IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE. Di... · 2019. 5. 15. · corso di formazione e aggiornamento...
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CORSO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER ENERGY MANAGERS (LEGGE N. 10/91 - ART. 19)
E PER ESPERTI IN GESTIONE DELL’ENERGIA (D. LGS 30 MAGGIO 2008 - N° 115, ART. 16)
Docente: Ing. Francesco Di Girolamo
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Gli impianti sono realizzati con lo scopo di mantenere all’interno degli
ambienti confinati condizioni termoigrometriche adeguate alla loro
destinazione d’uso.
Temperatura di Bulbo secco [°C]
Temperatura di Bulbo bagnato [°C]
Umidità Relativa [%]
IAQ (Qualità dell’Aria Interno: CO, COV, NO,NO2,Sox,Betteri,Muffe
1. Impianti di riscaldamento: Controllo della temperatura interna degli ambienti in
regime di funzionamento invernale;
2. Impianti di climatizzazione: Controllo della temperatura interna degli ambienti in
regime di funzionamento sia invernale che estivo;
CLASSIFICAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
3. Impianti di condizionamento: Controllo della temperatura interna, dell’umidità
relativa, dei livelli di qualità dell’aria indoor, degli ambienti in regime di funzionamento
sia invernale che estivo;
4. Apparecchiature autonome: Controllo della temperatura dell’aria in un
numero limitato di locali, in condizioni sia invernali che estive.
GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE
Impianti di riscaldamento e climatizzazione stessa configurazione: Nel caso degli
impianti di climatizzazione il fluido termovettore ( acqua) viene portato ad una
temperatura adeguata ad ottenere effetto refrigerante (ΔT=7/12°C)
Fluido Termovettore: Generalmente Acqua o miscele di acqua e glicole
GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE
Fluido Termovettore: Opportunamente trattato in centrale termica, viene portato a
temperature in grado si sopperire alle dispersioni/rientrate termiche dell’involucro
edilizio.
Rete di distribuzione: il fluido termovettore trattato in centrale, distribuisce il
caldo/freddo all’interno degli ambienti attraverso una opportuna rete di distribuzione
e viene messo in circolo nella stessa rete da pompe di circolazione .
Elementi Terminali: Gli elementi terminali hanno il compito di apportare/sottrarre
calore agli ambienti di riscaldare/raffrescare.
GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE
Tipologie: Radiatori, Ventilconvettori, Pannelli radianti
- Ghisa
- Acciaio
- Alluminio
- Pavimento
- Soffitto
- Parete
- A parete (centrifughi e
tangenziali)
- Canalizzabili
- A parete
GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
AUTONOMI
CENTRALIZZATI
Classificazione
fatta in funzione
delle utenze servite
GLI IMPIANTI CENTRALIZZATI
1. IMPIANTI CENTRALIZZATI CONDOMINIALI: Il generatore termico è ubicato in un locale
dedicato, dal cui ha origine la rete di distribuzione del fluido termovettore sino alle singole
utenze.
2. IMPIANTI CENTRALIZZATI DI QUARTIERE: Il generatore termico è ubicato a distanze
kilometriche, il calore viene trasportato attraverso una rete interrata di TELERISCALDAMENTO di
acqua surriscaldata o vapore, le utenze sono separate da scambiatore di calore
VANTAGGI: MAGGIORI LIVELLI DI RENDIMENTO GLOBALE RISPETTO AGLI AUTONOMI
SVANTAGGI: DIFFICOLTA’ DI REGOLAZIONE PRIMARIA SECONDO ESIGENZE SPECIFICHE DELLE
SINGOLE UTENZE
GLI IMPIANTI AUTONOMI
Le caratteristiche il principio di funzionamento è analogo a quello degli
impianti centralizzati, una rete di distribuzione di fluido termovettore porta
calore verso i terminali di impianto.
Nella maggioranza dei casi gli impianti autonomi sono caratterizzati da
potenze del generatore termico <35kW
La grande diffusione degli impianti autonomi è stata determinata dalla
possibilità di farli funzionare secondo le esigenze dell’utente; il rendimento
globale è più basso rispetto agli impianti centralizzati con maggiori costi
di esercizio.
GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
L’obbiettivo principale da perseguire con un impianto di condizionamento,
è quello di realizzare e mantenere in ambienti confinati le condizioni di
benessere termoigrometriche per gli occupanti.
Tali obbiettivi sono perseguiti attraverso il controllo dei principali
parametri microclimatici quali: Ti,Φ,V.
GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
GENERALITA’ E TIPOLOGIE: AL FINE DI POTER CONTROLLARE I
PARAMETRI DI TEMPERATURA,UMIDITA’ E QUALITA’ DELL’ARIA, GLI
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO TROVANO DIVERSE CONFORMAZIONI
1 APPARECCHIATURE PER LA PRODUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI:
CALDAIE+GRUPPI FRIGO, POMPA DI CALORE
2 APPARECCHIATURA PER IL TRATTAMENTO DELL’ARIA: BATTERIE DI
SCAMBIO TERMICO (ARIA/ACQUA), UMIDIFICATORI, FILTRI, IDENTIFICATE
COME «UTA»
3 APPARECCHIATURA PER LA DISTRIBUZIONE DEL CALORE/FREDDO:
CANALIZZAZIONI NEL CASO DI IMPIANTI AERAULICI, TUBAZIONI E POMPE
NEL CASO DI IMPIANTI IDRONICI.
4 UNITA’ TERMINALI: AERAULICA (ANEMOSTATIE GRIGLIE DI RIPRESE),
IDRONICA (VENTILCONVETTORI, RADIATORI, PANNELLI RADIANTI .
1. IMPIANTI A TUTT’ARIA
SOLO RETE AERAULICA
TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE DEGLI IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO
2. IMPIANTI MISTI
RETE AERAULICA+TERMINALI
LE SCELTE PROGETTUALI E IL CORRETTO DIMENSIONAMENTO
DI UN IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE/CONDIZIONAMENTO
IL CONTROLLO TERMOIGROMETRICO DEGLI AMBIENTI: DEVE
ESSERE PERSEGUITO, PRIMA CHE DAL CORRETTO
DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO TERMICO, DALLA CORRETTA
PROGETTAZIONE DELL’INVOLUCRO EDILIZIO.
SI PUO PARLARE DI CONTROLLO PASSIVO E CONTROLLO ATTIVO
PASSIVO=INVOLUCRO ATTIVO=IMPIANTO
QUADRO NORMATIVO E CENNI STORICI
LEGGE 10/1991: Nasce con l'intento di razionalizzare l'uso dell'energia per
il riscaldamento, questa è la prima legge che mette una pietra miliare su
quella che sarà in futuro tutta la politica del risparmio energetico.
L’Italia viene suddivisa in zone climatiche (A,B,C,D,E,F) con precisi periodi di
esercizio. Viene fissata la temperatura interna di progetto in funzione della
destinazione d’uso dei locali.
D.P.R.412/93 e D.P.R.511/99: sono due decreti che regolamentano l'attuazione
di questa legge e disciplinano i vari calcoli, tra cui quello del fabbisogno
energetico normalizzato (FEN), facendo riferimento a molte norme.
QUADRO NORMATIVO E CENNI STORICI
ATTUALE QUADRO NORMATIVO:
- Direttiva Europea 2002/91/CE16: 16 DICEMBRE 2002;
- D.lgs192/0519: Agosto 2005;
- D.lgs311/07: 2 Febbraio 2007;
- D.lgs115/08: 30 Maggio 2008;
- D.P.R. 59/09: 02 Aprile 2009;
- Linee guida certificazione energetica : 26 Giugno 2009;
- Direttiva Europea 2010/31/CE : 2010;
- D. Lgs. 28/2011: Marzo 2011;
- D. Lgs. 63/2013: 4 Giugno2013;
- L. 90/2013: 3 Agosto 2013
- Regolamenti Comunali, Provinciali e Regionali.
CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO TERMICO
APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE PRE Legge 10/91:
Calcolo della Potenza di Picco di cui doveva essere dotato l’impianto termico
e i suoi terminali, molto spesso fatto in maniera parametrica, senza fare
alcuna considerazione analitica nei confronti della struttura che bisognava
climatizzare.
