre sta combat-tendo una battagliacontro un virus,cosicché tu, invecedi aiutarlo restan-dotene tranquilloper un giorno eriposandoti di più,puoi fregartene e

PRIMO PIANO

Omeopatia vera “Slow Medicine”Come sostenere una decrescita felice dei costi sanitari

ALBERTO MAGNETTIMEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

Francesco De Rocchi, Semina di Primavera, Forlì, Pinacoteca Civica

4 il granulo

linee guida per i trattamenti psichiatri-ci, arricchito da un nuovo quadro clini-co da medicalizzare: il lutto. Non si fapiù distinzione tra lo stato fisiologico ditristezza per la morte di una personacara e la depressione maggiore: bisognaaprire la porta all’uso di antidepressivianche in questi frangenti. Avvallare unatale scelta ha ritorni economici impo-nenti: in USA il mercato degli antide-pressivi vale 10 miliardi di dollari.Mirabile colpo di marketing di BigPharma, che incurante della crisi econo-mica e di problemi sociali, risponde coneleganti volée come queste, avida di ric-chi fatturati. Il problema degli psicofarmaci usati allimite della correttezza prescrittiva ciaveva già toccato anni fa quando ipediatri USA cominciarono a imbottiredi Ritalin® bambini agitati e irrequietisenza preoccuparsi dell‘eventuali causedi questa maggior reattività (videogio-chi, scarsa attività fisica, troppa TV, ali-mentazione scorretta con frequenti crisiipoglicemiche, ecc). (vedere anche il gra-nulo n. 20, pag.22). Fortunatamentei nostri pediatri hanno reagito con“mediterranea” saggezza e non hannoaderito a questo scempio terapeutico: inItalia si ricorre pochissimo ad ansioliticinel caso di ADHD. Forse, poco notisono i recenti dati sulle cause di mortenegli USA. Nel 2000 le pratiche medi-che costituivano la terza causa di morteora sono al primo posto! Si è giunti a783.936 morti l’anno contro i 699.697per malattie cardiovascolari e i 553.251per tumori. Si muore principalmenteper la pratica medica! Nel 2012 , ilnumero di morti per abuso di antidolo-rifici e ansiolitici ha superato quello per

Garattini, gli interessi economici e leesagerate promesse di ricercatori e cli-nici sono determinanti della medicaliz-zazione. La medicalizzazione porta amolte prescrizioni di molti farmaci che,in via ipotetica, potrebbero dare bene-fici e che, invece, possono causare effet-ti indesiderati. “ La medicalizzazione siesprime soprattutto nel trattamento dipersone sane, prive di rischio”. HenryGadsden, direttore generaledella Merk, rilasciò anni fa alla rivistaFortune (W. Robertson, Fortune, marzo1976) una famosa dichiarazione: senzapudore confidava che il suo più grandesogno era vendere farmaci a tutti,anche alle persone sane! Guarda caso,undici membri del Comitato scientifi-

incidenti automobilistici! È doveroso,perciò, riformulare il concetto di medi-cina come strumento di salute per l’uo-mo. Da molte parti è aspramente criti-cata la tendenza alla “MEDICALIZ-ZAZIONE” cioè, come scrive il ProfSilvio Garattini in un suo recente arti-colo: “Una prevalente sudditanza neiconfronti degli interventi medici. Lamedicalizzazione si traduce nell’impiegodella diagnostica, terapia e riabilitazionesenza evidenza di efficacia; nasce dallaconvinzione che vi sia un rimedio perogni stato di malessere, insoddisfazione odisagio”. Questa convinzione va indot-ta, e chi se non l’attore interessato alguadagno e agli utili di settore puòesserne responsabile? Infatti, secondo

PRIMO PIANO

SEGUE / OMEOPATIA VERA “SLOW MEDICINE”›

Negli USA 783.963 morti sono dovutea pratiche mediche, soprattutto uso difarmaci, molto più delle morti per can-cro o infarto.

Albert Gleizes, Painting 1921, Londra, Tate Gallery

5N. 21 PRIMAVERA 2013

co dell’American Psychiatric Association(APA, poco sopra citata) hanno dovutodichiarare rapporti economici conaziende farmaceutiche (consulenzeretribuite o possesso di pacchetti azio-nari). Non sembrano esserci sufficientigaranzie d’imparzialità, a quanto pare.Recentemente si è reagito a questasituazione con la nascita di un movi-mento che ha sintetizzato in tre punti isuoi obiettivi: SOBRIETA’, RISPET-TO E GIUSTIZIA per una curaappropriata, sostenibile, equa, attentaalla persona e all’ambiente. Si trattadi Slow Medicine, che ha mutuato dalgrande movimento mondiale SlowFood fondato da Carlo Petrini, le fina-lità e, per simpatia, le chioccioline dellogo che nella nuova versione si parla-no: lentezza e dialogo sono gli stru-menti proposti. È obbligatorio unrinascimento della medicina che con-templi maggior senso critico da partedel medico, anello di congiunzionefondamentale tra gli altri attori operan-ti sul fronte della sanità: i pazienti e lecase farmaceutiche. Afferma il Dott.Bert di Slow Medicine: il medico slow tiprende sul serio, ti ascolta con attenzione,si ricorda che hai una famiglia, ti inco-raggia a fargli domande, spegne il cellu-lare quando ti visita e ti chiede se hai dif-ficoltà a seguire una cura. Il medico slowsa che fare di più non vuol dire farmeglio. Prima formula un’ipotesi di dia-gnosi, poi cerca conferma in un esame enon il contrario. Rispetta, cioè ascoltasenza giudicare. È un medico giusto, nelsenso di equo e appropriato, che usa leconoscenze migliori disponibili in quelmomento. Queste parole riecheggiano i

Anche i test di ammissione alla Facoltàdi Medicina non tengono in minimaconsiderazione questa componenteumana e favoriscono tale tendenza,preparando danni che pagheremo infuturo, quando potremmo ritrovarcicon troppi medici che esercitano comerigidi tecnici dei protocolli senza l’affla-to della passione per la cura dell’uomo,che fa della medicina una pratica tral’arte e la tecnica. “Less is more” propone Slow Medicine.La medicina omeopatica lo fa da più di200 anni. Il mondo omeopatico non silimita a criticare il sistema, ma proponeuna soluzione: un approccio clinico e

miei maestri omeopati, i loro consigliper capire bene e analizzare il quadropatologico profondo del paziente.L’attenzione a non fermarsi solo aglielementi più superficiali, a quei sintomiche portano a facili diagnosi nosologi-che ma perdendo la vera causa che, tal-volta, sta in altri elementi nella vita delpaziente. L’attenzione per ogni fasedella quotidianità del paziente, daisogni ai desideri alimentari, la valuta-zione del carattere del paziente, le suepaure, i desideri, gli eventuali traumipsicologici del passato (con conseguen-ze nel presente) cui pensa ancora dopoanni. Infine, una verifica quasi mania-cale delle modalità deisintomi fisici: come equando peggiorano omigliorano, con tuttele caratteristiche otte-nibili. Recenti studiconfermano che ilmodo in cui il pazien-te vive e percepisce lasua malattia influiscesul suo decorso e tal-volta sul suoesito. Karl Jaspers,parecchio tempo fa,criticava che la forma-zione del medico fossetroppo concentratasugli aspetti tecnici,specialistici sempre piùsofisticati mentre laparte umanistica sof-frisse di poco tempo espazio a essa dedicati.Lo sguardo clinico delmedico contempora-neo tende a oggettiviz-zare la soggettività delpaziente cosicché leansie e il suo vissutonon sembrano di com-petenza medica.

