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IMPIANTI MECCANICI

PRESCRIZIONI TECNICHE

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PREMESSA Con la presente relazione vengono individuati gli interventi relativi agli impianti meccanici inerenti ai lavori di “Ristrutturazione dell’Hospital Day ed installazione degli ascensori”- XII° Lotto nella Casa di Riposo della Carnia di Tolmezzo. L’Hospital Day viene individuato al piano rialzato del corpo di fabbrica adiacente all’Ala Sud del Complesso e risulta essere comunicante con i Blocchi “B” e “C” per mezzo di un tunnel di collegamento che verrà realizzato nel XI° Lotto. Nel presente appalto sono previsti anche i lavori edili necessari a completare i vani corsa e i locali macchine nonché le alimentazioni elettriche per consentire, con un appalto distinto, la posa di un montalettighe antincendio nella Torre Nord, di un ascensore nella Torre Sud. Con il medesimo appalto, verrà inoltre installato un ascensore nel vano già predisposto all’esterno della Ala Sud. Gli impianti meccanici previsti nel presente appalto, si riferiscono esclusivamente a opere da realizzarsi presso l’Hospital Day.

Nel seguente progetto si considerano le seguenti opere impiantistiche meccaniche: Ristrutturazione Hospital Day:

• Smontaggio di corpi scaldanti, sanitari, apparecchiature, tubazioni di collegamento; • Derivazione linea del riscaldamento dalla colonna montante di distribuzione esistente all’interno

dell’Hospital Day; • Derivazione linea del raffrescamento a partire dalla linea esistente di acqua refrigerata a servizio delle

U.T.A. di Torre Nord e Sud, posizionata nel cortile interno, realizzata con tubazioni preisolate per il percorso esterno;

• Realizzazione di distribuzione del vettore termico del tipo a quattro tubi per il riscaldamento e raffrescamento in tubo di rame trafilato crudo isolato entro controsoffitto a partire dalle sopracitate derivazioni sino ai terminali del tipo cassetta a controsoffitto;

• Installazione di terminali per il riscaldamento/raffrescamento costituiti da cassette a soffitto a doppia batteria per il salone;

• Installazione di corpi scaldanti sottoforma di radiatori a convezione in acciaio completi di valvola termostatica per i servizi igienici;

• Realizzazione di scarico condense in tubo PE/AD per le cassette per il funzionamento estivo; • Realizzazione di impianto di ricambio aria costituito da condotti preisolati tipo PAL costituiti da una

struttura sandwich alluminio-isolante-alluminio a partire dalle canalizzazioni predisposte al piano seminterrato, nonché da tubazioni flessibili isolate e classificate ai fini della reazione al fuoco. La distribuzione principale avverrà sulla copertura del fabbricato;

• Installazione di bocchette di mandata, di ripresa, valvole di ventilazione e griglie tipo trasfert sulle porte dei servizi igienici;

• Installazione di n°2 serrande tagliafuoco in corrispondenza dell’attraversamento del pavimento dell’Hospital Day;

• Realizzazione di nuovo impianto idrico per l’alimentazione dei nuovi apparecchi sanitari e per il mobile bar;

• Realizzazione di nuovo impianto di scarico dei nuovi apparecchi sanitari e del mobile bar; • Installazione di apparecchi sanitari normali e per disabili e relativi maniglioni; • Realizzazione di prolungamento dell’impianto idrico antincendio in tubo di acciaio zincato a partire

dalla tubazione presente nell’Ala Sud; • Installazione di n°4 cassette antincendio UNI 45 di cui n°1 al piano scantinato, n°1 al piano rialzato

zona filtro, n°2 all’interno dell’Hospital Day.

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LEGGI E NORMATIVA DA OSSERVARE Le principali normative da applicare possono così essere riassunte:

• Legge 10/91 e DLgs 29 dicembre 2006, n. 311: Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia;

• D.M. 22 gennaio 2008 , n°37: regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies. Comma 13, lettera a) della legge 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.

• D.M. 16.2.1982-Elenco delle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco (n°91); • Guide Tecniche del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Udine; • Norma UNI 10339: Impianti aeraulici a fini di benessere: Generalità, classificazione e requisiti; • UNI 7357/74 e relativi aggiornamenti: Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento degli

edifici; • Norme UNI 10344 e seguenti; Riscaldamento degli edifici: Calcolo del fabbisogno di energia; • Norma UNI 6507: Tubi di rame senza saldatura per la distribuzione dei fluidi; • Norma UNI 8863: Tubi senza saldatura e saldati, di acciaio non legato, filettati secondo UNI-ISO 7/1; • UNI 9182: Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda. Criteri di progettazione,

collaudo e gestione; • UNI 9183: Sistemi di scarico delle acqua usate. Criteri di progettazione, collaudo e gestione;

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QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI . I materiali tutti dovranno avere le dimensioni, il peso, la provenienza e tutti i requisiti indicati nelle voci dell’allegato B o prescritti dalla Direzione dei Lavori, ed essere della migliore qualità in ciascuna specie; potranno mettersi in opera soltanto dopo essere stati accettati dal Direttore dei Lavori, all’esame del quale l’Appaltatore dovrà previamente presentarli. L’accettazione dei materiali non potrà mai pregiudicare il diritto della Stazione Appaltante di rifiutare in qualunque tempo, ancorché posti in opera e fino a collaudo, i materiali che non corrispondano alle condizioni contrattuali. Se i materiali accettati e già posti in opera si scoprissero poi di cattiva qualità la Direzione dei Lavori ha la facoltà di farli rimuovere. I lavori dovranno essere eseguiti secondo i migliori sistemi e precetti dell’arte in conformità alle prescrizioni del presente Capitolato Speciale, nonché a norma delle indicazioni dei disegni e delle istruzioni che saranno comunicate all’Appaltatore dal Direttore dei Lavori. Sarà facoltà dell’Ufficio di dirigenza di rifiutare tutti i lavori non eseguiti in conformità del presente Capitolato Speciale od a perfetta regola d’arte ed in base agli ordini impartiti all’Appaltatore, il quale dovrà quindi, a tutte sue spese esclusive, demolire quelle opere o parti di opera che a giudizio del Direttore dei lavori fossero inaccettabili. I materiali rifiutati e quelli provenienti dalle demolizioni, di cui al precedente comma, che non potessero, a giudizio della Direzione, venire impiegati dovranno, dall’Appaltatore, a sua cura e spese, essere allontanati dal cantiere.

L’Appaltatore assume contrattualmente l’obbligo di provvedere tempestivamente a tutti i materiali occorrenti nella esecuzione dei lavori compresi nell’appalto e comunque ordinati dalla Direzione Lavori, quali che possano essere le difficoltà di approvvigionamento. Qualora l’Appaltatore impegnasse di propria iniziativa materiali di dimensioni eccedenti quelle prescritte o di migliore qualità o più accurata lavorazione questi, ancorché accettati dalla Direzione Lavori, non daranno diritto ad alcun aumento di prezzo. Nel prezzo dei materiali si intendono compresi tutti gli oneri derivanti all’Appaltatore per la loro fornitura a piè d’opera compresa ogni spesa.

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MODO DI ESECUZIONE Generalità

Per norma generale, nell’esecuzione dei lavori, l’impresa dovrà attenersi alle migliori regole dell’arte, nonché alle prescrizioni che qui di seguito vengono date per le principali categorie di lavori.

Per tutte quelle categorie di lavoro per le quali non si trovino nel presente Capitolato Speciale prescritte speciali norme, l’Impresa dovrà seguire i migliori procedimenti tecnici, attenendosi agli ordini che verranno impartiti dalla D.L. all’atto esecutivo. Tutti i materiali, i componenti e gli impianti dovranno essere conformi a leggi, sistemi di unificazione, ordinanze e regolamenti emanati dalle Autorità competenti, e dovranno essere posti in opera w/o dati funzionanti come raccomandato dal produttore.

Le specifiche di seguito riportate hanno lo scopo di stabilire un livello di standard di qualità dal punto di vista costruttivo e funzionale. Tale livello deve essere considerato come minimo e pertanto tassativamente rispettato sia in sede di offerta sia in fase di esecuzione dei lavori.

Le specifiche hanno validità generale, pertanto esse descrivono le caratteristiche essenziali dei materiali e delle apparecchiature. I dati funzionali (perdite di carico, potenze, etc.) sono riportati negli elaborati di progetto.

Saranno inoltre compresi nel prezzo a corpo di appalto anche i seguenti oneri:

1) fornitura e trasporto a piè d'opera di tutti i materiali occorrenti per l'esecuzione dei lavori, franchi da ogni spesa di imballaggio, trasporto, dogana; 2) montaggio dei materiali da parte di operai specializzati, aiuti e manovali; 3) custodia ed eventuale immagazzinamento dei materiali in locali messi a disposizione dalla S.A. e predisposti e chiusi a cura e spese della Ditta; 4) smontaggio e rimontaggio delle apparecchiature che possano compromettere, a giudizio insindacabile della D.L., la buona esecuzione di altri lavori in corso; 5) provvisorio smontaggio degli apparecchi e di altre parti dell'impianto, eventuale trasporto di essi in magazzini temporanei per proteggerli da deterioramenti di cantiere e dalle offese che potrebbero arrecarvi lavori di pitturazione, verniciatura, riprese di intonaci, etc., nonché chiusura temporanea con tappo a vite di qualsiasi tubazione e successiva nuova posa in opera; 6) protezione mediante fasciature, coperture, malta, etc. degli apparecchi e di tutte le parti degli impianti, nonché eventualmente dell'arredamento, che non sia agevole da togliere d'opera per difenderli da rotture, guasti, manomissioni, etc., in modo che a lavoro ultimato il materiale sia consegnato come nuovo; 7) indicazione tempestiva di tutte le opere murarie da eseguire, sia a carico della Ditta che della S.A., presentando se necessario dei disegni esecutivi quotati.