POTENZA TERMICA Q= VOLUMETRIA AMBIENTE X CARICO TERMICO
UNITARIO
CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO TERMICO
APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE POST Legge 10/91:
Calcolo della Potenza di Picco di cui deve essere dotato l’impianto termico e
i suoi terminali; si inizia ad avere un approccio di tipo analitico.
- Caratterizzazione dell’involucro edilizio;
- Considerazione delle Esposizioni Edificio;
- Introduzione del concetto di ponti termici;
- Considerazione del periodo di accensione
degli impianti.
Q (Potenza Termica Impianto)=∑ qi x Superfici disperdenti
BILANCIO ENERGETICO SECONDO LA UNI TS 11300
LA PRIMA SERIE È STATA PUBBLICATA TRA IL MAGGIO 2008 ED IL MAGGIO 2012
● UNI/TS 11300 – 1 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI –
DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA DELL’EDIFICIO PER LA
CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE;
● UNI/TS 11300 - 2 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI –
DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA E DEI RENDIMENTI
PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA
SANITARIA;
● UNI/TS 11300 - 3 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI –
DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA E DEI RENDIMENTI
PER LA CLIMATIZZAZIONE ESTIVA;
● UNI/TS 11300 - 4 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI – UTILIZZO DI
ENERGIE RINNOVABILI E DI ALTRI METODI DI GENERAZIONE PER LA
CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA
SANITARIA.
NELL’OTTOBRE DEL 2014 SONO STATE EMANATE LE VERSIONI
AGGIORNATE
● UNI/TS 11300 – 1 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI –
DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA DELL’EDIFICIO PER LA
CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE;
● UNI/TS 11300 – 2 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI
DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA E DEI
RENDIMENTI PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE, PER LA
PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA, PER LA VENTILAZIONE E
PER L’ILLUMINAZIONE IN EDIFICI NON RESIDENZIALI.
BILANCIO ENERGETICO SECONDO LA UNI TS 11300
IL RUOLO DELL’EGE NELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI
TERMICI
L’EGE è un “soggetto che ha le conoscenze, l’esperienza e la
capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in modo
efficiente”
Come l’energy manager, l’EGE ha l’obiettivo di migliorare
l’efficienza energetica di edifici e processi produttivi, e
quindi ridurre i consumi energetici e contenere le emissioni
nocive, grazie alla gestione intelligente e razionale
dell’energia
Il processo di efficientamento
per un impianto termico può
essere perseguito migliorando
Il rendimento globale di impianto ηg
IL PROCESSO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO NEGLI
IMPIANTI TERMICI
ηe=Rendimento di emissione terminali
di impianto
ηd=Rendimento della rete di
distribuzione
ηrg=Rendimento di regolazione
ηgc=Rendimento generatore termico
INTERVENTI VOLTI ALLA MASSIMIZZAZIONE DEI
SINGOLI RENDIMENTI
SOLUZIONI IMPIANTISTICHE AD ALTA EFFICIENZA PER GLI
IMPIANTI TERMICI
POMPE DI CALORE/REFRIGERATORI
AD ELEVATI VALORI DI COP/EER
GENERATORI TERMICI MODULARI
A CONDENSAZIONE AD ELEVATO
RENDIMENTO
ASPETTI TECNICI DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE AI FINI
DELL’OTTENIMENTO DI ULTERIORI RISPARMI ENERGETICI
1.VERIFICA DI CONSISTENZA ED INTEGRITA’ DELLO STRATO DI
COIBENTAZIONE DELLO TUBAZIONI E DELLE CANALIZZAZIONI
2.VERIFICA DEL CORRETTO BILANCIAMENTO DEGLI
IMPIANTI IDRONICI, AL FINE DI MANTENERE LA
CORRETTA PORTATA DI ACQUA CIRCOLANTE NEI
TERMINALI DI IMPIANTO, MEDIANTE ORGANI DI
REGOLAZIONE
L’80% DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO FUNZIONANTI HA UN ECCESSO DI
ACQUA CON CONSEGUENTE ECCESSO DI POTENZA TERMICA/FRIGORIFERA
3.PREFERIRE SOLUZIONI IBRIDE A SECONDA DELLE DESTINAZIONI DI USO, IN
MANIERA TALE DA EFFICIENTARE QUANTO IL PIU POSSIBILE LE PRODUZIONI DI
FLUIDO TERMOVETTORE ( IMPIANTI IBRIDI, POMPE DI CALORE POLIFUNZIONALI)
4. INSTALLAZIONE DI RECUPERATORI DI CALORE NEL CASO VMC ( VENTILAZIONE
MECCANICA CONTROLLATA). I CORRISPETTIVI RISPARMI POSSONO ARRIVARE
ANCHE NELL’ORDINE DELL’80%
5. ATTRIBUIRE LA GIUSTA VALENZA ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI
IMPIANTI. Dal 15 ottobre 2014 è obbligatorio dotarsi e compilare il nuovo libretto
di impianto per tutti gli impianti termici. Inoltre va compilato il rapporto di
efficienza energetica, secondo le cadenze temporali dettate dal legislatore.