PRIMO PIANO

La cura omeopatica abbatte enorme-mente i costi sanitari per cure edesami; è preventiva; non ha effetti colla-terali, non crea danni ambientali.

Fernand Léger, Still life with a beer mug, Londra, Tate Gallery

6 il granulo

terapeutico che, in tanti studi scientifi-ci cui è stata sottoposta e in particolarmodo in quelli che esaminano il rap-porto costo-beneficio (vedere la rubrica“Granuli sotto esame” in questo e nei pre-cedenti numeri de il granulo), ha dimo-strato di migliorare del 50% (adulti) e70% (bambini) le malattiecroniche e di abbattere del50% i costi sociali dei farma-ci e degli esami. La sostenibi-lità di una medicina che haquesti risultati è evidente: èuna medicina preventiva,non ha effetti collaterali, haun costo di produzione delfarmaco minimo, non creadanni ambientali e, infine,stabilisce un ottimo rapportomedico paziente di vera fidu-cia con indubbi effetti tera-peutici e che rappresenta ilmiglior deterrente verso causeper malasanità. Gli obiettividella medicina omeopatica edi Slow Medicine sonocomuni: tornare a una medi-cina centrata sull’uomo e auna personalizzazione dellaterapia. Si potrebbe collabo-rare per unire gli sforzi nelrinnovamento della medicinamoderna, ma, alla richiesta dipartecipare al progetto siamostati cortesemente messi allaporta da un diplomatico mes-saggio che sinteticamenteaffermava: Slow Medicine sioccupa di medicina. Per ilmomento non di “terapie alter-native”. Siamo certi si sia trat-tato di una valutazione fretto-losa contraria alla volontà diapertura dell’associazione e inevidente contrasto con ledichiarazioni del PresidenteAntonio Bonaldi, che ritiene

molto più difficile”. Possiamo aggiunge-re: “Anche ascoltare un collega che la pensacome te e che usa strumenti efficaci che tu nonconosci, può esserti utile”.Albert Camus disse “Perchè un pensierocambi il mondo, bisogna che cambiprima la vita di colui che lo esprime.Che si cambi in esempio”.

necessario allargare gli orizzonti con animoaperto e critico. Speriamo di nondover costatare che la ricerca di cambia-mento sia solo teorica o finalizzata a cercarnuovi spazi di visibilità sfruttando una cor-rente innovativa quale SlowFood. Kafka sosteneva che: “Scrivere unaricetta è facile, parlare con un paziente è molto

PRIMO PIANO

SEGUE / OMEOPATIA VERA “SLOW MEDICINE”›

Paul Cezanne, Il vaso blu, Parigi, Musée d’Orsay

8 il granulo

Nonsi placa la tempe-sta scatenata dal-l’uso sconsiderato

delle vaccinazioni. Un’inchiesta condot-ta dalla giornalista Vittoria Iacovielladel quotidiano la Repubblica, dal tragi-co titolo Vaccinati a morte?, nei mesiscorsi ha rivelato una notizia che, seconfermata, sarebbe sconvolgente.Sarebbero migliaia i casi di giovani mili-tari italiani (presumibilmente tutti abilie arruolati, quindi in buone condizionidi salute) che avrebbero sviluppatotumori o malattie autoimmunitarie e/odegenerative, soprattutto del sistemanervoso, gravissime e incurabili a causadi un mix micidiale: vaccinazioni ripe-tute e massicce + esposizione, per com-piti professionali, a tossici quali uranioimpoverito e diossina. Sospetti colpe-voli del crimine: la modalità di vaccina-zione in se e per sé e la presenza nei vac-cini di tossici come mercurio e allumi-nio. Tale mix di cause avrebbe ridottofortemente le difese immunitarie deimilitari preparandoli all’insorgere dellegravi malattie che li hanno uccisi o resi,in pratica, invalidi per sempre. La gior-

vaccini non significa eliminarli, maresponsabilizzare. Quanto più si è civica-mente sviluppati, tanto più ci può esserelibertà nelle vaccinazioni”. È prudenteanche rispetto a condizioni clinichespesso minimizzate con superficialità enon considerate come contro-indica-zione (almeno temporanea) alla vacci-nazione: “Ho iniziato a studiare i dannida vaccini nei primi anni ‘80 propriooccupandomi dei bambini. Di certo nonfacciamo un attacco indiscriminato allevaccinazioni. Il problema sussiste se c’è undeficit immunologico di soggetti sottopostia stress particolari, allergici, persone raf-freddate, persone che hanno qualche pro-blema come anche un herpes. Per il restosi può stare sereni”.Antonio Giordano, presidente delloSbarro Institute di Philadelphia confer-ma le affermazioni del prof. Tarro e,all’esplicita domanda dell’intervistatrice“Se venisse da lei un militare italiano chechiedesse un consiglio sul fatto di doversisottoporre a una decina di vaccinazioni inun mese, cosa gli risponderebbe?”, rispon-de: “Gli spiegherei che tanto vale suici-darsi”. Infine, il prof. Franco Nobile,oncologo e docente di semeiotica aSiena, alla domanda se i vaccini provo-cano davvero tanti danni risponde: “Ivaccini non sono nocivi in sé, anzi, sonouna conquista importante per la nostrasocietà. Fanno molto male se usati inmodo inadeguato, se fatti tutti insieme, secontengono conservanti tossici come mer-curio e alluminio, se fatti su persone chenon sono state controllate. A quel punto èdimostrato che le difese si abbassano e siaprono le porte a malattie gravissimecome cancro, leucemie ma ancora più fre-quentemente malattie autoimmuni: tiroi-diti, artriti, coliti”…L’inchiesta completa è stata pubblicatasul sito de la Repubblica www.repubbli-ca.it (link nella colonna a sinistra: clic-care su RE LE INCHIESTE)

nalista cita anche: “il risultato delProgetto Signum, uno studio sull’impattogenotossico nelle unità militari, commis-sionato nel 2004 dalla Difesa a ricercato-ri civili e militari facenti capo a prestigio-se università (Pisa, Roma, Genova).Dimostra che sottoporre una persona apiù di cinque vaccini significa compro-metterne il sistema immunitario”. Lagiornalista di Repubblica riporta le con-siderazioni d’illustri esperti, i quali, giu-stamente, non criminalizzano la praticavaccinale di per sé ma il modo di ese-guirla e, neppure tanto tra le righe, lafalsa convinzione che il vaccino sia unapanacea che fa solo bene e non può farmale. Intervistato da V. Iacoviella, ilprof. Giulio Tarro, virologo di famainternazionale e Presidente dellaCommissione sulle Biotecnologie dellaVirosfera Unesco, medaglia d’oro delPresidente della Repubblica, ha confer-mato la possibilità che vaccinazioni pos-sano portare a gravi malattie:“L’abbassamento di immunità post vacci-no si riscontra regolarmente ed è inconte-stabile”. Tante più vaccinazioni si fannocontemporaneamente e tanto più ravvi-

cinate, tanto più grave è ilrischio che si corre. Alladomanda se è pericolosofare contemporaneamen-te nei bambini esavalentee trivalente (morbillo-rosolia-parotite), il prof.Tarro risponde che èmeglio non farle insieme:“È un’esagerazione”. Dallesue risposte, sembra tra-sparire una non contrarie-tà a rendere le vaccinazio-ni facoltative: “In moltiStati c’è libertà di scelta sevaccinarsi o meno. InItalia e Francia sono obbli-gatori ... Ci vuole buonsenso. Rendere facoltativi i

