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Aiutiamoli a Vivere - Marzo 2012 / anno 16 / numero 1 e-mail: [email protected] • web site: http//www.aiutiamoliavivere.it Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: "Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, Comma 2, DCB (Cremona C.L.R.)" AIUTIAMOLI A VIVERE giornale della fondazione Torna la primavera: di nuovo in cammino verso la speranza Torna la primavera: di nuovo in cammino verso la speranza

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Aiutiamoli a Vivere - Marzo 2012 / anno 16 / numero 1 e-mail: [email protected] • web site: http//www.aiutiamoliavivere.it

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AIUTIAMOLI A VIVEREgiornale della fondazione

Torna la primavera:

di nuovo in camminoverso la speranza

Torna la primavera:

di nuovo in camminoverso la speranza

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Editore:Fondazione Aiutiamoli a Vivere

Via XX Settembre, 166 - TerniStampatore:

Società Editrice Lombarda srlVia De’ Berenzani, 6 - Cremona

Fotolito impianti:Bama - Vaprio d’Adda (MI)

La Redazione della Fondazione:Fabrizio Pacifici - Enrico CherubiniSandro Bernardi - Davide Bonetti

Direttore responsabileAlberto Favilla

Periodico Trimestrale stampa in 8.000 copie

Spedire i testi e fotografie alla redazioneDavide Bonetti

Via Agordat, 2 - 20127 Milanotel. 02 36633057

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FONDAZIONEAIUTIAMOLI A VIVERE

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05100 TerniTel. 0744/279560-220079

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Iscrizione Tribunale di Terni n. 2del. 27/03/1998

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DDESCRIZIONE PREVENTIVO

1 PRATICHE ACCOG.ZA MINORI 288.000,00

2 VOLI AEREI ACC. MINORI 756.000,00

3 VOLI AEREI ORDINARI 24.500,00

4 PROGETTO. SCUOLA FABBRICA 12.000,00

5 PROGETTO VACANZE LAVORO 55.200,00

6 PROGETTO TIR DELLA SPERANZA 16.800,00

7 PROGETTI SANITARI 32.000,00

8 PROGETTO AFRICA 50.000,00

9 PROGETTO SERGIO GALLIA 6.800,00

10 UN PASSO VERSO IL FUTURO 6.500,00

11 ADOZIONE STUDENTI UNIVERSITARI 46.000,00

12 MICROPROGETTI IN BELARUS 32.000,00

13 VIAGGI FORMATIVI PER LE FAMIGLIE 21.000,00

14 CONVEGNO NAZIONALE 40.000,00

15 CONTRIBUTI A FONDAZIONE 16.500,00

16 CONTRIBUTI PER COMITATI 26.000,00

17 RIMBORSI DA ASSICURAZIONE 6.500,00

18 ENTRATE DI BENEFICENZA IN BELARUS 8.200,00

19 CONTRIBUTO 5 X MILLE 117.400,00

20 INTERESSI BANCARI 1.800,00

TTOTALI 1.563.200,00

ENTRATE GENERALI EURO

BILANCIO PREVENTIVO 2012

RIEPILOGO GENERALE

ENTRATE GENERALI 1.563.200,00

SPESE AMMINISTRATIVE 2272.800,00

SPESE PER EROGAZIONI 11.290.400,00

TOTALE SPESE 1.563.200,00

AVANZO / DISAVANZO DI GESTIONE

SPESE AMMINISTRATIVE EURO

DDESCRIZIONE PREVENTIVO

1 SPESE PER SEDE MINSK 42.000,00

2 SPESE PER SEDE TERNI 25.000,00

3 SPESE DI SEGRETERIA 1.200,00

4 SPESE DI CANCELLERIA 2.600,00

5 SPESE TELEFONICHE 27.800,00

6 SPESE DI SPEDIZIONE 5.200,00

7 SPESE ASSICURATIVE 40.500,00

8 VALORI BOLLATI 1.600,00

9 SPESE TIPOGRAFICHE 3.200,00

10 SPESE PUBBLICITARIE 6.200,00

11 ATTREZZATURE D'UFFICIO 5.300,00

12 MANUTENZIONE ATTREZZATURE UFFICIO 4.200,00

13 SPESE PER AUTOMEZZI 12.100,00

14 RIMBORSI SPESE VIAGGIO 33.800,00

15 COMPENSI A COLLABORATORI 26.400,00

16 IMPOSTE E RITENUTE PREVIDENZIALI 5.200,00

17 SPESE PER ADEGUAMENTO AMM.VO ( Consulenza Fiscale) 21.000,00

18 SPESE DI RAPPRESENTANZA 2.800,00

19 SPESE VIDEO E FOTOGRAFICHE 2.200,00

20 SPESE PER GIORNALI,LIBRI E RIVISTE 2.100,00

21 SPESE BANCARIE 2.400,00

TTOTALI 272.800,00

DDESCRIZIONE PREVENTIVO

1 SPESE PER VOLI AEREI PER ACCOG.ZA BAMBINI 756.000,00

2 SPESE VOLI AEREI ORDINARI 24.500,00

3 SPESE PER GIORNALE DELLA FONDAZIONE 15.200,00

4 PROGETTO SCUOLA FABBRICA 12.000,00

5 PROGETTO VACANZE LAVORO 60.000,00

6 PROGETTO TIR DELLA SPERANZA 16.800,00

7 PROGETTI SANITARI 32.000,00

8 PROGETTO AFRICA 50.000,00

9 PROGETTO SERGIO GALLIA 6.800,00

10 PROGETTO UN PASSO VERSO IL FUTURO 6.500,00

11 COSTITUZIONE COMITATI IN BELARUS 6.000,00

12 ADOZIONE STUDENTI UNIVERSITARI 50.000,00

13 MICROPROGETTI IN BELARUS 32.000,00

14 VIAGGI FORMATIVI PER FAMIGLIE 18.000,00

15 CONVEGNO NAZIONALE 40.000,00

16 CENTRO STUDI 40.200,00

17 RIMBORSI VARI 2.500,00

18 GIROFONDI A COMITATI 26.000,00

19 RIMBORSI SPESE INTERPRETI 43.600,00

20 RIMBORSI QUOTE REGIONALI 16.600,00

21 RIMBORSI PER RICOVERI OSPEDALIERI 6.500,00

22 BENEFICENZA IN BELARUS 9.200,00

23 FONDO IMPREVISTI 10.400,00

24 FONDO DI RISERVA 9.600,00

TTOTALI 1.290.400,00

Entrate Generali Spese amministrative

Spese erogazione fondazione

RIEPILOGO GENERALE

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Pellegrini a Mosca

Siamo arrivati a Mosca mar-tedì 20 marzo ed abbiamopreso alloggio alla Casa del

Pellegrino.Il nostro primo incontro è statocon il sig. Sergio Comizzoli, diret-tore di MARR RUSSIA, societàche fa parte del Gruppo Cremoni-ni, a cui mi ero rivolto per avereun aiuto per rendere concretaquesta nostra missione.Mercoledì pomeriggio abbiamoincontrato il dott. Vincenzo Trani,responsabile dello Studio Carne-lutti nonchè Console Onorariodella Bielorussia. Ci siamo pre-sentati e abbiamo trovato subitodiverse e importanti possibilità si-nergiche per progetti in Bielorus-sia a favore dei giovani che esconodall’orfanotrofio. Lo Studio faràper noi una verifica sulla possibili-tà di attingere anche a Fondi Eu-ropei per avviare un progetto diimprenditoria giovanile con possi-bilità di favorirlo con operazionidi micro credito. Dovrò mandargliuna presentazione dell’evento chestiamo organizzando in Bielorus-sia (tournée di una squadra dihockey) per raccogliere fondi. Luiha promesso il suo impegno pertrovare le necessarie sponsorizza-zioni. Si è reso poi disponibile perqualsiasi problema potessimo in-contrare in Bielorussia.Successivamente abbiamo incon-

trato la sig.ra Irina Myasnikova,Presidente dell’Associazione deifamigliari di bambini affetti da Fi-brosi Cistica (mucoviscidosi). Do-po la nessaria presentazione econdivisione abbiamo convenutoche:- il prossimo 11/12 maggio si terràa S.Pietroburgo un Convegno sul-la Fibrosi Cistica. Io ho chiesto eottenuto disponibilità ad invitarecome relatore il Prof. Assael, pri-mario del Centro di Verona;- successivamente organizzeremouna missione con lei, una dotto-ressa di Mosca e un dottore diS.Pietroburgo in Italia. Gli faremovisitare il centro di Verona e co-minciare, così, la collaborazionefra medici. Prevedo di chiedere uncoinvolgimento del Presidentedella Lega Fibrosi Cistica (sempredi Verona) per favorire una colla-borazione fra famigliari.Vista la grande disponibilità, hochiesto e ottenuto dalla sig.ra Iri-na la possibilità di ospitare in Ita-lia anche chirurghi pediatrici perfavorire la collaborazione conOspedali Riuniti di Bergamo. Il giorno successivo abbiamo in-contrato la sig.ra Elena Chilingar-yan della Fondazione McDonaldHouse Charities. Anche qui dopola necessaria presentazione abbia-mo convenuto sulla possibilità dicollaborazione in Russia per pro-

getti rivolti ai bambini. C’è inte-resse per i progetti di collabora-zione fra ospedali e medici sia sul-la Fibrosi Cistica che su ChirurgiaPediatrica. Lei favorirà un contat-to con McDonald di Minsk persponsorizzazioni di progetti edeventi. Favorirà un contatto conMcDonald Italia per un progettodi costruzione di case alloggio perfamigliari con bambini che neces-sitano di lunghe degenze. Lorostanno partendo adesso con que-sto progetto, noi stiamo lavoran-do per la realizzazione in colla-borazione con Ospedali Riunitidi Bergamo. Abbiamo poi parlatoanche del nostro progetto ScuolaClown e del desiderio di organiz-zare (2013) un festival interna-zionale a Vitebsk, cercando di co-involgere anche le Cirque de So-leil e Parada. Elena mi ha pro-messo la sua collaborazione, vi-sto che il figlio del fondatore del-la McDonald di Mosca è padre deldirettore del Cirque du Soleil diMosca.Abbiamo quindi incontrato lasig.ra Victorya V. Beklemisheva(Nationale Media Group) e la ma-dre che è membro, ormai da tremandati, di un organismo cheesercita una funzione di controllosu tutto quello che avviene inRussia. Ho scoperto che la sig.raVictoria ha sposato un italiano di

QUESTA NOSTRA MISSIONE A MOSCA AVEVA TRE OBIETTIVI PRINCIPALI:

• Verificare la possibilità di aprire un canale di collaborazione fra gli Ospedali Riuniti di Ber-gamo e l’ Ospedale di Mosca per interventi di chirurgia pediatrica e fra il Centro Fibrosi Ci-stica di Verona e medici russi per la cura della Fibrosi Cistica (Mucoviscidosi)

• Verificare la possibilità di aprire una nostra rappresentanza a Mosca per Adozioni Interna-zionali

• Verificare la possibilità di realizzare progetti in collaborazione con la Fondazione Mc Do-nald in Russia e Bielorussia.

