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Autorizzazione Trib. N. 6/98 del 13.1.98 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46 Art. 1, c. 1 - DCB RM) Direttore Responsabile Ing. Fabrizio Marafini Stampa Palombi & Lanci S.r.l. -Tipografia -Via Maremmana Inf. Km. 0,500 (Villa Adriana) -Tivoli numero 3 2007 In questo numero Editoriale Anna Maria Tarantola Rosario Corso L’evoluzione del mercato del leasing italiano Le analisi di Vigilanza sugli operatori di leasing Antonio Lo Monaco Leasing e investimenti Beatrice Tibuzzi e Elisa Quinto Progetto OMI leasing Assilea: la scheda OMI Gianluca De Candia, Massimo Curatolo, Maurizio Festa e Alessandro Stramaglia Responsabilità civile da incidenti stradali Francesco Cavazzana Convegno Leaseurope 2007 ad Edimburgo Beatrice Tibuzzi La demo animata della BDCR Francesco Pascucci Pillole dalla Rassegna Stampa Leasing Emiliano Bellini Vita Associativa Riunioni Circolari 3 4 11 18 22 29 33 35 37 45 46 47 Pareri 49 Calendario Formazione Allegato al presente numero il “Rapporto sul Leasing 2006” 50

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AutorizzazioneTrib.N.6/98del13.1.98

PosteItalianeS.p.A.SpedizioneinAbbonamento

PostaleD.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004n.46Art.1,c.1-DCBRM)

DirettoreResponsabile

Ing.FabrizioMara1ni

StampaPalombi&

LanciS.r.l.-Tipogra1a-ViaMaremmanaInf.Km.0,500(VillaAdriana)-Tivoli

numero

32007

In questo numeroEditoriale

Anna Maria Tarantola

Rosario Corso

L’evoluzione del mercato del leasing italiano

Le analisi di Vigilanza sugli operatori di leasingAntonio Lo Monaco

Leasing e investimentiBeatrice Tibuzzi e Elisa Quinto

Progetto OMI leasing Assilea: la scheda OMIGianluca De Candia, Massimo Curatolo,Maurizio Festa e Alessandro Stramaglia

Responsabilità civile da incidenti stradaliFrancesco Cavazzana

Convegno Leaseurope 2007 ad EdimburgoBeatrice Tibuzzi

La demo animata della BDCRFrancesco Pascucci

Pillole dalla Rassegna Stampa LeasingEmiliano Bellini

Vita Associativa

Riunioni

Circolari

3

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Pareri 49

Calendario Formazione

Allegato al presente numero il “Rapporto sul Leasing 2006”

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Direttore Responsabile: Fabrizio Marafini

Coordinatore Editoriale: Alessio Macrì

Comitato di Redazione: Gianluca De Candia, Francesco Pascucci, Beatrice Tibuzzi

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Abbonamenti e pubblicità: [email protected]

Hanno collaborato a questo numero: Emiliano Bellini, Francesco Cavazzana,Massimo Curatolo, Maurizio Festa, Antonio Lo Monaco, Danila Parrini, Elisa Quinto,Alessandro Stramaglia, Anna M. Tarantola

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numero 3 - giugno 2007

EDITORIALE

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Rosario CorsoPresidente Assilea

Arbitri e giocatori;Vigilanza e vigilati:hanno gli stessi obietti-vi ? Personalmente, ho

sempre pensato che solo i gio-catori che non sanno giocarehanno bisogno di regole confu-se o di arbitri incapaci, così da

compensare la minore abilitànel gioco con la furbizia deipropri comportamenti.Parimenti, una Vigilanza atten-ta ed intelligente ha gli stessiidentici interessi degli opera-tori vigilati: tutti hanno comeobiettivo una redditività cre-scente e solida nel tempo. E’con questa convinzione chel’Associazione e gli operatoridel leasing hanno da semprecollaborato con trasparenza

con la Banca d’Italia ed il suc-cesso del nostro prodotto inItalia (che, come ammessodalla stessa Dott.ssa Tarantola,Responsabile della Vigilanza, èun mercato leasing certamen-te molto più regolamentatoche all’estero) è la prova pro-vata che vigilanza e svilupposono termini ben compatibilifra di loro.Ed è in questo contesto di col-laborazione che va inquadratala gradita partecipazione dellaDott.ssa Tarantola e del Dott.Lo Monaco al convegno orga-nizzato da Assilea per laPresentazione del RapportoAnnuale del Leasing; una pub-blicazione ogni anno più riccae esaustiva, che troverete inallegato a questo numero deLa Lettera di Assilea, nel qualesono pubblicati anche i testiintegrali dei due interventidegli esponenti di Bancad’Italia.Il fatto che l’arbitro si esprimacon il fischietto e che quindi iltono dei messaggi sia sempremolto diretto, franco, talvoltaquasi duro, è nella natura delruolo che ricopre. Quello checonta è che l’arbitro - cometutti i giocatori “seri” - vuoleuna bella partita in cui vinca ilmigliore!

Arbitri egiocatori

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La Lettera di Assilea

VIGILANZA

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IntroduzioneL’industria del leasingsarà a breve interessatada rilevanti mutamenti

normativi eoperativi. Sitratta di inno-vazioni digrande impat-to per il siste-ma; ne saran-no influenzatila struttura, ilmodo di ope-rare, l’organizzazione degliintermediari. Si aprirannonuovi spazi operativi, si accen-tuerà la necessità di rilevare,misurare e gestire con effica-cia le varie tipologie di rischio.In Italia, Francia e Spagna l’at-tività di leasing finanziario èsottoposta a forme di supervi-

sione; in Germania, inInghilterra e negli Stati Uniti,l’attività, essendo assimilata aquella di tipo “commerciale”,non è assoggettata a regole di

Vigilanza o loè solo se svol-ta diretta-mente dalleb a n c h e .L’esigenza die v i t a r edistorsioni epratiche dia r b i t r a g g i

regolamentari in un contestodi crescente integrazione deimercati è alla base dell’evolu-zione normativa in atto, voltaa recepire standard internazio-nali e norme comunitarie(Accordo di Basilea, Direttivecomunitarie, Nuovi principicontabili internazionali

IAS/IFRS).Il nuovo impianto normativo sicaratterizza per un approcciosostanziale che prescinde daaspetti definitori e focalizzal’attenzione sui rischi - crediti-zi e commerciali - connessi allediverse tipologie di attività.Il mercato italiano del leasingè al terzo posto in Europa intermini di dimensioni, dopoquello britannico e tedesco eprima di quello francese e spa-gnolo; svolge un ruolo non tra-scurabile nel finanziamentodegli investimenti.La nuova normativa, se da unlato introdurrà rigorose regoleprudenziali da osservare, dal-l’altro aprirà nuovi spazi ope-rativi consentendo, ad esem-pio, di realizzare nuove tipolo-gie di prodotto sperimentate inaltri ordinamenti. L’ingresso in

Ci saranno inno-vazioni di grandeimpatto nel siste-ma del leasing“ “

L’evoluzione delMercato delleasing italiano

Dott.ssa Anna Maria TarantolaDirettore Centrale per l’Area VigilanzaCreditizia e Finanziaria - Banca d’Italia

Intervento della Dott.ssa Anna Maria Tarantola al ConvegnoAssilea tenutosi a Roma il 12 giugno 2007

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numero 3 - giugno 2007

VIGILANZA

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Italia di operatori esteri el’ampliamento della proiezio-ne internazionale dei maggio-ri gruppi italiani potrannofavorire una progressiva“osmosi” delle culture delleasing, valorizzando i know-how specifici di prodotto e lebest-practice internazionali.

Il quadroregolamentareAlla fine del 2006 sono

state poste le premesseper una revisione del-

l’impianto regolamentare chedisciplina gli intermediarifinanziari dell’Elenco specialetra cui si annoverano le socie-tà di leasing. La Direttiva2006/48/CE (CRD) con cuiviene data concreta attuazio-ne, nell’Unione Europea, alnuovo accordo internazionalein materia di adeguatezzapatrimoniale prevede per que-sta categoria di operatori unsistema di vigilanza “equiva-lente” a quello delle bancheche si basa su tre “pilastri”:- dotazione patrimoniale mini-

ma idonea a fronteggiare irischi di credito, di mercato eoperativi. A tal fine è con-templata la possibilità per gliintermediari di usare meto-dologie via via più sofisticate

in funzione delle dimensioni,complessità e capacità orga-nizzative degli stessi; in par-ticolare, lemetodologiebasate suirating interni( I n t e r n a lRating Based,IRB), che con-sentono dic a l c o l a r el’esposizioneal rischio dicredito mediante sistemiinterni di valutazione dellecontroparti, sono indirizzateagli operatori più evoluti eimplicano l’avvio di un pro-cesso di valutazione da parte

della Banca d’Italia;- determinazione da parte

degli operatori di un capitalee c o n o m i c ointerno ade-guato a fron-teggiare anchei rischi noncoperti dalprimo pilastro;l’Autorità divigilanza veri-fica l’adegua-tezza e la fun-

zionalità del processo;- obblighi di informativa pub-

blica sull’adeguatezza patri-moniale, esposizione ai rischie organizzazione per favorireil controllo da parte del mer-

Possibilità pergli intermediaridi usare metodo-logie via via piùsofisticate

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cato.La nuova normativa prudenzia-le, per la quale è in corso laprocedura di consultazione,entrerà in vigore all’inizio del2008.Il processo di convergenza trala disciplina delle banche equella delle finanziarie è statogià avviato con la recente ridu-zione (dal 60 al 40 per centodel patrimonio) del limite indi-viduale di fido.L’assoggettamento delle finan-ziarie a un regime prudenzialeequivalente a quello delle ban-che non comporterà una pienaassimilazione delle due cate-gorie di intermediari; solo lesocietà finanziarie che ricorra-no al pubblico risparmio saran-no sottoposte ad un coefficien-

te di solvibilità analogo a quel-lo delle banche (8 per centodell’attivo ponderato per ilrischio di credito); requisitipiù contenuti saranno previstiper le altre società (6 percento) e per quelle apparte-nenti a gruppi bancari (riduzio-ne di un quarto della sommadei requisiti di credito, opera-tivi e di mercato).La nuova normativa comporte-rà anche vantaggi, ad esempioin termini di riduzione delcosto dell’indebitamento comeeffetto della possibilità ricono-sciuta alle banche di attribuireuna ponderazione ridotta alleesposizioni verso gli interme-diari finanziari sottoposti aforme di vigilanza prudenzialeequivalenti.

Le nuove disposizioni in mate-ria di secondo pilastro, che siapplicheranno a partire dallaprimavera 2009, si articolanoin due fasi:- definizione di una strategia e

attuazione di un processointerno di determinazionedell’adeguatezza patrimonia-le attuale e prospettica(Internal Capital AdequacyAssessment Process, ICAAP)con riferimento a tutti i rischinon regolati dal primo pila-stro;

- processo di revisione e valu-tazione prudenziale(Supervisory Review andEvaluation Process, SREP)svolto dall’Autorità di vigi-lanza. Quest’ultima verifical’affidabilità e la coerenzadei risultati dell’ICAAP, for-mula un giudizio complessivosull’intermediario e attiva,ove la situazione lo richieda,le opportune misure corretti-ve.

La normativa enfatizza il ruolocentrale del patrimonio nelfronteggiare i rischi aziendali eprende atto della difficoltà,per il regolatore, di definireprecise modalità di misurazio-ne delle svariate tipologie dirischio, nelle multiformi moda-lità in cui esse si manifestanonell’attuale contesto di merca-to.

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I singoli intermediari sono,pertanto, responsabilizzati adefinire, in autonomia, un pro-cesso per determinare il capi-tale interno complessivo ade-guato a fronteggiare tutti irischi rilevanti cui essi possanoessere esposti. Oltre ai rischidi credito, di mercato e opera-tivi, già considerati nell’ambi-to del primo pilastro, gli inter-mediari dovranno individuaretutti gli altri rischi di rilievo:ad esempio, di reputazione, ditasso di interesse sull’interobilancio, di concentrazione delportafoglio crediti per settorieconomici o aree territoriali, eancora quelli derivanti dallecartolarizzazioni e quelli con-nessi all’inefficacia delle tec-niche per la mitigazione delrischio.E’ un approccio veramenteinnovativo che richiede, specieper le società finanziarie, uncambio culturale oltre cheorganizzativo; comporta unamaggiore consapevolezza deirischi assunti.In ogni caso, l’individuazione ela “calibratura” delle piùappropriate metodologie divalutazione dei rischi potràformare oggetto di confrontotra la Vigilanza e l’Industria.La responsabilità di tale pro-cesso è rimessa agli interme-diari. In concreto, essi saranno

chiamati a redigere un reso-conto - da trasmettere periodi-camente alla Vigilanza - conte-nente sia elementi conoscitivi,sia un’autovalutazione del pro-cesso interno di misurazionedel patrimonio, che identifichile aree di miglioramento, leeventuali carenze del proces-so, le azioni correttive daporre in essere, la pianificazio-ne temporale delle stesse.Anche alla luce ditale resoconto, laBanca d’Italiaesaminerà lasituazione tecni-ca dei soggettivigilati sulla basedi un sistema dianalisi aziendale icui principi fon-damentali verran-no previamentepubblicizzati.Numerosi sono gliinterventi corret-tivi che la Banca d’Italia potràrichiedere agli intermediari.Essi possono estendersi finoall’imposizione di requisitipatrimoniali aggiuntivi, ove lasituazione lo richieda. Verrà inogni caso applicato il principiodi proporzionalità, che consen-tirà di graduare ampiezza eprofondità dell’azione dellaVigilanza in funzione dellanatura, dimensione e comples-

sità dei singoli intermediari.Le nuove disposizioni avrannouna rilevante portata innovati-va anche per l’Organo diVigilanza. La Banca sta infattiridefinendo le modalità diesercizio dei controlli con gliobiettivi di razionalizzare l’at-tività secondo un approccioconsolidato e basato sullevarie tipologie di rischi, raffor-zare l’omogeneità di metodi di

analisi e criteri divalutazione, dareconcreta attua-zione al principiodi proporzionali-tà.Un cenno, infine,alle previsionidel terzo pila-stro. La Vigilanzaha predispostoappositi quadrisinottici, in cuisono classificatele informazioni di

carattere quantitativo e quali-tativo che gli intermediaridevono rendere pubblici. Talemodalità accresce la traspa-renza e la comparabilità deidati, contiene gli oneri per gliintermediari connessi con l’in-dividuazione delle informazio-ni da fornire, garantisce mag-giori condizioni di parità com-petitiva.

