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261

QUINTA PARTE

Guida al consiglio dei medicinali omeopatici di primo impiego in farmacia ACNE

AFFATICAMENTO E STANCHEZZA

AFONIA E RAUCEDINE

AFTE E STOMATITE

ALLERGIE

Rinite allergica con starnuti

Congiuntivite allergica

Spasmo bronchiale

ANSIA E PANICO

CHINETOSI

CONGIUNTIVITE

DENTI

DISTURBI DELL’APPARATO DIGESTIVO

Indigestione e insufficienza digestiva

Colon irritabile

Diarrea

Aerofagia o Meteorismo

Alitosi

Stitichezza

DISTURBI URINARI

DOLORI ARTICOLARI - REUMATISMI – ARTROSI – ARTRITE

EMORRAGIE

EMORROIDI

FEBBRE

GRAVIDANZA – PARTO – ALLATTAMENTO

HERPES LABIALIS

262

MAL DI TESTA

PUNTURE D’INSETTI

RAFFREDDORE

TONSILLITE

TOSSE

TRAUMA

APPENDICE

Sperimentazioni e studi clinici in omeopatia  

Sperimentazioni in omeopatia: effetti antitumorali dei medicinali omeopatici.

Homeopathy, 2013, 102, (4), 274

Studi clinici sulle malattie infettive delle prime vie aeree e ORL in omeopatia

Tabella 1

Studi clinici sulle sindromi influenzali in omeopatia

Tabella 2

Studi clinici sulle allergie in omeopatia

Tabella 3

Studi clinici di reumatologia e osteoartriti in omeopatia

Tabella 4

Studio osservazionale-pilota in omeopatia

Raccolta di studi clinici su patologie varie in omeopatia

Tabella 5

Sommario dei livelli di evidenza di studi clinici omeopatici nel campo di infezioni e

infiammazioni

Tabella 6

Sistematica degli studi clinici in base alle patologie

Tabella 7

Effetti antitumorali dei medicinali omeopatici

Bibliografia e ricerche cliniche in omeopatia

Normativa italiana dei medicinali omeopatici

263

Comunicato del Ministero della Sanità, G.U. n. 113 del 17 maggio 1989. Prescrizioni sulla produzione e sul commercio dei prodotti omeopatici. Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 185. Attuazione della Direttiva 92/73/ CEE in materia di medicinali omeopatici. Legge 27 dicembre 2002, n. 289. "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)". G.U. n. 305 del 31.12.2002 - Suppl. Ordinario n. 240 Comunicato del Ministero della Salute, G.U. n. 258 del 6 novembre 2003. Medicinali omeopatici: comunicato esplicativo alla legge n. 289 del 27 dicembre 2002, art. 52, comma 15: notifica delle variazioni previste per i medicinali omeopatici.

Bibliografia

   

264

Guida al consiglio dei medicinali omeopatici di primo impiego in farmacia

Il consiglio di rimedi omeopati costituisce un plus per il farmacista per creare un

momento di dialogo e di attenzione verso la persona.

In questo parte sono state selezionate le patologie di uso comune e le richieste

spontanee che l’utente può rivolge al farmacista. Senza entrare nei principi

fondamentali della materia medica omeopatica, in questa monografia sono tracciati i

disturbi più ricorrenti e i rimedi omeopatici di riferimento, con alcune keynotes di

primo impatto per consigliare in maniera consapevole ed efficace un rimedio

omeopatico.

Inoltre, estrapolando i vari rimedi si può avere un indirizzo ragionato per l’impianto di

un minimo reparto omeopatico in farmacia.

ACNE

Apis 9CH (5 granuli 3 volte al dì) > foruncolo sotto pelle con rossore.

Belladonna 9CH (5 granuli 3 volte al dì) > foruncolo con gonfiore e tumefazione.

Eugenia jambosa 9CH (5 granuli 2 o 3 volte al dì) > acne in concomitanza del ciclo

mestruale.

Natrum muriaticum 9CH (5 granuli 2-3 volte al dì) > dispiaceri ripetuti, delusioni

amorose.

Sanguinaria 9-15CH (5 granuli 3 volte al dì) > acne rosacea con couperose.

Sulfur iodatum 9-15CH (5 granuli 3 volte al dì) > acne microcistica.

Kali bromatum 7CH (5 granuli 3 volte al dì) > acne pustolosa.

AFFATICAMENTO E STANCHEZZA

Arnica 7CH (5 granuli 3 volte al dì) > in seguito a sforzo fisico e affaticamento

muscolare.

Kalium phosphoricum 15CH (5 granuli al risveglio) > perdita di memoria, irritabilità

dopo sforzi intellettivi, preparazione agli esami.

Nux vomica 9CH (5 granuli, da 1 a 3 volte al dì) > affaticamento da “surmenage”

psico-fisico, stress, abuso di eccitanti (caffè, fumo).

265

China 9CH (5 granuli, 3 volte dì) > affaticamento conseguente a perdita di liquidi

(sudorazione intensa, attività sportiva, flusso

mestruale, disidratazione, allattamento, convalescenza).

AFONIA E RAUCEDINE

Aconitum 9CH (5 granuli, 2-3 volte al dì) > raucedine con tosse dopo esposizione a

vento freddo e secco in assenza di sudorazione.

Arum triphyllum 5CH (5 granuli, 2-3 volte al dì) > abbassamento di voce, malattia

da raffreddamento, cambiamento del timbro di voce, voce bitonale.

Arnica 7CH (5 granuli, 3 volte al dì) > sforzo vocale, affaticamento delle corde vocali

(cantanti, oratori, tifosi sportivi, insegnanti).

AFTE E STOMATITE

Borax 5CH (5 granuli, 2-3 volte al dì) > vescicole rosse sulla lingua o sulla faccia

interna delle guance, dolorose al contatto con alimenti salati o acidi.

Mercurius solubilis 9 CH (5 granuli, 2-3 volte al dì) > lingua bianca patinosa con

impronta laterale dei denti.

ALLERGIE

Apis 15CH (5 granuli, ogni ora in fase acuta) > arrossamento della pelle, prurito

intenso che migliora con applicazioni fredde.

Urtica urens 9CH (5 granuli, ogni ora in fase acuta) > arrossamento della pelle,

prurito intenso che peggiora con applicazioni fredde.

Histaminum 9CH (5 granuli, più volte al giorno) > allergie con prurito, orticaria.

Poumon histamine 9CH (5 granuli, al bisogno) > allergie con spasmo bronchiale.

Rinite allergica con starnuti

Allium cepa 5CH (5 granuli, più volte al dì) > secrezioni nasali acquose, abbondanti,

irritanti, migliora all’aria aperta e si aggrava in un ambiente chiuso.

Nafhtalinum 9CH (5 granuli, più volte al dì) > rinorrea acquosa ed escoriante,

rossore ed escoriazioni intorno al naso ed occhi.

Sabadilla 5CH (5 granuli, più volte al dì) > rinorrea non irritante, prurito al velo

palatino.

Congiuntivite allergica

Euphrasia 5CH (5 granuli, secondo necessità) > lacrimazione permanente e irritante,

arrossamento oculare.

266

Nafhtalinum 9CH (5 granuli, più volte al dì) > lacrimazione acquosa ed escoriante

intorno al naso ed occhi.

Sabadilla 5CH (5 granuli, più volte al dì) > lacrimazione non irritante, prurito al velo

palatino.

Spasmo bronchiale

Ipeca 5CH (5 granuli, più volte al dì) > con tosse violenta e soffocante, nausea e

vomito.

ANSIA E PANICO

Ignatia 30CH (5 granuli, 1-3 volte al dì) > crisi d’ansia con irritabilità, palpitazioni,

bolo isterico (senso di nodo alla gola), insonnia e umore variabile.

Argentum nitricum 9CH (5 granuli1-3 volte al dì) > ansia con panico, sensazione di

soffocamento, agorafobia, claustrofobia e fuga.

Gelsemium 9CH (5 granuli, 1-3 volte al dì) > ansia con panico, sudorazione, tremori

e blocco.

CHINETOSI

Cocculus indicus 9CH (5 granuli al bisogno) > peggioramento al minimo

movimento e miglioramento con il calore, vertigini, nausea e vomito.

Tabacum 9CH (5 granuli al bisogno) > vertigini, nausea, vomito e sudorazione,

migliora con l’aria fresca.

Ipeca 9CH (5 granuli al bisogno) > nausea e vomito persistenti anche dopo il viaggio.

CONGIUNTIVITE

Ledum palustre 7CH (5 granuli, 3 volte al dì) > congiuntivite post-traumatica

(occhio nero).

Euphrasia 5CH (5 granuli, ogni 2 ore) > lacrimazione irritante e iperestesia alla

luce, da alternare con Belladonna 5CH (5 granuli, ogni 2 ore).

Apis 9CH (5 granuli ogni ora) > cheratocongiuntivite da esposizione ai raggi

ultravioletti (mare o in montagna), da alternare con Ruta graveolens 7CH (5 granuli

ogni ora).

DENTI

Arnica 7CH (5 granuli al dì, 3 giorni prima dell’intervento) > (5 granuli ogni ora

dopo l’intervento) > sanguinamento, edema e dolore.

267

Hypericum perforatum 15CH ( 5 granuli ogni ora) > dolore dopo estrazione

dentaria.

Gelsemium 15CH (5 granuli, 2 volte al dì) > agitazione, paura prima dell’estrazione

dentaria.

DISTURBI DELL’APPARATO DIGESTIVO

Indigestione e insufficienza digestiva

Antimonium crudum 9CH (5 granuli, 2-3 volte al dì) > dopo un’abbuffata, lingua

bianca su tutta la superficie, eruttazione con il sapore dei cibi ingeriti e diarrea.

Nux vomica 9CH (5 granuli, 2-3 volte al dì) > sensazione di peso sullo stomaco,

nausea che migliora col vomito, sonnolenza post-prandiale.

Ipeca 9CH (5 granuli, 2-3 volte al dì) > nausea non alleviata dal vomito,

ipersalivazione, disgusto per tutti gli alimenti.

Ficus carica M.G. 1DH (50 gtt, 3 volte al dì) > azione specifica in tutti i disturbi

digestivi e nei dolori di stomaco, gastralgie stagionali.

Iris versicolor 9CH (5 granuli, 3 volte al dì) > bruciori del tubo digerente,

eruttazioni, nausea, vomito acido e salivazione abbondante.

Colon irritabile

China 9CH (5 granuli, 1-3 volte al dì) > gonfiore diffuso dell’addome e tensione

dolorosa. Colocynthis 9CH (5 granuli, 1-3 volte al dì) > diarrea con emissione di

gas, coliche che migliorano piegandosi in due.

Diarrea

Arsenicum album 15CH (5 granuli, dopo ogni scarica) > diarrea del viaggiatore,

tossicosi alimentare.

Argentum nitricum 15CH (5 granuli, secondo necessità) > diarrea in soggetti

ansiosi e agitati.

Aerofagia o Meteorismo

China 9CH (5 granuli, 3 volte al dì) > gonfiore addominale sovra e sotto-ombelicale,

dolori crampiformi e flatulenza.

Carbo vegetabilis 5CH (5 granuli, 3 volte al dì) > gonfiore addominale sovra-

ombelicali, dolori crampiformi e flatulenza.

Lyopodium clavatum 5CH (5 granuli, 3 volte al dì) > gonfiore addominale sotto-

ombelicali.

Alitosi

268

Mercurius solubilis 9CH (5 granuli, 3 volte al dì) > lingua ricoperta con patina gialla.

Stitichezza

Alumina 5CH (5 granuli, 2 volte al dì) > sedentarietà, feci dure, difficoltà ad

evacuare anche feci molli, assenza di stimolo, dolore addominale.

Bryonia 5CH (5 granuli, 2 volte al dì) > stitichezza da viaggio o da cambiamento

ambientale.

Graphytes 9CH (5 granuli, 1 volte al dì) > stipsi durante il periodo mestruale.

Hydrastis 9CH (5 granuli, 1 volte al dì) > stipsi durante la gravidanza e/o dopo il

parto.

Platina 5CH (5 granuli, 2 volte al dì) > sensazione di peso nel retto, aggravata

durante il viaggio.

Nux vomica 5CH (5 granuli, 3 volte al dì) > stitichezza con stimoli inefficaci, persona

che mangia in fretta, abusa di alcol e caffè, sonnolenza post-prandiale.

DISTURBI URINARI

Cantharis 7CH (5 granuli, ogni 2-4 ore) > dolori vescicali brucianti, prima e dopo la

minzione, frequente bisogno di urinare.

Mercurius corrosivus 7CH (5 granuli, ogni 2-4 ore) > cistite con minzioni frequenti,

scarse e dolorose, ematurie, stranguria.

Staphysagria 9 CH (5 garnuli 2-3 volte al dì) > cistite da vessazione e contrarietà,

dolore interminzionale.

DOLORI ARTICOLARI - REUMATISMI – ARTROSI – ARTRITE

Rhus toxicodendron 9CH (5 granuli, 2 volte al dì) > dolori reumatici con rigidità

muscolare e articolare che migliorano col movimento e col clima secco e caldo.

Dulcamara 9CH (5 granuli, 2 volte al dì) > dolori reumatici insorgono

o peggiorano con l’umidità, torcicollo da esposizione all’umidità.

Apis 9CH (5 granuli, 2 volte al dì) > dolori reumatici con articolazioni gonfie, con

idrarto, arrossate e dolorose, migliorano con applicazioni fredde ed a riposo.

Arnica 9CH (5 granuli, 2 volte al dì) > dolori traumatici, reumatici con rigidità,

indolenzimento generale, peggiorati dal minimo contatto e dal movimento.

Bryonia 9CH (5 granuli, 2 volte al dì) > dolori reumatici con rigidità, indolenzimento

generale, peggiorano al minimo contatto e col movimento, migliorano con la

pressione.

269

EMORRAGIE

Arnica 7CH (5 granuli 3-4 volte al dì) > emorragie post intervento chirurgico; (5

granuli 1 volta al giorno) prima dell’intervento chirurgico tre giorni prima e per tutta

la settimana successiva all’intervento.

Arnica 9CH (5 granuli ogni 10 minuti) > in caso di piccola emorragia nasale

conseguente ad un trauma.

China 9CH (5 granuli, 3 volte al dì) > emorragie con prostrazione, debolezza, pallore,

ipotensione arteriosa conseguente ad emorragia o a perdita abbondante di liquidi.

Ferrum phosphoricum 9CH ( 5 granuli al bisogno) > emorragie nasali recidivanti.

EMORROIDI

Aesculus hippocastanum 5CH (5 granuli secondo necessità) > crisi emorroidarie in

soggetto in con varici agli arti inferiori, senso di aghi nel retto.

Hamamelis virginiana 9CH (5 granuli 2-3 volte al dì) > dolore contusivo,

scoppiettante, con sangue scuro.

Nux vomica 9CH (5 granuli 3 volte al dì) > senso di congestione, con bruciore e

prurito che migliora con acqua fredda, le crisi sono scatenate inseguito

ad abuso di alcol e/o di alimenti piccanti.

Collinsonia 5CH (5 granuli, 3 volte al dì) > emorroidi recidivanti, dolorose e

sanguinanti, dovute a stitichezza cronica con sensazione di aghi nel retto.

Aloe 5CH (5 granuli, 3 volte al dì) > emorroidi a grappolo con prurito e bruciore che

migliorano con le applicazioni fredde.

FEBBRE

Aconitum 9CH (5 granuli, più volte al dì secondo necessità) > febbre ad insorgenza

rapida, dopo esposizione al freddo o caldo secco, assenza di sudorazione, brividi che

fanno battere i denti, sete di piccole quantità di acqua fredda.

Belladonna 9CH (5 granuli, più volte al dì) > febbre alta ad insorgenza rapida, viso

congestionato, caldo, rosso, intensa sudorazione, con peggioramento alla luce e al

rumore.