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ERovigo e con lui, a sua volta, divi-diamo un’amicizia comune. An-che loro mi hanno promesso lamassima collaborazione con parti-colare interesse alle collaborazionifra medici ed ospedali. Siamo andati quindi al nostroconsolato dal Dott. E. Nunziata,con cui ho avuto un importantecolloquio. Ho ottenuto informa-zioni nel campo delle adozioni in-ternazionali e l’assicurazione dellasua assistenza e collaborazioneper l’eventuale apertura di una no-stra rappresentanza.Siamo tornati alla casa del Pelle-grino dove abbiamo incontrato lasig.ra Masha, che è la rappresen-tante di una Fondazione Italiana(Patrizia Nidoli Onlus) che stacominciando a fare adozioni an-che in Russia. Prenderemo con-tatti con la sede di Varese e verifi-cheremo la possibilità e la dispo-nibilità ad avviare una collabora-zione.

Il giorno successivo abbiamo in-contrato la sig.ra Raykhana Dair-bekova (Rotary Mosca), personaamabile per semplicità e simpatiache ci ha fatto sentire a nostroagio. Anche con lei ci siamo pre-sentati e abbiamo condiviso idee eprogetti. Ci ha assicurato collabo-razione promuovendo anche unincontro con Rotary Minsk. Conlei poi ci rivedremo a settembrealla festa che sta organizzandocon la nostra Ambasciata dove in-viterà, per esibirsi, anche i nostrigiovani Clown di Vitebsk.Siamo quindi tornati alla Casadel Pellegrino dove abbiamo in-contrato Padre Petrov, con cuiabbiamo avuto un lungo collo-quio e siamo stati invitati a visi-tare la struttura che gestisce a 7km da Mosca e che accoglie 44bambini/ragazzini divisi in grup-pi e con una “mamma” di riferi-mento per ogni gruppo. Il nostroviaggio volgeva al termine e ab-

biamo potuto solo promettereche la prossima volta saremmoandati sicuramente.Siamo arrivati quindi al giornodella partenza che non poteva av-venire senza un nuovo incontrocon Sergio Comizzoli, con cui ab-biamo condiviso gli importanti ri-sultati ottenuti e a cui rivolgiamoil nostro grande ringraziamento,così come a tutti i nostri interlo-cutori per la grande disponibilitàdimostrata.Un ringraziamento particolare lovogliamo rivolgere alla sig.ra An-na Iannuzzi, moglie del nostroAmbasciatore a Mosca, che nonabbiamo potuto conoscere per ilgrave lutto che l’ha colpita primadella nostra partenza. Cara Annavogliamo esserle vicini e rivolger-le il nostro sincero augurio di su-perare il grande dolore che la staaccompagnando.

Marzio Ortolani

Dopo Fukushima: l’accoglienza continua

Aun anno dalla catastrofe che si è abbattuta sul Giappone, i più piccoli e le loro famiglie vivono ancorauna condizione estremamente difficile. In tutto il Giappone sono 25mila i bambini che hanno dovuto

abbandonare la propria casa, adattarsi a una nuova città, uno spazio domestico non familiare, una nuovascuola e nuovi amici, vivendo disagi che per molti si sommavano alla perdita di persone care.La sfida della ricostruzione è enorme: soprattutto nella regione colpita dal disastro nucleare sono al col-lasso i settori agricolo e ittico, che costituiscono i due principali comparti economici del Paese. Le infra-strutture necessitano interventi a lungo termine, e oltre 300mila persone vivono ancora nei rifugi tempo-ranei o dipendono dai sussidi governativi per potersi permettere una casa. Oltre 7mila scuole e asili nidosono andati distrutti, comportando un terribile vuoto nella formazione dei bambini.La Fondazione Aiutiamoli a Vivere, insieme alle associazioni MAVI e PUER, ripeterà l’esperienza dell’acco-glienza temporanea dei bambini giapponesi dal 15 luglio al 31 agosto 2012. Tutti gli interessati possonocontattare la sede nazionale della Fonda-zione Aiutiamoli a Vivere, che provvederàad analizzare la possibilità di dare corsoalle richieste in base al numero di minoriche l’Organizzazione non GovernativaGiapponese “NPO” riuscirà a far arrivarein Italia e in base alle possibilità di poterospitare il minore giapponese attraversoil sostegno di un Comitato / Associazionelocale o la presenza in loco di personalequalificato (interprete) che potrà aiutarele famiglie italiane che si rendono dispo-nibili all’accoglienza temporanea tera-peutica.

Dott. Fabrizio Pacifici

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Tir 2012: i preliminari

Nel pomeriggio a Molchad visita allaScuola Internat, che recentemente è sta-ta trasformata in scuola Sanatorio. Ospi-ta circa 100 bambini, da 7 a 17 anni, dicui 30 sono orfani. Molti di loro vengonoda famiglie a rischio per Tbc. La Direttri-ce è disponibile a occuparsi dello sdoga-namento dei Tir degli aiuti umanitari diottobre. Ci fa presente che a Baranovichic’è un Centro Servizi Sociali su cui gravi-tano tante famiglie bisognose. Troviamoqui gli amici del Comitato di Cesano Bo-scone, che da anni sostengono l’Istituto. A Ivatsevichi visita al Centro Servizi So-ciali. Ivatsevichi è una città di 56.000abitanti, di cui circa 17.000 vivono in si-tuazioni di disagio (anziani, disabili, in-digenti). Il Centro è dotato di un Centrodiurno per disabili, di assistenza domici-liare, assistenza sociale. La strutturasembra bene organizzata.A Zhabinka visita alla Scuola Internatper bambini con disabilità visiva. I bam-bini ospitati sono 109, di cui alcuni condisabilità gravi e complesse (oltre checiechi sono anche sordi). Anche qui tro-viamo grande umanità nell’approcciocon i bambini e, compatibilmente con imezzi a disposizione, con buona profes-sionalità. Il Direttore ci fa vedere i servi-zi igienici attigui alla sala da pranzo ri-strutturati l’anno scorso col finanzia-mento del Comitato di Milano San Giu-seppe (è stato fatto un buon lavoro). IlDirettore si dichiara disponibile allo sdo-ganamento dei Tir, ma l’ipotesi vienescartata perché la palestra da utilizzarecome magazzino ha un accesso proble-matico. Mercoledì 14 marzo: a Petrikov visita alCentro Servizi Sociali. L’organizzazioneè la stessa degli altri Centri, l’atmosferaal Centro diurno disabili è di grandeumanità; costruiscono bellissimi oggettiusando piccole conchiglie marine.A Kalinkovichi, visita alla Scuola pubbli-ca, ma l’obiettivo principale è di incon-trare Irina, responsabile del club alcolistiin trattamento. Per la sede dell’Associa-zione Club le cose stanno procedendo

Alberto Bonifazi e Sandro Tironi sisono recati in Bielorussia per pre-parare il Tir del 2012. Obiettivi: -

conoscere nuove realtà; - monitorareIstituti in cui abbiamo realizzato proget-ti; - trovare soluzioni per la logistica delprossimo Tir, punti di sdoganamento,percorsi, bisogni.Questo è il racconto di un percorso di2100 Km che ci ha fatto visitare 16 strut-ture distribuite in 5 regioni della Bielo-russia: Minsk, Brest, Gomel, Moghilev,Vitebsk. Di queste 7 sono Scuole Inter-nat, 1 Casa Internat, 1 Sanatorio, 5 Cen-tri Servizi Sociali, 1 Scuola pubblica,1 Centro Caritas.Lunedì 12 marzo, arrivati all’aeropor-to di Minsk, ci siamo diretti verso lacittà dove abbiamo consegnato deifarmaci per l’Associazione malati dimucoviscidosi, per andare poi a Molo-dechno, dove abbiamo visitato laScuola Internat speciale per bambinicon problemi di vista. L’Istituto ospita104 bambini dalla 1° all’11° classe condisabilità visiva, per alcuni (9 total-mente ciechi) molto grave. La scuolaè ben gestita sia dal punto di vistaumano che professionale.Martedì 13 marzo: visita a Zhdanovichidel Sanatorio destinato ai bambini delleregioni colpite dalle radiazioni (Gomel eMoghilev). È una struttura recente e an-cora in espansione, che può ospitare finoa 330 bambini, che passano qui un pe-riodo di 24 giorni, durante i quali sonosottoposti ad accertamenti oltre a svol-gere attività didattiche, occupazionali,terapie. È dotato di servizi sanitari perterapie fisiche, palestra e aule per varieattività occupazionali. A Minsk visita alla Casa Internat per dis-abili. Gli ospiti sono 180 di età da 5 a 35anni. Di questi 70 sono gravemente dis-abili , allettati, molti di loro disfagici(sono alimentati con sondino nasoga-strico o con la PEG), molti sono incon-tinenti, molti hanno disabilità motoria,ma, benché vi sia un certo numero dicarrozzine, è difficile servirsene permancanza di spazio. Hanno una piccolachiesa in cui due volte la settimana ilsacerdote celebra la messa e vengonodelle suore che intrattengono anche ibambini. Tra qualche mese dovrebberoessere trasferiti in una sede con spazipiù adeguati.

bene. L’oblazione del Comitato di BrentaSaccisica non è ancora stata utilizzata,perché si stanno cercando sponsor chefacciano il lavoro gratis. Ci racconta diavere coinvolto i ragazzi della 10° e 11°classe per fare volontariato (assistenzadomiciliare agli anziani e alle famigliebisognose). È una buona premessa percostituire un Comitato Aiutiamoli a Vi-vere. Le persone sono risorse fondamen-tali per organizzazioni come la nostra,riteniamo che Irina potrà essere una ri-sorsa anche per Aiutiamoli a Vivere.A Elsk, visita al Centro Servizi Sociali. Lasede è piccola, non hanno spazi suffi-cienti per fare attività occupazionali inmodo ottimale, dovrebbero trasferirsi inuna struttura più capiente, ma priva diqualsiasi confort, mancano persino i ser-vizi igienici. Chiediamo dei club ACAT,sapendo che qui era stato fatto un corsodi formazione. Le responsabili ci spiega-no che c’è stato interesse, ma nessunoha preso l’iniziativa di costituire i club;avevamo preso appuntamento con lapersona che si era interessata al proget-to, ma non si è presentata all’appunta-mento. Peccato!Giovedì 15 marzo: visita alla Scuola In-ternat di Kamenka, villaggio alla perife-ria di Bobruisk.La scuola ospita 115 bambini con ritardomentale, di cui una ventina gravi (sonoriconosciuti invalidi). Ci dicono che de-dicano particolare cura al trattamentodell’enuresi e dell’incontinenza, solo po-chi bambini hanno questo problema.Scopriamo che la scuola è attigua allaCasa Internat per adulti che avevamo giàvisitato col TIR. Strutturalmente ci fa ri-tornare indietro di 15 anni, qui la storiasi è fermata. Ci sembra ben gestita inquanto a ordine, pulizia, umanità nell’e-ducazione. Fanno bene varie attività oc-cupazionali con i mezzi a disposizione.Nel laboratorio di carpenteria metallicafanno rastrelli, palette e altri attrezzi inlamiera; nella falegnameria fabbricanopiccoli oggetti: grucce appendiabito,manici per asce, manufatti di artigiana-

