IMPARARE A IMPARARE - ioimparocosi.it · Cornoldi, De Beni e Fioritto (2003) Teorie implicite...

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IMPARARE A IMPARARE Prof. Cesare Cornoldi

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IMPARARE A IMPARARE

Prof. Cesare Cornoldi

INTERESSE

Metacognizione

• Il termine “metacognizione” è nato negli anni ’70 con gli studi di Flavell sulla memoria.

• Successivamente è stato esteso ad altri ambiti della cognizione umana come comprensione del testo, memoria, problem solving, attenzione, studio

Include tutte quelle idee, intuizioni etc. che riguardano una determinata area di

funzionamento cognitivo e che possono essere considerate anche indipendenti

dall’effettiva attività cognitiva

Si distingue tra:

• Atteggiamento metacognitivo generale: sfera emotiva, tendenza a riflettere sul funzionamento mentale o sull’uso appropriato di strategie etc.;

• Conoscenze metacognitive specifiche: conoscenze specifiche legate ad una particolare attività cognitiva (ad es. la memoria) o all’apprendimento (dallo studio alla comprensione del testo);

• Processi metacognitivi di controllo: operazioni con cui l’individuo effettivamente sovrintende alle esecuzioni dei propri processi cognitivi;

Principali processi di controllo

• Monitoraggio comprensione• Previsione• Pianificazione• Monitoraggio processo di soluzione• Autovalutazione

Metacognizione

-Compito Prestazione

Processi di controllo

Conoscenze specifiche di strategie

• Ripetizione

• Organizzazione

• Elaborazione verbale

• Abilità di riassumere

Strategie

Approccio metacognitivo al compito

Caratteristiche del compito e del materiale

Caratteristiche personali

Conoscenza di strategie

Processi di controllo

Compito di apprendimento. Esistono delle caratteristiche che possono facilitare la memorizzazione?

Scegliere quale tipo di materiale è più consono (verbale vs. visivo).

Mettere in atto strategie per la memorizzazione (ripetizione, creare associazioni, etc).

Controllare l’efficacia della propria prestazione.

L’approccio metacognitivoUn approccio metacognitivo vuole insegnare allo

studente come fare ad imparare.

Come?

• Rendendo lo studente più sensibile ai propri problemi di apprendimento;

• Insegnandogli a padroneggiare più strategie di studio;

• Insegnandogli un atteggiamento positivo e motivato verso lo studio;

• Rendendolo consapevole del proprio stile cognitivo.

E’ possibile individuare un profilo motivazionale-strategico dello

studente?

Verifica del modello metacognitivo-motivazionale

1) Relazione tra aspetti motivazionali funzionali allo studio: uno studente di successo ha obiettivi di padronanza, crede che la propria intelligenza è modificabile, ha un livello medio di fiducia nell’intelligenza (“incertezza per poter cambiare”) e attribuisce le cause di successo e insuccesso scolastico all’impegno (Dweck & Leggett, 1988; Dweck, 1999; Grant & Dweck, 2003)

Uno stile motivazionale funzionale allo studio è cruciale per il successo scolastico (Dweck, 1999) ma

NON DA’ GARANZIA DI UNA BUONA PRESTAZIONE

Gli studenti devono avere anche un repertorio di strategie di studio e l’abilità di saperle controllare (Weinstein, Husman & Dierking, 2000).

2) Gli studenti di successo usano strategie adeguate allo studio (Wolters, 1998) : - sanno pianificare lo studio (Kleijn, van der Ploeg & Topman, 1994), - usano precedenti conoscenze per comprendere il testo (Staynoff, 1997), - distinguono le idee principali dai dettagli (Moreland, Dansereau & Chmielewki, 1997), - usano schemi per memorizzare i contenuti (Beishiuzen & Stoutjesdijk, 1999), - usano strategie self-testing per verificare l’apprendimento (Wilding & Valentine, 1992)

Lo studente di successo ha un’adeguato stile motivazionale e un adeguato uso di strategie di studio

3) Auto-regolazione: l’abilità di controllare e monitorare il proprio processo di apprendimento modifica e/o adatta le strategie e i comportamenti di studio sulla base di feed back cognitivi-emotivi-motivazionali (Hofer, Yu & Pintrich, 1998; Wolters, 1998; Zimmerman, 2000; De Beni, Moè & Cornoldi, 2003)

- Autoregolazione è un fattore di mediazione tra aspetti motivazionali e di prestazione

- (Cornoldi, De Beni & Fioritto, 2003; Moè, Cornoldi, De Beni and Veronese; 2004)

Cornoldi, De Beni e Fioritto (2003)

Teorie implicite dell’intelligenza

Auto-efficacia

Conoscenze di Strategie

Attribuzione centrata

sull’impegno

Autoregolazione Successo all’univeristà

χ2 = 11.95, df = 10, p = .29 RMSEA = .029 CFI = .98 AGFI = .97 PGFI = .47

AUTO-EFFICACIA

ATTRIBUZIONE

esterna

INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA METACOGNITIVA

LIVELLO 1.

Conoscenze sul funzionamento cognitivo

LIVELLO 2.

Autoconsapevolezza del propriofunzionamento cognitivo

LIVELLO 3.

Uso di strategie diAutoregolazione cognitiva

LIVELLO 4.

Variabili Psicologiche:- Locus of Control- Autoefficacia- Attribuzioni- Motivazione