Impatto Ambientale nella Produzione di Energia · 2016. 1. 22. · confermato dalle osservazioni...
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Inquinanti
Atmosferici
Impatto Ambientale nella
Produzione di Energia
Concentrazione Inquinanti
a) a) Bilanci di massa; Bilanci di massa;
b)b) Fattori di Emissione; Fattori di Emissione;
c)c) Misure sul campo.Misure sul campo.
N2+O2
CO2+H2O+ N2+SOX+
NOX+Particolato
Eccesso
d’aria
Aria
stechiometrica
Combustibile
(C, H, O, N, S,
Ceneri, H2O) Ceneri
pesanti
Unità di misura delle
concentrazioni:
mg/m3, ppmv, ppmm
Reazioni di
combustione
Diluizione
Inquinanti e Gas Serra
Ossidi di Zolfo (SOx). Si formano a partire
dallo zolfo contenuto nel combustibile;
N
O
O
NO, NO2N
O
C
O
CO
C O
CO2 O
S
O
O
SO2
Ossidi di Azoto (NOx). Si formano a partire
dall’azoto dell’aria e del combustibile;
Anidride Carbonica (CO2). Si forma
durante la combustione di tutti i combustibili
a base di carbonio.
Particolato. Si forma a partire dalle
sostanze solide presenti nel combustibile;
Ossido di Carbonio e HC. Si formano per
combustione incompleta;
Il Particolato
Il particolato (particelle sospese totali, PST) è qualsiasi solido o liquido disperso
in atmosfera avente dimensioni maggiori di circa 0,0002 m (molecole) ma
inferiori a 500 m (sabbia fine).
Spesso, si distingue tra:
Aerosol. È il termine più generale, usato per qualsiasi particella solida o liquida dispersa in atmosfera;
Polveri. Particelle solide derivanti da operazioni di macinazione e
frantumazione (dust, nella terminologia anglosassone);
Fumo. Sono ancora particelle solide, derivanti dalla condensazione di vapori
(fume). Se costituite principalmente da carbonio sono anche chiamate smoke o soot;
Nebbie. Sono particelle liquide sospese in atmosfera (mist o fog);
Smog. Sono una miscela di fumo (smoke) e nebbia (fog). Oggi tale termine viene spesso usato per indicare l’inquinamento in generale.
Il Particolato
0.00 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30
Dimensioni (mm)
0
5
10
15
20
25
30
35
Fre
qu
en
za
pe
r c
las
se
dim
en
sio
nale
(%
)
0.00 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30
Dimensioni (mm)
0
20
40
60
80
100
Fre
qu
en
za
cu
mu
lati
va
(%
)
Figura 6.2 – Distribuzione granulometrica del particolato.
Diametro aerodinamico del particolato: diametro di una sfera con
densità 1 kg/cm3 che ha la stessa velocità di sedimentazione
Il Particolato
Il particolato è dannoso per l’uomo soprattutto perché può contenere
sostanze tossiche (metalli pesanti) che passano nel sangue. La
pericolosità è pertanto dovuta soprattutto alle particelle di minori
dimensioni (inferiori a 10 μm, PM10 e a 2,5 μm, PM2.5).
Ossidi di zolfo (SO2+SO
3)
L'uomo avverte la presenza della SO2 già a concentrazioni di circa 0,3 ppm.
La SO2 è molto solubile in acqua, ne risulta che se inalata essa viene più
facilmente assorbita dalle zone umide del naso e della gola dove svolge un'azione di tipo irritante. Altri effetti irritanti si hanno sugli occhi.
I danni maggiori sono provocati dalla combinazione della SO2 con i particolati sospesi nell’aria. L’irritazione delle mucose tracheali e bronchiali, blocca la
mobilità delle ciglia inibendo l'azione di difesa nei confronti del particolato che giunge fino alle zone più profonde dei polmoni. Adsorbita al pulviscolo che
penetra fin negli alveoli può quindi provocare, depositandosi, estese lesioni.
La presenza combinata della SO2 e del particolato, agendo in modo sinergico, determina un
effetto di insieme estremamente più deleterio degli effetti separati dei due inquinanti. Ciò è
confermato dalle osservazioni durante gli episodi più critici di inquinamento atmosferico.