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Le nuovedisposizioni

avranno unarilevante por-tata innovati-va anche perl’Organo diVigilanza

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Da prime stime condotte sul-l’impatto dell’applicazione delprimo pilastro, emerge che suun totale di 48 società di lea-sing che trasmettono le segna-lazioni di vigilanza, 13 aziende- la maggior parte delle qualiappartenenti a gruppi bancariitaliani o esteri - presentereb-bero deficit patrimoniali.Attualmente le società dell’in-tero elenco speciale presenta-no un solvency lievementeinferiore alla soglia del 6 percento; il lasso temporale cheintercorre fino all’entrata invigore delle nuove regole pru-denziali dovrà essere utilizzatoper attuare opportune misuredi rafforzamento patrimoniale.

L’evoluzioneoperativaLa locazione finanziaria

costituisce una levaimportante per il sostegno

delle imprese, in particolare diquelle di medie dimensioni: al31 dicembre u.s. i crediti dileasing erano pari a poco menodi un quinto dello stock difinanziamenti a medio e lungotermine complessivamenteerogati alle imprese da partedel sistema bancario. Il 56 percento del mercato - conside-rando le consistenze di finan-ziamenti di leasing - fa capo adintermediari finanziari facentiparte di gruppi bancari italia-ni.Rispetto ad altre forme di pre-

stiti a medio-lungo termine, illeasing presenta per la cliente-la affidata alcuni vantaggi:copertura dai rischi di obsole-scenza dei beni locati, possibi-le smobilizzo di investimenti econseguente reimpiego dirisorse finanziarie.Per gli intermediari, un impor-tante vantaggio risiede nellacelerità ed efficacia nelle azio-ni di recupero; la conservazio-ne della proprietà dei benilocati rende, infatti, agevoleinterrompere il rapporto con ildebitore inadempiente e pro-cedere al recupero in vistadella riallocazione del bene.Questi aspetti - coniugati conla periodicità dei canoni, unappropriato valore di riscattodel bene e soprattutto con la

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prestazione di servizi aggiunti-vi al finanziamento - sono allabase del successo della formu-la del leasing.Nel 2006 il volume complessivodi crediti ero-gati da tuttigli operatoridel settore ècresciuto del13 per cento.T r a i n a n t econtinua adessere il com-parto immobi-liare, che perle finanziarie è cresciuto del17 per cento e rappresenta oraquasi il 60 per cento del totaledei crediti erogati in forma dileasing. Positivi tassi di cresci-ta ha registrato anche il lea-sing di beni strumentali con-nesso a rinnovi delle attrezza-ture industriali (+11 per cento)e quello aeronavale (+31 percento).La concorrenza si è accentua-ta, come dimostrano i segnalidi riduzione, nel tempo, deimargini unitari; gli operatorireagiscono arricchendo l’offer-ta di nuovi prodotti e servizi,aumentando il ricorso allefigure di agenti in attivitàfinanziaria per la distribuzionedei prodotti, ampliando il tar-get di clientela. La domanda dileasing proveniente dalla

Pubblica Amministrazione èormai un dato; primi rilevantiesempi riguardano il compartodella Sanità.Si osservano sviluppi nel lea-

sing “operati-vo”, cui siassocia unrischio com-m e r c i a l eoltre chefinanziario,che richiedepertanto nonsolo una valu-tazione del

merito creditizio della contro-parte ma anche una più atten-ta analisi dell’evoluzione del

mercato del bene locato.Il crescente peso del leasingimmobiliare, l’allungamentodella durata media delle ope-razioni, lo sviluppo in settorirelativamente nuovi, il mag-gior ricorso a canali distributi-vi esterni possono costituireaspetti di vulnerabilità se nonattentamente presidiati. Leopportunità vanno colte conuna contestuale, accuratavalutazione dei nuovi rischi.Il richiamo è, dunque, alla con-sapevolezza da parte degliintermediari, ad ogni livellogerarchico, della centralitàdell’organizzazione aziendalee del sistema dei controlli

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La concorrenzasi è accentuata,come dimostrano isegnali di riduzio-ne, nel tempo

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interni. Su tali tematiche laBanca d’Italia ha già da temposollecitato l’attenzione del-l’industria: i principi generalicontenuti nelle istruzioni divigilanza emanate nel 1998 perbanche egruppi ban-cari sonostati con-fermati eda d a t t a t i ,nel 2002,alle specifi-cità delles o c i e t àfinanziarie.M a g g i o r eattenzionedeve essereriservata alpresidio deic a n a l idistributivi esterni che vannoassumendo un ruolo semprepiù rilevante nell’erogazionedei finanziamenti di leasing:gli intermediari devono garan-tire che il comportamento deisoggetti che si interpongonotra finanziatore e clientelasiano sempre improntati acanoni di correttezza e traspa-renza.Le analisi di vigilanza eviden-ziano una redditività tenden-zialmente flettente e in mediapiù contenuta rispetto ad altrisettori di finanziamento, un

lieve deterioramento dellaqualità degli attivi e del sol-vency. Approfondimenti con-dotti sugli assetti organizzativirivelano come debolezze red-dituali e scadente qualità del

po r ta fo -glio credi-ti siriscontra-no piùfrequen-tementein organi-smi che,pur facen-ti parte dig r u p p ibancar i ,n o ndispongo-no dic h i a r e

linee strategiche, efficacisistemi di gestione dei rischi e,più in generale, di un sistemadei controlli interni adeguatoall’operatività svolta.

ConclusioniLa prossima introduzionedelle regole di “Basilea 2”comporterà la rilevazione

e la misurazione di tutti i rischiaziendali, con particolare rife-rimento a quelli operativi,assai rilevanti nel comparto

del leasing.Le regole del secondo pilastrostimoleranno gli intermediariad affinare la capacità di auto-valutazione dei rischi e di defi-nizione delle conseguenti stra-tegie aziendali.La disciplina di mercato indur-rà gli operatori a fornire alpubblico una rappresentazionepiù trasparente della propriasituazione tecnica complessivae, più in generale, del proprioposizionamento sul mercato.La possibilità di comparazionedei dati che ne deriva accre-scerà l’efficienza del mercatomedesimo.L’approccio di Vigilanza, nel-l’applicazione delle nuoveregole, sarà ispirato a principidi proporzionalità che consen-tiranno di tener conto dellanatura, dimensione e comples-sità dei singoli intermediari. LaVigilanza è aperta al dialogocon l’industria del leasing peraffrontare le eventuali diffi-coltà di attuazione della nuovanormativa, analizzare insiemele tendenze evolutive del mer-cato e l’emergere di nuovirischi. E’ però compito eresponsabilità degli operatorisaper cogliere le opportunità efronteggiare le sfide nel rispet-to del principio generale dellasana e prudente gestione.

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Le regole del secon-do pilastro stimole-ranno gli intermediariad affinare la capacitàdi autovalutazione deirischi e di definizionedelle conseguentistrategie aziendali

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IntroduzioneSignori, ho articolato que-sto mio intervento inschede sintetiche per dare

contenuto immediatamenteoperativo ai messaggi diVigilanza ora indirizzativi.Propongo spunti di riflessionesu alcuni profili - posiziona-mento strategico, rischiositàdel credito, redditività emodalità distributive - cheritengo maggiormente rilevantinelle connotazioni del merca-to.Le considerazioni che svolgoemergono dall’elaborazionedei dati che Voi stessi inviatealla Banca d’Italia. Ed è pro-prio sui “dati” - e sulla rilevan-za delle “informazioni” da essidesumibili - che voglio soffer-marmi con un richiamo all’at-

tenzione che deve essere postasulla loro affidabilità.Sui dati operativi fondate lescelte di gestione; sulle analisidelle tendenze e di posiziona-mento competitivo basateinvece lescelte strate-giche dimedio elungo termi-ne. La Bancad’Italia operauna primavalutazionedella situa-zione tecnicadegli intermediari sulla basedella rappresentazione da essifornita nelle segnalazioniperiodiche.La Vigilanza dedica risorse allaverifica di coerenza dei datisegnaletici; gli intermediari,

dal canto loro, devono essereconsapevoli che le segnalazioninon rappresentano un costoconnesso ad un adempimentoperiodico: costituiscono, piut-tosto, un bacino di informazio-

ni cui far ricorsonella gestioneaziendale. Dellarilevanza di taliaspetti Assilea hada tempo dimo-strato di essereavvertita, colla-borando - nel-l’ambito del“ C o m i t a t o

Interfinanziario” - con la Bancad’Italia nella ricerca dellesoluzioni più idonee per la cor-retta ed efficiente interpreta-zione dei fenomeni indagati.Ora tale Comitato ha intrapre-so i lavori cui partecipano

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Le analisi diVigilanza suglioperatori di leasing

Dott. Antonio Lo MonacoServizio Vigilanza sull’Intermediazione Finanziaria - Banca d’Italia

La Vigilanzadedica risorsealla verifica dicoerenza deidati segnaletici

“ “Intervento del Dott. Antonio Lo Monaco al Convegno Assileatenutosi a Roma il 12 giugno 2007

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esponenti delle maggiori socie-tà di leasing volti a recepirenelle segnalazioni i nuovi prin-cipi contabili internazionali ele informazioni necessarie percostruire i nuovi requisiti pru-denziali che qualificheranno ipresidi della vigilanza “equiva-lente”. In prospettiva, lesegnalazioni di vigilanza delledue categorie di operatori delsettore (società dell’elencospeciale e banche) verrannorazionalizzate e rese più omo-genee.

Gli operatori di leasing -aspetti strutturaliLe società di leasing ex art.

107 TUB sono 50. La mag-gior parte è inserita in

gruppi bancari (italiani o este-ri) e risulta iscritta nell’elencospeciale dalla prima metàdegli anni ’90. Il trend osserva-to nell’ultimo quinquennioesprime una riduzione nettadel numero di operatori finan-ziari (-25 per cento), interes-sati da razionalizzazioni con-nesse ad alleanze e fusioniintervenute tra i relativi grup-pi bancari di appartenenza esospinte dal crescente livellodi concorrenza del settore.In termini di struttura del mer-cato - considerando tutti gli

intermediari che vi operano(banche e finanziarie) - lesocietà dell’elenco specialedetengono la parte prevalentedell’erogato (71 per cento)(grafico n. 1). Tra i primi 15operatori - cui è ascrivile il 67per cento del mercato nazio-nale - 9 sono società finanzia-rie (quota del 44 per cento) e 6sono banche (23 per cento); diqueste ultime, 5 (che detengo-no il 21 per cento del mercato)derivano dalla “trasformazio-ne” di finanziarie in preceden-za iscritte nell’elenco specia-le.La presenza dei gruppi bancariitaliani nel leasing è rilevante(quota di mercato pari all’82per cento; grafico n. 2); scelte

storiche legate alla specializ-zazione dell’attività di leasinghanno determinato la costitu-zione, nell’ambito di tali grup-pi, di società finanziarie dedi-cate (quota del 56 per cento).Le peculiari metodologie digestione del “rischio bene” -diverse da quelle per il rischiodi credito - richiedono, infatti,competenze che maggiormen-te sono state sviluppatemediante organismi separati.Una simile scelta organizzativadi tipo “divisionale”, in con-creto, si è rivelata utile ancheperchè ha facilitato il monito-raggio della complessiva effi-cienza della gestione; in orga-nismi multi-prodotto, invece,è oggettivamente più difficol-

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toso realizzare una contabilitàindustriale per ciascuna lineadi prodotto.Gli intermediari sono caratte-rizzati da marcate connotazio-ni specialistiche non solo intermini organizzativi ma ancheoperativi: in particolare, tra le48 società di leasing ex art.107 TUB che trasmettonosegnalazioni statistiche laparte prevalente (in medial’88 per cento) dell’attivo dibilancio al 31.3.07 è costituitoda crediti di leasing; in pochicasi (4 aziende) si osserva unadiversificazione verso altreforme tecniche, in specie fac-toring, ove si riscontra la pre-senza di fattori di complemen-tarietà individuabili nei conso-

lidati rapporti di conoscenzainstaurati con le imprese clien-ti.L’attualità della scelta orga-nizzativa specialistica è con-fermata anche dalla circostan-za che gli intermediari del-l’elenco speciale che hannoottenuto la “trasformazione”in banca (5 a partire dal 1999)hanno continuato, di fatto, adoperare con analogo approcciosullo specifico mercato delleasing.Le maggiori banche specializ-zate nel leasing derivano dalla“trasformazione” di interme-diari precedentemente iscrittinell’Elenco speciale. In talicasi i vantaggi attesi dagliintermediari sono, storicamen-

te, costituiti da potenzialirisparmi nel costo dell’indebi-tamento (grazie alla possibilitàdi accedere al mercato inter-bancario dei depositi e diemettere obbligazioni), da unamaggiore visibilità sul mercatonazionale e da più ampie possi-bilità operative. Con il varodella “vigilanza equivalente”sulle società finanziarie, levalutazioni circa i vantaggidella licenza bancaria diver-ranno più articolate.

