in »» Arte & Spettacolo rota, morricone e ortolani e un ... · vere canzoni è solo un ... la...

1
21 SETTEMBRE 2011 / IL CITTADINO CANADESE - 9 MONTRÉAL, (Vittorio Giordano) - Tre talenti giovanissimi in volo verso il loro primo concerto in Canada. Due le date: To- ronto il 25 e Montréal il 30 settembre. Sono Ignazio Boschetto (quasi 17 anni, nato a Bologna ma di origini siciliane), Piero Barone (18 anni, siciliano) e Gianluca Ginoble (16 anni, abruzzese) e cantano in italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco. “La musica ci fa davvero sentire tre metri sopra il cielo”, ci dice un simpaticissimo Ignazio mentre, approfittando di una pausa delle prove a Roma in vista del tour americano, ci rilascia un’intervi- sta telefonica. CIAO IGNAZIO, PRESTO SARETE A TORONTO E MONTRÉAL. Sappiamo che sono due città molto ‘italiane’, siamo molto emozionati! QUALE PREFERISCI? Non conosco Mon- tréal, mentre sono stato a Toronto ed è la mia seconda città preferita dopo Los Angeles. DI SICURO VI SENTIRETE COME A CASA. Stiamo avendo un successo incredibile in tutto il mondo, stiamo vivendo dei momenti pazzeschi e non vediamo l’ora di vivere il primo confronto con il pubblico italiano all’estero. Ma sono sicuro che anche gli americani ci faranno sentire molto a nostro agio! COME È GIÀ SUCCESSO AD ‘AMERICAN IDOL’. Quando siamo entrati in scena avevamo di fronte Jennifer Lopez, Andy Jackson e Ste- ven Tyler. La tensione era alle stelle: abbiamo iniziato a cantare e quando il pubblico ha fatto il primo applauso, l’adrenalina non era più a mille ma a diecimila! Sentirsi dire il giorno dopo ‘Avete fatto 30 milioni di spettatori’ è »» Arte & Spettacolo www.cittadinocanadese.com BOCELLI, 70MILA IN FESTA A CENTRAL PARK - Settantamila spettatori per Andrea Bocelli che giovedì scorso ha cantato a New York, protagonista del concerto-evento a Central Park. Un suc- cesso tutto italiano visto che il tenore ha voluto riproporre brani del repertorio classico, da ‘Volare’ a ‘O sole mio’, da ‘La donna è mobile’ alla ‘Boheme’, una sezione dedicata alle musiche per il cinema di Rota, Morricone e Ortolani e un omaggio a Liz Taylor con ‘New York, New York’. Il tenore è stato accompagnato dalla ‘New York Philarmonic Orchestra’ diretta da Alan Gilbert. Il concerto- evento diventerà dvd distribuito in 70 paesi dal titolo ‘Bocelli Live in Central Park’. IN BREVE NEW YORK - “Scri- vere canzoni è solo un altro modo di raccon- tare”. Così Sandro Pe- trone, giornalista, con- duttore e inviato di Tg2 che debutta nel mondo della musica con il suo cd di 12 brani “Last Call - Note di un inviato”. In radio già dall’8 settembre, il singolo ‘Ground Zero Ballad’ racconta il risveglio dallo choc degli attentati dell’11 settembre, con la consa- pevolezza che solo il rispetto per la vita degli uomini di ogni paese può far risorgere New York. Attraverso la musica, Sandro Petrone mette da parte il ‘distacco’ dovuto al cro- nista e racconta le emozioni. Dal terremoto dell’Irpinia alla guerra in Libano, fino ad arrivare a New York, a Ground Zero, a quell’11 settembre di dieci anni fa, quando fu il primo in Italia ad annunciare in diretta ai telespettatori del Tg2 la notizia degli aerei che si stavano schiantando contro le Twin Towers. Prima inviato a New York, poi nei territori dei conflitti e dei nuovi DALL’ 8 SETTEMBRE SCORSO ‘ON AIR’ IL SINGOLO “GROUND ZERO BALLAD” DELL’INVIATO RAI A NEW YORK attentati seguiti all’11 settembre, da allora Sandro Petrone ha raccontato i diversi momenti di questi dieci anni di paura, guerra e “resurrezione”. Il testo di ‘Groun Zero Ballad’ sembra in qualche modo anticipare quello che è stato il dopo: dalle scelte ai fatti di cronaca. A cominciare dal con- cetto di “vuoto” che ha guidato la costruzione del Memoriale che è stato inaugurato l’11 settembre scorso a Ground Zero; lo stesso concetto che troviamo proprio all’inizio del brano (“Qualcosa verrà, dal vuoto che hanno chiamato Ground Zero”). “Una strana coincidenza potrei dire o solo qualcosa che sentivo fortemen- te - spiega il giornalista -. Fino al 2006 nessuno pensava che lì, dove sorgevano le torri gemelle dovesse rimanere il “vuoto”, anzi c’era chi voleva costruire torri ancora più imponenti. Invece, nel 2006 vinse il progetto “Reflecting Absence”, as- senza riflessa, nel quale nulla prende il posto Twin Towers, al cui posto ora ci sono due enormi vasche che prendono il nome di ‘Twin Voids’ ovvero ‘Vuoti Gemelli’”. Il cd “Last Call”, che in Italia uscirà a ottobre, a NY è già in vendita da Rizzoli sulla 57esima strada. Sandro Petrone canta l’11 settembre Ignazio: da ‘American Idol’ in VOLO verso Montréal