La Ditta sarà totalmente responsabile` per eventuali fori, tracce, nicchie, etc. che dovranno essere

eseguite successivamente alla realizzazione delle opere a causa della mancata preventiva indicazione da parte della Ditta stessa; tutto questo a prescindere che la forometria compaia o no nel progetto (architettonico, strutturale ed impiantistico); 8) tutte le opere murarie relative agli impianti, quali:

- fori e tracce su pareti verticali ed orizzontali di qualunque natura e specie e successiva chiusura con ripresa dell'intonaco; - eventuali carpenteria e basamenti (in ferro, calcestruzzo, etc.) per la ripartizione adeguata dei carichi e per il sostegno di apparecchiature, canali e tubazioni, etc compreso il relativo fissaggio alle strutture (previa accettazione da parte della D.L. delle modalità di esecuzione);

9) prove e collaudi che la D.L. ordini di far eseguire, anche presso Istituti incaricati, sui materiali impiegati o da impiegare in relazione a quanto prescritto circa l'accettazione dei materiali stessi; 10) disegni di cantiere predisposti in tempo utile per non causare ritardi non solo ai lavori appaltati ma anche alle altre opere in corso in cantiere e connesse ai lavori stessi; 11) messa a disposizione della D.L. degli apparecchi e strumenti di controllo e misura e della necessaria manodopera per le misure e verifiche in corso d'opera ed in fase di collaudo dei lavori eseguiti;

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12) mezzi d'opera e manovalanza di cantiere per scarico, immagazzinamento e trasporto nel luogo di installazione di tutti i materiali compreso il tiro in alto (se non esplicitamente escluso in altra parte del capitolato); 13) fornitura dei disegni esecutivi riguardanti i lavori eseguiti e delle norme di manutenzione e conduzione, nonché istruzione di alcune persone indicate dalla S.A. in modo da renderle capaci di provvedere alla conduzione ed all'ordinaria manutenzione degli impianti (l'istruzione dovrà avvenire in un periodo di tempo intercorrente tra il verbale di ultimazione dei lavori ed il collaudo); 14) tutti gli adempimenti e le spese nei confronti di Enti ed associazioni tecniche aventi il compito di esercitare controlli di qualsiasi genere (ISPESL, VV.F., USL, ENEL, Comune, Azienda del Gas, etc 15) utenze provvisorie di energia elettrica, acqua e telefono (allacciamenti, installazione, linee, consumi, smobilizzi, etc.);

Il corrispettivo per tutti gli obblighi ed oneri sopra specificati è conglobato nel prezzo a corpo di

contratto. Resta comunque inteso che la Ditta dovrà fornire gli impianti completi in ogni loro parte e

perfettamente funzionanti senza che la S.A. debba sostenere alcun altro onere se non il prezzo a corpo indicato nel contratto con le eventuali varianti autorizzate per iscritto dalla D.L. se dovute per legge.

(seguono specifiche tecniche modalità di esecuzione).

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DEMOLIZIONI E RIMOZIONI

Le demolizioni e le rimozioni di murature, calcestruzzi, impianti, serramenti, ecc., sia parziali che complete, eseguite a mano o con mezzo meccanico, devono essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni, in modo da evitare il danneggiamento di altri elementi adiacenti, da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare incomodi o disturbo. È pertanto vietato gettare dall'alto i materiali in genere, che invece devono essere trasportati o guidati in basso, e sollevare polvere, per cui tanto le murature quanto i materiali di risulta dovranno essere opportunamente bagnati. Nelle demolizioni e rimozioni l'Appaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessarie puntellature per sostenere le parti che devono restare e disporre in modo da non deteriorare i materiali risultanti, i quali devono ancora potersi impiegare nei limiti concordati con la Direzione dei lavori, sotto pena di rivalsa di danni a favore dell'Amministrazione. Le demolizioni dovranno limitarsi alle parti ed alle dimensioni prescritte. Quando, anche per mancanza di puntellamenti o di altre precauzioni, venissero demolite altre parti od oltrepassati i limiti fissati, saranno ricostruite e rimesse in ripristino le parti indebitamente demolite sempre a cura e spese dell'Appaltatore, senza alcun compenso. Tutti i materiali riutilizzabili, a giudizio insindacabile della Direzione dei lavori, devono essere opportunamente puliti, custoditi, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati dalla Direzione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nella pulizia, sia nel trasporto, sia nel loro assestamento e per evitarne la dispersione. Detti materiali restano tutti di proprietà dell'Amministrazione, la quale potrà ordinare all'Appaltatore di impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati. I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono sempre essere trasportati dall'Appaltatore fuori del cantiere, nei punti indicati o alle pubbliche discariche.

IMPIANTO TERMICO-IDRICO-RAFFRESCAMENTO – TUBAZIONI IN ACCIAIO NERO E ZINCATO Generalità. I tubi in acciaio nero, tipo FM o senza saldatura secondo UNI 8863, prima di essere posti in opera dovranno essere accuratamente puliti ed inoltre in fase di montaggio le loro estremità libere dovranno essere protette per evitare l’intromissione accidentale di materiali che potrebbero in seguito provocarne la ostruzione. Tutte le tubazioni dovranno essere montate in maniera da permetterne la libera dilatazione senza il pericolo che possano lesionarsi o danneggiare le strutture di ancoraggio prevedendo, nel caso, l’interposizione di idonei giunti di dilatazione atti ad assorbire le sollecitazioni termiche. Ubicazione Le tubazioni interrate potranno essere alloggiate entro apposite cabalette con coperchio di chiusura, di tipo prefabbricato in cemento o laterizio e dovranno correre distanziate dalle loro pareti mediante appositi supporti metallici. I cunicoli dovranno essere aerati alle loro estremità. Le tubazioni correnti allo interno dei fabbricati dovranno essere montate in vista salvo che, per ragioni di ordine estetico, nel Capitolato Speciale non sia richiesta la loro installazione sotto traccia. Qualora per il passaggio delle tubazioni fosse necessario eseguire fori attraverso strutture portanti, detti lavori potranno essere eseguiti soltanto dopo averne ricevuto autorizzazione scritta dal responsabile delle opere strutturali o della DD.LL. Nei tratti orizzontali le tubazioni dovranno avere un’adeguata pendenza verso i punti di spurgo. Tutti i punti della rete di distribuzione dell’acqua che non possano sfogare l’aria direttamente nell’atmosfera, dovranno essere dotati di barilotti a fondi bombati, realizzati con tronchi di tubo delle medesime caratteristiche di quelli impiegati per la costruzione della corrispondente rete, muniti in alto di valvola di sfogo aria, intercettabile mediante valvola a sfera. Intercettabilità Le colonne verticali, sia in partenza che in arrivo nei circuiti di distribuzione dell’acqua, dovranno essere singolarmente intercettabili e munite di rubinetto di scarico, salvo diverse disposizioni del capitolato speciale. I tubi potranno essere giuntati mediante saldatura ossiacetilenica, elettrica, mediante raccordi a vite e manicotto o mediante flange. Le saldature, dopo la loro esecuzione dovranno essere martellate e spazzolate con spazzola di ferro. Le flange dovranno essere dimensionate per una pressione di esercizio non inferiore ad una volta e mezza

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la pressione di esercizio dell’impianto. Non sarà in ogni caso ammesso l’impiego di flange con pressione di esercizio inferiore a 5,9 Bar (PN6). Le giunzioni tra tubi di differente diametro dovranno essere eseguite con raccordi a filettare, a saldare o a flangia. Le tubazioni verticali potranno avere raccordi assiali o , nel caso si voglia evitare un troppo accentuato distacco dei tubi dalle strutture di sostegno, raccordi eccentrici con allineamento su una generatrice. I raccordi per le tubazioni orizzontali saranno sempre del tipo eccentrico, con allineamento sulla generatrice superiore, per evitare la formazione di sacche la formazione di sacche d’aria. I giunti dovranno essere dimensionati per una pressione di esercizio non inferiore ad una volta e mezzo la pressione di esercizio dell’impianto. Non sarà in ogni caso ammesso l’impiego di giunti con pressione inferiore a 5,9 Bar (PN6), Le tubazioni che debbono essere collegate ad apparecchiature che possono trasmettere vibrazioni all’impianto dovranno essere montate con l’interposizione di idonei giunti elastici antivibranti. Cambiamenti di direzione Per i cambiamenti di direzione verranno utilizzate curve prefabbricate, montate mediante saldatura o raccordi a vite e manicotto o mediante flange. Per piccoli diametri, inferiori ad 1”1/2 per tubazioni nere e fino ad 1” per tubo zincato, saranno ammesse curve ottenute mediante piegatura a freddo. Derivazioni Le derivazioni verranno eseguite utilizzando raccordi filettati oppure curve a saldare tagliate a scarpa. Le curve saranno posizionate in maniera che il loro verso sia concordante con la direzione di convogliamento dei fluidi. Nelle derivazioni nelle quali i tubi vengono giuntati mediante saldatura, non sarà comunque ammesso per nessuna ragione l’infilaggio del tubo di diametro inferiore entro quello di diametro maggiore. Supporti I punti di sostegno intermedi tra i punti fissi dovranno permettere il libero scorrimento del tubo e nel caso di giunti assiali le guide non dovranno permettere alla tubazione degli spostamenti disossati che potrebbero danneggiare i giunti stessi. I supporti per le tubazioni verticali se in vista saranno del tipo a collarino in due pezzi. Per le tubazioni orizzontali i supporti saranno eseguiti con mensola di acciaio e rulli di scorrimento. La distanza tra i supporti dovrà essere calcolata sia in funzione del diametro della tubazione sostenuta che della sua pendenza al fine di evitare la formazione di sacche dovute all’inflessione della tubazione stessa. Per le tubazioni di convogliamento del gas i supporti dovranno esser posti ad una distanza non superiore a 2,5 m per i diametri fino ad 1” e non superiore a 3 m per i diametri maggiori. Le tubazioni nelle vicinanze dei punti di attacco dovranno essere sostenute da supporti rigidi.. Distanza massima dei supporti per tubazioni in acciaio Diametro esterno mm Interasse appoggi cm Da 17,2 a 21,3 180 Da 26,9 a 33, 7 230 Da 42,4 a 48,3 270 Da 54,0 a 57,0 300 Da 60,3 a 70,0 330 Da 76,1 a 88,9 370 Da 101,6 a 108,8 400 Da 114,3 a 133,3 450 Da 139,7 a 159,0 480 Da 168,3 a 193,7 530 Da 219,1 a 244,5 600 Oltre 273,0 650 Tutte le tubazioni in ferro nero, compresi gli staffagli, dovranno essere pulite dopo il montaggio e prima dell’eventuale rivestimento isolante, con spazzola metallica in modo da preparare le superfici per la successiva operazione di verniciatura di protezione antiruggine, la quale dovrà essere eseguita con due mani di vernice di differente colore o con una mano di zincocromo. Le tubazioni interrate correnti in cabalette e quelle correnti all’esterno degli edifici saranno inoltre protette con un’ulteriore mano di vernice bituminosa. Tutte le tubazioni e le parti in vista all’interno dei fabbricati dovranno invece essere rifinite ed atte a ricevere una mano di vernice a smalto, nel colore indicato dalla Amministrazione Appaltante. Tutte le tubazioni, dovranno essere contraddistinte da apposite targhette che indichino il circuito di appartenenza, la natura del fluido convogliato e