La SO2 può convertirsi in SO3 in presenza di atmosfera secca ed alta insolazione. Di notte e in
presenza di umidità, la SO2 viene assorbita dalle goccioline d’acqua e reagisce con essa con
formazione di solfati di ammonio ((NH4)2SO4), di calcio (CaSO4), ecc. nel giro di 3-4 giorni.
L’aerosol che si forma è spesso fonte di attenuazione della visibilità e viene rimosso con
deposizione secca o umida, contribuendo al fenomeno delle piogge acide.
Ossidi di azoto (NO+NO2)
Impatto Ambientale dei Sistemi Energetici
Entrambi l’NO2 e l’NO sono tossici per l'uomo, il primo molto più del secondo. Entrambi sono
facilmente assorbiti dal sangue dove si combinano con l’emoglobina. In particolare l’NO nei
polmoni si trasforma in nitriti e nitrati che ossidano il ferro dell’emoglobina rendendola
inutilizzabile e dando luogo ad un effetto asfissiante. L’NO2 è inoltre un irritante delle vie
respiratorie. Una continua esposizione a circa 0,060,1 ppm può causare malattie respiratorie. Pochi
minuti di esposizione a 150200 ppm possono causare danni irreversibili agli alveoli. Oltre 500
ppm si hanno edemi polmonari, effetti sul sistema nervoso centrale, determinando convulsioni e
paralisi e talvolta la morte.
0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0
Dimensioni del particolato (m)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Fra
zio
ne r
itenuta
(%
)
Figura 3.6 –
Percentuale di ritenzio
ne delle
particelle in
funzione delle dimens
0 500 1000 1500 2000 2500
Temperatura di equilibrio (°C)
0
5000
10000
15000
20000
25000
NO
(p
pm
)
Eccesso d'aria 100%
Eccesso d'aria 10%
0 500 1000 1500 2000 2500
Temperatura di equilibrio (°C)
0
10
20
30
40
NO
2 (
pp
m)
Eccesso d'aria 100%
Eccesso d'aria 10%
Figura 3.4 – Concentrazione all’equilibrio di NO in funzione della temperatura.
Figura 3.5 – Concentrazione all’equilibrio di NO2 in funzione della temperatura.
Ossido di carbonio (CO)
È noto che inalazioni di aria con CO in concentrazioni elevate (superiore a 100 ppm) possono
portare alla morte. Tali concentrazioni sono possibili in ambienti confinati. Il CO è è circa 200300
volte più affine all’emoglobina, con cui forma la carbossiemoglobina (COHb), rispetto all'ossigeno,
che con l'emoglobina forma l’ossiemoglobina (O2Hb). Ciò determina la riduzione della capacità di
trasporto di ossigeno da parte del sangue a causa della sostituzione di O2Hb da parte della COHb e
la diminuzione della capacità di dissociazione della O2Hb con conseguente inibizione
dell’ossigenazione delle cellule a pari concentrazione di O2Hb.
Concentrazione di COHb
nel sangue [%] Effetti riscontrati
<1,0 Nessun effetto apparente
1,0-2,0 Segni di effetto sul comportamento 2,0-5,0 Effetti sul sistema nervoso centrale. Menomazione
della discriminazione degli intervalli di tempo,
acutezza visiva, lucidità e altre funzioni psicomotorie.
>5,0 Mutamenti nella funzione cardiaca e polmonare.
10-80 Emicrania, affaticamento, sonnolenza, coma, difetti
respiratori, morte.
Concentrazione Inquinanti
a) a) Bilanci di massa; Bilanci di massa;
b)b) Fattori di Emissione; Fattori di Emissione;
c)c) Misure sul campo.Misure sul campo.