stato fantastico. COME AVETE COMINCIA- TO? Luca ha iniziato con suo nonno che è un grande trombettista: gli faceva ascoltare sempre Pavarotti e gli faceva cantare ‘O Sole mio’. Piero ha cominciato interpretando i brani che scriveva suo nonno, che è cieco ed è un grande cantautore e poeta. Io, essendo cresciuto a Bo- logna e quindi senza i nonni che stavano in Sicilia, ho iniziato nella mia cameretta: da solo, suonando la pianola, cantavo ‘La donne è mobile’. POI È ARRIVATA ‘TI LASCIO UNA CANZONE’. Antonella Clerici resterà per sem- pre la nostra ‘madrina’. Nel suo programma eravamo tre perfetti sconosciuti: ci siamo conosciuti e abbiamo fatto ‘Jay Leno Show’, ‘Ellen De- Generes Show’ e ‘American Idol’. EMOZIO- NANDO TUTTI CON ‘O’SOLE MIO’. È la nostra colonna sonora, la canzone che ci ha fatto arrivare fino a qui. È stata la prima canzone che abbiamo cantato insieme. E subito dopo ‘Ameri- can Idol’ è arrivato il contratto. Per noi ‘O’ Sole Mio’ avrà sempre un significato particolare. VI HA FATTO SPICCARE IL VOLO. PERCHÉ AVETE SCELTO DI CHIAMARVI COSÌ? La musica ci fa volare. E poi abbiamo preso tanti voli, scherziamo e studiamo sopra gli aerei, ci passiamo tante ore. Abbiamo deciso che questo fosse il nome migliore, come buon auspicio per raggiungere il successo. CHI SONO I VOSTRI IDOLI? Gianluca ha sempre ascoltato Bocelli ma ama tanto anche Michael Bubblé oltre a sentire molta musica jazz e blues. Io amo proprio tutta la musica, non ho un idolo, mentre Piero ha come modello Elvis Presley e Pavarotti. AVETE FATTO UN CD CON 12 CANZONI, TRA CUI ‘E PIÙ TI PENSO’, ‘UN AMORE COSÌ GRANDE’ E ‘PER TE’. Sì, lo stesso disco in versione italiana, internazionale e spagnola. A poco uscirà anche un nuovo album natalizio con tante sorprese ed una collaborazione speciale. CHE IDEA TI SEI FATTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO? Io dico che 60 milioni di italiani hanno avuto il merito di stabilirsi in un altro paese e rifarsi una vita confrontandosi con una nuova cultura e nuove tradizioni: per tutti loro tanto rispetto e tanto di cappello. TANTO SUCCESSO SENZA ABBANDONARE GLI STUDI. Facciamo la scuola privata e a fine anno abbiamo gli esami. Io frequento il liceo scientifico, Pietro il tecnico commerciale e Gianluca il classico. INUTILE CHIEDERVI COSA VOLETE FARE DA GRANDI. Dato che abbiamo iniziato da piccoli, speriamo di fare i cantanti per tutta la vita, facendo musica e regalando emozioni al nostro pubblico. Cominciando proprio da quello di Montréal... ‘Il Volo’ – il gruppo musicale for- mato dai tre tenorini Piero, Igna- zio e Gianluca - non vede l’ora di atterrare a Montréal per emozio- nare gli italo-canadesi con brani da brividi come ‘O Sole mio’ e ‘Un amore così grande’ L’INTERVISTA LA STORIA. Il gruppo ‘Il Volo’ si è costituito dopo la partecipazione dei tre come solisti alla seconda edizione del talent show di Rai 1 ‘Ti lascio una canzone’ nel 2009. Il loro primo album è uscito in Italia il 30 novembre 2010 (disco di platino in due mesi). E alla fine di aprile di quest’anno in Europa (dal 7 giugno anche in lingua spagnola) Il 17 maggio, poi, l’album è stato pubblicato in Canada e negli Stati Uniti. Dopo alcune apparizioni televisive - tra le quali un’esibizione dal vivo al talent show ‘American Idol’ e di ‘The Tonight Show with Jay Leno’ - ‘Il Volo’ è entrato al decimo posto della Billboard 200, la classifica dei cd più venduti negli Usa. Un’impresa che nella storia della musica italiana è riuscita solo a Domenico Modugno e Andrea Bocelli. Gli ‘angeli custodi’ del gruppo sono Tony Renis e Humberto Gatica, che hanno prodotto il disco, e Michele Torpedine, per 15 anni manager e artefice dei successi di Bocelli. Ignazio, Piero e Gianluca hanno già collezionato esperienze importanti. Sono stati invitati da Quincy Jones a rappresentare l’Italia a ‘We Are The World for Haiti’: il primo febbraio 2010 sono entrati in uno studio sul Beverly Boulevard di Los Angeles dove hanno registrato il singolo con star del calibro di Celine Dion, Carlos Santana, Bar- bra Streisand, Bono e Lady Gaga. Pochi giorni dopo, il 17 febbraio, sono saliti sul palco del Festival di Sanremo per esibirsi davanti alla regina Rania di Giordania, guadagnandosi la standing ovation del pubblico e i complimenti della regina. Primi artisti italiani nella storia ad essere messi sotto contratto da una major americana (la Geffen, etichetta del gruppo Universal America), il loro primo disco è un ammaliante percorso tra la canzone italiana, le tradizioni napoletane e la musica internazionale. Siamo emozionati, non vediamo l’ora di vivere il primo confronto con gli italiani all’estero