PRIMO PIANO

Esercito Italiano: mortie malati gravi per vaccini?Da un’inchiesta del quotidiano La Repubblica PIETRO GULIA

MEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

Vincent Van Gogh, Roses et anemones, Parigi, Musée d’Orsay

9N. 21 PRIMAVERA 2013

Farmacoeconomia e Medicina GeneraleUn recente articolo si è occupato del-l’integrazione delle medicine non con-venzionali in Olanda nell’ambito dellamedicina generale in pazienti affetti dapatologie articolari, valutando le richie-ste dei pazienti affetti da tali patologie eil ruolo del medico di medicina genera-le. Lo studio di Jong MC, et al.(2012)Integration of complementary andalternative medicine in primary care:What do patients want? (Integrazionedella medicina alternativa e comple-mentare nelle cure primarie: Cosavogliono i pazienti?) pubblicato suPatient Education and Counseling,http://dx.doi.org/10.1016/j.pec.2012.08.013 ha coinvolto un totale di 416pazienti per la durata di due anni. Il51% di essi presentava osteoartrite; il29% artrite reumatoide e il 24% fibro-mialgia. Durante i due anni di osserva-zione è stato rilevato un ampio ricorsoalle CAM (medicine alternative e com-

CAM. Le più utilizzate sono: omeopa-tia, agopuntura, osteopatia, terapiemanuali. Circa un quarto dei pazienticon disturbi articolari che utilizza leCAM afferma di aver ridotto le terapieconvenzionali e le visite di controllo: ciòha comportato un risparmio nelle spesesanitarie e un rapporto costo/efficaciada non trascurare in tempi di crisi eco-nomica. Il paziente del futuro vuoleessere curato in modo olistico e preten-derà sempre di più conoscenza e colla-borazione con il mondo delle CAM daparte del medico di medicina generale.Sarebbe auspicabile che anche i medicirispondessero a questa richiesta che pro-viene dai cittadini.

FarmacoeconomiaUna recente ricerca è stata fatta da ungruppo d’insigni economisti della Schoolof Health and Related Researchdell’Università di Sheffield in Inghilterraper valutare l’impatto economico di cureomeopatiche. La ricerca è stata pubbli-

plementari): l’86% dei pazienti le hautilizzate, il 71% si è sottoposto a visitapresso un medico esperto in CAM. Imotivi di questa richiesta sono diversi:la preferenza per un approccio integrato;per aver avuto notizie positive sui medi-ci che utilizzano le CAM; per una visio-ne più ampia e da un diverso punto divista della patologia; l’aspetto che haspinto di più alla scelta è la ricerca diun’alternativa all’approccio convenzio-nale e non la mancanza di progressinelle terapie convenzionali. In ogni casoi pazienti olandesi sono intenzional-mente alla ricerca di CAM perchévogliono essere curati in modo olisticosin dall’inizio e gradirebbero che anche imedici di medicina generale conoscesse-ro le CAM. Infatti, ben il 92% deipazienti olandesi preferisce un medicodi medicina generale informato sulleCAM; il 72% un medico di medicinagenerale che prescriva le CAM, e il 42%vuole che il proprio medico di medicinagenerale collabori con lo specialista in

OMEOPATIA E RICERCA

Granuli sotto esameLa ricerca in Omeopatia nelle pubblicazioni scientificheQuattordicesima parte

NUNZIO CHIARAMIDAMEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

Sheffield, Peace Gardens

10 il granulo

cata su European Journal of HealthEconomy 2013 Feb 10 con il titoloEconomic evaluations of homeopathy:a review. (Valutazione economica del-l’omeopatia: un’analisi) da parte diViksveen P, Dymitr Z, Simoens S. Taleanalisi ha considerato 14 studi di farma-coeconomia sull’omeopatia: tredici diessi indicavano il numero dei pazientiesaminati, risultando un totale di ben3500 pazienti. In otto dei14 studi esa-minati si sono riscontrati sia migliora-mento dello stato di salute dei pazientisia riduzione dei costi. 4 studi hannopresentato miglioramento della salutealmeno pari a quello dei pazienti chenon avevano ricevuto terapia omeopati-ca, a costi comparabili. Solo in due studis’è riscontrato un miglioramento dellasalute paragonabile a quello delle terapie

della ricerca dal titolo Development of aBiocrystallisation Assay for ExaminingEffects of Homeopathic PreparationsUsing Cress Seedlings. (Sviluppo di unesame di biocristallizzazione per la valuta-zione degli effetti di preparazioni omeopa-tiche utilizzando piantine di crescione) èsulla rivista scientifica Evidence-BasedComplementary and AlternativeMedicine, 2012 Article ID 125945,doi:10.1155/2012/125945 Tale modello si basa sulla biocristallizza-zione: ha messo a confronto la crescita disemi della pianta Lepidium sativum L.(il crescione) alcuni esposti all’azione delrimedio Stannum metallicum 30 DH,altri a semplice acqua, non contenentealcun medicinale omeopatico, però sot-toposta al procedimento di preparazionedei medicamenti omeopatici, cioè dilui-

zione per trenta successivi passaggi.È stata eseguita una serie di 15esperimenti indipendenti chehanno documentato come, con ilnuovo metodo della biocristallizza-zione si verifichi una notevole dif-ferenza nella crescita dei semi sot-toposti all’azione del rimedioomeopatico. La nuova metodicaappare molto promettente nellaricerca di strumenti che rendanooggettivabile e dimostrabile, senzatema di smentita, l’azione deirimedi omeopatici oltre le diluizio-ni che non contengono molecolein soluzione. Le ricerche sperimen-tali in questo senso sono semprepiù numerose e gli effetti dellesoluzioni di sostanze molto diluitee dinamizzate sono difficilmentecontestabili grazie a ricerche dibase come quella qui brevementeillustrata.

Ricerca clinicaNei giorni nostri sono sempre piùnumerosi i pazienti affetti da sen-

convenzionali ma a costi più elevati. Glistudi esaminati erano molto eterogeneinella loro strutturazione, ciò ha compor-tato difficoltà di analisi per cui i ricerca-tori non hanno potuto trarre conclusio-ni certe ma, tuttavia, hanno affermatoche i dati esaminati sono molto incorag-gianti e costringono a riflettere che,anche da un punto di vista economico,l’omeopatia potrebbe essere la sceltamigliore per le politiche sanitarie daattuare in futuro.