N2+O2
CO2+H2O+ N2+SOX+
NOX+Particolato
Eccesso
d’aria
Aria
stechiometrica
Combustibile
(C, H, O, N, S,
Ceneri, H2O) Ceneri
pesanti
Unità di misura delle
concentrazioni:
mg/m3, ppmv, ppmm
Reazioni di
combustione
Diluizione
Bilancio di massa
S+O2=SO2
1kg carbone + 12 kg di aria = 13 kg di gas combusti
1 kg di S => 2 kg di SO2
1 kg di gas combusti =
1,103 m3 (150 °C e 1,1 bar)
0,773 Nm3 (0 °C e 1,0 atm) CSO2 =
0,04 kg di SO2
13·1,103 m3 di gas
= 2790 mg/m3 (3980 mg/Nm3)
1kg carbone => 0,02 kg di S => 0,04 kg di SO2
CSO2 =
0,04 kg di SO2
13 kg di gas
= 3077 ppmm (1394 ppmv)
Fattori di Emissione
Bruciatori tangenziali Bruc. frontali Letto
Specie Ceneri secche Ceneri fuse Ceneri secche Fluido (FBC)
inquinante bitum. sub.bit. bitum. sub.bit. bitum. sub.bit. circ.te boll.te
NOx 4,54 3,27 6,35 10,89 5,44 3,36 2,27 6,89
CO 0,23 0,23 0,23 0,23 0,23 0,23 8,16 8,16
SOx 17,24S 15,88S 17,24S 15,88S 17,24S 15,88S (1) (1)
Particolato 4,54A 4,54A 3,18A 3,18A 4,54A 4,54A 7,71 7,71
PM-10 1,04A 1,04A 1,80A 1,80A 1,04A 1,04A 5,62 5,62
Nota: S ed A sono le percentuali di zolfo e di ceneri nel combustibile
(1) Valutabile secondo la: 17,96S(Ca/S) -1,9
, con (Ca/S) rapporto molare della desolforazione interna
Tabella 7.3 – Fattori di emissione per generatori di vapore alimentati con carbone, riferiti al consumo di combustibile, espressi in kg/t, (EPA, 1995).
CNOX =
5,44 kg di NOX
13·1000·1,103 m3 di gas
= 379 mg/m3 (541 mg/Nm3)
mNOx=5,44 kg/tcoal
Fattori di Emissione
Settore di produzione Fattori di emissione (g/GJ)
e combustibile impiegato SOx NOx COV
Produzione di energia elettrica con:
Olio combustibile 1470 179 10
Gasolio 141 353 6
Gas naturale - 254 6
Produzione di calore con:
Olio combustibile 1470 180 10
Gas naturale - 100 5
Cogenerazione con:
Olio combustibile 1470 180 10
Gasolio 141 313 5
Gas naturale - 144 5
Settore industriale con:
Carbone 726 295 30
Lignite 1299 260 30
Olio combustibile 1715 170 10
Gasolio 141 100 5
Kerosene 20 50 15
GPL - 50 -
Gas naturale - 150 5
Gas di cokeria 742 130 -
Gas di altoforno - 80 -
Fattori di Emissione
Settore di Fattori di emissione (g/t)
produzione SOx NOx COV
Coke metallurgico - - 900
Agglomerati per la sinterizzazione 1500 1500 400
Fonderie di metalli ferrosi - - 600
Etilene e propilene - - 5000
Dicloroetano 1,2 senza cloruro di vinile - - 2500
Cloruro di vinile senza dicloroetano 2,2 - - 2500
Polietilene a bassa densità - - 10000
Polietilene ad alta densità - - 6000
Cloruro di polivinile - - 3000
Cemento e calce 1200 2100 -
Vetro 5076 5514 80
Piastrelle - 250 0,5
Laterizi 2300 250 0,5
Paste di legno per carta 24144 1000 -
Cemento e calce 1200 2100 -
Vino - - 0,6
Misura sul campo
Misura sul campo
Sezione di
analisi
Pompa
Filtro
Sonda
Essiccatore
Punti di
misura
Fori per
le sonde
R
d1
d2
d3
d4
d5
Punti di
misura
Fori per
le sonde
d1,a
d2,a
d3,a
d4,a
La Normativa Ambientale
Normativa sulle emissioni in atmosferaNormativa sulle emissioni in atmosfera;;
Normativa sulle acqueNormativa sulle acque;;
Normativa sui rifiutiNormativa sui rifiuti;;
Normativa sulle emissioni acusticheNormativa sulle emissioni acustiche;;
Caratteristiche dei combustibiliCaratteristiche dei combustibili;;
Quote di emissione di gas serraQuote di emissione di gas serra;;
Valutazione di Impatto AmbientaleValutazione di Impatto Ambientale
Autorizzazione Integrata AmbientaleAutorizzazione Integrata Ambientale
Il D.lgs. 3 Aprile 2006 n. 152
