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RITA MOLINARO [email protected] IN CORDATA VERSO LA VETTA IN CORDATA VERSO LA VETTA

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RITA [email protected]

IN CORDATA VERSO LA VETTA

IN CORDATA VERSO LA VETTA

Aspetti psicologici della dermopigmentazione  in senologia

_ Questa tecnica comporta minor stress fisico e psicologico  (sostituisce un intervento chirurgico)

Permette alla donna un ritorno alla “normalità”

e il recupero 

di un immagine corporea “integra”‐

Il grado di soddisfazione della donna non dipende 

dall’obbiettivo risultato estetico ma dal suo personale vissuto  fino a quel momento 

_ Possono presentarsi molteplici reazioni che vanno dalla  notevole soddisfazione all’indifferenza, alla rabbia, alla  preoccupazione eccessiva per qualsiasi reazione fisiologica 

conseguente al tatuaggio

Dr.ssa Roberta Giomo

_ Approccio psicologico con la paziente

_ E’

indispensabile tenere in considerazione che sono donne che  portano con sé

“ferite del corpo e nell’anima”

_ Il carico emotivo nel gestire questa tipologia di pazienti può essere notevole  risulta importante quindi trovare la “giusta 

vicinanza”

ed assumere un atteggiamento di “accoglienza”

della  donna nella sua globalità.

_ Il confronto con i medici permette di condividere il carico di  responsabilità

e di lavorare con maggior sicurezza , con la 

consapevolezza che uno specialista può intervenire a fronte di  eventuali problematiche di natura medica

Dr.ssa Roberta Giomo

Anamnesi, consenso informato

Maggiore consapevolezza emotiva:

_ distinguere i vissuti personali da quelli dellepersone con cui si è in relazione_ salvaguardare la propria individualità_ non confondersi con l’altro_ non sentirsi attaccati dall’altro      

Dr.ssa Tiziana Callegaris

Tutela e benessere dell’operatore:

Allestimento campo sterile

campo sterile R.mp4

_ Pigmenti sterili (gamma radiated) confezionati monouso _ Thinner sterile e monouso

_ Prodotti in clean room (white room) _ Prodotti con acqua sterile 

_ Conformi ReSap 2008 _ Stabili  nel tempo 

_ Stabili con RM

Tracciabilità

Norme precise post‐dermopigmentazione_ cosa, come, quando_ sincerarsi della corretta comprensione (consegnare 

un memorandum)_ precise indicazioni post‐dermopigmentazione_ follow‐up

Dermopigmentazione  post mastectomia 

senza ricostruzione del  capezzolo

Dermopigmentazione  post mastectomia con  ricostruzione del 

capezzolo

Dermopigmentazionecicatrice post post lifting 

Dermopigmentazione su esiti discromici da  cicatrici di ustione

Dermopigmentazione  su vitiligine post allattamento, stabile da circa 10 anni nessun tipo di cure o soluzioni mediche

risolutive, 

probabile sindrome di Koebner o isomorfismo reattivo, insorgenza

di chiazze  di vitiligine reazione dopo stimoli traumatici di diversa origine anche in 

assenza di malattna cutanea. (C.Comacchi G.Mencini GISV)  Trattamento eseguito in collaborazione con Dermatologia e Senologia USS9.Una seduta

Dermopigmentazione  su vitiligine maschile

Discromia post innesto di tessuto connettivo prelevato dal  palato  in seguito a recessione gengivale.

Trattamento eseguito con supporto medico, per applicazione  di anestesia locale: tronculare con 2 ml di mepivacaina al 2% e  adrenalina (1:100000)

Trattamento post suggerito: sepsi con soluzione clorexidina 1%

Profilo competenze  Dermopigmentazione Medicale

Comportamenti da adottare  durante l’affiancamento 

Profilo 

Competenze 

dermipigmentatore 

iatrogeno 

(ricostruttivo  o paramedicale)

realizzazione di tatuaggi con finalità

medica .•contro 

indicazioni 

cliniche 

alla 

dermopigmentazione 

nozioni  

di terapie chirugiche e terapeutiche del cancro alla mammella o  altre 

patologie 

che 

possano 

richiedere 

inteventi 

di 

dermopigmentazione •Interazione 

con 

membri 

della 

breast 

unit 

,o 

gruppi 

multidisciplinari di altre specializzazioni•Conoscenze 

di 

igiene 

ed 

epidemiologia 

procedure 

di 

decontaminazione, 

disinfezione, 

sterilizzazione 

smaltimento  materiale contaminato

Chimica 

tossicologia 

dei 

pigmenti    valutare 

eventuali  potenziali reazioni allergiche e/o

tossiche

Considerato che si va ad agire su donne che possono essere  emotivamente provate e spaventate e confuse è

opportuno:

Evitare di parlare tra operatori in modo estremamente tecnico  dando l’impressione di dimenticarsi che c’è

una persona ( la 

paziente) e che si stà

parlando indirettamente di lei . Evitare di contraddirsi o di dare informazioni discordanti 

davanti ai pazienti, questo potrebbe creare confusione e  minare il rapporto di fiducia.

