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Imposta personale sul reddito delle persone fisiche Capitolo 3, libro II

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Imposta personale sul reddito delle persone fisiche

Capitolo 3, libro II

Cosa intendere per imposte personali? (1)

Imposte personali (ruolo capacità contributiva)- personalizzazione sulla base dell’equità orizzontale

- discriminazione quantitativa sulla base dell’equità verticale

- base imponibile potenzialmente comprensiva del complesso dei redditi (imposizione sintetica)

Imposte personali vs. reali- prescindono dalla personalizzazione sulla base dell’equità

orizzontale

- tendenzialmente ad aliquota proporzionale

- cedolari (in re)

Predominanza in passato delle imposte reali- perché?- il caso della tassazione delle finestre

Imposte personali vs. imposte reali in Italia- situazione pre vs. post 1973

- prima imposte reali proporzionali con diverse aliquote, salvo imposta di ricchezza mobile sui redditi da lavoro (moderatamente progressiva negli ultimi anni di applicazione e imposta complementare progressiva, dal 1923, (progressività continua) e sovra-imposte e addizionali (ne vedremo le definizioni precise trattando del federalismo fiscale) di competenza comunale

Cosa intendere per imposte personali? (2)

Come specificare la nozione di reddito?

Reddito prodotto vs. entrata vs. consumo vs. versioni miste

Reddito effettivo vs. normale (nelle due accezioni)

Reddito reale vs. monetario

(la questione della fonte del reddito)

Inserire auto-consumo, fitti imputati, fringe benefits?

(la questione delle forme del reddito)

Dal reddito lordo al reddito imponibile

Dal reddito lordo al reddito netto (concetto di depurazione dalle spese di produzione del reddito)

Dal reddito netto al reddito imponibile: il ruolo delle deduzioni (una forma di agevolazione fiscale/tax expenditure)

- diverse forme: analitiche vs sintetiche/forfaitarie; somma fissa o % reddito (unica o decrescente)

- vedi discussione attuale Usa e caso italiano inizio anni 90*- possibili giustificazioni

- equità orizzontale

- efficienza (beni di merito)

- come vedremo anche equità verticale (progressività per deduzione)

Italia: la base imponibile dell’Irpef (1)

Redditi fondiari- dei terreni

- redditi dominicali (rendita) e redditi agrari (profitto imprenditore agricolo)

- da fabbricati (non utilizzati in esercizio attività agricole o d’impresa)

- stima su base catastale (normale) dei redditi dei terreni e dei fabbricati (reddito normale

- redditi imputati per abitazione principale esclusi dalla base imponibile come nella maggior parte paesi EU. Diversamente da quanto avviene nella maggior parte dei paesi, deducibilità anche interessi passivi muti)

- effetti di disomogeneità nel prelievo

Italia: la base imponibile dell’Irpef (2)

- prevalenza di regimi sostitutivi (dunque, esclusione da Irpef)- 12,5% (tranne 27% per interessi bancari)

- essenzialmente tassazione soltanto di parte dei proventi da partecipazioni qualificate

Redditi da capitale- redditi derivante da impieghi del capitale diversi da quelli

relativi all’esercizio di attività di impresa

Italia: la base imponibile dell’Irpef (3)

Redditi da lavoro dipendente- assimilazione delle pensioni

Redditi da lavoro autonomo

Redditi di impresa - società individuali o società di persone (società semplice, in

nome collettivo, in accomandita semplice)- su alcuni problemi nella determinazione redditi d’impresa, cfr. più

avanti imposta societaria)

Italia: la base imponibile dell’Irpef (4)

Redditi diversi ( plusvalenze immobiliari e finanziarie, vincite al lotto)

- prevalenza regimi sostitutivi

- inserimento in Irpef di - incrementi di plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate

- lottizzazioni terreni, cessioni immobili per finalità “speculative”

Esenzioni- borse di studio, assegni di ricerca, alcune tipologie di pensioni di invalidità, maggiorazioni sociali…

In conclusione, quale base imponibile?- concezione “mista” di reddito

- concetto di erosione della base imponibile

Italia: la base imponibile dell’Irpef (5)

Le principali deduzioni- contributi previdenziali

- rendita catastale imputata - spese mediche per assistenza portatori handicap

- il ruolo sostanzialmente circoscritto delle deduzioni

Il calcolo dell’imposta lorda (1)

Modalità alternative di realizzazione della progressivitànell’imposta personale sul reddito

Progressività per deduzione (D) o per detrazione (d)- esempio: deduzione pari 1000 e t = 20%

- se si ha un reddito di 5000, T = 800, tmd? tmg?