Il Il D.lgs. 152/2006D.lgs. 152/2006 ““Norme in Materia AmbientaleNorme in Materia Ambientale” ” ha sostituito a partire dal 29 aprile 2006 la ha sostituito a partire dal 29 aprile 2006 la maggior parte delle preesistenti norme in materia maggior parte delle preesistenti norme in materia ambientale, mediante la loro abrogazione e la ambientale, mediante la loro abrogazione e la sintesi in un sintesi in un testo unico ambientaletesto unico ambientale. Le materie . Le materie interessate sono la interessate sono la Valutazione di Impatto Valutazione di Impatto AmbientaleAmbientale e la e la Valutazione Ambientale Valutazione Ambientale StrategicaStrategica, la , la difesa del suolodifesa del suolo e la e la tutela delle tutela delle acqueacque, la , la gestione dei rifiutigestione dei rifiuti e la e la bonifica dei siti bonifica dei siti inquinatiinquinati, la , la tutela dell’ariatutela dell’aria e il e il risarcimento del risarcimento del danno ambientaledanno ambientale. Di fatto rimangono fuori solo . Di fatto rimangono fuori solo le norme sulle le norme sulle emissioni acusticheemissioni acustiche e poco altro.e poco altro.
Il D.lgs. 3 Aprile 2006 n. 152
Ambito di applicazione del Ambito di applicazione del D.Lgs.D.Lgs. 152/2006:152/2006:
a) a) nella parte secondanella parte seconda, le procedure per la valutazione , le procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d'impatto ambientale strategica (VAS), per la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC); (IPPC); b) b) nella parte terzanella parte terza, la difesa del suolo e la lotta alla , la difesa del suolo e la lotta alla desertificazione, la tutela delle acque dall'inquinamento e la desertificazione, la tutela delle acque dall'inquinamento e la gestione delle risorse idriche; gestione delle risorse idriche; c) c) nella parte quartanella parte quarta, la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti , la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti contaminati; contaminati; d) d) nella parte quintanella parte quinta, la tutela dell'aria e la riduzione delle , la tutela dell'aria e la riduzione delle emissioni in atmosfera; emissioni in atmosfera; e) e) nella parte sestanella parte sesta, le norme per il risarcimento dei danni , le norme per il risarcimento dei danni contro l'ambiente.contro l'ambiente.
D.lgs. 152/2006 – Parte II
La La valutazione ambientale strategica (VAS)valutazione ambientale strategica (VAS) riguarda i riguarda i piani e i piani e i programmi di intervento sul territorioprogrammi di intervento sul territorio ed è preordinata a ed è preordinata a garantire che gli effetti sull'ambiente derivanti dall'attuazione garantire che gli effetti sull'ambiente derivanti dall'attuazione di detti piani e programmi siano presi in considerazione di detti piani e programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazionedurante la loro elaborazione e prima della loro approvazione;;
La La valutazione di impatto ambientale (VIA)valutazione di impatto ambientale (VIA) riguarda i riguarda i progetti progetti di opere ed interventidi opere ed interventi che, per la loro natura o la loro che, per la loro natura o la loro dimensione, possono avere un significativo impatto dimensione, possono avere un significativo impatto sull'ambiente ed è preordinata a garantire che gli effetti sull'ambiente ed è preordinata a garantire che gli effetti derivanti dalla realizzazione e dall’esercizio di dette opere ed derivanti dalla realizzazione e dall’esercizio di dette opere ed interventi sull'ecosistema siano presi in esame interventi sull'ecosistema siano presi in esame durante la loro durante la loro progettazioneprogettazione e prima dell'approvazione o autorizzazione dei e prima dell'approvazione o autorizzazione dei relativi progetti, o comunque relativi progetti, o comunque prima della loro realizzazioneprima della loro realizzazione..