Transcript of in »» Arte & Spettacolo rota, morricone e ortolani e un ... · vere canzoni è solo un ... la...

Page 1: in »» Arte & Spettacolo rota, morricone e ortolani e un ... · vere canzoni è solo un ... la pianola, cantavo ‘La donne è mobile’. POI È ARRIVATA ‘TI LASCIO UNA CANZONE’.

21 SE

TT

EM

BR

E 2011 / IL C

ITTA

DIN

O C

AN

AD

ES

E - 9

FOTO NOTIZIE montrÉal, (Vittorio Giordano) - Tre talenti giovanissimi in volo verso il loro primo concerto in Canada. Due le date: To-ronto il 25 e Montréal il 30 settembre. Sono Ignazio Boschetto (quasi 17 anni, nato a Bologna ma di origini siciliane), Piero Barone (18 anni, siciliano) e Gianluca Ginoble (16 anni, abruzzese) e cantano in italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco. “La musica ci fa davvero sentire tre metri sopra il cielo”, ci dice un simpaticissimo Ignazio mentre, approfittando di una pausa delle prove a Roma in vista del tour americano, ci rilascia un’intervi-sta telefonica. CIAO IGNAZIO, PRESTO SARETE A TORONTO E MONTRÉAL. Sappiamo che sono due città molto ‘italiane’, siamo molto emozionati! QUALE PREFERISCI? Non conosco Mon-tréal, mentre sono stato a Toronto ed è la mia seconda città preferita dopo Los Angeles. DI SICURO VI SENTIRETE COME A CASA. Stiamo avendo un successo incredibile in tutto il mondo, stiamo vivendo dei momenti pazzeschi e non vediamo l’ora di vivere il primo confronto con il pubblico italiano all’estero. Ma sono sicuro che anche gli americani ci faranno sentire molto a nostro agio! COME È GIÀ SUCCESSO AD ‘AMERICAN IDOL’. Quando siamo entrati in scena avevamo di fronte Jennifer Lopez, Andy Jackson e Ste-ven Tyler. La tensione era alle stelle: abbiamo iniziato a cantare e quando il pubblico ha fatto il primo applauso, l’adrenalina non era più a mille ma a diecimila! Sentirsi dire il giorno dopo ‘Avete fatto 30 milioni di spettatori’ è