Volumi operativi del mercatoRafforzando la tendenzadegli ultimi anni, nel2006 il volume complessi-

vo di crediti erogati da tutti glioperatori di leasing è cresciutodel 13 per cento. La crescita èstata significativa nonostantela stasi subita nel terzo trime-stre del 2006 in relazione alleincertezze normative connessealla versione iniziale del D.L.223/06 (avente ad oggetto larevisione della normativafiscale nel settore immobilia-re).Il leasing continua ad esseresospinto dal comparto ”immo-biliare”, che per le finanziarieè cresciuto del 17 per cento erappresenta più della metà deicrediti di leasing da esse ero-

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gati (grafico n. 3). A confermadella ripresa che sta interes-sando il settore industriale, sisono registrati elevati tassi dicrescita anche nel leasing dibeni strumentali (connesso arinnovi delle attrezzatureindustriali).La durata media dei contrattisi è elevata da 3,5 a 4,4 annisia per la crescente incidenzadel leasing immobiliare sia pereffetto di recenti innovazioninormative fiscali (nel compar-to immobiliare la riforma“Tremonti” del 2005 ha intro-dotto una durata minima deicontratti di leasing pari a 15anni). L’allungamento del-l’orizzonte temporale deifinanziamenti (grafico n. 4) el’eventualità di una deflazionedei prezzi sul mercato immobi-liare costituiscono elementiche di per sé aumentano larischiosità delle esposizionicreditizie e che devono essereconsiderati dagli intermediari.Proprio in tale ambito si iscrivela recente iniziativa di Assileaper la realizzazione, in colla-borazione con Nomisma, di unaricerca nel leasing immobiliaree, in collaborazione conl’Agenzia del Territorio, di un“osservatorio” nazionale delmercato immobiliare.Per sostenere e adattarsi alladomanda di finanziamenti le

società vigilate, nell’ultimotriennio, hanno modulato leproprie condizioni di offerta:è in crescita la quota di con-tratti con formule di tasso indi-cizzato (85 per cento del tota-le a fine 2006, +8 p.p. rispettoal 2003);è in aumento la quota di finan-ziamenti a clientela residentenel Centro Sud Italia.Una specifica osservazione variservata alla cartolarizzazionedei crediti. Sugli sviluppi ditale tecnica negli incontri con imaggiori operatori rilevo undiverso “sentire”.Le società di leasing hannofatto un crescente e rilevantericorso ad operazioni di carto-larizzazione ai sensi della

legge 130/99, esclusivamentesu crediti in bonis per approv-vigionarsi a costi competitivi;in particolare nel quadriennio2003-2006 sono stati cartola-rizzati crediti per complessivi€ 33 mld., pari in media al 16per cento degli impieghi azien-dali.Tale scelta ha già avuto unimpatto in termini di una mag-giore trasparenza complessivadelle informazioni rese al mer-cato, in particolare sulla capa-cità degli intermediari di gesti-re i propri rischi. Gli strumentiattraverso i quali vengono resetali informazioni sono, oltre aidocumenti di bilancio, i giudiziassegnati dalle agenzie dirating sulle ABS emesse a fron-

VIGILANZA

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te delle citate cartolarizzazio-ni. Tali giudizi rivengono darapporti continuativi che lestesse agenzie intrattengonocon gli intermediari e checostituiscono un riferimentoanche per la Vigilanza.Crescente è l’attenzione che laBanca d’Italia richiede agliintermediari nella funzione di“servicer” nelle operazioni dicartolarizzazione. Particolarerilievo, in tale ambito, assu-mono i rischi - inquadrati nel“secondo pilastro” - che per-mangono in capo ai soggettioriginator che fornisconoforme di “credit enhance-ment”.Le operazioni di cartolarizza-zione in corso di svolgimento

gestite, in qualità di servicer,da società di leasing che svol-gono la funzione di recupero sucrediti da esse stesse originatisono n. 33 (gli asset residui al31.12.06 ammontano a € 17mld.).

Rischiosità dei crediti, requi-siti prudenziali e redditivitàdelle società di leasingNel 2006 la qualità del

credito erogato dallesocietà di leasing ex art.

107 TUB ha evidenziato segna-li di lieve peggioramento inrelazione all’incremento deicrediti aventi ritardi nei paga-menti superiori a 120 giorni: i

nuovi crediti scaduti hannoinciso per il 4,1 per cento deinuovi finanziamenti (3,7 percento nel 2005).Sostanzialmente invariato,invece, il flusso dei nuovi cre-diti entrati in sofferenza: taliposizioni hanno inciso per l’1,5per cento sui crediti erogatinel 2006 e per lo 0,8 per centodei crediti in bonis in essere al31.12.05. Considerando i datidi stock l’incidenza delle sof-ferenze sugli impieghi è attual-mente pari al 2 per cento.Il grado di concentrazione delportafoglio crediti delle socie-tà di leasing è generalmenteridotto. Nell’ottica del pro-gressivo allineamento delladisciplina delle finanziarie aquella definita per le banche, ilimiti alla concentrazione deirischi convergeranno versoquelli già stabiliti per le ban-che. Il limite individuale èstato ridotto, a partire da que-st’anno, dal 60 al 40 per centodel patrimonio di vigilanza. Lesocietà di leasing che presen-tano debordi al 31 marzo 2007sono 7; in base ai piani di rien-tro sottoposti alla Vigilanza leattuali posizioni eccedenti(complessivamente 15) verreb-bero per lo più riassorbiteentro il primo semestre delcorrente anno grazie ad un raf-forzamento patrimoniale

VIGILANZA

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attuato dalle capogruppo ban-carie sulle proprie controllate.A fine 2006 il rapporto trapatrimonio di vigilanza (alnetto delle forme di sostegnofornite in operazioni di carto-larizzazione) e attivo pondera-to per il rischio di credito -indice che approssima il “sol-vency” - è pari, per le societàdi leasing, al 5,9 per cento; lalieve flessione (-0,4 p.p.)rispetto al 2005 deriva dallagià descritta crescita dei volu-mi operativi osservata nell’an-no. La marginalità dello sco-stamento rispetto al parame-tro minimo del 6 per cento cheverrebbe fissato per le societàfinanziarie non appartenenti agruppi bancari non deve tutta-via esimere gli intermediaridall’adottare concrete azioniper un pronto e congruo ade-guamento. Inp r o p o s i t ooccorre sempreaver presente ilconcorso deirischi diversi daquelli di credi-to che gravanosull’operativitàaziendale e chegli intermediarisono chiamati aident i f icare,misurare e gestire.Nel 2006 le società finanziarie

hanno realizzato un risultatoeconomico in miglioramento,con un utile netto di € 0,4 mld.(+7 per cento rispetto al 2005)e una “capacità di reddito” -ricostruita secondo criteri diVigilanza - in crescita del 14per cento. In particolare, ilmargine d’interesse si è eleva-to rispetto al 2005 dell’8 percento in relazione al maggioreincremento degli interessi atti-vi - legati ai crescenti volumidi crediti erogati - rispetto aquello dei costi della provvi-sta. I ricavi della gestionedenaro hanno più che bilancia-to il lieve incremento dellerettifiche di valore per rischi dicredito.La redditività lorda delle risor-se amministrate - quale rap-porto tra risultato lordo digestione e la media delle risor-

se amministrateche misura quan-to ha reso ognieuro amministra-to, proprio e diterzi, dedotte lecomponenti dicosto ad eccezio-ne del prelievofiscale - è lieve-mente cresciutasu base annua(+0,03 p.p.) atte-

standosi all’1 per cento.Indicazioni positive si rilevano

anche dal lato dell’efficienza:l’incidenza dei costi operativisi è ridotta dallo 0,9 per centoallo 0,8 per cento.L’attività di supervisione eser-citata dalla Banca d’Italiacostituisce un fattore di solle-citazione all’efficienza del cir-cuito del finanziamentoall’economia. In tale ambito lasommatoria dei risultati eco-nomici conseguiti dai singolienti vigilati dà una misura delloro livello di efficienza azien-dale il cui provento deve,però, continuare ad esserericonosciuto anche al sistemaproduttivo in termini di servizidi migliore qualità ed a costiinferiori. E’ un investimento intermini di posizionamento sulmercato e, ancor prima, direputazione.

Canali distributivi dellesocietà di leasingUn quinto dei nuovi finan-

ziamenti erogati nel2006 dalle finanziarie ex

art. 107 TUB - complessiva-mente cresciuti su base annuadel 15 per cento - è stato ero-gato tramite proprie dipenden-ze (grafico n. 5); con riferi-mento ai canali esterni, rile-vante è stato l’utilizzo di spor-telli bancari (29 per cento del

La Lettera di Assilea16

VIGILANZA

Nel 2006 lesocietà finan-ziarie hannorealizzato unrisultato econo-mico in miglio-ramento

“ “

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totale turnover), agenti in atti-vità finanziaria (22 per cento)ed esercizi commerciali (16per cento).Effettuando un raffrontorispetto al 2005 l’utilizzo delcanale dipendenze proprie hasubito una stasi.Contestualmente si è osservatoun maggior contributo deglisportelli bancari (spesso delmedesimo gruppo di apparte-nenza) e una decisa espansione

nell’utilizzo dei canali distri-butivi esterni (esercizi com-merciali e agenti in attivitàfinanziaria).Maggiore attenzione deveessere riservata al presidio dei

canali distributivi esterni per iquali transita una parte rile-vante e crescente dei nuovifinanziamenti erogati daglioperatori del leasing. Occorre:verificare che nei rapportiinstaurati con la clientelasiano garantite adeguate con-dizioni di trasparenza contrat-tuale e correttezza di compor-tamenti;monitorare i rischi di frode e dideterioramento della qualità

del credito connessi con la cre-scita dei volumi; rischi tantopiù concreti laddove i finanzia-menti siano diretti verso nuovisegmenti di mercato in prece-denza non coperti dai singoli

intermediari.Sono allo studio modifiche nor-mative tese a introdurre piùelevati standard di professio-nalità delle reti di mediatoricreditizi e agenti in attivitàfinanziaria.

ConclusioniL’incontro rientra nell’am-bito dei rapporti consoli-dati tra la Vigilanza e l’in-

dustria italiana del leasing.Credo che al di là delle “con-sultazioni” in corso per la defi-nizione della nuova normativaprudenziale, si debba più ingenerale procedere a sistema-tici approfondimenti sui temidello sviluppo del mercato edei rischi emergenti, nonché,correlativamente, della piùappropriata graduazione del-l’azione di vigilanza.Nella logica del taglio operati-vo di queste mie considerazio-ni, annoterei - in una sorta diagenda dei lavori - comuniriflessioni in tema di presidi suicanali distributivi, contratti dileasing che prevedono l’offer-ta alla clientela di servizi inno-vativi e apertura del mercatoalle controparti pubbliche chepossono rappresentare la“nuova frontiera” della vostraindustria.

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VIGILANZA

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Leasing eInvestimenti

La Lettera di Assilea

LEASING E INVESTIMENTI

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Come viene spesso preci-sato da chi fa le previsio-ni “non è tanto impor-

tante prevedere il dato pun-tuale del fenomeno in terminiquantitativi, quanto coglierneil segno di tendenza.”Ciascuno di noi, però, leggen-do questa frase pensa: “questoè vero, però se le previsioniriescono anche a cogliere ildato puntuale è sicuramentemeglio …”. Si può dire che,ragionando in termini di volu-me degli investimenti produt-tivi stimati a prezzi correntiper il primo trimestre dell’an-no, la previsione Prometeia,almeno alla sua prima applica-zione concreta con riferimentoal 1° trimestre 2007, risulte-rebbe pienamente centrata,mentre quella a prezzi costan-ti ha risentito di un andamentodell’inflazione maggiore diquello atteso, pur cogliendo ilsegno del trend.