Ricerca in BotanicaUn nuovo modello di studio degli effet-ti di rimedi omeopatici su piante è statol’oggetto del lavoro di un team di ricer-catori danesi, olandesi e svizzeri guidatoda Baumgartner S, Doesburg P, ScherrC, Andersen J.-O. La pubblicazione

OMEOPATIA E RICERCA

SEGUE / GRANULI SOTTO ESAME›

Lepidium sativum

11N. 21 PRIMAVERA 2013

sibilità chimica multipla. L’estrema sen-sibilità di alcuni di loro ha permessod’evidenziare gli effetti dei rimediomeopatici somministrati per olfatta-zione, utilizzata anche dal padre del-l’omeopatia Hahnemann. I pazientimolto sensibili a parecchie sostanze pre-senti nell’ambiente, possono esserloanche verso i medicamenti omeopatici erispondono particolarmente bene anchealla loro più ridotta somministrazione.L’effetto della semplice olfattazione dirimedi omeopatici in pazienti con iper-sensibilità chimica è stato documentatomediante registrazione elettroencefalo-grafica. La ricerca di Bell IR, Brooks AJ,Howerter A, Jackson N, Schwartz GE.Acute Electroencephalographic EffectsFrom Repeated OlfactoryAdministration of HomeopathicRemedies in Individuals With Self-reported Chemical Sensitivity. (Effettielettroencefalografici acuti dalla ripetu-ta somministrazione olfattiva di rimediomeopatici in individui con riferita sen-sibilità chimica) pubblicata su AlternTher Health Med. 2013 Jan-Feb;19(1):46-57 La ricerca è statacondotta in doppio cieco e controllocon gruppo placebo. Sulla base delloro inquadramento costituzionale ipazienti annusavano ripetutamenteper otto volte dosi 6CH, 12 CH e 30CH di Sulphur o di Pulsatilla o place-bo una volta a settimana per tre setti-mane consecutive. I pazienti con sen-sibilità chimica presentavano unamaggiore oscillazione di risposta delleonde alfa all’elettroencefalogramma.Tale ricerca documenta l’effetto dimedicinali omeopatici somministratiper una via molto labile come quellaolfattiva. Inoltre, essa propone unapossibile indicazione di efficacia del-l’omeopatia in pazienti molto sensibi-li, che rispondono anche a stimolimolto deboli.

OMEOPATIA E RICERCA

12 il granulo

L’omeopatia si utilizza inVeterinaria anche in patologiemolto complesse e gravi, come

l’epilessia o i tumori: tali patologie rap-presentano una sfida difficile, conside-rando i costi delle terapie, gli effetti col-laterali delle stesse e le brevi aspettativedi vita.Il caso di cui riferisco riguarda un canefemmina, razza yorkshire, età 15 anni,sterilizzata e, un anno prima dell’iniziodel trattamento omeopatico, operata perun carcinoma mammario infiltrante.Dopo un po’ di tempo presenta recidivadel tumore mammario e crisi epiletticheche non rispondono bene alle cure tra-dizionali con barbiturici e bromuro dipotassio. Eseguita una TAC, si è docu-mentata la presenza di una massa tumo-rale che, comprimendo l’encefalo all’in-terno della scatola cranica, determinagli attacchi epilettici. Si decide di nonsottoporre l’animale a un secondo inter-

Minnie è una cagnolina metic-cia nata in un canile da unincrocio con un setter ingle-

se. La sua storia a lieto fine inizia, comeper tanti piccoli amici a quattro zampeun po’ più sfortunati, in maniera pro-prio turbolenta. Ad appena tre mesi dietà, la piccola contrae il temuto virusdella gastroenterite emorragica, da cuifortunatamente guarisce; è adottata dauna famiglia che, però, la abbandonanuovamente e lei si ritrova in una clini-ca, per un lungo periodo, prima dell’at-teso e tanto sperato incontro con la suaattuale e definitiva proprietaria. Minnieè molto affettuosa, remissiva e desidero-sa di coccole: il suo sguardo languido ladice lunga sulle sofferenze passate ed èsempre alla ricerca di attenzioni. Nonabbandona mai la proprietaria, le stasempre vicino, anche dopo qualchemarachella, se sgridata, non si allontanae cerca di fare il possibile per riappacifi-carsi con lei. Vive in una casa con unampio giardino, cui fa la guardia abba-iando molto verso gli altri cani che abi-tano nel vicinato. Già dal secondo calo-re Minnie manifesta i classici sintomidella gravidanza isterica; s’isola e silamenta continuamente, non ha appeti-to e ogni volta perde la sua voglia di gio-care. Prepara il nido portando con sépiccoli oggetti da accudire. Le mam-melle si gonfiano notevolmente conabbondante produzione di latte.Malgrado sia sottoposta alle comuniterapie tradizionali a base di antiprolat-tinici, Minnie, dopo ogni calore, mani-festa egualmente la sintomatologia cheperdura nel tempo. Sono contattatadalla proprietaria quando Minnie ha giàtre anni, poiché la signora ha trovatonotevole giovamento da una cura intra-presa con il suo medico omeopata.Soddisfatta dei risultati ottenuti cercaun’alternativa anche per la sua piccolaamica.

vento chirurgico alle mammelle consi-derata la presenza di metastasi in altridistretti. È stata proposta l’eutanasia perl’aggravarsi delle crisi epilettiche e, poi-ché non è operabile, per non farla sof-frire troppo. È a questo punto che sonocontattato affinché si cerchi con la tera-pia omeopatica di aiutarla e migliorarela sua qualità di vita che sta scadendo.La cagnetta, oltre ai soliti movimenticonvulsivi con urla, perdita di feci eurina, gira in tondo e perde equilibrio,ha disorientamento con perdita dellavista, difficoltà nella prensione del cibo.Dopo aver compiuto la repertorizzazio-ne dei sintomi rilevati, ho prescrittoSulphur come rimedio di fondo del sog-getto, e Hyosciamus e Opium per tratta-re le crisi epilettiche.Dopo una settimana appena dall’iniziodella terapia la cagnetta sta moltomeglio: le crisi sono diminuite in inten-sità e durata, ha meno ottundimento delsensorio, è più vigile e mangia da sola,è stato ridotto il dosaggio della tera-pia farmacologica. Dopo un mese lasituazione è ancora sotto controllo:riesce a convivere con i suoi gravissi-mi problemi e a condurre una vitacompatibile con la sua età e la suamalattia. Non ci sono stati aggrava-menti tali da decidere per l’eutanasia.In casi di questo tipo lo scopo dellaterapia non è conseguire la guarigio-ne, ma assistere l’animale al meglioevitando sofferenze inutili tanto a luiche alla padrona, che la assiste amore-volmente, permettendogli così di tra-scorrere l’ultimo tratto della sua vitanel rispetto della sua dignità.In attesa di nuovi sviluppi, continuala sua terapia omeopatica che stadando ottimi risultati, considerandoche l’aspettativa di vita di un pazienteaffetto da queste patologie non èmolto lunga.

OMEOPATIA VETERINARIA

Caso di carcinoma mammarioin cane anziano

LUCA PECCHIAMEDICO VETERINARIO OMEOPATA

MinnieQuando la pseudogravidanza diventa una patologia

Opium

13N. 21 PRIMAVERA 2013

Minnie è depressa e solitaria, non havoglia di uscire per andare al parco,manifesta aggressività nei confrontidegli altri cani; non vuole mangiare esta sempre ai piedi della proprietariacon lo sguardo di chi dice “sto male”.Non cerca tante coccole ma, quando èaccarezzata, lecca delicatamente lamano. Il medicamento omeopaticoscelto è Pulsatilla, che la proprietariasomministra alla potenza e secondo lemodalità indicate. I miglioramenti sononotevoli e immediati: da subito la sinto-matologia tipica della gravidanza isteri-ca si fa più lieve sia da un punto di vistacomportamentale sia fisico. La durata siriduce, anche la produzione di latte siattenua in breve tempo fino a scompa-rire del tutto. La scelta di intraprendere la terapiaomeopatica, basata sulla somministra-zione del solo rimedio omeopaticocostituzionale, ha permesso a Minnie ditornare a vivere serenamente senza piùmanifestare i sintomi della gravidanzaisterica che, quando si fanno così evi-denti, rilevano il passaggio da una con-dizione ormonale fisiologica alla patolo-gia propriamente detta.