D.lgs. 152/2006 – Parte II
La La Valutazione di Impatto AmbientaleValutazione di Impatto Ambientale in ambito in ambito energetico si applica alle energetico si applica alle raffinerieraffinerie, agli , agli impianti di impianti di combustionecombustione con oltre 300 con oltre 300 MWtMWt, alle , alle centrali centrali nuclearinucleari, alle , alle dighedighe alte oltre 10 m e con capacità alte oltre 10 m e con capacità superiore a 100000 msuperiore a 100000 m33, agli , agli elettrodottielettrodotti con oltre 100 con oltre 100 kVkV e lunghi oltre 10 km.e lunghi oltre 10 km.
Anche gli Anche gli impianti termiciimpianti termici per la produzione di vapore per la produzione di vapore e acqua calda oltre 50 e acqua calda oltre 50 MWtMWt, gli , gli impianti eoliciimpianti eolici e quelli e quelli industriali non termiciindustriali non termici per la produzione di energia, per la produzione di energia, vapore e acqua calda possono essere sottoposti a vapore e acqua calda possono essere sottoposti a Valutazione di Impatto AmbientaleValutazione di Impatto Ambientale se realizzati in se realizzati in aree protette o su richiesta dell’autorità competente.aree protette o su richiesta dell’autorità competente.
VIA – Fiumesanto 410 MW
VIA – Fiumesanto 410 MW
VIA – Fiumesanto 410 MW
D.lgs. 152/2006 – Parte III
Sezione 1. Difesa del suolo e lotta alla desertificazione. Tali disposizioni sono volte ad assicurare la tutela ed il risanamento del suolo e del sottosuolo, il risanamento idrogeologico del territorio tramite la prevenzione dei fenomeni di dissesto, la messa in sicurezza delle situazioni a rischio e la lotta alla desertificazione;
Sezione 2. Tutela delle acque dall’inquinamento. Tali disposizioni definiscono la disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee;
Sezione 3. Gestione delle risorse idriche. Tale sezione disciplina la gestione delle risorse idriche e il servizio idrico integrato per i profili che concernono la tutela dell'ambiente e della concorrenza e la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni del servizio idrico integrato e delle relative funzioni fondamentali di Comuni, Province e città metropolitane.
D.lgs. 152/2006 – Parte IV
La parte IV disciplina la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati anche in attuazione delle direttive comunitarie su rifiuti, rifiuti pericolosi, oli usati, batterie esauste, rifiuti di imballaggio, policlorobifenili (Pcb), discariche, inceneritori, rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti portuali, veicoli fuori uso, rifiuti sanitari e rifiuti contenenti amianto;
La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata al fine di assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci, tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi;
rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente.
D.lgs. 152/2006 – Parte V
Il Titolo I, ai fini della prevenzione e della limitazione dell'inquinamento atmosferico, si applica agli impianti industriali che producono emissioni in atmosfera e stabilisce i valori di emissione, le prescrizioni, i metodi di campionamento e di analisi ed i criteri per la valutazione della conformità delle misure ai valori limite (sono esclusi dal campo di applicazione gli impianti di incenerimento disciplinati dal D.lgs 133/2005);
Il Titolo II disciplina gli impianti termici civili aventi potenza termica nominale inferiore a prefissate soglie, tranne quelli che utilizzano carbone, coke, antracite e prodotti antracitosi con potenza superiore a 3 MW;
Il Titolo III disciplina le caratteristiche merceologiche dei combustibili che possono essere utilizzati negli impianti di cui ai titoli I e II.
D.lgs. 152/2006 – Parte V
Inquinamento atmosferico: ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente;
Effluente gassoso: lo scarico gassoso, contenente emissioni solide, liquide o gassose; la relativa portata volumetrica è espressa in Nm3/ora, valutata sul secco e con un prefissato tenore di ossigeno;
Migliori tecniche disponibili (BAT): le più efficienti ed avanzate modalità di realizzazione, esercizio e chiusura dell'impianto, disponibili a condizioni economicamente e tecnicamente valide nell'ambito del pertinente comparto industriale, in grado di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso.