Come abbiamo già anticipatonei precedenti numeri dellaLettera di Assilea, quest’annol’Associazione ha dato il viainsieme a Prometeia ad unesercizio di previsione trime-strale che, sulla base delleserie storiche destagionalizza-te dello stipulato leasing, degliinvestimenti produttivi mobi-liari e delle previsioni segnala-te mensilmente dagli stessioperatori del settore ad Assilea(con l’aggiunta di poche varia-bili esogene a completamentodella dinamica degli investi-menti produttivi), stima lacrescita degli investimenti neltrimestre in corso e in quellosuccessivo alla rilevazione.La previsione Prometeia-Assilea che è stata commenta-ta su un articolo pubblicatonella sezione Economia eImprese de’ Il Sole 24 Ore dilunedì 21 maggio, sulla base

del consuntivo leasing delprimo trimestre dell’anno edelle previsioni degli operatoriindicate in quel periodo, sti-mava (circa 20 giorni primadella pubblicazione del datoIstat), un proseguimento delladinamica positiva della cresci-ta degli investimenti produttivigià registrata nel corso del2006, così come anticipato dalpositivo andamento del leasingnel trimestre di riferimento.Guardando ai dati a prezzi cor-renti, la stima della variazionepercentuale degli investimentiproduttivi mobiliari nel primotrimestre rispetto all’ultimotrimestre dell’anno ha supera-to di soli 0,2 punti percentualila crescita effettiva dell’1,1%pubblicata sui conti trimestralidell’Istat dell’8 giugno (tab.1).Analogamente, la previsionesugli investimenti in macchina-ri e attrezzature ha sovrasti-

Elisa Quinto

Beatrice Tibuzzi

Dalla crescita stimata alla crescita effettiva: i risultati delprimo esercizio di Previsione Prometeia-Assilea

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LEASING E INVESTIMENTI

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mato di soli 0,2 punti percen-tuali l’1,4% di cui al dato Istate quella sugli investimenti in

mezzi di trasporto è stataancora più vicina al dato realedello 0,0% (0,1% la dinamica

stimata).Sebbene meno precise in ter-

mini di variazioni pun-tuali, le previsioni aprezzi costanti hannocomunque colto, sial’attenuazione dellacrescita rispetto aquella del trimestreprecedente (dall’1,3%del quarto trimestre2006 allo 0,1% delprimo trimestre 2007,secondo i dati ufficialiIstat), sia il segno dellavariazione. A questoproposito è interessan-te notare come le pre-visioni di consensusformulate a marzo daiprincipali istituti diprevisione intravede-vano, pur in presenzadi un possibile rallen-tamento nel primo tri-mestre, una chiusurad’anno con un incre-mento medio annuodegli investimenti del4,1% (in termini reali).Le stime e previsioni diPrometeia riferiterispettivamente al 1°ed al 2° trimestre del-l’anno, oltre ad avereanticipato la frenatadegli investimenti diinizio d’anno (specie

Dati stimati daPrometeia

var % congiunturale

1° trim 2007prezzicorrenti

prezzicostanti DeflatoreInvestimenti

strumentali 1,3 0,8di cui Macchinarie attrezzature 1,6 1,1 0,5di cui Mezzi di

trasporto 0,1 -0,2 0,3

Dati Istatvar % congiunturale

1° trim 2007prezzicorrenti

prezzicostanti DeflatoreInvestimenti

strumentali 1,1 0,1di cui Macchinari e

attrezzature 1,4 0,2 1,1di cui Mezzi di

trasporto 0,0 -0,6 0,5

Tab. 1 – Confronto tra i risultati del 1° esercizio di previsionePrometeia – Assilea e la crescita reale degli investimenti di cui aiconti trimestrali Istat pubblicati l’8 giugno 2006

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La Lettera di Assilea20

sul comparto dei mezzi di tra-sporto), sembrano anche indi-care un probabile ridimensio-namento della crescita realedel 2007 rispetto alle previsio-ni (tab. 2).Rimane ancora da mettere a

punto la previsione sui deflato-ri che risulta più complessa inquanto, da un lato, il dato dipartenza dello stipulato lea-sing è a prezzi correnti e, dal-l’altro, l’andamento di questavariabile con riferimento inparticolare agli investimentied alle sue componenti nelperiodo considerato si è carat-terizzato per una maggiorealeatorietà rispetto al datomedio osservato sull’andamen-to dell’inflazione.

I risultati di questo primo eser-cizio, ovviamente da affinaresulla base delle esperienze cheemergeranno nei vari eserciziprevisonali, sembrano dunqueconfermare la validità delmodello costruito da

Prometeia sui dati leasing peruna previsione anticipata degliinvestimenti produttivi nelnostro Paese.Che il leasing costituisca un“indicatore” fondamentaledella dinamica degli investi-menti è d’altro canto riscon-trabile in via indiretta ancheanalizzando i risultati dell’in-chiesta degli investimentidelle imprese manifatturiererecentemente pubblicatidall’ISAE. Sebbene in lieve

flessione rispetto al 2005,anche nel 2006 la frequenzadel ricorso al leasing per ilfinanziamento degli investi-menti produttivi è stata eleva-ta (35% delle imprese intervi-state), con una penetrazione

media sul volume degli investi-menti del 17% circa (fig. 1).Sebbene continuino ad esserele piccole imprese quelle chefanno maggiormente ricorso alleasing (46% dei casi, con unapenetrazione media in terminidi volumi di poco inferiore al30%) è interessante notareanche come una impresa suquattro di quelle di maggioridimensioni sia ricorsa a taletipologia di finanziamento. Danotare, inoltre, come questa

(Var.% tendenzia-li a prezzicostanti)

PrevisioniConsensus*2007

1°trim 2007Prometeia(mag 2007)

1°trim 2007Istat(giu 2007)

2°trim 2007Prometeia(mag 2007)

Totale 4,1 1,8 0,7 2,2di cui Macchinarie attrezzature - 2,4 1,5 1,4

di cuiMezzi ditrasporto

- -0,9 -3,0 -0,3

Tab. 2 – Confronto previsioni Prometeia e Consensus

(*) previsioni di Consensus, media delle previsioni fonte OECD, Ref, Commissione Europea, Prometeia

LEASING E INVESTIMENTI

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tipologia di imprese presenti,rispetto alle altre, la maggiorestabilità in termini di tasso dipenetrazione del leasing sulvolume degli investimenti,che, seppure contenuto, siconferma similmente al 2005vicino al 6%. Sono, comunque,i dati sulla tipologia di investi-mento finanziato quelli cherisultano più interessanti ed inlinea con le tendenze osserva-te in riferimento all’andamen-to dello stipulato leasing. E’infatti sensibilmente aumenta-ta la percentuale di ricorso alleasing per finanziare macchi-nari ed attrezzature per la pro-duzione (fig. 2), passata dal63% del 2005 al 76% del 2006,con un incremento per tutte letipologie dimensionali delleimprese considerate, a disca-pito del leasing su mezzi di tra-sporto e sui capannoni indu-striali. Considerata la piùmodesta frequenza del ricorsoal leasing da parte delle impre-se di maggiori dimensioni, ètuttavia interessante notarecome per queste ultime si siarilevata anche una percentualenon trascurabile di risposte(22%) riferite al finanziamentoin leasing di impianti e/oattrezzature per l’automazio-ne di ufficio, oltre ad un 50% dirisposte riferite al finanzia-mento di capannoni.

35,0

46,0

34,0

25,0

17,0

28,6

14,8

5,8

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

TOTALE Piccole imprese Medie imprese Grandi imprese

Frequenza % del ricorso al leasing

Penetrazione % del leasing sugli investimenti

(0 - 49 dipendenti) (50 - 249 dipendenti) (250 dipendenti e oltre)

Fig. 1 – Ricorso al leasing delle imprese manifatturiere per ilfinanziamento degli investimenti effettuati nel 2006

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Capannoni Macchine

produzione

Mezzi di trasporto Impianti e/o

attrezzature per

elaborazione dati

Impianti e/o

attrezzature per

l'automazione

d’ufficio

Altri motivi

TOTALE

Piccole imprese

Medie imprese

Grandi imprese

Fig. 2 – Destinazione del finanziamento nel caso di ricorso alleasing (frequenza percentuale delle risposte)

Fonte: ISAE

Fonte: ISAE

LEASING E INVESTIMENTI

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La Lettera di Assilea

LEASING IMMOBILIARE

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Il Valutatore CertificatoParte subito con una sfida,lanciata dall’ing. MassimoCuratolo - Dirigente

dell’Area Osservatorio delMercato Immobiliare – Agenziadel Territorio - la presentazio-ne della scheda Assilea OMIleasing, lo strumento predispo-sto da Assilea e Agenzia delTerritorio per l’avviodell’Osservatorio del MercatoImmobiliare leasing, presenta-to dai due istituti lo scorsomaggio alle società di leasinged ai loro periti esterni.Secondo gli standard comunieuropei di valutazione, infatti,l’esordiente figura che nell’ar-co di pochi anni diverrà indi-spensabile nelle stime è rap-presentata proprio dal

“Valutatore Certificato”. Oggiin Italia, seppure avviata, que-sta figura professionale nonesiste nét a n t omeno esi-ste unalbo pro-fessionaledi valuta-tori quali-ficati.È quindiindispen-s a b i l eun’attivitàformativa che consenta di for-nire una preparazione in lineacon gli standard europei e cheoffra conoscenze necessarieaffinché l’attività estimativapossa essere svolta con proces-si di qualità e nel rispetto della

vigente legislazione.La tendenza europea è inoltrerappresentata dalla progressi-

va integra-zione delcompartoimmobilia-re a quellofinanziario,c o m p o r -tando taleaggregazio-ne una cre-s c e n t erichiesta diprofessio-

nisti ad alto livello che sappia-no non solo stimare, ma valu-tare il rischio dell’operazionecon studi di fattibilità. In altritermini il professionista nondeve soltanto stimare il bene,ma consigliare l’investitore sui

ProgettoOMILeasing Assilea

Gianluca De Candia

Nel corso degli incontri di maggio è stato ufficializzatol’avvio dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare Leasing,una partnership Assilea e Agenzia del Territorio

La tendenza euro-pea è inoltre rappre-sentata dalla progres-siva integrazione delcomparto immobiliarea quello finanziario

“ “Massimo CuratoloDirigente dell’Area Osservatorio del MercatoImmobiliare – Agenzia del Territorio

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LEASING IMMOBILIARE

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rischi che l’operazione immo-biliare comporta.La conoscenza del territorio,della dinamica del mercato,dei volumi di compravendita edegli indicatori del mercatoimmobiliare sono ormai lecompetenze richieste a tutti ivalutatori che debbono altresìpossedere nel loro bagagliotecnico capacità e specificaconoscenza di tutta la norma-tiva in materia edilizia, urbani-stica e dell’ambiente.Il professionista deve pertantosaper procedere alla redazionedi stime secondo processi stan-dardizzati, che prevedono, tra

l’altro, l’analisi e l’elaborazio-ne delle indagini di mercatocon metodologie statistiche.L’obiettivo è produrre unastima di elevata qualità e tra-sparenza, caratteristicherichieste soprattutto dagliinvestitori esteri, sempre piùpresenti nel mercato italiano.

L’Osservatorio del mercatoimmobiliare dell’Agenzia delTerritorioIn tale ambito, l’OMI

dell’Agenzia del Territoriooffre con forza il suo contri-

buto alla trasparenza e cono-scenza del mercato immobilia-re; in particolare ciò avvieneprincipalmente attraverso lagestione di una banca datidelle quotazioni immobiliari ela valorizzazione degli archividell’amministrazione finanzia-ria.La banca dati delle quotazioniraccoglie informazioni delmercato immobiliare degli8100 comuni d’Italia. I datisono strutturati sulla basedella delimitazione del territo-rio comunale in zone omoge-nee nelle quali si registra uni-

Pubblicazioni dell’OsservatorioLe quotazioni dell’Osservatorio sono pubblicate semestralmente e consultabili, quellecorrenti, sul sito internet dell’Agenzia del Territorio

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formità di apprezzamento delmercato, per condizioni eco-nomiche e socio-ambientali. LaBanca datidelle quota-zioni immo-b i l i a r i ,agg iornatacon cadenzasemestrale econsultabileg r a t u i t a -mente sul sito internetdell’Agenzia del Territorio,contiene valori espressi perunità di superficie commercia-le ovvero di superficie utile,che si riferiscono rispettiva-mente al mercato delle com-pravendite e delle locazioni edinvestono le principali destina-

zioni edilizie esistenti. Sonooltre 180.000 i valori immobi-liari consultabili negli 8.100

C o m u n id’ I ta l ia,in circa3 1 . 0 0 0zone diosserva-zione eper 17tipologie

edilizie relative alle destina-zioni residenziale, commercia-le, terziaria e produttiva. Glielementi economici alla basedelle quotazioni OMI nascononell’ambito delle indagini dimercato svolte dagli oltre 200tecnici estimatori che operanopresso i 103 Uffici Provinciali.

Sono circa 35.000 le rilevazio-ni effettuate ogni semestre in

oltre 1.200 comuni (di cui circa3.500 riferite a tipologie nonresidenziali).Inoltre, la realizzazione perio-dica di analisi e studi del setto-re immobiliare, disponibili gra-tuitamente sul sito internetdell’Agenzia del Territorio,attraverso la valorizzazionedegli archivi a disposizionedell’amministrazione finanzia-ria, assicura una preziosa fontestatistica per la conoscenzadel mercato. La più importan-te pubblicazione è il RapportoImmobiliare che, divulgatocon cadenza annuale ogni fineluglio, contiene analisi appro-fondite riguardanti lo studiodella distribuzione e degliandamenti dei volumi di com-pravendita del mercato immo-biliare dei settori residenziale,terziario, commerciale e pro-duttivo a livello nazionale, condettaglio provinciale e percapoluogo. Altre pubblicazionidi rilievo sono i Rapporti e leNote Territoriali, approfondi-menti sui mercati immobiliarilocali delle province di Milano,Roma, Napoli, Genova,Palermo, Torino, Catania ePerugia.Oggi l’Osservatorio del merca-to immobiliare dell’Agenziadel Territorio, con i suoi pro-

Todi (PG)

MILANOMILANO

La zonizzazione OMI

Pontedera (PI)

Il Sistema Informativo Territoriale dell’OMI

LEASING IMMOBILIARE

La Lettera di Assilea24

Oltre 180.000 valoriimmobiliari consulta-bili negli 8.100Comuni d’Italia“ “

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dotti e servizi offerti gratuita-mente sul sitohttp://www.agenziaterrito-rio.gov.it/servizi/osservatori-oimmobiliare/index.htm, èriconosciuto in ambito euro-peo tra le più autorevoli fontidi conoscenza del mercatoimmobiliare italiano.Gli incontri Assilea sono statilo spunto per rendere note leinnovazioni che saranno effet-tuate nel corso del 2007dall’Osservatorio dell’Agenziadel territorio.Di particolare rilievo risultanole attività, in cui è attualmen-te impegnata l’Agenzia, voltealla costruzione del sistemainformativo territorialedell’OMI (SIT-OMI).Sono state brevemente illu-strate le funzionalità delleprocedure, che saranno attiva-te sull’intero territorio nazio-nale, per la gestione geografi-ca dell’osservatorio su carto-grafia catastale e potenziatecon strati vettoriali di grafistradali e relativa toponoma-stica.È stato presentato il nuovosistema espositivo Geo-Poi rea-lizzato in ambiente completa-mente vettoriale, sulla basedei grafi stradali “vestiti”,associati alla toponomastica. Ilsuddetto sistema in quantoappoggiato ad un sistema unifi-

cato a “fuso nazionale” per-metterà inoltre l’associazionee la visualizzazione di link geo-referiti.Il sistema GeoPoi consentirà,in altri ter-mini, agliu t e n t iesterni lanavigazioneper topono-mastica e lavisualizza-zione geo-g r a f i c adelle zone dell’Osservatoriosull’intero territorio nazionale.Le nuove potenzialità permet-teranno, in futuro, di integrarestrati informativi cartografici,informazioni georeferenziate e

database correlati, provenientida fonti interne ed esterneall’Agenzia.Obiettivo dell’OMI è, infatti,quello di cogliere ogni sinergia

dai siste-mi terri-toriali alfine dia t t i v a r efunziona-lità digeo-pro-c e s s i n gnonchè di

valorizzare i database internidel catasto e delle conservato-rie dei registri immobiliari. Inquesto settore si ritiene che lastrada già intrapresa nellacostruzione di indicatori di

da ottobre 2007

Il Sistema Informativo Territoriale dell’OMI

LEASING IMMOBILIARE

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Obiettivo dell’OMI èquello di cogliere ognisinergia dai sistemiterritoriali“ “

Page 26: In questo numero - Assilea...6 La Letteradi Assilea cato. La nuova normativa prudenzia le, per la quale è in corso la procedura di consultazione, entrerà in vigore all’inizio del

mercato per unità territoriali,consentirà di individuare nuovie più efficienti indici che trovi-no la loro forza espressivanella segmentazione territoria-le e nella utilizzazione delleinformazioni georeferenziate.