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la sua direzione di flusso. La natura dei fluidi convogliati sarà convenzionalmente indicata mediante apposizione sul perimetro delle tubazioni di una striscia colorata dell’altezza di cinque centimetri. I colori distintivi sono:

• Acqua fredda Verde • Acqua calda Rosso • Acqua surriscaldata Grigio-argento • Vapore acqueo Blu • Aria compressa Arancione • Olii combustibili Marrone • Gas Giallo • Antincendio Rosso Vermiglio

Il senso di flusso del fluido trasportato sarà indicato mediante una freccia situata in prossimità del colore distintivo di base. Le tubazioni non in vista ma correnti internamente alle murature saranno sempre coibentate. IMPIANTO TERMICO-IDRICO-RAFFRESCAMENTO – COLLETTORI DI DISTRIBUZIONE IN TUBO DI ACCIAIO NERO O ZINCATO I collettori di distribuzione in tubo di acciaio nero o zincato saranno costruiti sul posto od in officina in base ai circuiti necessari. Nel caso di collettori complanari, gli attacchi dei circuiti del collettore sottostante saranno passanti nel collettore soprastante. Gli attacchi per i circuiti inoltre dovranno avere una interdistanza tale da permettere l’installazione di qualsiasi pompa, valvola o doppia pompa. I collettori avranno tra di loro ed il muro delle distanze sufficienti da poter permettere la posa dell’isolamento coibente. Il rivestimento coibente dovrà coprire l’intero collettore ed i manicotti di attacco circuiti fino alla prima valvola. IMPIANTO TERMICO-RAFFRESCAMENTO -IDRICO – VALVOLAME FILETTATO Per l’installazione del valvolame con attacchi filettati come:

• Valvole a sfera; • Rubinetti; • Saracinesche; • Valvole di ritegno; • Idranti; • Rubinetti a maschi; • Valvole a galleggiante; • Scaricatori d’aria; • Pezzi speciali; • Valvole di fondo; • Valvole di taratura; • Raccoglitori di imputità; • Riduttori di pressione;

si dovranno osservare le seguenti norme di montaggio: 1. quando le valvole sono installate in batteria (es. su collettori) si dovrà osservare il loro

allineamento; 2. dopo il rivestimento coibente delle tubazioni e delle valvole, si dovrà agevolmente poter

manovrare i volantini, le leve o le ghiere di taratura; 3. tutto il valvolame dovrà avere una facile possibilità di smontaggio, allo scopo si dovranno

prendere raccordi in tre pezzi ove necessario; 4. nell’installazione di qualsiasi tipo di valvola od apparecchiatura di cui sopra, si dovrà

garantire comunque l’ispezionabilità, l’individuazione ed il tipo di apparecchiatura; 5. gli scaricato d’aria dovranno essere nei punti più alti dei circuiti; 6. ove richiesto dal progetto il valvolame dovrà essere rivestito con materiale coibente o

anticondensa dello stesso spessore del rivestimento delle tubazioni: 7. i rubinetti di scarico saranno installati nei punti bassi dei circuiti.

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IMPIANTO TERMICO- RAFFRESCAMENTO-IDRICO – VALVOLAME FLANGIATO Il valvolame flangiato dovrà essere montato in asse alle tubazioni mediante controflange e bulloni per la classe di pressione (PN). Il valvolame montato in batteria dovrà essere perfettamente allineato e la manovra del volantino della leva dovrà essere facilmente eseguibile. Il valvolame montato su tubazioni rivestite termicamente o anti-condensa dovrà a sua volta essere rivestito con lo stesso materiale: l’esecuzione del rivestimento termico deve essere tale da impedire fenomeni di condensazione nel corpo valvola. Le saracinesche da interrare dovranno essere facilmente individuabili tramite il pozzetto dell’asta di manovra. Le saracinesche da interrare dovranno essere interamente coperte da sabbia vagliata, così pure l’asta di manovra. IMPIANTO TERMICO- RAFFRESCAMENTO-IDRICO – STRUMENTI FISSI DI MISURA Gli strumenti di misura di temperatura, umidità relativa, pressione, vuoto, flusso, dovranno essere montati come indicato sui disegni esecutivi. Si dovrà tener presente comunque che ogni strumento di misura montato su tubazioni o su canali si dovrà poter leggere agevolmente anche in presenza di isolamento coibente dei tubi. Lo strumento si dovrà orientare in base al punto di visualizzazione più agevole. IMPIANTO TERMICO-IDRICO – REGOLAZIONI Regolazione automatica elettronica Tutte le apparecchiature impiegheranno componenti allo stato solido e circuiti integrati, garantendo una precisione nel tempo e una affidabilità assoluta. L'alimentazione ai sistemi di regolazione sarà a bassa tensione (24 V/50 Hz) e quindi con caratteristiche di sicurezza. Tutti i componenti dovranno resistere ai seguenti limiti ambientali: - temperatura = 60°C - umidità relativa = 90% l collegamenti tra sonde e regolatori e tra regolatori e valvole dovranno essere a due fili (non schermati) intercambiabili tra loro La strun1entazione non dovrà richiedere alcuna manutel1zione di routine Negli elaborati di progetto dovranno essere descritti i sistemi e la logica della regolazione automatica; in tali elaborati potranno anche non essere compresi tutti i componenti necessari resta perciò inteso che sarà a carico della Ditta la fornitura in opera del sistema di regolazione completo di tutti i componenti e di tutti gli accessori, anche se non esplicitamente indicati negli elaborati. La pressione massima di esercizio non dovrà essere inferiore alla pressione di taratura della valvola -sicurezza aumentata del 10%. Regolatore elettronico compensato Sarà del tipo con componenti a circuiti integrati in grado di consentire una gamma di curve di regolazione della temperatura dell'acqua di mandata di impianti di riscaldamento in funzione della temperatura dell'aria esterna. Il regolatore dovrà essere in grado di variare i valori della temperatura di mandata anche in funzione dell'irraggiamento solare e della velocità del vento.. Se richiesto, il circuito elettronico sarà tale da consentire una funzione di limite modulante di massima e minima temperatura. Il segnale di uscita dovrà essere adatto per comandare valvole magnetiche o valvole termiche. Il regolatore sarà in grado di ottenere un abbassamento notturno rispetto a valori di taratura impostati. Il funzionamento del regolatore sarà visualizzato nella piastra frontale mediante lampadine. Basetta di montaggio ad innesto codificabile adatta per montaggio sia a fronte che a retro quadro Dimensioni standard europee per montaggio su rack 19". Orologio elettronico programmatore Sarà un programmatore digitale multi canale, costituito da un involucro in materiale plastico con coperchio trasparente asportabile; il fissaggio potrà avvenire a parete mediante due viti oppure su pannello mediante apposito quadretto oppure su guida mediante adattatore (gli accessori saranno compresi nel prezzo del programmatore). Sarà completo di schermo che darà un'indicazione digitale a cristalli liquidi; il funzionamento sarà a 220V-50Hz con riserva di carica non inferiore a 48 ore.