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14 il granulo

Lagravidanza è una fase dicambiamento rivoluzionarionella vita di una donna. È

un periodo in cui tutto l’organismotende alla salute e alla crescita. Il corpodeve compiere un grande sforzo pro-creativo e così la mente della donnadeve trasformarsi da quella di unaragazza in quella di una madre. Se èvero che la salute passa anche attraversoil cibo, non c’è momento migliore dellagravidanza per informarsi su quello chemangiamo. L’alimentazione in questoperiodo deve sostenere un fabbisognoaumentato: ogni settimana il fetorichiede nutrienti adeguati alla crescita.L’apporto proteico si duplica ed è consi-gliabile aggiungere una fonte di protei-ne a ogni pasto. I carboidrati indicatisono quelli a basso indice glucidico (cioèquelli che non fanno innalzare troppol’insulina), come il farro, il kamut, ilgrano saraceno e le farine integrali. Siconsiglia un’alimentazione varia, chepreveda cibo biologico e di stagione,verdure cotte e crude, insieme a legumie frutta. Tuttavia, è importante nonappesantire il processo digestivo concibi troppo lavorati, zuccherini o chimi-ci. Inoltre, è necessario sfatare il luogocomune per cui la gravida debba “man-giare per due”. Una donna che inizia lagravidanza con giusto peso corporeo (nésottopeso, né sovrappeso) dovrebbeprendere 10-12 kg complessivamente etale aumento ponderale dovrebbe esserecorrettamente progressivo: 1-2 kg allafine del 3° mese; 3,5-5 kg al 5° mese;9,5-14 kg al termine della gravidanza.In altri termini, l’aumento di peso nonè costante: fino al quarto mese s’ingras-sa, in genere, poco (2-3 chili), poi l’in-cremento diventa più rapido.È importante ridurre il consumo di caffèe abolire del tutto gli alcolici. È dimo-strato che l’alcol assunto in gravidanzapossiede un effetto tossico sul feto e può

comuni, come le nausee gravidiche, uneccessivo senso di fame, le alterazionidell’alvo, ma anche trattare condizionipatologiche più severe, come le infezio-ni o i malposizionamenti fetali. I medi-cinali omeopatici, in mani esperte, sonopoi di grande ausilio per assicurare unparto spontaneo e ridurne le compli-canze. Soprattutto, la terapia omeopati-ca durante la gravidanza può averevalenza di trattamento preventivo sulnascituro. Attraverso la madre si posso-no somministrare medicinali omeopati-ci ad azione profonda, che agiscono sulterreno costituzionale del feto, ancorprima della sua nascita.Come per ogni altra medicina, anche inomeopatia è sconsigliata l’auto prescri-zione: ogni medicinale va assunto obbli-gatoriamente dietro consiglio medico.Quella che segue è solo una breve listadi alcuni tra i molti medicinali omeopa-tici utilizzabili con sicurezza ed effica-cia, su prescrizione medica, per la nau-sea gravidica nei primi tre mesi.

Nux vomica: nausea al risveglio coneruttazioni e rigurgiti. Si è ipersensibiliagli odori e profumi ed è spesso associa-ta la stitichezza.Arsenicum album: nausea intensa condisgusto per gli alimenti, anche all’odo-re e alla vista del cibo. Stomaco irritatocon vomito subito dopo aver bevuto e

produrre danni a carico del sistema ner-voso con conseguenze anche gravi, fino aun vero quadro di futuro ritardo cogniti-vo del neonato (sindrome feto-alcolica). Il fisico della madre si prepara natural-mente ad affrontare il parto durante inove mesi di gestazione grazie a stimoliormonali specifici della gravidanza. Sirealizza un vero rimodellamento musco-lo- tendineo, soprattutto a carico dellestrutture del bacino. Si possono, però,allenare i muscoli e la respirazione dellamadre con lo yoga o corsi di acquaticità,che aiuteranno a rilassarsi e ad alleggeri-re il peso del pancione. Inserirsi in unarete di supporto come un corso di pre-parazione al parto già dalle prime setti-mane aiuta la futura mamma a ricevereinformazioni più precise e ad accettare ilcambiamento in atto, soprattutto attra-verso il confronto con altre “mamme”. La neo-mamma sentirà il bisogno diprendersi cura di sé, di settimana in set-timana il mondo esterno e lavorativosembreranno passare in secondo piano,la donna in gravidanza cammina con latesta tra le nuvole e il punto di vista sulmondo inizia a capovolgersi…Spesso questo impulso fisiologico è contra-stato con tenacia per ambizioni carrieristi-che e/o a causa del costume sociale vigen-te: ciò, talora, è causa di sintomi e “proble-mi” come l’eccessivo protrarsi (oltre il terzotrimestre) di nausea gravidica o la sensazio-ne di non essere a proprio agio nel corpo,che spingerà la donna a prendere pesomangiando eccessivamente.L’uso di farmaci in gravidanza costitui-sce un argomento spinoso per le madri eper i medici. L’armamentario farmaco-logico convenzionale si riduce drastica-mente per il rischio di tossicità fetale e idati sulla sicurezza d’impiego di moltiprincipi attivi sono parziali.Per contro, la terapia omeopatica è effi-cace e sicura in gravidanza. Con l’omeo-patia si possono risolvere i fastidi più

OMEOPATIA MATERNO-INFANTILE

GravidanzaOccasione unica per prendersi cura di sé

15N. 21 PRIMAVERA 2013

mangiato, ma la sete è intensissima dipiccole quantità e spesso.Sepia: grande rimedio della gravidanza,presenta nausea alla vista e odore delcibo, non sopporta il latte. Ha una sen-sazione di fame insaziabile insieme aprofonda stanchezza che migliora solotemporaneamente mangiando, purchécibi semplici. In gravidanza possonocomparire chiazze estrogeniche (chiazzemarroni = cloasmi): oltre a proteggere lacute con protezione totale, Sepia puòessere il rimedio del caso.Ignatia amara: sensazione di vuoto consospiri accompagnati da tristezza ecupezza con avversione ai cibi ordinari;

Odent M. - Ecologia della nascita – Red Ed,

Como1990.

Odent M. - The farmer and the obstetrician -

FreeAssociationBooks, Londra 2002.

Odent M. - The scientification of love -

FreeAssociationBooks, Londra 2001.

Braibanti L. - Parto e nascita senza violenza -

Red Ed, Como1993.

Verny T. - Bambini si nasce: le sfide della geni-

torialità dal concepimento attraverso l’infanzia –

Bonomi Ed, Pavia 2003.

Gaskin I.M. - La gioia del parto: segreti e virtù

del corpo femminile durante il travaglio e la nasci-

ta - Bonomi, Pavia 2003.

Dolto F. - Come allevare un bambino felice e

farne un adulto maturo - Mondadori, Milano1992.

peggiora con forti emozioni e dispiaceri.Sulphur. Rimedio tra i più importanti:la nausea lo porta a non digerisce nulla,anche cibi più semplici. Ha fame incon-tenibile e molta sete in continuazione.

Per saperne di più:

Sterno D. N. - Nascita di una madre: come

l’esperienza della maternità cambia una donna. –

Mondadori, Milano 2000.