L’Osservatorio del MercatoImmobiliare (OMI) LeasingIn un contesto normativo di

graduale recepimento delledisposizioni comunitarie in

materia di rischi creditizi e conla garanzia di un partner istitu-zionale riconosciuto e apprez-zato a livello internazionale,Assilea ha sottoscritto conl’Agenzia del Territorio unreciproco accordo di collabora-zione che consentirà di amplia-re la trasparenza del mercatoimmobiliare in un segmentoimmobiliare, attualmente dif-ficilmente indagabile, rappre-sentato dalla destinazione ter-ziaria, commerciale e produt-tiva.E’ stato quindi avviata a fardata 1° giugno 2007 la rileva-zione dell’Osservatorio delMercato Immobiliare (OMI)Leasing nel quale:- l’Associazione si impegnerà afornire per ogni acquisto diimmobile da concedere in lea-

sing una scheda anonima (lecui informazioni sono dinorma una sintesi della ben

più completa e esaustiva peri-zia immobiliare Assilea) chel’OMI utilizzerà per rafforzare

X Y Z

Lease

Spa

X Y Z

Lease

Spa

S c h eda

O .M . I .

P E R IZ I A

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geom

Trasferimento dati scheda OMI Assilea

“DATA BASE O.M.I”Quotazioni immobili SEMESTRALI

XLease

Spa

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Spa

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Spa

Società

di leasing

partecipanti al

PROGETTO

O.M.I.

Trasferimento dati

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La Lettera di Assilea26

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la sezione statistica relativaagli immobili non residenziali;

- l’OMI fornirà ad Assilea e alleAssociate partecipanti al pro-getto, oltre alla architetturainformativa delle zone OMI,la banca dati semestralerelativa alle quotazioniimmobiliari in formato elabo-rabile.

Nel proseguire un percorsointrapreso nel 1999,l’Associazione si propone diconsolidare un osservatorio fratutte le società di leasing fina-lizzato a creare una base datistatisticamente valida per rea-lizzare il monitoraggio deivalori degli immobili in porta-foglio, così come richiesto da

Basilea 2 e dalla Bancad’Italia.Nell’immediato, le Associatepartecipanti al progetto, oltrealla architettura informativadelle zone OMI, riceverannodall’Agenzia del Territorio –per il tramite di Assilea - labanca dati semestrale relativaalle quotazioni immobiliari in

LEASING IMMOBILIARE

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La scheda OMI

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formato elaborabile. Nelmedio termine, in prospettival’Associazione intende pro-muovere, se del caso in colla-borazione anche con altri isti-tuti di ricerca specializzati, lapubblicazione periodica di unaserie di indici per tipologia diimmobile e per territorio utilial ricercato monitoraggio stati-stico del portafoglio immobi-liare.In sintesi, il progetto consiste-rà nella rilevazione on line,per ciascuni m m o b i l efinito nonresidenzialeconcesso inleasing a fardata 1° giu-gno 2007,della schedaOMI Assileanella sottose-zione riserva-ta denomina-t a“Osservatorioimmobiliare” - Area “ServiziRiservati” sul sito internetd e l l ’ A s s o c i a z i o n ewww.assilea.it.Ciascuna società di leasingpartecipante all’iniziativa:- nominerà un referente del

progetto OMI Assilea, il qualecostituirà l’interfaccia di

riferimento per il team dilavoro Assilea- OMI e chedovrà:■ collaborare nell’analisi

interpretativa delle segna-lazioni relative alla propriasocietà;

■ partecipare alle riunioni(n.b la prima è previstapresumibilmente a metàluglio in videoconferenzaRoma - Milano) ed alle pre-sentazioni dei risultati;

- indicherà uno o più soggetti( a d d e t t iinterni pre-posti alb u s i n e s simmobiliaree/o peritiesterni) – inpossesso diun indirizzodi postaelettronica- da abilita-re con unap a s s w o r dper sona le

assegnata da Assilea ai finidell’inserimento dei daticontenuti nella scheda OMIAssilea nella sezione riserva-ta “Servizi Riservati –Osservatorio Immobiliare” sulsito internetd e l l ’ A s s o c i a z i o n ewww.assilea.it. .

L’Associazione è a disposizione(Dott. Gianluca De Candia -Tel.069970361 email [email protected]) perogni eventuale necessità diapprofondimento sul meritodell’iniziativa.

LEASING IMMOBILIARE

La Lettera di Assilea28

L’ A s s o c i a z i o n eintende promuoverela pubblicazioneperiodica di unaserie di indici pertipologia di immobi-le e per territorio

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Con la sentenza n. 10424dell’8.5.2007 la Corte diCassazione ha statuito

che, per il disposto dell’art. 91Codice della Strada (D.Lgs. n.285 del 1992), in caso di danniprovocati dalla circolazione diautoveicoli concessi in leasing,il corresponsabile col condu-cente ai sensi dell’art. 2054cod. civ., comma 3, è esclusi-vamente l’utilizzatore del vei-colo e non il concedente pro-prietario.La citata sentenza dellaSuprema Corte riguarda ovvia-mente una vicenda successivaall’entrata in vigore dell’art.91 del nuovo codice della stra-da; essa conferma l’indirizzogià inaugurato dallaCassazione con la sentenza n.10034 del 25.5.2004.Non pochi giudici di merito (V.Giudice di Pace di Palermo

20.5.2005, in Giur. merito2005, 9, 1823; Trib. Roma,6.3.2000, in Gius. Romana,2000, 296; Trib. Padova,14.5.1996 n. 636, inedita, Trib.Milano, 4.7.1994, in Giust.Milano, 1995, fasc. 4), hannoritenuto che l’art. 91 delnuovo codice della strada nonconfiguri affatto un’ipotesi diresponsabilità alternativa (del-l’utilizzatore in leasing inluogo del proprietario-conce-dente), avendo invece l’effet-to di estendere l’ambito dellaresponsabilità solidale di cuiall’art. 2054, comma terzo,cod. civ., anche all’utilizzatorein leasing.Probabilmente siffatta inter-pretazione è dovuta alla strin-gata formulazione dell’art. 91,comma 2, C.d.S., per la man-cata espressa previsione di unaderoga al principio generale di

responsabilità del proprieta-rio, come è stabilito per l’usu-fruttuario e l’acquirente conpatto di riservato dominio.Secondo questa interpretazio-ne resterebbe esclusa la possi-bilità di collegare all’introdu-zione della responsabilità del-l’utilizzatore in leasing, ex art.91, comma secondo, cod.strad., la liberazione per lasocietà di leasing proprietariadell’autoveicolo dalla respon-sabilità solidale, stante la tas-satività dell’elencazione con-tenuta nell’art. 2054, terzocomma, cod. civ. (V. Cass. n.13015 del 9.12.1992).Sull’altro fronte, tuttavia,anche dopo l’entrata in vigoredel nuovo codice della strada,sono intervenute decisioni digiudici di merito che hannoescluso la responsabilità civiledella società di leasing pro-

LEASING AUTO

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ResponsabilitàCivile da incidentistradali

Francesco Cavazzana

Art. 91, comma 2, del codice della strada - responsabilitàdell’utilizzatore in leasing, in solido col conducente, in luogodel proprietario concedente

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LEASING AUTO

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prietaria dell’autoveicolo, inragione del rapporto giuridicoche si instaura con il contrattodi leasing che attribuisceall’utilizzatore il diritto incon-dizionato di far circolare il vei-colo con esclusione di qualsiasiingerenza da parte della pro-prietaria-concedente, e per leanalogie che il contratto stessopresenta con la vendita conriserva di proprietà o conl’usufrutto (sull’argomento, si

vedano Massimo Rodolfo LaTorre, Manuale della locazionefinanziaria, Milano, 2002, pag.509; Purcaro, La locazionefinanziaria, Padova, 1998, pag.231; Breccia e Busnelli,Leasing automobilistico eresponsabilità civile ex art.2054, terzo comma, cod. civ.,in Riv. it. Leasing, 1986, p.495).E proprio quest’ultimo aspetto-ossia l’estensione della dero-

ga e non dell’ambito dellaresponsabilità solidale- costi-tuisce l’aspetto innovativointrodotto dall’art. 91, comma2, cod. strad. 1992 (V. Trib.Vicenza 17.1.1997, in Giur.merito, 1997; p. 953, Trib.Torino 8.8.1995, in Resp. civ. eprev., 1996, p. 282; Giud. diPace di Torino 4.3.1999, inArch. giur. circolaz., 1999, p.435; Trib. di CasaleMonferrato, 23.5.1997, in Giur.

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merito, 1998, p. 15; Giudice dipace di Napoli 3.2.2000, inArch. giur. circolaz., 2000, p.608).La Corte di Cassazione, ancorprima delle sentenze n.10034/04 e 10424/07, investi-ta della decisione che riguar-dava la legittimazione passivadi una società di leasing inordine ad un sinistro avvenutoprima dell’introduzione delcod. strad. 1992 (e precisa-mente prima dell’1.10.1993,per effetto della disposizionetransitoria contenuta nell’art.235/5 cod. strad., che ha fissa-to in tale data l’entrata invigore dell’art. 91), aveva sta-bilito, da un lato, che l’art. 91,comma secondo, cod. strad.,non è norma di interpretazioneautentica dell’art. 2054, terzocomma, cod. civ., per cui nonha efficacia retroattiva, matrova applicazione per i solisinistri avvenuti successiva-mente all’entrata in vigore delnuovo codice della strada; dal-l’altro che l’intero dispostodell’art. 91 del nuovo cod.strad. ha carattere, appunto,innovativo dell’art. 2054,terzo comma, cod. civ., aven-do introdotto un’altra catego-ria di soggetti sulla qualeincombe la responsabilità “infunzione del rapporto giuridicoche ha con la cosa” (Cass.

27.10.1998 n. 10698).Dello stesso tenore è la sen-tenza della Cassazione del14.7.2003 n. 11006, che,escludendo, ratione temporis,l’applicabilità dell’art. 91,comma 2, cod. strad. 1992, inrelazione ad un sinistro avve-nuto prima del 1992, stante ilcarattere innovativo dell’art.91 e non di interpretazioneautentica dell’art. 2054,comma 3, cod. civ., aveva con-fermato lalegittima-zione pas-siva dellasocietà dil e a s i n gproprieta-ria del vei-colo coin-volto nelsinistro.D u n q u e ,a n c o rp r i m adelle cita-te sentenze della Cassazionedel 2004 e 2007 si sarebbedovuto ritenere risolto il dub-bio interpretativo e conferma-to che l’art. 91, comma secon-do, cod. strad. 1992, ha esone-rato la proprietaria conceden-te in leasing dalla responsabili-tà solidale con il conducentedel veicolo che ha provocato ilsinistro.

Infatti, come efficacemente haosservato Massimo Rodolfo LaTorre, op. cit., pag. 518, nonavrebbe avuto significatoaffermare la portata innovati-va, corrispondentementenegando l’efficacia retroatti-va, dell’art. 91, comma secon-do, cod. strad., se non perconfermare che nel regimeprevigente al D.lvo 285/1992la responsabilità solidale con ilconducente investiva la socie-

tà di lea-sing-conce-d e n t e ,m e n t r e ,successiva-m e n t eall’entratain vigoredell’art. 91del codicedella stra-da del1992, laresponsabi-lità solidale

è stata trasferita -e non este-sa- all’utilizzatore in leasing.Assai significative e concordisul punto sono, altresì, lemotivazioni delle sentenzedella Cassazione n. 12192 del29.10.1999 (resa in materia dicontravvenzioni riferibili a vei-coli concessi in locazionefinanziaria, e citata nell’ulti-ma sentenza n. 10424

Success ivamenteall’entrata in vigoredell’art. 91 del codicestradale, la responsa-bilità solidale è statatrasferita all’utilizza-tore in leasing

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dell’8.5.2007) e n. 9665 del24.7.2000 (resa in materia tri-butaria).In particolare con la sentenzan. 9665/00 il Supremo Collegioha affermato che:”... Fino aquando tale opzione (d’acqui-sto alla scadenza del contrattodi leasing, n.d.r.) non vieneesercitata, la proprietà delbene per-mane incapo alconceden-te. Essa ha,p e r a l t r o ,una merafunzione digaranzia. Ilche spiega,tra l’altro,perchè ilrischio diperimentodel benesia posto a carico dell’utilizza-tore, in deroga alla regola sta-bilita dall’art. 1588 c.c., checostituisce a sua volta specifi-cazione del più generale prin-cipio espresso dalla regola resperit domino (art. 1645, primocomma, c.c.); perchè l’utiliz-zatore a titolo di locazionefinanziaria (anziché il conce-dente-proprietario) sia respon-sabile in solido con il condu-cente dei danni prodotti a per-sone o cose dalla circolazione

del veicolo ai sensi dell’art.2054, terzo comma, c.c. (art.91, secondo comma, d.lgs. 30aprile 1992, n. 285); perché,infine il concedente nonrisponda delle lesioni personaliderivate dalla utilizzazione dimacchinari o impianti non inregola con le prescrizioniantinfortunistiche ai sensi del-

l’art. 7,legge 27a p r i l e1955, n.547, cosìc o m emodificatod a l l ’ a r t .u n i c o ,legge 2m a g g i o1983, n.178..”.A distanzadi ben

quindici anni dall’entrata invigore del nuovo codice dellastrada la Corte di Cassazione,con la sentenza n. 10424dell’8.5.2007, ha trovato unanuova occasione per ribadire,se ancora ve ne fosse la neces-sità, che la società di leasingconcedente-proprietaria nonpuò essere ritenuta responsa-bile, in solido col conducente,dei sinistri provocati da auto-veicoli concessi in locazionefinanziaria.