D.lgs. 152/2006 – Parte V
Non sono sottoposti ad autorizzazione:
a) impianti di combustione inferiori a 1 MW, alimentati a
biomasse, a gasolio o a biodiesel;
b) impianti di combustione alimentati ad olio combustibile con
potenza termica inferiore a 0,3 MW;
c) impianti di combustione e cogenerazione alimentati a
metano o a Gpl, di potenza termica inferiore a 3 MW;
d) impianti di combustione alimentati da gas di discarica, gas
di depurazione e biogas, di potenza inferiore a 3 MW;
e) gruppi elettrogeni di cogenerazione alimentati a benzina di
potenza termica nominale inferiore a 1 MW;
f) impianti di emergenza e di sicurezza, laboratori di analisi e
ricerca, impianti pilota per prove, ricerche, sperimentazioni,
individuazione di prototipi.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
Il D.lgs. fissa dapprima i valori limite di emissione validi per le attività industriali in generale;
Vengono poi stabiliti i valori limite di emissione validi per alcune specifiche tipologie di impianti, come gli impianti di combustione fino a 50 MWt, le Turbine a Gas, i Motori a Combustione Interna, i Cementifici, Fonderie, Raffinerie, etc.
Vengono inoltre stabiliti i valori limite per i Grandi Impianti di Combustione, ovvero quelli oltre 50 MWt, differenziati in relazione al combustibile utilizzato.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
SO2 (1)
(mg/Nm3)
NO2
(mg/Nm3)
Polveri
(mg/Nm3)
Combustibili solidi
(fumi con il 6% di O2 (2))
P < 5 MW
P > 5 MW
2000
2000
650
650
100-150
50
Combustibili liquidi
(fumi con il 3% di O2)
P < 5 MW
P > 5 MW
1700
1700
500
500
150
100
Combustibili gassosi (3) (fumi con il 3% di O2)
Gas in genere
Gas da altoforno
Gas da forno a coke
35
800
1700
350
5
15-20
50
(1) Nel caso di utilizzo di combustibili solidi e liquidi con tenori di zolfo inferiori all’1%, i limiti relativi agli ossidi di zolfo si intendono automaticamente rispettati. Inoltre è previsto un limite di 50 mg/Nm3 per i COV.
(2) Nel caso di utilizzo di legno o combustibili simili, l’ossigeno nei fumi è dell’11%. (3) Nel caso di utilizzo di metano o GPL, i limiti relativi agli ossidi di zolfo ed alle polveri
si intendono automaticamente rispettati.
Tabella 8.2 – Limiti di emissione per gli impianti di combustione con potenza termica inferiore a 50
MW.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
Inquinante Potenza termica (MW)
0,15<P<3 32<P<6 6<P<20 >20
Polveri totali 100 (2) 30 30 30
Carbonio organico totale - - 30 20 (10) (1)
Monossido di carbonio 350 300 250 (150) (1) 200 (100) (1)
Ossidi di azoto (NO2) 500 500 400 (300) (1) 400 (200) (1)
Ossidi di zolfo (SO2) 200 200 200 200
(1) entro parentesi il valore medio giornaliero (2) agli impianti con potenza inferiore a 0,15 MW ma superiore a 35 kW si applica un limite per
le polveri totali pari a 200 mg/Nm3
Tabella 8.3 – Limiti di emissione per gli impianti di combustione con potenza termica inferiore a 50
MW alimentati con biomasse (concentrazioni espresse in mg/Nm3 e riferite ad un tenore di ossigeno
dell’11%).
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
CO
NOX
(come NO2)
Carbonio organico (COT)
Cloro (come HCl)
Motori a combustione
interna (fumi con il 5% di O2)
P < 3 MW
P > 3 MW
800
650
500
450
150
100
10
10
Turbine a gas fisse (fumi con il 15% di O2)
P < 8 MW
8 MW < P < 15 MW
15 MW < P < 50 MW
P > 50 MW
100
80
60
50
150
80
80
60
50
50
5
5
5
5
Altri sistemi di
combustione (fumi con il 3% di O2)
P < 3 MW
P > 3 MW
150
100
300
200
30
20
30
30
Tabella 8.4 – Limiti di emissione per gli impianti di combustione con potenza termica inferiore a 50
MW alimentati con biogas, valori espressi in mg/Nm3.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
NO2
(mg/Nm3)
Polveri
(mg/Nm3)
CO
(mg/Nm3)
Motori Diesel
P < 3 MW P > 3 MW
4000 2000
130 130
650 650
Altri motori
4 tempi
2 tempi
500
800
130
130
650
650
Tabella 8.5 – Limiti di emissione per i motori a combustione interna (valori riferiti a
fumi con un tenore di ossigeno del 5%).