Kitzinger S. - Il bambino, l’attesa e la nascita –

Mondadori, Milano 1991.

Malvagna E. - Partorire senza paura – Red

Edizioni, Como 2008.

Balaskas J. - Manuale del parto attivo – Red

Ed., Como2003.

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16 il granulo

Il16 Marzo 2013 diventerà unadata importante nella storiaquasi centenaria della LMHI

(Liga Medicorum HomoeopathicaInternationalis). Come stabilito durantel’ultimo Congresso della Liga tenutosilo scorso settembre a Nara (Giappone),la sede dell’organizzazione si trasferisceda Ginevra (dove è ufficialmente regi-strata secondo l’art. 60 del CodiceCivile Svizzero) a Kothen (Sassonia-Anhalt, Germania) in Wallstraße 4,presso l’edificio, completamente restau-rato e ristrutturato che per quattordicianni fu l’abitazione e l’ambulatorio diSamuel Hahnemann. Il fondatore del-l’omeopatia visse a Kothen dal 1821 al1835, anno del suo trasferimento aParigi. Nella cittadina tedesca scrisseuno dei suoi importanti trattati: LeMalattie Croniche, pubblicate la prima

organizzazione omeopatica mondiale,che conta migliaia di soci in 76 Paesi. Pochi passi più in là di CasaHahnemann in Wallstraße 48, si troval’European Library of Homoeopathyaperta nel 2009, volutadall’Associazione dei medici omeopatitedeschi (Deutscher Zentralvereinhomöopathischer Ärzte, DZVhÄ).p.gulia

volta nel 1828.Il restauro della CasaHahnemann (com’è chiamatol’edificio) è stato curatodall’Hahnemann Society(Verein zur Förderung derHomöopathie), una fondazio-ne che ha come scopo riporta-re l’edificio alle sue condizionioriginali e utilizzarlo sia comemuseo sia come luogo d’inse-gnamento. Fu proprio in questa casache, nel 1829, si svolsero i festeggia-menti per i 50 anni di laurea del dott.Hahnemann, cui parteciparono moltimedici provenienti da tutto il mondo(vedere il granulo n. 8, pag. 12). È signi-ficativo che, 184 anni dopo quell’even-to, omeopati da tutto il mondo si ritro-vino presso lo stesso luogo che diventa lasede della più importante e più antica

OMEOPATIA NEL MONDO

La LMHI si trasferisce a Kothen

Kothen (Sassonia-Anhalt)la casa di Hahnemann

Kothen (Sassonia-Anhalt)European Library of Homoeopathy

18 il granulo

Ilfosforo è un cosiddetto non-metallo: solido ceroso dall’odoreagliaceo, in greco significa “por-

tatore di luce”, perché combinandosicon l’ossigeno, emette luminescenza. Innatura si trova sotto forma di fosfati edè parte essenziale del metabolismo cel-lulare degli esseri viventi.Fu isolato per la prima volta nel 1669nelle urine umane, per distillazione, dalchimico tedesco H. Brand, che lo iden-tificò come una sostanza bianca lumine-scente: da allora il termine fosforescenteindica le sostanze che emettono luce inambienti bui.Nell’uomo si trova nel sangue, ossa, cer-vello, tessuto nervoso e muscolare, èimportante nel metabolismo di zuccheri,grassi e proteine e nella funzionalità rena-le. Possiamo assumerlo dai cereali, verdu-re, carne, pesce, legumi. La mancanza difosforo può causare disturbi della crescita,disturbi ossei, irritabilità e stanchezza.L’assunzione di grandi quantità di cibocontenente fosforo, non aumenta, pur-troppo, la nostra intelligenza.Il fosforo è usato nell’industria per laproduzione di fertilizzanti, detergenti,pesticidi: è molto tossico e il suo river-samento nelle acque è una delle mag-giori cause d’inquinamento.Si distingue in tre forme: nero, rosso,bianco, in base al suo colore.Il nero è usato come semiconduttore; ilrosso è il più stabile, si ottiene conver-tendo quello bianco, riscaldandolo inassenza di aria e s’infiamma per sfrega-mento (la testa dei comuni fiammiferi);quello bianco, il più infiammabile e ilpiù tossico, brucia spontaneamente inpresenza di ossigeno, tristemente notoper il suo uso bellico è, infatti, compo-nente di bombe militari che dovrebberoesse usate solo per illuminare ma che inrealtà, reagendo con l’ossigeno, produ-cono acido fosforico e calore provocan-do gravissime ustioni che incendiano

usi molteplici; ad esempio nelle astenienervose (il fosforo è componenteessenziale del tessuto nervoso); la suapresenza nel fegato ne fa un importan-te rimedio per questo organo, cosìcome per i reni. I bimbi che hannobisogno di Phosphorus, in genere cre-scono in fretta, sono alti e talora unpo’ curvi, molto sensibili e paurosi,molto affettuosi. Lo ritroviamo ancheunito ad altri minerali: con il calcio,Calcium phosphoricum, utile neidisturbi della crescita, delle ossa e deidenti; con il potassio, Kalium phospho-ricum, e in forma acida, Acidum pho-sphoricum, particolarmente indicatinelle forme di debolezza e astenia, peresempio, negli stati di convalescenza odopo importanti o prolungati dispia-ceri; insieme al ferro, Ferrum phospho-ricum, importante rimedio per le sin-dromi da raffreddamento.Sconsigliando vivamente il “fai da te”ricordiamo che l’omeopata è un medi-co e che le cure omeopatiche possonoesser prescritte solo da medici.

Fonti: WikipediaR. Dujany, Materia Medica OmeopaticaG. Hodiamont, Omeopatia e fisiologia.

letteralmente le persone.Al contrario, l’uso omeopatico del fosforone fa una “arma” curativa.La presenza del fosforo in tutte le cellu-le e la sua importanza nel metabolismofanno sì che il rimedio omeopaticoPhosphorus sia uno dei più importanti eusati, con effetto su tutti gli organi.“ Il fosforo, esposto all’aria, brucia libe-rando vapori leggeri, che si librano constraordinaria levità e apparentemente viscompaiono … all’omeopata questo sugge-risce l’intrinseca natura del pazientePhosphorus, natura non materiale, ten-dente all’alto, all’esplorazione artistica especulativa … ma non di meno reale epresente”. Così l’omeopata Dujany,usando la simbologia della natura,descrive il paziente Phosphorus. Sonopersone tendenzialmente freddolose cheamano cibi salati e il latte freddo, i lorodolori hanno la caratteristica di essere,guarda caso, brucianti. Persone molto empatiche, per cui pro-pensi verso gli altri e particolarmentesensibili agli eventi esterni fino a diven-tare ansiosi o paurosi; proprio come ilfosforo “bruciano” le loro energie e alter-nano a una grande attività momenti diprofonda stanchezza. In omeopatia trova