- se si ha un reddito di 20.000, T = 3800, tmd? tmg?

Nel caso di deduzione, T = t (Y-D)

Nel caso di detrazione, T = t(Y) - d

Il calcolo dell’imposta lorda (2)

Illustrazione grafica

- della struttura dell’imposta

- dell’andamento delle aliquote marginali e medie

E se avessimo una detrazione? - equivalenza fra D e d, se data D, d = tD (oppure, data d, se D = d/t)

Il calcolo dell’imposta lorda (3)

Progressività per scaglioni : un esempio numerico- tre scaglioni di reddito

- da 0 a 1000; da 1000 a 3000; da 3000 a 6000

- tre aliquote - rispettivamente del 10%, 20% e 25%

Quale è- il debito di imposta per un soggetto con reddito pari a 5000?

- quale è l’aliquota marginale?

- quale è l’aliquota media (lorda)?

- quale è l’elasticità dell’imposta?

Progressività per classi* e continua

Italia: il calcolo dell’imposta lorda nell’Irpef

Gli scaglioni oggi in Italia- fino a 15.000 euro 23%

- da 15.000 a 28.000 euro 27%

- da 28.000 a 55.000 euro 38%

- da 55.00o a 75.000 euro 41%

- oltre, 43%

In passato, - 32 scaglioni e aliquota massima al 72%

Dall’imposta lorda all’imposta netta

Il ruolo delle detrazioni

Le diverse finalità delle detrazioni- progressività- equità orizzontale- spese di produzione del reddito- efficienza - coesistenza di più finalità

Come scegliere fra deduzioni e detrazioni?- effetti sulla progressività qualora inserite in un contesto di

imposta già progressiva- cfr. grafici

Deduzioni vs. detrazioniI casi

- delle deduzioni/detrazioni fisse

Presenza o meno di rimborso per l’incapienza? *- cenno all’imposta negativa

- delle detrazioni/deduzioni non fisse- decrescenza rispetto al reddito

- proporzionalità rispetto al reddito

Il peso delle agevolazioni fiscali (tax expenditure) nei paesi OECD (Adema)*

- spesa sociale lorda sul PIL: Svezia = 35,1 % e Usa = 15,7%

- spesa netta (tenendo conto spesa per detrazioni e imposte sullaspesa): Svezia = 30,6 % e Usa = 24,5%

Italia: dall’imposta lorda all’imposta netta (1)

Le principali detrazioni esistenti- detrazioni per fonte di reddito: decrescenti fino a 55.000 euro

per lavoro dip/pensionati compresi lavoratori atipici assimilati e autonomi. Valore max:

- 1840 euro fino a 8000 (lavoratori dipendenti)- 1104 euro fino a 4800 (lavoratori autonomi)- 1725 euro fino a 7500 (pensionati)- 1783 euro fino a 7750 (pensionati over 75)

- implicazioni per la no tax area

- e chi ha redditi inferiori?

Italia: dall’imposta lorda all’imposta netta (2)

- detrazioni per carichi familiari- coniuge a carico (RC non > 2840), 800 euro a decrescere fino a soglia di

80.000 di RC al netto rendita catastale

- idem per figli seppure con decrescenza diversa, diversa soglia e diversitàsecondo età e numero minori

- familiari a carico, un po’ meno… ma stessi principi

- ulteriore detrazione universale di 1200 euro per famiglie con più di 4 figli da dividere al 50% tra i genitori (credito per incapienza)

Italia: dall’imposta lorda all’imposta netta (3)

- detrazioni per oneri personali- spese mediche- contratti di assicurazione rischio morte/invalidità..

- detrazioni con finalità incentivazione- mobilità lavoratori, recupero/qualificazione patrimonio immobiliare, palestre?