»» Arte & Spettacolowww.cittadinocanadese.com Bocelli, 70mila in festa a central Park - Settantamila spettatori per andrea Bocelli che

giovedì scorso ha cantato a New York, protagonista del concerto-evento a Central Park. Un suc-cesso tutto italiano visto che il tenore ha voluto riproporre brani del repertorio classico, da ‘Volare’ a ‘O sole mio’, da ‘La donna è mobile’ alla ‘Boheme’, una sezione dedicata alle musiche per il cinema di rota, morricone e ortolani e un omaggio a liz taylor con ‘New York, New York’. Il tenore è stato accompagnato dalla ‘New York Philarmonic Orchestra’ diretta da alan Gilbert. Il concerto-evento diventerà dvd distribuito in 70 paesi dal titolo ‘Bocelli Live in Central Park’.

in B

re

Ve

new York - “Scri-vere canzoni è solo un altro modo di raccon-tare”. Così Sandro Pe-trone, giornalista, con-duttore e inviato di Tg2 che debutta nel mondo della musica con il suo

cd di 12 brani “Last Call - Note di un inviato”. In radio già dall’8 settembre, il singolo ‘Ground Zero Ballad’ racconta il risveglio dallo choc degli attentati dell’11 settembre, con la consa-pevolezza che solo il rispetto per la vita degli uomini di ogni paese può far risorgere New York. Attraverso la musica, Sandro Petrone mette da parte il ‘distacco’ dovuto al cro-nista e racconta le emozioni. Dal terremoto dell’Irpinia alla guerra in Libano, fino ad arrivare a New York, a Ground Zero, a quell’11 settembre di dieci anni fa, quando fu il primo in Italia ad annunciare in diretta ai telespettatori del Tg2 la notizia degli aerei che si stavano schiantando contro le Twin Towers. Prima inviato a New York, poi nei territori dei conflitti e dei nuovi

DallO 8 settembre sCOrsO ‘On air’ il singOlO“grOunD ZerO ballaD” Dell’inviatO rai a new YOrk

Dall’ 8 settembre sCOrsO ‘On air’ il singOlO“grOunD ZerO ballaD” Dell’inviatO rai a new YOrk

attentati seguiti all’11 settembre, da allora Sandro Petrone ha raccontato i diversi momenti di questi dieci anni di paura, guerra e “resurrezione”. Il testo di ‘Groun Zero Ballad’ sembra in qualche modo anticipare quello che è stato il dopo: dalle scelte ai fatti di cronaca. A cominciare dal con-cetto di “vuoto” che ha guidato la costruzione del Memoriale che è stato inaugurato l’11 settembre scorso a Ground Zero; lo stesso concetto che troviamo proprio all’inizio del brano (“Qualcosa verrà, dal vuoto che hanno chiamato Ground Zero”). “Una strana coincidenza potrei dire o

solo qualcosa che sentivo fortemen-te - spiega il giornalista -. Fino al 2006 nessuno pensava che lì, dove sorgevano le torri gemelle dovesse rimanere il “vuoto”, anzi c’era chi voleva costruire torri ancora più imponenti. Invece, nel 2006 vinse il progetto “Reflecting Absence”, as-senza riflessa, nel quale nulla prende

il posto Twin Towers, al cui posto ora ci sono due enormi vasche che prendono il nome di ‘Twin Voids’ ovvero ‘Vuoti Gemelli’”. Il cd “Last Call”, che in Italia uscirà a ottobre, a NY è già in vendita da Rizzoli sulla 57esima strada.

Sandro Petrone canta l’11 settembre

“ “

Ignazio: da ‘American Idol’ in VOLO verso Montréal

stato fantastico. COME AVETE COMINCIA-TO? Luca ha iniziato con suo nonno che è un grande trombettista: gli faceva ascoltare sempre Pavarotti e gli faceva cantare ‘O Sole mio’. Piero ha cominciato interpretando i brani che scriveva suo nonno, che è cieco ed è un grande cantautore e poeta. Io, essendo cresciuto a Bo-

logna e quindi senza i nonni che stavano in Sicilia, ho iniziato nella mia cameretta: da solo, suonando la pianola, cantavo ‘La donne è mobile’. POI È ARRIVATA ‘TI LASCIO UNA CANZONE’.Antonella Clerici resterà per sem-pre la nostra ‘madrina’. Nel suo programma eravamo tre perfetti sconosciuti: ci siamo conosciuti