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Saranno disponibili uno o più canali per il comando di altrettante apparecchiature o gruppi di apparecchiature; saranno disponibili inoltre un numero complessivo di programmi corrispondente a non meno di 10 programmi per canale (un programma = apertura + chiusura). Sarà possibile registrare e ripetere i programmi su più giorni della settimana, ogni ciclo di programmazione apparirà completo sullo schermo. Sonda di temperatura Avrà l'elemento sensibile del tipo a termistore (con caratteristica NTC) avente risoluzione non inferiore a 160 ohm/°K e sarà completa di piastra di base e custodia. Dovrà essere disponibile nella versione da ambiente, da canale, da mobiletto e da immersione. La sonda sarà collegabile al regolatore tramite una coppia di fili non schermati. I tipi da ambiente dovranno essere disponibili anche nella versione con potenziometro di taratura incorporato. La versione da mobiletto dovrà essere corredata degli accessori atti a facilitare il montaggio e di 2,5 m di cavo per il collegamento al regolatore. Il tipo da canale (o da unità di trattamento aria) avrà l'elemento sensibile inserito in un tubo capillare in rame di lunghezza sufficiente a permettere la misura della temperatura media. Il tipo da immersione sarà completo di guaina con raccordo filettato da montare nella tubazione per l'inserimento dell'elemento di misura. Sonda di temperatura per esterno Sarà del tipo a termistore (elemento di misura con caratteristica NTC) con alto coefficiente variazione della resistenza a fronte di una variazione unitaria di temperatura allo scopo di assicurare una risoluzione non inferiore a 60 ohm°K. Sarà collegabile ai regolatore installato a distanza tramite una coppia di fili non schermati, dovrà essere posizionato in modo da non sentire la temperatura nella parete sul lato nord protetto dalla poggia. Valvole servocomandate Saranno tutte del tipo con otturatore a stelo, a due o tre vie. Avranno il corpo in ghisa filettato o flangiato secondo quanto richiesto, con organi interni in acciaio legato o in ottone. Qualora siano prescritti corpi valvola con attacchi filettati, dovranno essere previsti giunti smontabili a tre pezzi. Dovranno essere del tipo adatto al fluido da regolare (acqua calda, refrigerata, vapore, etc ) La l pressione nominale dei corpi valvola dovrà essere adatta alle condizioni di impiego e comunque non inferiore a PN 10. Tutte le valvole, se non altrimenti prescritto, dovranno essere modulanti, normalmente aperte o chiuse a seconda della necessità; il servocomando sarà di tipo proporzionale (incrementale se specificato) con ritorno a molla, alimentazione a 24 V c.c. o c a, grado di protezione minimo IP42. I servomotori si intenderanno sempre compresi nel prezzo in opera delle singole valvole. Nel caso i diametri delle valvole siano diversi da quelli delle tubazioni di raccordo o delle valvole di intercettazione, saranno usati dei tronchetti conici di raccordo (filettati o flangiati analogamente alle valvole) con angolo di conicità non superiore a 15°. Taratura Sarà a carico della Ditta installatrice la taratura e messa a punto di tutto il sistema di regolazione automatico e di ogni accessorio in modo da consegnare il tutto perfettamente funzionante e rispondente alle funzioni cui è destinato. La messa a punto dovrà essere eseguita da personale specializzato, inviato dalla Casa Costruttrice della strumentazione, rimanendo però la Ditta installatrice unica responsabile di fronte al Committente. In particolare a fine lavori la Ditta dovrà consegnare una raccolta con la descrizione dettagliata di tutte le apparecchiature di regolazione, gli schemi funzionali, le istruzioni per la messa a punto e la ritaratura. IMPIANTO TERMICO- RAFFRESCAMENTO-IDRICO – ISOLAMENT O TUBAZIONI A seconda di quanto prescritto dalle norme saranno usati uno o più dei seguenti tipi di isolamenti termici . MATERASSINO IN FIBRE DI VETRO trattato con resine termoindurenti, incollato su foglio di carta kraft-alluminio, autoestinguente; dovrà avere le seguenti caratteristiche: - densità minima = 50 kg/mc - conducibilità termica massima a 50°C = 0,045 W/ m °C

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- temperatura massima di utilizzo = 125°C - assorbimento massimo di umidità = 0,2% in volume. Sarà posto in opera con nastro adesivo lungo le giunzioni ed awolto con cartone ondulato (catramato per acqua fredda o refrigerata) e filo di ferro zincato. COPPELLE IN FIBRE DI VETRO trattate con resine termoindurenti, finite all'esterno con foglio di carta kraft-alluminio, autoestinguenti, dovranno avere le seguenti caratteristiche - densità minima = 50 kg/mc - conducibilità termica massima a 40°C = 0,040 W/ m °(` - temperatura massima di utilizzo = 140°C - assorbimento massimo di umidità = 0,2% in volume Saranno poste in opera con nastro adesivo lungo le giunzioni ed avvolte con cartone ondulato (catramato per acqua fredda o refrigerata) e filo di ferro zincato. GUAINA FLESSIBILE A BASE DI GOMMA SINTETICA a cellule chiuse, estrusa e vulcanizzata, esente da fluoro-cloro-idrocarburi, con superficie esterna a barriera di vapore; dovrà avere: conducibilità termica massima a 50°C = 0,041 W/ m °C fattore di resistenza alla diffusione del vapore non inferiore a 5000 temperatura d'impiego = da -40°C a +105°C reazione al fuoco = classe I Sarà posto in opera per infilaggio oppure, dove questo non fosse possibile, mediante taglio longitudinale e fissaggio con idoneo adesivo. Tutte le giunzioni (longitudinali e tra i vari pezzi) saranno sigillate mediante collante e nastro adesivo, entrambi della stessa casa produttrice dell'isolante. Se necessario per raggiungere gli spessori richiesti, l'isolamento sarà in doppio strato con generatrice e giunti sfalsati. Per diametri superiori a 140 mm o nei casi in cui non sia possibile l'uso della guaina, verranno utilizzate lastre sovrapposte dello stesso materiale, applicate con generatrice e giunti sfalsati con le stesse modalità della guaina. La posa in opera dovrà avvenire secondo le prescrizioni della Casa produttrice dell'isolamento e sotto il controllo di un tecnico della Casa stessa. COPPELLE DI POLISTIROLO ESPANSO, autoestinguente, con densità minima di 30 kg/mc e conducibilità termica massima a 50°C di 0,037 W/ m °C. Saranno poste in opera incollate lungo le giunzioni con mastice bituminoso, sigillate mediante spalmatura dello stesso materiale ed avvolte con cartone ondulato e filo di ferro zincato. Per quanto riguarda la posa in opera dell'isolamento termico e della finitura superficiale valgono le seguenti prescrizioni: GENERALITA L'isolamento termico sarà posto in opera dopo che sono state rimosse eventuali incrostazioni e che le tubazioni sono state provate a tenuta con esito positivo, pulite, asciugate e controllate. I materiali isolanti saranno posti in opera puliti ed asciutti e protetti dall'acqua fino al completamento del lavoro, non potranno essere usati materiali bagnati. L'isolamento dovrà essere installato con perizia avendo cura che le superfici siano lisce e che i rivestimenti siano a perfetta tenuta e ben incollati longitudinalmente e nei terminali. Non potranno essere usati spezzoni dove è possibile l'applicazione di materiali a tutta lunghezza. Dovranno essere isolate anche tutte le apparecchiature e gli accessori (valvole, pompe, flange, pezzi speciali, etc.) usando dove possibile pezzi preformati o comunque altri accorgimenti (ad es. schiumatura in poliuretano dell'apparecchio previo avvolgimento con foglio di plastica) che permettano la rimozione dell'apparecchiatura senza danneggiare l'isolamento dell'apparecchiatura stessa e delle tubazioni adiacenti. Dove è indicato che flange, valvole, etc. non siano isolate, l'isolamento dovrà terminare con collarini di alluminio. Non dovranno essere coperte targhette o simili; attorno ad esse l'isolamento dovrà essere smussato. Il rivestimento isolante dovrà essere continuo, cioè senza interruzioni in corrispondenza di appoggi, passaggi attraverso muri e solette, etc.; si adotteranno adatti mastici dei riempimento plastici. I tubi di acqua calda e fredda posti nei sottofondi dei pavimenti o passanti in tavolati sotto intonaco o malte dovranno essere rivestiti con nastri anticorrosivi; questi dovranno essere a perfetta regola d'arte eliminando qualsiasi punto di infiltrazione

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FINITURE Secondo quanto specificato negli elaborati di progetto verranno usati i seguenti tipi di finiture: - foglio di PVC rigido, chiuso longitudinalmente mediante chiodi plastici e completo di collarini di alluminio alle testate. Curve, T, valvolame, pompe, etc. saranno rivestiti con pezzi speciali preformati; per valvolame, pompe ed altre apparecchiature i pezzi speciali saranno fissati tramite clips e smontabili; - lamierino di alluminio da 6/10 mm calandrato, sagomato e fissato lungo la generatrice longitudinale mediante viti autofilettanti in acciaio inox (almeno 6 viti per metro), le giunzioni fra tratti cilindrici avverrà per sola sovrapposizione e ribordatura dei giunti. Curve, T, etc. saranno pure in lamierino di alluminio eventualmente realizzati a settori (in numero non inferiore a tre); per valvole, pompe, etc. Ia finitura sarà eseguita con il sistema a gusci di alluminio smontabili con clips. Per serbatoi, scambiatori, etc. il lamierino potrà essere a settori fissati con viti autofilettanti. SPESSORI ISOLAMENTO Salvo diversa indicazione negli elaborati di progetto gli spessori minimi di isolamento saranno i seguenti: a) acqua calda per riscaldamento, acqua calda sanitaria e ricircolo: 40 mm per diametri esterni fino a 57 mm (l 1/2") 50 mm per diametri esterni da 60 mm (2") fino a 89 mm (3") 60 mm per diametri esterni superiori Per tubazioni correnti in ambienti riscaldati gli spessori suddetti andranno moltiplicati per 0,3; per tubazioni poste su pareti confinanti con ambienti non riscaldati ma al di qua dell'isolamento gli spessori andranno moltiplicati per 0,5, b) acqua refrigerata: 30 mm per diametri esterni fino a 89 mm 40 mm per diametri esterni superiori c) acqua fredda sanitaria e di condensa: 1/4" nominale (= 7 mm) per tratti sotto traccia 3/4" nominale (= 20 mm) per tratti aerei (in vista, cunicolo, controsoffitto, etc ); 3/4" nominale (= 20 mm); d) valvolame (di intercettazione, regolazione, etc.), acqua refrigerata ed acqua fredda: saranno isolati con tipo di materiale e spessori come per le relative tubazioni; dovranno essere usati pezzi preformati o pretagliati; e) scambiatori di calore, bollitori ed autoclavi: saranno isolati con materiale di lana minerale oppure con lastre di gomma sintetica. Le caratteristiche dei materiali isolanti e le modalità di posa in opera saranno come indicato precedentemente per le tubazioni. Lo spessore sarà di 20 mm per le autoclavi e di 40 mm per scambiatori di calore e bollitori; la finitura sarà dello stesso tipo di quella delle tubazioni ad essi collegate Per tutte le tubazioni di acqua calda dovranno essere comunque rispettati i valori minimi imposti dalla tabella l dell'Allegato B del D.P.R. 2618193 n.412 di attuazione della legge 10/91 e dalle altre norme vigenti in funzione del diametro, della conducibilità del materiale usato e della posizione delle tubazioni.

