Impianti Di Discarica e Di Trattamento Dei Rifiuti
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7/21/2019 Impianti Di Discarica e Di Trattamento Dei Rifiuti
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Palazzoli - Guida pratica alla classif icazione - 17Ex impianti di discari ca e trattamento ri fi uti - 2005
l zzoli
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Classificazione degli impianti di discarica e di trattamenti dei rifiuti
Che cosa sono: Sono i siti nei quali si effettua la discarica dei rifiuti solidi con o senza trattamenti fisici,
termici, chimici o biologici, compresi i luoghi di cernita e di deposito provvisorio,
conformemente alle disposizioni del D.Lgs.36/03. Da questa scheda sono escluse le
vecchie discariche che ammettono rifiuti vietati dall’ articolo 6 del suddetto D.Lgs(esplosivi,comburenti, infiammabili, corrosivi, contaminati , ecc). Le indicazioni di questa
scheda sono riferite prevalentemente alle discariche attive di rifiuti biodegradabili.
Esplosione,
si evidenzia che:
Le discariche che accettano rifiuti biodegradabili devono , per legge, essere dotate di impianti
per l’estrazione, l’eventuale utilizzo energetico oppure il convogliamento dei bio gas in
idonea camera di combustione a temperatura non inferiore a 850°C. Tale sistema di
estrazione e trattamento deve essere mantenuto in esercizio per tutto il tempo in cui nella
discarica è presente la formazione di gas. Il livello di rischio di esplosione attorno a detti
impianti deve essere valutato secondo i criteri indicati nelle norme CEI EN 60079-10. Le
zone 0 sono ordinariamente confinate entro l’impianto stesso e le zone 1 riguardano punti di
campionamento, di sfiato, giunzioni di valvole o eventuali compressori. Le zone 2 siestendono per qualche metro attorno alle sorgenti di emissione di secondo grado. In tali zone
sono ammesse costruzioni EEx n. Nelle grandi discariche non sono da escludere fughe
incontrollate di bio gas attraverso falde o falle ed è consigliabile, in tutti i casi dubbi,
installare costruzioni EEx n.
‘SISTEMI PER INSTALLAZIONE’Componenti protetti o stagni con elevato grado IPed elevata resistenza alla corrosione.
‘SISTEMI ATEX’Componenti EEx n, indispensabili per zone 2
attorno agli impianti di convogliamento o in
possibili zone di fuga dei biogas.
Sollecitazioni
ambientali:
Le discariche sono da considerare ambienti molto gravosi per esposizione permanente ad
atmosfere inquinanti e corrosive, per la presenza di roditori e di uccelli e per la polvere
conseguente al passaggio frequentissimo di veicoli su piste sterrate.
In linea di massima , i luoghi aperti possono classificarsi, secondo la Norma
CEI EN 60721-3-4 nel gruppo IE 42 con l’aggravante di atmosfera corrosiva 4C4. Sono
consigliabili componenti con involucri particolarmente resistenti ( in alluminio o resine
termoindurenti, IP 65 o superiore).
Incendio,
si evidenzia che:
I rifiuti con potere calorifico superiore a 13000 kJ/kg non sono più accettati nelle ordinarie
discariche e con ciò il rischio di incendio dovrebbe essere ridotto. In luoghi particolari di
cernita potrebbe tuttavia risultare un carico d’incendio equivalente maggiore di 15kg
legna/m2 e un compartimento antincendio superiore a 15. In tal caso l’ambiente è da
considerarsi a maggior rischio in caso di incendio e si devono installare, come minimo,
apparecchi con grado di protezione non inferiore a IP4X, (esclusi i piccoli apparecchi fino a
16A ) conformemente alla sezione 751 della Norma CEI 64-8.