Bryonia 9CH (5 granuli, più volte al dì) > febbre persistente, intensa sete di acqua

fredda, secchezza delle fauci, peggioramento col minimo movimento e alle ore 21 si

sera.

Rhus tox 9CH (5 granuli, più volte al dì) > febbre alta costante, compare dopo

essersi bagnati, raffreddati o in seguito a sudorazione, dolori articolari, sete intensa.

270

Gelsemium 9CH (5 granuli, più volte al dì) > febbre costante, soggetto prostrato,

intontito, brividi, tremori, cefalea congestizia, dolori muscolari, sudorazione

abbondante, senza sete, paura di morire.

Ferrum phosphoricum 9CH (5 granuli, 2 volte al dì) > febbre che non supera mai

38-39°C, a comparsa graduale, congestione, emorragie nasali con alternanza di

pallore e arrossamento del volto.

GRAVIDANZA – PARTO – ALLATTAMENTO

Ipeca 9CH (5 granuli al bisogno) > nausea, vomito, ipersalivazione, assenza di sete.

Ignatia amara 9CH (5 granuli al bisogno) > nausea scatenata dal minimo odore,

migliora mangiando, ipersensibilità alle contrarietà.

Sepia 5CH (5 granuli al bisogno) > nausea al risveglio e alla vista del cibo, desiderio

di aceto e di alimenti acidi, avversione e intolleranza al latte, vomito incoercibile.

Magnesia carbonica 9CH (5 granuli, 3 volte al dì) > reflusso, iperacidità e bruciori

gastrici.

Gelsemium 15CH (5 granuli al dì) > stati d’ansia con panico, ansia da attesa del

parto.

Arnica 9CH (5 granuli al dì) > preparazione al parto, agisce sui muscoli e sui capillari.

Actaea racemosa 9CH (5 granuli ogni 10 minuti) > durante il parto regola i dolori e

dilata il collo dell’utero.

Ricinus communis 5CH e 30CH (5 granuli prima della poppata) > galattoforo,

insufficiente montata lattea, alla 5CH per aumentare e stimolare la montata lattea,

alla 30CH per bloccare la lattazione.

Phytolacca 5CH (5 granuli, 2 volte al dì) > ragadi del capezzolo, dolore che si irradia

dal capezzolo in tutto il corpo durante la suzione.

Bryonia 9CH (5 granuli ogni 2 ore) > mastite acuta, con seni pesanti dolenti al

minimo movimento, febbre moderata e sete intensa.

HERPES LABIALIS

Apis 9CH (5 granuli, 4-5 volte al dì) > in fase iniziale, edema bruciante, pungente,

migliora col freddo.

Rhus tox 9CH (5 granuli, 4-5 volte al dì) > vescicole produttive, con liquido chiaro,

dolore e prurito notevole.

Cantharis 9CH (5 granuli, 4-5 volte al dì) > herpes bolloso bruciante insorge dopo

esposizione ai raggi solari, migliora con applicazioni fredde.

271

MAL DI TESTA

Actea racemosa (5 granuli, più volte al dì) > cefalea posturale, muscolo tensiva.

Arnica 9CH (5 granuli, più volte al dì) > cefalea da trauma, colpo di frusta cervicale.

Belladonna 9CH (5 granuli, più volte al dì) > cefalea pulsante, aggravata dalla luce,

rumore e movimento, testa calda e volto arrossato.

Gelsemium 9CH > cefalea con congestione intensa della testa, senso di calore,

pulsazioni nelle arterie del collo e del capo, arrossamento degli occhi.

Iris versicolor 9CH (5 granuli, più volte al dì) > cefalee frontali ed emicranie

periodiche precedute da un velo davanti agli occhi, con vomiti acidi.

Cyclamen 9CH (5 granuli, più volte al dì) > cefalee procedute da turbe visive fosfeni,

mosche volanti, scotomi, vertigini, aggravate durante il periodo mestruale.

Glonoinum 5CH (5 granuli, più volte al dì) > cefalee pulsanti, congestive, sensazione

di espansione ed esplosione del cranio, pulsazioni delle carotidi.

Silicea 9CH (5 granuli, più volte al dì) > cefalee croniche, iniziano dalla nuca e si

irradiano al vertice e sull’occhio destro, migliorano avvolgendo la testa con un panno

caldo.

PUNTURE D’INSETTI

Ledum palustre 7CH (5 granuli 1-2 volte al dì) > prevenzione e cura delle punture di

insetti.

Apis 15CH (5 granuli ogni più volte al dì) > edema pungente, bruciante, migliora

con applicazioni di acqua fredda, da alternare eventualmente a Ledum palustre

7CH.

Cantharis 9CH (5 granuli, ogni 3 ore) > punture con grosse bolle brucianti e

intensamente pruriginose, migliorate da applicazioni fredde.

Urtica urens 5CH (5 granuli, 3-4 volte al dì) > orticaria, eritema da contatto con

medusa che causa dolore e prurito che migliorano con applicazioni calde.

RAFFREDDORE

Anas barbariae 200K (un tubo dose ogni 6 ore per 3 volte al dì) > infiammazione

della mucosa faringea, spesso associata a febbre.

Aconitum 9CH (5 granuli ogni ora) > insorge dopo esposizione a freddo secco

compaiono brividi e starnuti, con secchezza della mucosa, febbre senza sudorazione e

sete intensa.

272

Nux vomica 9CH (5 granuli ogni ora) > insorge dopo esposizione a freddo umido,

senso di raffreddamento generale con brividi, starnuti e sensazione di naso secco.

Allium cepa 5CH (5 granuli ogni 2 ore) > sindrome con starnuti, secrezioni acquose

nasali, irritanti per le narici, miglioramento con l’aria fresca.

Belladonna 9CH (5 granuli, 4-5 volte al dì) > febbre elevata, il viso scarlatto con

sudorazione e ipersensibilità alla luce ed al rumore.

Bryonia 9CH (5 granuli, 4-5 volte al dì) > febbre con sete intensa, tosse con dolore

retrosternale, aggravamento ore 21 di sera e con il movimento.

TONSILLITE

Anas barbariae 200K (1 o 2 tubo dose al giorno nelle acuzie, 1 tubo dose

settimanale come preventivo) > malattie da raffreddamento, infiammazione della

mucosa faringea, associata a febbre.

Mercurius solubilis 7CH (5 granuli, ogni 2 ore) > mal di gola con arrossamento

delle tonsille con piccoli punti bianchi.

Apis 9CH (5 granuli, ogni ora) > gola arrossata, ugola gonfia con dolori brucianti e

trafittivi migliorati con bevande fredde.

Belladonna 7CH (5 granuli, ogni 2 ore) > gola arrossata con senso di costrizione

dolorosa al collo, talvolta associata a febbre, congestione del volto e sudorazione

abbondante.

Phytolacca 7CH (5 granuli, ogni 2 ore) > gola appare di colore rosso scuro con

sensazione di secchezza, bisogno continuo di deglutire e dolore durante la

deglutizione.

TOSSE

Aconitum 9CH (5 granuli 2-3 volte al dì) > tosse secca e dolorosa, insorge dopo un

brusco raffreddamento, sete intensa.

Belladonna 9CH (5 granuli 2-3 volte al dì) > tosse congestizia con rasch cutanei.

Bryonia 9CH (5 granuli 2-3 volte al dì) > tosse secca ad insorgenza lenta, aggravata

dal minimo movimento.

Antimonium tartaricum 5CH-30CH (5 granuli, 2-4 volte al dì) > tosse grassa con

accumulo di muco nei bronchi, difficile da espettorare, respirazione difficoltosa e

rumorosa, 5CH per facilitare l‘espettorazione, 30CH per bloccare l’espettorazione.

273

Drosera 9CH (5 granuli la sera) > tosse convulsa, pertussoide, rapida, breve,

affannosa, che impedisce al malato di respirare, sensazione di pizzicore laringeo,

peggiora durante la notte, parlando, bevendo, ridendo.

Ipeca 9CH (5 granuli 2-3 volte al dì) > tosse muco-produttiva, sensazione di vomito.

TRAUMA

Arnica 5CH e 30CH (5 granuli ogni 2-3 ore) > somministrare subito per evitare la

formazione di ematomi, anche localmente sotto forma di pomata, solo su cute integra.

Calcarea phosphorica 15CH (5 granuli, 2 volte al dì) > formazione del callo osseo,

fratture.

Calcarea fluorica 15CH (5 granulim, 2 volte al dì) > traumi con lussazioni e fratture.

Calcarea carbonica 15CH (5 granuli, 2 volte al dì) > favorisce la ricostruzione

ossea, fratture.

Ledum palustre 5CH (5 granuli, 3-4 volte al dì) > trauma con ecchimosi,

tumefazioni, distorsioni.

Bryonia 5CH (5 granuli, ogni 2 ore) > versamento sinoviale, peggioramento con il

minimo movimento, da alternare con Arnica 7CH.

Rhus tox 7CH (5 granuli, 3-4 volte al dì) > trauma con dolore migliorato dal

movimento.

Ruta graveolens 9CH (5 granuli, 3-4 volte al dì) > trauma dei tendini e legamenti,

rigidità e indolenzimento miglioramento con il movimento lento e graduale, tunnel

carpale.

Silicea 9 CH (5 granuli, 3-4 volte al dì) > rimineralizzante osseo, traumi dei

legamenti.

Symphytum 9 CH (5 granuli, 3-4 volte al dì) > riduce il dolore traumatico e

favorisce il processo riparativo osseo.

274

APPENDICE

Sperimentazioni e studi clinici in omeopatia  

Sperimentazioni in omeopatia: effetti antitumorali dei medicinali omeopatici.

Homeopathy, 2013, 102, (4), 274

Anti-proliferative effects of homeopathic medicines on human kidney, colon and breast cancer cells

Shagun Arora, Ayushi Aggarwal, Priyanka Singla, Saras Jyoti, Simran Tandon - Homeopathy, 2013, 102, (4), 274 

Objective - Homeopathy is controversial, due to the claims made for very high

dilutions. Although several theories are proposed to understand the mechanisms of

action, none are scientifically verified. This study aimed to investigate the efficacy of

the selected homeopathic medicines in specific in vitro cancer models. Methods - We

assessed the cytotoxic activity of selected homeopathic medicines in mother tincture

(MT), and ultramolecular dilution (30C, 200C, 1M and 10M) against cell lines deriving

from tumors of particular organs, Sarsaparilla (Sars) on ACHN cells (human renal

adenocarcinoma), Ruta graveolens (Ruta) on COLO-205 (human colorectal

carcinoma), and Phytolacca decandra (Phyto) on MCF-7 (human breast carcinoma).

Sars was also tested against Madin–Darby canine kidney (MDCK) cells (a non-

malignant cell line). Cytotoxicity was measured using the 3-(4, 5-dimethylthiazolyl-2)-

2, 5-diphenyltetrazolium bromide (MTT) method, anti-proliferative activity by trypan

blue exclusion assay, apoptosis determined by dual staining the cells with ethidium

bromide (EB) and acridine orange (AO) dyes. Results - MTs and ultra-diluted

preparations of the three homeopathic medicines had highly significant effects in the

respective cancer cell lines, producing cytotoxicity and a decrease in cell proliferation.

The effects were greatest with the MTs, but in all cases and persisted, although to a

lesser degree in the ultra-diluted molecular preparations. Sars showed no effect on

MDCK cells. In the homeopathic medicine treated cultures, hallmarks of apoptosis

were evident including, cell shrinkage, chromatin condensation and DNA

fragmentation. Conclusion - This study provides preliminary laboratory evidence

indicating the ability of homeopathic medicines as anticancer agents. Further studies

of the action of these homeopathic remedies are warranted.

275

Traduzione - Abstract:

Effetti antitumorali dei medicinali omeopatici Shagun Arora, Ayushi Aggarwal, Priyanka Singla, Saras Jyoti, Simran Tandon

Homeopathy, 2013, 102, (4), 274  

Il meccanismo d'azione dell'omeopatia è controverso, a causa delle alte diluizioni dei

farmaci impiegati. Sono state proposte diverse teorie per comprendere il meccanismo

d'azione, ma nessuno è stato scientificamente verificato. Con uno studio effettuato dal

gruppo coordinato da Shagun Arora gli sperimentatori si propongono di indagare

l'efficacia di alcuni farmaci omeopatici selezionati su modelli tumorali in vitro testando

l'attività citotossica dei medicinali omeopatici selezionati come tinture madri (TM) e

come diluizioni ultramolecolari (30CH, 200CH, 1MK e 10MK) contro le linee cellulari

derivate da tumori di particolari organi: Salsapariglia su cellule di adenocarcinoma

renale umano e su una linea cellulare non maligna del rene canino, Ruta graveolens

su carcinoma colon-rettale umano e Phytolacca decandra sul carcinoma mammario

umano.

Specifici metodi di valutazione sono stati usati per monitorare la citotossicità, l'attività

anti-proliferativa e l'apoptosi. I risultati mostrano che preparazioni di TM e soluzioni

ultra-diluite dei tre farmaci omeopatici avevano effetti significativi nelle azioni sulle

rispettive linee cellulari tumorali, producendo sia citotossicità, sia diminuzione della

proliferazione cellulare; gli effetti sono stati maggiori con le TM, ma presenti in tutti i

casi e persistenti, anche se in misura minore nei preparati molecolari ultra diluiti

mentre Salsapariglia non ha mostrato effetti sulle cellule tumorali del rene canino.

Nelle colture trattate con medicinali omeopatici erano evidenti alcune caratteristiche

dell'apoptosi tra cui il restringimento delle cellule, la condensazione della cromatina e

la frammentazione del DNA. In conclusione dunque lo studio ha fornito prove di

laboratorio preliminari sulla proprietà dei farmaci omeopatici come agenti

antitumorali, risultati incoraggianti che invitano a intraprendere ulteriori ricerche per

esplorare le potenzialità di azione dei medicinali omeopatici in questo campo.

Homeopathy, 2013, 102, (4), 274 

276

Studi clinici in omeopatia  

Sono molti i settori e le branche specialistiche della medicina in cui sono stati riportati

studi clinici omeopatici eseguiti con criteri moderni e rigorosi. In questo parte sono

riportati solo alcuni studi clinici più evidenti. Per chi fosse interessato ad ulteriori

approfondimenti può consultare Pubmed, US National Library of Medicine National

Institutes of Health, collegandosi al seguente link:

 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=homeopathy

Gli studi clinici presentati in questo lavoro, sono i seguenti:

1. Studi clinici sulle malattie infettive delle prime vie aeree e ORL in omeopatia

2. Studi clinici sulle sindromi influenzali in omeopatia

3. Studi clinici sulle allergie in omeopatia

4. Studi clinici di reumatologia e osteoartriti in omeopatia

5. Studio osservazionale-pilota in omeopatia

6. Raccolta di studi clinici su patologie varie in omeopatia

7. Sommario dei livelli di evidenza di studi clinici omeopatici nel campo di infezioni

e infiammazioni

8. Sistematica degli studi clinici in base alle patologie

Studi clinici sulle malattie infettive delle prime vie aeree e ORL in omeopatia

La ricerca omeopatica nel campo delle infezioni delle vie aeree superiori e nel campo

otorinolaringoiatrico include studi su rinite acuta e cronica, otite media, sinusite,

tonsillite, stomatite. Qui vengono considerate le malattie di origine infettiva, mentre le

malattie allergiche sono considerate in una sezione successiva. I vari gruppi di

ricercatori omeopatici hanno lavorato su queste malattie, che sono molto frequenti

nella popolazione generale, spesso (ma non sempre) con risultati positivi. L'uso non

necessario di antibiotici nel trattamento iniziale di otite media acuta e infezioni del

tratto respiratorio superiore (URTI) è messo attualmente in dubbio. L’omeopatia è

usata storicamente per trattare queste malattie, ed è stato suggerito che il

277

trattamento omeopatico come terapia complementare possa avere effetti positivi (Carr

and Nahata 2006). Nella tabella 1 si riportano gli studi clinici svolti su questo

argomento.