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to; anche la sartoria produce semplicimanufatti e dei bellissimi peluches; han-no anche del terreno che coltivano a or-taggi, ma non hanno mai potuto avereuna serra.Nel pomeriggio, a Kostiukovichi, visitaal Centro Servizi Sociali della cittadina.È una bella struttura nuova e ben attrez-zata. Il Centro diurno disabili ospita per-sone da 7 a 30 anni, c’è anche una casaper anziani che ospita 29 persone ( han-no 30 posti). La provincia di Kostiukovi-chi ha un’economia prevalentementeagricola, ma ci sono due fabbriche im-portanti: un cementificio di rilevanza in-ternazionale e un panificio che produceil pane per tutta la provincia. Queste fab-briche danno un certo benessere anchealle strutture socio-assistenziali.A Riasno, visita alla Scuola Internat perbambini con ritardo mentale. La scuoladi Riasno è l’esempio di come, con spiri-to di iniziativa e motivazioni, si possanocambiare anche le decisioni dei verticipolitici. Tre anni fa le autorità regionalidavano per certa la prossima chiusuradella scuola, che invece ospita 97 bambi-ni, tutti con ritardo mentale e Riasno èuna delle 3 strutture di questa tipologia,con Belinichi e Kamenka, che sarannoattive nel 2015. Il Direttore si impegnaper reclutare bambini e migliorare sem-pre l’Istituto. Gli olandesi del Kinder-hulp forniscono sementi e formazione,che hanno dato un incremento nella

gno di aiuto. Il parroco si dà da fare percoinvolgere soprattutto i giovani, nonesiste ancora un vero e proprio oratorio,ma ci si vorrebbe arrivare.A Sianno visita alla Scuola Internat-Scuola fabbrica. Ospita 109 bambini,molti provenienti da Istituti che sonostati chiusi. Il Direttore ci comunica diaver già concordato con ditte locali lapossibilità di costruire l’aula di falegna-meria per stati di avanzamento anchenon continuativi. Questo in relazione al-la comunicazione data dalla Fondazionedi una disponibilità economica di 8.000€ da subito e di altri per i quali non sononoti i tempi di disponibilità. Si faràquanto necessario per arrivare a uno sta-dio in cui la struttura, anche se non fini-ta, sia in “sicurezza”, cercando anche, sepossibile, di ridurre i costi preventivati. Ibambini ci accolgono, come sempre, conmolto calore e ci offrono un piccolo spet-tacolo. Sabato 17 marzo: partenza per l’aeropor-to, per il ritorno in Italia.

È stato un viaggio impegnativo e fatico-so, ma ricco di spunti di notevole inte-resse. Ci sono gli elementi per ipotizzareil percorso del prossimo Tir, che verràsottoposto all’approvazione del CdA. So-no stati individuati i punti di sdogana-mento sia per il Tir della Speranza, cheper il Tir dei pacchi personalizzati. Ab-biamo raccolto una serie di richieste chesaranno molto utili alle nostre famiglie,come indicazione per gli aiuti da fornire.Abbiamo trovato interesse per la costitu-zione di Comitati in Bielorussia da partedi molti interlocutori, anche se nonavendo esempi pratici da mostrare, nonè semplice essere certi che abbiano capi-to di cosa esattamente si tratta. A Mol-chad, Kalinkovichi, Riasno, Vitebsk eSianno c’è terreno fertile per far crescereil progetto.

Sandro Tironi

produzione di ortaggi e fiori. Lepiantine coltivate in serra vengonovendute al mercato. Una serra è ri-scaldata, produce cetrioli vendutiin primavera come primizie conuna buona entrata per la scuola.Sono stati ristrutturati i dormi-tori, che erano stanze moltograndi. Dei tramezzi di carton-gesso hanno permesso di divide-re la stanza in una zona letto eun soggiorno. Nelle aule sonostate cambiate le porte e alcunefinestre. La sartoria è dotata di

un buon numero di macchine ed èmolto usata dalle bambine. Venerdì 16 marzo: a Orsha visita al Cen-tro Servizi sociali della città. La Direttri-ce ci informa che i lavori per la costru-zione della palestra sono stati fermati dalgrande gelo dell’inverno, dovrebbero ri-prendere a breve; ci dà piena disponibili-tà per lo sdoganamento dei Tir dei pac-chi personalizzati e anche questa è unabuona notizia, vista la possibile indispo-nibilità di Rogacev.A Vitebsk, visita alla Scuola Internat spe-ciale per bambini con disabilità uditiva.La scuola è gestita con umanità e profes-sionalità. Ospita bambini da 5 a 17 anni,anche se si auspica di abbassare l’età diaccesso, perché i risultati della riabilita-zione e dell’apprendimento sono miglio-ri, quanto più precocemente si inizia lacura. Ci viene presentata la Direttrice diuna scuola pubblica della città in cui cisono anche disabili e molti bambini difamiglie bisognose.Visitiamo la parrocchia cattolica dellacittà. Il parroco ci dice che i cattolici so-no una minoranza in città (7.000 su unapopolazione di 400.000 abitanti). Ci vie-ne presentato il responsabile del CentroCaritas di Vitebsk, che è ben organizza-to, ha sponsor, soprattutto in Germania,da cui riceve aiuti umanitari, che poivengono distribuiti ai centri Caritas ditutte le parrocchie per farli recapitare aquanti (anche non cattolici) hanno biso-

Un po’ di date … e dati

Si ipotizza che il Tir della Speranza si farà da domenica 30 settembre , partenza al mattino da Orio al Serio e ritorno domenica 7 otto-bre a Montichiari. La quota di partecipazione al Tir sarà invariata: € 650. La richiesta di partecipazione dovrà essere inviata entro il

10 settembre. Il ritrovo degli amici del Tir per il solito “pranzo alla Tir” sarà a Soresina sabato 19 maggio. I Tir dovranno essere caricatia Soresina entro il 23 Agosto, pertanto gli aiuti umanitari donati dai Comitati dovranno pervenire al magazzino entro il 10 agosto. Per ilTir degli aiuti personalizzati rimane invariato il costo di spedizione: € 2,50 al Kg. I pacchi potranno essere consegnati al magazzino diSoresina dal 1 Settembre al 6 ottobre. Verranno caricati i Tir il 5 novembre e la consegna avverrà dal 14 dicembre.Il periodo di crisi economica ha acuito i bisogni di molti generi.Materiali richiesti:• Alimentari (ricordiamo che per le regole doganali devono essere quantitativi consistenti dello stesso genere, confezione e formato)• Detergenti per la persona (sapone , sapone liquido, shampo)• Detersivi per bucato• Materiale scolastico (quaderni, penne, matite, carta)• Pannolini/assorbenti igienici• Giocattoli, giochi didattici, giochi per stimolazioni sensoriali per bambini con disabilità visiva o uditiva• Lenzuola, coperte• Tessuti (in pezze di almeno 3 mq), materiale per sartoria ( filo, bottoni, ecc.)• Materiali per attività occupazionali (perline, filo, conchiglie, carta colorata, dash pasta,ecc.)• Scarpe (soprattutto invernali) • Vestiti per bambini, ragazzi, adulti, soprattutto invernali• Richieste particolari: una videocamera richiesta dal Centro diurno disabili di Petrikov• Carrozzine pieghevoli, passeggini, deambulatori, sondini nasogastrici, sondini per PEG• Calciobalilla e tavolo da ping pong per l’oratorio di Vitebsk

Per altri materiali non contemplati in questa lista si prega di contattare Sandro Tironi

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Nell’ambito del ProgettoAdozione Studenti Univer-sitari la Fondazione “Aiu-

tiamoli a Vivere” ha proposto erealizzato, nell’anno 2011, il Fo-rum degli Studenti.Tale manifestazione, sponsorizza-ta dall’Avv. Giovanni Ranalli diTerni in memoria della mammaAmmirati Maria scomparsa nel-l’anno 2010, consiste nel riunire,una volta l’anno, gli studenti inte-ressati al Progetto Adozione Stu-denti Universitari presso la SalaConferenze di una Università perdiscutere dei Progetti della Fon-dazione, scambiare metodi di stu-dio e di lavoro fra diverse realtàdelle Università e del loro impe-gno nel mondo del volontariato.A giugno 2011, nei giorni del 27 e28, si è svolto il 1° Forum degliStudenti presso l’Università diMedicina di Minsk.Due giorni di emozioni intenseper i partecipanti, con l’auspicioche il coinvolgimento degli stu-denti nella predisposizione dell’e-vento del 2012 abbia la forza direndere ancor più interessante ilconfronto sugli argomenti postiin discussione al Forum.Il dibattito fra gli studenti e i re-sponsabili della Fondazione suiprogetti di cooperazione, nonchésul valore del volontariato, ha re-so possibile l’idea di costituireComitati della Fondazione “Aiu-tiamoli a Vivere” nella Repubbli-ca di Belarus direttamente daglistudenti universitari in borsa distudio.Il premio, come Miglior Studentedell’anno è stato vinto da DuriloYulia di Grodno, alla quale sonoandati € 1.000, mentre € 600 sonostati vinti da Anna Zaluzhanaia diGomel quale vincitrice del secon-do premio e Popov Artiom di Mo-gilev si è aggiudicato il terzo pre-mio di € 400.Nel 2012 il Forum degli Studentisi svolgerà nella città di Grodno

nei giorni 11, 12 e 13 maggio, allastruttura “Kupalinka” dove, du-rante l’anno, vengono ospitatitanti bambini per le colonie.Quest’anno, oltre al Premio “Stu-dente dell’anno” è stato istituitoanche il “Brain Ring”, la gara fraUniversità dove 9 squadre (una

FORUM DEGLI STUDENTI:UNA REALTÀ IN CRESCITA

Università di Stato D.P.M. Masherov di Vitebsk Facoltà varie Università A.A. Kuleshov di Moghilev Pedagogia Università P.O. Sukhogo di Gomel Politecnico Università Statale Medica di Gomel Medicina Università Statale Bielorussa del Trasporto di Gomel Trasporto Università I.P. Shamiakina di Mozir Pedagogia Università A.S. Pushkin di Brest Facoltà varieUniversità J. Kupaly di Grodno Pedagogia Università Statale Medica di Minsk Medicina