E’ auspicabile che ciò abbial’effetto di evitare inutili evo-cazioni dirette in giudizio oprovvedimenti che disponganol’integrazione del contraddit-torio nei confronti delle socie-tà di leasing proprietarie deiveicoli che hanno provocato isinistri.Sorprende, tuttavia, che laformulazione dell’art. 91,comma 2, nuovo C.d.S., abbiaavuto l’effetto di generare undiffuso fraintendimento, dalmomento che la volontàespressa dal legislatore del1992 relativamente agli auto-veicoli adibiti ad uso del terzonon proprietario, dietro corri-spettivo, è agevolmente rica-vabile dall’impianto del nuovocodice della strada (V. art. 82,commi 3, 4 e 5, art. 84, art.91, commi primo e quarto,nonché art. 196, commaprimo, cod. strad. 1992).Meglio sarebbe stato se il legi-slatore, nella formulazionedell’art. 91, comma 2, avesseprecisato che il locatario èresponsabile in solido col con-ducente “in vece del proprie-tario-concedente”, seguendocioè la medesima tecnica legi-slativa adottata per l’art. 196,comma 1.

LEASING AUTO

La Lettera di Assilea32

Fino a quando l’op-zione d’acquisto allascadenza del contrat-to di leasing nonviene esercitata, laproprietà del benepermane in capo alconcedente

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Il consueto appuntamentoper il Convegno europeo delLeasing organizzato dalla

federazione europea del lea-sing Leaseurope - congiunta-mente a quello del credito alconsumo di Eurofinas - que-st’anno è ad Edimburgo, dal 30settembre al 2 ottobre. Letematiche principali affrontate

nel corso del convegno riguar-deranno la crescita del merca-to legata allo sviluppo di nuovearee in Europa e all’espansionein territori geograficamentepiù lontani, quali la Cina el’India, che offrono interessan-ti opportunità di business.L’insieme degli interventi èstato suddiviso nei seguenti

quattro principali temi chiave;▪ visione del futuro: in questa

serie di interventi i leaderdel mercato condividerannola loro visione del futuromercato del leasing con l’as-sunto che una pianificazioneche guarda avanti sia essen-ziale per la prosperità delnostro settore nel lungo ter-mine;

▪ sviluppi e trend di mercato:leader del mercato, espertidel settore e rappresentantidel mondo accademico iden-tificheranno in questa sessio-ne i maggiori trend e le fatto-ri di cambiamento che attra-versano il settore, toccandotemi quali:- comprendere il ruolo del-

l’innovazione e delle nuovetecnologie;

- identificare i bisogni e icomportamenti della clien-tela al fine di proporre pro-dotti e canali di vendita sumisura;

- tenere in considerazione la

LEASEUROPE

ConvegnoLeaseurope2007 ad Edimburgo

Beatrice Tibuzzi

Nuove frontiere per crescere, in Europa e non solo

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LEASEUROPE

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crescente importanza delruolo dell’ambiente;

- espandere il mercatonell’Est europeo, in Russia ein India;

■ regolamentazioni e linee di

condotta: all’interno di que-st’area verranno trattatitemi legati alla normativaeuropea in ambito contabilee fiscale ed al suo impattosul mercato a livello euro-peo;

■ sessione manageriale: dedi-cata agli aspetti più “legge-ri” delle competenze mana-geriali.

Il convegno si terrà pressol’Edinburgh InternationalConference Centre, situatonella zona centrale della cittàe le sistemazioni proposte peril pernottamento sono molte-plici e tutte adiacenti ocomunque in prossimità delcentro congressi. Quest’annoper la prima volta Leaseuropeha costruito un sito web “dedi-cato” all’evento, all’indirizzo:www.annualconvention.eu,dove il programma dei lavoridel convegno verrà aggiornatoin tempo reale e dove già daora sono presenti informazionidettagliate sia sui contenutiche sugli aspetti organizzatividell’evento, oltre che ovvia-mente al consueto modulo perla registrazione on-line...basterà dare un’occhiataveloce al nuovo sito per esseresubito invogliati a partecipare!

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numero 3 - giugno 2007

BDCR

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Negli ultimi due anni sonoentrate in contribuzionein BDCR numerose asso-

ciate che precedentementenon partecipavano.Ovviamente abbiamo accom-pagnato tale evento con unaserie di giornate di formazionesull’utilizzo della BDCR sianella forma di due incontriufficiali, sia presso singoleAssociate che ce lo hannorichiesto.Queste giornate sono risultatefruttuose anche su aspetti cheinizialmente non avevamo con-siderato.L’iniziativa era stata voluta,come accennato, per facilitarel’apprendimento agli operatoridelle nuove partecipanti edabbiamo avuto una prima sor-presa già quando abbiamodovuto constatare che lerichieste di adesione alle gior-nate sono pervenute in modo

massiccio anche dalleAssociate partecipanti storichedella BDCR; infatti il normaleturnover del personale nellefunzioni rende la formazioneperiodi-camentenecessa-ria anchen e l l evecch ieparteci-panti.La secon-da sor-presa èstata lareazioned e g l iu t e n t is t o r i c iB D C Rverso laforma diconsulta-z i o n e

web della stessa, forma in cuivengono tenute le giornate.Ovviamente questo tipo diaccesso è molto più accatti-vante delle ben note scherma-

LaDemo animatadella BDCR

Francesco Pascucci

Sul nuovo sito www.assilea.it è disponibile per tutti – ancheper le società di leasing non associate – una simpatica demoanimata attraverso la quale vengono illustrate le principaliinformazioni disponibili nella Centrale dei RischiAssociativa. Perché se la conosci (bene): la usi (bene)...

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BDCR

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te dell’LU6.2. Chiaro che l’ac-cesso in LU6.2 non permettequella sorta di interazione conla macchina che rende il lavo-ro anche più stimolante, ma èanche vero che risponde allanecessità di archiviazione estoricizzazione dei dati diBDCR e soprattutto di automa-zione dei processi.È tuttavia altresì vero che sele Associate che utilizzano l’in-terrogazione in LU6.2 nonh a n n oprovvedu-to ai m p l e -m e n t a r etutte lei n f o r m a -zioni trac-ciate nellaBDCR, puòa n d a r epersa unaparte dellei n f o r m a -zioni colla-terali dispecifica, che qualificando ildato primario, permettono dieffettuare una migliore analisidel rischio di credito associatoad un soggetto.La soluzione migliore per poteral contempo da un lato: archi-viare, storicizzare e automa-tizzare gli accessi alla BDCR edall’altro rendere la sua con-

sultazione più accattivante èla modalità XML cui si stannoriconvertendo anche importan-ti realtà.La demo (“animata” da unaguida virtuale che accompagnala presentazione delle scher-mate dei dati) che in questigiorni è stata pubblicata sulsito (nella sezione Società dileasing) è una sorta di miniautoformazione sulla BDCR.Ovviamente è fatta con le

schermateweb eda b b i a m ovoluto ren-derla visi-bile a tuttiproprio inq u e s t amodalità,a n c h ec o m eforma div e r i f i c asulla quali-f icaz ioneche la

BDCR offre di un dato qualorapresente. In questo modoinfatti tutti gli utenti potrannoverificare se all’esistenza di uninsoluto o di un contratto sca-duto, ecc. il proprio sistema divisualizzazione permette diaccedere a tutte le specifichepresenti in BDCR e che Assileainvia in risposta all’interroga-

zione in qualsiasi forma siinterroghi: WEB, XML o LU6.2.Nonostante la versione sia conuna guida “virtuale”, è eviden-te che il lavoro di progettazio-ne e di realizzazione del pro-getto è tutto frutto dello staffdella BDCR: il vostro apprezza-mento sarà la miglior ricom-pensa per l’impegno e la crea-tività profusi nella realizzazio-ne dell’iniziativa.

La soluzione miglioreper poter archiviare,storicizzare e automa-tizzare gli accessi allaBDCR è la modalitàXML cui si stannoriconvertendo ancheimportanti realtà

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RASSEGNA STAMPA

1/5/2007Il Messaggero VenetoNel corso di appena quindicianni, da piccola banca regiona-le dell’Austria, Hypo Alpe Adriaè diventata un gruppo finan-ziario leader nel settore ban-cario e del leasing nell’areaeuropea tra i Balcani e laBaviera, tra il Danubio e ilNord Italia. Confini che hadeciso di superare, estendendola propria operatività anche aigiovani mercati dell’EstEuropa. Dopo aver avviatoall’inizio dell’anno l’operativi-tà bancaria in Macedonia eaver creato proprie succursaliin Ungheria e Bulgaria, il grup-po guarda ora all’Ucraina. Lofa con il modello risultato vin-cente nella sua storia recente,utilizzando cioè il leasing comestrumento di penetrazionecommerciale, per poi insediar-si anche con la rete bancariae, alla fine, garantire un’offer-ta finanziaria a 360 gradi.

1/5/2007Il Secolo XIXHsbc, la prima banca britanni-ca, ha ceduto il quartier gene-rale di Londra alla societàimmobiliare spagnolaMetrovacesa per 1,1 miliardi disterline, oltre 1,6 miliardi dieuro. Hsbc cederà gli uffici aMetrovacesa, ma l’edificiocontinuerà a essere la sua sedemondiale in quanto lo affitteràin leasing per un periodo ini-ziale di vent’anni per 43,5milioni di sterline all’anno. Èla maggior operazione di que-sto tipo nel settore immobilia-re mai avvenuta in GranBretagna.2/5/2007La NazioneE’ stato siglato nei giorni scor-si un protocollo d’intesa tral’amministrazione comunale ela Confartigianato territorialedi Deruta in merito alla con-cessione di finanziamenti age-

volati finalizzati al piano,denominato «Nave III», riguar-dante gli insediamenti produt-tivi. .Le operazioni finanziarie previ-ste dall’accordo siglato tra laConfartigianato ImpresePerugia, Cosefir cooperativa digaranzia Confartigianato e gliistituti di credito, prevedonol’applicazione di convenzioni atasso concordato (agevolato) edi leasing immobiliare (agevo-lato). Gli istituti di credito chehanno aderito alla convenzionesono Unicredit Banca, Bancapopolare di Ancona, Bancapopolare di Spoleto e Carit.2/5/2007Il Sole 24 OreServizi finanziari e assicurativipersonalizzati. Per acquistarevetture nuove, d’occasione,auto da corsa, auto storiche dacollezione, ma anche leFormula 1 delle scorse stagio-ni. Maranello amplia la propria

Pillole dallaRassegnaStampaLeasingEmiliano BelliniNotizie e curiosità sul leasing tratte dalla Rassegna Stampapubblicata quotidianamente sul sito dell’Associazione

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RASSEGNA STAMPA

offerta e guarda avanti: puntasui servizi finanziari affidati aFerrari Financial services,società nata alla fine del 2006.Capogruppo in Italia e due con-trollate: Ferrari financial ser-vices Germania (cui fanno capoanche i mercati di Austria,Francia, Belgio) e Ferrarifinancial services Usa che saràinvece operativa dal prossimoluglio. «Negli ultimi anni larichiesta di servizi finanziariper l’acquisto di automobili ènotevolmente aumentata — hasottolineato l’ad di FerrariJean Todt — e per i nostriclienti ciò è dovuto a una sem-pre maggiore volontà di gestireal meglio le proprie risorseeconomiche ». Solo in Italia nel2005, secondo i dati diffusi daAssilea, due Ferrari su tre (il75%) sono state vendute in lea-sing. Nel nostro Paese nel 2006sono state acquistate aMaranello 674 Ferrari, 5.671nel mondo. .Dal debutto di Ferrari financialservices ad oggi, per quantoriguarda l’Italia, già il 18%degli acquisti di nuove auto èstato fatto con leasing “targa-to” Ferrari, più di 70 i clientigià in portafoglio. In Germaniala percentuale sale al 47 percento.