COS’È…

PhosphorusGIANDOMENICO LUSI

MEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

20 il granulo

Perché consumiamo tanti farmaci?Perché i nostri armadietti sonopieni di medicine, in parte scadute,

che teniamo, in quanto “non si sa mai”?Il punto della questione è la delega chenoi diamo al farmaco: una delega inbianco purché ci sia un risultato: fa’ nelmio corpo ciò che devi fare, basta chemi fai passare il male.E quando il male è grave la cosa è per-fettamente logica: la chemioterapia delcancro è dannosissima ma, se salva lavita, si affronta. Il guaio è che la menteumana tende a delegare al farmaco

cologico o fisico.Ciò spiega l’enorme consumo di ansioli-tici (che è una delle concause dell’au-mento dell’ansia nella nostra società) edei farmaci da banco, che la pubblicitàgabella come panacee risolutive dellevarie beghe che ci affliggono, mostran-doci in tv bella gioventù che, preso il far-maco, sfodera sorrisi radiosi, garanzia dibenessere e felicità perpetue. C’è, poi, unaltro motivo, meno ovvio e più profon-do, per il quale ci facciamo in quattro perzittire subito il male appena ne avvertia-mo i primi sintomi: quel male, sia esso

fisico o psichico (da questopunto di vista, equivalenti)non è un incidente capitatoper caso o mandato da deiciechi e malvagi: è il segna-le che ci informa che qual-cosa non va. Qualcosa chenon attiene necessariamen-te all’organo colpito, ilquale si carica di mandareun segnale, proprio come lasirena d’allarme segnala unincendio. Però, l’esame cri-tico della situazione perso-nale che ci ha portato adammalarci è spesso scomo-do: occorrerebbe prenderealmeno coscienza, se nonmettere mano, a stili di vita,rapporti umani o di lavoroche potrebbero richiederedecisioni difficili o doloro-se.Meglio allora far finta che ilpericolo che corriamovenga dalla sirena d’allarmee non dal fuoco e schiac-ciarla con un ben mirato,micidiale attacco farmaco-logico. Se la sirena tace,vorrà dire che il pericolo èpassato.O no?

anche la guarigione da malannucci chepasserebbero da soli e a caricarsi, quin-di, di sostanze che hanno comunqueeffetti collaterali anche pesanti, pur dicancellare il disturbetto anche minore.È un paradosso del progresso, propriodi quella tecnica che ci permette di gua-rire malattie fino a poco tempo fa mor-tali. La possibilità di star bene diventapian piano il diritto a star bene: il male,qualunque male, viene dalla nostramente rifiutato come la violazione diqualcosa che ci spetta irrinunciabilmen-te: il benessere, sia esso economico, psi-

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A chi il farmaco?A NOI!

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Boris Michailovich Kustodiev, Trinity day, Saratov (Russia), Radischchev Saratov State Museum of Art

21N. 21 PRIMAVERA 2013

Anno di grandiosi anniversari perla musica. Due giganti, Verdi eWagner, nati nello stesso anno,

il 1813; ma anche 50 anni dall’uscita delprimo travolgente successo dei Beatles,Please Please Me nel 1963, e 70 dallanascita del cantante-poeta Lucio Dalla.Nessuno si adombri per l’accostamento,per nulla irriverente. Sosteniamo anchenoi il ben noto aforisma: “Non esiste

musica colta emusica plebea, masolo musica bella emusica brutta!”Due dei quattroanniversari condi-vidono qualcosacon l’Omeopatia.Nulla si sa del rap-

vo più che biologico) quando Richardaveva appena sei mesi. Wagner è così gra-vemente malato che Karl von Holtei,proprietario del teatro dove lavorava eche l’aveva costretto a dirigere nonostan-te il teatro fosse gelato e lui già malato, siconvinse che il musicista fosse arrivatoalla fine dei suoi giorni. Non andò così.Lo stesso Wagner scrive: “È a uno splen-dido medico omeopata, il Dr. Prutzer, chedebbo la mia guarigione e la vita”.Reminiscenze di conoscenze omeopati-che si trovano anche nella trama del suoultimo dramma, Parsifal. Ai più curiosil’invito a cercarle: non è difficile!

porto di Verdi o di Dalla con tale medi-cina: probabile che non si siano maiincontrati. I Beatles sì, invece: due dei 4componenti la celeberrima band (unodefunto, ma l’altro vivo e vegeto) spessohanno fatto ricorso ai granuli. In questonumero, però, daremo la precedenza aRichard Wagner, perché per lui vale ciòche scrivemmo a proposito di CharlesDarwin nel n. 10 de il granulo, pag 12.Senza l’Omeopatia, forse, Wagner avreb-be avuto buona possibilità di lasciarequesta valle di lacrime prima di avercomposto le sue opere. A 26 anni, nel1839 (anno in cui comporrà L’olandesevolante, prima opera di un qualche spes-sore), contrae il tifo, malattia di cui èrapidamente morto il padre, CarlFriedrich, (per molti storici padre putati-

EVENTI

I Beatles

Giuseppe Verdi

2013: anniversari in musica

22 il granulo

Igrandi musicisti hanno, fra l’altro, ildono di mettere in dubbio le pocheo tante certezze che faticosamente

una civiltà si costruisce … si potrebbeaggiungere: per fortuna. Tuttavia, visono musicisti che hanno un percorsoprevedibile e rassicurante, altri cheschizzano come palline di un flipper.Richard Wagner (Lipsia 22.5.1813 –Venezia 12.2.1883) sembra appartenerealla seconda squadra. Condivide conSchumann l’aver scelto la professione dimusicista dopo essere transitato peraltro campo del sapere, la filosofia (inverità, non troppo lontana dalla musi-ca); con Mozart la perenne precarietàeconomica; con Liszt l’amore per ledonne e l’Italia; con Bellini il recuperodella tragicità del teatro greco; conVerdi … l’anno di nascita. Wagner attraversò cambiamenti radicalinella sua vita, passando dai moti del1848 vissuti in prima persona e a fiancodi un anarchico come Bakunin, al servi-zio prestato nel 1864 alla corte del re diBaviera Ludwig II, il quale gli offrìfinalmente la possibilità di mettere inscena le sue lunghe e intricate opere,che si dovrebbero denominare drammimusicali. Le difficoltà economiche loopprimeranno soprattutto quando,ancora sconosciuto, recatosi a Parigicon la prima moglie, trovò un pubblicosordo alle sue ardite innovazioni. Ancheanni più tardi, ormai affermato, Parigigli sarà amara: nel 1861, il Tannhäuserfu duramente fischiato da un pubblicoavvezzo più al ballo che alla tragedia.Tuttavia, fu un modo insolito per farparlare di sé giornali e salotti.Che cosa rendeva e, per meglio dire, rendeancora oggi rivoluzionaria l’arte diWagner? Certamente si potrebbero elen-care gli elementi tecnicamente caratteriz-zanti la sua musica, come il leit motiv,ossia una melodia ben riconoscibile chesi associa a ogni diverso personaggio e

lo e assorbirlo. Esso consuma, tortura, pro-stra la vita di milioni di poveri, costringeun intero mondo nelle ferree catene deldispotismo, senza riuscire a spezzare le cate-ne d’oro del tiranno. È l’anima dell’indu-stria che uccide l’uomo per usarlo come unamacchina …».L’aporia si manifesta ad esempio quandoegli compra svariate vestaglie da camera(di gran lusso) per comporre un’opera!Wagner avrà la pretesa di scrivere da sé ilibretti dei suoi drammi in musica, attin-gendo da leggende medievali nordichefino allora mai elevate al rango di Poesia.Questa scelta contribuirà a forgiare unelemento d’identificazione nazionale,grazie anche all’uso del tedesco e non piùdell’italiano, per consuetudine linguautilizzata fino allora per musicare untesto operistico. In realtà, già Mozartaveva usato il tedesco nel Die Zauberflöte(Il Flauto Magico), che, però, non è unavera Opera lirica, ma un Singspiele, cioèun componimento di argomento favoli-stico per metà recitato e per metà canta-to. Inoltre, le opere di Wagner hannouna struttura di concezione del tutto