È prevista la partecipazione al Forum di 190 persone così suddivise:

N. 125 Studenti iscritti al Progetto Adozione Studenti UiversitariN. 10 Studenti laureatiN. 18 Rappresentanti dell’UniversitàN. 27 Partecipanti al Brain Ring (n.3 per ogni università)N. 10 Delegati in arrivo dall’Italia

per ogni Università) si sfiderannosu una serie di domande di carat-tere generale.Il giorno 16 Marzo si è conclusoil viaggio per l’organizzazionedel Forum degli Studenti 2012con l’adesione delle seguentiUniversità:

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EGARA FRA LE UNIVERSITA’ –BRAIN RING

La gara sarà effettuata con unaserie di domande di carattere ge-nerale alle quali il caposquadra(Candidato) dovrà rispondere pi-giando un pulsante luminosoper individuare con esattezzaquale sarà la squadra che può ri-spondere per prima. La squadra sarà composta da 4studenti, compreso il capitano.Non è previsto l’utilizzo di at-trezzature informatiche ed elet-troniche.Ogni domanda avrà precedente-mente assegnato un punteggio aseconda del grado di difficoltà. Resta inteso che a una rispostaerrata corrisponde una penaliz-zazione di 1 punto.Il tempo massimo per la rispostaè di 2 minuti.Al termine delle domande si pro-cederà al conteggio dei punti ot-tenuti e si proclamerà la vincitri-ce della gara.

RELAZIONISi conferma il termine utile del

31 Marzo p.v. per la consegnadelle relazioni corredate, perquanto riguarda le relazioni deiCandidati e il curriculum vitae,della firma del Responsabile del-l’Università, ad eccezione delCandidato di Vitebsk.La giuria per la scelta del Candi-dato come “Studente dell’Anno”sarà composta da un Rappresen-tante per ogni Università e dalla

Direttrice della Rappresentanzadi Minsk, presieduta dal Presi-dente della Fondazione “Aiutia-moli a Vivere”, per un totale di11 persone. Ogni componenteverrà dotato di una scheda (perogni Candidato) dove apporrà ilproprio punteggio. Naturalmente ogni responsabiledi Università NON potrà votareper il proprio Candidato.

Come si può notare, la collabora-zione fra la Fondazione “Aiutia-moli a Vivere”, gli studenti e l’U-niversità aumenta di anno in an-no e nel 2012, a Grodno, nasceràil 1° Comitato della Fondazione“Aiutiamoli a Vivere” in Belarusgestito dagli studenti universita-

ri per favorire l’attività del volon-tariato a favore delle fasce piùdeboli tra cui i bambini, gli an-ziani e disabili.

La Fondazione “Aiutiamoli a Vive-re” ringrazia le famiglie italiane, iComitati e quanti hanno contri-buito per aiutare questi ragazzipiù sfortunati di noi e auspica chealtre famiglie ed altri Comitati siavvicinino a questo Progetto, chediventa sempre più importanteper accrescere la cultura della so-lidarietà.

Il Responsabile del Progetto“Adozione Studenti

Universitari”Luciano Braconi

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ACCOGLIENZA BAMBINIBIELORUSSILa Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” haospitato 2223 minori bielorussi e 269accompagnatori. Le famiglie italiane so-no sempre più orientate verso l’acco-glienza di minori provenienti da fami-glie, proprio perché quando gli stessiprovengono da Istituto, anche se in nu-mero ridotto (sei o sette), insieme all’in-terprete è fatto obbligo di ospitare ancheuna maestra, quindi costi maggiori per iComitati.

ACCOGLIENZA TEMPORANEABAMBINI GIAPPONESI(36 bambini di età compresa tra gli 8 e i12 anni, provenienti da Fukushima)Il disastro nucleare della centrale Giap-ponese di Fukushima, con le inevitabiligravi conseguenze per la salute dellepersone, ha immediatamente sensibiliz-zato la Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”che ha deciso di ampliare il progetto diaccoglienza, già consolidato nel tempocon i bambini provenienti dalla Bielo-russia, stipulando un accordo con l’N.P.O - Ong giapponese al fine di offri-re ospitalità temporanea a gruppi diminori provenienti dalle zone colpitedalla radioattività. È un evento signifi-cativo e di grande responsabilità pro-prio perché è il primo gruppo di mino-ri che viene accolto in Italia nelle trecittà di Terni, Roma, Bari.

PROGETTO SCUOLAFABBRICAa) SENNO (Reg. di Vitebsk)Allievi presenti all’iniziodell’ anno scolastico2011/12: n° 103 - Allieviusciti al termine dell’annoscolastico 2010/11 n° 29,tutti usciti dopo l’11° annoscolastico, di cui 2 ammessiall’università, 27 ammessialle scuole professionali. At-tualmente il personale di-pendente della scuola-fab-brica ( insegnanti, tutori, la-voratori) è di 92 unità.

Settore agricolturaSuperficie agricola coltivataha 32.00.00 - Raccolti pro-dotti (rape, barbabietole,cavoli, patate, ecc…) kg.93.836 per un valore com-merciale di rbl.71.582.150

Settore falegnameriaProduzione di: letti, alveari, sgabelli,panchine e altro per un valore commer-ciale di rbl.22.728.000Settore sartoriaProduzione di biancheria piana, vestia-rio e altro per un valore commerciale dirbl.28.837.000Settore apicolturaProdotti kg 50 di miele e prodotti residuiper un valore commerciale di rbl.3.000.000Altri settori di intervento riguardano leattività legate alla ristrutturazione e allamanutenzione degli interni e degli

esterni dell’istituto che dovranno svilup-parsi in un ciclo di 2 anni ed essere at-tuati con l’impiego del personale inter-no e con la partecipazione degli allievi(progetto restauro e progetto ambiente).

b) OSHMIANY (Reg. di Grodno)Allievi presenti all’inizio dell’anno scola-stico 2011/12 : n° 100 - Allievi usciti altermine dell’anno scolastico 2010/11: n°13 usciti dopo la 9° classe ed ammessialle scuole professionali, n° 6 allieviusciti dopo la 11° classe, di cui 1 ammes-so all’università, 2 ammessi agli istitutitecnici, 3 a inizio lavoro. Attualmente ilpersonale impiegato nell’istituto totale èdi 83 unità, così suddiviso: 24 insegnan-ti, 10 educatori, 49 lavoratori

Settore agricoltura:terreno agricolo ha 10.00 - superficieagricola investita ha 6,50 - prodotto ot-tenuto: patata tonnellate 10; carote ton-nellate 0,5; cavoli tonnellate 0,5; cipollatonnellate 0,25; zucchine tonnellate0,32; barbabietola da foraggio tonnellate0,9; foraggere tonnellate 2; frumentotonnellate 8,4.Valore commerciale stimabile in rbl.15.150.000Superficie investita in serre ha 0,03 conresa commerciabile stimabile in rbl.1.100.000Attualmente l’istituto alleva n° 2 cavalli(uso lavoro agricolo), n° 12 conigli (perriproduzione), n°12 maiali.Durante l’anno 2010 sono stati vendutisul libero mercato capi bestiame n° 14suini ( valore rbl.10.120.000); n°7 coni-gli (valore rbl.210.000); n°2 vitelli (valo-re rbl.9.150.000) per un ricavo totale pa-ri a rbl. 19.480.000

COSA HA FATTO LAFONDAZIONE NEL 2011?

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EPROGETTOUN PASSO VERSO IL FUTURO(Progetto Sperimen-tale per la Regione diVitbesk)Attualmente sola-mente la capitaleMinsk ed alcuni ca-poluoghi di regionepossono offrire un’al-ternativa economicabasata sulla piccolaindustria e sul terzia-rio; per accedere aquesti tipi di occupazione i ragazzi ne-cessitano di una buona conoscenza pro-fessionale, non acquisibile da tutti e tan-to meno da ragazzi/e provenienti da vil-laggi o da strutture di accoglienza.Il progetto è nato dalla necessità di farequalcosa di concreto per i ragazzi/e cheversano in particolari condizioni di dis-agio economico e sociale.

Con questo proget-to si pensa di poterdare loro la possibi-lità di avere un’oc-casione di guardareal futuro con la spe-ranza di migliorarela propria posizionee quella del loropaese, attraversoun percorso forma-tivo e di studio daattuarsi in terrabielorussa, con l’o-biettivo finale del-l’inserimento nelmondo del lavoro.

PROGETTO VACANZE LAVORO(Interventi Strutturali in economia rea-lizzati dai volontari nella Repubblica diBelarus)Molti ormai definiscono il progetto piùcorrettamente “Lavoro Vacanza” perchéè il lavoro a tempo pieno che ha permes-so alla Fondazione di realizzare anchequesto anno ad agosto quanto segue: ilcentro di prima accoglienza (Priut) dellaprovincia di Liosna in regione di Vitebsk;a Glusk, in regione di Moghilov, i serviziigienici e le doccenell’internato sa-natorio, dovevengono curati130 bambini convarie problemati-che di salute; l’i-stallazione di seiserre non solo inistituti ma anchein scuole di vil-laggio e per ulti-mo nella scuoladel villaggio agri-colo di Dabrin

(Dubrovno) i servizi igienici, grazie an-che al contributo economico dei nostrivolontari. La scuola è frequentata da 120bambini che fanno anche 10 km a piediper arrivarci. Purtroppo dobbiamo co-statare alcune nuove difficoltà incontra-te questo anno nella realizzazione delprogetto. La prima è il diminuito nume-ro di muratori all’interno delle squadre.La seconda, gli ostacoli delle dogane nonsolo bielorusse ma anche italiana. Laterza, dovuta alla crisi economica gravis-sima che pervade la Bielorussia, le conti-nue richieste economiche dei direttoridove si sono svolti i lavori, per gli sdoga-namenti.

PROGETTO SERGIO GALLIA(Istallazione e Manutenzione di studidentistici nella Repubblica di Belarus)Dal 9 al 22 ottobre 2011 una delegazionedella Fondazione Aiutiamoli a Viverecomposta da Rino Bernabè e Pier Dome-nico Bonardo, referenti del ProgettoSergio Gallia, e dai sigg. Silvano Bodini(tecnico elettricista), Massimo Bergami(tecnico addetto ai riuniti dentistici),Natalia Lyakisheva (interprete) ed IvanBruscevski (autista), ha effettuato unviaggio di manutenzione presso gli studidentistici installati in questi anni in Bie-lorussia.Allo stato attuale il Progetto Gallia con-sta di 18 riuniti dentistici installati sulterritorio bielorusso, di cui 3 al momen-to inattivi. Sulle macchine non si sonoriscontrati problemi particolari. I riunitiinstallati sono tutti funzionanti ed uti-lizzati, tranne quelli installati a Dubrov-no, Moghilev e Svetlagorsk.