TUBAZIONI IN RAME

Saranno allo stato ricotto secondo la norma UNI 6507 tipo B (serie pesante). Verranno forniti in rotoli per diametri esterni fino a 18 mm ed in verghe per diametri superiori. l tubi dovranno essere continui nel collegamento tra due apparecchiature, senza giunzioni intermedie, salvo decisione diversa della D.L. Eventuali collegamenti di testa saranno realizzati con raccordi a bicchiere e con brasatura; le curve saranno eseguite con piegatubi. I collegamenti con apparecchiature ed accessori avverranno mediante raccordi filettati a compressione in ottone con interposizione di un'anima di rinforzo all'interno. Per diametri superiori a 18 mm sarà usata raccorderia in rame a saldare (raccordi a bicchiere e brasatura). Verranno utilizzate tubazioni di rame già rivestite di guaina in polietilene espanso a cellule chiuse di spessore conformi a quanto prescritto dalle disposizioni vigenti.

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TUBAZIONI IN ACCIAIO NERO Saranno di tipo Mannesmann senza saldatura secondo le norme UNI 8863 (serie leggera) per tubi gas fino a 4", UNI 8863 (serie media) per tubi gas oltre 4" e UNI 4991 (spessori normali) per tubi bollitori. Saranno protette con due mani di antiruggine di colore diverso. Le variazioni di sezione avverranno con tronchetti conici con angolo di conicità non superiore a 15°. Le giunzioni saranno realizzate mediante saldatura autogena all'arco elettrico o al cannello ossiacetilenico. Le diramazioni dovranno essere eseguite mediante raccordi ad invito nel senso di circolazione del fluido. Le curve potranno essere ottenute con piegatura del tubo (senza corrugamenti o stiramenti) per diametri esterni inferiori a 40 mm, per diametri superiori saranno utilizzate curve stampate (raggio di curvatura non inferiore a 1,5 volte il diametro del tubo). Per collegamenti che debbano essere facilmente smontati (ad es. unione tra tubi ed apparecchiature) verranno usati bocchettoni a tre pezzi o giunti a flangie. TUBAZIONI IN ACCIAIO NERO PREISOLATE. Le tubazioni in acciaio dovranno avere il rivestimento in schiuma poliuretanica con densità minima di Kg./mc. 80, coefficiente di trasmissione del calore 0.027 W/m a 50°C-ASTM C 335, tubazione esterno in PE/AD estruso secondo norma DIN 8074 con trattamento interno per permettere un migliore aggrappaggio della schiuma sul tubo in acciaio. Tubazione in acciaio di dimensioni conformi alle norme ISO 4200/din 2458, FE 37,0 congiunto mediante saldatura elettrica od ossiacetilenica. I pezzi speciali, quali curve, tee, diramazioni e punti fissi saranno ricavati da tubo senza saldatura, le curve saranno di tipo preisolato termicamente in fabbrica, le derivazioni a tee saranno costruiti con kit di derivazione per costruzione in cantiere. La giunzione dell’isolamento tra tubo e tubo, tubo e curva e pezzo speciale sarà ottenuto con muffole metalliche e coibente a due componenti, particolare cura si dovrà osservare nello sfiato del coibente nella fase di espansione. La prova idraulica delle tubazioni dovrà essere eseguita prima della muffolatura. TUBAZIONE MULTISTRATO IN PEAD Saranno costituite da tre strati, quello interno sarà in PE-X (DVGW K206) il secondo in lamina di alluminio ed esternamente con una protezione in PE. La giunzione sarà ottenuta mediante raccorderia in ottone speciale con trattamento termico di distensione e susseguentemente nichelati fissata con sistema a pressione con sistema Pressfitting. Dovranno essere adatti per il trasporto e la distribuzione di acqua sanitaria sia fredda che calda, di facile piegatura, ad alta resistenza ai raggi ultravioletti, scarsa dilatazione termica. Dovrà avere le seguenti caratteristiche: Temperatura massima di esercizio 95°C Coefficiente di dilatazione termica 0.023 mm/mt Conducibilità termica 0.4 W/m Rugosità interna 0.007 mm. Velocità di diffusione dell’ossigeno 0 mg/d Pressione massima di esercizio 12 bar. Dovranno essere rivestiti esternamente con guaina flessibile in PVC e per l’acqua calda con guaina isolante a norma L10/91 pagata a parte. TUBAZIONI IN POLIETILENE AD ALTA DENSITA' PER SCARI CHI Saranno fabbricate per estrusione; avranno densità di 0,95 kg/dmc, dilatazione termica lineare di 0,2 mm/m °C circa, campo di applicazione da -20°C a +80°C con punte di temperatura fino a +100°C. Dovranno inoltre essere in possesso del Marchio di conformità rilasciato dall'Istituto Italiano dei Plastici. Raccorderia e giunzioni saranno del tipo a saldare. La saldatura potrà essere eseguita sia di testa con il sistema a specchio sia mediante manicotti a resistenza elettrica. I pezzi speciali saranno fabbricati con inietto fusione

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dello stesso materiale delle tubazioni. Tutte le curve, le braghe, etc. non dovranno presentare curve con angoli superiori a 45° (rispetto ai flussi). Per le colonne di scarico dovrà essere previsto un manicotto di dilatazione ad ogni piano (e comunque ogni 3-3,5 m circa) posto sopra la braga del piano; per collettori di scarico il montaggio avverrà a punto fisso per tratti inferiori a 6 m, con manicotto di dilatazione per tratti superiori (almeno un manicotto ogni 6 m). Per i collegamenti che debbano essere facilmente smontati (ad es. sifoni) verranno usati giunti con tenuta ad anello O-ring e manicotto esterno avvitato. Eventuali collegamenti a tubazioni di altro materiale (ghisa, ferro, PVC, etc.) avverranno con giunto a bicchiere sulla tubazione di materiale diverso, con guarnizione in gomma a lamelle multiple o ad O-ring sulla tubazione in polietilene; potranno essere usati altri sistemi previa accettazione da parte della D.L. Dovrà essere previsto sempre un adeguato isolamento acustico delle tubazioni in modo da evitare la trasmissione di rumore agli ambienti attigui. Dove necessario l'isolamento sarà costituito da un foglio in materiale sintetico (spessore 2 mm) con funzione di barriera al vapore, da un foglio di lamina di piombo e da uno strato di materiale schiumoso. Se non diversamente precisato, l'isolamento acustico sarà compreso nel prezzo unitario delle tubazioni di scarico. Dove necessario nell'attraversamento delle strutture tagliafuoco dovrà essere installato un tronchetto speciale tagliafuoco in modo da non diminuire la classe di resistenza al fuoco della struttura attraversata La posa in opera dovrà rispettare scrupolosamente le istruzioni fornite dal costruttore delle tubazioni e dell'isolamento acustico. Sarà compreso nel prezzo unitario l'onere per il fissaggio a strutture verticali, cavedi, tracce, fori, etc Le posa delle tubazioni verticali in vista avverrà mediante collari ogni 2,5 m di tubazione ed in corrispondenza di ogni raccordo; i collari saranno fissati alla parete mediante bullone dotato di vite mobile per il regolaggio laterale. Ganci e collari saranno di tipo fornito dalla Casa costruttrice delle tubazioni in ghisa. In ogni caso saranno compresi nel prezzo unitario gli oneri per fornitura e posa in opera dei pezzi speciali necessari per la pulizia e l'ispezione delle condotte e di tutti gli accessori e pezzi speciali atti a dare il lavoro finito a regola d'arte. RADIATORI

A seconda di quanto richiesto i radiatori saranno di uno o più dei tipi di seguito elencato. RADIATORI IN GHISA Sono costituiti da più elementi a colonne multiple o a piastra uniti tra di loro a mezzo di nipples biconici filettati in ghisa malleabile. Tutti i radiatori saro completi di mensole di sostegno, poste a distanza non superiore a 60 cm una dall'altra e comunque in numero non inferiore a due, di tappi filettati, guarnizioni e di riduzioni filettate per il collegamento agli accessori o alle tubazioni. I radiatori saro verniciati all'origine con una mano di antiruggine e con due mani di colore ad olio a scelta della D.L. e di tipo resistente al calore. Saranno forniti i certificati delle rese termiche valutate secondo la norma UNI 6514 e rilasciati da Istituti autorizzati. L'offerta farà riferimento alla "potenza UNI", le dimensioni geometriche (altezza, profondità), anche se indicate negli elaborati di progetto presentato, saranno concordate con la D.L. La quantità da considerare sarà quella relativa alla potenza UNI (fabbisogno termico) e non quella relativa alla potenza UNI installata.

RADIATORI TUBOLARI IN ACCIAIO. Sono costruiti in tubi verticali del diametro di m. 25 spessore mm. 1.25, uniti da testate ricavate da lamiera di acciaio dello spessore di mm. 1.5, il tutto con spigoli arrotondati esenti sa sbavature onde diminuire al massimo la possibilità di creare contusioni o tagli ai bambini. Saranno forniti i certificati delle rese termiche valutate secondo la norma UNI 6514 con un salto termico di 50° C, rilasciati da Istituti autorizzati. L'offerta farà riferimento alla "potenza UNI", le dimensioni geometriche (altezza, profondità), anche se indicate negli elaborati di progetto presentato, saranno concordate con la D.L. La quantità da considerare sarà quella relativa alla potenza UNI (fabbisogno termico) e non quella relativa alla potenza UNI installata. Saranno completi di verniciatura a polveri epossidiche di tonalità Bianco RAL 9010 con imballo protettivo in plastica, saranno assemblati direttamente in fabbrica e completati di tappi e riduzioni della stesso colore del radiatore.