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
Il palazzo oggetto dell’intervento di
ristrutturazione è ubicato a Napoli. Il
progetto ha previsto, il
frazionamento dell’immobile, in 80
unità abitative.
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
La situazione ante opera era costituita da 40 unità abitative, ognuna dotata di
impianto autonomo per la produzione dell’acqua del riscaldamento e dell’acqua
calda sanitaria.
Gli interventi sull’involucro edilizio, hanno solo riguardato la sostituzione dei
vecchi serramenti in legno e vetro, con dei nuovi serramenti in legno e doppio
vetrocamera con vetri basso emissivi
Strutture opache costituite in muratura in tufo con spessori variabili da 1,2 metri
sino a 60 centimetri
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
La soluzione impiantistica scelta, è
stata del tipo idronica, con impianto
centralizzato con terminali di
impianto del tipo a ventilconvettori,
sia per il regime di funzionamento
invernale che estivo.
CASI N CASO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI
DI CLIMATIZZAZIONE
Trattandosi di un impianto centralizzato si è resa
l’installazione di n°80 satelliti di utenza, dotati di
contabilizzatori sia per i fluidi termovettori per la
climatizzazione invernale sia per la
contabilizzazione dell’acqua sanitaria.
Gli stessi contablizzatori sono stati messi in
comunicazione con il sistema di supervisione
mediante una rete BUS.
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
La centrale termica per la produzioni dei fluidi
termovettori e’ stata realizzata in copertura. Sono
state installate due unità pompe di calore
polivalenti avente potenzialita’ termica 209kW e
potenzialita’ frigorifera 173kW. La rete di
distribuzione si dirama dalla sottocentrale di
pompaggio in due tronchi orizzontali interrati,
realizzati con tubazioni PE-X per teleriscaldamento.
In corrispondenza dei 4 vani scala si diramano le
montanti verticali di distribuzione ai satelliti di
utenza.
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
La regolazione che gestisce le macchine soddisfa le richieste delle utenze
nelle proporzioni corrette facendo lavorare opportunamente differenziati nel
tempo i circuiti frigoriferi.
Il sistema di termoregolazione decide quando e quanto far produrre acqua
calda sanitaria, andando a recuperare il calore di condensazione dai gruppi
polivalenti posti in copertura. La produzione dell’acqua calda sanitaria avviene
mediante n°2 bollitori a singolo serpentino, avente capacità totale di 6000 litri.
Tra i gruppi polivalenti e i bollitori sono interposti dei booster che hanno il
compito di innalzare ad opportuna temperatura di stoccaggio l’acqua calda
sanitaria.
Con l’installazione di tale soluzione impiantistica, si è potuto apprezzare il fatto
che in regime di funzionamento estivo, la produzione di acqua calda sanitaria è
quasi gratuita, con risparmi stimati nell’ordine del 33% sulla totalità dei
consumi teorici dell’intero edificio.