Settore falegnameriaIl valore commerciale prodotto èrbl.30.283.700 ottenuto dalla produzio-ne di n°18 letti a castello; n°10 panchi-ne; n°6 sedie; n°5 tavoli; n°10 alveari;n°10 mensole e altri oggetti.

Settore sartoriaNell’anno 2010 il valore commercialeprodotto in vari tipi di confezione è dirbl.31.217.300Si ricorda che nell’istituto funziona lasala per parrucchiera e il relativo corsodi formazione.Funziona una redazione informaticacon stampa di un giornale (“Sorgente”).Nel museo della tecnica sono visibili imateriali creati dagli allievi durante ilcorso per la conoscenza e l’impianto del“ fotovoltaico”.

c) CERNITSY (Reg. di Vitbesk)Allievi presenti all’inizio dell’anno scola-stico 2011/12 : n° 47 - Allievi usciti al ter-

mine dell’anno scolastico 2010/11 : n°17, al termine del 9° anno e tutti am-messi alle scuole tecniche.N° 45 persone dipendenti a vario titolo(tutori, dipendenti lavoratori, insegnanti)Settore agricolturaSuperficie agricola ha 42.00 - Superficieagricola coltivata ha 39.00Resa in prodotto: tonnellate 75 di patata,tonnellate 15 di carota, tonnellate 10 dibarbabietola da foraggio, tonnellate 5 dicavolo, tonnellate 0,5 di cipolla, tonnel-late 5 di cereali per un valore commer-ciale rbl.17.000.000Superficie coperta da serre ha 0,1 conresa in valore commerciale di rbl.3.000.000Allevamento di n° 58 capi suini per unvalore commerciale in rbl.60.000.000Settore sartoria e falegnameriaProduzione biancheria piana e abbi-gliamento; suppellettili in legno; tuttala produzione è per uso interno, qual-che piccola produzione di bambole estrofinacci per alcuni comitati per unvalore commerciale stimabile in rbl.19.000.000.

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Il progetto riguarda non solo la manu-tenzione delle macchine ma anche laconsegna del materiale di consumo cheè stata fatta per le 15 installazioni attive,a cui è stata aggiunta la fornitura per ilpoliclinico di Molciad su richiesta del co-mitato di Cesano Boscone (MI).

PROGETTO SANITARIO(Formazione, educazione ed aiuti uma-nitari specifici in determinate aree d’in-tervento medico)Come per gli altri anni è proseguito ilprogramma di stage per i chirurghi bie-lorussi che formeranno un’equipe ingrado di operare gran parte delle patolo-gie maxillo-facciali.È un progetto che sta giungendo allasua naturale conclusione in quanto ilprossimo anno finisce il secondo trien-nio del protocollo firmato dalla Fonda-zione, dagli ospedali S. Paolo di Milano eS.Orsola- Malpighi di Bologna e da Bel-mapo, il dipartimento post-universitariodei medici bielorussi. Quest’anno i chi-rurghi bielorussi sono venuti in Italia 3volte all’ospedale S. Paolo di Milano incui il prof. Brusati, primario chirurgo,ha avuto modo di continuare il loro tiro-cinio per 15 giorni ogni volta restandopienamente soddisfatto della loro vogliadi imparare e dei loro progressi. È que-sto un impegno reso più leggero dalladisponibilità e generosità di due famigliedi Milano che accolgono i medici nonaddebitando alcunché alla Fondazione.

PROGETTO MUCOVISCIDOSIE’ un progetto storico della Fondazione,iniziato nel 1995, costosissimo, difficileper almeno due motivi:- la complessità di una malattia che nonguarisce e che, come disse il prof. Assaelcon un’amara battuta, è una malattiache si può” permettere” solo un paesericco a causa dei costi elevatissimi!- la resistenza passiva di una classe me-dica che, salvo poche eccezioni, non pro-pende al cambiamento, che vuol direconversione ai protocolli e alle terapie inuso nei paesi occidentali, purtroppo nonfacilitata in questo da imposizioni ana-cronistiche che obbligano all’uso di me-

dicinali prodotti inloco, ma molto me-no efficaci di quelliin uso nel nostrocome in altri paesima che non sonoregistrati in Bielo-russia e perciò, uffi-cialmente, non uti-lizzabili.Dopo 15 anni, laFondazione si pre-figge 4 obiettivi percercare di dare unaconclusione al pro-getto, che funga dabase per uno svilup-

po autonomo sulla falsariga di ciò che èavvenuto in Italia:1) far emergere dall’anonimato circa400 malati che per vari motivi non ven-gono curati adeguatamente, pur contutti i limiti impliciti in quel paese, onon sono conosciuti affatto, e che nonhanno la conoscenza della malattia edelle sue complicazioni né dei compor-tamenti e delle attenzioni che questimalati devono tenere per non aggravarela malattia. 2) promuovere un programma di “ado-zione” di questi bambini e ragazzi, inmodo che ogni comitato possa “pren-dersi cura ”di ciascuno di loro assicuran-dogli medicine ed altro di cui hanno bi-sogno. L’onere di ciascuna “adozione”sarà di € 500,003) individuare medici volonterosi (alcu-ni già si occupano della malattia) per in-centivarli e aiutarli a conoscere megliola malattia con periodi di stage in Russiae/o in Italia, consentendo loro la parteci-pazione a convegni e procurando loro,nei limiti del possibile, medicinali effica-ci acquistati in Italia.4) ristrutturare un edificio da adibire aCentro Repubblicano sul modello delcentro di Verona, che sia in grado di det-tare e far adottare, in tutti i centri regio-nali, i protocolli di cura più moderni.Continuerà, come ogni anno, l’acco-glienza di mamme e bambini, ma anchedi adulti per circa un mese di vacanzaveramente terapeutica. In questo perio-do potranno essere fatti, dove è possibile,esami e cure.

PROGETTO TIR DELLASPERANZA(invio di aiuti umanitari nellaRepubblica di Belarus)Dall’1 al 9 ottobre con un per-corso di 1850 Km il gruppodel Tir ha visitato : - 6 Scuole Internat (di cui 3per bambini con ritardo men-tale, 1 scuola Sanatorio, 1 de-stinata a bambini audiolesi, e1 scuola fabbrica) ;- 5 Centri di Riabilitazionedella Disabilità ( di cui 1 per la

prima infanzia, 1 struttura sanitaria de-genziale e 3 Centri diurni);- 2 Centri sociali che fanno capo alle fa-miglie con disagio dei distretti di Dribine di Orsha- 2 Scuole pubbliche in zone “di frontie-ra”: 1 perché è realmente alla frontieracon l’Ucraina (Loev) e l’altra di frontieraperché in zona suburbana ( Kalinkovi-chi) con profondo disagio, in particolareper la piaga dell’alcolismo.Gli aiuti portati per un totale di 236quintali sono così distinti per tipologia: -Alimentari 38 q; - Detergenti 8,44q; -Materiale scolastico 8,59 q; - Giocattoli10 q; - Pannolini 16 q; - Scarpe 19,38 q; -Materiale per sartoria 15,37 q; - Bian-cheria da casa 9,45 q; - Vestiario 100q; -Attrezzature varie 10 q.Come si può notare sono ben rappresen-tate tutte le tipologie di materiali che so-no poi stati distribuiti tenendo contodelle richieste dei singoli destinatari.L’obiettivo di stimolare l’accoglienza deibambini di Kobrin è stato raggiunto (21di loro sono stati ospitati a Nago Torbole,in Trentino). Non completamente rag-giunto l’obbiettivo di dare ausili ai dis-abili (carrozzine in particolare), perchéavremmo voluto fare di più. La carenza èdovuta a problemi del bilancio 2010,non dipendenti dalla nostra gestione,ma auspichiamo di poter recuperare.Stimolanti gli incontri con le realtà ter-ritoriali di Loev e Kalinkovichi; in parti-colare in quest’ultima località abbiamoincontrato un gruppo di famiglie chefanno parte del Club Alcolisti in Tratta-mento nato grazie a “ Un Progetto per alVita-lotta all’Alcolismo”.

PROGETTO TIR PERSONALIZZATO(Personalizzazione dell’aiuto consegna-to nella Repubblica di Belarus)Tanti Comitati (ne abbiamo contati 59),tante famiglie hanno aderito al Progettodei pacchi personalizzati. Grazie ancheal grande lavoro dei volontari del Magaz-zino il 4 novembre sono stati spediti1845 pacchi, di cui circa 300 sono statipreparati dalla sede “Aiutiamoli a Vive-re” Lombardia con aiuti inviati senza de-stinatari prefissati e che sono stati indi-rizzati a situazioni di bisogno che ci so-

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no state segnalate dall’ ufficio di Minsk.Anche quest’anno il Tir degli aiuti per-sonalizzati è stato un efficace strumen-to per raggiungere gli ultimi.

PROGETTO PER LA VITA(Aiuto per Recupero alcolisti)La Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” incollaborazione con l’ AICAT (Associa-zione Italiana Club degli Alcolisti inTrattamento) e con l’APCAT CentroStudi Trentino (Associazione Provincia-le dei Club degli Alcolisti in Trattamen-to) ha realizzato un progetto di inter-vento mirato alla prevenzione e curadel pesante problema dell’alcolismo inBielorussia. Sono stati formati sei servi-tori bielorussi attraverso uno stage te-nutosi in Italia per formare e sensibiliz-zare sui problemi alcol-correlati (mo-dulo sperimentato in Italia da molti an-ni, che rappresenta la formazione baseall’approccio ecologico-sociale). Lo sta-ge ha permesso le seguenti attività:- nascita sul territorio bielorusso diClub di alcolisti in trattamento- verifica e riscontro da parte di perso-nale APCAT Trentino dell’impostazionedel progetto- realizzazione di eventi formativi rivoltiad operatori professionali, promotori disalute e leader di comunità- sviluppo di una strategia di prevenzio-ne rivolta in particolare ai ragazzi di or-fanotrofio segnalati dai Direttori e dalDipartimento dell’Istruzione attraversoappositi incontri con i Responsabili del-la Fondazione.