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RADIATORI LAMELLARI IN ACCIAIO. Sono costruiti in lamiera di acciaio dello spessore minimo di mm. 1,25. Saranno forniti i certificati delle rese termiche valutate secondo la norma UNI 6514 con un salto termico di 50° C, rilasciati da Istituti autorizzati. L'offerta farà riferimento alla "potenza UNI", le dimensioni geometriche (altezza, profondità), anche se indicate negli elaborati di progetto presentato, saranno concordate con la D.L. La quantità da considerare sarà quella relativa alla potenza UNI (fabbisogno termico) e non quella relativa alla potenza UNI installata. Saranno completi di verniciatura a polveri epossidiche di tonalità Bianco RAL 9010 con imballo protettivo in plastica, saranno assemblati direttamente in fabbrica e completati di tappi e riduzioni della stesso colore del radiatore. ACCESSORI DEI CORPI SCALDANTI Secondo quanto prescritto ciascun corpo scaldante sarà completo di alcuni dei seguenti accessori: I) valvola termostatica a dilatazione di gas, con bulbo incorporato o a distanza; campo di temperatura = 10-28°C con possibilità di limitarlo o bloccarlo; isteresi massima di 0,8°C (UNI 7942 classe A). Sarà completa di volantino graduato con posizione di antigelo. Sarà inoltre del tipo antimanomissione per impiego nei locali pubblici; 2) detentore in bronzo diritto o a squadra con cappuccio filettato in bronzo oppure in materiale plastico resistente al calore; 3) valvolina manuale di sfiato dell'aria; 4) rubinetto di scarico a spillo in bronzo con codolo quadro di manovra e portagomma. 5) Mensole di sostegno di tipo nascosto con fissaggio a fiscer Tutti gli accessori avranno attacchi adeguati al tipo di tubazione a cui saranno collegati.

UNITA’ INTERNA A CASSETTA Unità interna a cassetta, tipo ad incasso per installazione a controsoffitto, con possibilità di canalizzazione per presa parziale di aria esterna, funzionamento ad acqua calda e/o refrigerata, per sistema idronico a due tubi, con distribuzione dell'aria di mandata sui quattro lati con possibilità di tarature diverse, costituita da:

- Cassone di contenimento fortemente isolato della profondità massima di cm. 29,5 con tiranti di sostegno

- Pannello di copertura facilmente smontabile completo di quattro deflettori di mandata, griglia centrale di ripresa con filtro rigenerabile, delle dimensioni di cm. 72x72 adatto per controsoffitti con quadrotti da cm. 60x60

- Ventilatore centrifugo a pale alari direttamente montato su motore elettrico a tre velocità, con alimentazione a V. 230 50 Hz.

- Batteria caldo/freddo a più ranghi a tubi di rame ed alette di alluminio

- Bacinella di raccolta della condensa con elettropompa di sollevamento

- Quadro elettrico di comando e controllo già completamente cablato a norme CEI

- Valvola di intercettazione acqua calda/fredda di tipo a tre vie con servocomando elettrotermico, tubi di collegamento alla batteria, bacinella supplementare ecc.

MOBILETTI VENTILCONVETTORI Mobiletti ventilconvettori per riscaldamento invernale, tipo per installazione verticale a parete od orizzontale a soffitto, con batteria a tubi di rame ed alette di alluminio, motore a tre velocità, commutatore, termostato ambiente, termostato di consenso, cablaggi interni, completo inoltre di bacinella di raccolta della condensa, mobile in lamiera verniciata, griglia direzionale, filtro in fibra acrilica rigenerabile. CANALIZZAZIONI D’ARIA. Canalizzazioni per la distribuzione dell'aria di mandata, ricircolo, presa esterna ed espulsione, di forma rettangolare o quadra, eseguite in pannelli sandwich con lamine esterne in alluminio e materiale interposto di coibentazione a celle chiuse congiunte mediante profili in alluminio di particolare forma con guarnizione che assicurano una completa tenuta, il tutto adatto per la formazione di pezzi speciali quali curve, braghe, giunti

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anivibranti, telai da murare e di fissaggio, compresi tronchetti per il collegamento delle tubazioni flessibili, portelli stagni per la pulizia ed il controllo interno, ogni mt. 7, compreso l'onere per l'utilizzo di scale, trabattelli ed impalcature e quant'altro necessario per dare l'opera completa, il tutto di marca P3ductal Srl o simile, di classe 0-1 di reazione al fuoco certificata, esente da chf e hcfc, modello Piral HD Hidrothec Outsider o simile, adatto per installazione all'esterno, isolamento con poliuretano espansocon densità 48 Kg./m2 con lamina esterna di 200 microm, quella intera in 80 microm, con trattamento della superfice esposta alle intemperie con vernice impermeabilizzante con elevate proprietà elastomeriche resistente ai raggi ultravioletti e inalterabile nel tempo. TUBI FLESSIBILI Tubi flessibili isolati omologati e certificati in classe 1-0, adatti per il trasporto di aria trattata calda e fredda, con barriera vapore, da inserirsi nel controsoffitto per la distribuzione dell'aria di mandata, completi di sostegni, collari e fascette stringitubo, marca FCR mod. ISODEC. Tubazioni flessibili per il trasporto dell'aria, di forma circolare, in copolimero, strato di lana minerale, rivestimento in PVC, il tutto di CL. 1, di marca FCR o similare, modello COMBIDEC o simile, da inserirsi nei controsoffittiper il trasporto dell'ria di ripresa, complete di selle, staffe di sostegno, telai da murare e di fissaggio. BOCCHETTE DI MANDATA Bocchette di mandata dell'aria di tipo in alluminio anodizzato, verniciato bianco RAL 9010, a doppio ordine di alette registrabili, orizzontali e verticali, di forma rettangolare, fissaggio con viti nascoste, complete di serrandina di taratura ad alette contrapposte con vite di regolazione a cacciavite, plenum sottoforma di scatola in lamiera zincata rivestita. GRIGLIE DI RIPRESA Griglie di ripresa dell'aria ambiente in alluminio anodizzato, a maglia quadra da mm. 13x13 a grande superfice libera, complete di plenum in lamiera zincata, serrandina di taratura ad alette contrapposte e vite di regolazione, di marca FCR o simile mod. GXA+CB2G. VALVOLE DI VENTILAZIONE Valvole di ventilazione di forma circolare, per installazione a controsoffitto, per l'estrazione dell'aria degli ambienti, in lamiera di acciaio verniciata di colore bianco con disco di taratura della portata. GRIGLIE DI RIPRESA Griglie di ripresa dell'aria ambiente tipo transfert, con profilo a labirinto, costruite in alluminio, complete di cornice, in alluminio anodizzato, adatte per installazione sulle porte. SERRANDE TAGLIAFUOCO Serrande tagliafuoco REI 120 tunnel costruito in lamiera zincata spessore di 15/10 mm., profondità mm. 300, attacchi a flangia, otturatore in cartongesso spessore mm. 48, fusibile metallico tarato a 72°C, provviste si certificato REI 120 secondo la circ. 91 del Ministero dell'Interno del 14/9/1961 e del D.M. del 31/11/1983., corredate di interuttore di fine-corsa per l'arresto dei ventilatori.

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LAVABO Lavabo in porcellana per disabili, con frontone concavo, appoggiagomiti e paraspruzzi, gruppo a miscela per acqua calda e fredda, tipo monocomando a dischi ceramici, con bocca di erogazione con regolatore di flusso, comando agevolato a leva lunga, sifone di scarico con piletta a griglia e canotto flessibile in PVC, coppia di mensole di sostegno di tipo fisso.

VASO A SEDERE Vaso a sedere in porcellana vetrificata del tipo sospeso, a catino allungato, a cacciata, altezza cm. 50, completo di cassetta di cacciata a zaino in plastica, con rivestimento anticondensa, completa di gruppo di carico, tubo di cacciata in plastica bianco, rubinetto ad angolo cromato, della capacità minima di lt. 10, comando di scarico di tipo agevolato a pulsante in posizione facilmente raggiungibile, copribordo in ABS, guarnizione scarico.

BIDET Bidet in vetro-china, di prima scelta, senza cavilli o difetti, di colore bianco, a getto parabolico, per installazione sospesa, completo di gruppo a miscela per acqua calda e fredda, tipo monocomando a dischi ceramici, con bocca di erogazione con regolatore di flusso, di marca Grohe serie Eurodisc o simile, con piletta di scarico automatica a salterello, del diametro di 1 ¼, sifone di scarico a S in PVC da 1 1/4", coppia rubinetti di intercettazione con filtro e rosetta cromata, Kit di montaggio per bidet sospeso, telaio di soostegno del tutto zincato con sistema di fissaggio apparecchio universale. IMPIANTO ELETTRICO – QUADRO ELETTRICO E IMPIANTO EL ETTRICO Faranno parte dell'appalto la fornitura e la posa in opera dei quadri elettrici relativi agli impianti previsti nell'appalto stesso, dove indicato, e l'esecuzione delle linee di collegamento tra i quadri e le apparecchiature elettriche a valle. I cavi di potenza per l'alimentazione dei singoli quadri saranno compresi negli Impianti elettrici. Dovranno essere eseguite anche le linee di collegamento ad organi di controllo (termostati, pressostati, etc.), le linee di collegamento ad apparecchiature di regolazione (valvole a solenoide, valvole motorizzate, etc.) e tutte le linee in arrivo o in partenza dai moduli di regolazione o analoghe. La posa di tali linee dovrà avvenire con le stesse modalità descritte per le altre linee; la loro sezione non dovrà essere inferiore a 1,5 mmq (1,0 mmq per la regolazione). I quadri elettrici dovranno contenere le apparecchiature di protezione, comando, controllo e segnalazione necessarie al corretto funzionamento degli impianti. Sia i quadri che le linee dovranno essere costruiti e posti in opera rispettando scrupolosamente la normativa vigente (CEI, USL, etc.) e quanto di seguito prescritto. I motori elettrici, se non diversamente indicato, dovranno avere grado di protezione minima IP45 ed essere avvolti con materiali isolanti in classe E. Per tutti i motori da alimentare (elettropompe, ventilatori, etc.) dovrà essere prevista un'adeguata protezione magnetotermica e termica. La Ditta dovrà collegare i quadri, le tubazioni, i canali metallici, le apparecchiature e tutte le altre parti metalliche alla sbarra di terra del quadro. Dovranno inoltre essere eseguiti dei ponti di collegamento ogniqualvolta la presenza di giunzioni, staffe od altri materiali isolanti possa pregiudicare la continuità elettrica delle condutture. l quadri elettrici saranno di tipo ad armadio appoggiato a terra oppure fissato a parete. Saranno costituiti da un'intelaiatura di profilato in acciaio (spessore 30/10 mm) e da pannelli in lamiera di acciaio ribordata (spessore 20/10 mm) sufficientemente robusti da sostenere le apparecchiature e da resistere alle sollecitazioni cui sono sottoposti; i pannelli saranno trattati e verniciati a forno con polveri epossidiche di colore a scelta della D.L. Il grado di protezione dei quadri non sarà inferiore a IP 42 con eccezione dei quadri posti entro le centrali termiche, che avranno grado di protezione non inferiore a IP55; in ogni caso i quadri, a frontale aperto, non dovranno presentare grado di protezione inferiore a IP20, e quindi tutte le parti in tensione dovranno essere accuratamente protette contro i contatti diretti accidentali.