NO2
(mg/Nm3)
CO
(mg/Nm3)
Tutti i combustibili
(tranne il gasolio)
QF < 60 000 m3/h
QF > 60 000 m3/h
450
400
100
100
Gasolio
600
100
Tutti i limiti riportati sono relativi a fumi con un tenore di ossigeno del 15%; per le turbine a gas con rendimento superiore al 30%, tali limiti risultano proporzionalmente incrementati. QF rappresenta la portata volumetrica di fumi.
Tabella 8.6 – Limiti di emissione per le turbine a gas.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
SO2 (1)
(mg/Nm3) NO2
(mg/Nm3) Polveri (2)
(mg/Nm3)
Combustibili solidi
(fumi con il 6% di O2
50<P<175 MW 175<P<500 MW
P>500 MW
2000 2400 – 4,0·P
400
600 600
200
50 50
50
Combustibili liquidi (fumi con il 3% di O2
50<P<300 MW 300<P<500 MW
P>500 MW
1700 3650 – 6,5·P
400
450 450
200
50 50
50
Combustibili gassosi (3) (fumi con il 3% di O2
P<500 MW
P>500 MW
35
35
300
200
5
5
(1) Nel caso di utilizzo di combustibili solidi fossili indigeni, tali limiti di emissione possono essere derogati purché si raggiunga almeno un livello di desolforazione del 60% per potenze termiche inferiori a 100 MW, del 75% per potenze termiche fra 100 e 300 MW, del 90% per potenze termiche comprese fra 300 e 500 MW e del 94% per potenze termiche superiori a 500 MW.
(2) Nel caso di utilizzo di gas da altoforno il limite per le polveri è di 10 mg/Nm3, mentre per il gas prodotto da acciaierie e utilizzato altrove il limite è di 50 mg/Nm3.
(3) Nel caso di utilizzo di GPL il limite per gli SOX è di 5 mg/Nm3, mentre per gas a basso potere calorifico da altoforno, da coke e da gassificazione del TAR tale limite è di 800 mg/Nm3. Il limite di emissione è di 400 mg/Nm3 per il gas da carbone.
Tabella 8.7 – Limiti di emissione per i grandi impianti di combustione esistenti.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
SO2 (1)
(mg/Nm3) NO2
(mg/Nm3) Polveri
(mg/Nm3)
Combustibili solidi
(fumi con il 6% di O2)
50<P<100 MW
100<P<300 MW P>300 MW
Per le biomasse: 50<P<100 MW
100<P<300 MW P>300 MW
850
200 200
200
200 200
400
200 200
400
300 200
50
30 30
(1) Qualora i valori limite di emissione non possano essere rispettati per le caratteristiche del combustibile, per impianti con potenza termica fino a 300 MW si dovrà comunque rispettare un valore limite di 300 mg/Nm3 o un grado di desolforazione minimo del 92%, mentre per impianti con oltre 300 MW si dovrà comunque rispettare un valore limite di emissione di 400 mg/Nm3 oltre ad un grado di desolforazione minimo del 95%.
Tabella 8.8 – Valori limite di emissione per i grandi impianti di combustione di nuova realizzazione
alimentati con combustibili solidi.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
SO2
(mg/Nm3) NO2
(mg/Nm3) Polveri
(mg/Nm3)
Combustibili liquidi
(fumi con il 3% di O2)
50<P<100 MW
100<P<300 MW P>300 MW
850
500 - P 200
400
200 200
50
30 30
Tabella 8.9 – Valori limite di emissione per i grandi impianti di combustione di nuova
realizzazione alimentati con combustibili liquidi.