3/5/2007L’AdigeDieci nuove motrici e unafusione. La ferrovia «tira» eper far fronte alle richieste,Rtc e Lokomotion (società peril trasporto ferroviario parteci-pate da A22) hanno perfezio-nato l’acquisto di nuovi mezzi.Tutti verranno acquistati con laformula del leasing al prezzo dioltre 3 milioni di euro ciascu-no. Dovrebbero entrare in ser-vizio a breve perché gli affarivanno a gonfie vele. Le duesocietà hanno chiuso con unutile prima delle imposte di900mila euro ciascuna. Mal’obiettivo è un altro. L’idea èla fusione fra Rtc e Lokomotionper avere una società unicaancora più forte che ci consen-ta di fare economie di scala.4/5/2007PolimericaBanca Italease e Negri Bossihanno sottoscritto un accordocommerciale per il supportofinanziario ai clienti che acqui-stano presse ad iniezione delgruppo (Negri Bossi, BMBiraghi) per mezzo della loca-zione finanziaria. Secondo l’in-tesa, le pratiche di finanzia-mento saranno istruite diretta-mente dal costruttore milane-se e verranno esaminate edeliberate da Banca Italease,

grazie ad uno strumento infor-matico accessibile via web.4/5/200701Net. ..............Il mercato mondiale del lea-sing di infrastrutture tecnolo-giche, storicamente trainatodai dispositivi hardware, neiprossimi anni sarà dominatodalla crescita di software eservizi. Lo ha stabilito Idc conun rapporto che getta lo sguar-do fino al 2010. Per quell’an-no, ha pronosticato l’analista,il settore varrà 100 miliardi didollari, contro i 70 attuali. E lacrescita sarà guidata propriodal leasing di servizi e di soft-ware, che fra tre anni costitui-ranno la metà dell’intero mer-cato, a danno dell’hardware, ilcui peso calerà del 20%. Fra lecause del ricorso a questa for-mula di finanziamento, Idcrileva l’emergere di nuovisistemi di gestione dell’It edella virtualizzazione.L’analista vede grosse opportu-nità di sviluppo per quelleaziende tecnologiche che sisono strutturate con una divi-sione per il sostenimento eco-nomico delle strutture It,facendo i nomi Hp FinancialServices, Ibm GlobalFinancing, Microsoft Financinge Oracle Financing Division.

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4/5/2007AvvenireFavorire le realtà locali in cre-scita grazie all’abbattimentodei costi di finanziamento e dileasing: nel quadro delle pro-prie iniziative istituzionali laCamera di Commercio promuo-ve uno stanziamento comples-sivo di 1 milione di euro perridurre i tassi di interesse di1.5 punti per tutte le piccole emedie imprese e di 2 punti perle imprese giovani, a parteci-pazione femminile o di recentecostituzione. Il bando“Iniziativa a sostegno dellepiccole e medie imprese dellaprovincia di Milano per la rea-lizzazione di programmi diinvestimento” prevede un’age-volazione su finanziamentibancari o contratti di leasing didurata dai 36 ai 60 mesi e di unimporto tra i 13.000 e i300.000 euro. Il finanziamentoe i contratti di leasing dovran-no inoltre essere garantiti dauno dei Consorzi e delleCooperative Fidi.4/5/2007Il Resto del CarlinoIl CdA di Locat, società di loca-zione finanziaria del gruppoUniCredit, ha nominato LucaLorenzi nuovo ad, già dg dellasocietà, funzione che continuaa ricoprire. Lorenzi succede

nella carica a Rosario Corso,che viene nominato presiden-te. Il nuovo CdA di Locat risul-ta così composto da RosarioCorso (presidente), LuigiMarino (vice presidente), LucaLorenzi (ad), Gianni Coriani eMaurizio Torregiani. E’ statoinoltre nominato il collegio sin-dacale presieduto da MarioArbuffo, coadiuvato dai sindacieffettivi Romano Conti eDaniele Andretta. Locat hachiuso il 2006 con un utilenetto di 105 milioni di euro(+8% sul 2005).5/5/2007Italia OggiNiente più cambiali per il “lea-sing Sabatini” in agricoltura eiter burocratico più snello. Maanche innalzamento del limitemassimo di finanziabilità delleoperazioni per ogni unitàproduttiva, che è stato elevatofino a 5 milioni di euro. Lo hadeciso la regione Lazio(delibera di giunta regionale n.115 del 27/2/07, in Burl n. 9del 30/3/07), modificando lemodalità operative dellastorica legge agevolativa1329/65, che facilital’acquisto e il leasing dimacchinari attraverso laconcessione di contributi inconto interessi. Ilcambiamento si è reso

necessario a seguitodell’adozione da parte dellaUe del regolamento Ce diesenzione 1857/06 per gli aiutidi stato a favore delle piccolee medie imprese agricole.5/5/2007Il Sole 24 OrePer i calcoli delle società dicomodo, i beni in leasing sivalorizzano, anche dopo ilriscatto, al costo sostenuto dalconcedente. Nessun obbligo diinterpello per chi detiene soloimmobili in costruzione, il cuivalore va sempre escluso daltest di operatività. Test obbli-gatorio, invece, per le societàsorte nel 2006 per fusione,scissione o conferimento diazienda, che non si considera-no nel primo anno. Sono questialcuni dei chiarimenti dellacircolare 25/E dell’agenziadelle Entrate che completa ilquadro delle istruzioni sullesocietà non operative, fornen-do anche le indicazioni su scio-glimento e trasformazione.5/5/2007Il Corriere delle AlpiProvincia di Belluno, istituti dicredito e società di leasinginsieme per migliorare il siste-ma di finanziamenti concessiin base alla legge 18 del 1994(fondo di rotazione con risorse

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destinate alle aree di confine).E’ stato sottoscritto il proto-collo di intesa tra la Provinciae 17 tra istituti di credito esocietà di leasing riguardantela concessione di prefinanzia-menti a valere sulla citatalegge regionale.7/5/2007Alice NewsVia libera dell’assemblea diBanca Agrileasing al bilancio2006, chiuso con un utile nettodi 29,3 milioni, in crescita del31,4% rispetto all’anno prece-dente. L’assemblea, informaun comunicato, ha confermatoalla presidenza della bancaFranco Ferrarini ed ha delibe-rato l’aumento del capitalesociale da 235 a 335 milioni. Lasocietà di leasing del CreditoCooperativo, controllata daIccrea Holding, ha chiuso il2006 con un aumento del 17,4%del volume d’affari, che laconferma al quinto posto nellaclassifica delle aziende dileasing italiane. I soci hannoanche approvato la proposta didistribuire 18,8 milioni di divi-dendi, pari all’8% del valorenominale delle azioni, con unaumento del 41% rispetto al2005.

8/5/2007Il Resto del CarlinoNata nel 2000 come banca spe-cializzata nella gestione deigrandi patrimoni, Ber Banca,Banco emiliano romagnoloSpa, allarga il suo campod’azione e punta con decisio-ne ad un ruolo attivo comebanca del territorio. Il chevuol dire, come ha spiegato ildirettore, Paolo Lelli, al timo-ne da poco più di un anno,«affiancare al core businessaltri servizi alla clientela,come il leasing, le fideiussionie il portafoglio.10/5/2007 Italia OggiLa società di leasing nonrisponde dei danni causati,dall’auto data in locazione, inun incidente stradale. Èquanto ribadito dalla Corte dicassazione che, con lasentenza n. 10424 dell’8maggio 2007, ha tracciato unalinea di confine fra le vecchiee le nuove norme del codicedella strada approvate inmateria. Insomma un giovanemilanese avrà i danni,riportati in un sinistrostradale, solo dal conducentee dall’utilizzatore dellamacchina che l’ha investito.Ma non dalla società dileasing, come invece avevachiesto.

10/5/2007Il Sole 24 OreLa soglia di detrazione dell’Ivasulle spese relative alle auto

aziendali al 40% è una misuracompatibile con le norme Ue,

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«comparabile con altre dero-ghe precedentemente oattualmente in vigore» e «pro-porzionata». È questo il giudi-

zio della Commissione europeasulla richiesta del governo ita-

liano contenuto nella propostadi decisione sottoposta alConsiglio Ue che deve decidereall’unanimità.11/5/2007Il DenaroI fondi per nuove opere pubbli-che nel Mezzogiorno sonopochi: i costruttori campanipuntano su strumenti come ilproject financing e il nuovoleasing immobiliare. La scarsi-tàò di risorse a disposizione delGoverno è stata annunciata dalministro alle Infrastrutture,Antonio Di Pietro, durante l’in-contro con gli imprenditoriedili organizzato ieri e oggi aIschia dall’Ance,l’Associazione nazionale deicostruttori edili. Il titolare deldicastero ha tuttavia mostratointeresse alle diverse istanzedegli imprenditori edili chechiedono: la revisione delsistema di certificazione Soa,bandi per lavori di importibassi per consentire la parteci-pazione alle gare d’appaltoanche alle piccole e medieimprese e un maggior uso deicontratti di subappalto.12/5/2007Milano FinanzaBnp Paribas cede per 75 mln dieuro il 43,5% di Centro leasingbanca alla CariFirenze, che

sale così all’87% del capitale.Al via un piano per far crescerela redditività e lanciare nuoviprodotti rivolti ai settori piùspecialistici. L’operazione peril passaggio del pacchetto dicontrollo si è appena conclusa.Dopo un lungo braccio di ferrotra i due soci storici, Cassa dirisparmio di Firenze e BnpParibas, Centro leasing, bancasocietà attiva nel settore delleasing in Italia, ha un nuovoazionariato. Il passaggio diquote ha comportatol’acquisto da partedell’istituto fiorentino del43,5% dal capitale in quota algruppo bancario francese, chedopo l’acquisizione di Bnl, perragioni di antitrust, ha dovutoalleggerire il suo portafoglio dicontrollate.12/5/2007Il Sole 24 OreIl fondo di private equity TerraFirma ha rilevato per 5,2miliardi di dollari il gruppo sta-tunitense Pegasus AviationFinance, attivo nel leasing diaerei.Terra Firma così, unendoa Pegasus altri asset già rileva-ti in precedenza nel settore,riesce a creare il terzo gruppomondiale del comparto.14/5/2007 Il Sole 24 OreDopo l’esordio del leasing nelleopere pubbliche (avvenuto con

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la Finanziaria 2007) arriva ilprimo schema di bando diappalto rivolto alle ammini-strazioni pubbliche. Il docu-mento si inquadra ovviamentenei paletti definiti dai commi907914 della legge n. 296/2006e si deve all’iniziativa congiun-ta dei costruttori edilidell’Ance e delle società dileasing, riunite nell’ Assilea.14/5/2007Il Sole 24 OreRedditività alta e pocoassorbimento di capitale sulleasing immobiliare. Negliimpieghi totali rilevati a fineanno dalla Banca d’Italia laquota relativa al leasing eradel 5,5% in crescita dello 0,1%rispetto al 2005. Il pesospecifico aumentava all’8,8%considerando i prestiti a medioe lungo termine. La spintaarriva in gran parte daiportafogli di società inseritenei gruppi bancari e confermaun gradimento crescente fra iclienti e nell’alto managementbancario. Una svolta rispettoai decenni scorsi quandol’utilizzo del leasing per privatie imprese era marginale. Imotivi sono tanti: laredditività è buona, lesofferenze sotto controllo eanche l’assorbimento dicapitale, ad esempio nei

grandi mutui all’immobiliare,sta calando.17/5/2007Brescia Oggi«Fineco Leasing» investe erilancia su Brescia. La societàdel gruppo Capitalia hainaugurato ieri la nuova filialecittadina - attiva dal mese dimarzo - realizzata in viaBornata. Un nuovo impegnodunque su un territorio che èall’origine della nascita dellasocietà stessa, oggi guidatadall’amministratore delegatoPaolo Alberto De Angelis e daldirettore generale VittorioFrancoli. Un’attenzionefinalizzata a rafforzareun’attività che, nel 2006, haregistrato 130 milioni di eurocome valore delle operazioniavviate a Brescia, Mantova eSarezzo. Ventimila i clientibresciani che hanno sceltoFineco Leasing, prima tra lesocietà italiane del settore adaver ottenuto la certificazioneinternazionale di qualità Iso9001 Vision 2000.18/5/2007Il Sole 24 OreBelli, costosi e sempre piùdesiderati. Gli yacht made inItaly si confermano ai verticidella nautica mondiale mapiacciono di più anche agli

stessi italiani, grazie all’esplo-sione del leasing. Nonostanteun incremento a doppia cifrache prosegue da anni, infatti,nel 2006 il valore della produ-zione italiana delle imbarca-zioni da diporto è cresciuto diun valore compreso tra il 12 eil 14% rispetto all’anno prece-dente. In termini assoluti, ilcontrovalore delle imbarcazio-ni uscite nel 2006 dai cantieriitaliani si attesta tra i 2,8 e i2,9 miliardi di euro, contro i2,5 miliardi circa del 2005.