Tabella 1

Studi clinici in omeopatia: MALATTIE INFETTIVE DELLE PRIME VIE AEREE, ORECCHIO, NASO,

GOLA

Rif. (1° autore e anno)

Tipo di studioa

Tipo di pubbl.b

N. pazienti

Condizione Clinica

Trattamento Parametri di valutazione

Risultati

(Gassinger, Wunstel et al. 1981)

1b 1b 53 Rinite Acuta Eupatorium perfoliatum 2x vs. aspirina

Livello di gravità dei sintomi

Equivalenza tra omeopatia e allopatia

(Lecoq 1985) 1° 2 60

Infezioni del tratto respiratorio alto

Complesso omeopatico L52 vs. placebo

Livello di gravità dei sintomi

I pazienti stimarono più sollievo nel gruppo verum

(Bordes and Dorfman 1986)

1° 2 60 Tosse

Bassa-diluizione (3c)complesso omeopatico in sciroppo (Drosera) vs. placebo

Sintomi

Diminuzione dei sintomi20/30 pazienti trattati, contro solo 8/30 nel gruppo placebo .

(Maiwald 1988) 1b 1b 170 Rinite acuta

Complesso omeopatico Grippheel vs. aspirina

Livello di gravità dei sintomi

Equivalenza tra omeopatia e allopatia

(Sprenger 1989) 3 2 65 Rinite acuta e cronica

Formulazione omeopatica complessa a bassa diluizione Euphorbium compositum, spray nasale

Giudizio dei medici sulla terapia

Positiva in 83% dei casi (non controllato)

(Gaus, Walach et al. 1992;Wiesenauer, Gaus et al. 1989;Wiesenauer, Haussler et al. 1983)

1a 2 152 Sinusite

Bassa-diluizione (3x-4x) complesso omeopatico Luffa, Cinnabaris, Kalium bichromicum vs. placebo

Sintomi e valutazione globale

Nessun effetto su placebo

(Zenner and Metelmann 1990)

3 2 594 Faringite e tonsillite

Bassa-diluizione (3x-4x) complesso omeopatico Lymphomyosot gocce

Valutazione globale, semi-quantitativa

Miglioramento in >90% dei casi (non-controllato)

(Connert and Maiwald 1991)

3 2 26 Rinite e ostruzione nasale

Euphorbium compositum

Sintomi, rinomanometria

Calo dei sintomi in molti pazienti (non-controllato)

(Weiser and Clasen 1994)

1a 2 155 Sinusite Cronica

Euphorbium compositum vs. placebo

Sintomi soggettivi e tests funzionali

21.1% miglioramento nel gruppo verum, 14.4% nel gruppo placebo . Nessun cambio nei tests.

(Heilmann 1994) 1a 2 102 Raffreddore comune e influenza

Engystol-N vs. placebo, i.v. iniezione

Frequenza e sintomi

Nessun cambio di frequenza degli attacchi, calo dei sintomi e loro durata

278

(de Lange de Klerk, Blommers et al. 1994)

1a 1a 170 bambini

Faringite, tonsillite

Individualizzato vs. placebo

Frequenza, durata e severità degli episodi di rinite, faringite

Piccolo effetto, non significativo, in favore dell’omeopatia vs. placebo

(Friese, Kruse et al. 1997;Friese, Kruse et al. 1996;Kruse 1998)

2 1a 131 bambini

Otite media Individualizzati contro allopatia

Durata del dolore e terapia

Omeopatia leggermente migliore della terapia convenzionale

(Kruse 1998) 2 3 126 Otite media in bambini

Individualizzati contro allopatia

Durata del dolore e terapia

Efficacia equivalente

(Wiesenauer 1998)

3 1b 107 Tonsillite acuta

Complesso omeopatico a bassa diluizione di Phytolacca americana, Guajacum officinale, Capsicum annuum

Sintomi soggettivi e oggettivi

Diminuzione dei sintomi in molti pazienti (non controllato)

(Adler 1999) 3 1a 119 Sinusite acuta Complesso omeopatico Sinusitis PMD

Sintomi Tendenza al positivo (non controllato)

(Frei and Thurneysen 2001)

3 1b 230 bambini

Acuta otite media

Individualizzato Dolore

Miglioramento in 39% dei pazienti dopo 6 h, un altro 33% dopo 12 h (non controllato)

(Riley, Fischer et al. 2001)

2 1b 456

Malattie del tratto respiratorio o malattie dell’orecchio

Omeopatia Individualizzata vs. allopatia

Guarigione o maggior miglioramento dopo 14 giorni di trattamento, effetti avversi

Miglioramento in 82.6% di pazienti omeopatici, 68% di allopatici

(Jacobs, Springer et al. 2001)

1a 1a 75 bambini

Acuta otite media

Individualizzato vs. placebo

Fallimento del trattamento e livello dei sintomi

Pochi fallimenti in gruppo verum, non significativo; piccolo e significativo calo dei sintomi in verum gruppo

(Oberbaum, Yaniv et al. 2001)

1a 1a 32 bambini

Chemioterapia-associata stomatite

Complesso omeopatico Traumeel-S (Arnica compositum) vs. placebo (terapia locale con risciacqui).

Sviluppo della stomatite e lesioni

Poche stomatiti in verum group, riduzione dei sintomi

(Rabe, Weiser et al. 2004)

2 1a 485

Infezioni leggere del tratto respiratorio superiore

Complesso omeopatico Grippheel vs. NSAIDS

Sintomi Equivalenza tra omeopatia e allopatia

(Ammerschlager, Klein et al. 2005)

2 1b 739 Rinite e sinusite

Complesso omeopatico a bassa diluizione formulazione Euphorbium compositum, nasale spray vs. xylometazoline

Sintomi e tollerabilità

Efficacia equivalente

(Steinsbekk, Fonnebo et al. 2005)

1b 1b 169 bambini

Infezioni del tratto respiratorio superiore

Individualizzato vs. non trattato

Livello dei sintomi

Diminuzione dei giorni con sintomi in gruppo omeopatico

(Steinsbekk, Bentzen et al.

1a 1a 251 bambini

Infezioni del tratto

Individualizzato, scelto dai

Prevenzione di nuovi episodi

Nessuna efficacia dell’omeopatia sul

279

2005) respiratorio superiore

genitori, vs. placebo

placebo

(Trichard, Chaufferin et al. 2005)

4 1b 499 bambini

Rinofaringite acuta

Strategia omeopatica vs. allopatica (e.g. antibiotici).

Numero di episodi, qualità di vita, costi

Vari indici significativamente in favore della strategia omeopatica, costi medici più bassi

(Schmiedel and Klein 2006)

3 1a 397 Rinite acuta

Complesso omeopatico Engystol vs. trattamento convenzionale

Sintomi generali e locali

Medicinale omeopatico equivalente a trattamento convenzionale

(Haidvogl, Riley et al. 2007)

2 Multicentr.

1b 1557

Infezioni del tratto respiratorio superiore

Strategia omeopatica vs. allopatica (e.g. antiinfiammatori, antibiotici).

Guarigione o netto miglioramento entro 14 giorni

Il trattamento omeopatico non è inferiore a quello allopatico ed è meglio tollerato

(Zabolotnyi, Kneis et al. 2007)

1a 1a 113 Sinusite del mascellare

Complesso omeopatico Sinfrontal vs placebo

Sintomi

Miglioramento significativo rispetto al placebo

(Mousavi, Mojaver et al. 2009a)

1b 1b 100 Ulcera aftosa Individualizzato vs. placebo

Dolore e grandezza dell’ulcera

Miglioramento significativo dopo 4-6 giorni

(Mousavi, Sherafati et al. 2009b)

1b 1b 30 Lichen planus orale

Ignatia 30C Dolore e grandezza delle lesioni

Miglioramento significativo dopo 4 mesi

(Witt, Ludtke et al. 2009c)

3 1a 134 Sinusite cronica

Individualizzato Sintomi, QOL

Netto miglioramento che persiste per almeno 8 anni

(Ramchandani 2010)

3 1b 30 bambini

Infezioni del tratto respiratorio superiore

Individualizzato Episodi nei 6 mesi prima e dopo la cura

Netta diminuzione degli episodi dopo omeopatia

aStudio: 1a=Randomizzato controllato in cieco; 1b=Randomizzato controllato open; 2= non randomizzato controllato; 3=osservazionali prospettico; 4= retrospettivo o serie di casi. bPubblicazione: 1a= rivista di medicina “convenzionale” indicizzata in banche dati internazionali; 1b= rivista di medicina “complementare o alternativa” indicizzata in banche dati internazionali; 2=rivista non indicizzata; 3=libro o atti di congress. QOL=qualità della vita.

Studi clinici sulle sindromi influenzali in omeopatia

Il trattamento omeopatico classico e individualizzato dell’influenza e sindromi simil-

influenzali (la diagnosi di influenza spesso non viene posta con certezza) comprende

una attenta valutazione del caso e la prescrizione secondo la similitudine. Poiché i

sintomi sono spesso acuti e preponderanti rispetto alla situazione di fondo, è facile che

in ciascuna epidemia si presenti la maggior frequenza di alcuni farmaci.

Nell’esperienza degli omeopati, i medicinali utilizzabili più frequentemente sono Studi

clinici sulle sindromi influenzali in omeopatia Belladonna atropa, Mercurius vivus, etc.,

secondo i sintomi caratterizzanti (Gulia 2009). Prevedendo l'eventualità di particolari

problemi come ostruzione delle vie respiratorie o emorragie, vi sono opzioni come

280

Phosphorus per il suo tropismo respiratorio, Crotalus horridus per l’azione che svolge

nei processi emorragici, Ethyl sulfur dichloratum per la sua azione sulle pneumopatie

dispneizzanti, Gelsemium per il suo tropismo neurologico, etc. ma si tratta

ovviamente, in questa fase, di possibilità puramente teoriche. Non esistono prove

cliniche sufficientemente dimostrativi per l’efficacia di questo approccio, anche se sono

in corso molti studi a livello nazionale e internazionale. Vi è comunque la possibilità di

trattare omeopaticamente sintomatologie delle prime vie aeree nelle quali anche

esiste una notevole letteratura (Bellavite, Ortolani et al. 2006a; Bellavite, Ortolani et

al. 2006b).

Esiste poi un medicinale omeopatico che consiste di una diluizione korsakoviana

(200K) di autolisato filtrato di fegato e cuore di Anas barbariae (anatra), su supporto

di globuli di lattosio e saccarosio. Questo medicinale è stato oggetto di numerose

sperimentazioni cliniche condotte con protocolli rigorosi e finora sono stati pubblicati

parecchi lavori, riportati nella tabella successiva. Dall’attento esame dei lavori (tabella

2) e della loro qualità metodologica emerge un effetto positivo soprattutto nella

terapia, effetto piccolo ma statisticamente significativo (Bellavite 2008). Resta ancora

da stabilire se l’effetto di prevenzione, segnalato da vari lavori, possa essere

considerato valido, perché le metodologie seguite e le riviste in cui i lavori sono stati

pubblicati non sono all’altezza degli standard attuali richiesti per la validazione di un

farmaco. Ovviamente, come in tutti i campi della ricerca medica, la mancanza di prove

sicure di efficacia non significa automaticamente che le prove finora riportate non

siano valide, significa solo che non sono sufficienti.

Tabella 2

Studi clinici in omeopatia: STUDI SU ANAS B. 200K NELLE SINDROMI SIMIL-

INFLUENZALI

Rif. (1° autore e anno)

Tipo di studioa

Tipo di pubbl.b

N. pazienti

Condizione clinica

Obiettivo Parametri di valutazione

Risultati

(Masciello and Felisi 1985)

1b 3 51 /1325

Sindrome influenzale

Prevenzione 1 dose/settimana per 12 settimane

Insorgenza di sindrome influenzale

10.85% nel gruppo trattato 36.75% nel gruppo di riferimento

(Casanova and Gerard 1988)

1a 2 150 /150

Sindrome influenzale

Terapia 1 dose al mattino e 1 alla sera per 3-4 gg

Temperatura, brividi e mialgie

Nel gruppo Verum: discesa più veloce della temperatura, significativamente meno brividi e meno mialgie al 4° giorno

(Ferley, 1a 1° 237 Sindrome Terapia 5 dosi, Velocità di Guarigione clinica

281

Zmirou et al. 1989)

/241 influenzale una ogni 12 ore guarigione alle 48 ore dalla diagnosi sulla base di temperatura rettale e due dei seguenti: cefalea, rigidità, dolore lombare, dolore articolare, brividi.

alle 48 ore e discesa delle temperature significativamente più veloci nel gruppo Verum

(Saruggia and e gruppo collaborativo italiano di studi in omeopatia 1994)

2 2 896 Sindrome influenzale

Prevenzione 1 dose alla settimana nel periodo invernale, ammesso trattamento di fondo

Episodi di sindrome influenzale

Riduzione della frequenza dall’84% (3 anni pregressi) al 48% (epidemia attuale)

(Saruggia and e gruppo collaborativo italiano di studi in omeopatia 1995)

1b (?) 2 700 /646

Sindromi simil-influenzali e/o respiratorie

Prevenzione 1 dose alla settimana nel periodo invernale

Episodi di sindrome simil-influenzale, in pazienti suscettibili di infezioni ricorrenti

Minore incidenza di episodi nel gruppo trattato (37.9%) rispetto al controllo (68.1%)

(Attena, Toscano et al. 1995)

1a 1b 783 /790

Sindromi simil-influenzali

Prevenzione 1 dose alla settimana x 3 settimane + 1 a distanza di un mese (NB: Anas b. 200CH)

Episodi di sindrome simil-influenzale

Nessuna differenza di efficacia preventiva tra Verum e Placebo. Effetti “avversi” (lievi) in numero maggiore nel gruppo trattato

(Papp, Schuback et al. 1998)

1a 1b 188 /184

Sindrome influenzale

Terapia 1 dose 3 volte al giorno per 3 giorni

Valutazione dei sintomi nel tempo

Riduzione dei sintomi statisticamente significativa dopo 48 ore nel gruppo verum

(Camurri 2003)

1b (?) 2 305 /188

Sindromi simil-influenzali (pediatrica)

Prevenzione 1 dose alla settimana nel periodo invernale

Episodi di sindrome simil-influenzale, in pazienti suscettibili di infezioni ricorrenti, analisi dei vari sintomi

Meno episodi e meno sintomi (particolarmente febbre e faringodinia) nel gruppo trattato

(Selkova, Semenenko et al. 2005)

1a 2

50 /50

Sindromi simil-influenzali e/o respiratorie

Prevenzione 1 dose alla settimana x 4 settimane

Presenza/assenza di episodi

1/50 nel gruppo verum, 6/50 nel gruppo placebo

(Selkova, Semenenko et al. 2005)

1a 2

110 /117

Sindromi simil-influenzali e/o respiratorie

Prevenzione 1 dose alla settimana x 4 settimane

Presenza/assenza di episodi

22/110 nel gruppo verum, 38/117 nel gruppo placebo, la differenza soprattutto dopo la cessazione dell’assunzione

aStudio:1a= Randomizzato controllato in cieco; 1b=Randomizzato controllato open; 2=non randomizzato controllato; 3=osservazionali prospettico; 4= retrospettivo o serie di casi. bPubblicazione: 1a=rivista di medicina “convenzionale” indicizzata in banche dati internazionali; 1b= rivista di medicina “complementare o alternativa” indicizzata in banche dati internazionali; 2= rivista non indicizzata; 3= libro o atti di congresso

Studi clinici sulle allergie in omeopatia

282

Le allergie sono le malattie immunologiche più comuni fra la popolazione generale, e

l'incidenza di disturbi allergici sta crescendo drammaticamente. I risultati di molti studi

indicano che molti pazienti, prima di ricorrere ad una cura omeopatica per i loro

sintomi allergici, sono insoddisfatti della cura convenzionale e la loro scelta è motivata

da un desiderio di provare delle alternative (Schafer, Riehle et al. 2002). L’uso

dell’omeopatia in pazienti con rinite allergica (Resnick, Bielory et al. 2008) e asma

(Passalacqua, Compalati et al. 2005; Shaw, Noble et al. 2008) è molto frequente e

approssimativamente 50% di pazienti asmatici nel Regno Unito hanno usato qualche

tipo di terapia complementare per la loro asma a qualsiasi stadio, e la maggior parte

di questi pazienti ha indicato di trarre alla fine qualche beneficio (Ratcliffe, van

Haselen et al. 2002). Qui descriveremo gli studi che sono stati eseguiti nel campo

dell’allergologia e, più specificamente, oculorinite (febbre da fieno) ed asma allergico.