e abbiamo fatto ‘Jay Leno Show’, ‘Ellen De-Generes Show’ e ‘American Idol’. EMOZIO-NANDO TUTTI CON ‘O’SOLE MIO’. È la nostra colonna sonora, la canzone che ci ha fatto arrivare fino a qui. È stata la prima canzone che abbiamo cantato insieme. E subito dopo ‘Ameri-can Idol’ è arrivato il contratto. Per noi ‘O’ Sole Mio’ avrà sempre un significato particolare. VI HA FATTO SPICCARE IL VOLO. PERCHÉ AVETE SCELTO DI CHIAMARVI COSì? La musica ci fa volare. E poi abbiamo preso tanti voli, scherziamo e studiamo sopra gli aerei, ci passiamo tante ore. Abbiamo deciso che questo fosse il nome migliore, come buon auspicio per

raggiungere il successo. CHI SONO I VOSTRI IDOLI? Gianluca ha sempre ascoltato Bocelli ma ama tanto anche Michael Bubblé oltre a sentire molta musica jazz e blues. Io amo proprio tutta la musica, non ho un idolo, mentre Piero ha come modello Elvis Presley e Pavarotti. AVETE FATTO UN CD CON 12 CANZONI, TRA CUI ‘E PIù TI PENSO’, ‘UN AMORE COSì GRANDE’ E ‘PER TE’. Sì, lo stesso disco in versione italiana, internazionale e spagnola. A poco uscirà anche un nuovo album natalizio con tante sorprese ed una collaborazione speciale. CHE IDEA TI SEI FATTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO? Io dico che 60 milioni di italiani

hanno avuto il merito di stabilirsi in un altro paese e rifarsi una vita confrontandosi con una nuova cultura e nuove tradizioni: per tutti loro tanto rispetto e tanto di cappello. TANTO SUCCESSO SENZA ABBANDONARE GLI STUDI. Facciamo la scuola privata e a fine anno abbiamo gli esami. Io frequento il liceo scientifico, Pietro il tecnico commerciale e Gianluca il classico. INUTILE CHIEDERVI COSA VOLETE FARE DA GRANDI. Dato che abbiamo iniziato da piccoli, speriamo di fare i cantanti per tutta la vita, facendo musica e regalando emozioni al nostro pubblico. Cominciando proprio da quello di Montréal...

‘Il Volo’ – il gruppo musicale for-mato dai tre tenorini Piero, Igna-zio e Gianluca - non vede l’ora di atterrare a Montréal per emozio-nare gli italo-canadesi con brani da brividi come ‘O Sole mio’ e ‘Un amore così grande’

l’interVista

la StorIa. Il gruppo ‘Il Volo’ si è costituito dopo la partecipazione dei tre come solisti alla seconda edizione del talent show di Rai 1 ‘Ti lascio una canzone’ nel 2009. Il loro primo album è uscito in Italia il 30 novembre 2010 (disco di platino in due mesi). E alla fine di aprile di quest’anno in Europa (dal 7 giugno anche in lingua spagnola) Il 17 maggio, poi, l’album è stato pubblicato in Canada e negli Stati Uniti. Dopo alcune apparizioni televisive - tra le quali un’esibizione dal vivo al talent show ‘American Idol’ e di ‘The Tonight Show with Jay Leno’ - ‘Il Volo’ è entrato al decimo posto della Billboard 200, la classifica dei cd più venduti negli Usa. Un’impresa che nella storia della musica italiana è riuscita solo a Domenico Modugno e Andrea Bocelli. Gli ‘angeli custodi’ del gruppo sono tony renis e Humberto Gatica, che hanno prodotto il disco, e michele torpedine, per 15 anni manager e artefice dei successi di Bocelli. Ignazio, Piero e Gianluca hanno già collezionato esperienze importanti. Sono stati invitati da Quincy Jones a rappresentare l’Italia a ‘We Are The World for Haiti’: il primo febbraio 2010 sono entrati in uno studio sul Beverly Boulevard di Los Angeles dove hanno registrato il singolo con star del calibro di Celine Dion, Carlos Santana, Bar-bra Streisand, Bono e lady Gaga. Pochi giorni dopo, il 17 febbraio, sono saliti sul palco del Festival di Sanremo per esibirsi davanti alla regina rania di Giordania, guadagnandosi la standing ovation del pubblico e i complimenti della regina. Primi artisti italiani nella storia ad essere messi sotto contratto da una major americana (la Geffen, etichetta del gruppo Universal America), il loro primo disco è un ammaliante percorso tra la canzone italiana, le tradizioni napoletane e la musica internazionale.

Siamo emozionati,non vediamol’ora di vivere

il primo confrontocon gli italiani

all’estero