che, oggi, chiameremmo refrain,usato soprattutto dai composito-ri di musica da film (chi nonriconoscerebbe le prime note delcelebre”Dottor Zivago” o de “IlGladiatore” per esempio?); o lamelodia infinita, cioè lo svilup-parsi, senza pause, dell’orditomusicale attraverso il susseguirsidi accordi affidati ora a una solaparte dell’orchestra ora a tutto ilgruppo orchestrale (questa tecni-ca, se non si conosce bene latrama dell’opera, fa desisterequalsiasi ascoltatore alle primearmi oppure … lo ipnotizza); o,ancora, l’aver intuito la portatadella saga o epopea (come oggiintendiamo i sequel cinematogra-fici del tipo Guerre Stellari), cheunisce non più solo una Nazione maintere generazioni da un capo all’altro delpianeta. Ma ciò non basta. Non è possi-bile omettere che Wagner fu un grande eastuto precorritore del gusto che si sareb-be evoluto nel corso di più di un secolo.Fu, nonostante gli iniziali insuccessi pari-gini, anche un formidabile impresario dise stesso, abilissimo nel far ricorso ai suoi(soprattutto, alle “sue”) estimatori perprocurarsi elargizioni in denaro, cioè lemoderne sponsorizzazioni! Le sue con-traddizioni nascono, forse, dall’inizialeconvinzione, di probabile influenzabakuniniana, che il lusso fosse il vero fla-gello dei popoli. A tal proposito in unodei suoi innumerevoli scritti egli afferma:«… Il popolo è l’insieme di tutti coloro cheprovano una necessità comune. Dove nonesiste necessità non esiste vero bisogno. Dovenon esiste vero bisogno pullulano tutti ivizi, tutti i delitti contro la natura, ossia ilbisogno immaginario. Ora, la soddisfazionedi tale fittizio bisogno è il “lusso”. Il lussonon può mai essere soddisfatto perché, essen-do qualcosa di falso, non esiste per esso uncontrario vero e reale in grado di soddisfar-

EVENTI

Richard Wagner

Richard WagnerGenio e Destrezza

VALERIA PROFETA ROMANOMUSICISTA

23N. 21 PRIMAVERA 2013

nuova per i tempi, caratterizzata daglielementi su elencati: leitmotiv, tema leg-gendario, melodia infinita. Non dimentichiamo, tuttavia, cheWagner non inventò nulla rispettol’azione scenica. Infatti, egli ebbe il gran-de merito di amare e studiare il Teatrogreco, di cui la musica rappresenta lacellula primigenia: non vi sarebbe statanessuna tragedia (la parola significa let-teralmente canto del capro, per via delrito in onore di Dioniso) se non vi fossestato l’aspetto dionisiaco, del ballo e delcanto in onore di una divinità. Per ogniaspetto della vita i greci avevano unamelodia cui era associato un ritmo benstrutturato e prestabilito, costituito datanti segmenti sillabici che portavanoun accento e che, insieme, formavano il

gesto sconfiggerà il male, lo renderàinvulnerabile persino alla morte e libere-rà la parte buona anche di Kundry. In un’altra vicenda, Tannhäuser, sarà ilsacrificio di una donna a salvare il pro-tagonista. Nelle opere wagneriane, iltema della morte accompagna semprequello dell’amore, forse perché “vi èqualcosa nell’amore che ricorda la morte”,come scrisse qualcuno …Wagner seppe bene far fiorire, come inTannhäuser il bastone artistico-divulga-tivo cui si appoggiava, anche grazie a unpotente intuito scenografico, che avreb-be trovato adeguato luogo di realizza-zione nel famoso teatro di Bayreuth,costruito appositamente per un kolossalcome la Tetralogia, antesignano d’altorango del moderno, fortunatissimo

metro; la metrica greca di tutti i testipoetici e/o letterari da essi scritti nascedalla musica. Wagner, grande amico diNietzsche, lo sapeva benissimo! In conclusione perché fu grande Wagner?Forse perché riuscì a trasferire (o artistica-mente simulò di trasferire) un grande euniversale sentimento, l’Amore, oltre lariva della storia personale dei protagonistiper farne un elemento di purificazioneuniversale. Il nome Parsifal (personaggio principaledell’ultimo dei drammi wagneriani) signi-fica il puro folle: egli resiste all’incantesimoarchitettato per vendetta da un cavalierecaduto in disgrazia e riesce a non cederealle grazie di una fanciulla, Kundry, a suavolta imprigionata da un maligno incan-tesimo in una doppia personalità. Il suo

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24N. 21 PRIMAVERA 2013

Fabriqué en France. Avrà avuto forseragione Proust quando suggeriva di nongiudicare, in un artista, l’uomo (o,finalmente diremmo oggi, la donna) masoltanto l’artista? Questo, però, lo sosteneva un francese…

Signore degli anelli. LaTetralogia (quattro drammi:L’oro del Reno, La Walchiria,Sigfrido, Il crepuscolo degli dei)raccoglie in sé, come una gigan-tesca e spettacolare arca, tuttigli elementi che fanno di unarappresentazione teatrale (ocinematografica) un affrescouniversale e condivisibile aqualsiasi latitudine o longitudi-ne terrestre, cogliendo aspettisociali, etici, psicologici, fanta-stici e last but not least, spetta-colari (di lusso, ovviamente!),che ci fanno ritrovare il signorWagner dall’altra parte dellabarricata, a bere una birra sì,ma in un’elegantissima vesta-glia di seta, possibilmente

EVENTI

I medici che desiderino acquistare copie de il granulo possono rivolgersialla Sede Amm.va: tel/fax 0744.429900; e-mail [email protected]

il granulo | anno 8 numero 21 | Rivista quadrimestrale della FIAMO – Federazione Italiana Associazioni Medici Omeopati | Registrata presso il Tribunale di Terni aut. n. 10 del 5 giugno 2006

Direttore responsabile: Carlo Fraboni | Amministrazione e pubblicità: FIAMO, sede amministrativa, via C. Beccaria, 22 – 05100 Terni – tel/fax: +39 (0) 744 429900 – [email protected]

Numero 21 a cura di Pietro Gulia e Giandomenico Lusi | Hanno collaborato: Nunzio Chiaramida, Martina Fiochi, Giovanna Giorgetti, Alberto Magnetti, Luca Pecchia, Vincenzo Policreti,

Valeria Profeta Romano, Paolo Roberti di Sarsina, Antonella Ronchi, Chiara Scerna | Progetto grafico e impaginazione: Francesco Bellucci, vico San Salvatore, 20 – 05100 Terni

tampa: Tipografia Economica Moderna, via I Maggio, 15 – 05022 Amelia (TR) | Rivista offerta dalla FIAMO

[email protected] |www.fiamo.it

Granulus ©Giuseppe Velocci (per gentile concessione)

Il granulo…dei lettoriemail [email protected] fax 0744 429900posta Fiamo – Redazione “il Granulo”via Cesare Beccaria, 22 – 05100 Terni

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SEGUE / RICHARD WAGNER, GENIO E DESTREZZA›

Arthur Hacker, The Temptation of Sir Percival, Leeds, Leeds City Art Gallery