Molti studi che usano l’omeopatia hanno riportato effetti benefici nel trattamento delle

condizioni correlate all’allergia, altri studi non hanno trovato beneficio rispetto al

placebo. Un sommario di questi lavori in ordine cronologico è riportato in tabella 3.

Tabella 3

Studi clinici in omeopatia: ALLERGIE

Rif. (1° autore e anno)

Tipo di studioa

Tipo di pubbl.b

N. pazienti

Condizione clinica

Trattamento Parametri di valutazione

Risultati

(Hardy 1984) 1a 2 70

Allergica oculorinite (polvere di casa)

Immunoterapia omeopatica (H.I.T.) fatta con potenze di polvere di casa

Sintomi H.I.T. migliore del placebo

(Wiesenauer and Gaus 1985)

1a 1b 164

Allergica oculorinite

Galphimia glauca 6x dinamizzata vs.placebo e Galphimia glauca 6x non-dinamizzata

Sintomi oculari e nasali

Tendenza al positivo non statisticamente significativa, meno sintomi in pazienti che presero verum dinamizzato rispetto l’altro gruppo che prese medicine

(Reilly, Taylor et al. 1986)

1a 1a 144

Allergica oculorinite (febbre da fieno)

Polline 30 (H.I.T.) vs. placebo

Sintomi (VAS) H.I.T. migliore del placebo

(Wiesenauer and Ludtke 1987)

1a 3 132 Allergica oculorinite

Galphimia 2c vs. placebo

Sintomi oculari e nasali

Significativamente minori sintomi oculari nel gruppo verum

(Mosquera Pardo 1990)

4 3 120 bambini

Asma Omeopatia individualizzata asma bronchiale.

Valutazione generale

Miglioramento in molti casi (non controllato)

(Campbell, Taylor et al.

1a 1a 28 Asma allergico

Allopatia + Allergen 30c

Sintomi (VAS) e tests respiratori

Minori sintomi nel gruppo verum

283

1990) (Reilly, Taylor et al. 1994)

(H.I.T.) vs. allopatia + placebo

vs.placebo, nessuna differenza nei tests

(Castellsagu 1992)

4 1b 26 bambini

Asma allergico

Individualizzati Valutazione globale

Miglioramenti in molti pazienti (non controllato)

(Nolleveaux 1992)

3 3 108 Allergica oculorinite

Pollen 30c, Apis 15c, Lung histamine 15c

Sintomi Miglioramenti in molti pazienti (non controllato)

(Wiesenauer and Ludtke 1995)

1a 2 115 Allergica oculorinite

Galphimia 4D vs. placebo

Sintomi oculari e nasali

Sollievo significativo nel gruppo verum

(Matusiewicz 1996) (Matusiewicz 1995) (Matusiewicz 1997)

1a 2 40 Asma allergico

Complesso omeopatico Engystol-N vs. placebo

Tests respiratori Miglioramento clinico solo nel gruppo verum

(Eizayaga and Eizayaga 1996)

4 1b 62 Asma allergico

Individualizzati Livelli dei sintomi

Calo significativo dei sintomi dopo terapia (non controllato)

(Lara-Marquez, Pocino et al. 1997)

1a 4 19

Asma allergico

Individualizzati vs. placebo

Sintomi, parametri spirometrici e markers immunologici

Verum migliore di placebo, variazioni significative nei markers di laboratorio

(Micciché, Trapani et al. 1998)

2 2 70 bambini

Allergica oculorinite

Protocollo omeopatico basato su tre farmaci a bassa diluizione vs. terapia convenzionale

Valutazione globale

Tendenza a miglioramento nel gruppo omeopatico

(Riveron-Garrote, Fernandez-Argulles et al. 1998)

1a 2 80 Asma allergico

Individualizzati vs. placebo

Sintomi generali e intensità degli attacchi

Riduzione maggiore degli attacchi di asma nel gruppo verum

(Matusiewicz, Wasniewski et al. 1999)

1a 2 84 Asma allergico

Complesso omeopatico Asthma H Inj. Plfugerplex (subcutaneo)

Uso di medicinali allopatici, tests di laboratorio e spirometrici

Leggero calo delle medicazioni convenzionali e infezioni; non variazioni nei tests spirometrici

(Weiser, Gegenheimer et al. 1999)

1b 1b 146

Rinite allergica

Formulazione di complesso omeopatico a bassa diluizione Luffa compositum complesso omeopatico vs. chromolyn sodium

Sintomi e qualità della vita

Equivalenza di omeopatia e allopatia

(Reilly and Taylor 1985;Taylor, Cywinski et al. 1983;Taylor, Reilly et al. 2000)

1a 1° 50

Rinite allergica

Individuale allergene 30c vs. placebo (H.I.T.)

Sintomi (VAS) e tests di flusso nasale aereo

Leggermente migliori I tests in gruppo verum

(Aabel, Laerum et al. 2000)

1a 1b 66

Rinite allergica

Polline omeopatico di betulla Betula 30c vs. placebo

Sintomi livello

Minori sintomi leggermente nei primi 10 giorni. Aggravamento dopo aver preso verum

284

(Aabel 2000) 1a 1b 73 Rinite allergica

Polline omeopatico di betulla Betula 30c vs. placebo

Sintomi (VAS) Verum peggiore del placebo

(Aabel 2001) 1a 1b 51 Rinite allergica

Polline omeopatico di betulla Betula 30c vs. placebo

Sintomi (VAS) Simile miglioramento in verum e placebo

(Lewith, Watkins et al. 2002)

1a 1° 242

Asma allergico

Allergene (polvere mite) 30c vs. placebo (H.I.T.)

Sintomi (VAS) and flusso espiratorio(FEV)

Nessun effetto a fini terapeutici, iniziali e aggravamento

(Frenkel and Hermoni 2002)

4 1b 48 Asma allergico e altre allergie

Cura omeopatica (varie)

Consumo di medicazione convenzionale

L’intervento omeopatico porta a riduzione nell’uso dei medicamenti (non controllato)

(White, Slade et al. 2003)

1a 1° 96 bambini

Asma (da medio a moderato)

Individualizzati vs. placebo

Qualità della vita, sintomi e tests

Nessun cambiamento di QOL, piccolo non significativo miglioramento dei sintomi in gruppo verum

(Li, Bush et al. 2003)

3 1° 12 bambini

Asma allergico

H.I.T. preparati da allergeni individuali vs. placebo

Tests spirometrici

Nessun miglioramento dopo trattamento (non controllato)

(Kim, Riedlinger et al. 2005)

1a 1° 40 Rinite allergica

H.I.T. preparati da communi allergeni vs. placebo

Sintomi, Questionari sulla qualità della vita

Migliori variazioni cliniche in verum gruppo se comparato con placebo

(Witt, Keil et al. 2005)

2 1b 178

Malattie allergiche inclusi rinite e asma

Omeopatia classica vs.cura convenzionale

Sintomi, Questionari sulla qualità della vita, costi

Esiti migliori nel gruppo omeopatico

(Colin 2006) 4 1b 147 Allergie respiratorie

Omeopatia classica

Sintomi

Miglioramento clinico in oltre il 90% dei casi (non controllato)

(Goossens, Laekeman et al. 2009)

3, multicentr.

1b 46 Rinite allergica

Omeopatia classica

Questionari sulla qualità della vita

Netto miglioramento di QOL dopo 3 e 4 settimane

aStudio:1a= Randomizzato controllato in cieco; 1b=Randomizzato controllato open; 2= non randomizzato controllato; 3=osservazionali prospettico; 4= retrospettivo o serie di casi. bPubblicazione: 1a= rivista di medicina “convenzionale” indicizzata in banche dati internazionali; 1b= rivista di medicina “complementare o alternativa” indicizzata in banche dati internazionali; 2=rivista non indicizzata; 3=libro o atti di congress. QOL: Qualità di vita

Studi clinici di reumatologia e osteoartriti in omeopatia

Nonostante un interesse crescente nello scoprire i meccanismi di base dell’artrite, il

trattamento medico rimane sintomatico. Trattamenti medici correnti non fermano

costantemente il procedere a lungo termine di queste malattie e la chirurgia può

essere necessaria per ripristinare ancora la funzione meccanica delle grandi

285

articolazioni. Pazienti con osteoartriti e sindromi reumatiche cercano terapie

alternative, come l’omeopatia che è una delle più frequenti, spesso insieme con

agopuntura (Ernst 2006;Miehle 1995;Zaman, Agarwal et al. 2007). Su pazienti auto-

valutanti l’efficacia, l’omeopatia realizzò risultati più alti nell’osteoartrite, mentre la

soddisfazione era più bassa nell’artrite reumatoide e nelle malattie del tessuto

connettivo (Breuer, Orbach et al. 2005). La tabella 4 riassume i principali studi finora

pubblicati.

Tabella 4

Studi clinici in omeopatia: REUMATOLOGIA E OSTEOARTRITI

Rif. (1° autore e anno)

Tipo di studioa

Tipo di pubbl.b

N. pazienti

Condizione clinica

Trattamento Parametri di valutazione

Risultati

(Gibson, Gibson et al. 1978)

2 1a 195

Artrite reumatoide

Prescrizione Individualizzata vs. salicilati e placebo, 12 mesi

Valutazione medica

Miglior sollievo in gruppo omeopatico che allopatico e placebo. Alte rinunce.

(Gibson, Gibson et al. 1978;Gibson, Gibson et al. 1980)

1a 1a 46

Artrite reumatoide

Prescrizione individualizzata contro placebo, 3 mesi

Dolore e indici articolari

Miglior sollievo nel gruppo omeopatico che placebo

(Berry 1989;Shipley, Berry et al. 1983)

1a 1a 36 Osteoartrite di anca e ginocchio

Rhus toxicodendron 6x vs. Placebo e fenoprofen

Sintomi Nessun effetto dell’omeopatia su placebo fenoprofen superiore a entrambi

(Fisher 1986) 1a 1b 24

Fibrosite (fibromialgia)

Arnica, Rhus tox, Bryonia 6c vs. placebo

Sintomi di dolore Tendenza al positivo in favore dell’omeopatia ma non differenze significative

(Fisher, Greenwood et al. 1989)

1a 1a 30 Fibrosite (fibromialgia)

Rhus tox (individualizza )vs. placebo

Sintomi di dolore Successo terapeutico leggermente positivo in molti pazienti assumenti verum contro placebo

(Andrade, Ferraz et al. 1991)

1a 1a 44

Artrite reumatoide

Individualizza vs. placebo 6 mesi

Misurazioni cliniche e valutazione globale medica

Piccole ma non significative differenze in favore di verum contro placebo

(Wiesenauer and Gaus 1991)

1a 1b 111 Poliartrite cronica

Preparazione omeopatica “Rheumaselect” o placebo 12 settimane

Segni di infiammazione, indici funzionali, consumo di farmaci allopatici, valutazione globale

Tutti gli esiti leggermente migliori nel gruppo verum

(Nahler, Metelmann et al. 1996)

1b 2 114 Osteoartrite del ginocchio

Zeel compositum-N vs.acido ialuronico,

Dolore al movimento (scala

Equivalenza di complesso omeopatico e acido

286

iniezione intraarticolare

soggettiva), tollerabilità

ialuronico

(Shealy, Thomlison et al. 1998)

1b 2 65 Osteoartrite del ginocchio

Combinazione fissa di medicinali omeopatici Rhus toxicodendron, Causticum, e Lac vaccinum vs. acetaminofen

Dolorabilità (VAS)

Equivalenza di medicine omeopatiche ed allopatiche

(Schirmer, Fritz et al. 2000)

1a 1a 104 Spondilite anchilosante

Formica rufa 6x e reiniezione dello stesso sangue del paziente contro placebo

Questionario sull’artrite e valutazione globale

Nessuna differenza rispetto al placebo

(van Haselen and Fisher 2000)

1b 1a 172

Osteoartrite del ginocchio

Applicazione locale di un gel omeopatico contro piroxicam gel

Dolore e indici per artrite

Equivalenza di gel omeopatico ed allopatico

(Fisher and Scott 2001)

1a 1a 112 Artrite reumatoide

NSAIDS + prescrizione individualizzata vs. NSAIDS+ placebo

Dolore e indici articolari

Nessun effetto dell’omeopatia rispetto al placebo

(Birnesser, Klein et al. 2003)

2 2 592

Osteoartrite del ginocchio

Zeel compositum-N vs. COX-2 inibitori

Livello dei sintomi

Equivalenza di medicinali omeopatici e allopatici

(Pomposelli, Codecà et al. 2003)

3 2 55 Osteoartrite, dolori rachide

Prescrizione individualizzata

Dolorabilità QOL

Miglioramenti dopo la terapia, maggiori nel gruppo omeopatico che nel gruppo convenzionale (non randomizzato)

(Bell, Lewis et al. 2004a)

1a 1a 62 Fibromialgia Prescrizione individualizzata vs. placebo

Dolorabilità QOL

Omeopatia significativamente migliore del placebo in tutti gli esiti

(Relton, Smith et al. 2009)

1b 1b 47 Fibromialgia

Prescrizione individualizzata vs. trattamento convenzionale

Fibromyalgia Impact Questionnaire

Riduzione maggiore dei sintomi nei pazienti trattati con omeopatia, no effetti avversi

aStudio:1a=Randomizzato controllato in cieco; 1b= Randomizzato controllato open; 2= non randomizzato controllato; 3=osservazionali prospettico; 4=retrospettivo o serie di casi. bPubblicazione: 1a=rivista di medicina “convenzionale” indicizzata in banche dati internazionali; 1b=rivista di medicina “complementare o alternativa” indicizzata in banche dati internazionali; 2= rivista non indicizzata; 3= libro o atti di congress. QOL: Qualità di vita

287

Studio osservazionale-pilota in omeopatia

Non potendo descrivere, per ragioni di spazio, le varie sperimentazioni effettuate, si è

scelto di riportare con qualche dettaglio lo studio osservazionale sulla terapia

omeopatica in pazienti con patologia artroreumatica, svolto per iniziativa della

Associazione Belladonna (Milano) in collaborazione con l’Università di Verona. Si tratta

di uno studio osservazionale, parte di una serie che è stata portata avanti nel corso

degli anni anche con la collaborazione dei docenti della Scuola di Omeopatia di Verona

(Muscari Tomaioli, Allegri et al. 2000;Muscari-Tomaioli, Allegri et al. 2001;Pomposelli,

Codecà et al. 2003;Pomposelli, Piasere et al. 2009) Questa esperienza può avere

valore paradigmatico perché dimostra che ricerche con protocolli precisi e valutazioni

statistiche possono essere svolte efficacemente anche per iniziativa di un gruppo di

medici omeopati.