PROGETTO ELIKIA NA BISO(Missione umanitaria nella RepubblicaDemocratica del Congo)La prima azione concreta messa in attodalla Fondazione, in tale progetto, incollaborazione con l’Ospedale del Bam-bin Gesù, è stata quella di permettere aduna pediatra della Clinica Universitariadi Kinshasa di frequentare un corso diformazione professionale presso il no-socomio romano.L’intendimento era quello di avere unreferente in Congo, con il quale poterlavorare, per tentare di arginare, nel no-stro piccolo, la diffusione materno feta-le dell’AIDS.Costatammo in seguito, che a causadella difficoltà dei contatti e delle comu-nicazioni, non riuscivamo a dare svilup-po e concretezza al progetto secondo leintenzioni. Per non abbandonarlo, tra-mite la rete di relazioni che compone il

tessuto della nostra Fondazione abbia-mo cercato un diverso referente.Lo abbiamo individuato nelle Suoremissionarie della Congregazione “Fa-miglia Sacro Cuore di Gesù di Sulbiate.Queste religiose svolgono la loro operadi evangelizzazione, da circa venti anni,attraverso l’aiuto umanitario, presso lamissione di Mont-Ngafula, a circa 30km. da Kinshasa.L’attività delle Suore è orientata princi-palmente in quattro direzioni:- Attività prettamente medico-sanitariae alimentare attraverso il dispensario, labanca del sangue, la maternità, sostegnoalimentare.- Attività pedagogica attraverso unascuola materna messa in piedi in un al-tro villaggio, Ngudi-Baka a circa 15 kmdalla missione e l’edificazione dei padi-glioni per un’altra scuola materna all’in-terno della missione stessa di Mont-Ngafula.- Attività economico-sociale attraversola nascita e lo sviluppo di una cooperati-va agricola, di cui la missione è sociopromotore, il cui obiettivo è quello didare lavoro e reddito a dei giovani ex car-cerati e, per la parte spettante alla mis-sione, contribuire a ripianare lo sbilan-cio provocato dall’attività della banca delsangue.- Attività evangelica attraverso la forma-zione di sette novizie locali che verosi-milmente prenderanno i voti tra qual-che tempo.Nel secondo sito, presso la pediatria diKimbondo, nell’anno 2011 sono staticurati ed assistiti circa 200 bambini; ilsecondo genere d’intervento è statoquello riguardante il sostegno scolasticocon la realizzazione di un flusso scolasti-co per 320 bambini.Attualmente si sta operando per realiz-zare le strutture ospitanti il personaledocente e i volontari italiani operanti inloco.

PROGETTO ADOZIONE STUDENTIUNIVERSITARI(Adozione a distanzapermesso nella Re-pubblica di Belarus)Il progetto AdozioneStudenti Universita-ri nasce nel 1996 co-me conseguenza diquella dell’Acco-glienza.Con il passare deglianni le famiglie ita-liane assistevano al-la crescita dei ragaz-zi bielorussi ospitatie al raggiungimentoper gli stessi dell’etàdella scelta universi-taria.Dal momento che iragazzi provenivano

da Istituti, le loro risorse erano presso-ché inesistenti; perciò pensare alla car-riera universitaria era per loro improba-bile, anche perché il contributo statalebielorusso per gli studi si aggirava sui20,00 Euro mensili.L’affetto sviluppatosi nel corso degli annitra le famiglie italiane e i ragazzi ospitatispinse le prime a voler continuare ad ac-compagnare i ragazzi nel loro processodi crescita e formazione professionale,volontà che diede origine al Progetto diadozione a distanza, da parte delle fami-glie italiane, di studenti orfani o partico-larmente bisognosi di aiuto per permet-tere loro di frequentare l’università, finoalla laurea, dando così un’opportunitàconcreta di potersi inserire nel mondodel lavoro.Gli studenti bielorussi ricevono attual-mente dal Ministero della PubblicaIstruzione un rimborso spese, per il loromantenimento, di circa 120,00 euromensili che sommati ai 20,00 euro do-nati dalle famiglie italiane raggiungonoquasi uno stipendio mensile medio inBelarus.In questi anni sono stati adottati a di-stanza ben 476 studenti e consegnate n.1972 borse di studio per una cifra com-plessiva di circa 250.000,00 Euro.Le 132 borse di studio nel 2011 sono sta-te distribuite, per il I° semestre nel mesedi Giugno, in occasione del Forum degliStudenti, e per il II° semestre nel mesedi Novembre .

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Nell’ambito delle iniziative disviluppo dei progetti dellaFondazione “Aiutiamoli a

Vivere”, il Centro Studi Leonardoha partecipato, a luglio 2011, adue bandi europei per le energierinnovabili: uno sul fotovoltaicocon l’Università di Roma, l’altrosulle biomasse con l’Università diBologna. Ammesso, approvato efinanziato è stato quello sulle bio-masse, a cui abbiamo partecipatocon il Comune di Rogachev per laBielorussia e con altri partner eu-ropei individuati dall’Università diIngegneria di Bologna (Ucraina,Moldavia, Bosnia e Lituania). Dal 9 all’11 febbraio si è svoltopresso l’Università di Bologna il“Kick off meeting” per definire lelinee guida sulle quali viene arti-colato il progetto. Naturalmente,nonostante l’abbondante neve, ab-biamo partecipato all’incontro,inizialmente con il socio fondato-re Pacifici e il Centro Studi alcompleto, poi con l’arrivo del pre-sidente Ortolani.Dopo una presentazione del grup-po docente (professori Bruno, An-tinucci e Claser) inerente il pro-getto e le motivazioni che ci por-tavano ad essere lì riuniti, è inizia-ta la presentazione dei partner.Sono sfilati davanti ai nostri occhitutti i nostri partner europei, ac-compagnati da slides, immagini,report che bene illustravano il la-voro fatto fino ad oggi (pensiamoalle 17 città ucraine che già han-no sottoscritto il Patto dei Sinda-ci: una sorta di “accordo” direttotra la Comunità Europea e i singo-li Comuni al fine di poterli aiutaredirettamente nel loro svilupponon solo economico, ma anchepolitico e sociale).Non si può negare che davvero de-gno di nota è l’impegno profuso dainostri partner al fine di ridurre l’e-missione di CO2 entro il 2020 e chele altre ONG coinvolte nel progettosono delle vere e proprie Agenzieper l’energia che hanno questoobiettivo nella loro mission.La rappresentante moldava, pre-

parata edestremamentecompetente, ciha colpitomolto, tantoche il CentroStudi al com-pleto ha guar-dato il sociofondatore qua-si interrogan-dolo sul per-ché noi nonavevamo daticosì precisi dap r e s e n t a r e ,ma con la suasolita calma, la risposta è stata:“Non vi preoccupate, noi mande-remo il video di presentazionedella Fondazione mentre farò ilmio intervento”. Abbiamo impa-rato: non ci siamo preoccupate.Finalmente è arrivato il nostroturno e, dopo un’iniziale incom-prensione con la traduttrice, è ini-ziato l’intervento del Dott. Pacificiaccompagnato dalle immaginiche spiegano chi siamo, da dovenasciamo e perché stiamo facendoquello che facciamo…Da un’iniziale sensazione di esse-re gli ultimi arrivati, con il nostrosolo piccolo Comune, ecco, per laprima volta, un silenzio raccolto eattento: stiamo parlando non disuccessi e trionfi, ma di situazionidrammatiche causate dal disastrodi Chernobyl (se ne parla per la

prima volta, neppure l’Ucraina neha fatto cenno!!!) e per le quali gliuomini e le donne della Fondazio-ne si stanno spendendo instanca-bilmente da tanti anni.La mattinata è conclusa. Vediamouno dei professori avvicinarsi aPacifici e li vediamo parlare a lun-go. Poco dopo, insieme al presi-dente Ortolani, veniamo a sapereche l’intervento di Pacifici ha col-pito nel segno e che i professori sisono chiesti perché aiutare chi giàsta camminando con le propriegambe e non piuttosto coloro chene hanno davvero più bisogno.L’intervento verrà rimodulato sul-la Bielorussia. Un’altra battagliavinta. Adesso si continua a lavora-re per utilizzare al meglio l’oppor-tunità ricevuta.

Centro Studi Leonardo

KICK OFF MEETING:un’altra battaglia vinta

Dopo il “Kick off Meeting” di Bologna la Fondazione “Aiutiamoli aVivere” ha organizzato con l’Università di Bologna il 28 e 29 mar-

zo 2012, nella sede nazionale, due giornate di studio per cercare diapprofondire il progetto approvato dall’Unione Europea per le bio-masse.Si studierà la strategia, l’ipotesi di intervento, la formazione e il coin-volgimento, oltre a Rogaciov (Regione di Gomel), di altre municipali-tà interessate allo sviluppo sostenibile con energie rinnovabili.Due giornate che saranno utilizzate, anche, per costruire un’appositamissione atta a individuare il territorio degli investimenti previsti dalprogetto.

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zioni colpite dal disastro diChernobyl.Ha evocato i drammatici mo-menti che sono seguiti allamorte del piccolo Igor, il bim-bo bielorusso deceduto loscorso settembre a Cividate alPiano.

A seguito di questa tragica vicen-da la consapevolezza del ruolodella Fondazione è diventata an-cora più forte ed è maturato unnuovo progetto, ufficializzatoproprio nel corso della serata: lacostruzione di un padiglione, ne-gli Ospedali Riuniti di Bergamo,

per ospitare i parenti dei bambinirussi e bielorussi che verranno ri-coverati nella struttura.Pacifici ha rimarcato come le dif-ficoltà della crisi economica in-vestano inevitabilmente anche laFondazione e ha illustrato lastrategia per rilanciare l’acco-glienza, sgravando le famiglieospitanti dall’onere del bigliettoaereo e innalzando l’età dei ra-gazzi ospitati, dando loro mododi accedere a specifici progetti diformazione scolastica e profes-sionale.

Vincenzo Foppa

Sabato 3 marzo nel salonedell’Oratorio di Mozzanica,davanti ad un folto pubblico,

Fabrizio Pacifici, socio fondatoredi “Aiutiamoli a Vivere”, ha pre-sentato la sua seconda raccolta dipoesie “Istantanea di Sentimenti”,i cui proventi saranno devoluti aiprogetti della stessa Fondazione.La serata è iniziata all’insegna deiragazzi delle medie, che si sonoesibiti in un balletto in costumibielorussi.In un clima raccolto e attento so-no state quindi declamate alcunepoesie tratte dalla raccolta, unospaccato di vita dell’autore rivisi-tato attraverso la sua interiorità, isuoi slanci di solidarietà e il suofebbrile impegno sociale.L’autore era accompagnato dall’al-tro fondatore, padre Vincenzo Bel-la, con il quale ha illustrato la na-scita, lo scopo e il cammino per-corso da “Aiutiamoli a Vivere”, na-ta per dare soccorso alle popola-

“Istantanea di Sentimenti”a Mozzanica

Presentata una raccolta di poesie di Fabrizio PACIFICI

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AIUTIAMOLI A VIVERE

Lasciarli moriresoffrire.Non intervenire.Aiutiamoli a vivere.Questo ci farà sorrideresuperare le angustie e le ire,ci aiuterà ad amare,a non disperare.