Se la donna non accetta la presenza di un secondo operatore  non insistere.

Se la paziente fa domande lasciare rispondere il  dermopigmentatore “titolare”.

E’

possibile fare domante al dermopigmentatore mentre lavora  avendo cura di non distrarlo troppo e di non fare troppe 

domande in presenza della paziente (potrebbe aumentarne  l’ansia); sarebbe comunque opportuno fare domande alla fine 

della seduta possibilmente non in presenza della paziente. La “presenza discreta”

è

auspicabile.

Adottare un abbigliamento consone che consenta di i ndossare  un camice e calzature idonee pulite

Se la paziente fa domande lasciare rispondere il  dermopigmentatore “titolare”.

E’

possibile fare domante al dermopigmentatore mentre lavora  avendo cura di non distrarlo troppo e di non fare troppe 

domande in presenza della paziente (potrebbe aumentarne  l’ansia); sarebbe comunque opportuno fare domande alla fine 

della seduta possibilmente non in presenza della paziente. La “presenza discreta”

è

auspicabile.

Adottare un abbigliamento consone che consenta di i ndossare  un camice e calzature idonee pulite

Il Centro Nazionale ONDICO dell’Istituto Superiore di Sanità, nell’ambito delle attività

inerenti i Prodotti di interesse per la Salute Pubblica, si occupa anche delle pratiche di 

interventi sul corpo aventi finalità

estetiche (quali il tatuaggio, il trucco permanente, la 

body art, il piercing) e dei rischi connessi a tali attività.La dermopigmentazione correttiva, ovvero il tatuaggio con finalità

mediche, è

particolarmente interessante visto che i relativi trattamenti, che si configurano come 

dei veri e propri tatuaggi, possono essere eseguiti anche al di fuori dell’area ospedaliera 

e quindi da personale non medico, ma comunque qualificato.La valenza che assume questo tipo di  attività

oltre il normale rapporto professionale 

tra dermopigmentatore e cliente, per acquisire un significato sociale e sanitario, in cui il 

“cliente”

diventa il “paziente”. 

Molte sono le implicazioni e le considerazioni che scaturiscono da questo approccio.Per praticare questo tipo di interventi in sicurezza è

necessario tener conto di numerosi 

fattori:le condizioni di salute generali del paziente, il tipo di patologia all’origine, la terapia che 

ha subito e il rispetto delle tempistiche minime che consentono al paziente di subire il 

trattamento.La ricostruzione dell’areola e del capezzolo, il trattamento dell’Alopecia areata e della 

vitiligine, nonché

il camuoflage di cicatrici o la ricostruzione delle ciglia e sopracciglia a 

seguito di chemioterapia, sono solo alcune delle indicazioni cliniche per ricorrere alla 

dermopigmentazione correttiva.

Nel 2013 è

stata avviata una collaborazione tra  la USLL 9 di Treviso, la LILT di Treviso e il Centro 

Nazionale ONDICO dell’ISS, con il contributo determinante dell’estetista /dermopigmentatrice Rita 

Molinaro, per patrocinare e rimodulare il corso nazionale di dermopigmentazione in senologia.

Il 

corso è

finalizzato all’utilizzo della dermopigmentazione per correggere gli esiti cutanei dei 

trattamenti chirurgici e chemio‐radioterapici delle pazienti curate per carcinoma della mammella, 

attraverso la ricostruzione del complesso areola‐capezzolo. Questo è un primo step per la realizzazione di corsi altamente qualificati, di cui una delle finalità

è

di definire la qualifica professionale necessaria per praticare tale attività

e i requisiti di idoneità

igienica degli ambienti presso i quali tali operazioni possono essere effettuate.Occorre considerare che per questo tipo di dermopigmentazione, tenuto conto delle metodiche 

utilizzate e dell’eventuale campo sterile richiesto, con connessa gestione in sicurezza del materiale 

contaminato, è

richiesta una formazione integrativa specifica, tenuta da enti che operano del 

settore della salute pubblica, con esame finale e un periodo di affiancamento.Infatti, gli ambiti di applicazione di questo settore della dermopigmentazione necessitano della 

prescrizione e delle indicazioni di un medico specialista per non peggiorare lo stato della patologia 

che si vuole correggere.Pertanto, la dermopigmentazione correttiva così

intesa costituisce una fase della procedura 

medica, che interviene a valle del percorso diagnostico‐terapeutico in cui  ripristinare un equilibrio 

per recuperare, anche psicologicamente, il benessere del paziente e un buon esito estetico finale.La delicatezza e la preparazione, anche psicologica oltreché

teorica e pratica, richieste per 

praticare al meglio questa attività, sono tali da consigliare, prima di iniziare il percorso lavorativo, 

una seria riflessione sulla predisposizione e sulla motivazione individuale che spingono ad 

intraprendere questo percorso che, qualora siano rispettate queste condizioni, è

comunque ricco 

di soddisfazioni, riconducibili anche alla particolare funzione sociale svolta.Alberto Renzoni

RITA [email protected]

GRAZIE DELL’ATTENZIONE