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I quadri elettrici potranno anche essere completi di ulteriore portina anteriore trasparente, tale da garantire a quadro chiuso il grado di protezione richiesto. I quadri saranno dimensionati per poter ospitare ampliamenti di almeno il 40% di apparecchiature interne. Nei quadri dovranno essere poste anche le apparecchiature del sistema di regolazione automatica regolatori, indicatori, orologio programmatore, etc.). Tali apparecchiature dovranno venire installate in modo da rendere facile la lettura e la taratura. Per ogni quadro, salva diversa prescrizione, verrà previsto inoltre un avvisatore ottico e acustico degli allarmi posto in posizione concordata con la D.L. Frontalmente dovranno essere riportate, incise su targhette pantografate di tipo adesivo, tutte le scritte necessarie ad individuare chiaramente le varie apparecchiature di comando e segnalazione delle singole utenze; tali scritte dovranno essere definite in accordo con la D.L. Gli interruttori, i sezionatori, i fusibili, i teleruttori, etc. saranno montati su pannelli metallici interni regolabili in profondità. Tutti gli interruttori dovranno essere del tipo omnipolare. I cablaggi degli ausiliari dovranno essere eseguiti con conduttore flessibile con grado di isolamento on inferiore a tre e sezione non inferiore a 1,5 mmq. Dovranno essere dotati di capicorda con targhetta indicatrice ed essere posti in canalette di PVC ampiamente dimensionate e comunque disposti in maniera ordinata ed il più possibile simmetrica onde agevolare ogni azione successiva di intervento Tutti i conduttori in partenza o in arrivo al quadro dovranno essere collegati ad una morsettiera numerata del tipo a vite di sezione adeguata (con minimo di 6 mmq per le morsettiere degli ausiliari e di 20 mmq per le morsettiere di potenza). Particolare cura dovrà essere osservata nella suddivisione equilibrata dei carichi sulle tre fasi. Ciascuna linea in arrivo al quadro sarà provvista di interruttore generale (magnetotermico se prescritto). La corrente nominale di ciascun interruttore generale sarà adeguata al numero ed alla potenza dei carichi alimentati; per i magnetotermici la taratura dovrà essere tale da garantire le selettività delle protezioni. Il potere d'interruzione dovrà essere adeguato alle correnti di cortocircuito più gravose possibili in relazione alla rete alla quale i quadri risultano collegati. I quadri posti entro centrali termiche o locali con pericolo di incendio-esplosione saranno provvisti anche di interruttore omnipolare posto all'esterno dei locali in posizione adeguata ed accettata dai VV.F. e completo di cassetta con vetro a rompere; in particolare, per quadri posti in centrali termiche dovranno essere osservate le disposizioni delle norme specifiche CEI in vigore. I quadri o le sezioni dei quadri al servizio di centrali termiche, o di locali con pericolo di incendio-esplosione, situati però fuori dal locale, saranno provvisti di proprio interruttore generale con bobina di sgancio; il pulsante di sgancio sarà posto all'esterno, in posizione adeguata ed accettata dai VV.F. (il tutto compreso nel prezzo del quadro). Ciascuna linea in partenza sarà protetta da fusibili (o da interruttori magnetotermici secondo quanto prescritto) e sarà sezionabile sul quadro. Dove siano previste due utenze di cui una di riserva all'altra ed in casi analoghi i sezionatori dovranno essere di tipo tale da escludere la contemporanea alimentazione delle due linee. Ogni quadro dovrà essere corredato, se necessario, di opportuni condensatori in grado di riportare il fattore di potenza entro i limiti richiesti dalle norme. In caso di riavvio degli impianti dopo un'interruzione, la partenza dovrà essere sequenziale in modo da limitare lo spunto. A tale scopo per ciascuna utenza consistente dovrà essere previsto un temporizzatore regolabile; sarà stabilito dalla D.L. quali utenze potranno eventualmente essere senza temporizzatore. Analogamente in caso di caduta della rete ENEL le eventuali utenze privilegiate dovranno riavviarsi sequenzialmente, in modo da evitare picchi di assorbimento ed in maniera compatibile con le apparecchiature servite (pompe, caldaie, gruppi frigoriferi, etc.), lo stesso dovrà avvenire al successivo ritorno della rete ENEL. Dovrà inoltre essere previsto un pulsante per la prova di funzionamento delle lampade di segnalazione. Gli schemi unifilari dei quadri dovranno essere riportati nelle tavole di progetto. Gli schemi funzionali dovranno essere presentati dalla Ditta per l'approvazione della D.L. Se non diversamente indicato, la Ditta dovrà collegare i quadri, le tubazioni, i canali metallici, le apparecchiature e tutte le altre parti metalliche alla sbarra di terra del quadro. Dovranno inoltre essere eseguiti dei ponti di collegamento ogniqualvolta la presenza di giunzioni, staffe od altri materiali isolanti possa pregiudicare la continuità elettrica delle condutture. Se verranno affidati ad altra Ditta i collegamenti di terra ed equipotenziali, la Ditta esecutrice dei lavori oggetto del presente appalto dovrà completare la mascheratura di tubazioni, canali, etc. solo dopo che siano stati eseguiti tali collegamenti.

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I cavidotti saranno di tipo rigido o flessibile in PVC serie pesante; dovranno riportare il Marchio Italiano di Qualità (IMQ) e dovranno essere del tipo normalmente usato nella realizzazione e nella pratica degli impianti elettrici. I cavidotti dovranno avere caratteristiche conformi alle norme CEI-UNEL (spessore, diametro, resistenza a compressione etc.): norme CEI 23/8 - UNEL 3711/8 per i tubi rigidi installati sopra i controsoffitti o sottopavimento, norme UNEL n.37121 per i cavidotti flessibili per installazioni incassate. Le curve dei tubi dovranno essere modellate direttamente per mezzo di adeguati utensili evitando riduzioni di sezione interna, strozzature o rotture. Non dovranno essere eseguite curve consecutive formanti angoli superiori a 90° senza l'interposizione di scatole di transito; la massima distanza tra due scatole di derivazione o di transito non dovrà essere maggiore di 6 metri. Il diametro interno dei tubi dovrà essere non inferiore a 2 volte il diametro della circonferenza del gruppo di cavi e comunque non inferiore a 13 mm. Per i tubi rigidi la distanza tra due giunzioni non dovrà essere superiore a 1,5 metri. Dove è possibile i cavidotti saranno posati sotto traccia su pareti, soffitti e pavimenti; essi dovranno essere posati a distanza di almeno 15 cm dai tubi per il trasporto di vapore, acqua calda o altri fluidi. I cavidotti potranno essere posati a vista entro cavedi, cunicoli e spazi praticabili dove indicato e con l'approvazione del Direttore dei Lavori. In caso di percorsi a vista i tubi dovranno essere rigidi e installati paralleli o perpendicolari a soffitti, pareti ed elementi strutturali, uniformemente distanziati sia nei percorsi diritti che in quelli curvi. Eventuali curve e derivazioni dovranno essere realizzate con curva tubi. I tubi saranno tagliati mediante seghe o appostiti taglia tubi di tipo approvato e lisciati dopo la filettatura per rimuovere tutte le sbavature. I tubi devono essere fissati saldamente alle scatole di derivazione, di giunzione e di infilaggio. Essi dovranno essere giuntati mediante manicotti di tipo approvato; giunti di espansione dovranno essere impiegati nell'attraversamento degli elementi strutturali del fabbricato. Dovrà essere evitato che intonaci e sporcizia penetrino dentro tubi, scatole, raccorderie e apparecchiature durante l'installazione. I tubi sotto traccia non dovranno presentare ostruzioni; nel caso ve ne fossero, dovranno essere rimosse a spese della Ditta I sistemi di tubazioni vuote saranno forniti, secondo quanto indicato, completi di filo di tiraggio. I tubi saranno sostenuti da collari a parete, mensole pendenti o cavalletti a soffitto. Gli attacchi saranno realizzati mediante viti a legno o chiodi in presenza di legno, zanche su pareti di laterizio, viti di espansione su cemento o mattoni, perni filettati o saldati o cavallotti bullonati su strutture metalliche; I fori non utilizzati dovranno essere riempiti. In presenza di controsoffitto i tubi dovranno passare al di sopra di esso ma non appoggiarsi ai supporti del controsoffitto stesso. A seconda di quanto richiesto le cassette di connessione potranno essere dei seguenti tipi: l) Le cassette ad incasso per condotti in PVC, ad eccezione di quelle a pavimento, saranno del tipo in resina autoestinguente con foratura prestampata e coperchio di colore avorio in materiale plastico autoestinguente fissato a mezzo di quattro viti cadmiate. Le cassette di derivazione saranno equipaggiate con morsettiera di derivazione. Le dimensioni minime saranno conformi alle norme CEI ed in ogni caso non inferiori a 100x100x63 mm. 2) Le cassette per i condotti rigidi in PVC saranno del tipo in resina autoestinguente con foratura prestampata e coperchio con fissaggio a mezzo di quattro viti cadmiate; avranno grado di protezione IP-54 e saranno complete di pressatubi, salvo diversa disposizione da parte della D.L. Le cassette di derivazione a raccordi terminali saranno utilizzabili per la connessione dei condotti. Le dimensioni minime saranno conformi alle norme CEI ed in ogni caso non inferiori a 100x100x76 mm. 3) Le cassette porta-apparecchi saranno in alluminio presso fuso, con viti di terra per installazione a parete. Saranno in alluminio presso fuso, tipo stagno IP-54, per installazione ad incasso o a parete come indicato sui disegni e/o nel computo metrico e verranno utilizzate sempre nei locali umidi; avranno porta-apparecchi metallici fissati a mezzo di viti cadmiate. Le cassette avranno le caratteristiche costruttive e le dimensioni raccomandate dal fabbricante dell'apparecchio da contenere. Tutte le cassette esterne avranno grado di protezione IP-65. Le cassette esposte saranno poste in opera fissate alle strutture a mezzo tasselli ad espansione e viti cadmiate e sopra i controsoffitti e su strutture metalliche mediante staffe e/o sostegni in profilato di acciaio a "L" od a "T" zincato a caldo di dimensioni e sagomature adeguate, fissati saldamente alle strutture. Tutte le tubazioni e le cassette dovranno dare luogo a cavidotti aventi geometria simile alle strutture, installati parallelamente ad esse oppure intersecanti perpendicolarmente le strutture stesse.