In questa ricerca si sono verificati i risultati della terapia omeopatica in associazione

con le terapie tradizionali, in una Casa di Cura convenzionata e accreditata della

Regione Lombardia, in pazienti affetti da patologia artroreumatica. L'obiettivo primario

dell'osservazione ha riguardato il sintomo dolore. Esso è stato valutato sia al momento

delle visite fisiatriche sia in riferimento alle 4 settimane precedenti (nell’ambito della

valutazione della qualità della vita). Obiettivi secondari della stessa indagine sono stati

funzionalità articolare, forza muscolare, altri parametri di qualità della vita,

monitoraggio della terapia omeopatica (costo, effetti avversi, aggravamenti),

monitoraggio della terapia convenzionale, soprattutto in relazione alla assunzione di

farmaci. Ai pazienti che nel periodo di osservazione si sono rivolti alla struttura di

riferimento, è stata proposta la possibilità di effettuare una terapia omeopatica

secondo la metodologia omeopatica unicista. È stato attuato ogni confronto necessario

tra medici omeopati e convenzionali al fine di garantire la migliore terapia per i

pazienti e condizioni di sicurezza di trattamento sia per i pazienti trattati con medicina

convenzionale sia per quelli trattati anche con omeopatia. La valutazione dello stato

clinico è stata effettuata all’inizio (Tempo 0, T0), a 6 mesi (T1) e a 12 mesi (T2). Sono

stati inclusi pazienti di età tra 30 e 70 anni, affetti da patologie artroreumatiche e/o

osteoartriti. Sono stati esclusi pazienti con neoplasie e pazienti psicolabili o comunque

incapaci di compilare i questionari. Tutti i pazienti inclusi hanno espresso per iscritto il

consenso informato alla terapia, dopo adeguate ed esaustive informazioni, come

previsto dal protocollo, e il consenso al trattamento dei dati personali ai fini di ricerca.

La qualità della vita è stata misurata col questionario SF-36 (Apolone and Mosconi

288

1998). Sono stati inclusi nello studio 69 pazienti nel gruppo 1 (terapia omeopatica,

senza trascurare, se necessario, le cure convenzionali) e 61 pazienti nel gruppo 2

(solo terapia convenzionale). Hanno concluso lo studio a 6 mesi 55 pazienti del gruppo

1 e 52 del gruppo 2, a 12 mesi 54 pazienti del gruppo 1 e 52 del gruppo 2. I due

gruppi non presentavano differenze significative di composizione per quanto riguarda

il sesso e l’età. La maggior parte dei pazienti era affetta da osteoartrosi e affezioni

non traumatiche del rachide. I due gruppi di osservazione sono risultati simili, ma non

omogenei, per quanto riguarda le sotto-categorie nosologiche, in quanto nel gruppo 1

prevalevano le affezioni non traumatiche del rachide mentre nel gruppo 2 prevalevano

le osteoartrosi. La distribuzione dei deficit di motilità articolare è risultata diversa nei

due gruppi: il gruppo 1 presentava maggiori deficit di motilità a livello lombare,

mentre il gruppo 2 li presentava a livello cervicale. Nel corso del periodo di

osservazione vi è stato un miglioramento in alcuni distretti (cervicale in entrambi i

gruppi, lombare e negli arti soprattutto nel gruppo 2), in ogni caso più evidente

nell’ultimo periodo (ai 12 mesi). Tali miglioramenti erano presenti in entrambi i gruppi

già nei primi sei mesi, ma significativi statisticamente solo ai 12 mesi (confronto

T2/T0). Per quanto riguarda la qualità della vita, essa è stata valutata in rapporto a

fattori di tipo fisico e di tipo psicologico. In quelli di tipo fisico, al Tempo 0, si è

riscontrata una netta differenza tra i due gruppi per quanto riguarda l’attività fisica ed

il dolore fisico: la performance fisica dichiarata in partenza dal gruppo 1 (Omeopatia)

era molto minore rispetto al gruppo 2 (Convenzionale). Alla fine del periodo di

osservazione (12 mesi) nel gruppo 1 sono migliorate tutte le dimensioni della qualità

della vita, significativamente il “Dolore fisico” (**: p<0.01) e l’“Energia e vitalità” (*:

p<0.05). Nel gruppo 2 si è avuto un lieve miglioramento ai 6 mesi nell’energia e

vitalità, ma ai 12 mesi non era più significativo. Nelle dimensioni, che si riferiscono

prevalentemente a fattori mentali e sociali, al Tempo 0, vi era una netta differenza tra

i due gruppi, nel senso che il gruppo 1 (omeopatia) segnalava uno stato di salute

peggiore, differenza significativa per le “Attività sociali” e la “Salute generale” (*:

p<0.05). Nel periodo di osservazione, nel gruppo 1 sono migliorate progressivamente

tutte le dimensioni della qualità della vita. I miglioramenti finali delle “Attività sociali”

e della “Salute generale” sono altamente significativi (**: p<0.01). Nel gruppo 2 non

si è avuto nessun miglioramento significativo nelle dimensioni relative a fattori mentali

e sociali. I risultati hanno mostrato che i medicinali più utilizzati (dato al T0) sono

stati, in ordine decrescente: Ignatia amara (7 casi, 10%), Calcarea carbonica (6 casi,

8.7%), Silicea (5 casi, 7.2%), Staphisagria (4 casi, 5.8%), Gelsemium (3 casi, 4.3%),

289

Sulphur (3 casi, 4.3%), Causticum (3 casi, 4.3%). Non sono stati segnalati effetti

avversi dei medicinali omeopatici (ad es. manifestazioni locali o generali attribuibili ad

allergia al medicinale o suoi effetti di tossicità) ai due tempi di osservazione. Per il

gruppo n. 1 si è eseguita una stima del costo dei medicinali omeopatici durante i

periodi di osservazione. Esso è risultato di 14,78 Euro/mese nei primi 6 mesi e di

14,95 Euro/mese nei secondi sei mesi. Nel corso della terapia vi è stato un notevole

calo nell’assunzione di medicinali antinfiammatori. Tale calo è stato, in proporzione,

molto più marcato nel gruppo in trattamento omeopatico, dove i pazienti che

assumevano quotidianamente farmaci sono passati dal 30,4% del Tempo 0 al 7,4%

del Tempo 2 (12 mesi), quelli che li assumevano al bisogno sono passati dal 50,7% al

24,1%. Il dato, in accordo con altre indicazioni della letteratura e con il relativamente

basso costo dei medicinali omeopatici unitari, suggerisce che l’omeopatia sia una

terapia cost-effective.

Questo lavoro, condotto su pazienti affetti da patologie osteoarticolari croniche,

rappresenta una delle prime esperienze in cui un gruppo di omeopati italiani ha

sottoposto la propria terapia ad un controllo sistematico e scientificamente valido, in

collaborazione con medici che adottano terapie convenzionali. Il risultato della

procedura di reclutamento dimostra che nel gruppo trattato con omeopatia sono

confluiti pazienti con maggiori patologie dolorose non traumatiche del rachide, con

peggiori punteggi della qualità di vita e con maggiore uso di farmaci convenzionali in

partenza. Ciononostante, i miglioramenti paiono essere stati maggiori nel gruppo

trattato con omeopatia. In conclusione, se è vero che, a causa della disomogeneità dei

casi trattati e soprattutto dell’assenza di randomizzazione non sarebbe corretto

procedere ad un confronto diretto dei risultati dei due bracci del trattamento e trarne

indicazioni definitive, un confronto semi-quantitativo e preliminare suggerisce che il

trattamento omeopatico potrebbe essere veramente efficace, soprattutto nel

migliorare la qualità di vita e nel portare ad un drastico calo nel consumo dei farmaci

allopatici. La dimostrazione dell’entità degli effetti sarà molto utile per stabilire le

condizioni di protocolli sperimentali.

290

Raccolta di studi clinici su patologie varie in omeopatia

Per possibile interesse dei lettori a qualche argomento specifico segue un elenco di

altre recenti sperimentazioni omeopatiche in vari campi della medicina (tabella 5)

Tabella 5

Sperimentazioni in vari campi della medicina

Amenorrea (serie di casi) (Cardigno 2009) Ansietà (complesso omeopatico vs valeriana, osservazionale) (Hubner, van

et al. 2009) (review) (Pilkington, Kirkwood et al. 2006)

Attention-deficit disorder

(trial randomizzato positivo) (Frei, Everts et al. 2005;Frei, Everts et al. 2007)

(trial negativo) (Jacobs, Williams et al. 2005) (review) (Coulter and Dean 2007)

Cancro (studio di utilizzo) (Laengler, Spix et al. 2008;Molassiotis, Fernadez-Ortega et al. 2005;

Molassiotis, Margulies et al. 2005; Molassiotis, Panteli et al. 2006; Molassiotis, Scott et al. 2006)

(Alfred, Claudia et al. 2008; Clerici, Veneroni et al. 2009; Saxe, Madlensky et al. 2008)

(cura di effetti avversi di chemioterapia, review Cochrane) (Kassab, Cummings et al. 2009) (medicina integrativa) (Remen 2008) (pericolo di abbandono delle cure convenzionali) (Chang, Glissmeyer

et al. 2006) Candidiasi vulvovaginale (superiorità di itroconazole) (Witt, Kaufmann et al.

2009) Cefalee (risultati positivi) (Beckmann-Reinhold, Schauer et al. 2000; Brigo

and Serpelloni 1991; Muscari Tomaioli, Allegri et al. 2001; Straumsheim, Borchgrevink et al.

2000) (risultati negativi) (Walach, Schamell et al. 2001; Whitmarsh,

Coleston-Shields et al. 1997) Chirurgia (dolore post-chirurgico, no effetto di omeopatia) (Paris, Gonnet et al.

2008) (dolore post tonsillectomia, effetto positivo) (Robertson,

Suryanarayanan et al. 2007) (dolore post chirurgia al ginocchio, effetto positivo) (Brinkhaus,

Wilkens et al. 2006) (ecchimosi post-chirurgiche, effetto positivo) (Seeley, Denton et al.

2006) Cost-effectiveness (asma e infezioni respiratorie) (Rossi, Crudeli et al. 2009)

(neuropatia diabetica) (Pomposelli, Piasere et al. 2009) Depressione (non inferiorità di omeopatia rispetto a fluoxetina) (Adler, Paiva et

al. 2009) Diarrea infantile (complesso omeopatico non efficace) (Jacobs, Guthrie et al. 2006)

(Omeopatia individualizzata efficace) (Jacobs, Jimenez et al. 2000; Jacobs, Jimenez et al. 1994;

Jacobs, Jiminez et al. 1993)

Menopausa sintomi (studio di utilizzo) (Pinkerton, Stovall et al. 2009) (efficacia, osservazionale) (Bordet, Colas et al. 2008)

Menopausa indotta (serie di casi) (Boekhout, Beijnen et al. 2006;Jacobs, Herman et al.

291

2005; Kupferer, Dormire et al. 2009)

Odontoiatria (review) (Bhat, Sargod et al. 2005) Ostetricia (studio di utilizzo) (Munstedt, Brenken et al. 2009) Paralisi spastica

(no effetto di omeopatia) (Sajedi, Alizad et al. 2008)

Patologie dermatologiche

(osservazionale varie) (Itamura 2007; Waisse-Priven, Jurj et al. 2009)

(eczema, equivalenza con tratt. Convenzionale) (Keil, Witt et al. 2008; Witt, Ludtke et al. 2009a)

(psoriasi, osservazionale) (Witt, Ludtke et al. 2009b) Polineuropatia diabetica

(osservazionale prospettico) (Pomposelli, Piasere et al. 2009)

Proving del medicinale omeopatico sul soggetto sano

(sintomi omeopatici diversi da placebo) (Dominici, Bellavite et al. 2006; Mollinger, Schneider et al.

2004; Mollinger, Schneider et al. 2009; Teixeira 2009; Teut, Dahler et al. 2008; Walach, Mollinger et

al. 2008)

Sclerosi multipla (studio di utilizzo) (Schwarz, Knorr et al. 2008) Sicurezza (no effetti avversi di Asteriacee) (Jeschke, Ostermann et al. 2009)

(sistemi di reporting di reazioni avverse) (Jose, Rao et al. 2009; Kuehn 2009; Mathie and Fisher 2007)

Traumi (equivalenza di complesso omeopatico e cure convenzionali) (Schneider, Schneider et al. 2008)

Sommario dei livelli di evidenza di studi clinici omeopatici nel campo di

infezioni e infiammazioni

Nella tabella 6 si è cercato di effettuare una sintesi delle evidenze emergenti da più

lavori nello stesso campo, utilizzando i criteri di valutazione riportati in una precedente

rassegna e tratti dalla letteratura internazionale (Bellavite, Ortolani et al. 2006b). Tali

criteri (riportati in sintesi nella legenda della tabella stessa) si basano sul tipo di

pubblicazione, sulla valutazione maggiore degli studi randomizzati ma tengono anche

conto degli studi osservazionali (Walach, Falkenberg et al. 2006). Le migliori evidenze

dell'efficacia appaiono nelle prime due file della tabella e sono per Galphimia glauca

(potenze basse) nell’oculorinite allergica, omeopatia individualizzata e classica per

otite e per fibromialgia, Euphorbium compositum per rinite-sinusite, Traumeel in

stomatite post-chemioterapica (solamente un RCT ma di qualità eccellente, inoltre

l'attività antinfiammatoria di questo medicinale è sostenuta anche da studi in vitro e

su animali), Zeel compositum-N per osteoartrite. In grado C (evidenza poco chiara o

in corso di discussione) abbiamo collocato la maggior parte degli studi, perché risultati

292

promettenti riportati da alcuni autori non sono stati ancora replicati da altri, oppure

perché ci sono evidenze contrastanti.

Tabella 6

Sommario dei livelli di evidenza di studi clinici omeopatici nel campo di infezioni e

infiammazioni

LIVELLO DI EVIDENZA

INFEZIONI DELLE VIE AEREE SUPERIORI, MALATTIE DI ORECCHIO-NASO-GOLA, SINDROMI INFLUENZALI

ALLERGIA E ASMA MALATTIE ARTROREUMATICHE

A

(Evidenza

scientifica

fortemente

positiva)

Galphimia glauca (basse

potenze) in oculorinite

allergica: (Wiesenauer and

Gaus 1985) , (Wiesenauer and

Ludtke 1987) , (Wiesenauer

and Ludtke 1995) ,

(Wiesenauer and Ludtke 1996)

, (Ludtke and Wiesenauer

1997) , (Linde, Clausius et al.

1997)

B

(Buona evidenza

scientifica)

Omeopatia classica

individualizzata per otite (Friese,

Kruse et al. 1996;Friese, Kruse et

al. 1997;Kruse 1998) , (Kruse

1998) , (Frei and Thurneysen

2001) , (Riley, Fischer et al.

2001) , (Jacobs, Springer et al.

2001)

Euphorbium compositum per

rinite-sinusite (Sprenger 1989) ,

(Connert and Maiwald 1991) ,

(Weiser and Clasen 1994) ,

(Ammerschlager, Klein et al.

2005)

Traumeel in stomatite post-

chemoterapica (Oberbaum, Yaniv

et al. 2001) (citato anche in

(Kassab, Cummings et al. 2009)

Anas b. 200K nella terapia delle

sindromi influenzali (Casanova

and Gerard 1988) , (Papp,

Schuback et al. 1998) , (Ferley,

Omeopatia classica

individualizzata :

In favore: (Mosquera Pardo

1990) , (Castellsagu 1992) ,

(Eizayaga and Eizayaga 1996)

, (Lara-Marquez, Pocino et al.

1997) , (Riveron-Garrote,

Fernandez-Argulles et al.

1998) , (Witt, Keil et al. 2005)

(Goossens, Laekeman et al.