SO2
(mg/Nm3) NO2
(mg/Nm3) Polveri
(mg/Nm3)
Combustibili gassosi
(fumi con il 3% di O2)
Gas in genere
Gas liquefatto Gas da forni a coke
Gas da altiforni
Gas siderurgici
Gas naturale 100-300 MW
Gas naturale P>300 MW
35
5 400
200
200
200 200
200
150
100
5
10
30
Tabella 8.10 – Valori limite di emissione per i grandi impianti di combustione di nuova realizzazione
alimentati con combustibili gassosi.
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
CO
NOX
(come NO2)
Carbonio organico (COT)
Cloro (come HCl)
Biogas in Motori a
combustione interna (fumi con il 5% di O2)
P < 3 MW
800
500
150
10
Biogas in Turbine a gas fisse
(fumi con il 15% di O2)
P < 3 MW
100
150
5
Biogas in altri sistemi di
combustione
(fumi con il 3% di O2)
P < 3 MW
150
300
30
30
Tabella 8.11 – Limiti di emissione per gli impianti termici civili alimentati con biogas, valori espressi in mg/Nm3.
CO
NOX
(come NO2)
SOX
(come SO2)
Polveri
totali
Biomasse (fumi con l’11% di O2)
35 kW < P < 150 kW
150 kW < P > 1 MW
350
350
500
500
200
200
200
100
Tabella 8.12 – Limiti di emissione per gli impianti termici civili alimentati con biomasse (valori in
mg/Nm3).
D.lgs. 152/06 limiti di emissione
Inquinante Periodo di mediazione Valore
Biossido di zolfo (SO2)
Media giornaliera 50 mg/m3
Media di 30 minuti, 100% delle misure 200 mg/m3 Media di 30 minuti, 97% delle misure 50 mg/m3
Ossidi di azoto (NO2)
Media giornaliera 200 mg/m3
Media di 30 minuti, 100% delle misure 400 mg/m3 Media di 30 minuti, 97% delle misure 200 mg/m3
Polveri totali
Media giornaliera 10 mg/m3
Media di 30 minuti, 100% delle misure 30 mg/m3 Media di 30 minuti, 97% delle misure 10 mg/m3
Ossido di carbonio (CO)
Media giornaliera 50 mg/m3 Media di 30 minuti, su un periodo di 24 ore 100 mg/m3
95% delle medie di 10 minuti 150 mg/m3
Sostanze organiche
totali (TOC)
Media giornaliera 10 mg/m3 Media di 30 minuti, 100% delle misure 20 mg/m3
Media di 30 minuti, 97% delle misure 10 mg/m3
Composti inorganici
del Cloro (HCl)
Media giornaliera 10 mg/m3 Media di 30 minuti, 100% delle misure 60 mg/m3
Media di 30 minuti, 97% delle misure 10 mg/m3
Composti inorganici
del Fluoro (HF)
Media giornaliera 1 mg/m3
Media di 30 minuti, 100% delle misure 4 mg/m3 Media di 30 minuti, 97% delle misure 2 mg/m3
Composti del Cadmio e
del Tallio (Cd+T) Media oraria 0,05 mg/m3
Mercurio e suoi composti (Hg)
Media oraria 0,05 mg/m3
Composti di Antimonio, Arsenico,
Piombo, Cromo, Cobalto, Rame,
Manganese, Nichel e Vanadio
Media oraria 0,5 mg/m3
Diossine e Furani
(PCDD+PCDF) Media di 8 ore 0,1 ng/m3
Idrocarburi Policiclici
Aromatici (IPA) Media di 8 ore 0,01 mg/m3
Tabella 8.13 – Limiti di emissione degli impianti di incenerimento (D.Lgs 133/2005).
D.lgs. 152/06 - Combustibili
Il D.lgs. 152/06 stabilisce le caratteristiche
merceologiche dei combustibili utilizzabili negli
impianti industriali e civili;
Il D.lgs. riporta dapprima l’elenco dei
combustibili consentiti nei diversi impianti,
unitamente alle relative condizioni di utilizzo ed
ai metodi di prova;
Fra le altre, vengono riportate le caratteristiche
e le condizioni di utilizzo delle biomasse e del
biogas.
Combustibili solidi
Combustibili liquidi
FINE