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Dovranno inoltre consentire l'infilaggio e lo sfilaggio di conduttori o cavi in maniera facile anche dopo la loro posa in opera. I conduttori elettrici dovranno essere installati in tubazioni, condotti o cavedi. Tutti i conduttori saranno di tipo flessibile in rame, se non altrimenti specificato, ed avranno una sezione trasversale non inferiore ai 1,5 mmq (N07V-K); i conduttori usati per il comando a distanza dei circuiti dovranno avere sezione minima di 1,5 mmq e grado di protezione 3. Tutti i conduttori sopraccitati saranno in accordo con le Norme CEI. Tutti i conduttori installati in tubazioni ed individualmente in condotti o cavedi dovranno avere un colore o codice. L'identificazione dei conduttori dovrà essere prevista in ciascuna custodia e dove vengono effettuati giunti, derivazioni e terminali. L'identificazione sarà data dal colore dell'isolamento oppure con collari di nylon colorati, piastrine e manicotti impressi a caldo. Tutti i punti terminali delle linee dei circuiti ed i conduttori in genere dovranno essere chiaramente identificati per mezzo dei collari in plastica. Il collegamento fra conduttori della sezione di 6 mmq ed inferiore dovrà essere eseguito con morsetti a,pressione del tipo isolato; per conduttori di sezione superiore con morsetti a pressione senza saldature. I collegamenti nei quadri e nelle apparecchiature dovranno essere eseguiti con morsettiere di sezione adeguata di tipo componibile, installate su barre DIN previa installazione di terminali a pressione preisolati nella parte terminale dei conduttori. Gli interruttori automatici dovranno essere completi di dispositivo di manovra con contatti, gruppo di apertura, dispositivo di sgancio per ogni polo, il tutto racchiuso in custodia di materiale fenolico. Il dispositivo di manovra dovrà essere ad apertura rapida ed interamente a scatto libero, così che i contatti non possano essere tenuti chiusi durante il corto circuito. Il comando manuale degli interruttori dovrà aprire o chiudere simultaneamente tutti i poli di un interruttore multipolare. Gli interruttori dovranno essere costruiti con contatti duraturi in lega d'argento e camere di spegnimento deionizzanti. Ogni interruttore dovrà avere un relè termomagnetico di intervento per ogni polo; esso dovrà consistere in un termoelemento bimetallico ritardato per la protezione magnetica contro il cortocircuito istantaneo. Gii elementi di intervento dovranno operare su una barra comune di intervento che aprirà tutti i poli in caso di sovraccarico o cortocircuito su uno dei poli; L'interruttore dovrà indicare l'avvenuto intervento con la posizione della leva tra "chiuso" e "aperto". Tutti gli interruttori dovranno soddisfare i requisiti delle Norme CEI 17-5. Gli interruttori automatici magnetotermici con o senza protezione differenziale dovranno essere di tipo modulare con unica leva. La curva di intervento dovrà essere di caratteristiche adeguate al tipo di carico alimentato. Se non diversamente indicato, gli interruttori differenziali avranno sensibilità di 30 mA. Gli interruttori, i pulsanti, le prese e gli organi di comando, se non altrimenti specificato, saranno del tipo modulare, in materiale termoplastico resistente agli urti, con morsetti per il fissaggio dei conduttori del tipo a vite con piastrina. Le cassette per l'installazione ad incasso saranno in resina autoestinguente, equipaggiate con portapparecchi e placche in alluminio anodizzato colore bronzo con fissaggio a viti. Le prese saranno ad una tensione di 220 Volt e conformi allo Standard Europeo, complete di polo di terra; dovranno essere installate a 30 cm da quota pavimento con grado di protezione 2.1. Gli interruttori ed i pulsanti di comando dovranno essere del tipo a bilanciere con lampada di localizzazione a scarica 220 Volt. Gli interruttori, le prese e gli organi di comando stagni, se non altrimenti specificato, saranno dotati degli stessi apparecchi previsti, comprese scatole di metallo, per un voltaggio di 250 V; coperchi e/o flange stagne IP-54.

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PROVE E CONTROLLI

Durante lo svolgimento dei lavori verranno effettuate ispezioni periodiche di tutti gli impianti in esecuzione. Lo scopo di dette ispezioni sarà quello di accertare la rispondenza delle opere eseguite alle opere progettate, alle disposizioni di legge, alle prescrizioni dei V.V.F.,alle norme I.S.P.E.SL., alle norme CEI, a prescrizioni particolari concordate in sede di offerta o nel corso dei lavori. Tutte le prove, i collaudi e le certificazioni dovranno essere conformi alle vigenti norme UNI, CEI ed IEC. Se richiesto dal Direttore dei lavori, la Ditta dovrà fornire le copie di tutte le certificazioni delle diverse apparecchiature e/o componenti che ne comprovino la rispondenza alle specifiche di progetto. Le certificazioni originali dovranno obbligatoriamente essere state rilasciate da laboratori autorizzati a tale scopo e riconosciuti dallo Stato. Non saranno accettate certificazioni eseguite al solo scopo di ottenere l'approvazione dei materiali per l'installazione nell'ambito del presente contratto. Alla consegna in cantiere e comunque prima dell'installazione la Ditta fornirà inoltre le copie delle certificazioni relative ai quadri elettrici, alle caldaie, ai serbatoi ed alle apparecchiature per le quali siano previsti collaudi in fabbrica. Non sarà consentita l'installazione di apparecchiature prive dei certificati richiesti. Ad impianto ultimato e quando verrà ordinato dal Direttore dei lavori, la Ditta sarà tenuta ad eseguire le prove ed i collaudi di seguito indicati per l'accettazione degli impianti. Le prove ed i collaudi dovranno essere eseguiti da personale tecnico specializzato in presenza del Direttore dei lavori. Nel caso le prove od i collaudi non diano risultati soddisfacenti o comprovino l'inadeguatezza dell'installazione o il mancato rispetto delle specifiche di contratto, la Ditta sarà tenuta a sue spese alla immediata modifica o rifacimento delle installazioni stesse secondo le istruzioni date dalla D.L. 1. Impianto termico e raffrescamento

a) una prova preliminare intesa ad accertare che la fornitura dei materiali costituenti gli impianti quantitativamente e qualitativamente corrisponda alle prescrizioni contrattuali; b) una prova idraulica a freddo di tutte le condutture prima dell'applicazione dell'isolamento e della chiusura delle tracce; tale prova dovrà essere eseguita ad una pressione di 3 kg/cmq superiore a quella di esercizio mantenendola per 12 ore. Si intende positivo l'esito della prova quando non si verifichino fughe o deformazioni permanenti; c) una prova preliminare della circolazione dell'acqua. Si ritiene positivo l'esito della prova quando l'acqua arrivi alla temperatura prescritta a tutte le utenze. La prova dovrà essere preceduta dal bilanciamento dei circuiti dell'acqua, dalla taratura e messa a punto della regolazione automatica etc.; d) una prova preliminare di tenuta a caldo e di dilatazione (90°C per impianti ad acqua calda) per controllare gli effetti del riscaldamento sull'impianto e sulle apparecchiature. L'ispezione dovrà iniziare quando nella rete e negli apparecchi utilizzatori si sia raggiunto lo stato di regime alla suindicata temperatura massima. Si ritiene positivo il risultato della prova quando le dilatazioni ne abbiano dato luogo a fughe o deformazioni permanenti ed il sistema di espansione contenga sufficienza tutta la variazione di volume dell'acqua dell'impianto; e) la verifica preliminare intesa ad accertare che il montaggio di tutti i componenti ed apparecchiature sia stato accuratamente eseguito, che la tenuta dei raccordi di apparecchi e prese con le condutture sia perfetta e che il funzionamento di ciascuna parte in ogni singolo apparecchio o componente sia regolare e corrispondente ai dati di progetto;

La D.L. si riserva comunque la facoltà di far eseguire quelle altre prove e verifiche che riterrà

opportune. Tutte le verifiche e prove di cui sopra saranno eseguite dalla D.L. in contraddittorio con la Ditta e di esse e dei risultati ottenuti verrà compilato un regolare verbale.

Alla fine dei lavori la Ditta dovrà redigere una "Dichiarazione di Conformità", nei modi e nei termini stabiliti dalla legge.