2009) ; (Colin 2006)

Contro: (White, Slade et al.

2003) .

Omeopatia classica

individualizzata in

fibromialgia: (Fisher,

Greenwood et al. 1989) ,

(Bell, Lewis et al.

2004a;Relton, Smith et al.

2009)

Zeel compositum-N per

osteoartrite (Nahler,

Metelmann et al. 1996) ,

(Birnesser, Klein et al.

2003;Birnesser and Stolt

2007)

293

Zmirou et al. 1989) , (Vickers and

Smith 2006) (prudente nelle

conclusioni), (Bellavite 2008)

C

(Evidenza

scientifica non

chiara, non

sufficiente o in

corso di

discussione)

Omeopatia classica

individualizzata per infezioni del

tratto respiratorio superiore

In favore: (Riley, Fischer et al.

2001) , (Steinsbekk, Fonnebo et

al. 2005) ; (Ramchandani 2010)

(Witt, Ludtke et al. 2009c)

Contro: (de Lange de Klerk 1994)

, (Steinsbekk, Bentzen et al.

2005) , (Trichard, Chaufferin et

al. 2005) .

Complesso omeopatico

Eupatorium (Gassinger, Wunstel

et al. 1981)

Formulazione L52 (Lecoq 1985)

Complesso omeopatico Engystol

(Schmiedel and Klein 2006)

Drosera (Bordes and Dorfman

1986) ,

Grippheel (Maiwald, Weinfurtner

et al. 1988) , (Rabe, Weiser et al.

2004)

Sinfrontal (Zabolotnyi, Kneis et

al. 2007)

Immunoterapia omeopatica

(isoterapia)

In favore: (Hardy 1984) ,

(Reilly, Taylor et al. 1986) ,

(Nolleveaux 1992) , (Reilly,

Taylor et al. 1994;Taylor,

Reilly et al. 2000) , (Aabel,

Laerum et al. 2000) , (Kim,

Riedlinger et al. 2005) ;

contro: (Aabel 2001) , (Aabel

2000) , (Hyland and Lewith

2002) , (Lewith, Watkins et al.

2002) , (Li, Bush et al. 2003) .

Galphimia 4D (Wiesenauer and

Ludtke 1995) ;

Luffa compositum (Weiser,

Gegenheimer et al. 1999)

Asthma H Inj. Plfugerplex

(Matusiewicz, Wasniewski et

al. 1999) ; Engystol-N

(Matusiewicz 1995) ,

(Matusiewicz 1996;Matusiewicz

1997)

Omeopatia classica

individualizzata per artrite

reumatoide:

In favore: (Gibson, Gibson et

al. 1978) , (Gibson, Gibson et

al. 1980;Gibson, Gibson et al.

1978) ,

Contro: (Andrade, Ferraz et

al. 1991) , (Fisher 2001)

Applicazione locale di un gel

omeopatico per osteoartrite

(van Haselen and Fisher

2000)

Omeopatia classica

individualizzata nelle

osteoartriti (Pomposelli,

Codecà et al. 2003)

D

(Evidenza

scientifica

discretamente

negativa)

Complesso omeopatico Engystol-

N iniezione (Heilmann 1994)

Complesso omeopatico

Luffa+Cinnabaris+Kalium

bichromicum (Gaus, Walach et al.

1992;Wiesenauer, Gaus et al.

1989;Wiesenauer, Haussler et al.

1983)

Arnica, Rhus tox, Bryonia 6c

per fibromialgia (Fisher 1986)

E

(Evidenza

scientifica

fortemente

negativa)

Rhus toxicodendron 6x per

osteoartrite (Shipley, Berry et

al. 1983)

Formica rufa 6x e

autoemoterapia (Schirmer,

294

Fritz et al. 2000)

F

(Mancanza di

evidenza

sufficiente)

Lymphomyosot (Zenner and

Metelmann 1990) , Phytolacca

americana+Guajacum

officinale+Capsicum annuum,

Sinusitis PMD (Wiesenauer 1998)

Protocollo omeopatico

Dolisosbios No.15, Mn-Cu

Oligodrop e Histaminum

(Micciché, Trapani et al. 1998)

Rheumaselect complesso per

poliartrite (Wiesenauer and

Gaus 1991)

Combinazione di medicine

omeopaticheRhus

toxicodendron

+Causticum+Lac vaccinum

(Shealy, Thomlison et al.

1998)

Nota di lettura: i caratteri delle citazioni bibliografiche indicano il tipo di studio e di pubblicazione:

� grassetto=prova randomizzata controllata o rassegne riassuntive � corsivo=prova non randomizzata controllata � normale=studi osservazionali non controllati e retrospettivi; � sottolineato (grassetto, corsivo o normale)= riviste indicizzate nelle banche-dati internazionali

A: Evidenza statisticamente significativa di beneficio da >2 prove randomizzate ben condotte (RCT), o evidenza da una

propriamente condotta RCT e una metaanalisi propriamente condotta;

B: Evidenza statisticamente significativa di beneficio da 1-2 prove randomizzate, o evidenza di beneficio da >1 meta-

analisi propriamente condotta e evidenza di beneficio da >1 prove osservazionali;

C: Evidenza di beneficio da RCT o studi osservazionali senza adeguata qualità, potenza, significatività statistica, o

evidenza contrastante da molteplici RCT, senza una chiara maggioranza di prove propriamente condotte che mostrino

evidenza di beneficio o inefficacia;

D: Evidenza statisticamente significativa di risultati negativi (scarsa evidenza di beneficio) da prove osservazionali non

randomizzate;

E: Evidenza negativa statisticamente significativa (evidenza di mancanza di beneficio) da più prove adeguatamente

randomizzate e di alta qualità;

F: Incapacità di valutare l’efficacia, dovuta a dati inadeguati e non valutabili (ciò non equivale a evidenza negativa).

Sistematica degli studi clinici in base alle patologie

Tabella 7 Meta-analisi e revisioni sistematiche della letteratura omeopatica riportate da Jonas

nel 2003 (Jonas, Kaptchuk et al. 2003)

Autore Condizioni cliniche

Trattamenti N. studi Risultati Conclusioni degli autori

(Jacobs, Rasker et al. 1991)

Malattie reumatiche

Vari/placebo 4 CCTs Tre lavori su quattro con risultati positivi

Non è possibile trarre alcuna conclusione

(Wiesenauer and Ludtke 1996)

Pollinosi Galphimia/placebo 8RCTs, 1CS,2UCSs

Galphimia significativamente più attiva del placebo (Odds Ratio 1.25 (95% CI 1.09-1.43

Galphimia è statisticamente più efficace del placebo

(Ernst 1997) Dolori muscolari dopo sforzo

Vari/placebo 8 trials in doppio cieco di cui 3 esplicitamente RCTs

La maggior parte degli studi hanno grossi difetti. Tre studi RCTs non dimostrano effetti significativi

Le evidenze pubblicate non supportano la convinzione che l’omeopatia abbia efficacia in questa patologia

295

(Barnes, Resch et al. 1997)

Ileo post-operatorio

Vari tipi/ placebo 4 RCTs, 2 CCTs Il tempo di comparsa della prima flatulenza è ridotto dal trattamento. Lo studio di migliore qualità però è negativo.

L’evidenza disponibile è sostanzialmente positiva ma vari problemi metodologici delle ricerche effettuate precludono conclusioni certe.

(Linde and Melchart 1998)

Asma Vari tipi di omeopatia/placebo

3 RCTs Gli studi sono eterogenei; due portano risultati positivi

L’evidenza corrente è insufficiente

(Ernst and Pittler 1998)

Tutte (soprattutto traumi)

Arnica/placebo o terapia convenzionale

4 RCTs, 4 CCTs Due trials positivi, due con trend positivo. Vari difetti metodologici.

L’efficacia dell’Arnica non è supportata da trials rigorosi

(Ludtke and Wilkens 1999)

Traumi e periodo post-operatorio

Arnica/placebo o no trattamenti

23 RCTs, 14 CCTs

Qualità spesso bassa, 13 studi su 35 riportano risultati positivi statisticamente significativi, 10 con una tendenza verso la significatività

L’evidenza disponibile suggerisce che Arnica potrebbe essere efficace; sono necessari ulteriori studi

(Vickers and Smith 2000)

Sindromi simil-influenzali

Oscillococcinum/placebo 7RCTs Non evidenza per effetto preventivo ma riduzione della durata della malattia

Oscillococccinum probabilmente riduce la durata dell’influenza. Necessari ulteriori trials

(Jonas, Linde et al. 2000)

Condizioni reumatiche

Vari tipi/placebo 6 RCTs Quattro studi di buona qualità. L’analisi raggruppata di questi dà un effetto significativo (OR) di 2,11 (CI: 1,32-3,35)

Ci sono pochi trials di omeopatia nelle sindromi reumatiche e i risultati sono tendenzialmente positivi ma variabili nei diversi studi.

(Taylor, Reilly et al. 2000)

Allergie respiratorie

Isopatia/placebo 4 RCTs L’analisi raggruppata degli indici analogico-visivi dei sintomi indica un miglioramento di 9.8 punti su 100 con isopatia

Il trattamento è significativamente migliore del placebo

(Jacobs, Jonas et al. 2003)

Diarree infantili

Omeopatia classica/placebo

3 RCTs L’effetto combinato dei tre trials indica una riduzione della durata della malattia di 0,66 giorni e le scariche di diarrea

Il trattamento omeopatico individualizzato migliora questa condizione clinica.

CCT: studio controllato non randomizzato; CI: intervallo di confidenza; CS: studio di coorte; OR: odds ratio (rapporto tra risultati positivi e negativi: all’equivalenza è 1, sopra 1 significa effetto terapeutico positivo, sotto 1 effetto peggiorativo); RCT: studio randomizzato e controllato; UCS: studio non controllato.

296

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314

APPENDICE

Normativa italiana dei medicinali omeopatici

Comunicato del Ministero della Sanità. G.U. n. 113 del 17 maggio 1989.

Prescrizioni sulla produzione e sul commercio dei prodotti omeopatici. MINISTERO DELLA SANITÀ

Prescrizioni sulla produzione e sul commercio dei prodotti omeopatici.

1) Se sono a base di sostanze utilizzate nella medicina ufficiale, le diluizioni omeopatiche devono

essere tali che la quantità di principio attivo rintracciabile nel prodotto finito non sia superiore a

1/1000 del più basso dosaggio con cui lo stesso principio attivo è utilizzato in medicina ufficiale:

2) se sono utilizzate sostanze non impiegate in medicina ufficiale, le diluizioni omeopatiche

devono essere tali, comunque, da garantire l’innocuità del prodotti finito;

3) gli omeopatici non devono essere confezionati e presentati come specialità medicinali e, in

parti- colare, non devono recare in etichetta indicazioni terapeutiche o, comunque, diciture

idonee a favorire l’automedicazione;

4) la vendita dei prodotti omeopatici deve essere riservata alle farmacie;

5) non deve essere effettuata alcuna pubblicità, anche indiretta, dei prodotti;

6) non deve essere consentita la via di somministrazione parenterale:

7) devono essere esclusi prodotti derivati da diluizioni di tinture madri preparate a partire da ceppi

virali e batterici vivi o attenuati;

8) devono essere esclusi prodotti derivati da organi, tessuti o liquidi di origine umana;

9) i prodotti devono soddisfare i requisiti microbiologici relativi alla carica batterica totale ed alla

eventuale presenza di agenti potenzialmente patogeni, secondo le norme previste dalla F.U.;

10) i materiali inerti utilizzati nei rimedi omeopatici ed i contenitori primari devono corrispondere a

requisiti previsti dalla F. U.;

11) le officine di produzione devono comunicare al Ministero della Sanità la composizione delle

soluzioni madri di partenza, le tecniche di preparazione ed i metodi di analisi delle stesse e dei

lori componenti;

12) nelle officine di produzione deve essere conservato, a disposizione dell’autorità sanitaria, un

campione di ogni soluzione madre di partenza, per un periodo di tempo non inferiore a sei mesi

315

dati. Data di scadenza dell’ultimo prodotto finito nella cui formulazione la soluzione sia stata

utilizzata.

Lo stesso Consiglio ha poi precisato che le prescrizioni da 1 a 10 devono essere imposte anche ai

prodotti importati. Per questi ultimi, inoltre, l’importatore dovrà conservare e tenere a disposizione

del Ministero della Sanità la certificazione dei controlli effettuati nel Paese di origine sulla tintura

madre e la documentazione che attesti che il prodotto finito sia conforme alle disposizioni vigenti

nel medesimo Paese.

Il comunicato precisa che – fatta salva infine l’ immediata operatività sia delle prescrizioni di cui ai

punti 3),4) e 5) (che ribadiscono orientamenti già fatti valere dal Ministero), sia dell’obbligo per gli

importatori di disporre di documentazione che attesti la conformità dei prodotti alle disposizioni in

vigore nel Paese di provenienza – a partire dal 1° ottobre 1989 possono essere posti in commercio

soltanto prodotti omeopatia che soddisfino integralmente le condizioni sopra indicate.

La mancata ottemperanza alle disposizioni impartite comporterà l’adozione delle misure

amministrative ritenute necessario alla salvaguardia della salute pubblica.

316

Normativa italiana dei medicinali omeopatici

DECRETO LEGISLATIVO 17 marzo 1995, n. 185 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 92/73/ CEE IN MATERIA DI MEDICINALI

OMEOPATICI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 78 della Costituzione;

Vista la legge 22 febbraio 1994, n. 146, e, in particolare, gli articoli 1, 2 e 25;

Vista la direttiva del Consiglio 92/73/ CEE del 22 settembre 1992, che amplia il campo

di applicazione delle direttive 65/65/ CEE e 75/319/ CEE concernenti il ravvicinamento

delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative ai medicinali e

che fissa disposizioni complementari per i medicinali omeopatici;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 16 marzo

1995;

Sulla proposta dei Ministri del bilancio e della programmazione economica incaricato

per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea e della sanità, di concerto con

i Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato, degli affari esteri, di grazia e

giustizia del tesoro;

EMANA

il seguente decreto legislativo:

Art. 1.

Campo d'applicazione

1. Ai fini del presente decreto, per " medicinale omeopatico " si intende ogni

medicinale ottenuto da prodotti, sostanze o composti, denominati " materiali di

partenza omeopatici ", secondo un processo di fabbricazione omeopatico descritto

dalla Farmacopea europea o, in assenza di tale descrizione, dalle farmacopee utilizzate

ufficialmente dagli Stati membri.

2. Un medicinale omeopatico può contenere anche più principi.

3. Le disposizioni del presente decreto si applicano ai medicinali omeopatici per uso

umano, ivi compresi i medicinali usati nella medicina antroposofica, ad esclusione di

quelli:

1) preparati in farmacia in base a prescrizioni mediche e destinati ai singoli malati;

2) preparati in farmacia in base alle indicazioni di una farmacopea ufficiale e destinati

ad essere forniti direttamente ai clienti della stessa farmacia.

317

All'art. 2 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 540, è aggiunta la seguente

lettera:"s”) per i medicinali omeopatici, indicazione della loro natura omeopatica in

caratteri chiari e leggibili."

Ai medicinali omeopatici si applicano le disposizioni concernenti le specialità

medicinali, salvo quanto disposto dal presente decreto.

Art. 2.

Requisiti del direttore tecnico

1. Limitatamente agli stabilimenti che producono i medicinali omeopatici di cui all'art.

3, possono essere nominati direttori tecnici, oltre che i soggetti in possesso dei

requisiti di cui all'art. 4 del decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178, e di quelli di

cui all'art. 26, comma 3, dello stesso decreto legislativo, coloro che sono in possesso

dei seguenti requisiti:

a) laurea in farmacia, chimica, chimica e tecnologie farmaceutiche, chimica industriale

e scienze biologiche;

b) documentata attività pratica di almeno tre anni concernente la produzione ed i

controlli necessari a garantire la qualità dei medicinali omeopatici in imprese

autorizzate alla loro fabbricazione.