19/5/2007Italia OggiLa regione Veneto ha comple-tato il restyling della Sabatiniagricola. L’adeguamento dellalegge 1329/65 è statonecessario in seguitoall’approvazione del nuovoreg. 1857/2006 da parte dellaCommissione europea.L’intervento (avvenuto con dgrn. 1027 del 17/4/07) hacomportato, in sostanza, lamodifica delle modalitàoperative degli incentivi perl’acquisto o il leasing dimacchinari per l’agricoltura.21/5/2007AreaPressNasce un’offerta di prodottidedicati alle imprese italiane,

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produttrici di beni strumentali,che operano sui mercati esteri.Banca Italease, prima societàdi leasing in Italia eFedermacchine, federazionenazionale delle associazionidei produttori di beni strumen-tali, hanno siglato un accordo,che prevede il supporto opera-tivo di Sace, per lo sviluppo dinuovi servizi dedicati alleimprese del settore che vendo-no i propri prodotti su mercatiesteri.21/5/2007Help consumatori“La nostra innovazione è dif-fondere la semplicità”. E’ ilmessaggio che Poste Italianelancia dalla 18° Edizione delForum PA. Per l’occasionel’azienda presenta alcuni deipiù significativi casi tra le solu-zioni che essa propone persemplificare il rapporto tra cit-tadini e PubblicaAmministrazione di successo.Tra questi vi è l’acquisizione diattrezzature per il risparmioenergetico con leasingBancoPosta P.A. è un nuovostrumento di finanziamentoper la Pubblica......Amministrazione, che ha resopossibile l’acquisto, senzaaggravio di spese, di interes-santi impianti brevettatiEligent (Gruppo Sorgenia), per

la riduzione del consumo ener-getico.22/5/2007Italia OggiLa sostanza vince sulla forma.Lo scorporo delle aree nelleasing appalto deve basarsisul costo sostenuto dallasocietà di leasing per acquisireil terreno. Il rapporto tra costodel terreno e costo dicostruzione è quello rilevanteal fine di individuare la quotadei canoni (in linea capitale)deducibili. Questa è l’impor-tante precisazione offertadall’Agenzia delle entrate nelcorso della teleconferenzaorganizzata da Italia Oggi,tenuta a Roma il 19 maggio. Lasoluzione indicata dall’Agenziaribadisce una sostanziale iden-tità di trattamento fiscale nelcaso di acquisto e di leasing.24/5/2007 Alice NewsSecondo il consuntivo delleimprese del campione ISAE, gliinvestimenti del settore mani-fatturiero ed estrattivo sonoaumentati nel 2006 dell’8,2%.Le stesse imprese prevedonopero’ una riduzione della spesaper il 2007 del 4,4%; il calo e’dovuto esclusivamente alleindicazioni negative prove-nienti dalle imprese di piccoladimensione. Le consuetedomande annuali sull’utilizzo

del leasing come forma difinanziamento degli investi-menti indicano che nel 2006 hafatto ricorso a questo strumen-to il 35% dei rispondenti; l’inci-denza del leasing sul totaledegli investimenti e’ in calo epari al 17% (era il 21,3% nel2005).24/5/2007Il Piccolo di TriesteHypo Bank non è più una bancaaustriaca, ma tedesca.Parliamo dell’istituto carinzia-no, fino a una quindicina dianni fa sonnacchiosa bancapubblica di proprietà del LandCarinzia, che d’improvviso,all’inizio degli anni ‘90, haintrapreso una prodigiosaespansione in Italia e neiBalcani, tanto da essere pre-sente oggi in 12 Paesi, con 350sedi, 6.000 dipendenti e oltreun milione di clienti. Dall’altroieri Hypo Group Alpe Adria(questa la denominazioneesatta) è passata di mano:azionista di maggioranza non èpiù il Land Carinzia (che allavigilia dell’operazione detene-va il 44,91%), ma la BayerischeLandesbank di Monaco, che si èassicurata il 50% del capitalepiù una azione.

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25/5/2007Finanza e MercatiIl leasing conquista il settoredel mattone. In Italia, nel2006, oltre il 50% delle com-pravendite immobiliari nonresidenziali sono state realiz-zate con questo tipo di con-tratto. Il leasing immobiliare,con 23,5 miliardi di nuove ope-razioni nel 2006, è cresciutodal 1997 a oggi del 614,6%. Atestimoniarlo è lo studio pre-sentato ieri all’Expo ItalianReal Estate da Assilea eNomisma. A pesare sull’anda-mento del leasing sul mattoneè stata anche l’incertezzadello scorso luglio in merito aldecreto Bersani sugli sgravidell’Iva. Che comunque non èbastato a scoraggiare gli inve-stitori: lo studio Nomismatestimonia la forte crescita dipenetrazione sul mercato dellecompravendite di immobili nonresidenziali (uffici, negozi ecapannoni) negli ultimi mesidel 2006.25/5/2007La NazioneC’è la firma di due viareggininell’accordo stipulato tra laToscana Comfidi e Banca Montedei Paschi leasing & Factoringper consolidare la ripresa efavorire la crescita economicadella Toscana. I due concittadi-

ni sono Massimo Vivoli presi-dente Comfidi Toscana eGianfranco Antognoli direttoreBanca Monte Paschi leasing &Factoring. L’accordo prevedeun plafond di 120 milioni dieuro a favore degli imprendito-ri aderenti alla Società consor-tile, per operazioni di leasing efactoring a condizioni partico-larmente vantaggiose destina-to agli investimenti ed alleinnovazioni di tutti i settoriproduttivi.26/5/2007TrentinoNel 2006 Hypo Tirol Bank “haproseguito il solido sviluppo inTrentino-Alto Adige enell’Italia settentrionale”: loha detto il presidente HannesGruber alla presentazionedella relazione sulla gestione2 0 0 6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .In Italia il volume delle opera-zioni si è portato a 610 milioninel settore dei finanziamenti,477 nelle operazioni in leasinge 456 milioni nelle operazionidi deposito e investimenti. Conun bilancio consolidato 2006 di11,8 miliardi di euro, HypoTirol Bank è la più grandebanca dell’Euregio Tirolo.30/5/2007Wall Street ItaliaNel primo trimestre il leasing

e’ aumentato del 9,4% rispettoallo stesso periodo dell’annoprecedente a oltre 11,4 miliar-di di euro. Lo rende notoAssilea precisando che l’anda-mento del leasing continua aessere influenzato positiva-mente dal comparto strumen-tale, che con uno stipulato dicirca 3,2 mld ha visto una cre-scita del 13,2% nei primi tremesi, confermando la ripresaregistrata nell’intero 2006(+11,2%), a sostegno dellapositiva dinamica degli investi-menti produttivi nel Paese.31/5/2007Il DenaroIl via libera di via Nazionaleper la Banca del Sud è arrivatomercoledì 14 marzo. Il primosportello sarà aperto a Napoli,e un secondo vedrà la luce aCaserta. L’obiettivo di Bancadel Sud è raccogliere il rispar-mio e avviare gli investimentidi famiglie e piccole imprese,inoltre offrirà servizi speciali-stici ai suoi clienti, comeleasing e factoring.

* Il Testo integrale degli arti-coli è consultabile sul sitowww.assilea.it nella sezione‘Servizi Riservati/Rassegne’.

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VITA ASSOCIATIVA

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VARIAZIONI ASSOCIATE• Dal 08/06/2007 il Dott. Maurizio De Ambrosio è stato nominato Direttore Generale dellaMonza e Brianza Leasing S.p.A. in sostituzione del Rag. Luigi Petraglia.

• Con delibera dell’assemblea straordinaria del 23/3/2007 la Fidis Retail S.p.A. ha cambiato lapropria denominazione sociale in Fiat Group Automobiles Financial Services S.p.A. condecorrenza dal 5/4/2007 mantenendo inalterati sede sociale, codice fiscale e partita IVA.

• Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease S.p.A., riunitosi nella giornata del 7 giugno2007, ha cooptato all’unanimità il Dott. Massimo Mazzega quale nuovo AmministratoreDelegato in sostituzione del dimissionario Massimo Faenza.

VitaAssociativaNotizie dal mondo Assilea

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RIUNIONI

8 maggio Commissione BDCR Assilea – Roma, presso la sede dell’Associazione – per presen-tare il resoconto dell’attività svolta e per la pianificazione delle attività future.

14 maggio Incontro di presentazione del Progetto per la realizzazione dell’OsservatorioMercato Immobiliare (OMI) LEASING Assilea – Agenzia del Territorio – Roma,presso la sede dell’Associazione.

16 maggio Commissione Statistiche e Marketing Leaseurope – Roma, presso la sededell’Associazione.

18 maggio Incontro di presentazione del Progetto per la realizzazione dell’OsservatorioMercato Immobiliare (OMI) LEASING Assilea – Agenzia del Territorio – Milano,presso il Novotel Milano Linate.

MAGGIO 2007

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CIRCOLARI

Serie Agevolato

Serie Auto

Serie Fiscale

10 Regione Lazio - Legge 1329/65 "decambializzata Leasing" - Gestore MCC S.p.A.11 L. 488/92 - Acquisizione delle delibere da parte della Banca Concessionaria per iniziative parzial-

mente agevolate.12 L. 488/92 - Appendice contrattuale e contratto di provvista.13 Regione Lombardia - Artigiancassa L. 240/81.14 Regione Lombardia - Artigiancassa L. 240/81.15 Regione Marche - Legge 449/97 art. 11.16 Provincia Autonoma Bolzano - Legge 1329/65 "decambializzata Leasing" - Gestore MCC S.p.A.17 L. 488/92 - Linee Guida e Atto Aggiuntivo.18 Regione Lombardia - L. R. 1/2007 (ex Artigiancassa).

5 Rimborsi IVA auto domanda entro il 20 settembre 2007.6 Rimborsi IVA auto: in Gazzetta Ufficiale la proroga al 20 settembre 2007.7 Veicoli oggetto di acquisto intracomunitario: proroga al 10 giugno 2007 della procedura di control-

lo preventivo.8 Finanziaria 2007 - Applicazione degli "ecoincentivi" al leasing - Chiarimenti DPF.

10 Legge Finanziaria 2007 - Credito di imposta - Applicazione agli investimenti effettuati in locazionefinanziaria.

11 DDL contenente norme in materia di rimborsi Iva Auto e disciplina dello scorporo deiterreni.

12 Comunicazioni dei rapporti finanziari all'Anagrafe Tributaria.Chiarimenti.13 Rimborsi IVA auto domanda entro il 20 settembre 2007.14 Rimborsi IVA auto: in Gazzetta Ufficiale la proroga al 20 settembre 2007.15 Imposta di registro: regolarizzazione della registrazione dei contratti di locazione (anche finanzia-

ria) di immobile mediante l'istituto del ravvedimento operoso.16 Finanziaria 2007 - Applicazione degli "ecoincentivi" al leasing - Chiarimenti DPF.

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La Lettera di Assilea

CIRCOLARI

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Serie Immobiliare

Serie Informativa

Serie Leasing Forum

Serie Legale

2 Incontri gratuiti di presentazione del Progetto OMI LEASING Assilea - Agenzia del Territorio.3 Progetto OMI LEASING Assilea - Agenzia del Territorio: avvio fase sperimentale.

3 Nuovo sito Assilea.4 Fatturazione accesso servizi sito www.assilea.it - canone 2007.5 3rd Annual Vendor Summit a Parigi il 28 giugno 2007.

8 Corso di Formazione "La valutazione preliminare nel Leasing: un'opportunità per Commerciali eistruttori" - Milano, 30 e 31 maggio 2007.

9 Corso di Formazione "Il Noleggio a Lungo Termine e il Leasing per i clienti Fleet aspetti tecnico-ope-rativo, fiscali e commerciali" del 12 e 13 giugno 2007 a Milano.

10 Corso di Formazione "Fondamenti di Matematica Finanziaria applicata al Leasing" del 19 giugno2007 a Roma.

11 Corso di Formazione "Il Noleggio a Lungo Termine e il Leasing per i clienti Fleet aspetti tecnico-ope-rativo, fiscali e commerciali" - Roma, 26 e 27 giugno 2007.

9 UIC - Soggetti non operanti nei confronti del pubblico: iscrizione all'elenco generale ex art. 113T.U.B.

10 Regolamento ISVAP sull'attività di intermediazione assicurativa: Sentenza del TAR del Lazio sulRegolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006.

11 Comunicazioni dei rapporti finanziari all'Anagrafe Tributaria. Chiarimenti.12 Regolamento ISVAP sull'attività di intermediazione assicurativa. Incontro ASSILEA-ISVAP.13 Convegno "Il Leasing alla Pubblica Amministrazione" - FORUM P.A. (Nuova Fiera di Roma), 25 maggio

2007.14 Disposizioni per contrastare il terrorismo internazionale.15 Disposizioni per contrastare il terrorismo internazionale.16 Regolamento ISVAP sull'attività di intermediazione assicurativa. Incontro ASSILEA-ISVAP del 15 giugno

2007. Questionario su iscrizione al Registro degli intermediari assicurativi. Ulteriori quesiti perISVAP.

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CIRCOLARI

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Lettere Circolari

Serie Tecnica

9 Classifiche finali out-standing al 31.12.2006.10 Assemblea 2007 - Rinnovo cariche associative - Riparto voti (definitivo).11 Assemblea Ordinaria - Roma, 20 aprile 2007.12 Rinnovo degli Organi Associativi.

10 Benchmarking sulla Matrice di Vigilanza - Rilevazione dati "base 4" (31.12.2006).11 Usura - Tassi soglia vigenti a partire dal 1° aprile 2007.12 Indagine Banca d'Italia su I.F. ex art. 107 TUB.13 Tasso ufficiale di riferimento.14 Rilevazioni Beni ex-Leasing per l'anno 2006.

2 Processo verbale di constatazione in materia di: 1) ammortamenti non deducibili ai fini dell'IRES 2)Emissione di fattura con applicazione dell'aliquota IVA al 4% in luogo del 20%.

3 Applicazione dell'aliquota IVA agevolata (10%) ad un contratto di leasing avente ad oggetto un impiantosolare.

4 Risoluzione consensuale del contratto di leasing - Rilocazione del bene ad un terzo da parte dellasocietà di leasing - Trattamento ai fini dell'IVA dell'indennizzo corrisposto all'utilizzatore.

5 Trattamento ai fini IVA della cessione di un contratto di leasing (anche operativo)/noleggio con manda-to gestorio senza rappresentanza al cedente.

6 Trattamento ai fini dell'IVA delle operazioni di locazione finanziaria di terreni da adibire a cava.7 Adozione IAS 17 - Eventuale ripresa a tassazione in caso di "operazioni inesistenti" ai fini delle imposte

dirette.

Serie Fiscale

PARERI

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La Lettera di Assilea

FORMAZIONE

50

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INIZIATIVE IN PROGRAMMA

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Chiuso in redazione il 22 Giugno 2007

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ASSILEA - Associazione Italiana LeasingPiazzale Ezio Tarantelli 100 - 00144 Roma Tel. 06 9970361 Fax 06 45440739

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