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
Il plesso oggetto dell’intervento di
efficientamento energetico è un
istituto scolastico ubicato in
Giugliano (NA) Il progetto è passato
da una prima procedura di audit
energetico
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
PROCEDURA DI AUDIT ENERGETICO:
- analizzare la configurazione attuale e lo stato
dell’impianto, individuando possibili miglioramenti o
criticità nella componentistica e nella configurazione
attuale;
- definire il bilancio energetico del sistema edificio-
impianto;
- definire un fattore di congruità fra consumi effettivi
ricavati dalle fatture energetiche ed i consumi attesi,
calcolati con opportuni fattori di aggiustamento a
partire dalle condizioni standard;
- valutare in termini energetici le variazioni conseguenti
all’adozione delle diverse migliorie proposte;
- valutare in termini economici di investimento iniziale e
costi di gestione le diverse migliorie proposte, facendo
anche riferimento agli incentivi fiscali disponibili;
- proporre miglioramenti anche di tipo gestionale
rispetto alla soluzione attuale.
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
Superficie in pianta netta 5456,00 m2
Superficie esterna lorda 5606,15 m2
Volume netto 19189,72 m3
Volume lordo 0,00 m3
Rapporto S/V 0,24 m-1
DATI TECNICI E COSTRUTTIVI DELL'EDIFICIO
Località Giugliano in Campania
Provincia Napoli
Altitudine s.l.m. 97 m
Gradi giorno 1207
Zona climatica C
Temperatura esterna di progetto 1,5 °C
PARAMETRI CLIMATICI DELLA LOCALITÀ
DATI RELATIVI AGLI IMPIANTI – STATO DI FATTO
- N°2 generatori di calore del tipo in acciaio a più passaggi di fumo;
- Radiatori in ghisa
- Sistema di regolazione: Termostato Caldaia
ServizioQp,nren
[kWh]
Qp,ren
[kWh]
Qp,tot
[kWh]
EP,nren
[kWh/m2]
EP,ren
[kWh/m2]
EP,tot
[kWh/m2]
Riscaldamento 765279 1135 766414 140,26 0,21 140,47
Acqua calda sanitaria 32179 164 32343 5,90 0,03 5,93
Illuminazione 36853 8883 45736 6,75 1,63 8,38
TOTALE 834311 10182 844493 152,92 1,87 154,78
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
RISULTATI CALCOLO DELLA SIMULAZIONE ALLO STATO DI FATTO
FABBISOGNI DI ENERGIA PRIMARIA
FABBISOGNO ENERGIA RISCALDAMENTO
FABBISOGNO ENERGIA ACQUA SANITARIA
FABBISOGNO ENERGIA ILLUMINAZIONE
16%
16%
17%0%
51%
DISPERSIONI TERMICHE PER ELEMENTI
PARETE ESTERNA SOFFITTO A TERRAZZO COMPONENTI FINESTRATI
PONTI TERMICI VENTILAZIONE
CASI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
INTERVENTI DI EFFICIENZA PROPOSTI – STATO DI PROGETTO
- Installazione di valvole termostatiche su tutti i corpi scaldanti;
- Installazione di generatori di calore a condensazione;
- Installazione di un sistema di termoregolazione in grado di implementare modelli di regolazione secondo
fasce orarie/temperatura esterna e zone di accensione;
- Installazione di un sistema solare termico a servizio dell’impianto di produzione di acqua calda sanitaria
ServizioQp,nren
[kWh]
Qp,ren
[kWh]
Qp,tot
[kWh]
EP,nren
[kWh/m2]
EP,ren
[kWh/m2]
EP,tot
[kWh/m2]
Riscaldamento 526774 1685 528459 96,55 0,31 96,86
Acqua calda sanitaria 10471 11030 21501 1,92 2,02 3,94
Illuminazione 36853 8883 45736 6,75 1,63 8,38
TOTALE 574098 21598 595696 105,22 3,96 109,18
RISULTATI CALCOLO DELLA SIMULAZIONE ALLO STATO DI PROGETTO
DEMOLIZIONI VECCHI GENERATORI POSA NUOVI GENERATORI
STATO FI PROGETTO: EPtot ” INDICE DI PRESTAZIONE
ENERGETICA TOTALE” pari a 109,18 kWh/m2,
STATO DI FATTO : EPtot ” INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA
TOTALE” pari a 154,78 Kw/m2,
0 20000 40000 60000 80000
CONSUMO METANOSOLUZIONE PROPOSTA
[Nm3/anno]
CONSUMO METANOSOLUZIONE STATO DI FATTO
[Nm3/anno]
CONFRONTO CONSUMO DI GAS METANO TRA LE DUE
SOLUZIONI