2. Coloro che alla data di entrata in vigore del presente decreto esercitano l'attività di

direttore tecnico in stabilimenti di produzione di medicinali omeopatici autorizzati ai

sensi dell'art. 144 del testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto 27

luglio 1934, n. 1265 come sostituto dell'art. 2 della legge 1° maggio 1941, n. 422,

possono continuare l'attività medesima anche in mancanza dei requisiti di cui al

comma 1, lettera a) e b).

Art. 3.

Immissione in commercio: requisiti per la procedura semplificata di

autorizzazione e divieto di pubblicità

1. L'autorizzazione all'immissione in commercio di un medicinale omeopatico è

rilasciata con procedura semplificata di registrazione, se il medicinale:

a) è destinato ad essere somministrato per via orale od esterna;

b) non reca sulle confezioni né vanta in qualsiasi altro modo indicazioni terapeutiche;

318

c) ha un grado di diluizione tale da garantire l'innocuità; in ogni caso il medicinale

non può contenere più di una parte per diecimila di tintura madre, ne più di 1/100

della più piccola dose eventualmente utilizzata nell'allopatia per i principi attivi la

cui presenza in un medicinale allopatico comporta l'obbligo di presentare una

ricetta medica.

2. Ẻ vietata qualsiasi forma di pubblicità presso il pubblico dei medicinali omeopatici di

cui al comma 1.

Art. 4.

Etichettatura e foglio illustrativo

1. L'etichettatura e l'eventuale foglio illustrativo dei medicinali omeopatici di cui all'art.

3 devono riportare obbligatoriamente ed esclusivamente le seguenti indicazioni:

a) dicitura " medicinale omeopatico " in grande evidenza, seguita dalla frase " perciò

senza indicazioni terapeutiche approvate ";

b) denominazione scientifica propria della tradizione omeopatica od antroposofica del

materiale di partenza omeopatico, seguita dal grado di diluizione espresso con i

simboli della farmacopea utilizzata;

c) nome e indirizzo del responsabile dell'immissione sul mercato e del produttore, se

diverso;

d) modo di somministrazione e, se necessario, via di somministrazione;

e) mese e anno di scadenza;

f) forma farmaceutica;

g) contenuto della confezione in peso, volume o unità di somministrazione;

h) eventuali precauzioni particolari da prendersi per la conservazione del medicinale;

i) avvertenza speciale, se il medicinale lo richiede;

j) numero del lotto di fabbricazione;

k) numero di registrazione;

l) suggerimento all'utilizzatore di consultare un medico se i sintomi persistono

durante l'utilizzazione del medicinale;

m) prezzo di vendita al pubblico.

Art. 5.

Domanda di registrazione

319

1. La domanda di registrazione semplificata può riguardare una serie di medicinali

ottenuti dagli stessi materiali di partenza omeopatici, con riferimento alle differenti

diluizioni e forme farmaceutiche di interesse del richiedente.

2. La domanda di cui al comma 1, presentata dal responsabile dell'immissione in

commercio, deve contenere la dichiarazione del rispetto dei requisiti di innocuità di cui

all'art. 3, comma 1, lettera c), ed essere corredata dei seguenti dati e documenti

diretti, in particolare, a dimostrare la qualità farmaceutica e l'omogeneità dei lotti di

fabbricazione;

a) denominazione scientifica propria della tradizione omeopatica o antroposofica del

materiale di partenza omeopatico o altra denominazione figurante in una

farmacopea, con l'indicazione delle diverse vie di somministrazione, forme

farmaceutiche e gradi di diluizione da registrare;

a) documentazione concernente le modalità di ottenimento e di controllo di ciascun

materiale di partenza omeopatico nonché un'adeguata bibliografia che ne dimostri

il carattere omeopatico o antroposofico; in ogni caso è escluso l'onere di

dimostrazione dell'efficacia terapeutica;

b) documentazione concernente i metodi di diluizione e dinamizzazione seguiti;

c) documentazione concernente i metodi di fabbricazione e di controllo per ogni forma

farmaceutica;

d) autorizzazione alla fabbricazione dei medicinali oggetto della domanda;

e) copia della registrazione o dell'autorizzazione eventualmente ottenuta per lo stesso

medicinale in altri Stati membri;

f) due modelli della confezione del medicinale da registrare;

g) dati concernenti la stabilità del medicinale con riferimento alla forma farmaceutica

e al tipo del suo contenitore.

3. Gli originali della documentazione presentata ai fini della procedura semplificata di

registrazione dei medicinali omeopatici, dopo verifica della loro regolarità e

completezza a cura dei competenti uffici del Ministero della sanità, possono essere

restituiti alle imprese farmaceutiche, con obbligo di custodia; in tal caso, le imprese

farmaceutiche sono tenute a fornire supporti informatici, rispondenti alle

caratteristiche tecniche stabilite con decreto del Ministro della sanità, contenenti gli

stessi elementi documentali.

320

4. La disposizione di cui al comma 3 si applica anche alle specialità medicinali

assoggettate alla disciplina di cui al decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178.

Art. 6.

Commissione per i medicinali omeopatici

1. La commissione prevista dall'art. 25, comma 1, lettera d), della legge 22 febbraio

1994, n. 146, istituita presso il Ministero della Sanità con lo scopo di definire, in

relazione ai principi e alle caratteristiche della medicina omeopatica o antroposofica,

norme particolari per le prove farmacologiche, tossicologiche e cliniche dei medicinali

omeopatici non contemplati dall'art. 3, è composta da quattro medici praticanti la

medicina omeopatica o antroposofica, scelti su indicazione delle associazioni mediche

più rappresentative e autorevoli del settore, quattro esperti in sperimentazioni

tossicologiche, farmacologiche e cliniche e due esperti in produzione e controllo di

qualità di medicinali omeopatici.

2. La commissione di cui al comma 1 è nominata con decreto del Ministro della sanità

e dura in carica due anni a decorrere dalla data di nomina; il segretario della

commissione è un funzionario del Ministero della sanità con qualifica non inferiore

all'ottava qualifica funzionale.

3. Le conclusioni della commissione di cui al comma 1 sono presentate al Ministero

della sanità che, ove ritenga di adottarle, le notifica alla Commissione europea.

4. Le eventuali spese per il funzionamento della commissione di cui al comma 1 sono

a carico del Ministero della sanità che vi provvede nell'ambito degli stanziamenti di

bilancio esistenti.

Art.7.

Disposizioni transitorie

1. Per i medicinali omeopatici prodotti in un Paese dell'Unione Europea e presenti sul

mercato italiano alla data del 31 dicembre 1992, l'autorizzazione ad essere mantenuti

in commercio con la medesima presentazione scade il 31 dicembre 1997, purché il

responsabile dell'immissione in commercio, entro sei mesi dalla data di entrata in

vigore del presente decreto, documenti al Ministero della sanità tale presenza.

321

2. Per i medicinali omeopatici di cui al comma 1, in sede di primo rinnovo

dell'autorizzazione, si applica l'art. 9 del decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178;

ove sussistano i requisiti di cui all'art. 3, comma 1, si applica l'art. 5, comma 2.

3. Ai fini dello smaltimento delle scorte, i medicinali omeopatici immessi sul mercato

successivamente al 31 dicembre 1992 sono mantenuti in commercio fino al 31

dicembre 1997, purché siano in possesso dei requisiti di cui all'art. 3, comma 1,

lettera a) e b) ed abbiano un grado di diluizione tale da garantirne l'innocuità.

Art. 8.

Sanzioni

1. Salvo che il fatto costituisca reato, il titolare dell'autorizzazione all'immissione in

commercio del medicinale omeopatico che non osserva le disposizioni dell'art. 4 è

assoggettato alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire dieci

milioni a lire sessanta milioni.

2. La stessa sanzione prevista dal comma 1 si applica a chiunque non osserva la

disposizione di cui all'art. 3, comma 2, salvo che il fatto costituisca reato.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale

degli atti normativi della Repubblica italiana. Ẻ fatto obbligo a chiunque spetti di

osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 17 marzo 1995

SCALFARO

322

Legge 27 dicembre 2002, n. 289 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato

(legge finanziaria 2003)" GU n. 305 del 31.12.2002 - Suppl. Ordinario n. 240

(omissis)

Art. 52. (Razionalizzazione della spesa sanitaria) 1. A decorrere dal 1º gennaio 2003, i cittadini che usufruiscono delle cure termali, con

esclusione dei soggetti individuati dall'articolo 8, comma 16, della legge 24 dicembre

1993, n. 537, e successive modificazioni, dei soggetti individuati dal regolamento di

cui al decreto del Ministro della sanità 28 maggio 1999, n. 329, degli invalidi di guerra

titolari di pensione diretta vitalizia, dei grandi invalidi per servizio, degli invalidi civili al

100 per cento e dei grandi invalidi del lavoro, sono tenuti a partecipare alla spesa per

un importo di 50 euro.

2. A decorrere dal 1º gennaio 2004, nell'ambito degli accordi di cui all'articolo 4,

comma 4, della legge 24 ottobre 2000, n. 323, sarà fissata la misura dell'importo

massimo di partecipazione alla spesa per cure termali di cui all'articolo 8, comma 15,

della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive modificazioni, qualora le previsioni

di spesa definite nell'ambito degli stessi accordi rendano necessaria l'adozione di

misure di contenimento della spesa predetta.

3. Al fine di consentire il pieno ed effettivo rilancio del settore termale, il Governo,

anche nell'ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e

le province autonome di Trento e di Bolzano, assicura la compiuta attuazione delle

disposizioni contenute nella legge 24 ottobre 2000, n. 323.

4. Tra gli adempimenti cui sono tenute le regioni, ai sensi dell'articolo 4 del decreto

legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 giugno 2002,

n. 112, ai fini dell'accesso all'adeguamento del finanziamento del Servizio sanitario

nazionale per gli anni 2003, 2004 e 2005, sono ricompresi anche i seguenti: a)

l'attivazione nel proprio territorio del monitoraggio delle prescrizioni mediche,

farmaceutiche, specialistiche e ospedaliere, di cui ai commi 5bis, 5ter e 5quater

dell'articolo 87 della legge 23 dicembre 2000, n.

388; la relativa verifica avviene secondo modalità definite in sede di Conferenza

permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di

Bolzano;

323

b) l'adozione dei criteri e delle modalità per l'erogazione delle prestazioni che non

soddisfano il principio di appropriatezza organizzativa e di economicità nella

utilizzazione delle risorse, in attuazione del punto 4.3 dell'Accordo tra Governo, regioni

e province autonome del 22 novembre 2001, pubblicato nel supplemento ordinario

alla Gazzetta Ufficiale n. 19 del 23 gennaio 2002;

la relativa verifica avviene secondo modalità definite in sede di Conferenza

permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di

Bolzano;

c) l'attuazione nel proprio territorio, nella prospettiva dell'eliminazione o del

significativo contenimento delle liste di attesa, di adeguate iniziative, senza maggiori

oneri a carico del bilancio dello Stato, dirette a favorire lo svolgimento, presso gli

ospedali pubblici, degli accertamenti diagnostici in maniera continuativa, con

l'obiettivo finale della copertura del servizio nei sette giorni della settimana, in

armonia con quanto previsto dall'accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le

province autonome di Trento e di Bolzano del 14 febbraio 2002, sulle modalità di

accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e indirizzi applicativi sulle liste di

attesa. A tale fine, la flessibilità organizzativa e gli istituti contrattuali della turnazione

del lavoro straordinario e della pronta disponibilità, potranno essere utilizzati,

unitamente al recupero di risorse attualmente utilizzate per finalità non prioritarie, per

ampliare notevolmente l'offerta dei servizi, con diminuzione delle giornate complessive

di degenza. Annualmente le regioni predispongono una relazione, da inviare al

Parlamento, circa l'attuazione dei presenti adempimenti e i risultati raggiunti;

d) l'adozione di provvedimenti diretti a prevedere, ai sensi dell'articolo 3, comma 2,

lettera c), del decreto legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni,

dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, la decadenza automatica dei direttori generali

nell'ipotesi di mancato raggiungimento dell'equilibrio economico delle aziende sanitarie

e ospedaliere, nonché delle aziende ospedaliere autonome.

5. Il comma 3 dell'articolo 85 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e successive

modificazioni, è abrogato.

6. Al secondo periodo del comma 40 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 1996, n.

662, le parole: «e al 12,5 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «al 12,5 per

cento» e le parole: «pari o superiore a lire 200.000» sono sostituite dalle seguenti:

«compreso tra euro 103,29 e euro 154,94 e al 19 per cento per le specialità medicinali

il cui prezzo di vendita al pubblico è superiore a euro 154,94. Il Ministero della salute,

sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle farmacie

324

pubbliche e private, sottopone a revisione annuale gli intervalli di prezzo e i limiti di

fatturato, di cui al presente comma».

7. Il secondo periodo del comma 41 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 1996, n.

662, è soppresso. Conseguentemente, sono rideterminati i prezzi dei medicinali

stabiliti in base alla deliberazione del CIPE 1º febbraio 2001, n. 3/2001, pubblicata

nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 28 marzo 2001.

8. La riduzione del prezzo delle specialità medicinali di cui al decreto del Ministro della

salute 27 settembre 2002, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale

n. 249 del 23 ottobre 2002, è rideterminata nella misura massima del 20 per cento.

9. Anche al fine di potenziare il processo di attivazione del monitoraggio delle

prescrizioni mediche, farmaceutiche, specialistiche e ospedaliere, di cui al comma 4,

lettera a), di contenere la spesa sanitaria, nonché di accelerare l'informatizzazione del

sistema sanitario e dei relativi rapporti con i cittadini e le pubbliche amministrazioni e

gli incaricati dei pubblici servizi, il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, di

concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro della salute, il Ministro

dell'interno, e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e

le province autonome di Trento e di Bolzano, con propri decreti di natura non

regolamentare stabilisce le modalità per l'assorbimento, in via sperimentale e senza

oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, della tessera recante il codice fiscale

nella carta nazionale dei servizi e per la progressiva utilizzazione della carta medesima

ai fini sopra descritti.

10. All'articolo 3 del decreto legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni,

dalla legge 15 giugno 2002, n. 112, al comma 3, le parole: «l'anno 2002» sono

sostituite dalle seguenti: «gli anni 2002 e 2003»; al comma 4, le parole: «l'esercizio

2002» sono sostituite dalle seguenti: «gli esercizi 2002 e 2003».

11. Dalla data di entrata in vigore del decreto di riclassificazione dei medicinali

adottato ai sensi dell'articolo 9, commi 2 e 3 del decreto legge 8 luglio 2002, n. 198,

convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178, e comunque entro e

non oltre il 16 gennaio 2003 la riduzione di cui al comma 1 dell'articolo 3 del decreto

legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 giugno 2002,

n. 112, è rideterminata nella misura del 7 per cento.

12. Il termine del 31 dicembre 2003 previsto dall'articolo 7, comma 1, del decreto

legislativo 17 marzo 1995, n. 185, come modificato dall'articolo 2, comma 2, della

legge 8 ottobre 1997, n. 347, dall'articolo 5, comma 2, della legge 14 ottobre 1999, n.

325

362, e dall'articolo 85, comma 32, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, è prorogato

al 31 dicembre 2008.

13. Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, le

imprese produttrici devono versare, a favore del Ministero della salute, per ogni

medicinale omeopatico per il quale sia stato già corrisposto il contributo di lire 40.000

previsto dall'articolo 85, comma 34, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, la somma

di euro 25 a titolo di acconto sulle tariffe dovute in sede di primo rinnovo delle

autorizzazioni ai sensi dell'allegato 2, lettera A), annesso al decreto del Ministro della

sanità 22 dicembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 10 febbraio

1998.

14. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, a ciascuno

dei medicinali omeopatici di cui al comma 13 sarà attribuito, da parte del Ministero

della salute, un numero provvisorio di registrazione.

15. A tutti i medicinali omeopatici per i quali le aziende produttrici hanno versato la

somma di lire 40.000, ai sensi dell'articolo 85, comma 34, della legge 23 dicembre

2000, n. 388, è consentita la notifica di variazioni limitatamente ai seguenti casi:

a) variazioni del confezionamento primario;

b) quantità del contenuto;

c) variazione di una o più diluizioni del o dei materiali di partenza purché la nuova

diluizione sia più alta della precedente;

d) d) sostituzione di un componente con uno analogo;

e) e) eliminazione di uno o più componenti;

f) f) variazione del titolare dell'autorizzazione alla commercializzazione;

g) g) variazione del nome commerciale;

h) h) variazione del sito di produzione;

i) i) variazione del produttore.

16. Il richiedente deve allegare, per ogni variazione notificata, la ricevuta

dell'avvenuto pagamento della tariffa prevista dal citato decreto del Ministro della

sanità 22 dicembre 1997. La variazione si intende accordata trascorsi novanta giorni

dalla data di notifica.

17. Ai medicinali omeopatici non si applicano le disposizioni previste dall'articolo 5 bis

del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 540, introdotto dal comma 1 dell'articolo

40 della legge 1º marzo 2002, n. 39.

18. Per il solo anno 2002 sono posti a carico dello Stato, in via aggiuntiva rispetto a

quanto stabilito dall'Accordo tra Governo, regioni e province autonome di Trento e di

326

Bolzano dell'8 agosto 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 6 settembre

2001, l'importo di 165 milioni di euro a compensazione della minore somma definita a

titolo di entrate proprie e l'importo di 50 milioni di euro per il finanziamento

dell'ospedale «Bambino Gesù» di Roma.

19. Alle imprese farmaceutiche titolari dell'autorizzazione all'immissione in commercio

di medicinali, è consentito organizzare o contribuire a realizzare mediante

finanziamenti anche indiretti in Italia o all'estero per gli anni 2004, 2005 e 2006

congressi, convegni o riunioni ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 30

dicembre 1992, n. 541, e successive modificazioni, nella misura massima del 50 per

cento di quelli notificati al Ministro della salute nell'anno 2003 o autorizzati ai sensi del

comma 7 del citato articolo. Non concorrono al raggiungimento della percentuale di

cui al periodo precedente gli eventi espressamente autorizzati dalla Commissione

nazionale per la formazione continua di cui all'articolo 16ter del decreto legislativo 30

dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni.

20. A decorrere dal 1º gennaio 2003 l'importo del reddito annuo netto indicato

all'articolo 1, comma 1, lettera d), della legge 27 ottobre 1993, n. 433, è elevato a

10.717 euro. L'importo suddetto può essere elevato ogni due anni con decreto del

Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sulla

base della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed

impiegati calcolato dall'ISTAT.

21. Al fine di potenziare le attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici, è

assegnato al Centro nazionale di adroterapia oncologica (CNAO) l'importo di 5 milioni

di euro per l'anno 2003 e di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2004 e 2005 per

la realizzazione di un centro nazionale di adroterapia oncologica integrato con

strutture di ricerca e sviluppo di tecnologie utilizzanti fasci di particelle ad alta energia.

22. Al comma 37 dell'articolo 52 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, sono

apportate le seguenti modificazioni: a) nel primo periodo, dopo le parole: «di alta

formazione», sono inserite le seguenti: «di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n.

287,»;

b) nel secondo periodo, dopo le parole: «credito di imposta», sono inserite le

seguenti: «, riconosciuto automaticamente secondo l'ordine cronologico dei relativi atti

di convenzionamento, e subordinatamente di quelli di presentazione delle relative

domande da presentare entro il 31 marzo di ciascun anno al Ministero dell'economia e

delle finanze Dipartimento per le politiche fiscali, è assegnato nel limite massimo di 1

milione di euro per ciascun istituto richiedente,»;

327

c) nel terzo periodo, le parole: «sono individuati annualmente gli istituti» sono

sostituite dalle seguenti: «sono individuate annualmente le categorie degli istituti» e

le parole: «e la misura massima dello stesso» sono soppresse.

23. La lettera e) dell'articolo 2 della legge 7 luglio 1901, n. 306, e successive

modificazioni, è sostituita dalla seguente: «e) il contributo obbligatorio di tutti i

sanitari iscritti agli ordini professionali italiani dei farmacisti, medici chirurghi,

odontoiatri e veterinari, nella misura stabilita dal consiglio di amministrazione della

fondazione, che ne fissa misura e modalità di versamento con regolamenti soggetti ad

approvazione dei ministeri vigilanti ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto

legislativo 30 giugno 1994, n. 509».

24. All'articolo 29 della legge 18 febbraio 1999, n. 28, sono apportate le seguenti

modificazioni: a) il comma 3 è abrogato;

b) al comma 4, primo periodo, le parole da: «è autorizzato» fino a: «per l'anno 1999

e» sono sostituite dalle seguenti: «può assumere, secondo un piano approvato dal

Ministro dell'economia e delle finanze, impegni pluriennali corrispondenti alle rate di

ammortamento dei mutui contratti dai fornitori, nei limiti di impegno ventennali»;

c) al comma 4, dopo il primo periodo, è inserito il seguente: «Le rate di

ammortamento dei mutui contratti dai fornitori sono corrisposte dal Corpo della

Guardia di finanza direttamente agli istituti bancari mutuanti, salvo il caso di

autofinanziamento».

25. Gli ulteriori adeguamenti al prezzo medio europeo da effettuarsi secondo criteri e

modalità stabilite dal CIPE, sulla base dei dati di vendita e dei prezzi nell'anno 2001

nei paesi dell'Unione europea, avranno effetto a partire dal 1º luglio 2003. Fino a tale

data è comunque sospeso il processo di riallineamento al prezzo medio europeo

calcolato secondo i criteri di cui alla deliberazione del CIPE n. 10 del 26 febbraio 1998,

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 89 del 17 aprile 1998.

26. Il termine di cui al comma 25 è ulteriormente prorogato nel caso in cui l'incidenza

della spesa per l'assistenza farmaceutica risulti eccedere il tetto programmato previsto

dall'articolo 5 del decreto legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con

modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405.

27. L'articolo 4, comma 9, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, è sostituito dal

seguente: «9. E ` istituita la struttura tecnica interregionale per la disciplina dei

rapporti con il personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Tale

struttura, che rappresenta la delegazione di parte pubblica per il rinnovo degli accordi

riguardanti il personale sanitario a rapporto convenzionale, è costituita da

328

rappresentanti regionali nominati dalla Conferenza dei presidenti delle regioni e delle

province autonome di Trento e di Bolzano. Della predetta delegazione fanno parte,

limitatamente alle materie di rispettiva competenza, i rappresentanti dei Ministeri

dell'economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali, e della salute,

designati dai rispettivi Ministri. Con accordo in sede di Conferenza permanente per i

rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, è

disciplinato il procedimento di contrattazione collettiva relativo ai predetti accordi

tenendo conto di quanto previsto dagli articoli 40, 41, 42, 46, 47, 48 e 49 del decreto

legislativo 30 marzo 2001, n. 165. A tale fine è autorizzata la spesa annua nel limite

massimo di 2 milioni di euro a decorrere dall'anno 2003».

(omissis)

329

GAZZETTA UFFICIALE N. 258 DEL 06 NOVEMBRE 2003 MINISTERO DELLA SALUTE

COMUNICATO

Oggetto:

Medicinali omeopatici: comunicato esplicativo alla legge n. 289 del 27

dicembre 2002, art. 52, comma 15: notifica delle variazioni previste per i

medicinali omeopatici

La legge n. 289 del 27 dicembre 2002 prevede, all’art. 52, comma 15, che a tutti i

medicinali omeopatici per i quali le aziende produttrici hanno versato la somma di lire

40.000, ai sensi dell’art. 85, comma 34, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, è

consentita la notifica di variazioni limitatamente ai seguenti casi:

a) variazione del confezionamento primario;

b) quantità del contenuto;

c) variazione di una o più diluizioni del o dei materiali di partenza purché la nuova

diluizione sia più alta della precedente;

d) sostituzione di un componente con uno analogo;

e) eliminazione di uno o più componenti;

f) variazione del titolare dell’autorizzazione alla commercializzazione;

g) variazione del nome commerciale;

h) variazione del sito di produzione;

i) variazione del produttore.

A tal riguardo, si fa presente che con nota n. 2003/0019737/GEN/CP del 1° luglio

2003 la Camera dei deputati - Servizio per il controllo parlamentare, ha chiarito i

dubbi interpretativi relativi alla corretta interpretazione della dizione aziende

produttrici contenuta nella norma medesima, evidenziando che la volontà del

legislatore era quella di indicare con ´aziende produttrici´ tutte le imprese che

abbiano presentato l’apposita documentazione per l’autorizzazione versando il

contributo previsto, di cui al comma 34, art. 85, della legge 23 dicembre 2000, n.

388, e, quindi, il responsabile all’immissione in commercio così come previsto dal

decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 185, e successive integrazioni e modificazioni e

330

come precisato nel comunicato del Ministero della sanità pubblicato nella Gazzetta

Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 102 del 4 maggio 2001.

Premesso ciò, si provvede, inoltre, a fornire i seguenti chiarimenti relativamente alla

procedura da seguire e riguardo la documentazione da presentare in allegato ad ogni

variazione richiesta.

Il responsabile dell’immissione in commercio è tenuto ad inviare al Ministero della

salute - Ufficio A.I.C. - Viale della Civiltà Romana, 7 - 00144 Roma, una domanda per

ogni modifica richiesta, allegando la ricevuta originale del versamento individuato

nell’allegato 2 annesso al decreto del Ministro della sanità del 22 dicembre 1997

(Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 33 del 10 febbraio 1998).

Qualora si vogliano apportare più modifiche ad un medicinale omeopatico, si deve

presentare una notifica per ogni modifica desiderata e ciascuna notifica deve

contenere un riferimento alle altre presentate.

La notifica dovrà essere accompagnata dalla dichiarazione a firma originale del legale

rappresentante della società richiedente, riguardante l’avvenuta ottemperanza al

pagamento previsto dall’art. 85, comma 34 della legge n. 388/2000, e dall’art. 52,

comma 13 della legge n. 289/2002.

Inoltre, la notifica dovrà contenere in allegato tutta la documentazione prevista dalla

normativa nazionale e comunitaria in vigore (Regolamento (CE) n. 542/1995 e

successive variazioni) e dalle specifiche linee guida (Notice to Applicants - A Guideline

on dossier requirements for type l variations - novembre 1999, ecc.) relativamente

alla tipologia di variazione richiesta (tipologia di variazione - razionale della richiesta -

condizioni da soddisfare - documentazione da presentare), nonché la dichiarazione di

responsabilità, a firma del legale rappresentante sulla veridicità dei dati presentati.

La variazione si intende accordata decorsi novanta giorni dalla data di presentazione

della notifica, qualora il Ministero della salute non si sia pronunciato entro il termine

suddetto e a condizione che le certificazioni allegate siano ancora efficaci.

331

La responsabilità si ritiene, comunque, affidata alla azienda responsabile

dell’immissione in commercio.

Si fa presente, infine, che l’azienda responsabile Dell’immissione in commercio è

tenuta a conservare presso di se copia della documentazione presentata al Ministero

della salute e tutta la documentazione relative a successive modifiche del medicinale

omeopatico. L’intera documentazione dovrà essere tempestivamente disponibile per

ogni eventuale richiesta da parte del Ministero.

332

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336

Riferimenti biografici dell’autore

Rocco Carbone, laureato in Farmacia presso L’università degli Studi di Bari nel 1976, specializzato in Scienza e Tecnologia Cosmetiche, Facoltà di Farmacia Università degli Studi di Salerno. Diplomato in Naturopatia presso la Libera Università Italiana di Naturopatia Applicata. Perfezionato in Omeopatia, Fitoterapia e Floriterapia. Diplomato in Riflesso Auricoloterapia e Fitoterapia Cinese presso l’Istituto di Medicina Tradizionale Cinese Villa Giada. Master in lettura del corpo psicosomatica, Riza Psicosomatica. Trainer in PNL, ISI-CNV Nizza e Comunicazione Analogica, Istituto di Comunicazione Analogica, Milano. Accademico Nobile Collegio Chimico Farmaceutico - Universitas Aromatariorum Urbis, Accademia Romana di Storia della Farmacia e Scienze Farmaceutiche di Roma e dell'Accademia di

Scienza Arte e Cultura - Angelica Costantiniana di Roma. Libero docente di Fitoterapia e omeopatia SMB Italia - Scuola di Medicina Bioterapia, Roma. Direttore corso di alta formazione in fiori di Bach e psicologia emozionale, Università G. Marconi di Roma. Responsabile del progetto In Natura Felicitas (progetto per la formazione e la diffusione delle discipline olistiche analogiche e della naturopatia). Impegnato attivamente alla divulgazione e applicazione delle Terapie Naturali, collabora con rinomate scuole di medicina naturale, naturopatia e con centri olistici. Autore di numerosi articoli, redazionali sulle riviste Diagnosi & Terapia, Farmacia News, Cahiers de Biotherapie, e libri nel campo della medicina naturale e fitoterapia, da ricordare: “Compendio delle terapie naturali minori”, “Fiori di Bach” e “Planta medicamentum naturae”.

I GRANDI MAESTRI DELL’ITER FORMATIVO

Alma Rodriguez, Roy Martina, Deepack Chopra, Pablo Noriega, Julian Barnard, Raffaele Morelli, Stefano Benemeglio, Marco Paret, Ricardo Orozco, Rudy Lanza, Claudia Valsecchi, Max Tetau, Cristian Boiron, Walter Masci, Leonard Mehlmauer.

Libri pubblicati 1. Carbone R. Sull’evoluzione del concetto di farmaco tra l’antichità e l’età moderna e contemporanea..Ars Grafica., Villa D’Agri, Potenza,

2003. 2. Carbone R Compendio delle terapie naturali minori. Edizione ED srl, Roma, 2004. 3. Carbone R Fiori di Bach, Capire l’essenza delle emozioni per vivere meglio. Edizione ED srl, Roma, 2006. Edizione esaurita non in

commercio. 4. Carbone R. Planta medicamentum naturae – Aromaterapia, gemmoterapia e fitoterapia, Dibuono edizioni srl, Villa d’Agri (PZ),

nuova edizione 2008. 5. Carbone R. Monografie delle tipologie dei fiori di Bach. Pilgrim Edizioni, Aulla (MS), 2009. 6. Carbone R. lettura del corpo psicosomatica in chiave olistica. Pilgrim Edizioni, Aulla (MS), 2009. 7. Carbone R. Tecnica di preparazione dei galenici omeopatici. Pilgrim Edizioni, Aulla (MS), 2010. 8. Carbone R. Fiori di Bach. Pilgrim Edizioni, Aulla (MS), 2010. 9. Carbone R. Naturopatia – Principi e concetti fondamentali. Pilgrim Edizioni, Aulla (MS), 2010. 10. Carbone R. e al. Verso l’alto - Raccolta antologica di autori vari. Pilgrim Edizioni, p. 112-135. Aulla (MS), 2010. 11. Carbone R. Reattività individuali agli alimenti e alle sostanze chimiche. (Rivisitazione del concetto di intolleranze alimentari).

Dibuono edizioni srl, Villa d’Agri (PZ), 2012.

Rocco Carbone - www.naturafelicitas.it - [email protected] - Tel.: 333/1479138 - 0975/353017

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