Con piccoli gesti,con aiuti modesti,li conquisteraied essi si illuminerannoe crescerannoin un alone di speranzache premia la tua costanzail tuo impegno nella lontananza.Vedrai vincere l’essenza

´[sull’ignoranza.

Aiutiamoli a vivere,distruggiamo i generatori di morte,costruiamo,coltiviamo la mente.Essa saprà apprezzaree vedrà i propri bambini,non più oppressi da un buio funesto,che predice lutto e pianto mesto,colpiti da una nuova luceintensa e tenace,che libera lo spiritoe ti indica con un ditola via da seguire,quella di…“Aiutiamoli a vivere”.

ORFANATROFI

Luoghi sconosciutigenti, cultureabitudini opprimentisteccati di cementorecinti di idealicanti strenui e bisogno

[incessantedi libertà calpestatada una povertà senza dignità.

A IGOR

Movimenti frenetici,occhi magnetici,sguardo intelligenteirridente della gente.Tutto ciò che ti circondaè la tua ondache cavalchi e domicome un fantinosul suo puledrino.La tua voglia di saperenon è mai sopitada rispostaascoltata e capita.Il sole che tramontanon vince l’irruenzané la tua giovane esuberanzaquasi fosse l’energiadell’irripetibile magia.L’orgoglio della mammaè la tua ninna nanna.Ti stringe forte al senopensando a un futuroper te sereno.L’amore del suo cuore

[che credeè sincero parere.Il travaglio per la scelta da fareè un piccolo pegnoper il profuso impegno.

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Non fingiamo diessere inge-nui, non la-

sciamo passare nulla,cerchiamo invece didare il giusto valore edi riscattare tutto.Riscopriamo imme-diatamente il saporedell’esperienza cheabbiamo appena vis-suta e condivisa. Impregnata di perso-ne, relazioni, fatta dipiccoli disagi, di pic-cole vittorie e disconfitte tempora-nee, di circostanze al-legre e amare.Spalanchiamo decisa-mente il nostro oriz-zonte e rendiamo tut-ta la nostra esistenza e tutta la no-stra storia quotidiana; in modoparticolare quella storia disumanadi chi soffre ingiustamente ognigiorno e non riesce ad incontrarenessun tipo di solidarietà.Fare spazio dentro di sé per acco-gliere un bambino – che rappresen-ta senza mezzi termini l’escluso, l’e-marginato, il discriminato, il noma-de, il minore a rischio, la minaccia-ta, il carcerato, il disoccupato, il di-verso, l’anziano abbandonato, il di-versamente abile che non contanulla e perciò inutile e da buttare.Mettere al centro della famiglia e

della comunità questo minorepuò sorprendere o scandalizzareoggi o come accadeva al tempo diGesù (vangelo di S. Marco) : è pro-prio il minore il termine di con-fronto ultimo.Il nostro è un legame contrastato,segnato dal dolore, dalle difficoltàdi capire e di essere capiti, dal bi-sogno, dal cercare di essere accan-to.Certamente commetteremo deglierrori o saremo insufficienti, mail nostro accogliere è un legameindissolubile e vero, fatto di com-prensione, di affetto, di amore, disolidarietà e di capacità di rende-

re giustizia.Con le nostre pochezzee manchevolezze, ab-biamo, giorno dopogiorno, continuato a of-frire il calore e l’affettonostro e delle nostre fa-miglie; mai possiamodimenticare questa in-fanzia a cui viene toltala dignità e il sogno del-la fanciullezza.Noi siamo testardi, con-tinuiamo a sognare e a

sperare, vorremmo che altri siunissero a noi per offrire all’infan-zia sofferente della Belarus il frut-to concreto del rispetto , della fra-tellanza e la certezza del non di-menticarli.Abbiamo imparato a lavorare as-sieme, costruendo comunicazio-ne, conoscenza, fiducia, conside-rando la visione degli altri comeinsegnamento di verità diverse,sminuendo i nostri desideri pernon limitare i desideri degli altri,praticare la passione come baseper una accoglienza produttiva eutile.Siamo convinti che l’esperienzafatta dalle famiglie che accolgono“ fuori tempo” esprima il comunesenso del dono, vero, profondo edisinteressato.Siamo convinti che queste fami-glie siano una ricchezza che nondeve andare dispersa, che ognunopuò continuare a dare in modi di-versi ma tutti fondamentali e cor-retti.

Fondazione Aiutiamoli a Vivere

Dott. Fabrizio Pacifici

Accoglienza a Natalemomento di spiritualità o momento di egoismo.

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Il nostro animo si è riempito allostesso tempo di gioia e di un dolo-roso senso del pudore, per cui

avremmo voluto lavare la coscienza ela nostra memoria delle brutture danoi visionate e da loro vissute quoti-dianamente.Non sono figli nostri, sono figli e fi-glie della vita stessa.Creature in solitudine, piene di scon-forto e di paura, costrette ad esseresole perchéescluse dal rifiu-to, dal castigo,dalla condannadel sentirsi inu-tili.La loro animaabita nella casadell ’avvenire,dove non è per-messo entrareneppure col so-gno.A tutti noi, di-rettamente odindirettamente,è certamentecapitato di veni-re a contattocon minori lacui dignità èstata violata.Se si vuole avviare un cammino nuo-vo in una società, occorre entrare inrapporto con quella società, non ba-sta interpretare, occorre confrontar-si.Grandi mutamenti sono in esserenella Belarus: sono mutamenti pseu-

doculturali, indotti e mutuati dallaclasse politica dominante per mante-nere i privilegi; questi mutamenti in-cidono comunque sul vivere quoti-diano e negli indirizzi sociali.Questa società, già strutturata nel di-rigismo centralizzato, tende ad indi-vidualizzarsi, determinando un sov-vertimento nei rapporti sociali edeconomici, che si traducono in unulteriore sfasamento del vivere e del-

l’essere tra la campagna e la città, tracoloro che hanno un salario certo echi vive di lavoro saltuario e precario,accentuando le disparità esistenzialidelle persone non sufficientementeprotette od inserite nella società.

Quali famiglie della Fondazione, ab-biamo imparato: a lavorare insieme,costruendo comunicazione, cono-scenza, fiducia; a considerare la vi-sione degli altri come insegnamentodi verità diverse; a sminuire i nostridesideri per non limitare quelli deglialtri; a rinviare ogni giudizio, perscambiare e proporre osservazioni -infatti tutti sono meritevoli, indipen-dentemente dai risultati, perché cia-

scuno impara at-traverso l’esperien-za personale e daquella degli altri.Pratichiamo la pas-sione come base diun lavoro produtti-vo ed utile. Lavo-riamo per una for-ma di solidarietàche inglobi, chenon isoli, che prio-ritariamente diavoce e speranza achi ha impellentenecessità di aiuto.Le tragedie dellasocietà odierna ciindicano che, sen-za percorrere lastrada della ragio-

ne e dell’amore, nulla è risolvibile;stanchi di credere alle idee massifi-canti, corriamo il pericolo di caderenel disinteresse collettivo per i per-corsi individuali e dare corpo all’alibidi un destino precostituito, diverso

Anime...Sensazioni e pensieri in libertà raccolti durante il viaggio

nell’inverno 2012 della Belarus

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ed ineludibile per ciascun individuo.In questa situazione di ambiguità e diprecarietà, tutti noi siamo permeatidalla psicosi dei bisogni effimeri, chegenerano un vivere quotidiano in-soddisfacente ed amaro, tendiamo adaccettare convenzioni immutabiliche ci impediscono di uscire dallenostre pigrizie culturali e sociali.Per riacquistare la nostra umanità,dovremo riappropriarci di noi stessi:divenire capaci di vicinanza, di amo-re, di solidarietà.Allora l’àncora di salvezza, ancorauna volta per noi, per la società, per inostri figli, diviene l’accoglienza diqueste anime sole; comprenderemo isentimenti del vivere insieme e fare-mo sentire la bellezza del non sentir-si inutili ed abbandonati.Nonostante le difficoltà, si può e sideve continuare questo percorso;tutte le accoglienze, di qualsiasi tipo-logia e svolte in qualsiasi tempo eluogo, sono il segnale che le paure,

gli egoismi, che in questi tempi diincertezza allarmano tutti noi, sonosuperabili e permettono di compren-dere quale dono sia per tutti l’acco-gliere all’interno della famiglia, dellacomunità, questi minori che senzaalcuna colpa non vivono la loro fan-ciullezza.

Dobbiamo riaccendere in noi la con-sapevolezza che, in un paese com-plesso e complicato come risulta econtinua ad essere la Belarus, nulla èperduto; tutte le iniziative, tutti iprogetti realizzati, compresi quelliche appaiono abortiti, tutti gli incon-tri, sono il segno tangibile del sacrifi-cio e dell’impegno delle nostre fami-glie per dimostrare la via della vici-nanza e della comprensione.L’accoglienza è trasmettere solidarie-tà , speranza, certezza, è far com-prendere che si può e si deve cercarenelle difficoltà la vicinanza delle no-stre famiglie, che sanno illuminare

con il loro amore il cammino dellavita futura; è far maturare la nostracoscienza e liberare noi stessi dai bi-sogni che comprimono il nostro spi-rito.

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L’angolo della postaDA CHERNOBYL A FUKUSHIMA: SCUO-LA, SCIENZA E …… SOLIDARIETÀIl 30 novembre 2011 il Comitato di Messinadella Fondazione “Aiutiamoli a vivere” hatenuto un incontro con i ragazzi del Liceo“E. Ainis”, per presentare le attività dellaFondazione e i suoi progetti di sostegno esolidarietà verso le popolazioni colpite daidisastri nucleari di Chernobyl e Fukushima.È intervenuto all’incontro il prof. Felice Vi-tulo, docente di Management dei rischi pro-fessionali in ambienti sanitari presso l’Uni-versità degli Studi “KORE” di Enna e re-sponsabile del servizio di Fisica sanitariadella casa di cura “Villa Salus” di Messina. Ilprofessore, in modo puntuale e incisivo, haspiegato ai ragazzi, dal punto di vista scien-tifico, cosa è accaduto 25 anni fa a Cher-nobyl e pochi mesi fa a Fukushima.In particolare, ha definito il tipo di sostanzeche sono fuoriuscite dopo l’esplosione dellacentrale nucleare, il loro grado di tossicità epericolosità, cosa hanno contaminato econtinuano a contaminare, quali conse-guenze comportano sulle popolazioni vi-venti e sulle generazioni future, in che mo-do i terreni, gli alimenti e l’aria continuanoad essere radioattivi, perché quindi, risultaassolutamente benefico e salutare ospitare,per almeno un mese l’anno in Italia, i bam-bini che vivono in queste zone.Il prof. Vitulo ha anche riportato i dati rac-colti attraverso le analisi effettuate, all’ini-zio e alla fine della permanenza estiva, suibambini ospitati dalle famiglie messinesinegli anni scorsi, dal cui confronto risultaevidente il miglioramento di alcuni valori ela possibilità di disintossicazione che tale“vacanza” consente.Prima di chiudere l’incontro, Lillo Manga-naro, presidente del Comitato, ha racconta-to la storia della Fondazione e ha riferito co-sa è stato fatto finora e quali siano i nuoviprogetti che si intendono portare avanti in-sieme a quello dell’accoglienza estiva. Nellospecifico, si vorrebbero ospitare 5 bambinibielorussi affetti da fibrosi cistica con i loroaccompagnatori, durante il mese di maggio2012, per consentire loro di usufruire di cu-re più efficaci presso il policlinico di Messi-na.Gli alunni del liceo “Ainis” si sono mostratiattenti e interessati e alcuni di loro hannodato anche la disponibilità per parteciparead iniziative di raccolta fondi, organizzateper la realizzazione del progetto appenapresentato.Visto il successo riscontrato, il sig. Manga-naro ha espresso l’intenzione di riproporrel’incontro in altre scuole di Messina checonsentiranno l’iniziativa.