- detrazioni per canoni locazione a bassi redditi e mutui prima casa

- in tutti i casi limiti (19% spese, entro limiti)- credito di imposta per detrazioni canoni

Italia: dall’imposta lorda all’imposta netta (4)

Distinzione fra aliquote formali e aliquote effettive*

NB. Ai fini dello studio, non è importante, per il nostro esame, ricordare l’ammontare delle diverse detrazioni. Èsufficiente conoscere le diverse tipologie

La questione dell’unità impositiva

Proporzionalità vs. progressività

Cumulo dei redditi: imposta sul matrimonio?- ragioni a favore e contro

Splitting/quoziente familiare- ragioni a favore e contro

Tassazione separata (situazione odierna in Italia)

Alcuni ulteriori problemi (1)

Distribuzione temporale dei redditi- TFR e tassazione sulla base di aliquota media periodi precedenti (5 anni)

La questione del drenaggio fiscale- effetti su aliquota media/marginale

- accentuazione in presenza di agevolazioni definite in termini nominali

Possibili soluzioni- aggiustare il valore del reddito sulla base del coefficiente inflazione

- indicizzazione annuale degli scaglioni e delle agevolazioni

Alcuni ulteriori problemi (2)

La questione del drenaggio fiscale

La questione dell’evasione- evasione vs. erosione vs. elusione

- possibili antidoti: ruolo- dei sostituti di imposta

- degli studi di settore

- si applicano a soggetti con ricavi dichiarati inferiori a un determinato livello, non assoggettati a regimi forfetari/sostitutivi

- dell’imposizione sulla base di una nozione di reddito normale?

Alcuni ulteriori problemi (3)*

Metodi stima evasione- confronto ammontare redditi dichiarati con

- redditi contabilità nazionale

- redditi in Indagine Banca d’Italia sui bilanci familiari (permette raffronti più disaggregati)

- redditi accertati

Stime prevalenti relative a Irpef: fra il 55% e il 70% dei redditi di lavoro autonomo e piccola impresa (settore agricolo, servizi, più alta al Sud)

Effetti dell’imposta sull’offerta di lavoro

Il caso dell’imposta proporzionale- il confronto fra imposta fissa e imposta proporzionale

Importanza verifiche empiriche

Cenni all’imposta progressiva

Possibili domande (1)

Cosa si intende per personalizzazione dell’imposta?

Cosa si intende per imposta reale?

Quali sono le principali scelte da effettuare nella definizione della base imponibile dell’imposta personale sulle persone fisiche?

Quali sono le possibili ragioni a favore delle deduzioni e delle detrazioni?

Possibili domande (2)

Esercizio 1. Si ipotizzi di avere un reddito di 10.000 euro. Si dimostri che un’imposta proporzionale con aliquota del 25% si trasforma in imposta progressiva in presenza di una deduzione di 2000 euro.

Più in particolare, quali sono i valori dell’aliquota media e dell’aliquota marginale e dell’elasticità (ossia, quali sono gli effetti sulla progressività?

A quanto dovrebbe corrispondere una detrazione dai medesimi effetti distributivi e di gettito?

Possibili domande (3)

Esercizio 2. Si ipotizzino gli scaglioni di reddito seguenti: 0-100; 100-600; 600-1200; oltre 1200. Le aliquote sono rispettivamente 5%; 10%; 20% e 30%. Si calcolino il debito di imposta, l’aliquota marginale e l’aliquota media per due redditieri con redditi rispettivamente di 500 e di 1300 euro.

Si introduca poi una deduzione di 200 euro. Quali sarebbero gli effetti sulla progressività?

In alternativa alla deduzione, si introduca una detrazione pari a 35 euro. Quali sarebbero gli effetti sulla progressività? Cosa cambierebbe rispetto alla situazione precedente (in termini di gettito complessivo delle imposte e di progressività)?

Possibili domande (4)

Esercizio 3. Si utilizzino gli scaglioni dell’esercizio 2 e si calcoli il debito di imposta di una famiglia monoreddito con reddito pari a 1500 in presenza di tassazione separata e di splitting.

Pur senza fare alcun esercizio numerico, quale sarebbe l’effetto del quoziente familiare rispetto allo splitting?