Prof.ssa Adriana Morisani

MARIA TERESA E AIUTIAMOLI A VI-VERE : VOLONTARIA PER SEMPRE!Il Comitato Aiutiamoli a Vivere di BorgoSan Giacomo è nato nel 1993 e l’anno suc-cessivo per la prima volta ha accolto ibambini bielorussi. Il tempo è passato, mal’azione di volontariato, pur con qualchedifficoltà, continua. Del primo gruppo divolontari che ha iniziato l’ospitalità facevaparte anche Maria Teresa, persona forte,umana, squisita nei rapporti con tutti epiena di amore per i “suoi bambini”: cosìchiamava tutti coloro che sono stati ospitia casa sua e nel paese di Borgo San Giaco-mo e La Motella.Purtroppo nel 2000 i medici riscontraro-no a Maria Teresa una malattia incurabile,ma lei con coraggio continuò la sua operadi bene come se nulla fosse, senza far pe-sare a nessuno il suo grave stato di salute,anzi era lei che ci incoraggiava a prosegui-re anche quando c’erano difficoltà. Ricordo alcuni aneddoti degli ultimi gior-ni della sua malattia: ero andato con miamoglie a far visita a Maria Teresa e si par-lava con lei e col marito (Giacinto, Presi-dente del Comitato) del momento di crisiper la difficoltà di trovare famiglie ospi-tanti. Maria Teresa , dopo aver ascoltato,con un filo di voce disse : “ ..dai, fra unpaio di giorni spero di riprendermi e poiricominceremo..” Un altro giorno, si eraall’inizio di dicembre, uno dei suoi figli lechiese : “mamma, cosa ci regali per SantaLucia (pensando che lei rispondesse qual-cosa inerente alla sua salute)? “ , lei pron-ta: “ ci ho già pensato.. ho mandato i soldiper adottare a distanza due bambini..” .Ecco questa è Maria Teresa . Purtroppol’anno scorso, dopo dieci anni di sofferen-ze sopportate con grande serenità, all’etàdi solo 51 anni, Maria Teresa è mancata al-l’affetto dei suoi cari.Il dolore dei suoi famigliari è stato condi-viso da tutti quelli che l’avevano conosciu-ta : il Comitato di Borgo San Giacomo,tutte le famiglie con cui per anni ha con-diviso impegni e iniziative e per cui è sem-pre stata un esempio e un punto di riferi-mento. Al suo funerale ha partecipato unafolla commossa, tante persone, tante chela chiesa non è stata sufficiente per acco-glierle tutte.Ciao Maria Teresa … il Comitato con Au-gusta, Giovanna, Emilio, Giuseppe, An-gelo,…. hanno ancora nel cuore i tuoiincitamenti, le tue parole sempre fidu-ciose e l’affetto che ci ha legato. Sei sem-pre con noi.

Emilio Rossini - Comitato di Borgo San Giacomo

I bimbi della Bielorussia mi hanno commossoPorto la testimonianza di un’esperienza vis-suta con l’anima. Sono stato, qualche tem-po fa, presso la struttura “Madonna di Fuo-co” di Lago di Tesero, che ospitava 22 bam-bini bielorussi per inziativa della Fondazio-ne Aiutiamoli a Vivere. Ho pianto per la commozione nel vederecome quei bambini erano felici e pieni digioia, amalgamati da un unico affetto difratellanza comune. Parlavano (a segni, ge-sticolando, perché sono tutti sordomuti),giocavano, ma soprattutto vivevano in sim-biosi, con armonia, tra loro e anche con co-loro che erano vicini a loro con amorevo-lezza.Mi hanno accolto con un sorriso, come unodi loro, con le loro carenze e con le loro ge-nuine e innocenti espressioni di affetto, co-me se ci si conoscesse da lungo tempo. L’as-senza di udito e favella mi ha toccato nel-l’intimo profondamente, ma essi erano feli-ci e gioiosi e dialogavano come se nullamancasse loro. Ivan, Vladislav, Viktorya, Nasha e tutti gli al-tri vivevano una vita serena, non soffrivanoe non erano tristi. Litigavano, si abbraccia-vano e vivevano in un afflato di fratellanza.Impossibile rimanere indifferenti a tuttoquesto scenario di innocenza e pura genui-nità. Un sentito grazie a chi mi ha coinvoltoin questa comunità, facendomi partecipenel prodigarmi, sia pure nel mio piccolo eper un tempo limitatissimo. Grazie di cuorea tutti coloro che, ognuno nelle propriepossibilità e capacità, danno a questi bambi-ni momenti di felicità e gioia, con encomia-bile espressione di amore profondo, vero,sincero. Grazie a tutta la Fondazione e unsincero augurio per un proficuo lavoro dioggi e di domani.

Marino Guarnieri - Cavalese

Siamo lieti di comunicare che anche laFondazione Aiutiamoli a Vivere è su Face-book.All’indirizzo www.facebok.com/pages/Fon-dazione-Aiutiamoli-a-Vivere-Sede-Nazionale/137765472990346 potrete ac-cedere alla pagina ufficiale della Fon-dazione, costantemente aggiornata circa iprogetti e le attività sostenute.Vi invitiamo a condividere la pagina e a dif-fonderla tra i vostri contatti.

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La mia è esternazione “umorale”,forse dirò cose già circolanti al-l’interno delle famiglie apparte-

nenti alla FONDAZIONE. Non ho alcu-na intenzione di schierarmi o di estra-niarmi dalle varie posizioni di pensie-ro.Sono entrato casualmente nella FON-DAZIONE, questa è divenuta la mia ca-sa, la mia famiglia, qui ho messo radicie qui intendo rimanere. Sono fierodell’appartenenza. Siamo attivi, siamoonesti, siamo solidali.Fin dall’inizio ho avuto dubbi ed incer-tezze; stupidamente volevo verificarela genuinità dell’operare della FONDA-ZIONE. Quanto ero stupido.La realtà che veniva affrontata eracomplessa, complicata, assurda. Eppu-re la FONDAZIONE era presente, atti-va, operativa, propositiva.

Progetti di solidarietà attuava, questomi ha spinto più volte a varcare i con-fini della Belarus, a camminare, os-servare, raccogliere, sedimentare levarie situazioni, le varie realtà, le va-rie anime di quel paese.Non ho mai compreso totalmente ilvissuto quotidiano, non ho mai datogiudizi definitivi, neppure le tantevolte che ero accecato dall’ira per ciòche vedevo.Ho iniziato lentamente a vivere (al-meno lo spero) la FONDAZIONE, hoaccettato le “regole” pur non condivi-dendone qualcuna; anzi, non ho ac-cettato il termine “regole”.Nel mio intimo mi sono detto “ le re-gole esistono solamente negli ordinimonastici e nella giurisprudenza”,nel volontariato esistono motivazionie indirizzi.Oggi più che mai sono convinto che:-fatto salvo il principio di priorità deiminori e delle famiglie accoglienti-tutto il resto: tempo, durata, modali-tà di accoglienza sono e rimangono“regole” irreali, fuori tempo e luogo.Nella realtà dei fatti tante volte abbia-mo verificato la loro non applicazio-ne o il loro superamento, semprecompiuti con buon senso e dettati davero e profondo spirito di amore e disolidarietà.Dobbiamo essere capaci di interpre-tare i mutamenti che avvengono inBelarus e nel nostro Paese. Nulla èimmutabile, nessun vincolo se nonquello dell’assoluta moralità; non èsacrilegio volere sperimentare per-corsi e tempi di accoglienza diversida quelli finora messi in atto; l’im-

Ripensando al convegno nazionale

portante è prepararli ed attuarli conanimo sereno e sincero.Tutti sappiamo che i tempi sono tre:passato, presente, futuro. Tale riparti-zione, tale scala, per mezzo della qua-le saliamo verso il futuro o scendiamoverso il passato, vale nel mondo del-l’agire quotidiano. Nel mondo del vo-lontariato non ci sono scale, perché iltempo è uno soltanto. È una sospen-sione orizzontale, un dinamismo im-mobile, un equilibrio senza gradi, ununico livello di lettura.Il presente storico, in cui il passato èora ed è qui, è un accadimento più omeno lontano; reciprocità del dono,certo “Solidarietà dell’Accoglienza” èproprio questo.Famiglie accoglienti: ultimamentesembra che qualche nube si sia ad-densata sul nostro movimento. Nes-sun dubbio, tutto è sano e sono con-vinto che basti un alito di brezza perriportare il sereno che mai è scompar-so dal nostro orizzonte.Occorre che ognuno di noi si ponganello spirito di ascolto, servizio, con-divisione.Occorre che ognuno di noi, con umil-tà, non si arroghi il diritto di primo-genitura, di insostituibilità, di mi-gliore.Necessitiamo di rispetto reciproco,tolleranza, confronto.Fondamentale è il sentirsi e l’agire co-me unico e totale movimento.Noi tutti siamo FONDAZIONE, nonpossono esserci i ma, i se, i distinguo.Esistono, e non può essere diversa-mente pena la non funzionalità, gliincarichi.Questi sono l’espressione finale delpensiero e dell’agire della FONDA-ZIONE.Tutto deve essere ricondotto a unacentralità riconosciuta e condivisa.Progetti, microprogetti, iniziative,raccolta fondi, sono della FONDAZIO-NE, che, a seconda delle esigenze,delle necessità, delle priorità, finaliz-za e impiega.La concertazione, la condivisione, ilrispetto dei ruoli, l’appartenenza, lavisione della totalità e l’agire dell’uni-cità sono certamente la reciprocitàdel dono e il collante della FONDA-ZIONE.

Lino Dal Monte